Assemblea Generale di Unindustria Bologna 2009

Bologna la volontà di rinnovarsi
L'impresa
Capitale umano
Cultura snodi logistici sistema fieristico
Convivenza e qualità della vita
Sono gli elementi
Su cui fondare un grande progetto metropolitano
Unindustria Bologna forti del passato radicati nel presente
Per costruire il futuro
Gaetano Maccaferri presidente Unindustria Bologna
Industrie Polo
Forti del passato
Per costruire
Unindustria Bologna
Onorevole ministro
Autorità
Presidente Marcegaglia
Signore e signori colleghe e colleghi
L'Assemblea di Unindustria Bologna e ormai uno dei momenti nei quali la nostra comunità economica e sociale
Si incontra per confrontarsi sul presente
E soprattutto sul proprio futuro
Due dimensioni
Che in questa giornata si intrecciano assumendo un ulteriore valenza simbolica
Oggi infatti
Si chiude per me
Un intenso biennio di attività associativa nel corso del quale sono state poste le fondamenta di Unindustria Bologna
Da domani
Questo nostro grande progetto unitario sarà guidato da Maurizio Marchesini
Un imprenditore capace e generoso che ne sono cento porterà a compimento la fase costituente della nostra associazione
Contribuendo
Allo stesso tempo ad interpretare la grande trasformazione in atto nella nostra realtà economica
La vie delineata
E Unindustria Bologna continuerà ad esprimere quella tensione ideale all'inno amento che rappresenta la sua cifra distintiva il suo modo di affrontare presente e futuro
è trascorso un anno dalla nostra prima Assemblea
Eppure evidenti a ciascuno di noi che il marzo due mila otto appartiene ad una fase storica ormai remoto gli ultimi dodici mesi
Ci hanno visti i testimoni di aventi inattesi e memorabili generati da una crisi senza precedenti
E parliamo dell'intervento pubblico per salvare dal fallimento le principali banche mondiali la bancarotta dell'industria statunitense dell'auto
Il figlio di un musulmano africano che diventa Presidente degli Stati Uniti una FIAT promotrice di quello che potrebbe diventare il secondo gruppo automobilistico al mondo
Vi diamo dunque una fase storica travagliata e complessa che coinvolge non solo i sistemi sociali i rapporti fra gli Stati ma anche il modo di fare impresa
Una prospettiva che assegna compiti gestionali ai Governi regolatore di mercati alle istituzioni e alle forze sociali
Un difficile scenario internazionale ci ha visto reazioni risposte molto differenziate da parte dei vari Paesi
è all'interno di un simile quadro nel quale le ombre prevalgono ancora sulle luci che si tiene oggi
Il nostro confronto con la comunità bolognese
Un appuntamento presto
Per il quale abbiamo scelto un titolo che esprime allo stesso tempo una visione ed un programma la volontà di rinnovarsi
Con questo riferendoci ad una prospettiva fondata su quella possibilità di determinare il proprio destino che appartiene agli individui e alle loro comunità
Un grande economista del Novecento ammoniva che il cittadino più importante non è l'uomo politico nel magnati dell'industria nel banchieri vostri
Il ruolo tale e quello dei cittadini che posti di fronte alle sfide sono disposti a svolgere il compito di ogni imprenditore
Immaginare il nuovo e contribuire a creare la ricchezza necessaria per costruire un futuro degno di essere vissuto
è questo un pensiero che pone in evidenza lo stretto legame fra l'imprenditoria e la crescita economica e sociale
Oggi
Naturalmente siamo ben consapevoli che la Provincia di Bologna come tutti i sistemi locali a vocazione manifatturiera sta subendo un rallentamento della domanda senza precedenti
Fra l'altro proprio l'elevato livello di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo ci espone in modo particolare a questa prima vera recessione globale
Penultimo sempre da determinare per la concomitanza di più fatto il principale di questi
è da ricercarsi in una crescita fondata sempre più sul debito e sempre meno sulla produzione di ricchezza reale
A tutto ciò ha certamente contribuito alla politica monetaria espansiva degli Stati Uniti che non solo alimentato le norme bolli mobiliare ma ha portato le grandi istituzioni creditizie
A perdere ogni contatto con i fondamenti dell'economia
Istituti impegnate a guadagnare miliardi collocando nelle case dei cittadini o nelle impresa
Derivati pericolosi come mine antiuomo
Bene sono indispensabili correttivi
Agli imprenditori e ai cittadini del mondo servono banche centrate sulla persona e sull'impresa che sola produce ricchezza benessere e coesione sociale
La voragine finanziaria creata cioè l'ampiezza della recessione non lasciano spazio a dubbi non bastano nuovi controlli serve una rinnovata dimensione etica e morale
Purtroppo con il fallimento di Lehman Brothers il contato della finanza e l'economia reale è stato immediato e la crisi si è abbattuta con una rapidità e un'intensità inimmaginabili anche sul nostro territorio
In molti settori dell'industria bolognese gli ordini hanno subito una drammatica battuta d'arresto a partire dall'ottobre due mila otto
Un dato che ha trovato conferma nella pesantissima contrazione dei fatturati nel primo quadrimestre di quest'anno
Nonostante la loro parzialità ci pare comunque opportuno richiamare alcuni indicatori economici sociali e riferiti al due mila otto
Una citazione non fine a se stessa ma indispensabile per ricordare le reali capacità del sistema produttivo locale la sua apertura internazionale e soprattutto i suoi indicatori sociali
Nel due mila otto secondo i dati Unioncamere l'export ha superato gli undici miliardi di euro confermando nella sostanza gli eccezionali risultati dell'anno precedente
La meccanica rimane settore trainante della nostra economia con un peso sul totale delle esportazioni superiore al settanta per cento
Siamo stati ancora volta secondi solo a Milano per un valore di reddito pro capite e la disoccupazione si è attestata al due virgola due per cento
Non vi è alcuna volontà consolatoria nel riferire questi da sappiamo tutti infatti che la recessione li ha modificati radicalmente intenso
Tuttavia
Vogliamo ricordare all'intera comunità che i nostri fondamentali sono quelli di un sistema produttivo vitale e pronto a cogliere la ripresa quando questa si manifesterà
Allo stesso tempo siamo però consapevoli che la congiuntura che stiamo vivendo
Determina un'elevata preoccupazioni in ogni cittadino
Le situazioni come queste è sempre difficile separare la razionalità
Dalla pur legittima emotività
E per tale ragione ci pare indispensabile adottare molta prudenza e ancora maggiore sobrietà dei toni
Una raccomandazione che rivolgiamo all'impresa
Hai sindacati alla politica e naturalmente
Ma i mezzi di informazione
Questa è una stagione a cui non si addicono titoli dei dati oggi infatti è richiesto un grande senso di responsabilità accompagnato da un fattivo e corale impegno per gestire al meglio la difficile fase che stiamo vivendo
è vero che in queste ultime settimane si registrano alcuni segnali di inversione di tendenza
E secondo le stime elaborate con la collaborazione delle imprese associate il calo della produzione dovrebbe aver toccato il fondo nel primo quadrimestre del due mila e no
Ma se guardiamo alla realtà odierna del nostro interesse rileviamo almeno tre dati condivisi dalla gran parte di loro
La caduta degli ottimi livelli produttivi il progressivo deterioramento dei pagamenti un problematico restringimento del tempo
Siamo di fronte ad una convergenza di fattori negativi mai sperimentata in precedenza
Un esempio emblematico è costituito dalle aziende attive nella filiera delle macchine operatrici in pochi mesi questo settore
Ha verificato crolli di fatturato nell'ordine del trenta quaranta e persino cinquanta per cento
Ridente che è una drammatica situazione non può non avere riflessi sul piano occupazionale
E non stupisce dunque se anche nella nostra provincia il ricorso agli ammortizzatori sociali abbia subito un'impennata avvicinandosi i massimi del novantatré
Ma rimanendo fortunatamente
Ancora lontana dal picco raggiunto nel difficile mille novecentottantaquattro
In uno scenario come questo dobbiamo rilevare che la Provincia di Bologna pur considerando le difficoltà del momento evidenzia un'antica capacità elevata di tenuta rispetto agli altri territori europei
Un risultato ottenuto grazie all'impresa ai lavoratori alle istituzioni e naturalmente
Agli ammortizzatori sociali che tutela in una parte rilevante degli italiani occupati
Quel che vale
La pena di sottolineare è che in questi mesi le imprese italiane hanno cercato di salvaguardare il più possibile l'occupazione e con essa le risorse umane indispensabili per cogliere la ripresa
Cioè
Ci sono e ci saranno situazioni di particolare criticità dove si impongono scelte dolorose tuttavia la maggior parte dei casi conferma l'orientamento generale appena richiamato
Noi siamo convinti che momenti di difficoltà come questi richiedono l'impegno di tutti per essere affrontati e risolti nel migliore dei modi cioè questo auspichiamo una maggiore collaborazione con i sindacati
Per ricercare soluzioni capaci di far convergere le esigenze delle intese e quelle dei lavoratori
Io a questo proposito vogliamo ricordare le
Intese nazionale per la riforma degli assetti contrattuali una scelta appunto valida sia per le imprese che per i lavoratori
La sua attuazione richiederebbe ove il concorso di tutti i sindacati e in questo senso ci auguriamo che quanto prima possono determinarsi le condizioni per una convinta adesione anche della CGIL
Il nostro è un invito al confronto che facciamo nella consapevolezza che Bologna e la nostra Regione non possono continuare ad essere una sorta di laboratorio sindacale
La qualità delle relazioni industriali infatti
Da un lato è uno dei fattori che determinano la maggiori o minori attrattività all'insediamento di nuove imprese
E dall'altro assumere in una fase come questa un rilievo ancora maggiore se consideriamo che un numero crescente di aziende vive una vera e propria emergenza
Un'emergenza che non riguarda solo la Provincia di Bologna infatti da Bergamo al Friuli da Torino alla Puglia sono migliaia le piccole imprese a rischio
Ci riferiamo a realtà vitali che
Come ha rilevato puntualmente anche il Governatore della Banca d'Italia nelle scorse settimane in questi anni hanno investito sono cresciute hanno esportato hanno partecipato a filiera internazionale
La nostra Provincia e con essa l'intero Paese non possono permettersi che questo universo produttivo e scadeva stacco dalla crisi
Non possiamo lasciare per strada saperi competenze lavorazioni e servizi
Perché le perdite di questo tipo come insegna la storia industriale di altre nazioni nel tempo non si recuperano più
Per tali ragioni abbiamo condiviso e sosteniamo l'azione di Confindustria volta sollecitare iniziative e attività
A favore delle imprese e in particolare a sostenere il recupero e la disponibilità del centro
Un obiettivo questo perseguito con tenacia e determinazione dalla Presidente Marcegaglia
Che voglio ringraziare a nome di tutti per la lucidità la passione
Con le quali interpretati primi dodici difficili mesi della sua Presidenza
Credo sia ormai evidente a tutti che Basilea due non solo ha penalizzato la gran parte di noi
Ma con l'avvento della crisi si è dimostrato un ulteriore fattore di criticità per l'intero sistema produttivo a questo punto non ci sono alternative Basilea due deve essere rivisto alla luce dell'attuale congiuntura
Senta nella finanza aziendale ricordo un ulteriore elemento di criticità che dobbiamo fortemente contrastato
Mi riferisco alla pratica di alleviare la copia tensione finanziaria scaricando la sui fornitori soprattutto quelli di minori dimensioni
Si tratta di un gioco al ribasso che rischia di produrre conseguenze gravissime e impatti devastanti sulla creazione di filiera un'eventualità che potrebbe danneggiare irrimediabilmente il sistema produttivo locale
In una situazione di crisi non ci si difende arroccandosi ma guardando avanti
In questi anni di grandi trasformazioni
Vinceranno infatti l'impresa dei territori che sapranno salvaguardare le loro potenzialità per poi adeguarle per primi alle nuove regole del gioco che si affermeranno al termine della recessione
Oggi
Tanto le aziende quanto l'intero sistema locale sono chiamati a investire in capitale intellettuale e relazionale
Se intendono future quelle conoscenze difficili da replicare che sole possono garantire una prospettiva di competitività
Per questo uscire dalla crisi significa per noi e non solo recuperare volumi di vendita ma continuare il cammino di profondo rinnovamento già intrapreso da tante fra le nostre imprese
In tale prospettiva dobbiamo tutti comprendere che nel futuro l'industria non significherà più solo fabbrica infatti
Una parte significativa delle imprese bolognesi sarà sempre più orientata ad attività immateriali
Come la progettazione l'innovazione la logistica e così via
Ciò significa
Che gli anni avvenire porteranno con sé una profonda riorganizzazione del sistema produttivo dobbiamo tutti comprendere
Che la creazione di nuova conoscenza e ormai il vero terreno distinte
E ciò è particolarmente vero nella nostra realtà un ambito nel quale l'Università di Bologna può rappresentare una grande opportunità
A condizione che si cornetta stabilmente con le numerose imprese bolognesi fortemente innovative e indirizzato verso le nuove frontiere tecnologiche
Nell'ambito correlata alla conoscenza si colloca anche un altro tema trasversale all'intero sistema produttivo
Ci riferiamo alla drammatica necessità di personale tecnico specializzato espressa in modo particolare dalle piccole e medie imprese
Ciascuno di noi sa che senza i periti industriali degli anni cinquanta al sessanta e settanta la via Emilia non sarebbe oggi nota come la Motor Valley
Ebbene
La necessità di queste figure professionali e ci risulta in modo esponenziale ma la scuola da tempo non riesce più a soddisfare la domanda delle aziende
Si impone dunque una duplice rivoluzione culturale da una parte giovani e famiglie devono riconsiderare i luoghi comuni che tendono a svalutare la formazione e l'istruzione tecnico scientifico
Dall'altra
Sono le stesse istituzioni formative che devono avviare un vero e proprio rinnovamento con l'obiettivo di fare delle Facoltà scientifiche e degli istituti tecnici delle vere e proprie scuola e dell'innovazione e del futuro
Venendo ora la nostra associazione
Voglio innanzitutto ricordare la sua data di nascita
Il primo giugno del due mila sette
è questo il giorno in cui è stato abbattuto il muro mai fuori dalla storia che da decenni divideva l'imprenditoria bolognese
Non si è trattato solo di una grande novità ma di una scelta che ha posizionato Bologna e la sua industria ai vertici dell'associazionismo imprenditoriale italiano
Una scelta che la storia di questi ultimi mesi ha dimostrato essere stata lungimirante per la capacità generata di dare risposte più efficaci alle esigenze dei nostri associati
Se consideriamo infatti anche solo gli ultimi mesi di lavoro rileviamo l'ampiezza delle iniziative poste in atto
Per sostenere le imprese in questo difficile congiuntura
Fra le altre ricordiamo quelle riconducibili a due ambiti importanza il credito e gli ammortizzatori sociali riferendoci al primo non ci siamo limitati al confronto con le banche o alle azioni di assistenza e di tutela
L'eccezionalità del momento e ci ha spinti ad elaborare soluzioni mai sperimentate in ambito associativo
Abbiamo deciso infatti per primi di utilizzare parte delle rendite finanziarie di Unindustria Bologna per contribuire ad abbattere il costo del denaro all'impresa sociale
A questo punto in questa operazione ce ne sono affiancate altre e hanno portato a predisporre un po'di un plafond complessivo ben superiore agli ottanta milioni di euro
Quanto agli ammortizzatori sociali di cui abbiamo già detto si è trattato di un'attività particolarmente delicata
Non solo perché è rivolta alle risorse umane ma anche perché spesso riferita d'impresa che non vi avevano mai fatto ricorso
Sono state poi numerose anche le iniziative per affiancare e sostenere le aziende nei percorsi di internazionalizzazione ci riferiamo per limitarsi ad un solo esempio alle missioni
Che nel solo due mila e otto ci hanno visto accompagnate decine di imprese in Egitto Messico Vietnam Serbia Russia in Brasile
Quanto all'innovazione va evidenziato il nostro impegno volto a connettere il sistema produttivo ai diversi Poldi attivi nel territorio
Rientra in tale ambito l'accordo con l'Università di Bologna per agevolare attraverso opportune task force lo sviluppo di progetti condivisi fa industria e università
Una iniziativa che ha visto negli ultimi dodici mesi la partecipazione di oltre cinquanta aziende
Tra le molte iniziative realizzate con riferimento alla fiscalità dell'impresa merito un richiamo alla ricerca condotta su quasi mille imprese bolognese
Un'attività di tutte le proposta che ha avuto a una ecco nazionale trasformatasi in un cantiere permanente dedicata all'approfondimento di questa delicata materia
Dell'impegno rivolto all'infrastruttura
Ci limitiamo a ricordare
Quello per la realizzazione del passante nord del nodo di Rastignano del nodo spero
Traducevo stradale di Casalecchio di non
Una serie di noti che evidentemente faticano a venire al pettine se è vero che il primo attende ancora il pronunciamento del Commissario europeo mentre per gli altri due non esistono ad oggi atti formali
Do
Da ultimo
Ma non certo per importanza vogliamo ricordare l'impegno verso i provvedimenti che hanno istituito le città metropolitane tra le quali
Come sapete è compreso al volo
Nella nostra visione si tratta di un'opportunità in grado di dare al nostro territorio un maggior peso specifico e in tal senso l'abbiamo evidenziata nelle proposte consegnate i candidati alle elezioni amministrative
L'auspicio e che ora si realizzi quell'ampia condivisione tra i numerosi enti coinvolti e tra i diversi attori sociali necessarie per concretizzare questi importante prospettiva
E a questo proposito vale la pena ricordare che un anno fa nel corso dei lavori assembleari avevamo proposto l'idea
Di una nuova centralità di Bologna
Un'iniziativa fondata su asset come il sistema produttivo l'università le infrastrutture della mobilità la Fiera la Camera di Commercio alle fondazioni bancarie e così via
Una proposta la nostra volta sensibilizzare gli attori locali nei confronti di un progetto di riposizionamento competitivo della città
Sono trascorsi dodici mesi dallo e ci pare di poter affermate che una parte considerevole di queste riflessioni sono entrate stabilmente nel dibattito sul futuro di questo sistema territoriale
La campagna elettorale ha certamente favorito un serio approfondimento su tali temi
E oggi ci auguriamo che l'avvio della nuova legislatura possa creare le premesse per perseguire una più intensa e fattiva collaborazione fra il pubblico e i privati
Un tema questo del quale si però legata a poco il nuovo Sindaco di Bologna Flavio Delbono che saluto e ringrazio per aver aderito al nostro
La soluzione che immaginiamo e la creazione di un soggetto capace non solo di contribuire alla messa a punto di linee programmatiche di sviluppo
Ma anche di partecipare se occorre alla realizzazione di alcuni specifici progetti
Un soggetto giuridico leggero che potrebbe diventare sede permanente di confronto utile non solo per ricomporre la frammentata realtà locale ma anche per offrire al decisore pubblico contributi progettuali preventivamente condivisi
Si tratta in altri termini di sperimentare la prassi dei cosiddetti piani strategici analoghe quelli realizzati nel corso di questi anni da alcune fra le più avanzate città europea
L'idea del Piano strategico comporta una progettazione di medio periodo capaci di mettere a sistemi gli obiettivi che interessano l'intera comunità
Ci auguriamo che questa soluzione venga fatta propria anche dalla nuova Amministrazione di Bologna perché siamo convinti che si tratti di una grande opportunità
Ma attenzione
La progettazione del futuro e del piano conseguente
è pressoché impossibile nelle città che si dividono su questa o quella scelta e nelle quali portatori di interessi faticano a cooperare fra loro
Le comunità quando sono prive di visioni condivise diventano frammentate e perciò incapaci di scegliere intenzionalmente il proprio destino
Le cause sono spesso le stesse i conflitti ideologici le fratture all'interno della rappresentanza di interessi o i difficili rapporti fa al pubblico e i privati
Un'eventualità quest'ultima che ricorda la situazione venutasi a creare in questi mesi fra gli azionisti dell'azienda
Una compagine che invece di collaborare per rilanciare l'ente anche iniziata comportarsi come capponi di Renzo nelle indimenticabile pagine del Manzoni
E questo è un esempio che conferma quanto sia difficile porre in atto proficue collaborazioni fra diversi attori di uno stesso territorio e quanto al contrario
Si è facile perdere di vista gli obiettivi si riuniscono ma oggi a Bologna non mancano innegabili segnali che indicano possibilità di avviare un nuovo cd
Ci riferiamo in tal senso al rinnovo del governo locale all'elezione del nuovo Rettore
Per non considerare voi i fermenti presenti nella società civile di cui Unindustria Bologna e forse l'esempio più evidente
I tempi sono dunque maturi per avviare quella che abbiamo definito la riprogettazione di una nuova centralità di Bologna
Oggi questa nostra comunità è chiamata ad elaborare strategie forti per sostenere e legare tra loro l'azione dell'impresa la competitività territoriale e un'ulteriore crescita civile e sociale
Unindustria Bologna ne sono certo confermerà qualche impegno e l'auspicio di poter collaborare con tutti coloro che vorranno contribuire al rinnovamento della nostra città e del suo territorio
è questa una prospettiva da affrontare purtroppo all'interno di un Paese in perenne affanno e chiamato oggi a fronteggiare due emergenze concomitanti la crisi e i suoi troppi ritardi
Nel corso degli ultimi tre decenni l'Italia visto deteriorarsi giorno dopo giorno la propria capacità complessi competitiva complessiva
Nello stesso tempo noi imprenditori abbiamo visto crescere non solo quella vischiosità fiscale burocratiche amministrative AGCI frena ma anche i troppi costi che finiscono col pesare sul sistema produttivo
Un quadro generale
Che come un pesante fardello continua a gravare sull'azione di ogni Governo
Un vincolo che può essere superato solo con un'esplicita volontà di rinnovamento
Lo scalpore succitata in questi mesi dalle iniziative di riorganizzazione della pubblica amministrazione ne è una confermo
In quella macchina burocratica senza guidatore si iniziano a vedere finalmente non solo una maggiore trasparenza e l'avvio di criteri meritocratici per premiare i tantissimi che lavorano
Ma anche una sacrosanta battaglia contro i fannulloni
Un impegno condotto con coerenza dal Ministro Renato Brunetta che saluto e ringrazio
Si conferma così un'antica verità solo se si è proprio ponte a considerare l'impossibile si è ponti a scoprire qualcosa di nuovo
Onorevole ministro autorità presidente Marcegaglia
Le grandi crisi pongono sempre grandi interrogativi chiedono risposte in tempi rapidi e balzi anche radicali nei modi di pensare e di agire
A Confindustria chiediamo di mantenere salda la barra del timone in direzione della tutela delle piccole e delle medie imprese
Alla politica bolognese e al nuovo Sindaco chiediamo di aprirsi a innovazioni capaci di includere e di mettere al lavoro i diversi attori di una società civile ricca di potenzialità
Al ministro Brunetta ricordiamo l'esortazione che il Consigliere Ranno Emmanuel rivolse ogni giorno al Presidente Obama non sprechiamo una buona chiesi facciamo subito le riforme
Lo stesso invito signor ministro è valido anche per il nostro Paese questo è il momento per realizzare un rinnovamento da troppi anni rinvia
Al Governo chiediamo quindi di focalizzare la propria azione economica e fiscale a partire dalle esigenze dell'impresa
Vero motore della ricchezza del Paese
Prendiamo atto che una prima risposta è giunta venerdì scorso propriamente questa relazione andare in stampa attraverso i provvedimenti decisi dal Governo
E mi riferisco in particolare da terzi detassazione degli utili investiti immaginari e all'impegno di onorare con tempestività i debiti delle diverse amministrazioni dello Stato nei confronti dell'indifferenza
Tornando alle nostre richieste però non si tratta certo di un libro dei sogni ma di pochi azioni concrete realizzabili immediatamente
Chiediamo
In particolare di ripristinare l'integrale deducibilità fiscale degli interessi passivi di ripristinare l'accesso alle svolta agevolazione fiscale per investimenti dedicati all'innovazione
E di predisporre un meccanismo per detassare gli utili reinvestiti in capitale sociale ogni riserva patrimoniale
Care colleghe e cari colleghi
Con questi in conto
Io concludo un periodo intenso ed appassionante della mia avventura umana ed associativo
Due anni di presidenza scanditi dalla responsabilità di costruire guidare una tra le maggiori azioni imprenditoriale del Paese
Un grande ed innovativo pozzetto associativo che anche grazie alla coesione manifestata dai tanti colleghi attivi negli organismi direttivi
E al generoso ed efficace impegno dei nostri collaboratori possiamo dichiarare realista
Il bilancio sociale di Unindustria Bologna che oggi presentiamo bene rappresenta la velocità che abbiamo saputo imprimere alla nostra Costituzione unità
Oggi Unindustria Bologna si avvia a diventare uno dei protagonisti della vita economica e sociale non solo della nostra Provincia ma della Regione Emilia-Romagna e naturalmente del sistema confindustriale
Da domani Maurizio Marchesini riprenderà con rinnovata intensità un impegno rivolto alle imprese ma attento allo stesso tempo a considerare le istanze dell'intera comunità
In questi giorni nessuno in grado di dirci ancora quali saranno le traiettorie dell'immediato futuro tuttavia la rinascita di un'impresa o di un territorio risponde a regole non molto diverso da quelle che il Governo hanno una famiglia
In entrambi i casi di successo dipende dalla coesione e dal coordinamento tra le diverse componenti al contrario
L'insuccesso del proporzionale al grado di conflitto ed incoerenza che esiste al loro interno
Naturalmente
Siamo consapevoli dei rischi che la crisi ci propone ogni giorno ma siamo altrettanto certi che riusciremo a sconfiggere
Noi siamo una piccola parte di quelle centinaia di migliaia di imprenditori coraggiosi che hanno scelto di competere sui mercati aperti di rispettare le regole di investire per sviluppare la propria attività
Un grande statista del Novecento ripeteva l'ottimista vedi opportunità in ogni pericolo mentre pessimista vede il pericolo in ogni opportunità
Ebbene
Noi siamo convinti che la seconda qualità che ci distingue dopo il coraggio sia quelli indomabile ottimismo che fa di ciascuno di voi un vero grande imprenditori grazie
E a questo punto al piacere di invitare sul palco l'amico e collega Maurizio Marchesini nuovo presidente di Unindustria Bologna
Grazie Gaetano
Signor ministro autorità presidente Marcegaglia signore e signori colleghe colleghi nel rivolgermi a voi avverto tutta la responsabilità di chi è chiamato a rappresentare un così grande numero di imprese di ogni dimensione
Oggi l'emozione più forte per me e quella di guidare una grande associazione attive in una regione dove gli imprenditori rappresentano un vero patrimonio di talenti
Una richiesta di esperienze e competenze che conosco e che ho avuto modo di apprezzare come presidente dei metalmeccanici negli ultimi due anni di impegno associativo
Un confronto costante che mi ha permesso di acquisire elementi preziosi per la messa a punto del programma di Presidenza le cui linee guida sono state approvate poco fa nel corso dell'assemblea privata
Mi riferisco a una pluralità di temi prioritari per frutto dell'impresa e del sistema locale
In tale prospettiva la nostra associazione dovrà prima di tutto aumentare ulteriormente la propria esistenza alle aziende per sostenerla in questa difficile fase
Un'esigenza tanto più sentita perché negli anni a venire l'identità stessa del nostro sistema produttivo sarà profondamente rinnovata
Sulla natura di questo processo evolutivo e sul modo in cui si stia dell'attuale recessione è indispensabile avviare un confronto propositivo con tutti gli attori del territorio
Mi riferisco innanzitutto all'associazioni imprenditoriali che di fronte alla crisi sono chiamata a nuove forme di collaborazione volte meglio supportare l'intero sistema produttivo
La crisi impone ogni soggetto della rappresentanza un passo indietro e orgoglio associativo e due passi avanti nella capacità di condividere idee progetti e soluzioni
Nelle prossime settimane la mia agenda prevede già numerosi incontri con l'istituzione
Con organizzazioni sindacali con le diverse associazioni con gli istituti di credito dobbiamo essere pronti
La selettività della crisi i diversi finire la ripresa rinnovate attitudine di clienti consumatori richiedono nostro universo di piccole imprese di apprendere ad organizzarsi come una vera e propria religione
Un sistema nel quale si è più facilmente accessibile nuove conoscenze e dove si possa esercitare la collaborazione tra
In una prospettiva come questa Unindustria Bologna può deve e intende esercitare un ruolo propositivo
Permettetemi una considerazione una sottrazione fatta prima di tutto di persone uomini e donne che condividono le ansie i problemi e le soddisfazioni che porta con sé ogni impresa
La mia disponibilità all'incontro e confronto sarà incondizionata la visione del nostro progetto fatto industrie Bologna
Il punto di riferimento per tutti gli imprenditori
Luogo nel quale incontrarsi confortarci e se possibile collaborare
Non solo la nostra associazione deve diventare un simulatore in grado di aiutare impresa connettersi tra loro e con i luoghi nei quali si produce innovazione cultura e creatività
Una prospettiva che evidenzia sempre di più l'avessi stati risorse professionali di cui territorio non dispone in misura sufficiente
L'investimento per il miglioramento delle risorse umane e oggi una priorità che sotto molti aspetti si basata sommando in emergenza
Bologna è chiamata oggi più che mai a rinnovare la qualità della propria offerta formativa rivalutando quella cultura tecnica che l'ha fatta grande
Nella formazione
Nella formazione tecnica si coltiva e si sviluppa infatti quell'umanesimo tecnologico che costituisce la struttura portante delle nostre aziende ma non basta dobbiamo anche a prendere a confrontarsi con le innovazioni in ogni sua forma
L'evoluzione che interessa non solo le imprese maggiori vedete era stata un'estate ma anche l'universo costituito da chi fornisce localmente lavorazioni prodotti e servizi
Il capitale umano e dunque i rapporti con le scuole e università sarà uno degli ambiti privilegiati dell'impegno associativo del prossimo biennio
La crisi che oggi viviamo anticipa quella grande discontinuità anche Gaetano Maccaferri ha puntualmente descritto nella sua relazione
Incertezza si annuncia così come l'elemento che caratterizza l'ai prossimi anni
Personalmente rifiuto la visione di piccoli e solo segni di difficoltà e nello stesso tempo non siedono i lusinghieri chi minimizza rischi e pericoli
Dobbiamo guardare al futuro con lucidità
Manni materia quella capacità imprenditoriale che il nostro tratto distintivo
Dobbiamo avere fiducia prima di tutti noi stessi delle nostre imprese nei nostri collaboratori e soprattutto nei giovani a cui spetta il compito di spostare in avanti le frontiere di quanto abbiamo sin qui costruito
Dobbiamo infine consolidare
Giorno dopo sono la fiducia di una società che guarda all'impresa come luogo dello sviluppo della creazione di benessere dell'integrazione e della coesione sociale
Ciascuno del numerose sfide che siamo chiamati ad affrontare
Come imprese come comunità richiede una grande tensione ideale un forte spirito unitario e la consapevole volontà di essere insieme protagonisti in un mondo destinato a cambiare rapidamente
Dobbiamo tutti impegnarci non solo per superare la difficile congiuntura ma anche per innovare il nostro sistema territoriale
In tale prospettiva Unindustria Bologna continuerà ad impegnarsi anche per il miglioramento delle capacità competitive del sistema economico locale mi riferisco alla visione di una rinnovata centralità di Bologna elaborata dalla nostra associazione nel suo primo biennio di attività
Oggi l'intera società deve comprendere l'urgenza di un rinnovamento culturale indispensabile per operare con successo nell'economia che mezz'ora dopo la crisi
Signor ministro autorità signor Sindaco presidente Marcegaglia signore e signori colleghe colleghi da oggi mi impegno a consolidare e a portare a compimento la costruzione di un grande progetto sottratti unitario
Il sistema produttivo bolognese ci consegna nonostante la difficile congiuntura un messaggio forte rassicurante di fronte al mondo che cambia noi ce la possiamo fare
Per avere successo dobbiamo attingere quella stessa forza morale che i nostri padri sempre esprimere in anni nel quale le uniche risorse non la speranza e la fiducia nelle proprie capacità
Ieri significa esperienza domani significa speranza oggi vuol dire passare dall'una all'altra nel miglior modo possibile e insieme ci riusciremo
La specie umana
Una prerogativa
Si chiede un rinvio
Permette di Asstra
Compiere operazioni logiche
L'ex
Gli esseri umani sono intelligenti
Ed è proprio su questa qualità che si fondano la creatività
La propensione all'innovazione senza le quali non vi può essere alcun rinnovamento
Italiani eredi di una tra le maggiori cioè di
Scrivono una formidabile sia per
Trattamento grazie alla loro dimestichezza con la creatività
I traguardi raggiunti negli ultimi decenni hanno fatto di questa terra
Una protagonista industriale di classe internazionale
Oggi l'attitudine al rinnovamento dei bolognesi ha davanti a sé una nuova sfida
Adattarsi ai nuovi valori e alle nuove regole che emergono da questa crisi internazionale
L'obiettivo non è la sopravvivenza
Ma la consapevole affermazione di una centralità all'interno della nuova dimensione europea
Una prospettiva si può affrontare con successo ad condizione
Paura del futuro
E di riuscire a valorizzare il capitale sociale costituito da tanti imprenditori
Da laboratori capaci
E dalla presenza di travisato in
L'esperienza di altri Paesi ci aiuta a comprendere il senso e la traiettoria di una sfida come questa
Quando nel mille novecentocinquantasette inclusi mandarono in orbita il primo satellite lo Sputnik gli americani fino a quel momento convinti di essere all'avanguardia nella conquista dello spazio
Trovarono un vero e proprio sciocche nazionale una delle prime reazioni degli Stati Uniti
Può chiamare a raccolta le migliori menti del Paese per metterle a confronto sul tema della creatività
Jesi di Bruno sorprendenti
Nel luglio del mille novecentosessantanove
Millar mostra un gran piantava la bandiera americana sul suolo lunare
Questa è una bella storia
Ma è anche un buon esempio di come una crisi profonda
Sia stata trasformata in un sistema di opportunità
Capace di determinare un grande rinnovamento e
Quel che dobbiamo fare
E ricominciare a essere creativi mettendo insieme le parole
E le azioni utili per comprendere dove stanno le nostre nuove
E grandi occasioni ha a bordo
La volontà
Di rinnovarsi
I tempi sono maturi per dare vita a un avvenire area metropolitana
Territorio molto duri e difficili
Conoscenza
Di coesione
Nello stesso tempo
I riferimenti
E di confronto internazionale
Di unirsi
Fare
Lario Del Bono
Sindaco di Bologna
Industrie Polo
Unindustria Bologna
Conosceva vi porto il saluto della città
Da pochi giorni no
L'onore di rappresentare
Ma intanto
Molto apprezzato
Alcuni spunti dalla dalla relazione sia del Presidente ma caffè avete precedente Marchesini e quindi
Provo reagire col tempo disposizione
Tratteggiando alcune
Alcune linee
Tanto
Nel negli ultimi mesi almeno per quanto mi riguarda non l'ho parlato di crisi e di risposte alla crisi tanto soltanto per
Condurremo
Vincere una campagna elettorale
Credo che
Fosse doveroso quindi come era doveroso parlarne prima a maggior ragione
Assenso affrontarla oggi tra l'altro una crisi abbiamo molte avvisaglie su questo che che non è detto sia completata anzi
Peggio potrebbe non essere ove nostre spalle l'aumento della disoccupazione
Il
Correlato
Calo della domanda interna potrebbero avere nei prossimi mesi ulteriori effetti negativi sulla crescita economica alcuni settori cito quello delle costruzioni rischiano di di sperimentale lattice di questa crisi addirittura nel due mila dieci
Ora un'Amministrazione comunale non ha
I mezzi sufficienti per risolvere
Una crisi economica e finanziaria globale queste opinioni
Però forse una ricetta keynesiana possiamo dirlo ricetta keynesiana in salsa bolognese
Potrebbe ispirare la
L'azione dell'Amministrazione comunale
Permettetemi di tratteggiare in pochi punti
Per riassumere questa ricetta primo
Investimenti pubblici
Diceva che in esso nel trentasei
La sua teoria generale dell'occupazione
Diceva scavare buche nel terreno aumentarla non solo l'occupazione ma il reddito nazionale qualche amministrazione pubblica lo ha preso alla lettera io la considero diciamo una metafora e di senza arrivare alle buche
è doveroso da parte nostra avviare un massiccio piano di investimenti pubblici in funzione anticiclica
Laddove la domanda di consumi di investimenti privati si riduce
La
L'investimento pubblico può e deve essere il motore o uno dei motori
Per
Sostituirsi almeno in parte a quello che manca nella parte privata e rilanciare l'economia parlo di investimenti ciò che significa dati i vincoli complessivi
Contenere
La la spesa corrente quindi fuor di metafora tirare la cinghia noi nel momento in cui le imprese le famiglie tirano la cinghia penso che l'esempio debba venire innanzitutto da chi amministra soldi di tutti
In molti casi però a questa questa volontà e anche la stessa disponibilità di risorse
Mi riferisco a interventi infrastrutturali
Scontano dei ritardi non sempre imputabili agli enti locali
Alcuni degli esempi che ho sentito nella relazione del Presidente passante nord del nodo di Rastignano il nodo di Casalecchio
Dimostrano come almeno in questi casi ma ne potrei citare altri ci sono altri livelli di governo e mi riferisco in particolare a quello nazionale
Che rallentano opere pronte per essere anche cantierate
Per non parlare del patto di stabilità so che è un argomento che non scalda i cuori
è però il patto di stabilità almeno nella sua interpretazione attuale nazionale
Finisce per essere paradossale perché finisce per punire quegli enti territoriali Regioni Province Comuni che pur avendo grazie anche una buona conduzione la buona gestione risorse a disposizione
Si vedono vincolate appunto da questi limiti imposti dalla finanziaria
Sia per quanto riguarda gli impegni sia per quanto riguarda la cassa quindi sia per quanto riguarda l'inizio di opere sia per quanto riguarda la liquidazione il problema della liquidità e in questo momento soprattutto è stato giustamente
Evocato anche nell'azione Presidente
Quindi la situazione del patto di stabilità ripeto richiede è un appello che faccio anche
Signor ministro qua presente grande
Grande attenzione soprattutto in questa fase ripeto in cui c'è un gran bisogno di interventi pubblici di investimenti di infrastrutture e gli enti che più sarebbero nelle condizioni di farlo e per capacità
Gestionali e per solidità finanziaria si vedono limitati in questo so bene
Che
Il diciamo la difesa del patto di stabilità avviene sulla base
Del fatto che si dice bisogna
Come dire rispettare un patto assunto in Europa bisogna
Preservare i conti pubblici però mi sembra che i conti pubblici si stiano deteriorando comunque quindi diciamo se si devono deteriorare che si deteriori no per buoni motivi altrimenti il rischio è che ci troviamo
I principali indicatori di finanza pubblica statale
Compromessi e gli investimenti ferme quindi
Mi auguro che questo venga corretto anche perché
Chiamo le le l'elezione diretta no di molti livelli di governo non tutti ma almeno quelli territoriali pone in capo appunto Sindaci Presidenti Province di Regione grandi responsabilità quindi devono dobbiamo render conto però
Siamo siccome la credibilità un bene prezioso credibilità fa rima con verità e la verità richiede che si sappia qual è la responsabilità di chi fa e di chi non fa
Seconda secondo aspetto di questa ricetta in salsa bolognese a potranno titolare di più
Con meno e città metropolitane questo potrebbe essere titolo fare di più con meno di città metropolitana
Migliorare l'efficienza mi verrebbe da dire Cevo preferite produttività della macchina amministrativa per liberare maggiori risorse lo dicevo prima
E in questa prospettiva
Va giocata la carta la città metropolitana la legge sul federalismo fiscale la legge delega recentemente approvata contiene un apposito
Articolo su questo ci dà la possibilità quindi di
Di avviare un processo costitutivo della Città metropolitana
Io credo che oltre la forma vada privilegiata la sostanza ci sono molte cose che
Le amministrazioni locali possono svolgere assieme la Regione Emilia Romagna in questi anni adatto buoni esempi di come si possono unire le forze per quanto riguarda gli acquisti per quanto riguarda
Investimenti in infrastrutture telematiche altri esempi potrei citare
Quindi al di là della forma dell'abitato
Che richiederà ai tempi vedremo anche come Governo utilizzava ai decreti attuativi di questa delega però alcune cose sono già nelle nostre mani io credo vadano fatte
è una scelta che non non possiamo ritardare
E quindi sia sul piano istituzionale dove io ritengo la città metropolitana può diventare
Il livello più adeguato tra affronta problemi economici sociali territoriali che già oggi i problemi hanno una scala metropolitana e quindi anche le soluzioni
Dovrebbero avere quella quella taglia quel rango
Dicevo oltre a questo possiamo anche già all'interno del Comune di Bologna a operare in quella direzione mi riferisco alti ma del decentramento e quindi di rendere
Il compiti tra il palazzo dei quartieri più coerente rispetto alle esigenze
Una rapida ricognizione di dello stato dell'arte
Questo ripeto ci può fare da subito lo farò subito ovviamente avendo in mente una bussola metropolitana quindi come dire ciò che oggi può già fare in caso avendo in mente una prospettiva una scala un rango che non può che essere metropolitana
Terzo punto il credito giustamente ha occupato un ruolo importante
Nella relazione del Presidente ma per fare la percezione ormai diffusa peraltro suffragata da indagini analisi non ultima relazione dalla Banca d'Italia sull'economia regionale
è che l'attuale fase di stagnazione economica sia aggravata dalla stretta creditizia che ha caratterizzato anche i nostri territori almeno a partire dallo scorso autunno
Ora è chiaro che in una fase congiunturale come come quella attuale l'ossigeno finanziario è fondamentale dalla sopravvivenza addirittura di molte imprese
E che per finanziare
Circolante crescente hanno bisogno di di di un ampliamento dei fidi e non di una restrizione
Su questo tema in particolare sul tema più di medio termine di di sostegno promozione degli investimenti
L'Amministrazione comunale può svolgere un ruolo
Di regista e di garante nulla di più per favorire l'ho già detto l'impiego per promuovere l'impiego dei risparmi dei bolognesi che sono famiglie bolognesi sono sono prossimo José
Dicevo per favorire l'impiego di questi risparmi su investimenti che abbiano ricadute positive sul nostro territorio e quindi chiederò con una assumerò nei prossimi giorni a una specifiche esplicita iniziativa su questo proprio per coinvolgere in modo volontario ovviamente
Ci può stare ci sta il mondo imprenditoriale e il mondo creditizio anche per avere contributi di idee di proposte non è questa la sede certo per entrare nel dettaglio dei veicoli a degli strumenti finanziari che possono favorire questo raccordo tra luogo della raccolta e luogo degli impieghi
Non meno importante
Si tratta anche di rafforzare questo tocca soprattutto
A l'Amministrazione comunale insieme a quella straordinaria rete di di associazionismo di volontariato che questa città a disposizione di rafforzare la nostra rete di di di di guerra
Perché dobbiamo in questo momento più che mai favorire
Un sostegni o un'integrazione laddove possibile la Regione Emilia Romagna e si è mossa tempestivamente ebbene su questo
Dicevo un sostegno all'integrazione del reddito per chi perde il lavoro perché i solo vedere ridotto in modo significativo
Ricordiamoci anche qui che senza domanda non c'è produzione prima o poi e la domanda dipende tra l'altro in modo rilevante da potere d'acquisto le famiglie
Da ultimo ho sentito la la proposta di un piano strategico per Bologna io la condivido
Bologna può uscire dalla crisi più forte affermando lo diceva anche qui Presidente ma che ferma ripreso nei pressi
Ente Marchesin una nuova centralità
E su questo uno strumenti a nostra tagiko può esso uno strumento utile lo condivido esperienze di pianificazione strategica in Europa sono ormai numerose cito
Senza pretesa di di di di di completezza Barcellona visione l'Expo Stoccolma Lisma anche per stare in Italia
Torino Verona Venezia Firenze Rimini
Io penso che per un piano strategico risultino determinanti alcuni elementi
La conoscenza l'analisi la ricerca su temi dello sviluppo urbano non partiamo citato da zero e quindi si tratta lividi tesaurizzare ciò che c'è di completarlo se non basta
Una credibile e cooperazione tra gli enti pubblici ai diversi livelli di governo
Quale che sia l'orientamento politico prevalente
Delle la definizione di adeguate anche rinnovate forme di partnership tra pubblico e privato ovviamente finalizzate soprattutto
Alla costruzione di progetti Investimenti per lo sviluppo urbano nel senso metropolitana
Capacità di programmazione gestione controllo degli enti locali in ambito finanziario in trilocali sono credibili quando possono impegnarsi sul futuro
è una comunicazione pubblica adeguata e propedeutica al coinvolgimento dei cittadini e alla costruzione di una o più visioni condivise condivido questo questo appello ha una visione condivisa ovviamente
Senza confusioni di ruolo
La città come Bologna può aspirare deve aspirare ad una rinnovata centralità solo se si dà una
Un'anima è un'immagine definite a livello europeo
Se riflette
Sulle proprie vocazioni riesce a rafforzarle anche e soprattutto attraverso necessarie innovazioni
Bologna
Può e deve ambire a diventare una delle nuove
Capitali europee
E che ci sia bisogno di innovazione
Non c'è ombra di dubbio dall'altro dobbiamo esso anche qui coerenti e conseguenti non possiamo dire da una parte
Questa è una crisi inedita senza precedenti di cui non conosciamo i contorni il perimetro la fine
E pensare di affrontare
Questa situazione con schemi o modelli ereditati semplicemente al passato e quasi matematico che nella stragrande maggioranza dei casi non funzionano o non bastano
Io non credo che l'Amministrazione comunale debba essere il centro del sistema
Io credo che debba essere
Talvolta attore e spesso regista
Da da
Questo punto fermo vorrei partire
Insieme
Chi ci sta voi ci state per impostare questo piano strategico per la città
Faccio notare peraltro comunque molto sommessamente che di piano strategico avevo parlato nel programma elettorale devo dire con esplicito riferimento alla cultura
Liti nel campo culturale ma anche più in generale un tale piano chiaramente richiede completi complementarità ma anche distinzione dei ruoli diversi soggetti
Dicevo non sono da culture teme più generale tocca molti altri punti della vita la città
Vorrei anche sottolineare come su alcuni aspetti in realtà dobbiamo semplicemente a realizzare ciò che è già previsto data vigenti strumenti di pianificazione territoriale penso ad esempio le infrastrutture
Proprio per far prevalere una cultura
Per la realizzazione
Oltre a quella di una pianificazione strategica medio lungo termine rinuncia contrasto tra le due
E in questo credo che il mondo imprenditoriale bolognese possa debba dare il suo contributo all'affermazione di questa cultura dalla realizzazione che è stata vigorosamente difesa prima ed è una cultura che deve affermarsi
Contro chi ancora pensa che sia un valore il bloccare opere già avviate o contrastare contratti già sottoscritti
Una si può aprire una nuova stagione di collaborazione tra le forze della città faccio due esempi e poi mi avvio a concludere
Incrementale il passo il tasso di innovazione dei processi produttivi della nostra comunità è un obiettivo che dobbiamo condividere
L'Amministrazione comunale può e deve creare le condizioni per agevolare l'insediamento di poli di ricerca la corresponsione penso al meritevole Progetto del Del Tenno può
E e accompagnare anche con altri strumenti questi insediamenti penso a un'adeguata offerta abitativa
Per esempio per tratte nere o atti raro far tornare talenti e cervelli che abbiamo perso rischiamo di perdere
Secondo esempio aprire nuovi mercati esteri anche questo ma è un obiettivo condivisibile l'Amministrazione comunale
Non è che lo può fare da sola non è neanche dei suoi compiti ma può e deve garantire
Una buona accessibilità infrastrutturale perché sappiamo che una migliore una più moderna mobilità delle merci e delle persone promuove una maggiore
Diciamo
Capacità di utilizzare al meglio la nostra localizzazione che è un punto un vantaggio strategico di Bologna per dove messa nel mappamondo
E e quindi
In questo senso indirettamente favorisce anche una maggiore qualità della vita che è un altro fattore di attrazione di nuovi investimenti e di nuove capacità
Nel concludere
Fatemi ringraziare
Il presidente Maccaferri per il lavoro che ha fatto per questa città rivolgo ovviamente i miei migliori auguri al Presidente Marchesini però compito che la spetta
E concludo dicendo che le condizioni per avviare un dialogo costruttivo quindi che non è solo positivo in sé
Ma è positivo per ciò che produce
Per la nostra comunità per il suo oggi e per il suo domani
Ci sono tutte partendo da da proposte concrete molte l'abbiamo è altro che metteremo a punto
Quindi invito tutti a non sprecare questa occasione sostituiamo se ci riusciamo faticoso ma
Ce la possiamo fare sostituiamo la nostalgica con la fiducia e la volontà e ce la faremo grazie
Ferruccio De Bortoli Direttore il Corriere della sera
Illustriamo diventa assassino radicati nel presente
Per costruire il futuro Unindustria Bologna
Grazie
Grazie a un'industria
Per questi venti
Maccaferri Marchesini per questo invito che mi fa molto piacere ma io chiamo subito Erminio partner di questa segata che Ministero Renato Brunetta che abbiamo già applaudito lega siamo
Per
La sua disponibilità
Con Renato Brunetta faremo una conversazione partendo dai temi
Per la congiuntura internazionale per poi arrivare ai temi più vicini a casa nostra e anche quelli che sono stati sollevati
Negli interventi che abbiamo ascoltato intanto Renato dobbiamo dire che abbiamo ascoltato per gli interventi di grande fiducia e di orgoglio
Rivolti al futuro con una grande consapevolezza dei mezzi che questa attenta non soltanto questa terra a disposizione allora
Io come
Prima domanda vorrei prendere spunto da
Un libro di Fruttero Pucci anche Lucentini che aveva come titolo a che punto è la notte
Non di più economisti così siamo tranquilli
Ma di due
Liste
Che in qualche modo si
Insomma credo che sia un titolo che può attagliarsi bene la situazione che stiamo vigente o no cioè che fase della crisi abbiamo raggiunto nella tua valutazione
Confesso subito che io sono un inguaribile ottimista
Come tale forse a un conflitto di interessi nel rispondere questa tua domanda per cui quando vedo un problema mi pongo sempre
Come risolverlo
Ci sono quelli che
Sono abituati a smontare a me piace costruire e e nel costruire anche trovare delle soluzioni provare
Anche se non c'è vento è bene che lo skipper muova ove il timore
Perché movendo il timone
E aumentando le direzioni in cui mette la barca aumentano le probabilità di incrociare il refolo il refolo giusto
Piccola premessa
Fammi dire però una cosa
Siamo tutti abituati avesse ora a ragionare in termini iper congiunturale
L'ultimo mese
Mese su sullo stesso mese dell'anno precedente sembra quasi che era nostro orizzonte sia o mensile trimestrale massimo annuale
E però attenzione noi veniamo venivamo da quindici anni di crescita ininterrotta
è una cosa che non c'era
Sindaco non c'erano i nostri libri di testo
Normalmente le congiunture erano di tre quattro anni si cresceva un anno un anno e mezzo di stagnazione e poi se ricominciamo
Noi veniamo da quindici anni di crescita interrotta che a livello mondiale aveva tassi di incremento del cinque per cento metri con punte di alcuni macro sistemi del nove del dieci con livelli europei attorno al tre
La nostra sempre più bassa rispetto all'avvio nulla
No anche questo la nostra più basso dal novantacinque dal
Dall'ingresso dell'Italia nel nei cambi fissi perché prima
La nostra pista era
Inflazionistica mente un po'più alta ma
Altro argomento
Noi viviamo adesso tre tre cicli
A farmi dire un'altra cosa in questi quindici anni altrettanto famigerate bolle
Bolle speculative quella di internet e ne siamo dimenticati quell'immobiliare e poi quella sulle materie prime B queste bolle se erano anche state famigerato però in qualche maniera l'hanno ottenuto
In piedi questi quindici anni di crescita ininterrotta
E se noi facessimo l'integrale la cumulata di crescita di questi cinque anni a cinque per cento all'anno per quindici anni avremo un'integrale
Ben pesante se adesso noi facciamo l'integrale della
Del segno meno noi abbiamo il segno meno
Da neanche dodici mesi
Abbiamo
Sì dinamica decrescente dal
Due mila e sette
Due mila sette due mila otto metà due mila otto abbiamo segno meno metà due mila e nove segno meno
Per il momento di slot gli orizzonti temporali di quello che è successo negli ultimi diciassette diciotto diciannove anni sono questi per cui noi abbiamo anche accumulato in questi quindici anni
Di crescita ininterrotta lo abbiamo per esempio migliorato il nostro mercato del lavoro in Italia
L'abbiamo incrementato i due tre milioni di occupati di posti di di posti di lavoro e diamo anche accumulato il capitale
Capitale sociale capitale delle imprese
E così via pertanto devo dire guardiamo con un orizzonte temporale un po'più ampio piuttosto che
Minimizzare sul sul segmento sul cemento della crisi
Cosa sta succedendo non lo sa nessuno non fare previsioni perché no no non le faccio non l'ho fatto ma non lo sa nessuno dico solo
Che in questo momento noi abbiamo
Da un lato
Un'infrazione
Che fino a ieri era decrescente cioè a tassi di crescita molto bassi che sessista in qualche maniera
Reading inizi Zandolin dinamici Zandonà però siamo ancora sotto il due per cento
Abbiamo
Che i redditi
Dei lavoratori dipendenti e questo è un mio vecchio pallino
Stanno ancora crescendo a tassi superiori all'inflazione media i redditi medi stanno crescendo a livelli superiori all'inflazione media
Così come
I redditi da welfare cioè le pensioni stanno crescendo
A livelli superiori a quelli dell'inflazione vuol dire cioè in altri termini sembra paradossale sembra io in qualche maniera fuori dai canoni ma che il potere d'acquisto potenziale
In questo momento UE intatto o è addirittura incrementata
Anche se non sono aumentati i consumi
Ne deriva che c'è un grande grande grande enorme problema di fiducia
Di come cioè trasformare il potere d'acquisto che si è incrementato almeno per trenta trentuno trentadue milioni di redditi da lavoro
E da welfare
Farlo trasformare in consumi questo non è ancora avvenuto perché i consumi o sono in diminuzione sono stati
Siccome potrebbe arricchire questa ecco questo è
Con c'è un problema diciamo di tenere sulla domanda che dica assolutamente è stato approvato ma anche quello che la ricetta del Sindaco
L'unico un po'di understatement la definiva in salsa bolognesi ora la mera stanza bolognese piazze quindi la generalizza lei anche al resto del Paese quindi veri non ci sono non ci sono differenziazioni riparte
E cioè un buon che i mesi in modo anche micro
Per esempio io sono d'accordo con lui o lui è d'accordo con me ma insomma non non importa il copywriter che il patto di stabilità interno ancorché non sia esaltante dal punto di vista della della percezione
Ma il patto di stabilità interno dovrebbe essere
Reso intelligente
E cioè per
Per i pochi perversi che non sanno cosa sia il patto di stabilità interno è il vincolo cui sono tenuti i governi locali per quanto riguarda Bilancio Maastricht
Perché non è possibile che il convento sia povero i frati siano ricchi
Nel senso che non è possibile che i comuni spendono e spandono mentre il lo Stato debba temere i i vincoli di deficit bene Alda alcune condizioni cioè
Avere le risorse a vere
I conti in nero e non in rosso cioè essere virtuosi non essere cicale messe le formiche per i tanti livelli di governo Formica e ce ne sono tanti in Italia
Che sia possibile allentare il vincolo sugli investimenti
Io credo che questo potrebbe dare una grande
Spazio
Micro territoriale di domanda che in S. Anna non per scavare buche
O meglio per scavare le e riempirla e e aumentare la produttività di sistema di sistema locale ma dirò di più Sindaco per un'altra cosa
Molto spesso i governi locali sono anche proprietari di asset
Mobiliari e immobiliari
Mercoledì prossimo io pubblicherò sul mio sito l'elenco totale
Delle partecipate di enti pubblici dallo Stato all'ultimo comune
Che spesso sono straordinaria aziende pensiamo all'ENI l'ENEL
Spesso sono
Piccoli monopoli sovietici che operano in house senza grande vantaggio
Senza grande vantaggio mentre i consumatori nel tempo del comunicato
Io cosa farò
Per
Piccolo potere che ho pubblicano tutto cioè quante sono nessuno lo sapeva ti do una notizia gran quasi dieci mila
Posso se la notizia aggiungere una cosa se
Dovesse essere un po'più d'accordo sulla liberalizzazione dei servizi assai locali nato a livello di governo e quindi fa muovere in questa vicenda anche queste che risponde anche su questa
Telefono anche questa sono circa dieci mila
E poco meno di trenta mila sono gli amministratori io pubblicherò il nome di questi dieci mila pubbliche non nome dei trenta mila amministratori e pubblicherò anche i compensi di questi trenta mila amministratore
Mi piacerebbe
Che i governi locali
I mezzi che comprare
Pezzi di autostrade o pezzi di aeroporto che vengono messi all'asta e li comprano non si sa perché euro parlo del mio comune e Venezia per non parlare di altre c'è in ballo
Uno zero cinque dell'aeroporto che costa qualche miliardo di di vecchie lire e se lo compra per passare dal quindici al quindici e mezzo per cento di partecipazione non so che se ne faccia
Del quindici e mezzo
In generale bene sarebbe bene
E sarebbe il caso che
Questi Governi locali
Quindi Sassello a magari come dismettere questi assett mobiliari e immobiliare
Nell'Eneide
Per fare
Per realizzare come dire le funzioni primarie
Per cui bene che indecisi MO un patto di stabilità ma anche
Razionalizzazione vendita etnico questa subito ti dico questa cosa dico anche un'altra notizia grazie il Ministro Maroni sta definendo
Il Codice delle autonomie
Codice Dromì è una cosa che viene da lontano se ne sta discutendo da tempo vuol dire in parallelo al federalismo fiscale bisogna semplificare i livelli di governo
O semplificando LIS io dico lui un po'meno su Regioni e Comuni mi ci metto dentro anche le province
Troveremo una soluzione anche su questo ma soprattutto eliminando
Comunità montane
Atto consorzi di bonifica ed altro
E guardate che non è cosa da poco
Vogliono dire
Decine di migliaia di
Posizioni ma soprattutto di
Intermediazioni burocratiche
Un atto piuttosto che un consorzio di bonifica tassazioni e così via basti pensare che i Consorzi di bonifica spendono ottanta novanta per cento di quanto
Che ricavano per il loro potere impositivo lo spendono in stipendi non per fare le bonifiche ma per gli stipendi dei propri funzionari dei propri dirigenti
Allora mentre Maroni meritoriamente fa questo
Noemi hanno posto dico noi nel senso mio partito PdL ha posto l'altra faccia della medaglia
O si fa
Questa semplificazione dei livelli di governo assieme a una maggiore liberalizzazione e privatizzazione delle public utilities oppure non se ne fa nulla
Nel senso che son due facce della stessa medaglia tu semplifichi da un lato
I livelli di governo meritorio troveremmo l'equilibrio anche sulle province ma dall'altro tu questi le public utilities
Le devi mettere sul mercato dei privatizzare vedi a rendere competitive
Questa e la linea che noi seguiremo e quindi o tutto insieme o nulla tutto insieme andrà tutto insieme breve
Tocchiamo
Tocchiamo un attimo il punto degli investimenti pubblici prima il Sindaco diceva non è sempre colpa dei Comuni delle Province delle Regioni se questi investimenti vengono ritardati
C'è anche una responsabilità del Governo nazionale e forse a questo punto
Credo che si debba anche scegliere degli obiettivi prioritari
Aggiungo
Nelle condizioni attuali l'idea di fare il ponte sullo Stretto di Messina e al quattro per letta
Ma io sul ponte sullo Stretto son d'accordo e lo faremo non si torna indietro H
Basta saper
Serio
Non si torna indietro chimico un'altra cosa ti dico un'altra cosa
Io sono convinto che ci sia un problema di cattiva burocrazia
Di potere le urlino della burocrazia che ero al potere Leo Nino soprattutto per acquisire intermediazioni indebite
Parliamo pure di tangenti pari oppure di mazzette ma parliamo pure di quello che volete e cioè di potere
Più si fa trasparenza più si fanno tempi certi più gli obiettivi sono chiari più appaiono sul display di ogni livello di governo che al potere di definire un'opera pubblica le varie fasi
E dove il provvedimento si bloccavano si blocca più facciamo efficienza
Più eliminiamo l'intermediazione costosa e più facciamo il servizio servizio al Paese ti dico un'altra cosa
E che questa è divertente perché questo Paese un Paese strano
Lisbona si dà l'obiettivo della riduzione del venticinque per cento degli oneri burocratici per il sistema delle imprese al due mila dodici
Parte di questo compito
Gran parte il mio attraverso poi i singoli Ministeri prestato lavoro mi è stato e io opero e comincio a misurare e tagliare misurare e tagliare misurare ettari
Sento le imprese e dico avete visto cosa abbiamo fatto di così bravo ma non ce ne siamo accorti
Dico perché non ve ne siete accorti che abbiamo semplificato taglia alto procedure pratiche eccetera eccetera perché fra
I nostri professionisti che ci aiutano
Nella
Svolgimento delle pratiche burocratiche ci fanno sempre le stesse tariffe le stesse parcelle
Occhio che subito elettori a dirlo nemmeno mi porta a nulla europea non mi importa assolutamente ma attacca
Ben deriva
Che questo Paese un Paese strano nel senso che ha uno burocrazia inefficiente a dei professionisti molto bravi i professionisti molto bravi risolvono i problemi della burocrazia inefficiente
Il cittadino o l'impresa paga due volte paga prima le tasse cui paghi professionistiche di risolvono i problemi
Che una burocrazia inefficiente pagata con le sue tasse di pongono se però qualche
Pierino cominciamo a tagliare o a rendere più efficiente la burocrazia
Però i professionisti non sono così pronti
Per dire al all'impresa guarda che Brunetta ci ha tagliato il dieci per cento degli oneri burocratici sui problemi del lavoro per cui quello che ti facevo pagare io cento adesso te lo riduco del dieci per cento oppure
Ti faccio sempre pagare cento ma in più ti dà un altro servizio mettiamola così no il professionista spesso pone sanitario anche lui
Ecco bisogna fare un po'una rivoluzione culturale insieme leader Brunetta Brunetta allora erano tagli agli oneri
Ma le imprese devono essere alleggerite o devono avere dei servizi in più finora questo non è successo allora io adesso farò un'altra cosa da un'altra notizia che questo venticinque per cento di obiettivo europeo
è troppo poco
Cerchiamo di
Al due mila tredici due mila quattordici raddoppiato lo anche oltre quanto ci richiede periodo Terzi dice almeno il venticinque
E però io vorrò verificare assieme all'impresa e assieme ai professionisti che ad ogni
Riduzione di onere burocratico se c'è
Un servizio di
Professionisti che quell'onere burocratico in qualche maniera gestiva ci sia immediatamente la pari
Detrazione e deduzione taglio
Nei confronti dell'impresa o della famiglia
E questo lo verifichiamo perché se no non serve a nulla ridurre gli oneri e poi alla fine consulente del lavoro commercialisti avvocati eccetera eccetera come dire mantengono lo stesso sistema vedete
L'ho detto con grande ammirazione nei confronti di libero professionista svolgono un ruolo straordinario importante e così via
Però la rivoluzione culturale lo dobbiamo fare tutti tutti insieme
Perché se no il dato è che e e sistemano non risponde lasciami spezzare una lancia a favore del lavoro autonomo in questa crisi rischiano soprattutto le piccole imprese
Gli artigiani
Insomma cioè diciamo una una fascia debole
Ovviamente che abbiamo identificato anche prima naturalmente nel basso reddito e quindi abbiamo
Parlato anche prima del degli ammortizzatori sociale ma insomma anche tu vedi un
Un autunno più difficile nel quale bisognerà intervenire a tutelare molte categorie deboli proprio per tenere sui consumi non solo lo vedo ma l'ho anche scritto un mese fa mi son sentito insultare
Quando ho detto guardate signori che per il momento il lavoro dipendente è stato in qualche maniera tenuto sotto controllo
Cioè a fronte di cinquecento mila cassintegrati a zero ore disoccupati equivalenti
Che è una cifra grave gravissima ma non ancora tragica
C'è un mercato del lavoro che conta ancora quindici milioni di posti di lavoro
Tre milioni e sei sono i miei ipergarantistica dipendenti pubblici ma poi ci sono altri undici dodici milioni di posti di lavoro a tempo indeterminato che tengono
Hanno dinamiche salariali buone pre-crisi hanno prezzi in caduta potere d'acquisto discorso che facevo prima
Ad oggi
Non è quella rare di maggior sofferenza anche se ci sono grandi preoccupazioni di ulteriori impennate della cassa integrazione ma ad oggi lariana di maggiore sofferenza e maggior rischio non è quella
E tra l'altro su quell'area
Ci sono otto miliardi di euro di ammortizzatori sociali anche qui sentite questo numero otto miliardi di euro gli ammortizzatori sociali
Se quest'anno la dinamica
Dell'ultimo semestre
Sarà de del prossimo semestre sarà quello uguale a quella del precedente semestre noi utilizzeremo
Per il due mila e nove circa un miliardo e mezzo due gli ammortizzatori sociali
Se due mila e dieci avrà speriamo di no la stessa dinamica del due mila e nove speriamo di no nei utilizzeremo altrettanti un altro miliardo e mezzo due mila
Ne abbiamo stanziati otto
Tra l'altro io mi preoccupo perché se li utilizzassimo tutti otto vorrebbe dire che
Una desertificazione del sistema industriale quindi e abbiamo stanziati tanti per rassicurare
Ma speriamo proprio di non doverli utilizzare al momento ben più pessimistiche previsioni portano a un utilizzo al due mila dieci diciamo della metà
Il vero problema oggi e soprattutto lo direi
Faccioli per congiuntura liste
Nei prossimi sei mesi perché se la vagheggiata l'impresa si aggancia all'inizio del due mila e dieci noi abbiamo sei mesi di
Buco
E questo buco in questo momento la parte di maggiore sofferenza sono artigiani commercianti liberi professionisti contadini e atipici co.co.co. vale a dire
Lavoratori dipendenti i giovani con con tipologia autonoma
Per tutti questi
Non ci sono ammortizzatori sociali l'unico vero ammortizzatore sociale si chiama domanda c'è che riprende la domanda e io se potessi
Utilizzerei tutte le risorse possibili per stimolare addirittura abrogare
La domanda
La domanda per consumi soprattutto dopo aver parlato di quella prima di farmi qualche esempio di misura che turni terrestri necessaria
Anche con cose piccole esempio detassare
Le manutenzioni
Detassare le manutenzioni in forma mirata darebbe respiro
Agli artigiani
A tutta la componente azione io farei del fine Titoni da questo punto di vista cioè
Segmento per segmento cercare di stimolare anche i Comuni incentivi forti
La domanda detassare le manutenzioni di impianti le ristrutturazioni in parte questo dalla col Piano Casa ma lo farei in maniera immediata blu altro esempio detassare i buoni pasto
Uno dice oibò cose detassare i buoni pasto significa aumentare
Né il numero voi sapete che i buoni pasto sono utilizzati anche come monete
Conta moneta per consumare nei supermercati se tu ampli la platea dei buoni pasto così ma
Tutto qua e non tutto qua perché se tu riuscisse a fare pacchetti di incentivi per segmento per segmento ciò che è una cosa
Micro di micro politica economica
Ma in questo momento noi abbiamo bisogno oltre che delle operazioni macro detassazione degli utili investiti quello che abbiamo fatto venerdì scorso con il decreto che secondo me
E serio strutturale e buono utile
Ma se facessimo anche micro pacchetti di incentivi della domanda ivi compresi intende sisma in salsa bolognese
E e si trascura città facesse le stesse cose dentro un quadro un quadro complessivo
Secondo me daremo dei segnali positivi anche soprattutto in termini di fiducia perché vedete nelle famiglie
E mi sta dicendo
Sì c'è il risparmio e se c'è un'occasione magari prodotte temporale definito guardate signori che chiede entro l'anno prossimo o entro quest'anno entro dodici mesi
Rifare gli impianti rifare la risparmio energetico in casa sia zero hanno le imposizioni fiscali si azzera l'IVA eccetera eccetera beh
Siccome i risparmi eccetera
è una sorta di
Miglioramento manutenzione rottamazione incentivata lo facciamo per l'automobile lo facciamo per ciascun vedrà taluni beni di consumo durevoli non perché non è generalizzato posso
Introdurre il tema
Grazie
Ho asserito che il tema caro collega Palese per sistemare i pagamenti un passo avanti significativo è stato fatto nei giorni scorsi c'è però e maggiore aveva toccato anche il presidente Maccaferri che riguarda anche modo privato nel sistema Italia
Io credo
Mattelart Attolico bene l'argomento di conversazione in assenza di gravità politica insomma no
Che
Così come esiste un tasso di usura e io credo che un certo momento un Paese evoluto debba stabilite ed è un termine oltre il quale non si può no che debba riguardare insomma diciamo un po'la regolazione dei rapporti ma fra Governo ha fatto per il futuro ha detto come diremo alla direttiva europea
Diventeremo europei nei pagamenti e questo è già qualcosa devo dire grazie al
Perorazioni intense Vienna e a come dire perorato però lato ferrata talmente perorato è una grande però natalizie
Queste ed ad un punto
E non è facile e ha vinto resistenze molto forti eventualmente devono far venire dall'altra parte indette allora bravissime persone che
Che resistano ma che poi
Per il passato abbiamo recuperato quattro cinque miliardi di euro per pagare gli arretrati chiamiamolo così adesso ci sono delle tecnicalità su cui stare un po'attenti che e a risolvere anche le tecnicalità io dico che si potrebbe si potrà fare di più
Però non tanto e non solo scava la relatrice ma come fatto strategico strutturale e e li vale la mia l'idea è quella della trasparenza quella della posta elettronica certificata quella della class action
Cioè non basta la buona volontà qui tu devi avere come cittadino un'azione mano cittadino o impresa un'azione mano che se qualcuno non ti paga nei tempi dovuti come dire
Hai qualche strumento per per reagire
Che gestorio scende hai la trasparenza e la posta elettronica certificata e ci stai e ci sta dicendo questo questo è un tema importante questo è un tema e ripeto che non serve solo per
Coprire sei mesi in Islanda ma è un tema strategico strutturale per la pubblica amministrazione ripeto la pubblica amministrazione non può più avere un rapporto Leonid no con i cittadini basta
Basta ed è quello che sto cercando di fare io e su questo seguo cerco anche l'accordo di tutti sindacati compresi che spesso però sono un po'minuti
E penso non loro particolare piuttosto che pensare all'interesse generale generale del Paese però vinco io non ti preoccupare no io al
Voleva evidentemente è una cosa
Mi veniva in mente adesso una cosa un po'forti Ina
Da dire non si tratta di Praga
Pare
Che
Le banche locali
Si stiano comportando meglio
Dei grandi gruppi bancari
Rispetto
Al credito
Pare
La ragione chiara loro miglior radicamento forse il loro
Minore egoismo nei confronti dell'attuale sua sorella loro minor forse esposizione o squilibri intossicazione chiamiamola così
Se così fosse
Se è una riflessione collettiva
Ci portasse agire bene questi due sistemi sono in competizione
Finora
Con la numerazione i grandi gruppi hanno vinto lei i grandi gruppi
E
Avendo emarginato come residuati storici archeologia industriale di credito cooperativo le casse di risparmio in piccoli gruppi eccetera eccetera
Se dessimo tutti dei segnali forti
Dicendo noi diamo le tesorerie
Hai gruppi bancari
O era o alle banche che si comportano meglio
Leggevo l'altro giorno
Dei lavoratori dell'impresa
Che hanno deciso collettivamente di spostare i loro conti correnti
Da una banca all'altra perché la banca dovevano tutto il conto corrente si comportava in maniera poco corretta con l'impresa da cui loro
Dipendevano e da cui dipendeva il loro posto di lavoro
Beh
Io non voglio adesso arrivare a questo
Però cominciare dire bene mercato il mercato cominciamo a privilegiare
Le piccole banche piccoli gruppi quelli che si dimostrano meno egoisti o come direbbe il nostro amico Mario Draghi meno lungimiranti Mario Draghi indice sarebbe stato nella sua relazione molto bella
Sarebbe il caso che le banche se ha bancario avesse la stessa lungimiranza che ebbe I tempi della ricostruzione adesso pare che non sia così
Quindi va bene i comitati presso le prefetture i monitoraggi una moral suasion eccetera eccetera però un sano mercato
Signori se c'è un gruppo bancario
Che li chiude il credito
Policy maker
Clienti lavoratori
Percepiscono tutto questo esposti
La loro attenzione verso i gruppi che ci siano più lungimiranti
Perché non si può ragionare
Credo caro Sindaco
Guai la tesoreria non so adesione via del Comune di Bologna a chi è data in quale contratto cioè
Mi sto inventando è
Però se uno dicesse Carisi tanto il tua e quindi un po'di conto teorico per crisi invece i prezzi in Provincia presidenti di regione travalicano un po'di tesoreria
Guardate signori che se non date una mano al territorio lo spostiamo la tesoreria
La dico così è un po'superficiale mi rendo conto però siccome lo dice un Ministro
Che fa anche l'economista di mestiere non è priva di fondamento una cosa di questo di questo genere e vorrei vedere un po'di competizione sul territorio
Io sono d'accordo con te spero solo che non ci siano delle ritorsioni in linea di credito che vengono annullate improvvisamente spero proprio che non ci sia sono ma quantomeno di mutui io svolgerò un rendiconto che viene
Ma
E guarderei magari un po'di più gli strette trattarsi tanto che sia
Cento grazie a lei
Dall'avvio vecchio son questo medico una cosa che io farei
Ancora anche qui
Trasparenza
Primo è vero che i piccoli gruppi sono più lungimiranti dei grandi perché tutto da dimostrare sì gli sprechi
Si
Come trattano di scoperti di conto sì si fanno le varie tabelle e poi si dice alla
Alla gente
Volete dare una mano beni orientate di tutti a partire da noi policy maker orientiamo CIPE
Su che e più efficiente più generoso più lungimirante io dico lungimirante perché
Quando uno cita Mario Draghi quasi sempre va bene
Quasi sempre assente
Attacca
Ci avviamo alla conclusione della nostra simpatia chiacchierata ma volevo chiederti alcune cose rispetto anche alle proposte che ha fatto per esempio Presidente ma caffè che all'inizio cioè si sta bene la deduzione
Prezzo assassino del più utile che vestiti macchinari però proponeva anche di ripristinare l'integrale deducibilità fiscale degli interessi passivi di ripristinare l'accesso alle agevolazioni fiscali per gli investimenti dedicati all'innovazione
E di predisporre anche un sistema che in qualche modo consenta di tassare gli utili che vengono reinvestiti in capitale sociale e che quindi ripatrimonializzazione all'azienda tu sei d'accordo o venti anche delle oggettive difficoltà io sono talmente d'accordo che in queste cose le ho sostenuto e solo che quando
Il mio amico Tremonti poi mi dice ci sono i vincoli ogni ognuna di queste cose cioè porta
Almeno nell'immediato una caduta di gettito
Ne vale il ragionamento per dire sì però all'inizio terrà conto il decreto però poi
Del le regole di bilancio attinenti portano a coprire immediatamente la caduta la caduta di gettito
Devo dire da questo punto di vista
Io sto dalla parte dei Tremonti
Cioè sta dalla parte di un grande rigore nella gestione della finanza pubblica finora è andata bene finora ci siamo comportati bene
Non possiamo fare follie data la quantità di debito ma non tanto per l'Europa non è prenderlo per l'equilibrio di mercato raccoglie firme l'Europa sette l'Europa guarda anche dall'altra parte il problema era per di verità e sono i mercati però ripeto
Qualcosa si può fare
Perché vedi se i mercati sono occhiuti rispetto
Al nostro essere cicale i mercati sono anche attenti rispetto al nostro alla nostra capacità di fare le riforme
Per questa ragione io sono
Dalla parte delle forze perché siamo così CPT
A fare rete che c'era un certe che consentano di cui si vuole fare due filoni di pensiero ci sono due filoni di pensiero quello che dice
In questa fase non è bene stressare la gente
Che è già molto preoccupata
L'altro che dice invece io appartengo a questo secondo filone di pensiero o una riforma ben spiegata
Non è stress mai consapevolezza e responsabilità e forza
Per esempio sugli ATO pensionistico
Se tu facessimo scambio generazionale cioè la riforma delle pensioni dobbiamo dimostrare e anche alle famiglie italiane che va a vantaggio dei più giovani
Che attualmente non si sta procedura pensione ecco questo è un meccanismo del Patto generazionale sarebbe estremamente io io ci sto provando per quanto riguarda le donne nella pubblica amministrazione c'è una sentenza della Corte di giustizia
Tra l'altro Miglietta molto piccolo poi perché in astratto su cinque anni di fatto è un anno perché le pensioni di anzianità avete sulle quali ti vogliono tutti benissimo su
Solo che l'ho mai preso tanti insulti indifferente
Da quando ho detto che bisogna farla d'altra parte una sentenza le sentenze bisogna ottemperare da tutto da tutto l'orbe terracqueo
Devo dire
Buona politica nei momenti di crisi vuol dire anche andare controcorrente
Dunque per i sondaggi e non guardare semplicemente la banale congiuntura
Dotarsi di una buona sopportazione rispetto agli insulti tanto dopo sei mesi viene ripagato
Pensiamo lo scalone noi avevamo fatto lo scalone lo scalone portava un risparmio di otto miliardi di euro era successo di tutto
Secondo e per un grande errore
Di classe dirigente non voglio neanche dire sinistra destra ma di classe dirigente la gente aveva già metabolizzato
Lo scavo l'aveva già internalizzato nei propri comportamenti nelle proprie aspettative non avevano internalizzato le burocrazie sindacali
Le burocrazie sindacali non avevano internalizzato
Pensate di ha riguardato otto miliardi di euro per settanta mila persone
E che la platea complessiva era centodieci centoventi in realtà
Di interessati erano settanta mila persone abbiamo bruciato
Otto miliardi di euro ed è stata una
Follia masochismo della classe dirigente non dico neanche
Che era di sinistra ma non importa ma non era neanche questo
Era delle burocrazie sindacali
Cui la classe dirigente del Paese complessivamente intesa non è riuscita a dire di no
Te lo potevate ripristinato torna indietro
Non è così semplice anche perché si può fare un'altra maniera adesso per esempio ci sono i coefficienti di trasformazione altre cose Tina la perversi
In questi efficiente di trasformazione sono quindi algoritmi che servono per adeguare periodicamente ogni dieci anni sulla base della legge Dini
La rendita pensionistica alla speranza di vita siccome la speranza di vita aumenta tu non puoi restare con la speranza di vita
Con con la rendita definita dieci anni prima perché né i conti non non tornano questo dovrebbe essere un automatismo
Di dieci anni novantacinque delle cinque dovevamo farlo nel due mila cinque al due mila e cinque non abbiamo tanto piccole come tecnico delle tini per la verità come fu un piccolo errore tecnico relativi
Lascio una interpretazione
No c'è la faccenda che dovessero concordato e concertato grazie va be
Lì ci vuole un po'di di testosterone
Applicato applicabili soprattutto chi vuole
E non solo testosterone ma si vuole anche l'automatismo perché se
L'adeguamento
Avvenisse automaticamente ogni anno ogni due anni
Per uno zero zero zero zero nessuno se ne accorgerebbe se tu però lo zero zero lo moltiplichi per dieci alla fine viene uno zero tre lontano quattro i numeri diventano pesanti e alla fine si forma il conflitto
Allora questa cosa qua deve essere fatta dovesse fatta seriamente
Perché altrimenti il rischio è che peggiora il il il bilancio a lungo termine vedete la riforma Dini che è stata una riforma saggia la riforma addirittura poi by parte soli cioè con l'astensione della destra Marmo tutto sommato bipartisan
Prevede un pilota automatico
Cioè che nel due mila trentacinque si va in equilibrio
Tanto entra quanto esce se però tu cominci a non rispettare da Dini
Per esempio sui quiz efficiente di trasformazione il pilota automatico dedica è ubriaco e ti porta andare a sbattere ecco questo non dobbiamo farlo la buona politica
E anche questa questi sentite formazione da fare subito
Bene non ci fermiamo qui e ringraziamo Renato Brunetta per la la simpatia banche per il coraggio delle sua risposta gli auguriamo buon lavoro grazie rispettabile
Canaglia
Grazie buonasera a tutti
Io saluto mio amico Ministro Brunetta
Saluto faccio il mio in bocca al lupo di cuore al Sindaco Del Bono saluto ovviamente i due Presidenti di cui poi dirò alcune cose saluto soprattutto voi devo dire
Mi fa piacere vedere una sala così piena di imprenditori mi pare che siamo mille ottocento persone quindi vi ringrazio per essere qui ed Haring sì ma anche per
L'accoglienza calorosa affettuosa che mi fate questo mi fa molto piacere mi ripaga
Di tanti momenti complicati che devo dire
Io sono molto felice di essere qui per vari motivi primo perché questa
è ormai una delle principali associazioni del nostro sistema Confindustria perché è una realtà industriale molto importante
E perché qui lo ricordava prima Maccaferri è nato nel due mila sette una operazione importantissima operazione storica la un'industria che appunto ha preso vita due anni fa
Prima quando sono arrivata un giornalista mi ha chiesto ma che impressione le fa il fatto che oggi
Prenda la Confindustria un ex ATI io ho detto non mi fa nessun impressione non si è messa in ex Confindustria siamo tutti una famiglia
Siamo un'industria siamo tutto un gruppo di persone che vogliono fare impresa vogliono andare avanti a fare bene il proprio mestiere
Quindi io sono orgogliosa di essere qui oggi a fare come dire un po'da testimone del passaggio di cariche da Gaetano Maccaferri a Maurizio Marchesini
Lasciatemi dire due parole su Gaetano Gaetano è un mio amico
Gaetano ha fatto benissimo il Presidente di un'industria in questi due anni
Devo dire che con la sua eleganza con la sua intelligenza
E con la sua educazione è riuscita a fare un'operazione che in tanti hanno provato in precedenza e non c'erano riusciti e lui appunto con la sua capacità è riuscito a portarlo avanti quindi grazie per tutto quello che hai fatto
E oltretutto devo dire che in questo mio anno di presidenza complicata anni è sempre stato vicino nei momenti complesse né come difficili e quindi ti voglio anche ringraziare perché oltre aver fatto molto bene il Presidente a livello territoriale è stato anche un ottimo padre per me
A livello nazionale e voglio fare il mio più caro in bocca al lupo a Maurizio Marchesini lavoreremo insieme in questo momento difficile ma ho sentito
Ho molto apprezzato la tua relazione la relazione alta una reazione intelligente una reazione dove chiaro quello che bisogna fare sia all'interno dell'Associazione sia all'esterno quindi sono sicuro che lavorerà e molto bene ti faccio mio in bocca al lupo e sono a disposizione per qualsiasi cosa si possa fare
Ma io
Credo che noi oggi viviamo un momento molto difficile non parlo della crisi perché ne abbiamo già parlato tante troppo voglio solo dire una cosa ormai credo che ci si sia da parte di tutti la totale consapevolezza che viviamo la peggior crisi dal dopoguerra a oggi questo è molto chiaro è una crisi che è nata finanziaria ed è diventato una crisi di economia reale
E come spesso dico questa è una crisi grave perché colpisce al cuore la parte migliore del nostro Paese ciò colpisce al cuore il sistema manifatturiero italiano colpisce al quale in particolare quelli in prese che in questi anni hanno fatto enormi sforzi per esportare per aumentare la propria quota di mercato e oggi si trovano con una domanda globale completamente bloccata da ottobre ad oggi
Colpisce quell'impresa che proprio per investire in ricerca innovazione nuova capacità produttiva in Italia all'estero si sono indebitati e oggi fanno fatica molta fatica a mantenere le proprie linee di credito quindi colpisce
Al cuore coloro che proprio in questi anni hanno fatto sforzi enormi hanno cercato di migliorarsi o se si e oggi si trovano in una situazione molto difficile
Da detto anch'io condivido quello che diceva prima ma che Ferri qualche piccolo segnale di miglioramento lo vediamo lo vediamo in Cina la Cina è sostanzialmente in ripresa e questo è importante perché per molti settori la Cina
è importante gli Stati Uniti tutto sommato che sono stati l'epicentro della crisi vedono qualche piccolo segnale di miglioramento lo vede anche un po'l'Europa e in minore misura anche l'Italia quindi qualche segnale di miglioramento c'è
Ma come spesso noi diciamo questo non significa che noi dobbiamo abbassare la guardia la crisi non è finita e abbiamo la totale consapevolezza che ci aspetta abbiamo davanti un percorso lungo un percorso faticoso per portate poter tornare
Ai livelli produttivi che abbiamo vissuto prima della crisi quindi qualche segnali miglioramento c'è ma siamo ancora in emergenza e abbiamo davanti un percorso difficile
Che non abbiamo paura accogliere ho molto apprezzato le parole e la chiusura del discorso sia di Maccaferri Mattesini che io condivido noi siamo pronti a fare tutto quello che è necessario
Però qui non è un problema di fiducia di sfiducia di ottimismo di pessimismo è una cosa e di pragmatismo sappiamo che abbiamo davanti un periodo difficile che dobbiamo affrontare tutti nel migliore dei modi
Io ho avuto già modo di dire
Alcuni giorni fa
Che ho alcune preoccupazioni per il fatto e permette permettimi Renato io penso che
In questo momento certi deboli sono gli autonomi sono gli artigiani
Però sono
Ci sono delle debolezze e delle fragilità anche nel nostro sistema industriale qui come ho avuto modo di dire
Noi rischiamo nei prossimi cento giorni di perdere un pezzo del nostro sistema produttivo un pezzo del sistema produttivo che magari come dire un po'più fragile perché meno capitalizzato ma che è una parte essenziale perché crea posti di lavoro perché forni Tore subfornitori di tutto un sistema magari di imprese più solide e far venire meno far morire questo pezzo di sistema produttivo sarebbe un gravissimo danno e creerebbe una non capacità di crash ma per il futuro quindi noi
Abbiamo grande preoccupazione per questo stiamo cercando di lavorare tutti insieme per evitare che proprio a settembre alcune aziende non possano riaprire e che ci possa essere come ricordava prima
Il Sindaco Del Bono un effetto molto pesante sull'occupazione e ci auguriamo di no faremo tutti tutto perché questo non accada va detto che ad oggi tutto sommato la coesione sociale in Italia sta tenendo ma questa preoccupazione noi noi ce l'abbiamo
E allora qui il tema è non è tanto fare previsioni su quanto durerà la crisi tre mesi sei mesi un anno diciotto mesi nessuno lo sa
Il tema vero è cercare di capire che cosa fare ai diversi livelli per uscire nel più breve tempo possibile per uscire il meno peggio possibile e per raccogliere alcune opportunità che comunque nella crisi vengono per poi riuscire ad avere una capacità di sviluppo superiore rispetto al passato e allora
Vado direte logicamente le cose io penso che a livello internazionale c'è questo dibattito oggi molto importante sulla ridefinizione delle regole i sistemi finanziari ma anche dei sistemi economici e fiscali ne condividiamo il fatto che le regole vadano riviste
Perché dobbiamo assolutamente evitare che si possano ripresentare situazioni con crisi finanziaria così devastanti con un impatto così pesante sull'economia reale quindi condividiamo che non si possa rimanere come sia
Però diciamo anche facciamo attenzione a non andare in una situazione di eccesso di regolamentazione o di regolamentazioni tipo Basilea due che alla fine avrebbero solo l'effetto di rendere la capacità di fare il credito e la capacità dei mercati finanziari
Ancora più debole rispetto all'economia reale
Quindi nuove regole essi nuove regole coordinate a livello internazionali ma non regole eccessive e non regole come Basilea due che alla fine penalizzano noi quindi vogliamo
Partecipare a questo dibattito per evitare che alla fine i costi li paghiamo
Ma alla fine quello che è molto importante che noi vogliamo dire in questo dibattito sulle regole del mercato finanziario che noi chiediamo una cosa molto chiara come imprenditori ne chiediamo che tutte le banche a livello mondiale
Torni i banchieri devono tornare a fare i banchieri devono tornare a fare il loro mestiere che è quello di sostenere l'economia industriali e le imprese che creano posti di lavoro che creano tecnologia che creano occupazione e non i castelli di carta che poi cadono addosso con un impatto negativo
Questo quindi siamo molto attenti a questo dibattito sulle regole perché ripeto la crisi è globale e servono alcune risposte serie e forti a livello globale un secondo tema molto importante che voglio ricordare è il ruolo dell'Europa noi siamo profondamente europeisti ne pensiamo che l'Italia abbia bisogno dell'Europa che l'Europa è la nostra casa
E proprio perché siamo profondamente europeisti diciamo anche che l'Europa va cambiata in alcune cose ma cambiati vanno cambiati certi atteggiamenti che come dire sono più mirati a porre burocrazia e regole sulla spalle dei cittadini e degli imprenditori vogliamo invece un'Europa che ritrovi la sua capacità di grandi progetti di grandi progetti di ricerca di infrastrutture materiali materiali vogliamo un'Europa più vicina alle imprese e cittadini ma noi vogliamo l'Europa perché senza Europa non c'è posto ita poi di stare nel mondo globale e su questo punto voglio dire una cosa che credo che sia importante noi qualche settimana fa abbiamo votato è una pessima campagna elettorale per eleggere i nostri rappresentanti in Europa ecco noi chiediamo a tutte le forze politiche che non si ripresenti lo scempio della scorsa legislatura dove ben trentasette euro eurodeputati su settantadue dopo essere stati eletti da noi per andarci a rappresentare in Europa sono tornati in Italia a fare i sindaci presidenti di regione o a prepararsi quali campagne nazionali tradendo il nostro mandato
Io credo che un modo per riavvicinare i cittadini alla politica ridare fiducia alla politica proprio anche dimostrare serietà negli atteggiamenti e nei mandati che poi i cittadini danno appunto a chi viene eletto
Ma veniamo all'Italia che ovviamente e quanto ci interessa di più perché qui noi abbiamo cresciamo i nostri figli abbiamo le nostre aziende vogliamo conti in Italia
E allora io penso che
Noi ne condividiamo quello che ha detto prima il Ministro Brunetta cioè che
Un Paese come il nostro che si è presentato a questa crisi con infarto bello di debito pubblico molto pesante sulle spalle
A detta
Poche
Possibilità di fare grandi pacchetti di stimoli fiscali e ne condividiamo l'idea
Che un Paese che vuole avere una capacità di crescita a medio termine deve avere i conti a posto se no meno facciamo altro che poi buttare sulle spalle dei nostri figli e delle future generazioni un'enorme fardello che non riusciranno a pagare quindi sorti proprio
Di questa convinzione noi abbiamo chiesto poche cose che sono le stesse poi a cui continuiamo a prestare attenzione che però riteniamo le cose essenziali per poter aiutare le imprese
E i lavoratori in un momento difficile come questo ribadisco noi abbiamo davanti alcuni mesi molto particolari molto delicati se non agiamo bene noi rischiamo di perdere un pezzo il sistema produttivo
Allora il primo tema fondamentale sul quale noi ci siamo concentrati e continuiamo a concentrarci è il tema del credito ed è la liquidità quando le imprese alcune grazie al cielo non tutte ma molti purtroppo di noi perdono il trenta quaranta cinquanta per cento di fatturato e dall'altra parte hanno una grave
Post capacità non riescono più a incassare i propri crediti e non riescono a mantenere le proprie linee di credito bancarie il rischio di asfissia finanzia è un rischio reale e forte ci sono alcune aziende che stanno vivendo questo rischio giorno per giorno non ne sentiamo le vediamo che cerchiamo di fare il possibile per aiutare ma è un rischio reale
E permettetemi io io sono stata una di quelle che forse ha detto di più nei confronti degli atteggiamenti delle banche però
Facciamo attenzione perché io penso che un grande Paese manifatturiero come il nostro ha certamente bisogno delle piccole banche perché sono quelle più vicino al territorio quelle che magari aiutano le piccole imprese ma di ma anche di grandi banche internazionali perché poi ne abbiamo bisogno anche di banche che ci accompagnino all'estero quando dobbiamo andare a prendere a conquistare mercati in Cina in India ottiche dappertutto qui ne abbiamo più
Il sistema bancario fatti di piccole banche di Mediobanca e di grandi banche
Ma noi a tutte queste banche perché deve essere un fatto che deve riguardare tutte le banche noi chiediamo realmente in modo forte di non abbandonare le imprese in questo momento ne chiediamo alle banche di non valutare
L'impresa è solo in base ai bilanci di adesso a Basilea due
Ma chiediamo alle banche di valutare l'impresa in base alla loro storia la storia dell'imprenditore dell'imprenditrice a che cosa hanno Fabbian fatto in tutti questi anni e non abbandonarsi in un momento di difficoltà come quest'
Perché qui non ci giochiamo il futuro del Paese quindi essenziale che le banche non ci abbandonino su questo nostro Press deve essere continuo forte ci deve aiutare come sta facendo il Governo la Banca d'Italia ma non possiamo permetterci di perdere
Il la città di Trento e devo dire che sono ancora troppi i casi di aziende che denunciano il fatto che gli vengono ritirati fino all'ultimo momento che non riescono a ottenere nuova finanza per fare investimenti che pagano tasse esorbitanti spread esorbitante
Questa situazione una situazione che non può permanere e tutti noi dobbiamo lavorare per evitare questa situazione perché ripeto qua nei rischiamo l'asfissia finanziaria per le nostre piccole impresa e questo non ce lo possiamo permettere quindi una nostra
Attenzione su questo punto sarà continua e sarà forte
Però voglio anche dire un'altra cosa
E lo dico al Ministro Brunetta che
è sempre molto vicino e attento alle nostre istanze
Grazie credo anche
Alla nostra insistenza continua in questi mesi sono stati varati alcuni alcuni provvedimenti interessanti sono stati
Stato rifinanziato il fondo di garanzia la Cassa depositi e prestiti può fare otto miliardi di crediti nei confronti dei piccoli e medi prese la SACE in teoria può fare di più
Ecco è molto importante che però questi provvedimenti oggi si traducono in fatti concreti che si chiedano che le imprese possono toccare sulle loro mani perché ad oggi questo non è ancora accaduto quindi
A me non interessa che venga fatto un provvedimento
Ci interessa che fa il provvedimento di eventi concreto concreto e reale
Perché non v'è dubbio che le banche devono fare molto di più e noi continuiamo a chiederlo non v'è dubbio però che la rischiosità di dei crediti di un'azienda che perde il cinquanta per cento il fatturato è una rischiosità che aumenta
Allora il fondo di garanzia statale è uno strumento utile per cercare di fare arrivare Mediocredito all'impresa quindi lavoriamo tutti facciamo in modo che questi s'
Come enti diventino realtà concretezza a favore dell'impresa nel più breve tempo possibile questo è per noi assolutamente essenziale
Sul tema del credito ci sono due ultimi punti che voglio ricordare uno il tema dei crediti della pubblica amministrazione ha ragione Brunetta che sono diventata quasi ossessiva
Su questo tema però continua a pensare che sia una vergogna nazionale avere uno Stato che non paga i propri proprio in prese perché dice che non ci ai soli questo è una vergogna nazionale
E lo è a maggior ragione in un momento in cui le imprese appunto rischiano l'asfissia finanziaria allora
Qualche cosa su questo punto poi darò un giudizio più ampio sui provvedimenti verbi lo anticipo già è un giudizio sostanzialmente positivo che noi diamo
Però su questo punto si è fatto ancora poco si è detto che si è fatta si farà una ricognizione dei crediti dei Ministeri per poi poter ripagare si parla di questi cinque miliardi mini intanto come dire
Diteci quando ce li pagate e tattiche pagate cd soprattutto tutti e dieci quando ce li pagate pagate Cenni però il problema che rimane fuori come tu sai Renato tutta la parte la sanità che rappresenta il novanta per cento di questi crediti questo enorme ammontare allora
Parliamo anche di quelli
Noi sappiamo lo sa noi sappiamo l'ho detto prima ne abbiamo totale consapevolezza del problema del debito pubblico quindi non abbiamo nessun interesse a scassare il il bilancio dello Stato
Però non è possibile che poi il novanta per cento di questo problema venga in qualche modo non affrontato quindi anche qui con tutta la prudenza del caso però diteci quando e come questi crediti verranno pagati quando e come si potrà accedere a questo discorso perché non è più possibile ma era una situazione in cui c'è il problema del debito pubblico il problema viene nascosto e viene scaricato sulle spalle dell'impresa e quindi anche su questo noi chiediamo che si faccia dei passi più un passo è stato fatto ed giusto dirlo con chiarezza perché non si può pagare se non si capisce quanti sono i crediti e se non si stanzia una parte però affrontiamo anche il tema della sanità che so che è un tema delle Regioni
Però alla fine alla noi non veniamo pagati e quindi questo è un problema è un problema reale quindi su questo abbiamo bisogno di risposte più forti e più efficaci
I per la tutto prima
Della direttiva europea di cui si sta di discutendo dove si parla di trenta giorni di pagamento
In realtà ne sappiamo che il Governo italiano si sta un po'opponendo no a questo ma al di là dei trenta giorni e non ci basterebbero anche sessanta novanta l'importante che quelli siano
Quelli siano chiare che da questo momento in poi non stiamo più nella situazione in cui il il l'i vari enti locali e lo Stato non pagano quindi anche su questo per cortesia
Cerchiamo di fare delle cose serie diamo delle risposte e
Accettiamo anche una dilazione maggiore di quelle normali europee ma che sia un tempo certo determinato che ci permetta di poter avere una programma se ne finanziaria migliore di quella che abbiamo adesso quindi su questo attendiamo ancora risposte siamo assolutamente disponibili a collaborare e a ragionare però bisogna fare un altro passo in più
Ultimo aspetto sul tema del credito l'ha già detto Maccaferri ma lo voglio ripetere anch'io né non possiamo continuare a dare addosso a Brunetta perché non ci paga i crediti e la pubblica amministrazione e poi però avere anche al nostro interno situazioni non corrette dove soprattutto le grandi impresa strozzano le piccole imprese facendo leva sul loro potere contrattuale questo non è corretto non è etico non è logico e quindi dobbiamo dircelo chiaramente ad diamo denunciarlo anche tra di noi non possiamo avere una situazione di sistema di pagamenti privati dove il forte come dire strangolare ammazza il piccolo questo non è accettabile
Secondo punto sul quale noi abbiamo
Molto lavorato il tema degli ammortizzatori sociali io credo
Che il tema della coesione sociale è un tema essenziale è un bene comune fondamentale che va assolutamente mantenuto oggi la crisi e di me è stato una crisi finanziaria che è diventata una crisi di economia reale
Noi dobbiamo evitare a tutti i modi che questa diventi una crisi sociale profonda sapremo sappiamo che probabilmente il tasso disoccupazione aumenterà purtroppo in una crisi questo tipo è inevitabile
Ma dobbiamo tutti lavorare nel modo migliore per evitare che appunto la coesione speciale si spezzi e che possa avere conseguenze negative voglio dire che fino ad oggi la coesione sociale c'è
E ci sono una serie di ricerche dalla Banca centrale europea o la posta in Consulting Group che evidenziano che fino a questo momento della crisi le imprese italiane rispetto alle altre imprese europee hanno mantenuto di più i posti di lavoro hanno licenziato meno io che
Io che questa sia la dimostrazione migliore al di là di tante storie che si dicono che noi come dire la responsabilità sociale dell'impresa ce l'abbiamo nel DNA che facciamo tutto il possibile per stare vicino i nostri lavoratori che diamo a cuore i nostri lavoratori che sappiamo che i nostri lavoratori hanno fatto il successo delle nostre imprese dei momenti Doro e abbiamo tutti interesse a mantenere i vicino a noi salvaguardarli a tutelarli quindi su questo credo che la nostra azione
Sia la migliore dimostrazione di questo
Comunque questa situazione non abbiamo chiesto alcuni cambiamenti che sono avvenuti sono arrivate abbiamo chiesto che la cassa integrazione non fosse più misurata un giorno una settimana ma un giorno un giorno e questo è stato fatto che la cassa straordinaria diventasse una sorta di continuazione
Della Cassa ordinare anche questo è stato fatto la lo stanziamento degli otto miliardi di ammortizzatori in deroga è un fatto molto importante anche noi l'abbiamo considerato una nostra priorità
Però anche qui io dico una cosa molto chiara io mi auguro e sono anche abbastanza convinta che i soldi messi a disposizione siano più che sufficienti però se per qualche motivo non dovessero essere noi chiederemo maggiori stanziamenti sugli ammortizzatori sociali
A maggior ragione per il fatto che come voi sapete in questi ultimi diciott'anni la la la gestione della cassa affatto una avanzo atti un avanzo positivo di circa quaranta miglia
Di euro che non sono andati né a noi né i nostri lavoratori ma sono andati a coprire i disavanzi pubblici fatti dallo Stato che contino aumentare la spesa pubblica quindi se ci sarà bisogno noi chiederemo e credo che sia anche giusto
Sul tema della coesione sociale voglio anch'io riprendere un argomento che hanno toccato i due Presidenti c'è rapporto coi sindacati io
Voglio dare atto a tutti i sindacati di tutti i tipi CGIL CISL UIL e le loro anche varie associazioni di categoria
Di un grande atteggiamento di responsabilità nel gestire questa crisi con noi e questo è importante è positivo perché poi
Ne dobbiamo gestire le crisi sul territorio e nelle aziende
Auspico anch'io come dire che ci sia
La volontà da parte di tutti di riunirsi di gestire in bene insieme la crisi perché alla fine noi dobbiamo essere tutti molto responsabili nei confronti delle nostre imprese e dei nostri lavoratori quindi noi lo vogliamo essere lo siamo e quindi attendiamo anche che già
Altri abbiano atteggiamenti dello stesso dello stesso tipo voglio anche dire che nel provvedimento il Ministro Sacconi ha individuato una serie di altre strumentazioni innalzamento dei
Il
Tetto del contratto di solidarietà da sessanta ottanta per cento la possibilità per gli imprenditori che riprendono dalla cassa dei lavoratori che fanno formazione e di avere un bonus ci sono una serie
Di strumenti che possono aiutare come dire a gestire questa situazione ma il tema ripeto degli ammortizzatori sociali rimane un tema per noi assolutamente essenziale
Terzo punto su quale
Ci siamo soffermati è il tema delle infrastrutture ne ha parlato prima
Manca serve sono io condivido totalmente che le infrastrutture l'investimento infrastrutture ne ha parlato mi sto Brunetta ne ha parlato il Sindaco Del Bono
Sono hanno due valenze fondamentali la prima che comunque investire infrastrutture vuol dire a colmare un gap perché il nostro Paese ha
Un Paese che si candida a latere anche come dire una ma in una migliore logistica vedo qui Anna Maria Artoni davanti a me è che sa bene di cosa parlo ha bisogno di infrastrutture infrastrutture importanti dall'altra parte
L'investimento in infrastrutture soprattutto in opere immediatamente cantierabili e il modo migliore per mettere soldi nel sistema e quindi aiutare la domanda interna ad essere più forti
Allora anche su questo alcune cose sono state fatte nell'ultimo CIPE sono stati stanziati diciotto miliardi di euro di cui otto per da parte delle concessionarie private sono stati finalmente stanziate anche qui dopo un'insistenza pazzesca da parte nostra circa
Ottocentocinquanta milioni di piccole opere ci sono alcune opere immediatamente cantierabili è importante che a questo punto i cantieri si aprano si aprano subì io non ci sia un più come dire nessuna motivo per cui questi cantieri non vengano aperti quindi attendiamo e auspichiamo e siamo pronti a collaborare sull'apertura vera dei cantieri
è così dall'altro punto di vista però voglio ricordare anche un'altra cosa noi abbiamo un problema comunque di aprire in generale i cantieri anche i grandi cantieri il Ministro Matteoli qualche settimana fa un nostro convegno diceva lo diceva voglio dire proprio quasi esasperata
Che dal momento in cui
Un'opera viene finanziata quindi c'è già un progetto definito è fatto al momento in cui poi questo cantiere viene aperto passano almeno ventiquattro mesi poi se andiamo a vedere tutto l'iter con la progettazione l'autorizzazione di dar
Tipo in alcuni casi abbiamo cinque sei sette anni casi anche drammatici i termini sono ancorati allora io dico in un momento drammatico come questo lavoriamo tutti insieme per rimuovere tutto quello che blocca l'apertura delle infrastrutture privato pubblico
Che siano perché
Inaccettabili che in un Paese come il nostro ci vogliono cinque dieci volte in più il tempo che ci vogliono in Spagna in Francia in Germania in Inghilterra questo non è più possibile io non credo che non ci dobbiamo rassegnare all'idea che in Italia è sempre sta
Tu così e non si può fare diversamente lavoriamo per come dire sconfiggere la cultura del no tutto quello che dalle tutto il potere di interdizione che ancora c'è inutile perché io sono dell'idea che una grande opera ha bisogno di trasparenza
Ha bisogno di interlocuzione con i vari enti anche con la popolazione però poi arriva un momento in cui bisogna decidere bisogna aprire i cantieri e non si può rimanere una situazione di incertezza così grave
A maggior ragione in uno e di crisi come questo allora su questo noi vogliamo essere un alleato forte e deciso a tutti i livelli a livello territoriale a livello nazionale perché non è più possibile rimanere in una condizione di questo tipo
Sul tema della
Del anche se è stato detto quindi vado molto veloce sul tema del patto di stabilità interna che non siamo d'accordo insomma ci sono
Paese ci sono enti locali comuni bravi che hanno fatto attività virtuose che hanno soldi in banca che non possono spenderli perché magari dall'altra parte c'è un altro comune che non è che il tuo uso e ai buchi in banca ecco questo non è possibile lavoriamo
In modo intelligente comincia prima ministro Brunetta magari solo per gli Investimenti perché poi nessuno di voi vuol far ripartire la spesa pubblica ma lavori amo per alcuni ed ero per fare in modo che anche gli enti locali possono aprire questi cantieri possano finanziare questi cantieri quindi su questo tema
Noi pensiamo assolutamente pronti a collaborare ma il nostro Paese deve fare dei passi in avanti e seri sulle infrastrutture piccole medie e grandi perché ne abbiamo un grande un grande bisogno
Ultimo aspetto sul quale ci siamo molto come dire
Abbiamo molto lavorato e del tema degli Investimenti lo ha detto prima Maccaferri lo ha ricordato prima anche Marchesini noi pensiamo e siamo pronti accogliere le sfide che ci che abbiamo davanti sappiamo che sono difficili ne vogliamo
E siano pregnante che le aziende che anche in un momento difficile come questo continuano a investire in beni strumentali in impianti tecnologia in ricerca abbiano un segnale chiaro perché se noi non abbiamo aziende che fanno questa operazione
Noi avremo un sistema manifatturiero obsoleto vecchio che non avrà la capacità poi di cogliere le grande stile grazie al cielo noi avviamo nonostante le grandi difficoltà ancora tanti intrise che vogliono fare questo lavoro e vogliono continuare a investire allora ne abbiamo chiesto con forza
E abbiamo ottenuto una detassazione degli utili reinvestiti importante in impianti gli strumenti macchinari che pensiamo sia un segnale forte per l'impresa
Oggi però chiede questo importante lo voglio dire parliamo di oltre quattro miliardi e mezzo di euro stanziati a favore delle imprese che decidono di investire
Ma oggi chiediamo come ha ricordato prima Maccaferri che non solo sulla parte di beni strumentali che sono importanti ma soprattutto per quell'impresa che continuano investire in ricerca
Ci sia il credito d'imposta automatico guardate questo tema detti ca tutti tutti noi siamo stati costretti a fare clic in un giorno insomma io credo che sia un po'imbarazzante anche un po'umiliante ma sopra
Do quello che è successo che ventidue mila aziende metà delle quali avevano già attivato una serie di investimenti e ricerca sono rimasti fuori dai clic sono rimasti fuori dal credito d'imposta da questo
Non è possibile non va bene
Si dice spesso in parte anche vero che questo è un Paese in cui le piccole imprese non investono in ricerca una volta che invece ci sono le imprese che vogliono investire in ricerca che fanno progetti seri e chiari e c'era uno strumento utile molto ben visto dalle prese non mettiamo le tagliole non mettiamo il click facciamo utilizzare o se ci sono impresa che lo utilizzano male fanno delle truffe atteniamo quell'Inter
ESE ma come dire non fermiamoci all'idea che lo strumento non si può fare perché ci sono tanti che fanno le truffe noi i truffatori non li vogliamo però vogliamo premiare le imprese serie che fanno questo mestiere quindi
Chiediamo davvero ministro aiutaci su questo so che tu lo condividi so che anche tu hai questa interlocuzione quotidiana però a parte il scherzi questo è un vero argomento molto sentito dall'impresa soprattutto dall'impresa che vogliono guardare avanti e quindi credo che sia veramente importante sostenere
Quindi noi lavoriamo
Su questi punti che riteniamo molto importanti cerchiamo di gestire l'emergenza perché come dicevo prima siamo ancora una situazione difficile
Ma nello stesso tempo e vado verso le conclusioni noi abbiamo il dovere di guardare al futuro ne dobbiamo avere la capacità di guardare alle prossime settimane che sono essenziali
Ma dobbiamo avere altrettanto la capacità di guardare al futuro e di capire che cosa abbiamo davanti e cercare di capirlo perché in realtà è molto difficile certe care di capire come imprenditori anche che cosa dobbiamo fare per cercare di cogliere le opportunità che anche in questa crisi devastante possono arrivare allora
Io credo che
Ci sono alcune cose che ormai sono abbastanza chiare che voglio citare molto velocemente io penso che
Il mondo che avremo davanti sarà sicuramente un mondo dove ci sarà meno debito bancario aver questa crisi una crisi di eccesso di leva finanziaria probabilmente in futuro ci sarà meno credito disponibile e a più alto costo allora che
Che questo voglia dire per tutti noi una necessita di capitalizzati e per questo che noi vogliamo chiedere ai nostri imprenditori che lo possono fare di capitalizzare le proprie imprese chiediamo alle banche di premiare le imprese che fanno questo chiediamo anche al fisco di essere vicino alle imprese che fanno questo però non v'è dubbio che dobbiamo tutti avere chiaro che il mondo che abbiamo davanti sarà un mondo con meno leva finanziaria e più necessità di capitale Vietti quindi dobbiamo prepararci a questo
Sarà un mondo in cui
La centralità dell'Europa e degli Stati Uniti probabilmente almeno per un certo tempo lascerà il passo i paesi emergenti ci sono delle stime che dicono che nei prossimi tre tre anni ci saranno circa cinquecento mi
Leoni di persone ad alto reddito il novanta per cento di queste saranno nei Paesi emergenti allora questo per noi significa una capacità ancora maggiore rispetto al passato di andare a conquistare quei mercati di andare essere presenti di fare aziende di esportare di fare gente questo diventa
Una sfida molto importante perché spesso si parla di Paesi più difficili non non sarà la Germania saranno gli Stati Uniti che probabilmente continueranno a essere importanti ma avranno un peso minore ma sanno la Cina l'India la Russia i Paesi del Nord Africa la rata già sanno Paesi con grandi potenzialità ma molto più difficile non è che dobbiamo avere la capacità di intendere e di internazionalizzarsi e noi come Confindustria dobbiamo essere al vostro
Servizio dobbiamo avere la capacità ancora di più di fare innovazione di pari qualità di capire in anticipo quali sono i prodotti che questi mercati corrano quindi una grande sfida
La terza cosa
Che credo sia già abbastanza chiara
E che ci saranno interi settori industriali importanti che dovranno andare incontro a forte riconversioni ristrutturazioni a livello mondiale oggi si parla molto del settore automobilistico ma non credo che sarà solo questo quindi
Diamo prepararci a questo e probabilmente dobbiamo anche riflettere come ha fatto Libro bianco del Ministro Sacconi su quale sistema di welfare dovremo avere davanti per affrontare queste sfide che sono sfide molto forti e molto grosso e l'ultimo punto credo molto importante
è il tema della green economy non bisogna esagerare adesso che ho in questo momento c'è una sorta di esagerazione su questo punto lo dove tutto
Dipende dalla Green Economy ma noi pensiamo invece seriamente che il tema della sostenibilità il tema dell'economia verde sia un tema che se colti bene colto con intelligenza accolto soprattutto come capacità
Vi è fare innovazione tecnologica su questi settori può dare nuovi posti di lavoro può creare nuova ricchezza può creare nuovi nuovo lavoro ovviamente dobbiamo trovare un giusto equilibrio tra
Non eccesso di costi
Per le energie perché ha diciamo il per l'economia verde invece la capacità come dicevo prima di fare innovazione su questi punti ma non v'è dubbio che questo sarà una frontiera importante che noi dobbiamo avere la capacità di cogliere
E allora io credo che per poter cogliere queste sfide noi dobbiamo avere la capacità di fare le riforme io su questo sono quasi anche su questo punto quasi ossessiva
Ma sono profondamente convinta che proprio nei momenti difficili come questi noi dobbiamo avere la forza la capacità di fare scelte anche impopolari e di lasciarci alle spalle tutti i problemi i lacci lacciuoli che questo Paese si porta avanti da tempo che non ha mai avuto il coraggio che ha
Votare allora alcuni geni li ha citati prima Brunetta sulla pubblica amministrazione mi sta facendo un lavoro importante noi lo supportiamo noi pensiamo che veramente sia venuto il momento di pre
Mi ha nel merito di pagare di più chi merita di punire chi non merita di fare in modo che non ci sia un mondo completamente avulso dal merito dal mercato è un mondo come il nostro invece
Che vive dire di mercato
Sugli enti inutili ha già detto Brunetta io ho letto con molta attenzione il disegno di legge del Ministro Calderoli che è un disegno di legge intelligente che va nella direzione di un taglio ovvero di enti inutili ad
E le Province ma insomma su questo ne possiamo parlare intanto cominciamo a tagliare il resto noi continuiamo a pensare che anche quelle vadano vadano riviste ma una cosa ti chiedo al ministro Brunetta siccome
Poi quando scrivere le leggi e delle belle leggi è già un fatto importante ma tutto sommato non è difficile il problema vero e quando bisogna applicare allora io ti chiedo una cosa molto chiara quando arriverà in Parlamento e si aggireranno
Tutte le come dire le barriere tutte le resistenze tutte le lobby voci dovete fare una promessa che non cedere e da quelle lordi che andrete davanti chiare anche se sono vostri elettori
E che non vi presenterete qui dicendo
Abbiamo fatto un bel disegno legge però non siamo riusciti ad applicarlo quindi vogliamo un bel disegno legge ma vogliamo soprattutto vedere i tagli degli enti inutili perché è venuto il momento
Sulle liberalizzazioni anche su questo l'abbiamo detto in tutti i modi ecco devo dire che grazie lo dico immodestamente anche a un nostro intervento e grazie alla al fatto che il Governo lo ha
Ha voluto fare proprio in questo provvedimento cioè un'importante liberalizzazione sul gas ci sono oggi in
Quel miliardi di metri cubi di gas che l'ENI rilancia a un prezzo più basso del mercato a favore dei consorzi delle imprese e degli utilizzatori industriali quindi una cosa è stata fatta però bisogna fare ancora bisogna continuare
Ho capito bene che cosa tu hai detto che c'è enti inutili uno
Diciamo una parte politica vostra vuole gli enti inutili una parte politica posta l'altra
Vuole liberalizzazioni così fanno tutte e due conosca ecco questo è molto importante
Perché su questo tour Usai ministro purtroppo fino ad oggi questo Governo sulle liberalizzazioni non ha fatto sostanzialmente niente anzi
Su alcune cose ha fatto anche dei passi indietro quindi questo siamo un alleato forte e determinato anche se sappiamo che anche al nostro interno abbiamo varie cose ma la nostra banca per le liberalizzazioni per abbassare i costi per le piccole nell'impresa e per me è un
Credo assoluto che io voglio portare avanti a prescindere da quelli sono i miei stakeholders quindi su questo sai di avere in Confindustria una forte alleato facciamole veramente facciamoli sul serio questo il momento per non fermarci
E quindi su questo siamo d'accordo un'ultima riforma e chiudo io credo sia
Forse la più
Importante che la riforma della scuola dell'università e della ricerca è stato detto prima
Noi abbiamo bisogno di cultura tecnica di cultura scientifica e guardiamo anche un aspetto positivo io penso che grazie al pressing culturale che tutti noi abbiamo fatto
Devo dire anche noi come Confindustria tornando un po'gli istituti tecnici però abbiamo ancora molto bisogno di fare riforma sulla scuola sull'università sulla ricerca
Io ho letto stamattina su un importante giornale di cui abbiamo qual direttore
Una lettera posso l'avete letto anche voi che mi ha poi mi ha veramente colpito al cuore di una di una ricercatrice che scriveva il Presidente della Repubblica
E diceva con amarezza io me ne vado da questo Paese perché qui non si può fare ricerca
Qui non vi è non si viene premiati in base al merito ma si viene premiati in base alla vicinanza alla clientela a questo Barone o a quell'altro ecco io vorrei veramente e questo è in Italia non succedessero più che anche nella scuola l'università nei centri di ricerca si premia se il merito se avesse veramente la capacità di profondere questi patronati
Che sono uno dei veri motivi per cui noi non cresciamo
Nel modo più
Questo è un Paese che non hanno vita sociale uno nasce povero e muore povero allora la scuola deve essere proprio quella attraverso il merito che permette alla gente di poter crescere in base al merito al talento la qualità la nostra scuola non lo fa allora questo è un grave danno
Allora lavoriamo tutti seriamente a ogni livello Terrin permettere merito qualità Ministro Gelmini sta facendo alcuni sforzi in questa direzione
Aumentiamo la pressione andiamo avanti perché noi se vogliamo avere un futuro migliore vogliamo avere un'industria manifatturiera che mi che rimane vogliamo soprattutto vere nostri figli che hanno la possibilità
Di stare nel mondo e di vincere la competizione dei talenti che sarà fortissima abbiamo veramente bisogno di una scuola capace di premiare il merito una scuola di qualità non quella che abbiamo adesso quindi lavoriamo tutti in questa direzione io chiudo
Dicendo che
Abbiamo tante cose da fare ancora sappiamo bene che viviamo un momento molto difficile molto complicato
Però io lo dico spesso lo voglio ripetere anche qui
Io penso che questo Paese al di là di quello che appare su tanti giornali italiani ed esteri è un Paese prevalentemente di gente seria e responsabile che ha voglia di fare il proprio mestiere siano essi imprenditori lavoratori persone dell'istituzione allora noi diamo voce a cui
Sta gente seria non diamo voce a tanta come dire spazzatura che c'è in giro l'Italia vera l'Italia di gente capace che ha voglia di andare avanti che ha voglia di impegnarsi che ha voglia di mettersi in gioco e allora noi cerchiamo di fare nel miglior modo possibile nostro mestiere e
Facciamolo davvero fino in fondo da parte mia io vi voglio dire che
Come dire farò tanto che sono molto orgogliosa di essere Presidente di Confindustria e di poter rappresentare un mondo di imprenditori come quelli italiani veri solidi capaci che sono anche qui e quindi
Io sono felice insomma di poter rappresentare gente che ha veramente voglia di fare il proprio mestiere che non era segnata anche in un momento difficile come questo e da parte mia vi voglio dire che io un anno fa ho preso un impegno solenne quello di
I difendere di valorizzare di supportare in tutti i modi il sistema delle imprese italiane e in particolare il sistema delle piccole e medie imprese io lo continuerò a fare non mollerò a costo di essere come dire considerata una rompiscatole ed essere magari vista
Da alcuni con una certa antipatia ma io ho preso questo impegno lo voglio onorare lo voglio onorare
E lo farò grazie a voi grazie al fatto che poi contitolarità essere con me grazie