Storia dell'integrazione europea

Al professor Padoa Schioppa direi forse dieci minuti può essere la misura giusta
Per interventi con possibilità di deroga
Grazie
Mi fa piacere di essere in questa bella e raccolta sala mi fa piacere anche di vedere tante presenze
Dovute alla all'interesse del tema e al prestigio degli altri oratori
Qui siamo riuniti per dire di un libro storia dell'integrazione europea
Che a alcune caratteristiche non scontate
E Bino Olivi un autore storico autore di un'opera all'Europa difficile che ha un capo saldo delle ricerche sulla storia dell'integrazione europea Roberto Santaniello altrettanto conosciuta dal presente
Adesso a Milano a rappresentare la Commissione e i due autori hanno saputo sintetizzare e in un volume di trecento pagine che però è un volume snello
Come è stato ricordato da Giuseppe Sarcina un cinquantennio di storia dell'integrazione un primo punto che vorrei notare che secondo me giustamente i due terzi dell'opera sono dedicati all'ultimo ventennio cioè al periodo dal dall'atto unico dal mille novecento ottantacinque ottantasei ad oggi
E questo è una scelta importante e giustificata non solo perché si tratta di una parte più vicina hanno voi ma perché effettivamente negli ultimi vent'anni
Il ritorno le dimensioni in larghezza REM profondità del processo di integrazione europea a questo ritmo ha subito un'accelerazione impressionante
Che meritava merita una analisi puntuale
Un secondo aspetto dell'opera consiste nella nella capacità di presentare vicende estremamente intricate te sulle quali tra l'altro le ricerche storiche andranno avanti
Per non dico per secoli ma probabilmente sì per sempre
La storia soprattutto la storia di e venti
Importanti ha una storia che va ricostruita sempre di nuovo vada interpretata sempre di nuovo e quale che sia l'esito di questa avventura dell'Unione Europea
Chi vi parla e credo in questo di non essere isolato ovviamente auspicavo un esito Fausto anche in un momento non sereno
Non tranquillo come questo
Ma ma anche quale che sia l'esito di questa vicenda questa è una vicenda di importanza mondiale planetaria perché è la prima volta che si assiste a un processo di integrazione politica e sottolinea il termine politica prima ancora che economica
E sociale tra Stati sovrani per più per di più tra Stati che si erano lacerati sanguinoso a mente
Per secoli e in particolare nei cinquant'anni della prima metà del secolo scorso e questa vicenda effettivamente ha creato un precedente che è considerato con un'attenzione estrema
Ancor più fuori d'Europa che in Europa
Perché spesso le cose si vedono meglio a distanza dal di fuori e basta sapere M. molti dei presenti certamente questa esperienza l'avranno avuta cosa suscita l'interesse dei giapponesi ai dei sudamericani
Degli africani e degli stessi americani che ci osservano con estremo a Curno e per a rendersi conto del peso di questa avventura in questo senso una storia
è essenziale e questa il vantaggio di essere nello stesso tempo obiettiva pacata ma anche di mettere in luce le alternative che nei diversi momenti
Di questa vicenda di cinquant'anni si ponevano ai politici
Perché nessuno dei passi che ne sono stati compiuti sulla via dell'integrazione era scontato e nessuno era privo di alternative
Diciamo al all'insegna di un'integrazione più veloce più completa o all'insegna di un rallentamento di un freno o addirittura di una fermata
E e il merito di un'opera di storia è quella di saper indicare quali sono le alternative che si pongono via via a chi ha il compito di agire nella vicenda politica come nell'economia come negli altri settori
Quindi è un libro in questo senso estremamente utile
Estremamente importante che naturalmente come tutti i libri ben fatti fa venir fame di altri libri di altre ricerca ogni una di queste frasi ognuna di questi momenti
Ovviamente potrebbe essere illustrata con analisi molto più ampie gli autori ovviamente hanno dovuto fare un visibile sforzo di sintesi ma incoraggia la lettura di questo libro ad andare più in là nella comprensione di ciò che è accaduto
La seconda considerazione che vorrei fare
E riguarda
L'importanza di una cosa di una conoscenza sufficiente della storia dell'integrazione europea
In questo preciso momento in questa fase storica quella di questi mesi quella di quei di quest'ultimo anno quella probabilmente dei prossimi anni che è inutile nascondo lo nel dico una banalità è una fase difficile certamente il colpo di freno che è venuto la l'iter di approvazione del trattato costituzione europea qualcosa che va preso molto sul serio
Sia nel suo significato sia nelle sue implicazioni e il fatto che il nostro ancelle se sia in un certo senso il frutto di un gigantesco equivoco nel senso che assolutamente pacifico che una quota importante di quel cinquantacinque per cento dei votanti che ha detto no
Al trattato ha detto no perché voleva più Europa sociale quindi più Europa più integrazione
Più istituzioni e non meno e quindi da un punto di vista analitico è chiarissimo che non era un no all'Europa però il significato politico e quello che tutti hanno colto e e di questo bisogna prendere atto allora in questo senso il conoscere
Qualcosa di più e in modo preciso delle vicende story che della integrazione europea aiuta non dico recuperare la fiducia perché la fiducia uno o la trova
Lei nei valori e se stesso e nel presente oppure non la recupera certamente dalla storia ma la consapevolezza che non c'è stato nessun momento
Dell'evoluzione dell'integrazione europea che sia stato privo di difficoltà e anche che ci sono state fasi non Brevi
Di arresto di questa integrazione
E allora ciò che sorprende sorprende positivamente
In chi ci crede nella nella nella positività dell'integrazione europea è che evidentemente la forza che sta sotto sta dentro questo processo è totale
è finora è stata tale da superare questi momenti di crisi uno dei due grandi padri dell'Europa perché forse i veri grandi padre Europa al livello massimo sono soltanto due uno
è un nostro compatriota de Altiero Spinelli e l'altro diciamo né poi ci sono tutti gli altri politici senza i quali non si fa nulla ma e soleva dire che la forza dell'Europa si vede e da due cose da come talvolta anche chi non ci crede è costretto a procedere ebbene balzo basterebbe fare l'esempio di De Gaulle
E del gol con tutta la sua forza al mercato comune e non l'ha fermato avrebbe potuto farlo non l'ha fatto nulla ho tutto fare
E e sia pure apprezzo di una fermata di di molti anni la macchina si è rimessa in marcia e l'altra il fatto che è un comune l'araba fenice che rinasce dalle sue ceneri ecco questo non ci dà nessuna garanzia
Che e la la diagnosi di Spinelli sia vera oggi perché il futuro non è scritto il futuro lo scriviamo noi
Però certamente questo è un elemento al reale
E credo che in questo senso è corroborato dal fatto che ormai dietro quella che è l'integrazione europea
Nelle nelle sue straordinarie prestazioni che nessuno può mettere in dubbio stanno sia degli interessi corposi sia dei valori diffusi
E non sarà così facile annullarli naturalmente bisogna alimentarli con qualcosa che guarda al futuro in questo senso e guardo l'orologio e concludo
In questo senso io ritengo anche che l'allargamento a differenza di quello che altri forse pensano
Non sia assolutamente un fatto negativo
Certamente sarebbe stato un spicca Bigli arrivare a una struttura istituzionale costituzionale più solida già da tempo ma questo non rimproveriamo lo per favore ai Paesi dell'allargamento rimproveriamo lo casomai ai famosi
Paesi fondatori e in particolare a uno di questi nobilissimo
Che alla sua capitale un po'più a nord Ovest Dinoi che che ne che non ha fatto i passi che avrebbe potuto fare e e e si è visto che quando li ho voluti fare quando la Francia è stato l'accordo per anche fare dei passi avanti non c'è stata Inghilterra che l'abbia potuta affermare
Basti pensare all'Euro quindi realtà il nodo è ancora qui non dico in Italia
L'Italia ha sempre avuto o almeno lo ha avuto fino a tempi recenti un ruolo di avanguardia importantissima potrà averlo ancora oggi la luce a mio modesto avviso e con questo concludo forse viene da
Una Siniora
Che sta a a nord-est del perché la politica è fatta anche di leadership senza leadership noi non avremmo avuto nulla della vicenda europea in questo momento c'è una carenza di leadership europea spaventosa
La Merkel due o tre mosse di quelle giuste di indicazioni di obiettivi le ha già fatte e notate che pochi giorni dopo l'Austria cambiato posizione aveva detto che dalla Costituzione non si sarebbe occupata adesso dice che dalla sua presidenza se ne occuperà
La leadership è fondamentale
E in questo senso bisogna sperare che lo Spirito soffia nella direzione giusta
Bene
Ringrazio molto per questo invito
Che mi fa particolarmente piacere perché considero questo per la storia dell'integrazione europea di olivi Santaniello un'opera molto importante
Credo che la stessa come ho già avuto modo di commentare sul Sole ventiquattro Ore vada letta in continuità con Europa difficile
Precedentemente pubblicata perché diciamo così questa seconda opera rappresenta una forma sintetica della prima ma non perde della prima opera quella capacità interpretativa della vicenda europea che a mio avviso rappresenta il sale di tutta questa opera diciamo così in due fasi
Vorrei dire che se mi è consentito queste due opere prima si consultano si tengono sul tavolo si sfogliano si trovano le date e fa piacere consultarla poi ci studiano
E questo è un passo successivo e alla fine si condividono e questo credo sia molto importante perché la condivisione si basa su tre elementi innanzitutto queste due opere rivela hanno una forte convinzione sugli ideali europei
Ideali che come è stato detto poc'anzi anche da Antonio Padoa Schioppa ritrovano in Italia le loro radici profonde certamente in Spinelli ma io credo anche in Einaudi in De Gasperi
Se non altro citando per esempio la pagina ventisei ed era versione olivi Santaniello
Dove si ricorda il tentativo di De Gasperi su spinta di Spinelli
Di introdurre al momento del poi bocciato trattato dell'acceda un'ipotesi di struttura federale o confederale dell'Europa medesima quindi le radici ideali di questi due libri sono molto chiare
E si collocano nella vicenda del federalismo Italo europeo come lo chiamo io che probabilmente non è di qualità inferiore a nessun altro
Tito di ideale federalista europeo potremmo anche ritornare più indietro nella storia italiana ritrovando cenni importanti di queste istanze federaliste nel secondo Settecento nell'ottocento e via discorrendo il secondo elemento che mi pare molto importante di questo libro
E questa sia pure soffusa attenzione alla cultura di cui parlava Escobar perché se ne evince al di là della tecnicità di molti punti l'esistenza di una cultura europea che il legante di tutta questa vicenda
Al di là degli itinerari stessi e quindi ne abbiamo la storia che ha una storia vivente questi due libri non citano una storia cristallizzata dell'Europa ma ci danno una storia in movimento una storia vivente
Dal punto di vista più specifico diciamo così potremmo dire più tecnico mi sembra che il pregio sia la capacità di movimento su tre filiere quella delle istituzioni
Che ahimè in Europa non sempre hanno avuto successi in taluni casi hanno avuto successi importanti
Anche di recente qui abbiamo Mario Monti che è stato artefice con Romano Prodi di non pochi successi dell'istituzione europea
Quello della politica che indubbiamente sconta spesso la dialettica tra gli stati nazionali che non sempre un elemento di progresso
Delle istituzioni europee ovviamente non ultimo e per me non meno importante quello dell'economia visto che io sono un economista e non posso non a pressare questo terzo profilo quindi secondo me il libro è importante perché si muove su questi tre profili
Che in qualche modo rappresentano il legante di tutta all'opera
Vorrei fare due commenti adesso più specifici sulla parte economica condividendo quanto anche ha detto Antonio prima e condividendo anche la titolazione della Opera precedente Europa difficile
Ora io credo che nessuno di noi può negare o essere inconsapevole che insuccesso sotto il profilo economico dell'Europa sia stato gigantesco la realizzazione del mercato unico è stata un'opera ciclopica la realizzazione della moneta unica ancor di più perché gli studiosi di monete ci dicono che un caso come questo di una moneta così
Estesa ah numero due tre dodici Stati e non so quanti milioni di abitanti trecento e rotti milioni d'abitanti senza uno Stato mai si era avuta devo dire che rileggendo ancora delle pagine di Einaudi storia della monete immaginaria da Carlomagno la rivoluzione francese
Si trovano già delle istanze di unificazione monetaria europea che poi Beccaria a mio avviso ebbi a migliorare in questo studio fondamentale del mille settecento sessantadue ma erano queste come dire delle intuizioni
Molto evocative di quello che poi invece è successo adesso negli ultimi quindici anni dunque due grandi successi che sembravano mettere per molti versi l'Europa al riparo da tanti pericoli che la globalizzazione stava portando ecco io ho l'impressione che un grande equivoco si sia creato proprio su questo l'Europa protetta dai pericoli
Attraverso il suo mercato interno e la sua moneta pericoli tra virgolette della globalizzazione
E a mio avviso qui si presenta la più grande sfida quella che l'Europa deve affrontare e che non potrà affrontare risolvendo l'assenza una più forte integrazione politica istituzionale che quella della ripresa della crescita economica dello sviluppo può darsi che la reazione negativa
Attraverso i referendum ma la Costituzione
Sia stata determinata da molte incomprensioni ma io credo anche da un profondo timore di talune popolazioni di un benessere che queste popolazioni si vedevano sfuggire
E che non può essere mantenuto attraverso forme protezionistiche quand'anche riferite a un mercato grande di quattrocentocinquanta milioni di abitanti è una moneta così estesa per trecento e rotti milioni di abitanti
Quindi la mia impressione è che la grande sfida futura dell'Europa sia di riprendere una crescita economica adeguata
Detto in cifre ma le cifre spesso si memorizzano con più facilità ritornare a un tasso di crescita verso il tre per cento rispetto al faticoso neppur raggiunto due per cento attuale medio annuo
Ma questo sarà possibile solo attraverso una più forte integrazione di tipo politico istituzionale
Detto in altri termini come spesso il nostro presidente della Repubblica ci ricorda avere una politica monetaria comune senza almeno un embrione di politica economica comune rende estremamente difficile la ripresa della crescita
Stessa quindi credo che questa sia una grande sfinita
E sotto questo profilo a mio avviso la tanto vituperata Strategia di Lisbona che io non vi tu però ha fatto è una grande intuizione
Passare all'economia della conoscenza come è stato in termini semplificata tradotta la strategia di Lisbona è veramente per me è il terzo grande tassello della trilogia Euromercato euro moneta euro crescita
L'euro crescita lari avremo compio integrazione politico istituzionale puntando molto su questa economia della conoscenza
Se l'Europa non riuscirà a raccogliere a vincere questa sfida
Io credo che
Il pericolo di andare a rifluire verso un'area sia pure importante di libero scambio fluidi ficcata per una sua parte da una moneta unica un grande pericolo
Quindi io vedo davanti una grande prospettiva di crescita ancora attraverso la integrazione più forte politico istituzionale ma anche un grande periodo pericolo di rifluire verso un'area di libero scambio fluidi ficcata sia pure da una moneta unica concludo
Tra lei car comunque vedere
Che molte previsioni
Catastrofiche per esempio sulla moneta unica si sono dissolte in pochissimo tempo mio qualche volta
Anche per fare un è un forte esercizio di umiltà sulla mia professione di economista e pur non essendo io ovviamente un premio Nobel vado a rileggermi le previsioni catastrofiche di taluni premi Nobel qualche tempo prima che l'euro fosse varato
E mi rallegro né leggere tutto ciò perché vuol dire che gli economisti che ahimè spesso sono presuntuosi molto spesso sbagliano
Sora
Sergio Escobar punta usato l'espressione è stato d'animo dell'officina e in più ci troviamo in una sala chiamata la scatola magica credo che questi termini siano molto congeniali
Ad una discussione sull'Europa così come si è sviluppata e sull'Europa così come vorremmo che si sviluppasse
In particolare l'aspetto della magia perché io considero veramente forte della la magia in particolare di diciamo non è nell'avere inventato lei formule che sprigionano l'energia europea
Devo dire che avendo avuto la fortuna
Di partecipare calcolavo oggi a circa cinquecento riunioni settimanali della Commissione europea sull'arco di dieci anni quasi ogni volta mi sono trovato a contattare il miracolo è la magia di questa di questa costruzione europea che malgrado tutto
Funzione e più che mai una dose di magia credo che sia necessaria oggi per uscire dalle difficoltà che esistono come Giuseppe Sarcina gli altri intervenuti hanno successivamente ha detto questo libro è di grande utilità
Perché io credo che lo sia non solo per il suo apparato documentario cronologico strumentale ma anche sul piano dell'utilità psicologica perché ci dà conoscenza
Cita umiltà perché ci ricorda quante fasi difficili e di arretramento e di crisi la storia dell'integrazione europea abbia vissuto e per per ciò stesso ci dà coraggio
Perché ogni volta le difficoltà sono state superate che trovo molto bello che questo toccherà sia il frutto di due autori Bino Lisi Roberto Santaniello che hanno in comune tre cose mi pare ovviamente un grado di conoscenza profonda delle cose europee che è invidiabile
La vera e poi lavoratori lavorare nell'aspetto più difficile e in retrospettiva più insoddisfacente della costruzione europea che la comunicazione dell'Europa sull'Europa dove ancora tanto resta da fare
Il altra cosa ovviamente che hanno in comune e letta nel senso dell'entusiasmo giovanile che caratterizza entrambi
La
E siccome sono italiani vorrei riprendere uno spunto dal professor Quadrio Curzio quando ha sottolineato il ruolo dell'Italia e degli italiani nella costruzione europea
Anche prima di Bino Olivi Roberto Santaniello effettivamente c'è un contributo intellettuale e politico in senso lato nel Settecento nell'Ottocento
E poi di credo che il contributo italiano lo ricordava una mostra proprio Coco organizzata da Roberto Santaniello recentemente sia stato rilevante credo che questo debba darci fiducia lì il libro
Ci aiuta a percorrere le tappe dell'integrazione in particolare credo tre grandi filoni quella dell'Europa economica dell'allargamento e della Costituzione sull'Europa economica
Non ho proprio niente da aggiungere a quanto osservato in particolare Alberto Quadrio Curzio
Credo in particolare di condividere il fatto che l'Europa deve riprendere una crescita adeguata e che può farlo solo attraverso una più forte integrazione politico istituzionale forse andrei un centimetro oltre per dire che a mio parere occorre perché questo avvenga che ogni stato membro dimostri due caratteristiche essere determinato nelle riforme strutturali interne e l'essere disponibile ad un maggiore coordinamento tra gli stati membri
Si dà il caso che ci siano stati recentemente alcuni Stati eccellenti sotto il primo profilo ma molto negativi sotto il secondo come mediamente parlando del Regno Unito e la Spagna
Negli ultimi cinque dieci anni
Altri come la Germania la Francia che siano stati molto progressisti dal punto di vista dell'ulteriore coordinamento e integrazione ma piuttosto recalcitranti
Dal punto di vista delle riforme strutturali internet tanto che ci si può porre il problema se ci sia una inconciliabilità
Logico politica fra queste due condizioni necessarie a mio parere non c'è
E lo dimostrano proprio i nuovi Stati membri che sono così veloci e vogliosi sul piano delle riforme strutturali e anche disponibili ad una maggiore integrazione
Una parola allora sull'allargamento e anche qui affascinante vedere la prefigurazione dell'allargamento come emerge dalle pagine del libro
So bene che oggi si pensa che forse sia stato troppo veloce l'allargamento e che questo abbia creato una parte dell'indigestione di cui abbiamo avuto visione poi in occasione dei referendum però c'è Giannella
Prefazione la premessa degli autori con riferimento sono parole loro all'incombenza della Russia siamo sicuri che
Con la Russia che ci ritroviamo così vicino a noi
E con le sue fondamenta imperfette ancora di assetto democratico istituzionale saremmo ci sentiremmo oggi molto più tranquilli noi stessi
Se gli Stati che stanno tra noi e la Russia
Avessero ancora la metà ma non la realizzazione dell'appartenenza all'Unione Europea
Io mi trovavo ieri a Sofia dove è iniziato un anno magico perché è quello che dovrebbe portare il primo gennaio dall'anno prossimo all'ingresso di Bulgaria Romania Romania nell'Unione Europea si vede ancora la grande tensione di realizzazione che caratterizza questi Paesi e credo che sia stato un grande vantaggio per tutti noi anche dal punto di vista della del contributo che già stanno dando per rendere più dinamiche meno sedute le politiche economiche comunitarie infine sulla Costituzione
Dovevano sentire molta emozione dentro di sé gli autori nel febbraio del due mila cinque quando hanno licenziato le bozze del libro sapendo che poi sarebbe capitato un certo referendum forse più d'uno
Tant'è vero che hanno tremato con la mano e hanno scritto a questo punto è necessario ricordare che la fase cruciale delle ratifiche del Trattato costituzionale ormai cominciata e qui arriva arriva l'errore di stampa
E che non solo un risultato negativo potrebbe compromettere la costruzione definitiva dell'identità europea quindi evidentemente qualche cosa stava affliggendo
Nel loro animo e devo dire che ricordo un articolo comparso sulla prima pagina di un mondo di Bino Lisi tre o quattro mesi dopo prima del referendum in cui spiegava
Ammoniva gli amici francesi su che cosa forse stavano facendo è un articolo che ha lo so destato molta emozione in Francia
Sulla costituzione professor Padoa Schioppa citato l'iniziativa austriaca io credo che sia un'idea buona che doverosa ed è stata attivi stimolata dal cancelliere tedesco di cercare di recuperare qualche cosa dal Trattato costituzionale finora non ratificato
A me sembra francamente difficile immaginare qualche cosa di migliore del trattato costituzionale che è sul tavolo sia dal punto di vista del processo di produzione perché si fa in fretta
A lamentare inconvenienti del processo convenzione più Conferenza intergovernativa ma credo che sia difficile inventare qualcosa di superiore
Sia ma questo è un giudizio personale dal punto di vista del risultato
Ed è interessante in questi giorni notare un certo nervosismo della stampa britannica i cui insegnamenti sul piano delle riforme strutturali economiche invece credo vadano sempre colti
Un certo nervosismo della migliore stampa britannica l'idea che questi continentali vogliano riprendere il discorso costituzionale trovo interessante segnalarlo la cultura
è vero è stata tardiva ai margini della integrazione europea seguo in questo in quanto ci ha detto Escobar
E tuttavia se non è stata direttamente affronta tavolo è stata troppo poco e troppo tardi
A mio parere il resto della costruzione lo zoccolo economico istituzionale e e comunque portatore di una visione culturale che per esempio insomma in alcuni Paesi che conosciamo bene in passato proprio mancava quindi poca cultura in senso esplicito ma non mi sentirei né nella fatto il direttore Escobar di considerare pura tecnica qualche volta lo si fa la parte
Più
Antica e strutturata Rella costruzione europea
Grazie professore
Dire che questo punto possiamo sentire forse brevemente convento prima come traduttore poi preparare un secondo giro magari anche per ora non può in prospettiva professor molte cominciato a farlo
Citando alcuni punti per esempio vi preannuncio la domanda che di voler fare cioè dove colloca per esempio l'Italia
Questa doppia griglia che lo ha fatto delle riforme interno e da una parte del coordinamento dall'altra così a prima vista mi sembra un doppio no cioè non riforme interne noti disponibilità corretto però può darsi che si era un giudizio un po'troppo
Sì è vero comunque è una sensazione con un un vero e proprio giudizio quindi io chiedo abito lividi dire fare un breve commento poi stessa cosa Roberto Santaniello magari poi vediamo con delle domande insomma di andare
Però sulle prospettive grazie
Grazie nostro Presidente
Mi corre obbligo come si dice di ringraziare
Gli oratori che mi hanno preceduto per gli apprezzamenti che hanno voluto esprimere globalmente sul sul volume e sulla iniziativa di farlo come cosa a cui su cui io ho avuto i miei dubbi che erano dubbi anche
Anche un po'ispirati dalla da alla mia età non siano più ambizioni siano solo vanità quindi dalla vanità di del fatto di dover ridurre un libro che consideravo mio e di e e di etti di condividerne il risultato con un un amico caro amico ed è è molto esperto
E e questo voglio dire mi ha fatto qualcuna qualche difficoltà psicologica
Al all'inizio ora invece sono confortato dalla dal giudizio di di persone che io sì che conosco per fame per e per conoscenza diretta e che mi mi consola molto consolare mi aspetto dico Van parità di di di uomo con alcuni anni anche se il per esempio il mio la mia carriera di storico non so se il professor Padoa Schioppa si ricorda ma è stato stato l'unica vera uno di quelli che la tenuto a battesimo nei in una presentazione della prima edizione del libro della dell'Europa difficile all'ISPI di Milano non so se ne accorge perché più di dieci anni fa
Questo successo gliene sono ancora grato
Vorrei vorrei
Vorrei aggiungere qualche cosa libero e qualche cosa che non è stato detto non è stato scritto nel libro sempre semplicemente perché non era ancora avvenuto ma che e è avvenuto e prova che in fondo le previsioni o quanto meno il il in interpretazione il ispirazione dell'ultime delle ultime pagine del libro o quanto meno e e più ancora della della spinta perché ci ha ci ha condotto a a a compilarlo a farlo
Era era era giusta era
E il libro naturalmente ha una sua aspirazione quella di dimostrare e lo dico a me stesso per il sì sì se non non sono stato capito finora è colpa mia dimostrare che l'Europa è già un'Europa politica
Cioè che l'Europa fa con le che l'Europa integra integrazione europea è un fenomeno innanzitutto politico età effetti politici anche ma anche in un periodo di crisi
E di di crisi manifesta come è quello attuale e e vorrei dare due esempi soltanto di di quello a riprova appunto di questa di questa ispirazione che che ci ha condotto questore che mi che ha condotto un po'la mia
Breve rispetto al al resto la mia vita carriera di storico del questa nicchia in questa miscela che mucche che ritengo molto importante tela dell'integrazione europea
Prima di tutto il il fatto che e iniziativa dell'integrazione europea sin dagli inizi ma anche conto guardando indietro
Più a più
Più vicino a Novi è stato l'iniziativa fondamentalmente vita si cioè un'iniziativa che ha prodotto la parcella dove laddove per anni per secoli per millenni c'è stata la più grande concentrazione di armi ed armati de che che abbia visto il pianeta almeno per quello per quella storia che noi conosciamo
E in questa breve vede penisola penisola e mi europea penisola dell'amore dell'Eurasia insomma
E questo B e questo Eric provato dal fatto che se il l'unione europea
Riuscirà a integrare i Balcani
I Paesi balcanici
Quel questa zona d'Europa quella zona d'Europa
Che è stata la zona d'Europa almeno nell'ultimo millennio la più devastata dalle guerre dalle inimicizie e dai contrasti inglese in un territorio prese e nel territorio povero
Elettori e tra popolazioni
Di di di grande somiglianza etnica se così mi posso permettere e se il di dicevo se in Unione europea riesce a integrare quella quelli quella quella parte d'Europa che che che è un
Europea
Salvo ognuno della Turchia per esempio non so per dal punto di vista da da tutti i punti di vista
Dal punto di vista geopolitico quello la
Religioso Eminescu uno subito di aver io io le diedi di essersi mi allontanato dal dalla dal da dall'imprinting essermi introdotto in un campo minato
Se le se se l'Europa riesce era anche grave sarà la prima iniziativa che consoliderà la pace
Che considera la pace per un un periodo periodo certamente mai conosciuti top per non si sa fra ecco che non si può prevedere qua quanto lungo sia ma ma che sarà abbastanza a lungo per superare qualsiasi periodo di pace abbia avuto quella quella zona d'Europa
In secondo luogo vorrei di vorrei accennare anni al qualche cosa che noi non abbiamo potuto sviluppare appunto perché perché il problema si era si si era era naturalmente
Naturalmente già evidente però ancora non aveva dato le sue mani le manifestazioni che ha dato poi ne perderà il perché questo in questo terribile anno due mila e cinque elicotteri ville per annus horribilis per per per tante vicende in in Europa e nel mondo
E cioè il problema delle frontiere delle frontiere d'Europa tu proprio frontiere Europa che si può discutere in qualsiasi modo perché no la geopolitica certe ci ci aiuta ma non non non ci soddisfa
E e e e e poi e poi l'Europa è e contigua con tante aree che che ne ne mi sono gelose dell'insuccesso sono pronte sarebbero pronte ad accedere ai ai agli al alla grande novità dell'integrazione eccetera
Ma alle frontiere e abbiamo abbiamo già accennato alla a a quello o a quello abbiamo accennato nel libro a quelle manifestazioni che ci sono state nell'ex impero sovietico
L'ex impero sovietico che di indipendenza in sofferenza sul sul nei confronti del dell'antico padrone e della conseguente proprio seguente della conseguente messa in un'evidenza della loro della loro
Della loro aspirazione ad essere membro della della Comunità europea
Dico dico per esempio facciamo l'esempio del il grande esempio delle a crisi ucraina che de de crisi tra Russia edotte ucraina che credo sia una crisi esemplare per quello che riguarda le possibili le possibilità di previsione
Del di previsione del futuro in in in Europa in una parte importante e e in Congo un completa d'Europa ciò incompleta nel suo nel suo prossimo destino
E si è dimenticato nessun nessun commentatore ha ha ha detto per esempio che se il si si arrivasse ad una soluzione
Ad una politica energetica comune per esempio da parte degli degli dell'Unione Europea cosa che non è esistita che non e che non si è fatta per le ragioni che il professor Monti sa benissimo che e che ha evocato
Surrettiziamente nel senso che a Gran Bretagna e gli e la Gran Bretagna ai un limite a a assoluto in in in in termini di progresso dell'integrazione
Che che quell'ora simili ci fosse un atto politicamente etica comune
E si utilizzasse per indicare per evitare il
I il grosso problema della dipendenza energetica dell'Europa si utilizzasse quello che ormai è stato deciso cioè il famoso dal condotto della che lo che che che dovrebbe condurre il gas della della zona il Caspio alla a all'Europa altra attraverso la Turchia ebbene questo problema la soluzione porterebbe la soluzione sì
Dell'indipendenza probabilmente di
Della dell'indipendenza dell'Europa della dipendenza dell'Europa indipendente energetica dell'Europa dalla dalla Russia che è uno dei grossi grossi problemi del momento
Ma comporterebbe
In in modo assolutamente inevitabile l'adesione della Turchia alla all'Unione Europea
Perché il giorno in cui voi siete evita il gasdotto
Parte il si utilizzasse il gasdotto per evitare una dipendenza dalla da da dalla Russia si si ci si troverebbe immediatamente con il groppo di fronte al grosso problema poi
Prima ancora che economico politico
Della richiesta della fondatezza
Oggettività della richiesta figlia turca di adesione al di là di tutti quel possano essere le le emozioni che e e le emozioni storiche
Che tutti i membri dell'Unione Europea attuale potrebbero avere contro tale tale adesione e mi sono limitato
A ad esprimere due due fatti e due due
Due grandi problemi non risolti e e gli avvenimenti che gli hanno ormai resi a mio avviso
Piuttosto diari ancorché del sulla
Sulla questione deve della dipendenza dalla Russia io non ho visto né la stampa né una stampa imperniate a non sono la stampa italiana ma neanche nella stampa internazionale alcuna allusione a quello che lo a a quella a quella possibilità di di di di di risolvere il problema della dipendenza russa attraverso e il il l'oleodotto già in fieri e e in e e mi e mi sono stupito e
E sono ancora stupito oggi dicendo in pubblico
Commenta
Eppure e questo per dirmi quanto ancora
E nel futuro del del nostro del e e e chiudo e il futuro nostro di italiani Award europei nel futuro di questa parte del del del del continente a a nel continente europeo in questa penisola del grande continente eurasiatico quanto ancora di importante ci attende dalla spinta che proviene dalla integrazione europea
Anche lo stato di crisi
Grazie Bidorini che faretti fatto abbia preannunciato una terza edizione del libro ricco materiale
Chiediamo se Roberto ancora qualcosa da aggiungere
Come avrete tutti capito abbiamo di fronte un magnifico ventenne e la robustezza della sua voce
Come portavoce probabilmente testimonia che anche nella nel nel corso della storia il la voce dell'Europa era proprio forte ora sarò brevissimo e se Sebino è l'analisi io sono sono sempre la sintesi fare va benissimo
E Mela nella mia attività mi sono sempre domandato quando partecipò presentazioni di libri oggi partecipò come come autore perché certi autori più i più giovani in particolare quelli che più si emozionano
Io sono più anziano di Beno ripeto è è solo un fatto visivo alla fine sono presi dalla sindrome del ciclista
Il ciclista mondo ma mente comincia a ringraziare tutti e io effettivamente anche oggi sono un po'preso dall'emozione come il ciclista ringrazia tutti
E lo faccio la vita si mia mente ringrazio Bino per avermi scelto
Vino un po'ce l'ha con me insomma non mi ha voluto bene in certi momenti perché per lui è stata una sofferenza
Vedere e i duri due le due di due testi che sono stati citati uno dei quali modificato in maniera abbastanza forte voglio ringrazio lui ha usato sempre questo termine che io mi ometto ringrazio ringrazio Escobar per l'amicizia che mi ha regalato ringrazio il professor Monti
Per per aver sostenuto venendo a trovarci in ufficio il lavoro della rappresentanza io ricordo ancora quando cosa che questi esempio che abbiamo seguito di aver messo sulle pagine gialle sulle pagine bianche un riferimento alla Commissione europea molto più più forte rispetto al a al quello che finora eravamo abituati a fare e soprattutto la tranquillizzo la secondo edizione ha sanato l'errore freme di falesia e di paura che c'era e di cui sono assolutamente responsabile ringrazio naturalmente
Giuseppe Sarcina ringrazio il professor Quadro Curzio
Con cui con cui condivido probabilmente l'esperienza più bella della mia vita del parlato con il primo partigiano della costruzione comunitaria sto parlando del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Che conclude un settennato all'insegna della propulsione e dell'affermazione dell'idea
Europea
Ringrazio anche coloro che lavorano con me in rappresentanza al ringrazio
I strage delle studenti di tutti gli atenei di tutte le università che sono rappresentati oggi voglio farlo perché uno delle delle diciamo delle delle delle cose che mi hanno animato soprattutto aprire il più possibile gli uffici lo nostro ufficio anche grazie alle possibilità dei crediti universitari naturalmente alle esperienze
Degli dei dei nostri dei nostri strage naturalmente pensate che ho dimenticato Antonio Padoa Schioppa no non l'ho dimenticato no non sarebbe grave perché Padoa Schioppa invece con la sua analisi politica storiografica e soprattutto con il suo taglio federalista alimenta la mia passione di europeo delle professioni ma anche europeo delle delle dell'idealità
Amo e ringrazio a tal punto Antonio Padoa Schioppa che cito il fratello
In particolare e quindi faccio una bella mia brevissima analisi quando proprio aprendo l'anno accademico della Bocconi cioè regalato secondo me uno dei momenti più alti
Quest'anno con una prolusione sull'Europa malinconica dove quello che viene in mente soprattutto che ed è qui rubo una sua analisi quindi presto una sua analisi nella diciamo nel facendo da contraltare alla litania di un'Europa in crisi sui giornali indicava in una certa letteratura del successo di stampo anglosassone
In qualche modo la contraddizione di una storia europea che sta andando che sta andando andando avanti io come avete notato fatto un un intervento molto leggero
Però molto meno leggero è il mio sentimento intimo rispetto a blu l'analisi che ha svolto per ultimo Bino leave cioè questo contrasto tra le frontiere tra i confini dell'Europa e la nostra identità e ho una un po'di rabbia repressa Mark Leonard che è un un autore che ha citato lo Tommaso Padoa Schioppa che all'idea che ha scritto un libro che sta per uscire l'italiano che si chiama il secolo
Europeo la parla di aggressione passiva la mia è una sorta di adesione passiva rispetto a che cosa rispetto al fatto che è un peccato che l'Europa che tende a far condividere a tutti coloro che ne fanno parte valori principi ideali in qualche modo si ritrova oggi a ripensare in una struttura difensiva in un atteggiamento difensivo la sua forza il suo orgoglio la sua capacità di fa ripeto ripeto ancora una volta a far condividere valori e Principi per esempio perché non ricordare che l'Europa rispetto a un'altra grande realtà gli Stati Uniti è un Paese che ha e crede molto nella dimensione ambientale con la ratifica della convenzione di Kyoto perché non ricordare che l'Europa difende i diritti sociali rispetto a un altro grande
Competitore nell'economia insomma io credo che ci sia anche voglia ed è il in qualche modo quello che si è cercato di trasferire nel libro di SD di ritrovare l'orgoglio di essere europei perché la Costituzione europea importante perché avrebbe visualizzato
Nelle due famose parti non certamente nella terza avrebbe permesso a tutti gli europei di far condividere dissentire di vedere principi e i valori che sono il frutto della nostra storia grazie
Per mettiamolo se riusciamo come dire a guardare un avanti un un breve giro ulteriore giro di opinioni
Proporre un angolo visuale italiano visto che appunto servono solo a Milano ma questo sarà l'anno anche delle elezioni in Italia ovviamente nessuno pensa di come dire che l'Europa sarà l'argomento principale dalla campagna elettorale mi pare che non sia questa l'aria almeno per ora che che si respira
Però la mia domanda è questa sostanzialmente il nuovo Governo italiano nel due mila e sei che potrebbe essere un anno
Il rilancio comunque di ripartenza in qualche misura dell'Europa
Che cosa dove deve fare come si deve comportare dovrà affiancare dovrà cercare di ripartire
Rinsaldare i rapporti con la Francia con la Germania di cui si è parlato do la piuttosto incoraggiare tentativi che già cominciano a vedersi di una sorta di cooperazione rafforzata centrata sui Paesi che aderiscono all'euro oppure ci ci sarà un'altra formula
Più più adatta natura Gripen anche a chi vince le elezioni queste ove però ecco diciamo dal punto di vista degli osservatori questa è la prima cosa la seconda cosa come quello pronunciato prima professore vestendo la domanda anche a gli altri ospiti naturalmente
Il governo italiano come si è comportato negli ultimi anni e anche rispetto diciamo a Raqqa alla gestione della crisi che è esplosa nel due mila e cinque cioè è vero che sul piano delle riforme interne ha fatto quello che era posseduto un doveroso fare ed è vero che sul piano del coordinamento si è speso come poteva spende suo fosse avrebbe dovuto spendersi rifarei le stelle il giro di prima quindi rosso Padoa Schioppa
E io credo che
L'Europa
Per quel che riguarda gli aspetti dell'integrazione di fondo gli aspetti di fondo l'integrazione dovrebbe essere uno di quei temi
Sui quali c'è un accordo delle due parti politiche del Paese uno di quei temi che corrispondono a un interesse diffuso non dimentichiamo che l'opinione pubblica italiana
Sempre stata e lo è ancora favorevole in misura cospicua alla prospettiva dell'integrazione europea il referendum dall'ottanta nove che proponeva la domandato se il potere costituente per la futura Europa dovesse essere attribuito al Parlamento europeo notate quindi con un passo infinitamente più ambizioso dello stessa convenzione
E ha avuto un tasso di sì
Del settantotto per cento
Poi qualche con qualche posizione diversa emersa di recente ma sono posizioni di minoranza
Ecco allora su questo io credo che bisogna distinguere tra gli aspetti di fondo dell'integrazione che comprendono per il completamento della costruzione istituzionale e John Q un circuito corretto nel rapporto commissione consiglio
Parlamento
Per esempio la al genero all'ideazione del principio maggioritario per esempio la codecisione generalizzata e non più esclusa per circa quaranta materie come ancora nella Costituzione
Perché la Costituzione certamente è un passo avanti importante ma non è certamente il punto d'arrivo
Ecco su questo si può chiedere che entrambe le componenti del bipolarismo italiano si esprimano in vista dalla campagna elettorale si esprimano
In modo esplicito e auspicabilmente nel senso dell'integrazione
è altrettanto o fisiologico che su quelle che potrebbero essere in futuro le scelte politiche all'interno dell'integrazione europea ci siano delle differenze
Più Europa sociale più accento sulla liberalizzazione anche quelle su questo si potrebbe discutere ma qui ci sono due illustri economisti che che evidentemente potrebbero dire cose molto più precise ma è legittimo così come è legittimo all'interno di un Paese avere linee di politica economica diverso è è ma e e anzi addirittura e sanno che ci siano alternative ma sulla prospettiva di fondo dell'integrazione si potrebbe forse chiedere una posizione
Chiara che potrebbe essere non distinguibile e non ci sarebbe nulla di negativo in questo perché corrisponde a un trend di fondo
Più specificamente io credo che il il contrasto che si è voluto vedere
Tra Paesi filo americani e Paesi antiamericane eh largamente
Falso
Fuorviante
Nessuno di coloro che non hanno appoggiato la dalla guerra in Iraq nessuno dei nessun leader politico europeo era avanti medica antiamericano
Del resto sono gli americani stessi che hanno inventato la formula dell'equal partnership solo questo è l'obiettivo cioè creare un polo europeo che sappia decidere in modo autonomo che si ponga come alleato autonomo
In questo senso la ripresa del cammino comunitario e e quindi anche la prospettiva italiana io lo vedo molto legata con Lollo accennato prima con i germi di ripresa che si vedono i oggi in due capi di Stato e di di governo che sono Aelle cancelli e la cancelli cancelliere tedesco e il primo ministro belga del resto Ferramosca tappa appena pubblicato un libro importante a questo riguardo che segnala la zona dell'euro
Come quel gruppo di Paesi che potrebbe portare avanti delle iniziative di integrazione sarebbe molto importante che l'Italia su queste il governo italiano attuale e il futuro
Chi e chi aspira a guidare l'Italia domani
Nel governo facesse propria questa linea anche perché l'Italia ha avuto un ruolo di avanguardia importantissimo nel passato è e e dovrebbe continuare ad averlo anche questo
Va detto e in questo senso anche le differenze di colore politico
Non hanno molto peso alla storia europea ci dimostra che della sto questo lo avevano previsto già gli autori del Manifesto di Ventotene la distinzione tra progressisti e conservatori
Dal punto di vista dell'integrazione europea è altra cosa rispetto alle differenze di politica interna quindi la prospettiva potrebbe essere quella che l'Italia il Governo italiano sì a rinforzi questi
Germi di ripreso del cammino europeo che stiamo vedendo in Germania in Belgio in alcuni altri Paesi
Una Italia ed Europa fare tre brevi osservazioni
Io ho avuto la il privilegio di essere preside di facoltà quando la mia facoltà attribuito la laurea honoris causa Richard e loro
E la laurea successivamente a multicolor entrando e non credo per ragioni di mera cortesia nei confronti di chi conferì una laurea dava ospitalità entrambe hanno esordito
Riconoscendo il ruolo fondamentale dell'Italia e facendo anche una serie di nomi alcuni dei quali ho fatto anch'io prima
Il ruolo fondamentale dell'Italia nella costruzione europea
E questo credo sia un punto acquisito
Che e anche che un grande standard al quale noi dobbiamo attenerci
Ecco quando noi valutiamo i nostri comportamenti come o e del nostro ceto politico nei confronti dell'Europa dobbiamo ragguagli Harlow a quelle personalità che hanno dato quei grandi contributi non possiamo accontentarci
Di quella che è una routine quotidiana dobbiamo ricordarci quanto ha fatto l'Italia Helmut Kohl
Due mila tre avuto poi parole encomiastico che che io ovviamente condividevo per il nostro Presidente Ciampi e non solamente perché gli ha portato l'Italia nell'euro operazione che non credo sia stata particolarmente facile che Mario Monti ha vissuto dall'interno della commissione ma anche per il suo costante impegno per la costituzione europea e l'ha riconosciuto in modo pubblico ed esplicito
Sulla Costituzione europea a mio avviso l'Italia si è comportata bene perché dentro la convenzione i due rappresentanti italiani
A mio avviso hanno fatto un'opera piuttosto apprezzabile e d'altra parte il Parlamento italiano ha ratificato con grande rapidità ne dobbiamo dimenticare
Chi ha la Carta dei diritti fondamentali l'Italia aveva dato pure un importante contributo come ha detto Santaniello prima la Carta dei diritti fondamentali è un bel pezzo
Della costituzione europea quindi io credo che l'Italia ha mantenuto un dignitoso un buon comportamento in sede di convenzione per la produzione della Costituzione medesima
Venendo invece a temi più come dire più delicati più complessi
L'ho qualche dubbio che l'Italia in un club privilegiato di cooperazioni rafforzate composta dei dodici Paesi dell'euro sarebbe un soggetto particolarmente brillante perché diciamo le condizioni economiche del nostro Paese e mi pare che siano molto offuscate e sotto questo profilo io credo che una soluzione avvenire quale che sia il prossimo governo
Di tipo non so come si possa definire bipartisan si dice così oggi su alcuni temi sia assolutamente indispensabile altrimenti nessun governo riuscirà a quale che sia la sua maggioranza che voglio che non voglia
A fare quelle riforme che rimettano
Un minimo in ordine la nostra economia che è gravata
Come tutti sappiamo da una finanza pubblica da un debito pubblico assolutamente mostruoso e gigantesco incontenibile quindi io credo che quella sia una strada io avevo usato una volta lanciare sulle colonne del Sole ventiquattro Ore l'ipotesi di creare un Alto Commissariato Italiano per l'Europa
Ho letto in altri termini un Alto Commissariato Italiano sui conti pubblici che togliesse anche ai politici questa sgradevole incombenza di dover intervenire dove non vogliono intervenire per ragioni elettorali ma ovviamente
Tutto ciò non è stato gradevolmente accolto anche perché noi sappiamo che controllare la spesa pubblica per ridurla
è una brutta incombenza controllare la spesa pubblica per l'allargarla è una gradevole incombenza perché conquista consenso elettorale e ho l'impressione che l'Italia su queste vicende non abbia ancora scelto da che parte stare ultima osservazione
Il nostro Paese rimane comunque il fanalino di coda per ciò che riguarda tutto ciò
Scusate da cacofonia la ricerca sviluppo economia della conoscenza è vero che noi abbiamo una straordinaria capacità di innovazione diffusa
Ho detto in altri termini sommersa ma ormai questo non basta e qui proprio credo che il nostro Paese non con questo governo ma da troppi anni sta perdendo tempo
Comincerei dalla seconda domanda del dottor Sarcina
Credo e ancora una volta non mi discosto da quanto detto il professor Quadrio Curzio che i governi italiani perché credo che vada preso un periodo un po'più lungo degli ultimi anni strettamente abbiano imboccato la strada delle riforme prima sul piano della finanza pubblica sotto l'urgenza della rincorsa all'euro e poi delle riforme strutturali è altrettanto ovvio che c'è ancora moltissima strada da fare
Credo che ci sia un circolo
Ho virtuoso o vizioso staremo a vedere che connette la dinamica delle riforme interne
A rafforzamento dell'integrazione europea essendo l'Italia tra i Paesi che hanno sempre dimostrato maggiore capacità di presa di decisioni impopolari
Alla presenza di visibili indicatori di emergenza e alla presenza di un forte vincolo esterno in una fase in cui grazie all'euro
Di invisibili indicatori di emergenza si sono dissolte il tasso di interesse e il tasso cambio
E in cui a causa di un certo appannamento speriamo temporaneo dall'Europa il vincolo esterno è un po'più debole
Occorre ancora maggiore determinazione endogena
E quasi intima per andare avanti con le riforme
Ma più l'Italia darà un contributo alla ripresa di quota dell'Europa più credo aiuterà a se stessa condivido anche il fatto che in sede di in particolare di convenzione di Conferenza intergovernativa l'atteggiamento dei governi italiani dell'epoca quindi in questo caso del governo attuale
è stato un atteggiamento positivo
A me rimane come italiano che segue un po'le cose europee una punta di delusione ma questo non riguarda un particolare governo
Quando leggo quando si legge nella stampa internazionale a proposito delle grandi questioni che di volta in volta sono sul tavolo
C'è questa posizione francese questa posizione tedesca naturalmente poi c'è la posizione britannica
Di solito si cita la posizione spagnola
Poi può essere un altro ad hoc o la Polonia o l'Olanda qualcuno che ha una posizione forte o fortemente spesso sul tema sono per i miei gusti troppo frequenti casi in cui non sembra essere rilevante
La posizione italiana nel determinare il corso delle cose forse questo è uno degli aspetti di impegno del sistema Paese che ancora rimangono perfettibile più brevemente sull'altra questione che tipo di
Sul blocco
Del futuro dell'integrazione governo italiano il futuro governo italiano qualunque esso sia dovrebbe auspicare qui confesso non ho le idee chiare io non vedo e mi mi dispiace di non vedere come invece alcuni vedono
Vie d'uscita possibili nelle nelle avanguardie
Iper nei Paesi fondatori
Hanno sicuramente grandi meriti storici ma non vedo che cosa li distinguerebbe oggi come dinamismo potenziale rispetto ai non fondatori
I Paesi dell'Euro i Paesi dell'euro includono paesi che hanno drammaticamente bisogno di riforme e Paesi che con alta o bassa tassazione stanno facendo molto bene sul piano la competitività
Francia e Germania sarei sinceramente molto angosciato se domani mattina leggessi che è stato convenuto un un forte passo di iniziativa franco tedesca perché nelle condizioni di oggi
Lo vedrei almeno per quanto riguarda il dinamismo dell'economia europea verosimilmente un passo di arretramento verso il nazionalismo economico quindi non credo che sia possibile prescindere da un grande compromesso abbiamo bisogno anche di Londra
Nel quale venga un impulso dal Nord Ovest dell'Europa Gran Bretagna e Irlanda
E dall'Est dell'Europa i nuovi Stati membri verso una politica economica più posso usare il termine liberale e al tempo stesso un accettazione contro questo miglioramento tra virgolette delle politiche economiche europee da parte regno Unito ed altri di una dinamica un po'più coordinata a livello
A livello europeo
Adesso
So se usciamo fare ancora un
No
Sette stanchi
Forse
Piuttosto se avesse libero
Guardo cerco di capire dall'interlocutori
Forse ancora una cosetta si può si può fare un'altra l'altra nota la domandina ci sarebbe lo almeno ce l'avrei queste abilità poi chiedo anche a Bino Olivi di concludere brevemente però un poco fa il professore Padoa Schioppa ha citato il libro di però stata si intitola se non sbaglio gli Stati Uniti d'Europa un po'praticamente ed è curioso osservare riprendendo anche l'ultima osservazione che faccio il professor Monti come il resto d'Europa ci sia un premier che scrivo un libro sull'Europa mentre in Italia l'unico libro a mia conoscenza prodotto da un esponente politico il libro di Tremonti che si intitola rischi fatale e quindi io volevo chiedere brevemente se diciamo non posso primo stare la serata alla quale l'impressione rispetto a questa provocazione del ministro dell'economia incarica che vede invece il futuro dell'Europa sostanzialmente come una fortezza che si protegge da soprattutto dall'invasione
Dei prodotti cinesi da una parte e dall'altra diciamo dagli affetti a suo avviso alcuni casi distorsioni introdotte dalla moneta unica
Brevemente facciamo
Lei le passa come si dice rapporti no è servito possiamo agli economisti
Io posso dire di non aver letto nessuno dei due volumi quindi mi risulta difficile commentarli immagino che siano entrambe molto interessanti
Il mio punto di vista l'espressione del mio primo intervento e cioè che d'Europa se pensa di proteggersi avendo la moneta unica il mercato unico
Ha sbagliato nelle proprie valutazioni e che deve riprendere la sua crescita rafforzando sì dal punto di vista politico istituzionale rilanciando l'economia della conoscenza spero che i due volumi si siano riferiti a questo paradigma sarò lieto di controllarle io però ho letto molto bene olivi olivi Santaniello e credo che con questo la mia conoscenza sull'Europa sia adeguata
Professore
E terribile come io questa sera non mi disposti neanche un po'la professor Quadrio Curzio ma penso che a quest'ora della giornata avendo diffusamente credo con grande gioia di tutti commentatore discusso
Un libro che è il risultato della confluenza di opere precedenti eccetera mettersi a anche se li avessimo letti a commentare altri due libri
Non sarebbe strettamente necessario
Interessava solo quello di Tremonti che peraltro ha brevissimo colori nessuno chiede un commento al libro di però stato naturalmente devo dire qualcosa questo che volevi
Su questo semplicemente no si trattava semplicemente e la questione del dell'Italia in Europa
Voglio dire con con la vacca vanità che mi è concessa
E in ragione del re delle dell'età soprattutto che i gli ho un primato
Che che ottenuto per me che non ho pubblicizzato molto anch'io ho ho spiegato cercato di spiegare le mie figlie come eredità
E cioè che ho il primato mo'assoluto a mia conoscenza delle interrogazioni contro di me
I deputati e senatori italiani
E di e debutti deputati italiani al al Parlamento europeo perché negli anni in cui il professor Monti era sta c'era la comunità europea Cretu studi somma
Che scrissi per primo credo in Italia un saggio che criticava un saggio dettato proprio dalla dal dal dolore dalla sofferenza dalla lunghezza della soubrette
De de che criticava il la politica italiana nella nella comunità europea essendo io ma è stato un protagonista della del dell'integrazione europea come come come lo Stato professor Monti come statica
E ed essendo stato però un testimone ha vent'che aveva uno strapuntino abbastanza bene venne a ma dovrebbe imposto la e che per impegni permetteva di seguire e di e di soffrire realmente
Quello che è stata quello che è stato il gran parte va molto spesso l'atteggiamento dei dei i nostri governanti nell'ambito della della de de delle istituzioni europee e voi sapete che Bruxelles come si dice è un un luogo in cui il negoziato permanente tra tra i governi e e quindi i governi sì
Si possono misurare tra di loro e quindi anche i giudizi sui governi si possono esprimere con a torto o a ragione
E quindi in virtù di questo di questo primato che che di Rizzello
Ignazi tengo
Anche oggi
Anche oggi sopra indiretto quasi quasi soprattutto oggi
Beh sebbene boschive
Soprattutto oggi
Soprattutto oggi che si parla perfino di di euroscetticismo avrà a livelli governate a livello a livello del potere di ventisette anni così moderno in Italia
Mi credo che sia una un'altra ragioni di di di di reticenza acquisto a questo proposito questa è una risposta a una domanda che non mi è stata fatta quindi vite un intervento assolutamente pleonastica
Abbattuta anche a Roberto autonome
Non posso essere da meno rispetto a abbino
Mi riprende ancora una volta la sindrome del ciclista che spesso fa anche un'altra cosa saluta la mamma però in questo caso voglio ringraziare voglio dire madre coraggio e e questo su cui voglio puntare innanzitutto voglio ringraziare il Piccolo Teatro Teatro d'Europa
E ricordare che nella storia comunitaria esistono anche i trittici
Beh Bino ha parlato di storie comuni adesso io dico il trittico il trittico beneaugurante e appunto la scatola magica la magia dell'Europa l'Europa
Con la il coraggio di mamma Europa e quindi io spero che da queste da questo trittico particolare vendono dei degli auspici beneauguranti per per il proseguo dell'evoluzione politica che l'Unione europea