L'intervista è stata registrata mercoledì 8 luglio 1987 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Aids, Informazione, Malattia, Prevenzione.
La registrazione audio ha una durata di 11 minuti.
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Abbiamo qui ai microfoni di Radio Radicale Franco De Lorenzo presidente dell'associazione per la lotta contro l'Aic già ministro per l'Ambiente del Partito liberale allora colui vogliamo parlare di una scienza sura che avvenuti da e da parte delle e a maggiori network televisivi del nostro paese sembra infatti che alcuni spot pubblicitari siano stati censura atti riguardanti la lotta contro un po'la malattia del secolo come si usa dire se contro l'I tre se lo Stari censurati di sia dal gruppo Fininvest sia dalla RAI TV per la presenza di alcune parole o di alcuni immagini non un consentita allora innanzitutto cosa è successo perché sono stati censurati questi spot pubblicitari io
Ne sono rimasto molto sorpreso perché questa campagna pubblicitaria che è stata allestita dalla pubblicità e progresso con la collaborazione scientifica dell'associazione nazionale però otto contro l'AIDS di cui io sono presidente nel cui comitato direttivo vi sono i più autorevoli esperti del mondo accademico e anche sociale nostro paese sono stati censurati soltanto per una disponibilità a tener conto di quanto sia importante oggi un'informazione chiara che arrivi capillarmente a tutti senza la barriera dei falsi moralismi questa campagna che ritengo sia molto valida ed efficace copre anche un vuoto delle istituzioni perché io ritengo che oggi la lotta contro l'AIDS non essendovi alcuna terapia specifica l'unica forma efficiente di intervento e quella preventiva vi è un vaccino il vaccino è prevenzione e per nel prevenire bisogna ovviamente conoscere quali sono le condizioni per la trasmissione di questa malattia che essendo incurabile non deve essere contratta la pubblicità messe insieme da questa organizzazione che ha voluto la collaborazione della situazione Lazzarotto contro di essa mi pare molto efficace perché molto chiare molto diretta senza fare intendere ciò che deve essere espressamente detto è stato censurato in particolare uno spot televisivo che riguarda
Ai s'amore difenditi e qui c'è
Nella figura di due mani una mano di don che passa un preservativo alla mano di un uomo e dice è l'unico anticoncezionale che può evitare il contagio e dice espressamente usate il preservativo che è la forma più chiara e diretta per far capire a tutti gli italiani anche coloro che non hanno una conoscenza diretta che cosa significa profilattico quale la forma più sicura per prevenire questa malattia e l'altro invece che è stato censurato e quello fate l'amore proteggendo i farete la guerra alla i DS e si vedono due figure di una donna che si fronteggiano in un momento di forte vicinanza sentimentale
A me è parso dopo aver sentito ieri di nuovo il consiglio direttivo Associazione Nazionale lotta contro l'AIDS e aver sentito autorevoli esperti come il professor Moroni il professor Aiuti il professore Visco ed altri colleghi che erano presente la necessità di insistere perché la parola preservativo venga conservata mentre la Rai a censurato entrambi le immagini oltre alla parte redazionale le invece Berlusconi ha escluso soltanto la parola preservativo e devo dire che anche una previsione libero come quella privata di Berlusconi ha commesso questa volta un errore che io non avrei mai pensato avrebbe fatto
E secondo lei ci sono state delle reazioni in perché Dallan lancio di agenzia lei ha scritto una lettera indirizzata sia al Enrico Manca presidente della RAI sia al direttore generale Biagio Agnes ci sono state delle reazioni da parte dei network televisivi per questa presa di posizione dell'associazione per la lotta contro l'Arizona occorrono
Ne ho avuto
Non le ho avuto diretta comunicazione immagino e spero che ci sia
Ulteriore valutazione di merito di questa questione che viene proposta nell'interesse della comunità io ritengo che sia ma anche che Agnese non vogliono essere insensibile a queste richieste che non viene da me in quanto parlamentare liberale ma viene e da me come portatore della volontà di tecnici e che hanno una conoscenza diretta di come si può oggi procedere per un'informazione utile e quindi non si tratta di una guerra di religione né si tratta di superare la era dire un moralismo formale visto che poi anche la televisione di Stato appaiono immagini che sono forse anche meno meno utili di quelle di un preservativo ma che sono magari anche meno moralmente tra virgolette accettabili come forse è stato
Considerato il preservativo da parte della RAI e quindi mi auguro che venga così ad in termini proprio di risposta a un'esigenza di civiltà chi assicurare a tutti i cittadini italiani un'informazione diretta Chiara un messaggio utile e su questo naturalmente bisogna che si ritrovi a tutte le forze laiche io
Sono molto lieta radio radicale e che abbia immediatamente con insolito tempismo voluto e dare un contributo alla diffusione di questa presa di posizione che deve trovare sensibili tutto il coloro che vuole dare un contributo reale
Al prevenzione della lei è stato non non è ora solo Presidente Associazione Nazionale Under associazione nazionale contro l'ha in sé ma è stato anche sottosegretario alla Sanità e nonché è un medico abbastanza famoso lì al l'università di Napoli allora secondo lei Hill ha ma campani che vengono fatte ora contro per la lotta contro RAI tre nel nostro Paese ma anche al di fuori sono effettivamente efficace cosa bisognerebbe fare di più per cercare di bloccare questa malattia perché per esempio in America ci sono diverse ormai quereli un aperto conflitto si tra la comunità medica e alcuni settori politici Cirque appunto la strategia controllai se esiste il pericolo di una strumentalizzazione politica anche nel nostro Paese può esistere io mi auguro che
Questo pericolo venga superato io naturalmente sono del parere che oggi non avendo fortunatamente il ruolo del parlamento funzionante di questa questione se debba parlare in Parlamento non è possibile affidare esclusivamente ammesso alla sanità il monopolio della gestione della lotta contro l'Arezzo perché light se non è una malattia infettiva e basta era
Una informazione adeguata e queste informazioni quadra si può fare non soltanto attraverso circolari e direttive del ministero della Sanità religioni alle USL ma va verso un coinvolgimento di tutta l'opinione pubblica e questo coinvolgimento può avvenire se privi di tutto vi è una mobilitazione del Governo io le osservazioni che ho fatto e le critiche che ho rivolto amministrazioni tra sono molto semplici quello cioè di aver ritenuto patrimonio del ministero Sanità la gestione della lotta contro Lions e questo mi pare troppo poco bisognerebbe fare ciò che prima di noi hanno fatto già altri Paesi di come l'Inghilterra che hanno costituito un comitato interministeriale che vede la partecipazione non soltanto del mese la sanità ma di quella pubblica istruzione dalla difesa di grazia e giustizia per il problema delle carceri per il problema della diffusione nelle scuole di un messaggio che sia è chiaro se non cominciamo a fare questo e non diamo la sensazione già a livello di governo che ma il se è un problema che deve mobilitare tutti i paesi come è stato mobilitato contro il terrorismo non possiamo aspettarci di avere risultati utili e per la prevenzione quindi mi sembra che la prima iniziativa che si debba fare quella di un coinvolgimento complessivo l'attività di governo abbiamo visto che dal Giappone quando c'è stato l'incontro di Venezia è stato richiesto che si discutesse di questo maritare andati impreparata perché dato tanto con una serie di iniziative che sono state prese ministero Sanità ma che sono settoriali e non attraverso un progetto complessivo che sia è stato varato e gestito dal governo la seconda cosa è quello dei fondi mi pare ridicolo immaginare di poter fare rotto puntualizza soltanto con qualche diecina di miliardi si parla
Di quindici miliardi trenta miliardi quarantacinque miliardi ma di realtà ieri sentivo anche professore Aiuti che ci ha riferito nel io nel Consiglio direttivo che di soldi per la ricerca ne son stati dati spendibili soltanto qualche centinaio di milioni mi pare si è arrivati settantasette ottocento milioni e per quanto riguarda la prevenzione non sono stati stanziati i fondi necessari per fare un'educazione sanitaria che era a base essenziale per poter poi a cogliere le informazioni sulle forme di trasmissione dell'analizza in maniera diciamo oggettivamente utile si può andare incontro a una forma di di paura diffusa che potrebbe poi determinare anche una reazione una reazioni iper emotiva con
Anche navi che abbiamo già riscontrato quindi questa mobilitazione non c'è i finanziamenti non sono stati previsti e si potevano evitare sprechi abusi nelle USL e destinare queste risorse per una campagna di educazione sanitaria e di formazione professionale adeguata siamo in ritardo tutte queste cose ormai più ne ha cominciato a fare io credo che la uno dei primi atti e io sarò tra quelli che in qualche modo solleciterà ma il Parlamento è intervenire e di dare le direttive precisa il ministro non possiamo più lasciare soltanto a un ministro della sanità di un governo tra l'altro che non ha mai avuto una sua maggioranza
La gestione di un problema così delicato quale va ha mobilitato il Parlamento il Paese lei ha detto che intende investire il parlamento intende assumere anche iniziative comuni con altri deputati con altri gruppi parlamentari in maniera tale da costringere il ministro ha prendere la parola insomma informare il Parlamento di quello che sta succedendo non c'è dubbio io
Partendo proprio da questo iniziativa di oggi domani avrò alcune indicazioni più puntuali da parte dei componenti del comitato direttivo dell'Associazione nazionale lotta contro AIDS faremo un documento che io porterò con presidente l'associazione in Parlamento per farlo sottoscrivere
Vanto di parlamentari ma vale davvero una mobilitazione che parte proprio dal Parlamento purtroppo non sono ancora funzionanti le commissioni perché commissione non sono state costituite il terminale giusto a livello parlamentare la Commissione igiene e sanità che non è stata costituite quindi Mang che il riferimento istituzionale naturale ma vedrò di concordare anche con alcuni gruppi parlamentari d'iniziative adeguate in questa fase di scarsa attività parlamentare un'iniziativa forte che dia anche in questo momento con un Governo in crisi la possibilità intervenire senza perdere più tempo
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