Il rovescio del diritto - pillola

Nel momento adesso della pillola del rovescio del diritto rubrica cura del Comitato radicale per la giustizia Piero Calamandrei purtroppo ieri non ha potuto andare in una vera sulla mancanza di spazio la mandiamo in onda eccezionalmente oggi Giuseppe Rossodivita
Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale questa mattina vorrei tornare a parlare il carcere
E questa volta ritengo di poter dare una
Bella notizia tutto sommato si tratta nella notizia relativa ad un a provvedimento e messo dalla magistrato di sorveglianza di Cuneo
E comunicato alla Comitato radicale per la giustizia Piero Calamandrei
Un provvedimento assunto dal magistrato di sorveglianza di Cuneo in esito la una procedura
Per cui due detenuti nel carcere di Saluzzo in relazione alle loro condizioni di detenzione caratterizzate come per tutte le carceri italiane
Dalla sovraffollamento avevano appunto lamentato la violazione dell'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Ricorderete
Che il Comitato radicale per la giustizia Piero Calamandrei dopo una importante sentenza della Corte costituzionale
Del ventitré ottobre due mila nove numero duecentosessantasei aveva suggerito prima dimostrare il ricorso alla Corte europea di Strasburgo
Di adire preventivamente il magistrato di sorveglianza attraverso un reclamo
Difatti con questa sentenza della Corte costituzionale la duecentosessantasei
Stato sancito il principio per il quale le indicazioni impartite all'amministrazione penitenziaria tutela dei detenuti costituiscono ordini immediatamente vincolanti per il plesso normativo
è un pronunciamento da lungo tempo atteso questo che era da lungo tempo atteso questo della Corte costituzionale
E che consente di superare un tradizionale ostacolato alla tutela dei diritti umani in carcere perché l'Amministrazione
Dice sempre la Corte costituzionale
A l'immediato obbligo di provvederei alle indicazioni impartite dal magistrato di sorveglianza
E pena in caso di omissione la integrazione della fattispecie di cui all'articolo trecentoventotto omissione in atti d'ufficio da parte della amministrazione penitenziaria
Ebbene con questo il provvedimento che ed dicevamo interessato due detenuti del carcere di Saluzzo
I due detenuti avevano lamentato di essere costretti in due in una cella di il nove vive dicono trentacinque metri quadri
Quindi con una disponibilità di spazio persona di poco superiore ai quattro metri e mezzo
Essendo peraltro loro detenuti in regime di alta sicurezza
Quindi con la possibilità
Di tessera fuori dall'ascella
In ottemperanza ad una circolare del dato del mille novecentonovantatré che detta le linee relative alla detenzione in alta sicurezza solamente per cinque ore al giorno
Ad avviso della direzione penitenziaria del carcere di San l'uso di questa
Diciamo situazioni d'acconto il magistrato di sorveglianza
Nella provvedimento sarebbero bastati solamente tre metri quadri di spazio per detenuto nel carcere di Saluzzo
Per poter rientrare nei parametri stabiliti dalla Corte europea sappiamo che la Corte europea nel caso relativo
Alla detenuto Sulejmanovic oramai diventato famoso contro l'Italia aveva stabilito
Che comunque il minimo inderogabile era rappresentato di spazio rappresentato dai tre metri quadri per cella ma tutto questo doveva concorrere quantomeno con una serie di altre condizioni
Tra cui
Quelle relative alle ore in cui il detenuto era costretto a stare in cella è costretto a fare il cella
Per poter superare diciamo la violazione dell'articolo tre della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Ebbene nonostante questa posizione espressa dalla
Direzione del carcere di Saluzzo il magistrato di sorveglianza
Ha specificato che nel caso del detenuto ristretto inserzioni di alta sicurezza
Si rileva sia il mancato rispetto del limite di disponibilità di metri quadri per ciascun detenuto indicato dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti
Che rendono le condizioni di vita del detenuto non tollerabili sia all'insufficienza dei cinque ore giornaliere trascorse all'aperto
Non rispettando sì in condizioni di sovraffollamento carcerario nessuna delle due condizioni principali contenute nella raccomandazione
Della Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti richiamate nella sentenza Sulejmanovic da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo
Questi alla parte finale del provvedimento con il quale il magistrato di sorveglianza
Accogliendo il reclamo ho proposto da questi due detenuti intima alla amministrazione penitenziaria di adottare tutti i provvedimenti leggi inutili necessari ed opportuni
Per l'adeguamento della condizione di vita di questi
Detenuti installato decisione emanata
Ricordiamo che questa questo provvedimento come è stato chiarito dalla Corte costituzionale con la sentenza numero duecento sessantasei e rappresenta un ordine immediatamente vincolante per il plesso amministrativi presso amministrativo e quindi l'Amministrazione avrà
L'immediato obbligo
Pena l'omissione in atti d'ufficio di provvedere come Comitato Calamandrei insieme parlamentari ai parlamentari radicali sicuramente controlleremo buona giornata agli ascoltatori di Radio Radicale