Si può fermare la proliferazione nucleare? L'attualità del TNP e la crisi iraniana

Ora non entro evidentemente in questa vexata quaestio ci sono i colleghi
E che successivamente avranno possibilità di fare i riferimenti alla difficilissima interpretazione sulla ruolo dell'Iran
In questa acquisizione della tecnologia nucleare che il Governo iraniano pretende essere a scopi unicamente e civili
Compreso l'arricchimento dell'uranio
E che rivendica come diritto previsto dal tiene P. e c'è invece il Consiglio di sicurezza in particolare negli Stati Uniti che tale interno la costruzione di una tecnologia di tipo militare
E senza entrare nel merito di questo io attiro la vostra attenzione su quello che pensano che gli italiani si debba fare estremamente interessante osservare che la metà circa del campione quarantotto per cento è a favore
Di una
Via diplomatica di confronto e soltanto politico e diplomatico appunto attraverso
Il negoziato con Terni
C'è poi una quota del ventisei per cento quindi un italiano su quattro che è a favore della assunzione di nuove forme di sanzione nei confronti dell'IRE anzi dovesse perseguire
Nella sua politica e infine c'è anche un diciannove per cento che è a favore di un intervento militare una quota superiore a quanto in verità
Sarebbe stato possibile attendersi ancorché
Obiettivamente minoritaria è un italiano su cinque secondo questo campione
La cosa interessante non è la presenza di una quota di
Concittadini che condividono l'uso della forza in questo caso
Per quanto anche se peraltro in loro maggioranza sotto leggi da dell'ONU con l'autorizzazione dell'ONU il che ridimensiona molto lo apre il problema
La cosa interessante è osservare che la distribuzione di questo opinione secondo le classi di età sorprendentemente sono relativamente più favorevoli all'uso della forza i Giovanni
Dai diciotto ai trentacinque questo è un dato che a noi anche come scienziati sociali fa riflettere e mi avvio a concludere Presidente vedono tra giusta
Pressione sito all'altro dalla la moral suasion del Presidente io raccolgo non posso che dare l'esempio la raccolgo e concludo dicendo
Che questo dato CIC suggerisce una interpretazione
Non tra riteniamo che i e giovani siano più guerra fondazioni riteniamo peraltro
Che in questi ultimi dieci anni da un lato pesi non l'assenza esistenziale
Di una
Esperienza della guerra fredda e della rischio nucleare come l'hanno conosciuto gli ultrà trentacinquenne
Appunto ai tempi della guerra fredda e dall'altro probabilmente la polarizzazione del dibattito pubblico sulle tematiche del terrorismo quindi una definizione
Piuttosto
Per così dire dicono i francesi securitaria della rapporti internazionali
Che tende a privilegiare e la difesa nei confronti di una minaccia piuttosto che la proposta di metodi
Diversi di gestione delle crisi e questo a mio perire è una grave limite perché anche nei confronti del terrorismo la non proliferazione potrebbe
In una ipotesi deprecabile alimentare la possibilità che singoli Gruppi
Utilizzino tecnologie nucleari anche rudimentali permettere in atto delle minacce in cui si ricomporre beh
Appunto questa forbice tra i rischi in qualche modo non voluti e che minacce effettivamente perpetrate
Penso che quindi l'opinione pubblica italiana e da un lato debba essere ascoltata quando esprime questa sua diffidenza verso
Qualunque processo di proliferazione e
Di mancato disarmo il perché esprime anche un biasimo per il mancato disarmo ma debba essere anche ulteriormente informata
Su queste tematiche perché l'opinione pubblica nelle democrazie è una grande risorsa grazie
Bene grasse grasse
Superato di qualche minuto ma non tanto
Do ora la parola
Professor Paolo Cotta Ramusino che ci parlerà della non proliferazione disarmo due facce della stessa medaglia
Prego
No
Tasso funzionale
è stato già ricordato che
Alla base
Per la gestione internazionale
La questione di disarmo e non proliferazione c'è il Trattato di non proliferazione nel mille novecentosessantotto entrata in vigore nel mille duecentosettanta
Ci sono tre punti in questo trattato sul primo punto è il richiesto la richiesta di disarmo
Delle potenze nucleari quelle ufficiali
Qualcuno ha fatto esplodere una tra una fra tutte sto creare prima se non vado errato nel trentuno dicembre del sessantasette potrei sbagliare potrebbe essere il primo gennaio l'importo prima del sessantasette
E
Una impegno di queste potenze a sviluppare
Trattative in buona fede per il controllo degli armamenti e per una
Cessazione in tempi brevi della corsa agli armamenti ricordata diciamo nel sessantasette quindi tenterò diverse e che l'attuale
Il secondo problema il secondo punto del Trattato di non proliferazione eh l'impegno hanno un proliferare vuol dire non trasferire disegni armi pezzi di armi
Materiale utilizzabile programmi nucleare c'è plutonio Cuccu anni arricchito senza quelli nessun Lippi primi sono in maniera assoluta seconde
Trasferimento di materiale arricchiti deve avvenire con certe regole cioè deve essere controllati internazionalmente
Il terzo punto e la garanzia per
Chiunque
Comunque Paese aderisca al Trattato di non proliferazione di essere aiutato tra virgolette nello sviluppo dell'energia nucleare scopi pacifici
In un qualche senso tutti e tre questi punti sono in crisi
Il disarmo è in crisi perché dopo la stagione di disarmo che si è verificata alla fine della guerra fredda
Abbiamo
Una situazione di
A regime prevista
Oltre agli Stati Uniti e Russia di circa due mila duecento testate nucleari per ciascuna strategiche
Con questa riunione indubbio
Duplica duecentodue mila mila sette due mila solo di armi strategiche non è un numero piccolo numero molto alto
Questo non può essere definito disagi trasferimenti anzi a tener conto che tutte le armi tattiche e vari altri tipi sono e intermedi sono tutto ammessi nel regime attuale
Non solo ma ad essa se stiamo nel ad una
Tendenza opposta anche se adesso ora solo timidamente espressa
Del
Di
Dosi visione senso di negative quindi abolizione dei trattati esistenti
Per
Il controllo degli armamenti il trattato per la produzione di missili antimissili balistici l'Abm è stato eliminato adesso l'angustia sta
Parlando per ora solo parlando di
Eliminare il trattato o di il ritirasse che vuol dire di fatto eliminare essendo un trattato bilaterale dal Trattato per la proibizione di missili nucleare di città di tappe intermedie
E altre cose trattato per la sicurezza delle forze in Europa così
L'energia nucleare e lo sviluppo e l'energia nucleare
In un qualche senso è un problema di per sé la barriera tra sviluppo tra Energia sviluppo pacifico dell'energia nucleare e sviluppo evitare una breve è molto sottile che con l'andare del tempo punti se tecnologico diventa irrilevante
Se uno al materiale fissi le e la tecnologia dopo molto rapidamente passare ad una con da una
Attività civile ad un'attività militare se questo
Può
I sensi la necessità si presenta il Giappone è una potenza nucleare virtuale
Questo vuol dire che nel giro di pochissimo tempo sarebbe in grado di acquisire a quei nucleari arsenale compresso di armi nucleari
In Giappone è un elemento importante da citare perché è una specie di modello private Paesi che sostanzialmente vogliono essere in grado di proteggersi senza per questo abbandonare il Trattato di non proliferazione
Se uno io in Iran scavo un pochettino si rende conto che il modello giapponese è il modello
Chi a cui hanno pensato e
Che sostanzialmente in un qualche modo difenda
Quindi occorre che cosa occorre che
Del disarmo aprendo un'altra piega
Occorre che il disarmo sia molto più
Intensamente perseguito
Occorre
Che la non proliferazione
Venga garantita e a questo punto osserviamo
Ci sono stati casi proliferazione negli ultimi tempi
Dai tempi mentre ISI membri non membri del teatro di non proliferazione che sono diventate esplicitamente nucleare caso d'Israele è un po'particolare però certamente l'India e Pakistan sono dichiarati sono hanno
Fatto e che so che le aree sono usciti dalla zona grigia
Poi abbiamo
Il caso della Corea del Nord che è uscito dal Trattato di non proliferazione e da appunto ha fatto un testo nucleare
Abbiamo l'Iran c'è una sessione intervenni fine abbiamo l'Iraq che è stato accusato di
Piuttosto che l'abbia revocato assolutamente nulla allora il destino di questi Paesi e inversamente proporzionale la loro capacità nucleare cosa succede
L'India che il Paese più grossa consistente viene
Viene gratificato dal Trattato speciale sulla cooperazione curare con gli Stati Uniti Iraq
Che non aveva assolutamente nulla in termini di capacità nucleare è stata devastata fino al fino all'inverosimile
E tutti gli altri sono in scala più uno possiede armi nucleari più ecco protetto quindi questo messaggio potente
Ai poli senatori possibili predisporre i relatori del tipo sbrigate lei perché altrimenti la situazione può essere
Catastrofica
Notate che l'uso strumentale
Per altri scopi come è stato fatto nel caso dell'Iraq
Del
Esigenze di non proliferazione c'è stato detto in Iraq viene attaccato perché ha un programma distruzione di massa quando cosa vogliamo poi si è verificato che non esisteva
Dell'immagine
Di
Del mondo
Qual è il risultato che l'uso dello strumento
Combattiamo la questione di massa tra virgolette è un uso strumentale non fatto per lo scopo
Di cui
Si vuole veramente parlare non c'è
La
La la l'attacco alla capacità riproduca misura in massa c'è l'uso del termine per la terminologia per altri scopi e questo attualmente rende la campagna contro la proliferazione nucleare molto più debole
Dove si parla di anni io credo che valga la pena
Ecco da alcuni punti delle della questione iraniana
L'Iran
è un Paese che dai tempi precedente la rivoluzione
Come Iniesta è stato indotto sulla strada del e circo nucleare per scopi pacifici
è stato indotto dagli americani prima degli occidentali poiché
Dopo la rivoluzione comunista è stato mantenuto un canale con la Russia
Naturalmente dopo la rivoluzione khomeinista tutti i termini sono prolungati e si sono
Allungate finale essere fino a portare nessun tipo di
Sviluppo in questo senso
Questo a un avuto un significato un impatto molto potente nell'opinione pubblica iraniana perché l'Iran è abituato da sempre da duecento anni a vedersi negati sviluppi tecnologici dai Paesi che questi sviluppi che però oggi controllano
Per scopi politici generali
Quindi il consenso allo sviluppo del programma nucleare civile in Iran è molto forte
Sono stati fatti come dicevo prima le prospettive dell'Iran si può possono fare le nostre stime in tutti i modi possibili però certamente la percezione l'idea di
Del modello giapponese cioè di avere la capacità che può
Possa in caso di necessità essere applicata anche se i dati è un po'era un'idea che
Bene o male a risuonava abbastanza bene
Nell'opinione pubblica ENEA leadership iraniana
Questo non vuol dire che loro intendevano intendono scelto dato che non proliferazione
E lei il tutto questo poi combinato da
Una contrapposizione radicale tra i vari e
Gli Stati Uniti da una parte preso incidentali e non lo sviluppo delle retorica che ha alzato a temperatura
La retorica eh la retorica di Busco e parla di asse atteso che i livelli
E la retorica Demani National ti dice di voler buttare a mare Israele eccetera eccetera quindi questo questo contesto di questa retorica Confort di tipo confrontarsi orale
Che è stata sviluppata intorno anche se non direttamente connessa al programma
Nucleare iraniano ha creato un clima per cui l'estorsione atti diventata effettivamente particolarmente difficile da risolvere questo a implicato che sull'Iran
Le questioni delle reali intenzioni essa diventa alle questioni dominanti nell'opinione pubblica
Che non ci rendiamo immediatamente conto è un punto di vista la perderà giù del verde della Terry giuridica elementare che
Il rispetto dei trattati e il rispetto delle regole non può essere in alcun modo in generale
Sotto reso dipendente dalle valutazioni che sono necessariamente soggettive sulle intenzioni
Per complicare ulteriormente la questione visto esista una serie di
Marginali di marginali io penso violazione
Del marginali violazione del Trattato nel senso di
I di non aver rispettato dei vincoli particolari per quanto riguarda
La la l'anticipo l'annuncio anticipato
Alla
Organizzazione internazionale deve già Tomita di certi
Ma certi passaggi nella conduzione del programma civile nucleare e infine
Un rapporto
Diciamo certamente non lineare con il Pakistan che pro di questo
Su questo il diritti in parte se non viene assolutamente coinvolto direttamente con la poesia con volto solida anche alla parte per così dire ricevente
L'ultimo minuto
Vorrei dedicarlo a una
Idea dissoluzione un principio di soluzione
Io credo che
La da un lato
Indipendentemente dal
Purtroppo da quello che lo sviluppo di un'opinione pubblica
E italiane poi anche mondiale
Il
La soluzione sta
Nel
Costruire un contesto in cui viene restaurata la trasparenza
Del
Processo nucleare
Iraniano
Non venga impedito
La
Del tutto
La
Produzione di materiale fissione cioè l'arricchimento
Perché questo ulteriore essere giustificato dal Trattato stesso è diventato e impraticabile in termini della risposta che
Il Paese Iran può dare a questo tipo di
Certo però è possibile stabilì un accordo per il contenimento di questo processo di
Di di di di arricchimento in modo che non raggiunga per così dire livelli industriali come peraltro malauguratamente menzionata marine c'era
Credo che uno sforzo debba essere fatto perché lui per la riduzione e l'abbassamento dei toni e della retorica in generale
E
Prima un abbassamento dei livelli di confronto internazionale su questa questione e questo certamente avrà un ruolo
Infine io credo che
Bisogna ben capire che la retorica e la pratica delle sanzioni non è
Una cosa che a
Effetto zero
Io credo che
Costo quale a continuare a costruire sanzioni nella attese di
Trovare delle soluzioni è una
Posizione che soltanto
Peggiorerà i livelli di confronto politico tra via nel resto
Credo che le sanzioni si dividono in due sostanziale categorie possono irrilevanti dal punto di vista dello sviluppo del programma nucleare è in questo caso
Contributo non soltanto da celebrare a rendere più acerbo il confronto
Oppure sono rilevanti sul piano economico generale
E a questo punto qui hanno delle conseguenze tutta una serie di cui libri integrazione che devono essere attentamente valutato in ogni caso la politica delle sanzioni applicati in maniera rigida e senza
Obiettivi discorso gli obiettivi immediati di risultato all'effetto di isolare il Paese e di lasciarlo
E di lasciare il Paese l'Iran come comunque l'alto
Nel crudele chiuso dello suo dibattito politico senza facilitare la comprensione di quella che è la percezione delle azioni che in Iran vengono condotte all'estero è questo che rende il problema ulteriormente
Ulteriormente difficile le soluzioni tecniche sono possibili devono essere valutate con calma e con attenzione non c'è nulla di impraticabile rendiamoci conto che l'Iran e qui concludo a
Attualmente le il programma nucleare dell'Iran ecco
Controllato gli organismi internazionali
Più
Di quanto non siano controllati i programmi nucleari e di altri Paesi
Ad esempio il Brasile che non aderisce al trattato al
Alla al al protocollo aggiuntivo del del dell'accordo con la linea e soprattutto acquisisce della capacità di costruire
Armi nucleari che ci sono
Siamo obiettivamente allo stesso livello di qua del Belgio
Oltre che a
La parola ora
Moretton al preventivo
C'è però dell'integrazione fra i due processi
I decreti inc se tu cross
Guai se ciò è rispettivamente ai divorante stendi per muoversi a
Il mediante stende ormai
Marcora sempre
Ma qui narrato esplorare a
Del sapiente e smentisca estraneo afferenti in merito foro mi sento
A
Quanti forense morboso Igui io vorrei giuste senza essere fuori pensieri guarda da
Abbisognevole sei Santa imparano invocate sagge Costanzo e cioè noi
A Bowie mittente UE sperabile sull'affare conta da Papon mesto effettiva Arrighetti tre due
Ancora mai più visto coperti è in ciò ai CIU
Non che Pio quel giro e San Centro-Nord novantaquattro ICI incredibile
RAI dei
Fare
Pinto ha ben fax sei se ne fece ottocento porle aziende ma in me dai teen sex ISPO ambiguo ritiene intenditor sheet di empirici a intrecciare o qualche
Vorrà il tempo e del Paese Co.Re.Co. e San censite processuali guide Franco pendono anzi bensì chieste ciò fuori entra tocca burnout
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Tempo cioè il cento per fanciulli su queste
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L'Italia si era retto introiti volendo
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Noi Troja
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A
Da far rispettare acquisto orrende vanta quel fra i filtri a istituì STU ad senso BO
A
A i cuori
A
Dare
E vis-à-vis suite Artini qua orientativamente vetrini è un altro accordata
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Nel COREU vertenze insomma in via impiccati tengo ex sesto apposito fondo Crivo RFI
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Per il seguito che nati sei e si va be'cancri è un vino FAS più qui può via beata Institute due cioè qua ho detto il sesto in queste civili
Mai qui giro bieco richiede dunque UE penso Morcone coi per fui cioè scrive due file più meno io Bresseo
Vorrei avere nemmeno un reperto stendi spicco decise devo ecco dette al più può sulle riviste ente tempi oppure fresa esenti
Quindi rimaste a voce se stampa cucitrice cuoca crisi coi e mai più proprio quei guarda il spezza e dunque UE dando il Kuwait tristezza indenne sesto e fecero mercenario troppi sottratte semiseria qui vicino
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Walesa ed è dando il cui guarda Estero e dunque UE appresterei è un quell'idea consistenti muore pure inciampare isola is e il proprio ne esce
Da ondata popolare alti comunque giro boa che nel MOI firmo
Altri più guerre Jersey guerra peius dunque UE grazie
E mai più jazz bacio Moron può ente Maurice non morirò Wedge demmo idee per cui se crebbe venti tribù quelle somme e poi da questo da U.L.S.S. accende mente e mio vicino privi rendere resero confluire in un altro tema
Expo cresce non perdo verte guidate uguali SPÖ queste o quasi voi secco io rendeste in venti
Terni FI State con fuori Lettieri newco io quater bis io quel Nappi fa nel PAI sicurezza più cui UE attendersi
A ponete dunque UE States elettive indette scala centodue del mio Marche incumbent Dio quel che non prevede Quirino attribuite all'IRI
Per cui si è reso anche nei quindici tre metri edition lei che
E in genere i cui statement
Le primarie State e poi dati segue diviso nel cui UE pensa
Ha chiesto se viste Ippoliti cui sei poi ritenete civili
Era voi rete potrà va be'proprio come uguale potenza fuori al Foro I rivolti a Four lui senza verterebbe ben può escluderlo Bay devo
A
Su offensivo ricevute nei chiudersi che ho richiamato poco soccorso negherebbe impazzire il secchio io cioè il senso
Propongo che per creare un polo psicogena poco incisivi e dare il States Macintosh o Apple riprenderle dovesse making UCOII affluenze chiesti querela
Ghirardini Parisien vorremmo anche io questa solista in tre sei nei modi presupponeva inscena Oberdan poi fra i centri e Rizzo fare ora itinerario dei pure il comando esternamente le cicche dare che specchi State Street io guardo con io vertenze
Niente pregio era Menis a avrei unico URAI secchietto scatole Square pensa tende adesso nei unico URAI persegue Bem questi ius fiocco di guerra
Trovai sei quindi ricoperto più
Ecco io mando estende in
Veneti
Traduco io Kuerten States o e il Farmer fare quel poco che mette dentro
The del bando in cui o guerre insistenze del tempo ma in tempo utile smettevo Air France emettevo Marius dunque è uguale vertenze che anzitempo fosse stato coda loda chiavi Acerenza insisterebbe neve
La chiude davanti a voi stessi a Chiampo anche in merito
Niente
No il mio queste i circuiti
A
Chiuso probabilmente che Dewey scende albedo ancora fra i centri e Napoli se può anche entrate
Di dunque io guardi State cui bicchiere né est PAS adesso altrui più visse intendo in questa pause mo'ai capi and come bene che voi Secchieri andare appoggerei qui mette
Dico questo in quei tre zio produco io guardo spero quasi cambiamenti te li conoscete spenti arrivi termico CRT veniva da qui da coscienti Carossa fece un obiettore è ovvio
A
Soccu addio cui guarda in sui Isonzo a zittito entrava più prestiti le società fashion Matteo io dando il cui UE tristezza a ENI ove milizie Bid
Entro l'ambito reni Toffoli spore da approvarsi da residence fuori da da ex Presidente binari testé x ambigue oratorio Presidente e richiedere
A un fango e ci ha corporei perché man DMSA oltre ad essere un po'Prato esercente
Due Ducoli UE ha permesso unito dal proprietario Pettenò in lei una favola dell'INPS tramite si inizia il ministro ha timore che me oltre i
Potreste convitti visto che sono AISE Brembio con euro al seno
è andata équipe fosse somaro correzione o del tetto ambire distinse voi tedesco e teorico accessorie e andiamo ai tempi e i due il sorpasso doveri fra i vari State promise nel momento in cui riesce a
Altro ad anteporre i cinquecento ucciso pay sto anni
Da uscì noti i cuori
Per il tema in alteri in cui il mio coesistenza uccel testa del docente per Venaus pezzo diviso nucleo Querte
Questo è il Paese sta andando ad uscire autentico Alex adesso prendo in cui i veneti sopprime suo proprio svedese è un week metteste State cucina overview cui UE attenzione tribù zero i come coi
Chi vuole generoso cui ciò a Borges Moro
Emmola cinque es allora Ciocchetti Flegreo meriti e birre giusto anche
Anch'io che ringrazio
Vorrei
Potrete ringraziare ricorda
Che
Il
Professore
Morto al perenti
è uno dei padri del controllo degli armamenti
Con un suo primo libro che risale al mille novecentosessantadue quindi
Professionalità molto interessante anche per questa
Perché lo Stato
Ruolo che ha giocato nel controllo delle promesse
La proroga tra Stefano Silvestri
L'istituto farli internazionale di Roma cresce parlerà sulla non proliferazione ed equilibri regionali tre
Grazie Presidente
Di mi scuso anzitutto per
Perché
La il fatto che
La visita del Presidente degli Stati Uniti nel mio quartiere fra due giorni apre firmiamo praticamente obbligato a inseguire la mia automobile
Ecco stata
Catturata dalle forze di sicurezza e eliminate
Al suo normalissimo perché che questo mia costretto a
Alcun certo ritardo ma
Detto questo e quindi mi scuso di non aver sentito e altre relazioni
Credo
Brevemente di poter
S.p.A. essere sicuro che appunto la discussione sulla
Se si va benissimo questo lo sapevo già questo lo sapevo già l'efficientissimo amico Battistelli bravi ha già scritto perimetri
Per
Il
Diciamo che
Quindi non è non non discuterò di cose di cui altri sono più competenti di me come il problema della
Arricchimento delle la dal Garofani o piuttosto che del
Varie evoluzioni del trattato del proliferazione nucleare o dei sistemi di salvaguardia e di controllo
Direi
Che da un punto di vista politico e questi sicurezza le priorità che posso individuare sono sostanzialmente tre
è a mio avviso andrebbero sottolineate in quanto tali
La prima quella ritiri ideare e dare una maggiore credibilità a regime della non proliferazione nucleare che lo Stato rapidamente perdendo
La seconda il problema gravissimo
Anche se per il momento improbabile ma comunque è gravissimo perché avrebbe infetti
Tutti sti nostro usi sul sistema internazionale nel suo complesso di un'eventuale uso di armi nucleari da parte di un di un terrorista o di un gruppo terroristico
E il terzo il problema delle crisi regionali che e in qualche maniera
Favoriscono ho giustificato agli occhi dei vari Paesi i processi di proliferazione nucleare l'acquisizione di capacità di capacità nucleari
Per restare resterà estremamente breve e sintetico io direi che per il primo punto sulla maggiore credibilità del regime di non proliferazione nucleare tra le altre cose
Io credo che bisognerebbe cercare di non confondere le varie priorità
Quando per fare una per avere successo in una conflitto in Ascani stan
Sì praticamente si condona completamente la proliferazione nucleare in India e in Pakistan
Malgrado nel caso del Pakistan effetto pazzesco che ha avuto
Una una una una rete
Criminale se mi pubblica Ken possiamo definirla quella di aiuti di attacchi Ocampo nella nella per nel processo di proliferazione erogare B questo in questa maniera evidentemente si indebolisce la credibilità
Per trattato si dà l'impressione
Che le grandi potenze i pesi Paesi nucleari Paesi che dovrebbero essere i primi garanti e più interessati in prima persona alla successo del Trattato non ci credono
E e l'accordo ovviamente tra Stati Uniti e in via va un po'anche in questa direzione c'è l'impressione nel mondo oggi che se si è abbastanza
Testardi e si è si è disposti a correre qualche rischio pagare qualche piccolo prezzo tutto sommato prima o poi
Il sistema internazionale accetterà il fatto che si fa così si è si arriverà C&C voglia vere un una un'arma nucleare o si voglia barriere perlomeno una capacità di soglia nucleare
Quindi l'applicazione effettiva integrale
Del Trattato di non proliferazione nucleare mi sembra una premessa necessaria così come mi sembra
Una una un elemento importante cominciare a ribadire l'importanza del processo di non proliferazione
Che è stato è abbastanza assurdo che noi abbiamo un Trattato di non proliferazione che tutto sommato ha avuto un certo successo
è stato importante negli ultimi tempi negli anni ha creato una realtà di proliferazione molto inferiore a quella in cui ci si aspettava
E e che tutte le i miglioramenti o gli approfondimenti del regime di non proliferazione che sono stati proposti
Da da detta estenda le colpe miliare Chieti eccetera sono stati respinti proprio dai Paesi
Concordo in primo luogo gli Stati Uniti che dovrebbero essere i i primi garantire motori del Trattato di non proliferazione non è possibile pensare di poter salvare il processo di non proliferazione non considerandolo più un processo
Ma una specie di una tantum un trattato che è non più non può più
E voi non evolverà mai più
Secondo punto sull'antiterrorismo vorrei ribadire l'importanza di questo di questo problema
E fu è uno scenario mi auguro non ancora realistico me lo auguro ma immaginiamo se un'arma nucleare esplodesse in una grande città americana ed europea distruggendo uccidendo
Centinaia di migliaia di persone provocando comunque un impatto pazzesco dal punto di vista del psicologico questo cambierebbe il mondo in cui viviamo
E ci porterebbe in una situazione veramente di guerra internazionale
Sarebbe molto difficile risalire la china ed evitare una praticamente secondo me è impossibile percepire la china e ritornare a una situazione di di pace
è quindi una un una una un rischio estremamente alto
Che deve essere in qualche maniera combattuto ora questo comporta evidentemente una estensione di tutta una serie di regimi di controllo e di cooperazione
Quello che vorrei dire non c'è tempo adesso di andare nei dettagli naturalmente nessun regime perfetto quello che vorrei dire come principio guida è che mi sembra ovvio
Che questi sistemi funzioneranno al meglio quanto più saranno in qualche maniera universalizzazione cioè comporteranno la maggiore partecipazione Dei paesi dei paesi di di tutte Regioni in particolare di quelle più interessate veniamo al terzo punto cioè quello delle crisi regionale
Il la nessuna crisi regionale giustifica di per sé l'arma nucleare dall'armamento nucleare da parte dei Paesi che vi sono coinvolti
Neanche quella mediorientale dove la grande giustificazione del del
Dette dell'Iran hotel Pakistan note perfino avrebbe esaudito di coloro ho persino anche direi la grande giustificazione delle armi chimiche per l'Egitto e così via è sempre stata quella di dire che non c'è la bomba islamica mentre c'è la bomba israeliana
Ora questo è un una o un modo di ragionare che evidentemente legato alla ipotesi che
Di equilibri si fanno con la corsa agli armamenti
è un po'è una è una ipotesi che a mio avviso
Non è giustificata da un punto di vista scientifico ma secondo me non è giustificata neanche da un punto di vista della sicurezza immediata del Paese
Cont al contrario a mio avviso Aguilar il processo di riarmo nucleare tende ad accrescere la vulnerabilità dei Paesi
Che vi sono che ve ne sono che vi sono coinvolti specialmente se nella regione vi sono altri Paesi nucleari che potrebbero pensare potrebbero vedere questo come una minaccia diretta nei loro confronti
Il gli equilibri regionali nucleari sono resi estremamente difficili dal fatto che
Non tutti arrivano all'arma nucleare allo stesso tempo allo stesso modo
Nelle stesse condizioni e le differenze tra l'uno all'altro sono tutti elementi di spicco di squilibrio e di rischio in una eventuale in un bar nello nel rapporto reciproco
Io credo che qui anche
Il problema sia di tenere presente quali siano quali sono
Di cercare di capire quali sono lei maggiori i ma i nostri maggiori interessi le nostre priorità io credo che ci siano due aree fondamentalmente importanti
Per la pace nucleare nel prossimo nel prossime prossimi anni una è quella che quota torno alla Cina
E l'altra meno pericolosa da un punto di vista globale ma più difficile è quella che ruota intorno al bar Golfo Persico al Medioriente in genere
Il quella che ruota intorno alla Cina è quella potenzialmente più distruttiva è quella dove già oggi
Si concentrare una buona parte della ricchezza mondiale gran parte delle capacità tecnologiche mondiali
Un'area che può molto facilmente arrivare a confronti di tipo di tipo globale
In cui sono coinvolte potrebbero essere coinvolte alcune delle maggiori spunti alcuni dei maggiori per i maggiori Stati esistenti al mondo e gran parte della popolazione mondiale ipotesi di questo genere
Sono di per sé già abbastanza terrificanti solo i numeri sono preoccupanti io credo che la necessità di una politica cinese
Che sia anche una politica di stabilizzazione dalla proliferazione sia una priorità assoluta del nuovo sistema internazionale il secondo problema il problema del Medioriente qui
La questione è naturalmente estremamente complessa come tutti sappiamo
Non tornerò naturalmente a parlare dell'Iran perché ne avete ne avete parlato vorrei soltanto dire che a mio avviso potrebbe sabbia a mio avviso le la la comunità internazionale in particolare i Paesi
Ci sono sostanzialmente impegnativo esplicitamente o implicitamente a difendere e garantire la sopravvivenza di Israele dovrebbero
Contemporaneamente avanzare l'ipotesi
Che
Il futuro della sicurezza regionale del Medioriente dell'ora passare anche attraverso una serie di accordi
Il controllo degli armamenti se non ancora di disarmo
Per lo meno di controllo chiaramente a livello regionale e che non serve non dovrebbe essere la cosa più difficile cominciare questo controllo degli armamenti proprio da alcuni aspetti
Dell'armamento dell'armamento nucleare per esempio dall'aspetto della dell'arricchimento perché non prevedere
Una generale moratoria dall'arricchimento in tutto il Medioriente non soltanto
Il non finiranno
Bene queste sono solo alcuni spunti per una discussione naturalmente sono le ho dette in maniera estremamente
Rapida mi auguro che possono aiutare la riflessione comune grazie
Molte grazie anche per rispetto dei tempi
Bene passiamo ora una parola Jeffrey ricorrenti delle sanzioni Foundation junior
Che si parlava di scelti in tali stesse critica un serio non può riferire sugli infortuni
Grazie e vanno innanzitutto vorrei ringraziare l'Archivio disarmo di averci incluse Moretti me in questo convegno
Che sostiene allarga il dibattito iniziato a New York qualche mese fa in una conferenza organizzata dall'assenza di fantascienza
Con il patrocinio patrocinio del Ministero degli esteri italiano sul tema un quarto in stracci sulle lascino Serchio RE quel dialogo
Lasciato nel seno dalla comunità dalle Nazioni Unite
Le nuove prospettive per il controllo di queste minacce
Il convegno di oggi sviluppa e approfondisce quel dialogo che ha risultato nel libro che avete nel vostro pacchetto dal convegno oggi apre che me ne occorreva impegnarsi
Per informare le nostre discussione oggi
Io ho sorvolato alcune differenze notevole fra i due colloqui e cioè quello dei neonati e questo qui a Roma quello dei negozi
Ebbe luogo
Nel freddo di febbraio in una nevicata ferro c'è in un clima politico di trasformazione nuove possibilità dopo un terremoto elettorale
Per questo colloquio Deroma godiamo possedere nuovo in piena prima per
E non trema cui previsione promettono Sempre forti temporali politici
Bar benché tira molto vento non cade nulla
Almeno ieri sera non è accaduto nulla
Sono contento che oggi sfruttiamo delle osservazione dei Paolo Cotta Ramusino che partecipo in febbraio alla Conferenza regola che anche Filippo Formica del ministero
è anche
Che sia qui monaca oppure
Un nostro collaboratore smonto stretto e molto speciale
Presente alla creazione del regime della non proprio proliferazione per caso morto stabili la sua reputazione nel campo del disarmo nucleare non Progetto contava siamo vai
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Su un libro intitolato poca o su Coppa ora che stiamo per pubblicare la settimana prossima
Il mio tema stamane e più stretto cosa fa il Consiglio di sicurezza per far rispettare le norme e le regole della non proliferazione
Per
And force male
Arnaldo quattro esce
Perché tratta Dellai operazione dalle Nazioni Unite
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Carlo très rappresentante d'Italia presso la Conferenza diciamo di Ginevra che parlava sulla Europa tra non proliferazione e disarmo
Grazie Presidente
Anzitutto un ringraziamento all'Archivio disarmo per avermi invitato a questo interessante convegno
Io vorrei
Ricollegarmi proprio alla conclusione dell'intervento di Jeffrey gli Laurenti su
Sul suo riferimento al
Ne ha parlato di fervore d'solidaristico i più grandi ed in effetti
Siccome l'Iran è un po'il
Il tema regionale di riferimento di questo convegno
Indicare un elemento evolutivo che si è registrato proprio il mese scorso a Vienna in occasione riterrà conferenza preparatoria di riesame
Per trattato e comprensione azione dove io ho guidato la delegazione italiana per la prima volta in un ambito diciamo assembleare
L'Iran si è trovato relativamente isolato anche
Nel
Diciamo nel
Gruppo a regionale a cui appartiene cioè il movimento dei non allineati
Non ha trovato in un appunto in in un contesto così ampio
Quella solidarietà che in passato aveva sempre trovato e penso che questo sia
Un elemento evolutivo chiaramente
E il Consiglio di sicurezza
Diranno ma molti amici però il fatto che questo avvenga in un ambito più ampio e secondo me significativo e
Un'indicazione di come
Nelle nostre nel nostro approccio a questa tematica come anche in generale alla tematica del disarmo e la non proliferazione
Noi dobbiamo tener conto anche di questa
Componente importante dell'opinione pubblica mondiale che il movimento dei non allineati ma
Il tema centrale del mio intervento è un altro
Ed è quello del ruolo dell'Europa in tutto questo processo
Anche qui avviene nel mese scorso
L'Unione europea
è stata uno dei protagonisti
Della conferenza che si è tenuta
A a Vienna
Mai come in questa occasione l'Europa ha dominato a mio avviso la scena sul piano sia procedurale che della sostanza
Questo pro capite protagonismo e risultato di un lungo lavoro in seno all'Unione europea che ha radici lontane nel tempo e che merita di essere posto in evidenza
Di una politica europea della non proliferazione si può parlare sin dalle origini
Sì estrinseco anzitutto attraverso l'Euratom ma acquisto crescente valenza politica attraverso le varie tappe di una cooperazione sempre più intensa nel campo della politica estera
Di fronte alle nuove sfide derivanti dall'esplosione del terrorismo e dal rischio accresciuto di una diffusione
Delle armi più micidiali fu approntata nel due mila e tre proprio sotto la presidenza italiana una strategia contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa
Adottata al massimo livello che è quello dei Capi di Stato e di Governo
E che è rilevante sia sotto il profilo concettuale sia sotto quello operativo
La strategia e gli strumenti della politica estera di sicurezza comune impiegati per realizzarla permettono oggi all'Europa di svolgere un ruolo non solo attivo ma direi anche con una brutta espressione proattivo
Al quale ho già accennato
Ritengo però che
Rimane ampio spazio per ulteriori progressi
Le politiche dei ventisette Paesi membri dell'Unione rimangono infatti meno convergenti
Quando
Dalla non proliferazione si passa ad un altro settore che è lei complementare che quello
Del disarmo
In questo campo le posizioni dei singoli Paesi dell'Unione sono meno omogenee
L'unione europea accomuna infatti tra i suoi membri due potenze nucleari ai sensi del trattato di un preservazione sapete sono la Francia e il Regno Unito
Alcuni Paesi manca mantengono un retaggio neutra visti come come l'Austria la Svezia certo modo anche Malta una maggioranza appartiene all'Alleanza atlantica
E alcuni Paesi tra cui l'Italia hanno anche rinunciato uniche unilateralmente all'energia nucleare quindi
Non siamo un gruppo omogeneo quando affrontiamo il tema il tema nucleare questa disomogeneità
Rende obiettivamente più difficile
A differenza di quanto avviene la non proliferazione la definizione di una linea comune sui temi del disarmo ed in particolare del disarmo nucleare
Occorre dunque fare uno sforzo ulteriore per attribuire al settore del disarmo un profilo equivalente a quello che l'Unione europea acquistato sul fronte della non proliferazione
E comunque importante e significativo il fatto che tutti i Paesi europei inclusa la Francia Regno Unito abbiano aderito al trattato che proibisce gli esperimenti nucleari citi BT
E che impedisce
Agli Stati quindi di migliorare sul piano qualitativo le armi nucleari
Il prossimo passo individuato dalla comunità internazionale dovrebbe essere di natura quantitativa cioè proibire la produzione del materiale fissi le che è necessario per fabbricare le bombe atomiche
Si tratta del cosiddetto cut-off treaty FM siti
Per l'Unione europea questo accordo e prioritario
E
Comma tra la lo ha tra l'altro menzionato Presidente Barberini l'Italia si trova in prima linea nel promuoverlo
L'intesa
E oggi una priorità anche per la Russia per gli Stati Uniti il che ovviamente da una certa forza
Non lo è invece per la Cina
Non lo è direi curiosamente neppure per il movimento dei non allineati che pure il
Maggiore promotore del disarmo nucleare
Evidentemente all'interno del TAR di tale movimento alcuni Paesi non vogliono privarsi oggi dell'opzione di produrre o continuare a produrre tale pericoloso materiale
Insomma la posizione che i Paesi singoli ad
Assumono nei confronti di questo progetto di Trattato mi sembra molto significativa di quali sono i loro orientamenti futuri in materia nucleare
I non allineati attribuiscono invece la precedenza alle cosiddette garanzia negative di sicurezza
Ne ha parlato
Professor Battistelli ne ha parlato molto incautamente
Si tratta cioè dell'assicurazione che le potenze nucleari non useranno l'arma atomica contro quei Paesi che vi hanno i figli rinunciato in virtù del Trattato di non proliferazione
Si tratta di un'aspirazione più che legittima
In buona parte per oggi
Già recepita dai Paesi nucleari quali si sono impegnati in effetti sia pure
In termini che non vengono giusti aggiudicati sufficienti
In questo campo
In questo campo l'Unione europea potrebbe fare qualche passo in più e questo
è questa la nostra opinione
Un altro settore che l'Unione europea dovrà ulteriormente approfondire
E che di attualità proprio oggi in relazione alla presenza a Roma del direttore generale dell'AIEA
E la cosiddetta dire in mano libera che il Trattato di non proliferazione concede
Agli Stati nella gestione del ciclo combustibile nucleare
In altre parole l'arricchimento dell'uranio ed il riprocessamento
Tale libertà di azione sempre meno sostenibile dopo l'esperienza dell'Iran e della Corea del Nord va ulteriormente disciplinata
Si sta lavorando ora su un approccio comune dell'Unione europea su tale argomento
Altrettanto si dovrà fare in merito alla
Intesa nucleare di cui si è già parlato tra gli Stati Uniti e l'India che rischia di indebolire il regime di non proliferazione
Resta dunque ancora un certo cammino da fare all'Unione europea per potersi Force Prolog profilare ulteriormente su questi importanti questioni che riguardano
In particolare disarmo nucleare
Collegata a quest'ultimo e anche la problematica della cosiddetta due CONAI session
Termine militarizzazione non è l'esatta traduzione saprei come tradurlo esattamente italiano introduzione comunque degli armamenti
No perché la militarizzazione già esiste ed è consentita
Armi offensive allora
Mi spiego di armi offensive nello spazio ex extra atmosferico
Quelle consentite comunque grosso dibattito
La problematica dello spazio tra extra poste Enrico divenuta di maggiore attualità successivamente all'esperimento anti satellitare cinese che è avvenuto all'inizio di quest'anno
Esso ha interrotto una moratoria che di fatto era stata osservata già americani e russi nell'ultimo ventennio
è rilevante evidentemente in questo campo spaziale anche la tematica
Di attualità anche essa
Della difesa antimissilistica
Ma per tornare all'Europa
La mancanza di omogeneità politica tra i partners nel campo nucleare
Rende più difficile ma non impossibile il raggiungimento di posizione europea e comuni
Non esito ad affermare che in ciascuno di questi settori l'Italia in parte l'attivo nel proporre soluzioni di compromesso
Ma la questione va al di là dell'ambito europeo
Sotto un certo profilo
L'Unione europea è diventata
Una sorta di microcosmo di quella che è la realtà multilaterale
Una comunanza tra Paesi che mantengono riempita menti non convergenti in campo nucleare ed in altri vent'
Di tali settori della sicurezza
Senza
Giunge da sostenere che ciò che è buono per l'Europa e buono per il mondo
Si può dire che le soluzioni raggiunte in seno all'Unione europea e che sono già il frutto di un difficile compromesso tra i partners
Potrebbero costituire un utile riferimento per l'intera comunità internazionale
Grazie
Assessore presso la casa
A addirittura concluso due minuti di anticipo e quindici
Grazie molte questo ci permette di concludere entro le undici
Più o meno
Si è anche il professor Maurizio Martellini che
Diversità di Insubria di Como
E Segretario serate manda una torta che cento volta SIC mantiene i tempi elettori undici possiamo concludere sommato invece parla di nuove sfide a regime di non proliferazione pratico
Scusate
Ecco così Spoleto interferenza Elettronica certamente cercherò di stare anzi con la formula Trezza ambasciatore Trezza due minuti
Meno e Morea collegarmi a due interventi precisamente quello il professor Cotta Ramusino e dell'ambasciatore stesso
Il partendo da un'ipotesi di lavoro io sono un fisico e quindi
Tendo a mettere prima
Come dire molto chiaro i principi di lavoro l'ipotesi di lavoro
Allora formulerò quello che io chiamo Altivole a me negli colleghi americani mezzo teorema che con il progresso ed energie tecnologia nucleare a livello globale
Anche per rispondere alle iniziative per contrastare l'emissione dei gas serra
Si avranno sempre più Paesi Mella categoria che l'amico Paolo ha definito come latente nucleare UE poste inizio e cioè Paesi potenzialmente
Nucleari in senso militare
Modello il Giappone infatti è un esempio tipico è un Paese che ha caratteristiche avanzatissime
A livello di produzione del suo combustibile nucleare del processamento quindi il mio mezzo teorema e che c'è una
Learning curvare una curva che apprendimento è una spinta tecnologico per cui molti
Paesi entreranno in questa per in ombra di Paesi che hanno le caratteristiche diventare i Paesi nucleari militari nel regime diciamo in tempi molto brevi boicottare citato appunto il Brasile ad esempio ma
Decisamente senza nominare molti Paesi europei che non ci sono i due Paesi ufficiali
Che sono al Trattato ammessi come Paesi nucale militari potrebbero cioè al di fuori dell'Inghilterra Francia potrebbero diventare in questa categoria questo è il
Diciamo è la mia ipotesi di lavoro
Da quale deduco una conseguenza si questo dibattito sostanzialmente sia si G diciamo si incentra su come rinvigorire e come dare nuova linfa o nuovi spunti al Trattato di non proliferazione
E che vorrei dire che
Se noi arriviamo alla conclusione che molti Paesi saranno una categoria latente
Noi dovremmo rafforzare tutti quegli strumenti internazionali quindi la mia infatti sarà più sulla non proliferazione dovremmo rafforzare tutti quegli strumenti internazionali quegli organismi internazionali che hanno questo compito
In primis l'Agenzia atomica per l'energia
L'agenzia scusate agenzia internazionale per l'energia atomica
E gli strumenti ad essa connessi come livelli salvaguardie salvaguardia integrate
Il protocollo aggiuntivo che dovrebbe diventare delle salvaguardie che dovrebbe diventare il nuovo Standa
Ma anche
Quello che l'amico Silvestri professor Silvestri ha detto quello che un po'la caratteristica del ventunesimo secolo secolo quello di un
Di una non proliferazione alla Carta
Sostanzialmente cioè quello che diplomatici chiamano la costruzione di regimi volontari
Con certi compiti appunto nell'ambito non proliferazione molto di moda aggiungere il G otto
L'Arbitrato oggi ENEL di attualità aggiungere al G otto dei compiti di non proliferazione che molto spesso può e non vengono realizzate
Ma comunque nel due mila ci fu la G otto global partnership lanciata dal summit canadese
Il summit San Pietroburgo l'anno scorso si lancio la cosiddetta
Globale iniziative tu combatte nonché al terrorismo cioè l'iniziativa globale per combattere il terrorismo nucleare comunque questi sono come sapete negli arrangiamenti volontari cui Paesi aderiscono
E respingere diciamo certi indirizzi quindi il mio secondo messaggio è questo se noi andiamo in questa zona in questa nuova tendenza
Bisognerà
Rafforzare sia gli strumenti legali e e sia i regimi anche ad hoc che possono implementare più facilmente questi questi regimi
Queste nuove visioni che diventerebbero in quest'ottica una specie di addendum al Trattato di non proliferazione di body aggiuntivi in qualche maniera
Legato a questo
è ed è un po'il tema era il tema della mia e della mio intervento ma se lo riduco a pochi elementi legata a questo c'è il problema
Della parte delle parti più sensibili del ciclo del combustibile nucleare
è stato citato dall'ambasciatore Trezza il problema nell'arricchire l'uranio voi sapete che i reattori nucleari non funziona meno reattori nucleari
Tradizionali non sull'anno il richiedono con Blu uranio che sia
Trattato in qualche maniera che si è arricchito devo aumenta in una certa soglia si parla di loro i CEOD uranio e ma le stesse tecnologie di apporto all'arricchimento dica per esempio le centrifughe che soltanto ora
Di moda appunto per la questione iraniana possono arricchire questo materiale a livelli bombardieri
Quindi le parti più sensibili del del ciclo del combustibile a nostro avviso devono diventare come l'arricchimento devono diventare
Proprietà di regimi multilaterali in questa direzione il direttore generale dell'AIEA lancio nel
Due mila la nel due mila quattro un gruppo internazionale di esperti
Che ha spogliato delle formulazioni multilaterali poi ci sono state le due iniziative lanciate a gennaio e a febbraio rispettivamente dal presidente Putin che si chiama Global Nuclear
Power iniziative cioè la una iniziativa globale per costruire dei centri internazionali per l'arricchimento uno di questi è già in atto fra
Innella in una repubblica sovietica ex sovietica
E oppure
Depositi internazionali per il combustibile esperimento quindi senz'altro per
Rendere più difficile l'uso improprio
Del combustibile nucleare
Che
Ripeto se trattato oltre un certo livello può diventare bomba abile
Sarebbe auspicabile che
Si crei si creino dei consorzi internazionali sotto gestione dell'Agenzia atomica
Agenzia internazionale per l'energia atomica
Sia per i servizi legati all'arricchimento dell'uranio sia per i servizi connessi
Allegri processi o mento e al
Diciamo erano la disposizione finale combustibile spento detto questo questo è la parte tecnologica come il nostro centro andavo a varie volte
Sottolineato nei suoi workshop tecnici cioè anche un aspetto istituzionale che deve accompagnare l'aspetto come dire tecnico e aspetto istituzionale
Deve essere fatto deve essere perseguito con i criteri sottolineati dai precedenti relatori di trasparenza e di evitare doppi o tripli Standa
E io ritengo che qui sia in questo settore sia veramente portare sia veramente importante portare a conclusione dei rischi cut-off treaty
Il cut-off treaty quindi questo dovrebbe diventare una priorità agende politiche dei principali partner
Dovrebbe diventare anche un bar di ANCI dunque una
Cioè se c'è qualche Paese che non nomino che rifiuta in questo qui in vendi e ne discutiamo
Come venirvi incontro me venire incontro a delle paure di questo Paese in cambio di una sua adesione a questo trattato questo trattato fondamentale che deve entrare in vigore quanto prima
E quindi questo ritengo sia molto importante l'altro aspetto e qui concludo che dovrebbe essere
Considerato e probabilmente essere materia di una risoluzione speciale del Consiglio di sicurezza e Nazioni Unite e dare dei poteri
Più incisivi all'Agenzia
Internazionale per l'Energia Atomica
Ora dirà una cosa estremamente provocatoria non voglio dire che l'Agenzia deve avere gli strumenti tipo aveva come avevano ispettori del in un modo ICE gli sbirri Jimi d'ispezione in Iraq ma certamente l'agenzia dovrebbe avvenire per esempio la possibilità di fare delle ispezioni
Anche senza il l'accordo del dello Stato targhetta in questo in qualche maniera
Quindi ecco questo è un po'la mia visione e come rafforzare il in regime lo spirito del regime quindi la parte dal punto di vista tecnico creare questi consorzi internazionali
Per il ciclo del combustibile
Dal punto di vista istituzionale dare un ruolo all'Agenzia ed avere un sistema delle salvaguardie sempre più integrato e in cui la dice non approvato quel protocollo aggiuntivo diventi in qualche maniera nonostante
Dal punto di vista internazionale dare Agenzia un ruolo più penetrante e spingere gli statini eventualmente con degli accordi sottobanco a
Ad avviare a conclusione il trattato il cut-off tre
Grazie
Molte Grasso davvero i tempi rispettati ci permettono di
Per un coffee break
Che deve comunque terminare puntualmente per iniziare i prossimi lavori alle undici e trenta per la tavola rotonda vuole sottolineare pochissimi punti
Uno è
Permette le molto interessante relazione che abbiamo sentito
Uno è il pericolo i pericoli presenti nel mondo di oggi è sempre bene che l'opinione pubblica sia sensibilizzato su questo aspetto
Che vuoi nulla giustifica l'arma nucleare
Che bisogno consiglio dei creatori le condizioni per l'eliminazione delle armi nucleari quindi riprende la strada diciamo per creare
Una migliore condizione perché non vi sia la la proliferazione delle armi nucleari
Ci sono forti spinte per coinvolgere nella nucleari di sanzione
Mi pare che ne sono esenti come lo spazio
Che c'è una spinta forte integrare nelle forze convenzionali arma nucleare
Perché la situazione allarmante per quanto riguarda il disarmo mentre incerta per quanto riguarda
La non proliferazione
Credo anch'io che sia da sottolineare l'esigenza di rafforzare gli strumenti internazionali
L'Italia deve fare di più per questo per quanto riguarda non loro perdevano fare di più
E
E in particolare la agenzia concorderanno e nucleare
Per l'energia nucleare
De Col penso
Avrò modo di ascoltare dissentire opinione commenti nella
Tavola rotonda prevedrà presenti appunto con il coordinamento uso nel coordinamento di Fabrizio Battistelli
Il dottor Moametti vorrei direttore generale dell'Agenzia
Non verde nucleare per il controllo grande nucleari e il Ministro degli affari esteri onorevole Massimo D'Alema possiamo interrompere qui
Per il coffee break e riprendere alle undici e trenta grazie a tutti grazie relatori e grazie a tutti
Per l'attenzione con la quale hanno se avete seguito questa interessante conferenza
Signore e signori buongiorno
Benvenuti per chi sopraggiunge adesso e
A tutti buon proseguimento dei lavori
Del nostro convegno sul Trattato di non proliferazione
Tra crisi internazionali prospettive future è il titolo di questa
Confronto fra il
Direttore generale dell'Agenzia
Internazionale per l'energia atomica dottor Mohamed El Baradei e
Il Ministro degli affari esteri onorevole Massimo D'Alema la prima parte del nostro convegno ha toccato una serie di punti
Di merito
Di grande interesse grazie anche alla qualificata partecipazione dei nostri studiosi
E
Rivoglio brevissimamente darvi conto di alcuni dei tanti spunti sia di analisi che
Di suggestioni che vengono
Da questa
E ripercorre latra dotazioni per il dottore El Baradei e vogliamo consentirgli di sentire in inglese
Quello che noi diciamo in italiano visto che abbiamo una traduzione potremmo introdurre questa
Tecnologia grazie
Bene diciamo che il bilancio in tema di controllo degli armamenti disarmo e la stessa non proliferazione non è un bilancio esaltante in questi ultimi tempi anzi da dieci anni si sta
Segnando il passo in una situazione abbastanza
Complicata nella quale si oppongono detti e resistenze
Che rendono questo processo che sembrava assai bene avviato nel primo decennio tra la metà degli anni Ottanta e gli anni Novanta sempre più complicato
B
A questo punto il ruolo dell'Italia è una ruolo
Di partecipazione alla processo di promozione eccome da sempre è nell'ispirazione della nostro paese e anche come l'opinione pubblica italiana
Richiede con fermezza e con diffusione da sondaggio di opinione che come Archivio disarmo abbiamo appena concluso in questi giorni emerge una fortissimo sostegno all'idea di una controllo degli armamenti e a processi
Di disarmo anche confermato con timore per la proliferazione di questo tipo di armi a Paesi che non ne sono attualmente in possesso che il Trattato di non proliferazione inibisce
Al possesso
Ma anche contemporaneamente preoccupazioni per una generale deterioramento del clima internazionale che rischia di portare il nostro pianeta alle soglie io una nuova guerra fredda
L'idea di in istallare armi difensive non sempre è una buona idea nonostante il termine nulla può destabilizzare
Come le armi difensive neutralizzare andò la capacità
Dell'avversario sono armi che mettono in forse la deterrenza quindi
Anche
Questo un elemento di preoccupazione che lasciamo I nostri decisori nel tentativo di mettere a punto una visione multilaterale innanzitutto all'interno delle alleanze Publitalia appartiene e poi nella complessiva comunità delle Nazioni Unite la nostra prospettiva è sempre quella universalista è sempre quella molti materialista
Nella quale collocare le nostre proposte su questi argomenti ecco il grande sostegno che Archivio disarmo nella
Piccola costante opera quotidiana di informazione e dibattito su questi temi si sente di offrire alle agenzie internazionali dell'ONU in particolare alla RAI AIEA che svolge un lavoro meritorio
Che deve essere sostenuto deve essere legittimato non può subire processi
Di delegittimazione che indebolire ebbero gravemente la capacità della comunità internazionale di sostenere
Quanto di più importante di dedicato
Esiste in questo ambito cioè la prevenzione della diffusione
Orizzontale delle armi nucleari
Così come non può dimenticare che il Trattato di non proliferazione prevede anche l'impegno da parte delle potenze nucleari ma mantenere aperti processi di disarmo dei due processi sono strettamente collegati indispensabile tesi non vengano mai disgiunti
Credo che a questo punto non ci sia
Molto da aggiungere perché immagino che il pubblico sia
Logicamente ansioso di sentire
Dalla viva voce
Dei
Protagonisti qual è il punto di vista della agenzia internazionale per non è girato mica cui tanto deve la comunità internazionale in un'azione di monitoraggio continuo
Di saggezza
Di direi anche efficienza in termini economici e aziendali perché è in grado di fare con relativamente assai poco straordinarie missioni di controllo e di prevenzione
E quindi dare la parola al dottor Mohamed El Baradei che il direttore generale dell'AIEA impegnato da sempre su queste tematiche della non proliferazione e del controllo gli armamenti prego
E certo chiedano l'altro me a me piace a tutti questi
Sei anni è scarsa Nesci ruolo
Deve consolante
Deve quando realmente indetto da voi qual poco bene
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Quei tocca a voi
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PIS quando o no s'
Eri cent anni
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Ma certamente abbia dietro di sé l'opinione pubblica e i nostri Governi non devono essere lasciati soli in questa grandissima
Missione e protocollo aggiuntivo al Trattato di non proliferazione deve essere firmato da tutti i Paesi aderenti si deve immaginare per la il ciclo del combustibile
Una agenzia comune che potrebbe essere la stessa AIEA
E soprattutto
Deve essere
Accreditata sempre di più l'azione della comunità internazionale perché soltanto un punto di vista multilaterale può salvare credo l'umanità da un rischio che si sta profilando di nuovo veramente allarmante
Bene a questo punto do la parola al
Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli esteri onorevole D'Alema
Voglio innanzitutto ringraziare l'Archivio disarmo per avere offerto questa occasione
E soprattutto per avermi consentito di discutere insieme al direttore generale dell'AIEA
Dottore El Baradei
Sui problemi relativi alla non proliferazione
Noi siamo convinti noi cioè il Governo italiano
Che questo argomento a mantiene pienamente una straordinaria attualità
E che tuttora
Non vi è minaccia potenziale più grave per la sicurezza
Per la vita degli esseri umani e per la stabilità internazionale della diffusione delle armi distruzione di massa
E naturalmente questa minaccia è resa ancora più acuta
Dal pericolo che la diffusione di armi di distruzione di massa
Finisca per sfuggire anche al controllo degli Stati
Naturalmente siamo tutti dubbiosi
Circa la quantità di sicurezza che il controllo degli Stati garantisce
E tuttavia
Appare del tutto evidente che
Intrecciarsi tra proliferazione di armi di distruzione di massa terrorismo internazionale
Fenomeno degli Stati cosiddetti falliti
Crescita di una criminalità organizzata transnazionale
Tutto questo può produrre scenari inediti da cui si riferiva anche dottore El Baradei
E di
Enorme pericolo
Nei quali
Lo stesso strumento della deterrenza
Che ha funzionato dell'equilibrio del terrore
Che tuttavia ha funzionato come elemento di contenimento del rischio nucleare nel corso di tutta la guerra fredda verrebbe meno
L'opinione pubblica e consapevole di questi temi
Come dimostra anche il sondaggio effettuato dall'Archivio disarmo e chiede risposte concreti
Affrontare tale minacce un compito come è ovvio che va molto al di là delle possibilità di singoli Stati
La lotta alla proliferazione direi per definizione è uno dei settori in cui si misura la cooperazione internazionale
E questo sottolinea come la sicurezza del nuovo millennio sarà comune oppure non ci sarà sicurezza
E che un'idea di insicurezza allegata in modo esclusivo o prevalente alla capacità di singoli Stati di garantire la propria sicurezza
è un'idea di sicurezza che non produce alcuna sicurezza
Ma che al contrario produce rischi di nuovi conflitti
Io vorrei prima di venire al merito di queste questioni di offrire delle
Analisi e di spiegare che cosa si propone di fare il Governo italiano
Lasciatemi tuttavia
Sottolineare il senso della nostra gratitudine nei confronti
Della IEA del dottore Baradei
Per un impegno che è stato negli anni straordinario a favore di un rafforzamento del regime di non proliferazione
Nucleare
D'altro canto il riconoscimento internazionale di questo impegno è venuto nel modo più alto più autorevole dalla decisione di attribuire il Premio Nobel per la pace all'Agenzia internazionale per l'energia atomica dal suo direttore generale
E credo che nelle motivazioni che il Comitato norvegese ha portato
Nel modo più chiaro si esprima il senso di un riconoscimento di una gratitudine che viene da parte di tutta la comunità internazionale
Credo anche che si debba dare atto all'Aiea Enzo Direttore di avere saputo svolgere il proprio ruolo anche affrontando la difficoltà
Del confronto e talora del dissenso nei confronti delle maggiori potenze e quindi mai in modo accomodante e anzi sapendo sfidare
Il rischio per la popolarità che tali dissensi
Regalo forse non per la popolarità diciamo a
Per la sicurezza del posto di lavoro però se popolarità
Forse no
Lo dico in modo non formale lo dico anche per ribadire uno sostegno o è una simpatia non soltanto del Governo italiano ma della opinione pubblica del nostro Paese
Il Governo italiano considera
Il Trattato di non proliferazione come un contributo molto importante alla nostra sicurezza
La strategia di sicurezza europea lanciata sotto presidenza italiana alla fine del due mila tre
Sottolinea la necessità ed urgenza di un salto di qualità nella cooperazione internazionale contro la diffusione delle armi di distruzione di massa
Ed è un obiettivo che l'Italia Paese firmatario del Trattato di non proliferazione sin dal mille novecentosettantacinque considera essenziale e rispetto al quale ci sentiamo fortemente impegnati
Il Trattato resta la pietra angolare del sistema di non proliferazione
Chi ha più di trentacinque anni dalla sua entrata in vigore un bilancio onesto non può che riconoscere anche gli effetti positivi del Trattato
Secondo i critici trattato sarebbe oramai superato vista la nascita di nuove potenze nucleari di fatto che si sono aggiunte nel tempo le cinque potenze nucleari legali riconosciute come tali dal trattato nel mille novecentosessantotto
Realtà tuttavia è che il trattato ha funzionato assai meglio di tanti altri trattati internazionali
Non dimentichiamoci che all'inizio degli anni Sessanta al Presidente c'è n.d.t. dare dei ricordato prevedeva che gli Stati nucleari sarebbero diventati una ventina nell'arco di un paio di decenni così non è stato
Non solo
Ma diversi Paesi hanno esplicitamente rinunciato col tempo l'opzione nucleare fra cui il Brasile l'Argentina l'Ucraina il Sud Africa la Libia
Mentre Stati Uniti e russi hanno ridotto le proprie testate rispetto all'epoca della guerra fredda un dato che tuttavia lascia aperti punti critici su cui tornerò fuori
Detto questo e cioè ribadita l'importanza di un trattato che l'Italia ha sempre difeso con coerenza eh d'altra parte è indubbio che il regime di non proliferazione rischia ormai di subire una vera e propria erosione
India Pakistan Israele non sono firmatari del Trattato mentre la Corea del Nord si è recata ritirata dal Trattato di non proliferazione del due mila tre
Primo Paese a compiere questa scelta
Più in generale la crescente diffusione di tecnologie nucleari sensibili ha determinato nuovi spazi grigi
è ormai pensabile in particolare dopo il caso della Corea del Nord che un Paese sviluppi tecnologie nucleari pacifiche all'ombra del Trattato di non proliferazione
Fino a sviluppare una capacità
Nucleare militare
E a questo punto si ritiri dal Trattato nel momento del passaggio al nucleare militare
Prevenire una sequenza del genere
Con un sistema rafforzato di controlli diventa decisivo perché il Trattato di non proliferazione funzioni
E non venga usato al contrario come uno strumento per avvicinarsi al nucleare militare
Bisogna riconoscere che ci troviamo in una situazione a rischio
Lo scambio alla base del Trattato di non proliferazione l'accesso tecnologie nucleari pacifiche in cambio della rinuncia alle armi atomiche è oramai sottoposto a crescenti tensione
La presenza di un mercato nucleare clandestino rivelata in particolare dal famoso caso cali
E la possibilità che le armi nucleari cadono in mano i terroristi a cui ci siamo riferiti sono altrettanti punti deboli del sistema attuale
Pesa infine il mancato rispetto degli obblighi di disarmo da parte delle cinque potenze nucleari legali
Previsti dall'articolo sei del Trattato di non proliferazione
E tutto questo in un contesto nel quale non mancano certo gli incentivi
All'acquisizione di capacità nucleari insicurezza diffusa e la ricerca di status volontà di potenza costituiscono fattori potenziali di proliferazione in particolare in regioni dove esistono conflitti e tensioni drammatica
L'Asia orientale e meridionale o il Medio Oriente
Prive
Di accordi regionali di sicurezza
Bisogna aggiungere naturalmente che
La debolezza di un sistema multilaterale di sicurezza
Accentua le spinte a dotarsi dell'arma nucleare
In particolare il venire sulla scena mondiale di dottrine di tipo unilaterali
Certamente
A alimentato in diversi Paesi l'idea
Che venuta meno la garanzia internazionale rappresentata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite delle sue decisioni
L'unica garanzia per la sicurezza propria contro strategie aggressive o di cambiamento dei regimi
Diventa quella di dotarsi di armi di distruzione di massa
Lo stesso concetto giusto di ingerenza umanitaria
Concetto che io ritengo si debba difendere
Tuttavia
Può accentuare spinta in questa direzione
è difficile ingerire sia anche per ragioni umanitarie nella realtà in tema di un Paese che dispone di armi nucleari per difendere la propria sovranità
Insomma e del tutto evidente che il logoramento di un quadro di sicurezza collettiva
Fondato su istituzioni multilaterali e sulla forza del diritto internazionale produce un effetto di spinta verso la proliferazione delle armi nucleari
Anche per questa ragione
L'emergere di potenze di soglia
C'è l'era la preoccupazione di un effetto a cascata
Per citare l'espressione che fu usata da Kofi Annan nel suo rapporto del due mila cinque di una rapida moltiplicazione delle nuove potenze nucleari
Insomma dobbiamo riconoscere che il Trattato di non proliferazione
Che pure ha dato risultati importanti ormai esposto a seri rischi
Ho esso viene rafforzato o rischia una progressiva erosione
Il caso iraniano emblematico delle difficoltà
Che ho appena richiamato
E delle difficoltà che la comunità internazionale deve fronteggiare
Non ho certo bisogno di ricordare qui la presenza del dottore El Baradei che il Consiglio dei governatori della IEA riconosciuto l'Iran in violazione degli obblighi di salvaguardia connessi alla firma del Trattato di non proliferazione
Dopo il difficile negoziato tentato dagli europei tale circostanza condotto sottoporre il dossier Iran al Consiglio di sicurezza sono seguite
In atti in assenza di nuovi sviluppi le note risoluzione del Consiglio con l'approvazione di relative sanzioni
Il rapporto dell'AIEA pubblicato nei giorni scorsi conferma che l'Iran non ancora adempiuto alle richieste del Consiglio di sicurezza e riferisce che numerose rilevanti questioni relative programmi nucleari di Teheran sono tuttora senza risposta
Come Paese che siede nel Consiglio di sicurezza l'Italia esprime forte apprezzamento per il ruolo che l'Agenzia sta svolgendo
Pur senza disporre di quegli strumenti
In particolare il protocollo aggiuntivo di cui avrebbe forte bisogno per fare piena luce sugli aspetti ancora controversi del programma nucleare iraniano
La prospettiva che l'Iran Paese firmatario il Trattato di non proliferazione si doti dell'arma nucleare eh inaccettabile per la comunità internazionale
Ed è quindi indispensabile che l'Iran fornisca tutte le garanzie che dimostrino il carattere esclusivamente pacifico del proprio programma nucleare
Italia e d'altra parte fortemente impegnate in seno al mio non europeo al Consiglio di sicurezza al G otto nella ricerca di una soluzione diplomatica
Il Governo italiano ha sostenuto la proposta presentata a torta atterrando a Solana ormai un anno fa
Basata sulla possibilità di avviare con l'Iran di fronte all'interruzione dei processi di arricchimento
E
Di una piena collaborazione con l'AIEA una vasta cooperazione
Campo nucleare civile oltre che tecnologico economico commerciale e poi
Insomma l'offerta internazionale europea in particolare all'Iran è un'offerta consistente essendo
Il ritorno al Consiglio di sicurezza in caso di persistente inadempimento iraniano le precedenti risoluzione del Consiglio costituisce evidentemente d'altro lato l'altro lato della medaglia
L'Italia ha dato applicazione alle sanzioni alle risoluzioni
Oltre che alle restrizioni stabilite dall'Unione europea continueremo a fare la nostra parte nella convinzione che è indispensabile a salvaguardare la coesione della comunità internazionale
E questa coesione politica io credo
Prima ancora delle sanzioni che determinerà i nostri successi nella lotta alla proliferazione nucleare
Vorrei però aggiungere che il ricorso al Consiglio di sicurezza non esaurisce gli sforzi diplomatici necessari
In questi giorni l'Alto rappresentante per la pesca Solana sta di nuovo sondando il negoziatore iraniano la riceva
Si tratta di un tentativo che va perseguito
Il dialogo in questa fase critica deve puntare interrompere una spirale che sta portando l'Iran a isolarsi sempre di più
Con il rischio che i controlli internazionali sui programmi nucleari in quel Paese siano resi ancora più difficili se non addirittura interrotti
è nostro interesse al contrario che Teheran sia spinto ad accettare le condizioni per una ripresa del negoziato e che decide ritornare ad applicare al più presto il protocollo aggiuntivo
Se queste condizioni si potessero verificare Sinni graziato riprendesse progredisce verrebbero gradualmente ricostruite condizioni indispensabili di fiducia
E in questo quadro certamente l'Iran potrebbe legittimamente aspirare allo sviluppo di energia nucleare pacifica
Credo che si debba cercare di evitare che il circolo vizioso cui siamo arrivati sulla vicenda iraniana si cristallizza
A quattro anni dei primi tentativi negoziali
Del gruppo dei tre Paesi europei
Ai quali come è noto l'Italia non ha preso parte siamo in realtà in una situazione peggiore di quanto non fossimo in partenza
Teheran ha sviluppato una capacità autonoma di arricchimento e sta completando l'installazione di circa tremila centrifughe
A insomma fatto progressi significativi proprio laddove
Si è tentato di prevenirlo
è stata sempre mia convinzione che delimitare strettamente l'ottica l'ambito tecnico delle procedure di arricchimento non aiutasse un effettivo negoziato
Abbiamo bisogno come comunità internazionale di adottare una visione politica più ampia
In particolare ritengo che la possibilità di spingere l'Iran ad un negoziato serio dipendano anche dalla capacità di dare vita ad un dialogo complessivo sui temi della sicurezza regionale
Da questo punto di vista
L'incontro di Charmet sei
Qui per la prima volta intorno allo stesso tavolo ministri degli esteri
Dell'Iran della Siria dell'Iraq degli Stati Uniti Segretario di Stato rights
Della Russia della Cina dei maggiori Paesi europei ed i Paesi arabi della regione hanno discusso insieme del problema del futuro dell'Iraq
Ha rappresentato un momento positivo ed importante
Come pure e importante che proseguano i contatti diretti bilaterali
Fra
Iran e Stati Uniti anche alla presenza di rappresentanti del Governo iracheno
Insomma l'avvio di questo dialogo che non isola la questione nucleare ma la colloca nel quadro della ricerca delle condizioni di una cooperazione di una stabilità nella regione e quindi anche di una garanzia di sicurezza per l'Iran
E forse la via per spezzare una spirale
Che altrimenti potrebbe porci in un tempo relativamente breve di fronte ad una alternativa drammatica
Ho
Subire l'esito che non vogliamo
Un Iran dotato di armi nucleari
Ho ricorrere ad azioni di forza che oggi nessuno si sente in grado di contemplare visto le incontrollabili conseguenze che potrebbero avvenire non solo in Iran ma in tutta la regione
Dobbiamo evitare di essere posti di fronte a questa
Drammatica alternativa
Per evitarlo dobbiamo avere una strategia politica in grado di aprire un tavolo negoziale
Le sanzioni sono necessarie ma appare anche evidente che solo con una politica di sanzioni progressive appare difficile ottenere questo risultato
Oggi questo tema è all'attenzione della comunità internazionale
è stato oggetto di discussione nel vertice ministeriale del G otto
Speriamo che il vertice dei leader del G otto faccia emergere indicazioni nuove convincenti sulle quali noi come professionisti del settore sei
Ministri della diplomazia siamo pronti ad agire per cercare di sblocca are una difficile
Drammatica situazione
Non c'è dubbio
Guardando anche alle problematiche più generali che esiste una connessione diretta fra politiche della sicurezza in particolare in quella regione del mondo e dinamiche della proliferazione
D'altro canto mi pare che nel suo intervento
Direttore El Baradei ha messo fortemente l'accento sugli aspetti politici umani
Sulle cause di fondo dell'insicurezza e non certamente su soltanto sulle questioni tecniche dell'anno proliferazione
Ed è chiaro che una strategia di non proliferazione di disarmo nucleare richiede questo approccio ampio
In grado di prevenire le ragioni dei conflitti è in grado di generare gli elementi della stabilità non soltanto politici e militari
Ma anche sociali umani e psicologici
Io credo che si tratta
Di un programma ambizioso una politica per la pace e la sicurezza
Di cui il rafforzamento del Trattato di non proliferazione è un punto essenziale
Ci si può chiedere se questo obiettivo sia realistico dopo l'esito insoddisfacente della conferenza di riesame del maggio due mila cinque a New York
Che in sostanza non ha prodotto gli assetti che si poteva sperare
Il clima attuale forse e meno sfavorevole di due anni fa e l'avvio del nuovo ciclo di riesame del Trattato a fine aprile scorso a Vienna assegnato un qualche progresso
Progressi più consistenti richiedono però una condizione di fondo
Non solo la capacità di risolvere le crisi aperti e con l'Iran o di ottenere io ulteriori risultati sul fronte della crisi coreana
Ma anche capacità di ricostruire un consenso internazionale sui metodi con cui rilanciare l'intero regime di non proliferazione nucleare
Metodi che prevedano sia sanzioni certe per i prolifera tori
Che una serie di progressi nel controllo del rischio nucleare in particolare l'Italia ritiene che alla fornitura di tecnologia nucleare prevista dal Trattato per i Paesi che rinuncino all'arma nucleare
Debba essere condizionata all'adozione dei protocolli aggiuntivi dell'AIEA
Sul diritto all'uso pacifico dell'energia nucleare Italia sostiene quindi la ricerca di ciò che può essere definito un equilibrio ragionevole tra il suo esercizio e l'esistenza di controlli efficaci
Proprio per evitare che l'uso pacifico dell'energia nucleare sia soltanto la premessa in termini di predisposizioni di capability s'per il salto verso il nucleare militare
Esisteva ampio consenso sul fatto che l'obiettivo della comunità internazionale debba essere un mondo in cui le armi nucleari non possano essere usate e vengano progressivamente ridotti
Ero preparato anch'io a quella citazione del Wall Street Journal
Fatta da dottore Al Baradei anche perché i nomi George Schultz ricchi e Sergio Scibilia Ampère rissa ma
Sono nomi di persone insospettabili di essere considerate come delle fragili colombe
E certamente diciamo insospettabili di mancanza di realismo no non sono personaggi l'archivio del disarmo speciale
Sono uomini di Stato
Che
Hanno una
Forte esperienza della politica internazionale
E sono proprio per questo osservatori onesti oggettivi insospettabili sui rischi nucleari di oggi
Rispetto alle loro e alle nostre preoccupazioni tuttavia e battute di arresto sono ancora troppe e riferisco in particolare allo stallo nell'entrata in vigore del Trattato che predice gli esperimenti nucleari
E negativo e anche il mancato accordo al mancato avvio di un negoziato per un accordo sempre più necessario sul bando della produzione di materiale fissi
Va ricordato che nel due mila entrambi trattati erano stati considerati prioritari da parte di tutti i Paesi aderenti al Trattato di non proliferazione
Sì a New York nel due mila cinque sia Vienna nelle settimane scorse il Governo italiano ha sostenuto insieme all'Unione europea
La necessità di preservare il Trattato di non proliferazione nella sua interezza e la necessità di rafforzarne l'applicazione
Questo significa che ha rispetto prioritario degli obblighi di non proliferazione vanno combinati sforzi per ridurre in maniera derisi Cabilia gli arsenali esistenti
E significa che vanno concretamente attuati gli impegni assunti in seno al G otto attraverso la global partnership per l'eliminazione degli armamenti di distruzione di massa e dei relativi materiali
Dal grande dibattito sul nucleare emerge peraltro un dato positivo continua ad essere organo opinione largamente maggioritaria quella
Che ritiene che si debbano salvaguardare i principi fondamentali del regime di non proliferazione
Perché quindi non si riescono a compiere i passi in avanti necessari
Io credo che continui a pesare la contrapposizione tra quanti privilegio non la non proliferazione quanti fanno invece del disarmo nucleare una seduta precondizione
Insomma quanti considerano con il Trattato di non proliferazione anche come la tutela di un privilegio del Club dei Paesi nucleare
In realtà io credo che abbiamo bisogno di entrambi di muovere in entrambe le direzioni
Abbiamo bisogno di difendere una politica di non proliferazione abbiamo bisogno di rilanciare una politica di Pisa
Se le condizioni di partenza sono queste è indispensabile qui per rimuovere queste diffidenze un rinnovato impegno politico della comunità internazionale
Fermo in un approccio lungimirante ma anche capace di mirare a passi concreti
Tra le tante misure di raccomandazione e raccomandazioni che sono state avanzate in questi anni
L'Italia promuove da tempo due strumenti sui quali riteniamo si possa e si debba aggiungere rapidamente un consenso
Innanzitutto come dicevo protocolli aggiuntivi con la loro importanza ai fini di un deciso rafforzamento della capacità di verifica da parte dell'agenzia di viaggi
Visti gli sviluppi tecnologici e cruciale che i protocolli la cui ha detto adozione va universali Pizzata forme non lo Standard per le verifiche al tempo stesso diventino la condizione per la fornitura di materiali e tecnologie nucleari
è necessario che l'adozione dei protocolli aggiuntivi sia riconosciuta dagli Stati come un obbligo nei confronti della comunità internazionale
Sarebbe ugualmente importante come passo iniziale che i Paesi che hanno firmato i protocolli di applicassero prima ancora della ratifica
Secondo strumento quali ho fatto riferimento è l'avvio di un negoziato per un accordo che vieti la produzione di materiali fissi di per l'uso bellico
Noto come zitti
Si tratta di un altro passo concreto importante da intraprendere rapidamente
Limitando la possibilità di accomunare materiale fissi lei aggiuntivo un simile trattato darebbe un contributo significativo al disarmo nucleare oltre che alla non proliferazione
Anche grazie all'impegno dell'Italia si sono di recente aperti alla Conferenza del disarmo a Ginevra buone opportunità per l'avvio di una trattativa in questo senso
è stato varato un progetto di mandato che attribuisce all'Italia il ruolo di coordinatore è un'occasione favorevole per fare decollare il negoziato un'occasione che potrebbe non ripresentarsi facilmente
Se la battaglia contro la proliferazione nucleare rimane un imperativo egualmente cruciale come già dicevo non distogliere l'attenzione dall'Obiettivo del diesel
Diventa sempre più difficile infatti sostenere l'integrità del Trattato di non proliferazione
E combattere la proliferazione senza al tempo stesso toccare gli arsenali esistenti
Dalla fine della guerra fredda in poi le testate nucleari sono
Ma vanno compiuti ulteriori progressi in questo senso come appunto previsto dalla logica della lettera del Trattato di non proliferazione
Il principio della irreversibilità dei passi di disarmo deve guidare le iniziative in questo campo
La riduzione delle armi nucleari non strategiche o tattiche deve anche se essere parte in tre garante del processo di rito controlli riduzione degli armamenti
Certamente da questo punto di vista
Evidente che il rischio di nuove corse agli armamenti
Che possono essere indotte anche
Dal ricorso a sistemi di protezione rispetto al pericolo di armamenti di distruzione di massa
è un rischio che deve essere invitato
Abbiamo affrontato un passaggio molto delicato e difficile
I rapporti fra Europa Russia e Stati Uniti
Proprio lo stiamo affrontando intorno al tema della difesa antimissilistica in Europa
Io credo che questa questione vada affrontata nella logica di una sicurezza collettiva
E quindi nella logica di una cooperazione
Noi non siamo contrari in linea di principio è che ci si possa dotare di sistemi di protezione antimissilistica di fronte a rischio che
Minacce di questo tipo possono venire da Paesi
Che hanno una politica aggressiva
Il problema è
Che scelte di questo tipo devono maturare nell'ambito delle alleanze delle collaborazioni internazionali insiste
Per questo
Abbiamo chiesto che se ne discutesse nel Consiglio Nato-Russia
E abbiamo trovato irrituale e fonte di concerto turbamento che invece questi progetti fossero maturate nel rapporto bilaterale fra gli Stati Uniti di alcuni Paesi
Troppe
Cosa che tra l'altro a in una certa fase messo in mora anche il ruolo essenziale della NATO
Creando un clima di preoccupazione di tensione di equivoco pessimo se si vuole che ha alimentato nuove spinte
Corsa
Agli armamenti e di accrescimento della capacità offensiva allo scopo di evitare contenuto alterarsi dell'equilibrio strategico globale
Insomma io credo che davvero non abbiamo bisogno di nuove corse agli armamenti abbiamo bisogno di continuare magari di corsa il cammino verso il disarmo che la non proliferazione
Ed è evidente sotto questo profilo
Che lo stesso prevalgono
Del ricorso all'Energia nucleare per usi pacifici
Deve essere considerato io credo
Con una qualche cautela e preoccupazione perché questo deve imporci un rafforzamento del sistema dei controlli
Proprio per evitare che questo sia la premessa di una proliferazione di armi nucleari
Insomma poi chiedo scusa se ho voluto cogliere questa occasione per prolungare
E per esprimere alla presenza del dottor El Baradei la visione italiana sulle politiche di non proliferazione
Credo che risulti molto chiaro che il Governo italiano fa di questo tema un tema centrale del suo impegni
Ed anche che noi speriamo che questa questione venga presto in modo più significativo al centro dell'agenda internazionale
Ho visitato recentemente in Giappone che si appresta
A
Ad assumere la presidenza del G otto
Invitando con calore il Governo giapponese a fare del tema della non proliferazione del disarmo nucleare un tema centrale della Presidenza giapponese eccetera
Lo abbiamo fatto visitando Hiroshima
Per ragioni di cultura che va sempre bene anche i ministri e diceva ma anche per ragioni evidentemente politiche simboliche
L'Italia è pronta a fare la sua parte perché questo tema sia affrontato con serietà e con l'obiettivo di conseguire risultati concreti grazie
No a livello del ecco benissimo
Bene ringraziamo l'onorevole D'Alema per il suo intervento e
Mi sia permesso
Dire che l'inevitabile simpatia per il disarmo di Archivio disarmo non ci stigmatizzi e non ci faccia passare per estremisti in questa nostra abbocca sì
Continua è un po'petulante per richiamare l'attenzione
Dell'opinione pubblica dei media e perché no anche evidentemente la classe politica su queste tematiche apparentemente remote ma che in realtà
Ci riguardano estremamente da vicino a questo punto i due relatori sono disponibili
A
Alcune
Domande da parte dei giornalisti che si sono iscritti e ricordo che
Anche il dottore El Baradei disponibile a risposte che passino comunque presso l'iscrizione
Con una suo ufficio stampa qui in prima fila
E
Abbiamo
Una prima iscrizione per il dottore El Baradei
Il giornalista Gennaro Ferrara distratta duemila un po'anche avvicinarsi al podio se crede
Allora volevo chiedere quanto la nuova attenzione tra Stati Uniti Russia rende la questione nucleare ancora più delicata in questo momento non solo per l'ipotesi il rischio
Di una nuova guerra fredda di una nuova corsa agli armamenti ma anche per il
Le conseguenze che può avere cioè per l'indebolimento o della comunità internazionale rispetto ad altri Paesi che sono a Moggia
Affrontato diciamo la crisi nucleare come
Per esempio l'Iran né con i rischi a cascata che poi questo possa comportare un maggiore reperibilità per il terrorismo di armi nucleare
Letto i FAS
Cioè Sbai capisce cento Mestre delle manchevolezze Boscagli Woerns
Agli
Also
Frontex quest'mai creati chiusi
Fuori Bracalente aprono il contenimento fuori anni ben ci soccorso Politecnico inseguo il campo d'accordo non precedente so Mentana
Ha cambiato aperto ed è qualche incarichi piccola i farmaci al Centre forse può esercito paghino già presente mette delle mazzette ogni onde Shop non precedente soldi
Andasse e grezzo Osoppo formi
Anzi
Totale qua ci accorda
Siamo attenti alle Twin Towers
Andrà Sean dieci volte messa il de France allora ai Fori agricolo es notte parte stanno lo sport espandendo essa ora
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Protection front prole fece due andate in Avenue mediocre al mese attentati
Tanto quindi più unito ante stenta xhosa se ci vuole cinque cioè del pescato Prodi e cioè qui e essi cinquecento attenta
E e avrei cattivi feeling e quali si chiude anch'io
è chiaro dottor Balucani che adesso abbiamo
Due domande per in Ministro D'Alema la prima viene da signora mite ma su un mini Ciad
Della radiotelevisione pubblica iraniana che prego di avvicinarsi al podio prego
Signor ministro sanzioni le pressioni non hanno cambiato il corso del programma nucleare civile e pacifico iraniano
Tra l'altro anche lei nel suo discorso accennato in questa maniera sarà un po'difficile arrivare risultato positivo
Ma non è a suo avviso
Il momento ti iniziare un dialogo vero e soprattutto tre condizionato tenendo conto che che il popolo iraniano folle energia nucleare civile
è un punto che purtroppo ne governanti occidentali n mass media in Occidente lo trasmette in maniera giusta all'opinione pubblica grazie
Come ho ricordato anche nella mia conferenza
L'Italia come parte della comunità internazionale dell'Unione europea del Consiglio di sicurezza in questo in questa fase
è attivamente impegnata perché si avvii questo negoziato
Naturalmente siccome non non dove non può essere un negoziato tra l'Italia di grande diciamo questo
Evidentemente non è un problema che possiamo risolvere fra fra di noi
Negoziato che
Deve coinvolgere la comunità internazionale
E noi ci troviamo di fronte
Risoluzioni diciassette
Quarantasette mi pare di ultima
Alle quali
Dell'Iran dovrebbe
Ha detto io sono un convinto assertore della legalità internazionale e penso che
Ogni paese dovrebbe rispettare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza
Quindi questo è un punto che voglio sottolineare
Anche perché come ho detto più volte hai rappresentanti iraniani con i quali noi abbiamo un conto costante dialogo non potrei dire dei negoziati perché noi non abbiamo questo compito ma certamente un costante dialogo
Un gesto da parte dell'Iran
Quale potrebbe essere una temporanea sospensione dell'arricchimento allo scopo di favorire negoziato sarebbe un gesto di grande valore politico simbolico
E varrebbe proprio a rassicurare l'opinione pubblica internazionale di quella volontà iraniana di ricorrere al nucleare solo per fini pacifici che come lei ha ricordato le autorità italiane hanno più volte affermato
Temo anch'io che questa questione si blocchi intorno ad una
Problema di principio di orgoglio anche si ritengo che di fronte alle deliberazioni delle Nazioni Unite
Non si dovrebbe fare valere l'orgoglio nazionale o nazionalistico questo perché altrimenti
Se vale il principio dell'orgoglio di ogni singolo Paese viene meno la possibilità di un ordine internazionale garantito da istituzioni multilaterali
Comunque l'Italia e
Seriamente impegnata per cercare di disincagliare questa questione da
Da posizioni che impediscano l'avvio di un negozio
E speriamo che da ogni parte ci sia la necessaria flessibilità
Io sono contrario i conflitti diciamo conflitti non sono mai la soluzione dei problemi
I conflitti che nascono per errore o per orgoglio poi sono i peggiori tra i conflitti perché sono quelli che non hanno neppure delle ragioni serie per essere spiegati le nuove generazioni a quelli che verranno dopo di noi
Questo sarebbe il momento della flessibilità della saggezza però per tutti
A cominciare dal Governo iraniano
Noi
Ci sentiamo parte di questo sforzo e certamente lo condurremo
Con molta serietà
Naturalmente perché questo sforzo sia serio non può essere uno sforzo propagandistico ma deve essere condotto nelle sedi opportune
Nelle quali noi siamo impegnati per cercare delle soluzioni in grado di
Rimettere in movimento la logica del negoziato e degli accordi
Bene ancora Anna Momigliano delle riformista vorrei ricordare che non più tardi di ieri Archivio disarmo a attribuito Anna Momigliano una delle colombe d'Oro per la pace
Ministro parlando dell'o scudo spaziale americano lei ha ha ha più volte sottolineato l'irritualità dei colloqui bilaterali e alla necessità di parlarne in sede europea in sede di Consiglio NATO
E russi o
Vorrei capire però quanto un'eventuale discussione quegli alleati renderebbe il Progetto di scudo spaziale meno nocivo per la corsa al riarmo
Guardi
Problema molto semplice il Progetto di sistema antimissile gli americani Milano che si possa parlare di un vero e proprio scudo spaziale perché
Ritengono che questo progetto abbia una portate estremamente limitata rispetto all'ambizione che ebbe il Progetto per lo scudo spaziale
Ma già questo è un argomento di merito che appunto sarebbe utile approfondire è utile approfondire un assenti in una sede collettiva
La tensione e nata dal fatto che questo Progetto antimissile è stato interpretato dalla Russia come volto ad alterare l'equilibrio strategico in Europa
Gli Stati Uniti negano di avere l'intenzione di alterare l'equilibrio strategico in Europa e sostengono invece che questo sistema e volto a prevenire il rischio di attacchi da parte di robustezza cioè di
Di Paesi che non rispettano le regole internazionali
Ora come lei vede ci sono due modi molto diversi di considerare questo progetto
E il modo migliore di chiarire questa diversità di discuterne insieme non soltanto dal punto di vista di principio generale ma dal punto di vista anche di un esame attento degli aspetti tecnici di questo progetto
Perché evidente che
In questo caso anche gli aspetti tecnici hanno un grande un grande valore e di farne un progetto condiviso io siamo pronti a discutere
E la sede propria trattandosi di un progetto che dovrebbe investire il cuore dell'Europa è la NATO e
La
Il rapporto NATO-Russia che vi è fondato su quella partnership for peace come lei ricorderà
Sì esattamente lo spirito del rapporto tra NATO e Russia allora se c'è partnership for peace io credo che una questione di questo genere vada esaminata insieme
Per valutare insieme se questo progetto possa essere utile alla sicurezza comune anziché farne un progetto di parte
Che appare ad una delle parti come una minaccia
E poi alle minacce si risponde con nuove minacce quindi si va nel senso della escalation alla quale abbiamo assistito per ora fortunatamente escalation di dichiarazioni diciamo anche questa secondo me e abbastanza fastidiosa
Speriamo vivamente che in queste ore a partire dalla riunione di Alli che andando al G otto
Possa esserci una svolta positiva cioè che sia di quel chiarimento
Che faccia sì che questo progetto
Sia un progetto condiviso per la sicurezza comune oppure non si cioè e utile se è un progetto condiviso per la sicurezza comune altrimenti non è un
E quindi quello che noi proponiamo
Non dovrà essere interpretato in senso riduttivo con un approccio metodologico in realtà in questo questa questione il metodo di tutto nel senso che
Esattamente ciò che fa la differenza tra
Una iniziativa che spinge verso una nuova corsa agli armamenti è un'iniziativa di sicurezza collettiva che sotto questo profilo anzi accresce diciamo gli elementi di stabilità
Bene non mi sembra ci siano altre domande e quindi a questo punto possiamo concludere i lavori del nostro convegno ringraziando dottore Baradei e l'onorevole D'Alema e tutti voi che avete partecipato grazie e buon disarmo