Rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale venerdì undici giugno questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta resa di oggi sarà ampiamente dedicata all'Iran al voto mercoledì del Consiglio di sicurezza
Dell'ONU su nuove sanzioni contro Teheran il suo programma nucleare in generale sono positivi con menti della stampa estera con un'eccezione il Guardian di ieri che i miei il
In un editoriale scriveva che queste sanzioni sono un regalo a regime
Daranno a Mahmoud Ahmadinejad il presidente iraniano l'opportunità di sfidare il mondo e di vincere però
Altri agli altri quasi tutti gli altri la pensano in modo diverso a partire dalle mondi oggi che titola in prima pagina l'ONU accresce l'isolamento diplomatico dell'Iran leggeremo anche l'editoriale
Delle realtà in più un quarto round quarto ora un di sanzioni anche se c'è voluto troppo tempo per averle e non sono abbastanza
Anche Washington post si chiede se queste sanzioni sono sufficienti per far cambiar corso al regime iraniano secondo il giornale
Americano l'Amministrazione Obama farebbe bene a devolvere la stessa energia che ha dedicato a queste senza sanzioni nel sostenere l'opposizione iraniana che forse ha più chance
Delle sanzioni di modificare il comportamento del regime
C'è un Paese che ha votato contro queste sanzioni da Turchia realtà sono due Turchia e Brasile che al centro del dibattito
Internazionale
I farmaci al Times proprio a proposito di questo voto del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Ieri apriva con questo titolo gli Stati Uniti danno la colpa all'Unione Europea per aver alienato la Turchia
Anche alla vota contro nuove sanzioni sull'Iran e il Segretario alla Difesa americano Robert Gates suggerisce che il Paese è stato spinto a est dall'ostilità dell'unione
Europea
Sulla Turchia vi proporremmo anche un'analisi di del mondo di oggi
A proposito della vera natura del regime turco ci sono due modi per vedere la Turchia di Erdogan pessimista all'altro
è ottimista cercheremo di capire perché cominciamo però dal voto di mercoledì al Consiglio di sicurezza dell'ONU
L'ONU accresce l'isolamento diplomatico dell'Iran nel titolo dell'editoriale di oggi di le monde che scrive
è diventato un rito o quasi per la quarta volta dal due mila e se il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha votato mercoledì sera una serie di sanzioni contro l'Iran
Alla fine civili si dimentica quasi il motivo tanto il caso è diventato abitudinario nella diplomazia globale di questo inizio secolo
Ricordiamo dunque
Le ragioni di questo voto la Repubblica islamica rifiuta di interrompere il suo programma di arricchimento dell'uranio
E così facendo viola in modo ostinato i suoi obblighi in quanto firmatario del Trattato di non proliferazione nucleare e conferma anche le preoccupazioni di tutti quelli che pensano che l'Iran
Stiamo per acquisire i mezzi per fabbricare una bomba nucleare sono numerosi i Paesi preoccupati su quindici membri del Consiglio di sicurezza
Solo due hanno votato contro Brasile Turchia furiosi nel vedere che la loro mediazione proposta qualche settimana fa anche se un tantino naïf
Non ha convinto nessuno l'ONU per le Monde non aveva scelta e agito bene i sospetti che pesano sull'Iran sono troppo pesanti
Le dichiarazioni del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad chi ha chiesto la casa cancellazione di Israele cioè di un Paese membro dell'ONU
Sono troppo gravi la minaccia di guerre troppo presente la prospettiva di una corsa all'arma nucleare in Medioriente troppo da incubo
Insomma
Politicamente simbolicamente l'ONU non poteva fare altrimenti ma non bisogna illudersi avverte le monde queste sanzioni non faranno cedere Teheran
Prendendo di mira il responsabili del programma nucleare i guardiani della rivoluzione firmate da Cina e Russia due partner commerciali
Importanti dell'Iran a queste misure in realtà traducono l'isolamento diplomatico della Repubblica islamica ma nell'insieme le sanzioni non sono mordente almeno non so non lo sono tanto quanto voleva Washington
L'Iran pagherà veramente il prezzo della sua politica nucleare sullo sesta Trinity Unione Europea passeranno la seconda tappa cioè delle sanzioni volontarie o unilaterali più dure
Economicamente l'Iran è permeabile alle sanzioni un Paese in una brutta situazione economica è vittima di una rendita petrolifere di gas
Che soffoca l'attività di tutti gli altri settori è gestito dal clan Ahmadinejad come una sorta di patronato le cui Cassa servono a comprare l'elettorato dei diseredati quelli che votano per il Presidente
Anche se preso in giro diverse volte Barack Obama ha deciso di mantenere aperti alla porta dei negoziati con Teheran
Il Presidente americano ha ribadito mercoledì che era pronto a un dialogo con l'Iran ma su questo si scontra alla natura del regime Ahmadinejad
Ahmadinejad si è impossessato del potere con la forza un anno fa oggi conferma anche su questo le peggiori previsioni una fuga in avanti dittatoriale e una repressione contro le élite
Odiato da una maggioranza degli iraniani questo regime non è abbastanza sicuro di sé per assumersi il rischio di un dialogo con l'America così
La pesa le monde nel suo editoriale di oggi in Washington post a proposito
Della
Dell'opposizione iraniana
Scriveva ieri un editoriale dal titolo altre sanzioni per il per l'Iran ma saranno abbastanza per far cambiare corso a regime
Beh il quotidiano americano ripone più speranze proprio del movimento d'opposizione leggiamo
L'adozione da parte del Consiglio di sicurezza di una nuova risoluzione di sanzioni contro l'Iran è innanzitutto una conquista un successo diplomatico per l'Amministrazione Obama
Il Presidente i suoi uomini sono riusciti a superare la
Le dure resistenze iniziali di Russia e Cina
E sono state in gradi di schivare un ultimo tentativo dell'Iran di far deragliare la risoluzione attraverso un accordo dell'ultimo minuto con Brasile Turchia
Anche se non si tratta di un risultato straordinario l'Amministrazione Bush ricorda Luca finto imposta era riuscita a far approvare cinque risoluzioni
Di cui tre con sanzioni l'Amministrazione Obama comunque dimostrato efficacia nel costruire una coalizione per aumentare la pressione su Teheran
La questione per il Washington post se la repressione sarà abbastanza forte se la pressione sarà abbastanza forte per spingere il regime
A ripensare il suo programma nucleare in altre parole se la vittoria dell'Amministrazione Obama sarà più che diplomatica da questo punto di vista
Ci sono forti ragioni per dubitare anche se il Presidente Obama ha detto giustamente che le nuove sanzioni sono le più dure mai approvate contro l'Iran
Sono lungi dallo Standard essere morde enti che lui stesso si era prefissato all'inizio
Quaranta società Hera Enia nessuno prese di mira il che significa il doppio di quelle attuali ma nessuna nel settore energetico un impianto nucleare costruito dalla Russia andrà avanti così come nuovi massicci investimenti cinesi nei giacimenti petroliferi e nelle raffinerie
La vendita di armi pesanti all'Iran è stata vietata ma non la vendita di un sistema di difesa missilistico avanzato che la Russia ha già promesso di consegnare l'Amministrazione
Obama spera che il linguaggio ambiguo della risoluzione sulle energie assicurazioni transazioni finanziarie spinga l'Unione Europea ed altri Governi amici ad adottare misure più stringenti
Ma la domanda ancora una volta e se questo possa essere sufficiente per costringere l'Iran ad accettare di congelare l'arricchimento dell'uranio dopo quattro anni di rifiuti
Ho
Più semplicemente se questo basti
Ad avviare se rinegoziati conta eran
La risposta l'ha data lo stesso Presidente Obama
Sappiamo che il Governo iraniano non cambierà al suo comportamento da un giorno all'altro nel frattempo però l'Iran continua a progredire nella costruzione di una bomba avverte il Washington post
Secondo secondo
Secondo questo giornale l'unica cosa incoraggiante e che Obama abbia parlato dell'anniversario ci sarà sabato del primo anno delle elezioni presidenziali fraudolente
E di come il regime ha detto Obama a brutalmente è soppresso il dissenso e assassinato degli innocenti
Anche se è stato costretto ad abbandonare la strada il movimento d'opposizione verde a una chance migliore delle
Sanzioni approvate mercoledì
Di costringere a cambiamenti significativi l'Iran l'Amministrazione Obama farebbe dunque bene a devolvere la stessa energia che ha usato per raccogliere voti al l'ONU
Per sostenere l'opposizione iraniana così
Tra l'altro il Washington post e su questo anniversario di sabato un anno dal dalle elezioni rubate in Iran
Il Guardian Nieri pubblicava un intervento di Timothy Garton Ash cretini segnaliamo il torturato Movimento Verde dell'Iran è in difficoltà ma non è finito e noi possiamo ancora aiutarlo
Un anno dopo le elezioni il popolo iraniano ancora bisogno che l'attenzione del mondo vada ben al di là della questione nucleare scrive tra l'altro
Piatto nasce
Il Garden ieri anche pubblicato un editoriale un po'fuori linea fuori da quella che era l'opinione corrente della stampa estera
Addirittura critico di questa quarta serie di sanzioni le sanzioni dell'ONU sono un regalo a regime il titolo
Queste nuove sanzioni infatti danno da Ahmadinejad per l'opportunità di sfidare il mondo e di vincere il Guardian
Nell'editoriale quindi la linea del giornale non di Garton Ash sottolinea
Come in realtà l'Occidente abbia sopravvalutato il movimento d'opposizione iraniano
Se quella rivoluzione se il fuoco di quella rivoluzione c'è ancora e sotto l'enorme quantità di cenere
Invece sulla sul Consiglio di sicurezza dell'ONU leve altri prima oggi pubblicando un editoriale dal titolo round quattro c'è voluto troppo tempo per averle non sono abbastanza ma almeno al Consiglio di sicurezza alla fine ha imposto una nuova serie la quarta i sanzioni contro l'Iran
Le misure prendono di mira i militari il commercio le transazioni finanziarie dei guardiani di una rivoluzione che guidano il programma nucleare illecito della Repubblica islamica e sicuro che l'Iran
Ha già cominciato a cercare un modo per aggirare le sanzioni lo ha fatto in passato per esempio cambiando bandiera il nome alle
Sue navi in modo da girare un divieto di vendita di armi non smetterà di fare in futuro siamo incoraggiati però dalle notizie secondo cui l'Unione Europea starebbe per adottare regole più strette sul commercio con l'Iran
In modo che tutti i suoi membri rispetti non la risoluzione dell'ONU siamo meno sicuri delle reali intenzioni di Russia e Cina questi due Paesi hanno votato sì a favore delle sanzioni è un fatto che
Certamente avrà avuto un'eco a Teheran ma al vertice della Russia con Iran e Turchia
Di questa settimana a annacquato il messaggio di unità della comunità internazionale
Per le realtà di più e lo sviluppo che disturba di più sono i due note entro il Consiglio di Sicurezza venuti da Turchia e Brasile
Entrambi questi Paesi sono delusi dal fatto che i loro sforzi per arrivare a un accordo nucleare con l'Iran non siano stati presi in considerazione ma come chiunque altro sono stati presi in giro da Teheran
E rimane difficile capire come si possa voler bloccare le ambizioni nucleari dell'Iran poi mettersi dalla parte opposta di tutte le altre grandi potenze del mondo
Le nuove sanzioni ricorda l'Herald Tribune non erano inevitabili diranno avrebbe potuto dei guasti alle ripetute richieste del Consiglio di sicurezza di fermare
La produzione di combustibile nucleare e invece a ampliato è aumentato il livello di arricchimento dell'uranio
L'ultimo rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dice che l'Iran ha prodotto abbastanza combustibile per budget produrre due armi atomiche
Inoltre l'Iran sta ancora ostacolando il lavoro degli ispettori dell'agenzia e lo scorso autunno è stato beccato mentre
Nascondeva un impianto nucleare clandestino
Dal due mila e sei le maggiori potenze hanno ripetutamente offerto negoziati livello invece non ha mai mostrato un interesse sincero e grandi potenze hanno fatto una mossa intelligente mercoledì ribadendo la loro protesta del due mila otto proposta del due mila otto
Di offrire all'Iran incentivi diplomatici di sicurezza ed economici in cambio della sospensione dell'arricchimento dell'uranio se l'Iran vuole davvero una soluzione diplomatica deve accettare quell'offerta
Non sappiamo conclude verrà il Tribune che tipo di mix di pressioni incentivi possa far cambiare idea anzi siamo certi che questo quarto round incrementali di sanzioni non basterà
Tutte le maggiori potenze dovranno continuare attenere alta la pressione così tra l'altro l'Herald Tribune che però
è disturbato dal nodo di
Turchia e Brasile anche perché lo scriveva lo stesso giornale
Il il giorno prima
Questo no della Turchia mila l'iniziativa diplomatica dell'Amministrazione Obama che avrebbe voluto un voto all'unanimità del Consiglio di sicurezza dell'ONU e l'irritazione americana
Era evidenziata anche sulla prima pagina di ieri del Financial Times gli Stati Uniti danno la colpa all'Unione Europea per aver alienato la Turchia anche la vota contro nuove sanzioni contro l'Iran
Però perché il suggerisce che il Paese sia stato spinto Adeste dall'ostilità dell'unione europea
Leggiamo gli Stati Uniti hanno dato la colpa all'Europa per aver allontanato la Turchia dall'Occidente
Dopo che la Turchia votato insieme al Brasile contro le sanzioni approvate dal Consiglio di sicurezza sull'Iran
Va beh Righetti Segretario difesa americano ha suggerito che la riluttanza dell'Unione europea ad ammettere la Turchia come Paese membro potrebbe aver spinto il Paese lontano dall'Occidente nonostante il suo stato spia alleato nato
Se è vera la nozione che la Turchia si è spostata verso est
Non in piccola parte è dovuto al fatto che
La Turchia è stata spinta ed è stata spinta ad alcuni in Europa che hanno
Ho rifiutato di dare la Turchia quel tipo di legame organico che l'Occidente avrebbe voluto ha detto PROPER Gates
A proposito della Turchia e della sua
Diplomazia le mondo oggi pubblica un'interessante analisi di alla sfascio bebè Erdogan e la vera natura del regime turco il titolo
Il bimbo è nato sabato cinque giugno due mila e dieci nel sud della Striscia di Gaza i suoi genitori una coppia di palestinesi lo hanno chiamato Erdogan e il nome di famiglia del Primo Ministro turco Recep Tayyip
Lo stesso giorno i guardiani della rivoluzione braccio armato del regime iraniano fatto un annuncio tardivo ma fragoroso vogliono fare da scorta alle flottiglia umanitarie
Decisa sfidare il blocco di Gaza che cosa hanno in comune queste due due notizie si riferiscono evidentemente al tragico abbordaggio israeliano
Per la nave turca ma Vimar Maran avvenuto cinque giorni prima il primo annuncio lunga vita vedere dogana testimonia dell'Laura crescente della Turchia del suo primo ministro nell'opinione araba in particolare tra i palestinesi
La seconda notizia è una manifestazione di solidarietà iraniana tardiva con i palestinesi di Gaza
Cosa che conduce a porsi
Un'altra domanda e cioè c'è una rivalità tra Ankara età Iran per la leadership in Medioriente
Al dirà dei rapporti molto buoni di buon vicinato che intrattengono i loro Paesi Erdogan e Ahmadinejad sono concorrenti in questa parte del mondo
I pessimisti dicono la risposta no non ha alcuna importanza o meglio la risposta non ha alcun importanza ritengono che la formazione di Erdogan il partito dello sviluppo della giustizia KPI sia un partito islamista mascherato
Hai voglia classificarlo come Islam conservatore la cappa PT né da una scissione del Refah partito che non nascondeva la sua origine si ispirava l'ideologia dei fratelli mussulmani egiziani da matrice dell'islamismo in Medioriente
I pessimisti dicono anche che l'emergere della cappa P negli ultimi dieci anni corrisponde a un'islamizzazione accelerata della Turchia cioè una regressione delle riunita laica di Kemal Ataturk
Osservano che la cappa Pia dei contatti con Hamas aggiungono che Erdogan usa un vocabolario sempre più militante da una parte ci sono i massacratori israeliani dall'altra i martiri palestinesi
E allora la domanda è questa anche Ara o Teheran stesso radicalismo poca differenza di sostanza
Per alle fascio che non si schiera con i
Pessimisti non è così la vera natura del regime dell'AKP e molto più complessa e lui non gli eredi della Turchia laica fondata da Kemal Ataturk all'inizio degli anni Venti
E lui la cappa Pica fatto progredire la democrazia in Turchia dall'arrivo al potere di Erdogan nel due mila e tre la stampa e più libera nelle prigioni nei commissariati ci sono meno pestaggi la giustizia e quindi pendenti curdi hanno conosciuto un momento di respiro
Le campagne elettorali sono più aperte i difensori dei diritti umani dicono che c'è ancora molto da fare vero ma la Turchia di Erdogan e il contrario dell'Iran di Ahmadinejad
Una progredisce verso lo Stato di diritto che la vicino all'Unione europea l'altra regredisce verso una dittatura nazionali islamista Erdogan sarebbe l'equivalente mussulmano di un buon democristiano del dopoguerra in Europa una sorta di Giulio Andreotti dell'Anatolia
Ha come dire già sarebbe un fascista danni trenta ultranazionalista animato dall'ideologia totalitaria un Mussolini de la Persia più magro
La strana diplomazia Erdogan è il riflesso di un profilo unico scrive le Monde
E quella di un Paese mussulmano ancorato a Occidente membro della NATO che combatte i talebani in Afghanistan candidato all'Europa che non ha rotto le sue relazioni con Israele ha l'ambizione di diventare una potenza dominante in Medioriente
Difficile per un Capo di Stato un Primo Ministro dell'Unione europea non vedere la Tour tratteggi co che rappresenta questo curioso e imponente vicino
E si si è Primo Ministro israeliano meglio per la Turchia che altri come difensore della causa palestinese
Ma facciamo un passo avanti questo stesso Paese classificabile il cui credito al rialzo nel mondo arabo alle carte per assicurare la mediazione di cui Israele ha bisogno nella ricerca per la pace con i suoi vicini o per fare pressioni sull'Iran
Lo Stato ebraico manca di questo tipo di mediatore nella Regione nel due mila dieci è una situazione paradossale
Mai Israele Stato pertanto connesso alla vasto mondo gli schermi delle partenze degli arrivi dell'aeroporto Ben-Gurion in molti mostra tutte le destinazioni possibili
Ma Israele è in conflitto sempre più con i suoi vicini immediati Siria Hezbollah in Libano palestinesi di Hamas
Con sullo sfondo l'ombra di Ahmadinejad sul cammino dell'arma atomica e su questo che interviene la questione del regime dogane
Per i pessimisti è un nemico di più
Per quelli che lo vedono sul punto di allenarsi al campi islamista
Per gli ottimisti o l'intermediario evidente unico dalle ambizioni sofisticate e pacifiche in questo secondo caso per Israele importante mantenere le relazioni con la Turchia conclude
Tra l'altro le monde non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale