Intervista ad Andrea Segre sull'esame del decreto legge di ratifica del trattato di amicizia Italia-Libia

La scorsa settimana agli ascoltatori di Radio Radicale hanno potuto seguire in diretta un nel dibattito che si è tenuto
Alla Camera in occasione della ratifica e la esecuzione di una trattato di cooperazione e amicizia tra l'Italia e e la Libia
è stato un dibattito appassionato i radicali come gli ascoltatori sapranno avevano presentato circa sei mila emendamenti normalmente le ratifiche dei trattati internazionali avvengono in un clima burocratico invece c'è stato
Un dibattito vero peraltro si è arrivati anche suscitando diciamo questo dibattito al risultato della astensione persino
E del voto contrario di alcuni ed estensione persino nella nelle schiere del Popolo delle delle libertà noi vogliamo tornare ad occuparci di questo trattato Italia-Libia da un altro punto di vista
Vogliamo farlo con Andrea Segre che è un regista un documentarista ed è autore proprio di un documentario che si chiama come un uomo sulla terra
Che in questi giorni a Roma è anche in programmazione al cinema Aquila e che comunque verrà proiettato e che è stato peraltro anche proiettato sulla tv del Partito Democratico io dentro TV allora Segre di cosa parla come un uomo sulla terra
Sì allora buongiorno a tutti condono sulla terra nasce da un lavoro di ricerca che io ho sviluppato insieme ad altri colleghi capire del grande Stefano liberty Riccardo Biadene e insieme a
Testimoni diretti raga che Chio chiede di crei soprattutto in particolare dal ma cui in narrativa poi firmato il documentario insieme a me
Su ciò che sta succedendo dal due mila quattro ad oggi ai migranti africani che la polizia libica afferma proprio in seguito gli accordi alle richieste da parte dell'Italia in parte anche la Commissione a presto
Cioè quello che ci siamo chiesti eh che cosa succede I protagonisti di quel trattato in qualche modo di quella parte del trattato che ha a che fare con l'immigrazione
Cioè a chi vive sulla propria pelle sulla propria vita le conseguenze di un accordo che prevedono
La il potere da parte della polizia libica di fermare immigranti prima che partano verso Lampedusa
E il finanziamento da parte l'Italia per aumentare questa capacità
Tecnica e
Concreta da parte della polizia libica
Quello che abbiamo scoperto sono racconti
Agghiaccianti
Di arresti indiscriminati violenze all'interno di carceri o di questi centri di detenzione che non hanno nemmeno lo status giuridico in carcere che sono
Molto simili se vogliamo i centri di detenzione temporanea che ci sono anche all'auto ma con condizioni materiali devastante niente peggiori centri costruiti ad hoc per stranieri dove le persone sono ammassate
Instante piccole sicuramente sottodimensionate rispetto al numero di persone detenute dove rimangono per mediamente due mesi senza avere alcun processo senza aver
Alcun prospettiva di futuro chiaro noi sappiamo di ragazzi che sono detenuti in questi centri dati quindici sedici diciassette metri senza alcun tipo di
Diciamo
Percorso processuale
Tutela dei propri diritti legali ma poiché abbiamo scoperto anche cose ben peggiori abbiamo scoperto deportazioni di massa all'interno di container
Su cui addirittura c'è la denuncia da parte di alcuni testimoni diretti ragazzi che hanno vissuto queste importazioni
Di aver visto nelle nelle nel contenere delle scritte italiane quindi potrebbero essere questi contenere anche forniti dal da
Dal Governo italiano all'interno degli accordi accordi che però sono sempre stati
Per la gran parte segretati e quindi non possiamo averne una testimonianza precise accerta
Però le deportazioni contenga queste ci sono stati al di là che siano stati contenere italiani o meno deportazioni di cento centoventi persone all'interno di un container
Privo viaria disservizi privo di cibo di acqua deportate all'interno di questo container in mezzo al deserto libico con temperature allucinanti quarantotto settantadue ore donne bambini uomini tutti insieme
E e poi abbiamo scoperto ancora
Vogliamo aggiungere ancora denuncia questa situazione che ci sono stati forse ci sono ancora bisognerebbe continuare a indagare
Centinaia di casi di persone
Deportate chiuse nei centri di detenzione in particolare quello di cultura e poi rivendute dalla polizia libica aspetta ai trafficanti alle organizzazioni che gestiscono poi viaggi
Diciamo di andata verso all'Europa
Quindi una connivenza
Che insomma era facilmente sospettabile tra
Chi gestisce il confine chi deve superarlo perché da sempre così
Che però diventa vero e proprio mercanti di schiavi cioè persone che vengono detenute dentro il centro di cultura che poi vengono vendute trenta dinari l'una in gruppi di dieci venti
Ha trafficanti libici o sudanesi i quali
Intrattengono imperfetta schiavitù all'interno di caldeo campi dove sono rinchiusi finché loro non possono riscattarsi con altri soldi
Ho anche
Come si dice
Termine molto schietto pagando in natura
Quindi connivenze pesantissima denuncia pesantissime che andrebbero indagato e non soltanto tramite un lavoro di documentario di ricerca sociale ma forse andrebbero indagate anche
Istituzionalmente in maniera molto più
Ufficiale concreta prima di ratificare nuovi accordi con un Paese in cui i diritti umani non sono
Assolutamente tutelati a partire dal fatto stesso che la Libia ad esempio non
Ha mai ratificato mai firmato la Convenzione di Ginevra
Che riguarda proprio i diritti dei migranti i limiti di richiedenti asilo del diritto d'asilo e che il nostro Paese
Ha firmato e ha ratificato e che la Libia invece a cui noi chiediamo di gestire questo flusso a
Diciamo per conto nostro non ha invece mani firmato
Dunque lei dice che la polizia li ferma li tiene in questi centri di detenzione e li rivende i trafficanti e poi il loro vengono dette in un ti dei trafficanti e devono riscattarsi per poi poter continuare il viaggio diciamo poi per poter tornare nel loro Paese d'origine che fine fanno dopo
Diciamo allora il migrante che cerca di attraversa la Libia
Per arrivare in Europa
Soprattutto nella traiettoria che abbiamo noi esaminato cioè quella
Dal Corno d'Africa
è un migrante che scappa da situazioni o di conflitto come quello del sud hanno come quella tra Eritrea ed Etiopia come quello in Somalia o di repressione politica quindi un migrante che non torna indietro
Ed è un migrante infatti a cui noi poi nel momento in cui arriva in Italia riconosciamo la protezione umanitaria riconosciamo
In alcuni casi anche lo status di rifugiato politico
E migrante che cerca costantemente di andare verso nord
Chi gestisce questo traffico lo sa bene sa che quel migrante risposto a pagare fino a cifre anche considerevoli per andare verso nord quindi cosa conviene fare perché gestisce questo traffico conviene mettersi d'accordo con chi invece dovrebbe fermare il traffico
Per rendere la vita del migrante il più complicata possibile e per riuscire a spremere
Quella fonte di reddito con la fonte di denaro che migrante costituisce
Per cui
Io si porta dal deserto al confine tra Libia e Sudan mi si porta con il CIPE con i camion per i viaggi di andata diciamo verso le coste cioè la somma in galleria somministrata verso Tripoli
Arrivati a darci da abbia che è una una città di Rimini il passaggio nella strada verso Tripoli verso Bengasi o arrivati anche bendati stesse
Molto alcuni una percentuale di questi emigranti vengono arrestati ma probabilmente in qualche modo ceduti dei trafficanti alla polizia libica che li arresta
Li trattiene è facile porta in quei container verso subito verso Kufra
Lì che cosa succede che non vengono espulsi verso il Sudan come dovrebbe essere in teoria secondo gli accordi
Perché non c'è nessuno disposto ad affrontare il viaggio di di espulsione attraverso il deserto del Sudan la polizia libica non ha certo e sull'interesse a farlo la polizia sudanese
Tanto meno per quei corpi migranti dovrebbero rimanere lì in mezzo al deserto a fare e cosa non si sa
Allora l'accordo più semplice quello tra la pulizia etnica i trafficanti vita politica e li rivende e trafficanti
Che riprenda il Brenta o si fanno ripagare per essere riscattati acquistano delle vite a trenta diarie chiedano emigranti di ripagare sedili pagarne cinquanta
Per la semplice libertà duecento trecento ritornare verso nord ovviamente migranti vogliono tornare verso nord quindi ripagano quella cifra e ripartono verso nord passo di nuovo con la città del confine con il Mediterraneo
Lì succede che possono essere riaperta e questo viaggio questo adottata carambola continua tra nord e sud tra polizia e trafficanti tra
Viaggi di andata e viaggi di ritorno in container
Questo può succedere anche due tre quattro abbiamo casi di fino a sei sette volte di persone anche l'anno che sono rimasti bloccati in questo meccanismo
Ovviamente perché intorno all'inizio del mese scorso perché in questo mercato generando questo meccanismo è possibile generale più occasioni di guadagno da parte dei trafficanti ma anche dalla polizia che ovviamente
Per lucra molto su
Corruzione favori che è la politica può fare sul
Nei confronti di queste persone
Per cui l'unico strumento di difesa della propria persona è il denaro tra soltanto pagando possono sperare di avere una libertà e di uscire da questa situazione perché ovviamente
Non c'è nessun percorso di tutela dei loro diritti
Legali tanto meno del loro diritto d'asilo
Perché come dicevo all'inizio sono tutte persone che vengono da situazioni
Il conflitto di repressione politica persone a cui poi noi riconosciamo questo diritto di fuga dal loro Paese persona qui noi diamo lo status di rifugiato
Ma che in Libia invece questo diritto non lo possono esercitare perché la Libia non firma con la Convenzione di Ginevra perché in Libia l'ACNUR non ha
Possibilità di azione perché non c'è un accordo quadro con il Governo libico per cui queste persone sono
Ridotte
No chiavi e come tali possono liberarsi disse possono pagare riescono a pagare
Schiavi o dei trafficanti o della polizia poco cambia
Voi girando questo documentario in quale fase del percorso li avete trovati dove li avete potuti avvicinare sì li avete tutti avvicinare a che condizioni
Allora noi non abbiamo potuto girare in Libia abbiamo chiesto di girare in Libia ma
Ufficialmente su questo tema ma c'è stato respinto
La possibilità di di entrare di avere visto per questo scopo
E abbiamo girato delle immagini al confine tra Niger e Libia confine sud della Libia contando migranti
Chi si muovevano in quella direzione e poi l'abbiamo girato
A Roma in Italia con una ventina di testimoni donne e uomini di diverse età tra i venti e trentacinque anni
Di provenienza soprattutto Etiopia ed Eritrea
E che oggi gli anni in Italia la protezione umanitaria però lo status di rifugiato
E e che hanno raccontato
Questo
Loro esperienze sono tutte persone arrivate in Italia tra diciamo due mila sette due mila otto che quindi hanno vissuto queste esperienze tra il due mila cinque due mila otto insomma quindi son tutte
Spente poi ognuno di noi Gabriele del grande appalto potuto
Andare in Libia non però con una videocamera però con una piccola macchina fotografica
E sul sito curato da Gabriele che apporterà siluro conto blogspot punto com
Ci sono le foto dei diari del suo viaggio in Libia che confermano gran parte delle testimonianze forni dai ragazzi ma ci sono anche rapporto di altre organizzazioni internazionali io magari suocero di
O di Amnesty International anche un rapporto della missione tecnica dalla Commissione europea del dicembre due mila cinque che confermano questi racconti
Ma insomma io credo che
Poco servano le mie parole la cosa principale poter vedere il film a vedere in faccia i ragazzi e ragazze che raccontano queste situazioni e capire che non è
Neanche minimamente pensabile immaginare che se le questioni inventando o che ci sia della falsità in racconti di quella dignità
Di quella sofferenza umana
Per cui
Siamo
Però stiamo cercando di fare di tutto nelle nostre possibilità piccole possibilità
Perché chi in questi giorni si trova a votare questo nuovo trattato che sicuramente più complesso non riguarda soltanto il tema dell'immigrazione
Però
In qualche modo pagano cerchi di tener presente queste queste storie perché non credo sia
Accettabile tecnicamente ma anche storicamente
Che il nostro Paese affidi ad un
Ad un regime dittatoriale come quello del
Colonnello Gheddafi la gestione di un
Fenomeno come quello delle migrazioni
Perché ha degli impedimenti legali internazionali di tutela dei diritti umani molto centrale molto importanti
Riferimenti che d'altronde
Hanno
Spesso noi abbiamo utilizzato per rivendicare i diritti dei nostri emigranti emigranti no perché oggi non dobbiamo
Applicarli tacchi invece arriva nel nostro Paese
Ben poco purtroppo c'è nel Trattato in discussione in questi giorni perché qui ci sono indizi indicazioni
Sul
Sul rispetto di alcune di queste convenzioni
Però sono indicazioni assolutamente teoriche poste come principio all'inizio ma non ci sono poi gli strumenti
Il controllo reale di verifica reale di
Di come la polizia libica agisce ma costituenti non ci possono essere perché
è
Il Governo libico non accetterà mai questo tipo
Di controllo di verifica ma allora se il Governo libico non accetterà mai noi non possiamo finanziare un Governo che non accetta questo tipo di controllo sui diritti umani per chiedergli di fare
Quelli vidi agire sul su un un flusso di migrazione che dovrebbe invece essere protetto da quelle convenzioni è una contraddizione in termini rispetto alla quale
Si preferisce far finta di non sentire di non vedere per poter fare procedere in un
In una strategia di alleanza geopolitica con la Libia che ovviamente a dietro interessi ben più rilevanti e che ancora una volta sono
Più importanti della dignità umana
Il trattato ora arriva al Senato alla Camera peraltro ha votato contro nel di l'ex direttore dell'Unità Furio Colombo insieme al deputato Sarubbi lei ha proposto che tu una lettera all'unità dunque in occasione diciamo dirlo passaggio al Senato
Dato che lei mi sembra sia rimasto abbastanza deluso da come sono andate alla Camera queste
Queste votazioni come dire poi lanciare un appello dai microfoni di Radio Radicale
Sì assolutamente sì le votazioni alla Camera purtroppo
Non in gran parte non hanno ottenuto
Conto di tutti tutto ciò che che ne stiamo raccontando che ormai dura tre anni prima ripeto non sono noti
Che molte anche altre organizzazioni raccontano ce sono stati sicuramente dei gli interventi da parte di alcuni deputati del Pd radicali
E che hanno sottolineato questi aspetti però sta di fatto del PAI
Non c'è stata la forza reale da parte del dell'opposizione compatta di portare avanti degli emendamenti chiari su questi punti provare ad aprire delle brecce
E
Diciamo la delusione più grande arriva poi in generale dal PD che per la gran maggioranza ha votato a favore
Del
Del del del Trattato
Non tenendo minimamente conto quel delle nostre denunce dei racconti di tantissimi ragazzi tantissime ragazze
Che oggi in Italia hanno la protezione umanitaria che oggi in Italia hanno il lo status di rifugiato
E nonostante quindi quell'anche con la messa in onda voluta dal PDL interno la propria televisione alcun tipo di
Creazione concrete di sviluppo concreto c'è stato poi in questa direzione e questo è fatto una grande delusione
Ci auguriamo che
Qualcosa possa cambiare al Senato stiamo promuovendo un appello che rilancia la petizione che noi abbiamo
Sostenuto insieme a forte sicuro
Dal momento del lancio del film
Una petizione che ha raccolto quasi tre mila firme ad oggi che ci auguriamo possa continuare a raccogliere molte firme
E e che
Chiede due cose
Molto concrete e molto dirette al Parlamento italiano
E anche al Parlamento europeo c'è di avviare due missioni una d'inchiesta e una umanitaria in Libia sfruttando proprio il fatto che
C'è
Comunque un dialogo aperto con il Governo libico e quindi si possono anche
Provare a richiedere delle azioni che vanno nella direzione e la tutela
E diritti umani due missione dicevo una richiesta e una umanitaria quella d'inchiesta per
Verificare come il Governo libico gestisce
Questo queste azioni
Di di controllo quello umanitario per verificare quali sono le condizioni di centinaia di persone detenute in questi
Luoghi
Quindi
Ammassamento di detenzione di persone perché ci sono persone che che sono lì da come dicevo all'inizio dell'intervista
Medie minimi e sulle cui condizioni di salute sulle cui condizioni di vita nessuno può
Essere in grado di di avere certezza affinché non ci sia l'apertura di un canale umanitario
Più netto quindi chiediamo queste due cose con forza le chiediamo tramite la petizione in un appello che lanceremo proprio
In questi giorni per tentare che
Per tentare di far sì
Che il alla discussione al Senato non si proceda con la stessa compattezza alla Caterpillar
Schiacciando la dignità la vita di centinaia di persone per
Punto accordi di strategici più importanti e più alto
Bene allora il documentario lo ricordiamo si chiama come un uomo sulla terra anche un blog che per l'appunto come un uomo sulla Terra appunto
Sporto punto com'
Noi vogliamo ringraziare l'autore di questo documentario Andrea Segre che ci ha raccontato questa vicenda
Grazie