La situazione riorganizzativa e gestionale degli Enti Pubblici e le eventuali prospettive di riordino

Perché il ministro è arrivato spero che i giornalisti ce lo lasciano
Entrare
Si è bravo
Non sento nulla
Visto che insomma
Sto effettuando i controlli
Impegnato con i giornalisti
Rosso
Situazione perché costituito il cui
Azione del gol
Poetica
Prego
Come si fa
Il ministro
Io credo
Che adesso con l'arrivo del Ministro
Possiamo cominciare questa nostra incontro che come sapete
è la presentazione ufficiale delle conclusioni dell'indagine che la Commissione bicamerale ha compiuto in questi
Mesi che ci stanno alle spalle
Abbiamo voluto
Presentarla in questa forma perché ci sembra
Che il lavoro che tutti insieme abbiamo fatto meriti un
Una serie di di confronto e di discussione
Con questo tipo di solennità ringraziamo il ministro di aver accolto il nostro invito
Sono con me e alla Presidenza alcuni componenti della Commissione che in assieme
A me hanno lavorato
Alla conclusione della indagine
E la professoressa D'Alessio che
Attraverso un percorso dell'università ha costruito delle sedi di discussione e confronto o che sono state poi utili per la crescita di tutti rispetto alla conoscenza e alle conclusioni a cui siamo arrivati
Inizio con una citazione non è mia abitudine ma mentre mi apprestavo a scrivere un
Relazione che chiaramente è una relazione che cerca di sintetizzare il grande lavoro che la Commissione fatte di cui voi avete visto
La il volume e e quindi come dire complicato in pochi minuti riuscire
A raccogliere il lavoro di otto mesi ma chiaramente mi rimando a quella
Lavoro nella sua interezza e nella sua completezza
Il grande Shakespeare ha scritto Acerbo il frutto sta ben saldo varammo maturo da se cade senza scuoterlo
Chi fa politica da tempo ha forse un po'meno fiducia di lui nella possibilità di risparmiare le energie necessarie scuotere l'albero ma conosce altrettanto bene l'importanza di saper cogliere il momento giusto per farlo
Ebbene io credo
Grazie al Comino compiuto dalle Commissioni parlamentari e dai Governi fin dal mille novecentonovantaquattro
Oggi si possa dire che sono finalmente maturi i tempi per loro un riordino degli enti di previdenza e di assistenza sociale
Me ne sono convinta nel corso delle numerose audizioni promosse dalla Commissione parlamentare di controllo che ho l'onore di presiedere
Tra tutti i soggetti che abbiamo sentito siano esse parti sociali direttori e Presidenti degli enti CIPE nessuno ha voluto difendere l'assetto attuale o ha potuto negare la necessità di modificarlo
Tengo particolarmente a ringraziare tutti i membri della Commissione per lo spirito costruttivo ed aperto che hanno dimostrato in questi otto lunghi mesi di lavoro ma mi rendo conto
Di quanto il nostro compito sia stato facilitato da quante lo hanno affrontato prima di noi
Preparando pazientemente il terreno per assumere decisioni ragionare ragionate e consapevoli
Se oggi siamo in grado di presentare di una compiuta e meditata proposta di riorganizzazione generale degli enti di previdenza pubblica condivisa da tutti i membri della Commissione ciò è frutto sia della capacità di confronto maturata in questi anni anche dei vertici degli enti da riformare sia dell'ascolto attento di cui sono stati capaci in passato i colleghi che hanno diretto prima di me questo organismo
Mentre alla proposta del Ministro Santagata dobbiamo dargli apertura della discussione la ricchezza del dibattito e le ipotesi concrete di intervento
Così come CIPE e ai direttori degli istituti in particolar modo si devono molto delle proposte che avanziamo un lavoro assai apprezzabile
Con azioni in grado di accelerare i rapporti fra gli enti e di ottenere da subito anche primi significativi risparmi
Consentitemi però una Blair e ma necessaria premessa su cui dovrebbe soffermarsi chiunque prima di affrontare questo tema
Dobbiamo avere sempre ben presente il fatto che il sistema previdenziale e assistenziale che nel tempo si è costruito nel nostro Paese
Rispondeva le preoccupazioni di categorie di lavoratori che ragionevolmente si aspettavano di compiere le loro carriere all'interno di un unico settore
Per questa ragione ogni categoria produttiva elaborato propri modelli organizzativi
Funzionali alle caratteristiche e ai bisogni particolari di gruppi distinti e di lavoratori finendo per prospettare soluzioni adatte soltanto da alcuni ambiti distretti del mondo del lavoro
A tale frammentazione spontanea di interessi
Si era poi sovrapposta una giungla normativa di dimensioni impressionanti disegnando su misura di ogni categoria sociali appositi anche appositi
Enti pubblici senza troppo badare a contrasti o sovrapposizioni potenziali
Ecco la riforma Dini
Che inizia un significativo processo di armonizzazione della normativa che vengono individuate soluzioni sempre più omogenee tra lavoro privato il lavoro pubblico
Che si provveda a semplificare molto di quelle strutture costituendo per esempio un unico ente previdenziale per il comparto del pubblico impiego oppure trasferendo all'INPS diversi fondi speciali
All'interno di questo sistema ramificato è sostanzialmente non comunicante sono maturate competenze che non sono sempre purtroppo facilmente interscambiabili
In questo sta la radice di tanti dubbi di tante resistenze che si respirano all'interno degli enti da riordinare e che tale loro Fusco no la lucidità di analisi anche degli operatori più preparati
Invece io penso che sia possibile non vedere che il mondo del lavoro e proficuamente cambiato
Ciascuno di noi avrebbe enormi difficoltà a tracciare con chiarezza perfino il limite tra lavoro autonomo e dipendente
Ma soprattutto non esistono quasi più percorsi di vita e di lavoro lineari e scontati come quelli in cui
Si è modellato il nostro sistema di previdenza e
Senza sociale un mondo del lavoro sempre più fluido e flessibile caratterizzato da ritmi crescenti di cambiamento si incastra sempre meno
Agevolmente nelle forme rigide delle casistiche delle procedure sulle quali i diversi enti previdenziali costruiscono da sempre il loro modelli di servizio agli utenti
è dunque necessario prendere atto del fatto che ci sono ragioni strutturali delle inefficienze degli enti che sono impossibili da affrontare senza rimettere in discussione il loro assetto generale
Insieme con le ragioni che in passato ne hanno fissato in quel modo le competenze le funzioni
Dobbiamo quindi ripartire dei bisogni reali degli utenti di oggi per valutare le esigenze di cambiamento e misurare l'efficacia di ogni azione di riforma
Al tempo stesso non possiamo ignorare il bisogno di definire una filosofia organica di intervento
Che ci consenta di assicurare la trasparenza e l'entità dell'intero sistema un sistema che proprio perché dovrà divenire assai più fluido e adattabile alle mutevoli condizioni del mercato del lavoro
Dovrà poter contare su una bussola unica in fabbisogno mente installate infallibili mente puntata sugli eguali diritti e sulle pari dignità di tutti i cittadini lavoratori
è certamente in questa ottica che si è mosso il Governo avanzato l'ipotesi di creare un unico istituto con il compito di gestire l'intero sistema
Tuttavia
Esistere rischio estremamente concreto di vedere lo spirito di questa proposta vanificato proprio dalla scelta di trasformare il riordino in un processo di unificazione
Abbiamo purtroppo già sperimentato in passato li difficoltà prodotte dal tentativo di unificare enti e competenze logicamente assimilabili senza prestare sufficiente attenzione all'effettiva presenza delle condizioni tecniche
E soprattutto delle capacità umane necessarie per gestire il cambiamento
Tutti i Paesi dalla necessità di riorganizzare abbiamo finito per sottovalutare gli effetti negativi sull'utenza dei problemi risolti
Dalla formazione del personale alla incomunicabilità delle banche dati dagli ostacoli normativi a quelli contrattuali
Così dopo dodici anni dopo l'unificazione della previdenza pubblica
E malgrado la presenza di norme molto chiare in proposito l'Inpdap non ancora assorbito
Le competenze del Ministero della difesa per quanto riguarda i militari il Ministero dell'est del Ministero dell'istruzione per quanto riguarda i lavoratori della scuola e il Ministero delle continue economica continua a liquidare le pensioni di guerra
Così come ci ha sapientemente illustrato il Vice Ministro dell'economia onorevoli Pinza
Il risultato pratico di tutto ciò è che i lavoratori e pensionati di questi settori spesso devono accontentarsi della pensione provvisoria oltre al fatto che all'interno delle Amministrazioni dello Stato si continuano a sprecare competenze e risorse nello svolgimento di funzioni improprie
Non solo non si sono realizzati i risparmi attesi quasi di fatto peggiorata l'efficienza generali del sistema
è sul miglioramento reale dei servizi che dobbiamo invece misurare ogni seria proposta di razionalizzazione
L'efficacia dunque deve essere il criterio principale di ogni nostra valutazione di merito anche quando la sua salvaguardia può esigere una realistica gradualità nell'attuazione dei cambiamenti
Sappiamo però anche
Di avere a che fare con le tentazioni di apparati che tendono a muoversi secondo logiche auto conservative
Perciò abbiamo bisogno di subordinare ogni gradualismo al conseguimento di obiettivi definiti in tempi certi
La responsabilizzazione in piena di quegli stessi vertici aziendali che noi consideriamo essenziale
Coinvolgere nel processo di riordino deve passare dunque anche per una chiara previsione delle conseguenze di ogni eventuale fallimento dei compiti assegnati
Allo stesso modo la politica deve assumersi la responsabilità di costruire proposte realistiche di sostenerne l'attuazione e di verificarne l'efficacia
Occorre dunque lavorare un piano di riforma che tenga fermo l'obiettivo del cambiamento
Che sappia resistere alle pressioni corporative e privilegiare essendo i diritti degli utenti senza rinunciare per questo a dare ascolto agli operatori del settore
Quando evidenzia la difficoltà oggettive o specificità reali di cui tener conto
Per fare questo occorre fare molta chiarezza sulle ragioni per le quali
Consideriamo non sono ammissibile ma raccomandabile una razionalizzazione attorno a due grandi poli
Il palo previdenziali in senso stretto che gestisca in modo coordinato una distinto la realtà previdenziali del lavoro privato e quella della pubblica amministrazione
è un Paolo salute e sicurezza del lavoro chiamato a garantire mediante un modello di tipo assicurativo quella tutela privilegiata del lavoratore che purtroppo ancora necessaria per adempiere al dettato costituzionale
Come dimostrano anche gli ultimi dati sugli infortuni
E le tecnocrazia
Il fatto è che esistono oggettive motivate differenze di approccio al mondo del lavoro se lo si affronta sul versante della salute e sicurezza oppure su quello della previdenza in senso stretto
Inoltre interno all'interno della stessa realtà previdenziale non esistono ancora le condizioni di una piena confrontabilità del settore privato con la pubblica amministrazione
Noi dobbiamo evitare che vari enti replichi no inutilmente identici servizi ma non dobbiamo ignorare che alcuni fanno cose che altri non sarebbero in grado di fare
Consideriamo pertanto un preliminare e necessario la realizzazione piena della confluenza in Inpdap di tutte le competenze previdenziale che interessano il pubblico impiego
Così come è è importante il trasferimento in INPS di tutta la realtà previdenziale del lavoro privato
In questo processo Inpdap deve però giocare un ruolo esemplare
Adeguandosi con maggiore celerità al nuovo modello proprio per manifestare con chiarezza la scelta politica di procedere con decisione nell'opera di riorganizzazione interna
Sapendo che la responsabilità di tutto ciò non è solo in capo all'ente
Ci vogliono modelli organizzativi diversi modulistica e nuove che spingono i datori di lavoro pubblici a spogliarsi di queste funzioni
Anche per i lavoratori pubblici rapporto con l'ente previdenziale deve essere diretto non più intermediato dal datore di lavoro qua vi è un grande compito per i ministri del lavoro e della funzione pubblica
Permettetemi ancora di rappresentare un aspetto della riflessione della Commissione che propone al Governo mentre si appresta ridefinizione del piano industriale
Da noi più propriamente definito piano di fattibilità di fare di esso l'occasione per costruire le condizioni di una separazione tra assistenza e previdenza
La Commissione propone certo una prima fase in cui si organizzino li attività degli enti previdenziali con specifiche articolazione per consentire una valutazione dei singoli andamenti
Forse sia esso il ramo pensionistico in senso stretto sia quello dell'assistenza totalmente finanziato dalla fiscalità generale sia quello degli ammortizzatori sociali
Ma tutto ciò non viene considerato la fase finale del modello organizzativo
Il piano di fattibilità può essere l'occasione per realizzare quel processo di separazione prevista assistenza e previdenza così come già previsto dalla legge del mille novecentottantanove
Non escludendo anche la possibilità se ciò sta sarà utile di prospettare un'entità assista
Ancora più difficile sull'altro versante la sfida della costruzione di un unico polo per la salute la sicurezza del lavoro
Tuttavia non siamo più in condizioni di rinviarla se non vogliamo renderci corresponsabile della lista inaccettabile situazioni di rischio presente nel nostro Paese
Tutto possono comprendere infatti quale ruolo giochi nella sostanziale inefficacia delle politiche di sicurezza sul lavoro l'incomprensibile frammentazioni dica appetenza che caratterizza oggi questo settore
Nonostante tutti gli interventi che in questi anni i diversi anche i Governi hanno cercato di realizzare
Soprattutto sul versante dei controlli la scarsità di risorse umane e finanziarie strumentale
è moltiplicata dalla sovrapposizioni di competenze si è calcolato che ottimizzando l'uso delle ispezioni per esempio si potrebbero a parità di personale o militare gli interventi del cinquanta per cento
Di certo abbiamo sul medio periodo un problema non pienamente affrontato dalla Commissione in ragione dei limiti delle sue competenze che è quello di una integrazione piena del polo per la salute la sicurezza del lavoro con il sistema sanitario nazionale
Non ci nascondiamo neppure la difficoltà di conciliare le esigenze di un simile poi relazionale con le competenze costituzionali affidate alle Regioni in campo sanitario
Tuttavia riteniamo possibile da subito delineare un processo schematizzato mentre Stati
Il primo dovrebbe concentrarsi sul consolidamento dell'INAIL come ente assicuratore risarcitorio pubblico costituito con le finalità primarie della prevenzione e della riabilitazione mirata e l'inserimento sociale e lavorativo
INAIL è ingrato di raggiungere un equilibrio finanziario interamente autonomo ottimizzando l'attuale gestione già capitalizzazione parziali o miste
Le professionalità sanitarie maturate all'interno dell'ente sono preziose di notevole livello soprattutto nel campo della riabilitazione della consulenza
Proprio per questo ne riteniamo che l'INAIL dovrebbe concentrarsi sulla creazione di un corpo specialistico
Colpa duplice compito degli di verificare la corrispondenza fra i rischi sul lavoro e le dichiarazioni aziendali e di offrire consulenze all'impresa sul fronte della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali così come pensiamo
Che sarebbe necessario riunificare inimitabile tutte le prestazioni mediche oggi frammentata in vari istituti
Magari armonizzando anche la normativa dell'indennità del lavoro tra settore privato e quello pubblico
Il secondo stadio dovrebbe affrontare l'aggregazione di tutti i soggetti che si occupano a vario titolo di salute e sicurezza del lavoro operanti al di fuori del sistema sanitario nazionale
INAIL e IPSEMA ISPES Ministero del lavoro ma anche quanti hanno con svolgono analoghe funzioni nel settore marittimo come il Ministero dei trasporti le capitanerie di porto e perfino il Ministero della
Delle politiche agricole alimentari e forestali che si pensi alla creazione di un'unica agenzia o ad un assetto misto con differenti livelli di integrazione tra i diversi soggetti
Occorrerà dunque un intervento legislativo che indichi nel dettaglio le modalità indispensabile per raggiungere la configurazione prescelta
Infine
Avremo da affrontare il rapporto centrale e territoriale tra polo salute e sicurezza del sistema sanitario nazionale
Su questo abbiamo maturato qualche idea ma sappiamo che sarà necessario coinvolgere altri soggetti istituzionali ed altre competenze
Tuttavia vogliamo sottolineare che la strada dei semplici protocolli d'intesa col ministero del saluto in della salute
Si rivelano spesso improduttivi e per giunta forieri di inutili contenziosi ciò che occorrerà una volta concordato un modello sinergico definito dunque ci vuole servirà al nostro apparire una norma di legge nazionali
Sono molti altri gli aspetti specifici di cui abbiamo valutato l'impatto su questa pioggia può sta generali di riassetto del sistema previdenziale assistenziale ma sono costretta
Per ragioni di tempo a rinviare di al testo integra integrali del documento conclusivo
Per un'analisi più esaustiva di elementi che pure sono di grande importanza
Come la questione della previdenza complementare o quello della gestione degli interventi assistenziali a favore di dipendenti e pensionati pubblici erogati attualmente da Inpdap Enna mi
No o imposte che se da una parte non è pensabile la soppressione di tali funzioni e dall'altra sarebbe assurdo continuare da bere dello stesso servizio più soggetti e degli attori
Vanno a questo punto richiamare la vostra attenzione sulla necessità di prevedere da subito una serie di interventi
Da un lato per scongiurare il rischio che il disegno lontano di una grande riforma
Ritardi ancora una volta il concreto avvio del processo di cambiamento e la dall'altro per dare corpo alla nostra intenzione di definire un percorso credibile di progressivo avvicinamento al modello finale
Abbiamo scelto di investire il governo della responsabilità di tradurre se vuole il nostro progetto strategico in una sorta di piano di fattibilità
Che per ogni scelta di razionalizzazione sui due poli e per ciascuna delle articolazioni al loro interno preveda singoli e dettagliati programmi di attuazione di gestione
Contenente l'individuazione dell'assetto finale a regime le tappe intermedie e la loro scansione temporale i risultati da raggiungere e i criteri della loro misurabilità
Per cominciare ci sono alcune sinergie sicuramente realizzabili
Chiaramente individuate da tempo e perfino dettate in qualche caso da norme sin qui disattese sulla quali dati ci degli enti devono oramai essere responsabilizzati con decisione
All'interno degli istituti oramai è maturata la consapevolezza che la riorganizzazione è inevitabile
La ventilata ipotesi dell'unificazione ha già avuto come primo aspetto l'intensificazione dei rapporti spontanei tra organi di direzione fra virgolette e le dirigenze apicali dei diversi istituti
Tuttavia non possiamo rischiare perché tutti gli accordi restino ancora una volta soltanto sulla carta
Noi non abbiamo ritenuto utili come seriamente sterminio sostituzioni impropri degli organi tecnici con soluzioni politiche o con uffici del Ministero del lavoro tuttavia siamo ben consapevoli che ritardi sin qui accumulati
Sono in buona misura dovuti all'assenza di coordinamento da parte degli amministratori dei vari enti dobbiamo in qualche modo di uscire ad obbligarli a collaborare sul serio
Esistono ambiti molto concreti che possano essere sistematicamente affrontati in modo coordinato
Pensiamo alla condivisione del servizio informativo con la costruzione costituzione di una rete
Che attraverso l'integrazione dei singoli sistemi garantisca la certezza implicita del dato il attorno alla quale fare ruotare tutti gli ulteriori interventi di miglioramento della funzionalità di servizi
Pensiamo ad una politica del personale unificata sia per il reclutamento sia per il trattamento del personale
Pensiamo alla realizzazione o possibile di accessi undici all'intero sistema con un piano concordato disservizi uffici comuni pensiamo il territorio e alle sedi nel territorio
Pensiamo ad una strategia immobiliare unitaria che consenta un utilizzo più razionale degli immobili disponibili e la loro valorizzazione patrimoniale tenendo presente le diversità INAIL
Pensiamo ad un'unica avvocatura servizio di tutti gli enti previdenziali che farebbe direbbe fra l'altro il superamento anche delle diverse interpretazioni delle norme
Pensiamo alla gestione comune delle procedure pubbliche di acquisto e delle gare di appalto in grado di assicurare maggiori economie di scala
Sono attuabili anche alcune prime scelte di specializzazioni funzionali dei vari enti
Pensiamo per esempio l'unificazione in INPS del corpo ispettivo deputato al controllo sulla regolarità contributiva delle imprese
Trasformando la vigilanza integrata sperimentata degli ultimi anni con i Ministeri del lavoro e delle finanze
In un'articolazione stabile delle funzioni che consenta di programmare in modo unificato anche gli interventi ora indipendenti disastrose e di Guardia di Finanza
Ciò non solo migliorerebbe di molto l'efficacia la lotta della lotta all'evasione contributiva ma renderebbe ancor meno fastidioso di rapporto con l'impresa e il lavoro autonomo che spesso lamentano una onerosa moltiplicazione di interventi
Sappiamo che tutto questo è possibile ma che sarà realizzato soltanto se saranno individuati con chiarezza gli obiettivi i tempi e le responsabilità dell'intero processo
Per questo proponiamo la costituzione di una cabina di regia composta dai Presidenti degli istituti e dei Presidenti dei rispettivi consigli di indirizzo di vigilanza
Coordinata da un soggetto esterno di provata esperienza e professionalità esplicitamente incaricato di gestire la prima fase della riorganizzazione superando logiche settoriali e corporative nominato dal Ministero del lavoro
Tale cabina dovrebbe avere un mandato temporale ben definito compiti esattamente definiti e soprattutto responsabilità precise in merito al raggiungimento dei risultati attese
La cabina di regia avrebbe anche lo scopo di indirizzare con i giusti tempi la futura configurazione
Del nuovo sistema di organizzato dei due poli pensando ad una struttura centrale o di holding che dovrebbe governare da STET per sempre l'intero gruppo
Perché ciò sia possibile occorre però che la politica assieme alle parti sociali scialba definitivamente anche il nodo del modello di governance che dovrà accompagnare la di organizzazione dell'intero sistema
Il confronto su questo è aperto e vivaci da lungo tempo
Ma malgrado una legge l'intervento del CNEL varie indagini di questa Commissione ben camerali e mentre belle che conferite dal Parlamento e i Governi non è finora maturata che un'unica certezza
Il modello ed attuale non può perdurare sia perché le fantino ecco e capace
Per di più di rigenerare molti conflitti
C'è però un elemento della governance attuali che è stato considerato apprezzabile praticamente da tutte le parti audite in Commissione
Si tratta del modello duale che consente la partecipazione delle parti sociali
Alla direzione strategica degli enti previdenziali e separare il momento della gestione amministrativa da quello della programmazione ed alla verifica degli obiettivi strategici
In ogni momento nel quale la governance partecipata si sta affermando anche nel sistema delle aziende private sarebbe assurdo superarla proprio là dove è nata ed è stata sperimentata più a lungo
La proposta della Commissione tuttavia orientata di dune sia il numero che le dimensioni degli organismi stenti nella convinzione che non sia solo possibile ma anche vantaggiose effettuare immediatamente alcune scelte
Nella struttura duale di governance che proponiamo restano due soli organi delle COM dalle competenze ben definite
Da un lato il cinque deputato al governo strategico di ciascun istituto
Definendo con più nettezza i suoi compiti e le sue responsabilità
E dall'altro un ristretto consiglio di amministrazione indirizzato alla Direzione amministrativa ed operativa dell'ente e collegato in modo diretto da direttori generali che non sarà più organo scelto fra i dirigenti apicali della struttura
Dalle audizioni svolte ci siamo altresì convinti che la moltiplicazione la pletora di componenti che li caratterizza sia una delle ragioni strutturali di inefficienza dell'intero sistema
Insieme all'assurda proliferazione dei meccanismi di controllo e si rendono evidente la progressiva deresponsabilizzazione dei centri di decisione e di verifica
L'attuale sistema dei controlli infatti lungi dal fornire informazioni utili al miglioramento del funzionamento degli enti
Non fa che aggravare inutilmente sui costi e screditare qualunque valutazione basata necessariamente su dati parziali e contraddittori
Di fatto non possiamo contare su un serio controllo di gestione
Perché in molti istituti non in tutti ancora non esiste una contabilità analitica articolata per centri di costo per la stessa Regione sono impossibili valutazioni del personale della dirigenza fondata sull'assegnazione e la verifica di obiettivi misurabili
Il nuovo sistema dei controlli deve tendere sia ridurre gli organi che a semplificare le procedure operative al fine di migliorare la qualità delle verifiche e delle misurazioni realizzabili per risanare il sistema informativo interno ed esteri
Dall'altra parte
Sulla regolarità formale dei dati di bilancio vengano Uffici di Ragioneria revisori contabili e magistrati
A detti della Corte dei Conti collegi dei sindaci formati da alti dirigenti espressione dei ministeri vigilanti molto numeroso e molto ben retribuiti spesso fuori ruolo a carico degli enti previdenziali
Tutti pagati per compiere spesso le stesse verifiche
Non ci appare inoltre opportuna la presenza dei rappresentanti dei Ministeri vigilanti nelle strutture di controllo interno
Così come essi non possono occupare posizioni negli organi di gestione ugualmente non possono svolgere il loro precise attività di controllo esterno e di legittimità se sono presenti negli organi del controllo interno aziendale
Molti chiedono anche un loro superamento in virtù dell'allargamento dei compiti in capo la Corte dei conti così come è necessario riflettere sul loro ruolo e quello del Collegio dei revisori negli istituti previsto dal DPR del due mila tre
La piena applicazione di questo decreto comporterà dei due organi con funzioni ripetitive di fronte a questo se no scenario ci sembra chiare ed inevitabile la necessità di una riconsiderazione del sistema di controllo
Anche sul versante dei controlli esterni di natura politica operano molti forse troppi soggetti
Il Parlamento con questa bicamerale la Corte dei conti
Che inoltre ogni anno è obbligata a mandare i Presidenti di Camera e Senato e la loro relazione i ministeri vigilanti che sempre più frequentemente intervengono non rispettato il principio dell'autonomia amministrativa degli enti
A cui ad in più il nucleo della spesa previdenziale insomma tutti questi spesso obbligano gli enti a rilevanti adempimenti con perdite di tempo e con notevoli sospese
Vi è sicuramente una necessità di verifica per evitare almeno la sovrapposizione dei compiti
è ovvio che tocchiamo qui una delle emergenze maggiori perché è necessario soprattutto in una fase di riforma delicata e complessa come questa che noi proponiamo
Poter contare sulla possibilità di verificare in modo puntuale l'impatto delle scelte che si compie
Tuttavia con le proposte che avanziamo riteniamo di offrire un contributo importante anche in questo campo
La Commissione ha preso in considerazione anche la tormentata vicenda dei comitati territoriali pensando che anche per essi e ora di produrre delle decisioni
Per noi i comitati regionali e provinciali hanno ragione di esistere
Ma diversi mente definita la loro composizione più ristretta e vanno riorganizzati pensando al disegno generale che qui abbiamo prospettato un unico cambi comitato per il Polo previdenza e o dell'altro comitato per il polo salute e sicurezza
Il loro compito principale deve riguardare sicuramente il contenzioso ma possono anche diventare luoghi di esami verifica del funzionamento del sistema soprattutto a livello regionale cioè a quel livello dove viene decisa la programmazione gestionale in relazione al territorio
Ci convince in proposito il modello INAIL
Con la nostra ipotesi di lavoro che da oggi consegniamo ufficialmente al dibattito alle parti sociali al Governo al Parlamento offriamo un percorso che assieme Adenti più efficaci e più efficienti potrà produrre consistenti risparmi
Infatti crediamo che nessuno possa negare
Che dalla razionalizzazione dalla unificazione di funzioni di risorse umane e finanziarie
Di beni strumentali del patrimonio dalla riduzione dei livelli di governance dei componenti della governance della revisione dei livelli dei controlli interni ed esterni
Dal da altri cori dimensionamento dei collegi dei sindaci dalle modifiche dalla riduzione dei comitati territoriali dalla confluenza in hindi da più di tutte le competenze previdenziali e assistenziali
Dal passaggio delle competenze svolte ancora della pubblica amministrazione all'Inpdap
Da trasferimenti in imprese di tutte le realtà previdenziali del lavoro privato dalla riorganizzazione del polo di salute e sicurezza nel lavoro nessuno credo possa negare che non da questa operazione non passerà derivare risparmi di spesa
La cui puntuale quantificazione lasciamo prima al piano di fattibilità che il Governo si appresta a varare e poi alla Ragioneria generale dello Stato a cui sappiamo competere il compito l'ultima parola
Quello che stiamo proponendo è certamente una sfida un impegno per tutti soprattutto per coloro che operano negli enti previdenziali oltre che per le parti sociali e la polis
Consentitemi di concludere
Con una considerazione fra il serio e il faceto
La razionalizzazione INPS che analisi corrisponde al tentativo di spiegare un comportamento un'intenzione adducendo spesso motivi diversi da quelli reali che restano al di fuori della coscienza del soggetto sepolti nessuno inconscio
In questo modo la ragione in danno a se stessa negando sì la possibilità di affrontare le vere cause di ciò che accade
Affrontando la razionalizzazione del sistema di previdenza e assistenza dobbiamo essere ben sicuri di non cadere in una di queste trappole Frediani
Sforziamoci di approfondire le vere cause dei ritardi delle resistenze che hanno sin qui ostacolato ogni processo di riforma perché io credo che non abbiamo davvero più altro tempo da perdere grazie
Va bene
Io
Come avete visto il nostro incontro prevede interventi di componente della Commissione del Ministro e della professoressa D'Alessio darei adesso la parola
Alla
All'onorevole Provera che
A ci ha aiutato a mantenere la formazione di questa squadra perché il senatore Confalonieri e che avrebbe dovuto al suo posto intervenire bloccato in Aula al Senato e quindi non si è potuto assentare l'onorevole Provera
Ha accettato di sostituirla e quindi le chiediamo appunto il suo intervento e la ringraziamo anche per la disponibilità
Ringrazio voi
Ringrazio particolarmente la Presidente di Commissione che con la sua relazione mi consente un intervento breve
Perché ha fatto una relazione assolutamente sobria ma completa rispetto ai lavori che abbiamo svolto nella Commissione stessa
Sia nelle audizioni sia nelle risultanze che ne abbiamo deciso
Il lavoro della Commissione come avete sentito e il Partito Comunista argine conoscitiva della situazione abbiamo voluto partire da un presupposto basilare per non
Fidarsi solo delle nostre sensazioni e soprattutto per non affidare I nostri desiderata una soluzioni
Abbiamo fatto dizioni agli organi di vertice e di controllo degli enti previdenziali audizioni alle rappresentanze dei lavoratori delle lavoratrici
E di tutti
I rappresentanti per conoscere per capire se il cittadino utente di un servizio
Un servizio che deve garantirgli quanto maturato nel corso della sua vita di lavoro se questo cittadino ha in misura e in modo adeguati
L'attacco costante al sistema pensionistico che c'è stato in questi anni
Non è ha fatto mai concretamente i conti con le strutture che lo sorreggono e la capacità di rendere economico efficace ed efficiente l'organizzazione
Dell'accumulo delle ingenti risorse che vengono versate e che rimangono giacenti negli organi previdenziali costruendo esse stesse capitale sulla base del quale le erogazioni previdenziali vengono fatte
Ma vengono fatti anche investimenti da parte degli enti stessi
Con benefici notevoli che non sempre sono valutati
Vi è la necessità di rendere trasparente le finalità di utilizzo di questi fondi di capirne le effettive in titanio e la relazione con le prestazioni che vengono usati
Prestazioni trovarli
In tutto il ragionamento che abbiamo svolto il fatto l'incapacità o meglio la non volontà di dividere che cessati che c'è stata in questi anni
Di dividere le prestazioni assistenziali da quelle previdenziali e il mantenimento di un coacervo di interventi assicurativi non previdenziali nei diversi enti e diversificati ente perenti
Restano problemi banali ma irrisolti legate alle mancate sinergie fra enti che provocano doppioni di lavoro di indagine e di servizio
Si va dagli ispettori alle avvocature alle reti e procedure informatiche
Al alla necessità di unificare il primo accesso per gli utenti siano esse le aziende che devono versare siano essi cittadini lavoratrici e lavoratori che debbono accedere
Al servizio la possibilità di arrivare a un'indicazione di acquisti a gare d'appalti così come avete ben sentito
Dalla relazione
E
Come ben emerge anche da tutte le audizioni fatte e che hanno sottolineato questi aspetti e che hanno anche evidenziato salvo contraddizioni che di volta in volta su uscite tra le audizioni in
Le correzioni fatte dopo le audizioni sui possibili effettivi ed efficaci risparmi che ne proverrebbe ero
Eppure ci troviamo di fronte ormai da istituti che sono vere e proprie aziende
Che dovrebbero fare della loro esistenza oltre che l'una vera capacità di rispondere al loro prima
Interlocutore che è l'utente anche dei soggetti che sono in grado di autoriformarsi così come si è compreso
Che inizia è iniziato dopo la sollecitazione anche di questo stesso lavoro fatto dalla Commissione dovrebbero avere il coraggio di autoriformarsi con sinergie ben maggiori con un'unificazione da noi auspicata
Sia per quanto riguarda il versamento dei lavoratori iscritti che fanno parte di dei diversi enti sia per quello che riguarda le prestazioni che vengono poiché svolti
Questi sono ormai dei veri questi istituti dei veri potentati economici
Come ben visibile e rappresentato specie da INPS Inpdap e INAIL
Dal lavoro svolto emerge con evidenza l'assoluta urgenza di unificare enti e prestazioni verso gli utenti e di gestione e controlli sui prelievi
Sapendo modificare l'attuale situazione dunque specificare autonomi usare le prestazioni per competenze assistenziali assicurative e previdenziali
Tale operazione farebbe giustizia per equità dovuta sulle contribuzioni e per le prestazioni dovute e ricevute lavoratori consentirebbe di ragionare in termini più equi sulla distribuzione identità delle prestazioni erogate
Renderebbe effettivamente trasparente il rapporto fra apporti statali ed erogazioni assistenziali
Rendendo riconducibile a responsabilità generale il dovuto assistenziale e a verifica l'efficacia effettiva fra i versamenti contributivi a fini previdenziali e le effettive erogazioni al solo titolo previdenziale
Ma c'è anche l'aspetto di rendere più efficace ed economico l'intervento sulla salute sugli infortuni specializzando lineari
Portare rendendo euro concreto
Che rendendo concreta la possibilità di specializzare sulla previdenza devi essere la previdenza generale dei privati
E la previdenza del colline e con l'INPS e con l'Inpdap la previdenza del pubblico tutto questo significa annullare duplicazioni di sedi e strutture di interventi
Non può essere letto come una mortificazione di esperienze tagli agli organici semplicemente tagli di costi
Anzi il mantenimento degli stessi organici
Della razionalizzazione dell'utilizzo di strumenti di strutture comporterebbe più capacità nel recupero dei crediti nel contrastare l'evasione nell'agire per la prevenzione sulla salute sulla sicurezza
Con più rapidità e con più incisività
Significherebbe attivare più rapidamente i servizi ai contribuenti perché ci sarebbe più personale e più strutture razionalmente gestiti con interlocutori unici per tutta l'utenza avendo attenzione
A queste questioni non si interverrebbe più in tre o più su un solo problema portando forti disagi come veniva sottolineato anche in relazione le aziende stesse ma si agirebbe su più fronti con il personale che oggi invece scarseggia così utilizzato e che si sovrappone invece nei controlli
Avremo quindi una disponibilità un arco maggiore di risorse di uomini di donne a attivi e informati su questo servizio con tutta la loro esperienza
Nelle audizioni
E specie nei commenti dopo le audizioni devo dire che si sono avvertiti timori e dunque resistenze
Non bisogna sottovalutare un input
Vanno vagliati dividendo il conservatorismo però dividendolo stigmatizzando euro il conservatorismo legato a rendite di posizione
Dividendolo dalle giuste preoccupazioni organizzative e occupazionali
Per facilitare l'effettivo raggiungimento di un risultato non si possono sottovalutare i timori ma non si possono neanche mantenere quando essi sono testimone solo di conservazione di potere di rendite di posizione
Bisogna facilitare avendo invece attenzione a queste due alla parte delle giuste preoccupazioni per facilitare l'effettivo raggiungimento di un risultato
Per questo nel documento che a vostre mani non si propone un
Percorso unificato e determinato solamente nella soluzione finale ma si propone un percorso
Non traumatico seppur preciso nelle sue finalità
Almeno nel definire uno strumento per le prime azioni nel coordinamento del lavoro e dei vari enti e io penso che di questo dovremmo tener conto anche nelle prossime
Nel prossimo appuntamento che avremo sul documento sul welfare dove non disperdere quella che è la finalità definita e non confondendo rende segue un percorso
Tutti rappresentati quindi gli enti in questo percorso in questa cabina di regia che viene proposta ma comunque ordinatore con uno strumento di coordinamento quanto meno
Che ne garantisca l'attuazione almeno su tutta la prima parte e aprendo la strada alla finalità di conclusione del percorso stesso
è vero ci vuole un po'di coraggio non è facile
Si mettono in gioco
Convinzioni a Setti si mettono in discussione anche in rendite e posizioni di molti
Ma
Io credo si creano anche delle possibilità nuove per le stesse persone che operano all'interno
Del libro dei vari enti ci vuole almeno un po'di coraggio lo ripeto senza avventurismo inserto ma con la determinazione di voler riportare l'attenzione e la funzione di questi enti
Al nuovo loro core business a quello vero il benessere che va garantito ai lavoratori e cittadino Ute e degli enti al nuovo lavoratore cittadino che così differente da quello che c'era quando questi enti stessi furono creati
E deve rispondermi nel momento del bisogno nel momento in cui ha bisogno di sicurezza e salute e quando l'anziano nel momento
In cui ha la necessità di un'adeguata e almeno sufficiente rendita economica la pensione non rimettendo ora in gioco in discussione tutt'gli anni perché è quanto di più demolendo e chi sia signor ministro siccome parlo prima di lei mi tocca a te in questo modo
La invito a presto molti anni sono trascorsi parlando di questi temi anche da quando ci si conosce quindi
Sono di poterle rivolgere un appello che non cada nel vuoto
Si è passato molto tempo ed è ora di portarmi in attuazione noi come parlamentari attraverso lo strumento della Commissione che è dato al Parlamento
Le indichiamo un orientamento che è ben condiviso da tutti noi che abbiamo partecipato a questi lavoratori
Seppur con provenienze con esperienze
E anche con sfumature diverse ma è un orientamento ben maturato unitariamente
Resta ora la sua responsabilità del suo ministero
Di dare attuazione con certezza un percorso
Che rinvia alla parola riforma un senso che significhi modifiche guardando a quel miglioramento della vita
Per i cittadini dei cittadini che tutti i cittadini italiani si attendono in particolare di quei cittadini cittadini lavoratori e delle loro imprese
Nelle quali svolgono o hanno svolto la loro attività inattesa di potersi godere alla fine una giusta e qua e razionale pensione grazie
Grazie adesso io passo la parola alla professoressa Lidia d'Alessio ordinaria di economia aziendale presso la Terza Università degli Studi di Roma
Buongiorno grazie consentitemi un piccolo una piccola conservazione
Sono abbastanza estranee all'ambiente e sono anche i un po'a disagio
Fermo restante che sono abituata a parlare in pubblico a livello nazionale e internazionale questo
è un luogo particolarmente austero particolarmente importante per il Paese è un po'di imbarazzo cielo
Metto in evidenza stock ma sarò breve mette in evidenza anche la la ragione per la quale mi trovo in questo luogo
L'UNIRE statali all'inizio di quest'anno a metà verso giugno ha fatto un convegno su questo tema ed allora è stato importante una
Un momento di discussione ha pensato che ha visto per accettare e varie le varie parti sociali è compresa anche la Commissione per la migliorare pertanto si è creato un una
Una sinergia appunto in tema di sinergia si è creato una sinergia che
Mi consente di essere qui e di fare alcune riflessioni intorno al tema della governance che secondo me
è già stato presentato dalla Presidente dell'onorevole
Come più il contributo il proposta dei lavori parlamentari ma forze
Dal punto di vista dell'università e possibile sottolineare alcune specificità di questo modello di governance che può supportare
Tutti gli obiettivi strategici che il Governo in questo momento ha da realizzare e per il quale sta prendendo delle decisioni
Quindi il mio ruolo è un ruolo strano sicuramente anomalo ma niente mi sia consentito anche sottolineare la
La
La rilevanza che polvere di una presenza di un'istituzione come l'Università in un contesto completamente diverso
Con riferimento a queste mie riflessioni vorrei partire però da due punti
Fondamentali della di del dibattito e della
Approfondimento da un lato il Governo il quale ha un obiettivo strategico è un protocollo di intesa che ha firmato su cui intende muoversi e prendere delle decisioni
Riguardanti uno bitte con non da poco di risparmi rilevante nei prossimi dieci anni
Per un obiettivo di questo livello che da un lato può essere importante sottolineare in quanto evidenzia la necessità dei risparmi nel nostro Paese
Dall'altro però evidenzia anche la qualità della strategia c'è una strategia da qui a dieci anni
Serra una configurazione una razionalizzazione di questo sistema il quale evidentemente debenza pesa
Anche nei prossimi dieci anni e per il futuro soddisfare e sapersi rapportare in modo ovviamente razionale e e e qualitativamente rilevante
Alle
Continue e variabili del paziente degli stakeholder in questa logica allora non è soltanto il problema delle sinergie dei risparmi
Che è sul tappeto che è sul tavolo ma la modalità mediante il quale queste sinergie e questi risparmi sono realizzabili nel prossimo futuro non è cosa da poco cioè
Prendere una decisione così impegnativa per il futuro anche se sappiamo tutti
Che i futuri possono anche poi variare
Ma nell'oggi questo futuro i costi delineato con la finalità di raggiungere degli obiettivi di grande rilievo di grande importanza in un contesto in cui tutti gli istituti
Di questo sistema della previdenza e della salute e sicurezza evidenziano uno stato di Malesia di necessitati
Ha una cultura di troppo radicale
In questa logica e pertanto io vorrei sottolineare due cose
Il la presidente ha parlato della cabina di regia ha parlato della dei due Paoli che evidentemente vanno a identificare due ambiti strategici e di indirizzo
Per cui all'interno di questi pali che hanno finalità caratteristiche comportamentali gestionali totalmente diverso assai e che necessitano di approfondimento e di qualificazione ancor più diversa
Tanto che il polo della previdenza e più facilmente identificabile nelle due subalare o due ambiti di strategici diciamo limitati che possono essere appunto riguardanti la previdenza pubblica la previdenza privata
Dall'altra parte il
L'ambito strategico della salute e sicurezza necessità di ulteriori approfondimenti di ulteriori qualificazioni al suo interno
Anche con il sistema sanitario generale
In questo momento all'ora bisogna che il modello di governance il quale ha la finalità di
Governare il sistema delle sinergie e quindi il sistema dei cambiamenti in una logica dinamica e prospettica evidentemente questo modello di governance
Deve avere
Delle caratteristiche e cioè riqualificare scusatemi se uso certi termini ma riqualificare le funzioni manageriali
Dalla relazione del
Del Presidente è venuto fuori che
La frammentarietà e duplicità o ovviamente ripetizione dei controlli crea difficoltà
Cioè questa è la tendenza a dire ma sono necessari questi controlli ma li dobbiamo davvero fare si sono così ripetitivi costi onerosi e così poco efficaci
Evidentemente allora la governance e le ragioni per le quale dobbiamo immaginare che ci sia una governance
A indirizzare il le lei azioni delle sinergie questa governance porterà
A riqualificare la funzione della managerialità di colori i quali si assumono le responsabilità
Hanno qualità professionali per dirigere un cambiamento
E nello stesso Tempio nello stesso tempo sono pronti ad essere valutati sui risultati raggiunti cosa non da poco
Le regioni infatti di una governance che in questi istituti già dal mille novecentonovantaquattro è stato mosso messe in evidenza
Con il modello duale è la ragione di una
Primo un principio che è straordinario e che
Come diceva appunto anche il precedente è stato ripreso nel mondo delle aziende private cioè il principio della parte citazione degli stakeholder
Non è una cosa da poco tuttavia questo modello duale attualmente risente di criticità che sono
Strateghi denunziate da dopo il mille novecentonovantaquattro fino ad oggi
Il modello duale è stato considerato rispetto
Da mantenere per il futuro ma ovviamente non in questa logica in una logica di razionalizzazione dello stesso
Ed è questo il primo passo di un modello di governance in grado di gestire questi primi obiettivi strategici del Governo
Allora la razionalizzazione della governance negli statuti
Cioè mentre si vanno a configurare i due poli viste tutte specialmente i più grandi che qualificano quell'ambito strategico
Debbono essere governata nel modello duale ma con solo due organi senza moltiplicare gli gli stessi
H quattro come oggi consolidi organi quali hanno anche se ha ulteriore specificità la professionalità la snellezza dell'organo
E la capacità di comunicazione
Vorrei
A questo punto delineare un modello di governance per visto che per il sistema della previdenza salute e sicurezza in un ambito a breve
Quando cioè viene poi o può essere istituita o la cabina di regia o un qualunque board esterno fermo restante con board esterno è pericoloso allo Stato della attuale del sistema e dirò subito il perché
E su eccessivamente quando cioè la cabina di regia ai introdotto la il processo del cambiamento della razionalizzazione allora la stessa cabina
Che non è
Uno un modello di governance
è un'unità temporanea di adattamento di trasferimento delle funzioni manageriali della governance
Alla vera unità di governance al vero modello di governance che va Bersani delineato nel tempo medio-lungo
A questo punto perché la cabina di regia sei non è la governance centrale perché la cabina di regia se non esistesse significherebbe che le sinergie e risparmi
Sarebbero realizzati dagli istituti per dico tutto lì questo non sarebbe una razionalizzazione sarebbe un modello antico che non porta molto a realizzare i risultati proposti e strategicamente definiti dal Governo
Occorre cioè una centralità di
Direzioni delle sinergie altrimenti un istituto che svolge una sinergia fumo atta per altri istituti creazioni delle economie ma non qualifica adeguatamente alle prese tra i Comuni
Quindi la centralità del governo delle sinergie in via temporanea attraverso un organo che non è duale quindi non è la governance centrale
è qualcosa di temporaneo che porta poi ad introdurre il vero cambiamento che dovrà essere descritto anche nel piano di fattibilità o industriale del Governo a breve scadenza
E che
Svolgerà il il vero compito della della realizzabilità degli obiettivi strategici vorrei dire ancora due cose e poi termino perché il tempo proporre
Due cose fondamentali la governance a medio-lungo termine a regime non può che essere duale non può che essere snella
Non può che essere di alta professionalità
In questo caso però bisogna tenere conto ancora di due elementi uno
La possibilità di una comunicazione snella senza interferenze e senza confusione tra la governance centrale l in modelli di governance degli istituti nei poli
Per fare ciò non è invece non è possibile creare una sovrastruttura separata altrimenti il livello di comunicazione e dieci
Delle cosiddette relazioni di dipendenza degli obiettivi strategici
E di lungo termine individuati dalla governance centrale risulterebbero appieno titoli o non seguito dagli organi nei poli allora occorre dare il compito dare il superiore mandato
Al le posizioni apicali degli organi di governance degli istituti a partecipare
All'al Governo centrale alla governance centrale che se volessimo e qui ovviamente
La mia funzione di docente di ricercatore di atti e di studioso mi porta a dire che questa governance centrale
Non potrebbe che essere comune una holding di un groppo in cui ogni unità
Conserva la sua autonomia il suo ambito di competenza
E la sua qualità decisionale nell'ambito delle funzioni di programmazione e controllo e valutazione
In questo contesto cioè una governance ulteriore che va non
Dimenticata da subito altrimenti sarebbe pericolosa cioè
Governance di Tripoli sterno cioè la governance Checco governa questo sistema abbastanza compresso ma una fetta fondamentale del nostro welfare
In una condizione di relazioni nazionali e internazionali con gli organi di governo dell'istituto solo se c'è una testa pensante che abbia ben definito le sue qualità
Strategiche EDISU è
Azioni comportamenti non ruoli
Non lo matti e venne individuati senza creare confusione è possibile governare
Gli obiettivi strategici e che il nostro ministro in prima persona ma il Governo in generale a assunto da realizzare nel prossimo
Decennale grazie
Bene io adesso do la parola al vicepresidente della Commissione parlamentare di controllo l'onorevole Lo Presti e poi daremo la parola al ministro grazie Presidente
Io desidero
Ringraziare
Veramente dal profondo del cuore
Tutti coloro i quali
Hanno contribuito alla stesura di questo documento finale
E soprattutto i Presidenti degli istituti previdenziali direttori generali i funzionari che hanno accompagnato la Commissione in questo lungo percorso
Che ci ha visto ecco
Veramente in piena sintonia dal punto di vista della necessità di
Approfondire con serenità obiettività con chiarezza
La questione che
Ci siamo posti di approfondire cioè quella
Del
Riordino degli enti di previdenza e quindi grazie a a tutti voi
è stato possibile hanno perlomeno molti dei membri della Commissione scendere nel profondo delle questioni che riguardano il sistema previdenziale italiano ai più sconosciuti
Perché è stata talmente
Intensa e complessa e l'attività di indagine che ci ha consentito proprio di arrivare veramente nel profondo dei problemi
Che riguardano il mondo della previdenza italiana mettendo
In risalto
Le luci che sono tante ma anche qualche ombra che ci ha consentito poi di sviluppare ecco un documento unanimemente condiviso
è un documento
Illustrato dalla Presidente che ringrazio per il modo veramente saggio prudente con il quale ha
Gestito i lavori della Commissione un riconoscimento che credo posso permettermi di fare a nome di tutti i colleghi della Commissione perché
Veramente abbiamo lavorato in perfetta armonia e sintonia
E dicevo è un documento
Chiaro completo votato all'unanimità
è un documento che propone una strada
Ma che
Apre alla possibilità
Di eventuali integrazioni
Apre alla possibilità di eventuali miglioramenti
Perché poi lentamente toccherà in primo luogo al Governo e mi fa piacere che c'è stato questa inversione nell'ordine degli interventi perché così ho la possibilità di fare qualche domanda al ministro
Offre in primo luogo al Governo ecco
Consegno al Governo il compito
Di
Tracciare concretamente con
Documenti più precisi col famoso piano industriale di cui è menzione anche nelle disegni di legge sul welfare il percorso da seguire e offra al Parlamento sicuramente delle indicazioni preziose
Per eventuali modifiche nel nella dinamica evolutiva dei futuri provvedimenti che interesseranno il riordino della previdenza italiana
Ma voglio ringraziare anche per la loro presenza i presidenti delle
Casse di previdenza privata
Che sono qui e numerosi nordisti tantissimi e che evidentemente
Sono qui sicuramente perché interessati
Alla
Al
Processo di evoluzione e di riorganizzazione della previdenza
Pubblica
E che hanno temuto per la verità all'inizio dell'indagine
Di essere essi stessi coinvolti dell'indagine conoscitiva la Mittel della Commissione perché
Una norma poco chiara della Finanziaria due mila sei sembrava aprire la possibilità anche
Agli ormai agli enti di previdenza privata
La possibilità di un riordino degli stessi
Abbiamo discusso
Questa è storia cronaca dei tavoli la Commissione
Se fosse mai possibile che
E di questa Commissione che il Parlamento si occupasse del riordino degli enti previdenziali di previdenza privata
Abbiamo convenuto che dovevano essere esclusi tanto e tanto è è stata proficua questa discussione e opportuna questa discussione che
Lo stesso Governo finalmente ha riconosciuto
Che quella zona d'ombra doveva essere assolutamente cancellata tant'è che nel Protocollo sul Welfare all'articolo due si chiarisce esattamente che le ipotesi di riordino
Riguarda riguardano i modelli organizzativi riguardano esclusivamente gli enti di previdenza pubblica quindi
Questa era è stata una e diciamo discussione preliminare che comunque ha fatto grande chiarezza e in proposito
Dicevo il documento riaperto
Documento avverto perché noi indichiamo una strada ma evidentemente come ha rilevato bene la Presidente e poniamo anche dei problemi dei punti di riflessione delle
Perplessità in ordine per esempio
A quella che la strategia
Che vede riguardare la riorganizzazione
Del sistema della sicurezza
Ecco Presidente l'ha detto bene
La unificazione la razionalizzazione normativa funzionale organizzativa del sistema sicurezza e molto più complessa
Di quella
Del sistema previdenziale non foss'altro perché ci sono specificità che a mio avviso
Ne abbiamo discusso approfonditamente nel corso delle audizioni vanno mantenute come per esempio nel settore della sicurezza sul tappeto aspetta aspetta sporti navali per esempio
E situazioni che vanno chiarite con riguardo a quelle che possono essere discrasie di carattere normativo o possibili corto circuito in Puglia altre normativo
Nel momento in cui
E bisogna tener conto comunque della potestà legislativa concorrente delle regioni in questa materia
E perché noi possiamo benissimo discutere lungamente
Su come deve essere riorganizzato il sistema sicurezza
Gestita in primo luogo dall'INAIL dagli altri enti che con essa concorrono
In questo settore ma poi e dobbiamo anche capire come armonizzare questa razionalizzazione
Con un sistema normativo che in fieri e che le legge le Regioni stanno producendo che potrebbe confliggere con il sistema
Nazionale e addirittura creare evidentemente delle contraddizioni da regione a regione è un argomento che abbiamo accennato non abbiamo approfondito perché evidentemente
Meriterebbe un convegno a parte un ragionamento di questo genere e pur tuttavia
Ci troviamo di fronte ancora ad una norma che il testo modificato l'articolo centodiciassette alla prostituzione che attribuendo alle Regioni potestà legislativa concorrente in questa materia di fatto crea questi problemi signor
Dobbiamo prenderne atto abbiamo in corso
Una riforma del Titolo quinto dalla Costituzione abbiamo in corso una riforma
Che evidentemente
Finalizzata incentrata anche in quel tipo in questo caso al risparmio delle spese della politica ma vogliamo ed è questa la prima diciamo proposta che lancio approfittare di questa occasione
Per ecco chiarire non tanto le competenze delle Regioni ma per eliminare a questo punto sarò più preciso
Questa questo questa questo potere legislativo concorrenziale concorrente delle regioni per dare a questo punto la possibilità
Alle istituzioni nazionali di ragionare con chiarezza sul tema del riordino del sistema la sicurezza della sicurezza della rete delle tutele assicurative
Italiane e allora questo e e il primo argomento di crisi diciamo
Di questa di questa ipotesi di riordino che deve secondo il mio modesto punto di vista deve essere affrontato il più rapidamente rapidamente possibile perché poi ci si debba trovare
Di fronte contenente a a delle incongruenze difficilmente superabili
E vederci io signor ministro signor Presidente
Onorevoli presidenti
Ci sono anche tanti altri aspetti che vanno considerati
Nelle ipotesi che abbiamo formulato di riorganizzazione e di riordino degli enti previdenziali con riguardo ecco a quello che l'obiettivo fondamentale che ci siamo posti
Risparmio delle spese e io devo
Constatare
Che a fronte
Di questa di questa determinazione che come Commissione abbiamo assunto raccogliendo
Le voci che da più parti sollecitavano quei conseguente questo obiettivo io devo considerare devo evidentemente rammaricarmi del fatto che noi abbiamo studiato
Come
Produrre risparmi di spesa attraverso la razionalizzazione degli enti di previdenza e purtuttavia
In questo momento sono in corso sono all'esame del Parlamento provvedimenti che vanno nel senso diametralmente opposto e mi spiego e chiarisco perché
Perché per esempio non è questo un argomento di carattere politico
Ormai quotidiano abbiamo rinviato e l'applicazione dello scalone e quindi da un lato tentiamo di risparmiare attraverso l'azione d'azione e poi evidentemente ci troviamo
A dover affrontare a breve termine aumento distesa generali sistema previdenziale con riguardo alle prestazioni erogate dello zero virgola uno per cento
Oppure abbiamo rinviato avete rinviato evidentemente al due mila dieci e la riforma e la revisione dei coefficienti di trasformazione allora evidentemente
Ci sono delle contraddizioni noi abbiamo indicato una strada il Parlamento ha indicato una strada
Non sappiamo in che tempi questa strada potrà essere completamente e compiutamente percorsa però pur tuttavia
Ci troviamo ecco a latere provvedimenti in corso di definizione che evidentemente questa strada importanza che hanno ed il probabilmente rendono ancora più accidentata e allora è chiaro che
Dobbiamo anche
Stabilire stabilire cosa cosa
Cosa fare in proposito
E i Presidenti e tu hai citato William Shakespeare all'inizio della tua del tuo intervento citazione apprezzabilissima che condivido ma questo mi è dato lo spunto per
Scavare nelle mie reminescenze classiche
E recuperare un'altra citazione di William Shakespeare nell'Amleto dove dice
E destino e volontà son così consulto son così avversi che i nostri desideri spesso van persi nostri pensieri gli esiti mai quindi bisogna anche valutare di cose
Il lavoro di abbiamo fatto come Commissione che ripeto un lavoro condiviso
Lavoro non è autocelebrazione ma è un lavoro
Che per la prima volta nette
Con chiarezza ecco quali sono i paletti di un percorso che si può intraprendere per arrivare a concreti risparmi di spesa questo lavoro non rischi di essere vanificato
Strada facendo per le difficoltà oggettive che anche tu evidentemente come con con molta prudenza e forse
Con con meno determinazione perché evidentemente il tuo ruolo
Ti impone più prudenza della mia hai sottolineato allora evidentemente
L'ottimo documento e
Deve
Anche
Essere eletto
E non soltanto nelle parti
Che la presidente ha esplicitato a riferito con chiarezza e sintesi impeccabile ma deve essere letto anche in armonia con quelli che sono stati i documenti acquisiti
E con quelle che sono state
Le audizioni
Svolte
E sempre con riguardo al problema del risparmio di spesa
Io voglio ricordare a tutti voi dovrà molti l'avranno letto ma qualcuno che a qualcuno che
Al quale può essere sfuggito voglio ricordare come sull'argomento sull'argomento dei dei risparmi di spesa
La Ragioneria generale dello Stato
Non certo i presidenti degli enti di previdenza sia stata tranchant nel dire
Attenzione
Questi risparmi di spesa che voi immaginate con questo percorso di razionalizzazione sono tutti da verificare punto primo
Vogliamo vedere noi ragioneria in concreto
Come saranno articolati come
Quali sono gli start-up che ci fornite che il Governo ci fornirà per capire dove poter realizzare queste economie ma la cosa ancora più importante che ha detto la Ragioneria che signor ministro io approfitto dell'occasione per porre una seconda domanda ma la cosa più importante
La Ragioneria dice attenzione questi risparmi di spesa
Semmai ci saranno e quando mai si produrranno non potranno mai essere
Utilizzati per la copertura finanziaria di nuove spese
E purtuttavia signor ministro a me è sembrato di cogliere
Esattamente il contrario nel momento in cui mi accingo alla lettura del documento che stiamo discutendo in Parlamento sul ugual far il protocollo sul welfare dove e chiaramente indicato
Che il Governo ha il compito di preparare il piano industriale per la razionalizzazione degli enti di previdenza
Piano industriale che deve portare ad un risparmio di tre virgola cinque miliardi di euro lasciando intendere chiaramente che già si sa
Dove andare a parare non si dice però in che tempi questo risparmio potrà essere
Costituito completato permesso e presso effettivo e soprattutto si lascia intendere
Evidentemente poi
Ne discuteremo in Commissione che questi soldi serviranno per coprire evidentemente e con interventi di carattere sociale così come
La stessa ragioneria a paventato nel documento che abbiamo acquisito agli atti
Allora
Moltissime le indicazioni positive del DURC del documento tutte positive comprese quelle
Che io mi sono permesso
Di citare così en passant per sottoporre ecco l'attenzione di tutti noi perché il problema della previdenza privata
E dato evidenza privata pubblica un problema che riguarda evidentemente che riguarda evidentemente tutti i cittadini
Problemi che devono
Evidentemente essere affrontati e risolti con lo sforzo di tutti però
Non è possibile risolvere questi problemi se
Contemporaneamente si opera per
In qualche modo demolire quello che ancora non è stato fatto ma per impedire che quello che sì poi ci si propone di fare possa essere compiutamente compiutamente realizzato
Alcune considerazioni flash
Sulla
Sulla sorte di alcuni enti
Io ho raccolto parecchi Caparelli anche considerazioni critiche riflessioni e critiche
Garbati Cinéma tutte evidentemente finalizzate al miglioramento del documento da parte di alcuni Presidenti
Degli enti di degli enti degli enti di previdenza
E mi riferisco per esempio a
Alle richieste legittime di
Di alcuni enti di poter
Ipotizzare un percorso di privatizzazione
Nella considerazione che i meccanismi virtuosi innescati mi riferisco per esempio all'Ipost meccanismi i virtuosi Nesti innescati in questi ultimi anni
Nella gestione della previdenza della previdenza provenienza di questi enti possono portare ad un'ipotesi di Previti di privatizzazione
Non è escluso che questo possa accadere nulla dobbiamo anche lasciato intendere chiaramente verifichiamo la sostenibilità di queste ipotesi
Così come per esempio alcune prerogative
Di iscritti al all'ENPALS
Vanno dal nostro punto di vista e nessuno ha voluto mettere delle chiusure nette vanno tutelate
E comunque garantite perché
Giustamente
Non credo
Che i calciatori saranno
Contenti oneri vanno mai al alla
Alla al al progetto di unificazione presenti all'interno
Del del dell'Istituto Nazionale Previdenza Sociale
E allora così come la specificità nel campo assicurativo poco fa non riferito e la voglio sottolineare
Dell'IPSEMA va salvaguardata perché intanto è un ente che fa riferimento a un sistema rintocchi è un impianto normativo assolutamente specifico
E che purtuttavia che
Che pertanto
Non può essere
Confuso evidentemente in un sistema normativo in materia di assicurativa che a altre finalità altri obiettivi e altri presupposti
E queste sono delle considerazioni
Che ritenevo di fare lasciando evidentemente adesso al signor ministro le
Dovute conclusioni in ordine ecco
A questo grande impegno signor ministro che
Verso il quale siamo tutti
Proiettati non ci sono distinzioni ideologiche o pregiudiziali ed ideologiche
Su questo progetto di unificazione c'è soltanto e semplicemente un'attenzione o di terza sensibilità
Sul modo di procedere ma soprattutto c'è la necessità che ci sia chiarezza e che il percorso sia unico e non vi siano le strade o scorciatoie pericolose che possono farlo naufragare grazie
Bene prima
Prima di dare la parola al ministro non per le conclusioni perché non è sarebbe improprio chiedergliele anche perché
I lavori sono i lavori della Commissione
E quindi tali rimangono il ministro porterà qui le opinioni del Governo alla fine del suo ministero
Poi dei luoghi e le sedi di confronto fra il Parlamento non sono neanche più la Bicamerale dopo questo atto ma sono altre altre aule saranno li confronti che si eserciteranno
Volevo il prima di dare la parola dire a tutti i convenuti che anch'io ringrazio
Di essere così stati presenti questa mattina che alla fine del della nostra
Incontrò all'ultimo piano di questo palazzo la Commissione ha
Organizzato un buffet utilizzando prodotti tipici della mia terra nella Lunigiana nell'acqua
Vi invita come si dice alla fine dei lavori ci saranno i commessi che gli indirizzi da anni
Per salire in un bellissimo tra l'altro ultimo piano con una bellissima pizza di Roma
Che può essere messa a disposizione a darà Prada quindi alla notevole Damiano Ministro del lavoro e della previdenza sociale
Navarrete
All'anagrafe
Fazio
Senta
Bene
Tanto vorrei ringraziare per questo invito e per questa
Opportunità
Adesso Elena ha svelato il vero obiettivo della riunione che poter apprezzare i prodotti della sua terra credo che
Tutti apprezzeranno
Ora
Io
Condivido il fatto che
E difficile soprattutto di questi tempi fare delle conclusioni
Del resto non è mio compito quindi le conclusioni né un saluto perché correremmo il rischio
Di
Rimanere un po'sul vago
Nel secondo
Allora io partirei da una prima osservazione
Che per me è un punto importante
Essendo io persona come sapete molto concreta
Che intanto
Su questo argomento
Molto complesso molto delicato
Molto un lavoro
Prezioso per quello che mi riguarda sicuramente un lavoro prezioso e poi essendo punto tenace sostenitore
Della concertazione e del dialogo nemico considero una persona di frontiera diciamo così
E soprattutto prezioso il fatto che ci troviamo di fronte ad un prodotto di un lavoro condiviso quindi bipartisan come si usa dire oggi
E questo lo rende ancora più robusto ancora più significativo
Naturalmente
Bisogna intendersi
Sul cammino che vogliamo intraprendere perché
Se decidiamo
Nelle nostre ricerche nei nostri documenti alla fine di lasciare tutto come
Penso che sarebbe tempo sprecato
Nessuno
Né la Commissione né il Governo partirei da questo punto vuole lasciare le cose come stanno
Perché altrimenti se dovessimo lasciare le cose come stanno
Non si capirebbe lasci sunto spesso per i documenti proposti che evidenziano
L'esigenza di un passo avanti di una forte razionalizzazione obiettivi
Innovazione
E non solo devono guardare al terreno pure importante debutta risparmio
Ma anche ad un altro terreno fondamentale
Quello di essere capaci parlando di enti
Previdenziali assicurativi pubblici di offrire al Paese i cittadini al sistema dell'impresa e una tecnostruttura del welfare che sia capace di interpretare le novità
Anche perché quando parliamo di welfare noi siamo lo dimostra il protocollo del ventitré luglio l'azione del Governo
Di fronte a profondi cambiamenti di cui tutti avvertiamo l'esigenza
Giustamente c'è chi ha apprezzato
L'ispirazione di quel far promozionale piuttosto che semplicemente assistenziale che abbiamo voluto
In qualche modo accentuare
Nelle nostre scelte tutti ben comprendono i mutamenti intervenuti nel corso degli ultimi decenni nel sistema previdenziale commi
La famosa data primo gennaio novantasei che consegna alle future generazioni
Un sistema previdenziale uniforme
Nel pubblico e nel privato e al tempo stesso un sistema previdenziale che essendo fondato sui contributi produce un'innovazione forte che ha bisogno
Di un sostegno una protezione una continuità di erogazione dal punto di vista dei contributi che consegna alle future generazioni un risultato pensionistico apprezzabile
Posso pensare a tutti gli elementi che oggi caratterizzano l'azione del Governo per quanto riguarda
La tutela la sicurezza sui luoghi di lavoro e quanto nonostante questo sia drammaticamente evidente il persistere
Di un numero di incidenti anche mortali sui luoghi del lavoro ai quali non sempre è facile nel breve periodo dare una risposta convincente
E da questo punto di vista il ruolo che gli istituti stanno svolgendo in termini di analisi ti denuncia
Di aiuto all'identificazione di questi fenomeni alla prevenzione quindi è chiaro che
Noi siamo impegnati diciamo in una opera
Di riforma molto profonda cioè non credo che tutto questo sapiente lavoro di audizione di consultazione di coinvolgimento degli istituti e le parti sociali condiviso
Abbia semplicemente lo scopo di una redazione statica
Credo che questo documento abbia giustamente
L'idea di produrre un'azione politica di cambiamento quindi di no lasciare la situazione per come oggi l'abbiamo sotto i nostri occhi l'abbiamo ereditata
Naturalmente
Io so bene che parlare di riforme e più facile che fare le riforme
è molto difficile cambiare le cose in questo Paese ma credo
In tutti i Paesi del resto Elena lo diceva nella relazione
Noi dobbiamo mettere anche in conto
Resistenze al cambiamento
Ognuno di noi ha già dentro di sé le sue resistenze pensate agli apparati delle strutture vale per un Governo vale per un sindacato vale per un ente vale per un'impresa ci sono elementi di resistenza al cambiamento
Che dobbiamo mettere in conto quindi fare le riforme
è questione molto complicato io ringrazio
Maribel Provera per
Il grazioso cadeau che mi ha fatto di
Attribuirmi l'esclusiva responsabilità di un'opera così immane che io spero ovviamente di poter condividere non solo con voi
Perché io apprezzo moltissimo il vostro lavoro va naturalmente con altri ministri con le regioni che saranno coinvolti penso al tema che è stato richiamato della sicurezza sul luogo del lavoro
Alla materia legislativa concorrente con il Parlamento in generale con gli enti in primo luogo quindi mi auguro un lavoro di condivisione per me questa è una parola
Fondamentale perché nel predisporre le azioni di riforma del Governo noi dobbiamo ovviamente non procedere per così dire per
Basi unilaterali ma con una forte capacità di condivisione a partire ovviamente degli enti degli istituti interessati delle parti sociali coinvolte in questo processo di cambiamento
Anche qui ho apprezzato cito ancora una volta
Marito e perché abbiamo una lunga
Frequentazione questo passaggio di un'azione non traumatica lo apprezzato perché ho capito che la mia azione pedagogica avuto qualche risultato
Rispetto alla tua proverbiale diciamo aggressività sulle questioni di carattere politico lo dico con la simpatia e l'affetto
Che nutro nei confronti di mare il scusatemi questa
Digressione personale quindi anch'io
Capisco che noi
In questo caso come in altri casi dobbiamo procedere perché eventi non traumatici del resto la mia natura esclude la possibilità che io possa farlo voi sapete
Io sono
Un grado all'Istat
Penso sempre di procedere con il passo diciamo prealpino molto lento saggiare il terreno qua darsi intorno perché
Come ha detto condividere dei processi è molto complicato e ci sono azioni reazioni incomprensioni che richiedono ovviamente i tempi necessari del resto
Anche
L'ultimo evento del protocollo che ha avuto come si dice più di sei mesi di accanite durissime discussioni con le parti sociali al limite della RAI rottura
E in tal quale del resto gli enti hanno dato una mano di collaborazione diretta delle task force appositamente dedicate anche per individuare
Le soluzioni la testimonianza di quanto sia difficile produrre
Dette risultati ora
Venendo agli argomenti al merito modo diciamo molto rapido
Il primo punto è questo
E da tempo ricordava
La relazione
Di Elena che si parla di un riordino della previdenza pubblica è stata
Molto
Giusta l'osservazione dell'onorevole Lo Presti al proposito questa eccitazione
Non casuale che chiarisce lambito del riordino al quale
Noi ci apprestiamo se n'è parlato molte volte ci sono leggi delega mai attuate
E naturalmente questo non deve farci abbandonare il campo disperare oppure
Fare semplicemente delle azioni di dichiarazione
Diciamo così del tutto superficiali io penso vorrei
Che questa fosse la volta buona che noi
Ci apprestassimo con la pazienza necessaria
Ad un'opera che davvero va nella direzione di un riordino su questo guardate
Ci sono state anche molte voci nell'ambito
Del governo dell'opposizione nel Parlamento tra le forze sociali inutile dirlo non c'è ancora un'idea
Una soltanto concreta sulla base della quale poter operare adesso andando per tutte le gradazioni
Del caso abbiamo sentito parole che vanno dalla fusione al semplice accostamento com'sinergie dell'esistente
Diciamo che c'è
Una gradazione molto molto forte io posso dire come la penso
Avendo una qualche voce in capitolo in questa discussione ma come sempre fondando la mia azione sull'azione collegiale di governo e sicuramente sulle decisioni del Presidente
Il Consiglio sui grandi indirizzi perché qui stiamo parlando
Di grandi indirizzi non di azioni frammentate esclusive o di parzialità qui stiamo parlando di una riforma che davvero
Potrà cambiare anche dal punto di vista della stessa concezione del welfare
Il profilo di questo Paese allora personalmente
Io penso che come abbiamo scritto nel protocollo del ventitré luglio che mi permetto di fare anche qui una
Modestissima osservazione all'onorevole Lo Presti a me pare del tutto coerente con l'impostazione che voi avete dato ma naturalmente non è obbligatorio a vere
Le stesse opinioni come abbiamo scritto nel
Protocollo del ventitré luglio noi vorremmo operare in una logica di razionalizzazione del sistema
Degli enti previdenziali e assicurati io mi fermo al testo
Un'opera di razionalizzazione può
Nella sua traduzione pratica essere
Diciamo portata in varie direzioni una razionalizzazione può essere diciamo
Molto più dura molto più energica molto più blanda io penso ad un'opera di Herat razionalizzazione robusta significativa
Diciamo che dal punto di vista dell'indirizzo io mi colloco con sulla base delle indicazioni che anche
La Commissione ha dato io da questo punto di vista apprezzo molto il lavoro ma non
Perché devo fare come si dice un atto dovuto varie
Come si dice siete stati bravi no
Lo penso perché c'è un terreno preparatorio molto interessante e soprattutto perché si va
In una logica dal mio punto di vista positiva di razionalizzazione del sistema
Personalmente l'identificazione di due poli fondamentali uno previdenziale
Uno dedicato al tema della salute e della sicurezza del lavoro che vorrei ancora ricordare
Coinvolge ovviamente le prerogative le competenze delle Regioni delle ASL e quindi
Come si dice fuoriesce da un ambito di governo esclusivo per quanto riguarda
Il Ministero del lavoro con il Governo in quanto tale
Mi sembra già una prima indicazione per quello che mi riguarda molto interessante
Poi all'interno ci sono le sottospecie ma io non
Intendo assolutamente
Entrare nel dettaglio non è tempo di dettagli questo non è la sede dei dettagli
Mi pare però che questo sia
Un indirizzo molto interessante sul quale noi dovremmo concentrare la nostra attenzione in sostanza per quello che mi riguarda
Io penso che l'individuazione di due grandi poli di aggregazione sia un'individuazione molto utile del resto voi lo sapete in tempi non sospetti nel momento in cui era emersa una discussione su
Questo argomento io mi sono esplicitamente pronunciato sull'esigenza di mantenere una distinzione fra il polo assicurativo e il polo previdenziale qui non lo dico ora
Cui
Perché se
Un risultato
Condiviso nella Commissione lo dico perché l'ho detto in precedenza io cerco sempre
Di mantenere quel tantino di coerenza che è necessaria anche quando
Questa coerenza tipo portare diciamo così controcorrente in una discussione soprattutto quando
E una discussione molto impegnati
E capisco anche che per guidare un processo di questo genere c'è bisogno di un qualcosa di sopra ordinato che consente di portare
I risultati
Attesi
Voi l'avete chiamato cabina di regia io sulla cabina di regia
Faccio un'osservazione nel senso non vorrei che fosse una sorta di sovrastruttura debole
Deve essere come si dice un qualcosa capace di produrre risultati cioè l'autoreferenzialità secondo me non è sufficiente la dico così mi fermo perché come dice
Che
Mi ricordo una parola esporrebbe sono troppe in queste circostanze meglio fermarsi però mi pare che
La dizione cabina di regia debba vere
Come conseguenza l'operatività alla certificazione di un'operatività e di un risultato non affidarsi al
Buon cuore
Nella cabina o alle logiche
Diciamo
Un'auto Governo perché secondo me questo
Non sarebbe
Sufficiente così come
Io sono molto d'accordo anche questo e contenuto nel protocollo
Del ventitré luglio sul fatto che
Non si tratta di banalizzare come voi avete giustamente ricordato mi rivolgo più
Divario di sua perché lei ad adiuvandum mi scusi ma
Se non lo è volta a Vespa
Di non banalizzare la logica delle sinergie
Perché molto alle sinergie
Sì l'AGEA mica capaci tutti fare sono cose fondamentali sono così importanti
Noi abbiamo precisato nel protocollo sedi acquisti sistemi informatici e uffici legali pensate solo all'informatizzazione ci sono del resto anche le premesse
Il fatto di non avere un linguaggio comune fra gli enti beh un handicap rilevante lo abbiamo saggia atto anche nel momento in cui le task force soprattutto all'INPS hanno cooperato anche Linda tra
L'INAIL per altri versi
Cerato una mano sulla sicurezza
Abbiamo visto come come si c'è una mancanza di comunicazione anche di dati non ti consenta di avere quei database di analisi e una conoscenza completa
Di una realtà estremamente complessa e quindi
Ma non soltanto da questo punto di vista l'ora dico dal punto di vista
Io offrire una tecnostruttura capace di dialogare con i fenomeni al tempo stesso con un'operazione di risparmio evidente da questo punto di vista quindi il tema delle sinergie secondo me è un tema estremamente importante
Anche per quanto riguarda la governance qui bisogna fare una diciamo così un punto
E qui c'è un problema di semplificazione
Anche un problema di riduzione
Ci sono cinque organi il presidente e direttore generale il consiglio d'amministrazione il Comitato di indirizzo e vigilanza del collegio dei sindaci
Mi pare che da questo punto di vista la relazione abbia messo anche in luce i costi di strutture così complesse
Come gli elementi di sovrapposizione che esista
Io non sono contrario al sistema duale tutt'altro quindi alla divisione amministrazione vigilanza bisogna evitare commissive concorrenze sovrapposizioni non
Esatta distinzione di ruoli in una logica di anche qui
Cooperazione virtuosa piuttosto che di faremo reciproco
Anche su questo bisognerà fare una riflessione numero dei componenti i livelli
Degli organi numero degli organi quindi da questo punto di vista se non vogliamo lasciare le cose come stanno è chiaro ci si deve andare in una logica di razionalizzazione credo che anche
Per quanto riguarda il sistema duale
Secondo me sistema utile si debba da questo punto di vista andare in una logica di miglioramento e di messa a punto somma
Non pensiamo che tutto quello che abbiamo fatto abbia funzionato al cento per cento perché sennò non saremmo qui a fare
Una discussioni del resto
Il Governo ha detto chiaramente
Nell'ambito dello stesso protocollo che noi vogliamo produrre questo piano industriale qui si è fatta non notazione anche terminologica che non ne sono terminologica che secondo me anche accoglibile di piano di fattibilità
E credo che un piano di fattibilità non sia il padre ma sia il figlio di una scelta politica di razionalizzazione perché altrimenti corriamo il rischio come si sa di mettere il carro davanti ai buoi noi dobbiamo prima dare un'indicazione
Del grande indirizzo di razionalizzazione degli enti sul quale vogliamo incamminarci e di conseguenza individuare rapidamente un piano di fattibilità che sia coerente
Con quell'indirizzo come dicevo come dicevo all'inizio naturalmente noi
Non dobbiamo soltanto lavorare nella direzione pure importante contenimento dei costi del posto e quindi dei risparmi ma soprattutto
Nell'individuazione della logica di una tecnostruttura moderna che sia al servizio dei cittadini e dell'impresa e ma per quanto riguarda i risparmi
Ma qui ho sentito insomma delle polemiche
Io non amo molto diciamo fare le polemiche ma una puntualizzazione vorrei farla
Perché
Il protocollo del welfare ha sicuramente tutti i suoi difetti ci mancherebbe io c'ho perso molto tempo insieme a molte altre per arrivare
A delle conclusioni di evidente che noi in quest'opera di razionalizzazione abbiamo
Posto un obiettivo di tre miliardi e mezzo di risparmi nel
Decennio
Beh c'è FAS vorrei che si confondesse magari si ogni anno metterci
Giusto per
Quindi se dividiamo per dieci sappiamo di che cosa parlo
E mi sembra un po'store ma ho fatto sentir dire
Che non ne possibile
Arrivare a questo risultato se per i dati che io ho a disposizione i costi di funzionamento annui degli enti ammontano a sei miliardi
Di euro
Se il costo di sei miliardi di euro trecentocinquanta milioni e tra il cinque il sei per cento di risparmio
Di risparmio
Mi pare che un'opera di razionalizzazione che non sia capace di produrre un contenimento dei costi così modesto
Francamente
è un'opera che norme di razionalizzazione è un'opera che mantiene le cose come stanno mi pare che ha detto la Commissione pensi
Che si possa andare abbondantemente oltre ma noi ci siamo limitati
Ad una indicazione di minima mi Mimma e mi sorprendo che dagli stessi enti possa arrivare a questo proposito un'indicazione di
Non attendibilità questo vuol dire
Fermarsi
Non procedere nessuna razionalizzazione ma la dobbiamo dircelo prima
Del resto voi sapete che lo stesso protocollo contiene a questo proposito se vogliamo tirare in ballo non sarebbe opportuno facciamo la Ragioneria dello Stato la copertura eccetera risposto il Ministro Tommaso Padoa Schioppa cioè
Credo che sia noto a tutti una clausola di salvaguardia che non deve essere equivocata
E chiaro al fine della copertura dei costi ed è altrettanto chiaro che interesse per il governo degli enti e delle parti sociali può produrre quei risparmi che impediscano
Di far partire l'applauso è stato ancora
Qui è per noi questo preciso impegno l'impegno tassativo un impegno re all'INPS labile
Perché altrimenti ripeto non comprendo il motivo per il quale dovremmo metterci in cammino perché risultato saprete sarebbe soltanto quello ovviamente di mantenere le cose le cose come stanno
Quindi da questo punto di vista
Io penso che
Noi non dobbiamo assolutamente come me veniva ricordato mi pare dall'onorevole Lo Presti
Vanificare i contenuti
Di questo contributo anzi per me questo è un punto di partenza
Estremamente
Estremamente importante sul quale
Siamo impegnati tutti a lavorare del resto io insisto anche molto
Sul fatto
Che noi non siamo soltanto impegnati in un'opera di razionalizzazione di sistema e di costi ma quando parlo di una tecnostruttura del welfare vorrei anche enfatizzare e del resto
Quando la Commissione propone un polo salute e sicurezza del lavoro propone come si dice una
Riorganizzazione di sistema che per quanto riguarda questa tematica anche un indirizzo di prevenzione e di intervento politico e sociale sulla materia vorrei anche insistere
Sui livelli di competenza politica e sociale che gli enti esplicano
Io non trascura il fatto che con gli enti previdenziali abbiamo avviato come Governo un prezioso contatto coi cittadini raggiunti casa per casa per propagandare la previdenza complementare
Per comunicare il bonus
Di aumento delle pensioni basse nel mese di ottobre per comunicare il raggiungimento e centosessanta mila lavoratori del famoso traguardo della pensione
Non con l'invito di andare noi vorremmo che le persone restassero
Ma con la precisazione che superato quel traguardo nessuno mette in discussione un diritto acquisito una funzione sociale molto importante così come non vorrei trasporti
Trascurare l'opera ispettiva
Penso che i risultati nell'agricoltura per quanto riguarda la cancellazione del lavoro fittizio nel due mila cinque e tre mila lavoratori fittizi cancellati nel due mila sei centoventisette mila da parte dell'INPS così come non vorrei assolutamente trascurare
Diciamo gli elementi anche di carattere statistico che ci fornisce l'INAIL non soltanto
Morti o infortuni ma per quanto
Riguarda ad esempio l'emersione del lavoro nero penso all'edilizia
L'abbiamo certificato in dodici mesi l'emersione o la non conoscenza che è diventata conoscenza di centosettantacinque mila cittadini
La maggior parte non italiani
Che erano sconosciuti all'INAIL soltanto nel settore dell'edilizia che grazie all'azione che ha compiuto dal Governo di trasparenza di razionalizzazione siamo riusciti a fare
Individuare ed emerge quindi anche questo aspetto è un aspetto che va
Assolutamente considerato quindi
E sulla base
Di queste
Indicazioni mi rendo conto ancora sommarie che il Governo si appresta ad aprire
Questo capitolo
Un capitolo molto importante non pensiamo di sbrigarsi ora in quattro e quattr'otto la fretta come si dice fa i gattini ciechi
Bisogna avere
Diciamo quella pazienza nella costruzione
Dell'obiettivo e al tempo stesso quell'urgenza che deriva dalle scadenze che abbiamo programmato e soprattutto quel dovere
Verso il paese che chiede alla politica dei segni tangibili di
Di innovazione
Quello che è chiaro per quello che mi riguarda e che sicuramente io considero e considererò questo lavoro un punto di partenza un luogo di interlocuzione ovviamente
La Commissione
Su questa tematica e ci sarà il pieno coinvolgimento degli istituti e le parti sociali nella costruzione delle soluzioni se l'intendimento è un passo di innovazione un passo avanti
Di sistema credo
Che siamo
Diciamo sintonizzati sulla stessa
Lunghezza d'ombra ringrazio
Bene
Io credo che come ho detto prima non è che bisogna trarre conclusioni da questo incontro voleva essere la presentazione
Dell'indagine
Considerazioni valutazioni come ho detto all'inizio il lavoro è più ricco della relazione che io ho presentato
Avete visto un grande volume quindi credo che
Di materiale utile e anche diciamo di ipotesi di lavoro ce ne sono
Io di nuovo vi ringrazio tutti diamo la disponibilità della Commissione anche a proseguire la discussione il confronto
Dino a Domenico Aldo all'ultimo piano questa
Butta degustazione di prodotti tipici che messa a disposizione grazie