Laicità, Etica pubblica, Democrazia. La sinistra democratica e le sfide della coscienza cristiana 3ª convegno nazionale

Antiche stanno arrivando e sono ancora sono ancora per strada che ci raggiungeranno nelle prossime ore il piacere evidentemente di vedere tanti volti di amici con i quali abbiamo fatto un lungo tratto di strada ma anche il piacere di vedere tanti volti nuovi
Innanzitutto mi avviso di di servizio chiamiamolo così
Tutti coloro che sono interessati e che non l'avessero già fatto a firmare l'appello per la candido dura per
Per Prodi per le prossime primarie sull'in segreteria cioè il ci sono i fogli se li andate a firmare in modo che questa sera presenteremo tutte le firme che abbiamo raccolto a a Romano stesso
Riprendiamo qui il nostro cammino ci incontriamo per la terza volta provenendo da storie diverso
Per contribuire a cogliere dare risposte ai grandi interrogativi della società italiana
Lo facciamo con lo sguardo rivolto
Alle prospettive dell'Europa ma anche ai drammi di tanta parte del mondo
Ogni volta che in una riflessione politica ci si dimentica delle tante guerre ancora in corso
Delle condizioni drammatiche di miliardi di miserabili nel mondo
Allora la politica
Pecca di miopia e di egoismo
Nel due mila e tre proponemmo come tema dell'incontro il frammento dell'insieme
Per ricostruire dal basso luoghi dell'incontro laboratori crocevia
Dove potessero coniugarsi coscienza religiosa impegno civile responsabilità politica
Dove potesse incontrarsi tutto il grande popolo della solidarietà e della consapevolezza civile
Lo scorso anno proponemmo il tema i cristiani e il valore della politica senso contenuti esso oggetti di una buona politica per l'Italia di domani
Perché ci interessava riflettere sui valori della buona politica
Della politica fondata sui valori dell'uguaglianza e della solidarietà
Della politica che combatte ogni discriminazione
Della politica che sa coniugare innovazione diritti
Della politica in grado di dare voce agli ultimi a chi non ha voce non ha potere
Della politica che è in grado di parlare ai giovani perché se la politica non è in grado di parlare ai giovani è destinata a fallire
Volevamo affermare con forza che a noi interessa quella politica che ha fame di speranza
Oggi una nuova o forse vecchia questione si è imposta nel dibattito politico italiano
Il rapporto tra politica e appartenenza religiosa
Un tema che non può non sentirci profondamente seriamente interpellati
Per questo abbiamo scelto il tema la città etica pubblica democrazia
La sinistra democratica e le sfide della coscienza cristiana
Noi non vogliamo schierarci nel dibattito né con i sostenitori di un'idea ottocentesca della laicità che ritiene indebita ingerenza ogni intervento pubblico dell'autorità religiosa
Ne siamo tra coloro che pensano che la dottrina sociale della Chiesa pur con tutto il rispetto e l'attenzione che merita
Possa essere la legge fondamentale di uno Stato democratico
Ci disturba profondamente il nuovo clericalismo interessate affaristico dei miscredenti
Noi continuiamo a credere che occorre andare oltre
Percorre strade nuove
Ricercare con onestà intellettuale sintesi alta
Non ci sentiamo parte viva della nostra chiesa e per questo siamo innamorati della nostra Chiesa
Ma proprio per questo ci rivolgiamo con forza i nostri pastori ai responsabili dell'associazionismo cristiano e dei tanti movimenti di ispirazione cristiana
Ai credenti in generale per dir loro di avere coraggio
Di guardare con fiducia al mondo moderno la religione non è una cittadella assediata ma un patrimonio da mettere a disposizione di tutta l'umanità
Certamente la fede e la lucerna sulla cima del colle
Ma se il popolo di Dio non si passa lei li evito disperso nella massa diventa indigeribile blocco di sale insensato blocco di lievito
Noi siamo anche cittadini consapevoli e responsabili di questo paese di questa terra
Abbiamo condiviso con tanti compagni ed amici non credenti battaglie fondamentali per la pace la libertà l'uguaglianza
A questi compagni ed amici soprattutto alla sinistra al nostro partito diciamo con forza che la Regione non è un ostacolo al progresso ma come ebbe a dire Berlinguer può essere un grande stimolo per i cambiamenti del mondo
Ma se questo è vero allora occorre trovare il giusto sentiero
Un metodo corretto di lavoro
Questo incontro di Assisi e il nostro piccolo Man ambizioso contributo alla ricerca di questo sentiero e di questo metodo
Una ricerca né astratta né accademica né ideologica
Ma una ricerca che parte dei bisogni dalle domande concrete degli uomini e delle donne di questo Paese e di tutta questa terra
In cui le disuguaglianze grammi sono sempre più inaccettabile
In cui le condizioni di vita di chi non ha potere si fanno sempre più precaria
La relazione d'apertura di Mimmo Lucà integrata dagli interventi di Stefano Ceccanti di Lele Rossi di Alfredo Reichlin e di Marina Sereni offrirà il quadro di riferimento di tutto il lavoro di questi giorni
Indicherà la strada sulla quale intendiamo camminare l'esproprio e prospettive di un dialogo fecondo le difficoltà le debolezze degli ostacoli
Abbiamo scelto per la giornata di domani di articolare questo tema secondo quattro direttrici
La fraternità nello statuto della vita pubblica i nuovi termini della questione sociale sviluppo cittadinanze famiglia
Religione scienza politica e laicità dello Stato
Una nuova etica pubblica tra libertà responsabilità e bene comune
Abbiamo scelto questi quattro assi di riflessione perché mentre non vogliamo illudere nessuno dei temi oggi sul tappeto sia quelli sociali che quelli etici che quelli economici e quelli politici
Nello stesso tempo vogliamo ricondurre tutto questo dentro parametri più ampie generali sui quali il confronto tra le voci più laiche e quelle di ispirazione religiosa possano trovare ambiti di lavoro e di confronto comuni
E ricercare nuovi orientamenti e nuove prospettive
Mimmo Lucà sintetizza era domenica i risultati del nostro lavoro e li proporrà la valutazione del nostro segretario Piero Fassino
Da quale ci aspettiamo indicazione strategia natura del partito dei Democratici di sinistra in riferimento a questo tema
Il nostro incontro sarà inoltre segnato da due eventi particolari
Dall'incontro con due credenti che con responsabilità e competenza hanno messo la propria vita al servizio del bene comune
Stasera incontreremo Romano Prodi al quale insieme a tanti altri abbiamo affidato la guida del centro sinistra per la prossima sfida per ridare speranza e fiducia ad un Paese profondamente provato da cinque anni di governo di destra
Fiducia a Prodi
Che intendiamo riconfermare con le primarie fra quindici giorni
Domani sera incontreremo re Ermanno Gorrieri attraverso la voce di chi di più da vicino ha camminato con loro
Preferisco parlare di incontro piuttosto che di ricordo perché Ermanno è sempre vivo in mezzo a noi con il coraggio la passione la forza della sua voce pacata
Come sempre il nostro incontro sarà aperto e chiuso da due meditazioni affidate al Pastore Domenico Maselli era Teolo caro Sanna Virgilio
Due pause di silenzio e di deserto per metterci in ascolto
Prima di chiedere al Pastore Domenico Maselli di avviare il primo momento di ascolto
Vorrei aprire questo nostro incontro ricordando le parole della gaudium e spes che per molti di noi hanno rappresentato che continuano a rappresentare la bussola del nostro impegno politico
Parole espresse da quel concilio Vaticano secondo di cui tra pochi mesi celebreremo i quarant'anni dalla sua conclusione
Concilio che spesso sembra relegato tra i documenti d'archivio riservati agli storici ed al quale dovremmo tutti credenti e laici tornare con fiducia e speranza
Diceva la gaudium e spes
Le gioie le speranze le tristezze l'angoscia degli uomini d'oggi
Dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono sono pure le gioie le speranze le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo
E nulla via di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore
Pertanto il Santo Sinodo proclamando la grandezza somma della vocazione dell'uomo
E la presenza in luglio di un germe divino offre all'umanità la cooperazione sincera della chiesa al fine di stabilire quella fraternità universale che corrisponde a tale vocazione
Adesso
Un momento di di riflessione di ascolto per la mediazione di Domenico Maselli
Se dunque tutti proposti ad adorare rami
Sarà tutta tua
E Gesù rispondendo gli disse sta scritto
Adora il Signore Iddio tuo ER Louis solo Randy il tuo culto
E il secondo brano che ci porta alla comunità cristiana primitiva
Nella Lettera di Paolo agli Efesini
Capitolo sei
Del rimanente fortificate Vine il signore e nella forza della sua potenza rivestite vide la completa armatura di Dio
Onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo
Poiché il combattimento nostro non è contro sangue e Carmine va contro i principati contro le podestà contro i dominatori di questo mondo di tenebre e contro le forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti
Perciò prendete la completa armatura di Dio affinché possiate resistere nel giorno malvagio
E dopo aver compiuto tutto il vostro dovere restare in piedi
Sono due brani che ci paiono strani ha due mila anni di distanza
Eppure sono due brani fondamentali per la Chiesa cristiana primitiva
E che forse noi spesso dimentichiamo
Noi spesso dimentichiamo che l'attenta azione di Gesù
Fu durante tutta la sua vita pubblica
La tentazione di prendere il regno
Senza la via della Croce
Come cristiani crediamo che egli lo potesse prendere legittimamente il regno e come i cristiani sappiamo che però sei luglio avesse preso il regno
Noi non saremmo stati salvati la umanità non aveva più speranza
E la direi che era la Bibbia della croce e della sofferenza
I discepoli
I discepoli di allora
Erano in mezzo tra queste due cose
Da una parte la speranza che Gesù li liberasse dai romani
Parliamoci francamente e anche dai risultati di una diligenza ebraica allora corrotta che derivava dai Maccabei
E dall'altra parte
La grande certezza
Che Gesù continuava a dire
E che gli fece dire una volta Pietro va lontano da me Satana perché ai non hai le cose davanti a te le cose di Dio ma le cose degli uomini
Ma Pietro aveva tutte le ragioni di pensare se sei in Figlio di Dio e se sei io vorrei che doveva venire
Allora non puoi morire sulla croce
Pensateci bene io dopo tutta la mia solidarietà Piero ma questa solidarietà data Pietro data ai credenti di allora che Gesù spesso riconosceva voi sarete dispersi tutti
Ora credete di credere io vi dico che stanotte sarete dispersi questo era l'inizio di una storia bimillenario
Noi continuiamo da una parte a sentire Gesù che parla di regno ma dall'altra parte ad essere come cristiani li evito come è stato già detto lievito e sale che deve spargersi nella pasta
I miei Vito non può diventare pasta il l'assale non può diventare pasta nel momento in cui evito diventa pane se non è più è da buttar via
Nella chiesa primitiva c'è il concetto di una lotta epica tra il bene ed il male
Ora il male per loro si identificava non come per loro con parole astratte l'odio la cattiveria una mal di città l'oppressione la servitù la schiavitù ma con personificazioni da cui Paolo può parlare di principati celeste
E Paolo continua a dire la stessa cosa che c'è nella tentazione di Cristo questo mondo è dominato dal maligno
La chiesa cristiana si trova ad essere una società alternativa
Che da una parte e ubbidiente all'autorità romani tredici che attraverso Satana hanno malgrado tutto una scintilla divina
Però è profondamente diversa al suo interno
Pensate la lettera di Paolo Filemone che dice a Filemone devi accettare uno schiavo fuggitivo che tu dovresti crocifiggere
Lo devi accettare come se fosse il mio il tuo compagno perché quello perché è un tuo fratello immaginate la rivoluzione sociale che questo atteggiamento poneva
Nella società senza imporre niente a nessuno ma imponendo lo soltanto ai cristiani che erano dentro questa realtà
La conversione di Costantino dette l'impressione che fosse venuta società cristiana
è il risultato qual è il punto
Fu il Medio Evo
Anzi il risultato fu che in nome di Cristo l'impero romano uccise come Eretici più cristiani di quanti avesse fatto l'impero pagano come cristiano
E quando venne l'Islam colla sua tolleranza
Una tolleranza voluta dal governo islamico perché in questo modo se non si convertiva non era meglio perché pagavano una tassa
Allora subito una questione monetaria come capite
Quando venne questa tolleranza alcuni vescovi scrivono dio conservi l'arabo dominio perché non ce la facevamo proprio più
Pensate che cosa è successo poi con le Crociate
Pensate che cosa è stata la confusione tra che ocra Xenia Cesare papà Cesa rompa P. ISMU divisione tra Oriente ed Occidente
Ma allora il cristianesimo è fallito
No il cristianesimo non è fallito
Perché proprio nel Medioevo è proprio l'epoca delle crociate il cristianesimo è riuscito a dare alcuni segni fondamentali che durano fino a oggi
Ho sentito tante volte parlare contro l'assistenzialismo
Ma la scoperta dell'assistenza è una scoperta del due e Trecento cristiani senza Francesco Valdo e gli altri di quel momento non ci sarebbe stato quella che io chiamo la Prima Internazionale socialista della storia il primo momento ovvero di interesse per gli umili per i poveri
Il primo momento anche dell'assistenza agli ammalati ai moribondi ai morti
Ebbene una seconda grande scoperta di quel periodo
Fu proprio di Francesco d'Assisi siamo qui quindi ricordiamolo il dialogo interconfessionale
Francesco che rischia di farsi uccidere dai crociati per andare a parlare con il Califfo
Per dire a alcani successore del Saladino
Che non ci si doveva fare la guerra perché Cristo era venuto a morire per gli uomini
E al Camillo riceva è con un Sufi arabo che la pensava esattamente come Francesco
Poi c'è il cinquecento e ancora nel Cinquecento amici miei e nel Seicento
Le nostre chiese cosa hanno fatto si sono fatte la guerra
Hanno creduto che potessero dominare gli uni e gli altri
E se gli anabattisti hanno dovuto trovare un posto dove andare a vivere hanno dovuto andare nell'impero turco perché erano gli unici che non li ammazzava
Pensiamoci pensiamoci oggi quando ancora pochi anni fa protestanti cattolici si ammazzavano nell'austero
Quando fino a pochi anni fa
Protestante cattolici ortodossi si sono ammazzati in Jugoslavia
è questo il nostro cristianesimo
Ebbene però di nuovo nel cinque seicento il cristianesimo ha dato un'altra cosa importante alla società
Noi continuiamo a dire che è la filosofia
Dei philosophes francesi ad averci dato il concetto di tolleranza non è vero
Il concetto di tolleranza nasce dal vescovo Comenius
Che aveva perso tutti i suoi uomini perché è l'ultimo vescovo
Voi mo'
E che per primo parla di tolleranza e parla perfino di educazione alla libertà dei bambini e per ultimo di Società delle Nazioni e da Comenius passiamo alla al al dibattito di Papini in cui per la prima volta dei cristiani dicono lo Stato non può imporci di essere cristiani e non può imporci di non esserlo
Lo Stato si astenga dall'intervento nelle cose della Chiesa è un'idea cristiana
No
Era un cristiano quando parlava dello spirito di tolleranza e dello spirito di astensione dallo Stato dagli interventi né quindi le grandi scoperte la scoperta della solidarietà sociale la scoperta del dialogo interconfessionale la scoperta della laicità dello Stato
Sono scoperte cristiani
Sono il segno che i cristiani possono portare tuttora nella nostra società
Oggi la società è più cristiana
Di due mila anni fa
Dove quella battaglia per condizioni diverse divinità per la famiglia per cui Ermanno Gorrieri ha speso la sua vita
Pensate
Che cosa si è fatto negli ultimi anni nel nostro in altri Paesi per le famiglie
Si discute tra famiglie di fatto o meno ma per la famiglia c'è stata una politica c'è un intervento c'è davvero questo intervento
Come è possibile che il novanta per cento dei beni del mondo siano nelle mani del dieci per cento
Come Paesi
E viceversa nei Paesi ricchi la fascia di povertà cresca così a vista d'occhio pensate che cosa ha rivelato Katrina in Louisiana che il Paese più ricco del mondo
A delle fasce di povertà tali che non siamo nemmeno in grado di sapere quanti fossero e dove fossero e oggi non sappiamo quanti siano i morti e non lo sappiamo nemmeno per le torri gemelle
E nei paesi e quello che dice Paolo nel capitolo otto dei romani
Quando scrive che la natura gesti Mede in travaglio
Nell'attesa della manifestazione dei figli di Dio
Questo sconvolgimento della natura
Non è forse oggi più che ieri colpa della malvagità degli uomini
E non deriva da questo tutti questi scombussolamento i che abbiamo
Allora io vorrei rivendicare il valore spirituale dell'essere laico
Che per noi cristiani
Vuol dire membri del Popolo di di
La ostile Hook il popolo di Dio i laici sono i membri del popolo di Dio
C'è il rischio che le dirigenze delle varie Chiese riducano in problemi giuridici
Autentici drammi umani
E che anche il creda no che in ciò consista la civiltà cristiana
Ciò è consistita in principi astratti
Dimenticando che Cristo abolì nella sua carne la causa dell'inimicizia
La legge è fatta in precetti affini di creare in se stesso un solo uomo nuovo facendo la pace
Questo concetto di Paolo un concetto rivoluzionario noi non abbiamo principi astratti ma un Dio vivente
Che ci guida all'amore
D'altra parte molti politici pieni divisioni di giustizia e sociali e i nostri amici diventano indifferenti ai valori dello spirito
Ho laicisti cioè convinti che si tratti di falsi la valori
Eppure amici cari
Che cosa possiamo fare allora nulli
Non possiamo rinunciare nella lotta per la giustizia sociale nella laicità di uno Stato che permetta il libero dialogo e l'espansione delle fedi
E neppure a vivere lo stesso con i nostri fratelli di fede anche se non capiti
Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitare c'era l'amore e buone opere non abbandonando la nostra comune adunanza ma esortando c'è vicenda dice la prima Epistola Di Pietro
Vi è una grande difficoltà in questo compito
Ma sì sappiamo tenere questa posizione così difficile
Sentiamo la voce di Gesù
Che ci promettono quelli che tutti a cercano e nessuno ha
Non temere o piccola gregge
Poiché il padre vostro
Al padre vostro è piaciuto di darvi il regno non un regno sulle coscienze
Non un regno sugli uomini
Ma un regno del le coscienze
Un regno universale della vita
Se vedendo qui e ora il Regno di Dio torno
E adesso dopo questo momento come dire
Suggestivo importante che ci colloca mi sembra correttamente nei lavori che andremo a svolgerle
Cominciamo
A lavorare sul tema di quest'incontro la parola Mimmo Luca
Scendiamo un poco più in basso
L'opposizione Crovi del profano
Bene buongiorno tutti bene arrivati
Non sarà come sempre voi sapete è una relazione contenuta ma insomma
Cerco di cerca di fare il possibile
Difficile sfuggire alla percezione
Che lo scenario italiano sia finalmente giunto ad una svolta lo abbiamo tanto sperato
Ma ora la realtà è sotto gli occhi di tutti siamo alla fine del ciclo di Berlusconi
O per lo meno lo speriamo ardentemente
L'intero quadro politico si sta muovendo scontando la sua fine
E vero nel centrodestra dove il tema della successione è stato posto pubblicamente all'ordine del giorno da Follini e Casini
Ma ispirati fatto tutte le forze della Casa della Libertà
Rimasto solo Bossi a difendere quasi pateticamente la leadership dell'amico Berlusconi ed anche lì
In quella che un tempo appariva come la granitica Casa della Libertà sia giunti alla proposta delle primarie
Con una differenza però è stato già detto mentre da noi servono le primarie per dare maggiore forza sostegno legittimazione popolare al capo della coalizione
Lui nel Polo si fanno per indebolire Berlusconi e costringerlo a cedere la leadership della coalizione
Ed anche nel centrosinistra in molti agiscono come se la vittoria alle politiche fosse scontata e come se questo fosse il tempo in cui ciascun partito può badare soprattutto ad affermare la propria identità
Può darsi che la lezione venuta dalle elezioni tedesche la sciagurata intenzione del centro destra di approvare la nuova legge elettorale suggeriscono a tutti una mozione prudenza Berlusconi è non c'è dubbio certo in difficoltà la sua coalizione rischia lo sfaldamento ma il tentativo estremo
Di compromettere l'esito delle prossime elezioni
Con una legge che cambia le regole del gioco a sei mesi dalla fine della legislatura
Ed in barba ad un referendum che un po'di anni fa dodici se io non ricordo ma si è risolto con un plebiscito popolare in favore del maggioritario e fatto apposta per capovolgere la situazione
Bisogna reagire con grande forza per contrastare questo tentativo ed evitare che si consumi l'ennesimo stravolgimento delle regole democratiche
Sarebbe dunque dai responsabili dare per scontato il successo dell'Unione e immaginare che il vero problema oggi sia come spartirsi nel centro sinistra i frutti della vittoria
Già nella fase di preparazione delle regionali l'arresto si era aperta una bagarre il nome del riequilibrio verso il centro della coalizione
Una bagarre che ha seriamente messo in questione alla prospettiva dell'Ulivo che forse la compromessa
Ed ha rischiato di indebolire la stessa leadership di Prodi
Eccesso di sicurezza nel dare per scontata la vittoria dell'Unione
Ho impressionante miopia politica che fa preferire la voglia di farsi avanti
All'interesse generale dell'Unione e del Paese
I DS sono stati bersaglio preferito di questo agonismo in nome del riequilibrio
Sul fianco destro sul fianco sinistro dell'Unione lo sport preferito è sembrato il medesimo questo mese di agosto
Tirare l'acqua al proprio mulino a ridimensionare il ruolo della sinistra democratica
Il massimo lo si è raggiunto prendendo a pretesto la vicenda Unipol
Banca Nazionale del lavoro a Banca d'Italia per agitare contro di esse una presunta questione morale
Tutti Angelici
Gli animatori di questa campagna
La politica sia chiaro ha bisogno urgente di una forte iniezione di moralità di una seria revisione dei suoi stessi fondamenti etici
E persino bizzarro però che qualcuno sia in così falsa coscienza da ritenere che il problema riguarda solo altri a non so spesso e c'è poi una domanda su tutte
E proprio sensato
In vista di una competizione elettorale decisiva per sconfiggere la destra puntare ad intaccare infondata mentre e con questa disinvoltura l'immagine di una forza alleata
Non si può non vedere che se vogliamo davvero vincere la coesione e la credibilità complessiva dell'Unione della sua leadership del suo programma sono oggi assai più importanti dei suoi equilibri intendo
E questa convinzione che spinge il nostro partito a fare fino in fondo la propria parte perché le primarie siano un successo pieno per Prodi e per l'Unione
E con il partito anche noi cristiano sociali stiamo mettendo c'era tutta
Quasi superfluo sottolineare in proposito quanto importanti siano queste ultime due settimane è il momento di moltiplicare per quanto ci è dato energie ed iniziative abbiamo raccolto firme attorno ad un appello stasera presenteremo abbiamo fatto i manifesti abbiamo fatto i volantini gli adesivi che troverete nella nella cartellina
L'Italia è stremata e appare oggi una ricerca alla ricerca di un orizzonte di un nuovo orizzonte di crescita di benessere di coesione sociale
Prodi e la personalità che può garantire una guida sicura restituire speranza e fiducia ad un Paese che ha che ne ha un enorme bisogno
Si tratta di tenere aperta anche attraverso le primarie la prospettiva dell'Ulivo accantonata per le decisioni assunte dalla Margherita ma che dovrà essere rilanciata dopo le elezioni
I cristiano sociali sono nati con l'Ulivo
E non sono disposti ad accettare che l'Ulivo venga sradicato e abbandonato
Sappiamo che la politica a volte costringe a fare un passo indietro ma restiamo convinti che rinunciare alla lista unitaria è stata una prova di cecità e di egoismo
Ci ha fatto piacere leggere l'editoriale di Romano Prodi sull'ultimo numero della nostra rivista in cui egli ci assicura che l'Ulivo ripartirà perché è quella la ragione del suo impegno politico e perché il governo di centrosinistra avrà bisogno di un baricentro
Di un soggetto politico forte che garantisca il senso di marcia e anche un rapporto più aperto con la società
A Prodi vogliamo dire come diremo questa sera che può contare su di noi L'Ulivo deve tornare a vivere
E perché arriva davvero bisogna mettere da parte diplomazie e prudente
Dovremo dire con chiarezza che l'obiettivo e un nuovo Partito dei democratici ed è riformisti
Un partito dalle forme nuove magari federato o confederato sicuramente ha aperto nuove modalità di aggregazione e di partecipazione comunque capace di raccogliere l'eredità migliori del riformismo di matrice cristiana
Del movimento operaio italiano della cultura di sinistra
Negli anni scorsi mentre si affermava la lista Uniti nell'Ulivo
Avevamo proposto di intensificare il dialogo tra cattolici impegnati nel centro sinistra lo abbiamo fatto partire da un convegno da un convegno di Assisi se lo ricorda
Ci è stato risposto con le spallucce
Da parte di alcuni esponenti in particolare di Castagnetti
E lo abbiamo proposto a quell'epoca non per per un fine ripartito ricorrente
Per costituire una qualche aggregazione all'interno dell'Ulivo
Ma per dare corpo e contenuti a quell'azione politica e culturale che è nel nostro DNA
Gli spazi si sono ristretti e sono sempre più tali
Ma noi non ci rassegniamo alla Competition tra democratici di sinistra e Margherita
E non ci convincono gli argomenti di Francesco Rutelli che spiega la rottura con la scarsa propensione della sinistra al rispetto delle Autonomie sociali e al pluralismo interno non è vero che Rutelli ha rotto l'Ulivo per colpa di questa distanza
Perché se queste fossero le sue preoccupazioni nulla meglio dell'Ulivo avrebbe assicurato pluralismo interno e un nuovo rapporto con le Autonomie sociale
La competizione dei separati in casa non è una prospettiva seria Margherita e DS dovrebbero crescere non alimentando ciascuno la propria identità separata ma puntando ad essere già oggi la prefigurazione del soggetto unitario che verrà
E tra le conseguenze della scelta sbagliata della Margherita c'è l'allontanamento dei socialisti
Dal nucleo ulivista e la riaggregazione
Dello SDI sotto leggi da di Marco Pannella
Non saremo certo noi vigilantes alla frontiera del centro sinistra ma quell'alleanza un problema lo pone e inutile negarlo e tanto vale dirlo
Perché i segni distintivi della ricomposizione radical socialista rischiano di essere proprio l'anticlericalismo sul terreno culturale e un certo liberismo in campo economico e sociale
Non ci siamo dimenticati a referendum di Pannella
Che puntavano a indebolire la presenza sociale dei sindacati ad abbattere il servizio sanitario nazionale
A liberalizzare le regole del mercato del lavoro anche perché Pannella e i radicali ovviamente non hanno la minima intenzione di abbandonare quelle battaglie
Non è utile che l'allargamento del centro sinistra avvenga senza un confronto sul merito
Senza almeno che venga chiesta l'adesione a questo principio fondamentale
Non possiamo accettare cioè l'idea che tutti siano ammessi al carro del vincitore da Scarpi a Pomicino fino a De Michelis anche chi si propone una politica di divisione sin dal giorno dopo
Ci sarà un modo per distinguere
Senza prevaricazioni tra un voltagabbana e un moderato pentito del berlusconismo
Basta parlare con i cittadini più semplici per capire che la questione e tutt'altro che irrilevante siamo chiamati ad un grande rigore morale
Una grande trasparenza dopo gli anni delle leggi ad personam e del discredito della funzione pubblica
Dovremo essere capaci di grande severità innanzitutto con noi stessi queste la questione morale che dobbiamo affrontare
Partendo anche dai costi ed ai benefici della politica e bene ha fatto Prodi a fare alcune proposte a questo proposito
In questo terzo Convegno di studi torniamo sul tema della laicità in rapporto all'etica pubblica alla democrazia
Le ragioni sono evidenti siamo di fronte ad un nodo che nella situazione italiana si presenta con sue specificità ma che è all'ordine del giorno a scala europea e mondiale allo resterà destinato a restarlo ancora a lungo
Il forte pluralismo culturale delle nostre società
è un ritorno delle religioni che scuote la politica ecco queste sono tendenze di fase storica
A casa nostra d'altra parte il referendum sulla procreazione sembra aver segnato come avevamo previsto un punto di svolta
Basta vedere quello che è accaduto nelle ultime settimane su un altro dei temi cosiddetti eticamente sensibili
La normativa sulle unioni di fatto
L'Osservatore Romano prima il presidente della conferenza episcopale poi sono scesi in campo con una scelta di tempi di Toni
Che al di là del merito dicono che le inattese proporzioni del successo ottenuto facendo fallire il referendum hanno conferito all'episcopato e alle organizzazioni cattoliche nuova decisione
E nuova sicurezza nell'interpretare le proprie responsabilità e nel valutare le possibilità di incidenti
Le polemiche che hanno seguito di le dichiarazioni di Romano Prodi sull'argomento sono state ingiuste ed ingenerosa
Prodi ha espresso con serietà ed equilibrio la propria volontà di farsi carico di quei legami di convivenza non riconosciuti
Che sono un'esperienza diffusa nella società e rispetto ai quali non si può rimanere o fingersi distratti
Non si tratta infatti di prevedere l'equiparazione delle diverse forme di convivenza la famiglia fondata sul matrimonio
Ma di introdurre nell'ordinamento norme volta ad evitare discriminazioni a garantire che nei legami affettivi di fatto siano sanciti diritti e previste responsabilità d'altra parte le coppie di fatto hanno trovato un riconoscimento esplicito largamente condiviso dal Parlamento quello sì
Nell'ambito della legge sulla procreazione medicalmente assistita
Prendiamoci ha fatto bene il cardinale Ruini ad esprimere la preoccupazione in difesa della famiglia
Fondata sul matrimonio interpretando sentimenti e convinzioni profondamente radicate nel tessuto nella memoria della società italiana
E vero infatti che l'articolo ventinove della Costituzione afferma espressamente che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio
Rivolgendo dunque a questo soggetto una particolare
Considerazione ma una cosa è constatare che lo Stato riconosce
I diritti propri di una comunità naturale che nasce dal matrimonio
E d'altra cosa è affermare che la Costituzione che per la costituzione non esistano né in natura né per il diritto altre forme di convivenza non nate dal matrimonio e che tuttavia hanno alcune funzioni e caratteristiche simili
Talvolta identiche a quelle della famiglia legittima
Oltre tutto ci ricorda il professor Carlo Alfredo Moro una lettura restrittiva dell'articolo ventinove entrerebbe in contrasto con l'articolo trenta della carta costituzionale che sancisce l'identico otto vere e diritto dei genitori sia legittimi che naturali di mantenere istruire educare i propri figli anche se nati fuori dal matrimonio e una funzione tipicamente familiare
Sarebbe un assurdo ritenere contro questa normativa costituzionale che l'unione di due persone
Che si apre alla genitorialità sia vista dall'ordinamento con grande sfavore vietando interventi di sostegno o anche riducendoli drasticamente
Credo fosse questa consapevolezza di indurre il cardinal Martini in occasione del discorso per la vigilia di Sant'Ambrogio il sei dicembre
Del due mila a sottolineare come aperte le virgolette al vertice delle nostre preoccupazioni ci deve essere il proposito di sostenere positivamente
E di promuovere la famiglia in senso proprio non ti penalizzare le unioni di fatto
D'altra parte lo stesso presidente della Cei non ha ostruito
Tutte le porte dunque il confronto appare necessario
E una soluzione condivisa non sembra impossibile occorre sdrammatizzare evitare la contrapposizione la disputa astratta di tipo ideologico
Noi sentiamo cioè il bisogno di un confronto che non preveda scomuniche in nessuna direzione
Prodi non ha parlato di equiparazione o di accesso al matrimonio per le coppie di persone dello stesso sesso
Non intendiamo fare delle unioni di fatto un matrimonio di serie B ma un istituto di solidarietà concreti
Non è Prodi con gli impegni assunti responsabilmente pubblicamente in vista delle prossime elezioni che sfascia la famiglia come è stato arbitrariamente improvvidamente affermato a colpire la famiglia ci hanno pensato Berlusconi Tremonti i loro governi con le loro politiche fiscali e con i tagli agli enti locali
Le cause delle difficoltà che lacerano inibiscono la vita delle famiglie si chiamano carovita lavoro precario e flessibilità infinita per i giovani difficoltà delle donne di conciliare lavoro di cura lavoro professionale
Assenza di servizi per la prima infanzia
Sistema fiscale penalizzante per la famiglia e confini per i nuclei mono letti assenza di case per le giovani coppie inesistenza di sostegni per le famiglie numerose e per quelle con persone non autosufficienti e l'elenco potrebbe continuare
La presidenza della CEI per la verità ha più volte segnalato
All'attenzione del Governo l'esigenza di misure adeguate
Per sostenere le crescenti responsabilità delle famiglie è stato fatto nella rete ancora nella recente sessione del Consiglio permanente lo ha segnalato in ultimo monsignor Betori segretario generale
Le risposte sono state libri bianchi del ministro Maroni e le promesse al vento dell'Api emergente ministro del Tesoro Tremonti
Altro che quoziente familiare sostegni per le giovani coppie moltiplicazione dei miti siamo di fronte ad una totale abdicazione di impegno e di responsabilità
Do per via dov'è finito
Dov'è finito a questo proposito il Forum delle associazioni familiari
La sua voce critica ai tempi del centro sinistra così sollecita e pronta nel promuovere mobilitazioni e proteste adesso del tutto timida intimidita e timorosa
Basterebbe anche solo l'attivazione io non dico di più ma di un decimo
Delle energie impiegate in occasione del referendum del recente referendum magari insieme con il quotidiano Avvenire per promuovere una campagna vera di sollecitazione
E di proposta nel Paese nei confronti delle autorità di governo per ottenere forse qualche apprezzabile risultato e noi daremo sicuramente una mano
Noi comunque come centrosinistra ci impegniamo per una politica più forte a sostegno della famiglia e deve essere chiaro che da questo punto di vista serve una svolta
Una svolta culturale politica finanziari
La famiglia deve diventare l'asse delle politiche di welfare e il perno attorno al quale il governo che verrà dovrà riorientare le risorse dello Stato delle regioni degli enti locali
Ben venga dunque il confronto anche pubblico sulle questioni concrete da affrontare e sulle soluzioni da promuovere in una logica orientata al bene comune e al progresso della società
E quello che per parte nostra vogliamo continuare a fare in questo convegno lo facciamo scegliendo naturalmente al versante che ci è proprio del punto di vista di cristiani che hanno scelto di essere visibilmente parte della sinistra democratica
Partiamo dall'assunto che la situazione ci propone in termini più acuti e più urgenti uno stretto uno stretto intreccio tra questione dei cattolici e questione della laicità
A questo proposito di fronte all'riproporsi di vecchie polemiche e a spiacevoli episodi come quello in cui è stato coinvolto il cardinale Camillo Ruini ci sono innanzitutto da chiarire due punti
Intervenendo come oggi accade sui temi della vita della famiglia dell'educazione la chiesa
Invade un campo quello della politica che non gli è proprio
Punto interrogativo
Ed ancora ed è il secondo punto
Perché questa nuova intensità di iniziativa si manifesta proprio oggi
Primo punto
Sostenere che intervenendo su questi temi la Chiesa invariate il campo della politica e commette una indebita ingerenza e semplicemente anacronistico
Risenta di una di un clima storico e di dispute che sono da tempo le nostre spalle
Va detto anzitutto che se non intervenisse su questioni che chiamano così direttamente i profondamente in causa la visione dell'uomo e la coscienza dei credenti la Chiesa tradirebbe se stessa la propria missione le proprie responsabilità
Ed è giusto che intervenga non limitandosi come qualcuno vorrebbe ad orientare i fedeli età d'interloquire con la società civile
Ma esprimendo se nell'agorà pubblica e quindi interloquendo anche con la politica
è giusto
Nelle sue dimensioni storiche educative di servizio infatti la chiesa e a pieno titolo soggetto della società civile e certamente nel nostro Paese soggetto rilevante
E dunque naturale che eserciti questa titolarità anche verso le istituzioni e verso i soggetti della politica
Benedetto sedicesimo come prima di lui Giovanni Paolo secondo
Vuole una Chiesa che non taccia sui grandi problemi che investono la coscienza dell'umanità
Ed io credo che questo sia giusto
Il problema invece e il modo con cui la Chiesa pare
Un modo che può suscitare disagio e risente anche profonde
Evidente ad esempio il carattere tecnico
Specifico e dunque opinabile
Della recente intervento del presidente della Cei sulla costituzionalità del riconoscimento giuridico delle coppie di fatto
Ovvero sulla pubblicizzazione o sull'opportunità della pubblicizzazione delle intercettazioni telefoniche
Così come l'indicazione della scelta dell'astensione nella recente referendum sulla procreazione assistita
C'è io credo in questa crescente preoccupazione di posizionamento
Dei vescovi su svariati argomenti un pericolo di eccesso di esposizione politica
Con una sempre più avvertita sottovalutazione del ruolo e della responsabilità dei credenti laici
Il rischio evidente diventa quello di superare il confine che distingue il ruolo del clero e dei pastori da quello dei laici cristiani
Sarebbe davvero un guaio
E non c'è nessun intendimento polemico in quello che sto per dire
Sarebbe da per un guaio se in ragione di una rarefazione della responsabilità dei laici impegnati in politica
O di una loro progressiva perdita di incisività nello statuto della vita democratica
La Chiesa fosse costretta a farsi partito
O forse spinta ad assumere nei criteri di intervento nei metodi la logica della lobby
Del gruppo di pressione rischiando così di offuscare la sua forza profetica la sua trasparenza al servizio del Vangelo
E siccome si torna a parlare non più soltanto di unità dei cattolici sui valori irrinunciabili
Ma anche di unità culturale
E di unità sociale credo sia opportuno spendere ancora qualche parola sul punto
Sul fatto che i cattolici cerchi da una convergenza attorno ai valori più direttamente riconducibili alla fede cristiana non abbiamo dubbi di sostanza
L'evitare una diaspora o una omologazione dei cattolici dentro il pensiero unico e l'individualismo competitivo che segnano questa fase può essere davvero un servizio alla società Italiana i dubbi sorgono altrove
Siamo anche noi convinti che occorra contrastare una deriva di rilevanza culturale e politica del riformismo sociale di matrice cristiana
E che se siamo nati per questo
E la nostra missione
E che si debbano dunque esplorare anche nuove opportunità di progettazione comune che possono giungere in certi casi a forme di presenza collettiva dei cristiani in politica
Sarebbe però incomprensibile ogni ipotesi di sostituire al partito unico dei cattolici ormai archiviato dalla storia un partito sociale dei cattolici
Corrispondessero di volta in volta uno più referenti nel quadro delle forze politiche in campo
Rosati ha scritto recentemente sulla nostra rivista l'ipotesi più probabile sulla quale in realtà poco si discute è quella di un'aggregazione informale
Che non si vincoli ad un programma politico od uno schieramento
Ma si mobiliti di volta in volta nel Paese a sostegno di singole campagne per la difesa e la promozione di politiche o interessi di rilievo secondo la traccia seguita nell'ultimo referendum
Laico cristiano è attribuita la responsabilità di fare sintesi tra il suo essere uomo o donna di fede eccitati
E questo significa compiere continuamente la fatica di elaborare e promuovere le forme meno contraddittorie per tradurre i principi e i valori che discendono dalla fede cristiana nelle dimensioni civili legislative
Istituzionali della democrazia mantenendo tuttavia un atteggiamento di dialogo e cercando nelle forme possibili sempre la collaborazione con tutte le persone di buona volontà
Che significato può avere tornare ad incentivare e i cattolici a costituirsi come parte separata dalle altre
Nel Paese nell'agone politico nella temperie
Istituzionale
Per quanto ci riguarda
Tengo a ribadirlo anche in questa sede in politica noi ci stiamo da laici cristiani
Che in questo impegno ci assumiamo le nostre responsabilità
E che non coinvolgiamo i vescovi nelle nostre scelte
Sentiamo nostra la responsabilità di cittadini di cristiani
Nel valutare e scegliere come fare una legge come votare come fare politica
Tenendo conto ovviamente delle preziose indicazioni e dei pronunciamenti delle nostre chiese
E questo ruolo assegnato ai laici dal Concilio Vaticano secondo ed è adesso
Che intendiamo
Continuare a fare riferimento
E aggiungo secondo punto da chiarire
Perché proprio oggi questo interventismo
Conosciamo tutti le tante risposte più o meno plausibili
Alcune anche molto discutibili che circolano sui media e negli ambienti politici
Perché anche nella Chiesa cattolica e tanto più ora con Papa Ratzinger starebbe prevalendo una linea integralista
Si dice
Perché c'è nostalgia della DC
O perché non c'è più il partito della mediazione dei cattolici
Perché ci si fa incantare del dalle sirene teocon
E si preferisce la destra e tante altre
Se però vogliamo andare alla radice del problema dobbiamo guardare a processi meno provinciale più profondo
Abbiamo bisogno di prendere coscienza del riemergere del fattore religioso come elemento importante nella storia umana
E in secondo luogo dobbiamo riconsiderare i rapporti tra religione e politica
Sulla base delle grandi tradizioni culturali e politiche del passato
Ma con la coscienza che esse quelle tradizioni e quelle categorie sono tutto da ripensare
O da ridefinire
Le chiese le fedi religiose sono sempre più spesso Sempre più spesso prendono posizione su argomenti importanti nella sfera pubblica sul rapporto tra etica e diritto sul futuro dell'umanità e così via fenomeno carattere universale
Ed emerge con forza l'esigenza di elaborare risposte adeguate sul piano etico e su quello politico alle domande assolutamente nuove alle angosce che assillano che assillano l'uomo moderno sono le stesse ragioni dell'ingresso delle religioni e delle chiese nel dibattito culturale sul futuro della scienza sulle prospettive dello sviluppo sul tema dei conflitti
Ciò avviene non solo perché le religioni tendono a difendere il proprio territorio ma perché intendono giustamente partecipare al processo di costruzione
Del mondo moderno ritenendo di possedere risorse adeguate per dare il proprio contributo
Alla sfida più rilevante che l'umanità oggi di fronte
Ridefinire le regole della convivenza
In una società globale caratterizzata in molti campi da nuovi scenari e nuovi poteri
La parola della Chiesa cattolica cresciuta con Giovanni Paolo secondo di fronte alle incertezze e alle paure diventa sempre più forte e riconoscibile
Tutti noi ricordiamo la sfida di quel Pontefice a non avere paura
L'investimento sui giovani sui movimenti religiosi e testimonianza visibile di questo impegno così come la presenza di un movimento cattolico inedito vivace diffuso pluralistico dalle scelte politiche ma unito sui valori rinunciate
Sono queste le ragioni che rendono impossibile affrontare il problema del rapporto con questa realtà facendo s'
Guidata da un pregiudizio ideologico e polemico
Si tratta invece di toglierlo nella sua complessità per elaborare strategie in grado di distinguere valorizzare ciò che in questo proporsi della Chiesa cattolica come forza di coesione morale e civile ma non solo della chiesa cattolica
Può essere risorsa persino preziosa per una società non solo italiana in grave crisi di coesione di prospettiva
Da ciò che invece può essere rischioso bisogno di stinco
Discernimento
Abbiamo bisogno di capire come ci segnala il sociologo della religione Franco Garelli per quale ragione
Credenti e non praticanti e indifferenti persone riflessive gente distratta sono interpellati da una chiesa da un papà che offrono risposte alla domanda di senso di comunità che attraversa le società occidentale
Anche mettendo a disposizione le molte risorse di cui si compone l'esperienza cattolica gruppi e movimenti in cui è possibile trovare alle positive ragioni del convivere che funziona da carta di credito anche per con credere
Occorre indagare le ragioni e la qualità di una forte domanda di patrimonializzazione
Della vita pubblica e della stessa politica che viene avanti in una dimensione non solo nazionale
L'esigenza di riunire i fili della politica con quelli dell'etica emerge dall'insorgenza di nuove problematiche morali rispetto alle quali il consueto paradigma dell'autonomia della politica si mostra del tutto inadeguata la politica non ha tutte le risposte
L'economia non a tutte le risposte le comunità scientifiche non hanno tutte le risposte
Con l'insorgere di una presenza diretta forte visibile e riconoscibile delle fedi religiose nello scenario
E nel dibattito Democratic
Ora mai le questioni etiche che la politica si trova costretta urgentemente ad affrontare spaziano in una dimensione di società globale
Ma i problemi della fama Codella malattia dall'analfabetismo ai conflitti etnici dal dissesto ecologico alla regolazione delle enormi potenzialità conquistata dalla scienza dall'economia
Dalle nuove tecnologie dalla internazionalizzazione delle relazioni economiche
Alla uniformazione su scala planetaria del mercato informatico culturale finanzia la politica bisogna come non mai di riferimenti etici in grado di consentire alle comunità di affrontare con un approccio inedito
Le conseguenze del fatto che per la prima volta nella storia il potere dell'uomo è in grado di minacciare la sopravvivenza del mondo Steps questione antropologica questo punto
La grande sfida anche di questo patto
Benedetto sedicesimo
La formazione delle decisioni in contesti di sviluppo industriale della stessa conoscenza
Che investono la generalità dei cittadini la qualità della vita gli orizzonti dell'esistenza sull'intero pianeta non può essere lasciata agli e Sperti ma deve coinvolgere politici e cittadini
Non ci si può automaticamente fidare che gli esperti sappiano cosa è bene per noi né che essi ci possono sempre fornire verità
Non ambigue essenziale definire vere e proprie garanzie pubbliche
Rispetto alle logiche del mercato e alle regole dell'interesse individuale o di gruppo
La politica non può rinunciare alle proprie prerogative denari prendersi le proprie responsabilità ma in un dialogo ecco
La vita
In un dialogo fecondo e cordiale
Con le fedi le culture religiose
Con le diverse comunità scientifiche con il pluralismo etico e culturale diffuso
Al centro dalla visione laica del rapporto tra società e religione c'è il tema della secolarizzazione
E mentre già all'inizio degli anni settanta i sociologi della religione hanno iniziato a nutrire dubbi su questo teorema della secolarizzazione
La cultura politica laica ha continuato a considerare l'erosione
Delle basi religiose della società un connotato positivo
E ineluttabile delle società moderne di più persino una condizione della modernizzazione
Non è andata così come sotto gli occhi di tutti
L'esclusione della religione dalla dimensione pubblica e il declino delle pratiche religiose non hanno condotto automaticamente al declino delle credenze religiose
E poi difficoltà le grandi tradizioni religiose continuano a svolgeva nella dimensione simbolica un ruolo importante come serbatoi di significati dove individui e comunità continuano ad attingere
Assistiamo così ad un doppio paradosso si appartiene ad una religione senza credere e si credere senza appartenere ad una confessione religiosa
Molti europei vivono la religione come rapporto con una memoria condivisa che viene da lontano che non impegna più un credere comune ma che è ancora in grado di attivare riflessi identitari collettivo
è una realtà che forse può aiutarci a spiegare non solo quel che è accaduto nel referendum sulla procreazione ma prima ancora la straordinaria risposta che il popolo italiano ha dato di fronte all'agonia e alla morte di Giovanni Paolo secondo
E sa provocato un'eco profonda proprio in quella memoria condivisa mi ha suscitato energie simboliche e sentimenti che a nessuno è dato di banalizzare o di sottovalutare
E dunque giusto tener fermo il legame tra laicità e democrazia
E invece ingiusto pretendere di rimuovere il legame profondo che lega democrazia e culture al plurale religiosa
Questa matrice culturale
Questa matrice culturale insieme unitaria e differenziata
E modellata da lunghi processi storici viene oggi seriamente roso da diversi fattori
Quello oggi più evidente il fattore più evidente percepito e la pluralità azione culturale e religioso dell'Europa sotto la spinta dei fenomeni migratori e del loro stabilizzarsi
Nella terza nella stessa direzione spinge il processo di globalizzazione culturale
Assistiamo cioè all'erosione della delle peculiarità culturali e religiose delle nostre società
Siamo dunque in presenza di una realtà complesse ambivalente incertezza pluralismo e globalizzazione spingono sia all'erosione sia la rete si Tura delle diverse correnti religiose presenti in euro
Ciò non deve far dimenticare tuttavia che il processo di svuotamento religioso della cultura europea è in corso
Perché adesso non si così non si configura secondo il sogno delle culture laico liberali come un virtuoso processo di secolarizzazione che esalta l'autonomia dell'uomo e della democrazia politica
Ma come un progressivo assoggettamento al mercato alle sue convenienze alle sue tecnologie
Se non lo si contrasta subito questo processo di erosione ed efficacemente questo processo abbinerà alla radice i fondamenti non già delle sole culture religiose
Ma della convivenza democratica
E delle stesse culture laiche che l'hanno più direttamente anima
Ed ecco la base dell'esigenza di questo dialogo rinnovato di questo lamento di cooperazione tra culture religiose culture non religiosa
Per questo consideriamo pericoloso lo strabismo di una parte del ceto politico laico
E persino di quella parte della sinistra che reagisce con vecchi riflessi di intransigente difesa laica dello Stato e della politica quando si trova di fronte ad una nuova presa d'iniziativa della chiesa
Cattolico delle chiese
In generale
E pericoloso perché impedisce di vedere che quell'iniziativa è anche e soprattutto una reazione contro il processo di erosione di svuotamento dei fondamenti e dei significati della nostra civilizzazione
Ed impedisce quindi di comprendere che tale relazione si è orientata secondo i principi di una sana laicità e una importante risorsa per chi come ogni sincero democratico non può che difendere l'autonomia della società civile della politica e promuovere una loro nuova Fondazione
Simili obiettivi richiedono tutti una forte attenzione a costruire le condizioni di una collaborazione tra culture religiose culture civili e politica che avvenga nel giusto equilibrio senza forzature che riproducono gli errori del passato
Noi
Purtroppo facciamo ogni giorno i conti con teocon
Ed attive volti
Non sono molte grazie a Dio poi tre o quattro ma godono di buona stampa presto
E anche di qualche discreta accoglienza
Anche
Parte della realtà ecclesiali
Che spesso assumono questa prospettiva strumentalmente comunque cercano di piegato agli interessi della testa
E giusto inorridire di fronte al terrorismo alle sue auto lo cita e giusto esprimere un rifiuto netto e assoluto
Senza false coscienze però
Senza falsa coscienza senza dimenticare ad esempio non richiamava bene Domenico
Nella sua meditazione le atrocità che in nome della fede hanno anche i cristiani hanno storicamente compiuto
Non è un passato così lontano per tali atrocità la Chiesa cattolica ha chiesto perdono solo sulla soglia del terzo millennio
Nessuno può giudicarsi facilmente migliore
E sorprende che la secchezza la seconda carica dello Stato il presidente del Senato lo abbia fatto a gran voce nel mese di agosto a nome dell'Occidente
Del valore del significato storico della civilizzazione occidentale anche noi siamo consapevoli
Ma senza smarrire quella coscienza critica e quel senso della storia che sono acquisizioni tra le più rilevante di quella civilizzazione
Il complessi di superiorità hanno sempre provocato tranne e a nessuno è dato dimenticare che l'Occidente ha avuto un ruolo decisivo nel depredare e privare il sud del mondo nero per legarlo ai margini dello sviluppo
Vediamo ormai in una società dove irreversibilmente più etnie culture e religioni sono costrette a vivere fianco a fianco
Con buona pace del senatore Pera i momenti di svolta nell'incivili mento dell'Europa si sono avuti proprio quando diverse culture e civiltà ci sono prima scontrate poi incontrate contaminato
Il nostro continente sarebbe molto diverso sicuramente culturalmente più povero senza quelle contaminazioni
Alla costruzione di una convivenza fondata anzitutto sulla riconciliazione sul dialogo e sulla giustizia non ci sono alternative
In questa direzione ragione Giuliano Amato nel suo Splendid editoriale su Repubblica del trentuno agosto la tolleranza non basta serve rispetto comprensione e forme di compenetrazione reciproca
Sono queste le principali ragioni per le quali giudichiamo assurde e pericolose le posizioni dei teocon di casa nostra
Su quelle posizioni
Quale cultura e quale fede religiosa possono accettare un dialogo che parte dal presupposto che noi democratici occidentali siamo migliori
Che con gli altri non ci vogliamo contaminare
Che a loro spetta solo di accettare i nostri valori
Oriana Fallaci incita l'Occidente alla guerra di civiltà
Pera e Ferrara accusano le posizioni di alloggi che pacifiste di imbelle ieri Nismo
E invece è vera un'altra cosa le loro sono posizioni avventurista
Rischiano di fornire all'estremismo religioso l'alibi di cui ha bisogno permettendo di trovare agganci a quella demonizzazione dell'avversario che vede contrapporsi due opposti integralismi
Una cosa in questa direzione per noi francamente pericoloso
Questa destra degli atei devoti fa dell'identità cristiana la sua bandiera
Per loro la fede cristiana in quanto humus della civiltà occidentale il fattore decisivo della sua superiorità fa corpo
E fa corpo con essa diventa dunque come riassume Giuliano Amato un fattore dirimente che tende ad escludere che ne resta fuori
Con chi professa altre fedi dunque possibile solo un conflitto
Ma così fatalmente la guerra al terrorismo diventa guerra di civiltà e così si vorrebbe trascinare la Chiesa cattolica dentro una spirale che esattamente l'opposto di quel che Benedetto sedicesimo ancora ribadito nei suoi ultimi discorsi in Germania
La spirale drammatica della violenza non la si spezza generando altra violenza
E del resto non consola nessuno ma se mai accresce il dolore e l'amarezza il constatare che la guerra in Iraq una guerra che resta illegittima conferma di essere no la soluzione ma la complicazione dal problema
La risposta al terrorismo con la guerra una strategia sbagliata due volte
Primo è incapace di fermarlo
E poi contraddice i valori che affermiamo essere i nostri beni più preziosi
I valori della nostra civiltà che sono fragili
Fragili e non per il loro contenuto ma per il fatto che possono essere di peso difesi solo a mani nude da uomini e donne consapevoli che non è possibile rinnegando di nella prassi con la giustificazione che li si vuole affermare come principi
La democrazia non la si esporta con le bombe è stato detto nella convivenza pacifica si edifica con la demonizzazione del diverso o la tolleranza con risolto e il discredito dell'avversario
Non possiamo pensare di trasformare il nemico in ospite ha scritto Enzo Bianchi se consideriamo ogni ospite un potenziale nemico
Non possiamo vivere la solidarietà contiene il bisogno se percepiamo ogni bisogno dell'altro come minaccia i nostri interessi
Non riusciremo mai a discernere
Ciò che contribuisce al bene comune se non sappiamo discernere tra una sparuta minoranza di fanatici assassini e un'enorme maggioranza che quotidianamente tesse una vita di relazioni nella pace e nel rispetto reciproco
E proprio così le civiltà utenti che hanno insegnato che i valori non si scontrano ma si confrontano si intrecciano si approfondiscono si rielaborano nel dialogo con chi è cosciente di possederne altri oggi si difende l'Occidente non con l'orgoglio di una presunta superiorità o con le sciocchezze sul meticciato ma nella verità di un sereno confronto critico con il suo passato
Servono il dialogo il confronto utenti col dibattito culturale
E il cardinal Tettamanzi richiamando la filosofia personalista di Mounier a ricordarci che la persona e unico aperto il tu
E dice il cardinale guai se non si parlasse di identità
Chi non conoscesse spesso non può riconoscere gli altri ma ciascuno il proprio io proprio perché ha in sé il DNA dell'apertura dell'incontro della convivenza con gli altri
Un'identità che non si misura con l'altro è impossibile
E cultura del dialogo spiega significa certo dire le nostre cose ma anche ascoltare quelle che dicono gli altri
Presentare sì la nostra cultura ma anche sapere che ci sono altre culture con le quali dobbiamo parlare
La sinistra democratica dal canto suo deve comprendere le ragioni che spingono sempre più spesso le identità religiose a voler essere riconosciute e ad agire nella sfera pubblica
Tra queste come ho già detto c'è l'irrompere di questioni sensibili esasperate o suscitate ex novo dall'onnipotenza di una scienza e di una tecnologia sempre più asservita al mercato
Ebbene in questa situazione è una sinistra riformista incompatibile con un costume falsamente libertario e uno scientismo ideologico che diventano un terreno fertile per fare avanzare quelle tendenze tali posizioni infatti finiscono con l'ostacolare un'adeguata capacità di opporre a quell'onnipotenza non già barriere oscurantiste ma il necessario discernimento critico
Come non vedere che non è solo per amore della scienza che si preme l'acceleratore su certi campi della ricerca non su altri
Campi decisivi per lo sviluppo umano e planetario quali la salute l'alimentazione la genetica sono oggetto di una instancabile aggressiva ricerca che bada molto più ai profitti delle grandi multinazionali che al benessere delle persone dei Pop
Qui globalizzazione e penetrazione delle dimensioni più intime e profonde le nostre esistenze la nostra convivenza sociale si richiamano e si rafforzano reciprocamente
La manipolazione della vita la salute la sessualità la famiglia
Tutti i problemi che ripropongono forti discriminanti etiche e che hanno al centro il valore la dignità l'indisponibilità della vita umana
Ebbene una tale irruzione interpella direttamente come abbiamo visto le basi trascendente valoriali della fede e della coscienza cristiana
Ma interpella una tale irruzione non non può non interpellare anche i valori e la coscienza la stessa laicità della sinistra democratica i fondamenti culturale di valore dell'esperienza socialdemocratica
L'elogio della socialdemocrazia
Che fa da sfondo al nostro convegno non è una strumentalizzazione che vogliamo fare delle parole cardinale che sarebbe poi diventato ponte contenuto nella bella prolusione appunto dall'allora cardinale Ratzinger in Senato il tredici maggio
L'anno scorso
In molte cose il socialismo democratico era ed è
E
Al presente vicino alla dottrina sociale cattolica in ogni caso esso ha considerevolmente contribuito alla formazione di una coscienza sociale
Ecco quell'elogio esprime bene il cammino positivo di collaborazione e di reciproca contaminazione compiuto nel secolo scorso sulle questioni sociali
Dal magistero della Chiesa cattolica da altre chiese specialmente nel Nord Europa non cattoliche e dai partiti della sinistra riformista europea
Adesso però
Sui temi che investono altre dimensioni dalla vita questo il punto
Ed è lo stesso futuro dell'umanità questo dialogo e questo rapporto appaiono in seria difficoltà
E anzi si va determinando il rischio che sia la testa
Ad esercitare una maggiore capacità di interlocuzione di confronto con la Chiesa ecco le chiese in particolare con la Chiesa cattolica ma negli Stati Uniti d'America non con la Chiesa cattolica
Le sette del protestantesimo milita
Di fronte a questa vera emergenza un certo laicismo scentismo appare del tutto inadeguata
Invoca una razionalità che coltiva senso di onnipotenza e che proprio nel secolo breve nel quale è stato egemone ha dimostrato tutti suoi drammatici
E la stessa razionalità che ora pretende di racchiudere dentro la vecchia logica laicista questioni mediche acutissime rischiando così
Ma di contribuire ad inasprire il grande conflitto che attorno ad essa si va svolgendo e di indebolire le già inadeguate energie di resistenza etica di verifica critica di cui la società civile dispone
Non parlo soltanto della riproposizione di cui al referendum sulla procreazione assistita è stato un esempio fin troppo evidente del conflitto con la Chiesa cattolica
Parlo anche del nostro sistema di cittadinanza diventa sempre più un'astrazione coi
La pretesa in Francia
La pretesa di escludere le identità etniche religiose dalla sfera pubblica
Di continuare a voler far parti uguali tra disuguali
Di attribuire a tutti gli individui le stesse procedure di accesso alla cittadinanza alle sue opportunità ai suoi diritti prescindendo dalle sensibilità dalle risposte specifiche legata le loro appartenenze religiose e alle loro differenti
Credenze culturali
E la loro appartenenza etnica
Tra le cose buone che la fase più recente ci ha riservato c'è il moltiplicarsi di prese di posizione
Da parte
Da parte di autorevoli esponenti della cultura laica che riconoscono la necessità di superare l'esclusione delle comunità religiose dalla vita pubblica che del resto appare sempre meno reale realistica
Per quanto riguarda i DS
Oltre ad importanti prese di posizione individuale si è avuta come sappiamo la significativa impostazione data alla tesi venti del documento congressuale su quale Piero Fassino ha ottenuto una significativa maggioranza in Congresso qui
Nel delineare un'etica della libertà responsabile nella società accompagnata da una rigorosa laicità delle istituzioni si afferma che la libertà implica la laicità
Come disponibilità al confronto razionale come rifiuto della coartazione delle coscienze come valorizzazione delle istituzioni come case di tutti nella quale nessuno debba sentirsi estraneo o tollerato
Come riconoscimento del pluralismo che ricchezza della società riconoscimento del valore delle fedi religiose e del loro apporto essenziale ad una società libera e giusta
Come assunzione del limite l'azione delle istituzioni della politica
Oltre alla questione religiosa due nodi vanno profilo e vado le conclusioni e sostanza a quello riemergere di una questione dei cattolici che già diffusamente segnalammo qui ad Assisi l'anno scorso
Due questioni
Il persistere del moderatismo e del centrismo
Parlare della necessità di fare avanzare una laicità democratica in grado di consentire una ricostruzione di un'etica pubblica condivisa esige però anche dai cattolici una notevole revisione della loro cultura politica
Un primo nodo culturale il teorema del moderatismo che fatalmente sostiene ogni posizione che fa del centrismo una categoria dell'anima prima ancora che una categoria politica
In campo cattolico esso si fonda da tempo sull'equazione cattolici uguale moderati
Inutile dire che un certo modo di dislocare assi dell'istituzione ecclesiastica nello scenario politico sembra accreditare i natali acquisizione
Chi può davvero dire che la fede cristiana fondata sulla croce sull'incarnazione che spire vince la morte ci inviti alla moderazione
Seguirla vuol dire al contrario andare controcorrente
Svelare rifiutare i tanti idoli che affollano oggi più di ieri il mondo
Un certo moderatismo cattolico di cui il centrismo è l'humus e l'eredità di una fase storica della presenza dei cattolici in politica che oggi non c'è più
E che è stata rilevante non per il moderatismo doroteo sul quale alla fine giunta alla sua crisi
Ma soprattutto grazie a quei cattolici che hanno lasciato un segno positivo
In politica proprio perché sono stati tutt'altro che moderate
E si hanno anzi contribuito ad imprimere forti spinte evolutive del sistema politico e sociale
Grandi De Gasperi Dossetti Moro Ruffilli Lazzati labor Gorrieri
Per citarne solo alcuni
Christian incapace di concepire grandi sogni e di spenderà la loro vita per realizzare
Pagando anche il prezzo di incomprensioni di dissapori con molti loro compagni di partito e con la stessa Chiesa
E pagando come nel caso di Moro questo coraggio e questa tenace con la propria vita
Al solito si confonde la moderazione nell'uso dei mezzi con il moderatismo come arte di collocarsi sempre dove l'acqua è bassa
Dove il rischio personale il minore
Dove si cerca il consenso per estenuanti mediazioni tra interessi difficilmente componibili e non anzitutto per capacità di concepire fare avanzare imprese politiche realmente in grado di servire il bene comune
Sotto l'appello ad unire i moderati si nasconde spesso un ceto politico
Che quali che siano gli assetti delle istituzioni le regole elettorali finisce col ridurre la dinamica politica d'arte di acquisizione del consenso e di persistenza nell'area di governo vogliamo fare qualche nome
è meglio di no
La risorge ente diffusa Nostalgia del proporzionale ne è una conferma
Cos'altro è se non la ricerca di una legge elettorale che favorisca il consolidarsi dei feudi politici e delle rendite di posizione in aperto contrasto con ogni logica bipolare
Secondo nodo culturale sul quale sento necessario riflettere insieme e che è in stretta continuità con quello del moderatismo la questione del centro la questione nome della quale viene invocata la necessità urgente di un equilibrio politico persino dell'Unione
Nella Margherita l'assillo del riequilibrio si è fatto Progetto aggressivo variamente argomentato
Per vincere vincere bene si afferma bisogna trarre una parte consistente di elettori del centrodestra e questo esige due cose strettamente collegate una consistenza adeguata
E quindi un profilo ben delineato e visibile dell'area di centro dell'Unione insieme ad un equilibrio complessivo della coalizione non sbilanciato a sinistra
Il teorema estivo di Mario Monti personaggio serio e stimato aggiunto frecce importanti a questo arco
Solo se il centro sarà forte nelle due coalizioni ha sostenuto Monti
Si potrà governare realmente l'economia
La competizione al centro tra due schieramenti in conflitto tuttavia è ben altra cosa dal centrismo
Inteso come l'arte più o meno opportuno isterica liquor di collocarsi al centro dello schieramento politico per lucrare consensi a vantaggio di venire forza permanente ed eterna di governo
Un'area elettorale moderata e di centro sicuramente esiste
Ma non si compete per essa
Composizioni mediane agitando un riformismo che sta dove l'acqua è bassa
Senza perdere di vista che con il loro alzare la voce Follini e Casini si pongono soprattutto un obiettivo bifronte sottrarre voti ad una Forza Italia in crisi e nello stesso tempo tenera nel centrodestra voti che altrimenti potrebbero ferire nel campo dell'Unione
Qualcosa di analogo possiamo dire per l'attivismo della Margherita ma dentro una dinamica diversa probabilmente a quel duplice obiettivo lo stesso nel centrosinistra però non siamo alla fine di un ciclo ma la probabili nata probabile inizio di un nuovo
Siamo sicuri che per vincere in primavera sia così necessario spostare verso il centro l'asse della coalizione da mettere a rischio la sua coesione già problematica
Non è stato vero per lo sfondamento alle regionali
E non sarà vero con buona pace di Rutelli e di Marini alle politiche
Quel che serve per vincere oggi è invece proporre soluzioni attendibile alla crisi del Paese
E perché questo avvenga sono necessarie soprattutto due cose
Un incredibile grado di coesione dell'Unione L'Unità è un programma condiviso che sappia rassicurare i cittadini e li convinca che in ogni caso il centro sinistra farà meglio della disastrosa performances di Berlusconi e dei suoi alleati
E fare meglio oggi vuol dire crescita economica e sviluppo sociale rassicurazione e liberazione di nuova creatività e nuove energie vuol dire insomma riformare
Riformare che esatto contrario della palude
E riformare con razionalità e con decisione
Per questo i prossimi mesi dovranno essere spesi anzitutto per costituire per costruire programma della coalizione ben al di là di quanto fatto finora
Altrimenti in caso di vittoria il nostro Governo potrebbe essere impastoiato in una dialettica interna che ci impedirebbe di agire con l'agilità e l'incisività che oggi sono assolutamente necessarie per risollevare il Paese
E conclude
La laicità e e resta una qualità necessaria della democrazia ma questo oggi non significa più escludere le religioni dalla dimensione pubblica
Significa invece riconoscere il contributo importante che esse possono dare significa comprendere che non si ricostruiscono fondamenti di senso legami sociali coesione senza far leva anche sulle risorse simboliche morali che le grandi e persino spirituali
Che le grandi fedi religiose portano con sé
Significa essere consapevoli oltretutto che se non si predispone seriamente un dialogo autentico delle fedi religiose tra loro
E con le istituzioni
Ci si condanna vedere esplodere le tensioni conflitti latenti ed effettivi che luogo pluralismo religioso porta con sé
Ha ragione Amato questo non mette in crisi la laicità
Essa infatti non è incompatibile con le verità assolute proprie delle religioni mette in crisi né mette in crisi le religioni che a tali verità non possono rinunciare
E vero d'altra parte che anche le culture che si definiscono laiche coltivano in realtà i propri assoluti
La libertà senza limiti della scienza il diritto all'autodeterminazione che giunge fino ad includere la negazione della vita
La laicità pretende anche qui che essi non siano imposti ma siano resi compatibili con i valori di chi non li condivido
La stessa democrazia che non può scegliere tra assoluti inconciliabili
E però fondata a sua volta su taluni assoluti
La dignità della persona la libertà di coscienza l'eguaglianza il rispetto dei diritti di tutti e quindi la pace che pure fortemente legata alla capacità di capire e non negare le buone ragioni degli altri
Senza la condivisione rispetto di questi valori la democrazia non reggerebbe un minuto
E sono valori in gran parte coincidenti con quelli su cui le diverse fedi religiose hanno negli ultimi due decenni iniziato a dialogare e a convergere fra loro
La laicità dello Stato dunque consiste essenzialmente nel far rispettare da tutti i valori che la rendono possibile
Non è relativismo etico questo tutt'altro
E garantire a tutti anche alle fedi religiose di fruire della propria libertà senza negare quella degli altri e quindi evitando che la convivenza sociale precipiti in una guerra di tutti contro tutti
è evidente che la democrazia
Nella sua necessaria laicità un grandissimo interesse anche cresca
Nella società civile nella stessa sfera politica il massimo di condivisione di Fini e valori in grado di incarnare storicamente e anche di trascendere in positivo i propri valori fondativi stanche coi
E non so non è giusto riconoscimento di un diritto di libertà
L'interesse dello Stato democratico a promuovere una libertà religiosa che sia anche al riconoscimento e valorizzazione del ruolo che le religioni possono svolgere quando accettano di esprimersi rispettando la volta i valori della laicità democratica
Questo significa
Anche saper riconoscere da parte delle istituzioni e delle culture laiche che per quel che riguarda l'Europa nel ruolo del cristianesimo e e resta del tutto peculiari
Mi sento di concludere riaffermando nonostante tutto una mia profonda convinzione
Tra laicità cristiana e laicità democratica non c'è alcuna contraddizione insanabile
Muovono da premesse come ha detto Domenico
Muovono da premesse con orizzonti diversi ma hanno un formidabile punto d'incontro laddove l'una e l'altra sono tenuto ad operare in favore dell'uomo delle sue forme storica di convivenza
Essere seriamente cristiani vuol dire anche essere spinti ad essere seriamente cittadini
Ed il cristiano che sa essere seriamente cittadino ne trae anche la possibilità di alimentare e spingere in dimensioni decisive la propria fede
Vede era da semplici cristiani vuol dire compiere continuamente quel difficile cammino di discernimento che mette in comunicazione nella nostra coscienza nelle comunità in cui viviamo l'esperienza spirituale e l'impegno sociale e politico
La tensione a tenere in coerenza le due dimensioni è tanto necessario quanto difficile
Ad essa però noi non possiamo rinunciare
Perché il centro della nostra fede sta proprio in questa duplice Dindo indissolubile fedeltà
Alla comunità dei credenti e alla Città dell'uomo vissuta la luce forte del Vangelo e dell'amore che testimonia ed annuncia il centro della nostra fede
Allora innanzitutto
Grazie a Mimmo ovviamente voglio dare il benvenuto Rita Lorenzetti la presidente della Regione creazione
Alla quale gli abbiamo un un saluto al per l'inizio dei nostri lavori
Ci serviamo di anno in anno ci diamo un arrivederci all'anno successivo e grazie ancora una volta per aver scelto di nuovo Assisi la Cittadella l'Umbria
Credo che la scelta della nostra regione della cittadella quale sede di questo convegno sia tutt'altro che casuale
A partire dalla fondazione fatemi dire questo dal trentanove esiste la prossimità dei cristiana
Essa ha svolto un ruolo importantissimo coraggioso e profetico
Se voi andate all'homepage della città dell'on line voi troverete scritto una cosa molto bella molto attuale dentro le questioni così delicate di cui ci stiamo occupando
Rita Dalla dice siamo in un luogo di dialogo un laboratorio dove l'arte la scienza la teologia l'economia la politica le culture più diverse sono chiamati ad incontrarsi
Perché la fiducia prende il posto dell'indifferenza e dell'ostilità e la quasi si intrecci con i cammini della giustizia
Questa è la Cittadella queste il senso simbolico di questa Della Proci vitate
In questo anno particolarmente difficile per il mondo cominciato con l'immane tragedia dello tsunami segnato da guerre unilaterali da altre catastrofi pensiamo Gnoli anzi è quello che è accaduto con gli uragani
Che vede chiaramente che ha fatto emergere chiaramente responsabilità di coloro che rifiutano di misurarsi con i grandi temi della miseria della povertà dello sviluppo sostenibile della prevenzione ambientale l'Umbria come voi sapete molti di voi sono stati presenti
L'undici settembre
L'Umbria di San Francesco San Benedetto Aldo Capitini ha ospitato eventi di e venti di grande valore Simple simbolico la marcia e l'Assemblea dell'ONU dei Popoli
Il tema oggi che voi affrontate in questo terzo Convegno di studi lei cita etica pubblica democrazia
La sinistra democratica e le sfide della coscienza cristiana tutto questo si rimanda io c'ho ripensato che in questo periodo molte volte mi è capitato lo sanno gli amici anche delle ACLI che sono state ad Orvieto proprio i primi giorni di settembre molte volte mi è capitato di ragionare
Per portare il saluto e per portare un saluto non formale su questi temi ore ho ripensato anche a un pezzo di storia
Queste questioni ci rimandano la ricchezza delle tante testimonianze individuali e collettive di cristiani
Impegnate nell'avanzata democratica e sociale del nostro Paese a partire dalla resistenza alla dittatura fascista
Ci richiama visto che parliamo di costituzione in questi tempi così truci di di leggi elettorali che si vuole imporre ci richiama la memoria e la sofferta ricerca dei cattolici
Comunisti e della sinistra cristiana le battaglie di Gerardo Bruni
Per una carta costituzionale che tutelasse la libertà di tutti i cittadini sulla base dell'AICA della unità civica e del pluralismo spirituale
Cioè la laicità dello Stato avrebbe diverse garantire cattolici la possibilità di esercitare in piena libertà la loro fede senza limitare quella delle altre confessioni religiose
E ancora si richiama la memoria vado rapidamente la protesta silenziosa nel decennio fra il quarantanove cinquantanove iniziato con la scomunica dei comunisti uno dei periodi più tormentati della storia
Ma che fece registrare anche coraggiose testimonianze penso a don Primo Mazzolari a Carlo Carretto che è molto legato alla storia dell'Umbria la cultura dell'Umbria
Anche la mia personale Arturo Paoli Giorgio la Pira don Lorenzo Milani
Don Mazzolari nel cinquanta sullo stage altissimo quindicinale adesso avanti non ho tempo qui ma me lo sono andato a rileggere alcuni pezzi che sono di incredibile attualità
La giacché ramo giovanile maschile dell'Azione cattolica sia con la presidenza di Carlo Carretto che con quella di Mario Rossi e don Arturo Paoli fu percorsa da fermenti innovatori e hanno contribuito ad Erode rally in quegli anni così duri
Alle le posizioni integralisti che AN è un tempo la lista insieme al cattolicesimo italiano noi sappiamo com'è andata a finire Carlo Carretto l'abbiamo accolto in Umbria
Condanne di testimoni scomodi e inquietanti dimissioni allontanamento forzati carretto maturò la scelta religiosa nei piccoli fratelli di padre del furgone e si rifugiò come sapete proprio qua in Umbria a Spello comunque i semi gettati da allora
Di da lì a qualche anno sono fioriti con il Concilio Vaticano secondo nel cinquantaquattro Berlinguer allora segretario della FGCI
Parliamo proprio davvero nel cogliere questi fermenti nuovi provenienti dal mondo cattolico scriveva su L'Unità
Le masse dei dei cinquantaquattro le masse dei giovani cattolici non potranno rinunziare a pensare a lottare per il lavoro per la giustizia e per la pace a incontrare quindi in un modo o in un altro
Sullo stesso cammino coloro che per questi stessi beni hanno combattuto e combattono
In quello stesso anno cinquantaquattro Don Milani viene esiliato a Barbiana egli fonda una scuola per i suoi ragazzi e tanti io sono una di quelle che ha fatto quel percorso non non il cinquantaquattro molto più tardi ovviamente
Ma nelle la scuola per i suoi ragazzi dove i poveri imparò la lingua che solari può rendere uguali
Capitini in Umbria filosofo umbro della non violenza ideatore subito dopo la liberazione di Perugia dei costi centri di orientamento sociali che sono esperimenti di avanguardia di democrazia dal basso allora
Quello che ha varato che ha lanciato promosso la marcia per la parte Perugia Assisi democrazia dal basso per periodiche discussione aperti a tutti su tutti i problemi sociali
Cinquantotto La Pira organizza i colloqui del Mediterraneo per la prima volta arabi e israeliani francesi algerini siedono allo stesso tavolo affrontano i gravi problemi che dividono i loro popoli e finalmente Papa Giovanni ventitreesimo
Le sue encicliche Pacem in terris
Ma tenete magistrati il Concilio e finalmente si apre la grande stagione del dialogo vero profondo su cui molti di noi sono nati e sono cresciuti testimoni e protagonisti italiani del dialogo alla prova sono tanti mi dimentico sicuramente qualcuno Gozzini mi uccido maxi comunità dell'Isolotto in quegli anni
Girardi padre Ernesto Balducci le riviste testimonianze il ponte il petto in Umbria per noi
Giorgio Battista acido Luigi spallacci Alessandro alimenti don Pietro Bartolini molti di voi non li conosco ma insomma che hanno segnato la formazione di molti di noi e poi il post sessantotto la fioritura
Di quelli che io ne facevo parte i gruppi spontanei di credenti e non credenti per una nuova sinistra
Uniti nello sforzo di superamento di ogni integralismo nella rivolta contro il collateralismo e nella rivendicazione del diritto al pluralismo delle scelte politiche dei cattolici forti del concilio Vaticano secondo
E su ancora fino adesso quindi gli attuali movimenti degno Ugo globale in cui forte protagonismo di gruppi cattolici che vogliono contribuire alla diffusione planetaria di una nuova speranza
Ecco io penso che se abbiamo la pazienza e la forza di coltivare anche la memoria storica dell'impegno dei cristiani in prima linea e l'avanzata democratica sociale nelle scelte anche a sinistra
E di impedire quindi che tutto questo si perda anche per i nostri figli
è incredibile quanto questa storia e io l'ho fatta molto rapidamente
E non i modi sosti propriamente possa apparire incidenza di insegnamenti su cui ragionare per l'attualità
E quanto fecondo possa apparire anche per la nostra sinistra per noi il ruolo di una coscienza cristiana sale lievito nella pasta non assuefatta lo status quo
Difesa laicità dello Stato rinnovato impegno nel campo dell'etica pubblica rilancio della partecipazione democratica sono traguardi obiettivi per cui si sono spesse generazioni di cristiani critici e di militanti nella sinistra che ci hanno preceduto Battagli importante l'ho visto l'Umbria tante volte come crocevia
Però ad oggi quello che è accaduto in occasione del referendum
Vado rapidamente concordo con le riflessioni che ho ascoltato
Quello che è accaduto nelle ultime settimane in tema di normativa sul milione di fatti anche qui concordo con le parole sagge Di Luca
Con quello che ha affermato su Prodi
E anche su quel rischio proposito delle del richiamo non l'unità dei cattolici superiore rinunciabili su cui non ci sono dubbi ma anche di unità culturale sociale che rischia un pesante arretramento nostalgico non è nostro Stato dell'Umbria
Che è stato varato che è stato legittimato anche dalla Corte Costituzionale ne abbiamo scritto la Regione riconosce i diritti della famiglia e addotta ogni misura idonea a favorire
L'adempimento dei compiti che la Costituzione gli affida secondo l'articolo ventinove tutela altresì forme di convivenza
Mi pare una questione civile con tutta la delicatezza e la mitezza che su questi temi bisogna saper usare quando si scrivono norme e ancora quindi quindi a noi interrogativi del nostro tempo questi interrogativi del nostro tempo ci dicono quanto dove origini e quanto sia indispensabile un dialogo meno ideologico
L'evoluzione della scienza e della genetica l'equilibrio ambientali limiti delle risorse l'immigrazione la pace e la guerra le contraddizioni di una crescita sostenuta ma incapace di risolvere il dramma alimentare di due terzi del mondo la famiglia
La domanda di libertà delle donne
Sono temi di un'agenda comune a credenti e non credenti ma sono anche elementi trasversale di divisione
Una visione laica e una integralista dei problemi sono presenti in entrambi i campi quindi nuovi anche dobbiamo lavorare impegnarci perché e culture diverse siano oggi complementare un ricerca comune
Non ricordavo anche in altre interventi con fatti non quindi occasione soprattutto dell'Assemblea delle armi siamo di Mantes davanti a prove che nessuno in condizione di affrontare contando unicamente sulle proprie forze
Un riconoscimento reciproco dunque questa è la condizione perché e diverse visioni possano incontrarsi interloquire
E qui un'ulteriore riflessione che ritengo che io a cui sono molto caro insomma
Molto legata
L'esistenza nel corpo vivo del cattolicesimo di un'etica di riferimento e di valori preziosi rappresenta una risorsa straordinaria lo è anche per me
A cui attingere
Ma quella dimensione morale non rappresenta l'unico deposito dei valori etici del Paese
Quindi da queste semplice presa d'atto passa un riconoscimento reciproco effettivo ripeto qui una cosa che altri mi hanno già ascoltato pronunciare lo dico da cattolico impegnato nelle istituzioni da donna di sinistra da gelosa custode della mia fede e da intransigente
Difensivi cede la laicità delle istituzioni
Esiste un'etica laica delle libertà e delle responsabilità che non è una dispersione di valori ma più semplicemente un approccio diversi e temi della vita e l'individuo
Parla una platea che entri condivide sicuramente moderno dobbiamo ragionare capire come tutto questo riusciamo a farla diventare lievito confronto vivo
E la sfida connesse ai temi che sono alla base della vostra riflessione laicità etica pubblica democrazia è legata a questa sfida
Alla possibilità che sia pure a partire da diverse visioni si possa debiti definire una soglia di valori essenziali come cornice dentro cui collocare tutto ciò che vogliamo preservare della vita umana della sua dignità delle scelte etiche che ci stanno di fronte certe la democrazia
Certo sono d'accordo e la democrazia con le sue pratiche di responsabilità di libertà e di responsabilità e l'assetto politico privilegiato per ospitare questo dialogo e questo confronto
Omessa si mette alla prova il produrre partendo dal pluralismo culturale che la connota una condivisione valoriale un'etica pubblica e qui anche una riflessione che mi è cara
Una classe in una situazione così difficile una classe dirigente è all'altezza del suo compito se affronta con spirito aperto senza preclusioni questi temi così delicati
Favorendo il dialogo fra culture convinzioni etiche religiose al fine di individuare il terreno più avanzato e più utile per le persone
Ed è la politica
Il compito di evitare che una società sia resa più fragile da fratture che si possono determinare su questi temi di grande rilievo etico per non mettere a repentaglio quel tessuto quei legami di fondo che tengono unite a una società sfide nuove e impegno antico ci contraddistinguono ci impegnano a lavorare per costruire luoghi dove possa prendere forma
Questo nuovo alfabeto alfabeto sia etico condiviso il dialogo a cui tutti quanti dobbiamo saper lavorare su tali questioni deve essere sicuramente una nostra grande priorità grazie buon lavoro
Io credo che questo applauso voglio dire che il ringraziamento che diamo
Ma Rita Lorenzetti non è perché c'ha portato un saluto ma perché ha ha dato un un contributo importante alla discussione alla riflessione che noi abbiamo appena avviato
Adesso
La apriamo la seconda fase di questo pomeriggio con questa riflessione questa riflessione a più voci una riflessione che vedrà coinvolti Alfredo Reichlin
Un nome che tutti conoscete un intellettuale della storia
Un intellettuale della storia della sinistra italiana non soltanto del del partito del PG del del PDS dei DS ma dell'intera sinistra italiana
Un intellettuale che come dire deve la la sua credibilità dover sempre saputo mettere insieme riflessione culturale e militanza politica
Partecipa inoltre Marina Sereni che è la responsabile dell'organizzazione dei Democratici di sinistra fa parte della segreteria nazionale del partito
Io me la ricordo anche fino un anno fa credo come responsabile delle relazioni internazionali del del nostro partito
Stefano Ceccanti
Anche qui dico un nome che tutti conosciamo perché fa parte dei soci fondatori del nostro sodalizio ma che vediamo sempre più spesso intervenire sui temi di cocco sui quali stiamo discutendo come professore di diritto costituzionale
Analogamente professore di diritto costituzionale
Emanuele Rossi anche lui docente di diritto costituzionale ma che ha una storia
Di impegno
Nell'associazionismo cattolico la lunga storia di impegno sul realismo cattolico anche questo mi consente di chiamarlo Lele invece che professore Emanuele Rossi con eccesso
Modererà questo
Questo confronto Claudio Sardo
Il giornalista parlamentare del mattino e quindi a Luís passo la il coordinamento di questa seconda parte del pomeriggio
Buonasera a tutti sarò un moderatore moderato parlerò pochissimo anche perché cercherò di guadagnare sui tempi
Moderato eh va be'pazienza
Il
Pongo due temi all'attenzione cercando insomma di stimolare i nostri interlocutori esiste allora non nuova questione cattolica nel nostro Paese diverso da quella che si è posta negli anni passati
Questa nuova questione cattolica dipende soltanto dalle scelte politiche della Cei dalla grande Trauma politico del referendum sulla procreazione assistita oppure ha origine in una nuova forza del fattore religioso nel tempo dello scontro
Di civiltà nel tempo della globalizzazione e dall'altro lato il tema che mi sembra emerga anche da questa via di discussione si si pone in termini nuovi il tema della laicità dello Stato non più soltanto distinzione separatezza
Ma anche confronto dei valori e tentativo di comprensione di queste nuove domande e religiose
Che emergono io darei la parola innanzitutto a Alfredo Reichlin
Poi proseguiremo
Ma io parto da una preoccupazione
La mia preoccupazione spero infondata e che di polemica in polemica
Si arrivi a rimettere in discussione quella conquista storica
Che è stata la pacificazione tra coscienza civile
E coscienza religiosa
Cosa che in Italia non avviene per fortuna da moltissimo tempo
Perché si tratta di quella cosa non dimentichiamolo che ha reso possibile
La costruzione della Repubblica
Senza quella unione non ci sarebbe stato e nascerebbe oggi in Italia uno Stato laico democratico e pluralista
Quindi io sento alzerò la voce a poco a poco
Quindi io sento acutamente la necessità di reagire
E penso che la cosa più utile che può fare una persona come me
Non credente
Figlio della sinistra del materialismo storico
Labriola Gramsci
E riflettere sulle responsabilità che pesano anche sulla mi appare
Perché questo io penso io penso che la sinistra
Spente ancora prendere le misure del fatto
Che non solo come è accaduto sempre il mondo cambia ma che sta accadendo qualcosa di assolutamente nuovo nella storia
E parlo non soltanto dalla storia politica
Ma del destino del mondo parlo di qualcosa che riguarda il rapporto tra politica e religione ma non soltanto questo
Il rapporto tra
Politica etiche scienza
Tra l'Occidente e il resto del mondo
E non solo questo
Riguarda ormai anche la vita quotidiana della gente perché anche questo è cambiato
Il rapporto tra individuo e società ed è nata una nuova idea disse che o comunque il bisogno la ricerca più una nuova idea di sì da parte delle persone
E cambiato dunque do la risposta alla tua prima domanda
Il tempo in cui viviamo
Un tempo che Habermas ha definito apposta secolari
E su cui ha molto ragionato Luca
Intendendo con questo è il fatto che dopo nudo una lunga stagione col fattore religioso almeno in Occidente
Era stato relegato nella vita privata torna a occupare lo spazio pubblico la Regione non è poi così misteriose
Tutto nasce dal bisogno perfino angoscioso e trovare risposte quelle domande di senso e di identità
Perché voglio essere chiaro le vecchie ideologie e le vecchie idee di progresso del Novecento
Che hanno segnato la storia del socialismo
Non possono dare
E che questa democrazia moderna
Ridotto ormai a un sottosistema del mercato
E svuotata di ogni capacità di guida
Anche per l'evidente squilibrata il cosmopolitismo dell'economia
E il localismo della politica non pensa nemmeno di dover
Le conseguenze sono di grande portata
Tra queste io dico anche il fatto che al di là di certi trionfalismi
Assistiamo un travaglio molto profondo che attraversa anche il mondo cattolico
Ma dicevo io non voglio parlare
Anche se vedo dietro certe arroganze molti timori e molti opinioni diverse e mi chiedo se mi è consentito se certi esponenti della gerarchia ecclesiastica si rendono conto fino in fondo
Di quale pericolo rappresenta per la chiesa
La tentazione mani che
La fede contro il relativismo
Un cosiddetto relativismo
Ricordo ridicolizzato al punto che il grande pensiero moderno da Cartesio l'Illuminismo viene confuso con il nichilismo e con la negazione di ogni verità e di ogni valore
Cioè con qualcosa lasciatemelo dire che il contrario della sua sostanza
Che è stata quella di dare alla Regione umano un fondamento
Che non pretenda di sottrarsi al divenire del mondo
Si può criticare questo pensiero
Ma è difficile negare che esso posso la coscienza umana di fronte a responsabilità nuove più altri
Rispetto alla precetti Istica delle filosofie medievali
Fede contro il relativismo
Fede contro Regione
In fondo regione Giuliano Amato questo significa fede contro Fede
Col risultato che basandosi ogni fede
Su una verità assoluta le verità assolute non possono convivere tra
Ed è proprio su questa base che si sta formando una nuova destra gli atti dei voti su cui non voglio soffermarmi che fanno leva sulle paure della gente per corrotto per proclamare la necessità oltretutto impossibile di una società chiusa
Una sorta di fortezza bianca
Che innalza il vessillo delle crociate
Contro gli infedeli
Ecco il punto la Chiesa si rende conto del fatto che questa posizione
Degli atti dei boschi sì essa non prende le distanze
Tendi a servirsi della religione come strumento per una crociata
E la spinge in un vicolo cieco
Perciò io sento il bisogno di un'escussione seria da tutte e due
Una discussione che non si limiti
Ai rapporti tra Stato e Chiesa
Perché io penso che noi dobbiamo affrontare il rischio che a questo punto
Si possano profilare
E due concezioni opposte del mondo della società
Da un lato una società chiusa dall'altro la necessità
Che tutti sentiamo di una ricerca faticosa
Più una nuova società mondiale
Appena
Che si fa carico delle nuove domande poste dalla globalizzazione
Dei problemi posti dalle nuove scienze dalle ondate sconvolgenti delle immigrazioni
Dei rischi per l'ecosistema
A me interessa la parte che dobbiamo fare dunque
Io vengo da una sinistra che è considerato fondamentale
Come voi sapete il dialogo con il mondo cattolico Puglia
Sbaglia mammut
Oppure pensiamo che il tempo per nove gli DS di rompere questa afasia
Che dura ormai da troppi anni
Non possiamo farlo con qualche conversione personale
Io parto dal grande
Io parto dalla domanda
Dico riuscì
La grande domanda se il laicismo fosse ancora in grado di soddisfare i bisogni intellettuale del popolo dice tranche
E ne deduceva la necessità di creare un nuovo umanismo
Adatto ai bisogni del mondo moderno in contrapposizione alle visioni attuale della democrazia
Astratta meschina
Troppo individualista ed egoista
Ne è passato di tempo allora
E sarebbe l'ora che i nipotini di Gramsci
Si interrogasse rosse il compito loro non sia dopotutto quello di mettere in campo
Un grande pensiero diverso da quella sorta di pensiero unico
Cioè da quella potente ideologia che ha dominato il mondo da almeno vent'anni
La quale distrugge legame sociale
Eccolo e proclama l'individuo come unico soggetto storico
E fa del mercato
Il decisore presso che assoluto del destino io ogni essere vivente ricco o povero che sia
Bianco oggi colore
Per cui il resto è chiaro che
Questo è il problema
E qui il tema che voglio porre brevemente
Il Novecento è finito
La risposta io non credo che noi possiamo trovarla nella elaborazione di una nuova ideologia o di un nuovo sincretismo
Ma in uno sforzo di ridefinizione del terreno storico politico
E quindi dei conflitti delle contraddizioni dei rischi e dei dilemmi reale su quelle forze progresso e quelle della conservazione si affrontano concretamente si nominano
E si definiscono
Io credo che non si è ragionato abbastanza intorno alla fondamentale discontinuità che caratterizza il nostro tempo rispetto a tutta la storia passata tutta
La novità non sta solo nella potenza sconvolgente della rivoluzione scientifica e tecnologica
L'avvento di questo si è intrecciata con l'altra grande novità
Che vede l'emergere di una condizione nuova di interdipendenza
Che collega tutto il pianeta in un reticolo sempre più stretto
Di feedback di interconnessione
E insieme a questi a fronte di questo nel patto che si manifesta una drammatica incapacità della politica a governare quella unità del mondo che sempre più nella realtà delle cose
E denti qui che viene il fatto che le domande ultime e quindi le religioni fanno il loro ingresso nello spazio pubblico
Pensiamo soltanto gli effetti catastrofici il potere se lasciato in queste condizioni un mondo fatto di quasi duecento stati molte dei quali sono se mi feudali altre sono nelle mani di avventurieri senza scrupoli
Altri privi quel minimo di capacità di autogoverno
Con le conseguenze che vediamo balcanizzazione
Genocidi di interi cliniche
Guerre di religione caos politico del cognome
E questa la Regione io credo
Per cui noi dobbiamo cominciare a chiederci se non abbiamo bisogna mettere in campo un'idea meno formale meno chiusa della democrazia
Io credo che sia questo il compito della sinistra dopo il Novecento cioè dopo il secolo dell'emancipazione del lavoro
Operare per estendere il campo della libertà umana
Una libertà intesa sempre più come padronanza dissi delle proprie capacità come espressione di quell'immenso potenziale di capacità di bisogni di idee e di speranze di diritti di sorvolo
Che sta nel mondo nel vecchio come nel Nuovo Mondo
è un fatto che siamo entrati nell'epoca che segna la fine dell'uomo
Io chiamo Ceccanti l'uomo giuridico
A cui le leggi del suo Paese concedono diritti identità protezioni non c'è più questo mondo
E se di questo si trattasse della fine dell'uomo protetto dei confini del suo stato
E dalle leggi del suo territorio
Allora diventa non un utopia
Ma amo necessità assillante la fondazione di una nuova democrazia post nazionale
E quindi l'affermazione di nuovi diritti d'arresto
Non è stato questo all'affermazione di nuovi diritti umani
La fine dello schiavismo ciò che fecero due mila anni fa ai seguaci di Cristo
Questa è davvero una grande ragione di dialogo e vinco
Questo volevo
E l'idea che può fondare una nuova alleanza con il mondo cattolico
L'alleanza per una democrazia meno astratta ingiusta formale priva di valori etici in un mondo come questo
In cui data la potenza della scienza e dei mezzi di stupirmi disponibili si rivelano sempre più necessaria forme nuove di convivenza di socialità di integrazione politica e culturali a livello mondiale
Perché in questa terra
Che osservata dai capelli ci ha ci appare così piccola e fragile
Una specie la nostra e diventata tanto numerose tanto potente
A causa anche dell'accelerazione prodigiosa dei suoi mezzi produttivi e del ritmo topografico
Con la potenza per di più con la potenza produttiva è concentrata nella parte più ricca del mondo
E quella demografica nella parte più povera
Da costituire una minaccia per la sopravvivenza della vita del Paese sta qui
La base per una nuova alleanza tra fede e ragione
Se è così i laici i laici rispondo anche al mio amico
Eugenio Scalfari
Devono sapere che la condizione
E che la illecita non sia una sorta di religione cristiana
Che vide
Ogni intervento giusto o sbagliato che sia come ingerenza del clero sui problemi morali
Ma la le città hanno spazio di libera espressione garantita tutt'e a tutte le confessioni
Concludendo quindi io direi questo
Non cerco sintesi ideologiche nel punto sul fatto che il messaggio cristiano
Come penso che alcuni laici si riduca a una sorte di religione civile
E neppure chiedo il nome di un nuovo grande progetto politico per il governo del mondo cui ho accennato
La rinuncia a quella fede vostre molti di voi che trascende la condizione umana
Io rispetto chi crede che il Regno di Dio non si trovi su questa
Penso però la straordinaria importanza che avrebbe l'apertura di un nuovo gran dialogo tra la sinistra
E quelle forze le quali sentono che è tempo di rivivere la rivoluzione cristiana come ricerca come cammino
Come spinta alla pace tra gli uomini e alla convivenza tra loro e quindi come qualcosa natura incompatibile con l'integrità
Perché cito il cardinal Martini
Esiste anche un relativismo cristiano che consiste nel leggere tutte le cose relativi al momento in cui tutta la storia sarà giudicata
Ivi compresa la storia grande e terribile che noi viviamo
Per cui dice il cardinale Berruti sogno non solo imparare vivere insieme dove diversi Cessalto rispettando esce eccetera ma dice una cosa molto bella non disprezzando CN anche soltanto tollerante uscì
Perché sarebbe troppo poco alla tolleranza ma neanche aggiunge neanche direi tentando subito alla conversione
E a proposito di questo complesso tra storia fede e ragione
Concludo ricordando una pagina molto bella del vescovo pagina
Il quale sostiene che fede e ragione sono chiamate a ritrovare la loro forza non per contrapporsi o per confondersi
Ma per una nuova alleanza
Di fronte quello che ho cercato di dire in questo mio intervento
Di fronte alla crisi profonda in cui versa l'intero pianeta
Adesso come i tempi della bomba atomica abbiamo bisogno di più ragione ed i più fede
Per aiutare il mondo a salvarsi dei conflitti che possono distruggere
Questo è il punto siamo chiamati dice don Paglia
Nella fatica dell'incontro e del dialogo
A individuare quel terreno comune su quale fondare argilla convivenza ed è in questo senso le giunge che noi siamo relativi più umili agli altri
Non siamo
Siamo partiti forte
Io volevo chiedere accecanti in qualche modo un'interlocuzione dal punto di vista di un cattolico che milita nella sinistra come vive
Questa proposizione di una nuova questione cattolica aggiungerei
E un cattolico c'è differenza tra relativismo e il pluralismo
Reichlin poco fa poneva il problema di una nuova idea della democrazia come orizzonte di un confronto culturale etico tra credenti e non credenti laici e cattolici
I cattolici i cristiani hanno sempre avuto nome del loro valore assoluto hanno non sono hanno sempre avuto qualche problema con la la democrazia almeno alle alle nelle origini stato una faticosa conquista ora che siamo all'alba di una nuova idea della democrazia mondiale
C'è il rischio di un'involuzione
Della chiesa dei cattolici di una chiusura in una cittadella assediata
Grazie
Vorrei tentare di rispondere a queste domande partendo da un'immagine
Che si presta bene a ricollegarsi alle cose dette fin qui dalla relazione di Mimmo passando per i vari interventi fino all'intervento di Reichlin
Quest'estate mi sono riletto
Quel saggio negli anni Sessanta del teologo Ratzinger Introduzione al cristianesimo
C'è un'immagine che usare il teologo Ratzinger che riprende da un altro teologo
Che piace molto penso a Maselli che non vedo in questo momento Hervey Cox uno dei teologi della secolarizzazione
R. Cox descrive quest'immagine
C'è un circo
Vicino ad un Paese questo circo credito alle fiamme
Il fuoco colpisce il circo e minaccia in breve tempo di arrivare fino al paese
I gli attori gli autori del circo sono già vestiti
Il principio pronto il clown allora la comunità del circo manda il clown già vestito da clown
Nel paese vicino per dire che il circo in fiamme che occorre tutti insieme spegnere l'incendio del circo perché altrimenti il circo Lucera ma poi c'era anche il Paese
Ovviamente che cosa succede vedendosi arrivare il cloud vestito da clown che urla disperatamente che circola in fiamme
Gli abitanti del paese pensano che un'efficace strategia propagandistica per vendere lo spettacolo del circo
In breve non li convince bruciati il circo
E per ultimo il Paese
Ora la metafora in origine pensata verrei Cox per dire
Dentro un contesto religioso cioè la comunità cristiana cerca di trasmettere il messaggio evangelico fuori da se stessa a questo messaggio appare così strano e stravagante che viene non solo viene rifiutato ma non viene neanche capito
Poi Ratzinger riprende l'immagine dice che c'era Hervey Cox è un po'semplicista perché lascia quasi intendere che se il clown non fosse stato vestito da clown tutti avrebbero capito avrebbero collaborato a spegnere l'incendio mentre invece il problema di comunicazione molto più grave che non semplicemente mandare tra un vestito da persona normale non l'attuale no
Però questo paragone che descrive il dramma dell'incomunicabilità si presta bene ragionamenti di stasera
Possiamo accogliere per certi versi la nuova questione cattolica come la Chiesa che pone delle domande rispetto a un contesto che brucia contesto internazionale che produce dove sono tanti fuochi no
E dove appunto il nostro problema è la comunicazione perché solo insieme possiamo spegnere i fuochi
E allora la laicità non è lo spazio che serve a escludere
A escludere le motivazioni varie che muovono i diversi soggetti che possono spegnere il fuoco dicendo che alcuni non devono avere cittadinanza
Recita nello spazio comune dove insieme mettiamo insieme non solo le motivazioni diverse reti di partenza
Ma cerchiamo insieme le modalità concrete comuni per spegnere i fuochi
Per questo la laicità assenso solo come laicità di integrazione no come la città di separazione perché altrimenti voi fate le leggi che bandiscono i simboli religiosi nelle scuole pubbliche ma le studentesse islamiche non vanno più nelle scuole pubbliche vanno nelle scuole private o si scrivono nei corsi di educazione a distanza non avendo più il rapporto con quei delle altre religioni
Con le conseguenze interni laicità di esclusione incrocio con le politiche di immigrazione Neirotti degli immobili
Abbandonate di Parigi
C'è un'immagine questa diciamo tra la geometria il diritto che lo spiega molto bene uno del di coloro che avevano lavorato nella commissione che ha preceduto la legge sui simboli religiosi e che era contrario arredi sui simboli religiosi un grande giurista protestante diciamo ovvero
Ci dice che
La laicità di integrazione va pensata come un triangolo è un grande spazio che è disegnato da tre lati ognuno parte da un lato diverso
Ed è tentato di pensare che la laicità sia solo il suo lato
Allora dice burbero gli atei e gli agnostici
Partono dal lato della recitazione cioè dall'affermare solennemente che lo Stato non si può identificare con nessuna confessione religiosa
Uno dei principi costitutivi della nascita ma che non è l'unico i credenti della Regione di maggioranza partono da un altro lato il lato della libertà
La libertà religiosa la libertà di manifestare regione in pubblico la libertà di esprimersi su tutti i temi pubblici
Pensando che anche quello sia l'unico lato dalla città ma anche quello è uno dei prelati
I credenti e le confessioni minoritarie partono dal terzo lato quello dell'uguaglianza per dire che la differenza numerica non deve comportare disparità di trattamento e anche loro rischiano di restare solo in quell'altro
E dice povero che la laicità è lo spazio coperto dai tre lati e l'attitudine mentale della laicità che ciascuno di noi deve assumere di partire dal suo lato ma di non scordarsi che le decisioni che dobbiamo prendere insieme stanno dentro lo spazio con tutti e tre i lati
Allora viene qui il problema
Con quali regole affrontiamo questo terreno e della differenza tra relativismo e pluralismo certo
Noi siamo in un Paese alquanto strano anche per i comportamenti di uomini politici di estrazione cattolica per cui diciamo abbiamo un presidente della Camera che pensa che bisogna andare d'accordo sui programmi nel mese di agosto discutendo al Meeting di Rimini
E che poi organizza contenutistica mente una legge elettorale per fare il bipolarismo sulle regole
Quando nei Paesi normali in genere si fa il bipolarismo sui programmi
E si fa l'intesa sulle regole
E questo è c'entra molto con la differenza relativismo e pluralismo l'idea anche su queste grandi decisioni
Sulle già sensibilità etica si vari stretta maggioranza è la traduzione parlamentare del relativismo etico io ho i numeri
La forza mi deriva solo dei numeri non mi preoccupo che tutti e tre i lati del triangolo devono stare dentro la mia idea di legge
Oggi vinco domani magari perdo faccio leggi in materia e dica ristretta maggioranza questo è il relativismo etico le leggi fatte ristretta maggioranza solo perché ho la forza e il relativismo etico se invece ragioniamo in termini di pluralismo
Cioè dell'idea che io non posso costruire ogni legislatura un diritto civile un diritto di famiglia e anche un diritto costituzionale diverso
Per cui le alternanze politiche non mi cambia non solo la legge X con la legge Y ma l'alternanza politica mi provoca l'alternanza dei diritti di famiglia e l'alternanza delle costituzioni
Io non sono rispettoso del pluralismo
Allora
E quindi io non contribuisco a superare le incomunicabilità volta per volta c'è qualcuno che prevale ma Brussel circo brucia il villaggio
Perché non è questo il modo di creare consenso comune
Ora nessuno di noi appunto le ricette pronte sarebbe riduttivo tuttavia
Alcune volte i brani biblici letti in contesti diversi ci danno delle indicazioni
Di stile
E ci spiegano molto bene la differenza tra assolutismo o integralismo che dir si voglia relativismo e pluralismo i nostri tre cardini
La torre di Babele è la descrizione dell'oscillazione tra l'assolutismo e il relativismo senza che mai si riesca ad avere il pluralismo
Capitolo undici della Genesi tutta la terra aveva un medesimo linguaggio e usava le stesse parole
Ora avvenne che gli uomini emigrando dall'Oriente trovare una pianura vi si stabilirono e dissero osu edifichiamo una città la cui Cina acquisiva penetri nel cielo rendiamoci famosi per non disperderci sulla faccia della terra
Ma il signore scese a vedere la città della torre che gli uomini costruivano le disse ecco essi formano un popolo solo e hanno tutti un medesimo linguaggio questo il principio del loro imprese
C'è l'assolutismo tutti parlano lo stesso linguaggio
Orso uscendo chiamo e confondiamo il loro linguaggio in modo che non si intendono più gli uni con gli altri il relativismo e la punizione
Per l'assolutismo
Ma
Gli Atti degli Apostoli ci danno la soluzione
La terza via tra l'assolutismo all'attivismo
Pentecoste ciascuno si capisce
Sentendo nella sua lingua quello che gli altri dicono nella loro e qui noi abbiamo contemporaneamente il rispetto delle diversità
E un principio di unità
E questo penso che ci debba guidare questo stile
Assolutismo pluralismo relativismo nel capire i dilemmi della politica che abbiamo di fronte per costruire insieme
Nuovi sintesi condivise in questo appunto se c'è un nuovo protagonismo cattolico deve essere messo al servizio di sintesi condivise non di affermazioni identitarie isolate magari nella logica del centrismo chiudo con ultimissima citazione
Diciamo che il nostro principale ispiratore politico di lungo periodo Emmanuel Mounier
Emmanuel Mounier nel volume L'avventura cristiana condanna l'illusione del centrismo e lo spirito di esclusivi sul
Ci dice
Mi ricorderò a lungo dello schiaffo che poco prima della guerra si riceveva in un paese vicino al nostro
Da mille piccoli affissi che da un muro all'altro ripetevano contro ogni avventura votate cattolico quello che oggi potrebbero appendere atei devoti misti ad altri l'elezione in base a quegli affissi di certi collegi particolarmente PET-TC mi fu ahimè un eloquente commento
Sono passati diciannove secoli da quando gli ebrei di Tessalonica trascinano Giasone i suoi fratelli davanti pulita chi e le presentarono dicendo costoro mettono sottosopra il mondo
La paura dell'estremismo ecco immune molto simile a quello giuramenti sul moderatismo fatto inondazione è una sottospecie della paura della morte
Certo l'estremismo non è giustificato sappiamo bene che esistono anche fra i cristiani spiriti un po'miopi che vedono la verità solo a caratteri cubitali
Spiriti esclusi visti che riescono ad afferrarne solo un pezzetto affidato e con quello spaccano tutto
Ma la certezza senza la ricerca non può essere che apparente e a questa ricerca distintivi sui Nuove sintesi condivise per spegnere insieme le incendi che deve essere indirizzato il nuovo protagonismo dei credenti grazie
Ora
Chiedo a Emanuele Rossi di anche all'orgoglio chiedere qualcosa che ha a che fare con questa ricerca dell'etica condivisa che mi pare il tema del nostra
Discussione la Costituzione nasce intorno alla ricerca del bene comune intorno a questo è stato il l'impegno dei cattolici della Rossi alla Costituente ora avvertiamo che di fronte al timore di un antico di un'antropologia della perché si affermino Antropologia anticattolica la Chiesa si preoccupa teme per lui un'irrilevanza dei cattolici
Così cos'è cambiato è un problema giuridico un problema etico è un problema politico
In particolare Manuele Rossi vorrei anche porre una domanda vista la sua esperienza e la sua diciamo attività professionale anche una approfondimento su uno dei temi che un po'all'ordine del giorno della polemica politica e cioè la questione della famiglia delle unioni di fatto mi sembra quello un punto concreto di verifica
Tra ricerca affermazione dei valori e ricerca
Di una etica condivisa appunto è possibile oppure siamo nel campo dove lo scontro è inevitabile
Grazie chiedo scusa innanzitutto se al termine del mio intervento dovrò coi abbandonare convegno ma
Proprio la tira un impegno a qualche chilometro di distanza devo ripartire
Cercherò di rispondere a queste impegnative domande anche le riflessioni che sono state finora svolte intanto segnalando
Un quello che a me pare un problema di contraddizione euro di dicotomia o forse anche di ipocrisie in ordine alla costruzione di un'etica condivisa
In primo luogo
Ma la dicotomia tra quella che potrei dire l'affermazione dei valori e dei principi
E la prassi conseguente
Richiamo diceva una frase di Arturo Paoli che è stato qui richiamato che uno dei limiti della chiesa è stato quello di averci fatto credere che bastasse affermare dei valori per ritenere che questi si fossero realizzati
Credo che questo tema vale ancora oggi nel dibattito
Tra le diverse posizioni no da un lato che basti affermare il valore della famiglia ad esempio il valore della di difesa della vita
E poi la prassi non dico solo personale insomma ma la prassi dei gruppi a cui ci si richiama dei partiti e così via
Non non si preoccupi di dare sostanza e prassi a tutto questo ecco nella relazione
Di Luca si sottolineavano come il tema della famiglia in generale sia richieda non solo una affermazione una condivisione del primato della famiglia ma richieda delle poi prassi legislative coerenti
Senza le quali diciamo questo tema rimane è una mera e vuota affermazione
E allora di fronte a questo forse bisognerebbe ricordare quella pass un passo della lettera di Giacomo insomma tu dimostra mi la tua fede senza le opere e io con le mie opere ti dimostrerò la mia fede
Allora questo prima dicotomia questa prima ipocrisia insomma che sia che basti affermare i valori e non sia invece necessario accompagnarli con una prassi coerente ma la seconda dicotomia che vorrei sottolineare tra
Quella distinzione tra alcuni valori che vengono ritenuti identitari e decisivi quelli che vengono chiamati i temi eticamente sensibili ha già questo è significativo
E altri che invece in qualche modo stanno sotto traccia o sui quali ci può essere poi mediazione e compromesso insomma ci può essere ognuno la può pensare diversamente
E
Con alcune riflessioni su questa dicotomia ossa queste ipocrisia da un lato a chi spetta stabilire quali sono i temi eticamente sensibili
A chi spetta stabilire l'agenda intanto
Perché
La vita siti la pace no
A chi spetta stabilire quali sono i temi sui quali occorre
Affermare una valenza etica
E d'altro lato e insieme a questo
Come si può porre diversamente la posizione di chi è chiamato Po e trovare soluzioni operative concrete legislative
Una diversa posizione personale su questo insomma già l'usare a volte il deferimento che su alcuni temi bisogna chiedere e imporre un'obiezione di coscienza
Che già mi sembra affermazione ossimori Khan somma contraddittorie in sé cioè l'obiezione di coscienza presuppone la libertà della coscienza insomma imporre l'obiezione di coscienza mi sembra una sorta di contraddizione
Ma perché su alcuni sì e su altri no chi spetta di dire su quelli sui quali occorre imporre questa
Diciamo questo vincolo no e questo limita la libertà di ciascuno di trovare le soluzioni
Mai questo poi c'è una riflessione che andrebbe fatta forse più in ambito diciamo ecclesiale ma sul su questa sorta di allargamento dell'area del dopo ma insomma per cui si ritiene che su il la d'una certa posizione su alcuni temi presupponga poi una appartenenza religiosa anziché l'appartenenza religiosa si misuri e si determini su l'adesione o meno a certe posizioni e non e non ad altri
E come pare che superando la logica che deve muovere la costruzione di un'etica condivisa sia l'esigenza di superare questa doppia dicotomia
E superarla in una orizzonte di costruzione l'etica condivisa sulla quale mi pare si devono porre alcuni punti fermi
In primo luogo quello che occorreva vere come orizzonte personale e di personale politico quello di realizzare mirare all'interesse generale
Al bene comune si chiamava in altro modo rispetto al quale anche qui c'è una c'è una una un'espressione che è un ossimoro insomma le leggi ad personam
Una legge per definizione non può essere ad personam però perché altrimenti non all'intera non mira all'interesse generale noi abbiamo assistito noncuranti non ritorno sulle leggi su cui tutti sebbene sappiamo ma è una legge che è stata fatta per impedire ad un magistrato di partecipare ad un concorso
Una volta ottenuto con l'obiettivo si è detto bene allora la legge si può cambiare
Allora se se questo è l'orizzonte evidentemente questo non è il l'orizzonte sul quale si può costruire un'etica condivisa
Quando dico questo naturalmente non faccio riferimento solo a un interesse generale che può essere comunque in qualche modo ha affermato boh o o mascherato insomma occorre vedere nella sostanza delle delle cose la realtà
L'altra
L'altra condizione per costruire l'etica condivisa mi pare
Sia necessario un atteggiamento che già veniva più volte richiamato da dei relatori che mi hanno preceduto
E che non possa partire da una logica secondo la quale esporre io affermare idee diverse significa intimorire qualcuno
Ma noi abbiamo assistito recentemente anche a questo insomma c'è chi ha detto dove non ci lasciamo intimorire
Ma di fronte a chi ha espresso posizioni diverse questa non è chiaramente la logica certamente l'affermazione di idee diverse va fatta con in modi con il rispetto con le l'esigenza effettiva di andare alla ricerca di quell'interesse generale ma non si può pensare che ci debba essere da parte di nessuno somma col pericolo di intimorire altri ad affermare idee diverso
E in questo credo che un un tema insomma un orizzonte una condizione sia quello di allargare anche l'ambito di riflessione della sinistra
Nel nel riferimento come già ci richiamava prima Reichlin a
Ad una questione morale ode etica che è stata interpretata riduttivamente
Il tema della questione morale è sempre stato un tema legato ad una moralità nei comportamenti politici credo che invece oggi un tema che deve muovere e ripensare a sinistra sia una questione morale o tecnica più analogo a largo raggio e proprio come ci ricordava prima Reichlin
Soprattutto incentrata sulla domanda quale concezione della libertà umana
Cioè che cos'è cosa vuol dire la libertà dell'uomo è libertà di fare ciò che vuole ciò che è in grado di fare oppure di fare ciò che corrisponde ad un progetto che ciascuno può avere su se stesso
Ecco in questo orizzonte così molto sinteticamente richiamato ma si colloca certamente il tema della famiglia il tema della famiglia oggi che qui pone una serie di domande
Famiglia e altre forme di convivenza oltre forme di unione comunque si vogliono chiamare
In primo luogo una domanda se e una domanda non retorica che pongo se affermare il primato di un modello come evidentemente sicuramente nella nostra Costituzione modello familiare significa impedire il riconoscimento o anche una forma di tutela di alcune figure diverse
Cioè in che modo la tutela la gara la riconoscimento di forme diverse di convivenza
Va ad intaccare il modello familiare il suo primato
Sì per fare un altro esempio meno drammatico ma certamente a nessuno verrebbe in mente di pensare che l'affermazione e la tutela di forme di organizzazione del mondo il lavoro ad esempio attraverso la cooperative
Faccia venir meno il riconoscimento del valore dell'impresa
Perché si pongono su Piani DiVersi tute erano posizioni diverse hanno anche in quanto ad obiettivi diversi e in una logica in cui l'uno e l'altro possono stare insieme
Per garantire l'iniziativa economica privata può anche
Andare di pari passo con la garanzia di forme diverso appunto di organizzazione
Della di tipo cooperativo allora russo questo vale anche per la famiglia oppure no questa ripeto una domanda non retorica però una domanda
Ad esempio a cui la Corte costituzionale ha risposto già da tempo somma da quindici anni con giurisprudenza costante che la risposta a questa domanda è negativa cioè l'affermare il primato della famiglia non pregiudica la possibilità di riconoscere altre forme di convivenza
è giusta non è giusta questa posizione della corte costituzionale si può ragionare si può discutere ma certamente mi pare che sia una domanda centrale in questo in questo tema
Certamente però ecco il problema della
Del della regolamentazione giuridica qualunque essa sia di forme diverse di convivenza diverse dalla famiglia deve essere come credo sia banale scontato ma forse val la pena ricordarlo muoversi su piani diversi
Una cosa e il piano costituzionale
Altra cosa è il piano giuridico altra cosa il piano etico pre
Credo che ognuno abbia le sue competenze si può dire certamente tutti hanno il diritto di dire che in base ad una propria visione etica il riconoscimento di altre forme è sbagliato
Ma il dire se è costituzionalmente possibile o no credo che lo debbano fare chi istituzionalmente a questi compiti o comunque insomma sono Piani DiVersi su cui muoversi
Ma se ci si muove sul piano costituzionale e concludo ecco credo che la Costituzione
Per quello che cerchiamo di di fare di dire di insegnare debba essere Presa sul serio tutta insieme non si può prendere a pezzi
E allora bisogna ricordare in questi anni insomma che
Nella nostra costituzione c'è scritto che l'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
E che anche questo
Se crediamo nel valore nel primato della Costituzione lo dobbiamo prendere sul serio
Anche altre parti forse meno importanti della Costituzione ma non da questo ad esempio che il servizio militare obbligatorio dove abbiamo fatto una legge che ha abolito l'obbligatorietà del servizio militare
Abbia affermiamo che i partiti devono avere un ordinamento democratico
Non mi pare che l'esperienza sia proprio in questo senso
Addirittura c'è chi propone ha proposto l'elezione dei giudici
Quando la nostra Costituzione dice che i giudici sono nominati per concorso
Ma soprattutto credo che non si possa delegittimare la Costituzione se si vuole affermare il valore di Hallyday principi della Costituzione e su di essi ad esempio addirittura basare no il il valore il primato della famiglia come di altre cose poi non si possa procedere ad un'opera di delegittimazione della Costituzione
Come un po'abbiamo assistito con l'invocazione ormai perenne insomma ormai da vent'anni
Di riforme radicali della nostra Costituzione che hanno poi come evidente risultato quello di delegittimare la Costituzione perché se da vent'anni si dice che bisogna cambiarla vuol dire che questa Costituzione non è più in grado di funzionare di reggere la nostra società allora credo che invece insomma anche il tema della famiglia proprio visto sotto l'aspetto se vogliamo della Costituzione ecco ci imponga di prendere sul serio la Costituzione tutta intera e di fare in modo che questa Costituzione sia ancora oggi il fondamento di quell'etica condivisa sulla quale poi costruire rapporti sociali grazie
Il
Ora la parola a Marina Sereni io
Volevo chiederle che cosa fa la sinistra
E i Democratici di sinistra cosa fanno i Democratici di sinistra
Per attivare questo dialogo e questa ricerca di un'etica condivisa
Io diciamo nella nella tra gli Effetti che si possono percepire di questa
Nuova presenza sulla scena politica della Chiesa c'è anche la una certa reazione
Nel mondo laico a qualche insofferenza verso presenzialismo della chiesa o quasi il timore che i DS siano con la loro testa
Nella ricerca di questo dialogo consapevoli dei rischi che può comportare una spaccatura su questi temi però dall'altro c'è un mercato elettorale che magari li potrebbe spingere verso per assecondare una deriva di reazione piuttosto energica a questa che altra domanda che vorrei fare se i DS sono siamo si considerano sono realmente ancora gli eredi della storia del PC e poi del PDS oppure se diciamo il pluralismo culturale che fu all'origine della Gre della nascita del nuovo partito
Sì un po'già essere soddisfacente insomma il bilancio di questi dieci anni e si può dire che qualcosa
Nella presenza di di matrici culturali diverse dentro i DS sia già un fatto
Attivo positivo vivo
Infine l'ultima domanda riguarda l'Ulivo è chiaro che l'Ulivo nasce proprio nell'ipotesi di mettere insieme laici e cattolici di ricostruire un nuovo dialogo l'Ulivo che che fine farà sì si potrà ripiantare oppure destinato a a seccarsi
Mi aveva detto dieci minuti per cui io farò finta di non aver sentito queste domande proverò a dire alcune cose perché prefetti no el capisco che a questo punto ci sarebbero tante cose da dire però abbiamo sentito una relazione molto ricca di Mimmo e gli interventi che mi hanno preceduto peraltro alcuni dei quali di autorevolissimi esponenti dei DS quindi diciamo siamo in in molti a rispondere per conto dei DS io selezionò alcune questioni la prima che ritenta di rispondere alla anche la prima domanda il nostro coordinatore io penso che la sinistra democratica e DS i riformisti del centrosinistra debbano impegnarsi molto per giungere ad una definizione condivisa di laicità Durante la battaglia referendaria che è stata difficile anche sfortunata in tanti noi abbiamo lamentato percepito una grande confusione nei linguaggi e quindi anche nei concetti
In quasi tutti i dibattiti e nella maggior parte degli articoli che sono usciti abbiamo visto o sentito parlare di laici e cattolici
Sia quando si ipotizzava una contrapposizione o magari si denunciavano contrapposizione sia quando si auspicava un incontro
Io penso che noi dobbiamo provare ad uscire proprio da questo che ha un senso se guardiamo al passato del nostro Paese né assai un meno se guardiamo all'oggi del nostro Paese e al futuro
Laici e cattolici e rischia di ingenerare almeno due equivoci gravi il primo che credenti e non credenti non abbiano lo stesso interesse rispetto al tema della laicità e cioè che la laicità sia un tema di una parte non di dei credenti e dei non credenti il secondo che gli unici credenti con cui dobbiamo dialogare sono i cattolici
D'altra parte nella stessa campagna referendaria io e tanti altri abbiamo provvisto sguardi un po'spenti diciamo assai poco convinti quando invocava amo la difesa della laicità dello Stato come uno dei motivi per modificare la legge quaranta sguardi spenti soprattutto da parte del pool della platea dei giovani
La percezione netta non so penso che Stefano Ceccanti ne avrà fatti almeno quante me
E la percezione netta di usare una parola che avesse poco senso che avesse perso significato
Di fronte a questioni di merito così complessa e così delicate come quelle che erano al centro della materia dello scontro referendario ecco io penso che
Da quell'esperienza che tutti ci portiamo appresso con la discussione che ci ha che ci ha visto anche dialogare all'interno del partito su posizioni diverse credo che non sia una perdita di tempo interrogarci ancora sul significato della parola laicità
E anche provare armi fondarne il valore nel contesto culturale politico di oggi
Perché se la laicità è il rifiuto di fondare la politica le istituzioni la convivenza su una verità assoluta in questo caso su una verità assoluta non necessariamente solo religiosa
Se la laicità e l'attitudine al confronto alla di alla discussione la ricerca di un dialogo tra culture e visioni diverse
Allora da una parte del tutto evidente che questa laicità è un contenuto irrinunciabile diciamo della democrazia e dell'identità dell'Occidente così come si è andata storicamente determinandosi
Ma è altrettanto evidente che era laicità non è il contrario di religiosità non è indifferenza alla sfera dei valori
Ed è condizione anzi per il rispetto e la piena diciamo il pieno dispiegamento della esperienza religiosa allora una laicità di questo tipo adesso il professore di diritto hanno già parlato
Una democrazia che assume questa idea di laicità è una democrazia che sceglie la fatica di una di un di uno spazio pubblico di discussione
Di confronto tra culture e visioni diverse per conquistare una convivenza civile fondata su valori e principi massimamente condivisi
Io penso che qui ci sto ci sta ancora lo spazio c'è lo spazio per cercare gli strumenti i luoghi questo spazio pubblico insomma è sufficiente le istituzioni così come noi li abbiamo pensate e costruite per avere questo spazio pubblico per questa discussione
Per questa discussione che ci porti ad una convivenza civile fondata appunto su principi e valori largamente condivisi
Penso che ci sia a cui un tema molto politico questa idea di laicità comporta un processo dinamico non è la difesa statica di un corpo di valori
è abbastanza evidente che questa che questa concezione della democrazia della politica della laicità entrino intenzione in sofferenza lo diceva benissimo Reichlin per cui non ci ritorno in un mondo che è mutato impetuosa mente questa concezione della laicità della politica
Entrano in tensione
Ecco io credo che in questa tensione
Abbia ragione Mimmo ha ragione Luca quando dice non possiamo più escludere le religioni dalla dimensione pubblica no poi lui usava un'altra frase non si ricostruiscono fondamenti di senso legami sociali coesione sociale senza far leva
Anche sulle risorse simboliche morali che le grandi fedi religiose portano con sé io condivido questa affermazione penso che intanto nella sinistra non sia del tutto scontato che questa affermazione sia condivisa
Credo che invece debba essere un punto di partenza a cui aggiungerei due e altri elementi di riflessione primo uso anch'io la stessa parola
Anche fuori dalle grandi fedi religiose ci sono risorse morali e valori essenziali
Prendono origine da sentimenti civili dalla comune appartenenza al genere umano da scelte filosofiche politiche prendono altre strade ma non sono meno significative perché non prendono la strada
Della chiesa o della fede religiosa quindi il primo punto che mi sento di sottolineare in questa ricerca comune
Della laicità di una un nuovo senso della laicità secondo io credo che riconoscere il valore delle fedi e delle istituzioni anche religiose nella dimensione pubblica in qualche modo essere attenti agli stimoli alle sollecitazioni che da quel versante possono venire alla politica
Però non significa pensare che la politica possa sottrarsi dal fare i conti in quanto tale con quelle domande di senso che la modernità ci consegni e di cui tutti abbiamo parlato cioè voglio dire la politica i suoi soggetti le sue sì istituzioni non possono delegare ad altri luoghi quella sfera la sfera dei valori e la sfera delle grandi domande di senso
Una politica che voglia fondarsi sulla laicità bisogno di più valori nondimeno valori ha bisogno di più solidi fu riferimenti etici e anche di una sua autonoma capacità di mettere a confronto
Opzioni e visioni diverse per farne scaturire una sintesi su un progetto una idea del del futuro ecco io credo che noi dobbiamo contrastare questo
è un tema che nella nella sinistra dobbiamo poter sviluppare il rischio di una politica che magari in nome della laicità o in nome di un autentico riformismo finisce per asciugarsi molto il ridursi a una gestione del potere al pragmatismo diciamo una ad una azione di tipo fortemente pragmatica la seconda questione su questa ricerca io
La prendo utilizzando due esempi io penso che mettere alla prova questa nostra ricerca sulla laicità
Sia più semplice non dico che sia l'unica strada ma sia più semplice se affrontiamo con un qualche rigore con serietà alcuni temi che hanno forti implicazioni etiche ma che sono anche parte della vita quotidiana del Paese delle nostre comunità delle persone
Non mi riferisco cioè a quelli che noi comunemente mettiamo sotto l'etichetta temi eticamente sensibili la Bortolato vita e la morte l'eutanasia la sessualità eccetera
No penso piuttosto a due questioni che sono diciamo state oggetto di molti degli interventi io li prendo da questo versante che possiamo affrontare con un approccio squisitamente politico quindi non ideologico non astratto ma al tempo stesso con una forte carica valoriale
Faccio due esempi la famiglia e l'immigrazione
La famiglia è stata una un terreno di scontro ideologico in questi anni con l'esito che ha detto benissimo Mimmo nella sua relazione
Io penso che qui ci sia anche un limite della sinistra noi non abbiamo davvero
Valorizzato le nostre proposte non abbiamo forse avuto il coraggio fino in fondo di considerare le politiche per la famiglia
Come il perno di una nuova concezione del welfare
C'è stato una reticenza c'è stato forse anche qualche timidezza come se mettere al centro alle famiglie significasse avere meno attenzione ai diritti degli individui delle singole persone io penso che questa timidezza ci sia stata intendiamoci io penso che avremmo dovuto e dobbiamo guardare alle famiglie quelle reali noi facciamo una discussione sulle famiglie
A partire da dei modelli astratti le famiglie concrete reali sono belle e sono brutte
Le famiglie quelle regolari e sto parlando delle famiglie quelle santificata e con il matrimonio sono belle perché sono il nucleo in molti casi nella stragrande maggioranza dei casi sono il luogo delle relazioni primarie di solidarietà
Ma sono anche brutte sono luogo di patologie che sono luogo di violenza sono luogo di solitudini
Io penso che noi avremmo dovuto mettere al centro di più ecco e dobbiamo mettere di più al centro di una nostra riflessione e di una nostra idea del futuro di questo Paese le famiglie guardare alle famiglie
Reali cercare di capire come si può sostenerle nei passaggi cruciali difficili
Cercare di renderle protagoniste di una nuova idea di una nuova rete dei servizi questo ci aiuterebbe molto io scusate sto cercando di portare a terra un dibattito perché io penso che se facciamo questa scelta questo ci aiuterebbe molto
Ad affrontare delle dei temi profondamente
Come dire radicati nelle diverse culture in maniera però non ideologica io ricordo un dibattito di qualche tempo fa noi adesso abbiamo discusso delle unioni di fatto ma se vi ricordate c'è stato un momento in cui in Italia si parlava dei single
Come se fossimo siccome se fossimo diventato un paese di gente che sceglieva di vivere da sola non voleva più fare figli eccetera eccetera poi qualcuno vedo giustamente passata annuisce qualcuno andò a vedere le statistiche e tutte queste singole erano quasi tutte donne poverine erano delle donne vedove rimaste sole che magari avevano bisogno anche di qualche Sostegno diciamo così non erano le donne voi spiega avevano scelto di non spostarsi più e di non fare i figli ecco io penso che noi dobbiamo prendere da questo capo il tema delle famiglie e dentro a questo capo arriva anche il tema delle convivenze delle altre forme di convivenza su cui si sono fermati gli altri
Quindi io non mici soffermo
Ecco mi piacerebbe che un dialogo tra varie culture anche vari ispirazioni partisse da cui perché in una società che rischia di atomizzarsi di frantumarsi molto in cui rischia di prevalere
Le cui ISMU l'individualismo eccetera forse ci sono più punti in comune sì cioè se ci occupiamo delle famiglie e di tutte le forme di convivenza forse scopriamo diciamo che tra credenti e non credenti tra tra ispirazioni più laiche ispirazioni diciamo che si rafforza non una fede religiosa scopriamo che abbiamo molti più punti in comune io penso che la sinistra fa fa un buon servizio alla laicità
Intesa come l'abbiamo discussa questa sera se prendiamo il tema della famiglia e sfidiamo
Sfidiamo i famosi difensori della famiglia su questo terreno io trovo inaccettabile di ipocrita che si possa fare un titolo così di fronte alla finanziaria quelli in fondo non lo leggono
Tagli agli enti locali virgola più soldi alle famiglie
Ecco
Questo è il tema io penso che questo tema noi lo dobbiamo di svelare del tutto totalmente e nei prossimi giorni avremo modo
Di farlo la se il secondo esempio che faccio più rapidamente perché ho preso già troppo tempo quello dell'immigrazione
Perché anche qui noi siamo sollecitati molto dall'immigrazione
Portatori di culture diverse di religioni diverse di abitudini sociali diverse e la politica di una la costruzione di una politica giusta sull'immigrazione non è solo un problema di risorse per l'integrazione disservizi controlli contro l'esclusione sociale è un po'più complicato
La Bossi Fini e le ideologia della paura hanno fatto un clamoroso fallimento da questo punto di vista siamo diciamo avvantaggiati ma non questo non toglie che siamo di fronte a un tema molto compresso molto complesso
La dico così è necessario inventare un nuovo modello di convivenza
E per questo abbiamo bisogno di essere sorretti da una impalcatura di valori molto forte non abbiamo le risposte io per esempio non ho la risposta di fronte alla vicenda della scuola di via Quaranta
Non ho la risposta
E non credo che noi possiamo affrontarla soltanto sotto il profilo dell'ASS come dire del della lotta al terrorismo che è altra cosa ovviamente se c'è un luogo dove si no dove si costruisce terrorismo è chiaro che ma il il la questione più generale e più grossa ed è più complessa
Ecco io penso che dovremmo partire di più da questi temi non perché non veda che ci sono anche gli altri
Non perché non veda che ci sono poi le questioni quelle più controverse come rapporto tra scienza politica e fede alle questioni di cui ha parlato Mimmo nella relazione
Però penso che queste questioni più controverse
Anche per queste dovremmo passare diciamo perché certamente c'è un'azione di governo che riguarda anche questi temi no penso alla regolazione necessaria
Della della ricerca scientifica ai punti di equilibrio che dovranno essere raggiunto su alcune materia così controverse però io credo che su questi terreni
Più delicati dobbiamo provare a mantenere aperto un dialogo davvero senza scomuniche come diceva
Mimmo e anche accettare di volta in volta delle conclusioni provvisorie
Delle dei compromessi imperfetti cioè non credo che siano questi in prima battuta i temi e i terreni su cui
Siamo facilitati a costruire e a rifondare una idea di laicità che non sia quella che abbiamo fin qui detto non essere non essere utile non essere
Non essere diciamo quella che che che che vogliamo quella che che ci vuole ultime due questioni una sui DS pluralismo etico più pluralismo scusate politico no mi sono segnato una cosa sul fregio Enrico per cui beh i DS sono un partito pluralista
Ancora con molti difetti certamente più democratico più più per una rissa di tanti altri diciamo così ma abbiamo ancora molta strada da fare
Credo che le anime che hanno scelto di dare luogo dopo il PDS AIDS siano tutte anime vitali naturalmente c'è una sorta di dialogo bilaterale
Tra il ceppo originario diciamo così e le singole anni meno e dobbiamo superare questo punto
Tutti dialogano con il gruppo dirigente che viene dall'ex PC non va bene diciamo bisogna che a un certo punto si dialoghino tutti contenti diciamo così perché si faccia un dialogo multilaterale
A me però alla fine di questa discussione diciamo di oggi è venuto in mente mentre stava ascoltando una cosa cui non avevo mai pensato noi siamo anche un partito dove vivono diverse fedi religiose
Con ruoli di responsabilità
Abbiamo responsabile dell'immigrazione che islamico
Abbiamo scoperto che nella Sinistra giovanile ci sono molti giovani musulmani d'Italia fino a poco tempo fa anche il loro presidente
Abbiamo esponenti delle comunità ebraiche più prestigiose penso al nostro capogruppo al Comune di Milano Emanuele Fiano che una esponente di primo piano della comunità ebraica in quella in quella città penso al Gruppo Martin Buber e da e Brad per la pace che sono quasi tutti iscritti ed elettori dei DS e poi naturalmente c'è molto ci sono molte esperienze che provengono dal mondo cristiano e cattolico
Mi Mimmo diceva nella relazione dobbiamo come dire sviluppare un dialogo interreligioso no dobbiamo essere pronti a spingere le grandi fedi a dialogare tra di loro e io
Mi viene da dire che forse un piccolo seminario tra tra quelli dei DS diciamo che con no che vengono da queste diverse religioni e che hanno scelto tutti per strade
Veramente diverse di stare in questa forza politica potrebbe aiutarci finisco con la questione dell'Ulivo beh intanto per mantenere aperta la prospettiva dell'Ulivo ci sono tre tre condizioni
Una che battiamo questo tentativo osceno di riforma della legge elettorale
Perché quella legge
Visto l'origine molto di più dell'Ulivo quella legge distrugge bipolarismo italiano
Un bipolarismo certamente imperfetto che si potrebbe si può migliorare ma quella legge eh
Come dire va in tutt'altra direzione come dire anche è anche un insulto all'orientamento della stragrande maggioranza degli italiani devo dire che hanno non solo vissuto un referendum alcune alcuni anni fa ma che su quella strada del bipolarismo hanno mostrato più e più volte di volerci stare e di volerci credere
Quindi la prima condizione questa la seconda condizione perché l'Ulivo
Rimanda una prospettiva aperta
E che Prodi alle primarie prenda tanti voti
Perché
La la come dire l'impegno politico di Prodi di Romano Prodi è un impegno politico segnato dalla scelta dell'Ulivo
E io trovo che da molte parti quando ci rivolgiamo agli elettori e le elettrici che ci hanno votato alle elezioni europee poi in molte regioni anche alle regionali sotto il simbolo dell'Ulivo
Trovo che tra quegli elettori ci sia una forte identificazione con la figura con la battaglia politica di Romano Prodi quindi penso che le primarie debbano rafforzare quella prospettiva terzo
Credo che anche i voti ai DS avranno un peso a mantenere aperta la prospettiva dell'Ulivo lo dico quale che sarà il il il sistema elettorale naturalmente noi abbiamo fatto quella scelta con grande serietà per noi non è stata e non è una scelta elettorale è una scelta strategica
Che guarda ai bisogni del Paese non vogliamo solo vincere le elezioni vogliamo governare il Paese quindi vogliamo fare le riforme per fare le riforme abbiamo bisogno
Dell'Ulivo abbiamo bisogno di una coalizione con un forte motore riformista ecco penso che il voto ai DS la forza dei DS dopo le elezioni del due mila sei possano essere un altro tassello che contribuisce a mantenere aperta la prospettiva dell'Ulivo
Allora la la moderazione e non il moderatismo del moderatore il Consiglio di chiudere però il fai parlare Stefano Ceccanti aveva una piccola postilla
Siccome Reichlin mi ha detto che lo ha posto una domanda ai costituzionalisti sulla democrazia se noi possiamo continuare a ritenere la democrazia uno scheletro di regole che vivono a parte rispetto alla società
E noi non abbiamo risposto a questa domanda anche perché la domanda sua si aggiungeva le quattro cinque Claudio Sardo
Ci dà per rispondere dieci minuti io penso che una breve cosa gli vada detta
è chiaro che c'è un collegamento molto stretto con la questione la laicità la laicità significa la separazione dello stato delle strutture istituzionali delle chiese ma non significa affatto che lo Stato si separi dalla Società dove ci sono anche le chiese vari altri portatori di valore
Perché questo sarebbe fare dello stato un qualche cosa che non ha una minima base materiale differimento
E allora è chiaro che
E la democrazia è fatta di regole ma queste regole a loro volta derivano sono il condensato di valori che si producono altrove e di valori che trova nuove sintesi
Per questo non possiamo essere indifferenti ai produttori di valore al fatto che questi produttori di valori si incontrino
Perché altrimenti noi non abbiamo il punto chiave è il perno su cui agiscono regole
E chiudo banalizzando con con un caso per capire come le regole contano appunto conta la produzione di valori il rigore che si esprime in produttori valori di incontri
Quando accadde in Francia una cosa analoga a quella che discutiamo oggi c'è una maggioranza che si vuol fare una legge elettorale a suo uso e consumo e ahimè lo fece la sinistra nell'anno mille novecentottantacinque almeno ci fu nella sinistra una persona che sulla base di valori e di rigore morale nonché non faceva il Presidente della Camera che che sarebbe meglio che si dimettessero i presidenti tra precisa il ministro
Faceva il ministro dell'Agricoltura a Michel Rocard si dimise con una lettera aperta sul mondo dicendo io mi dimetto da questo governo perché non è pensabile che ci si costruisca sulle regole una legge appare a misura
Dice locale si dimise purtroppo non abbiamo solo un problema di regole se nessuno in questi giorni ha sentito di doversi dimettere con questa proposta che è stata fatta grazie
Sentite
No siccome siccome Prodi e già nei paraggi e quindi
A garantito di essere sarà puntuali sarà puntuale l'invito è di essere di nuovo cui cinque minuti alle nove perché lui ha detto che stava qui un minuto prima delle nove
Allora cominciamo direi
Ma abbiamo tantissimi stimo tempo
Io non rubo
Non rubo spazio a Romano anche perché non voglio rischiare di essere di nuovo richiamato vi avessero imparato come l'anno scorso utilizzai tre minuti e mi disse guarda hai già detto tutto tu e quindi quindi non non non dico non dico quasi nulla se non
Un ringraziamento
A Romano perché tornato perché qui con noi anche quest'anno un ringraziamento anche per il messaggio per la l'editoriale tra virgolette che ha voluto rivolgere nel numero negli ultimi trovate in cartellina
Ai cristiano sociali comma Italia solidale con il nostro Younes
Dove c'è un impegno nel quale noi ci riconosciamo che per noi è importantissimo noi siamo nati con l'Ulivo
L'ho detto nella relazione per noi è quasi lo è lo scopo della missione
La nostra identità corrisponde a quella aspirazione a quella grande idea politica
Della fine dei conflitti delle lacerazioni che hanno caratterizzato decennio la storia politica italiana no scontro tra credenti e non credenti laici credenti e laici non credenti
La ricomposizione ecco
Di della parte migliore della storia politica italiana di riformismi di diversa matrice culturale ideale
Politica naturalmente
Il fatto che lui dica non solo quell'idea non è morta ma la vittoria
A partire ovviamente dal successo delle primarie
La vittoria elettorale dovrà anche servire per rilanciare alla grande quell'idea quella proposta politica L'Ulivo
Abbiamo fatto delle proposte adesso naturalmente non le riprendiamo cui questa sera
Quindi noi siamo contento che lui sia a cui noi
Vogliamo garantire ma insomma non ci sono parole per dirlo tutto il nostro sostegno tutto il nostro impegno
Tutta la nostra determinazione perché ci sia intanto un risultato straordinario un risultato positivo le primarie noi dobbiamo utilizzare queste settimane per collegare la campagna delle primarie ai grandi problemi che sono al centro della vita politica i problemi che hanno le famiglie i problemi ai rischi della riforma elettorale questione la democrazia cioè fame una grande occasione
Di dialogo e di confronto con pone il Paese con la società
E poi naturalmente a prendere il via dal quello risultato per per il cammino che ci aspetta in vista della campagna elettorale un cammino difficile un cammino impegnativo
Tra l'altro incandescente perché probabile che come stava come come come è evidente il Polo le tenterà tutte
Per contenere le conseguenze negative della scadenza elettorale per cercare persino di capovolgere un risultato ecco siamo siamo con Romano siamo naturalmente per quello per le forze che abbiamo con nostro partito con i Democratici di sinistra e naturalmente con un impegno che si riconosce
Nella nello sforzo che ciascuna delle componenti del della unione sta facendo per garantire il massimo di unità il massimo di coesione di tutta la coalizione di centro sinistra
Facciamo gli auguri a Romano perché li facciamo tutti noi a noi stessi e li facciamo l'Italia li facciamo nostro Paese
I ringrazio dalle parole ma non mai mica detto cosa debbo fare
Operano fa
L'anno scorso è fatto al presidente della Commissione quest'anno novantotto no non me lo ricordo neanche più
Non me lo ricordo neanche più
No davvero sono io a ringraziare tre e voi per l'affetto l'appoggio
E soprattutto per questa grande comunanza di obiettivi no nelle parole di meno sono state per me
Un
Veramente un grande incoraggiamento perché proprio c'ha la stessa gerarchia
Di valore chi sono gli stessi obiettivi nella politica
Va visto che mi avete lasciato o
La via libera Nore far proprio alcune riflessioni sulla politica di oggi sull'economia di oggi
E basta e basta sembra abbastanza no
Perché siamo in un momento di particolare interesse c'è
Davvero una scollatura fra governo e paese
Come mai c'è stato nella nostra società dicevano tante volte dei vecchi tempi che si era creato una frattura fra la politica e i cittadini
Direi che oggi questa frattura diventata un
Ferita mortale
Ma c'è anche un Paese che soffre l'economia
Avrà anche i consumi sono ferme
E il discorso delle famiglie che non arrivano a fine mese della quarta settimana non è un'invenzione dei politici ma è un'analisi dei supermercati
Ci sono dei dati che fanno fama fanno spavento non so io volevo testa dei telefonini venduti che prima cominciava a calare il ventiquattro e venticinque adesso comincia a calare il venti del mese
Sono tanti fatti di questo genere che evitano sensazione di un Paese
Fa fatica no fa fatica per soprattutto
Il problema della precarietà e dell'occupazione giovanile che io ritengo poi lo vedremo il numero uno dei problemi del nostro Paese non il numero due o il numero tre
Intanto e partiti della maggioranza
è lì che che erano vogliono cambiare in leggi
Elettorale lo fanno queste sceneggiate eterne pensate a come è stata l'estate no Scola fare Fassino Siniscalco Tremonti
Totò e Peppino divisi per Leno no cioè Siniscalco Fassio che vanno al fondo monetario e non si parlarono queste cose sono state volate sono state per l'Italia un danno a parte l'umiliazione
Un danno tremendo tremendo no oggi stesse parlando a Venezia con presenti un partito francese come battuta dice ma questa cosa potremmo fare a Roma
Attività di tipo finanziaria pubblicano e questo risponde sì
La grande immagine
Che avete adesso nel mondo della finanza internazionale
è passato oltre no proprio quotidianamente ci sono questi problemi no
E tutto questo si inserisce in un cammino che noi su cui abbiamo già discusso varie volte avete voi discusse varie volte ma che io ve lo voglio richiamare cioè questo quinquennio dal punto di vista gli stravolgimenti oggi vede la legge elettorale
Ma ha visto e vedrà soprattutto lo stravolgimento della costituzione noi viviamo suonato un campanello di allarme
Lo abbiamo fatto
Anche alla vigilia della discussione parlamentare sulla riforma della Costituzione
Lo faremo ancora ma veramente una marcia inesorabile quale dalla maggioranza
Verso lo stravolgimento della nostra costituzione
In cui si creeranno con le nuove norme tensioni fortissime fra centro e periferia tensioni fra cammina e senato da tra diverse competenze la diversa composizione indebolimento di tutte le strutture di Chiara sia e come conseguenza la necessità di un fortissimo accentramento politico nella persona del Presidente del Consiglio quindi una o un'umiliazione di tutte le altre cariche dello Stato
Un Presidente del Consiglio che diventa quasi ogni potente se vi ricordate io parlato
Analizzando questo aspetto secondo la prassi dei padri costituzionali americani l'ho chiamata
Col corretto nome di dittatura del premier ed è successo venerdì ma il corretto nome costituzionale
è proprio la dittatura del premier
E io credo che questa ma fra poche settimane di nuovo o pochissime settimane avremo l'atto finale dell'approvazione
Della di queste
Manovra dei cambiamenti alla Costituzione abbiamo il penultimo atto o il voto alla Camera
In ottobre e quindi il voto al Senato successivamente
Naturalmente è chiaro e qui era prima conclusione che se venisse approvata questa
Riforma ci batteremo per un referendum com'è nostro diritto
Come
Diventa una necessità impellente poi c'è stato un altro
Grande cammino comune in questi anni
E leggi ad personam
L'elenco di queste leggi lunghissimi detto che per lo faccia de per l'elezione di farci bilance rogatoria internazionale Cirami Schifani la proposta Cirielli sulla riduzione del del prescrizioni certi reati proprio perché è un cammino che prosegue fino all'ultimo giorno della legislatura poi plagi Gaspare e così via su questo sempre per aprire un'analisi e un cammino politico a io credo che il governo su futuro sulle leggi ad personam
Non debba solo chiedere
Raboni sezione di questa
Mentre
Mentre su altre leggi
Mentre su altre leggi
Anche che contrastiamo fortemente no parlo della Moratti parla della legge Biagi impropriamente lettere per Biagi io credo che bisogna fare nelle riforme totali ma ci sono alcuni aspetti che dovremo in qualche modo conservare su queste reti proprio
Io credo che sia decenza
A farne sparire
Un'altra cosa da abolire totalmente sono e condoni e l'abbassamento del senso di legalità condono ne abbiamo avuti di tutti i tipi
Sia per fare cassa sia per distribuire privilegi a categorie e a gruppi di persone favoriti
Abbia avuto condoni tutti i tipi fino allora condono ultimo su cui avevo fatto una scommessa Pro per provare il senso del ridicolo quello della patente a punti e poi alla fine ci sono arrivati ma non
E
Io credo che
E legalità condoni dovranno scomparire
Dalla nostro calendario politico
Ma stiamo attenti che questo vuol dire costruire un'amministrazione fiscale
Se aria
Attenta corno regole che durino a lungo nel tempo imporre del cittadino sappia che il fisco e la cosa se
Vi assicuro che importantissimo quando mi chiedono quando dico ma dovremo contare anche
Per il futuro del nostro Paese sul imposizione fiscale
Per aumento la lotta contro l'evasione molti mi sorridono come se fosse un un buon desiderio ma che poi porta a pochi soldi quella che non è mica vero
Non solo non è che io creda
Alla lettera le parole precede il consiglio che ha detto per quaranta per cento per l'economia nera quindi basta prendere metà dei quali siamo già posto proprio più problemi finanziari
Ma c'è però una mia esperienza diciamo ma quando nel mio governo con qualcuno dice anche perché per per la faccia scura di Visco può anche darsi ma ogni trimestre arrivavano a parità di aliquote molte più imposte di quelle che si prevedevano ma perché perché i cittadini capiscono c'era una legislazione fiscale un'amministrazione che aveva ordine semplicemente di fare il suo dovere bravi dirigenti
Che avevamo cercato di mettere e la macchina cominciava ad andare a regime
Fatti ci sono pochi decisioni che passano sempre di nascosto ma la prima decisione capire questo governo è stato quello di sostituire il direttore
Intel imposte dirette
Detto alla gente non dice niente testo ma a chi è interessato alle evasioni questo che il messaggio più più più importante ed efficace più immediato no non si danno altri messaggi che questo noi dobbiamo ricostruire questa struttura amministrativa che è stata in questi anni umiliati
C'è infine l'altro discorso ultimo quello dell'attacco definitiva il bipolarismo la proposta di legge per proporzionale
Una proposta di una scaltra essa machiavellica straordinaria debbo dire che lo dico con ha un senso di di quando si ammira il ma alle nuove diceva caro quello che aveva è peggio di così e Diabolik o no e
Perché diabolico perché alla fine
Casini ottiene il proporzionale
Berlusconi la leadership la lega si fa mettere nelle liste bloccate e quindi può avere anche un parlamentare in Sicilia o in Emilia e in Toscana e veramente un i partiti piccoli
Vengono spinte si addentra coalizione precisando in percentuali diverse perché sta fuori perché da dentro c'è proprio
Fieno per tutti i buoi proprio
è una cosa straordinaria il risultato l'ingovernabilità sei parlamentari in mano ciecamente ai partiti che ne fanno quello che vogliono prima e dopo le elezioni
Non solo ma un piccolo gruppo determinarne instabilità la sorte del governo
Quindi l'opposizione a questa legge
Ed importanza
Ma straordinaria io voto la netta sensazione
Che la Casa delle Libertà vada fino in fondo
Prima delle composizioni fatte ultimi giorni ritenevo che fosse quasi impossibile l'approvazione ora evidentemente con quello che vi ho detto con l'approvazione può entrare nella natura nella natura delle cose
Quindi è un passo indietro di dieci anni
Torna Sacchi che che abbiamo fatto per dare al Paese una governabilità no ed è Santa sì proprio la la ironia della storia
Danno per effetto del fallimento del governo Berlusconi danno la colpa al bipolarismo
No cioè pulito l'arrivo viene condannato semplicemente perché un governo del popolare è stato un cattivo
Città niente coppie polari centro con il livello ma della persona
Ma anzi è stato un governo che poco ha risposto allo sprint il probabilismo perché
è stato la contrattazione continua
Fra e diversi partiti
Con per la complessità
Era un tipo di concorrenza complesse però composizioni interesse i tre partiti e in più composizione dell'interesse dei partiti con l'interesse dei gruppi di interesse il Presidente Consiglio
Risulta attestata un la precedenza assoluta perché se analizziamo europee sto descrivendo i fatti di regia persona che non sempre pronto il binario ho preferito l'ultima legge
Proprio che pensate che nonostante la legge elettorale importanza dominante non viene discussa parte di queste va martedì successivo perché si dà la precedenza
L'altro Previti due diciamo come che parta Cirielli qualcosa del genere insomma cioè siamo veramente a un fatto sistemico di
Appropriazione dello appropriazione dello Stato ecco questo è
Il la la situazione che noi abbiamo e anche qui ha risposto politica è una risposta di estrema durezza è importante perché nell'Unione ci sono anche dei partiti
Che avrebbero voluto
Tornare al proporzionalismo Rifondazione comunista ad esempio non ha mai negato o dall'altro lato per motivi opposti Mastella mai negato una preferenza netta verso i proporzionalisti
Ebbene sono stati i primi alla riunione dell'unione a dire no ora nel diritto alla rischiamo di fare un inizio di legislatura modificare adesso sarebbe un fatto ed eccessivo e noi ci opponiamo insieme a tutti voi quindi abbiamo una concordi assoluto
E nei prossimi giorni su questo poi sulla economia sulla finanziari libertà però un attimo fa poco noi faremo la battaglia con tutti i mezzi democratici conosci
Tutti in metri democratici così
Ecco questo il da Podestà economico
La situazione è talmente grave che viene presentato con lo nullo di gioia la crescita zero una crescita che non ha visto nemmeno davanti rendete conto a che punto siamo arrivati
La situazione è estremamente gravi soprattutto il problema è che il Paese ha perso capace accetta concorrenziale
Ad altissima velocità
Una produttività italiana non non cresce
Di fronte agli atipici concorrenti nostra vista commenta e la bilancia commerciale peggiore
Possiamo statici sempre ultimo penultimo tra i paesi europei
Nonostante
Questo
La domanda
Interna retrostante da parecchi anni si è depressi e non da alcun segno
Quindi risveglio
Il deficit il Bilancio
Aumentato a livelli smisurato calcoli Serri che ho visto negli ultimi giorni e me lo danno fra il cinque tre
E cinque cinque per cento sostanzialmente il cinque cinque per cento siamo al di là di ogni immaginazione
E allora si prepara una una finanziaria
Che
Noi abbiamo l'obiettivo che passare al duo otto in due anni si prepara questa una finanziaria di due in cui il rientro dello zero otto per cento essendo cinque cinque
Meno zero e otto
Arriviamo al quattro e sette mettiamo quattro e cinque allora la mano corre quest'altro anno chiunque prende in mano il governo sarà un'autentica tragedia cioè loro si comportano veramente
Da perdente voi capite che con questi comportamenti
Voi capite bene perché vogliono fare la legge elettorale in cui tenti di in qualche modo di rimediare la situazione perché i comportamenti sono
Da chi abbandona nello sfascio una situazione se voi fate la manovra in retromarcia per cinque cinque a due otto il primo anno passate da cinque cinque acqua tre sette
E tanto troppo
L'Inter espressione semplicemente incerte insostenibile insostenibile
Poi la manovra di cui come dicevamo stasera chiacchierando a tavola e particolare non sono ancora noti ma ci sono due pilastri già chiari
Colpì la sanità
E gli enti locali
Poi si dicevano ma gli enti locali per la parte sociale nelle colpiti vorrei capire come si fa a dire queste loro
Sanitari dentisti locale sembra intorno al sei sette miliardi di euro almeno
E quindi che vengono che vengono tolti alle famiglie
Poi si fa un grande
Gramna gran propaganda un gran cancan perché si dà un miliardo di euro alle famiglie cioè meno sette più uno meno sei più se vogliamo essere benevoli Savino cinque non è che faccia una cifra positiva e quindi circa andiamo verso una finanziaria
Dovremmo dovremmo
A versare contro cui dovremmo o dedicare ogni ogni nostra energia acqua perché va contro gli obiettivi che abbiamo
Di fronte a questo
In questi giorni abbiamo le primarie su cui mi soffermerò pochissimo ma in questa situazione diventano anche uno strumento per manifestare
La nostra partecipazione diventano strumento non erano non era assolutamente prevista erano io nel film privare le ho volute per un motivo molto semplice di fronte alle difficoltà che c'erano state preoccupazioni dell'Ulivo
Per dare uno robustezza al governo futuro una primaria lo strumento più seria e più forte il secondo motivo era dato che non abbiamo le televisioni ai mezzi finanziari la mobilitazione per le primarie creerà con alcune centinaia di migliaia di attivisti Serri che se dedicheranno
Qualche settimana una settimana la loro vita a parlare dei loro vicini o ai familiari le elezioni e possiamo vincere
Nel novantasei le abbiamo vinte perché settanta ottanta mila persone così erano i miei calcoli si sono volontariamente presi la responsabilità e anche lo spirito di sacrificio hanno assunto sui sacrifici per potere fare queste campagne questi sono i due obiettivi delle primarie adesso se ne aggiunge un terzo dimostrare che siamo vivi forti di fronte a questi soprusi che vivranno a fondo la vita del nostro paese e alle primarie andiamo con peggiora le cose vanno bene sono raccolte
Restituiamo calerà collabora per firme raccolte per tutti i candidati non siano lontani dalle quattrocento mila numero enorme
Numero enorme quindi l'interessamento il movimento c'è e lo si capisce anche perché se non l'abbiamo nel bipolarismo una presenza popolare noi possiamo avere veramente ulteriore stacco fra paese lei
E classe politica
Ecco
Ma
Con quale priorità
Noi dobbiamo andare a prepararci a al governo del Paese quali sono i problemi che le soluzioni che noi proponiamo
L'ho scritto in un libriccino che dato i supplementi dei quotidiani in questi giorni
Ma oggi ho appreso che per internet ci sono stati settecento mila persone che hanno preso il programma internet che è una cosa assolutamente straordinaria il che vuol dire che c'è poi anche interesse sui contenuti qui faccio la parentesi sui media
Hanno continuato a dire che non c'è il programma
Nessuno l'aveva letto dei giornalisti che avevo di fronte ma nessuno proprio
E tasse presenze ma questo è il il Paese no non non riesce non si riesce a mandare messaggi contenuti a nessun nessuno perché ormai tutto è un gioco di personalismi rappresentiamo un attimo sui contenuti capirà priorità è il
Quello che ha detto prima etiche equità responsabilità questi valori sono importanti che però l'obiettivo allora economico immediato
No
Cioè noi abbiamo
Molto discusso sul famoso un tempo due tempi della politica economica erano prima il risanamento poi il rilancio la situazione è tale cioè non si pone più problemi duecento
Lo dobbiamo rilanciare subito l'economia perché se no il bilancio pubblico non riusciamo a metterlo opposto il nostro bilancio pubblico
Con la crescita zero ma non può che essere messa a posto con tagli talmente drastici
Renderebbero ancor più difficile la crescita futura quindi
Gli obiettivi che commesse nel libretto giallo da che tra un
Mese
Un mese e mezzo porto con me in tutti questi tour sono molto semplici prima
Dare un immediato sollievo l'economia riducendo la sparsa sull'ora lavorata proprio perché perdiamo nel commercio estero e abbiamo bisogno di un rapido recupero
Però nel contempo riequilibrare i trattamenti fiscali
Della rendite finanziarie
A renderli più vicine ai trattamenti effettivi fiscali sul lavoro una trattamento delle rendite finanziarie
Ora così squilibrato a rispetto allora
Allora alla tassazione del lavoro non ha alcun senso naturalmente non pensate che questo porti a un'enormità di risorse finanziarie perché è chiaro che
C'è rendite finanziarie realizza finanziaria che dovremmo distinguere
Colui che recepisce rendite d'alto livello
Da coloro che hanno qualche porta non il botto in genere uno può prendere anche i miliardi del morto ma dalla famiglia che aggiusta il suo risparmio con il dot però facendo i conti
Sapete quest'estate con le operazioni bancarie sono creati uno due virgola uno virgola due miliardi di plusvalenza nelle tasche di pochissime persone
Vede queste persone non hanno pagato neanche un euro imposta ma in modo legale non in modo illegale ed è questo che io credo che sia un discorso serio Finiguerra con queste situazioni
Secondo se noi vogliamo come il nostro obiettivo
A lanciare i giovani
Dare loro occasioni di di creatività perché io ritengo che il grande problema italiano sia l'introiti l'imprigionamento
All'intellettuale imprenditoriale e professionale dei giovani fino a trentacinque anni sono ottenuti come adolescenti non hanno occasioni io ho fatto il porta a porta
Qualche settimana fa avevamo ho voluto completo eccetto ma voglio parlare con dei giorni estratti a sorte
C'erano trenta ragazzi intorno ai trent'anni ventisette dicevano devono ancora in casa fare dicono fuori nessuno fa la libera professione
La maggior parte sono precari c'era una situazione assolutamente improduttiva un enigma se noi non abbiamo una gioventù creative
A quell'età Lehner paese ma su i silenzi silenti si legge sul sussulta si Sonia classe vietano di c'è altro insomma no la novità soluzioni nuove tecnologie
E è chiaro che questo vuol dire grandissima attenzione a scuola ricerca e sviluppo allora naturalmente è chiaro che questo non ha un effetto immediato a ricevono un po'di tempo ma dobbiamo subito cominciare a investire su questi ci sono alcune
Punti della legge Moratti
Che contrastano con questo Pitti
Ad esempio sono punite mescola tecniche
E secondo me scuole tecniche ventunesimo secolo dovrà essere la base
Nel nostro sistema scolastico futuro
Non vuol dire scorrette che il ventesimo secolo reporter non richiamare facoltà di ingegneria applicata che Walter come volete cioè devono andare più avanti delle scuole
Che hanno fatto grande italiano perché e in ogni
Distretto in cui abbiamo avuto uno sviluppo industriale straordinario sempre c'è una scuola tecnica che ha fornito
Il nervo dello sviluppo lo dobbiamo rifare e qui dobbiamo porci un problema tutti noi che siamo qui dentro al tavolo anche i nostri
Che credo che sia legittimo
Che lo Stato aiuti gli studenti universitari
Delle facoltà di cui era più bisogno che c'è ma noi non possiamo mica andare avanti col per l'esempio scolastiche Vincent ripetuto dei cinque mila laureati insisto detti fisica della Lazio
Matematiche fisiche cinque mila quattro mila cinquecento e diciotto vi riceverà comunicazione insomma cioè voglio dire
Che cavolo prese le orecchie paese non regge esigono eccezionale abbiamo anche da fare questi discorso estremamente dolorosi
Come in parallelo si è testimonianza l'occasione di giovani c'è il problema della riforma totale del sistema delle professioni e del terziario perché in fondo l'indulto poi Concorezzo in movimento è venuto
A la mobilità sociale del Paese è più passa adesso di quanto ero giovane ero giovane e io e figli nota ai notai credo credo che e ed è un paese che si riproduce in una sua a fissità
Non è così che si muove un Paese un Paese deve assolutamente avere energie libro bisogna mandare i ragazzi a studiare all'estero sempre di più averli studenti stranieri in Italia non abbia più contatti non abbiamo contatti con questo nuovo mondo che sta fiorendo che un'espansione incredibili ci sono sessanta mila studenti cinesi
In Gran Bretagna e cinquanta mila in Germania ci quante ne infrange poco più di cinquecento in Italia ma possiamo continuare così ma possiamo continuare così
Capito però che questo vuol dire far bollire la nostra società in modo in modo continuo in modo continuo ecco
Allora poi riflettere
L'abbiam più grandi imprecisi
Abbiamo l'affitto un po'di Finmeccanica
E poi basta
A casa grandi imprese sono imprese che vivono di tariffe di bollette
N Nenni Telecom Autostrade
Per l'Italia
Dovremo pur creare
Ricerca e sviluppo e allora il programma esser quello di
Lavorare dando occasione regioni creando strutture di ricerca innovazione in ognuno dei distretti industriali che ora ci sono in crisi perché nessuno invecchiati come tipi di produzione questo è uno dei grandi obiettivi
Naturalmente concorrenza vuol dire anche riformare il sistema dell'autorità
Ma io non ho proposto la riduzione spostamenti competenze
Beh impressionante che nelle forme del risparmio non si prevede il passaggio
Della contro la concorrenza bancaria dalla Banca d'Italia all'età normale antitrust
Cioè veramente non si vuole cambiare nulla anche di fronte a problemi gravi come quelli che noi
Abbia nell'altro
Obiettivo deve essere quello della commozione delle donne nell'economia nelle istituzioni
E quindi grosso
Buon lavoro
Anche costoso
Sia per le istituzioni sociali sia
Garanzie nei confronti delle donne noi ci siamo posti il con il programma di rispondere dal due mila e dieci col sessanta per cento di occupazione femminile
Di donne Rocco di donne occupati attive rispetto al totale siamo quindici punto diciotto insomma è una situazione
Davvero in sostenibile
Per questo che in tre programma anche l'obiettivo di
Per soddisfare la metà delle domande
Degli asili nido nel Paese così l'invito che sostanzialmente esistono solo in poche regioni nati non ci sono affatto
Metta delle domande lo vuol dire metà dei bambini perché c'è una buona quota in cui le famiglie parenti la famiglia allargata ancora tengono il bambino a casa ma almeno soddisfare metà delle domande
Un obiettivo importantissimi
Sulla scuola
C'è un problema
C'è un problema molto grande perché quello oltre a quello che ho detto per scuola tecnica abbiamo due altri aspetti
Su cui doveva lavorare primo non possiamo far fare la scelta prematura tredici anni ebbe ai ragazzi no questo
Tutta
Secondo secondo
A c'è il problema del
Del ruolo dell'insegnante
E io credo che
Dobbiamo dare veramente autonomia
Agli istituti scolastici
L'autonomia di decisione edilizia di decisioni anche su aspetti dell'orario di lavoro degli insegnanti in una cornice nazionalmente definite ma con grande libertà utilizzando i talenti particolare degli insegnanti potete dare anche
Remunerazioni superiori o una flessibilità perché se l'insegnante è ridotto ad essere un burocrate viene umiliato nella propria professione
E questo è un capitolo l'importanza enormi
Poi avevo messo qualcosa che probabilmente entrato nella finanziaria
Ah mi ha detto occorre dare il buon esempio riducendo i costi della politica
è importante è importante perché da Presidente del Consiglio europeo fatto tanti confronti e la politica in Italia costa molto più molto più che negli altri Paesi
Costa più serrato porta qui la Camera parta più la presenza del pubblico
Costa più la corte
Non faccio demagogia e quindi è un è che io dica costano le regioni molto come consulenze come io non voglio nel colpire nel mucchio ne prende il capro espiatorio ma un'analisi serie trasparente del numero come
Sì i veti politiche in Italia
Poi in alcuni settori procedura niente innanzi dovrà ridurre ma è un problema che noi dobbiamo assolutamente Portici
Ecco questi sono i punti fondamentali
Che io ho messo come inizio riferiva la del ma dell'azione politica naturalmente ci son tanti altri aspetti su cui non mi soffermo stasera che sono quelli settoriali ad esempio l'energia
Passiamo alla frutta tant'è che nel corso Venezia
Siccome
è avvenuto in fondo adagio adagio non in aggiornati sciocche
Lo si è non ci si è drammatizzato sopra malattie che è un problema enorme quindi il governo dovrà uscire con un grande piano di risparmio energetico prima di tutto
Simile a quello che abbiamo fatto per la ristrutturazione degli edifici nel novantasette
E doppi vetri e illuminazione motori elettrici
Ma un fortissimo incentiva risparmiamo poi energie rinnovabili cambiamento struttura genetico che migrazione è chiaro che non propongo il nucleare
Perché
In questi anni
Non
Vedete io ma ritengo che
Il problema poi si porrà in un certo morta no io ritengo Kyoto il CO due drammaticamente importante per il mondo
Quindi su questo criniera Fardella ricerca io lo propongo perché in tutti gli anni in cui sia stato presenta Commissione Europea ogni anni ero bravo i miei esperti emergenziale che chiedevo loro avete qualcosa di nuovo sul nucleare riguarda due aspetti
A sicurezza
Perché Chernobyl
C'è stato sicurezza
Trattamento dei rifiuti
La risposta è sempre stata stiamo facendo progressi ma
Non radicale che allora non si farà però preparate che il problema energetico
Non vorrei che non affrontarlo in modo serio poi ci porta sempre precisamente a quegli sciocchi in cui si perde la testa
Per quello che voglio affrontare in molto serio e tutti questi aspetti compreso l'ultimo capitolo che secondo me si apre
E richiede anch'esso come solare se tale tanta ricerca perché sono tutti fori attenzione sono capitoli quando io parlo di solare non voglio fare l'illusione nessuno voglio arrivare allo stesso livello derivata la Germania
Ci arriveremo oppure a quel livello lì non saremo mica scemi
La Germania a un forte contenuto solare ci son più di cento mila persone centotrenta mila persone occupate nel produrre beni ad alta tecnologia per isolare ma dico ma vogliamo proprio esce fuori per tutto
No
E poi c'è questo grande capitolo che secondo me si apre ma
Che esige ricerche innovazioni su cui buttare dei giovani che era produzione di energia attraverso l'agricoltura e le biomasse col prezzo di energie ieri era ridicolo col presenti e di osti discorso serio
Ecco io non ritengo che i preferiti HD
Perché la domanda cinese indiana ormai costituisce una parte elevatissima e non potrà che crescere e speriamo che continui a crescere perché
Se il terzo ponte si sveglia ne abbiamo sempre voluto che il Terzo Mondo si svegliasse adesso che si sveglia abbiamo paura no assieme non si può mica far così
E però troviamo consegnarsi anche noi
Quindi quando io credo mettere nel serbatoio dell'automobile
L'olio di colza comprata al supermercato
Etica allora andiamo siamo sulla buona via si risolve vuol dire che
Si può cominciare ad applicare ricerca faccio questi seghettato fornelli e degli Enti settoriali perché
Da terra narra difficoltà le tensioni problemi del Paese ragioniamo
Scavare in tutti i settori e dare nuove occasioni di sviluppo di occupazione di intelligenza cioè dobbiamo ridare speranza
Agli italiani siamo troppo abituati a perdere questi territori Ramos troppo abituata per non lo faccio sogna niente perché
Io non sono uno che fa sognare secondo me dopo questi cinque anni ogni sogno si trasforma in un incubo cerchiamo
Sì ci ha tolto il gusto del sogno cerchiamo negli stati tranquilli se non
Poi voglio fa di un interrogativo ma solo un interrogativo e poi chiudere su vivo l'interrogativo è questo
Quando si fanno queste grandi comunque nella storia di un Paese
Ci sono anche dei momenti simbolici
Io credo che
Voi sapete che quando era al governo avevo proposto che il servizio di leva si trasformasse in un servizio civili in servizio allo Stato e che il ragazzo con la ragazza scegliessero Serra civile o militare
E avrebbero scelto quasi tutto il cinema
Questa faccenda dell'obiezione di coscienza non mi sembrava un po'uno stato di necessità un po'fuori posto in un paese ordinato
E poi è stato abolito d'altra parte capisco che quando la Francia abolisce il servizio di leva molto il proprio che Napoli fra Francia se lo abolisce la Francia io ripeto non lo avrei fatto ma adesso abbiamo questo problema
Che
Quindi tutti i nostri giovani crescono e cresceranno senza mai se potendo anche non avere mai un contatto con la società in cui vivono
E mi sono chiesto se siano ora ripeto questo non è parte del programma ma è un inizio di riflessione che voglio che il Paese faccia se sei mesi di servizio volontario obbligatorio uomini-donne
Uomini e donne
Sia
Opportuno uno
Servizi che può esser fatto anche due mesi all'anno come di Svizzera poi si vedrà
In cui il problema quando ne discutevo Andreatta diceva sempre ma purché non sia una roba cialtrone questo il mio incubo
Non però voi avete applaudito ma ci sono tre obiezioni tre tre tre flussi di obiezioni che mi vengono fatte il primo sono condizioni che un reticolo non romperci le palle perché vogliamo dal lavorare se troviamo eccetera
E il secondo anche sindacati struttura praterie di roba cosa voi portarci lavoro concorrenziale a basso costo
Il terzo è anche quello della le volontà mica no volontari altra cosa seria questo servizio obbligatorie una scelte e così via
Quindi è ovvio opposto coi tutti i pro e contro che ho trovato nella mia strada da col mio cammino hanno trovato queste queste famiglie di obiezione di appoggi
Ferrero poco perché su questo paese dovrà discutere dovrà vedere però io con ritorno al discorso che è un momento in cui qualcuno deve dare qualcosa alla società
Perché poi impara anche secondo me Curti ma ripeto questa era la prende il mio discorso più per chiedere di un aiuto che non per darvi un mio parecchio infine ho detto
è partito Mimmo ha toccato l'Ulivo
Io sono entrato in politica
Solo per l'unico
Non avevo vengono altro obiettivo
Ma tutte le vicende anche recenti mi confermano che
Un riformismo in cui si mettano insieme i cattolici radici cattoliche radice cristiana c'era e che ancora più indispensabile in questo Paese
Non ho cambiato minimamente idea ho fatto una retromarcia nel momento in cui Ulivo non è stato possibile momenti in cui la Margherita ha detto di no
Ma mi è stata anche rimproverato lo sapete benissimo da tanti miei amici anche carissimi
Non lo so ecco io credo che
Quando c'è un muro stile passa retromarcia insomma no
Anche il camionista del mio Tirreno per me lo dice sempre che e
Però però
Però il problema per il Paese resta e questa proposta di legge elettorale sciagurata
Dimostra ancora che se noi avessimo avuto
Una grande forza riformista
Così che superasse il terzo dei voti è difficile fare queste manovre molto più difficile
Il gioco della frammentazione lo si vince quando tutte frammentato ecco questo è quello che si io penso quindi
Continuerò con questa idea
Cercherò
Ma anche di far le scelte che siano coerenti con questa necessità di stabilità
E di e di saggezza erano
Perché quando si mettono insieme queste radici e si
E si confondono nel senso serio del termine cioè si mettano si fanno fermentare assieme le proposte che vengono di solito sono molto sale sì in tutti i campi in quello economico in quello
Dei diritti civili in quella della famiglia in quello cioè un riformismo di cui il Paese sente veramente il bisogno quindi continuano in questa direzione
A
Sono ancora in marcia indietro spero che mettere un giorno all'altro la marcia avanti grazie
Diamo ancora abbiamo ancora un po'di tempo per qualche domanda qualche l'esigenza di chiarimento sono qualche io ne approfitto intanto se qualcuno ci pensa alza la mano insomma mi permetto di di individuare vediamo di fare questi quattro cinque interventi che saranno
Prego perché deve andare la festa dell'Unità e poi a Bologna B
No no no
Subito rilievo risponderà la ragione sul scusa
Ma questa doveva fa parte del mio discorso grazie
Sotto
Non farla poiché per il migliore di queste non è non è difficile il soggiorno assolutamente ignorato
Non avevamo trovato dei meccanismi troppo complicati Patti
Dare a contratti di
Però questo abbandonato del tutto
Non mi ripetono assolta tiritera del sud no sappiamo tutto il signor Suma nell'uscita
Cosa che dobbiamo fare eran di
Ma ci sono alcuni grossi
Programmi che dobbiamo sui quali dove a rischiare se vogliamo che nel giorno si muova prendere un rischio
è il primo a cedere conto che non ho fatto stasera del cambiamento geografico del montano
Cina e India case si sono spogliate
C'è un nuovo arco nella ditta
Dei del pianeta
Sono state Investimenti
Europei e americani incide in India come mai gli era stato il più grande flusso di investimenti alla storia
Molto più grande di quello degli investimenti americani in Europa molto più grande
Adesso è cominciato qualcosa di nuovo ancora non sensibilizzato canori cioè
La Cina comincia l'indiano ha cominciato a investire
All'estero
In Africa per l'energia in America Latina
Per i prodotti agricoli
Intelligenza all'autosufficienza no nel Paese
Tra le fan politica davvero non è ma fanno davvero
Cioè fra un pochi mesi cominceranno a ministro
Scommetto con chiunque gli investimenti negli Stati Uniti e in Europa
Perché quando c'è un flusso di esportazioni così grande uno deve poi investire per accompagnare il prodotto per mille motivi
Questi investimenti
Posso andare ovunque dettagli ha già perso la gara degli stilisti americani che sono andate nel Nord Europa quegli investimenti in tre europee che sono andati in Spagna o nei paesi dell'Est
Qui c'è una nuova carta sul tavolo del mondo su cui abbiamo un vantaggio enorme
Cinque giorni di navigazione perché
Cioè mentre merci dagli Stati Uniti arriva nel nord Europa quelle dell'Asia arriva da sulle salme Italia
E arriva addosso allora o ne siamo capaci
Muti
Capire cambia il no tono dei sussidiari vendetti Mediterraneo diventato periferico nel mille e quattro dopo il mille quattrocentonovantadue bla bla bla bla adesso ritorniamo al centro del mondo
E allora io quando sono stato
Mi pare con occhi col ministro degli Esteri
Del partito comunista cinese ancor più col primo ministro e procedere pubblico cinese
Un po'scherzando e un po'con grande serietà e diceva ma
Noi dobbiamo rovescia la storia e fare concessioni cinesi in Italia
Discorso non prendetelo come scherzo ma
Attenzione e l'unico cambierà faccia il messaggio i grandi porti Gioia Tauro Taranto Cagliari
Lavorare insieme rovesciare questo e lei di trasporto verso il Nord
è un sogno accerto se non facciamo un cavolo e non solo
Questi ci chiedono ovviamente
Per carità lotta contro la mafia vogliono fare
E cose
Anna cinesi vogliono uno che gli garantisca
Il rispetto degli impegni presi garantisca tra autorità locale per il governo e per il sindacato
No e tutto se volete una logica cinese ma è così che si intercetta in homo e
Questo
Perché lo dico perché o noi rompiamo
Una incrostazione nel solito del Mezzogiorno e lo buttiamo in mezzo al mondo e se la caverà ribellione che GE oppure noi potremo dare un po'di sussidio Rovetta ma non ce la facciamo
Ecco questo è di via Pace che ho per mezzogiorno poi cinetica naturalmente
Tutti i discorsi finanziarie che ci stanno dietro tutte queste cose
Ma
C'è il Ka
La storia cambia e chi non sa rispondere a storici di questo è un nuovo richiamo del vasto
Quantità colossale per sapere navi nuove che arriveranno fra un anno con undici mila container Ognina undici mila container originario quindi dire subito a raschiare il porto di Gioia Tauro di Taranto fargliene che arrivi a nord mettere in Rete Trieste con un fiume Capodistria
Tentare la sfida tentare la sfida oggi però anche questo il Mediterraneo a Venezia
Abbiamo l'obbligo la necessità di rovesciare questo l'Europa non è che ci si quando io ho voluto far la panca del Mediterraneo no non ce l'ho fatta non ce l'ho fatta però lo faremo a quei Paesi perché sono in Riviera del Mediterraneo Francia Italia Spagna Grecia ma abbiamo assolutamente bisogno di rovesciare quello senza un grande disegno non il Mezzogiorno lo perderemo ancora una volta
Marcella Lucidi poi c'era parere da questa mattina e basta
Veloci
Ma due telegrammi Romano il primo ma riprendo il tema delle donne
Io accennato alla necessità di intervenire per favorire la politica occupazionale la politica di sostegno alle responsabilità familiari
Eppure io credo che ci sia un dato di sofferenza che la democrazia sta vivendo
Sia nella società come nella politica
Nella vita democratica dei partiti che la questione della partecipazione delle donne alla vita pubblica
E alla responsabilità pubblica cioè io non vorrei che accadesse per le donne quello che che non è accaduto per la Chiesa cioè che venga che non è stata relegata fatto privato mentre invece si pensi che le donne siano bene in quella sfera Dino purtroppo in questi anni il governo del centrodestra si è proteso completamente verso questa dimensione diciamo il di arretramento del della presenza femminile nella società nella politica la diminuzione delle donne in Parlamento nel governo
L'assenza di una politica per le donne l'impossibilità anche per le donne che stanno in Parlamento di fare un lavoro trasversale di interazione politica come è stato nel passato quando le donne hanno saputo scrivere anche e i tempi Inquiry Presidente del Consiglio un nuovo modo anche di concepire la politica per i diritti meno proprietario più di reciprocità meno egoistico
Parlo dell'empowerment quindi sostanzialmente di qua tutti insomma la ministra Prestigiacomo nella discussione della legge quaranta è stata completamente assente fermo restando che poi è ritornata quando c'era il referendum in campo cioè ecco io ho l'impressione che su questo ci sia un lavoro da riprenderlo confida da riprendere la seconda cosa che ti dico
E più invece con una raccomandazione in qualche modo alla l'impressione che siamo a un punto in cui le questioni siccome serraggio diamo spesso delle paure delle persone e dei cittadini
Ho l'impressione che la questione anche della in sicurezza rispetto all'illegalità diffusa di cui parlavi prima sia un tema con cui la politica deve fare i conti in maniera organica
Cioè il tema della sicurezza non può essere un tema carsico interna
Che si affronta con l'emergenza è un tema che non ha Progetto proprio per non essere relegato soltanto ad essere intervento repressivo cioè io credo che in questo periodo ci sia una questione di libertà di democrazia di coesione sociale di integrazione di tanti soggetti sulla quale agire
Romano deve andar via Salorno ci faccio nemmeno una domanda io lo ringrazio di due parole che ha detto qualche mese fa
Agli usato le parole cristiani adulti
Siamo cristiani adulte
Allora
Caglioti fermo mi fermo perché domani devo Romano consigliare
Aziende alla evitando scrive dei libri abbastanza interessanti il titolo di un libro da scrivere
Il libro dopo il colloquio che c'è stato romana che ti prende in parola Zezza lanciato a quotarsi dopo il colloquio che c'è stato estremamente interessanti sui contenuti travasi di avere Kung
Il libro che consiglio di scrivere Asia isola se presenti sono presenti glielo dico domani è quello di dire il titolo potrebbe essere questo Ratzinger salvarci da Ruini
Sì brevemente prima questione
La cosa che hai detto sui porti dimostra che dove siamo al governo anche negli enti locali e nelle regioni anche se non ci parliamo abbiamo le stesse idee perché mi pare che la politica portuale che si allacciano Claudio Burlando in Liguria degli interporti risponda
A quale strategia che delinea virtù terza questione seconda questione politica di welfare
Da cinque anni siamo fermi non solo non se ne sono fatte ma sia distrutto Co che si era fatto io una preoccupazione perché qua delle famiglie ma che è quella di di di come gli anziani vengono abbandonati di come portatori di handicap abbiano sempre meno servizi
Di come le fasce deboli i tossicodipendenti il presepio vengono curati di come restituiamo il carcere alla città è una condizione che nelle carceri è peggiorata
Legato a questo c'è ci stanno le cose che diceva poco fa Marcella le questioni dalla sicurezza
Ecco io credo che su questa cosa qua noi dobbiamo essere molto netti e precisi perché questa cosa qua è stato uno dei cavalli di battaglia coi quali Berlusconi ha vinto la lezione nelle elezioni del due mila uno
Io credo che ne abbiamo le carte in regola per fare politica di sicurezza di prevenzione di inserimento più di repressione
Sono Sone Mileti una domanda sull'informazione
D'accordo la revisione della legge Gasparri come è stato detto ma proprio sul giornalismo sulla RAI in modo particolare
Si cercherà di stimolare un giornalismo critico e libero o si continuerà con una logica ancora di tranquillità e di assopimento nonostante il presidente di garanzia che abbiamo che non trova spazio per giornalisti che devono essere integrati e nonostante il buco lasciato da Masotti si va a cercare di gente che hanno già una loro collocazione piuttosto che le inserirlo l'ultima
Roma nastri quei dire qualcosa sul metodo sullo stile col quale ha troverai il tuo programma
Perché il l'ottanta per cento e le persone che sono qui vengono dalle associazioni del terzo settore dal sindacato e ovviamente l'esperienza che abbiamo avuto sulla concertazione o sul dialogo sociale come l'hanno chiamata adesso
è stata terribile disastrosa peggio che andare a fare che ha che al bar
Ci sarà una nuova politica della concertazione un nuovo patto sociale
Ricominciamo daccapo
Sarò molto breve in queste risposte
E perdonate minima
La sicurezza nel fatto che non ne aveva parlato stasera
Non vuol dire che non che non ritenga grandemente importante
Questi anni me ne sono moltissimo occupato a livello internazionale a Bruxelles vi posso però dire che si corresse soprattutto Intelligence prevenzione conoscenza scambio di informazioni e azioni
Sul controllo del denaro sporco che alimenta il terrorismo carattere il resto contarci
Ma a me fa impressione come gli attentati più gravi siano venute nell'unica città europea che ho sempre considerato sorvegliato e cioè l'otto e l'unica città in cui è arrivato e il sogno d'ispezione anche quando arrivato in treno è lui che città in cui avete telecamere dappertutto e infatti gli hanno anche individuati ma guardate questo la sicurezza e la prevenzione e la sicurezza informazione e sicurezza in una società solidale sicurezza e data da questi fatti la falsa sicurezza ci sono i soldati che girano
O
E guardate c'è un altro fatto che mi mi preoccupa
Attenzione che sicurezza vuole anche dire
E niente dare serenità ai cittadini non vuol dire certo superficialità ma io stavo pericolosissima per la coesione di una scelta la paura che stanno cominciando a vere
Le signore e le segretarie che arrivano con la metropolitana nove è una roba non aveva facilitano resiste fatti il pericolo più grande sarà scelta americana vi posso assicurare che un pericolo enorme secondo me
è il livello di respirazione per sicurezza che ormai si è esteso vagliare o porti a qualsiasi ristorante le case private agli uffici è una società che vive blindata
No non è una città sicura ricordate sicurezze ripeto Intelligence prevenzione controllo sui flussi finanziari
Quello che
E poi c'è anche la repressione vivamente mare pressione è uno
Dei
Per gli strumenti sicure
Non ho parlato nemmeno perché è chiaro che in un'ora si parla solo di alcune cose non ho parlato nemmeno degli emigranti edicole la politica più serie perché ci dica ci diano sicurezza
Certamente anche questo un capitolo però su questi voglio ricordare una cosa
Abbiam perso elezioni del due mila e uno per la sicurezza boh può darsi non lo so
Allora io però posso dirvi una cosa
Che adesso la sicurezza è un problema importantissimo
Ma il problema più grande per la gente e la paura di perdere un minimo
Di sicurezza della vita anche materiale dello stato sociale questo va da sé che dopo l'alluvione nella Louisiana
La testa e cambia non è che ha più ma quando è affiorata qua devoluta cala la miseria
La società adesso
Ci penso molto di più le elezioni in Germania somme che andate di traverso alla signora
Angela Merkel solo perché aveva preso l'Economist un po'pazzo a fare da consigliere preservare il perverso perché nel frattempo è arrivata elevata alluvione
E allora gente ragione diceva qui comincerà toglie toglierci un pezzettino di stato sociale
E allora fra quindici anni se viene alluvione delle Riva arriva anche da noi il sindaco che dice ragazzi scappate e non ci dice altro perché non ci sono neanche pur manda farci scappare
Ecco queste cose guardate che stanno producendo un cambiamento profondo e radicale nella nostra vita
Quindi cogliamo anche questi sensi sicurezza sì ma in questo momento e sicurezza significa anche pensare al domani pensare al domani
è e questo è una risposta
Che dobbiamo che chiedono anche il discorso
Chiostri venete ha fatto suo anziani fasce deboli
Se noi non facciamo ripartire il sistema i soldi per queste fasce saranno sempre meno
Saranno sempre meno ho partecipato e discussioni che alcune regioni italiani sul problema dei non autosufficienti che è un problema grandissimo grandissimo ebbe dico
Qui raramente si esigono risorse si dicono
Non è che tutti possono avere la badante o le badanti questo
Ripeto sperimentazioni ci sono in modi che risolvono ci sono le risorse invece non sono non sono molto elevati
Non riesco invece rispondere sulla RAI per me la RAI non c'ho mai indovinata una quindi ho trovato ho trovato
Ma io credo che sia
Più robuste eterna di qualsiasi Repubblica italiana suoi
Verrà
Molto sempre preoccupato però
Io credo che
Un riforma totale del sistema televisivo si esibirà perché
Troppo importante anche per la nostra democrazia io vedo come i voti sono correlati direttamente alle ore di televisione alle ore passate davanti a sé
Alla televisione settimana da parte del Polo e inversamente da parte nostra
C'era un bel vedere classe dice non influisce queste articoletti tecnica dottrina che videro c'è una correlazione impressionante
Il comportamento di furto delle donne casalinghe delle donne che lavorano fuori casa è completamente diverso ci sono undici punti di differenza
La cosa enorme mostruoso
Se questi riuscirono aperte nonostante le televisioni vuol dire che ne hanno fatte più di Carlo in Francia guarda proprio
E infine ringrazio
Ringrazio
Ma la domanda sul sul dialogo sociale
Grazie perché mi ha fatto molta impressione che presenta il pubblica
Probabile ricordato come fondamento altre repubbliche
Fate una bella impressione ci credo
Lo dobbiamo riprendere modernizzare dialogo sociale vuol dire
Approfittare per non prendere decisione
Nell'Oceano Indiano povero
Contenti
Cioè stabiliti con regole
Ma
E queste decisioni che non preso la testa della gente
Ritenuto non vengono poi competitive
E in secondo luogo sono dannosi a tutta la comunità
Ripeto perbene stato di consolazione come presenta Repubblica lo abbia ricordato S.p.A. fondamento del nostro Paese classe buonanotte
Adesso salutiamo salutiamo Romano rinnoviamo ringraziamento perché è venuto con noi abbiamo un leader abbiamo un leader abbiamo accanto a lui una squadra una buona squadra
Una classe dirigente
Abbiamo delle buone idee cioè abbiamo un programma poi Parodi oggi a un ci ha dato alcuni punti alcune indicazioni importanti abbiamo una coalizione
Ci mancano i voti
E io penso che quelli verranno facciamo in modo che vengano anche più volentieri ed in maniera anche più ampia ecco possibile
Da questo punto di vista noi abbiamo lanciato questo appello per per Prodi Darley primarie a sostegno della sua candidatura soprattutto nei nostri mondi di riferimento
Abbiamo raggiunto in pochi giorni più di mille firme sono esponenti dell'associazionismo del sindacato del delle nostre organizzazioni di carattere sociale
L'invito è di allargare di di di di promuovere ancora di più questo impegno in maniera da fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità buonanotte a tutti