Il Disegno di legge per il recepimento del Trattato di Prum e per l'istituzione della banca dati del DNA: intervista ad Amedeo Santosuosso

Radio Radicale un saluto da Monica Soldano oggi parleremo di un provvedimento di del Governo che è già stato approvato al Senato è imminente anche il suo arrivo in Aula alla Camera dei deputati
Si tratta di Lella sostanzialmente del recepimento del Trattato di Prüm ma un trattato che ha sottoscritto l'Italia insieme a volto altri otto Stati
Europei per istituire scambiare i dati sensibili utili per la sicurezza pubblica e per indagare e sui reati
Si tratta in particolare dell'istituzione della banca dati sul DNA
E e questo diciamo un po'il cuore la parte sensibile del provvedimento
Ne parleremo con un esperto che il professore Amedeo Santosuosso che è magistrato della Corte d'appello di Milano
E anche professore di di Scienze della vita all'università di ed un diritto all'Università di Pavia tanto benvenuto professore Santosuosso
A Radio Radicale l'azione degli odori ritorno dell'invito
Dunque questo è un provvedimento a piuttosto
Atteso perché in fondo il Trattato di Prüm mai è stato sottoscritto nel due mila cinque e dall'Italia si trattava appunto di cooperare con alcuni Paesi dell'Unione europea
Per migliorare anche investigazione e quindi la sicurezza pubblica
Tuttavia come sappiamo l'esigenza delle delle indagini anche di una di una migliore investigazione si scontrano con l'esigenza anche della tutela di libertà personali ricordiamo che la nostra Costituzione a un articolo l'articolo tredici che dovrebbe stare con il concorso a tutti i cittadini
Dunque se secondo lei professore secondo anche le riflessioni che ha già in qualche modo
Evidenziato attraverso il centro di ricerca interdipartimentale dell'Università di Pavia che poco tempo fa proprio a Roma tenuto un importante convegno
Quali sono i punti a cui prestare attenzione e che diciamo va su cui vale la pena anche magari di fare qualche emendamento
Ma
In primo luogo la cosa da considerare e che l'introduzione della regolamentazione in Italia di queste
Mezzi tecnici per l'identificazione delle persone e per le indagini è una cosa importante ed essenziale nel l'Università di Pavia dove abbiamo iniziato un tipo di attività di questo genere sin dall'inizio del
Degli di questa decade
Del due mila quindi questa la promozione di questi strumenti è stato uno dei campi di nostra attività e lo è tuttora tanto è vero che il convegno di cui parlava lectio svolto
Il ventisette gennaio a Roma era proprio in collaborazione con il Comitato nazionale più sicurezze biotecnologie era proprio in questa direzione noi riteniamo
Che
Visto che legga avanzamenti scientifici e tecnologici consentono di utilizzare dei mezzi più fini e più efficaci nel
Nelle indagini questi mezzi debbano essere utilizzati ecco
Però devono essere utilizzati naturalmente secondo quelle regole fondamentali di correttezza di costituzionalità e di rispetto dei diritti delle persone così come
Tutti gli altri mezzi di indagine
Allora in primo luogo
Credo che possa essere utile per fare gli ascoltatori sapere che
Questo disegno di legge che attualmente alla Camera dei deputati
A un unico numero e un unico nome però in realtà e un grosso complesso di norme che comprende tre oggetti un oggetto
E l'adesione al Trattato di Prüm
E il secondo oggetto dell'istituzione e la regolamentazione della banca
Del DNA scopi di investigazione criminale e il terzo punto e la regolamentazione del prelievo coattivo di materiali biologici
All'interno delle indagini ora sul primo punto va detto che che cos'è questo Trattato di Prüm è un molto brevemente è un trattato
Che è stato sottoscritto in primo luogo all'interno dell'Unione europea ma su base volontaria nazionale non è indirettamente un trattato
De dell'Unione
Tra cinque Stati
Che sono già dotati di strumenti di di questo genere e che hanno deciso di regolamentare il flusso di informazioni attraverso gli scatti
Su questo personalmente salvo tutti i dettagli tecnici che dovranno non è il caso e le attenzioni anche tecniche che sono necessari
Però diciamo non è che da vedere positivamente una cosa del genere perché così come l'Unione europea e sia pure tra mille difficoltà però procede nel senso della maggiore integrazione delle società
Nazionali europee
Alla stessa stregua procede l'integrazione anche delle attività criminali e quindi va da sé che sia giusto che gli strumenti di investigazione siano collegati e messi
In in condizioni di operare nel migliore dei modi
Per cui su su questo non non vi è nessun problema particolare salvo sapere che
E questo Trattato di Prüm non regola solamente l'interscambio di informazioni tra banche del DNA
Ma regolare anche il tema dell'immigrazione e altri aspetti
Nell'attività di polizia per cui sarebbe una cosa che comunque richiederebbe una consapevolezza in un dibattito pubblico adeguato però non è il vero punto critico della cosa
Secondo punto e la istituzione della banca del DNA ora su questo noi siamo praticamente l'ultimo Paese europeo a aderire a una regolamentazione di questo genere
Io dico sempre bisogna farlo è giusto che lo si faccia ma bisogna farlo bene
Ma questo non solo per questioni di principio ma anche per questioni pratiche per esempio la Spagna che
Si è dotata di una legge istitutiva della della banca del DNA
Un paio d'anni fa e ben non riesce a farla decollare proprio perché la legge era stata concepita male cioè sia la legge sia gli strumenti realizzativi allora per esempio
Nel nostro caso
E e previsto che
Questa
I il laboratorio dove vengono svolte questo tipo di l'indagine si trovi presso la la direzione degli affari penitenziari del Ministero della giustizia
Ora
è bene che i cittadini sappiano quello che assolutamente incontestabile banale cioè presso il Ministero della giustizia non esiste una struttura tecnica di questo genere
E la direzione degli affari penitenziari e una direzione che cura appunto degli affari penitenziari ma non ha nessuna nessun Belgrado nessuna struttura che
Diciamo poco avviliti questa questa direzione a svolgere questo compito
E però noi in Italia abbiamo delle strutture assolutamente eccellenti dal punto di vista tecnico
Nelle forze di polizia quindi sia Polizia di Stato che che i carabinieri che da anni svolgono queste indagini all'interno dei singoli processi
E finora non si capisce perché non sia previsto un chiaro e immediato travaso di queste
Di queste diciamo strutture tecniche no che hanno
Uh una tradizione e ma tradizione non nel senso nostalgico delle del termine ma hanno un'esperienza un Novaro cioè formare un biologo che sia capace di svolgere quel tipo di attività è una cosa che richiede degli anni
Ed è
E allora questa cosa non è prevista allora voi direte ci va bene si può sempre migliorare però c'è una
Un passaggio un punto della legge che dice
Dice è
Nel frattempo ci si può avvalere di strutture private né allora qui comincio a preoccuparmi come cittadino sia
Per
Lo spreco di risorse
Che che ci può essere
Perché perché rivolgersi strutture private significa stipula dei contratti vanno pagati dove dei soggetti privati vanno pagati profumatamente per questa attività che è un'attività delicata e complessa
Ma perché far questo se intanto esistono già delle strutture presso la Polizia e Carabinieri
Quindi ho una preoccupazione io come cittadino sia dal punto di vista economico di una spesa inutile
Assolutamente e anche la spesa ingente
è una preoccupazione come cittadino perché francamente non vedo perché dovrei fidarmi di più di una struttura privata
Ri rispetto alle
Alle forze di polizia che abbiamo e che sono o responsabilità verso la collettività una posizione istituzionale
Che assolutamente chiara e e trasparente ecco
Quindi abbiamo visto appunto quali sono anche le questioni organizzative che comunque hanno diciamo un peso non da poco soprattutto sulla e efficacia di questo provvedimento
E tornando un po'anche a ai problemi no della tutela delle libertà personali
Quando gli i dati entrano in queste banche dati immaginiamo questa banca dati del DNA poi c'è una questione anche di quando farli uscire cioè quando in qualche modo distruggerli o perché appunto non c'è stata una sentenza di di di colpevolezza
Ecco rispetto acquisto lei vuole appunto sottolineare qualche aspetto importante di garanzia
Sì allora questo è il punto cruciale di tutte le banche del del DNA
Cioè chi entra e chi esce
E per quale motivo
Lo su questo punto noi abbiamo il vantaggio una volta tanto nell'essere in ritardo abbiamo il vantaggio di poter sfruttare una sentenza appena di dicembre del due mila otto una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che riguarda un caso inglese ma che indica un criterio che molto chiaro che poco e secondo me vede essere adottato anche in Italia
Allora il criterio MO e questo dice la Corte europea dei diritti dell'uomo
Attualmente noi
Inseriamo all'interno di queste banche
E informazioni che riguardano non la totalità dei cittadini ma solamente i cittadini che hanno commesso determinati reati questo è il risultato di una scelta che fanno i legislatori nazionali
Del come bilanciare il diritto delle persone alla vita privata e la necessità della di difesa della della società dal crismi
Allora il legislatore prende la responsabilità di indicare i reati per i quali si entra
E però questo significa che nel momento in cui la persona indagato imputata
Pietro concerto reato poi viene assolta per quel reato e comunque il processo non ha uno sviluppo che porta alla condanna
Quella persona le cui informazioni sono state inserite nella banca del DNA deve essere cancellata dalla banca del DNA
Perché altrimenti si violerebbe il diritto alla vita privata di quella persona che non è sento non essendo più indagato imputato condannata
E rientra nella popolazione generale che ha diritto a non essere inserita bene questo disegno di legge che in discussione prevede un
Per usare una metafora molto veloce nel senso che non ci possiamo consentire mille dettagli
E prevede una gran porta di ingresso no
Delle informazioni e una porticina di di uscita che molto piccola allora sono escluse alcune formule di assoluzione non si capisce proprio perché e poi non non si capisce che fine faranno alcune informazioni che riguardano soggetti non indagati e non imputati che possono finire secondo le leggi le norme previste dal dalla legge nella banca del DNA e che però poi
Sono persone che non sono soggette né ad una condanna andiamo ad una soluzione
E quindi questo ma profilo molto molto delicato molto grave e queste correzioni io vorrei che fosse chiaro
Queste correzioni che tra l'altro sono stati oggetto di alcuni emendamenti
Sarebbero realizzabili con grande facilità cambiando pochi punti di alcuni articoli e la cosa potrebbe tornare al Senato in seconda lettura
Con
In tempi brevissimi ma in modo corretto e
è francamente incomprensibile perché il Parlamento si rifiuti di fare questo
Sì infatti come appunto anche è dato sapere ci sono stati presentati diversi emendamenti sia dalla dall'onorevole Bernardini da Dante esponenti anche il Partito Democratico
Nel lavoro delle Commissioni tra l'altro chiamati a dare anche
Dei pareri e nessuno è stato accolto e quindi ora si attende questo di partito in Aula imminente come ricordavamo in all'inizio
Un'ultima questione anche vorrei tornare anche sulla
Sul punto il secondo punto mi pare che lei aveva indicato cioè quello del consenso
E della possibilità anche da parte appunto della magistrato comunque di
Disporre il prelievo di questi diciamo dati biologici
Ecco qui c'è qualcosa che lei vorrebbe osservare dispetto a parte i limiti che sono chiaramente quelli
Della sempre dell'articolo trentadue non secondo comma quindi però ecco su questo punto in particolare c'è qualche osservazione
Ma guardi che c'è un unico osservazione ma estremamente importante
Che
E necessario che sia previsto il il prelievo coattivo quando il l'indagato l'imputato non da il il consenso
Ma si deve trattare solamente dell'indagato e dell'imputato
Cioè mentre questo disegno di legge prevede
A discrezione del magistrato il prelievo coattivo anche di soggetti diversi allora su questo io vorrei dire che si tratta di una previsione chiaramente incostituzionale
Ai sensi dell'articolo tredici della Costituzione e poi soprattutto io direi evitiamo di fare delle originalità
E delle stranezze tutte italiche perché in nessun Paese tra quelli che hanno delle banche del DNA quelli mi riferisco a quelli con anche con maggiore tradizione
E in questo campo gli stessi lo stesso Regno Unito gli Stati Uniti
Ma in nessun altro posto al mondo che io sappia è prevista la possibilità di prelievo coattivo di materiale biologico di un soggetto non indagato mentre è diverso il discorso quando vi sono necessità ai fini di indagini
Il
L'invito alla popolazione collaborare questo viene fatto è stato fatto no numerose e volte però sempre su base volontaria altrimenti è una violazione della sfera personale
Che ripeto e contro la Costituzione italiana contro il buonsenso rappresenta veramente una trovata d'ingegno che trovo
Scorretta giuridicamente e di cattivo gusto dal punto di vista politico
Bene ora proprio per concludere professor Santosuosso diciamo qualche considerazione su questa o periodo transitorio comunque che si potrebbe aprile ci hanno e al momento nel nostro Paese comunque abbiamo dati
Che sono stati raccolti in questi anni e che sono quindi in qualche modo però ancora un po'decentrati come diciamo proprio
Disponibilità magari in più centri di raccolta che cosa spingerebbe rispetto a questo pregresso ecco in una fase transitoria e anche in vista di una
La banca dati centralizzata
Ma chiaramente queste informazioni
Io penso che debbano poter essere utilizzati e quindi riversate nella nella banca del DNA ma seguendo i criteri
Previsti dalla legge che io mi auguro possa essere corretta per cui
Dovrà essere necessario che vengano inseriti i dati solamente delle persone che rispondono a determinati requisiti poi deve essere data a tutti quelli che vengono inseriti la possibilità
Nel caso per esempio che si tratti di persone che siano state assolte la possibilità di richiedere la cancellazione delle proprie informazioni questo mi sembra proprio il minimo poi il resto sono detta
Bene allora ringraziamo il professor Amedeo Santosuosso magistrato corte d'appello di Milano e docente di diritto alla università di Pavia