Intervista a Dario Rivolta sullo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella contro l'esecuzione dell'ex vicepresidente iracheno Tarek Aziz

Dario Rivolta
Spesso di politica estera è stato vicino stato esperto il responsabile Esteri forze italiane Tora vicino al PdL
Soprattutto si occupa dell'aria che comprende anche l'Iran che tant'è che
Svolge anche il il ruolo di consigliere della rappresentanza in Italia del Governo regionale del Kurdistan iracheno
Nel nord dell'Iraq
Vi siete dati un po'al testimone con Marco Pannella questa mattina perché lei aveva un'audizione su tutt'altra vicenda ma
Parco Pannella ed è stato ascoltato sulla
Condanna di Tareq Aziz sul modo di scongiurare la e soprattutto sulla
Richiesta di chiarimento di un'inchiesta parlamentare sulla nascita la genesi della guerra del due mila tre
Detta nelle in sciopero della sete da oltre due giorni di sciopero della fame dal due figli ottobre
Che cosa sta accadendo in Iraq cosa serve questa condanna di Tareq Aziz che è un po'a
A sorpresa
Beh innanzitutto devo dire mi dispiace molto che Marco orticaria soffrendo in questo modo sono scelte che purtroppo sappiamo lui non è la prima volta che fa
Mi piacerebbe anche per motivi umani invece che lui
Cessi questo sciopero della sete che è gravissimo è pericolosissimo neanche lo sciopero della fame
è vero che però condivido rimotivazione che l'hanno spinto a protestare condanna a morte di Tareq Aziz un atto barbaro e incivile che segue la condanna a morte di altri personaggi del regime
Nel mio noi ci siamo sempre stati e continuiamo a essere fortemente controllare esecuzione delle pene capitali
Detto ciò in Iraq ci sono vari motivazioni che hanno spinto probabilmente ad arrivare a questa sentenza che speriamo non venga però eseguita
Una delle motivazioni diffuso in una parte la popolazione ancora uno qualche spirito di vendetta da parte delle vittime dei parenti delle vittime vedi di ciò che fu il regime dittatoriale di Saddam Hussein
Un'altra parte invece perché vuole psicologicamente chiudere le del passato vuole in qualche modo a mettere una pietra tombale su ciò che è stato uccidendo quindi eliminando uno degli ultimi testimoni importanti
E poi c'è invece chi può gioire di questa condanna a morte perché questo potrebbe
Anzi sicuramente aggraverà
I rapporti che gran parte del Paese a con
Una minoranza della popolazione che però quella minoranza
Che all'epoca come andava cioè quella minoranza
Composta dai seguaci del partito Baath che si vedono simbolicamente uccisi da con l'uccisione dell'ultimo dei grandi gerarchie del sistema
E questo ultimo aspetto l'aspetto peggiore perché al di là della questione umanitaria su cui
Tutti noi ci appelliamo nel momento in cui venisse eseguita questa ulteriore condanna a morte è una pietra sulla strada della pacificazione nazionale
Tra sunniti sciiti tra
Le varie fazioni politiche che oggi
Faccio fatica a trovare un qualunque accordo per formare il Governo Dalmaso ad oggi quindi è un elemento che in qualche modo incide sulla stabilizzazione almeno della scena era che
Sì non è l'unico non è forse quello l'unico determinate però sicuramente ha una sua influenza negativa se la condanna a morte fosse eseguita
Ha un'influenza negativa
Chi è che ha interesse in questo senso anche di come potenza regionale
Ci sono alcune potenza regionale che hanno oggettivamente l'interesse a mantenere l'Iraq instabile o parzialmente stabile per tenere impegnati gli Stati Uniti
Sia militarmente sia politicamente tenerli impegnati e quindi zero impedire che gli Stati Uniti possono manovrare politicamente o magari anche militarmente verso
Altre progetti politici
Pensiero corre all'Iran presente direi che un pensiero spontaneo che corre proprio all'Iran
L'Iran e anche le leve del potere agire la cosa che il bene dell'Italia i giornali si occupano poco di questo però una dichiarazione importante che è venuta proprio dall'Iran in questi giorni in cui si continua a cercare una soluzione
Per la composizione del Governo iracheno è la seguente
Sembrerebbe che alla fine da tutte le parti si possa aver trovato un accordo sul nome di al Maliki come primo ministro bene
Da Teheran è arrivato la dichiarazione che l'Iran e cioè al Sadr è uno dei bracci armati dell'Iran il più diretto diciamo
Sarebbe favorevole anche
Al Maliki diventi più merito se Al Maliki si impegnasse informalmente a non rinnovare la il contratto di presenza delle truppe americane in Iraq dopo il due mila undici
Ora a tutti gli osservatori è ovvio ed evidente che nel momento in cui davvero dovessero ritirarsi le truppe americane alla scadenza del due mila undici o ho prima o anche qualche mese dopo ciò significherebbe uno spazio totalmente aperto per la supremazia dell'Iran sull'Iraq
Non oltre a poter causare delle
Avere delle conseguenze ancora più gravi che possono arrivare fino
Alla dissoluzione dell'entità statale irachena quindi dell'unità dello Stato iracheno ma una richiesta di questo genere naturalmente non è ufficializzata dal Governo iraniano ma arriverà informalmente dal Governo iraniano è una richiesta di destabilizzazione non è possibile pensare
Che un Al Maliki o chiunque altro possa impegnarsi a garantire che alla fine del due mila undici le truppe straniere se ne vanno non gli americani hanno ritirato il grosso delle truppe ma cinquanta mila militari sono ancora lì con funzione di assistenza di training
Tutti gli osservatori pensano che
Probabilmente anche nel due mila dodici potranno rimanere sono più di cinquanta mila ma è una grossa parte fino a che almeno l'ira che non abbia veramente raggiunto una stabilità istituzionale
Che oggi è ancora evidentemente molto lontana quindi
Tornando al punto di partenza la condanna di Tareq Aziz
Che si capisce anche perché l'Unione europea forse questa volta sia stata così tempestivamente nel dire almeno a parole
No a questa condanna ci sono anche forse interessi reali oltre che le sacrosante ragioni umanitarie
Io credo che innanzitutto siano quelle giorni umanitari Tareq Zizza era anche un personaggio qual è l'Europa nei vari Paesi europei ma anche l'Europa sempre dialogato
Non dimentichiamolo era
Per quanto facesse parte integrante del regime fosse connivente a regime però era l'anima più dialogante la persona che ha conosciuto ha incontrato ha avuto rapporti amichevoli con molti dei leader europei di oggi
Quindi sicuramente credo che l'aspetto umanitario si apre deteriore dominante però
Gli osservatori della politica internazionale non si nascondono che questo è comunque un altro attentato alla pacificazione possibile
Tra ex Battisti resto del Paese tra una parte dei sunniti e dici ultima cosa lei nel due mila e tre se non ricordiamo male
Benché il responsabile Esteri Forza Italia e quindi di un partito di governo che poi
Di un Governo che poi mise i suoi uomini racket dopo la guerra ma
Comunque ce li mando tant'è che insomma
La strage di Nassiriya lo testimonia nebbie parecchi dubbi su quella su quella quella su cui l'intervento e il proprio in questi anni
Pannella a chiesto più volte lo sta facendo appunto con lo sciopero della fame della sete chiarezza su quella genesi per esempio anzi soprattutto sulla mancata esilio di Saddam Hussein sui modi in cui la lega araba
Circa un mese prima che si cominciasse il la guerra poteva aveva fra le mani questa carta da giocarsi e dovette rinunciarvi grazie alla
O per colpa del del ruolo svolto in quel contesto
Da un personaggio come Gheddafi fece saltare la riunione e il tutto fu trasmesso per caso o forse no dal circuito interno ai giornalisti che lo racconto
Lei chiede a cena di questa di di quei fatti di quei momenti
Allora innanzitutto io ero sicuramente contrario a una guerra in Iraq in quel momento Loiero non certo per simpatia nei confronti di sulla musei ma perché lo ritenevo un errore strategico foriero di conseguenze molto negative
Per gli Stati Uniti e anche
Come linea diretta conseguenza che per l'Europa cosa che in realtà si è verificato ciò che io avevo previsto è messo anche per iscritto purtroppo è quello che si è realizzato
Personalmente vorrei precisare però che Forza Italia non ha mai appoggiato la guerra
Forza Italia all'epoca interventi anche di Berlusconi in Parlamento ne sono testimonianza cercò di favorire soluzioni che evitassero la guerra
Era però è evidente che nel momento in cui indipendentemente dalla nostra volontà magari anche contro i nostri sforzi la guerra dovesse essere dichiarata la nostra posizione non certo non stava con Saddam Hussein stava come negli Stati Uniti
Quanto alle motivazioni che spinsero a
Si e quindi di fatto a non trovare una soluzione alternativa
Beh se ci fosse un'indagine in qualche modo la cosa fare piacere che medico per appurare con certezza io posso aver apre il fatto che le congetture
Cioè ma congetture però onde quelle che ho fatto io in base agli elementi che io avevo l'ora era che il rifiuto principale di una soluzione alternativa
Cioè di fatto l'esilio di Saddam Hussein trovasse il maggior ostacolo proprio se da Mussolini
Non ho elementi per pensare diversamente ma
Se dovesse esserci un approfondimento e si scoprissero ragione diverse sarei contento di prenderne atto non
Non lo sport nono sono nero tanto meno in una posizione di poter dire io conosco la verità e con tutta certezza sarei contento che si possa capire di più
Credo dal punto di vista dello studio come analisi di politica internazionale ad ogni modo che
Una parte che in quel momento negli Stati Uniti la parte politica come trasferiti era determinante i cosiddetti neoconservatori volessero comunque a tutti costi quella guerra volevano per soddisfare determinate strategie a mio giudizio forsennati
Assurde sbagliate per fortuna sembrano oggi almeno parzialmente accantonate ma
Avevano bisogno euro per questa loro Filosofia di arrivare a uno scontro che eri affermasse una supremazia anche militare degli Stati Uniti coi
Pur essendo questi neoconservatori molti di loro persone accolte intelligenti il ragionamento a Bossi vi sono i fatti è stato un ragionamento stupito è sbagliato e devo dire stupito perché poi hanno affrontato la guerra loro esponenti comma comandando poche truppe puntando su ipertecnologica dimenticando il fattore umano e il fattore di presenza sul territorio poi fu c'è un altro errore ulteriore
Dichiarando l'Iraq territorio occupato demandando un Governatore che si è dimostrato incapace che era il tal Bremer
Grazie Dario Rivolta