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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale sabato tre novembre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Quest'oggi parleremo delle nuove guerre di religione questo il titolo in copertina
Dell'Economist il settimane Turner britannico che è uscito ieri nelle edicole europea la fede determinerà la politica ovunque in questo ventunesimo secolo lo farà fino a quando
La Chiesa non verrà separata dallo Stato scrive tra l'altro le cornista proposto di guerre di religione vedremo anche un dossier dire mondo Corno d'Africa
Già Disma i vecchi conflitti si parla in particolare della situazione in Somalia del rischio di un Guerra però raffredda in futuro fosse vera e propria tra Eritrea e Etiopia parleremo anche di Darfur della conferenza di pace che si
è in corso
Attualmente in Libia ma che destinata al fallimento le realtà i pionieri pubblicava un editoriale dal titolo un'altra inutile conferenza di pace sul Sudan leggeremo Davide Lazio anche
Un intervento dei dirigenti dell'associazione salvare il Darfur secondo cui la Cina deve essere costretto ad abbandonare la dittatura
Sudanese e infine parleremo anche di Russia e di una lettera che cinque generali ex generali del KGB hanno pubblicato
In cui chiedono sostanzialmente lancio un appello alla calma i loro
Ex colleghi i servizi segreti si spaccano sullo sfondo di elezioni presidenziali scrive liberazione già Remo perché ma cominciamo dalle nuove guerre di religione come
Via chiamate nella copertina e nel
Suo principale editoriale questa settimana l'Economist la fede determinerà la politico ovunque questo secolo lo farà fino a quando non verrà separata dallo Stato scrive
E il settimanale britannico un fanatico
Religioso si sente perseguitato dall'estero per combattere per il sodio ritorno in patria per commettere un atto sanguinario di terrorismo ventesimo secolo la maggior parte dei politici e degli intellettuali occidentali perfino
Qualche religioso dava per scontato che la Regione fosse diventata marginale nella vita pubblica
La fede attratta Taccone stremati rilevanza nella politica estera in modo sintomatico il calendario dal Dipartimento di Stato americano non includeva le festività musulmane fino agli anni Novanta
Per contro nel ventunesimo secolo la religione è tornata giocare un ruolo centrale dalla Nigeria lo Sri Lanka dalla Cecenia Baghdad vengono compiuti massacri nomi di Dio
Soldi e volontari abbondano in queste regioni ancora una volta una delle più grandi religioni al mondo si è divisa in modo sanguinario questa volta sono i sunniti e gli Sciti non i cattolici e protestanti
E ancora franchismo sembra diventato il centro della politica estera l'America di certo non avrebbe invaso l'Afghanistan dirà che non starebbe pensando di bombardare l'Iran se diciannove giovani musulmani non avessero attaccato New York Washington
E non ci si ferma qui scrive l'Economist fuori dall'Europa occidentale
La religione è diventato ormai Cosa pubblica nella mille novecentosessantanove giorni Chennedy chiese agli americani di considerare il suo cattolicesimo come cosa
Il rilevante ora invece un cristiano evangelico si della Casa Bianca il suo probabile là sotto il suo più probabile successore democratico cioè Hillary Clinton
Vuole che i suoi elettori sappiano che lei prega il partito islamista il Governo nella un tempo laica
Turchia i nazionalisti indù potrebbero tornare al potere alle prossime elezioni in India sempre più bambini Israele Palestina stanno frequentando le scuole religiose che dicono loro che Dio
E ha dato l'intera terra santità secondo i trend attuali la Cina diventerà il più grande Paese cristiano al mondo e forse anche quello musulmano il presidente iraniano ma mondo Ahmadinejad autorità affidabile scrive
In modo ironico l'economista autorità affidabili almeno in questo settore ha avuto ragione scrivere al Presidente Busquin piaccia o meno il mondo sta gravitando verso la fede in Dio nuovo potere della religione
è conseguenza di due cambiamenti secondo l'Economist il primo il fallimento del credo laico il ritorno della religione politica è cominciato negli anni Settanta quando la sede né i Governi cominciata scendere ovunque
Secondo cambiamento anche se alcune teocrazia sopravvivono nel mondo islamico la religione è tornata ad essere un affare
Più democratico e più individuale insuccesso di marketing dal basso verso l'alto
Che a sorpresa in perfetta sintonia con la globalizzazione
Laicità non è così moderna come pensavano molti intellettuali per contro il pluralismo
Religioso lo è
Da un punto di vista liberale classico spiega l'Economist questa molteplicità di sette una cosa buona la libertà di coscienza è un assioma del pensiero liberale
Se l'uomo è un animale te o troppi coi incline a credere nell'al di là è sicuramente meglio si può scegliere la sua fede invece di seguire quella che il suo Governo gli ordina
Ma questo prende la religione una forza complicata da gestire in politica
Gli adulti che scelgono di diventare Pent Acosta agli ebrei ortodossi o musulmani fondamentalisti
Faranno infatti molto più fatica a dimenticare
La loro fede al momento del voto le guerre culturali di cui l'America ha fatto scuola diventeranno un fenomeno globale
Aspettate vi dure battaglie in particolare sulla scienza fuori dall'America c'è una possibilità di una vera e propria guerra di religione tra Stati
Una conflagrazione tra Iran Israele infatti sarebbe vista come un conflitto religioso da milioni di persone e così anche una guerra tra India e Pakistan ma contrariamente al assai secoli scorsi conflitti religiosi di oggi
Non partono dalla fede di un monarca ma sono molto più il risultato di una volontà popolare oltre che di quella di uno Stato ancora una volta un processo dal basso verso l'alto guidato da volontari e non da coscritti e la furia
E diretta controlli appostati non contro una civilizzazione in competizione per i politici destinati ad avere a che fare con la religione per l'Economist ci sono due lezioni una di principio l'altra pragmatica il principio e che la Chiesa lo Stato vanno separati
I sussidi pubblici alle religioni raramente hanno il senso sia per lo Stato sia per la Chiesa basta vedere
I banchi vuoti nelle chiese d'Europa in alcuni casi separare la Chiesa cosa facile separare la Chiesa dallo Stato è cosa facile in privato ciascuno può scegliere di credere che il mondo sia stato creato esattamente sei mila e tre anni fa ma non deve essere permesso agli insegnanti
Nelle scuole di insegnare ai bambini creazionismo come una scienza lo Stato non deve dire alla gente come vestirsi nemmeno obiettare reincarnazione in uno autorizzate come recentemente ha fatto la Cina in Tibet
Ma la linea di confine non è sempre così facile da tracciare questo giornale disapprova per esempio finanzia i finanziamenti pubblici alle scuole religiose in particolare quelle che discriminano
I non credenti
Ma riteniamo anche che sia necessario dare ai genitori poveri più scelta e in America la principale alternativo alle scuole pubbliche sono scuole cattoliche
La Regione che invade maggiormente più apertamente la piazza pubbliche l'Islam
L'Islam è quello che tratta commi non rispetto il potere laico insegnando
Che l'Unità primarie della società e l'un ma la Umma la fratellanza internazionale dei credenti l'Islam è anche la religione più teocratica che costringe la gente a seguire la Sharia a volte con sanzioni con punizioni barbare
Ma l'islam può anche coesistere con uno Stato liberale moderno nonostante tutti i fallimenti del mondo arabo la democrazia infatti ha messo radici in Malesia Indonesia
I musulmani americani sono liberi rispettano la Costituzione laica un successo che gli Stati Uniti dovrebbero far valere di più nella loro politica estera e poi c'è il caso teste che quello che la Turchia uno Stato laico attualmente governato da islamisti
La lezione pragmatica per l'economista riguarda le guerre di religione in parte per la loro ossessione di tenere separate Chiesa e Stato
Le potenze occidentali loro leader religiosi sono stati troppo riluttanti nella cercare soluzioni guidate dalla fede a conflitti religiosi
Molte di queste guerre in particolare in Medioriente sono iniziate come discute tribali laiche ora hanno una componente religiosa che è molto più difficile da risolvere se Dio te affidato la Cisgiordania infatti sei meno portato negoziare
Il dialogo interreligioso può sembrare un concetto mais ma
Per l'economista è un'idea più realistica rispetto una pace laica tra fedi in competizione senza sostegno però dei leader religiosi
Gli atti diagnostici possono non essere contenti ma la religione di questi giorni è diventato una pattini Street cardine della politica ed è
Parte dei compiti di un Governo di evitare bagni di sangue e che fanatici guidino la politica non sarà facile
Ma fino a quando i politici non impareranno a prendere in conti sentimenti religiosi al contempo
A tracciare una linea di separazione netta tra lo Stato e la Chiesa le guerre di religione potrebbero diventare ingestibili così tra l'altro
L'Economist è a proposito di queste guerre di religione nel mondo oggi pubblica un focus sul
Corno Daft ricca dove si mischiano Jihad ISMU e vecchi conflitti scrive tra l'altro
Il quotidiano francese civili donne bambini muoiono ogni giorno a Mogadiscio la capitale della Somalia per gli assassini gli attentati
O gli attacchi organizzati dagli insorti che prendono di mira il Governo federale di transizione o il suo alleato cioè l'esercito di tiglio pre
Oppure per le rappresaglie che seguono la violenza degli scontri dal ventisette ottobre ha fatto fuggire quasi novanta mila persone nessuno riesce a tenere il bilancio delle vittime
Questo non è per le mondi il prodotto del caos della foglia degli uomini anche se insomma la follia degli uomini centro un po'
Ma almeno in parte il risultato di una Iraqi Zazie onere la Somalia l'esercito ittici Opel sostenuto dagli Stati Uniti ha invaso il sud del Paese la fine del due mila sei ha di fronte a sé
Insorti che gli islamisti più radicali chiamano jihadisti contro appostati etiopi i somali
Lasciavano volentieri inascoltati gli appelli alla Jihad lanciati da gruppi influenzati dal wahabismo in rottura con la loro tradizione sofista
Ma l'appello combattere il nemico ereditario cioè letti l'Etiopia ha cancellato ogni no s'una frangia sempre più importante di combattenti somali
Risponde l'appello alla Jihad trasformando la Somalia in piccolo Iraq le Montoya più avanti approfondisce anche vecchi conflitti
Dicendo che il rischio vero e proprio quello di un conflitto regionale l'Eritrea ed Etiopia i due Paesi fratelli nemici del Corno d'Africa sta nei fatti combattendo sul suolo somalo
La loro guerra fredda si sono
Già scontrati tra il mille novecentonovantotto del due mila bilancio quasi cento mila morti e mezzo milione di soldati ammassati lungo una frontiera di mille
Chilometri dai tracciati contestati così tra l'altro
Le mondo sul già dire smog e i vecchi conflitti nel corno da Africa ci spostiamo geograficamente ma non di molto
Vogliamo parlare di Darfur corso in Libia una conferenza di pace che però destinata al fallimento irrilevante i piombi dedicava
Il suo editoriale un'altra inutile conferenza di pace sul Sudan dopo quasi quattro anni di genocidio che era ucciso più di duecento mila persone
La Regione del Darfur in Sudan disperatamente bisogni di un accordo di pace di una robusta forza di pace per implementarlo purtroppo la conferenza in Libia questa settimana sta facendo poco o niente per andare incontro a queste
Urgenti necessità al problema
Non è solo la continua duplicità del Sudan come l'annuncio di un cessate il fuoco immediatamente violato il Sudan in realtà non vuole un accordo di pace vuole semplicemente guadagnare tempo per permettere alle milizie Janjaweed
Che che cartoon sostiene nel Darfur di finire massacri di portare a termine i massacri di cacciare oppure di cacciare resto dalla popolazione non araba dalla Regione
Anche i gruppi ribelli molti dei gruppi ribelli hanno delle responsabilità alcuni dei loro leader
Non si sono presentati in Libia così i massacri probabilmente continueranno
Con il Sudan che cercherà di ottenere il massimo vantaggio dalla irresponsabilità di ribelli dalla timidezza diplomatica dei suoi alleati nei fallimenti di un'Amministrazione Bush distratta dall'Iraq
E che dunque non riesce a dare la giusta attenzione alla questione del Darfur la lega araba di cui sudano in parte e la Cina cioè maggior cliente del petrolio sudanese
Almeno hanno cominciato a parlare di dar forma non hanno ancora cominciato da applicare seria pressione su Khartoum si dice che la lega Araba stia avanzando proposte per lo sviluppo economico futuro del Darfur ma non affronta il problema molto più gente quello di creare
La pace necessaria per lo sviluppo economico le timide proteste della Cina contro cartoon sembrano volte più evitare proteste sul su sul Darfur
Alle prossime elezioni del due mila otto Pechino che affermare i massacri
Le parole del Presidente Bush sul Darfur sono state si dure ma a queste non è seguita una diplomazia di alto livello per dare impulso a una pressione internazionale efficace nei confronti del Sudan
Insomma questi fallimenti piccoli e grandi spiegano perché i massacri continuano nonostante le proteste mondiali discorsi le sanzioni americani fischi Pira africani e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU
E rendono più facile per il Sudan di rivendicare il merito di un annuncio di cessate il fuoco che però non ha nessuna intenzione di onorare per l'accettazione di una forza di mantenimento della pace con cui però non ha nessuna intenzione di cooperare
E della partecipazione conferenze di pace che sempre il suo che però non hanno alcuna realistica possibilità di portare la capace nel frattempo
Conclude l'Herald Tribune come spesso fa a proposito di Darfur
Il genocidio continua Di Venanzio ieri pubblicava un intervento di manovra
Scisci e di mai con l'accetta Ritter dell'associazione se il Darfur la Cina
Deve abbandonare la dittatura sudanese il titolo
In visita in Cina scrivono i tutori Ministro degli esteri francese Bernard Kushner si è rallegrato delle implicazioni di Pechino nel dossier Darfur Ra
Non è stato così difficile trasformare i cinesi in forza positiva detto Kushner ma a quale forza positivo della Cina Kushner fa allusione
Si tratta forse dell'appoggio cinese le discussioni in Libia tra la dittatura sudanese qualche fazione ribelle minoritarie che sono destinate al fallimento
Forse Kushner vuole ringraziare la Cina per non aver messo il suo veto all'adozione della risoluzione mille settecentosessantanove del Consiglio di sicurezza
L'ONU del trentuno luglio scorso una delle venti risoluzioni già adottate sulla crisi del Darfur e sorella gemella
La numero mille settecentosei adottata un anno prima questa risoluzione come le precedenti a molte poche possibilità di andare in porto prevede l'invio sul Riserva di un accordo finale con il Governo del Sudan
Di una forza ibrida di peacekeeping ONU Unione africana composta da un massimo di ventitré mila uomini la dittatura di Khartoum che è parte dell'Unione africana continua però ad opporsi all'ingresso sul suo territorio di soldati non africani inoltre questa forza
Difficilmente sarà sufficiente per rendere
Sicuro un territorio grande come la Francia senza contare il fatto che il suo costo quasi due miliardi di dollari giudicato esorbitanti dagli Stati contributori
In particolare i visti i risultati che non ci saranno
Dall'inizio della crisi del Darfur la Giunta sudanese stata maestra nell'arte di evitare le sanzioni cosa che le ha permesso di continuare a procedere
Con l'ESA azioni tutte impunità e con il sostegno di un
Suo alleato di peso cioè la Cina per l'appunto in appena dieci anni ricordano i tutori la Cina è diventata il primo partner
Economico del Sudan compra ormai il settantuno per cento delle esportazioni sudanesi contro dodici per cento del Giappone il due virgola otto tra l'abbia saudita
In cambio il Sudan
Riceve armi dalla Cina armi che si ritrovano nelle mani delle milizie Janjaweed al soldo di Khartoum
Resta dunque sul una via convincere la Cina ad abbandonare la dittatura sudanese
La caduta della Giunta sarebbe immediata perché il Sudan è uno dei Paesi al mondo più vicini al fallimento economico i nostri Paesi democratici all'argomento argomenti di peso per convincere la Cina secondo i due autori
Stati Uniti Giappone Germania Francia rappresentano il quaranta per cento delle esportazioni totali cinesi
La Cina non è ancora il gigante economico che economico che ci vogliono raccontare perché nonostante un tasso di crescita del dieci per cento all'anno a un livello di Pill'appena superiore a quello dalla Francia
Il gruppo di contatto dieci dentali insomma devono far comprendere alla Cina che se vuole poter beneficiare di relazioni commerciali internazionali
Indispensabili al suo sviluppo deve cessare di sostenere il regime sudanese responsabile dalla morte di due milioni di persone in vent'anni così
Su Liberazione di ieri
Due alti responsabili dell'associazione se Darfur rimaniamo su Di Biasio
Però in ultimo accenno alla Russia ieri c'era un articolo sul
Quello che nel titolo che ha definito l'appello alla calma di cinque ex CAGRE visti
Cinque ex generali del KGB servizi segreti si spaccano prima delle presidenziali
C'è evidentemente qualcosa di grosso se cinque generali in pensione del KGB escono dalla loro riserve fanno pubblicare su una su un giornale una lettera aperta a tutti quelli che
Non rimangono indifferenti al futuro della Russia lettera dal titolo non spingere verso la catastrofe firmata dall'ultimo Presidente del KGB e da un attuale deputato della Duma
Di un partito nazionalista Rudin a questa corta missiva chiede diversi gruppi in conflitto di riconciliarsi rapidamente in nome della
Sicurezza nazionale
Tra l'altro l'ultimo Presidente KGB sardi quello che parla perché è stato in prima fila
Al alla fine dell'Unione Sovietica in quanto membro del Comitato d'emergenza che diresse il Paese per qualche settimana dopo il colpo di Stato contro la per Etro la perestrojka e Gorbaciov fa
Insomma c'è un conflitto tra i diversi servizi segreti spicchio spiega Di Biasio
In vista delle presidenziali perché perché Putin finora ha avuto il grande merito di mantenere un equilibrio tra tutti i clan e i loro conflitti
Un'implacabile gioco di potere in cui si affrontano i diversi servizi segreti gli oligarchi rappresentanti del potere centrale quelli delle regioni oggi nella prospettiva dalla partenza di Putin questa lotta
Di potere ricominciata per la sopravvivenza nell'al di là che comincia tra sei mesi cioè nel dopo Putin abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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