Conferenza nazionale per la cooperazione allo sviluppo

Signora io comincerei i nostri lavori anche perché la tabella di marcia stamattina come peraltro sempre questa conferenza è molto densa
Io ringrazio tutti i loro per la loro presenza chiede veramente in questi giorni è stata Pinna
Delle nostre attese noi stamattina abbiamo una piccola correzione rispetto al programma nel senso che abbiamo corrisposto con piacere alla richiesta
Della FAO ed è lì fatta di avere un'occasione per segnare la loro presenza a questa conferenza cosa noi siamo molto dopo lunga per questo allora io darei la parola ai quante Liberia assistente speciale del direttore generale della FAO prego
Alla tribù
Signor presidente signore e signori
Vorrei innanzitutto a trasmettere a questa conferenza caloroso saluto del direttore generale della FAO signor Édouard sauna
La farò che principali organismo internazionale dedicato alla soluzione dei problemi dell'alimentazione
E l'agricoltura e dello sviluppo rurale con i suoi centocinquantadue Paesi membri che includono tutti quelli più bisognosi
Guarda con grande entusiasmo e danni reazioni a questa lodevole iniziativa del governo italiano
Questa conferenza conferma in modo indubitabile il rinnovato interesse dell'Italia verso l'aiuto ai Paesi emergenti e per la corte l'azione internazionali
Rendiamo omaggio a questo nuovo ruolo dell'Italia che divenuta negli ultimi mesi un pelo Paese guida nelle iniziative
Oltre alla lotta contro la fame nel mondo e il sottosviluppo
La FAO e particolarmente soddisfatta
Chi essere Esham stata coinvolta in progetti di cooperazione con il governo italiano nel campo dell'aiuto alimentari e il programma di sviluppo
Durante gli ultimi dodici messi l'Italia ha canalizzato tramite la favola ai Paesi emergenti cerca trentacinque miliardi tale somma non include di fondo devolute alla riserva internazionale per l'aiuto alimentare di urgenza e al programma alimentare mondiale i quali sono tutti i programmi di aiuto diretto e concreto riporti né speciali gli speciali modo ai Paesi più poveri e alle popolazioni più bisognose
Non va dimenticato in altri che dal momento in cui il Presidente del Consiglio senatore Giovanni Spadolini ha lanciato alla conferenza di Ottawa la sua proposta di aumentare la produzione alimentare nei paesi in via di sviluppo e di garantire una maggiori sicurezza alimentari mondiali la FAO si è messa in moto per offrire il suo appoggio al Governo italiano e alla comunità ecco europea per dare seguito alla costruttive proposte italiane nel campo degli aiuti allo sviluppo
Ci è particolar mente grato ricordare utile iniziativa italiana ha avuto un'ulteriore spinta del Prix lampi l'intervento del ministro Emilio Colombo a Parigi alla conferenza dei Paesi meno sviluppati
In questo contesto mi preme sottolineare di un ruolo determinante degli organismi multilaterali
Sia nell'aiuto alimentari che nell'assistenza lo sviluppo ci ho non implica che l'aiuto bilaterale non sia egualmente importanti tutt'altro
Bensì voglio dire lì l'aiuto bilaterale try benefici per doppie laiche l'aiuto multilaterale tra i benefici dall'esperienza sia della competenza tecnica e delle iniziative politicamente neutrali delle organizzazioni internazionali
La FAO e Speziali Satta particolarmente nel problema del sottosviluppo agricolo della lotta contro la fame nell'aumento della produzione alimentare i e nella promozione dello sviluppo rurale con un piccolo bilancio del poco più di un sentina io due milioni di dollari annui la fauna è riuscita grazie alla sua trentennale esperienza a mobilitare tre miliardi di dollari lo scorso anno per investimenti nell'agricoltura
Per aiuti alimentari e per altri interventi dei sviluppo rurale
A un paese come l'Italia
Proiettato con un nuovo slancio verso la soluzione dei problemi della famiglia
La FAO può offrire la sua esperienza in questo campo e il canali dei suoi programmi speciale l'intervento nei paesi di sviluppo
Un modo estremamente efficaci di avviare un programma concreto dico lavorazioni tra l'Italia e la FAO e quello dei progetti molti bilaterali in questi progetti il Paese donatore mantiene la sua identità indicando sia la natura che la priorità dell'intervento settoriali
E la FAO si offre come strumento esecutore del progetto
Questo tipo del programma rappresenta una parte nasce tra l'aiuto bilaterali e gli organismi internazionali fu avviata a suo tempo con alcuni Paesi del Nord Europa
Con ottimi sul tardi
E in corso adesso con una decina dei Paesi donatori
E nostra speranza che tra le molte possibili iniziative le cooperazioni l'Italia possa divenire in special modo la forza motrice della riserva internazionale per l'aiuto alimentari d'urgenza
Che insieme al Programma alimentare un mondiali l'unica vera fonte di aiuto alimentare multilaterali
Questa riserva
Stabilita dall'Assemblea generale dell'ONU
Amministrata della FAO dal Programma alimentare mondiale si è prefissa per il momento un tetto annuale dei cinquecento mila tonnellate di seriali ti costituisce un minimo indispensabile per fronteggiare i situazioni purtroppo sempre più frequenti di emergency alimentari
I contributi a questa riserva
Possono anti effettuarsi in denaro che potrebbe essere usato per acquistare derrate alimentari nel Paese donatori o altrove
Vorrei concludere rivolgendo quindi un appello alle autorità competenti italiani
Affinché decidano di stanziare almeno una parte
Dei fondo disponibili per questa riserva e per il Programma alimentare mondiale che secondo la FAO rappresentano la maniera più rapida e più efficaci per alleviare la tragedia la tragedia che la Fabbri nel mondo
Un grazie molto cordiali da parte del direttore generale la fa
Grazie
Parola al signor Vavassori ora lombardi assistente del presidente dell'International Fund for Agricultural development
Adesso presente e chiese specie alloctone Fonit convettivo Massa presente
Anch'io ho detto e stinco esporta e speranze fa sentire che per specie saldi presidente attinse Master Fund
Farà il carcere il dipartimento Massa al sedere
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Ringrazio anche lista per aver voluto essere presente alla nostra conferenza e adesso però la parola all'onorevole Antonio Giolitti commissario allacci per la politica regionale Licci indirizzerà il suo discorso grazie
Signor presidente signore e signori
Una ventina di anni fa all'epoca in cui perdeva anche a livello culturale il dibattito sul Mezzogiorno in un gruppo di amici baleno all'idea presto abbandonata di dar vita a una rivista che avremmo voluto intitolare la questione settentrionale
Con l'intento polemico di chiamare in causa le responsabilità culturali e politiche del nord di mettere in evidenza l'interesse del nord alla soluzione dei problemi del Sud giù di sottolineare l'interdipendenza tra nord e sud e addirittura la dipendenza del nord dalla sorte riservata al Sud giù
Questo episodio mi è venuto alla memoria nel corso di riflessioni sul problema nord-sud o su scala mondiale
Perché mi pare che anche qui perdura una mentalità diciamo Nord centrista una mentalità cioè sostanzialmente egemonica
Dalla quale scaturisce un messaggio semplicistico e arrogante che si può ridurre a tre parole fate come non voi
L'abbiamo sentito risuonare di recente l'orrore di voler imporre un modello irripetibile si aggrava quando a quel modello si pretende di conferire il significato quasi di una sfida ideologica contrapponendo la dottrina del libero mercato alla dottrina della pianificazione
Di questo passo si rischia di perpetrare una sorta di genocidio ideologico nel Terzo Mondo che non sa e non vuole e non può imitare quel modello e adottare quella dottrina
A ciò si aggiunge un altro rischio
Quello di cancellare la specificità del problema nord-sud di ritorno cioè ha un variabile dipendente del confronto bipolare esto Ovest e di escludere così un ruolo proprio dell'Europa
Che invece può essere decisivo per condurre il problema nord-sud giù dal conflitto alla cooperazione
E questa è appunto la domanda alla quale con il mio intervento vorrei fornire qualche elemento di risposta
Che cosa ha fatto e che cosa deve fare
L'Europa occidentale e in particolare la comunità europea
Per svolgere un proprio ruolo riguardo al problema Nord sul
La politica della comunità nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo
Si sviluppa
L'unico due direttrici
Distinte e convergenti
La prima è quella delle azioni a a livello mondiale
Come l'aiuto alimentare gli accordi commerciali con i Paesi dell'Asia e dell'America Latina il sistema delle preferenze tariffarie generalizzate
L'aiuto finanziario e tecnico ai Paesi non associati in America Latina e in Asia
A seconda direttrice è quella degli accordi regionali questi comprendono sia le convenzioni di norme la prima e la seconda con di Paesi designati con la sigla ACP Africa Caraibi Pacifico sia gli accordi con i Paesi mediterranei del Maghreb il Mascetti e Israele
Già il Trattato di Roma prevedeva una sorta di rapporto privilegiato l'associazione per quei Paesi del Terzo Mondo che avevano legami storici con alcuni membri fondatori della Comunità economica europea
Dopo la loro indipendenza del mille novecentosessantatré fu conclusa congressi una convenzione che prese il nome di gli ha un de dal luogo dove fu firmato l'accordo e che diede vita
Alla prima associazione Euro-Africana
A questa prima convenzione un'altra ne eseguì dello stesso nome la cosiddetta Yawm de seconda nel mille novecentosessantanove la cui validità si protrasse fino al mille novecentosettantacinque
In quell'anno tra la comunità e gli stati d'Africa dei Caraibi e del Pacifico allora in numero di quarantasei
Fu firmata la prima convenzione di Lomé a cui è seguita la seconda entrata in vigore il primo gennaio di quest'anno essendo nel frattempo i Paesi a CPT passati a cinquantotto
Non starò qui a ricordare cose largamente note a un uditorio di specialisti
Vorrei solo sottolineare alcuni punti essenziali della convenzione di Lomé
Primo la cooperazione commerciale
Quasi tutte le merci originaria dei Paesi ACP hanno libero accesso al mercato comune
Le eccezioni rappresentano meno dello zero cinque per cento del volume degli scambi e concernono prodotti che hanno a che fare con la politica agricola comune
Nessun obbligo il Fatto ai Paesi ACP di accordare vantaggi alla comunità e si tuttavia devono uniformarsi alla clausola della nazione più favorita e assicurare agli Stati membri della Comunità lo stesso trattamento riservato alle merci provenienti da altri paesi industrializzati misure speciali sono previste in materia di promozione commerciale
Per sviluppare l'interesse del consumatore ai prodotti provenienti dai paesi ACP
Secondo punto
Importante caratteristico della convenzione di nome lo Stab ex
Che è un meccanismo di stabilizzazione dei proventi da esportazioni ed è considerato l'elemento più innovativo più importante introdotto nei rapporti commerciali con i Paesi ACP
Grazie ad esso una comunità per tutta una serie di prodotti che per lo meno a seconda arriveranno a quarantaquattro garantisce a questi Paesi un livello minimo di reddito da esportazione
Prevedendo un indennizzo per l'ipotesi di una diminuzione dei prezzi dovuta sia ad avvenimenti locali sia una congiuntura economica sfavorevole nei Paesi comunitari
Lo stabile ex è lo strumento principale per assicurare ai paesi in via di sviluppo da cui economia come noto dipende per la maggior parte quasi interamente dall'esportazione di una o più materie prime una stabilità delle entrate un minimo cioè su cui poter contare per poter programmare il loro sviluppo economico
Terzo punto la cooperazione finanziaria e tecnica che si attua attraverso il cosiddetto sesso fondo europeo di sviluppo e la Commissione della comunità né la principale gestionali
Nella convenzione di Roma sono previsti i modi di finanziamento e strumenti finanziari diversi prestiti e sovvenzioni e condicio a condizioni speciali sono erogati nel quadro di un programma di aiuti convenuto con ciascun Paese all'inizio del periodo di applicazione di ciascuna convenzione
Una parte dei crediti dal Fondo è riservata per gli aiuti in caso di catastrofe e lo stesso fondo gestisce le sovvenzioni per il finanziamento dello stabile ex e la Banca europea degli investimenti invece che gestisce altri strumenti finanziari come i capitali di rischio per i progetti di industrializzazione e i bonifici di interesse che la banca stessa consente sulle risorse proprie
La comunità ha posto alla base della convenzione il riconoscimento dei suoi partners su una base di eguaglianza di rispetto della loro sovranità e della loro concezione dell'economia e della società
E se ha inoltre dato vita a un meccanismo che toccando tutti i campi della cooperazione economica relazioni commerciali cooperazione finanziaria e tecnica cooperazione industriale ha permesso di dare risposte specifiche
Appropriate ai problemi più diversi
Diversi non soltanto dal punto di vista diciamo dei settori ma per la loro natura anche rispetto all'ambiente diciamo giro economico garantendo nello stesso tempo la sicurezza e la prevedibilità
Delle relazioni di cooperazione che così si vanno a stabilire
Ora è ora aggiungere a questa
Rapida indicazione di quelli che mi sembrano gli aspetti qualitativamente più importanti della convenzione
La la comunità e i Paesi ACP vorrei giungere qualche cifra
Per dare un'idea delle dimensioni quantitative
L'aiuto previsto dalla seconda convenzione di Lomé per il periodo mille novecentottantuno mille novecentottantacinque è stato portato
Da quattro mila trecento milioni di dollari tra sette mila duecento milioni di dollari in totale tenendo conto delle azioni a livello mondiale il contributo della comunità
Rappresenta quasi il cinquanta per cento dell'aiuto pubblico Allo sviluppo
Erogato dai paesi industrializzati
Il rapporto al prodotto interno lordo sia l'aiuto pubblico sia il volume delle importazioni dai Paesi in via di sviluppo
Dico sia l'aiuto pubblico sia il volume delle importazioni della comunità e dei paesi membri raggiungono un livello nettamente superiore a quello degli Stati Uniti e a quello del Giappone nel corso dell'ultimo triennio
Per quanto riguarda gli investimenti diretti nello stesso periodo il livello della comunità e dei paesi membri della stessa
Di poco inferiore a quello degli Stati Uniti
I quali come è noto hanno storicamente direi sviluppato sempre una intensa attività di Investimenti diretti all'estero e quindi anche nei Paesi del Terzo Mondo
Ma voglio insistere soprattutto sugli aspetti qualitativi di questa azione comunitaria
La cooperazione ha preso forme nuove certamente più efficaci sono stati inventati negoziati e messi in opera strumenti originali che hanno permesso una collaborazione positiva e fruttuosa con i paesi del terzo mondo
E tuttavia bisogna constatare ahimè che tutto questo non è sufficiente anzi e di gran lunga insufficiente i divari tra livelli di reddito vanno aumentandola ma soprattutto tali problemi assumono dimensioni drammatiche e su di essi vorrei ora richiamare brevemente l'attenzione come ha fatto del resto con ben maggiore autorità e ampiezza
Il rapporto Brahms
Che su questi problemi si sofferma con particolare impegno
Primo problema la politica agroalimentare
Il dramma la tragedia della fame nel mondo la situazione alimentare mondiale testa crescenti preoccupazioni e la lotta contro la fame nel mondo è stata definita dalla Presidente del Parlamento europeo come la più grande sfida del nostro secolo
In tutti i paesi in via di sviluppo si constata un grave squilibrio alimentare i mercati alimentari sono sottoposti a forti tensioni i Paesi esportatori possono a malapena seguire l'espansione della domanda dei paesi in via di sviluppo
Che hanno raddoppiato le loro importazioni di cereali tra il mille novecentosettanta e il mille novecentottanta e degli altri grandi importatori come l'Unione Sovietica
La fattura alimentare e sempre più onerosa per i Paesi in via di sviluppo a causa di una diminuzione del tasso di autosufficienza alimentare di un aumento del costo degli approvvigionamenti
In Africa in particolare la situazione diventa drammatica per l'insieme degli ACP Africa nello scorso decennio il tasso di incremento della produzione agricola è stato dell'uno virgola quattro per cento l'anno in media vale a dire lametta del tasso di crescita della popolazione che è stato del due virgola otto per cento l'anno
Ventitré Paesi pari a circa tre quarti della popolazione degli ACP hanno registrato una riduzione sensibile della produzione agricola per abitante
Il Parlamento europeo con il dibattito sul rapporto dell'onorevole Ferrero l'anno scorso
E successivamente con varie prese di posizione attirato vigorosamente l'attenzione di tutta l'opinione pubblica comunitaria sulla gravità del problema e sull'urgenza di adottare iniziative e provvedimenti efficaci
Una parte notevole dei programmi di cooperazione della comunità è riservata al settore agricolo
In base alla programmazione del quinto fesso il fondo europeo di sviluppo si prevede nell'ambito della convenzione nome seconda che va oltre il trentanove per cento delle risorse programmabili pari a oltre mille e duecento milioni di scudi unità di conto europea si è riservato a tale settore vanno anche considerate le risorse assegnate allo Stade ex in cui ho parlato momento fa cinquecentocinquanta milioni discuti che agli investimenti nei settori agroalimentari un'attenzione particolare riservata alla ricerca agronomica e alla formazione di specialisti ed i quadri medi
Ai programmi educativi in campo rurale la comunità provvede anche a seconda dei progetti agli studi di fattibilità alla formazione di esperti alla fornitura di materiale alla realizzazione di opere idriche tenendo presente l'esigenza di utilizzare al massimo possibile la manodopera locale e di formare i quadri locali per la gestione dei progetti e questo è un aspetto essenziale diciamo del metodi di cooperazione instaurato tra comunità e paesi ACP
Questo sforzo di mettere in valore di scoprire addirittura il mettere in valore le risorse locali a cominciare dalle risorse locali umane i programmi di aiuto per i Paesi non associati principalmente da Asia ed America latina danno grande importanza allo sviluppo agricolo e alla crescita
Della produzione alimentare tra il mille novecentosettantasei e il mille novecentottantuno sono stati stanziati più di cinquecentotrenta milioni di scudi per i Paesi in via di sviluppo non associati sì molata dalla iniziativa italiana che si è sviluppata con gli interventi del ministro Colombo al vertice di Ottawa alla Conferenza di Parigi sui Paesi cosiddetti meno avanzati e più recentemente alla FAO
La commissione due settimane dopo la conclusione della conferenza dell'ONU a Parigi sui Paesi meno avanzati alla prima metà di settembre che ha messo in luce la situazione particolarmente drammatica dal punto di vista alimentare di questi trentuno Paesi cosiddetti meno avanzati
Sì anche un elemento eufemistico in questa terminologia in Europa si chiama numero Prosperi Paesi più poveri del i Paesi sottosviluppati si chiamano in via di sviluppo adesso questi purissimi si chiamano meno avanzati dicevo che di fronte a questa situazione la commissione ha proposto un aiuto alimentare eccezionale nell'ambito Tel Bilancio ormai striminzito della comunità un aiuto di quaranta milioni di scudi che dovrebbero fornire a quei Paesi alimenti equivalenti a duecentotrenta mila tonnellate di cereali
Vale a dire il quattro virgola quattro per cento delle loro importazioni nel mille novecentottantuno oltre ad altri prodotti
La commissione ha inoltre messo appunto gli orientamenti e le misure per un piano d'azione generale di lotta contro la fame in tutti i Paesi in via di sviluppo da orientare far procedere in quattro direzioni fondamentale un'azione speciale alimentare la definizione e l'attuazione di strategie alimentari azioni a livello regionale un contributo più importante alle azioni internazionali e direi in modo particolare a quelle che vengono condotte da organizzazioni non governative come vengono chiamate
Questi orientamenti sono stati approvati al Consiglio dei ministri della comunità per lo sviluppo che si è tenuto il tre novembre scorso quindi un mese fa
Nello stesso tempo la comunità deve rafforzare tutte le azioni che da essa dipendono specie nel quadro della politica agricola comune per esempio la conclusione di contratti pluriennali di fornitura di prodotti alimentari che pure un'altra linea di azione che può avere delle prospettive interessanti
è prevista una cooperazione più stretta con la FAO
Come è stato proposto recentemente dal mio collega Edgard Pisani alla fine di al fine di meglio equilibrare l'aiuto alimentare che dovrebbe essere temporaneo come un aiuto allo sviluppo affinché ogni paese sia responsabile della propria economia della propria crescita della propria produzione agricola
Secondo problema
Prioritario quello dell'Energia
Il tasso di crescita nei Paesi in via di sviluppo è più elevato di quello dei Paesi industrializzati
E la loro domanda di energia aumenta più rapidamente via via che essi procedono alla urbanizzazione alla industrializzazione alla elettrificazione
Entro il mille novecentonovanta le loro importazioni di petrolio potrebbero quasi raddoppiare passando da quattro
Virgola cinque a otto milioni di barili al giorno duplice eh l'obiettivo cui devono mirare in questo campo i Paesi industrializzati permettere ai paesi in via di sviluppo di ottenere sul mercato mondiale le forniture di petrolio sufficienti per il loro fabbisogno e contemporaneamente aiutarli a contenere gli aumenti della loro domanda di petrolio
Mettendoli in condizione di sviluppare efficacemente fonti alternative
Io credo che noi possiamo fare molto a livello europeo abbiamo fornito un buon esempio nel campo degli aiuti per l'energia
L'anno scorso i paesi membri e la comunità si sono impegnati insieme per prestiti sovvenzioni nella misura di circa un miliardo di dollari
Avvieremo questo nostro sforzo anche ricorrendo in misura maggiore alla Banca europea per gli investimenti
Ma questi sforzi dovranno essere associati ad azioni da attrae a rizzare in un quadro internazionale più ampio
Che coinvolgano tutte e tre le parti in causa produttori di petrolio Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo in un intreccio ben coordinato i rapporti multilaterali bilaterali e regionali
La comunità sostiene la proposta di cui si è parlato al vertice di ottavo alla conferenza di Nairobi anche a Cancun
Per la creazione di una filiale speciale della Banca mondiale la quale dovrebbe permettere il miglioramento e l'aumento dei programmi di prestiti in campo energetico e alla quale dovrebbero partecipare insieme ai Paesi in via di sviluppo i Paesi esportatori di petrolio e gli industrializzati
Terzo
Problema
Pure assillante
E quello del finanziamento dei disavanzi di bilancia dei pagamenti
Il rincaro costante del prezzo del petrolio e dei beni di investimento di cui i paesi in via di sviluppo devono continuare l'importazione se non vogliono vedere le loro condizioni di vita deteriorarsi considerevolmente hanno fatto registrare negli ultimi due anni in quei Paesi una inflazione un tasso inflazione medio del trenta per cento
Il disavanzo esterno dei paesi in via di sviluppo importatori di petrolio non può che aggravare assistant il divario di crescita delle loro importazioni rispetto alle esportazioni
Secondo una stima recente del Fondo monetario internazionale
Il deficit potrebbe raggiungere novantasette miliardi di dollari nel mille novecentottantuno dopo essere passato da trentotto a ottanta miliardi di dollari tra il mille novecentosettantotto e il mille novecentottanta l'onere annuale dell'indebitamento dei Paesi in via di sviluppo è passato dal quindici per cento del volume delle loro esportazioni nel mille novecentosettantadue al venticinque per cento dello stesso volume nel mille novecentottantuno
Di cui quasi la metà per pagamento di interessi
Se non si intraprende a livello mondiale un'azione adeguata tale dimensione del problema ci si troverà di fronte a un'alternativa catastrofica
O arresto del processo di sviluppo di quei Paesi con relative conseguenze sociali e politiche
Ho una grave minaccia per la stabilità del sistema finanziario internazionale
La soluzione non può essere trovata che attraverso una operazione complessa che associ in uno sforzo solidale Paesi industrializzati paesi produttori di petrolio paesi in via di sviluppo
Nell'interesse di tutti e tre i gruppi più che mai legati su questo terreno da uno stretto rapporto di interdipendenza
Non è inutile ma devo ammettere che non è neppure confortante
Ricordare che le linee essenziali di un misto di una siffatta operazione erano state indicate dal governo italiano già nell'aprile mille novecentosettantaquattro con il discorso che a suo nome io mi trovai a pronunciare in qualità allora di ministro del Bilancio alla sesta sessione speciale dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite
E successivamente quelle stesse linee vennero riprese precisate dall'allora governatore della Banca d'Italia Guido Carli
Sono passati quasi otto anni e il problema invece di essere avviato a soluzione si è ingigantito ha raggiunto le dimensioni catastrofiche che ho prima indicato con poche cifre
Ma rimane pur sempre valido per questo problema e per gli altri
L'approccio fondato sulla piena consapevolezza dell'interdipendenza
Con tutte le sue implicazioni economiche finanziarie istituzionali politiche conviene insistere di instancabilmente
Speriamo che sia vero il detto secondo il quale repetita iuvant
Animato da questa speranza vi ringrazio di avermi pazientemente sentito ripetere valutazioni e considerazioni in gran parte a voi già note
Che tuttavia non dobbiamo stancarci di ribadire e se possibile di rendere più convincenti e più operanti
Allora io ringrazio l'onorevole Giolitti e tramite lui
La commissione vera avrei voluto essere autorevolmente presente alla nostra conferenza che come loro sanno si conclude stamattina
Adesso
Dopo questo slittamento dovuto al fatto che finora non abbiamo mai avuto un momento di tregua abbiamo avuto una media di trenta in venticinque trenta interventi al giorno oltre alle comunicazioni agli interventi
Precostituiti siamo riusciti a svolgerli perché abbiamo gestito attentamente il tempo la situazione western in cui intendo rendervi corresponsabili
Noi abbiamo devi interviste i presenti al programma ne abbiamo presenti sette stante che l'onorevole Malagodi sarà assente e il signor bulletti individui non abbiamo ancora notizie quindi e per il momento pensiamo che dolcissimi allora ci sono sette onorevole pure se ci sono sette interventi politici
Io ritengo che il tempo richiesto dovrebbe essere tra i quindici venti minuti sulla raccomandazione vistare ai quindici e la possibilità
E adesso noi dobbiamo programmare il secondo lo schema quindi Bergamo sette interventi qualora fossero venti minuti sono cento quaranta minuti quindi sono due ore e venti se fossero un quarto d'ora siamo intorno alle un orientale due ore sono quindi se non ritenessimo questi tempi ci stiamo perché poi c'è il discorso di Colombo il quale a sua volta ha fatto sapere che all'una e mezza c'è il Consiglio dei ministri quindi potremmo sviluppare i nostri lavori quindi io do al subito la parola in questo ordine
L'onorevole Luciana Castellina l'onorevole Kundera l'onorevole Aiello
La senatrice Bondi il vero l'onorevole Pajetta e l'onorevole Bonalumi
Ecco io appunto ho detto le esigenze dell'orologio d'altro canto questo è un dibattito politico sappiamo che a differenza dei contributi tecnici
Qualche volta un minimo di di spazio può essere richiesto per lo sviluppo di un pensiero con queste raccomandazioni che sono dovute alla considerazione dell'orologio do la parola all'onorevole Castellini
Ma debbo dire che la tentazione in un convegno come questo è
Mi scuserete editing subito
L'aiuto e cioè d'ispirazione stessa della cooperazione allo sviluppo per carità non diamolo
Perché l'esperienza come è noto prova che di solito serve assai più con loro che aiutano su che coloro che debbono essere aiutati non è semplifico neppure siamo fra gente che queste cose le ha sentite mille volte e non cercherò certo di convincervi in quindici minuti di questa affermazione
Sì ho fatto questa premessa e solo per sottolineare che innanzitutto credo assai poco al discorso sugli zero trentasei zero sessantacinque persino uno per cento credo per esempio che un diverso e buon accordo sullo zucchero o sulle molti fibre tanto per fare due esempi sia ben più importante di un aumento dello zero virgola zero uno per cento degli aiuti
Credo soprattutto che una diversa ripartizione del potere nella gestione dei grandi organismi economici finanziari internazionali Fondo mondiale la Banca mondiale piazzare Betty gran lunga più importante per i Paesi in via di sviluppo
Che non tutto questo stracciarsi le vesti che tutti facciamo sul rapporto Nord sud da parte di chi poi questo potere in questi organismi come sapete non intende affatto mollarlo
E per stracciarsi le vesti dibattito del Parlamento italiano finito ieri sera è un vero monumento ad ogni modo non è di questo che si deve parlare qui cercherò di attenermi strettamente all'ordine del giorno
Bene a dire pur conservando tutte le riserve sulla politica degli aiuti e dunque su quella cosiddetta di cooperazione allo sviluppo e siamo andiamo là per ciò che è per verificare se almeno risponde ai limitati scusatemi intenti che si propone e allora solo alcune brevi e schematiche considerazione la legge trentotto
E formalmente quasi irreprensibile un meglio irreprensibile nei suoi primi sette otto articoli non a caso partoriti dopo un travaglio di un anno
Poi ce n'è un'altra trentina varata in poche settimane e che sono proprio brutti in cui anche l'opposizione parlamentare si Hawthorn Ullate
Accettando tutto quanto le veniva proposta era un i tempi dell'unità nazionale e ai non si finirà mai di dire
Quanto danno quell'esperienza arrecato dico brutti perché il bomber site Tassetto diciamo così istituzionale dei primi articoli io ne annullato dagli altri che hanno recepito e di fatto consentano di recepire criticamente tutti funzionamenti di tipo clientelare o di pressione e di fatto svuotano gran parte nel senso che la legge degli esempi tanto per essere concreti l'esemplare vicenda del chip si vale a dire il balletto di chi lo doveva presiedere c'è il ministro del Bilancio con ciò conferendo all'attività dell'organismo un significato prevalentemente commerciale
Oppure se dovrà essere presieduto dal ministro degli esteri con ciò conferendo all'organismo un carattere eminentemente politico vale a dire tale da tenere in conto gli obiettivi strategici della cooperazione anzi quindi miopie particolaristici del business questo dilemma di lana caprina è stato come è noto risolta pacificazione della nostre coscienza evitando di riunire comitato stesso
Quanto al comitato consultivo grande la vita democratica introdotta con la legge è riuscito
Anche qui come è noto a coinvolgere onesti e rispettabili organismi come i sindacati senza tuttavia dar loro alcuna responsabilità e potere un insegnamento anche credo importante su cui sindacati dovrebbe
ANSA nobili persino gli stanziamenti relativi ma riprova di quanto poco servano queste cose sapete tutti che tali nobili intenti non hanno voluto dire nulla in termini di una nuova politica economica il grosso il contributo italiano allo sviluppo arrestato
Quanto obbligatoriamente dovuto dall'Italia il nome della sua partecipazione agli organismi internazionali vale a dire i contributi fissi al cioè dallo me eccetera il resto della cifra
Sapete com'è stato speso dei centosettanta miliardi se non sbaglio le cifre destinati al fondo di cooperazione ne sono stati effettivamente spesi novanta di duecentottantotto per il credito dei aiuto trenta
Cioè quasi zero Quaglia dire in termini di politica economica nuova sicché l'obiettivo prefissato in qualche modo anche più lontana il non tanta due mi pare di capire
Che saremo ancora più indietro in sostanza mi pare non esistano assolutamente le premesse perché quanto deciso dal Parlamento possedesse fatto fallire
E nemmeno su un aspetto elementare della vicenda l'utilizzo del danaro e allora per colpa di chi come dicevo prima perché mi sembra che gran parte degli intenti della legge siano svuotati dei meccanismi esistenti e la questione fondamentale credo sia rapporto fra la legge trentotto sulla cooperazione allo sviluppo
La legge alla precedente legge Ossola sui crediti all'esportazione che è quella che realmente regola la nostra politica nei confronti dei Paesi in via di sviluppo sapete tutti benissimo che grazie al meccanismo previsto da quest'ultima legge tenuto conto dell'alto tasso inflazione esistente nel nostro Paese
Che assai più alto del tasso del sette settantacinque fissato per il credito dal club di Parigi ne deriva che lo Stato italiano per coprire lo scarto elargisce un enorme somma di danaro benissimo elargire questa somma di danaro se si tratta di elargire le in favore di una buona politica invece elargita questa somma di denaro alle aziende per le politiche che si determinano perché le risulta che lo Stato italiano e l'attrice queste norme somma di danaro che è gestita secondo la logica economico-commerciale la logica degli interessi delle aziende chi decide il Mediocredito centrale la strage
Che fra l'altro gestita con il contributo della P due
Secondo un'ottica che non ha nulla a che vedere con quella che dovrebbe ispirare
Una politica che si propone di stabilire un diverso rapporto nord-sud nell'interesse strategico e non lasciatemi dire mio per bottegaio interesse strategico dei paesi in via di sviluppo e del nostro fra l'altro questo è dunque il grosso del credito dell'aiuto del cosiddetto aiuto dell'Italia in un rapporto da dieci sia uno nell'ambito di Flat flussi finanziari dieci per il credito all'export e dieci per il credito aiuto ma non basta neanche questo perché va detto che la logica diciamo così
Imprenditoriale aziendalistica del credito all'export influenze determina anche la piccola quota del credito di aiuto giacché la pratica del meeting fa sì che anche i cosiddetti turni siano del tutto subordinata e questi interessi bottegaia
E non so se potrebbero fare degli esempi ma mi pare che se no se non fra qualche minuto
Ma so facciamo un esempio la FIAT decide che si debbono esportare verso i Paesi in via di sviluppo mille camion mettiamo per cento milioni di dollari ottanta milioni risultano coperti dal credito all'export al sette settantacinque quindici venti dal credito all'aiuto al due e mezzo interesse qualche altro milione viene distribuito
Per da essere destinato agli studi di fattibilità all'assistenza tecnica alla formazione di quadri ma la logica che ispira anche queste altre voci resta pur sempre quella iniziale impressa
Dalla fine per vendere i suoi mille camion e che finisce per trascinare determinare tutto il resto
Io non dico che sia uno scandalo il credito commerciale può essere necessario
Lo scandalo è che sia usato nella logica aziendale particolaristica usando del danaro pubblico anziché secondo la logica politica o meglio di una diversa politica vale a dire chi decide tutto un organismo incontrollabile
Che non è autonomo dalle pressioni dell'impresa
Questa lettera e dalla situazione su cui si deve intervenire e fare in modo che siano modificati meccanismi tra duecentoventisette tra legge su credito all'export per far sì che il Parlamento che non si sa bene che cosa facciamo una sia messo in grado di esercitare un controllo reale e un coordinamento di fare politica insomma
In questo convegno so che si è discusso dell'ipotesi di ovviare alle deficienze certo sicure del dipartimento attraverso la creazione di un'agenzia
Io credo che la questione si possa studiare ma francamente nel diffido perché l'agenzia rischi di diventare oggi come oggi una succursale della Fracci e allora meglio il dipartimento che almeno un pezzo di Stato almeno teoricamente controllabile in via democratica certo non questo dipartimento questo dipartimento
Mi scuseranno quelli che ci operano con buona volontà
Io credo che non vada bene
Non va bene per via del tipo di gerarchizzazione esistente all'interno del ministero degli esteri secondo cui le ultime sue preoccupazioni sono l'emigrazione lo sviluppo non so quale delle due l'ultima ma il problema non è neppure questo è che non può funzionare un dipartimento
Di un ministero che non funziona
Il problema anche qui non è tecnico ma è politico
Occorre certo una riforma del ministero in questo ambito il dipartimento potrebbe assumere caratteristiche di agenzia nel senso di introdurre criteri di responsabilizzazione di funzionari
Di funzionale non in base a funzioni astratte ma obiettivi concreti su progetti finalizzati globali e da credo democraticamente fissati
Ma dicevo che il problema è politico in quanto è torna le considerazioni iniziali prima di chiudere che senso a proporsi seriamente un rapporto diverso col Terzo Mondo se non si modifichi innanzi tutto la collocazione la fisionomia il modello di sviluppo dell'Europa e dell'Italia nel suo ambito
Che vuol dire in poche parole un do verso un modello di sviluppo qui per esempio che senso ha parlare di politica di aiuto e di aiuto alimentare
Se non si modifica la politica agricola della comunità europea io lo capisco molto bene le ragioni di tanti
Africani per esempio i quali ai guasti del nostro aiuto reagiscono dicendo per carità lasciateci soli non vi impiccia
Meglio i tempi lunghi di un nostro sviluppo autonomie auto centrato che il vostro aiuto che ci induce ad uno sviluppo distorto e ancora una volta subalterno
Ora se vogliamo evitare che queste reazioni si estendano occorre però provare che non aiutiamo per a trovare nei paesi in via di sviluppo il luogo dove trovare le condizioni di miglior favore per reggere meglio non alle nostre difficoltà e competizioni sul mercato capitalistico mondiale
Per esercitare diciamo così una politica di imperialismo di secondo rango si tratta
Piuttosto di studiare cosa possano essere uno sviluppo integrato e non squilibrato fra Europa e terzo mondo e di collocare in questo ambito la politica di cooperazione allo sviluppo
Ma per farlo certo occorre all'un rapporto privilegiato Ustari
Con un il Terzo Mondo e che sconti anche la rottura le tensioni
Con gli Stati Uniti innanzitutto occorre cioè una politica europea che sia veramente io autonoma perché non cominciare a sottrarre i nostri scambi gli scambi fra Europa e Paesi in via di sviluppo o almeno parte di essi all'area del Tanaro cominciando a pensare seriamente al problema di una moneta europea
Ma politica autonoma europea significa naturalmente anche tante altre cose e soprattutto non esser più parte credo di un blocco politico economico e militare
Che nel suo insieme si colloca contro gli interessi dei Paesi emergenti oltretutto perché di mezzo c'è anche la guerra che nasce
Dal fatto che i Paesi in via di sviluppo sono via via ricattati dall'una e dall'altra grande potenza incapaci ambedue di garantire la crescita
Giochi e che giocano connessi come con le pedine di un pericoloso gioco di scacchi che fa rimbalzare le tensioni qui da noi allora essere in grado di fare una politica seria nei confronti dei Paesi in via di sviluppo significa sottrarre questi Paesi anche noi da questo gioco di ricatti
Significa costituire un punto di riferimento utile e positivo per un nuovo e comune sviluppo e vuol dire che vuol dire tante cose e lo ripeto vuol dire anche forse fra l'altro salvarsi dalla guerra
Grazie nell'onorevole cartelli
Adesso siccome onorevole Pajetta ha chiesto credo che siamo tutti concordi nel nel prendere atto di questa sua esigenza personale di eventualmente poter parlare prima dell'ordine che l'ordine parlamentare gli avrebbe assegnato
Ecco io chiederei nella residenza la possibilità di fare la modifica che consisterebbe nel far parlare adesso l'onorevole nel perché mi pare che per anche la vivacità della successione l'ordine precedente si presta nel senso che abbiamo sentito l'intervento l'onorevole cartelline sentiamo e consentiamo coi all'onorevole Pajetta se non ci sono obiezioni che non credo ci possono essere di essere il terzo intervento va va bene
Parente Tirone allora pregherei l'onorevole Gonella riprende la parola poi appunto ci sarà un'inversione rispetto all'altro ordine che però è legato fra considerazioni personali sempre
Scenari la presidenza signori
Ho avuto modo di dire
Proprio recentemente
Che i nemici peggiori
Se la strategia per lo sviluppo del terzo mondo
Sono i portatori di di regia
Di astrattezza
E di strumentalismo
Sono i peggiori più tenaci avversari
Perché rendono difficoltoso un discorso che deve essere invece serio sereno concreto
Tenendo presente le forze disponibili
E le condizioni generali dell'economia internazionale soprattutto dei Paesi industrializzati che dobbiamo dire ai Paesi industrializzati
Stringendo sono i Paesi dell'Europa occidentale
Gli Stati Uniti
E il Canada
E dimostra che il rapporto effettivamente fa il Paese europei e nordamericani e vissute e cioè il resto del mondo
Dal momento che e questo è dimostrato i Paesi a regime comunista sono totalmente assenti nella politica dalla strategia dello sviluppo
Il che significa che origina interno e non permette certe cose o col permette un altro tipo di sistema il sistema capitalista di aiutare gli altri o che alcuni hanno complessi coloniali cosa abbiam già agli Stati Uniti ed altri non hanno
Vediamo la parte mettiamo da parte questi dati ideologici di sistemi perché altrimenti il rallentamento dei Paesi del Terzo Mondo il loro sviluppo sarà accelera il rallentamento nulla si tutto
E tentiamo di parlare con molta concretezza
Gioco che e possibile fare nell'attuale contesto e lo sforzo di sovranità
Che politico e umano economico e sociale
Deve esser condotto non soltanto dai singoli Paesi medio-grandi organismi internazionali
Non l'abbiamo visto che con qualche difficoltà nei negoziati globali di uno yacht salire otto ad un minimo di interesse
Celato soltanto alla sovrapposizione di tesi una l'altro contrastanti
E anche se non siamo affatto rinegoziati Fo globali perché c'è un foro di discussione
Siamo coscienti che sulla possibilità di dare un indennizzo politico d'una certa omogeneità e coerenza presupporrebbe sì del terzo mondo certamente sono molto ridotte queste possibili
Allora votiamo agibili con certi sforzi in modo tale da poter determinare accordi ravvicinati
Forse un esempio non molto completo e non molto con molti risultati positivi checché se ne pensi Lavino di Cancun
Altre riunioni che posso esser fatte adulti in Regione Abruzzo e distruzioni a gruppi di Paesi perché certamente i Paesi del Sud-Est
Asiatica peso asiatici più sviluppati hanno problemi differenti Repesa africani pesa piccate Lafico strane difende quelli dei Paesi del Nordafrica o devi serafico occidentale e quelli del Nordamerica il sudamericano problemi differenti
Per regimi struttura differente quindi non c'è un'omogeneità del modello di sviluppo
Per quanto riguarda questi Paesi
Però noi dobbiamo qui dire che
Le possibilità che ci sono offerte da questa sensibilità internazionale dei Paesi industrializzati cioè dell'Europa del Nord America questi paesi in via di sviluppo
E estremamente interessante
E soprattutto poter Rita
è chiaro che alcuni paesi come la Francia e l'Inghilterra
Nel loro complesso di rapporti posti coloniali chi hanno
Hanno sviluppato con continuità l'accettazione di presenze di aiuto e tentano anche di portare come succede spesso dalla Comunità economica europea verso i paesi delle proprie aree che si are coloniali gli aiuti massicciamente
E ce lo ad una condizione differente rispetto a quello perché non si pozioni coloniale erano molto ridotte ed ogni caso l'approccio nostro differente del problema dello sviluppo
Però dobbiamo dire che lo sforzo che si sta facendo e in un momento in cui soprattutto in questi ultimi tre anni viviamo in una recessione internazionale
Che porta gravissime tensioni interne dei singoli Paesi industriale occidentale
E questo è un dato che bisogna esser se deve essere sempre presente alla nostra attenzione poi diremo per l'Italia in particolare
Perché è stato il momento di blocco di arresto o di volontà di blocco di arresto del flusso di aiuti verso il Terzo Mondo
Ma non tanto perché questo rappresentasse un elemento una non volontà di mancanza di solidarietà
Ma perché i problemi interni diventavano prevalente rispetto ai problemi esterni bisognava assicurare un tasso di sviluppo tale che potessi tale ricchezza per determinare con il successivo trasferimento
Opera di trasferimenti di ricchezza vi sono stati enormi
E questi industrializzati verso i Paesi in via di sviluppo
E non è soltanto il dato cui quattrocentocinquanta dei cinquecento miliardi di dollari di indebitamento verso i Paesi industrializzate Gianni Dessì in via di sviluppo
Che onda di dubbia lezioni importanti ma se questo va aggiunto il complesso ed era un medico enorme gli aiuti statuali gratuiti che vanno al di là del gelato
Finanziario un'altra serie di azioni di credo che vengono esercitate non controllate per via privata
L'ammontare dei trasferimenti effettive con difficoltà di ritorno sono veramente enormi rappa se non amasse però certamente rispetto alle esigenze insufficienti e limitati e questo dobbiamo dirlo e dobbiamo sottolinearlo perché altrimenti non ci sarebbe un problema
E se vi sono difficoltà a poter determinare il rientro di queste armi capitali
Né si può fare l'annullamento sic et simpliciter come alcuni propongono forse lo possono fare singolarmente acquistata anche non l'abbiamo fatto per sé alcuni Paesi estremamente poveri perché determinati equilibri gli esuli finanziari salterebbero non soltanto sul piano contabile ma sul triplo sul piano sostanziale visibili difficoltà di Nova flussi e di mobilitazione di risorse finanziarie verso questi Paesi
Il problema è di quantità ma anche di qualità di interventi finanziari
E quindi gli obiettivi che attraverso questa qualificazione delle di Karzai di raggiungere nei vari Paesi obiettivi immediati l'assistenza d'aiuto obiettivi che attendono a riformare le strutture di questi Paesi e questo il dato essenziale
E pone sotto l'impero di questi Paesi sono in grado di portare avanti un processo di sviluppo accelerato
I loro regimi sono in grado di poterlo fare
Ma di questo abbiamo che spesso in questi nuovi indipendenza abbiamo avuto che dieci anni successivi all'indipendenza una caduta verticale delle produzioni agricole eccezionali non parlo chiama tento delle di delle delle disponibilità pro capite
Parlo delle produzioni globali che sono cadute che soprattutto non sappiamo perché vogliamo spiegarci perché tenuto nell'un'attività coloniale ed io non c'è stata la capacità di non inserire attività nuove non c'è stata l'organizzazione commerciale l'organizzazione agricola e l'organizzazione di trasporti necessarie per poter mantenerle quel ritmo di produzione
E certo che per la maggior parte dei paesi in via di sviluppo di una possibilità diano tutto via un'autosufficienza alimentare se si mettono in moto Ipecac risibili di strutture agricole esistenti in quelle zone e sette alle venti si creano le strutture l'impostore anche burocratiche burocratiche e di gestione
Perché siamo ben lire
Dando l'afflusso di finanziamenti di investire mettiamo tutta disposizioni faccia labili sarà anche la Banca mondiale dal Burundi si può far questo
Però ecco il punto fondamentale questi programmi sponde lombarde sono perché sono giorni Paesi non annuserà una classe dirigente politica molto sensibile intelligente e anche preparata ma al di sopra un esistono e classe burocratica Lucio la formazione professionale non c'è niente adesso non presso lo Stato perché la da provvedere noi ma vediamo che c'è un un ostacolo formidabile a questi Paesi ogni popolo passi offre l'assistenza per organizzazione burocratica di strutture di programmazione ha bisogno di esecuzione perché incomincia ad essere come un interessamento a struttura interna di cui si è gelosi giustamente di proprie dipendenze ha come se formare nuove strutture con mentalità italiano francese omerica è una inglese tedesco olandese lo svedese possa essere poi un elemento sta coattivo dello sviluppo avuto alcune di quelle stesse forze di queste sinergie
Tempo presente questo dato che stima venti importanti ogniqualvolta noi facevamo la proposta riorganizziamo il dipartimento alla programmazione di partire dalla spesi parte dottore che c'era Adamo un non duro preciso non sono mossi problemi pensiamo noi abbiamo noi
E
Così certamente certamente insieme andavamo si è vantato amicizie Pajetta la cosa era differente per il semplice motivo che risolverà tutti i problemi oppure i sovietici il problema è uno lacci pantaloni militari che organizzava gli eserciti con le armi noi mandavamo per poter organizzare invece le risorse economiche poi parlate poterle portare avanti caro amico non ci sono queste qua e lo riporterà dobbiamo farlo in questo modo tentare di poter fare non so chi sia ridotta l'ha detta questa quasi a se stesso si qualifica molto bene
Perché bisogna che noi abbiamo diamo uno spunto sono entrato in questi due SARS non sono noi dobbiamo dare un aiuto fondamentale ad organizzare questi Paesi e premuto fondamentale altrimenti non ci sono gli interlocutori tecnici
Quindi la cooperazione umana che l'Italia è più d'ogni altro Paese contare ex-cantante essenziale per testi paese
Essenziale che non guarda l'ideologia e non guardi oggi è se è vero come è vero che il ministero agito verso paesi che certamente ideologicamente non solo invasero civiltà ma in questi paesi agito più muto ogni altro Paese perché dell'aiuto allo sviluppo non divideste dei condizionamenti di un logico vi deve essere indifferenza ideologico politica se si vuole arrivare alla posta di terminare certi tipi di sviluppo
Ed antitesi la stessa comunità per molti motivi non considerava dicono alcuni Monza dico che è stato lo sforzo massimo dell'Italia
Però ripeto quello titoli l'altro limite
E l'altro edite noi dobbiamo poterlo comprendere quale l'altro limite che estremamente importanti interessanti
Vorrei dire il caso dell'Italia ma i casi anche di novità internazionali tutti dicono che l'Italia stenta con molto rilento le poche risorse che va a destinare alle che va destinare alle ai paesi in via di sviluppo
Io vi posso dire scientemente che gli organismi internazionali all'ultimo di spesa inferiore al ritmo di spesa italiani
E questo è un dato di fatto
Nessuno ne parla forse Giolitti possibile qualcosa sui tempi di erogazione Demetz perfetta
Ma voi a questo punto dobbiamo dire che come tali
Puramente avuto uno sviluppo in questi ultimi tre anni del gusto rétro globale
A livelli minimi
Livello zero lire l'uno uno e mezzo
Abbiamo inventato raddoppiato o triplicato immersi in pegno presso l'esempio di sviluppo
Perché ritenevamo che non dovesse estremo se condizioni interne a poter est un condizionamento adorabili che risulta che dove sta il fatto è che desse Silupa
E quando si dice che non si può spendere
Bisogna stare attenti se le procedure di stessi dallo Stato italiano che sono valide almeno fino a un certo punto per le spese all'interno d'Italia sono valide per gli aiuti internazionali non sono banali
Dalla decisione di spesa l'erogazione passa da sei mesi a un anno ma perché le accelerando al massimo tutto il sistema di controllo di Visconti esistente
E allora dobbiamo dare queste procedure di spesa per gli aiuti allo sviluppo specificatamente come dobbiamo modificare anche coinvolgendo la presenza del sistema bancario italiano
Che può essere interessato anche attraversa pareggio Ossola ma che queste ingrassato attraverso anche le di parte dello sviluppo perché è un aiuto di padre coinvolgeva tale da aumentare le disponibilità effettive
Si sorride aiuto pari a mille e possibile pubblicitari finanziamenti pari a quattro mila se sono adeguatamente strumentalizzati se sono adeguatamente organizza poi un altro ostacolo limitazione cioè noi non possiamo imporre ai paesi in via di sviluppo il nostro modello di sviluppo Gildo questi solido si programma
Dobbiamo sapere le loro quali sono i nostri programmi
Perché sui loro programmi lo dobbiamo regolare il nostro aiuto nella generosa
Ed è la nella nella nel rispetto fermissimo dalla loro indipendenza del nuovo modello di sviluppo vanno posa imporre modelli di sviluppo nostri ai paesi in via di sviluppo dove le braccia i programmi le indicazioni di addetti magari poi daremo la sostanza tecnica questi programmi e dobbiamo dare il giudizio se questi pongono almeno secondo i nostri giudici a quello a quel tipo di sviluppo però ecco il punto fondamentale se noi a questo tipo di sviluppo poi e diciamo accettiamo le proposte che vengono trovate presidi di sviluppo però sappiamo che stesse Che paradiso di queste proposte non sono conducente avuto poco barile campa qui come in altri settori non raggiungiamo l'obiettivo ma pur dobbiamo farlo
Chi dice che vada dall'imporre adoperati quotarsi approda negativa il nostro modello di sviluppo in un determinato settore sono loro che devono proporre ne possiamo dall'aiuto tecnico alla proposta alle norme vigenti
Perché si può fare una se dovessimo fare una programmazione mondiale Jorge Costa e Biondi situazioni non saremmo in grado nemmeno con i più sofisticati computers a poter realizzare alcunché euro avremo gli strumenti per poter fare quindi il problema non è di semplicità come si tiene e possesso soltanto nuovi stanziamenti campi stanziamenti quantità importanti qualità importanti organizzazione importante e soprattutto a dire col problema Rafale che una componente e non e tutti i problemi del sottosviluppo Saffo dalla per un elemento di urgenza che deve essere come giustamente qua stato rilevato de da Giolitti resta soltanto momentaneo per evitare cui distorsioni la struttura agricola di quei Paesi
Anche sul piano stessa alimentare si è stabilito a rituale grano imprese che quindi soltanto ma esse poco so od altro non è possibile che poi si possa ricapitolare alimentazione in un certo modo
Quindici milioni
L'ho quasi finito
E quindi io direi
Per fare confusione in estrema sintesi di alcune cose purtroppo in quindici ultimo si riesce a poteri esprime tutto qua noi riteniamo
Per quanto riguarda l'Italia
Deve essere maggiormente presente e l'ultima con maggiore incidenza negli organismi internazionali preposte allo sviluppo portando questa caricati indifferenza ideologicamente l'aiuto allo sviluppo
Ed è importante e del rispetto del sistema
Secondo punto lo dobbiamo fare in modo negli organismi internazionali determinare una collaborazione feconda fra gli organismi D'Alema di parte dello sviluppo e questo organismo internazionale
Nuotare dar vita a determinare la possedeva di me sinergia di sforzi cioè la possibilità i nostri programmi possono integrare altri parametri l'interazione e viceversa lo scambio di informazione accelerate preventiva
Terzo punto
Dobbiamo fare in modo che si possa determinare con i paesi in via di sviluppo raggruppamenti regionali come se fatta nell'Africa australe estremamente importanti prevedere i problemi secondo un'area più vasta più complessa che determina anche un affinamento tecnico al riguardo e questo dobbiamo noi poderosa lenta
Quarto punto metà rispetto agli uomini
Lo sviluppo si raccolgono uomini cioè a coloro che sanno che possono insegnare sviluppare anche la delle tecniche
Non si talvolta asserendo di tecnologia sofisticata che resta nei cassetti e che per giunta è presente un vento contro lo spaccio di calore preferivo che questo non è possibile in alcuni Paesi potrà determinare
Ah bisogna portare soprattutto questa in questo alcune organizzazioni italiane professori cooperative per esempio a metodo perfettamente nel settore agricolo
Comprendendo il problema della presenza umana e del rapporto pertanto dell'istruzione tecnica che la formazione dei quadri è una foto e della dirigenza tecnica a questo riguardo perché l'elemento base evidentemente essenziale nella politica di sviluppo di un Paese in via di sviluppo
Altro punto importante che riguarda poi essenzialmente
Essenzialmente noi con con l'Italia da orientare le quantità disponibili finanziamenti in relazione alle capacità di spesa alle possibilità effettive di spesa
Entrare stanziamenti Marocco prossimità effettive di Est alle stesse
E così soltanto la ferocia di volontà politica ma non è la capacità poi di potere andare avanti a a riguardo popolazione di contatti
I contatti livelli di gruppi di Paesi lutto pesi che ad un certo punto imita
Moda capo della fondali
Questi problemi con una certa facilità per evitare che muore semplici questo vi sia una distrazione una concentrazione di sport non a pioggia ma la concezione di sforzi modale di affrontare due tre quattro settori ovattati parte dello sviluppo a tre quattro settori fondamentali al cultura energia e irrigazione tacco istruzione professionale trasporti
Credo che elementi importante fondamentale
E direi per quanto ancora ci riguarda sul piano strettamente strettamente politico verifichiamo che l'azione che l'Italia può svolgere si destrutturazione senti porta più si sviluppò a quei Paesi Maggiore e la pose la possibilità
Di sfuggire avete maglie le contrasto estivo
Più breve si sviluppano Maggiora possibilità di un equilibrio la stabilità nel Terzo Mondo
Si sottraggono aveste le pedine di contrasti con gli altri
Maggiore autosufficienza economica dosi presentare maggiore compenetrazione dei problemi generali binocoli ideologizzazione nell'impostazione delle cose questo determina la possibilità più pasta di affluenza di mezzi e di affluenza di risorse
Io ritengo che questi possa essere il Bellini
Che bisogna che l'Italia li portiamo avanti con uno spirito che dal sedici all'età
Profonda
Perché noi riteniamo che non ci sia soltanto come alcuni si vuole complesso di contatto
Noi italiani non abbiamo complessi di colpa
Ma che ci sia innanzitutto la riaffermazione di un principio che la comunità internazionale sarà in grado prestabilito equilibrata e di pace
Nel momento in cui tutti i Paesi agli almeno un minor sviluppo tale da garantire un simile modo di vivere e di essere in questa comunità stesse grazie grazie
Allora farà volare l'onorevole Giancarlo Paietta
Tutto Che cosa
Cari amici io credo che gli soprattutto coloro che hanno lavorato alla costituzione dell'il palmo non possono che compiacersi del successo di questa conferenza
Nello stesso tempo anche interrogarsi
Sul lavoro che si è fatto e su quello che resta da fare
Per noi per altri istituti direi per coloro che di questi problemi si occupano forse anche di altri
La vicenda parlamentare di ieri è qualche cosa che non può essere dimenticata qui
Qualche cosa che per la sua stranezza
Colpisce stupisce anche chi forse da troppi anni abituato strane vicende parlamentari e chi forse per un eccessiva conoscenza di tanti colleghi
Non si meraviglia neghi improvvisazioni neri dire alcune anche in una cultura che dovrebbe essere elementare
Noi ci siamo trovati per tanti anni di fronte al problema dello zero sette e per quanto sta in noi sempre abbiamo accompagnato queste acquisizioni questa esigenza qua ogni volta che si è regolato l'impegno ad accelerare alla riconoscere queste necessità di questo impegno che questo corrispondesse una possibilità di spesa effettive ancora adesso noi dobbiamo domandarci per quello che riguarda la strumentazione per quello che riguarda l'azione di governo come mai fra l'impegno assunti e le possibilità disperdere spese effettive che ci sia una così grande differenze
Ciò mi pare che il grosso modo impegno ormai si aggirano sul mille duecento miliardi
Spesi risiedo grosso modo
Sta di fatto per il trenta per cento e quando ci si dice che uno maggiore possibilità di realizzare queste specie
Dovrebbe essere legato alle possibilità di compiere Investimenti degli interventi seri ci si denuncia insufficienza della struttura governativa ci si ritiene di riflettere civili chiede perché non si è riflettuto a tempo su gli strumenti che avrebbero dovuto realizzare impegni che venivano vota
Ma quando come ieri e come a Strasburgo si arriva al fatto anomalo incomprensibile
Per tanti aspetti grottesco e teso a non rendere credibile i parlamenti
Sì sì davanti a qualche cosa di più ma ci rendiamo conto che si è firmato
Per un impegno riguardava lo zero sette per cento dopodiché ci si accorge che un bastavano ci sono aggiunti tre mila miliardi
E quando si è trattato di trasferire la firma un Paese dove si vede che le firme non si negano mai a nessuno in un voto
Quelli che avevano firmato per queste necessità che avevano aggiunto che ci avevano forse rimproverato per non esserci affrettati ad essere fra i firmatari
Ha offerto hanno scoperto che chiedevano qualche cosa di impossibile come agli altri ma se stessi
E sono sfilati io miei auguro con una qualche umiliazioni a votare contro a quello che avevano richiesto formalmente mettendo la loro firma
Ma e questo qualche cosa che
Appare
Io dico Fattuzzo questioni di onesta o o meno qualche cosa che non si pone un problema se si cercasse di studiare
Se si cercasse impegnarsi a capire
E quelli che hanno firmato a Strasburgo e poi hanno votato conta e quelli che hanno firmato a Roma e poi hanno votato contro quello per cui avevano firma
Non penso che necessari e questo istituto che altri
Forse persino all'università in questo caso bastava la scuola dell'obbligo chiedessero che si cercasse di capire di approfondire di studiare e che non ci fosse una divaricazione per la quale ci troviamo qui
A scambiarci informazioni notizie a dirci cose che in generale dovremmo sapere già e poi non farne derivare una coerente politica
Io credo che questo problema è il primo dei problemi si pone altrimenti davvero quelle che noi possiamo fare qui e altrove sono soltanto sia e proprio in Italia può potrebbe e dovrebbe essere all'avanguardia anche nel confronto solo di altri paesi per quello che riguarda il modo di affrontare i problemi del terzo mondo
No abbiamo avuto un impero non abbiamo avuto delle strutture coloniali non abbiamo o degli ex governatori che possono darci consiglio ma italiana
E appena uscite del terzo mondo e non tutta
E quindi noi dovremmo sapere comprendere affrontare questi problemi con per serietà
L'onorevole nel
Sì conosce almeno sentito dire come il suo Paese è stata importata non tanto tempo fa la burocrazia piemontese
Di
Può dirci qualche cosa di parte giustificato in Paesi del Terzo Mondo che non chiedono che la burocrazia siciliana vada ad aiutarli ad organizzare le strutture politiche e non tribali che dovrebbero permette un impegno effettivo l'Italia non solo è appena uscita e non tutte del terzo mondo ma l'Italia
Presidente non c'è la traduzione simultanea
Ma
L'Italia l'Italia anche
Il fatto
Questo proposito un'esperienza di base
E io credo che il richiamo al esperienze che noi abbiamo fatto e che continuiamo a fare attraverso la nostra emigrazione un'emigrazione oggi anche fu qualificata
è qualche cosa che ci richiede da parte nostra un impegno sì del resto poi anche in epoca recente lo dice
Un oppositore del governo di oggi e dei governi di allora abbiamo fatto anche attraverso grandi prese di Stato una politica di cooperazione e di comprensione che non possiamo dimenticare perché dovremmo dimenticare Leni di Mattei perché dovremmo dimenticare certe
Azioni lì e direi persino l'intervento un'impresa come la FIAT ha fatto il confronto o di Paesi del Terzo Mondo confronti di paesi socialista
Ma il problema è quello di come noi oggi tirando le somme di quello che abbiamo fatto
E vedendo le alcuni profonde non veniamo sospinti soltanto alla propaganda o azione demagogico quel filantropia
Ma a cerchiamo di fare una politica coerente una politica che abbia una continuità nell'impegno e io ho ricordato gli elementi positivi ma nel nostro passato ci sono anche degli elementi che non possono più essere considerati se non anacronistici la politica degli avventurieri dei pirati
Anche più modestamente quella dei Magliari e non può essere la politica di un Paese come no
Io ricordo una volta di essere stato in un paese ieri arabo del Mediterraneo iniettato come faccio sempre posto il problema della cooperazione economica che posti il problema della cooperazione ecco che le industrie la lista
E mi sono sentito dire era cosa mi ha davvero umiliato dal ministro dell'industria di quel Paese voi venite qui tanto è un affare ve ne andate lo sapete come la Spagna si tratta
Rancore nella Spagna di Franco e su queste cose molto più impegnate
Sì non sia l'Italia ci ha qui un ufficio studi c'è qui un'organizzazione che in Italia c'è
Quando io ho cercato di difendere almeno di industrie di Stato mi è stato detto ma io spesso sono passato per Roma e mi è stato difficile o impossibile incontrare un ministro col quale porre i problemi terrà cooperazione economico ora questo noi dobbiamo superarlo io penso che la Conferenza come questa è già un impegno
Penso che il impegni che sono stati dichiarati assunti dal ministero degli esteri richiederlo un'esecuzione
Non credo che dobbiamo soltanto o rinunciare quello che per tanti aspetti inammissibile ma dobbiamo partire
Dalla fatto che la progredito d'aver fatto qualche cosa non può essere sufficiente quando una divaricazione tra il terzo mondo o il i Paesi industrializzati diventa sempre più un pericolo di destabilizzazione un pericolo per non e per la pace
Quando nemici trent'anni che passano da cinquanta all'ottanta e che hanno visto o l'aumento dei prezzi del petrolio e due decenni dello sviluppo
Noi dobbiamo constatare che se la differenza del tenore di vita da dieci a uno e diventata da quattordici a uno noi dobbiamo dobbiamo non fare la somma e accontentarsi di quello che abbiamo fatto
Dobbiamo vedere se noi riteniamo anche soltanto il passo il passo in questo caso con sottile sviluppo
E quindi sai un'inversione di intende di tendenza che non può prodursi per un intervento assistenziale anche se le cifre di cui si è parlato per le quali si è votato in Parlamento
O se erano state
Decise che voterò corrispondere ha delle possibilità reali no sarebbe stato quello sufficiente
Noi crediamo che sia essenziale e anche urgente e che presi impegni vadano realizzati anche l'assistenza ma il problema e molto più ampio e quello di mutamenti strutturali che riguarda un nuovo ordine economico nel mondo e anche quindi nel nostro Paese problema della divisione del lavoro degli scambi dei consumi e noi dobbiamo ricordare che lo stralciamo dal nostra
Politica
Quando qualche cosa quando ci rivolgiamo al Terzo Mondo
Ma quando parliamo di mutamenti strutturali di divisione del lavoro i consumi noi dobbiamo ricordarci e
Giolitti i palazzine citazione Tine
Sarà
Permesso anche a me quando parliamo di queste cose e dobbiamo dire dette fabula narrati e non possiamo pensare che guardiamo al Terzo Mondo Colaninno di coloro che andavano
A rendere civili di selvaggi infuocati Tizzano
E quindi il problema del
Superamento del sottosviluppo
Ogni anno e poi per il nostro Paese e pone per la comunità europea problemi di ristrutturazione
Problemi di di divisione del lavoro che vanno visti tutti anche per la comunità eppure già un complesso più grande diminuire più vasto complesse la cooperazione allo sviluppo non è una sorte di appendice della stabilità economica una sorta di spesa voluttuaria lo di beneficenza che può farsi risolti gli altri problemi bisogna vedere in che modo si realizzerà perché questo è necessario per la nostra di The Economist è necessario per il nostro sviluppo politico e democratico
Noi abbiamo cercato di dare un contributo o abbiamo chiamato meno carta ma contributo una carta della apparse dello sviluppo l'impegno dei giuridico
L'impegno dei Comunisti italiani noi pensiamo che questo debba chiedere un impegno il generale del nostro Paese
La questione non è che soltanto economiche ed è stato detto qui io sono d'accordo è una questione politica
Prima di tutto ce le godiamo legare lo sviluppo alla pace dobbiamo porre la questione della funzione dei non allineati e dobbiamo opporci a ogni tentativo permettetemi gioco di parole di allineare i non allineati
Guai se il conflitto in atto vengono o resi più acuti dalle interferenze
Guai sedili spesi per il riarmo gravano pesantemente e guai se non si tiene conto che questi Paesi non allineati hanno una funzione devono poter le esercita
Perché abbiamo avuto il fallimento di New York e il risanamento degli Stati Uniti con l'Inghilterra ecco Germania federale perché a Cancun non abbiamo fatto un passo innanzi molto forte perché Siviglia rifiuta una trattativa globale che sia globale davvero
Capire per quanto riguarda il Governo italiano e a New York è stato compiuto un atto coraggioso indirette alcuni dobbiamo deplorare
Il rifiuto di un invito che al nostro Paese avrebbe dovuto essere riconosciuto come un Vieri
Io tralascerò continuare spero che mi ero proposto di dire quando credevo di essere invitato o presidente a una tavola
Rotonda e non questo l'intervento che mi è stato richiesto niente limiti in cui mi è stato concesso
Ma vorrei dire che gli ancora ieri la Presidente del Parlamento europeo ha ricordato e qui si pone un problema che riguarda l'Italia
Come sia facile nella comuni nella Parlamento europeo mettersi d'accordo per votare una risoluzione per esempio sull'Afghanistan
Come sia molto vivo difficile quando si tratta della pesca o si tratta della viticultura quando si tratta diceva la Presidente del quotidiano ebbene ma anche i grandi problemi le prospettive sono fatte del quotidiano
E quando noi chiediamo che sia fatto di più e di diverso noi diciamo che bisogna essere credibile ecco perché
Tra loro c'è anche altri di mia parte hanno risposto qui potrà ancora essere ripreso io vorrei concludere richiamandomi alla funzione che posso davvero istituti come questi i intanto perché si siano un minimo di educazione elementare
E non si ripetano episodi vergognosi come quelli di ieri che tolgono credibilità al nostro Paese
Pensate che tra i firmatari c'erano tre sottosegretari un segretario il ruolo dei partiti di governo il presidente della commissione degli Affari Esteri il dice il segretario del partito di maggioranza relativa
Questo e qualche cosa che richiede un intervento non solo come dicevo perché si studi ma che perché si faccia sentire il pesce
Un intervento due livello culturale ma e che si trasforma in in un intervento in ufficio De Poli per quello che riguarda il dipartimento io credo che intanto dobbiamo chiedere a coloro che ci vivono e teiere all'ambasciatore Giacomelli di volere chiedere di più farsi sentire di più
Fai sentire il loro impegno
Sì poi altri Paesi problema di un ministero dello sviluppo io minacce si oppose qui presente il ministro Colombo di fare
Un d'inchiesta di questo genere
Fa il ministro Colombo hai saputo persino eliminare il ministero per la comunità togliendo il passaporto al ministro Scotti se credo che non sia mai riuscito arrivare neanche fino a Bruxelles
Penserebbe
Certamente con la sua abilità a rende innocuo il nuovo ministero per la cooperazione
E per questo che io pongo ai responsabile del dipartimento questo problema
Di vuol dire pesare di più di chiedere il più e di fare in modo che il ministro si senta attraverso la loro azione non soltanto importante cosa che pare che in Italia sia
Molto o apprezzato
Ma che il ministro proprio perché dispone questo strumento e perché investire questi problemi abbia un occhio anche sugli altri ministeri
Perché il ministro degli esteri viene a sapere chiedetelo a vivere nel dipartimento uno strumento che lo mette in grado di operare ma ritirerà vere e nel suo ministero il dipartimento negli strumenti per coordinare l'azione anche degli altri ministeri
Ho concluso ho ricordato la Fondazione il palmo credo se in questi anni abbiamo avuto caro Bassetti più di un delusione
Però qualche risultato
Vorrei che proprio nel ricordo delle delusioni qualche risultato
è il risultato di questa conferenza
Si è crescesse indolori la convinzione s'più ferma che bisogna intervenire e intervenire in modo giusto e a tempo e di dare un contributo al Paese perché questo ci ha fatto dall'Italia
Bisogna che
Di questo da questa competenza esca per tutti noi un impegno di serietà di dibattito certo di confronto delle intese ma anche l'impegno di parte di varietà
Così almeno ne possiamo o uscire vieni qui con la speranza di riuscire appare cuento è necessario e con me l'impegno per ognuno di noi di farlo insieme ad altre forze politiche e sociali grazie
Grazie
Pennetta
Ecco io vorrei solo fare una piccola precisazione innanzitutto su un punto
Non so come si potesse essere informata l'opinione fino intendevamo fare stamattina
Una tavola rotonda noi avevamo scritto nel programma dibattito avevamo dato l'ordine degli interventi i nomi degli interventi perché pensavamo appunto di offrire alle forze politiche come l'abbiamo offerto alle altre componenti la possibilità di esprimere il loro pensiero credo poiché cioè tutti noi ricordiamo presente a Göteborg dire che per il gusto di una battuta sarebbe disposto anche
A rovinare un'amicizia immobili possano essere concorso stamattina tra l'altro su un terreno sdrucciolevole in particolare il suo partito in ogni caso ritengo che e questa è l'interpretazione che vogliamo dare
A uno scambio di battute che era nello spirito di una discussione aperta e serena come avversario e ne è stato il dibattito di tutta questa nostra conferenza tra l'altro centrata sui problemi notte sud in senso lato dimostrazione a dimostrazione che l'Italia
Va bene allora questo spirito do la parola all'onorevole costa no hanno allora
Accortosi
Sì no tu finito
Che sostituisce l'onorevole Mara che oggi
Signor presidente signore e signori
Il dibattito odierno sul tema Sviluppo Cooperazione e forze politiche italiane a conclusione di tre giorni intensi lavori sul tema più vasto della cooperazione allo sviluppo
Dovrebbe dare indicazioni sia alle varie concezioni che le forze politiche italiane hanno della cooperazione Allo sviluppo sia del rapporto che tali tema con i nostri partiti
In questo senso credo che possa essere inteso come dibattito come dialogo e anche indirettamente come tavola rotonda la questione certamente complessa di numerosi gli interventi di questi giorni
Hanno avuto modo di mettere in luce la complicità dell'argomento da parte dei persone estremamente qualificata nella materia
Mentre un altro dibattito analogo si è svolto alla Camera e ha coinciso casualmente con i lavori della conferenza il tutto ha messo in luce le difficoltà di sistemare almeno in Italia una materia che presenta tanti aspetti diversi da approfondire sia sul piano economico che su quello sociale e politico
La stessa problematica dello sviluppo è relativamente recente
Essa si è posta in maniera concreta all'attenzione internazionale
Mani in mano dei singoli Paesi riscattando sì dallo Stato coloniale si avviavano più o meno decisamente verso la conquista della libertà economica oltre a quella politica che andavano ottenendo che stavano solidifica
La questione del sottosviluppo attraversato in questi vent'anni varie fasi da un punto di di vista teorico prima e pratico dopo si è cercato di risolvere i gravi problemi che tale sottosviluppo implicava e tuttora implica si è passata si è passati dall'induzione di una rapida soluzione di tali problemi attraverso una industrializzazione più o meno accelerata in paesi che non avevano una cultura industriale e a volte neppure ancora una cultura agricola
Successivamente l'accendo è stato progressivamente posto sulla formazione del capitale ritenendosi questo il presupposto essenziale per il finanziamento di un qualsiasi processo di sviluppo
Ma avendo riscontrato difficoltà nel decollo di tali economie sottosviluppate si ritenne che le ragioni del mancato sviluppo derivassero dal venir meno resistendo i vari fattori essenziali di un elemento unificante in grado di attuarli
Più di recente sia dal punto di vista teorico che pratico sì e certamente posta maggiore attenzione per l'agricoltura quale base di sviluppo delle economie più arretrate
In effetti una solida base per il decollo di certe economie si può avere in presenza del cosiddetto sviluppo
Rurale integrato quello sviluppo cioè e oltre a promuovere le produzioni agricole mette indebolimento tutte le forze in grado di modificare le condizioni di vita dell'ambiente rurale
Ma lo vorrei fermarmi in questa sede anche in considerazione nel tempo limitato ha messo a disposizione di ciascuno di noi su tali aspetti dello sviluppo di cui vi è d'altra parte una consistente traccia negli interventi effettuati in questi giorni
Che danno una dimensione della gravità e della vastità del problema non solo dello sviluppo ma della stessa cooperazione allo sviluppo
E tuttavia è indicativo
Che questa varietà di pensiero che ha comportato esperimenti rivelatesi talvolta disastrosi
In diversi Paesi in via di sviluppo come ancora non sia stata trovata una chiave o più chiavi per risolvere o per avviare a soluzione i gravi problemi del sottosviluppo e ciò non soltanto in Italia ma direi in campo internazionale
Il partito a nome del quale intervengo in questa sede si è posto il problema dello sviluppo e della cooperazione allo sviluppo soprattutto nel quadro della problematica internazionale
In quanto ritiene che sia questo uno degli argomenti centrali del rapporto tra nord e sud con conseguenze che possono essere drammatiche ma certamente importanti sulle nostre economie e sui nostri tenori di vita
Riteniamo infatti che un corretto rapporto economico e quindi anche politico con i Paesi in via di sviluppo non soltanto rappresenti una scelta di civiltà ma finisca di essere vantaggioso reciprocamente
E ponendosi collocandosi in un quadro molto più vasto possa contribuire a eliminare molte delle tensioni esistenti attualmente nel mondo
è un fatto che tre quarti dell'umanità vive in condizioni dei nostri Paesi più ricchi sarebbero considerate spesso inaccettabili e sebbene possano essere forse gode esatto non completamente esatte le cifre riguardanti le vittime della fame nel mondo citate dagli amici radicali nel dibattito parlamentare di questi giorni è certamente inaccettabile per persone civili
L'idea che possano morire a causa della fame o della malnutrizione migliaia di persone ogni giorno mentre per altre zone del nostro pianeta si può tranquillamente parlare di sprechi e comunque Guderian contrasta un momento
Pregherei la sella di
Coloro i quali vogliono in fondo vogliono riposare un momento di di non disturbare il San installati di prestare attenzione e non di non fare brusio grazie
Mi sembra che le forze politiche italiane sollecitate più di recente dai radicali
E di ciò credo che tutti dobbiamo darne atto
Prestino maggiore attenzione rispetto al passato ai problemi dello sviluppo che in un certo modo conosciamo in Italia in maniera più diretta di quanto avviene forse in altri Paesi
Perché la vasta area del Mezzogiorno è stata considerata ed è considerata tuttora almeno da un punto di vista economico come non sufficientemente sviluppata
Non voglio certamente dire che il nostro Mezzogiorno possa essere semplicemente paragonato ad un qualsiasi Paese in via di sviluppo ma possono esistere problemi comuni che abbiamo molte parti in Italia ha risolto ho almeno affrontato a fondo
Mi sembra che l'esperienza fatta dal nostro Meridione ma anche in diversi paesi in via di sviluppo mostri come il decollo economico non possa essere che graduale e come il ruolo pubblico seppure molto importante per creare le infrastrutture necessarie ad un quadro politico economico e sociale favorevole lo debba interferire ostacolare le forze private ed individuali che si rivelano spesso più flessibili a rispondere alle diverse e mutevoli esigenze del mercato
Non credo di rilevare cose nuove
Nel paragonare Paesi similari che hanno raggiunto oggi sviluppi economici molto diversi tra loro proprio in ragione della diversa impostazione più o meno dirigistica o più o meno privatistica che essi si sono dati ovviamente si sono verificati casi limiti in ambedue le impostazioni ed il capitalismo più sfrenato provoca senz'altro inconvenienti e danni analoghi a quelli derivanti da un dirigismo altrettanto rigido
Ritengo pertanto che i nostri paesi debbano favorire accanto alle iniziative di carattere economico alla formazione professionale dei giovani perché ritengo che le capacità individuali debbano essere alla base di ogni processo di sviluppo che si vuole intraprendere in tali Paesi
L'aiuto economico non dovrebbe essere finalizzato ad iniziative che seppure di ampio respiro abbiano contenuti puramente economici
Ma potrebbero e dovrebbero in qualche caso privilegiare quei progetti che implicano quelle necessarie modifiche di mentalità e di modi di vivere modifiche che tuttavia lo dovrebbero fare per dare a ciascuna comunità la propria identità tornando al tema vero e proprio di questo nostro incontro che ha per oggetto il rapporto fra gli argomenti che sono stati dibattuti in questa sede negli ultimi giorni e le forze politiche mi sia consentita una considerazione che ritengo importante
Il dibattito politico ed istituzionale
Ha messo in luce anche dal punto di vista dottrinario e mi riferisco ad un dibattito più generale che investe la Società italiana in questo momento
Una serie di carenze di debolezza e di inadeguatezza delle strutture politiche che reggono presidiando le le nostre istituzioni
Fra gli imputati di questa ampia e non ancora conclusa discussione di natura costituzionale vi sono certamente i partiti politici
Oltre agli uomini politici come singoli come portatori di costumi inadeguati in qualche caso sbaglia
L'atto d'accusa nei confronti dei partiti e certamente giustificato e io credo di essere poco in incline alla soluzioni mi sia però consentito di dire
Che nella vicenda relativa al terzo e quarto mondo alla cooperazione nei confronti dei Paesi poveri Allo sviluppo di chi si trova in condizione di non poter fare da sé le forze politiche italiane cominciano cabaret contributi crescenti
Si badi che non mi riferisco tanto è soltanto agli stanziamenti dello zero virgola zero otto zero virgola diciassette
Ozzero virgola trentaquattro o del preteso zero settanta del PM neppure alle diverse leggi e neppure soltanto gli istituti che oggi presidio del domani ancor più alla regolamentazione degli investimenti e degli interventi mi riferisco allo spirito nuovo che in Italia le forze politiche hanno introdotto agli stimoli tirando accorpato alle sorti delle citazioni che hanno o che vanno incanalando
Certamente qualcuno è stato più sensibile ed attivo altri più ponderati altre ancora sono apparsi recalcitrante
Il fatto è che l'Italia si è mossa non tanto per seguire indicazioni popolari o volontari espresse dal complesso della società civile
Quanto perché le forze politiche sono stati in questo campo all'avanguardia e sono state le venire interprete della funzioni loro spettanti loro spettanti di mediazione e disintermediazione
Fra i cittadini nel complesso non del tutto sensibili o convinti alla priorità del problema
Il mondo imprenditoriale che spesso ha una visione unilaterale delle necessità non sempre coincidenti con le finalità politiche ed umanitarie degli aiuti ai Paesi sotto sviluppa le aspettative di questo mondo che direi naturali
Ma il compito delle forze politiche appena iniziato
E deve trovare conforto nell'opinione pubblica che soltanto da Preve pare interessarsi al problema e che è augurabile sia disposta anche a pagarne i costi manifestandosi a diversi livelli nel Paese attraverso il dibattito vivo sulle ragioni che devono sfuggire lo scetticismo non meno dell'emozione e della demagogia di sacrifici poliennali in Parlamento attraverso la verifica quotidiana del mondo migliore con cui
Il danaro dei cittadini e impiegato all'estero nell'esecutivo attraverso la ricerca costante del modo migliore dell'utilizzazione di tali fondi
Vorrei concludere dicendo che i fatti di questi ultimi giorni
Del convegno che oggi si conclude in questa sede che è stato ampiamente recepito dai mezzi di informazione
Alle discussioni parlamentari molto animate di queste ultime ore
Alle mozioni a firme plurime lo congiunte o contraddittori al voto di fiducia di questa notte stanno a testimoniare come quasi prepotentemente il problema dello sottosviluppo sia diverso alla ribalta della società italiana
Della società politica italiana non ancora completamente preparata ad affrontare ho fiducia che non si tratti soltanto come non deve trattarsi di una fiammata destinata a distinguersi in nome dell'occasione a Lisbona messi a un mero strumento di lotta politica
Bensì un'unità di misura per verificare dialetticamente il grado di umanità anzi di civiltà del nostro Paese
In questo senso riteniamo questo convegno come una pappa destinata alla SIAE qualche segno tangibile grazie
Grazie costa
Grazie anche per le conclusioni nell'intervento mi auguro anch'io che questo convegno possa essere un segno tangibile do la parola all'onorevole Aiello
Grazie signor presidente io non
Non cedere alla tentazione di parlare delle vicende del dibattito parlamentare di ieri anche perché se n'è già parlato Pajetta usato toni abbastanza caustici
Anche se devo dire francamente che mi riesce ancora incomprensibile come sia potuto accadere una vicenda di questo gente io non ho raccolto alcuna firma di deputati di altri partiti su questa mozione perché avendo valutato la entità delle spezie che la mozione
Predisposto dal gruppo radicale chiedeva mi ero reso conto che questa cosa difficilmente poteva ottenere un accoglimento da parte del governo e quindi non non volevo
Essere accusato di circonvenzione d'incapace alla fine avendo messo insieme certe firme comunque la la cosa è andata com'è andata ne abbiamo visto e valutato gli aspetti negativi speriamo che ci sia anche un aspetto positivo già che qualcuna di queste firme
Sia avvenuta nella buona fede del ponte cosa si può fare anche se non quello che le ha scritto nella mozione e che quindi
Da questa
Base possiamo partire per progressi ulteriori anche se ieri la mozione conclusiva è stato un arretramento rispetto agli impegni precedenti del governo e non e non un progresso ricevono entrare subito nel merito
Della questione e cioè
Nella
Problema della cooperazione e della legge che la regola cioè la legge trentotto
Della quale in parte sono responsabile perché ho fatto parte del gruppo i parlamentari che hanno contribuito a a fare questa legge nella scorsa legislatura devo dire che quando concepì Imola legge trentotto l'avevamo dimensionata
A impegni ben diversi da quelli che via via l'Italia è venuta assumendo eccellenti dalla spesa prevista allora era infinitamente inferiore a quella che è prevista oggi e questo non è un dato che allora non potevamo non potevamo prevedere dove invece non abbiamo avuto sufficiente capacità di previsione è stato nel sopravvalutare la funzione di alcuni organi che andavamo individuando come organi motori dell'azione della cooperazione in particolare la funzione del CIPE disse che avrebbe dovuto essere il punto reale nel quale tutte le divisioni si prendevano e che metteva in moto
Il meccanismo della cooperazione sulla base di scelte politiche precise quindi era il potere politico che prendeva le decisioni e il CIPE se si è rivelato un organo non capace comunque in questa fase in questi in questi anni in cui la legge ha funzionato non ha funzionato non ha svolto il ruolo che noi avevamo immaginato ed un altro errore che abbiamo commesso ATO quello di credere
Che
Nella disputa dibattito fra la questione dell'agenzia e la questione della direzione generale del ministero degli Esteri
La soluzione che avevamo trovato c'è quella del dipartimento forse una soluzione che poteva sommare insieme i vantaggi dell'una e dell'altra cioè i vantaggi di una struttura che restava una struttura statale
E che quindi garantiva la direzione pubblica di azione politica della politica di cooperazione e dall'altra parte una maggiore snellezza che consentisse a questo organo pubblico statale di muoversi con la soppresse diciamo
Di organi prima
Abbiamo ottenuto un risultato esattamente opposto cioè non abbiamo avuto
Ne la autorità che sarebbe dovuta diciamo alla alla
Dipartimento dal fatto di essere una direzione generale alla pari di tutte le altre
Metà l'altra parte abbiamo avuto quella snellezza di intervento che si immaginava può perché ha prevedendo procedure diverse da quelle consuetudinarie tradizionali abbiamo finito per appesantirli ulteriormente invece che per svegli
Quindi il risultato è stato sotto questo profilo assolutamente negativo aggravato da un atteggiamento che mi pare oggi alla Castellina ricordasse
Nel suo intervento di questa mattina e cioè di considerare la cooperazione e il dipartimento che se ne occupa la Cenerentola del Ministero degli Affari Esteri diciamocelo francamente
La Direzione generale degli affari politici è quella che conta la Direzione generale degli affari economici è quella che conta il ministero danni per tradizione si muove su questi parametri di valore la cooperazione che amministrava qualche miliardo fino a qualche anno fa adesso ne amministra un po'di più però sempre amministra
Pochi soldi o comunque si occupa di questioni di cooperazione dei Paesi in via di sviluppo non è il vero centro al momento in cui noi invece stiamo maturando
O tentando di maturare a livello politico una strategia della politica estera italiana
Che individua nel dialogo nord-sud della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo una priorità assoluta e quindi il punto trainante diciamo l'azione trainante della politica estera italiani questa è una contraddizione patente obiettiva
Che c'è tra un dato istituzionale
Carente e che ancora oggi per le stesse di efficienza interna del ministero degli Esteri viene considerato come una cosa marginale di secondaria importanza invece
La scelte politiche che la il potere politico va facendo e che anche se ancora in maniera incerta però si muovono in maniera in maniera chiara in una certa direzione sulla direzione della valutazione maggiore dell'impegno sulle questioni del dialogo nord-sud della politica di cooperazione
Ora è evidente che di fronte a questa situazione che ci porta poi ad una sostanziale incapacità
Nonostante tutti gli sforzi e gli ottimi funzionari che si occupano del Dipartimento alla cooperazione di questo Dipartimento di fare il suo mestiere nel momento in cui è stato investito di compiti così più grossi
Da un punto di vista almeno quantitativo il dipartimento non è in grado di spendere non è in grado di fare il mestiere per il quale è stato costituito tant'è vero che dei mille duecento miliardi che l'anno scorso sono stati stanziati
Se ne sono spesi complessivamente non più di metà e devo dire che c'è stata una corsa frenetica nell'ultimo negli ultimi mesi per tentare di raggiungere questa meta perché dai dati gara d'altri Trio generale dello stato aveva fornito a ad alcuni parlamentari qualche mese fa cioè alla fine del mese di agosto il dipartimento aveva speso soltanto duecentosettantatré miliardi di tutta la la somma che era stata prevista
Adesso al primo dicembre
La ragioneria generale dello Stato ci ha mandato uno una tabella dettagliata capitolo per capitolo di cui ovviamente io
Non vi dò lettura perché se lo passeremo tutta la mattinata con le cifre
Dalle quali si ricava io non ho fatto la somma complessiva ma gli ho dato una rapida occhiata si ricava che siamo più o meno intorno alla metà di quello che avremmo dovuto spendere di mille duecento miliardi se ne sono spesi la metà se non ci affrettiamo a impegnare almeno una parte degli altri quello che non si impegna si perde perché l'anno venturo non si ritrova più e poi le scuse sono obiezioni che possiamo ascolta allora detto questo è senza approfondire ulteriormente questa questione perché quello che ci interessa in questo momento di vedere le grandi linee
Il problema che abbiamo è di vedere quali correttivi possiamo apportare a questo meccanismo questo meccanismo noi non andiamo avanti abbiamo avuto difficoltà a spendere mille duecento miliardi ne avremo di più a spendere
I mille cinquecento che il Governo ha impegnato per l'anno venturo senza contare questa voce di tre mila miliardi che è rimasta anche la mozione governativa che sono fluttuanti che dovrebbero spera essere spesi in un periodo pluriennale con ricorso al mercato e quindi la legge finanziaria non li contempla ma comunque saranno e come in ogni caso un uno sforzo aggiuntivo perché sono previsti in larga misura come crediti di aiuto secondo quanto il ministro degli esteri ci ha comunicato
Nella sua relazione in Parlamento
Quindi dobbiamo vedere quali sono le cose come li dobbiamo amare per consentire questa questa capacità di spesa che ripeto l'anno venturo andranno in le cinque più questa quota non conosciuta ancora dei tre mila miliardi e l'anno successivo ancora andrà a due mila miliardi e quindi ma è chiaro che dobbiamo predisporre qualche correttivo e a questo punto per sapere che correttivo ci vuole io credo che dobbiamo sapere che tipo di cooperazione vogliamo fare
Se no i correttivi sbaglia
E allora
Se siamo persuasi e credo che ci sia una largo consenso su questa convinzioni
Che gli strumenti tradizionali della cooperazione la cooperazione tradizionale come si è venuta sviluppando nei due decenni dalle Nazioni Unite per lo sviluppo
Sono strumenti non sufficienti cioè che questa cooperazione tradizionale non ha funzionato in altre parole quindi risultati che abbiamo davanti sono negativi
E e di questa
Analisi non siamo portatori soltanto noi come gruppo politico voglio dire già alla fine degli anni sessanta si avvertiva la carenza di questo modello di sviluppo che si stava cercando di imporre con la logica dei due decenni delle Nazioni Unite per lo sviluppo del primo prima secondo che poi nonostante queste obiezioni andato avanti esattamente come come il primo già la Banca mondiale nel mille
E novecentosettantasette faceva delle critiche severe a questi modelli di sviluppo e spiegava che bisognava creare una politica nuova di aggressione delle forme di povertà più drammatiche ce l'hanno scoperto una cosa che giuridici ha ricordato questa mattina ma che tutti sappiamo
E cioè che i modelli di sviluppo occidentali non sono trasferibili non solo la burocrazia piemontese non è trasferibile in Sicilia o quella italiana anche poi erede ahimè di quella piemontese magari avessimo ereditato per l'austro ungarica
Dei paesi del del
Terzo mondo non è una questione quindi di trasferimenti né di modelli né di burocrazie nel i i piani di sviluppo economico concepiti con questa logica ma di fare un'altra cosa tanto è vero tanto è vero che nei parametri che noi abbiamo usato per valutare lo sviluppo cioè il parametro del reddito nazionale lordo considerando che accrescendo il reddito nazionale lordo cresceva lo sviluppo e si risolveva il problema della fame della povertà abbiamo dovuto constatare che negli anni Sessanta ad un aumento vero sviluppo domatore donazione lordo del cinque per cento che è un un aumento eccezionale pressoché irripetibile ha coinciso un aumento in Parlamento termini dalla porta in questi Paesi cioè insieme al trasferì all'aumento di ricchezza si è creata anche con l'aiuto esportazione di modelli occidentali
Una distorsione nello sviluppo tale per cui la distribuzione della ricchezza è andata a farsi benedire le classi povere sono diventate più poveri che più ricche si è formata una élite di borghesia di governo chiamatela come vi pare in questi paesi che non si potevano permettere un'élite di questo genere che è diventata molto ricca a spese degli atti quindi c'è un problema di diversa concezione della politica lo sviluppo
E a questo punto una diversa concezione davanti ad uno sviluppo ci porta a un modello già conosciuta anche questo non dobbiamo inventare nulla
Ma lei lo ha conosciuto si chiama BasicNet sia ma bisogni fondamentali c'è una Filosofia che si è venuta anche queste sviluppare formano costruendo nel corso di questi anni
Di una politica di aiuti allo sviluppo fondata sul soddisfacimento prioritario dei bisogni fondamentali che non sono solo la nutrizione quindi sgombriamo il terreno dall'equivoco d'aiuto alimentare come patto messianico una rivalità e dà da mangiare la gente non è questo il problema ma individuare una politica dello sviluppo che si basi sulla priorità
Del soddisfacimento del bisogno fondamentale quindi che tutti abbiano il minimo indispensabile
Per sopravvivere è in termini di nutrimento ovviamente il diritto alla vita il primo il più importante ma in termini di sanità di cultura e così via cioè una filosofia concepita su questa base che ha delle difficoltà enormi di applicazione
Io me ne rendo
Perfettamente conto e quelli che l'hanno concepita e studiata se ne rendono altrettanto conto sia da una parte che dall'altro da una parte perché non da riscontri immediati e dall'altra voglio dire ora parte intendo la parte dei paesi sviluppati e dall'altra perché
I Paesi del Terzo Mondo hanno il sospetto possono avere il sospetto che noi intendiamo chiuderli in una sorta di giardino antropologico nel quale gli diamo da bere da mangiare a curarsi e però non ci preoccupiamo in realtà debbo lo sviluppo e quindi diffidenze grosse
Vanno vinte vanno superate un discorso va fatto ma è un discorso che può essere fatto da Stato a Stato la comunità internazionale a Stati
Da comunità interregionali a comunità interregionali ma che difficilmente possiamo affidare o all'iniziativa privata o ad iniziativa pubblica concepita però con gli stessi criteri dell'iniziativa privata liberiamo al
A quella che invece oggi la situazione del politica di aiuto allo sviluppo mai oggi abbiamo
Una amministrazione negli Stati Uniti d'America
Che terrorizzati in maniera rigorosa l'opposto di quello che ho appena detto cioè l'opposto alla politica Rebeschini ex dice la politica lo sviluppo si realizza soltanto copiando il modello degli Stati Uniti d'America dall'anno dei padri fondatori cioè noi siamo riusciti qui siamo arrivati qua niente abbiamo fatto la potenza più grande del mondo sorprese via prima del libero mercato possono fare queste cose
Va beh a parte dico tutte le considerazioni che si potrebbero fare solo le basi culturali di questa di questa immagine di questa idea questi signori si trovano in un Paese enorme ricchissimo al voto con una frontiera che avanzava continuamente in un'epoca in cui non c'erano le multinazionali
Ecco come il brodo di manodopera gratuita non non a basso costo quindi questo discorso eh poetico ma insomma non o forse forse nasconde qualcosa di diverso dalla poesia
Sotto in ogni modo c'è questo tipo di di Filosofia della pratica che presume che si possa affidare uno sviluppo all'iniziativa
Privata togliendo ogni tipo di incentivo ogni tipo di di programmazione anche di immagine di programmazione anche di varato addio a un processo di programmazione io non vi ripeto quali sono i punti dall'amministrazione regalo sulla politica lo sviluppo basta uno noi facciamo un aiuto solo bilaterale aiutiamo soltanto gli amici cioè in altre parole la Poli allo sviluppo finalizzata al dialogo Est-Ovest e quindi la politica di potenza a tutti i livelli ma adesso io
Mi occupo la politica degli Stati Uniti devo dire che quella Unione Sovietica non è diversa
Perché la politica di distanza nascendo adesso in questi termini credevano esuberi è sempre stata così c'è una politica d'aiuto bilaterale e basta non c'è mai stata una ipotesi di partecipazione sovietica alla e dei paesi dell'Est a un aiuto multilaterale come è stato quello dei dei paesi del TAR
Quindi c'è questa situazione che abbiamo davanti e l'Italia di fronte a questa situazione devo dire che sul piano delle affermazioni teoriche
Ha avuto la Cutolo il coraggio avuto aveva la serietà in qualche misura di prendere a distanza e di assume un atteggiamento diverso
Che tiene conto a parole nelle dichiarazioni pubbliche dell'esigenza investita dalla politica dello sviluppo un altro impianto ovviamente io non passo neanche
Per un momento a parlare dei vari problemi che tutto questo comporta il negoziato globale le sedi del negoziato globale le agenzie l'Assemblea nazioni grigio do per scontato che di queste cose
Tutti siamo informati ma discorso del ministro Colombo all'assemblea delle Nazioni Unite l'anno scorso cerco di essere delle Nazioni Unite l'anno scorso per il terzo decennio dello sviluppo teneva conto di tutte queste cose così come anche le dichiarazioni di Ottawa
Quelle che forse avrebbe detto a Cancun se lo avessero invitato non lo hanno invitato devo dire che se non l'hanno invitato forse perché nonostante
Le buone intenzioni enunciate con tutte le cifre scritte nei documenti ufficiali la spesa reale porta tiene ancora l'Italia all'ultimo posto dei paesi dal da ecco le mete forse quest'anno faremo qualche passo avanti ma ancora lì sia e quindi non è però che si conteggiano i dati non sono le intenzioni sono le stesse
E quindi anche a Cancun se ci avessero invitato forse avremmo detto le stesse cose però nella sostanza come si realizzavano tra cooperazione oggi anche Pio riprendo alcune osservazioni di Luciana Castellina
Oggi la nostra cooperazione allo sviluppo la fa la sancì non la fa ministero dipartimento
La nostra cooperazione allo sviluppo viene fatta sulla base degli interessi commerciali dal nostro Paese che può essere con una cosa nobile importante se avessimo ancora un po'di tempo ne potremo parlare più approfonditamente
Ma questo è il dato meccanismo del match sincero di mescolare insieme il peso finanziario prendo fornitori perito di aiuto il perito fornitore porta il credito fornite finanziario e di aiuto a rimorchio del credito fornito
Quindi il rapporto non è fra Stato è stato il rapporto è fra azienda pubblica o privata io però non faccio differenza perché la filosofia che spinge sostanzialmente la stessa
Stato o azienda estera alla quale si aggiunge lo stato italiano all'ultimo momento con coprendo come il credito finanziare la quota che come copertura credo fornito
Quindi c'è questa logica che è totalmente contraddittoria rispetto alle affermazioni di principio e rispetto a questa filosofia dei BasicNet s'che invece noi stiamo cercando di portare avanti come alternativa al modello di sviluppo attuale è il tipo di cooperazione che abbiamo fatto finora la questione il nodo centrale e lì e qua dentro se n'è parlato se ne è parlato per dire finiamola con questa quota di crediti finanziari lasciati al Dipartimento data riduttiva sa se ci pensiamo noi mi devo dire che hanno ragione se le cose rimangono in questi termini diamoli tutti a Sasha ci pensino loro vado non fanno cooperazione fanno un'altra cosa
Con una concezione della interdipendenza piedi uniti di di di due punti persi media cioè io do oggi il credito e voglio rientrarci subito mentre invece l'interdipendenza può essere una cosa anche diversi possiamo dare oggi per rientrare domani o al tempo più lungo se noi pensiamo che e la comunità europea paese la comunità europea esportano il trentotto per cento di quello che producono
Nei paesi del terzo mondo
Se noi pensiamo qual è la dipendenza dalla Comunità europea nei confronti del Terzo Mondo nel suo complesso per materie prime fonti di energia ci rendiamo conto che l'ottica un po'bottegaia devi entrare subito le cose che si fanno e miope
Forse un ottica di più lungo respiro sarebbe migliore e in questo senso io credo che dovremmo fare uno studio più approfondito per cercare di
Fare
Un mostro rosso di immaginazione anche te come diceva costrette ne ho finito mi può spegnere una luce come diceva Paul Smith
Divario però del nostro tempo non è tra scienza e morale
Ma è tra la nostra immaginazione scientifica la nostra immaginazione istituzionale nota immaginazione scientifica e gigantesca la nostra immaginazione istituzionale e tragicamente povera dobbiamo fare uno sforzo di immaginazione istituzionale quello che gruppo radicale ha tentato di fare in questi due anni devo dire con qualche risultato se è vero che abbiamo mobilitato premi Nobel e a anche se poi le cose concrete dobbiamo per lavorare sul sul serio per definire le cose come si devono fare però questa immaginazione istituzionale come vedete paga e remunerativa perché su cose che sembravano cristallizzate che per dieci anni non ha prodotto nulla siamo riusciti a mobilitare tanta
Anche i mass anche la gente anche l'opinione pubblica in queste cose assolutamente essenziale grazie
Farà
PalaTexas alla senatrice Margherita Boniver
Grazie
Dunque questa la nostra dopo un'epoca di negoziati
Si sono aperti da pochissimi giorni Cucciari negoziati est a ovest la riduzione delle armi strategiche e tattiche sul teatro europeo
E questi sono dei negoziati che oltre ad essere cruciali vanno guardati io credo non senza troppo ottimismo ma certamente non senza speranza
Così come non senza speranza dobbiamo guardare a quegli altri negoziate quei negoziati globali che sono scaturiti da quell'unica decisione che il vertice di Cancun è riuscita a prendere
Per dare una giusta rapida soluzione a problemi che per la loro ampiezza e la loro durata minacciano di per se stessi la stabilità politica del di tutto il contesto internazionale e sono veramente rappresentano una minaccia costante per la pace nel mondo in questo momento così come ricordava anche il collega Pajetta
è stato detto e ripetuto io credo fino alla nausea che la lotta alla povertà e al sottosviluppo è la sfida del secolo pensiamo credo certamente tutti qui dentro più che convinti
Ma quando pensiamo al significato del fallimento fino ad oggi del cosiddetto dialogo nord-sud
Che tra l'altro io penso sarebbe più appropriato chiamare dialogo Ovest Sud vista la posizione dell'Unione sovietica dei Paesi dell'est questo in su questo problema i quali come noto rifiutano di partecipare agli aiuti allo sviluppo dei Paesi poveri in quanto considerano che sottosviluppo infame siano da scriversi automaticamente
Alle rimasugli delle colonialismo curiosa congettura tra l'altro queste per l'Unione Sovietica la quale mi sembra impegnata proprio in un tipo di operazione coloniale all'interno e all'esterno del suo impero
Ma altrettanto curioso e credo che vede vada fatto notare è una posizione che ha assunto recentemente la nuova amministrazione americana
Di quale parlava anche Aiello poco fa e cioè che vorrebbe lasciare al liberismo puro la soluzione di problemi che per la loro partita da loro tragicità
Non potrebbero che essere peggiorati da un libero mercato che certamente non porterebbe sollievo ma sicuramente peggiorerebbe le cose
Come parte politica noi consideriamo addirittura prioritario nel nostro programma affrontare con nuove metodologie e proposte verificabili che diano risultati collettivamente comprensibili per la cooperazione italiana nei confronti dei Paesi via in via di sviluppo
Spezzare la orribile concatenazione della fame delle crisi alimentari delle crisi energetiche del fallimento del del della possibilità di pagamenti delle bilance dei pagamenti di un numero infinito di Paesi poveri è poverissimi
Tutto questo ricordo tra l'altro riguarda l'esistenza e la sopravvivenza spesa di un miliardo di persone o di persone è certamente il punto cruciale di qualsiasi tipo di programma inteso a portare sollievo ai soluzioni su questa vastissima tematica
Sappiamo che la ripartizione delle risorse alimentari è del tutto iniqua sappiamo che la cosiddetta soglia la sopravvivenza delle due mila duecento gallerie
Quotidiano è praticamente un sogno irraggiungibile per circa un quarto dell'umanità
Ma tutto questo che cos'è per esempio un ruolo italiano un ruolo europeo
L'Europa che in un certo senso affoga nel burro e che contemporaneamente non riesce a trovare lavoro per circa dieci milioni di suoi cittadini maggioranza che poi sono donne e giovani scolarizzati
E è una magnum in un certo senso circondata alle sue frontiere orientali da una serie di Paesi ai colonia di Stato ridotti alla fame e al sud dal Sud tiene una richiesta pressante
Per un tipo di aiuto che sicuramente non potrà anche non essere concesso e nel più breve tempo possibile da parte di una serie di Paesi che per circostanze storiche geografiche politiche dobbiamo in un certo
L'accettare passivamente che vengano travolti dal loro fallimento quindi un problema europeo che va affrontato secondo l'ottica dell'interdipendenza che sta alla base del famoso rapporto Brant interdipendenza che alla quale concetto io aggiungerei anche quello che soltanto aiutando i paesi in via di sviluppo a uscire
Dai loro problemi attuali che potrebbero certo senso anche aiutare noi stessi a colmare
Quelle diciamo quelle quei fallimenti che stando che sono insiti nella sua stessa crisi economica ma pervenire proprio al cuore del discorso di questo importante seminario
La politica italiana di aiuti ai Paesi in via di sviluppo si svolge come in otto con due sistemi di concorso ai fondi internazionali e programmi specifici ai crediti di aiuto
Concordiamo con questo tipo di impostazione anche perché corrisponde a quella che impostazioni internazionalmente comunemente accettata intorno a questo tipo di problema
Lo sforzo comune è indispensabile
Ma è anche utile un pluralismo di interventi per evitare la burocratizzazione e rigidità che molto spesso vanificano proprio quello che invece si cerca di rendere agile e fattibile
Abbiamo anche però una preoccupazione per l'esiguità di della parte bilaterale che è stata erogata
Nelle somme stanziate per l'ottantuno che sono i mille duecento miliardi di cui settecento se non andiamo errati spedì fino ad oggi
Di questi settecento duecentoventicinque sono stati dati all'aiuto bilaterale mentre quattrocentosettantacinque miliardi sono stati dati alle per l'aiuti multilaterali
Questo stato di cose che non troviamo del tutto soddisfacente comunque credo che abbia due ordini di cause
La prima è la modestia stessa del totale erogato che fa sì che le erogazioni a fondo in multicast multilaterali molti internazionali
Nascenti da obblighi assunti dal nostro Paese tendono a sovrastare da parte facoltativa bilaterale
Il secondo motivo è la complessità rigidità di strutture di erogazione dell'aiuto che rendono più facile in un certo senso derogare a fondi internazionali
L'incremento prospettato per negli anni prossimi per arrivare al famoso zero settantacinque
Del PIL dovranno consentire la crescere dell'aiuto bilaterale per arrivare quanto meno al cinquanta per cento circa del totale conformemente a prassi più diffusa e ragionevole questo comunque per noi non è una meta fissa
E un'opportunità di incrementare la quota multilaterale
è correlata alla efficacia delle varie iniziative e anche all'efficacia delle varie organizzazioni dell'ONU di cui noi siamo contribuenti organizzazioni che molto spesso sono vivacemente Creed calate sulla stampa internazionale la critica delle quali non appare caso mai Kass molto strano ma neanche una parola sulla stampa nazionale
E tutto questo è collegato anche al tipo di ruolo che si vuole assegnare all'Italia è meglio inteso organizzazioni internazionali
D'altro canto accrescendo gli aiuti bilaterali possiamo contribuire con iniziative produttive del lavoro italiano anziché mediante ben chiaro che per noi su molto scarso soprattutto in questo momento
Si è molto discusso sul tema se il dipartimento del ministero degli Esteri sia sufficiente per gestire gli aiuti oppure occorra dare vita ad un'apposita agenzia la nostra posizione strutture snelle ma anche per una responsabilità politica appropriata dell'aiuto sicché riteniamo soddisfacente la formula del dipartimento
Ci sembra però opportuno che con l'accrescersi
L'accrescimento delle quote di PIL erogato alla cooperazione il dipartimento possa crescere lo spessore delle sue strutture operative
Ricorrendo a convenzioni così come giustamente diceva sottosegretario Palleschi l'altro giorno
Con centri ed enti pubblici o parapubblici di ricerca economica e di Engineering alcuni dei quali si trovano oggi in Italia in difficoltà e tiravano di Stato sulla finanza pubblica
Per predisporre in pratica tre punti la predisposizione di programmi economici generali e di progetti integrati di sviluppo specifici per la valutazione di domande
Che vengono rivolte al dipartimento per una preso che di risulti negli interventi così detto Program ebbe e dargli un action
Non vorremmo però che la gestione da parte del dipartimento continuasse con un metodo informazione ristretto
è un eufemismo chiuso fra virgolette così come sin qui è avvenuto e senza una chiara indicazione di indirizzo la quale dovrebbe emergere con trasparenza e con certezza
Da un controllo politico esercitato nel pieno esercizio delle funzioni ad esempio delle commissioni apposite parlamentari l'analisi belle più attuali erogazioni
Dimostra che siamo in presenza di erogazioni a pioggia credo che questo è stato detto da moltissimi
Oratori per piccoli progetti dispersi in una miriadi di paesi non ci sembra che questo ci teniamo a ribadire questo concetto anche noi sia l'impostazione migliore
Anche se desideriamo osservare che tale dispersione
Dipende da due cause la prima e la modestia delle somme globali sin qui spende sicché la loro suddivisione comporta evidentemente una frantumazione quasi automatica
E in secondo luogo la carenza di progettazioni globali e di impostazioni esplicitano le nostre linee di politica estera al di là di alcune grandissime direttrici conosciute da tutti
L'analisi di questa pioggia invece mostra una linea di tendenza che nel Complesso ci trova consenzienti
Ma vorremmo per chiarezza delineare in investimenti energetici in aiuti per politiche agroalimentare in forniture di norma o sotto forma di istituti divario genere
Noi reputiamo che questa in postazione vada approfondita ed ha cresciuta
Nel campo energetico ci sembra importante una massiccia valorizzazione delle risorse idroelettriche ed anche la cooperazione energetica rivolta a valorizzare risorse energetiche dei paesi in via di sviluppo
Dal loro gas naturale quale ad esempio quello del Camerun alle loro risorse di carbone e lignite vedi Turchia e molti Paesi africani si può pensare anche ai grandi elettrodotti ai gasdotti e a trasporti contrari con vari nel paniere e carboniere ovviamente ciò comporta l'incremento degli aiuti in misura ingente
Ma noi preme osservare che l'erogazione di queste somme come credito di aiuto consente per noi un ritorno di quando ci permette appunto erogazioni sempre maggiori
Ciò
Precisamente rientra in un concetto chiave
Già accennato e che voglio sottolineare nuovamente se noi contribuiamo con nostre capacità produttive e contribuiamo ad investimenti che danno un reddito la nostra capacità di aiutare sia cresce considerevolmente e automaticamente
Significa tutto questo che vale la pena anche di considerare un aspetto specifico cioè il caso del gas naturale
Che noi possiamo valorizzare nel Camerun trasportandolo verso il gasdotto algerino naturalmente parte di questo gas rimarrebbe localmente per alimentare fabbriche petrolchimiche
Che producono fertilizzanti all'impresa alla cui installazione non evidentemente potremmo cooperare
Appare evidente come si possa applicare ai Paesi del Terzo Mondo offerta fatto questo semplicissimo esempio uno schema da noi
Quasi costantemente applicato soltanto nei riguardi e a favore dei Paesi dell'Est europeo e dell'Unione Sovietica stessa
Un altro punto che mi preme sottolineare è quello che riguarda il deficit agricolo e alimentare in prodotti come pesce come carne sogna olii grassi animali lana e cotone
Per citarne solo alcuni che possono dare la possibilità per l'Italia di mettere in atto progetti integrati che attivino la cooperazione tutto questo ci sembra meritevole di essere esplorato anche in questo settore agroalimentare giustamente considerato prioritario
Nella nostra politica di aiuti non si tratta di immaginare canali commerciali corpo corporativi o burocratici ma azioni che rientrano nella generale logica dei rapporti economici fra in prede
Mi avvio alla conclusione
Ci sembra che la legge sulla cooperazione vada emendata o forse solo meglio interpretata mediante un regolamento in tre direzioni diverse
La prima a mettere con chiarezza che l'erogazione di capitale possono consistere non solo in apporti per prestiti agevolati
Ma anche in appalti agevolati di capitale ai prende societarie formate sia con il nostro capitale che con capitale del Paese aiutato ed eventuale capitale di paesi terzi per le iniziative di sviluppo e cooperazione che riguardano i paesi appunto in via di sviluppo
Secondo ammettere accanto agli aiuti è prestiti agevolati da noi gestiti nei rapporti con altri governi anche aiuti gestiti direttamente dai nostri in prede
A favore di impresa e dei paesi in via di sviluppo purché nell'ambito delle indicazioni generali prestabilite nella nostra filosofia terzo punto stabilire che questo rapporto diretto possa estrinsecarsi anche con imprese miste
Con capitale di società residenti nei paesi in via di sviluppo in capitale di terzi come quello dei Paesi arabi con cui bisognerebbe accrescere le triangolazioni
Sull'ultimo punto della fame nel mondo
Nella strategia degli aiuti non può evidentemente non entrare come importantissima componente l'avvio di di una politica di emergenza per far fronte a questo tragico problema presso peraltro occorre seguire una strategia basata su tre concetti la prima è quella delle scorte strategiche che possono essere erogate in periodi di carestia e situazioni di carenza anche per moderare in quando fosse necessario un inasprimento eventuale dei prezzi del grano il secondo punto è l'erogazione di tali scorte in modo che non crolli nei mercati dei paesi aiutati ma che esse servano
Anche con il provento del del controvalore a sovvenzionare l'agricoltura del Paese aiutati il terzo ed è forse il più noto la logistica dei trasporti conservazione selezione per ridurre al minimo le disposizione degli aiuti che sono attualmente altissimi l'uso di eccedenze alimentari italiane e questo è stato anche prospettato
Meritorio da studiare ad affrontare però da condizionato al fatto che evidentemente moltissimi dei bisogni alimentari dei Paesi sottosviluppati sono proprio nei confronti delle proteine più che delle eccedenze agro frutticole di cui l'Italia così ricca dove le signore e signori io vorrei semplicemente concludere ritornando a quello che dicevo all'introduzione in quel soggiorno in questi giorni si parla moltissimo a Ginevra dove la cosiddetta opzione zero
Mi sia permesso di lanciare in un certo senso questo stesso tipo di messaggio ai da questa tribuna e cioè dicendo che da questo importante seminario organizzato dal Ministero Affari Esteri dall'Italia si possa veramente
Arrivare a quella serramento che negli auspici e nelle politiche credo di tutte le forze politiche presenti
E che dovrebbe finalmente porre fine allo scandalo degli scandali cioè al divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri
Grazie
Grazie
La parola all'onorevole Gilberto Bonalumi
Va molto brevemente io ritengo in primo luogo di dire che il
Interventi delle forze politiche pur non potendo ovviamente sfuggire da una serie di valutazioni generali debbano o cercare non tanto di essere la coda di questo importante è significativo convegno ma rispetto al dibattito generale che si è svolto in queste giornate e tirare una serie di conclusione non tanto rispetto al problema
Che richiede evidentemente
Una serie di ulteriori approfondimenti ma attraverso questa conferenza delli palmo in un qualche modo o chiudere un primo atto un primo capitolo una prima fase di questo tipo o di materia e quindi tirare in termini critici una serie di conclusione
Io credo che certamente e la partecipazione a questo mostro di patti non è una pratica dimostrazione una partecipazione che non è mai caduta di intensità
Riconoscere che questa problematica aperto soprattutto in questi ultimi anni brecce significative in termini di interessi non solo quelle forze politiche ma nella stessa opinione pubblica certo è che però non possiamo confondere questa problematica con una lista indefinibile di discorsi di manifesti i decisioni solenni di documenti più o meno formali credo che già siamo arrivati a un punto dove sia difficile comprendere oggi le differenze tra nuovo ordine economico internazionale
Dialogo nord-sud cooperazione internazionale per lo sviluppo diritti e doveri economici degli Stati commercio di sviluppo e altri frasi similari che si sono sono date nel corso di questa conferenza ormai anche sull'altro lato del sante della medaglia credo che come non mai stiano approntando i pronostici su quello che potrebbe succedere
Nel momento in cui tutta una serie di problemi da quelli commerciali a quelli monetarie dell'Energia non non riuscissero a trovare un momento il dialogo dentro questa barca del mondo
E quindi abbiamo tutti riflettuto mi pare che la relazione di Calchi Novati ne sia stata una plastica dimostrazione dove credo per la prima volta si è riusciti a capire come questa tematica sia una tematica essenzialmente politica se è vero che dal mancato raggiungimento di una serie di raccordi ristabilita politica sulla scena mondiale mi diventa un dato o pregnanti
E che questo è un derivato non solo e soltanto dalle
TC Quaglia anzi interne ed esterne ma proprio per il fatto che sulla scena mondiale in questi anni
Ottanta si è presentata questa realtà complessa e articolata chiamato a terzo mondo rispetto a quel mondo che era regolato dalle regole più o meno gradite
Che vanno sotto il nome DiCaprio o di Bretton Woods ecco che allora io credo che proprio perché più nessuno respinge in pool con analisi e con ragionamenti diversi questi dati di natura generale questi dati di partenza io credo ok allora dobbiamo come non mai e verificare quali sono le ragioni del perché la nostra politica estera ardeva attraverso questa tematica a diventare un dato sempre più o di sviluppo sempre più di apertura partendo appunto dalla politica di cooperazione proprio perché e la pace mondiale che e in discussione sia nell'area occidentale come dentro la stessa alla comunità socialista
E credo che
Di non essere equivocato dentro un gioco di parole se sinteticamente concludo rapidamente questa prima considerazione del verificare come la crisi nello sviluppo
Ho trasformandosi cambiando sì in crisi dello sviluppo sta registrando una specie di saldatura sempre più pericolosa tra recessione di inflazione disoccupazione crescente aumento del petrolio dei prodotti alimentari
E tutto ciò vediamo chi definisce non solo con ridurre la base produttiva dei Paesi industrializzati
Ma soprattutto impoverisce i Paesi in via di sviluppo in cui il cui unico spazio in quest'ultimo periodo lungo il cui unico spazio di manovra evita il crescente indebitamento esterno al punto tale che oggi si può parlare con una brutta ma significativa espressione di bancari in stazione della economia mondiale
Il fatto poi che venga tentato venga riproposto una una una specie di liberalismo economico di regole e tende mercato a fronte di un enorme quantità dei fattori economici e di interessi che ancorché che opera nel gran mondo dell'intermediazione economiche
Credo che questo finisca poi sul piano pratico per risultare una la più un'astrazione e teorica che è una pratica politica quindi non si tratta dice ricordare per me l'ennesima volta a tutti una serie di differenze che su questa materia partono
Fin dalla nascita se è vero che nei paesi in via di sviluppo un bambino su dieci muore prima del suo primo compleanno mentre i Paesi industrializzati muore solo uno cinque cinquanta
E quindi rispetto a tutte le cifre che sono stati ricordati in questa materia in un solo punto una divergenza nord-sud ha cominciato a stringersi
Stretta dall'aumento del prezzo del petrolio dall'inflazione il tasso di produzione dell'economia industriale del Nord è diminuita del tre punto quattro per cento all'anno durante questi anni settanta mentre quella del Sud in via di sviluppo è aumentata del cinque punto sette per cento ma volevo riceve ricordare solo questa cifra perché nonostante questo noi vediamo come ben trentacinque nazioni più povere che sono patria di più di un miliardo di persone e rischi rimangono sempre più indietro schiacciati
Dentro queste entrate pro capite di meno di trecento dollari all'anno e e ripartiscono un una miserabile cifra
Che misurata nel tre per cento della ricchezza mondiale
Quindi povertà come fattore di instabilità politica l'economia che sta cambiando Ratta rapidamente tutti i suoi assegni per quanto riguarda i rapporti e di mercato l'indebitamento
Che soltanto in un decennio dei paesi in via di sviluppo è passato da sessantotto miliardi a i dollari a quattrocentotrentanove miliardi di dollari nel mille e novecento ottanta noi oggi possiamo registrare che la stessa comunità europea per le cose dette dal l'onorevole Giolitti opera anche in termini di cifre attraverso la convenzione anche la convenzione di nome più con le aree sottosviluppate che nei confronti per esempio
Degli stessi gli Stati Uniti e evito qui di ricordare
E le e cifre
E da questo punto di vista credo che basti ricordare cosa c'è sotto in termini di scontro politico ricordando le cifre che per esempio riguardano gli Stati Uniti rispetto a questa tematica l'anno scorso
Il trentanove per cento delle esportazioni statunitense sono affluiti verso i Paesi in via di sviluppo cioè più che al mercato comune europeo alla stessa Europa orientale al Giappone all'Australia insieme
E che esistono ben cinquecento mila imprese americane esclusivamente impegnati in prodotti manifatturieri per le esportazioni nei Paesi in via di sviluppo
Escludendo o in questo conteggio i Paesi produttori per di petrolio e che un ettaro su cinque del terreno coltivabile americano raccolto destinato alla esportazione nel terzo o nel Terzo Mondo
E aggiungo per terminare anche questa parte il fenomeno sud-sud che sta facendo io ho ricordo avendo potuto assistibile
Alla conferenza stampa proprio a che alcune del ministro del Petrolio venezuelano che rispetta i tentennamenti che anche Cancun ha registrato rispondendo negativamente alla vecchia idea
Dell'ex presidente della Banca Mondiale vittime amara di aprire lo sportello energetico presso la stessa banca
Calda Lamberti ricordava che comunque è partito una agenzia tra Messico Venezuela e Brasile impostare tutto il discorso energetico complessivo che riguarda l'America latina quindi il problema assurdo sud
Rispetto da questi problemi che certamente ha dei limiti che ricordava il ministro Lattanzi
Nel suo intervento dalla prima giornata però questa tematica sud-sud soprattutto fra alcuni Paesi dell'America Latina
E dell'Africa soprattutto quando si parla di rapporti Brasile mi chiede questo ultima cosa energetica dimostra
Che se questa tematica non viene affrontata in termini seri rispetto additato e abbiamo sviluppato anche questo aspetto può rischiare di diventare molto più strutturale rispetto ai dati emblematici
Che certamente più sul terreno culturale e politico che pratico sta assumendo
Accanto a questo problema energetico credo che debba essere ricordato
E il problema alimentare sulla quale si sperava
Che la conferenza di Cancun potesse almeno su questo punto assumere un un impegno cioè quello di creare una riserva mondiale dice Reali capace di fungere da camera
Il compensazioni in casi di gravi carestie
Ora mentre dal punto di vista tecnico posso capire le difficoltà per quanto riguarda il problema dell'energia su questo tipo di problema io credo che valga la pena spendere ancora qualche parole nel senso che qui ci troviamo di fronte ad una situazione dove pascolo alcune alcuni cattivi raccolti non nei Paesi sottosviluppati ma nei paesi della comunità occidentale vaste aree del nostro premier pianeta rischiano di essere la fanno
Eppure l'interrogativo magari più astratto che teorico che mi viene queste pure negli anni Cinquanta c'è stato un problema di
Sovrapproduzione delle nostre dalla nostra della nostra
Della nostra produzione in termini Cirelli e questa sovrapproduzione sia risolta attraverso soprattutto il riassorbimento attraverso l'alimentazione animale allora nasce la inquietanti drammatica domanda se e si debba parlare più di scarsità sociali piuttosto che di scarsità natura
Cioè voglio dire che tutti voi nei dibattiti che qui o in altre sedi anche in Parlamento abbiamo fatto
Per descrivere come punto di partenza come dato interverrà attico questa situazione abbiamo ricordato la siccità del Sahel negli anni settantuno settantatré bene
E finisco o per questa parte concludendo in pochissimi minuti io vorrei ricordare a tutti che se si fosse in quel periodo in quegli otto Paesi dal Malika l'altra volta eccetera sospesa
La produzione di olio di arachidi e bloccati commercio estero
Le disponibilità alimentari di quei Paesi sarebbero state superiori a quelli loro assicurati dall'aiuto alimentare internazionali
Se questi dati hanno una logica allora il discorso diventa meno astratto perché ci riporta direttamente a considerare non tanto la concorrenza tra il consumo degli uomini e il consumo degli animali
Ma il diffondersi di una mappa del Monte del potere multinazionale cerealicola e delle sue strutture di oligopolio che ci portò indirettamente quindi a quella critica che spesso fanno
Anche una serie di studiosi dal dispersero parolacce
Un interrogativo nei confronti anche di questi organismi internazionali compresa la fatti possono essere impropriamente il pericolo di queste di questi di questi squilibri e dell'introduzione
Più dell'agrobusiness piuttosto che di una serie di altri problemi ecco che allora per arrivare una serie di proposte proprio nell'arco di pochissimi minuti io credo che debba essere qui ricordato e ribadito soprattutto un nuovo scenario d'impegno della legge trentotto dalla legge della cooperazione termica
Che era presente in maniera efficace nella relazione di Gabriel Valdes se è vero che su questa materia non sono più solo e soltanto di Stati
I protagonisti esclusivi dell'economia internazionale a promuovere i flussi finanziari l'informazione la cultura il commercio io credo che debba essere affrontato il discorso dell'out per attività dalla legge trentotto per quanto riguarda le strutture non governa mentali la strada da questo punto di vista ricordare qual è il rapporto percentuale della legge svedesi in materia di cooperazione temi che dedica tra multilaterale e bilaterale USA circa il dieci per cento per canto riguarda il finanziamento e la possibilità di aprirsi a questo settore che secondo me anche sul terreno politico potrebbe essere secondo o di una crescita anche in termini politici e culturali di questo tipo o di problemi e soprattutto riuscirebbe a a dare più spazio
Ad una soggetto politico di questo discorso della cooperazione che è stato totalmente o o dimenticato comunque ridotto a pochissimi spazi tutto il discorso del volontariato lo cito soltanto come titolo ma presi dalla ricerca ossessiva di come spendere questo famigerato
Zero virgola sei per cento dimentichiamo poi tutta
Voglio dire la struttura non solo tecnica ma anche umana sostegno e questo discorso che soprattutto il discorso del volontari
Concludo veramente dicendo che
Se qui è venuto fuori il discorso
Del rapporto più o meno valido più o meno importante più o meno simile Fini significativo alla luce anche delle nostre difficoltà economiche interne del rapporto
Tra la legge Ossola legge trentotto io credo che questo discorso lo si possa affrontare solo nella misura in cui contestualmente
Sia presente la necessità di una grande trasparenza tra questi quel momento e non è un caso che la volontà del Parlamento dopo la legge trentotto quando è venuta in discussione e in votazione alla legge Ossola il Parlamento unanimemente a
Cancellato un intero Titolo dalla legge Ossola chi si occupava
Voglio dire di una materia che è stata codificata dalla legge trentotto cioè voglio dire anche il nostro
Nel nostro lavoro di ricerca la nostra valutazione che non dobbiamo dimenticare cancellare come fossero disattenzione o errori questo tipo di problema ma ricordarli per capire poi rispetto alle fasi successive considera fare cioè voglio dire se è un anno fa
Poco più di un anno fa abbiamo compiuto questo tipo dice a chi sarà stato una ragione se adesso
Attraverso la relazione del dottor Cirò
Voglio dire voglio dire se la dovessimo assumere senza un minimo di valutazione culturale politica noi dovremmo dire che noi in quel momento l'intero Parlamento era in oblio
Allora io dico a me non non non c'è lo scontro per riuscire a capire i voglio dire la necessità di rompere le anfore perché con l'attraverso le schegge delle ancore detenere attraverso una serie di altri quale poi la strada da percorrere è è un fatto che che che mi interessa però deve esserci deve essere affrontato con questo con questo spirito ecco che allora
Concludendo veramente io dico passò da una proposta che certo è una proposta radicale l'unico modo si vola vira anche un raccordo tra questi due momenti che tra l'altro come è stato ricordato da altri oratori dovrebbe essere il CIPE sull'organo
Però per fare questo tipo di lavoro io credo che questo possa avvenire soltanto attraverso una proposta che mi rendo conto essere radicale ma che la dico per rendere l'idea sulla quale poi trovare delle formule più intermedi più qua quella per esempio
Come ricordava anche nel suo intervento il ministro Colombo alla Conferenza di Parigi di settembre per esempio escludere
L'applicazione della legge Ossola per quanto riguarda questi paesi a basso medio quelli che punto ricordava
Nel suo intervento il collega Aiello ci sono cento delle fasi più intermedie perché può anche creare che le difficoltà reali è quella per esempio di portare avanti veramente intanto il programma e soprattutto portare rapidamente i toni e crediti d'aiuto affinché sia possibile portare l'elemento di Dongo oggi valutabile al venticinque per cento fino al cinquanta per cento facendo riferimento alla grado di bisogno del paese e al tipo di progetto dei finanziari ecco che allora concludo senza per questo ricordare
Che altro problema che ha di discutere come il Dipartimento per reggere per gestire tutte le cose che qui sono state ricordate anche questo problema fortemente in discussione perché il quesito anche qui politico prima che temi come questi
Meglio che il Dipartimento utilizzi quello che è stato ricordato una serie di strutture interne che vanno dal Mediocredito per analizzare i progetti
Che vada una serie di convenzioni voglio dire filtrate da un albo professionale o invece esiste il problema politico di strutturare effettivamente dal punto di vista operative di parte anche questo è un quesito che deve essere affrontato prima
Dischi scegliere voglio dire di accettare che qui in chiave in chiave a critiche al discorso il dipartimento primario immaginato per spendere soltanto venti o trenta miliardi adesso c'è tutta quel po'po'di cosa che tutti abbiamo ricordato non ce la facciamo troviamo queste struttura ecco
Questo non è un problema tecnico è un problema politico può essere certa questa strada ma prima di essere certa questa strada ed essere anche data una risposta se invece non esista un problema strutturale politico di rapporto tra il Dipartimento il Minas vero dentro il quale inserito e l'intera amministrazione pubbliche quindi io credo
Che la miglior conclusione di questi nostri lavori se vogliamo che queste quattro giornate
Non vengano disperse io propongo che come è stato fatto positivamente con la Legge trentotto venga formalmente costituito un gruppo interparlamentare presso il palmo affinché possa in maniera Siria il rispetto a questi quesiti
Riuscire a portare rapidamente il Parlamento quelle modifiche che permetteva la stessa legge trentotto di dispiegarsi come tutti auspichiamo grazie
Grazie siano così giunti al termine
Di questa nostra conferenza e come dice il programma sia pure con qualche ritardo di tempo ma avendo rispettato la sostanza del nostro lavoro anche di stamattina adesso la parola al ministro Emilio Colombo
Vorrei anzitutto
Esprimere il mio più vivo apprezzamento agli organizzatori di questa conferenza nazionale dedicata ai problemi della cooperazione allo sviluppo
Un particolare ringraziamento rivolto dal presidente
Bassetti e a tutti i suoi collaboratori delle palmo in particolare al professore Calchi Novati
Io avrei desiderato anzi era mio proposito
Quello di essere più presente allo svolgimento dei lavori di questa conferenza
Però credo che tutti i miei ascoltatori sanno che mentre questa conferenza si svolgeva qui noi avevamo in Parlamento una discussione sugli stessi temi sugli stessi argomenti è vero mio dovere di essere presente a quella discussione e di conclude
E forse anche per questo io non riuscirò in questa mia replica o in questa mia conclusione difficile concludere un dibattito che non si è riusciti a seguire personalmente
Non riuscirò ad essere totalmente aderente allo spirito e alle argomentazioni che hanno caratterizzato il vostro incontro
L'iniziativa di questa conferenza è venuta dal Parlamento
In occasione del dibattito che portò all'approvazione della legge trentotto
In quell'occasione le forze politiche non mancarono di sottolineare il valore etico culturale e politico della cooperazione internazionale
Affermano altresì la necessità di non circoscrivere l'impegno del nostro paese in questo campo entro una cornice burocratiche
Bensì di allargarlo a tutte le forze produttive attraverso una opportuna opera di sensibilizzazione
Non è però senza preoccupazione che affronto
Questo tema cui la nostra opinione pubblica ha prestato tanta attenzione
E sono non è che un aspetto se pure fondamentale del più ampio problema del rapporto nord-sud e delle modalità degli strumenti e dei tempi necessari per dare vita ad una comunità internazionale più solidale e più giusto
Credo che sia importante nell'accavallarsi
E nel groviglio degli avvenimenti
E nel tumulto di una vita quotidiane che non risparmia emozioni
Soffermarsi riflette per operare come voi del resto avete fatto avete contribuito a fare una sintesi che serva meglio a comprendere il senso delle vicende cui siamo chiamati che siamo chiamati a vivere che serva a confortarci nella giustezza delle scelte che sia di sprone alla nostra azione se si vuole ricondurre ad una visione di insieme i complessi problemi che stanno davanti a noi
Occorre assumere come quadro di riferimento il rapporto nord-sud
Rapporto che va considerato in sé
Ma anche in relazione all'altro Est Ovest
Infatti non è errato ritenere che le tensioni esistenti in tante aree geografiche
Potrebbero essere allentate
Attraverso una più equa distribuzione delle risorse
Attraverso un trasferimento di ricchezza e dai Paesi industrializzati a quelli emergenti
Se questo obiettivo potesse realizzarsi pienamente e suo favorito ebbe anche un miglioramento dei rapporti tra Occidente ed Oriente
E contribuirebbe così al rafforzamento della PAC
L'interdipendenza reciproca deve tradursi in cooperazione fra i otto la cooperazione internazionale espressione di una tensione di un'aspirazione verso un rapporto più giusto più equilibrato
Ma si muove in una realtà condizionata dal quadro politico economico e sociale e culturale
Entro il quale si iscrivono le relazioni tra i popoli
Non basta volere aiutare chi si presterebbe abbia bisogno di aiuto e necessario infatti che quell'aiuto venga realmente chiesto che si sia in grado di offrirlo con efficace
Che pervenga effettivamente a chi ne ha necessità
Che non crei effetti di dipendenze
Ma tutto acque ma tutto questo non è ancora sufficiente e anche necessario che non sia puramente assistenzialistico
Ma capace di provocare processi endogeni di sviluppo
E del resto se ho tempo però è altrettanto necessario che tali processi
Si realizzino in modo coordinato con quello con quelli dei paesi indù già industrializzati
Forse la cooperazione allo sviluppo e dunque
Fare la cooperazione allo sviluppo e dunque tutt'altro che si e non manca chi pure si domanda perché mai un Paese come il nostro
Certamente non florido
Economicamente
Ma anzi afflitto da una crisi acuta vicina di venire particolarmente cronica voglia impegnarsi per lo sviluppo il frumento gravato come da non pochi problemi interno la stampa ce lo ha ricordato anche in questi giorni
Ma c'è anche nel
Certamente la cooperazione allo sviluppo nasce anzitutto dalla solidarietà fra gli uomini
è un'esigenza
Di un obbligo soprattutto morale
Ma essa è anche un impegno politico ed economico
E il fatto che la convenienza politica ed economica è stato detto e salti quella etica non dovrebbe che confermare la necessità e la bontà della scelta
D'altro canto il mondo e a un bivio
L'interdipendenza che caratterizza in modo evidente la nostra epoca storica
Dicevamo niente
Non ci si può salvare da soli né individualmente né socialmente
Ma finché l'interdipendenza possa essere trasformata da fattore di tensione e di conflittualità
In elemento propulsore di una crescita globale
Occorre muoversi verso l'obiettivo della rifondazione di un ordine internazionale realizzato attraverso l'impegno di tutta la comunità dei popoli fondato sulla giusta distribuzione delle risorse in cui ogni essere umano possa vedere realizzate le condizioni di vita che gli garantiscano il pieno rispetto della sua dignità
Siamo consapevoli dell'ampiezza ma anche della difficoltà di questo impegno
Se questo è l'obiettivo da perseguire occorre anche essere consapevoli delle sei già dell'esigenza che i problemi del terzo mondo
Vengono affrontati con un approccio di carattere globale nel contesto del dialogo nord-sud
Questo è infatti l'ambito nel quale in un pochino di che lo travagliato debbano trovare collocazione e superamento noi andiamo dicendo da tempo che il problema dei rapporti nord sud trova nelle Nazioni Unite un quadro appropriato di discussione e di d'approfondimento
Ma abbiamo altresì sostenuto che è necessario proprio per evitare il rischio di cadere nella proclamazione di strategie utopistiche
Che non ci condurrebbe molto avanti nella ricerca di soluzioni adeguate
Individuare temi concreti sui quali fare convergere
Che non ci condurrebbe molto avanti il non individuare temi concreti sui quali convergere far convergere il consenso dell'azione
Abbiamo sostenuto e lo abbiamo detto nelle competenti istanze internazionali in particolare l'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Che tra i problemi che lo sviluppo ve ne sono alcuni che rivestono oggi per i Paesi emergenti una importanza primaria e per i quali è necessario prospettare soluzioni concrete
Mi riferisco al disavanzo Esterno
All'Energia
Ad una cresciuta partecipazione al commercio internazionale al problema agroalimentare
Energia e disavanzi esterni dei paesi in via di sviluppo rappresentano a mio parere temi chiave del rapporto nord-sud
Anche ai fini della soluzione del problema alimentare
L'enorme aumento della fattura petrolifera
E diventato in questi ultimi anni la causa prima di questi disavanzi e sottolinea il loro crescente carattere strutturale
Cui gli attuali meccanismi di riciclaggio non sono capaci di rimediare se non in maniera insufficiente
Le cifre in gioco riguardanti i paesi in via di sviluppo sono considerevoli e preoccupante
Un disavanzo complessivo che supererà nell'anno in corso i cento miliardi di dollari
Ed un indebitamento totale dell'ordine dai quattrocento ai quattrocentocinquanta miliardi di dollari
Di fronte a queste cifre che sono indicative di un'accentuata distorsione del sistema economico internazionale il problema centrale per risolvere rimane quello della distribuzione di tale disavanzi
E io sono convinto
Ovvero socialisti e l'area dei paesi in via di sviluppo debbono arrivare a definire tra loro una distribuzione dei disavanzi strutturali delle rispettive bilancia dei pagamenti
La scelta dei metodi per il finanziamento delle quote di di disavanzo dei Paesi più poveri avrà ripercussioni serie negli anni avvenire
E se non può avere carattere duraturo non può essere valida se non è sorretta da politiche di lungo periodo
E in questo quadro appare fondamentale il ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali in particolare la Banca mondiale
Occorrerà a questo proposito rafforzare le capacità finanziaria delle istituzioni stesse
Sia crescendo delle risorse
Sia attraverso una visione più unitaria delle terapie di intervento messe in atto dal Fondo monetario e della Banca mondiale ma e anche questo ma è molto importante avendo cura che ciò avvenga senza compromettere e indebolire in modo alcuno la serietà di questa istituzione e il loro credito sui mercati finanziari
Ho parlato poc'anzi dal problema delle energie
Correrebbe al riguardo incoraggiare i Paesi in via di sviluppo a formulare politiche e più gli energetici ed essere disposti a cooperare a progetti energetici nazionali dei Paesi in via di sviluppo
In questo quadro occorrerebbe dare priorità alla ricerca di fonti di energia alternativa e dallo sviluppo e dal trasferimento delle relative tecnologico pur di fronte alle difficoltà non si è affievolita in noi la convinzione
Che si debba procedere alla creazione di una filiale Energia nell'ambito della Banca mondiale
Ho detto pur di fronte alle difficoltà perché mentre al vertice europeo dell'anno scorso
A Venezia e al vertice dei Paesi industrializzati tenutosi a Venezia
L'idea della
Della filiale energetica dalla Banca mondiale sembrava avere più consensi questa idea ha fatto un passo indietro in questo ultimo periodo e particolarmente purtroppo al vertice dica
L'Italia ritiene che questo obiettivo che era stato contemplato come ho ricordato al vertice di Venezia dell'anno scorso debba essere perseguito con fermezza
Tra gli obiettivi del negoziato globale acquista rilievo la necessità di integrare maggiormente i Paesi in via di poi nel sistema economico mondiale di accrescere la loro partecipazione ai benefici derivanti dal commercio regista in passato tali benefici sono consistiti soprattutto nelle preferenze generalizzate negoziate nel quadro del gatto
La comunità europea ha dal canto suo si è preoccupata nel quadro delle Convenzioni di Yaoundé etilometro
Io per aree attraverso lo stabile ex per la stabilizzazione delle entrate derivanti ai paesi in via di sviluppo da le loro esportazioni
Questo meccanismo
Ha dato risultati positivi tanto è vero che oggi la sua estensione generalizzata rappresenta una delle richieste di maggiore rilievo avanzate dai paesi emergenti del quadro del negozio
Atto globale ed è stata una delle richieste specifiche della conferenza Parigi dei Paesi più poveri ed in quella sede il nostro Paese sia pronunciato favorevolmente all'estensione di questo meccanismo almeno da questi paesi del cosiddetto quarto mondo
Oggi nel settore del commercio internazionale c'è molto da fare
Occorre resistere alle pressioni protezionistiche e lottare per un sistema commerciale aperto
Che accordi ai paesi in via di sviluppo un più ampio accesso al mercato mondiale ciò tuttavia non può avvenire senza prevedere gli opportuni aggiustamenti nelle strutture produttive dei Paesi industrializzati
Io devo qui rilevare come tutte le nostre discussioni in genere avvengono per compartimenti stagni
Perché se siamo qui insieme a discutere di questo tema e del rapporto tra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo oggi uno vuole cooperare allo sviluppo e ogni uno vuole anche aiutare lo sviluppo attraverso la via degli scambi commerciali e quindi il sostegno
Alla dottrina e alla prassi del libero scambio
Quando poi si va in altre sedi e quando paese per paese ciascuno dei paesi industrializzati
Discute il proprio problema e i riflessi che un'economia di libero scambio soprattutto le importazioni di taluni beni da questi Paesi ha sul proprio sistema e con unico e molto facile che in quella sede si cambi atteggiamento
E questo non accade soltanto fra questo quel convegno ma qualche volta accade anche nell'ambito dei parlamenti
Tant'è che occuparsi sì della politica di cooperazione allo sviluppo vuol dire prima di tutto io non vorrei pronunciare questa
Parola di cui si fa avulso vuol dire sì falsi una cultura comune o delle convinzioni comuni in ordine al tema dello sviluppo
Che è poi lo stesso problema di fronte al quale ci siamo trovati in questa discussione parlamentare
In questa discussione parlamentare di che cosa si è trattato
Si è trattato di esaltare le cifre nazionali dedicata alla cooperazione allo sviluppo
E cioè portare il nostro Paese a dare nel mille novecentottantadue cioè nell'anno che sta per cominciare in presenza di un bilancio che è già in corso di
Discussione al Parlamento
Alla allo zero sette per cento del prodotto nazionale lordo come cifra di impiego per la cooperazione allo sviluppo
Si può dire questa cifra se ne può dire un'altra si può prendere questa percentuale se ne può prendere anche un'altra
Ma prima ancora di chiedersi se le somme sono utilizzabili o no se ci sono gli strumenti per utilizzarle o non ci sono ancora e che cosa dobbiamo fare perché questi ci siano prima ancora di chiedersi se c'è una ricettività dall'altra parte di somme immediatamente messe a disposizione e in modo così concentrato mi pare che si pone un quesito
E che è un quesito di fondo che deve toccare la cultura e deve toccare il modo di essere e dividere di tutti i Paesi industrializzati vogliamo o non vogliamo rapportare l'aumento dei nostri consumi
L'incremento del nostro tenore di vita il miglioramento del treno nel nostro tenore di vita in rapporto con questo grande pro
Ma che riguarda tre quarti dell'umanità se questi temi non vengono posti con la convinzione con cui devono essere posti
E se noi non ci convinciamo che prima di un problema di cifre o di bilanci vi è qualche cosa che ci tocca come sistema di vita ciascuno di noi noi rischiamo di fare di ognuno di questi convegni e anche
I colleghi parlamentari presenti nello consenta anche delle nostre discussioni parlamentari qualche volta più delle proclamazioni che no le decisioni reali di una politica
I temi dell'alimentazione ed è l'attuazione di progetti immediati di lotta contro la povertà costituiscono importanti
E più urgenti aspetti del problema generale che abbiamo trattato finora su di esso si innesta il ruolo specifico che l'Italia ha tenuto conto delle sue tradizioni delle sue vocazioni delle sue spie se e della sua condizione geografica può e deve svolgere per apportare il suo contributo positivo
In questo quadro si inseriscono da un lato le iniziative che il nostro Paese ATI docente assunto in sede internazionale dall'altro l'azione che esso intende svolgere in sede bilaterale
Le proposte e le iniziative italiani in sede internazionale si sono contraddistinte per la concretezza e non s'
Solo influenzate da interpretazioni pessimistiche che altri fanno circa le prospettive dei rapporti tra il nord e il sud
Questa fiducia e alla base della iniziativa presa dal nostro governo adottava
Con tale iniziativa in corso di preparazione si intende promuovere un raccordo tra Paesi donatori
In particolare quelli della comunità europea e quelli presenti adottavo ma senza escludere nessuno di quegli altri appartenenti al TAR
E le istituzioni specializzate delle Nazioni Unite aventi sedi sei a Roma per la messa appunto di un programma di iniziative
Sollecitamente attuabili soprattutto nel settore agroalimentare
Al fine di alleviare particolarmente la situazione dei paesi più a questo fine si intende promuovere anche la collaborazione come donatori dei paesi produttori di energia
Qui
Il problema più delicato più complesso più spinoso e quello della ricerca di un opportuno raccordo tra aiuto alimentare et aiuto a carattere strutturale
Su questo punto si è molto discusso in sede parlamentare ed occorre a mio parere sgombrare il terreno da ogni equivoco
L'aiuto alimentare deve avere carattere transitorio non deve discendere degenerare in assistenzialismo
Deve favorire il decollo dell'economia in questo senso l'aiuto alimentare serve a fronteggiare situazioni di emergenza
Ma se questo è ciò che giustifica l'aiuto alimentare significa che esso non può essere considerato a sé stante
Come fine a se stesso
Esso va messo in parallelo con altri interventi anch'essi immediati urgenti aventi carattere strutturale e che si inseriscono nei grandi progetti
Sì di bonifica non sempre necessariamente grande anzi se talvolta si scelgono quelli più piccoli e meno maestosi e con un'efficacia immediata può darsi che il risultato sia maggiore
Di sviluppo delle fonti di energia alternative di miglioramento delle coltivazioni
In questo senso ritengo si debba parlare
Di progetti integrate di sviluppo di progetti cioè che mirano a fornire
A chi ha fame gli strumenti necessari per raggiungere l'autosufficienza per dare avvio ad un processo autentico di sviluppo Houghton
E non devo certamente gli occhi sottolineare lo stretto rapporto che c'è con questi processi soprattutto con il raggiungimento di questo obiettivo almeno l'autosufficienza alimentare
E tutto il grande problema politico della reale ed era indipendenza di questi Paesi
Cioè lei
Le posizioni non sono facilmente
Sostenibile se la loro credibilità non viene confermata da un impegno diretto del nostro Paese
Nel più recente passato le risorse finanziarie pubbliche destinate dall'Italia alla cooperazione per lo sviluppo non sono state particolarmente elevato
Nel mille novecentottanta l'aiuto italiano non ha rappresentato che lo zero diciassette per cento del prodotto nazionale lordo
Dato questo però da considerarsi
In ogni caso positivo
Perché in concomitanza con l'entrata in vigore della legge trentotto è stata
Ribaltata la tendenza alla diminuzione tendenza che nel mille novecentosettantanove aveva portato il rapporto con il prodotto nazionale lordo allo zero zero otto per cento
E noto che per il triennio ottantuno ottantatré sono stati deliberati complessivamente
Per questo atti
Ita per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo quattro mila e settecento miliardi di lire
Ho confermato ieri l'altro alla camera che importare allo zero sette del prodotto nazionale lordo il contributo italiano a favore dei Paesi in via di sviluppo costituisce uno degli obiettivi del governo
Raggiungere questo livello entro il mille novecento ottantadue come ori ricordato prima significherebbe però sfondare il tetto prefissato del disavanzo pubblico
Ma sono sicuro che tra
Questo termine mille novecento ottantadue e l'altro ipotizzato e certamente molto ampio molto lontano perduti undici
Vi è una via intermedia
Ed è in queste vie intermedie che si colloca il raggiungimento di questo obiettivo e vorrei dire più nella prima parte di questo decennio che nella seconda parte di questo eccetera
Devo però anche ricordare
Che in occasione di un'altra discussione parlamentare su questi temi quella
Avvenuta il ventinove e il trenta luglio scorso
Il governo assunto l'impegno di mobilitare delle risorse finanziarie per un importo complessivo di tre mila miliardi
Sul mercato finanziario particolarmente mercato finanziario internazionale
Creare aggiungere a quello che viene stanziato nel bilancio secondo le cadenze che a cui ho fatto riferimento aggiungere un apporto di carattere eccezionale
Si tratta però di ricorso al mercato finanziario
Con le regole proprie del mercato finanziario con una una metodologia e con delle caratteristiche della concessione di questi prestiti che
Deve essere tale
Da poter essere calcolata nella media del TAR che quindi con una quota di aiuto che sia almeno del venticinque per cento una quota di Bruno che si abbia almeno il venticinque per cento
Il che vuol dire che nelle sedi opportune
E soprattutto prendendo in considerazione le disponibilità che mi sono sulle diverse leggi e in particolare quella per l'aiuto al commercio e
Al agli scambi la legge Ossola si dovrà averi sul bilancio dello Stato la disponibilità per portare i tassi di interesse
Alla al tasso normale di questi casi che adesso abbiamo ancora ulteriormente ridotto
E poi anche di allungare il tempo per l'ammortamento di questi Giletti
Però dal fatto che noi ricorriamo al mercato finanziario che cosa deriva deriva che questo tipo di anzi aumenta non è utilizzabile per tutte le finalità e tutti gli obiettivi della legge trentotto
Ma è utilizzabile in particolare per la concessione di crediti allo sviluppo e quindi c'è un'altra parte cioè forse diciamo che liberando le somme ordinarie dagli
Stanziamenti dalla dalla utilizzazione a fini di credito perché ci sono questi crediti alcune somme queste potranno essere utilizzate per accrescere ulteriormente l'aiuto in altri settori in modo particolare l'aiuto alimentare
Ci troviamo ora in un momento
Che vorrei definire nevralgico abbiamo infatti Rea Rizzato uno sforzo non indifferente sul piano dell'impegno delle risorse finanziarie destinate alla cooperazione
Guardiamo al perseguimento di obiettivi di ampio respiro
Stiamo mettendo a punto tutta una serie di iniziative da attuare sia in collaborazione con la comunità europea con altri Paesi donatori sia con gli organismi internazionali ci sono però nodi da sciogliere metodologie da precisare procedure da definire contenuti da approfondire
In questo contesto la Conferenza nazionale per la cooperazione ha costituito un'occasione di particolare importanza deportato
è stato detto e concordo su tale affermazione che la cooperazione allo sviluppo riguarda l'intera società italiana ebbene sotto questo profilo la conferenza
Ha senz'altro consentito non solo di chiamare al tavolo del dibattito che sta per concludersi esponenti di tutti i settori della società interessati alla cooperazione
Ma di portare la tematica della cooperazione allo sviluppo all'attenzione e alla riflessione dell'opinione pubblica cioè della società italiana che sostiene col proprio sacrificio la nostra azione
Ma questa conferenza offerto soprattutto l'opportunità di un dialogo di un confronto fra le varie componenti della nostra società e dunque fra le diverse linee di pensiero di orientali enti politici di differenti interessi che essa esprime in materia di cooperazione dialogo confronto che è essenziale per far maturare direttrici di azione coerenti che è responsabile
Le indicazioni di suggerimenti emersi dal lavoro di questa conferenza sono in questo contesto preziose
In quattro giorni di dibattito approfondito i temi discussi sono stati numerosi
E sarebbe un errore di superficialità pretendere di sintesi di sintetizzarli in poche proposizione
Sicuramente la ricchezza di idee e di suggerimenti di critiche e di proposte che si è andato accumulando qui in questi giorni non dovrà depositarsi negli archivi al contrario essa dovrà costituire Matteo sia di riflessione e di studio a sostegno di decisioni operative capaci di migliorare l'efficacia del nostro impegno
E soprattutto al miglioramento qualità vivo dei nostri interventi in una linea di unitarietà di indizi e di organico coordinamento che noi dovremo puntare per ottenere dei risultati apprezzato
Perciò
Io concordo con tutti coloro che hanno sollecitato e suggerito miglioramenti organizzativi metodologici e a che normativi se necessario per garantire una capacità di gestione delle risorse di alto livello tecnico in una cornice politica precisa e definito
La messa a punto del Regolamento di esecuzione della legge trentotto e certamente un'occasione per mettere a frutto le proposte che sono state fatte in merito
E opportuno che tale Regolamento venga quanto prima
Provato ed emana così come occorre prevedere anche l'avvio di un processo di adeguamento normativo che senza stravolgere l'ordinamento già in vigore con sé tutta la migliore utilizzazione di strumenti già sperimentate e la configurazione se necessario di nuove formule di intervento più adeguate all'evoluzione rapida dei problemi della cooperazione allo sviluppo
A questo proposito
è interessante rilevare l'insistenza da più parti rivolta alle c'è sita dimettere appunto appositi meccanismi capaci di favorire Investimenti diretti nei paesi in via di sviluppo
La nascita di compartecipazione finanziaria a scopo produttivo è sicuramente l'aspetto più nuovo e più interessante dei rapporti economici nord-sud
Ed è anche quello che meglio potrebbe facilitare l'avvio di quella integrazione e di quella complementarietà di cui tanto si parla a proposito del nuovo ordine economico internazionale
Ma come ho già detto molte altre sono le indicazioni emerse durante questi lavori
La rinnovata attenzione per la formazione dei tecnici
Che rappresentano il capitale umano senza il quale ogni altro investimento risulterebbe sterile
La preoccupazione che l'attualità dei temi dell'ideologia e dell'alimentazione pur rimanendo ai primi posti della nostra scala di priorità non penalizzi eccessivamente l'appoggio ad una equilibrata Cré città industriale l'opportunità di un raccordo tra l'aiuto allo sviluppo che lo strumento dei crediti alle nostre esportazioni
L'importanza crescente di un sapiente utilizzo dei crediti d'aiuto
E l'ha urgenza di snellire le procedure per la loro erogazione la opportunità
Creazione di carattere particolarmente tecnico e specialistico possano essere svolte da strutture dota The delle competenze e dell'affidamento necessari pur mantenendo al ministero degli affari esteri la decisione che anzitutto politica ed il controllo
E anche emersa la richiesta che ho apprezzato di un migliore coinvolgimento degli organismi non governativi di volontariato che si ricolleghi ad una maggiore parte
Citazione dei giovani alla politica di cooperazione ma un aspetto essenziale della cooperazione allo sviluppo è rappresentato dal coordinamento
Coordinamento a livello internazionale fra Paesi donatori fra Paesi beneficiari dell'aiuto et organismi internazionali
Coordinamento nel contesto della nostra realtà nazionale finalizzato ad una risultante più ben precisa e cioè che la cooperazione non è questione di questa o di quella amministrazione dello Stato
La cooperazione ecco il Paese nella sua globalità e pertanto deve esprimersi con una unitaria azione di governo realizzata attraverso gli organi il CIPE si in particolare e gli strumenti già previsti a tal fine dal legislatore
Certamente è un panorama ricco
E penso quello che si presenta alla conclusione dei lavori che in questi giorni sono stati portati avanti con tanto impegno
Va anche detto che non si tratta di un panorama omogeneo e miti al contrario esso si presenta per certi versi contraddittorio e dunque di non facile interpretazione
Ma non poteva essere altrimenti
Se solo si tiene conto dell'ampiezza del concetto stesso di cooperazione allo sviluppo
E di come non sia certamente agevole definire l'incontro dell'esigenza etica con le opportunità politiche
Incontro nel quale crediamo e che costituiranno la forza di coesione dei nuovi equilibri internazionali che necessariamente verranno costituirsi
Siamo convinti
Che una maggiore giustizia costituisca una condizione dalla quale non possiamo prescindere per la salvo guardia della pace il rinnovato impegno del nostro Paese per una cooperazione allo sviluppo che non sia soltanto simbolica
Proprio quando i maggiori donatori di aiuto dimostrano una incertezza che potrebbe essere fatale nei rapporti nord sud
Questo nostro rinnovato impegno in questo momento in queste condizioni rappresenta la testimonianza della volontà dell'Italia di dare allo sviluppo delle aree se uno internazionali indizi e da forti sempre più coerente con la sua cultura con le sue scelte politiche di fondo e con la sua vocazione alla pace
Allora
Io ringrazio
Il ministro
E
Nel ringraziare il ministro voglio anche cogliere questa occasione due minuti di conclusioni per ringraziare il pubblico la stampa anche il nostro ufficio stampa tutti con però che sono intervenuti in particolare il relatore io gli autori di comunicazione i colleghi parlamentari in i ministri dobbiamo dire che abbiamo avuto una presenza notevole di tutti i ministri interessati a questa tematica
Particolare però voglio ringraziare dentro lì palmo gli amici tutti che hanno collaborato a questa iniziativa e Impe ti colare De Pascalis Guelfi che mi hanno aiutato nel mestiere di presidente in queste giornate che sono state anche lunghe perché sono state intense e numerose
Questa occasione lasciate che io dica a tutto il personale devi Palma in particolare al direttore calchi Novati alla utenti alla signorina Taveri mi e ha Leone come noi apprezziamo credo che tutti abbiano potuto apprezzare la fatica di pochi uomini per organizzare questa conferenza che mi pare sia stata dal punto di vista di pubblico certamente un successo ma lo sia stato e su questo vorrei concludere anche dal punto di vista delle sue finalità chiederanno come si è detto all'inizio finalità politiche
Finalità politiche nel senso più pieno della parola cioè che proponevano un obiettivo alla polis la polis in questo caso essendo proprio la Società italiana la nazione italiana noi con il palmo abbiamo organizzato questo convegno avendo all'occhio al fatto che come espressione dei partiti politici ma come espressione anche in passato e nel presente Dini
Per essi non meramente politici li palmo è e vuole essere un momento di rappresentanza della società civile e politica come tale distinto dalle istituzioni in quanto formali in quanto tale noi abbiamo apprezzato molto il fatto che in ottemperanza a una richiesta delle del Parlamento
Chiamato a interpretare come il da Paesi il governo come Ministero degli esteri la scelta per l'organizzazione di questo fatto politico culturale sia caduta Sully palmo noi ci siamo impegnati e ci sentiamo le responsabilità del meccanismo culturale e politico che in questi giorni si è messo in moto io credo e non ho paura di toccare un argomento delicato che d'altro canto stamattina è stato ampiamente è toccato io credo che questa coincidenza
Tra un dibattito in Parlamento e la nostra conferenza
Chi ha visto apparire quelle che possono essere sembrate e sono oggettivamente delle contraddizioni di comportamento
Potesse rivelare la sua natura di Felice coincidenza nella misura in cui ci consente di capire meglio in una società pluralista avanzata quali sono anche i ruoli Complessi delle diverse composizioni le forze su charlie non c'è dubbio che il palmo non poteva e molti di noi non potevano non riconosce e le l'interesse di uno sforzo rivolto a portare anche in Parlamento sensibilità per questi problemi
Non c'è dubbio e non credo che potranno essere esponenti di partiti che conoscono la disciplina di partito che quando il discorso da sociale culturale diventa rigorosamente istituzionale come quando un volo otto affidato a una regolamentazione precisa di fiducia prevale sull'apertura di una s'di un dibattito di sensibilizzazione le logiche FR delle istituzioni si stringono e si stringono anche sulle persone
Questo non vuol dire però che le tensioni non ridere le hanno la vera natura del problema e io do atto e voglio ringraziare il ministro Colombo che stamattina è stato coerente preciso e fedele
Alla posizione anche per lui difficile l'altra sera ancora in questi giorni e ha precisato qual è il punto delle forze politiche io credo che se questa tensione se questo sforzo di conciliare le volontà con le Pussy Rita continuerà anche in questo settore non saranno i dissensi sui sulle firme o sui voti che impediranno all'Italia di assumere il suo ruolo nel compì tu di mediazione fra nord e sud in una visione planetaria della pace e della giustizia ecco io credo che da questo punto di vista noi come il palmo continueremo e io raccolgo l'invito che c'è stato rivolto da tutte le parti noi continueremo nel nostro ambito e con il nostro approccio che è ripeto un approccio di sintesi e di sensibilizzazione delle forze sociali delle forze culturali delle forze partitiche e quindi delle forze politiche e delle istituzioni che alla guida propriamente politico istituzionale sono preposte e non mi riferisco solo Antonio Parlamento ma anche per questo abbiamo voluto cui anche le regioni abbiamo sentito presenti il sistema delle nostre autonomie e crediamo che questo è un impegno che deve impegnare tutto il paese ed è su questo punto che io sono lieto di poter dichiarare chiusa questa conferenza nazionale per la cooperazione allo sviluppo augurandomi che questi altri lavori possono avere un seguito nella storia del nostro Paese piccola ma non trascurabile parte della storia del mondo grazie