La denuncia e gli anni ruggenti de "L'Ora"

Buonasera
E benvenuti a questo terzo appuntamento con le riletture Sciascia ne organizzato per il decimo anno dell'associazione Amici di Leonardo Sciascia io sono Palmira Mancuso e quest'anno per l'associazione puro questo ciclo di sei incontri che si concluderà ad aprile argomento di questo incontro di stasera sarà nell'ora di Palermo in aste e l'esperienza giornalistica di Leonardo Sciascia all'interno di questo grande giornale siciliano
Dobbiamo ricordare infatti che sulle pagine del quotidiano siciliano la firma di Sciascia appare nelle mille novecentocinquantacinque quando ancora lui
Non era quella grande scrittore che tutti poi hanno imparato a conoscere è questa esperienza sarà appunto importante che perché maturerà anche in Sasha la il suo impegno civile
Illecito voglio ricordare aperto al mondo della scuola e ringrazio i ragazzi che stanno intervenendo è verrà rilasciata dall'Itf Albert Steiner di Milano una regolare attestato di frequenza valido come credito formativo e vi ricordo che c'è il banchetto fuori inganna all'ingresso della della Sala del Grechetto
Voglio anche ricordarvi la nostra campagna di adesione all'associazione che ricordo è senza scopi di lucro alla campagna anzi intitola io mi iscrivo e lo scrivo
Appunto è stata promossa dall'Associazione per cercare di raggiungere in questo anno due mila cinque numero di duecento soci iscritti e speriamo insomma che qualcuno voglia aderire anche per questo cella banchetto con le informazioni potete rivolgere alla signora Penny pro quell'arrivo alla signora Lucia incerti
Passiamo dunque alla all'incontro vero e proprio di presento i nostri relatori dico anticipatamente che non potrà intervenire Marcello Sorgi causa influenza è rimasto afono e qualche ora fa ci ha comunicato questa sua assenza ma al suo ghost non tarda
Né ci sarà Alberto Sinigaglia che presenteremo dopo accanto a me anche Franco Nicastro che oltre ad essere e da sei mesi presidente dell'ordine dei giornalisti di Sicilia e anche una memoria storica per il giornalismo siciliano è stato redattore del Giornale di Sicilia vicedirettore
Del giornale L'Ora dove ha cominciato la sua attività professionale all'inizio degli anni settanta durante la direzione di Vittorio Nisticò che è anche è stato anche il primo direttore se vogliamo dire Leonardo Sciascia per anni si è occupato delle relazioni tra mafia e politica su cui ha scritto alcuni libri tra cui obiettivo Falcone è autore di saggi sui media e sulla storia del giornalismo italiano
è stato docente di teorie e tecniche del linguaggio giornalistico nel corso di laurea in Scienze della comunicazione dell'Università di Palermo
E attualmente stile per Lanza il Secolo decimo nono ed è direttore disegna un mensile di cultura politica che da molti anni segue con attenzione le più importanti vicende di mafia
Lascia dunque la parola a Franco Nicastro ringrazio anche radio radicale che anche questa sera multa registrando i nostri il nostro incontro che poi verrà trasmesso sulle frequenze della radio ma anche attraverso internet
Grazie ma se è stato davvero faticoso arriva da Milano oggi ci sono vuole cancellarci poiché l'amore molto lontana dalla Sicilia
Sì cercherò di fare violenza alla natura di alzare un po'il tono la voce così si sente spero
Allora io in realtà non lo non volevo preparare nulla di scritto
Poi alla fine invece mi sono al convento di di preparare di distendere come dire una relazione che io non leggero in modo pedissequo cercherò di seguirne la traccia per sviluppare un discorso spero che le cose che dirò possano suscitare un interesse provocare anche qualche intervento da parte del pubblico
Ora il tema che mi era stato assegnato è un tema come dire poco ho sviluppato
Proprio come presidente dell'Ordine ma questo il boemo dirò dopo opportuno organizzato alcuni mi pare di mesi fa
Un convegno su uscita cioè il giornalista
Gli atti saranno quanto prima pubblicati ho scelto questo tema perché a me pare che questo sia un tema
Poco esplorato
Della attività della figura cresce l'opera di Sciascia
Io devo dire che non è necessario che io dica qui proprio in un in conto organizzato da una associazione che pone porta il nome
Quanto penso abbia avuto dei quale significato abbia assunto anche nella percezione del pubblico
Il lavoro giornalistico di Leonardo Sciascia
Pochi scrittori poi hanno mantenuto come lui ha fatto fino all'ultimo respiro
Un rapporto così intenso e così profondo così complesso con il mondo dell'informazione tanto che ancora oggi
Sono passati quasi sedici anni oltre quindici anni dalla morte Sciascia
Fare molto sottile la linea di confine che distingue l'opera dello scrittore civile da quel dell'osservatore acuto e implacabile il della realtà perfino della cronaca
Come emerge un posto agli iscritti disseminati
Tra tanti giornali grandi e piccoli addirittura piccolissimo
In questi interventi di Sciascia devo dirlo un'Inter un un tema fisso non c'era
E non poteva esserci perché la Scelta era spesso orientata
Verso un rapporto stretto direi molto stretto
Con l'attualità anche quando lo spunto era magari provocato da un fatto storico lontano oltre da un evento ripescato dal fondo dalla memoria
La scrittore era per lui uno strumento necessario vorrei dire il pretesto per rileggere il passato
Che riaffiora dal presente
In un gioco di rimandi eh immune intreccio senza fino e per questo le tracce di memoria segnano un po'il percorso ideale di una assidua e tenace ricerca di verità
Come dicevo qualche
Il ventinove novembre il trenta novembre l'ordine dei giornalisti di Sicilia organizzato questo convegno tra Palermo imbracato il mutuo
Che abbiamo fatto come titolo chiede romanzo quotidiana mo'segnalato anche in quell'occasione ma vorrei ribadirlo Trovo che proprio la scrittura scarna asciutta essenziale testimonia la prossimità Sciascia al giornalismo suo registro linguistico diciamo più moderno e anche demistificare parliamo naturalmente di un giornalismo che sorretto da una concezione nazionale basato sulla forza del ragionamento ma anche guidato da un'attenzione etica molto soft
è una combinazione di fattori che segna in modo forte e originale firme Sciascia tanto che Italo Calvino era così ammirare presso moralista civile che conversava in una lettera ripescata sportivo qualche mese fa dal Corriere della Sera sai fare qualcosa
Che nessuno sa fare in Italia
Diciamolo subito il modello giornalistico che Sciascia aveva in testa
E non è lontanamente paragonabile a quello che per esempio riempia un po'le serate della nostra televisione
Avendo come diciamo destino come riferimento il destino di verità della scrittura
Il giornalismo di Sciascia non poteva che essere scomodo fuori dal coro antagonista rispetto al potere
Questa era del resto la sua concezione nel ruolo dell'intellettuale vedete io ricorro a una parola che forse neppure a Sciascia
Piace
Che per Sciascia come per cuffie come ha scritto Giuseppe Traina
E naturaliter all'opposizione
E quindi il compito dei giornali
Lo ha scritto sempre Sciascia nel pagine del piccolo giornale del suo Paese che era al grado tutto
è quello di fare opposizione seria sui fatti quotidiani sulle cose da fare
Prendendo così il ruolo di opposizione vera che in molte amministrazioni viene mancando
Lui naturalmente aveva davanti la sua
La sua Alice alta territoriali
La dimensione del suo Paese ma come voi sapete ne prendeva sempre sul punto verrà allargare
L'orizzonte quindi anche queste cose che diceva e che scriveva puoi riferite a una dimensione locale avevano tuttavia una proiezione e una valenza più generale
Solo Sciascia poteva consentirsi di esprimere la sua visione del giornalismo in un modo del resto così chiaro e così perentorio
Quanto questa concezione fosse imparentata con la cultura professionale giornalistica
E una cosa che si può verificare immediatamente
Leggendo anzi rileggendo l'editoriale
Che Paolo Mieli ha scritto sul Corriere alla sede io lo porto in giro ormai come il Vangelo si chiama libertà la libertà di stampa
Ha scritto il ventiquattro dicembre per rappresentare ai ai lettori del Corriere il suo ritorno alla guida del giornale
Io vorrei citare solo qualche piccolo passaggio
La libertà di stampa è una libertà di tipo tutto particolare essa esiste sono sei giornali gli organi di informazione in generale hanno il potere capacità della volontà di opporsi al potere la libertà di stampa e dunque un potere per contrapposizione per contrasti sala stampa compiacente infatti essa finisce molto rapidamente per non contare più nulla
Per non aver più tutela
Libertà di stampa vuol dire dunque alla fine solo e sempre libertà di criticare il ponte
Non è necessario meglio vada avanti perché poi l'articolo prosegue sempre su questo tono
Sciascia come di capitava spesso aveva detto queste cose esattamente più o meno negli stessi termini già nel mille novecentottantuno perché e a quell'epoca che che scriveva quelle cose sul giornalino su e anche stavolta aveva anticipato i temi dell'analisi è una piccola lezione civile politica
Che io ho vorrei prendere destinare a tutti coloro
Che in un clima di disattenzione diffuse spesso con il concorso di qualche voce compiacente
Esercitano il loro potere proprio per aggredire l'informazione non omologata imporre veti esiliare i giornalisti Sco
Queste riflessione io andavo rifacendo su Valerio mentre leggevo su un giornale
Tutta l'elenco delle trasmissioni vietate censurate dalla nostra televisione l'ultima bagarre si è scatenato attorno alla bellissima trasmissioni di report sulla mafia
Insomma ma finché non spacca
Vedo che ci sono tante recita che si vanno strappando le vesti
Per lanciare strali contro questa trasmissione e addirittura c'è un'altra
Che pensa di dover rimediare a un errore
E ha promesso che ci farà vedere
Un'altra Sicilia quella forse che voi vedete attraverso le cartoline illustrate
Come scrive Mieli eccome direbbe Sciascia la libertà di stampa non sembra godere oggi in Italia di una buona salute
Vale sul rapporto tra stampa e potere
Questo il giudizio che io proprio ieri sera scrivendo questa relazione etrusca fra le mie carte
Che Sciascia espresse nel mille novecentocinquantanove Arancia uno scrittore conosciuto l'anno prima aveva pubblicato Rizzi Sicilia
E le parrocchie uscite come sapete tre anni prima
Quella un giudizio che Sciascia aveva espresso in un'intervista a giovane critica che era una rivista
Interessantissima che usciva a Catania e predatore c'era diciamo un giovanissimo Giampiero Mughini
Tanto tempo fa
Diceva dunque Sciascia tutti i governi totipotenti tutte le forme di espressione di autorità
Tutti gli uomini che governano che comandano che condannano suscitano in me la più profonda avversione e apprensione e si capisce oggi quanto possono suonare
Come dire premonitrice
Queste parole ma a quel tempo potevano essere letto in una doppia che ha siamo nel cinquantanove e quindi potevano avere come riferimento geopolitico ossia l'Italia democristiana sia lire dall'Unione Sovietica apposta staliniana
è una lettura queste che un po'ci suggerisce il racconto la morte di Stalin nel quale il calzolaio Calogero schivo
Viene conto è ritratto nel suo tormento politico esistenziale ed è interessante notare come Sciascia si poneva di fronte allo stalinismo
In una linea critica e da posizioni di sinistra ma con coerenza sempre dall'opposizione
Ci ha scelto il giornalismo di opposizione
Si erano incontrati esattamente mezzo secolo fa
Nelle pagine dello
Era già apparso qualche testate minori dice visite
Se ne ricorda uno su Quasimodo scritto l'otto novembre del quarantaquattro perdita siciliana che era una piccola rivista di Caltanissetta
Per quarantotto poiché non occorre oppure è uscito alcuni suoi interventi su Sicilia del popolo
E l'anno successivo Sciascia aveva fondato galleria che era una prestigiosa
Rivista letteraria che ormai sopravvive soltanto a se stessi
C'era stata insomma una frequentazione un po'precoce con la carta stampata ma la proiezione del mondo giornalistico aveva assunto una consistenza
Maggiore significativa
A partire da cinquantacinque quando era cominciata la collaborazione col con il giornale locale e quel rapporto con alcune pause anche protratto nel tempo sarebbe durato
Trentaquattro anni
Filo dicevo poco fa agli ultimi istanti di vita ma lo dico nel senso letterale visto che stava ormai molto male che era immobilizzato dalla malattia
Ma non per questo aveva rinunciato a dettare alla figlia le quarantadue righe l'introduzione che poi erano la sua misura ideale
A una raccolta di articoli di Giuseppe Antonio Borgese piccole Italia ed ingiusto che erano state scritte per l'ora all'inizio del Novecento fra il mille novecentoquattro del mille novecento
Erano i primi passi di un'opera e che Sciascia così dettava alla figlia
Considerava di auto giornalismo il volumetto questo volumetto uscì il ventinove dicembre quindi poco più di un mese dopo la morte
Di Sciascia quasi un atto d'amore per il giornale che lo ricordava poi con lo stesso o volume
Non ricordava come il più amaranto
è il più prestigioso del collaboratore del nove
E poi una parabola di reciproca fedeltà nel segno del destino avrebbe scritto tanti anni dopo Vittorio Nisticò storico direttore dell'ora nel suo libro di memorie su quegli anni ruggenti
Ne accadeva in Sicilia degli anni ruggenti dell'OLAF proprio
Un mese fa uscito dalla nuova edizione del Libero di Vittorio Nisticò è soltanto la prima parte con una postfazione di Marcello Sorgi praticamente condensato in primo volume perché come voi sapete nel secondo volume sono riportati alcuni articoli di quegli anni eroici
Quegli anni erano cominciati proprio a Racalmuto mistico arrivo al giornale loro cinquantaquattro assunse la direzione dal primo gennaio del cinquantacinque
E l'ho cominciato a Racalmuto e proprio da un incontro tra mistico e Sciascia che era stato propiziato da Gino cortese amico comune deputato del Pci al Parlamento siciliano
Dico Parlamento perché nostro
Ecco che un Parlamento passa infatti non si chiama Consiglio ma si chiama Assemblea regionale
Il primo articolo su Sciascia su Domenico Tempio diciottenni perché era un poeta catanese dalla seconda metà del Settecento e del ventitré febbraio cinquantacinque però in questo libro visto che il mistico
Ne ricorda un'altra che però è abbastanza vicino del ventiquattro marzo cinquantacinque una nota letteraria sul pittore Fiore e il suo volume ero nato né sui mali di auto comunque sia quelle furono gli esordisce nasce nelle pagine dell'ore
Ed era l'inizio devo dire di un rapporto così stretto che mistico lo descrive come uno di casa sempre pronto a intervenire anche nella cronaca diretta
O nel fuoco delle polemiche con le sue riflessione stringenti in più di un caso con le sue ire sempre con rispetto puntigliosa la puntualità io convergendo esattamente la situazione
Dei mistico
Il suo amico Mario Farinella che era un intellettuale
Molto raffinato ma anche
Carattere molto burbero quasi scostante opposte inavvicinabile dai giudizi folgoranti fulminati guardi che è stato non faccia così perché io lo conosco molto bene ho conosciuto ottobre
Cinque anni allora lei è stata quando
Ero da Trapani per l'ora le Vita Reggio o la fortuna di conoscere l'HinterReggio che scriveva anche di sport ricordo
Anche anche
E conosce fa molto piacere laddove i programmi raro trovare dice
La sua figura abbiamo stato adesso lo devo dire prima rivela come dire assieme ai versione sport
Era diciamo l'unico esemplare femminile presente ma in una redazione meridionale giornale meridionale
E per per arrivare almeno un'altra donna in relazione aspettare questa accusa va bene ma al Giornale di Sicilia bisogna aspettare gli anni settanta con Marina fino
Giuliana Saladino per carità efficiente insomma se no naturalmente
Sì no ma era proprio il caso del tutto originale c'era una presenza femminile
In redazione che segnala anche queste
Particolarità diciamo del giornale L'Ora quindi lei capisce benissimo comunque io confermo che era un era diciamo un carattere burbero ma ma lo dice anche banche d'affari era la moglie con cui ci vediamo spesso talora insomma
Sto cercando di coltivare per tirare fuori un po'di carte che le ha conservato
Grazie e non tradirlo io non so quanti conoscano
Questo nome qui purtroppo la platea era quello era un era un grande ma piccolo giornale
Di frontiere come Stato più volte
Ma stiamo parlando di un intellettuale molto raffinate che era anche un poeta
Cominciò proprio con le polizie ma anche Sciascia si dilettava a Trastevere proprio in quegli anni che dei versi
è che era come dire una colonna porta
Del aggiornare ora in prigione testimone diciamo più autorevole di me perché conosciuto proprio nel periodo eroico
In quegli anni lo non lo spaventa cioè per cento
E lì mi sono fermata
Ecco era
Non ricordo Mario Farinella Bonollo ricorda
Sciascia
In Ungheria in questo libro quaderno che poi raccoglie diciamo sì tutte le
Quasi tutte le
A i testi di quella la rubrica ritenne sul giornale ma ne parliamo subito dopo
Lo ricorda come uno che non mancava mai all'appuntamento a che schivo com'era arrivava in redazione quasi di soppiatto e quasi preoccupato dimostrarsi nero possibile il rimpicciolire la sua presenza
Così dice
Farinella poi aggiungerò anche qualcosa di mio diciamo non
Tirava fuori da una tasca il suo articolo impiegati qua non consegnava dicendo vedete voi
E non gli rispondeva ricorda va bene grazie ad Anna queste diciamo
Ho un ricordo struggente
Per quell'uomo che noi giovani cronisti ancora quindi e impacciati ma che eravamo impaziente di prendere il volo
Vedevamo passare dallo stanzone dalla cronaca che è un po'il cuore pulsante del giornale non esiste più quella l'hanno cambiato completamente quando io poi ci sono tornato lo stanzone non c'era più non c'era più ma diciamo
La fine degli anni Ottana
E poi Sciascia non si fermava neppure non non avevamo neanche il coraggio di avvicinarlo perché ci bastava seguire con lo sguardo il passo lento del mito che attraversava il corridoio
Salutava salone che lo accompagnava diciamo nella stanza prima del
Dalla segreteria di redazione poi
Apriva prettamente così poteva consentire questo
Questa libertà di aprire senza bussare la porta del direttore mistico quindi attraversato il corridoio verrà il mito che attraversa il corridoio per andare a trovare l'altro mito che stava alla fine ecco
Ora solo chi ha vissuto certamente quell'esperienza straordinaria può avere una percezione dell'intensità dei contatti fugaci che diciamo provoca il nove ragazzi bottega cioè c'erano non era l'unico faro di cultura che illuminava la relazione dell'OLAF
Basterà ricordare tra gli altri Vincenzo Consolo
Mi avrebbe fatto molto piacere vederlo qui ci siamo visti due mesi fa Palermo che nel settantacinque Nisticò volle proprio a Palermo perché cercava di convincerlo a scendere una volta per tutte il giornalismo
è lui che che stava diciamo licenziando il Sorriso dell'ignoto marinaio sembrò addirittura abboccare al richiamo di quel anzi Elena e di quello che considerava maestro e guida
Si tuffò anche concerto furore diciamo così nella calderone immenso dell'attualità
E io ricordo per esempio i suoi pezzi
Al processo per le bambine di massa imporre non ritrovati in fondo a un polso
Oppure su di giri e in una città estiva diciamo soffocata dallo scirocco un giro per gli uffici pubblici per vedere che cosa faceva che le azioni la gente aveva nell'impatto con la terribile burocrazia siciliani
Ma poi lui ripreso la strada nella brumosa cioè da Mila no
C'erano sei gradi di differenza diciamo subito contro visto anche la neve ai lati l'artista
Già una cosa a Milano perché credeva come Sciascia in un destino di verità ma nella letteratura più che giornalismo e devo dire che il saldo alla fine penalizza proprio il giornalismo lo devo dire perché
Quando uno legge qualcosa di di consumo sui giornali diciamo striate un orizzonte diverso
Ecco perché altri c'era in quella redazione a tanti nomi circolavano in quel palazzotto che ora con come suprema offesa alla memoria ospiterà un supermercato
Le le intralcio così da un lato infusa nella memoria per tenendo presente sempre il rischio di qualche omissione e me ne scuso subito Danilo Dolci
Renato Guttuso
Michele per lui era
Natale Tedesco
Bruno Caruso tra i collaboratori Giuliana Saladino
Marcello Cimino Aldo Costa etneo fido Mario Genco Salvo Licata già Chris l'accusa oltre a fare le uscite il nome che io capisco fisicamente
Ritardi dispiace no
Per la prima volta che mi capita davanti
Che è per qualche anno lo stanzone della raggiungerò naturalmente dove dinnanzi verso la zona Lahdor lo strozzo alla cronaca ospitò anche Matteo Collura eravamo diciamo uno di fronte ad un altro e lo metto in coda all'elenco diciamo chiedendogli a ma perché lo considero uno della mia generazione che era un'altra generazione quella gli copre Marcello Sorgi
Francesco la Licata Gaetano Rizzuto Antonio Calabrò Alberto Stabile Alberto Spampinato Giuseppe Cerasa Francesco Merlo a Catania diciamo tutti i inevitabilmente destinati a entrare nel grande giro del del giornalismo nazionale
La forza di quel piccolo grande giornale che alla frontiera di Palermo parlava tutto il Paese
Veniva dalla passione civile dall'intensità morale
E da un rapporto esclusivo con la professione che costituirà un po'il collante di un comparto collettivo umano
Che alimentata così non chiama
A ieri
Un rigoroso e appassionato spirito pedagogico questa cosa sarebbe molteplici molto più a
A Sciascia
Questa squadra era stata messa in piedi dal mistico raccogliendo durante diventa della sua direzione bene tre generazione di giovani
E lui l'aveva un po'guidata con il piglio dell'autoritario direttore ospite dopo che la
Disposto a concedere poco o nulla ma chiedendo tantissimo
Mi spiegò era stato il tenace costruttore di un modello
Di giornalismo di inchiesta di denuncia che aggrediva all'anno
Il malaffare denunciava le clientele insolenti IVA i potenti
E
Io vorrei ricordare diciamo così
La prima inchiesta che sulla mafia il giornale L'Ora condusse nel mille novecentocinquantotto poi
Questo materiale
A riempito gli archivi della Commissione antimafia perché
Proprio questo è un aspetto che mi piace sottolineare
E poi magari confronteremo anche con quello che pensano gli altri
Che mentre oggi il giornalismo giudiziario il giornalismo d'inchiesta
E alimentato e utilizzate
Materiale prodotto da altri
I verbali di polizia il verbale vede dei dei magistrati le sentenze di rinvio a giudizio e ordinanza di rinvio a giudizio le sentenze dei tribunali
Diciamo così utilizza in realtà che cosa materiale che è stato prodotto da altri e esce
Per carità questo è il modello che si è creato e non voglio fare torto cura questo giornalismo che può anche raggiungere dette molto elevate ma è fortemente dipendente da altre fonti
Un'altra cosa era invece il giornalismo di inchiesta di cui io ho visto parlando perché era il giornalismo che parlava di mafia
Quando di mafia non se ne è parlato quando c'era un cardinale
Della Santa Romana Chiesa che scadeva parta pertiche ma buone mafia questa è un'invenzione dei comunisti
Che serve solo a danneggiare il buon nome della Sicilia mi sembra di echeggiare diciamo così un concetto che ancora oggi viene ripetuti il buon nome dalla Sicilia
Ha un passato vorrei ricordare una bellissima inchiesta televisiva quando la televisione faceva anche l'inchiesta
Dell'inizio degli anni sessanta Gianni Bisiach su Corleone sulla mafia di Corleone andò lì a vedere che cosa stava accadendo c'erano troppi morti stato ammazzato
Il medico Michele narra era il caso alla cosca mafiosa di Corleone c'erano delle dinamiche nelle cosche mafiose che segnavano così in cambio generazione generazionali
C'erano i le nuove leve che stavano emergendo e si chiamavano Luciano Liggio un certo Totò Riina un certo Bernardo Provenzano
Diciamo tutti i nomi che compaiono erano comparse già sulle pagine dell'ora nel mille novecento cinquantotto
La televisione è un'altra mandò una propria troupe
TV sette era la prescrizione
Fecero un'inchiesta televisiva su Corleone la mandarono in onda si scatenavano le tempeste qui tutti i sindaci e gli uomini politici che protestavano alquanto guarderai perché con questi servizi danneggiava il buon nome della Sicilia cioè come dire una consonanza la storia si ripete anche per tempo
Bene questa inchiesta del loro e del cinquantotto
Viene come dire un'epoca ormai lontana
Da suscitò la reazione rappresaglie della mafia prima con le bombole
Fu danneggiato la tipografia dal giornale Vito Riggio non lo potrà ricordare perché lei era sicuramente presente giornale
Mi pare che per un giorno non lo non non non non usciva poi il giorno dopo riuscivano a mettere in sesto la trattativa e a fare raggirati nuvole macchina
E poi ci fu come dire intanto la sfida venne raccolta perché
Sui baluardi giornali si legge ancora quel
Prezioso articolo di Nisticò che disse la mafia ci minaccia ma l'inchiesta continua
Non ci lasceremo intimidire e c'era anche un'intervista Giuseppe Saragat che diceva a ci voleva una bomba all'ora per scoprire che in Sicilia c'è la mafia in Sicilia ma dire anche in Italia
Rispose con l'anno ma rispose anche con l'assassinio perché bisogna ricordare qui che tra il mille novecentosessanta mille novecentosettantadue
Il giornale allora ha avuto tre morti
Cosimo Cristina corrispondente a Termini Imerese ma ora nel mille novecentosessanta ma ologramma settembre mille novecentosettanta giovane scantinati discuterà mio amico io non sono paternità originale insomma USA ucciso proprio a Ragusa
Non era un delitto di mafia ma pago anche lui per il giornalismo scomodo stava si stava occupando di un delitto che aveva agitato la buona borghesia di Ragusa e
Infatti venne ucciso dal figlio del tribunale di Ragusa
Erano come dire i costi umani doloroso di una sfida alla catena di potervi che allora come ora ottengono la siciliani spezzavano avanzerà di liberazione di modernità
In questo giornale Sciascia era come dice Nisticò uno di casa
E alla base di questo rapporto destinato a sopravvivere a tutto c'è la il riconoscimento di un itinerario e di una prospettiva condivisi
E la ragione dell'incontro si possono porre anche rintracciare nelle parole con cui mistico descrive la linea editoriale il progetto di giornale a cui mi sembrano sin dall'inizio della sua direzione badate queste parole hanno lavoro perché segna no diciamo un principio di autonomia della professione anche rispetto a un editore che era un partito politico
Dice mistico le tue esigenze per me preminenti erano da una parte di salvaguardare l'unità della redazione evitando che si dividesse tra i presunti padroni di casa e i presunti intrusi senza testa
E dall'altra l'assoluta priorità del ruolo professionale e dei favori dal giornalismo
Due punti fermi di comportamento divenuti subito senza alcuna difficoltà tratto distintivo della redazione del loro e nello stesso tempo comune coscienza dell'autonomia del giornale e delle conseguenti responsabilità per il lavoro di ciascuno
Leggendo diciamo la postfazione dell'UE del della secondo edizione del libro di fra
Però controllando un po'le carte del mio archivio disordine Tissi formati
Ho trovato anche una frase
Che scolpisce questa realtà di Filippo Ceccarelli che pure conta
Conoscenza dalla realtà siciliana è riuscito a interpretare interpretato in modo felicissimo
Lo dice quello un giornale che faceva politica in quegli anni
Ma faceva una politica che imponeva scelte e direzione politiche anche al provveditore in sostanza non era il PC a dettare la linea di quel giornale
Era in quel giornale a dettare la linea al Partito Comunista
è questo erano in fondo le ragioni che avevano diciamo provocato l'incontro tra del giornale Sciascia
Lo scolpisce lo stesso Sciascia in una pennellata di poche righe
Che si sono diciamo apparse il tre aprile mille novecentosessantacinque bella rubrica quaderno giustamente questa frase portata diciamo nella proprio per
Lui rispondeva era impegnato in una polemica Confidi è falsa
Il Papa Marco Sassano sarebbe diventato pure lui un giornalista per carità
Scriveva sull'Avanti figlia salsa
Leonardo Sciascia rispondendo a questa polemica non sto qui a ricordare che è abbastanza complessa dice l'ora sarà magari un giornale comunista mai scelto che mi dà modo di esprimere quello che penso
Con una libertà che difficilmente troverete in altri giornali italiani in quanto al mio essere di sinistra indubbiamente Alonso senza sfumature
Questa rubrica uscì con cadenza quasi regolare dall'ottobre del sessantaquattro al giugno del mille novecentosessantasette
Ma non era l'unico spazio che Sciascia si era concesso
A dimostrazione di quanto Fertile e intenso fosse quella quel rapporto
L'elenco degli articoli che poi sono in parte sono finiti nel volume di Sciascia compone una lunga bibliografie
Ma si è che si occupasse di mafia sia che toccasse i temi cauti della cronaca negli scritti per loro a Sciascia mantenne una linea di coerenza con la sua visione etico pedagogiche
Di un giornalismo al servizio del lettore e immerso nella temperie civile come implacabile coscienza critica
Lo confida in una lettera ancora inedite che
Mistico Chiquita
In questa qui occorre lasciarla questa lettera qui
Al l'associazione
Cita in questa lettera mistico doveva fare una relazione questo convegno su Sciascia a Palermo stanno
Quindi non non è riuscito a venire a Palermo
Gli auguro affettuosamente di riprendersi al più presto ma ho sentito l'altro giorno mi è sembrato abbastanza vivace conforto
Mi ha mandato questa lettera
Che dice
Prego
Sciascia uno dalla famiglia
Dice
L'ora per anni fino ad ora scrive Sciascia mistico
è stato il solo giornale su cui ho scritto conducendo onde lungo una lotta tutt'altro che comodamente dorata per la libertà il costume civile la chiarezza il diritto questa è una lettera del mille novecentosessantotto
Sciascia ero ormai diciamo conteso
Dalle grandi testate nazionale
Da stress correlazione abbastanza anzi prima la stampa poi correlazione tanto per citare del del principale omesso qui in questo in questa relazione
Di ricordare che è stato anche un redattore del Giornale di Sicilia a un certo punto
E una parte poco conosciuta la sua bio biografie che io ho potuto ricostruire
Anche attraverso le carte dall'archivio dell'ordine scritto proprio un saggio sulla
Storia vera dei giornali palermitana negli anni cinquanta sessanta settanta e naturalmente Sciascia non poteva che essere rintraccia
Bene Sciascia a un certo punto venne assunto dal il Giornale di Sicilia Roberto Giugni riuscì a che veniva dal giornale Lone come ricorda l'anno di terriccio
Vorrei aveva deciso di assumerlo al perché era l'epoca in cui i grandi giornali nazionali guardavano avevano aperto le loro pagine ai grandi scrittori ai grandi scrittori
Pasolini già scriveva sul giorno poi sarebbe anche passato al collega la sera nel periodo di ottone ma c'era anche morale scritti che scriveva per per L'Espresso
Prima ancora che diventasse giornalista
E quindi anche il Giornale Sicilia voleva mettersi questo fiore all'occhiello avendo nella propria abitazione
Giornalista bene Sciascia era un po'vestirlo due diciamo era faceva come dicevamo mantenne le cose che gli piacevano capiva che andrà a finire una redazione del giornale
Finiva per essere ingabbiato nelle regole e nei processi della produzione giornalistica Bitonto emittenti gli impegni e che si assumono ma dice ma no assolutamente no tranquillizzo subito Roberto Ciufoli
Tu puoi scrivere quello che vuole e quando vuole e poi anche non venire al giornale mimando l'articolo Verbaro segnale tu ce lo chiediamo noi non ci sono problemi
Beh nove al alla fine insomma in qualche modo accettò cioè era già uno scrittore affermato stiamo parlando del mille novecentosettanta
E lo scrittore affermato ma come voi sapete i diritti d'autore non è che consentano diciamo di avere una vita ottuse Camilleri che pubblica e vende centinaia di migliaia di copie
Oppure ti devi accontentare di quello che di quello che riesce a percepire da una normale vendita in
Quindi lui diceva uno stipendio andiamo a vedere
Durò pochi mesi in questa questa convivenza a un certo punto lui si dimise dal Giornale di Sicilia
E non si preoccupò neppure dice di un alloggio al all'ordine dei giornalisti che nel frattempo l'aveva iscritto nel nell'elenco dei praticanti
Nel registro dei praticanti
E poi un certo punto bisognava pure decidere se starci starci ci dice che ci può stare massimo tre anni poi ordini cancellato oppure dimostra di essere diventato nel frattempo professionisti voi neanche risposte alle lettere del povero Marcello Cimino che l'allora presidente del mobile
Si davano del tu nella lettera che ho scoperto exit che si scambiavano diciamo relazione epistolare dandosi del lei
E allora dicesse neppure risposa questa cosa non si preoccupò neanche ci unì poi ha ricordato le ragioni di questa istituzione
Anche lì cioè come dire una ragione molto etica che indusse Sciascia a dimettersi dal Giornale di Sicilia ogni tanto alla giornata vedeva i giovani cronisti gli altri redatto
Indaffarati signor Brizzi dalle carte alla telefonate dalle notizie alla scrittura
Cioè era una porta non infernale certamente un luogo dove si lavorava seriamente
Dice e io che sto a casa mia tranquillamente scrivo un pezzo ogni tanto devo guadagnare quanto qual poveretto che non veda la gara la famiglia lacerata occupa una casa finché i bambini sono gialle ma io non ce la faccio si dimise e non se ne fanno più fine del esperienza di
Sciascia con il giornale
Di Sicilia
Ora
Noi ci poniamo una domanda devo dire che questa domanda anche Giancane mi faceva piacere questa sera diciamo incontrare confrontarle con il mio amico Marcello Sorgi con cui abbiamo condiviso questa esperienza giornale allora
E la domanda è questa ma solo perché scriveva tanto sui giornali si può dire che Sciascia fosse un giornalista
è un tema che io spero soltanto perché meriterebbe come voi capite una diversa diversa riflessione un serio approfondimento
Ma una risposta lo possiamo avere eccetera ancora mistico
Nella lettera che boh appena citato il migliore giornalismo siciliano approprino Sciascia il suo campione più prestigioso che altro sottile oltre queste parole
Grazie
Sicuramente qualcuna delle domande da fare ma riservate per dopo perché adesso passeremo la parola alla ad Alberto Sinigaglia lo presento brevemente
E da trentaquattro anni lavora alla Stampa di Torino dove redattore capo ed editorialista è stato chiamato dalla redazione di politica interna del quotidiano torinese dall'allora direttore Roberto Ronchi alla fine del mille novecentosettanta caposervizio della terza pagina
Accanto al vicedirettore Carlo Casalegno nel novembre del mille novecentosettantacinque
Ha fondato con il direttore Arrigo levi via settimanale Tuttolibri e poiché rimasto ininterrottamente responsabile servizi culturali della stampa fino alla vicenda della Milano e centonovantotto quando ha assunto la responsabilità dei progetti editoriali accanto alla direttore Marcello Sorgi che assiste non sostituisce nelle occasioni istituzionali dell'editrice
Credo sia proprio questo il caso comunque questa
Con questo intento è una l'abbiamo Rita sottrae possiamo iniziare grazie buona sera tutti naturalmente se tutte le scuse di Marcello Sorgi
Che davvero non aveva la voce per poter riparare direttamente non è che io ne abbia molto di più ma mi pare che questo microfono funzioni un po'meglio del suo ringrazio Franco Nicastro per quanto ha detto io vorrei essere tra di voi è interrogato sentire altre cose credo che sia anche giusto non voglio sottrarre
Il
Piaceri e doveri della conduttrice ma mi piacerebbe sentire anche liberamente avanti io sono qui in veste non tanto di sostituto ufficiale del mio amico e direttore
Come c'è scritto nota ufficiale per istituti per le questioni istituzionali che rimangono
Molto molto frequentemente un grande giornale per quanto come un amico di Sciascia perché come avete capito da questo rapido curriculum dalla quantità di anni che ho trascorso
Che trascorrono al a Torino e dalla quella piccola nottata non talmente importante di essere il fondatore di Tuttolibri beh c'è qui c'era la chiave di una conoscenza di un'amicizia e di una felicissima trappola che servita a catturare
Il difficilmente catalogabile Sciascia alla famiglia della stampa per un po'di anni e poi come come vedremo a riportare prego negli anni estremi della sua vita del suo lavoro
Non preoccupatevi per la quantità di carte che vedete sul tavolo cioè non voglio suscitare in quelle emozioni
Tra le altre anche da me un recente convegno quando visto saputo che un relatore aveva quaranta cartelle da leggere non ho nulla da leggi lo pochi appunti ho saputo due ore prima di vederli
Che sei stato qui al posto del mio direttore e quindi ho afferrato dei delle cose d'archivio per capire un attimo che cosa
Mi toccava quale argomento e quale personaggio mi toccava di affrontare pur potendo di raccontare e vedremo poi se ce ne sarà il tempo delle cose personali dice perché come responsabile della cultura e in anni drammatici del giornale perché cresce la scelta è venuto dalla stampa
In anni drammatici qualche cosa
Vi posso raccontare anch'io finiremo con quello la parola drammi anticipo se dall'altra tratto la meno felice meno piacevole ma importante che ha portato Sciascia ad avvicinarsi alla stampa e ad accettare
Ad accettare l'invito di Arrigo Levi e allora ancora per poco vivo Carlo Casalegno perché in questa sede noi abbiamo parlato di di Bombay
Antimafia
Abbiamo parlato il becco parlare del di quel giornale leggendario eviterò di di divergere cose di Marcello per non per non ripetere
Il suo amico che abbiamo ascoltato con piacere signore ma c'erano altre bombe a Torino e ci sono stati ecco allora ha avuto un grande cronista vittima della massima noi abbiamo avuto vittima il prima giornalista assassinato dalle Brigate Rosse che era il vice direttore Carlo Casalegno che è stato uno di quelli che hanno contribuito alla cattura Leonardo Sciascia non solo con la sua persona ma con il suo lavoro con il suo impegno
Avevano idee politiche diverse ma si somigliavano per quel senso etico nacque il senso civile del del del parlare alla società
Questo è un giornalismo ma torneremo ne io quindi mi scuso se non avendo potuto preparare una testimonianza così ordinata come quella che abbiamo ascoltato eccetera alcune carte sul tavolo
Cercando appunto di non ripetere cose già dette portiamo quindi in scena Leonardo Sciascia con le sue parole
Questo un intervento di Sciascia dei a dei maestri alberi maestri come lui era stato è facile in un momento come questo cadere nella commozione leggo questo questo piccolo brano perché eccepisce scena non non solo nella sua scrittura ma nel suo carattere e nei suoi temi quindi ne uscirà uno
In carattere esce da questa da questa frase perciò dice Sciascia io spero di tenermi un po'più al di sopra e un po'più o al di sotto della commozione perché questo tenersi un po'al di sopra un po'al di sotto cioè il tentare di un minimo di distacco nonostante lui fosse un siciliano e che Siciliano entri con quale carattere
Bene mi sembra che aiuti a delineare un attimo il personaggio che abbiamo amato alcuni di noi fortunatamente conosce sono sempre stato un maestro senza eccessiva vocazione in un certo senso un pessimo maestro
Però quando negli ambienti mondani borghesi dove si usa chiamare lo scrittore maestro mi chiamano maestro
Io accetto quella denominazione soltanto perché sono stato maestro di scuola e in effetti credo di aver fatto una letteratura da maestro di scuola cioè concepito la letteratura come buona azione non credo scrive Sciascia molti in questo caso non credo che si possa dire che in quello che ho scritto io che ho scritto io siano cattive azioni in questo mi riconosco maestro di scuola
Ne ricorderanno non so se come maestro pessimo un maestro buono il direttore certamente come un pessimo maestro gli alunni forse no comunque io ho fatto quello che ho potuto
Quello che potevo fare perché per tutta la mia vita sono stato preso dall'Inter Emone dello scrivere e del c'era per cui la scuola era una cosa devo confessare un po'marginale per me
Se non quando è riuscito a portare dentro la scuola qualcosa che mi interessava come lettore eccome scrittore nella scuola dal quarantotto a tutti gli anni cinquanta ciò era piuttosto difficile ora che voi siete ancora in servizio godette di una libertà di cui noi non godevano ecco il tema della libertà
Pensate che nei programmi del quarantacinque si diceva che non si poteva parlare del fascismo mille novecentoquarantacinque
No
Non si poteva parlare del fascismo che bisognava sospendere il giudizio sul fascismo lasciando alla storia come se la storia non fosse l'uomo vivente l'uomo che l'ha vissuta la testimoniata
Ora io non dico che necessariamente preciso si dovesse parlare male qualche insegnante poteva trovare ragioni per parlarne bene ma l'importante era parlare ecco adesso mi mi fermo perché cioè sentite quanto tempo prima di discorsi così attuali da oggi si parlava del lo Sciascia intuiva alcune necessità intuiva alcuni terreni
A questo punto a questo punto
Poi che è giusto che io invece faccia parlare
Marcello Sorgi cito qualcosa che Marcello ha scritto io stavo anche per citare qualcosa che l'ha perso su quel libro ma non voglio fare ripetizioni credo potrei aggiungere forse a quei nomi che avevi citato quello tra i grandi collaboratori
Ecco per esempio quello di Elsa Morante di Carlo Levi di felice felice filanti non lo e e lo stesso Pier Paolo Pasolini
Facciamo no no no no ma ma no almeno l'hai fatto per lasciare che io potesse dare un piccolo contributo certe cose ma il paese c'è tempo no ecco conobbe i Sciascia dice Marcello Sorgi con ricorda Marcello Sorgi da ragazzo un giorno che era andato a trovare mio padre nel suo studio a Palermo era avvocato papabili
Marcello Sorgi come avvocato seguiva anche i problemi di quel giornale insomma e del suo direttore Sciascia sembrava come consumato dal suo Demone refrattario a una normale conversazione chiuso in una sorta di contemplazione meditazione assortito
Mio padre sotto i miei occhi lo incitava a scrivere di più a incontrare più i giovani e lui schivo com'era lo guardava e di tanto in tanto si schermi va magari hai ragione tu ma sai come sono fatto e poi con la scuola
Poiché era chiaro che la scuola ecco perché col ricollego la testimonianza di soggetti a quello che le ho appena letto
Poiché la chiaro che la scuola le lunghe ore passate in aula
E sottratte alla riflessione influirono sulla già parsimoniosa produzione di Sciascia
Mio padre il gruppo di intellettuali più amici di Leonardo decisero di fare qualcosa andarono a trovare Franco Restivo allora il più influente uomo politico siciliano egli posero il problema
Restivo capì subito che trova la soluzione
Disse gli faremo dare un comando un comando
Si stupisce lascia quando glielo comunicarono
Non fece in tempo ad esprimere i suoi dubbi e a rimpiangere la scuola che una telefonata di Restivo lo raggiunse lei è comandato a stare a casa sua a scrivere e a pensare
Privi di Leonardo Sciascia ricorderà Marcello Sorgi dieci anni dopo a metà del settanta nella redazione dell'ora il piccolo battagliero quotidiano antimafia di cui imparato il mio in cui ho imparato il mestiere di giornalista
Sciascia arrivava nel tardo pomeriggio col volto riposato del pisolino e il desiderio più che di parlare di ascoltare
Sì sedeva nell'ufficio del vulcanico direttore Vittorio Nisticò
E prendeva parte a suo modo con chiose sussurrate brevi ironiche alla fattura del giornale il resto l'avete sentita e quindi salta becchiamo di qua e di là salta peccando ecco lui si parlava del fascismo
E quanto avesse intuito temi e problemi di cui non finiremo ancora qui si parla molto agile parleremo ancora perché e tale il dramma
Trascorso passato
Dall'Europa grazie al fascismo e al nazismo che penso e spero che se ne parlerà ancora lungo uno dei temi di includere i grandi temi riesce a Jacques cavalcò con cocciutaggine con coraggio oltre a quello della corruzione sociale tra corruzione
Nel mondo politico fu ovviamente quello della giustizia e vi leggo questo
Intervento del mille novecentottantasei per fargli sentire quanto sul come dire anche lì Torre cocci come intuisce problemi ai temi che avremmo vissuti che continuiamo a vivere oggi il problema della giustizia è sempre esistito
E chi c'è andato dietro ne ha scoperto le assurdità le corruzioni insomma tutto quello che noi sappiamo che inerente al funzionamento della macchina della giustizia
Io sono uno scrittore che scrive sui giornali e da qualche anno anzi da più anni devo dire che sento questo problema della giustizia ossessivamente
Ogni tanto affiora qualche caso
Per cui coloro che non sono direttamente interessati all'amministrazione della giustizia si muovono così è stato per il caso Tortora per esempio chissà quanti altri casi Tortora ci sono nelle cause giudiziarie italiane però non li conosciamo
Ne abbiamo conosciuto uno e siamo intervenuti quando Manganelli allude a Giorgio Manganelli quando Manganelli che io abbiamo scritto sul Corriere degli articoli sul caso i magistrati che sono successivamente intervenuti ci hanno quasi villeggianti dicendo a gli scrittori letterati Sissa
Non si sa un bel niente e semmai sono loro a non sapere
Ieri mattina poi racconta
Ecco quando parliamo di scusate
Cito ancora qui sopra quando parliamo di amministrazione della giustizia non parliamo soltanto della magistratura in Italia giudicando tanti un brigadiere dei carabinieri giudica e credo che sia il caso e poi insomma città cito un caso nonché lasciamo stare perché altrimenti la citazione sarebbe sarebbe troppo lunga
Il
Tornò a Sorgi per per dirvi anzi no prima di di ricordo qualcosa di Sorgi il giornalista
Ricordo soltanto di avere vissuto con Luigi il medico saggi giornalista e poi anche ritorneremo al problema si fosse giornalista o meno giornalista
O possiamo affrontarlo subito c'è una lista nera Pasolini pure essendo uno scrittore un poeta e un regista giornalista era Massimo Mila che è stato un grandissimo critico musicale un grandissimo storico della musica ma come critico la sua come critico e e anche come intellettuale combattivo con con delle prese di posizione molto spesso felici altre volte discutibili come quando sposa l'idea dell'antenna di morte per esempio ma e questo grande intellettuale aveva una capacità di scrittura e una sostanza e una una una forza culturale una forza di pensiero
E una capacità di scrittura che ne sono senz'altro un grande giornalista per altre ragioni diversamente da quelli di Sciascia
Massimo Mila non fu mai neanche iscritto ai al all'ordine neanche come pubblicista perché non non ci faccia caso aveva altri testi ed era un penso che abbia perso anche molti quattrini insomma avendo accontentandosi prima L'Unità poi L'Espresso come la Santa di contratti molto modesti il problema
Dell'essere giornalisti o meno non ecco monto rispetto anche per gli ordini professionali per i sindacati un'altra causa
Nella qualità e anche nella qualità non solo professionale ma etica con la quale alla quale così c'è tempo torniamo un attimo dopo come giornalista per quanto io ricordo Sciascia era un giornalista di quelli che vorrei vedere ancora più spesso nei giornali non era capace
Di condurre un'inchiesta tradizionale però a suo modo fece delle inchieste li faceva
Per esempio il caso Mario Majorana è un'inchiesta cioè non non è andato soltanto a fare e quale inchiesta non è andato soltanto ASPI luccicare negli archivi come da Bonn maestro un professore un letterato andava a cercare testimonianze
Quello il lavoro giornalistico non occorre avere un'etichetta bisogna essere averne la cattura lo spirito del cervello la caparbietà e l'onestà no
Tecnica e schiera
In all'episodio che vi che vi ricordo ed è anche un episodio un po'un poco piacevole per come andò a finire per un certo verso una riguarda il caso Moro il caso
Sciascia
Era la Santa e commentava o o scendeva volentieri in campo sui fatti sociali sui fatti politici sui fatti di costume
E al caso Moro lui a un vive come molti nomi insomma come presenterò una una annichilimento uno stupore un un e poi insieme anche la la voglia di capire non so non voglio dire raccontare qui se fosse una mia idea o se fosse una necessità a un certo punto del giornale ma pensammo ok Leonardo fosse l'unica personale Mino Dinoi dei dei nostri militari nostri deve allora molte illustri firme in grado di prendersi le lettere di Moro e di scavando di capirlo e di andare a vedere che cosa nasconde sotto certe parole
Lascia era una persona serissima
Quello che oggi anche moltissimi illustri e meno illustri scrittori sui giornali andrebbero accettato di fare nel giro di due o tre ore guardassimo di un giorno Sciascia si prese tutto il tempo di farlo con calma
Aveva era riuscito ad avere l'ultima lettera mi chiese di procurargli eletto
Era andare in treno tra Palermo apparirci facendo alcune intatte
E quindi io gli fornì le lettere che riuscivo un po'con l'aiuto della redazione romana un po'con l'aiuto della redazione milanese allora non c'erano i telefonini se ci fossero stati probabilmente lui non l'avrebbe usata e poi voleva la carta aveva lavorare pensare spremere ripensa e così via
Finché arrivato a tale Licci lui mollo gran parte dei suoi impegni e certo non era molto mondano satellite e si mise a studiare queste carte
Il la disgrazia volle che oltre alla serietà ci fossero anche alla sua serietà ci fossero degli editori scaltri e fu l'editore parigino che lo convinse a a scrivere il libro
Lui mi disse guarda ho bisogno di tempo
Se e qui del rivela questo episodio non felice almeno nella nella nostra vita professionale nel rapporto Sciascia sta quanto saremo pronti con questo libro
La stampa naturalmente avrà l'anteprima la parte poco felice di questo di questo episodio consiste nel fatto che a libro finito e è arrivato in Italia nonostante un indimenticabile bellissima colazione palermitana in cui mi ribadì la la la promessa costringendomi a mangiando andare in una pasticceria mangiare con lui delle cose dolcissime anche lui anale che invece detestava ma cosa non si sa dell'amicizia e per il lavoro ricordo delle delle gelatine di anguria di cocomero bellissime a vedersi ecco delle cose straordinarie ma per me insomma non ama il dolce
Comunque sia cioè a Torino sposa Elena certo certo no ma io sono veneziano è già noi versiamo più mondani dei torinesi apprezziamo di tutto ancora a quello non sono arrivato ma il problema è che dopo questo dolce io ebbi il boccone amarissimo
Che nel frattempo il molto più potente convincenti tormento il Corriere della Sera mi strappo Sciascia e l'anteprima di questo magnifico lavoro che era un po'nato dalla mia collaborazione questo è un piccolo episodio che gli racconto e ciò nonostante e ecco chiudo riportando sui Marcello Sorgi con la mia voce perdonate
E che vi racconterà come lui allora passato lui stesso alla stampa lavora alla redazione romana si trova ad accompagnare anni dopo
Il direttore Gaetano Oscar doppia per che cerca che ricorda Sciascia e cerca di riprendere i contatti con lui
Arrivavano puntuali scrive Marcello alle tredici e trenta nella casa palermitana affacciata su Villa Sperlinga scartò che ha che non era abituato alle pause rinunciato a chiedere al processo
E anche un tipo piuttosto con moglie tedesca tipo piuttosto sbrigativo il pragmatico e pratico
Arrivammo puntuali dunque alle tredici e trenta nella casa palermitana e l'avete sentito scatole che che non era abituato alle pause e silenzi di certe conversazioni siciliane agli sguardi assenti o perduti sul pavimento vinse la prima mezz'ora con imbarazzo ci sedemmo a tavola verso le due
Mentre sfilavano una dopo l'altra portate in tavola con un sorriso
Dal della dalla signora Maria e pietanze tipiche di un venir barocco la pasta con le sarde i calamari ripieni a parmigiana di melanzane come contorno la cassata come grave come colpo finale lo scrittore il direttore cominciarono a familiarizzare
Gli occhi di Leonardo si accesero quando lo ska doc che veniva da una lunga militanza di corrispondente dagli Stati Uniti racconto nei dettagli il metodo americano di indagini sui rifiuti
E qui dettagli è un concetto strana per stare a tavola ma comunque e quindi tagli più o meno ricomparvero nel penultimo libro ti alle quattro e mezzo
Ci rialza ammonta a tavola lei arriva spettava c'era appena il tempo di salutarsi scattò che ha prese coraggio e sulla porta proprio prima di uscire
Maestro rischiano io sarei così il diritto di tutti i suoi amici della stampa sarebbero felici se lei volesse tornare a collaborare con voi
La ringrazio replicò lo scrittore ma mi sento così stanco
Ma cosa dice
Scattò che insisteva le assicuro e poi più avanti vado sempre più mi convinco di essere solo un letterato dice Sciascia la ringrazio in ripete Sciascia chiudendo il discorso vedrò di mandarle qualcosa per Tuttolibri
Già in ascensore il direttore diede sfogo alla sua deduzione che peccato era andata così bene invece la fine visto ci ha detto di no non mi pare Zardari
Ma scattò che non amava essere contraddetto ti dico che è no lo ha detto con cortesia ma è un no eppure obietta il e poi cosa scatti sardo che ha cominciato ad adirarsi presi fiato secondo me Sciascia e non ci ha detto nettisti Medina
Così la mezz'ora sulle la la mezz'ora di macchina che correvano a Palermo all'aeroporto scivolo tutta in un in un dialogo
Suo linguaggio sibillino sull'ambiguità dei siciliani
Da gran giornalista scartò che ne era attratto ma da italiano vissuto a lungo in America anche in qualche modo disorientato
Ad ogni buon conto dieci giorni dopo un espresso scritto a mano impostato in una buca qualsiasi portò alla stampa il primo degli ultimi articoli dice
Così Sciascia rientra alla stampa e io finisco
Credo di finire qui la mia testimonianza accennai vediamo
Vediamo se c'è qualche domanda alla quale io stesso posso rispondere ma preferisco che lo facciate al collega al quale io stesso forse chiederà un qualcosa e magari sentiamo la signora voglio però fare una una piccola chiosa
Sul sul giornalista sono molto lieto di aver sentito qui parlare di libertà e di di stampa un momento come questo
E di aver sentito risentite quelle parole di latte con le parole di Paolo Mieli di quel bellissimo fondo sul Corriere della sulla ripresa no
Perché di questo c'è bisogno c'è però una cosa tra dati chiude il
Chiudo delle delle come dire delle del problema istituzionali o vedrà il problema personale il problema della libertà di stampa non è soltanto dovuto al fatto che qualcuno dà il potere di vari
Si cerca di ottenere dalla stampa reazioni utili ha il potere di dati no ottimo parlando soltanto i poteri politici economici spettacolari industriale di vario genere
Complice di spettacoli comprese case editrici per cosa sul fronte del giornalismo culturali sono in prima linea da decenni anche il fronte del giornalismo culturale è vittima di problemi
è vittima chi pressioni di interessi dati allora cosa succede certo diamoci delle regole
Parliamo di libertà di stampa facciamone dei discorsi generali e non perdiamo mai in queste occasioni ma i problemi sono sono di vario tipo uno generale le il rapporto stritola ente che il giornalismo continua a vivere con la televisione per esempio continuando a parlare di televisione conti dando a tirar fuori questi questi molto mostri dico in senso latino e se queste persone hanno una grande popolarità lo si deve anche al fatto che il giornalismo quotidiano continua
A parlare di loro continua a tirar fuori i Grandi fratelli due isole da e continua a parlare ossessivamente di questo i giornali non riescono a non parlare
Qualunque cosa si possa pensare di certi programmi della Sierra compreso il porta a porta se qualcuno o altri o altri più discutibili programmi domenicali da se qualcuno li vuole vedere libri può vederli non è necessario che l'indomani si trovi ancora se li trovi ancora spiattellato il suo una qualche volta due pagine
Dice Orna no quello che io voglio vedere quanta parte del merito
Chi non voglia del non deve essere costretto a sapere a meno che non succeda che sparano a qualcuno indiretta per cui in edicola i particolari la televisione si riverbera sulla grafica dei giornali l'eccesso queste foto grandi non sempre opportune il il in da dalla scelta delle foto di Pannunzio alla o di Arrigo Benedetti sul sul sul foglio che sul grande espressione di una volta alla scelta delle foto dalla grafica di oggi
C'è un crollo quelle erano foto parlanti ancora oggi palpando l'ha una foto grande
Ha un senso mostra qualcosa e racconta qualcosa ha un senso se mettiamo soltanto una grande faccione no di certi nostri amici politici quello è un è un no è una un giornalismo è uno scoraggiare non a caso non a caso i lettori gli gli acquirenti dei giornali su uno incostante e gravissima diminuzione ma la cosa più grave la cosa più grave e l'andare a braccetto di del giornalismo con la politica
E qui non è una questione di destra di sinistra rossa o nera bianca o azzurra qui è un questo è questa è una sindrome che riguarda ti ed è un una una sindrome che si riverbera sul lettore che lo sente e innescata e la sindrome che ecco per tornare all'amico hanno estro
Che stiamo ricordando qui in questa sala che Sciascia rifuggire non era questione di coraggio non era neanche un uomo ecco non so se lo sono sicuro che Pasolini o Sciascia fossero soltanto uomini contro uomini di dissenso erano uomini di servizio della società erano uomini per credo qualche causa grazie
Invertiamo anche Alberto Sinigaglia spero che qualcuno abbia delle domande delle quote Itamar pregherei anche elastina e rende più che altro
Ecco i ritmi è una domanda che che forse qualcosa si sta richiesto ma cosa rara allora di così grande importante da poter poi lasciare questa eredità perché tantissimi giornalisti che adesso sono riferimento per soprattutto per i giovani che vogliono intraprendere la professione sarà martedì proprio da quell'esperienza della testata come sette sospetto una palestra per Morgante lasciamoci assaporiamo
La prima cosa che devo ricordare il grande merito di Vittorio Nisticò
Lo voglio scegliere ma lei personalmente minimamente Ignazio né in base alle loro qualità professionali gli atti continuamente affinarla
In base all'entusiasmo all'impegno per un tipo di lavoro che seguente emendamento anche sono arrivati a ritornare diciott'anni immaginarne a Trapani Gina di Trapani e poi veneziane dove siccome c'era di tutto perché nascono cresceva edizione del lunedì eravamo in undici
La salvato impone in ordine di sistemi diventa
Dopodiché di Siena l'abitudine Ambrosio il turnover ecco hanno
Per cui ci sia ritornava ad entrare nello spirito delle varie sezioni delle dei vari argomenti e cielo aperto lo sportello pubblicamente il palazzo di giustizia il palazzo di giustizia di Palermo è una bella
A turno si facevano le inchieste veniva dato molto spazio
E quello che vorrei qui ricordare cene
E
Quella parte quello che forse il trattamento ritardante Rimini Peggy si è parlato molto dell'impegno contro la mafia bene nel eravamo tutti impegnati ma anche quello che era l'impegno nel sociale
Cioè non ricordiamo ammette prendiamo sicuramente nella battaglia contro di verità di nove e Federmeccanica Linate in Sicilia afferrata allora
C'erano altri impartisce al Sempione articola dallo stesso il reggente perché è venuta in tribunale duramente comprensivi se durante un problema Salonna sartina undici no è così vicina
E si era io ricordo di aver fatto un'inchiesta sto le prigioni minori penso minori e quindi
Questi dorato dell'OLAF Henkel seguito forse nel privo e c'era una delle tante antiche perché converge nell'interesse le passioni la Moreland stiamo per una società nuova e secondo me da mi dicono anche che la mancata militante scritta edito Minicucci alle terre pagheranno
Attore drammatico perviene poi lo io ribatte Giovanni Salvo Licata con le programmate cioè Elena
Comunque c'è no in debito
Dopodiché lei essendo un piccolo giornale citiamo Battistelli infine sono arrivata a Milano scelte di vita familiare compatibilità pubblicazione scientifica via Monsignor non schiavi però quella che hanno ammesso tanto morale
Nella però credo demonio
Politiche abbiamo
Sì Sciascia gradirei che nel nostro tanto meglio poco passare differenti e venivano enti con grandissimo entusiasmo e discende per io personalmente il i giovani
No in quel periodo
Quella decisione assente e
Civiltà nel NN ecco
Quello che nessuno avrebbe cedendo
A sinistra realmente Ripellino vicino all'altare
Veramente nel senso secondo se vorrà
E pagare eccezionale determinate situazioni
E tirava fuori determinanti talmente si è stabile retto vera
Si è
Grazie
Ritorniamo allora parlare di di giornalismo siciliane Sciascia
L'intervento militare i germi consente di prego collettivo dal discorso sulla formazione che in quella redazione
Io credo che quella fosse paragonabile a una sorta di bottega artigianale dove c'era come l'attenzione e la cura anche per il dettaglio in particolare la verifica della notizia e poi anche l'estro e la fantasia
Che c'è un questi titoli di Mario rende nel che coglievano anche il senso delle cose che neppure il cronista
Che pure era stato magari testimone del fatto aveva notato questo capitata anche a me ritrovarmi un titolo così azzeccata perché di solito ci ha lo scarto tra il contenuto il titolo è spesso il titolista è che una cosa difficilissima
Spesso il tutti del titolista che chiede al cronista diciamo di indicare in cui qualche spunto per titolare bene il pezzo
Qui era al contrario era il cronista che scotta illibata un particolare del suo pezzo che era stato colto e valorizzare
Questa era diciamo il metodo di lavoro era un metodo di lavoro che si basava
Sull'apporto sull'innesto di forse giovedì giovani intelligenze perché ciascuno di noi veniva anche da voti percorso impersonati da storie individuali da contatti diciamo così con il mondo della cultura che era molto vivace in quegli anni a Palermo e in Sicilia
E veniva restati in una redazione con
La guida di alcuni maestri dal di alcuni colleghi più anziani che diventavano per noi anche dei punti di riferimento professionale l'impegno il mestiere se si imparava così e qualcuno c'era qualcuno che te lo insegnava oggi investire non si insegna più Messia prende più in una redazione perché quelle che e prevalente e l'interesse di ottimizzare i costi c'è l'editore che vuole sapere quante pagine riesce a produrre occupando un certo numero di redattori e c'è un investimento magari sulla quantità o su tutti gli altri prodotti che ormai sia all'esterno ai giornali
Per carità tanto di rispetto diciamo per i prodotti culturali
Ma sono cose che servono come dire a colmare deficit
Qual di qualità che poiché si vede e che sculture su cui le l'editore non ha investito non investe più tanto che colmare diciamo una gran parte per gli accessi alla professione il reclutamento per esempio avviene ormai attraverso forme molto diverso da quello tradizionale o presso le scuole di giornalismo curiosissimo hanno lavoro per carità
Un volo Paolo un loro ruolo ormai che
Che serve a bilanciare letti
Le disattenzione vende degli editori o o o il disimpegno dell'editore oppure attraverso l'esercito dei film è cioè tanti ragazzi
Che vengono catapultati nella nella professione e altra angoscia non avrebbe quello di riuscire a mettere insieme un reddito decente
è un e allora quello che si perde in questo nuovo processo di formazione
Della professionalità giornalistiche la capacità mantenere una propria indipendenza una propria distanza dai poteri e una propria autonomia anche in termini di cultura rispetto al potere oggi molti fanno questo o lavoro perché in modo i vivere
E c'è una dipendenza molto stretta e
Dai centri di interessi interesse
Che ne finiscono per condizionare anche le scelte l'attività quotidiana dei giornalista giustamente il collega segnalava la necessità di una distanza dal giornalismo dalla politica ma questo distanza invece si va riducendo sempre di più perché c'è non dico un passaggio dallo giornalismo alla politica sarebbe già un percorso nobile ma al contrario un'invasione della politica nei territori della professione
Con un condizionamento fortissimo che non riguarda più soltanto il servizio pubblico televisivo dove si esatto uguale accetti perché sei
Perché se un lottizzato no a questo accade ormai anche in tutti gli altri c'entri che producono informazione appalti fatti che ormai per esempio non si fa più nessuna distinzione tra la comunicazione dell'informazione
C'è una uno scadimento della qualità dell'informazione perché si fanno perdente
I riferimenti alle regole fondanti della della professione che sono il rispetto per il lettore il principio di verità allo sforzo di verifica della delle delle notizie oggi vengono passati comunica prodotti da uffici stampato per lavoro dei giornalisti che sono come dire degli aventi causa di altri mandati e che scrivono diciamo non dico sotto dettatura per le sarebbe
Sarebbe terribile a fare un'affermazione di questo genere ma certamente con un grado di autonomia che molto limitato e il giornale di nei giornali formati
Se si pensa soltanto a riempire le pagine o come diceva il collega a riprendere i temi che la televisione il giorno prima datato ed è
Può però ecco segnalata qualche anno fa è un
Recentissima e
La
La stampa che parla della televisione o esatta sarà la televisione determinare l'agenda dei giornali
Mi ha molto impressionato
Come tutti voi suppongo però lo spazio che è stato del dedicato io confesso di non avere capito che anche alle alla vicenda delle sorelle Lecciso non so che cosa abbiamo fatto queste
Brave figliole però perché meritavano giornalmente uno spazio enorme nei giornali
E spesso non solo questo spazio era confinato nelle pagine del dello spettacolo che pure sono delle parti no del giornale così mi hanno insegnato
E e
E quindi e una come dire un'informazione
Che scivola via come l'acqua che scorre che non approfondisce che soprattutto non coglie il senso delle cose e non sa riferirlo perché non ci sono alla base dischi negli strumenti
Metti un progetto professionale
Che
Che che che collegato all'attività dell'informazione molti bravi ragazzi fa questo mestiere
E magari fanno con la carriera perché sono disposte a scrivere quello che passa come dire il Governo
Volevo solo dirlo col voto di di
Non prendevano proprio alla lettera
Queste e credo che la
Tiziana Dell'Anna racconta io vogliono anche il Parma una domanda nel senso notoriamente chiaramente intorno al se lo dicono in tanti
La il giornalismo e i quotidiani eccetera sappiamo anche che Sciascia sempre stato in polemica soprattutto nell'ultimo periodo della sua vita con le grandi testate di cui denunciano insomma difformità l'omologazione in questo momento ci sarebbe posto per lo Sciascia sui giornali
è un sasso in queste non Enzo scrivendo deciderebbe semplicemente Illy occupa Italia scritto sente neanche più essere scritta nello stile del giornale
Chiedo scusa
Non credo ecco forse date le intenzioni che abbiamo sentito
Del più autorevole giornale italiano potrebbe essere tentato di di accettare un'offerta di Palmieri innanzitutto perché Palmieri rapidissimo diroccato sono sicuro che che si intenderebbero ancora non ci sono delle affinità
Devo dire che poi il Corriere ancora una squadra fortissima di persone anche dissonanti tra di loro e che nella prima parte del giornale USA usa benissimo sono dico ma sono sono Palmieri farà benissimo anche il con i suoi predecessori la cosa c'è ancora ecco adesso compriamo Assotravel cori c'è ancora nel è giornalismo italiano tra Corriere Repubblica Stampa e anche altri giornali innanzitutto nonostante tutto una grande libertà un'ancora una grande libertà
Di stampa e una gran voglia di di averla quindici Cascina
Potrebbe essere senza dubbio tentato di scrivere i suoi libri ma il suo impegno sociale con quel quell'essere contro con l'essere pro in questo senso civico no questo senso del in caso di non c'era il senso dello Stato in Sciascia forse c'era più il senso della società
E del della giusta societaria della buona società in tutti e due tutti e due erano abbinati dal da da quello che Primo levi chiamava il lavoro ben fatto no della chiave stile che ancora c'è il lavoro ben fatto nei giornali italiani qual è il problema
Il problema se se posso rispondere toccando anche altri punti che Franco Nicastro toccati prima una serie una galassia di piccoli e grandi problemi tra il piccolo diffuse non piccolissimi problemi
Pongo quello di ufficio stampa io non sono contrario di persone che l'ufficio stampa abbia sia
Occupato da giornalisti o meglio Renzi dovrebbe essere una garanzia però attenzione vorrei che fosse occupato da comunicatori una delle due l'una una delle cose più abominevoli come poche eccezioni in questo Paese sono punti di uffici stampa che non sono abitati da professionisti della comunicazione sono abitati o da funzionari scaricati perché ritenuti incapaci obsoleti in altri campi o dalla o dall'amica dalla michetta dall'amante dalla dalla dalla segretaria che si vuol fare che che uno che o o dalla segretaria scaricate su dico delle cose un po'estreme
Ma molto spesso è così quindi è giusto e anzi in altri studenti scienza della comunicazione avranno domani se Dussin hanno degli uffici stampa e se soprattutto le piccole e grandi aziende si doteranno di di uffici stampa professionali ma attenzione
Quando si parla di giornalismo di giornalismo era o non è una giornalista Franco Nicastro e io questa sera abbiamo ripetuto due cose
Capacità tecnica e etica professionale deontologia professionale il mestiere già il giornalista
è un professionista che deve dire la verità
Scoprire la verità investigare la verità Sergi il suo lettore dicendo che l'accordo a verità con la massima chiarezza possibile umbra capo ufficio stampa deve essere uno che tace
Che mentre molto spesso cioè perché Teresa pensate all'ufficio stampa di una squadra di calcio
Pensate all'ufficio stampa
Della Parmalat o della Cirio in casi ecco quindi allora come facciamo comunque non è questo il problema e abbiamo delle istituzioni che dovrei sindacali professionale eccetera che chiariranno prima o poi questo punto né che si chiarisce con difficoltà perché per poter contare su tanti giornalisti nelle nelle istituzioni giornalistiche sindacali professionali significa anche voti significa potere significa garantito tensioni quando possibile
Nessun finché riusciremo a salvarle queste cose qua
Questo però il problema del giornalismo attuale è diverso cioè bisogno di qualità
E e nello stesso tempo una grande perdita di qualità questa perdita di qualità avviene a svantaggio del prodotto cioè il prodotto non sicura più o si trascura
La il fatto che non si facciano più inchieste molto spesso dovuto a ragioni di di lì di distintivi di coraggio diceva don Abbondio se uno non ce l'ha non se lo può dare adesso è meglio non fare non rompere
Le uova nel paniere di questo e non Dario Fertilio quest'altro
Perché i giornali si uniformano e si guardano anche nel non fare non solo nel fare ma il problema del non fare inchieste viene anche affrontato dal punto di vista amministrativo non mandate decenti in giro non spendiamo troppi soldi perché non ce ne sono i giornali sono in crisi quindi addio inchieste addio viaggi
Addio squadre di giornalisti al lavoro Watergate è stato fatto almeno da due giornalistica no anche quella
Esponente quella è un'inchiesta che noi che noi nelle scuole di giornalismo continuiamo a ricordare come esemplare ma
Ne basta uno a lavorare devi farlo lavorare ripagarlo perché lavori una settimana due settimane tre settimane quel che occorre questa è un'incertezza mentre su un investimento e per questo non si fa
Ma dove si investe si investe nei gadget io sarò felice occupandomi di libri che il non so se Liuzzi leggono tanti libri certamente si sono venduti tantissimi libri abbiamo acquisito milioni di acquirenti di libri
Spero anche
Un po'riletto intanto intanto li portiamo in casa e sistemiamo Jeremy librerie come un tempo si faceva con certe Enciclopedia no fanno tappezzeria e speriamo che qualcuno abbia la tentazione di Lecce
Sono felice che essi vendano più libri
Ma finché noi investiamo in gadget investiamo in prodotti per in altri prodotti diversi dal giornalismo dal giornale e imputa diamo il il contenuto del giornale facciamo meno investimenti sulle firme
Non solo ma se diamo un giornale più povero con quella con quella Promotion promuoviamo prodotto più povero e quindi non piace lo lo butti via i passi all'altro giornale che ti dà cioè si distinguono i prodotti attraverso i gadget non più attraverso i contenuti
Io credo che il giornalismo sia stia vivendo un momento di crisi spaventose di cui bisogna tener conto e dobbiamo tenere tenerne conto
Dovremo tenerne conto nei giornali insomma e ritrovando la qualità
Deontologica e tecnica ritrovando la sintesi che si è perduta
E insieme la sintesi ritrovare anche la pace la capacità di raccontare poi certo che se riuscissimo avrà ritrovare a capire a ritrovare a mettere in campo delle personalità come quelle di cui stiamo parlando sarebbe la salvezza attenzione quando si attaccano si sia fanno questi discorsi c'è sempre il rischio di sentirci dire magari sfiorando un attimo
I capelli bianchi che portiamo criteri di giustizia ecco un bel ma secco
E ci sono i tempi andati no signori
No questo e questo vale anche
Per gli altri
Per altri aspetti della società non soltanto italiana e la società scientifica la società medica
No e così via non sono i tempi andati sono i tempi che verranno dobbiamo pensare che saranno identiche verranno che dovremmo trovare degli Sciascia o dei miei lavoro degli anelli e così via
E altri nomi che sono stati si sono dati quotidiani dei mistico più avanti più avanti il giornalismo abbisogna di qualità non solo il giornalismo ma visto che di questo ce la faranno questa sera insistiamo su questo punto volevo fare non soltanto una piccolissima chiosa condivido naturalmente in pieno le cose che il collega ha detto vorrebbero fare
Delle piccole integrazioni
La qualità siamo perfettamente d'accordo ma vediamo un po'quello che spunta sui giornali verifichiamo o sulle pagine quello che quello che c'è certo questo discorso rischia di essere troppo generalizzante e quindi finiremo anche per perdere il filo delle cose dare anche dei giudizi immotivati io devo dire che sul giornalismo nostro attuale c'è il massimo rispetto specialmente per le testate diciamo no più prestigiosi che tuttavia riescono malgrado le cose che abbiamo detto a mantenere un tono alto
Però ci sono ci sono tanti altri
Spazi che vengono occupati impropriamente da quello che giornalismo vero non è cioè è quel giornalismo che non esercita che che non mette in campo l'esercizio della critica non non non non che sia per forza una critica stancante ma anche quello servivano io per esempio non riesco più a leggere sui nostri giornali
Pur sono fatti bene una bella stroncatura di un libro come quello come quelle che produce sotto la Fallaci oggi io ho ho letto una stroncatura del libro dalla Fallaci scritto da Piero Ottone
In una articolo Artù e colonne su Repubblica invece mi dispiace credo che il Corriere della Sera e pieno di pagine ora sul sui libri della Fallaci
Non riesco più a leggere a bella stroncatura come si faceva una volta tu sei un asino hai scritto dentro che non valuta un un centesimo dettano devo dire dove l'autonomia e indipendenza e l'onestà intellettuale rivisti credo libro
Fa schifo
Questo invece non accade che cosa è oggi la critica per carità io sono un appassionato lettore
Di tutto di più anche quando era usciva diciamo non era un dorso del giornale
Per carità Massimo con rispetto ma oggi come sono fatte
Queste critiche
L'autore viene invitato a fare una bella comparsata in una un talk show meglio se è buona domenica meglio se domenica i
Perché non ci sono spazi dedicati i libri l'unico spazio delicata ripete se non ricordo male io non sono il consumatore della televisione lo spettatore assiduo matrice barbariche l'unico spazio legata ride per un pugno di libri
Che purtroppo ovaiole infelice perché io a quell'ora sono dedicato sport e allora e capisco che oppure le fanno di notte ma mia moglie mi impedisce di superare un concerto orari quindi insomma cose che le nomine partenza invece gli autori di libri
Tanto per dire Vespa
Ma sto facendo un nome per caso
Vengono invitate a fare queste comparsate c'è tutto un buon itinerario che occupa la televisione pubblica quella privata le le piccole e le grandi eccetera sono sempre gli stessi e una compagnia di giro che noi conosciamo
A a promuovere a parlare del proprio libro e la critica poi l'ha preso inizio quello che una volta si chiamava percezione sì realizza attraverso l'intervista all'autore io che dorme chiedo buoni se avete mai sentito parlare male un autore della propria opera questo diciamo quello che la struttura che si sta realizzate e poi per carità qualcosa compare delle otto recensione su Tuttolibri ma sono destinate a un pubblico ormai molto elitario dobbiamo dirlo perché il grande pubblico invece soddisfatti del proprio bisogno di acculturazione
Attraverso o le interviste agli autori nel negli spazi che lasciano libero da un lato Panariello dall'agguato le sorelle Lecciso queste e diventata diciamo l'informazione
Culturale che passa per la maggiore e faccio salvo naturalmente quelle che questo mestiere invece continuano a farlo con dignità
Purtroppo vi devo dire che tempestano s'intende c'è una domanda che dobbiamo fare e ed ancora ricordare coraggio con covenant Novara si affrontano i problemi gli eventi
Il pazza nel diventare Campana era il nostro avvocato di reperimento
Ebbene siccome allora la magistratura aveva un rapporto con il potere molto diverso da quello di noti aveva sistematicamente
I nostri grandi pianisti operi nella cinquina diventata stai più di Dora diventassero attorno dire valori per evitare definire sì che accomodarsi e delle querele
Devo dire assolutamente giustificate dal mio punto di vista che salta le bocche di caseina al villaggio in e così via portassero in galera innocente violetta
Che si assumevano tutte le responsabilità
Soprattutto nel giornalismo d'inchiesta e allora questa capacità di resistere oggi e la capacità di resistere dalle tanto nei confronti della magistratura ma spesso è un giornalista ammette neonati se non scrive non lavora in un certo modo non trova adoro
Volevo va be'proprio qui perché capisco che non hanno unplugged felice protocollo fra una piccolissima annotazione sul giornalismo di inchiesta
Tutti diciamo il giornalismo di inchiesta definito non si vede più non c'è tutte la testimonianza la verificata del del resto collega ci ha spiegato che è una cosa molto macchinosa
Per fare l'inchiesta da sulla mafia
A del mille novecentocinquantotto il giornale L'Ora mise in campo una per una vera squadra Mario Farinella felice chi va avanti
Michele Pantaleone
Un certo Castrense dato Castrense danno era diciamo il nonché più
Dell'avvocato solo oggi che che faceva l'avvocato e quindi non poteva fermarsi e allora scelse questo pseudonimo
E costava queste cose certo io ricordo che
Nell'ultima fase della mia vicedirezione diciamo allora pregare una collega di fare un'inchiesta sulla sanità in Sicilia guarda un po'era il mille novecentonovantadue ora report l'altro giorno ci ha spiegato che che sarebbe diventata la sanità in Sicilia la collega appresso un giorno un mese del a di tempo
è andato in giro io non la considera nella nell'organico impegnate nella produzione del giornale
Abbiamo pagato una persona per occuparsi del rapporto OCSE è uscita all'inchiesta ma credo l'ultimo allo sforzo che si poteva fare tra l'altro in un giornale poverissimo che non si poteva consentire nel suo discorso
Il giornalismo d'inchiesta è scomparso ma io non mi straccio le vesti lo devo dire diciamo forse sorprendendo anche qualcuno nostri non mi straccio le vesti perché non è
Quel quel modello di giornalismo non si può più riprodurre non c'è una meccanica città nella tecnica del del giornalismo altrimenti questo sarebbe un mestiere morto come latitano
Invece va verificato giorno per giorno e bisogna stare al passo con i tempi
Il giornalismo di inchiesta aveva un senso o in in altri momenti forse quando diciamo non c'era questa amplificazione mediatica che oggi abbiamo noi oggi siamo bombardati da ci sappiamo tutto di tutti
Forse anche di più di quello che necessario per farsi poi un'idea perché una a informazione tambureggiante che segue legittime
Vertiginosi uno già passa da una informazione all'altro e non ha neanche il tempo di fare una riflessione su quello che ha appreso prima
Ma c'è un elemento fondamentale secondo me e l'alimento fondamentale ce lo spiega Mario Ajello in una recinzione al libro di Vittorio Nisticò su quel modello di giornalismo di inchiesta che il giornale rappresenta
Dice giustamente
Ricorda che l'ora appare come circondato da un'immensa palude i conformismi e di palude minacciato da una selva di Milleluci a cominciare dalla criminalità organizzata non è più il gasolio ripeta qui ancora la storia
La della mafia ma le denunce sulla corruzione politica sullo sull'uso improprio dei fondi pubblici aveva un senso in quel momento perché tutti erano dei ciechi o non o o non si è facevano finta di non accorgersi di una riesce a Orta che invece i il giornale riusciva accoglierete a raccontare
Oggi non è più così non non possiamo dire diciamo che siamo ordine intatti tutti i cicli non manca all'informazione ci sono anche le inchieste della magistratura che allora non si faceva una esse si facevano si concludevano tutti con l assoluzione per insufficienza di prove
Oggi anche anche se diciamo così alcune cose
Io le apprendo leggendo sul Corriere la sera un articolo di Gian Antonio Stella cioè di un modello che non è più soltanto un giornalismo di inchiesta lo classificò ancora un giornalismo d'inchiesta ma secondo me e più vicino al modello americano del giornalismo di approfondimento
Questa è la cioè non è più l'articolo che si chiude in sessanta righe ti racconta il fatale e poi lascia al lettore il computer la responsabilità di lei interpretare l'informazione abbiamo finito
Maxi d'accordo la chiudo proprio così
Ma un giornalismo di approfondimento che limiti che mi consenta di cogliere i i immessi che leggano tutta la vicenda e dare alle vicende uno significa
Bene mi dispiace non hanno in sé il tempo via rimanda il prossimo appuntamento è un impianto interno
Perché hanno del CIACE ma ancora oggi riesce con le sue parole portarci altra per farci discutere e riflettere e il prossimo appuntamento ve lo ricordo a febbraio il ventitré febbraio ospite sarà Riccardo Chiaberge nell'argomento lo spunto da cui prenderà inizio e l'incontro tra la forza della polemica gli anni insomma del Corriere
E dichiarazione anagrafica
Nella