Crisi finanziaria e clima: intervista a Marco Cappato

Marco Cappato deputato europeo radicale oggi il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha presentato il bilancio del
Sul Consiglio europeo che si è tenuto la scorsa settimana diversi
Di argomenti affrontati vogliamo farlo partire dall'economia questi dea dei fondi sovrani europei nazionali non dell'Unione europea per salvare le
Impresa strategiche in crisi o oppure da eventuali predatori stranieri
C'è il ritorno dello Stato nella gestione delle cose cono mica
Certamente il vento che soffia non soltanto in Europa è quello di un intervento dello Stato e
Il che e anche assolutamente giustificato rispetto all'obiettivo di evitare un crollo dell'economia del un danno immenso per
I risparmiatori naturalmente
I nemici del mercato c'erano ci sono e in questo momento si trovano davanti un'occasione quanto mai ghiotta per
Per fare un passo indietro
O magari anche due rispetto a quelle che erano state alcune conquiste capisaldi dell'Unione Europea appunto contro gli aiuti di Stato contro un certo tipo di protezionismo sulla base di
Ragionamenti questi sono state sempre politiche che l'Unione europea l'Europa ha cercato di far crescere sulla base di ragionamenti appunto su
Il rapporto tra il benessere
Delle persone dell'economia dei risparmiatori dei consumatori dei cittadini quanto benessere potesse arrivare da delle regole che
Favoriscano che gli Stati inno il fatto che gli Stati non si mettono in competizione dal tracollo loro per proteggersi perché poi il gioco non è un gioco a somma zero ma è un gioco che
Danneggia le possibilità di sviluppo oggi
Pensa così
Diciamo così saltato su questa occasione lo ha fatto seguendo l'impostazione
Che
Diciamo l'espressione che Pannella utilizza sempre di più ma che è la chiave di lettura io credo
Di
Dello Stato delle istituzioni europee e quindi anche
Del meglio che da quell'istituzioni oggi viene della parte più viva che viene da queste istruzioni che certamente rappresentata oggi dal presidente francese Sarkozy che quello dell'Europa delle patrie allora oggi sarà così sia come
Così come diciamo capacità di oratoria e anche di estrema politicità nel suo discorso ha parlato
Prendendo in giro i socialisti europei rispondendo uno a uno con grande precisione e con grande anche
Così vivezza certamente non sconta terza
Al dibattito del Parlamento europeo credo che sia così abbia in questo onorato il Parlamento e anche il suo ruolo il suo ruolo di Presidente il problema rimane rimane quello che oggi
Sarkozy sia per la crisi georgiana che per la crisi finanziaria che per questi discorsi su l'intervento del sui fondi sovrani eccetera dimostra una grande attivismo è anche una grande capacità
E fa coincidere la crescita di ruolo diciamo dell'Unione europea con questo suo attivismo che con questa capacità
E però
Il le istituzioni la configurazione dell'Unione europea come Europa delle patrie rimane questa anzi forse sia si approfondisce si aggrava persino di fronte alla crisi economica quindi
Il pericolo oggi c'è ed è grande che si torni a uno statalismo uno statalismo nazionale
E anche in qualche modo promosso accettato coordinato in sede di Unione europea
Sarà così rappresenta la parte più viva di questa Europa delle patrie ma pur sempre una parte
Di questo Europeo del padre alla quale l'impostazione della parte europea rimane una impostazione come dire
Profondamente alternativa e anche il tema del libero mercato dovrebbe e potrebbe essere un tema su cui giocare la politica europea alternativa appunto liberale federalista
Allora Sacco si è parlato anche di aiuti di Stato alle
Impresa utopistiche in difficoltà parte giustificando lì con la necessità
Di lottare contro l'inquinamento c'è in ballo il cosiddetto pacchetto clima su cui
Italia sembra mettere voler mettere il suo veto perché troppo costoso riceverà Marco Pannella tu hai detto invece no al agli aiuti di Stato per le
Imprese automobilistiche sia un piano diverso di di di sviluppo
Quando un settore in crisi questo significa sicuramente un problema enorme dal POR sul piano sociale dei posti di lavoro prima ancora che
Appunto così delle mere cifre dell'economia
Questa crisi eh anche
Sì trasformata in modo molto evidente con il crollo delle vendite di auto eccetera una crisi del mercato automobilistico e qui però e la politica
Che
Deve decidere le priorità
Noi siamo come potere pubblico come Stati come Stati nazionali come Unione europea neutri rispetto a
Quali mezzi di trasporto quali sistemi di sviluppo quali
Sistemi appunto di economia e quale rispetto dell'ambiente no credo di no che non dobbiamo esserlo non possiamo permetterci di esserlo non solo
Per il problema dell'emissione dicevo due ma anche
E più in generale per il problema dell'inquinamento per il problema dei morti sulle strade per tantissime questioni che sono relative al modello
Di trasporto su gomma e anche degli aeroporti che nascono come
Come funghi ad esempio ad esempio l'Italia allora
Una crisi
Certo eh
Impone la necessità di
Di interventi sociali d'emergenza che però siano assolutamente limitati nel tempo così come gli interventi per il salvataggio delle banche eccetera devono essere assolutamente limitati nel tempo
Lo stesso riguarda la crisi sociale che può conseguire dalla crisi economica in settori come quello dell'auto
Ma la crisi è anche un'occasione
Per passare da un modello a un altro allora oggi
La necessità di intervenire come Stato rispetto alla crisi economica e la crisi sociali impone
Di
In di convertire spesi renderti menti Investimenti risorse
Di convertirli da un settore che non è solo in crisi ma è anche un alta emissione dicevo due di inquinamento investire invece su il trasporto pubblico trasporto su rotaia il trasporto condiviso cioè
La crisi come tutte le crisi
Oltre a portare dei problemi e porta delle opportunità questo potentati andrebbero seguite purtroppo invece non sono in Italia dove il caso FIAT è clamoroso da decenni che quindi non se ne parla
Michele De Lucia a
Sottolineato su questo come la politica di Berlusconi
Di aiuto alla FIAT è quello di cui si parla adesso di rottamazione eccetera sia in perfetta continuità con i decenni precedenti di
Privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite ma la questione non è solo italiana è anche un'opera tant'è che sarà così oggi
Lui stesso nel suo intervento ha preannunciato la necessità di aiutare di intervenire in aiuto l'industria dell'auto la stessa cosa con toni un po'diversi ma l'ha fatta anche Presidente della Commissione europea Barroso io credo che
Con Pannella qui come delegazione radicale al Parlamento europeo nel gruppo liberale e democratico quello che cercheremo di fare e di proporre e che invece appunto queste
Le le risorse che è necessario mobilizzare per
Far fronte alla crisi economica e sociale siano però immobilizzate con
Ben presenti delle priorità politiche sul rispetto dell'ambiente e per un modello di sviluppo e di trasporti diverso dall'attuale l'occasione che abbiamo davanti
Quanto invece alla
Battaglia che il Governo italiano sta sta conducendo sul pacchetto clima sa così ha detto che
Inaccettabili responsabile rivedere gli obiettivi calendario per l'adozione di questo pacchetto clima mostrato anche però alcuni
Quindi è un po'di volontà di essere flessibili come con alcuni Paesi come la Polonia non ha citato l'Italia quindi la situazione non è chiara tu cosa pensi di
Del dell'ipotesi di veto italiano a questo pacchetto per intanto se si continua a lavorare nel contesto della codecisione appunto l'Europa delle patrie significa che i veti possono possono bloccare tutto non so se sarà possibile
Aprire spiragli su questo nel merito della questione ritagli nessun tossire
Svegliata tardissimo perché noi avevamo anche anzi si è svegliata fuori tempo massimo noi avevamo anche delle buone ragioni per esempio sul mercato dell'auto con le auto italiane più piccole e meno inquinanti
Di quelle tedesche di quelle francesi è il problema che
Marchionne che oggi fa la voce grossa è stato presidente della Confederazione europea dell'auto senza minimamente porre questo problema non abbiamo minimamente come sistema Paese
Saputo costruire su questo obiettivo
Oggi rischiamo di fare saltare un programma che invece è necessario per all'ambiente per le generazioni future allora
Io penso che
Proprio come
Vale il discorso a livello europeo c'è che è una crisi e anche un'occasione di riforma
E questa crisi dovrebbe essere un'occasione per l'Italia per fare ciò che l'Italia non ha fatto finora
Un piano energetico nazionale che preveda
Di puntare moltissimo sul risparmio energetico e le fonti alternative su questo non c'è nulla allora non basta dire non ci sono i soldi non è vero perché i soldi ci sono per fare il nucleare che ne
Un
Progetto assolutamente statalista
Con tutti poi Dublino ambientali eccetera eccetera
Ci sono i soldi per fare l'autostrada fare un esempio così piccolo marginale ma comunque
Secondo me che dice molto per fare l'autostrada di Gheddafi su tutto il litorale libico quando i progetti il le emissioni nazionali vengono calcolate anche sui progetti internazionali quindi
Noi potremmo dovremmo avremmo il dovere di promuovere
Trasporti alternativi anche nel nostre azioni di aiuti allo sviluppo e invece no ci sono i soldi per le rottamazione in ci sono i soldi per l'assistenzialismo e invece non ci sono i soldi
Per promuovere il risparmio energetico e rinnovabili no io credo che questo sia un discorso che inaccettabile anche
Le ragioni che abbiamo su un costo veramente pesante che ci troviamo a sopportare come Italia sono il risultato di una
Mancanza di iniziativa di prontezza di iniziativa politica ma soprattutto a questo punto diventerebbe molto più importante avere
Un piano energetico nazionale sul risparmio energetico e su fonti alternative che ci consente di investire sul lungo periodo e poi concerto
Porre il problema globale le rinnega rinegoziare Kyoto per ma per includere altri Paesi ma tutte queste cose si fanno con un minimo di forze diplomatica
Se a vivere sul
Piano internazionale sì
Fa capire in modo chiaro
Che
Quella scelta cioè quella
Diciamo del contenimento delle emissioni dell'inquinamento è una scelta strategica per il Paese se invece
Ci si limita a fare
è fuori tempo massimo il calcolo degli interessi nazionali
è un'Europa delle patrie ma non solo è una parte delle piccole patrie
E una battaglia di retroguardia che riesce a ritardare magari di qualche mese un accordo riuscirà magari di ottenere qualcosa di un po'più vantaggioso come compromesso non è escluso
Ma ciò non toglie che come sistema Paese rimaniamo sempre più indietro sul piano delle tecnologie del futuro degli investimenti futuri
Grazie a Marco Cappato