"Europa '92: si cambia"

Toh congresso
Come gli altri congressi
Della UIL
A differenza
Le come
Degli osservatori superficiali spesso dimostrano di pensare e un congresso che recepisce le idee dei dirigenti le idee dei lavoratori devo congresso partecipato e dico di più la UIL non risolve
Per la sua tradizione per sua scelta di fondo il suo dibattito nemmeno dei nei cinque sei giorni congressuali
La UE le affronta in continuazione
Attraverso la riunione puntuale dei suoi organismi a livello nazionale
Tutti il problema è che sono di sua competenza che sono di competenza di tutto il sindacato italiana
E sono tra coloro che hanno avuto il piacere di vivere il momento della discussione anche precedente al congresso
Sono tra coloro che possono testimoniare che la relazione del compagno pervenuto è una relazione dei lavoratori della UIL dei delegati della UIL ed è dirigente della UIL è una relazione che sintetizza le tesi che vengono elaborate all'interno dalla nostra organizzazione per cui do subito una valutazione positiva ed il consenso senza con questo rinunciare
A dare come è ovvio un modestissimo contributo perché anche il congresso costituisce un momento di elaborazione del completamento
Disinteresse quindi di programmazione e anche le stesse giornate congressuale cospetto riescono una esperienza precisa e puntuale perché in esse
Vengono fuori elementi emotivi di riflessione anche di discussione è un momento di confronto generale e quindi ho ritenuto di dover chiedere
La parola pur condividendo la relazione in tutta la sua essenza e nel convincimento che qui in questo momento in queste pochi minuti
Era giusto era doveroso dire qualche parola
E intendo sottolineare
Due questioni
Io sono un dirigente di una delle strutture del Mezzogiorno
Sono tra quelle che sanno che i problemi del Mezzogiorno non si risolvono con le parole oppure riempiendo le pagine delle relazioni
Da noi spesso
Dalla bocca di certi
Meridionalista che tempo
Tradizionale se fa una grande critica alle tesi che emergono nei congressi dei partiti dei sindacati a ciò che leggono
Misurando l'impegno per questa grandissima questione nazionale che la questione meridionale quindi non il problema del Mezzogiorno ma la questione meridionale
Dai minute che vengono utilizzate per armare di essa dalle pagine che vengono utilizzate per scrivere di essa dimenticando tumefatte rifondò
Il primo e non è più un problema di parole ma deve essere un problema dei fatti e di operatività
Il secondo che non è una questione di Tilbury vendetta azioniste dico nel senso tradizionale della parola
è infine
Che i problemi del Mezzogiorno noi russi affrontano non si risolvono identificando un tot numero di miliardi o un tot numero di aree su cui intervenire
Ho in maggio in ambito che attraverso alcuni insediamenti alcune attenzione come diciamo di natura economica si possa recuperare una situazione che ammalata per ragioni storiche mai anche ammalata per ragioni attuare è per responsabilità nazionali e per alcuni aspetti e non vi è dubbio va detto per responsabilità locali e meridionali
E noi non facciamo a parte de queste meridionalisti noi facciamo parte di coloro che invece partecipano alte battendo nazionale della parte più viva e più seria della società e dentro il sindacato no abbiamo lavorato perché la linea il dei kata dal compagno Barbara Nottola fosse non solo una linea da costruire ma una linea da applicare cioè ci sentiamo protagonisti fino in fondo del destino operativo
Delle strategie che la UIL riesce a te elaborare e quindi anche con meridionale che essa offre il problema del Mezzogiorno
Non vi dirigente che operiamo una sotto noi i nostri problemi li soffriamo le vediamo quotidianamente non delle leggiamo e non parliamo di essi in modo più o meno intellettuali isterico
Mi sento coinvolto fino in fondo anche dalla relazione Di Giorgio Benvenuto cioè è una relazione che anche questo taglio che abbiamo rivendicato e per il quale riteniamo di avere svolto qualche ruolo quindi non Harold e
Non e interventi così tanto per fare qualcosa e dimostrare alle nostre popolazione che si ottiene una qualche cosa
Mondate
Colosseo ero io e concreto alle politiche generare tradizionali che hanno determinato della questione il problema del Mezzogiorno che poi anche un problema che riguarda tutte le aree depresse sottosviluppate
Del nostro Paese
Una identificazione delle responsabilità che non lascino dubbio alcuno soprattutto una seria proposta per gli interventi che servono
E non per dire uno slogan no per esporre una frase
Però è vero che qui si tratta di modificare profondamente i morti meccanismi dominanti nel sistema economico sociale e politico del nostro Paese
E quindi il nostro sforzo Pannella nella logica di capire quel che avviene di nuovo e le nostre novità
Leno dettate cui la UIL parla il concetto di sindacato del cittadino sono fatti di grande rilievo
Nella storia rende l'idea è che essi può amore accadeva intorno anche forza guida del movimento sindacale delle organizzazioni e delle forze democratiche noi non corriamo
Il rischio di uno stacco tra le nostre idee e il fatto operativo
Noi siamo profondamente convinti che con il nostro operare
Con il nostro lavoro abbiamo dato vediamo un contributo all'arricchimento e al potenziamento dell'esperienza sindacale
Eletti garantite insostituibile rilevanza
Se vogliamo cambiare le cose nel nostro paese nel senso di aumentare il potere dei lavoratori nel senso di modificare seriamente in modo riformista e quando così diciamo
Altera litro della quindi non ci sono confusione di idee
Non ci mischiamo in coloro che parlavano vanno si tratta di veri e profondamente professiamo che conosciamo di cui siamo protagonisti
Non riteniamo che attraverso modifiche profonde e serie e non parole e false rivendicazioni is back è possibile riequilibrare la condizione economica culturale politica sociale del nostro Paese
è in rappresentanza quindi fermo restando questo quadro e questo muro di essere che già coinvolge fino in fondo sento il dovere di ricordare
Di rinnovare al nostro congresso
L'esigenza
Degradante attenzione anche perché rispetto alla strategia complessiva del lavoro che si fa
E del quale anche il Mezzogiorno ne trae profitto c'è poi una questione ci sono questioni locali particolarmente gravi
Particolarmente bisognevole di interventi immediati perché la strategia complessive del fondo deve tenere conto questo sì ma non è riprende azionismo
Atto il sogno di tenere conto che spesso parte del corpo
Vengono richiedono l'intervento del medico richiedono interventi e per evitare e pezzi di Calabria
Dei venti no Catania parecchie pezzi di Puglia diventino cadaveri che la Basilicata continue nella tragedia della sua condizione di disoccupazione
Ecco perché in realtà o parlo di una Solaria
Ritenendo la simbolo delle aree depresse del Mezzogiorno cadavere è diventata l'aria di Gioia Tauro
Catania per ed è diventata la parte della regione Calabria sia sulla quale secondo le teniamo che un fatto nazionale io del sento il dovere di poter accertare è diventata un fatto nazionale mi riferisco a tutto ciò che è avvenuto successivamente ad un episodio
Chi ha avuto rilevanza nazionale come spesso tiene per come dire perché era eclatante non l'ha avuta terre il contenuto irreali ed essa è c'erano quando a Reggio Calabria c'è stata quella incomprensibile le azione di di di di di di di muove di ribellione
E c'è stata la Presa vede cessione delle dell'allora presidente
Colombo a preparato uno di quei soliti pacchetti che noi respingiamo e che quelli visi sono fatti di interventi assistenziali
Per sedare parzialmente momentaneamente la situazione
è siamo arrivati alla conclusione che a dieci anni di distanza si vive una crisi industriali Forte e poderosa
Si vive con una situazione agricola estremamente precaria perché non si è passato dalle forme tradizionali alle forme nuove si vive una condizione in cui purtroppo noi diciamo sindacalista e del Mezzogiorno
I forestali sono diventati non come si dicesse spesso da parte della stampa e delle forze politiche interessate
I mafiosi che pur c'è la mafia anche dentro la Forestale forse più altrove ma sono diventati lavoratori assistiti
Il settore dell'antenato una condizione è una situazione che essi farò delle clientele e dell'assistenzialismo io devo necessariamente richiamare al tempo
Quindi ti prego di volgere in breve tempi loro al termine
E quindi noi siamo costretti a supplire il sesta Eva assistenziale
Siamo costretti a sopperire anche la critica e nella sostanza non si riesce a realizzare interventi e concreti e serie perché pezzo per pezzo situazione per situazione
Si riesca a lavorare tenendo conto di una visione complessiva e di una esigenza straordinaria e nazionale di riequilibrare la situazione economica e politica e sociale del nostro Paese
Io concludo sintetizzando in una frase tutto quello che avrei voluto dire riproposta questo è il senso del problema della questione meridionale
Come fatto nazionale ore consiglio
Forza ideale morale e politica di essere della UIL di essere nella Wille e pur rispettando le idee degli altri noi non diamo lezioni a nessuno gradiremmo che ne sono
Entrasse alla porta del nostro congresso pensando di essere il professore non rispettiamo tutti e riteniamo di avere diritto di ritenerci fortemente impegnate sotto tutti i fronti
E sotto tutti gli aspetti nelle grande battaglie per il rinnovamento del cambiamento economica e sociale del nostro Paese
Devono annunciare al Congresso che è presente in sala la delegazione del sindacato dei lavoratori di polizia
Composta dal segretario generale
Dai segretari
Nazionali Caligiuri e Cipolletti ovviamente all'Europa tutta la nostra simpatia e il ringraziamento per avere accettato di partecipare al nostro congresso
Devo anche fare avvertire il congresso che purtroppo il ministro battaglia non sarà presente ha scritto una lettera a Giorgio Benvenuto caro Giorgio
Come forse saprai per oltre tre settimane un malanno mi ha tenuto bloccato
Dal lunedì sono tornato al lavoro ma il divieto di muovermi con l'aereo ancora per qualche tempo mi rende davvero complicato partecipare domani al vostro congresso scusami ma comprenderà il a te e ai congressisti l'augurio più sincero di buon lavoro con rammarico di non poter dare il mio contributo ad un dibattito essenziale
Che occorre tutti seguano con grande attenzione e che è importante per consolidare il processo di modernizzazione del ruolo del sindacato
La UIL LaMMa piatto con decisione auguri e cari saluti a tutti Adolfo Battaglia
Rischia in modo particolare anche battaglia non venga perché oltre che essere caro amico è persona sempre stata vicina ai problemi della UIL
E anche perché avremmo voluto intrattenere con lui un colloquio
Sul sui Problemi delle attività industriali italiane soprattutto nella previsione dell'ingresso nel mercato comune europeo che sono di grandissimo rilievo ed importanza
Siamo comunque lieti che si stia rimettendo in salute e gli auguriamo appunto di poter lavorare nel modo migliore
Adesso la parola
La compagnia
Maria Minozzi segretaria della regionale della Campania prego
Nel bicentenario della Rivoluzione francese molto è stato detto e scritto sulla validità ai nostri giorni elette le famose parole libertà fraternità uguaglianza i grandi anelito di libertà che sta attraversando l'Est vicino e lontano ci dimostra se ce ne fosse stato bisogno che la scelta della democrazia occidentale in questo campo è stata vincente
Ma la libertà va sostenuta dai valori della solidarietà e dell'uguaglianza per esseri significativa
Da allora di che devono essere sempre più patrimonio del sindacato in opposizione a una concezione che fate il profitto l'unica misura e l'unico valore
Far funzionare l'Italia per noi meridionali in modo particolare significa poter godere della libertà avendo la possibilità dell'uguaglianza economica civile sociale
Ma che significa essere uguali
Proprio il movimento e la riflessione delle donne ci hanno insegnato che l'uguaglianza non è appiattimento non è rinunzia alla propria identità storica e culturale non omologazione al modello vincente
All'opposto che l'aveva ora esso una uguaglianza compatibile con la libertà e quella delle pari opportunità per tutti i cittadini
Essere pari senza distinzioni di sesso razza e religione dice la nostra Costituzione avere le stesse possibilità nella vita che si nasca uomo-donna bianconero ebreo o cattolico
Ebbene il valore dell'uguaglianza non si potrà realizzare finché è una parte così grande del nostro Paese qual è il Sud non sia messa nelle condizioni di accedere al lavoro
Ai servizi di uno Stato efficiente a una vita civile sociale accettabile
Perché questo accada l'impegno della UIL deve rivolgersi nel Mezzogiorno ad alcuni punti essenziali primo fra tutti quello della trasparenza del controllo del mercato del lavoro
Ciò può avvenire attraverso una politica attiva del lavoro che si ponga come obiettivo lo sviluppo e non l'assistenza c'è un antico proverbio che dice dai a un uomo che ha fame un pesce ne farai un mendicante dagli una canna insegnargli a pescare e mi farai un uomo libero
Questa possibilità di essere liberi dallo sfruttamento e dall'assistenzialismo i meridionali la stanno ancora aspettando
Mentre si sentono nuovamente in giro i profeti del salario minimo garantito che ci vogliono di nuovo rischio spingere verso il ruolo di mendicanti
Come rispondere all'emergenza lavoro senza ricorrere all'assistenza
Con un lavoro costante che metta al centro il funzionamento delle istituzioni
E costruisca una progettualità politica che senza pretese di risolvere il problema in assoluto garantisca la possibilità che gli stessi cittadini siano in grado di costruire il lavoro attraverso tutte le forme possibili
Controllare il mercato del lavoro dunque mettendo in opera tutte le iniziative possibili
I sindacati unitari hanno recentemente denunziato che in Campania i contratti di formazione lavoro
In pratica l'unico strumento attraverso cui sia passata l'occupazione nel Sud degli ultimi anni si sono di fatto trasformati in uno strumento di espulsione delle donne dal mercato del lavoro
Lasciati senza alcun controllo in assenza di un sostegno legislativo locale e nazionale
Gli imprenditori hanno usato i soldi dello Stato i nostri soldi per violare la legge novecentotré sulla parità e le direttive della CEE in proposito
Noi abbiamo presentato alla Commissione regionale per l'impiego una proposta di delibera che vincoli le aziende a mantenere nei contratti di formazione lavoro e nelle successive assunzioni almeno la percentuale di presenza femminile nel settore merceologico di appartenenza
è solo il primo passo di una lotta che deve vedere il sindacato tutto e la UIL in modo particolare porsi con decisione alla testa del movimento delle giovani donne meridionali per il lavoro
E per le pari opportunità all'interno della più generale lotta per il lavoro
Lotta che deve necessariamente passare inoltre per l'orientamento scolastico e la rifondazione in Campania della formazione professionale
Ancorata a schemi produttivi quasi ottocenteschi priva come degli strumenti previsti dalla legge per coordinati dal mercato del lavoro
La maggior parte delle donne meridionali che lavorano sono in condizioni di lavoro nero o lavoro a domicilio
Sottopagate e senza nessuna garanzia del rispetto dei più elementari diritti primo fra tutti quello alla salute
Far funzionare le istituzioni organizzare una politica attiva del lavoro
Battersi per le pari opportunità significa fare emergere un mondo sommerso che produce da una parte ricchezza ed evasione fiscale e dall'altra solo sfruttamento
In questa economia sommersa sempre più forte e pericolosa e la presenza delle organizzazioni criminali che impediscono di fatto che questo lavoro si trasformi in una forma di sviluppo
L'affermazione contenuta nella relazione di Giorgio Benvenuto che la guida deve cambiare anche il suo modo di affrontare culturalmente i problemi
è un incitamento per le donne che lavorano e lottano nel sindacato a candidarsi alla direzione politica organizzativa delle donne emarginate dalle possibilità dalla possibilità di lavoro
E di quelle che il lavoro lo vivono solo come precarietà e sfruttamento
Noi vogliamo che da questo congresso si esca con un modo nuovo di essere donne e dirigenti nel sindacato
Conservando gelosamente la memoria storica del cammino fatto del nostro passato e della nostra identità
Ci sentiamo oggi completamente all'interno dei valori fondamentali del movimento sindacale italiano e della guida in particolare
E siamo quindi in grado di assumere senza esitazioni il ruolo di protagonista del nostro avvenire
è esserci nel momento in cui si decide la dove si decide per creare nel Paese le basi reali delle pari opportunità per tutti
Se è vero come ricordava Giorgio Benvenuto che siamo la metà dei Ciriello prendiamoci oggi la nostra metà della terra per consegnarla più vivibile umana ai nostri figli e alle nostre figlie
Molte grazie a Maria Minozzi che ci ha anche confortato non solo di un importante intervento ma riuscita a mantenersi al di sotto del tempo prestabilito grazie
Devo a leggere messaggio che una lettera che il governatore della Banca d'Italia ha mandato al nostro segretario generale
Signor segretario generale desidero ringraziarla per il cortese invito a partecipare al decimo congresso nazionale della UIL che si terrà a Venezia dal ventitré al ventotto troppo ottobre prossimo
Avrei gradito poteva essere presente in un'occasione così significativa per la vita del suo sodalizio me lo impedisce tuttavia la prassi costantemente osservata e a lei nota in ossequio alla quale i membri del direttorio di questo istituto non partecipano a iniziative
Non provenienti dal mondo accademico o da quello prevalentemente economico e finanziario nel formulare fin da ora fervidi auguri per il pieno successo dei lavori congressuali le ricambio i migliori saluti noi crediamo di dover ringraziare molto il governatore della Banca d'Italia per questo messaggio spiacenti che esista una tale prassi per la Banca d'Italia
Noi siamo strenui difensori dell'autonomia della Banca centrale e lo sosteniamo in ogni aula sosteniamo in ogni occasione ma forse un contatto più diretto con il mondo del lavoro non nuocerebbe neppure all'autonomia della Banca d'Italia
Un terrà un altro graditissimo messaggio è quello che ci manda Luciano lama
Il vicepresidente del Senato dice caro Giorgio ti ringrazio per l'invito che mi rivolgi di partecipare al decimo congresso nazionale della UIL
Sono spiacenti Simo di doverti comunicare che purtroppo proprio il giorno ventitré ottobre sono costretto a trattenermi ad Amelia nell'incarico che ho assunto recentemente di sindaco di quella città
Per una riunione del consiglio comunale che dovrà procedere dopo alcuni mesi finalmente al ricongiungimento di un'alleanza a sinistra e come tu sai mi sta tanto a cuore avendo scorso le tesi sulle quali effettuate la preparazione del congresso vi ho trovato numerosissimi spunti interessanti poiché quello sforzo di connettere sempre più strettamente i problemi dell'uomo lavoratore con quelli dell'uomo cittadino si adatta perfettamente
Come tu puoi ben capire alla funzione che io sto svolgendo nella mia attività evitando amministrativa oltre che all'impegno che da qualche anno ormai assolvo in Parlamento dove mi dedico essenzialmente alle questioni economico sociali cercando di mettere a profitto il più possibile l'esperienza e la sensibilità che tanti anni di vita sindacale mi hanno lasciato del resto non trascurare mai gli interessi generali come abbiamo sostenuto per tanto tempo non ha forse lo stesso significato per quella comunanza di obiettivi che ci ha impegnato insieme per tanti anni auguro di cuore atti e a tutti i compagni della UIL di svolgere un buon congresso fruttuoso negli obiettivi prescelti e né i mezzi per conseguirli
Fra questi ultimi il più efficace di gran lunga L'Unità l'unità dei lavoratori che consente di difendere al meglio i loro interessi e nello stesso tempo di prevalere su quelle spinte ha una visione corporativa e unilaterale della realtà che spesso si sprigionano spontaneamente anche dalla coscienza dei più a combattivi fra i militanti
Un abbraccio fraterno atte e a tutti i compagni della presidenza e a tutti i delegati di congresso Luciano lama
Non possiamo che ringraziare molto Luciano per queste parole belle e che ci incoraggiano anche nel senso che noi abbiamo dato al nostro congresso ci dispiace che non sia presente perché lo avremmo veramente voluto abbracciare ancora una volta con tanto affetto adesso la parola
Victor Hugo grazie che io la responsabile internazionale del cute incide noi gli siamo grati per la sua presenza abbiamo già manifestato tutta la nostra simpatia gli siamo grati anche per quello che dirà prego
Che ha ridotto compagnia ero
I compagni e las
In Italia cari compagne e compagni italiani tempo
Dal CIPE io arriva dal Cile Arre presentare in una rappresenta sia delle trattorie degli i minatori a e si operai della città
I lavoratori manuali
è intellettuali
Venti p rima Grazia democrazia soffiano del mio Paese
Dopo servizi anzi di vita dura la forza organizzata del popolo
Il lavoro quotidiano
Di migliaia di lavoratori
Donne e i giovani
Sonno vizietti
Alex Licari
Il terrore
E la violenza del regime di Pino Scelsi
Con il riferendo un
Del cinque Biopolo corre
Abbiamo iniziato il cammino
Della discontinuità finale della dittatura
Oggi grazie alla maturità
Collettiva
Delle suore cani fazione
Sorsi Ali i politiche
Il Cile
Alla vigilia del trionfo
E stavamo
Compito i Chili Lazio
Il presidente agende
E le disse nel suo ultimo disco rosso
Prima di essere assassinato che presto o tardi
Si sa aree vero aperte Lever esce dove avrei marciato
L'uomo libero
Decimi
I nostri compagni
Sono arrestate
Longo
Il camino
Durante questi anni
Ma mai si
Indebolì la nostra speranza
Massaua
Primo scappasse est deve costruire nel Movimiento si indica al
Io a te l'avesse del
Aprirlo se spazio democratico
Para Cile
Con la solidarietà dello stava a favore del mondo
Il resto se indicato s'
Mostrano se il cammino della luce
Loro la lista io unitaria
Lo gramo voi risale
E intorno alla Recuperaciones della democrazia
Atto dalla sospira cilena
Salimmo Salas Plassas siamo usciti in piazza via la Skies e per strada
Con la bandiera della mobili Saccomanno sia la bandiera per la mobilitazione sociale Hardy cullano Now miracoli abbiamo articolato in questo modo l'unità politica e sociale del quale valore civile del popolo Cile no
De Pol Minamoto
Con la creazione estetica a vivere Dell'Aglio passare quando settembre dell'anno scorso della Central unitaria alla creazione della centrale unitaria dei lavoratori Couto
Be'viaggi
Saremo parte Fundamental dettagli potremmo vietare alle parti per il futuro del Cile futuro
Pone il che sta a Mosca compromette in un futuro dell'alcuni creazione siamo tutti impegnati però fondamentalmente restammo comprò finalmente siamo impegnati con la democrazia nella Democrazia
Ed Endemol
Che solo in democrazia riteniamo che solo con l'abbiamo Crespo ossia costruire nella democrazia si può costruire
Odasso sia dal quota una rassicurato rilevata giusta e partecipe
Un grande Saffi io sennò presenta abbiamo dinanzi a noi una grande sfida consolidare in Cile libere quella di consolidare nel Cile libero gli albi voti ancora
Nell'indicarlo vestiti poveretto che lo dava calore i diritti di tutti i lavoratori delle ciocche anzi lo pitoti autentiche sono stati trenta durante sedici anni richiese ante ausilio
Ed una sessantina
Iella governi Al-Hilal le sincopi Ghione terrore nell'arco della state cinque milioni di poveri e la proliferazione della plastica la proliferazione della prostituzione della droga dizione
Di dalla dal cuore subito larga e della delinquenza drammatica realizzare una drammatica realtà chiede dura la falsa era al degli Amato Milagro economie consente in pista da affitta del regime cileno
Devo De Stijl compagni Eros devo dirvi compagni pone Camp lo di Landi Marcassa ad esempio per le stesse case che un dia inaugura conduce a pompa al dì che lavora giorno vengono inaugurati con grande pompa al dittatore otto Loria serve ma tante il giorno dopo vengono vendute
Al della impossibilità della propria famiglia facendo impossibile alle stesse famiglie pagarla messo valida pagare nelle mensilità si imponga il regime impone loro
E tagliate fatta eresia che poi farà se la brutta eredità lasciatemi fare a chi aveva perché la sera Pinochet
Dalla Chiavolla nell'atrio dell'aula Terna senza parlare dell'onere del debito vede San Fedele via sotto il cliente settimo alle finalità argomentato avanzata testimonianze durante questo congresso al riguardo difesi il da Reja
Ed è un difficile Comana me ne stavo in quell'ora si attende la Rinascente Democrazia del Cile voluta parte da una parte danza di fazione a tanta di urgente demanda a soddisfare tante distanze urgente che si sono accumulate
I Borotra e dall'altra Reverberi la precaria condizione socioeconomica e in questa passività El Pais
Risolvere i gravi problemi socioeconomici in cui verrà lasciato il Paese
Vedemmo consigliere sia della difficoltà siamo consci delle difficoltà nota ambienti ma devo lavoro un così e orientare abbiamo la volontà infrangibile para superarla per superare tali difficoltà para e io
Contavo con la storia ha risposto contiamo sulla immemore votata a togliere l'ora di tutti i democratici del mondo
Io bestialmente in modo particolare del Movimiento si indica l'Internazionale quella movimento sindacale internazionale
Che nei dosaggi si sei Sanyo schiere in questi sedici anni o mano a mano con non so dove è stato sempre al nostro fianco
Per questo
Voglio
Rendere o Maio
Esprimere un grazie
Di cuore al popolo italiano
A sua si indicato
Ice
Sua intellettuali
Alle spese
Giro Gobierno
Di FLI è il primo al abbandonare il Cile reputi andò il golfo di Stato e all'ultimo mi ripeto Rodari solamente dopo la vittoria popolare del cinque devo poco
Buoni e iniziamo il camino
Della lotta per la democrazia
Unite
Se lei verremo ce ne avremo la vittoria
Vivaci le libere viva l'Italia viva la solidarietà internazionale
Veniva all'altra ma calore dal mondo
Grazie compagno cacche
Scusate un attimo il
Abbiamo la notizia che ieri il compagno Manuel Bustos che era stato mandato al confine e tornato libero sulla base per l'opposizione mercato
Grazie Giorgio questa informazione sottolinea molto bene l'applauso
Do adesso
Lettura di un messaggio importante
Piuttosto lungo ma
Credo sia utile è necessario anzi leggerlo
Il
Segretario generale delle Nazioni Unite gli era Peres del Quenya
Per la giornata delle Nazioni Unite
Hai messo questo messaggio
Mentre ci accingiamo a celebrare quest'anno la giornata delle Nazioni Unite si intravedono crescenti segnali che le relazioni internazionali sono in procinto di imboccare una nuova e più positiva era come raramente prima d'ora le nazioni attualmente riconoscono l'esigenza di affrontare i problemi sul piano multilaterale attraverso la consultazione e di compromesso che fanno sempre maggiore ricorso alle Nazioni Unite
Nelle presenti circostanze e quanto mai incoraggiante rilevare che la ricerca delle basi della costruzione di relazioni pacifiche tra le nazioni più potenti trova altresì concreta espressione nell'ambito dell'Organizzazione mondiale
Emerge una crescente determinazioni da parte queste ultime ad operare di concerto con gli altri membri del Consiglio di sicurezza indubbiamente con tutti i Paesi membri dell'organizzazione nella soluzione di alcune annose controversie inoltre i pericoli derivanti da una nuova generazione di problemi globali quali il degrado dell'ambiente l'abuso degli stupefacenti hanno obbligato tutti i Paesi a rendersi conto che soluzioni a tali problemi
Possono essere ravvisate solo in una azione di natura collettiva non sussistono ad ogni buon conto motivi di autocompiacimento situazioni conflittuali persistono in numerose parti del globo
La fabbricazione l'accumulo di armi non conoscono non conosce soste
Sono ancora sterminate legioni le persone che vivono in condizioni di assoluta indici di indigenza prive di cibo e di un tetto e che sono vittime di discriminazioni per motivi di razza religione sesso o credo politico
Siamo ben lungi dall'aver conseguito l'universale rispetto dei diritti dell'uomo tutto ciò richiede il nostro impegno ed il nostro preciso coinvolgimento sul piano dell'azione
Alle soglie dell'ultimo decennio del nostro secolo abbiamo l'immensa responsabilità ed al contempo la possibilità di garantire alle future generazioni un'esistenza assicurai pacifica sul nostro pianeta
Intravedo segnali di un nuovo impegno da parte dei popoli del mondo ad agire di concerto nel perseguimento di questo obiettivo
Le Nazioni Unite hanno la possibilità di concorrere alla realizzazione di questo sforzo comune apportando il loro vitale contributo
A dispetto di tutti i pericoli e difficoltà del momento assistiamo pertanto all'affacciarsi di un'era di speranze
Che gli ideali e il dettato dello Statuto ci guidi no mentre scelti ci accingiamo a trasformare la speranza in impegno e l'impegno nel conseguimento Della Pace della dignità e del progresso economico e sociale di ogni uomo donna e bambino del pianeta
Adesso la parola Andrei miccia nostri
Membro della direzione nazionale di Solidarność e segretario regionale di Stettino
Cori delega
Vi saluto a nome del sindacato Solidarność e del suo Presidente nel valenza
Il momento storico è il luogo la città di Venezia in cui si svolge il vostro congresso
Danno un risalto particolare alla vostra riflessione al progetto di costruzione dell'Europa unita
Una sola Europa che riunisce tutti i popoli suoi abitanti
Ecco ciò in cui abbiamo continuato a credere noi e voi
Nonostante le barriere che per decenni sono state innalzate per dividerci in modi in mondi diversi e lontani
Lo conferma la nostra presenza qui oggi come quella al precedente congresso della UIL in circostanze del tutto diversa
Allora quattro anni fa di parlammo della nostra speranza di riuscire almeno a limitare il sistema totalitario che ci opprime non potevamo prevedere il mutamento dei rapporti internazionali
E gli sviluppi della situazione polacca che hanno portato Aldi schiudersi concreto di una grande possibilità in un breve volgere di tempo la possibilità di tornare al pluralismo
Alla democrazia all'Europa
Una possibilità verso cui tendono anche ad altri paesi dell'est a cominciare dall'Ungheria
La strada verso le trasformazioni verso i grandi mutamenti testi stando verificando nella nostro Paese
è stata aperta ne siamo certi dalla forza della fedeltà dei lavoratori polacchi agli ideali di Solidarność
Ma è stata aperta anche dalla forza di fiducia e della solidarietà che ci avete manifestato in tante è spesso difficile occasioni
Tramite lo sviluppo dei rapporti col sindacato clandestino
Con dichiarazioni e comunicati nell'incontro ormai storico con Generali Jaruzelski dei segretari generali di Willy CGIL CISL nel gennaio dell'ottantasette per il costo fedele al sostegno ancora una volta grazie amici della Guido
Ma torniamo al presente
Dopo la tavola rotonda il ritorno ufficiale di Solidarność alla vita pubblica le elezioni politiche parzialmente democratiche la nomina a presidente del Consiglio di un esponente di Solidarność i
Slovenia dalla crisi che è una minaccia per l'intera società
La logica di tali necessarie trasformazioni
Poggia sul principio di un graduale processo fondato sul dialogo dialogo
Di ricostruzione della credibilità delle istituzioni di ritorno alle regole democratiche nelle elezioni dei rappresentati del poco rappresentanti del popolo
Di Ring reintroduzione dei criteri di merito nella scelta dei quadri dirigenti
Il sindacato indipendente Solidarność è il motore di queste trasformazioni
In quanto principale forza sociale la sua azione e ispirata dal senso di responsabilità per il bene comune
è in questo spirito garantisce il sostegno alle riforme
Cari delegati con quanto appena detto credo di aver risposto in buona parte all'interrogativo che nelle ultime settimane ci viene spesso rivolto sia in Polonia che all'estero e cioè che cosa è oggi Solidarność
è una domanda non nuova per la verità che ora torna sotto la pressione del drastico peggioramento delle condizioni di vita della gente in Polonia
La risposta la risposta
E in e quindi è semplice inequivocabile Solidarność un sindacato le sue radici sono negli scioperi operai per il diritto ad organizzarsi liberamente in sindacato libero
Siamo un sindacato perché questa e la volontà dei lavoratori polacchi
In nome della giustizia sociale cerchiamo di tutelare le fasce più deboli dagli effetti negativi dell'inflazione
Proprio come sindacato crediamo che il valore iscritto nel nostro nome la solidarietà tra i gruppi e strati sociali diversi
Possa e debba ispirare il processo di risollevare mento in cui ci impegniamo rendendolo più efficace e più scorrevole emettendo ci andrebbe riparo anche in futuro da situazioni drammatiche di miserie di emarginazione
I nostri sindacalisti nelle fabbriche
I nostri deputati senatori al Parlamento il nostro presidente del Consiglio alla guida del governo tutti quanti pur avendo ruoli così diversi e qualche volta pur difficili da conciliare
Sono impegnati nell'operativo di sollevamento della Polonia
è una opera è normale enorme e faticosa
Non dimentichiamolo non ha precedenti
Per questo abbiamo ancora bisogno della vostra solidarietà del vostro sostegno e delle vostre esperienze
Ci avete aiutati a gettare le fondamenta di un nuovo e definizione aiutateci ora a consolidabile
Sarà la nostra casa comune il luogo della solidarietà
Cum uomo con quali
Grazie
Ah mi cominciano Ski
Ti siamo molto per per quello che hai detto
Come sai la UIL e particolarmente impegnata ad agevolare il lavoro
Dei compagni di Solidarność
Teniamo molto alla vostra amicizia e teniamo molto a ribadire l'impegno di una fraterna vicinanza anche per il futuro
Come sai sabato scorso il nostro segretario generale Giorgio Benvenuto assieme ai segretari generali delle altre organizzazioni a in Costa ha incontrato il vostro Presidente del Consiglio
è stato un incontro caldo ed affettuoso
All'Hui abbiamo confermato l'impegno della movimento sindacale italiano della UIL in particolare
Per
Ogni possibile attività che sia di aiuto
Di vicinanza più che di aiuto forse a Solidarność sappiamo bene che i vostri problemi sono enormi
Lo sappiamo bene e qualche volta ci assale il timore che sia difficile veramente difficile risolverli
Ma non vogliamo soltanto augurarvi di risolverli vogliamo assicurare di che saremo vicini anche nel futuro ogni giorno con voi per aiutare a a risolverli grazie
E arrivato graditissimo ospite il ministro Carlo Vizzini
Siamo grati di essere Venuto fra noi nonostante le difficoltà dovute al tempo
E avremo poi il piacere di ascoltarlo nel seguito dalla nostra riunione adesso anzi vorrei dare prima alcune informazioni
I nostri lavori continueranno questa mattina probabilmente fino ad ora abbastanza tarda come è necessario per il numero delle richieste di intervento
Alle quindici e trenta riprende riprenderemo i nostri lavori in Assemblea plenaria qui
E termineremo verso le diciassette e trenta diciotto con l'intervento del ministro Demichelis
Alle ore diciotto preghiamo tutti i segretari regionali di segretari di categoria e i membri della direzione uscente
Di incontrarsi al villaggio in Europa per una Breve riunione che riguarda alcuni aspetti importanti però del nostro del del nostro congresso
Tanto posso anche confermare qui che domani sarà presente il Presidente del Consiglio Andreotti probabilmente verso le ore undici
Ha ora la parola Sandro degni segretario generale della UIL CID prego
Cari compagni cari amici stiamo celebrando un congresso che per i suoi contenuti e anche per le modalità di svolgimento a me sembra l'immagine speculare del cambiamento dei tempi
La stessa relazione di Giorgio
Ci ha presentato uno spaccato della società per quello che e ci ha indicato con grande senso del realismo gli strumenti possibili di intervento senza indulgere a fumose e impraticabili strategie
Che spesso Marcello hanno una volontà politica perché tutto resti come prima
La verità e lo dico con l'orgoglio e la fierezza del militante la verità è che la UIL è l'organizzazione più iconoclasta del movimento sindacale italiano
Un'organizzazione cioè che si batte in prima linea per sconfiggere una ortodossia perniciosa che impedisce e rinnovamento reale del sindacato
Possiamo anche sir citarsi in polemiche più o meno pesanti tra di noi
Ma intanto corriamo il rischio di non accorgerci del cambiamento profondo che via via che si realizza intorno a noi
Sta cambiando il mondo
Dove il giorno dopo giorno scompaiono certezze che parevano immutabili e si riaprono processi storici che tutti avremmo giurato essere ormai irreversibili
Sta cambiando l'Europa
Che realizza in un sol colpo le intenzioni faticose della volontà federalista dei grandi europeisti quali Altiero Spinelli spacca Schumacher e Alcide De Gasperi
Sta cambiando l'Italia che si stabilizzano i quartieri alti delle grandi potenze industrializzate della terra
Anche se continua a portare con sé nuovi scompensi nuove inefficienze nuove ingiustizie con le quali il sindacato dovrà fare i conti quotidianamente
E stiamo cambiando anche noi
Purtroppo non sempre per una scelta voluta e consapevole bensì piuttosto per un processo di palingenesi e consentitemi una nostalgica reminiscenza marxista se dirò
Che ogni organizzazione è pur sempre il prodotto dialettico di una società che gli dà vita
E nel nostro caso
Nel caso del sindacato questa società e la Società del lavoro
Con una sua cultura sue tradizioni i suoi bisogni che se nel tempo cambiano coinvolgono nel mutamento anche le strutture che ne sono storicamente le portatrici e quindi anche il sindacato
E noi della UIL
Siamo il prodotto di questo cambiamento di questa società un prodotto dialettico fortemente critico ma anche propositivo
Perché abbiamo fatto tesoro delle esperienze degli errori del passato
Cercando di dare un senso in questa maniera alla nostra tradizione che lo riconosciamo è fatta di luci ma anche di ombre
Contestazione e conflittualità ci hanno accompagnato negli anni sessanta e settanta
Gli anni Ottanta ci hanno provato perlomeno nella loro prima metà fortemente impreparati ed incerti dinanzi a trasformazioni che sembravano soltanto tecnologiche e produttive ma erano anche sociali e culturali
Oggi finalmente sembra derivi delinearsi la consapevolezza pur in presenza ancora di incrostazioni e di resistenze
Che il vero grande problema per il sindacato sia quello di cogestire il cambiamento
E questa è l'unica strada oggi percorribile per rinnovare il rapporto con la base su un terreno di concretezza e di proficuità
Ha fatto bene la UIL con questo congresso a rompere definitivamente gli indugi passando da una marca e indecifrabile concezione della codecisione a proposte di vere e proprie forme di cogestione
Però compagni in questo cammino di per sé insidioso e io ho detto di difficoltà non possiamo e non dobbiamo rimanere soli perché da soli certamente non ce la faremo
E allora al di là dei legittimi orgogliosi dobbiamo renderci disponibili al dialogo e al confronto e renderci disponibili significa accogliere esaltare
E favorire l'evoluzione di importanti elementi di novità e di modernità che pur sono presenti nelle altre organizzazioni sindacali
Questo io mi sento di raccogliere compagnie di amici dalle considerazioni che faceva ieri il compagno trentini
Purché però il travaglio il dubbio i valori di una tradizione in verità non sempre gloriosa
E la flagellazione fine a se stessa
Per gli errori compiuti nel passato non diventino un alibi troppo comodo e liberatorio
Dico questo perché il sindacato nel nostro Paese ha comunque enormi e interessanti potenzialità e capaci di realizzare grandi battaglie unitarie riesce ad esportare una fortissima carica unitaria e sarebbe una vera sciagura se ci perdessimo e ci dividessimo sui problemi interni che sono poi il nostro pane quotidiano
Congestione vuol dire partecipare veramente alle scelte strategiche con un riferimento ben preciso ad un determinato modello di sviluppo
L'esperienza ci ha dimostrato che l'occupazione
La si difende male opponendosi alle ristrutturazioni facendo muro contro muro la si difende invece bene creando soluzioni alternative e nuove occasioni di lavoro propedeutiche appunto alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo
E i terreni di applicazione sono numerosi
E si vanno dall'ambiente al territorio ai servizi al terziario ma ancora a monte di tutto ciò vanno dalla ricerca alla creazione di nuove tecnologie alla rifondazione della pubblica amministrazione
Terreni questi sui quali il sindacato può esercitare certe o tutto il suo rigore e la sua capacità di pressione ma anche la sua Fantasia perché il sindacato è anche fantasia anche creatività e di inventiva oltre che passione
Della UIL non ha certo demeritato rispetto a queste nuove esigenze e a questi nuovi bisogni
Il modello di sindacato
Che la UIL disegnato nel Paese nel movimento percorre appunto i sentieri di questa filosofia della partecipazione del protagonismo che il sindacato dei cittadini si propone di interpretare non nascondo che quanto benvenuto nell'ultimo congresso lancio questa idea a me sembrò sì non proprio scusami Giorgio una scatola vuota
Comunque la riproposizione sia pure aggiornata del sindacato dei servizi
Ma oggi questa scatola si sta riempiendo di contenuti interessanti e il sindacato dei servizi scompare
Dinanzi a qualcosa di più che al sindacato occorre per riformare alle radici lo stato di malessere della democrazia italiana
E procedere veloci verso la trasformazioni che occorrono alla Società del due mila
Ma per far questo compagni ed amici occorrono conoscenza consenso e determinazione
Dodici purtroppo che non sempre il sindacato ha mostrato di possedere
Siamo infatti partiti lo ricordiamo tutti
Da gravi carenze di informazione di professionalità all'interno della fabbrica
Ci siamo scoperti ancora Moggi Carenzi altrettanto preoccupanti nella nostra cultura di governo quando abbiamo impostato la nostra azione nella società
Questo è un problema che io mi sento di condividere
Non certamente quello che il sindacato dei cittadini stravolgerebbe il ruolo originario del sindacato
Che è quello della difesa solidale dei lavoratori dipendenti e allontanerebbe il sindacato dalla fabbrica
Vorrei soltanto ricordare accompagno Trentin che la UIL e i sindacalisti della UIL che predicano e cercano di praticare questo tipo di sindacato non hanno smesso nemmeno per un attimo di svolgere per intero il loro mestiere
Nei contratti
Ne vediamo utenze nei processi di ristrutturazione in tutte le occasioni dove si richiedeva l'intervento del sindacato a favore dei lavoratori nelle fabbriche i sindacalisti della UIL sono stati sempre presenti con lo stesso impegno e con la stessa passione dei compagni della CGIL e della CISL
Vorrei concludere
Compagni ed amici con una piccola raccomandazione alla nostra confederazione al gruppo dirigente che uscirà da questo congresso e alle categorie che domani saranno impegnate nei rinnovi contrattuali solo un minuto fra qualche mese per sei milioni di lavoratori scadranno i contratti collettivi di lavoro
Ora tutti sappiamo che i contratti non sono una variabile indipendente e in particolare non lo sono in un momento come questo che vede le confederazioni sindacali alla Confindustria impegnate in una difficile vertenza sul costo del lavoro
Io so che le pretese della Confindustria sono sempre più pesanti ed onerose
è un po'come la belva dantesca che dopo il pasto ha più fame che piglia ma la verità e che l'accordo è una strada obbligata
Ed è obbligata per due ragioni di cui tutti siamo consapevoli la prima è che il costo del lavoro in Italia è indubbiamente tra i più alti d'Europa e dunque qualcosa sarà inevitabile fari
La seconda e che lo sbocco della vertenza confederale è l'unica strada per consentire l'avvio e la conclusione dei rinnovi contrattuali auspico dunque
Una definizione rapida del confronto certo non a tutti i costi ma su basi di ragionevolezza e di opportunità
Alle categorie che sono impegnate come la mia categoria nei rinnovi contrattuali vorrei dire che noi abbiamo un formidabile strumento per incidere in termini di concretezza politica
Sulla conduzione e la gestione della vertenza confederale
Che non è certamente quello innescato dalla FIOM e nei confronti della CGIL
Che rischia addirittura di aggiungere difficoltà ulteriori ha già complicato e difficile confronto
Voglio dire che noi riusciremo ad esercitare una grande pressione politica sulle confederazioni e sulle con sulla Confindustria attraverso la elaborazione la stesura in tempi utili
Di piattaforme contrattuali credibili
Di chiaro stampo europeo e che sappiano cogliere le complesse esigenze dei lavoratori e della produzione
Nella consapevolezza che soltanto in un'azienda Italia risanata efficiente e competitiva
Insomma soltanto in in una Italia che funzioni potranno trovare soluzione ai problemi le preoccupazioni i bisogni dei lavoratori e dei cittadini grazie
Molte grazie degni
Sei rimasto quasi nel tempo dei dieci minuti ti ringrazio
Ha ora la parola Adriano Musi
Segretario confederale
A tirare amicizie cari amici care compagne
Cari compagni
La relazione
Ognuno ha svolto all'inizio di questo congresso
Si integra perfettamente con le tesi
Chi arrestano il testo fondamentale dell'impegno della UIL nei prossimi quattro anni
Un impegno che dovrà testimoniare la nostra capacità di perseguire con coerenza quelle linee guida
Quelle priorità
Che tutti insieme ci saremo dati alla fine di questo congresso
Indubbiamente tanti sarebbero i temi su cui soffermarsi
Totti per il tempo che ci è concesso
E pertanto voglio soffermarmi su due temi particolari
Uno per le responsabilità sindacali unite fino ad oggi l'altro per le convinzioni personali
Poiché i mi sono particolarmente a cuore
E non mi dilungherò su altri aspetti la relazione che pur andrebbero approfonditi punto per punto
Ma sui quali ci sarà tempo e modo di ritorno
Un'unica battuta
Sull'analisi della situazione politica
Del ruolo svolto dai partiti negli ultimi anni delle prospettive politiche contenuta nella relazione
Io credo che ognuno investito della responsabilità della relazione introduttiva l'avrebbe fatta secondo il proprio sentire politico le proprie sensibilità il ruolo di sintesi del gruppo dirigente alla fine del congresso dovrà operare perché tutti ci si riconoscano
Ma tornando ai contenuti sindacali
Mi sento di condividere molte delle indicazioni di metodo e di merito che rappresentano la continuità di una vita di una linea impostata da pochi tanti anni fa
Dal metodo quello concertativo
Per essere protagonisti insieme certi
In questa riflessione credo vada ricompreso anche alcune delle affermazioni che ha fatto ieri Trentin
Riferimento soprattutto anche
Legato alla vertenza con la Confindustria
Trentine dicevano torniamo all'affermazione che forse ci può legare alla salario variabile indipendente
Ma nel momento in cui come fa la CGIL
Si rivendica una libertà totale rispetto alle possibilità dei rinnovi contrattuali
Rispetto alle richieste salariali
Ma credo che nel momento in cui si vuole affermare invece un metodo concertativo come noi abbiamo sostenuto credo che ci sia un legame inscindibile tra gli utili aziendali
I problemi salariali gli investimenti
Sembra che abbiamo priorità comuni
Abbiamo una priorità quella caduta e della tutela del reddito
Abbiamo un'altra
Priorità pregare disposta la professionalità responsabilità dei lavoratori
Abbiamo ancora altro tipo di priorità
Quella dell'occupazione
E specie nelle aree più deboli del Paese
Ma io credo che la nostra responsabile che l'Italia con le linee guida
Alle categorie per vedere come tutto si tenga
Per vedere se queste priorità sono vere
Per misurare fino a qual punto queste priorità sono vere
Oppure si predica solo a parole una solidarietà
Rispetto alle tematiche occupazionali
E poi si predica il salario variabile indipendente rispetto a rinnovi contrattuali
E quindi c'è un metodo concertativo che deve vedere se di certe
E che ci fa partecipare alle scelte economiche e sociali nel Paese
Ma anche di merito rispetto alle proposte contenute nella relazione di Giorgio
Da quella sull'Europa l'Europa dei cittadini ma anche l'OPA dei lavoratori
Per il chi debbano evitare il più possibile che le normative contrattuali diventano strumento di freno della competitività italiana
Il recupero della funzionalità dell'efficienza della vita dei servizi
Ma anche dei lavoratori nel settore pubblico
Lo tradirei mestizia e chi mi conosce
Se non sottolinearsi come per far funzionare il pubblico
E cosa ben più complessa
Ed a volte incomprensibile per chi non opera nel pubblico
E vi assicuro che la curva della non funzionalità non nessuno e non è certo dei lavoratori del pubblico impiego
L'ultimo punto
L'ultimo punto di merito che analizzato puntualmente navigazione
E che ci imporrà una serie di attenta valutazione
Ma anche capacità di risposte
E legame inscindibile tra contenuti politici e soluzioni organizzative che sempre più devono essere all'altezza della sfida lanciata in questo congresso per un sindacato moderno a partire da una maggiore mobilità dei gruppi dirigenti che eviti la burocratizzazione l'assuefazione la mancanza di stimoli ed entusiasmo sempre tanto più necessario per essere come dice Giorgio imprenditori del consenso
Ma il punto
Sul quale corre invece non tanto un'analisi ma proposte concrete
Uscendo dal giro esotismo delle frasi fatte e senza significato concreto nella consapevolezza che su di esse si può o non si può essere d'accordo ma meglio decisioni chiare rispetto a falsi solidarismo
E quella della tematica del Mezzogiorno
Perché cosa vuol dire fare la scelta dell'emergenza mezzogiorno
Cosa vuol dire per lui sperimentare nuove regole come affermato benvenuto la sua relazione superando la logica dell'intervento straordinario
Tenterà una risposta
In un'ottica di livello nazionale sapendo però che
Ha una sua parzialità nel momento in cui non si valutano anche le tante responsabilità o meglio l'irresponsabilità regionali e locali
Che tanti guasti hanno provocato a partire da Consolo diventano un sistema politico clientelare ed un imbarbarimento del vivere civile cui purtroppo non estraneo un certo lassismo quando non peggio anche del movimento sindacale
Più attento a chiedere a Roma
Che a denunciare malversazioni
Ma l'affare inefficienze Specter il connubio e che non potrà più essere consentito
La corsa Gorizia
Che di Mezzogiorno ne parliamo con troppa superficialità
Senza comprendere che cos'è la realtà profonda del Mezzogiorno
Non si è la quarta potenza industriale del mondo se si tollerano ancora livelli di disoccupazione soprattutto tra i giovani le donne vicino al venti per cento
E non si è un grande Paese civile si si è servizi se i servizi pubblici esistono soltanto in una parte del Paese
E cessano di esistere in buona parte dell'Italia che si colloca dalla capitale verso il Mezzogiorno
Troppe questioni sociali imprigionati
Che una matura democrazia ed una classe politica che fosse stata degna dei suoi compiti avrebbero dovuto risolvere
E da oltre un decennio
L'arresto e l'arretramento del processo di recupero del divario
Nel Mezzogiorno e purtroppo non si intravedono itinerari ripresa decisamente allineati reali e c'è un nuovo ciclo di sviluppo
Si ripetono i proclami di carattere prioritario dei problemi del Mezzogiorno ma contestualmente registriamo
Arretramenti rispetto alle scelte
Può pur contestabili del primo piano triennale
Riflusso politiche gli investimenti limitati solo le opere pubbliche
Si tenta di copiare l'esperienza del resto l'Italia e gli altri paesi europei senza nemmeno far tesoro degli errori
La stessa problematiche del settore industriale Rivera che la parte più interessante dinamica dello sviluppo meridionale quella regata Loren prendermi la piccola e media
Cresciuto al di fuori dei disegni di incentivi
E che copia sia pure con forti differenziazioni territoriali cioè Scala quali carenti modesta i più interessati però quello di sviluppo autoctono dell'Italia Nordest e del centro
Ed è un modello alternativo ma integrativo
Che va studiato a fondo per la mancanza di altre ipotesi che per lo meno nel medio periodo possono essere percorribili per lo sviluppo del Mezzogiorno
Non esiste in termini tradizionali una ipotesi di sviluppo basata sul trasferimento di imprese fogliare
Non grandi imprese pubbliche
Non grandi imprese private
Nure tradizionale imprese multinazionali
Anzi una dei più pesanti eredità del passato e l'accusa alla pura ancora oggi alla ristrutturazione produttiva e al calo occupazionale nei settori in cui Taryn presi siano concentrate
E da cui più spesso è stato dato un sostegno del periodo Sviluppo guidato nel Mezzogiorno qualità chimiche la siderurgia la metallurgia
Ma un modello basato sulla piccola e media impresa per essere credibile richiede una strumentazione di intervento nel tutto diverso rispetto al passato
Partendo da politiche fiscale finalizzate ad agevolare l'investimento degli utili
Alla identificazione di tutti gli incentivi oggi esistenti
Elaborando un vero e proprio testo unico degli incentivi riformulando i criteri di erogazione rendendo automatico
O quanto più automatica possibile
Un'erogazione di incentivi di sostegno che va attivata ogni volta che si tratti di premiare comportamenti imprenditoriali programmaticamente rilevanti
Tagliando in tal modo lo spazio i piedi sia l'imprenditore specializzato in assistenza sia l'assistenza specializzata a vendersi prezioso poco trasparenti
Ricettivi andrebbero poi estesi a tutti quei comparti dove esistono potenzialità di crescita del Mezzogiorno
Dall'agricoltura al turismo al patrimonio ambientale ed artistico importanti quanto l'industria del Mezzogiorno
E quando proponiamo un incentivo automatico intendiamo un incentivo che nella sua modalità tecniche applicativa non è soggetta discrezionalità amministrativa
E se non è quindi equivalente l'incentivazione a pioggia
Ma significa riconoscimento automatico che certi comportamenti sono utili per la collettività per creare occupazione e sviluppo
Solo così si potrà essere in grado di stimolare i comportamenti non solo di pochi grandi operatori
Ma anche e soprattutto da parte dei ceti di centinaia di operatori medie piccole realtà meridionali ci sul
Ed è su quali ripensamenti che si possono costruire per le precondizioni per rendere credibile qualsiasi ipotesi di ripresa di un cammino di sviluppo del Mezzogiorno
E la mancanza di questi ripensamenti
Di strumenti reali di coordinamento programmatiche finanziario a causa delle variegate competenze ministeriali
Ci hanno fatto essere cauti nel dare il nostro giudizio sulle proposte del ministro Pomicino
Forse una valutazione pessimistica di chi essendo rimasto scottato l'acqua calda paura anche di quella fredda
Per cui sono portato a valutare più la parte del bicchiere mezzo vuoto che quella del mezzo pieno nel timore che trattandosi di bicchiere accorrono la parte mezza vuota possa essere più grande di quella piena
E questa valutazione sul governo
Mitrovic all'altro tema sul quale rivoli tratte quello del pluralismo della UIL e quello che la sua autonomia
Consentitemi questo aspetto riportare la testimonianza di tanti amici che vorrebbero essere qui
Per portare il contributo i loro esperienze Dell'Oro difficoltà a volte più interno ed esterno
Di operare nell'interesse della UIL
Un rotolo il sindacato sull'affitto quando vuole essere dei cittadini e nella capacità di elaborare proposte proprie di perseguire costantemente e coerentemente qualunque sia l'interlocutore istituzionale che si trova a dover affrontare
Ma nell'elaborazione della proposta nella sintesi di organizzazione che colore puro ritmo acquista sostanza
Non in un processo di semplificazione
Ma indica gli obiettivi comuni in grado di saltare gli elementi di continuità un concetto di laicità che non è prevalenza di un'idea sull'altra
Ma è confronto di contenuti in un clima di dispetto
Di approfondimento è cultura del dubbio del dialogo del confronto
La cultura dei problemi concreti
Per ricevere i motivi di identità tra di noi presenti
Quale contributo originale o alle aree dallo rappresentate pur nella loro diversità storiche
E sintesi di un confronto legato alla vita delle idee Lula patrimonio numerico
La ricerca dei motivi dello stare insieme per la crescita della UIL non nella confusione nell'ipocrisia ma nella chiarezza e la certezza di comportamenti una diversità pertanto che si esplica attraverso non steccati da abbattere ma rettificando punti di contrappunti di differenziazione quando sono inevitabili
Si tratta di cercare pertanto quei chiarimenti comuni che come le tesi hanno dimostrato hanno dato vita a un'azione capaci di vedere forza che ricade dice di consenso verso la UIL
Minuto richiama la sua relazione con la forza della UIL discenda dalla sintesi emersa dall'incontro leali Rallye socialista
E ne vogliamo sottolineare
Sono aree che hanno saputo trovare punti d'intesa per fare avanzare la società e dimessi lavoratori
E noi difendiamo questo nostro d'identità sapendo che la nostra identità contribuisce in una indebolire Mahdavi Kia la UIL ed il pluralismo che è stata alla base delle nostre tesi viene concepito non come una concessione ma una concezioni un modo di essere un modo di comportarsi una risposta all'altezza dei valori che vogliamo difendere
Un pluralismo politico ma anche nella vita l'organizzazione e la titolarità di strumenti d'azione sindacale
Un processo avviato in questo congresso ma c'è ancora molta strada da percorrere sapendo come ognuno di voi sa
Come questi problemi non sono nuove e non riguardano certamente con la stessa intensità tutti i territori tutte le categorie
Lo riscopriamo
Oggi scopriamo una volontà del gruppo dirigente nuova
E li vogliamo sottolineare per l'acetato nei fatti non enfatizzare differenzia danno dell'unità
Vogliamo realizzare pezzi scritti tutti gli iscritti il massimo dalla potenzialità
Per creare consenso sulle politiche ed efficacia nell'azione una lite non è solo il gruppo dirigente che la guida da qui ci sono tutti gli iscritti
è questa la nostra forza
è una forza viva vivaci capace resi la di sentire la passione di opposizione riscoprirla con coraggio
Di andare avanti nella battaglia politica sapendo che l'unità della guida è un patrimonio che va salvaguardato Contri settarismo la ricerca esasperata la diversità per dispiegare appieno nostra potenzialità
Care amiche e cari amici
Compagni e compagne
Nostro dovere partisse da lui e solo con l'impegno a dispetto di tutti riusciremo a farlo vincendo la sfida che abbiamo lanciato in questo congresso per far forte la UIL per far funzionare l'Italia
Molte grazie Adriano oltretutto ai dimostrato che anche i segretari confederali possono rimanere al di sotto dei quindici minuti
Questa sera alle ventuno il tutto il congresso penso ai delegati le delegate si trasferiranno alla teatro la Perla del casinò
Dove ci sarà un bello spettacolo nell'ambito del pianeta donne la cultura che piace a noi
Sarà una cosa piacevolissima per cui io invito veramente tutte le delegate e delegati ad intervenire
Cari amici e compagni uno dei temi
Principale di veri del nostro congresso è stato la lotta alla droga
Non è inutile forse ricordare che fra le organizzazioni sindacali la UIL è stata la prima ad avvertire la gravità
L'urgenza la necessità di combattere veramente questa grave
Grave malessere della nostra società
Altri sono intervenuti
Questa mattina
Interverrà un rappresentante della comunità Saman
Francesco Cardella che è stato compagno di lavoro di Mauro Rostagno
L'assassinio di Rostagno non ci colpisce soltanto nella nostra lotta
Ma ci colpisce
Profondamente nella civiltà del nostro Paese
è un duro colpo
Al quale Cardella e gli altri
Della comunità Saman cercano con tutte le loro forze di rimediare
Cercano di continuare serenamente la loro opera nonostante le minacce che continuano a pervenire al loro veramente
La loro attività e il lodevole incoming abile soprattutto è un'attività che dobbiamo sentire nostra ringraziamo Cardella di essere qui presente e lo preghiamo di portarci il di portare il suo saluta il suo intervento al congresso prego
Accompagna evitare compagni
Vi porto il saluto
Delle comunità Saman
Con una testimonianza sulla situazione della lotta alla droga nel nostro Paese
Ecco tentativo di fare un ragionamento su quello che sta accadendo sul momento particolare che stiamo vivendo
Perché la lotta alla tossicodipendenza
In questo Paese è una lotta è una storia di di grandi silenzi
Di grande assenza
è in qualche maniera la storia di piccoli gruppi di cittadini
Che si sono organizzati che sono scesi in campo
Che hanno creato delle strutture del movimento dei luoghi di intervento
Nel silenzio nel sospetto
E la storia di questi dieci anni che sono anche anni di assenze di sparizioni di tanti compagni di strada
Che sono scomparsi che sono morti
E la storia
Di una sostanza di una clinica che è penetrata nelle fibre della società
Che la avvelenata
E la storia di gruppi
Di potere di pressione che su questo mercato illegale hanno costruito enormi ricchezze
Tenta no la scalata al potere stesso dello Stato hanno sicuramente infiltrato e controllano territori del nostro Paese
Perché Rostagno
E su che cosa Rostagno ha dato
La sua vita
La sua morte
La data per costruire lì dove c'era
Un altare
Della mafia e della violenza
Un contraltare della libertà e della vita
La data per mandare un segno forte
Ai nostri sì nostri ragazzi
Che questa tragedia epocale che la tossicodipendenza
Non ha uno sbocco fatalmente in negativo
La battaglia non è perduta la battaglia è aperta
La possiamo ancora vincere la dobbiamo vincere
E qui voglio fare un ragionamento
A voi che siete
Forza viva di questo paese del sindacato dei cittadini
Le comunità non sono isole
E non sono fari
Esse hanno assolto sicuramente a questo compito di testimonianza
Ma adesso noi dobbiamo fare uno sforzo per farle diventare invece il sentimento di una rete di interventi e per fare questo ne abbiamo bisogno di leggi ma abbiamo bisogno soprattutto di mobilitazione abbiamo bisogno e l'intervento abbiamo bisogno del sindacato
Nella Sicilia
Dove noi lavoriamo in salita
Come un fortino
Come nei film western dove c'è il fortino degli asserragliati intorno girano gli indiani gridando c'è un dramma aggiuntivo che questi indiani non sempre facile identificarli
E non sempre è facile capire ti sono amici e chi sono i ministri lei in Sicilia e noi abbiamo bisogno di testimonianza
Abbiamo bisogno di che la gente capisca che noi non siamo soli che noi non siamo così soli come noi apparirà
In Calabria
Dove sta succedendo una cosa
Che ha una grande forza
Perché lui siamo riusciti a interrompere
Un meccanismo che Vanni che va avanti da anni e che funziona pressappoco così si applica la legge Rognoni-La Torre si sequestrano i beni dei mafiosi
I beni dei mafiosi o di quelle della 'ndrangheta o di quelli della camorra vengono successivamente messi in vendita
Le aste vanno deserte il prezzo scende le aste continua andare deserte fino a quando questi beni non vengono riacquistati dagli stessi proprietari i quali erano stati espropriati Benelli noi siamo riusciti a interrompere questo meccanismo
Perché abbiamo trovato dei collegamenti con delle persone con il sindaco con l'assessore Conta la gente del posto che ha avuto il coraggio di interrompere questo meccanismo e adesso questi beni
Che sono stati
Il simbolo fisico del potere della mafia della 'ndrangheta della camorra in quella zona
Cioè che questi boss mafiosi hanno costruito anche per dare un segnale soprattutto per dare un segnale alla gente della loro potenza ebbene in quelle stesse strutture adesso stanno i nostri ragazzi
Io invito
Avvenire giù assicura a guardare questa storia assentire questa liberazione che attraversa la gente del posto che continua a guardarsi
E loro pensavano che nei primi quindici giorni ne saremmo stati spazzati via da una tempesta emesse noi resistiamo lì da quattro mesi e la gente ci guarda e passa una vibrazione nelle fasce molto singolare la gente
Non sa bene da che parte deve schierarsi stabilì dancer
Se noi saremo lì ancora e faremo che cosa poi niente prettamente quello che sappiamo fare cioè il nostro della nostra comunità per il recupero e poi il reinserimento nel sociale di questi ragazzi se noi riusciremo a fare questa cosa semplice normale
Sulla quale tutto le forze sane del Paese ovviamente devono schierarsi allora noi avremo dato anche un un grande segno alla gente del posto ed guardate che c'è un decreto Vassalli
Che ha esplicitamente segnala che questa strada si può seguire adesso e però guardate che noi troviamo delle difficoltà a farlo applicare perché non sempre troviamo la sensibilità necessaria perché questo mette
La cosa per la quale loro hanno lavorato e hanno ucciso perché l'unica cosa che loro cercano e questo è danaro ottenne palazzi castelli motoscafi
Se noi riuscissimo a cogliere questa corsa all'oro tira darla
A delle comunità di recupero guardate che e forza che che potenza simbolica che ha un gesto di questo genere
Scadono i miei minuti le userò l'ultimo bel dire una cosa abbiamo un grande problema del reinserimento
Forse particolarmente orgoglioso che Gelmini anche ha sollevato questa questione io voglio insistere su questo un ragazzo guarito
Che non venga reinserito nella società attenuti Vito in tutte le sue componenti è un ragazzo ripetuto nuovamente alla nostra battaglia
Voi potete fare molto
Noi chiediamo di aiutarci su questa strada
Perché noi possiamo fare
Una parte dell'operazione
Ma se questa sera seconda parte quella centrale quella definitiva quella che dice abbiamo riconquistato la ditta una persona
E questo noi vi chiediamo di aiutarci su questa cosa grazie
Molte grazie Cardella ti assicuro che oggi avremmo voluto ascoltare anche molto più a lungo non così solo per ascoltare ma per saperne di più
Per sapere appunto della sua viva voce gradire troppo viva voce informazioni anche maggiori su quello che fa purtroppo la tirannide del tempo mi ha costretto parti un cenno di richiamo
Che mi dispiace di aver fatto grazie
Paura la parola Silvano Veronese
Voi ce l'abbiamo questo decimo Congresso avermi cari compagni dopo quattro anni molto impegnativi complicati presso
Ma anche interessante sul piano dei risultati
Come lui siamo cresciuti organizzativamente ed il consenso non lo abbiamo certamente cercato attraverso scorciatoie facili anzi abbiamo ricostruito come sindacato un rapporto negoziale in quattro anni abbiamo realizzato sette accordi interconfederali abbiamo rinnovato i nostri contratti di categoria abbiamo realizzato molti accordi aziendali circa sette mila alcuni sofferta mente non unitario come voi ben sapete
Tutto ciò ha marcato anche una forte iniziativa dello
Alcuni apporti sofferto a mente comunitari perché c'era il mentre noi gli amici della CISL pigiavano sull'acceleratore che qualcuno tirava il freno a mano
A volte i risultati sono stati modesti ma a volte no il segno comunque innegabile di una ripresa del sindacato
In barba a chi a destra come a sinistra voleva il sindacato morto e sepolto superato non rappresentativo subalterno e allora abbiamo detto con i compagni delle categorie meglio un contratto aziendale anche non eccelso
Culturalmente e sindacalmente che niente tanto più quando il bilancio registra sei sette mila corpi aziendali
Meglio allora queste vecchie scarpe rotte
Di andare a piedi nudi con il rischio di prestare qualcosa di sgradevole
Belli o questi apporti per poter dire al patronato privato che tre anni fa ci aveva gridato
No alla contrattazione integrativa
Ma chi è più rappresentativo
Della propria base sociale noi o voi con i posti sono associati che firmano molti accordi aziendali in barba ai vostri ditta
Ma soprattutto come UIL celebriamo questo congresso
Forti e sicuri delle nostre radicate convinzioni intuizioni
Mi riferisco al lavoro di partecipazione che deve avere un sindacato in una società moderna mi riferisco ai valori della solidarietà
Intesa non in termini astratti o ideali ma come concreta e rigorosa sintesi fra tutela degli interessi dei nostri organizzati e difesa dei diritti più ampi del cittadino dell'utenza
Mi riferisco alla funzione positiva
Delle politiche di concertazione per un sindacato moderno in una società industriale avanzata e complessa
Queste posizioni queste convenzioni noi riconfermiamo
Senza esitazioni e neri spingiamo anche l'interessata e caricature
Le interessate caricature dei modernisti di destra
Che vorrebbero interpretare il sindacato della gestione come uno strumento da valorizzare euro a coccolare se addomesticato alla cultura liberista purché non morta come Canetti da salotto
Respingiamo le interessate caricature dei modernisti di sinistra
Quando sono incapaci di fare i conti con la propria storia la propria tradizione anche quando fallimenti ideologici o di dottrina o di esperienze politiche di cui si sono avverati per anni ha rotto lavoro addosso rischiando di travolgere la loro sofferta
Certamente onesta ma lenta troppo lenta rimeditazione
Le nostre convinzioni sul ruolo delle politiche del sindacato
Affondano nella nostra tradizione culturale
Che è la tradizione culturale dell'Europa occidentale laica e progressista
Ma guardano anche e soprattutto al futuro di questa terra di una società industriale complessa in tumultuosa evoluzione sono le idee che hanno fatto forti e rispettati anche se non privi di problemi come noi i sindacati dei lavoratori delle grandi democrazie dell'Europa nord-occidentale
Non credo allora sia un delitto né tantomeno un castigo per i lavoratori italiani se vogliamo vestirci di questi abiti politico sindacali
Piuttosto che vestirci con cappotto rivoltato acquistato ai Magazzini boom di Mosca
Abbiamo indicato
E lo ha fatto bene Giorgio nella sua relazione alcune centralità per costruire o ricostruire un orizzonte strategico la nostra azione quotidiana
Sulla quale non vale l'impegno di questo gruppo dirigente per motivare l'interesse delle giovani e future militanza
Alcune di queste cose mi sembrano prioritaria per la loro importanza di prospettiva per il loro legame con il contingente
Il Mezzogiorno innanzitutto e non ha bisogno di vecchie rimasti catture l'aggancio con l'Europa che sta per decollare che rischia di sfuggirci
La qualità dello sviluppo che vogliamo perseguire per riconciliare progresso economico rispetto della natura e vivibilità delle città la contrattazione rinnovata nei modelli e nei comportamenti e nei contenuti
Il sindacato ai cittadini i loro diritti offuscati
Sono tutti i filoni di un unico ragionamento e non si può spezzare senza cadere in contraddizioni il congresso dovrà insistere
Proprio su quest'ultimo punto perché ciò qualificherà anche il nostro impegno sul resto
Il sindacato dei cittadini non è uno sportello dei servizi né tanto meno un mero strumento di pura denuncia è una proposta politica
E questa è una scommessa che dobbiamo vincere amici e compagni contro tutti e soprattutto contro i conservatori per non decapitare un domani le ambizioni di queste importante congresso
Il lavoratore non cessa di essere tutelato come prestatore d'opera contrattare rimane il nostro mestiere
Ma il lavoratore va anche difeso come soggetto sociale quando ha versato emarginato colpito il sindacato aumenta così la base della sua rappresentanza sul piano dei soggetti dei compiti degli obiettivi che non possono più essere sonori vendicativi e contrattuali
Se questi sono i nuovi orizzonti può al tempo stesso loro sindacato essere anche fortemente conflittuale antagonista di un sistema economico e sociale di cui può essere soggetto di gestione per migliorarlo la nostra risposta è no
Ogni ambiguità su tale campo finirebbe per accrescere il numero la vecchia sconfitte
è un impegno nuovo che proponiamo ma non estraneo alla tradizione del movimento sindacale italiano
Lo collega alle più genuine origini il sindacato italiano è nato come camere del lavoro e non come corporazioni di mestiere
Le progenitrici delle Camere lavoro lo so sono stato anche le società di mutuo soccorso di mazziniana
E garibaldina memoria l'espressione cioè di un sindacato di popolo e non della difesa a volte esasperate dei cui lista degli interessi di mestiere altro allora di un'associazione di dame della San Vincenzo
Ci sono i diritti dei calpestati
Degli utenti dell'anziano dell'handicappato dei senza lavoro degli inquilini
Degli sfratti sfrattati ingiustamente dei malati degli inquinati dei soggetti deboli del mercato lavoro del dell'immigrati
Terreno vasto e complesso dove possiamo esaltare nel contempo il valore principe della nostra missione della quale siamo nati cioè la solidarietà
Elesse erede al tempo stesso soggetto di partecipazione e di governo di cambiamento della nostra società e del Paese
Non saranno certo allora alle adunate in piazza dell'esercito dell'emarginazione questo sì mi sembra l'esercito della salvezza di americana memoria
E nemmeno un volontariato solidaristico a produrre infetti automatici su questo vasto campo se non mettiamo in discussione l'impalcatura delle strutture pubbliche
Chiamate a rispondere a questi bisogni con tutte le loro inefficienze e gli sprechi disordini le corruzioni diffuse se non mettiamo in discussione in queste strutture i metodi di gestione i comportamenti di lavoro sì compagni e amici anche quelli e perché no anche quelli sindacali
Per porsi insomma
Alla testa e al centro come diceva Adriano del cambiamento e della trasformazione ma attenzione
La scelta politica di fondo è e rimane la ripresa della politica di concertazione
Siamo per una politica di concertazione e di tutti e sottolineo tutti i redditi perché in quel contesto
E possiamo porsi come soggetto di cambiamento perché eliche possiamo costringe il padronato a rigettare insani propositi di contrapposizione frontale col movimento sindacale
Ai suoi tentativi di morta di mortificare la stagione contrattuale i lavoratori italiani può artefici di questa in sperabile
Ripresa economica italiana lavoratori italiani che oggi sono ripagati con una retribuzione media inferiore del trentacinque per cento di quella dei loro colleghi tedeschi
Siamo per una politica di tutti i redditi di concertazione perché è la sola moderna efficace risposta coerente ed organica per tenere sotto controllo nel contempo l'inflazione purtroppo in ascesa difendere il potere di acquisto dei salari praticare una equa politica fiscale
Aiutare le risorse accumulate a trovare la strada dal Mezzogiorno in investimenti produttivi mirati e finalizzati
All'occupazione
E anche al tempo stesso valorizzare di questa ricchezza la produce in termini di quantità e di qualità
E anche perché non abbiamo preoccupazione alcune e in questo contesto che posto che possono trovare giuste ragioni di prospettiva e di competitività
E di efficienza
Tutte le aziende vere li aziende che rischiano e producono ricchezza e lavoro e non quelle che producono speculazione ed assistenzialismo di tutto questo ha bisogno del sistema Italia di un ordinato sviluppo di un sistema di relazioni sindacali moderne un sindacato allora che sappia anche decidere democraticamente
Certo decidere ma con rapidità rapidità di decisione attraverso un sano esercizio della delega e consenso populista di massa fanno fatica ad andare d'accordo
Un sindacato democratico che fa contare gli iscritti discute discute ma decide un sindacato invece tormentato da ritardi strategici da vecchie mentalità un sindacato legato alle situazioni movimentista è si isola si emargina si condanna all'immobilismo rischia di non fare i contratti rischia allora di non essere più sindacato ma animatore di protesta
Sono due modi allora quelli che si confrontano due mondi diversi di fare di intendere il sindacato e allora qui non c'entra niente
L'autonomia culturale il condizionamento esterno il clima elettorale perché queste un conto che non abbiamo ancora fatto dal quattordici febbraio dell'ottantaquattro
L'unico allora ringraziamento
E debbo fare al compagno trentini e di aver posto per la prima volta dall'ottantaquattro
Con durezza ma anche con precisione i motivi veri decide dividono
E ci separò non strumentalmente ma strategicamente e si quale dovremmo certamente confrontarsi con franchezza con lealtà
Così in Serie sforzi unitari ma anche caro Bruno compiuto la Ranza e se mi è consentito anche con qualche presunzione intellettuale pedagogica in meno e con qualche proposta concreta in più come economista ma anche con intelligenza sindacale ha fatto l'amico Marini e anche con un po'più di rispetto
Fra di noi dato che si imbocca spesso la dignità del rapporto fra compagni
E concludo e a questo proposito allora voglio fare un ringraziamento
Al popolo voi
Alle donne e agli uomini di questa organizzazione che ieri hanno seguito attentamente e civilmente un confronto aspro
E hanno anche applaudito il compagno trentini ma non perché lo condividevano perché questo popolo è fedele all'insegnamento di volte e anche questo appartiene alla nostra storia un insegnamento che non sempre è stato applicato nel movimento sindacale nei nostri confronti e in particolare nei confronti del nostro segretario generale Voltaire diceva e voi la lo ricorderete e io sono con lui nel rispondere a Bruno non condivido niente o poco di quello che tu dici va be batterò fino alla morte perché tu lo possa continuare
Molte
Molte grazie Silvano Veronese
Oltre che essere bravissimo io non avrei mai creduto che Silvano conoscendolo da tanti anni riuscisse a dire così tante cose in così breve tempo grazie
Avrà fra poco la parola un rappresentante
Del Movimento federativo ma prima vorrei darvi qualche informazione la commissione per la mozione finale è convocata per questa sera nella hall dell'Hotel Excelsior poi sceglierà la sala opportuna alle ore diciannove
Questa mattina noi avremo dopo il prossimo intervento l'intervento del dottor Patrucco vicepresidente della Confindustria
Dopo di lui parlerà il segretario confederale Piero Larizza
Poi Silvano Miniati
E poi verso le tredici penso di poter arrivare chiediamo un intervento al ministro Vizzini ringraziandolo sia per l'intervento sia anche per essere ultimo assicurandogli però la nostra presenza alla nostra attenzione grazie è presente appunto per il Movimento federativo Giovanni Moro non ha bisogno di presentazione
Il che mi consente anche di risparmiare tempo lo ringraziamo moltissimo di essere venuto e di rivolgere la parola al convegno dal Congresso grazie
Grazie presidente cari amici e compagni della UIL
Caro Giorgio io sono molto lieto di portare il vostro congresso il saluto la solidarietà
Del Movimento federativo democratico perché in questa fase della vita del Paese risulta ogni giorno più chiaro il grande ruolo le nuove responsabilità che le confederazioni sindacali e i movimenti di cittadini come quello che io rappresento si trovano a dovere
La crisi di rappresentanza dei partiti del sistema politico la frammentazione del consenso
La difficoltà di fare leggi che interpretino le istanze del bene comune e superino gli interessi particolari la impossibilità per lo stato di attuare le sue decisioni attraverso i suoi apparati e di garantire per tutti e nella quotidianità i diritti che proclama e riconosce nelle sue leggi
Il contrasto sempre più stridenti tra la coscienza collettiva di appartenere alla quinta potenza industriale del pianeta e servizi da Terzo Mondo in cui si viene trattati come sudditi e non come sovrani
Tutto questo secondo me chiama le forze sindacali e le forze politiche non partitiche che sono fuori dalle istituzioni e che rifiutano logica di schieramento come la mia
A una vera e propria responsabilità di governo del paese
Abbiamo una responsabilità come voi avete detto proprio nel far funzionare l'Italia e specialmente la pubblica amministrazione
Io non credo che si tratti di sostituirsi ai partiti o di rivendicare rispetto ad essi una specie di primato morale
Si tratta di prendere atto lucidamente
Che il sistema politico tradizionale non ha più le energie per autoriformarsi e che l'unica possibilità che c'è di portare a termine il positivo processo di razionalizzazione della vita politica che si è aperto con tanti travagli
Non sta tanto nel cambiare le regole del gioco quanto nel cambiare il gioco spesso allargando l'area della politica a nuovi attori sociali
E accettando la loro diversità rispetto al sistema della democrazia rappresentativa come un fatto fisiologico e non patologico come una fonte di energia preziosa e non come una minaccia
Questo significa che i partiti devono accettare che il loro potere si è ridotto
E devono fare i conti con una realtà sociale più viva più ricca e piovuto a mamma di quanto non fosse all'alba della Repubblica
Una realtà che è impossibile governare solo dal Parlamento da Palazzo Chigi o dai consigli comunali dalle delle Province e delle Regioni o non mi scandalizzo che i partiti non si accorgano di queste cose che pure sono elementari e che pensino a un attentato alla loro mai sta sono preoccupato però della possibilità che essi vengano travolti da processi sociali che non vendono spesso non capiscono e non prendono sul serio
Credo che questa preoccupazione per il destino della democrazia sia un altro elemento che ci deve accomunare
E penso che anche per questo ci troviamo sindacati e movimenti a dover assumere nuove e più gravi responsabilità di governo del paese questo senso di responsabilità
Ha fatto sì che fossimo insieme nelle piazze d'Italia ad esempio il dieci maggio per lo sciopero generale contro i ticket per una sanità più umana e più efficiente
Come ha fatto sì che insieme decidessimo di costituire negli ospedali italiani comitati per censire rimuovere gli enormi sprechi di risorse umane tecnologiche finanziarie che sono una delle più grandi piaghe
Della pubblica amministrazione o che l'ottantesimo perché né i contratti del pubblico impiego ci fossero elementi che rendano la nostra pubblica amministrazione all'altezza della situazione
Ma molte cose restano da fare e vanno fatte in fretta
Mi sembra di poter dire che questo congresso sta rappresentando una tappa fondamentale su questa strada perché qui è in discussione non il se far funzionare l'Italia ma il come realizzare questo obiettivo
Ed è proprio sul come che è necessario e urgente confrontarci capire e agire
Io voglio dire a Giorgio Benvenuto e non è un atto di cortesia ma se mai è la prosecuzione di una riflessione comune che ho molto apprezzato alcuni temi fondamentali della sua relazione temi
Che considero un importante contributo sul come far funzionare in Italia il primo di questi
è l'attenzione che è rivolta al cittadino comune
Certe volte leggendo i giornali sembra che in Italia ci siano solo yuppie ed emarginati
E che tutti gli altri stando mediamente bene o mediamente male non abbiano grossi problemi io sono convinto invece che chi la pensa così si condanna non vedere che è proprio il cittadino comune il cittadino medio
Che non accetta più di essere trattato come un suddito nell'area dei servizi nel rapporto con lo Stato è cittadino comune che sta chiedendo e spesso imponendo che tutto funzioni secondo il criterio della tutela dei diritti
E non secondo quello dell'assistenza o quello del favore o della clientela
La lotta che facciamo riguarda una grande maggioranza dunque non alcune minoranze svantaggiate
E solo a questa condizione cioè a condizione di prendere sul serio tutti coloro che non sono emarginati ma che lo potrebbero diventare alla prossima crisi economica
Che possiamo far sì che non accada più che è un handicappato debba viaggiare nella modernissime Ferrovie dello Stato nel vagone delle merci
Il secondo punto di forte consenso con la relazione di benvenuto riguarda gli scioperi nella pubblica amministrazione
Credo che sia inderogabile l'approvazione da parte del Parlamento della legge di regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici
Bisognerebbe che qualcuno dicesse al ministro Donat Cattin e se ha osservazioni da fare le faccia male faccia in fretta e ai deputati che se hanno da discutere lo facciano ma in fretta perché la materia con cui hanno a che fare scottante
Si tratta delle condizioni di vita di milioni di cittadini messi a repentaglio da agitazioni che non colpiscono quasi mai la controparte ma sempre e comunque i cittadini
Tutto questo come sapete bene diventa particolarmente drammatico negli ospedali
Dove il cittadino malato viene abbandonato nelle corsie e diventa un vero e proprio ostaggio di un sistema istituzionale che gli è nemico anche in condizioni normali
Come sapete il Movimento federativo democratico attraverso il Tribunale per i diritti del malato si batte da tempo contro gli scioperi negli ospedali e di recente ha lanciato la proposta di convocare le parti attorno a un tavolo al di fuori degli interessi particolari per studiare in che modo
Queste situazioni di abbandono e di sofferenza inutile si possano evitare per il futuro
Certo è un punto di riferimento fondamentale
Il fatto che CGIL CISL e UIL il dieci maggio abbiano deciso di non attuare lo sciopero generale negli ospedali
Sono convinto peraltro che la decisione è maturata ieri a seguito dell'incontro tra i medici
E il ministro De Lorenzo di sospendere lo sciopero annunciato per i prossimi giorni sia un successo vostro e nostro
Sì è un successo comune anche se iniziale
Sulla strada del riconoscimento che gli ospedali non possono essere considerati un qualunque campo di battaglia perché i morti e i feriti stanno sempre e comunque da una parte sola quella dei cittadini
Terzo punto di consenso con la relazione di Giorgio Benvenuto riguarda la necessità della formazione della qualificazione della riqualificazione degli operatori della pubblica amministrazione
Io personalmente Giorgio mi spingere più avanti le parlerei della necessità di una grande strategia sulle risorse umane in questo settore
Cioè il riconoscimento sostegno e formazione della più preziosa risorsa che ci possa essere per lo sviluppo di un Paese e questa risorsa c'è cari amici e compagni non è vero che non c'è
Andando in giro per le scuole gli ospedali di aziende pubbliche si trova gente molta gente che fa o che è disposta a fare molto più del proprio dovere perché le cose funzionino lavorando oltre il mansionario facendo un orario più lungo del dovuto e spesso anche mettendoci il proprio denaro come succede spesso negli ospedali per medici e operatori
Che si tassano per comprare i cartellini di riconoscimento o per riverniciare i reparti o per acquistare strumenti essenziali che mancano
è chiaro che ci sono anche i fenomeni di De processione all'inflazione di imboscamento e di corruzione ma è veramente difficile evitarli se non c'è nessuna cura per le risorse umane
Se non c'è il riconoscimento della funzione sociale che viene svolta se il personale drammaticamente carente se gli accordi e i contratti non vengono attuati dalla parte pubblica se permane una concezione del lavoro legato all'idea di un posto da occupare
E non a quella di una professione da svolgere se si continua a considerare il lavoro degli sportelli visti degli infermieri dei portalettere degli autisti come il più semplice e non a suo modo come il più difficile
Se non c'è comunicazione tra le strutture se il lavoro di équipe viene considerato una cosa da marziani se lo spirito di iniziativa viene punito anziché favorire io sono profondamente convinto che non ci sarà un manico azione dei servizi senza una contestuale riforma dei modelli professionali nella pubblica amministrazione incentrata sull'assunzione diffusa
Di responsabilità personali e di un sistema di doveri sociali a fronte di tali diritti
Non si può non riconoscere che su questo tema anche per merito della UIL il sindacato ha fatto enormi passi avanti negli ultimi anni
Ma c'è ancora molto da fare per superare resistenze e opposizioni o anche solo pigrizia che si frappongono al raggiungimento di questo obiettivo
Cari amici e compagni della UILM prima di concludere permettetemi di affrontare un ultimo argomento
Il titolo che avete dato al vostro congresso che a me piace molto far funzionare l'Italia un'ambiguità che credo che sia utile cercare di chiarire
Non vorrei infatti che si intendesse questo far funzionare solo in termini di efficienza dei meccanismi amministrativi o di resa economica dei servizi non vorrei insomma che si intendesse solo una efficienza e non anche o soprattutto la efficacia dico questo perché in Italia oggi molti pensano che l'efficacia dei servizi sia una conseguenza automatica della loro efficienza purtroppo come sapete bene questo non è vero
Si possono realizzare servizi gestiti come aziende e continuare a trattare i cittadini come pacchi postali
Come un elemento di disturbo come un sovrappiù come dei sudditi a cui fare favori oppure nel migliore dei casi solo come clienti che acquistano un prodotto chi parla dei cittadini sono in termini di utenti
Secondo me non esce da questa logica lo dico in una sede sindacale dove esso questo problema scelte non è solo terminologico questa logica è pericolosa per me non solo perché rischia di portare a risultati paradossali ma soprattutto perché nasconde il fatto politico più importante a mio parere degli ultimi anni
E il fatto è questo che la gente del nostro Paese non chiede soltanto che la tutela dei suoi diritti sia il criterio centrale del governo della democrazia
Ma afferma la propria titolarità
A dire quali sono questi diritti e ad agire per questa tutela chiede di vedere riconosciuta questa soggettività e vuole essere considerata un interlocutore di pari dignità dei poteri tradizionali
Io non sto parlando di ideologia o di sogni ma della realtà quotidiana del nostro paese in cui sempre più spesso lo stato sociale difensore sviluppato grazie alla presenza attiva di cittadini organizzati nelle più diverse forme
E che svolgono vere e proprie funzioni di governo della realtà sociale pensate tanto per restare un tema molto caro a voi come a noi e che anche Francesco Cardella ricordato poco fa
A che cosa sarebbe la lotta alla droga in Italia
Se non ci fossero cittadini che organizzano comunità per il recupero dei tossicodipendenti o che cacciano gli spacciatori dai quartieri e dalle scuole
Se non ci fossero i cittadini cose fondamentali come la prevenzione e il recupero dei tossicodipendenti
Rischierebbero di restare solo chiacchiere
Sempre di più nel nostro Paese ci sono funzioni indispensabili che i cittadini svolgono e vogliamo svolgere in quanto tali e che nessuno può surrogare
I cittadini si stanno prendendo un posto autonomo e specifico nella grande strategia di tutela dei diritti che vede impegnati molti soggetti primo tra tutti il sindacato e che ne deve vedere impegnati sempre di più ciascuno con le proprie funzioni e le proprie responsabilità
Cari amici e compagni quando voi parlate di sindacato dei cittadini
Io tendo a pensare che questa espressione anziché alludere a forme nuove di Tanzi indaga lirismo che voi stessi escludete rifiutate
Esprima la scelta del vostro sindacato di riconoscere e sostenere la titolarità dei cittadini alla tutela dei propri diritti
E di avere cittadini organizzati come necessaria sponda della vostra azione o come terzo interlocutore tra istituzioni e sindacato sulla grande frontiera dei servizi pubblici e sociali ciò significa riconoscere e accettare anche la diversità dei punti di vista di partenza e degli interessi a medie immediati dei lavoratori e dei cittadini
E di far sì che questa differenza sia un elemento dialettico necessario per far vivere la democrazia nella dimensione quotidiana e per raggiungere obiettivi che sono certamente comuni
Per quello che ci riguarda noi auspichiamo che questo rapporto non facile e non ovvio non sempre ovvio tra cittadini e lavoratori dei servizi sia gestito no nella logica dello scontro ma in quella dell'alleanza
Se ci deve essere come c'è una dialettica che ci sia ma nel quadro di aspirazioni interessi comuni se ci deve essere qualche lite come ogni tanto c'è che ci sia ma noi dobbiamo fare in modo che sia una lite in famiglia questa io credo e la grande responsabilità che abbiamo in comune e che ci deve vedere sempre di più legati buon lavoro
Molte grazie a Giovanni Moro
Il devo avvertire il congresso che il dibattito sull'Europa novantadue previsto in calendario
Come Europa novantadue il ruolo del sindacato si terrà alle ore diciotto nella Sala Volpi
E nella sala Volpi non per motivi di assonanza ma per motivi per altri motivi sarà moderatore la volpe
Parteciperà a questo dibattito è assicurata la partecipazione a questo dibattito del ministro per le Politiche comunitarie Romita
E del presidente del Comitato economico e sociale della comunità Alberto ma sprone
Naturalmente sono anche presenti i sindacati europei ci sono i parteciperanno interverranno nel dibattito soprattutto anche i sindacalisti della Spagna della Francia e della Germania
Detto questo dato questo doveroso avvertimento sarò grato al dottor Patrucco se vuole intervenire
Grazie
Grazie dell'invito come avete fatto ormai credo sia una
Una qualche tradizione che la non tanto tempo sesta orata che
Un rappresentante di Confindustria partecipi
Ai lavori del congresso della UIL lo fece
Il presidente della Confindustria Luigi Lucchini
Partecipando ai lavori del vostro congresso di Firenze
Sono particolarmente lieto di poterlo fare oggi io cui a Venezia
Forse un momento diverso
In un momento in cui esiste un tavolo di trattativa aperta tra
Confindustria CGIL CISL e UIL
Ma non per questo non credo che sia una buona opportunità quella che Giorgio Benvenuto ho voluto offrirmi invitandomi a parlare questa mattina
Al vostro congresso perché io credo che ogni volta in ogni occasione in cui ci sia possibilità di comprenderci possibilità di dibattere possibilità di chiarire reciproci punti di vista
Credo che non sia un'occasione che da nessuna delle parti in questo momento in particolare possa essere persa
Mi consentirete allora di
Di dire un primo motivo per cui io sono venute sono venuto qui con grande piacere
Perché lo slogan con cui avete voluto titolare questo vostro congresso è uno slogan
Che non può non vederci ragionare insieme
Far funzionare l'Italia
è un problema che riguarda sicuramente i rappresentanti dei lavoratori
Ma è un problema che riguarda in misura quanto meno analoga i rappresentanti degli imprenditori
E allora voglio dire cominciamo a fare qualche riflessione su questo tema
Io ho seguito con molta attenzione sia lunedì scorso pur arrivando in ritardo mare leggendo in questi giorni in relazione di Giorgio Benvenuto
Sì anche gli interventi che hanno seguito la relazione di Giorgio Benvenuto mi consentirete essendo forse l'unico che da parte datoriale
Prende la parola all'interno di questo vostro congresso di esprimere il nostro punto di vista il mio punto di vista in alcune occasioni
Giorgio contenuto ci ha chiesto di far funzionare l'Italia
Ha chiesto di far funzionare l'Italia
Io la prima domanda che voglio farmi farci fargliela ma dettagli in realtà funziona
Il problema è come funziona questo iter
Cioè l'Italia se noi dovessimo misurare con tutte le cose condivido molte delle cose che ha detto Giorgio vero problema è che l'Italia funziona ma funziona in un modo anomalo
E non funziona e voglio dire i individuare a mio modo di vedere soltanto la compose la contrapposizione tra pubblico e privato
Come elemento del dualismo fondamentale di questa società
O dell'anomalia del funzionamento di questo Società cioè uno stato che non è capace di rispondere è un mercato che tutto sommato s'arrangia anzi addirittura in alcune parti della razza De Giorgio Benvenuto travalica interviene FIAT mi pare un'analisi un po'troppo semplicistico
Voglio soltanto dire che non c'è soltanto questo dualismo oggi in Italia ci sono tanti dualismo
E questi tanti dualismi S a mio modo di vedere rappresento no uno delle aree di cattivo funzionamento del nostro Paese
Cioè voglio dire c'è
Il grande e il piccolo all'interno dell'economia ed è un dualismo importante
C'è il pubblico il privato
C'è chi opera sul mercato all'interno del nostro mondo c'è chi opera sul mercato interno che opera sul mercato internazionale
C'è chi opera per esempio su un mercato aperto all'interno dell'economia italiana e che opera su aree di protezione
Su RAI indette di posizione ormai consolidate difficile da rimuovere
C'è chi aggiunge sempre c'è sempre una velocità diversa
Tra la velocità dell'economia la velocità della politica
Allora vedete perché io non non soltanto legato l'esistenza del rapporto tra pubblico e privato perché credo che all'interno di questi dualismi e lessi e l'essere di questi dualismi
Ha fatto sì che ognuno che sta all'interno di una parte del sistema
Cerchi di muoversi e cerchi di portare a se stesso il massimo dei vantaggi tigli derivano di essere parte
Di uno di questi dualismo
Ne derivata in sostanza una società tutto squilibrato
Questo è il problema vero
Squilibrata nei diversi comparti squilibrata tra grande e piccolo squilibrata tra chi si muove sul mercato internazionale che si muove sul mercato interno
E se mi consentite e qui voglio fare una riflessione che è un po'diverso rispetto alla riflessione che è stato fatte da una società
Che ha fondato il suo modo di essere su due patti che se mi consentite sono due patti scellerati
Il primo patto scellerato
E quello tra uno Stato che ha Secondo me corruttore correttamente
Varato le grandi riforme
Correttamente nel momento in cui esse furono varate sì
Quello fu un momento di grande riformismo sociale
Salvo poi a fare un patto scellerato per cui coloro che dovevano gestire le grandi riforme
Erano in sostanza o in grande sostanza
Quasi ed esclusivamente numeri quantità di persone che venivano immessi all'interno dalla pubblica amministrazione
Senza considerare se queste persone avessero la qualificazione la professionalità l'efficacia per rispondere a bisogni dei cittadini che in quel momento stavano montando
Se voi pensate la diva indica occupazionale degli anni Settanta cari amici noi troviamo che su un milione cento mila persone in più
Occupate all'interno del sistema economico italiano ottocento mila sono state la crescita della pubblica amministrazione trecento mila nel discorso della del restante parte dell'economia banche e impresa
Ecco allora voglio dire questo a mio modo è un primo patto scellerato per cui pagati poco per fare poco
Il secondo patto scellerato su cui si è retta l'economia italiana
E che è stato garantito da parte di alcune forze politiche ad alcuni ceti sociali il compito o quanto meno è stato garantito il diritto
Di evadere totalmente le tasse questo è stato il secondo patto scellerato su cui si sono giocati il consenso politico nel corso degli anni sessanta settanta gran parte del sistema politico italiano e dietro ogni patto scellerato di questo tipo cari amici ci sono nomi cognomi e mandanti
Allora il problema è di capire se oggi per far funzionare meglio l'Italia questi patti scellerati
Sono pronti per essere rimosso allora consentitemi di dire una prima cosa e di rispondere al ministro Formica che ieri qui è venuto a dire cose che a mio modo di vedere con questi due patti scellerati non hanno assolutamente nulla a che vedere cioè io ero convinto che un ministro socialista venisse qui a fare un discorso in cui per la prima volta questo patto scellerato su cui mi pare che neppure questo partito ha potuto godere di qualche vantaggio
Olga poco di questo tipo di vantaggio venisse qui a rompere questo patto
E invece siamo venuti qui ad assistere ad una affermazione che io trovo di una pesantezza e di un errore strategico perché deve definire la politica fiscale di questo paese drammatica cioè è venuto a dire che l'elusione e ancora più grave dell'evasione
Cioè venuto a dire che lo Stato oggi si arrende
Di fronte a coloro che non pagano le tasse e che reputa utile andare ancora scremare coloro che tutto sommato chi più chi meno ma le tasse già le paga ed è emerso dal sommerso
Vuol dire che abbiamo abdicato definitivamente per la lotta contro l'evasione
Ma vedete cari amici vedi caro benvenuto
Noi vorremmo capire quando tu parli di riformismo di quale riformismo stiamo parlando cioè se parliamo di un riformismo come quello di di chi partendo dalla come si può dire dalle matrici socialiste democratiche
Fa i conti con la modernità del sistema fa i conti con l'industrializzazione fa i conti con la modernità
Oppure il riformismo di chi è ancora legato delle concezioni consentitemi di dire assai dietro industriale dentro anticapitalistica vetro anche gli ultrà liste cioè qual è il riformismo nel quale stiamo parlando nel momento in cui affermiamo che l'evasione
E meno importante che le illusioni
Ha toccato il tema degli ammortamenti anticipati il ministro Formica
Ma voglio dire ma forse non ha capito che gli ammortamenti anticipati non è un sistema con cui fare più utili
Ma sarà una forma di finanziamento di autofinanziamento delle imprese che nella stragrande che vanno destinate in quanto non distribuiti vanno destinati ad accrescere la capacità di investimento del sistema
Allora vogliamo fare il riformismo anti Investimenti
è questo il tipo di riformismo nei confronti del quale oggi vogliamo muoverci
Beh francamente mi pare mi paiono queste cose molto datate molto vecchie credo che se oggi dobbiamo ragionare in termini di riformismo in termini di rilancio di una cultura moderna
Liberaldemocratica in cui credo che poi ci troviamo in termini ideologici e culturale beh credo che i passi debbono essere assai più pesanti
Io credo che oggi la vera area su cui incidere è la rottura di quel patto scellerato lo ripeto su cui si è retto gran parte del consenso politico e che oggi è quello di rimuovere le aree di evasione
Di evasione di tipo fiscale di tipo para fiscale di tipo contributivo di evasione dirette di evasione indiretta non lo dico perché so che questo congresso è sensibile ai problemi dell'evasione lo dico perché faccio l'imprenditore è semplicemente perché so che coloro che evadono le tasse sia l'imposizione di retta sia l'imposizione indiretta per me rappresentano una forma di concorrenza sleale
Io per quanti investimenti riesca a fare per quanta produttività riesca immettere all'interno delle mie imprese non riuscirò mai ad essere competitivo contro coloro che pagano le tasse non pagano i contributi questo lo voglio dire in termini molto precisi per difendere varate per difendere i miei interessi prima ancora che un problema di equità ma voglio subito aggiungere un'altra cosa io non ho sentito una parola una che una sul fisco come strumento di sviluppo
Cioè non solo fisco più equo e su questo ragioniamoci sappiamo che quando abbiamo iniziato il confronto tra noi e voi abbiamo trovato molte convergenze ma voglio dire anche un fisco da utilizzare di più per lo sviluppo
Ma mai così
Voglio dire in tutti i Paesi del mondo oggi noi abbiamo visto che lo strumento fiscale sta diventando uno strumento importante di politica industriale oltre che essere lo strumento cardine di politica economica
E il mezzo attraverso il quale lo Stato cerca di come si può dire razionalizzare i suoi comportamenti utilizzando la leva della distribuzione della
è ma allora il fatto che in questo momento il fisco non venga utilizzato come strumento di politica industriale per me è di un'altra drammaticità folle
Perché significa che all'interno esiste una volontà all'interno vuol dire del quadro complessivo esiste ancora una volta una volontà mirata a gestire la politica industriale attraverso interventi di tipo politico discrezionali piuttosto che con interventi di tipo automatico e noi sappiamo bene che permettere anche un po'di moralizzazione all'interno del sistema politico italiano l'unica strada è quella dell'automaticità degli interventi chi ha diritto a diritto che non ha diritto non ha diritto rispetto alle cose che le leggi stabiliscono
Ecco allora voglio dire queste mi paiono che siano cose che oggi da un ministro delle Finanze di questo governo ci saremmo potuti sentire tutti quanti per far funzionare meglio l'Italia cioè una politica fiscale per altri per come si può dire giocare la carta dello sviluppo
E per cambiare l'assetto all'interno dei meccanismi di viste di recupero e di distribuzione
E mi sarei sentito dire mi sarei sentito sarei stato lieto di sentire dire che era il momento di mettere un po'più di ordine all'interno della situazione fiscale tra le diverse categorie economiche
Mi sarei
Avrei voluto tanto avrei sognato di sentire dire che era ora di smetterla che le cose che ci diciamo al tavolo delle al tavolo delle trattative beni sono finalmente anche accettate dati a responsabilità di gestione politica non siamo noi che di che diciamo che su quei ventotto mila miliardi di oneri impropri l'industria pesa più del sessanta per cento
Allora mi sarei sentito forse un po'più sollevato laddove avessi potuto sentir dire che era più giusto distribuire questo carico tra diverse categorie economiche
Che non ci poteva essere soltanto un'industria che non ci potevano essere altre categorie che fino a ieri avevano un senso fino a qualche tempo fa avevano un senso essere protette in quanto troppo esposte troppo debole ma che oggi certi meccanismi di solidarietà e certi meccanismi di inadeguatezza dovevano essere rimossi
Ti occorreva che tutti pagassero la stessa dimensione di contributi sociali la stessa dimensione di contributi sanitari cioè che tutti quanti contribuissero ai grandi servizi ai grandi consumi pubblici
Ecco tutte queste cose io non le sono sentite dire non le ho sentite dire probabilmente perché credo che ancora non faccia parte
Della cultura di taluni approfondire affrontare questi tipi di problemi
Sono problemi difficili sono problemi tecnicamente difficile da risolvere ma credo che nel momento in cui c'è un sindacato c'è un mondo industriale che credette chiede di far funzionare meglio l'Italia non si possa
Far funzionare meglio l'Italia se non esiste anche un discorso di maggiore distribuzione del carico fiscale all'interno del nostro Paese
Questo credo che sia un problema sul quale dobbiamo dobbiamo riflettere riflettere molto
Voglio soltanto a questo punto fare altre due qualche altre due considerazioni
La considerazione sulla quale io vorrei un attimo farvi riflettere
E che il non avere un sistema fiscale orientato allo sviluppo
E poi ha una conseguenza diretta in un'affermazione che consentitemi non condivido della relazione di Giorgio Benvenuto
Non la condivido quando dice che oggi la presenza dei grandi gruppi di quei pochi grandi gruppi all'interno del sistema economico italiano
E oggi più un fattore di debolezza che non di forza del nostro sistema economico voglio dire che non la condivido per due ordini di motivi non certo per motivi ideologici ma non la condivido per due ordini di motivi
Il primo non la condivido perché oggi o siamo davvero convinti che il mercato sia il mercato globale che sia il mondo che sia la competizione complessiva che sia l'internazionalizzazione del sistema
Quello che è la strada verso la quale l'economia mondiale dei paesi occidentali e con i nuovi cambiamenti anche di alcuni Paesi dell'Est si sta avviando
E allora voglio dire le soglie dimensionali devono essere più leva
Il vero cruccio la vera debolezza dell'economia italiana e che abbiamo troppi pochi grandi gruppi
Questo è il vero problema abbiamo troppi pochi grandi gruppi voglio soltanto ricordarvi che tra le prime cinquecento imprese del mondo tra le prime cinquecento imprese del mondo di italiane ce ne sono nove
E di private ce ne sono tre
Ne abbiamo meno della Svizzera
Siamo alla pari col Brasile e siamo la quinta potenza industriale del mondo
Allora il problema non è
Il fatto che esistono poche e ce ne sono troppi pochi
Ed è il fatto che noi abbiamo avuto un sistema economico entri e in principio un problema di carattere fiscale che non ha consentito e non ha aiutato la crescita della piccola impresa
Vedete cari amici su questi vorrei portarvi a fare una riflessione di carattere più complessivo
Il sistema capitalistico italiano è profondamente cambiato rispetto al passato oggi abbiamo di fronte a noi un capitalismo di massa
E e il fatto delle imprenditoria non è più un fatto oligarchico oggi l'imprenditoria è un fatto sociale diffuso
Allora se voi pensate che ogni anno crescono in Italia nascono in Italia trecento mila aziende
Vuol dire più o meno che ogni giorno mille persone decidono di intraprendere un'attività come si può dire autonoma
Decidono di passare dal lavoro di venti dipendenti al lavoro indipendente decidono di giocarsi la propria professionalità la propria capacità confronto con il mercato
Cioè questo sta a significare che c'è stata una svolta epocale nel capitalismo italiano io non voglio discutere se il capitalismo italiano sia ancora un capitalismo democratico un capitalismo Liga ma voglio soltanto dire che a mio modo di vedere rispetto alla diffusione di massa dell'imprenditorialità
E soprattutto delle imprenditorialità industriale noi assistiamo dall'altra parte a una chiusura oligarchica della finanza italiana
Questo è il problema è solo i due nodi
E cioè da una parte un sistema economico e fiscale che non ha aiutato la crescita delle aziende queste centinaia di migliaia di impresa e continuano a nascere a vivere e spesso a morire come aziende nane
Come aziende piccole come aziende che non hanno la capacità di confrontarsi sui grandi scenari dell'economia mondiale dall'altra abbiamo un sistema oligarchico di tipo finanziario guarda caso sistema più legato rispetto all'assetto politico
E allora voglio dire
Mi pare che qui per far funzionare meglio l'Italia non ci sia soltanto un problema di cui anche il sindacato come noi deve farsi carico Grasso il tanto rapporto tra pubblico e privato ma anche il rapporto tra un nuovo modo di fare imprenditoria che sta emergendo si sta sviluppando nuovo modo è un vecchio modo di fare finanza che oggi non è funzionale allo sviluppo
Perché questo è un altro dei problemi che come credo movimento sindacale ma come classe dirigente di questo Paese ma dobbiamo far cicale
E anche le concentrazioni industriali caro Giorgio
Vedi
Io credo che la prima cosa importante su cui abbiamo idee chiare
E che l'imprenditoria è un'impresa come le altre
Ed è un'impresa che deve fare profitti che deve fare Investimenti che deve crescere perché noi abbiamo visto che ogni volta in cui l'editoria
E diventata debole sull'editoria ci hanno messo le mani i politici
Allora io forse preferisco avere un'imprenditoria sana un'intera anche perché poi molte volte l'editore puro
Quell'editore impuro che abbiamo visto nel passato
Poi molte volte quando si è trovato in difficoltà altro non ha fatto che regalare spazi all'interno delle proprie organizzazioni imprenditoriali a qualche partito politico forse per salvarsi l'anima forse perché avere un po'più tardi
E qualche qualche altra volta l'ha regalata alla P due
Allora voglio dire attenzione perché poi quando io preferisco piuttosto vere un sistema delle informazioni che garantisca il pluralismo
E questo l'abbiamo avuto quando c'è stato maggiore presenza del mondo imprenditoriale non minore presenza del mondo imprenditoriale all'interno dei giornali perché quando la presenza stava fuori che occupava il mondo dell'editoria erano i partiti
Il fatto che oggi siano entrati mezzi finanziari che si ci sia nato un'alternativa rispetto al monopolio radiotelevisivo lo considero importantissimo era dovuto fare l'imprenditorialità privata
L'imprenditorialità sana l'imprenditorialità che con la propria capacità è riuscito a diventare elemento di antagonismo rispetto al monopolio di chi esisteva gestiva il totale dei mezzi ecco allora voglio dire il problema di e di capire
Problema di capire se noi vogliamo un sistema più libero nel senso del pluralismo
E che fa i conti con il mercato oppure più debole e che fa i conti con il sistema politico questa la scelta che abbiamo di fronte hanno
E allora voglio dire su queste cose io credo che un po'di riflessione complessiva per tutti quanti noi valga valga la pena di farla valga la pena di farla anche perché io considero un elemento è un passaggio importante
Questo discorso della crescita forte del capitalismo industriale del nostro Paese
Non voglio fare discorsi ma del fatto che oggi in termini culturali migliaia di persone scelgono di iniziare un attività impropri
Ed è questo secondo me è una rottura è un altro di quei passaggi storici dell'economia italiana
è uno di quei passaggi che ha rotto rispetto alle culture precedenti
Rispetto alla cultura del solidarismo da una parte rispetto alla cultura dell'egualitarismo dalla
Non voglio dire
Che è stata la crisi degli inizi degli anni ottanta
Voglio soltanto dire un'altra cosa cari amici che io credo che oggi in questo Paese e credo che p perché crede nella cultura liberaldemocratica questo sì un successo di dimensioni colossali
Oggi in questo Paese si è affermata la cultura della consapevole
Oggi in questo Paese tutto sommato cari amici
Si è di si sta diffondendo la cultura della società industriali che non è la cultura di chi fa industria ma la cultura di chi crede in certi tipi di valore
E la cultura di chi crede in un rapporto corretto con il mercato
E la cultura di chi crede in un rapporto corretto con la propria professionalità con i propri meriti con la propria capacità ecco voglio dire che queste cose secondo me dovrebbero farci matto farci riflettere anche per dare un certo tipo di risposta
E vedete credo che qui su questi a spetti poi si lega e si possa fondere il nuovo rapporto tra capitalismo e democrazia
Io personalmente ma credo che la stragrande maggioranza degli imprenditori oggi sappia bene che non c'è più una pepita Autore collante del mercato
Capitalismo e democrazia a mio modo di vedere cari amici hanno bisogno di regole hanno bisogno di regole certe di regole moderne
Allora voglio dire su questo tipo di ragionamento nasciamo pronti ad aprire il confronto con chi vuole discutere sulle regole
Avendo però ben chiaro che queste regole non devono essere riferiti a un passato
Non devono essere le come si può dire limitanti della capacità di concentrazione dei gruppi
E sapendo che il vero obiettivo non è quella di battere la posizione dominante
Perché è compito di ogni imprenditore a cercare di acquisire una posizione dominante sul mercato
Il compito di qualunque regola sul mercato è quella di evitare l'abuso della posizione dominante che è il vero elemento di garanzia e che il vero elemento di trasparenza tra mercato e cittadini
Questo è un discorso totalmente nuovo che occorre fare questo è il il nuovo costo il nuovo sistema con cui mixare a mio modo di vedere
Capitalismo e democrazia senza fare come si può dire delle fughe senza fare nessun tipo di travalica azione e sei ragionando sui fatti della modernità
Voglio concludere soltanto facendo due riferimenti di natura più precipuamente sindacale
E sono da la vostra controparte tradizionale sono io che sta dall'altra parte la seduta ai tavoli della trattativa e allora consentitemi di fare due considerazioni non tanto sulla trattativa ma su un discorso un po'più complessi
Giorgio Benvenuto ha detto una frase importante ha detto
Un negozio un sindacato che non negozia
Non è un sindacato un sindacato che non fa corde non è un sindacato
E voglio dire che un po'di riflessione critica sembra che voi la dobbiamo fare adesso basta
Nel senso che io sono convinto che abbiamo negoziato troppo
E vedete quando le parti sociali non occupano gli spazi istituzionali che sono loro demandate
Questi spazi non restano aperti vengono occupati da qualcun altro
Li ha occupati in un certo passato alla magistratura gli occupati oggi sistema politico lista Rio occupando la magistratura
Cioè voglio soltanto dire che tutte le volte in cui non abbiamo avuto il coraggio e la forza complessiva
Giocando più sulle resistenze interne piuttosto che sul guardare avanti di riflettere e di contrattare sul mercato del lavoro di riflettere di contrattare sulle nuove marginalità sulla condizione delle dorso tutte queste cose noi ci siamo trovati una legislazione che influisce su materie che sarebbero tipicamente nostro di tipo disastroso
Basta vedere gli accordi che abbiamo fatto e ringraziando il cielo di accordi e ne abbiamo fatti tanti in questo periodo per cui finalmente qualcuno non parlava più di blackout della relazione industriale tra Confindustria e sindacati
No negli ultimi sei mesi ne abbiam fatti almeno quattro
E abbiamo fatto sempre accordi più avanzati sempre accordi di maggiore interesse per le imprese e per i lavoratori rispetto a quando il sistema politico avesse potuto determinare nel suo passato
Questo vuol dire cari amici che la strada della negoziazione ancora una strada Berta e che questa deve essere praticata
Evitando piuttosto che affidare agli altri il compito di risolvere problemi che sono soli e soltanto nostro e l'ultima considerazione la la faccio su questa trattativa per non sto né a citare fidati né a dare i numeri e l'abbiamo fatto in queste occasioni voglio soltanto però dire una cosa
La UE da sempre propone il sindacato della partecipazione
Io sono convinto che
I movimenti sociali fatti sociali poi io sono un po'un continuista ma i fatti sociali hanno derive lunghe
I fatti sociali hanno bisogno però di essere praticati giorno per giorno
Allora io la domanda che vi voglio fare che faccio me stesso perché poi ogni sera ricorso salvo che uno non sia sciocco e pensi di vivere totalmente delle proprie certezze riflette sulle cose sulle soluzioni da dare il problema
Io mi chiedo se l'attuale assetto della struttura del salario
E funzionale rispetto al raggiungimento che voi o al rispetto agli obiettivi che lui si pone o se la strada per arrivare a un sindacato di partecipazione non dopo a lutto azione su questo su questo obiettivo un obiettivo vostro
Ma non debba procedere attraverso una serie di passi
Che vedono assumere
Come si può dire come preponderanti alcuni fatti che con la partecipazione sono stretti parenti sto parlando del salario di produttività
Sto parlando del salario di qualità sto parlando dei salari legati ai benessere aziendale sto parlando dei dei salari legati a taluni come si può dire schemi
Facili individuabili chiarissimi e che tutti quanti possono verificare e di accordi di questo tipo ne sono stati fatti pochi ma ne sono stati fatti
Ma la domanda che io mi pongo allora è possibile con questa struttura salariale
Muoversi in una logica di apertura per questi spazi
Di questo inizio di salario di di partecipazione o comunque legato ha fatti di tipo più concreto e dipinti tipo più verificabile
Questo secondo me cari amici è l'oggetto di questa trattativa se vogliamo volare alto
Se non vogliamo soltanto cercare di trovare le linee guida per fare i contratti o se non vogliamo tenere atteggiamenti o pensare che poi nel momento dei contratti si arriverà allo showdown finale perché l'abbiamo visto già tante volte
Allora guardate io voglio soltanto concludere con con questo tipo di affermazione
Non è un'affermazione un invito insomma io credo che di fronte all'Europa non ho parlato dell'Europa
Oggi pomeriggio ho sentito che avete questa tavola rotonda
E voglio soltanto dire che in questo è il momento di
Forse non di fare grandi accordi grandi fatte sociale queste sono le cose
Ma che in questo momento in cui si parla di partiti trasversali
Tutto sommato ci sia soltanto un ritorno a lavorare per il futuro
Questa è una società corporativa che si fa frammentando semplicemente perché nessuno sta più ragionando ad un progetto di natura complessiva
E allora tutti quanti cercano di difendere il proprio particolare
E nel momento in cui difendono il proprio particolare Fiesta si hanno tutti fatti degenerativi che non hanno consentito all'Italia di funzionare bene poi dualismi di cui dicevo all'inizio
Allora vogliamo provare un attimo
Noi il movimento sindacale la UIL
A immaginare e progettare il futuro
Credo che questo Paese di fronte alle sfide che aperto abbia bisogno di un progetto complessivo è un progetto che non può essere soltanto nostro ma è un progetto che può vedere protagonisti le forze della della produzione della ricchezza senza nessun patto sociale senza nessuno a bordo di natura corporativa
Ma probabilmente pensare per proporre a chi in questo momento essendo ancora troppo invischiato sulla gestione del giorno per giorno
Sulla legislazione spicciola ci pare di aver perso ci pare che abbia in gran parte perso la bussola della guida del Paese
Recuperare capacità di guida è quello che noi chiediamo al sistema politico ritirarsi dalla gestione a questo sistema politico le forze sociali possono dare un contributo se incominceranno a togliersi dal contingente incominceranno a ragionare in termini di largo respiro
Credo che partono per far funzionare meglio l'Italia bisogna ragionare sulla sfida del futuro grazie
Dottor Patrucco lei è stato
Ampio
Sui problemi
E Franco
Su molte delle cose che ha detto possiamo essere d'accordo su altre no
Per un
Anziano sindacalista come me la tentazione di risponderle subito è grande
Ma il mio incarico di presidente ovviamente non arriva a tanto
Sono sicuro però che il proseguimento del dibattito e la replica che il nostro gioco segretario generale farà al termine del nostro congresso risponderanno come sarà possibile a i problemi e alle sollecitazioni che lei ci ha dato
A me tocca il compito e grato questo compito di ringraziarla vivamente per non aver portato un saluto formale
Ma per aver dato il senso dell'attenzione che ha quanto dice la UIL sollevando appunto ai problemi che ha sollevato grazie
Adesso la parola compagno Larizza segretario confederale
Compagni e amici
Delegate e delegati
Io credo che
Di una cosa
Possiamo essere soddisfatti
Con questo congresso la strategia del sindacato dei cittadini
Io uscita dall'aria delle cose possibili o probabili
Per diventare uno dei poli uno dei riferimenti rinunciabili della prospettiva sindacale in Italia
Tutti i nostri interlocutori
Anche i più critici
Confermano che queste in ogni caso il nodo da sciogliere per tutti
Lo è
Perché viene da impostazioni politiche sindacale legati ad una vecchia concezione del conflitto sociale
E quindi deve fare una lunga traversata mare aperto
Lo è anche perché a percorsi più breve da compiere
Ma deve misurarsi con aree sociali che hanno tanto affinato e diversificato i propri interessi
Da richiedere un elevatissimo e continuo sforzo di mediazione
Noi abbiamo legato
Negli anni settanta la nostra ricerca unitaria alla creazione di un unico modello di sindacato
Non per questo abbiano abbiamo mai pensato mai e poi mai
Di sacrificare la nostra identità il nostro patrimonio di idee all'obiettivo più o meno mitico dell'unità
Ancora oggi io credo
Il problema è quello di non mescolare modelli e identità
E di tener conto che identità confederale diverse anche molto caratterizzante
Possono continuamente verificare l'unità d'azione nella pratica di un modello più o meno accettabile da tutti
Uno dei passaggi politici significativi del nostro congresso e proprio questo
Noi esplicitiamo fino in fondo la nostra identità ma al tempo stesso e come logica conseguenza riapriamo il confronto su un modello di sindacato in grado di misurarsi con l'Italia in proiezione europea
E questo
In fondo il filo rosso che lei canale si è proposte della relazione di Giorgio ed è su di esso
E sul suo significato politico
Che vorremmo misurarci ed essere giudicati
E su questo per la verità
Che ci sentiamo con Franco Marini e con la CISL che non è certo una confederazione portata a mediare sulla sua identità
E su questo
Che vorremmo meglio intenderci con Bruno Trentin ecco la CGIL
Che invece la Confederazione più portata in questa fase
A ripiegare su se stessa di fronte a difficoltà esterne o di natura politica
Lo dico con tutto il rispetto che si deve
Ad una confederazione che veda l'aria culturale e politica di riferimento
Attraversata da un profondo travaglio
E non ci si dica
Che questo travaglio non è un problema che ci riguarda
Almeno
Fino a quando c'è in tutti noi la volontà dell'interesse comune a risolvere insieme le questioni di politica sindacale
Noi in noi questa volontà c'è
La relazione la considera addirittura un presupposto
La nostra proposta
Allora due cose dobbiamo rispondere assenti
La prima
Perché capiamo le ragioni del non possiamo
Dalla sua confederazione
Perché appartengono
Alla natura del suo travaglio attuale
Ma capirle non significa condividerlo
Né tanto meno né tanto meno prenderne in carico nell'agenda di lavoro di tutti
Purtroppo le ragione di quello che abbiamo chiamato l'indecisionismo della CGIL sono riemerse tutte
E purtroppo esseri restano alla fine questione Problemi maledettamente concreti
Se non possiamo significa non potete neppure voi
Allora la situazione diventa paralizzante per tutti
E anche sgradevole per tutti
Certo
Non si media sulle identità
Ma l'identità quale che essa sia
Porta ad esprimere orientamenti concreti
Ed è sugli orientamenti che il confronto deve avvenire
Se non avviene
Si verifica la paralisi
E la paralisi e la vera crisi del sindacato
C'è una seconda risposta che dobbiamo afferenti
E riguarda il discorso dell'autonomia sul quale tanto ha insistito
Bene
Io credo che con questo congresso vai via la Will abbia raggiunto
Una tale maturità di analisi e di proposte
Da considerare del tutto inopportuno
E mi limito a dire inopportuno
Il tentativo di gettare ombra sulla sotto non mia
L'elaborazione
L'elaborazione che noi portiamo al confronto con CISL e CGIL
Appartiene talmente alla nostra storia
Che su di essa abbiamo potuto consulente consolidare una unità interna
Che prima di tutto
Espressione della cultura di un'aria
Che noi definiamo laica e socialista con o senza trattino
E che nella UIL
E soltanto nella UIL trova la sua espressione compiuta
Tutto ciò che dietro la strategia del sindacato i cittadini e dentro la cultura di quest'aria
E noi non siamo autonomi dalla cultura di quest'aria
Perché non siamo autonomi da noi stessi
E non abbiamo nessuna intenzione di diventare
Quanto al riformismo
Non ci si venga a spiegare quale sia quello giusto
Anzi quale sia il riformismo socialista giusto
è una vecchia storia
E non la vorremmo più raccontare
Una cosa comunque appare certa
E se c'erano dei dubbi
Ieri sono stati fugati
Il riformismo di cui parliamo e un riformismo diverso da quello che ancora oggi
Tenta di esprimere la cultura comunista
Crediamo
Che si è anche diverso da quello
Che il dottor Patrucco vorrebbe che fosse
Giorgio
Ha spiegato nella sua relazione cos'è per noi un riformismo
Il tentativo di liquidarla con due battute ad effetto dimostra una sola cosa
è vero
Il riformismo al quale noi pensiamo
E proprio altra cosa del comunismo vecchio e nuovo
E pertanto diverso
Ed è tanto diverso
Che si inventa la scomunica
Rispetto al confronto
Qual è allora il tipo di sindacato
Che corre il rischio di svolge la funzione di galoppino elettorale
Non credo si possa dire il sindacato e i cittadini
Che per sua natura
E per prassi dimostrata
Da sempre alla sua politica parametri socialmente e politicamente riconoscibili
Esso non si limita a vivere
Chi ama celarsi soffrendo nella società italiana
Ma la esprime o almeno tenta riesprima
Il rischio vero
Che lo si chiami
Caro Bettino
Portaborse cinghia di trasmissione lo si chiami come si vuole
Ma se il problema della subordinazione si pone
Il disc ovvero lo corre il sindacato
O quel sindacato
Che commette l'errore di dedicarsi alla rincorsa azione non sa del movimento
E chi ancora si dedica a questo esercizio
Deve sapere che non troverà
Se non con grande difficoltà punti di approdo
E potrà essere continuamente esautorato persino nella sua funzione sociale
Dal partito o dai partiti che frequentano la sua e quello che è successo con il referendum sulla scala mobile
è quello che attenda succedere
In qualsiasi momento in cui l'opposizione politica ha bisogno di tenere aperta la minaccia del conflitto sociale
E si serve del sindacato
Come di un'arma impropria
E trova sempre qualcuno pronto a essere usato
Facciamo fare a loro un po'a Samantha al discorso
Dice Marini
L'unità d'azione e l'unica unità possibile
Direi di più e il minimo e il massimo
Vogliamo lavorare insieme perché l'unità d'azione sia regolata non già in se stessa cioè a prescindere dai contenuti
Ma all'interno di un impianto di politica sociale e di politica dei redditi
Che porti il sindacato a svolgere il ruolo decisionale che gli spetta
Nella società italiana oggi
Ed in quella europea domani
Ma questo significa proprio scegliere fin d'ora cosa faremo da grandi
Significa non limitarsi ad un ruolo antagonista
Che stavolta è necessario ma non sempre indispensabile
E assumersi le responsabilità in prima persona
Laddove ogni volta che un signore al fine di raggiungere gli obiettivi gli obiettivi che dichiariamo
Si potrebbe dire che queste sono parole
E belle intenzione
E tali restano
Se non ci conquistiamo sedi regole certe
Se non legittimiamo questo potere Acco decidere
Il passi in avanti che con la nostra proposta ospitiamo
E quello di un pieno reinserimento del sindacato nella dialettica tra i vari poteri
Che decidono del governo di una società
E questa la cultura di governo senza opportunismi ma anche senza prurito quando recessivi
Il nostro apprezzamento
Per le aperture del nuovo governo
Di cui tanto si parla
E per cui a volte veniamo criticati
Strettamente rigorosamente
Condizionato da un dato che abbiamo sempre detto che quello della verifica dei risultati
Abbiamo sentito qui
Le parole chiare
Inequivocabili del vicepresidente del Consiglio
E l'analisi puntuale gli impegni espliciti presi dal ministro alle Finanze
Dovremmo forse tacere
L'importanza di queste prese di posizione
Dovremmo taceva appena quattro mesi dopo che il governo De Mita aveva tentato di umiliare il sindacato
Lo ricordate cosa diceva De Mita
Diceva che proprio il disaccordo del sindacato
Dimostrava la giustezza dei suoi provvedimenti sulla sanità
Ed oggi noi dovremmo secondo alcuni
Solo per il gusto di essere critici
Sottovalutare l'orientamento del governo e coinvolgere il sindacato
Nella decisione politica sociale
O invece non è nello stile interesse
Valorizzare quest'impegno affinché esso sia poi effettivamente preso e mantenuto
Anche se a distanza come me mi permetto di dire caro compagno Trentin cari compagni della CGIL
Spera anch'io di essere capite scusato
Se esprime un timore
Se il non possiamo
Costituisce nei fatti
Un vincolo politico strutturale inattesa dell'alternativa
Cari compagni dalla CGIL cari compagni amici delega della UIL siamo tutti nei guai
Io spero e credo che non sia così
Però la carica di sospetti o di riserve politiche
Intorno al rapporto con il Governo sono e restano tante
Un sindacato come noi mandiamo disegnando
E un sindacato scomodo perché si misura sui programmi
Non piace alle imprese che mille volte di più preferiscono il sindacato ideologizzato
Perché hanno sempre la possibilità di scavalcarlo
E trattare direttamente con il suo referente politico
Teniamo che piaccia Boga ai partiti
Almeno da alcuni di essi
Perché lo sentano di intralcio nella loro gestione del potere istituzionale
In fondo è scomodo anche per quei gruppi
Che nel mondo del lavoro
Riescono al ritagliare alle loro nicchie corporative all'interno della realtà confederale
Un Simone un simile sindacato e maggioritario in Europa
Ma muove i primi difficili ribassi d'Italia
Dove dispone di un sistema di relazioni sindacali
Che nelle sue grandi linee
Si tramanda voce
Come si faceva nelle società arcaiche
Anche per questo
Ci proponiamo e proponiamo di fare questo salto di qualità nella lotta nella età contemporanea
Diamo certezza il ruolo del sindacato e di conseguenza
Legittimità piena diritti dei cittadini dentro e fora la fabbrica ed il luogo di lavoro
Cari compagni amici
Il decimo congresso della UIL le auto in congresso in cui
Il valore della contabilità assume un significato nuovo Vibo statistici
Ne abbiamo parlato molto in questa stagione congressuale
Ne avete sia nella e nella relazione congressuale
Essa viene posta come premessa indispensabile per la costruzione del sindacato dei cittadini
Ma diciamo la verità o perlomeno fra noi diciamoci la verità le remore le resistenze sono ancora molte anche dentro a voi
Non vorrei che corresse un'interpretazione non proprio corretta
Che potrebbe per niente facilitare quel processo
Di coordinata divisione del lavoro tra categorie strutture territoriali che per noi era era resta il fondamento stesso della confederali
Non si tratta
E lo ripetiamo sempre e vorremmo che tutti ne fossero convinti e che nessuno pensasse di specularci
Non si tratta di togliere potere a qualcuno per darlo a qualcun altro
Ma di esaltare
Nel proprio specifico
Le funzioni sia delle strutture orizzontali che di quello di categoria
Nella conferenza categorie strutture territoriali devono trovare una sintesi nuova
Devono esprimere alla forza organizzativa in funzione degli obiettivi nuovi
Dobbiamo parlare alle fasce sociali e generazionali che sono fuori dal mondo del lavoro
E per parlare ad esse abbiamo bisogno anche di strumenti nuovi
Abbiamo bisogno di insediarsi stabilmente nel sociale
Le formule organizzative
Debbono cambiare per Lobbia è fondamentale ragione che ci poniamo compiti più alti e più qualificati
Tra categorie struttura orizzontale ci deve essere un'osmosi continua
E un biglietto di andata e ritorno
Quella che noi chiamiamo la confederali tra
E nessuno si sogna di fare del sindacato una professione
Quando parliamo di professionalità nel nostro lavoro
Ci riferiamo all'esigenza di avere un rapporto diverso meno generica e superficiale
Con il sapere e le conoscenze
Ci riferiamo all'esigenza avviso appena il potere scegliere
All'interno di un mondo del lavoro sempre più orientato dall'evoluzione della tecnologia ed alla ricerca scientifica
Ci riferiamo al sociale
E alla straordinaria complessità dell'intreccio tra condizione del lavoro e condizione civile del lavoratore
Per fare questo ci vogliono grande passione politica militanza testimonianza
Ma ci vuole anche una preparazione nuove più vasta
Ci vuole nuova formazione
Ci vogliono insomma antenne veramente sensibile
Ci vuole una mentalità ad una visione che ci metta non già nella condizione di mediare
Ma nella condizione di superare il corporativismo
è in questa luce che noi vediamo
Anche le questioni delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro
è vero
C'è il nostro disaccordo sul problema dei Cars
E su due punti in particolare
Non è un dissenso tecnico
E un dissenso naturale e conseguente alle nostre importazioni
Non vogliamo assecondare l'acqua tendenza alla frantumazione del mondo del lavoro
Vediamo interiste che stimolano forme organizzate di sindacalismo alternativo a quello confederale
Non possiamo fare lo sforzo che stiamo facendo al nostro interno per l'affermazione del principio della confederali fra e poi contraddire tutto questo
Con l'ipotesi di una delega decisionale ai Cars lasciando fuori campo la nostra identità di organizzazione
è una questione di coerenza ma è anche e soprattutto per noi
Una questione di rilevanza politica che investe di nuovo e ancora il ruolo del sindacato
Con questo congresso cari compagni di amici
La UIL lenza in una fase nuova
Non è solo come dice affettuosamente De Rita un continuo reinventarsi
è un continuo tentativo di tenere il passo dalla realtà
E se possibile
Perché questo è il nostro compito anche di guidarla
Ci siamo assunti la responsabilità di essere coerenti fino in fondo nella nostra strategia
Ma questo è possibile solo se la nostra identità risulta continuamente sollecitata né i suoi valori e nelle sue aspirazioni
Con la responsabilità ci siamo assunti anche i rischi nuovi
Può essere forte la tendenza a rappresentare strumentalmente alle nostre posizioni
Perché ne risultino screditati
Noi abbiamo posto il problema della concerti delle della concentrazione
Nella fase in cui si può ancora rimediare
Nella fase in cui
Non è si è raggiunto il punto di non ritorno
Ma l'esigenza di una nuova informazione
Che renda giustizia alla posizione che ciascuno esprime e vitale
Le dico con franchezza che mi ha impressionato
Il modo con cui l'unità organo del Partito comunista italiano
Ha raccontato la giornata di apertura del nostro congresso
In uno dei due articoli
Ed è un esempio questo di cosa può essere alla lotta politica quando la manipolazione la governa e Lauria e vita
Eppure
L'unità non fa parte di una
Dalle grandi concentrazione perlomeno ufficialmente
Ma noi vogliamo portarlo ad esempio di un degrado del confronto
Che è possibile avvenga anche in futuro in un futuro anche prossimo
L'esistenza di regole del gioco ed il loro rispetto
Sono la forza di una vera democrazia
E poco fa il vice presidenze della Confindustria ce lo ricordiamo è su questo punto delle regole di governo doveva muoversi a siamo perfettamente d'accordo
La polemica
E la lotta politica non ci hanno mai preoccupato
E io credo non debbono mai preoccupare i veri democratici
La disinformazione
Il dibattito amento della realtà sono un'altra cosa
Non sono nemmeno lotta politica
Qualche volta creano preoccupazione
Spesse volte suscitano solo tristezza
Noi non abbiamo mostrato i muscoli ne apprezziamo coloro che lo fanno
Anche quando le esibiscono con modestia
Abbiamo esposto le nostre idee i nostri programmi i nostri obiettivi
Non abbiamo posto nessuno l'obbligo di condividerlo
Ci sia però consentito di chiedere loro rispetto
E noi siamo anche nell'interesse dei nostri critici
Che troppe volte e per troppo tempo
Hanno usato il privilegio di spiegarci s'dopo Sempre dopo
Che la pensavano come noi anche prima anche quando ci criticavano
Io
Io non ho una grande conoscenza della storia
Operò un chiaro ricordo di un evento storico
Che fu la battaglia per il divorzio
Nel comizio a piazza del Popolo presenti Saragat
La Malfa Malagodi
Il compianto compagno Nenni
Parlando della DC disse questa frase
Abbiamo chiesto alla DC di stare con noi per questa battaglia di civiltà
La DC non ha voluto farlo
O forse non ha potuto il che è molto più grave
Nenni
Sicuramente aveva ragione con i conservatori di ieri
Se fosse presente tra noi
Forse avrebbe le stesse ragioni con i conservatori di oggi
Grazie
Grazie Larizza
Mi scuso ma
Il tempo
Intervenire per ultimo questa mattina non possiamo però essere tanto scortesi da lasciarlo parlare senza di noi
Prima di lui ha chiesto la parola Silvano Miniati gliela do pregandolo veramente di essere brevissimo grazie
Non per colpa
Non per colpa del Presidente ma certo
Mi hanno tolto la baracca quel lavoro
No io veramente molto molto rapidamente per constatare una prima cosa si è parlato molto di Bruno Trentin
Ho l'impressione che anche molti operatori dell'informatore dell'informazione ieri non avessero colto bene la gravità del dell'intervento di trentenni
Io avevo considerato una civetteria l'affermazione che come vi ricordate ad un certo punto Trentin affatto dicendo attenzione io parlo a titolo personale la CGIL non c'entra
Avrei voluto dire molte cose questa mattina ma credo che ce le ha risparmiate Ottaviano Del Turco che reagisce con una durezza inusitata e per la prima volta si dice se questo è il metodo forse in questa organizzazione difficile starci
Allora dico credo che
Tutino l'insieme del movimento sindacale non possiamo considerare
Un intervento come quello di ieri e dal
Punto di vista mondano culturale per intendersi il segretario della CGIL nostro carissimo amico oltretutto
Persona
Di alto valore culturale che in qualche modo viene qui e ci dà una lezioncina annoi un po'rozzi
Invitandoci oltretutto ad andare a scuola
Di sindacalismo moderno problema vero è che sta riemergendo una linea di una gravità eccezionale dobbiamo preoccuparci di fronteggiarla nelle prossime settimane nei prossimi mesi ma io non temo per le sorti della UIL perché se ricordo diamo le vicende del referendum sulla scala mobile sappiamo di vivere in un'organizzazione che è in grado di difendersi anche di contrattare di contrada di conti attacca problema vero è un altro è che le posizioni come quelle di Trentin proprio perché vengono da persone di alto livello con
Che godono di grande rispetto nel movimento operaio e nell'intero Paese rischiano di diventare una copertura prezzi
Finissima per tutti coloro che nel mondo del sindacato nel mondo della politica si oppongono a qualsiasi forza qualsiasi progetto di rinnovamento
E arrivare addirittura a sostenere che la generazione dei riformisti si è estinta con la morte di Fernando Santi è che quelli che oggi del si chiamano riformisti altro non sono galoppini elettorali o peggio ancora una sorta di Subedei
La politica e del sindacato che pescano nelle acque sporche delle vecchie ciabatte da riciclare come nuove dico immaginate di queste cose
De private della eleganza della capacità esco vittima di trentini e portate le poi all'Alfa Romeo da un'altra parte vi accorgete che cosa succede nel movimento sindacale ecco io credo che veramente la nostra storia quella di tutti meriti molta più ai attenzione
Molti meno scatti di nervi ma soprattutto molta capacità soprattutto quando io leggo anche una certa fretta improvvisazione nel fare l'elenco degli errori del passato che io francamente ho trovato troppo lungo per esempio Rogoredo quel quello fatto da trent'dice Gualtiero ora che ha elencato trentina che secondo me andrebbe discusso c'era un errore o no ma non si può essere così rapidi nel buttar via tutto quello che si è fatto e poi ripresentarsi e dice
Io siccome io ho sbagliato tanto ieri state certi che da ora in avanti uno sbaglio più solamente la bionda verità in tasca perché su questo piano rischiamo veramente di procura date dei guasti
Ultima ruota altra considerazione che vorrei fare molto rapidamente
Questo atteggiamento crea degli impacci
Voi avete visto la vertenza pensioni governo che non stanziava una lira addirittura tentativo di togliere e anche con il sostegno e la Confindustria
E un giorno a me compatto Rucco piacerebbe discutere con un minimo di tranquillità non solo ascoltare per quanto riguarda queste posizioni per esempio della Confindustria
Contro l'aggancio delle pensioni e alla dinamica salariale perché questo non è certo riformismo moderno dico tanto per essere tanto per essere chiari facciamo grandi lotte otteniamo dei primi risultati ebbene anche qui l'atteggiamento paura dello
CGIL di valorizzare i risultati che abbiamo già ottenuto non per dire ci basta tant'è vero siamo in piazza stiamo lottando ma per dire che la lotta pagati e questa è la strada giusta ci fa apparire in una situazione di grande incertezza per cui partiti rivendicano meriti non loro e donarle a tempo girare l'Italia come una sorta di Babbo Natale che ha la gerla piena di regali per i pensionati
E fa il grande è elemosine allora ecco dico questi sono i guai che poi nella pratica di ogni giorno si riproducono per quanto riguarda il sindaco
Voi sapete che domani sera noi facciamo questa serata di di riflessione ma anche di divertimento questo pomeriggio per intendersi al villaggio Europa che si chiama omaggio alla saggezza
Ecco io credo che per noi perlomeno della UIL per essere saggi significa alcune cose
Significa capire
Che aver raggiunto i trecento mila iscritti aver fatto un grandissimo congressi
Avere una qualità politica culturale della UIL perché è altra cosa rispetto al passato
Non può significare mettersi
Le penne del pavone perché se ci guardiamo indietro abbiamo la sensazione d'aver corso come atleti da Olimpiadi se ci guardiamo avanti dobbiamo prendere atto che ci muoviamo con il passo della tartaruga perché il rapporto lo dobbiamo fare
Con il Paese con i pensionati organizzarli non con quello che eravamo però cari amici e compagni nella UIL Ettore Mo finirla una volta per tutte ad adottare il metodo degli avvocati tradizionali che quando vincono le cause perché loro sono bravi e Juan dove perdono e colpa sempre del cliente e nella umile sta passando questa cosa quando le cose vanno bene ed il vero guardate vanno bene perché tutte le strutture le camere sindacali le categorie librarsi sono impegna ma quando vanno male e non può esserci solo colpa della UILT vuol dire che l'insieme delle strutture non si è è impegnati che da allora i compagni delle categorie debbono capire che non è atto di saggezza continuare a comportarsi come fanno ancora oggi molti di loro per cui parliamo di cittadini il sindacato dei cittadini il sindacato che proietta la tutela dell'individuo nell'arco della vita e poi ci si comporta in concreto come si è quando si va in pensione si aprisse la fase del nulla che non ci interessa Pino su queste cose ci dobbiamo intendere credo una volta è una volta per tutte abbiamo bisogno di riflettere tutti insieme su che cosa significa anche l'applicazione concreta nei prossimi anni del diritto di voto perché certo è un grandissimo fan ma dobbiamo anche cominciare a pensare seriamente tutti insieme non è un problema che riguarda solo la UIL perché cosa può succedere per esempio situazioni dove il numero dei degli iscritti pensionati e diventa di gran lunga maggioritario rispetto a quello di tutte le altre categorie e messe insieme
Ebbene allora essere saggio significa e concludo con questo scusate mila estrema l'estrema sintesi concludo con questo significa capire che ci sono due nuove e di perpetrare la saggezza una c'è quella che qualcuno rimpiange ancora oggi quando ci vengono a dire il vecchio antico cioè col vecchio antico era depositario di una storia di un sapere
Di un'esperienza poteva starsene tranquillamente su una sedia
E dispensare consigli e amministrare dispute l'anziano di oggi non vuole né dispensare consigli
Mi amministrare discute né fuori né dentro la UIL tanto per essere chiari l'anziano di oggi è davvero consapevole di essere una risorsa e può essere trattato come tale quindi muoversi ed è considerato soggetto pro va all'interno del sindacato e della società in nome di una voglia di vivere e di una saggezza che c'è la tua
Come un atto nel tempo ma che gli derivano soprattutto dal fatto di constatare ogni giorno che questa società ha bisogno degli anziani
Ecco credo che se noi partiamo da qui da questa considerazione allora io vorrei dire a Giorgio ma vorrei dire anche a tutti gli amici e i compagni
E mi sembra che in qualche modo per esempio è Adriano Musi questa cosa la riprendeva molto bene e il problema di passare dall'utopia del sindacato dei cittadini all'essere concreto sindacato dei cittadini tutti i giorni è un problema concreto e guardate i tempi per questo non sono tempi eterni se davvero vogliamo far conto sulla parola d'ordine del parco missionario in Italia grazie
Grazie
Silvano Miniati amici e compagni
Il ministro Vizzini accettando di intervenire al termine di questo dibattito ci ha dato una lezione ci dà una lezione di rispetto per il nostro dibattito apre il nostro convegno in questo modo ci ci dice che almeno in questo caso perché non sempre è così almeno in questo caso abbiamo un ministro con un significato aderente al etimo grazie ministro a lei la parola
Compagnie ai compagni
Io mi scuso comprendendo di essere meno appetibile delle cose a cui pensate
A quest'ora ne poteva non essere rispettoso del vostro dibattito
Essendo prima che ministro un iscritto al vostro sindacato il che non è fa
E poi per un socialista democratico è sempre è un momento importante della propria vita politica potere essere in mezzo ai compagni della UIL
Una grande moderno sindacato impegnato seriamente con grande forza nella società civile un sindacato che ha avuto il coraggio di superare il mero rivendicazionismo per consentito allo al ministro dalla marina mercantile per navigare in mare aperto tra i problemi della società italiana
Piena di contraddizioni di ingiustizie di Sacchi è profondamente differenziate
Io credo che voi siate indipendentemente dalla specificità dei ruoli che ognuno deve esercitare in quello che fa
Un vero e grande punto di riferimento per tutto il riformismo italiano
E credo a questo proposti
Senza voler entrare in polemiche che non tocca a me fare
Che perché viviamo in questa stagione
Quella che io considero una grande stagione di valori altro che la morte di alcuni parlo
E credo di doverlo dire
Avendo guardato le cose che ho letto sui giornali i saluti di autori da questa tribuna il dibattito di questa mattina
Che qualcuno deve prendere atto di una semplice circostanza
Il riformismo è come il coraggio di don Abbondio chi non ce l'ha non sono potuta
Ieri come oggi
E cioè ieri da vice segretario
Del Partito socialista democratico italiano oggi da componente del gabinetto quando sono con i compagni della UIL certamente non posso che sentirmi a casa mia ho guardato
Lo slogan del vostro congresso Maometto anche Europa novantadue due punti si cambia secondo me l'hanno suggerito i compagni della Uiltrasporti
E però Borrelli
Che ebbe dobbiamo essere tutti consapevoli che a questo snodo ferroviario per novantadue ci saranno due convogli uno che va verso l'Europa
è uno che va in altra direzione
E che l'impegno deve essere quello di portare tutto il paese sul convoglio giusto
E quando dico tutto il Paese intendo dire
Anche quella parte del Paese che ha ancora vagoni che camminano a della città differente perché se qualcuno si convincesse che pezzi dell'economia italiana che sono già europee possono imboccare a velocità europea
La guida di un convoglio dove i vagoni di coda panna un'altra velocità è bene che si sappia subito che non deraglia un solo vagone in quel caso Beraj direbbe l'intero convoglio ed è questo l'impegno
Mettermi alla battaglia per il Mezzogiorno
Le grandi battaglie della UIL
Che sono state di stimolo al mondo della politica le cose
Che dobbiamo saper fare anche se colgo in questa settimana lo dico senza polemica ma perché ognuno deve fare la sua parte colgo anche nel governo
Una tendenza a svolgere ruoli che non sono quelli propri di governo non tocca al governo denunziare i mali del Paese al governo tocca governare il Paese affrontare le situazioni
Colta da oltre
E quindi ho un po'di timore di quei ministri che si limitano a denunziare le cose che non vanno mai loro settore anziché prospettare al Paese alla Società italiana in rimedi e le cose che bisogna Port
Fare avanti avete fatto delle battaglie importanti quella della pubblica per la riforma per il funzionamento della pubblica amministrazione con grande intelligenza a anticipando i tempi
Di una battaglia complessiva che ancora non è di tutto il sindacato italiani ho cominciato dicendo che questo è un grande sindacato perché non conta il numero delle tessere ma la dimensione delle battaglie complessive che nella società italiana la
Il sindacato del dei cittadini ma io credo che è uno slogan che dobbiamo fare nostra d'altro di quel Dio per esempio vi dico da ministro dalla marina mercantile che stare studiando la possibilità di aprire uno sportello per il pubblico che vuol venirsi a lamentare per l'utenza che vuol venirsi a lamentare perché sono convinto che dobbiamo sempre dare conto e ragione a quei cittadini che hanno un nome un cognome un volto e che hanno qualche cosa da ridire su come un sì o no al centro in periferia la pubblica amministrazione cestinare finalmente le lettere di tutti quei cittadini senza volto che anonimamente Shingon brano i tavoli di lettere anonime non avendo il coraggio di firmarsi quando denunciano situazioni vere o false
Che siano avete fatto la battaglia per il fisco per un fisco giusto io debbo dire
Ho ascoltato né non tocca a me fare la polemica in questa sede con il rappresentante
Dalla Confindustria
Io debbo dire però che non mi sembra né generoso né giusto il giudizio sulle cose che io non ho ascoltato mobiletto sui quotidiani dette
Dal compagno Formica da questa vostra tribù che la battaglia contro
L'evasione fiscale sia una battaglia importante prioritaria da fare sino in fondo credo che per la forza della sinistra democratica di questo Paese sia un patrimonio acquisito
Che l'elusione sia un male gravissimo
Credo che nessuno può negarlo e allora vorrei dire scelto dobbiamo combattere combattere sarà me seriamente contro l'evasione ma mi domando
Ma questo esercito di alchimisti del diritto tributario per fatto ogni norma si inventano il modo di poterla non applicare sono forse degli iscritti ai sindacati o lavorano al servizio dei sindacati o non sono invece altre
Ecco il potere economico di poter ancora illudere le normative non fare il proprio dovere se questo Stato dovesse combattere con meno virulenza questo fenomeno per l'elusione probabilmente potrebbe dedicare tutte le proprie energie a combattere l'evasione fiscale sono i consulenti alchimisti del diritto tributario che ci spaventa no e sappiamo che essi non sono né al servizio
Di alcuni partiti né al servizio delle organizzazioni sindacali quindi un'attenzione anche a questo
Un invito e un incoraggiamento rispetta battaglie che il sindacato Giaffa
Una su tutte la lotta alla criminalità organizzata
Io credo che questo Paese ha bisogno oggi di avere un movimento sindacale che nel suo complesso faccia la lotta alla criminalità organizzata nel mi
Il soggiorno del nostro Paese penso alla mafia alla camorra e alla 'ndrangheta con lo stesso spirito e con la stessa coscienza civile con cui negli anni di piombo la mobilitazione dei lavori per dei lavoratori italiani ha sconfitto
Il fenomeno del terrorismo ho l'impressione
Che non siamo ancora a questo livello che c'è nel Paese la tendenza a considerare
Alcuni fatti come se essi si svolgessero in zone ben delimitata del nostro Paese
E qualcuno dimentica che certo le P trentotto si usano a Palermo ma che la Borsa per investire il denaro il denaro riciclato non è a Palermo ma a Milano
Si gioca un crocevia importante dell'avanzamento dalla società civile di questo ma
Una battaglia complessiva che dobbiamo fare tutti insieme e più specificamente sarò brevissimo ma non posso esimermi
Da un accenno al settore nel quale
Pro-tempore un impegno di governo che quello dei trasporti
In quanto ministro della Marina mercantile
E credo che oggi va fatto un grande sforzo che il sindacato richiede che per richiedere sempre con maggiore forza il problema del sistema generale dei trasporti nel nostro Paese
è un problema che fondamentale come dimostra la storia degli altri paesi per la vita di una mo'democrazia moderna
E dobbiamo avere il grande coraggio e la grande umiltà di dire che non è più possibile che per trattare di tutto questo si debba andare in pellegrinaggio come fanno
I compagni della UIL da Santa da Porta Pia all'Eur avvia Sallusti ha anni alle sedi varie perché non c'è un tavolo unico di trattativa per affrontare il tema globale del sistema dei trasporti
Nel nostro Paese una materia che viene trattata spezzoni con limiti di competenza con problematiche che poi esplodono ci voleva il brand ero per comprendere che cosa significa non diversificare una politica dei trasporti nel nostro Paese
E siamo pronti in questa direzione a fare la nostra parte io dico ai compagni della UIL che hanno trattati hanno vissuti momenti difficili delle trattative per il lavoro portuale che tra pochi giorni saremo in Parla l'intoppo disegno di legge per affrontare in maniera radicale rispettando gli accordi del trenta giugno la vicenda del lavoro portuale ma voglio dire
Oro che siamo qui per offrire un sistema di relazioni sindacali che non può essere fatto di frustate di ricatti e di minacce ma che deve essere fatto nella consapevolezza che inizi
Ci stiamo
Qui al novantadue
Questa grande sfida
La grande sfida di ridare funzionalità al sistema dei trasporti alla portualità italiana lo sviluppo del traffico di cabotaggio se me lo consentite con la piccola presunti come del ministro dalla marina mercantile di godere anche dimostrare che rispetto alle alternative possibili penso alle Ferrovie il traffico di cabotaggio
Costerà meno a meno impatto ambientale e e certamente meno inquinante comporta Investimenti nettamente inferiori è un Paese che ha otto mila chilometri di costa non può più scherzare nella prospettiva su queste armi enti e sono pronto con le organizzazioni sindacali ad aprire questo tavolo di confronto per i lavoratori delle compagnie per i lavoratori dei porti per i marittimi che debbono certamente avere
Non solo udienza ma possibilità di fare sentire la loro fosse in un momento difficile
E di snodo importante di questo settore così come per la parte che riguarda l'ambiente la difesa dell'ambiente marino
Lavorando d'intesa con il collega Ruffolo e per la parte che più specificamente mia riguarda presenterò appena approvata la finanza ma che al Parlamento un piano pluriennale di difesa dell'ambiente marino del mare delle coste che possa finalmente essere oggetto di un confronto il più ampio possibile nel parlamento con le forze sociali uscendo dalla logica dell'emergenza che penalizza troppo spesso l'azione del nostro corpo
Compagni e compagne o concludo questo mio saluto che come avete compreso non poteva e non doveva essere un saluto
Formale
Ma il tentativo di ascoltare e di dirti che per me il vostro congresso continua dal giorno in cui son Siniša eterna quest'con sapidità istituzionali che in questo momento e per la necessità di arrivare a delle soluzioni
E vorrei concludere
Facendo riferimento che non vuole essere invasione di campo
Ma che deve essere un momento di riflessione per tutti
Questa grande area riformista che deve avvicinare l'Italia all'Europa
Questa grande grande area riformista stenta a decollare nel Paese
Forse perché le forze politiche che vi partecipano hanno compiuto errori che ritardano
Il processo di allargamento in senso socialista democratica e riformista della Società italiana
E badate bene guardate anche le vicende di queste settimane ogni volta che in termini politici i riformisti si dividono
Non è problema di sapere chi vince chi soccombe problema è che al centro del dibattito è al centro del quadrato tornano sempre altre forze che sono lontane dalla tradizione riformista comunque si ricarica
Probabilmente a livello politico sono stati commessi degli errori
E su questi errori bisognerà
Rifletta
Sino ad oggi questo non è successo nel sindacato
Che è rimasta nella buona e nella cattiva stagione l'unica organizzazione dove le varie componenti dell'area riformista hanno provato la possibilità anche stringendo i denti in alcuni passaggi di andare
Avanti insieme
Continuate a farlo continuate ad avere della pari dignità la concezione di un fatto che non si misura con le tessere ma con la capacità che ognuno ha di dare il contributo a un ruolo rispetto al ruolo che deve svolgere e se continuerai come io credo a fare questo siete voi oggi coloro che tengono accese in questo Paese la speranza di un grande riformismo di di Pero Rho Pero o quale misura avremo
Grazie al ministro Vizzini
Per le cose che ha detto e soprattutto perché veramente le ha dette dall'interno della UIL vi ricordo che oggi i lavori inizieranno alle quindici e trenta sono iscritti per primi a parlare nell'ordine
Pasquale Ottonello Tiziana Bozzi Dino Fasciani e seguono poi gli altri questi sono i primi tre alle quindici e trenta dobbiamo essere qui grazie amici e compagni
Qui
Trenta
Sono le sedici e dieci
Quindi poi dovremo recuperare
Mi permetto intanto di leggere alcuni messaggi che sono pervenuti
Uno importante ovviamente
Uno notevolmente importante
Il ministro Giuliano Vassalli che scrive al nostro segretario generale
Caro benvenuto
Tutti sono veramente grato per il cortese invito a partecipare al decimo congresso nazionale della UIL in Venezia
Ma purtroppo per i mesi di settembre ed ottobre ho dovuto drasticamente eliminare ogni assenza anche di qualche ora da Roma a causa degli impegni assillanti e del tutto assorbenti
Previsti al ministero in quei due mesi
Evidente che il mutamento del codici di procedura penale non permette molte assenze hanno amministrato la giustizia
Ne sono sinceramente rammaricato e ti prego di comprendermi di accogliere i miei più cordiali auguri e saluti Giuliano Vassalli
Il ministro Prandini
Riferimento e corte riferimento cortese invito rivolto mia per partecipare al convegno nazionale UIL previsto giorni ventitré ventotto ottobre a Venezia Lido sono spiacente comunicati che precedenti interrogabili impegni impediscono mia partecipazione importante e qualificata assise auguro a auguro vili felice riuscita congresso rinvio che presenti tutti i vive cordialità
Gianni Prandini
Il ministro dell'Agricoltura
Nell'inviare cordiale amichevole saluto a tutti e al decimo congresso della UIL esprimo convinto augurio che lavori congressuali
Riconfermi no importante ruolo sindacato nella costruzione della Società Nuova Calogero Mannino ministro Agricoltura le foreste
Giorgio Ruffolo caro Giorgio sono spiacente di non partecipare ai lavori del decimo Congresso nazionale la UIL che si terrà a Venezia dal ventitré al ventotto ottobre a causa degli impegni inerenti alla mia attività di governo e purtroppo non prorogabili cordiali saluti
Ci dispiace molto Ruffo sia con noi
Rosa Iervolino Russo ministro per gli Affari sociali come già comunicato ti non è possibile mia presenza al vostro decimo congresso nazionale
Prego ti porgere migliori auguri proficuo lavoro a congressisti tutti con più cordiali saluti
Ministro Martinazzoli
Sinceramente rammaricato che inderogabili precedenti impegni non mi consentano partecipare lavori
Decimo congresso nazionale Wheeler ringrazia per cortese invito e conferenti di auguri di proficuo lavoro invio mio cordiale saluto ai presenti
E adesso ricominciava il nostro dibattito dobbiamo purtroppo rammaricarci di una presenza non numerosa come quella di questa mattina ma che poi probabilmente si rafforzerà nel corso di una riunione comunque Asquini che se non è numerose certamente qualificata
Compagno Pasquale Ottanelli è il primo
Gli sono grato di questa la sua disponibilità a parlare perché tra
Beh sarà il più tollerante nel tempo
Ma
Importante poter intervenire poi
Io ritengo che
Gli insulti
Molto ovviamente in una forma educata ma sempre di insulti si tratta
Il segretario della CGIL Del Turco
Avevo il dubbio che fossero esclusivamente rivolti a Noemi le osservazioni
Le sottolineature
Alla difficoltà di realizzare una politica propositiva riformista
Per un'Italia che funzioni meglio
Dopo le dichiarazioni di Del Turco di questa mattina
Lette questa mattina
Mi confermano la certezza che dietro quelle posizioni si nasconde una difficoltà una riconferma della difficoltà della CGIL di individuare un percorso lineare e di essere coerente con l'impostazione dichiarata
Purtroppo non è una novità
Lo diceva il compagno Larizza
Non sorridiamo di questa difficoltà
Anche perché
Io personalmente ma credo molti insieme a me
Avevamo riposto
Nella nomina elezione
Del compagno Trentino alla guida della CGIL non poche speranze
Attorno alla necessità che questa novità effettivamente facesse scegliere con decisione da che parte andare alla CGIL ha un'importante confederazione sindacale
Purtroppo non è così
Anche da questa tribuna
Abbiamo potuto ascoltare
Più che riferimenti positivi
Una visione
Con lo sguardo rivolto all'indietro
Mentre invece è obbligatorio guardare in avanti
Non vorremmo o non vorrei
Compagni e amici che questa lentezza questo non possiamo questa difficoltà della CGIL
Non consentisse alla nostra economia
E quindi non consentisse al sindacato dei lavoratori italiani di salire sul convoglio giusto
Cioè il convoglio che ci porta e ci fa rimanere in Europa
E ci facesse invece altri essi correre effettivamente il rischio di incamminarsi in un binario morto
Della protesta del movimento del come eravamo forti
Nel passato
Anche perché mi pare lo dicesse Miniati
Le dichiarazioni del compagno trentino avranno un effetto dirompente nel comportamento della pace della CGIL
Probabilmente già nelle prossime ore nei prossimi giorni
Misureremo la ripresa Della riottosità della rissosità
Del compissimo magari che all'interno della filiale questi messaggi possono aver ridato fiato
Ad esempio in una città in una regione come Genova e la Liguria
Dove per la verità
La lentezza l'ottusità
L'incapacità di darsi una proposta
Vincente da parte di questa grande confederazione ha fatto sì
E sulla questione ad esempio dal porto dei trasporti ci dicessero due o tre mesi fa che avevamo ragione per anni fa
Non vorremmo che questa venisse anche ad esempio sulla questione dell'Ansaldo
Dove in queste ore
All'interno dei metalmeccanici si sta assistendo anche lì ad una rottura
Nel senso che la cosiddetta base degli autoconvocati che non sono ancora spariti tutto sommato a vita alla CGIL ha messo in discussione un'intesa firmata dalla FIOM dalla pm dalla UILM
E allora ecco che forse le accuse a noi
Le sottolineature di una proposta superficiale sono forse più la volontà di nascondere le proprie difficoltà io metterle diciamo in campo
Sulla piazza sul tavolo e quindi di nascondere dietro
A questo tipo di accusa che si rivolgeva ieri mi pare compagni e quindi in con una grande educazione in sostanza le difficoltà di un'organizzazione
Che non ha ancora deciso da che parte andare era molta difficoltà nell'aiutare nel leggere chiaramente deriva anche da questo dato dalla incertezza dalla confusione abbia e dalle troppe CGIL che esistono all'interno
Di questa confederazione
Dico questo non tanto di riferimento su quei temi nazionali
Ma anche perché questo comportamento si riflette poi sui territori
In una città come quella di Genova dove la UIL già dall'ottantacinque interpretando credo con coraggio anche la lettura del sindacato dei cittadini già di quel sindacato che guarda lavoratore nella doppia veste di produttore utilizzatore di beni di consumo e di servizio ma anche come utilizzatore appunto e non solo produttore produttore di questo
E quindi la coerenza nelle proposte dei comportamenti
Nelle nella prassi diciamo così rivendicativa e anche nelle forme di lotte ha dovuto misurare misurerà nelle proprie nelle prossime ore nei prossimi giorni l'ottusità e l'indisponibilità di una CGIL che non ha certamente contribuito anzi il contrario
Eliminare a diminuire quel giudizio inaffidabilità
Che viene espressa dall'esterno verso una città un'economia quella genovese quella ricorre che più di altri ha bisogno di stare in Europa con il proprio porto le proprie aziende
Pubbliche e private rimodernata e razionalizzate ma con una velocità di decisione che si scontra invece con l'ottusità e non possiamo della CGIL grazie
E allora
Sta a significare che non intendo parlare
Delle non può poste della CGIL ma certamente se queste l'appoggio compagni e amici credo che forse non si sia capito o si faccia finta di non comprendere che la UIL Losa con se stessa
La UIL intende essere l'imprenditore del consenso
Un consenso che invece di andarlo a cercare nelle parti certe facili solo del mondo del lavoro cerca anche di allargare questo consenso in una società dove troppo spesso un sindacato in questo caso anche la UIL ha supplito al non ruolo l'incapacità di decisione l'eccessiva lentezza
Dell'apparato amministrativo burocratiche dei partiti ponendo sì in prima istanza come un soggetto politico sindacale attivo
Che coglie le esigenze della società e li tramuta in proposte rivendicati
Da questo anche certamente tutta l'impalcatura della proposta attinente la concertazione l'intervento sugli articoli della Costituzione la regolamentazione del conflitto in modo da non essere nello stesso tempo scioperanti
E in qualche caso anche subire gli affetti decisioni alle quali spesso la CGIL UIL vorrebbe contribuire in modo diverso
Un ragionamento al nostro interno non credo come noi al sindacato dei cittadini che questo secondo tempo di quella scelta sia una scelta facile
Certamente avremo degli ostacoli di merito ma avremo anche degli ostacoli Esterni certamente credo compagni amici che dovremmo anche riflettere sull'impalcatura organizzativa nella nostra organizzazione
Cioè mi domando sostanzialmente se l'impalcatura organizzativa non è necessario modificarli adeguarla in ragione della proposta politica per farsi
In poche parole che effettivamente
La professionalità la confederali tavola flessibilità al quale faceva riferimento alla relazione sostituisca dati ancora presenti dentro l'organizzazione che sono la rigidità la categoria vita eccessiva superficialità anche perché dobbiamo credo non corre il rischio come spesso io vedo che corriamo
Di far diventare il contingente la strategia e quindi sostanzialmente fare delle scelte di comportamento in termini temporali opportunistici eccessivamente stretti
Questo è un elemento di fondo l'altra questione
Perché non discuterne o comunque quanto meno un'iniziale concretamente
Abbiamo parlato di supplenza perché l'esperienza di una parte del movimento sindacale di dirigenti sindacali come un bagaglio di esperienza umana professionale sulle cose quotidiana viene tenuta al di fuori delle sedi dei momenti istituzionali amministrativi
Non è forse interesse della parte più arretrata che difende questa situazione
Non è forse indispensabile anche considerare ad esempio un ragionamento più flessibile certamente sulla incompatibilità perché forse l'incompatibilità anche quelle operative non solo quella politica
Cioè l'incompatibilità è quella che molto spesso consideriamo i nostri ragionamenti laddove credo sia necessaria anche individuare delle regole delle serie diciamo così delle possibilità di intervento all'interno dell'organizzazione ma non interventi di tipo disciplinare ma interventi per misurare la coerenza dei gruppi dirigenti e la coerenza nel praticare le proposte che l'organizzazione fa perché questa è una sfida che non vinceremo nell'arco di dieci anni credo che sia una sfida che avremo di fronte già da lunedì nel senso che credo caro Giorgio che la proposta contenuta le proposte della tua relazione le proposte che porteremo fuori da questo congresso troveranno certamente una win disponibile ma una CGIL sicuramente disponibile a ostacolare questo polo seguo e credo che non potremo fare a meno di essere più confederazione davvero
Più flessibili più professionali e quindi anche inserendo nella nostra organizzazione maggiore etica della nostra professionalità di sindacalisti di militanti di un'organizzazione moderna ed europea come comunque la UIL al di là di quello che dice Bruno Trentin
Molte grazie Ottonello rete oltre aver parlato per primo è anche rimasto nel tempo giusto
Alla parola
Tiziana Bocchi
Segretaria della UIL tessili e abbigliamento
Amiche e compagne
Amici e compagni
Molte in questi anni sono state le analisi compiute
Sì cambiamenti intervenuti all'interno della società italiana
Analisi e riflessioni obbligate per un soggetto sociale come il sindacato ed in particolare per la UIL che si propone non da oggi di guidare di indirizzare il cambiamento
Oggi in prossimità di questo appuntamento con l'Europa del novantadue questo ruolo di guida e di indirizzo deve necessariamente trovare gli spazi per essere compiutamente svolto non si tratta di inventare niente di nuovo i valori le idee le proposte ci sono
Sono già patrimonio della nostra organizzazione
Frutto del confronto e perché no a volte anche dello scontro dialettico al nostro interno ma tutto teso a valorizzare e ad affermare il pluralismo politico esistente dentro la UIL ma allora cosa è mancato
E cosa manca ancora oggi per vedere concretizzare quei valori quelle idee quelle proposte
Forse dovremo compiere un maggiore sforzo di analisi e di autoanalisi
Di analisi per verificare quanto tutta l'organizzazione sia stata realmente in grado di muoversi in sintonia e con coerenza con quelle idee e con quelle proposte
Condizione questa da non possiamo prescindere se vogliamo allargare la nostra base di consenso e di autoanalisi perché se sono abbiamo il dubbio che quanto prima detto sì è vero ebbene allora
Dobbiamo con coerenza guardarci dentro per capire fino a quanto siamo disponibili a superare una prassi di gestione del quotidiano che inevitabilmente ci porta chiuderci in noi stessi
E fino a quanto invece intendiamo spenderci
Intendiamo metterci in costante discussione
Per essere pronti ad interagire con una società che cambia nonostante noi assumendo un ruolo attivo per l'affermazione di un Progetto che guarda al domani e poi ancora al domani
Insomma dobbiamo concretamente rispondere ad una domanda ma abbiamo noi voglia di volare
Se è vero come è vero che questo nostro decimo congresso
Deve meglio puntualizzare la proposta di nuovo modello di società che vogliamo veder realizzato e meglio definire di strumenti di intervento necessari per attuarlo
Al fine di realizzare su questo obiettivo politico nuovi valori di solidarietà ed una nuova capacità di rappresentanza complessiva di donne e di uomini nel loro essere nello stesso tempo lavoratori e cittadini allora
Il primo grande contributo che ciascuno di noi può e deve dare alla UIL è quello di compiere un salto culturale vero e proprio che ci consenta di porre in essere il modello di sindacato necessario a realizzare quel cambiamento che noi vogliamo della società e allora il metodo da adottare non può che essere quello della confederali ITA
Per un sindacato che intende rappresentare i lavoratori cittadini che intende migliorare il tempo di vita come il tempo di lavoro
Un sindacato che come diceva la relazione intende fornire risposte adeguate al lavoratore in rapporto alla globalità della sua condizione
Come cogliere tali e tante domande come ricomporre me su un terreno di nuova solidarietà tre lavoratori cittadini
Sarà necessaria una grande capacità di sintesi che abbia come obiettivo il raggiungimento dell'interesse generale del sistema Italia e non certo l'interesse di pochi
E che nello stesso tempo sappia fornire risposte adeguate flessibili ad un sistema sociale produttivo che sia profondamente articolato e differenziato
Condizione essenziale per realizzare la nostra proposta politica e per svolgere quel ruolo di guide di Indirizzo del cambiamento economica e sociale diventa la concreta attuazione del sindacato di partecipazione
Partecipazione del sindacato quindi al momento della formazione delle scelte a tutti i livelli dal macro al micro economico attraverso l'individuazione di regole e di sede certi di confronto ma il sindacato della nuova confederali ITA deve e può trarre linfa vitale per realizzarsi compiutamente attraverso nuove e più ampie forme di partecipazione alla formazione delle proprie scelte interne
Dovremo conseguentemente fare molta attenzione nel porre le basi di questo modello di sindacato
Per non incorrere nell'errore che si sarebbe fatale Dieter vita ad un sistema partecipativo viziato sin dalla nascita
Per non essere realmente rappresentativo di tutti i soggetti e di tutte le istanze che invece intendiamo rappresentare
Credo sia assolutamente necessario come affermava la relazione reinventare il sindacato dei lavoratori cittadini intorno all'asse centrale costituito dal rapporto tra categorie strutture territoriali
Non possiamo non condividere allora l'idea di aprire un laboratorio di proposte per nuove forme organizzative
Se questo partendo dall'affermazione del pluralismo politico e sociale punta al raggiungimento di un migliore e maggiore coinvolgimento delle strutture verticali ed orizzontali
Ad una migliore ridefinizione di ruoli reciproci delle due strutture trasformando in positivo il loro rapporto affinché possano muoversi in una sintonia strategica ed operativa ma soprattutto se questo punta al superamento di egoismi e di e di rivalità addirittura storiche
Attraverso l'acquisizione di un maggior senso di responsabilità nei confronti della UIL intesa come bene e come proposta comune
Dobbiamo tutti comprendere fino in fondo che queste strutture non si possono muovere con logiche di intervento separate perché la proposta del sindacato dei lavoratori e cittadini per realizzarsi deve puntare ad un'azione comune di tutta la UIL
Uno spazio particolare in questo progetto va dedicato alle donne uno spazio da protagonista afferma la relazione
Non si può non essere d'accordo io non posso non essere d'accordo
Non voglio aggiungere molto alle cose già dette da Irene spezzano nel suo intervento che condivido
Ma consentitemi di sottolineare come le lavoratrici le donne della UIL hanno dovuto in questi anni compiere un faticoso lavoro di rappresentanza esterna ed interna delle problematiche femminili
Avendo l'obiettivo di fare assumere da tutta l'organizzazione la battaglia per la realizzazione di condizioni di pari opportunità tra donne e uomini dentro e fuori i luoghi di lavoro dentro la UIL il bilancio che le donne della UIL che la UIL tutta può oggi stare qui a Venezia è senz'altro positivo sia in termini di assunzione politica sia in termini di presenza organizzativa rimane però deve rimanere per tutti noi la consapevolezza che abbiamo mosso solo i primi passi che abbiamo appena iniziato a percorrere una strada e che vogliamo e dobbiamo percorre la tutti insieme
Puntando a fare emergere i valori delle differenze tra donne e uomini proprio al fine di elaborare una proposta che punti al raggiungimento di un nuovo equilibrio sociale in cui la diversità sia dissoluta come una risorsa
Come uno stimolo ulteriore al confronto e non come un ostacolo ad una corretta e civile evoluzione di questa nostra società
Far funzionare l'Italia
Per funzionare l'Italia ha bisogno del sindacato e il sindacato ha bisogno della UIL
Ha detto benvenuto della sua relazione possiamo aggiungere forse qui con un pizzico di presunzione che la UIL ha bisogno di noi
Di tutti noi di donne e di uomini che si abbiamo voglia di volare per lavori e con lui
Ora
Ti dirò Tiziana è un po'triste ma anche commovente anche bello
Vedere come noi anziani decliniamo eccome i giovani crescono questo però è bello soprattutto per la UIL grazie Tiziana
E presente
Il dottor Alberto ma Sperone
è venuto adesso lo salutiamo con tanto affettuoso calore
Presidente del Comitato economico e sociale della comunità europea
Nel comitato fumo conosco da diversi anni ormai le ha rappresentato un'altra parte di interessi
Ma io gli devo dare atto che mai mai è stato fazioso ha sempre cercato
Di incontrare gli interessi e quindi di agevolare un un assemblaggio degli interessi italiani non solo Italianieuropei gli siamo grati di questo suo lavoro
Che in questo momento è anche esaltato appunto dalla sua Presidenza del Comitato più tardi lo vedremo in un'altra nostra di unione saremo ben lieti di ascoltarlo grazie
Questa mattina abbiamo sacrificato un intervento al quale tenevamo molto era quello del rappresentante del SIULP purtroppo l'andamento dei lavori era talmente affrettato che non siamo riusciti a dargli la parola nonostante che il rappresentante del sindacato Lo Sciuto avesse l'assoluta necessità di partire questo pomeriggio noi non abbiamo saputo darle la parola questa mattina ma egli è rimasto gliene siamo grati e quindi gli diamo la parola per l'intervento nel pomeriggio
Cari amici e compagni
Nel portarli il saluto del SIULP e dei lavoratori della Polizia di Stato tutti permettetemi di ringraziare Giorgio Benvenuto e tutto il gruppo dirigente della UIL per l'attenzione e la sensibilità dimostrata
Da sempre
Verso la nostra organizzazione
Verso i problemi della categoria più in generale verso in complessi difficili spesso drammatici problemi connessi alla sicurezza e all'ordine e alla civile convivenza nel nostro Paese
Problemi che impegnano la categoria che qui rappresento due volte
Una volta come operatori del settore un'altra volta come cittadini anche se i fruitori del servizio che come polizia dobbiamo garantire a tutti
Ma consentitemi di ringraziare accanto Giorgio Benvenuto dal tutto il gruppo dirigente della UIL consentitemi di ringraziare Bruno Bugey che c'è stato molto vicini in questi anni Fontanelli che in qualche modo lo sostituita
Giacinto Fiore che condivide con noi
Quasi quotidianamente il nostro lavoro abbiamo avuto il piacere di conoscere e di apprezzare Anna Maria Acone
E sarà sempre per noi motivo di grande soddisfazione vederla accanto al nonno
Io non dubitavo
Non dubitavo scelto di questa sensibilità nella UIL nel sindacato cioè che dell'attenzione ai problemi dei cittadini
Sta facendo il perno centrale della propria concezione di confederali tra perché si pone in un fascicolo obiettivo di far funzionare lo Stato di far funzionare l'iter apprezziamo e condividiamo le vostre tesi congressuali le analisi per le proposte che ho avanzato nel perseguimento di questo difficile obiettivo
E io sono d'accordo con Benvenuto
Che grande squilibrio tra il pubblico e il privato nel nostro Paese è talmente macroscopico da far impallidire da fare una porre in un secondo piano gli altri
Squilibri che pure esistono che e ci sono connesse a quei due ali invisibili che venivano sottolineati qui dal dottor Patrucco ed è anche per questo che noi condividiamo l'esigenza di una profonda riforma della pubblica amministrazione
Una pubblica amministrazione che dovrebbe davvero essere volano di sviluppo della nostra società è che invece ancora oggi ne costituisce un freno
Occorre con urgenza una grande riforma dicevo della pubblica amministrazione sia sul piano legislativo che organizzativo ma anche una vera e propria rivoluzione culturale che faccia cambiare modo di essere e di funzionari della pubblica amministrazione della pubblica amministrazione perché davvero si ponga in termini di servizio nei confronti della società
Se occorre iniziare dalla dirigenza che deve rispondere anche della gestione delle risorse e dei risultati che consegue
E se deve venire meno la pretesa della dirigenza alla stabilità del suo rapporto di lavoro anche di fronte a conclamati inefficienze di incapacità
Occorre anche conferirle un ruolo negoziale nei confronti del governo non soltanto per i propri trattamenti ma anche per le necessarie deve di gestione
Ed occorre conferirle un analogo forte ruolo contrattuale
Con i sindacati dei lavoratori in mancanza di questo forte ruolo negoziale e con il Governo è con i sindacati la responsabilità di risultato
Che si vuole giustamente
Accollare alla dirigenza rimarrebbe a mio parere una mera petizione di principio
Noi ci auguriamo che il disegno di legge che va sotto il nome del presidente e ministro per la Funzione pubblica Cirino Pomicino opportunamente emendato e migliorato
Concluda il più rapidamente possibile il suo iter parlamentare e che vengono superati i limiti e le ambiguità della stessa legge quadro sul pubblico impiego per conferire al settore
Del Pubblico impiego gli indispensabili ambiti di contrattazione solo così il sindacato POF contribuire a far funzionare vitali nel nel contesto della pubblica amministrazione si pone il problema dell'amministrazione della pubblica sicurezza
Della gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica dell'organizzazione dei corpi di polizia delle loro competenze dei loro rapporti del mancato coordinamento
Della loro azione tutti problemi vecchi infinite volte riproposti ma mai finora seriamente affrontati
Si è preferito
Enfatizzando le emergenze ricorrere a sovrastrutture straordinaria nuovi organi
Che ben poco potevano cambiare la situazione salvo poi innescare polemiche e sviluppare un dibattito tanto sterile quanto fuorviante
Sul loro funzionamento o sulle capacità o sul Mali indennizzato zero operativo di questo funzionario o di quell'altro commissario
Per la lotta alla mafia eludendo le vere domande e mancando di dare delle risposte che annettono al ruolo delle ordinarie autorità di pubblica sicurezza nazionali provinciali locali
Prive di qualsivoglia strumento davvero efficace ed idoneo all'esercizio delle loro responsabilità soprattutto in materia di coordinamento delle forze di polizia
A fronte dei risultati pur importanti che ogni corpo singolarmente preso ogni corpo di polizia consegue
Il sistema nel suo complesso rimane inevitabilmente improduttivo se è vero come è vero che il peso soffocante della mafia e della grande criminalità organizzata della droga e della paurosamente diffusa
Delinquenza urbana mentre contendeva lo stato di controllo di intere regioni comprime a livelli inaccettabili la qualità della vita in ogni città e non di paesi d'Italia ed ostacola lo sviluppo economico e sociale dell'intero Paese
Per fornire un solo esempio della confusione che regna delle impossibilità con gli aspetti gli attuali strumenti di concordare poi imporre una comune organica coerente direzione di marcia
Del permanere in poche parole di una sorta di Stato feudale nel quale ogni del corpo di polizia sia Uto gestisce come se fosse
Il solo l'unico corpo di polizia nel Paese e perseguisse una propria politica non la politica del governo per fornire sono un esempio dicevo basti pensare che accogliendo finalmente l'indirizzo le proposte del signor del Dipartimento della pubblica sicurezza sta attuando una sorta di decentramento attribuendo ad ogni ufficio fino all'ultimo più piccolo posto di polizia una dotazione orco di organico e di mezzi al di sotto della quale non sarebbe possibile garantire un minimo di funzionalità
Ebbene sembrano cose ovvie ma non sono capita spesso purtroppo a ciascuno di voi
Di trovare il nulla il nulla dietro enormi insegne più o meno luminose
E mentre dicevo il Dipartimento della pubblica sicurezza comincia ad attuare questo disegno l'arma dei carabinieri sembra mossa da una spinta centripeta una spinta opposta
Istituisce compagnia e dove già esiste un commissariato di pubblica sicurezza impoverisce l'estrazione
Migliaia delle quali sono ormai ridotta Mary simulacri con i tre o quattro uomini recentemente infatti con grottesco neologismo vengono definite stazione citofoni che quei presidi dell'arma dei carabinieri che mettono a servizio dei cittadini tra virgolette mettono al servizio del re dei cittadini dei dietro l'insegna luminosa di una caserma un semplice citofono
Nei due terzi del territorio del Paese
Se si considera che in migliaia comuni d'Italia
Esiste soltanto la stazione dei carabinieri si comprende come grandissima parte del territorio dello Stato in priva di controllo con buona pace della prevenzione della repressione
E dell'indispensabile attività informativa
Altro poi che mandare i mafiosi al soggiorno obbligato nei piccoli comuni
Ha ragione il benvenuto quando afferma che è più razionale ed efficace la dislocazione delle edicole dei giornali di quanto non lo siano gli uffici e le caserme delle forze di polizia
Questo tipo di organizzazione l'autarchica che regna assorbe grande parte dell'organico per gestire se stessi
Noi per fornire servizi ai cittadini non per fare funzionare vitale
Ed è allora comprensibile
La denuncia del Cocer dell'arma dei carabinieri secondo il quale il suo cento sette mila uomini dell'arma
Soltanto diciotto mila soltanto diciotto mila sarebbero stabilmente impiegati in attività realmente operativa al servizio dei cittadini
Come Sigurd abbiamo cercato di contribuire al superamento di questa situazione anche nell'esercizio del nostro ruolo contrattuale
Avanzando cioè rivendicazione tali da far crescere dal basso una cultura della solidarietà
De L'Unità del cordino del coordinamento convinti come siamo che le resistenze sono sempre e soltanto di vertice
Che altro è il comparto sicurezza che noi rivendichiamo se non il riconoscimento di un'aria contrattuale che metta assieme le forze di polizia che riconduca alla negoziazione tutti i trattamenti economici e normativi
Nel comparto sicurezza volesse null'altro che il modo di farci sentire tutti i lavoratori dello stesso settore tutti solidalmente
Convergenti verso lo stesso obiettivo lo stesso risultato che la società si richiede
Il modo per coinvolgere anche gli altri colleghi
Per dare voce a chi non ce l'ha
Inattesa delle riforme che devono pure avvenire a cominciare da quella del corpo degli agenti di custodia
Perché non dare ruolo agli organi di rappresentanza farli sentire partecipi agli organi in rappresentanza dei corpi militari
Aprire in altri termini spazi di democrazia e di partecipazione in questi colpi se è giusto e ne è ormai non più eludibile per gli uomini
Non è un utile
Per la società per il Paese per i cittadini è questa la domanda che ci poniamo ma alla confederale dita al senso dello Stato che dimostriamo i vertici del dei corpi militari rispondono di no e tentano di dividere spingendo verso la monetizzazione di ogni anelito di democrazia e di partecipazione
Incuranti che così facendo aggravano la situazione approfondiscono le separatezze la discordia
Altro che unita altro che coordinamento
Noi siamo consapevoli che questa battaglia è difficile
Forse più difficile ancora di quella che ci porto alla riforma della polizia
Ma è una battaglia che non riguarda soltanto i poliziotti
Non riguarda il SIULP e basta anche sì Volpe ma non soltanto il suo una battaglia nello stesso tempo per la democrazia per deficienza
è dunque una battaglia per la società per i cittadini nel loro complesso
Per questo per questo abbiamo chiesto e chiediamo anche da questa tv tribuno una scesi in campo degli stessi segretari di CGIL CISL UIL e ditemi Giorgio Benvenuto di Marini di Trentino
Non pretendiamo che si vinca in un giorno questa battaglia ma vorremmo quanto meno iniziare un confronto vero e serio con il governo per entrare nel merito delle questioni
E portare alla luce del sole il no l motivazione in pieno
Ponendo ciascuno di fronte finalmente di fronte alle loro responsabilità ma temiamo che senza una forte mobilitazione di tutti
Saras difficile persino conquistare un serio tavolo di trattative tanto più che un appunto cocciutaggine tutta burocratica
Con palese contraddizione ha considerato i sindacati di polizia tutti tutti i sindacati di polizia che nascono tutti maggiormente rappresentativi sì amici e compagni
Quel decreto sulla rappresentatività sindacale diretto a limitare la sfrenata frammentazione che si sta determinando
è stato esteso a criticamente anche a noi con il risultato opposto a quello che si voleva conseguire
E che si è conseguito per gli altri comparti mi risulta oggi in polizia si possono costituire decine di sindacati ma ogni sindacato è maggiormente rappresentativo non si sa rispetto a chi sia maggiormente rappresentati
Perché si fa riferimento ai soli poliziotti sindacalizzati e non si fa riferimento al comparto sicché venne ammesso il sindacato di tre mila e cinquecento iscritti che rappresenta una minima parte della qualifica per la qualifica
Solo perché rappresenta il cinque per cento della forza sindacalizzata ma non il Cocer dell'arma dei carabinieri che rappresenta centosette miles iscritti
Perché questi uomini sono militare
Non vengono ammessi e di conseguenza gli organi di rappresentanza della guardia di finanza degli agenti di custodia ma non vengono ammessi neanche sindacati dal Corpo forestale dello Stato
Perché significherebbe ammettere CGIL CISL UIL
Comprendete amici e compagni
Voi lo sapete bene comprendete che con i Cobas al tavolo delle trattative diviene ancora più difficile discutere di comparto sicurezza di efficienza di produttività di professionalità di solidarietà
Tanto più che la parte pubblica quasi non fosse interessata a queste cose
Profonde tutto il proprio impegno nel limitare la spesa
Come se fosse più produttivo e rispondente all'interesse generale spendere mille senza cambiare nulla piuttosto che mille dieci migliorando davvero l'efficienza e l'efficacia dei servizi ma l'ottusità burocratica e discontinua pure nell'amore delle simmetrie formali se ci accomuna gli altri comparti in materia di rappresentatività sindacale non importa se finisce poi per raggiungere l'obiettivo posti a quelli che si prefigurava si guarda bene
Da considerarci comparto e da riconoscerci gli stessi ambiti di contrattazione che vengono riconosciuti agli altri comparti
In questo caso assume rilievo la nostra legge speciale la nostra specificità e sarebbe persino al reato di lesa mai vista
Persino consentire la partecipazione di CGIL CISL UIL a fianco del SIULP in sede di trattative per il rinnovo del contratto di lavoro e noi ieri abbiamo avuto a parte il primo incontro formale
La prima riunione sostanziale sul rinnovo del contratto di lavoro
Ed è qui che si innesta l'altra questione che ci sta a cuore
La legge di riforma ci ha riconosciuto una libertà sindacale vigilata
Il sindacato di polizia non può avere rapporti organizzativi con altri sindacati di lavoratori non può avere rapporti organizzativi con CGIL CISL UIL questo divieto assurdo antistorico ed offensivo devo ormai cadere
Del resto ci costringe ad una Mary Poppins sia utile soltanto chi mediante l'ipocrisia vuole pescare nel torbido non garantisce certo unità ne voleva questo risultato
In polizia possono nascere decine di sindacati purché siano già
Mirava soltanto a mantenere la separatezza tra i poliziotti e gli altri lavoratori facendo ridurre riducendo gli spazi di contrattazione e comunque delimitando un rapporto con gli altri sindacati dei lavoratori
Abbiamo respinto queste pretese della controparte ed abbiamo difeso il nostro essere sindacato di cultura confederale
Ma il cammino verso la conquista di un ruolo contrattuale pieno passa attraverso la libertà di organizzazione sindacali e attraverso dunque la caduta di questo divieto che ci vuole diverso divisi da CGIL CISL UIL
Per concludere amici e compagni questa è una battaglia sempre annunciata ma mai ancora veramente combattuta
Conosciamo gli ostacoli per il loro spessore ma non possiamo ulteriormente procrastinato la
Se vogliamo avere un ruolo politico e contrattuale pieno e non campo essenziale qual è l'ordine e la sicurezza e la civile convivenza del paese in cui si gioca il progresso civile sociale ed economico
Del Paese la UIL vuole essere il sindacato dei cittadini e nel nostro settore si gioca gran parte del futuro dei cittadini e dunque dalla UIL
Assieme a CGIL CISL perché ci aspettiamo una forte mobilitazione vera mobilitazione un forte sostegno per conquistare tutti assieme uno spazio più adeguato di rappresentanza di questi vitali interessi dei cittadini
E allora nell'augurare buon lavoro io spero che questo congresso abbia il tempo e la possibilità di interrogarsi anche su queste questioni che ho oggi biposto
E di decidere di intraprendere assieme a noi tutte quelle iniziative capaci di dare una svolta decisiva
Alla nostra lotta nell'interesse dei lavoratori nell'interesse dei cittadini nell'interesse di un'Italia che deve funzionare grazie
Grazie prosciutto io mi scuso ma qualche volta alle ristrettezze del tempo ci costringono a richiamare anche gli ospiti più cari
Abbiamo comunque accolto certamente il messaggio di Lo Sciuto che e per noi molto importante
O qui alcuni messaggi
Il in particolare credo interessante il generale Pietro sol giù direttore del Servizio centrale antidroga SIS
Al nostro congresso
Il Ministro degli interventi per il Mezzogiorno Riccardo Misasi manda un messaggio
Appunto sottolineando l'importanza del problema dello sviluppo delle regioni del Sud lo ringraziamo particolarmente per il suo messaggio e qui presente in sala lo saluto molto cordialmente il ministro Santoro vice direttore generale della direzione cooperazione e sviluppo del ministero degli esteri e persona con la quale collaboriamo per le attività di sviluppo è molto gradita la sua partecipazione siamo veramente lieti che sia
Adesso la parola fino Fasciani segretario dell'Abruzzo
Prego
Compagni ed amici
Il dibattito congressuale fin qui svolto
è ormai giunto alle su ultime battute
Evidenzia che l'organizzazione ha colto la portata e la forza della strategia del sindacato dei cittadini
Superando le alcune interpretazioni riduttive che tendevano ad identificare questa proposta con l'esigenza di mettere sul mercato più servizi prodotti dal sindacato
Questo rimane un compito importante da non snobbare il nome dell'alta politica ma il sindacato dei cittadini è ben di più e penna altro si tratta intanto di costruire un diverso rapporto tra il cittadino è uno Stato che deve diventare trasparente
Si tratta dunque di far funzionare l'Italia di renderla competitiva non soltanto in alcuni settori di punta ma anche nella sua efficienza vivibilità complessiva
Le pure validissime iniziative assunte da alcune strutture della UIL non esauriscono i compiti che dobbiamo assegnare al sindacato dei cittadini
Perché non si tratta solo di tracciare sentieri
Etica ma di affrontare con proposte riformatrici i grandi temi del funzionamento della pubblica amministrazione del tecnici dello stato del benessere della giustizia fiscale
Non è dunque stato
Arrivata per prima a mettere al centro della strategia sindacale temi quale quelli del fisco giusto
Oggi sembra naturale è ovvio che il sindacato confederale porca tra le priorità questo problema
La nostra campagna all'insegna dello slogan io pago le tasse
Non vedeva altrettanta consapevolezza in forza della stessa sinistra
Un destino analogo ha avuto anche l'idea di fondo che ispirava questo intervento a tutto campo della UIL e cioè proprio la strategia del sindacato dei cittadini
Le ragioni di queste resistenze stavamo a mio avviso nel fatto che la nostra impostazione superava la radicata concezione opera lista che comprende la società solo a partire dalla fabbrica
L'attenzione che la UIL ha prestato per esempio nella pubblica amministrazione non solo ai lavoratori del settore ma più in generale ai cittadini lavoratori cui sono destinati i servizi
La consapevolezza che la UIL per prima ha manifestato delle necessità di un Churchill e lo so però che non paga le tasse gli utenti
L'indicazione di una contrattazione che legasse le conquiste dei lavoratori al miglioramento dell'efficienza dei servizi erogati non sono frutti estemporanee di una pur lodevole sensibilità ma la coerente conseguenza della strategia del sindacato dei cittadini e della pratica della confederali da creare le condizioni per le ha per la realizzazione di una politica salariale qua anche per i lavoratori del settore industriale è invece a mio giudizio una questione che non può vedere il disinteresse del sindacato confederale
La realizzazione dei contenuti del sindacato dei cittadini
E cioè della confederali ITA della solidarietà della giustizia sociale rappresenta la volontà di affermare una tendenza diversa rispetto a quella che ha dominato il decennio che si sta concludendo
In bene la confederale da reagisce alla diffusione dei corporativismi che hanno caratterizzato gli hanno tanto
La solidarietà e la giustizia sociale sono valori che entrano in contrasto con il crescere delle disuguaglianze dentro il mondo del lavoro età le aree geografiche del Paese
La questione del Mezzogiorno deve da questo punto di vista e sarà al centro dell'iniziativa sindacale
Tutti gli indicatori confermano oggi non solo la gravità del problema
Ma anche la rapidità connaturato con la velocità dei processi economici e sociali di questi anni con cui il nord e il sud del Paese si stanno allontanando
Complessivamente l'arretratezza risulta particolarmente in quei settori più moderni e trainanti come la ricerca scientifica e tecnologica
La struttura industriale italiana e solo per il sedici virgola per cento localizzato al Suzhou
Ciò spiega anche come risposte legislative e contrattuali al problema della disoccupazione quali contratti di formazione lavoro abbiano di fatto allargato il divario nord-sud
Perché ovviamente le nuove assunzioni ci sono e realizzate proporzionalmente alla localizzazione delle imprese
Se è così verificato inoltre un ulteriore trasferimento di risorse pubbliche pari al novanta per cento quelle legate all'applicazione cioè di questo strumento a favore del centro nord
Il Mezzogiorno è ormai l'area del Paese in cui si concentra la vera disoccupazione nazionale
Per contro gli esiti negativi della legge sessantatré della regione Abruzzo
Che hanno prodotto situazioni di puro assistenzialismo dimostrano che le responsabilità dell'aggravarsi del problema del Mezzogiorno non risiedono solo nelle scelte o nelle non sente della politica economica nazionale
Deve essere chiaro a tutti noi che se non reagiremo tempestivamente a questa situazione
Con tutte le nostre forze ed aggregandoli quanto più possibili un ulteriore degrado del Mezzogiorno non potranno onde terminali alti costi sociali per l'intero Paese
Non è assolutamente pensabile che l'Italia si presente vicine appuntamenti amici e compagni con la dimensione europea con mezzo Stivale
Detto questo come sindacalisti meridionale della UIL
Rivolgiamo un atteggiamento di auto combattimento riteniamo che il l'indispensabile profonda correzione della politica economica nazionale non sia il solo punto di attacco
Si tratta infatti di modificare radicalmente anche l'atteggiamento delle stesse istituzioni meridionali incapaci di progettualità dispensa e di iniziative
Dobbiamo riuscire a mobilitare ai fini affini di investimento produttivo
Le norme risorse rappresentata al risparmio delle famiglie Regione delle regioni meridionali sei mila miliardi solo dell'Abruzzo che oggi paradossalmente finiscono con l'essere investite nelle aziende del Nord
Credo che il sindacato possa giocare un grande ruolo in questa battaglia per l'unificazione del Paese e mi auguro che non riemergono resistenze conservatrici come ai tempi del fondo di solidarietà
E la stessa logica dell'intervento straordinario che va messa in discussione come diceva il compagno benvenuto nella relazione
è la stessa politica economica nazionale che deve essere entrata a colmare il divario ad ampliare significativamente la base produttiva Berio donare a correggere le dinamiche che spaccano il Paese
E dobbiamo avere ben presente il carattere non statico della situazione
Nord e Sud si stanno allontanando velocemente come Galassi in fuga
E il vicino mille novecentonovantatré se affrontate con impostazione liberalismo come quelle che hanno riscosso tanto successo negli anni ottanta
E prodotto questi risultati affidati a fine decennio non potrà che accrescere le distanze
In Abruzzo abbiamo dovuto sostenere un duro contenzioso per garantire il mantenimento del fondo di sviluppo regionale dopo le contestazioni mosse cita la Commissione della CEE per l'intervento straordinario
Non abbiamo ritenuto senza che si togliessero le vitamine a una regione da poco entrata nell'adolescenza dello sviluppo economico non in tutte le sue realtà
Pensiamo però che questo campanello d'allarme va raccolto e sarebbe il più Sacco dagli atteggiamenti quello di confidare solo nel futuro con successo dalle nostre rimostranze
Dobbiamo invece decisamente puntare al superamento delle debolezze della nostra economia che oggi rendono indispensabili gli aiuti
E questo vale per il Mezzogiorno tutto
Che rischia di ricadere nella marginalità e che proprio nel momento della coltura dei Consigli europei potrà subire pesanti selettivo la nostra impostazione deve affermare un'idea di economia che punti a conseguire risultati non solo quantitativi ma qualitativo non solo l'accumulazione di ricchezza ma anche equilibrato della produzione e del consumo
Il mercato infatti è una potente molla che induce all'iniziativa mai cieco
E non ci regalerà spontaneamente la diffusore equilibrata del benessere
è compito delle forze politiche sociale di istituire ed istituzionale
Far sì che l'attività economica minimizza i costi sociali ed ambientali e produca risultati apprezzabili non solo sul piano quantitativo ma anche su quello di una migliore qualità sociale
Credo allora compagni cari importantissimo lavoro che nostri rappresentanti stanno svolgendo a livello europeo
Per fare un vero sindacato continentale
Per giungere alla Carta sociale europea debba diventare patrimonio di tutti i lavoratori e cittadini del nostro paese come grande battaglia di civiltà di diffusione della conoscenza del ruolo del sindacato
E cittadinanza appunto anche in considerazione delle risposte che come europei dovremo dare assurdo del mondo
Compagni ed amici
Mondo economico ha recentemente definito lo sviluppo italiani dagli anni ottanta un secondo riconosce Rinascimento
Dimenticando a mio avviso l'umanesimo che contraddistinse il vero Rinascimento
E che non è stato presente in questi anni Urbino elegantissima accelerazione dello sviluppo
Mettere l'uomo al centro di un decennio di sviluppo deve essere la grande battaglia delle forze di progresso europee qui questa nostra Guido potrà e dovrà dare tutto il suo alto contributo grazie
Grazie Cassani
Il tuo intervento particolarmente dedicato ai problemi del sud
Sono così importanti per noi mi sollecita a leggere il messaggio del ministro per gli Affari regionali problemi istituzionali Antonio Maccanico
E gli dice
Cari amici della UIL
La scelta di dedicare il congresso a come far funzionare l'Italia mi sembra il modo più coerente e più coraggioso di sviluppare l'idea già da tempo maturata dalla UIL di un sindacato dei cittadini
Credo anch'io come si legge nella parte
Conclusiva del documento riassuntivo delle tesi congressuali inviatomi nel luglio scorso dal vostro segretario generale si tratti di un investimento sul futuro
Non solo per quanto concerne la vitalità della funzione del sindacato della Società degli anni novanta ma soprattutto per quel che concerne l'equilibrio democratico nel nostro Paese
Troppo spesso negli anni che abbiamo alle spalle il movimento sindacale ha fatto valere priorità diverse da quelle sentite come tali dei cittadini
Fino contribuire a radicarsi della convinzione magari per tutto pretestuosa ma non per questo poco diffusa
Che il sindacalismo sia portatore di esigenze incompatibili con quelli di far funzionare l'Italia occhi la tutela dei lavoratori
Mai coincida con quella degli utenti o che il ruolo del sindacato sia sempre quello di determinare in qualità di ismi e accorpamenti estranea ad ogni profilo di professionalità e di flessibilità
La UIL si è posta l'obiettivo di non accreditare Manzi di smentire questo tipo di convinzioni ed auspico che su questo terreno rilascia riusciate a convincere il movimento sindacale nel suo complesso
Il decimo congresso nazionale e certamente una conta un appuntamento fondamentale del processo di moderna modernizzazione già avviato con grande serietà di impegno ed originalità di intenti
Di qui il più caloroso augurio di buon lavoro a voi tutti
Più che come l'augurio di un ministro mi piacerebbe lo interpretiamo arte come il sentimento e lo stato d'animo di un cittadino e se me lo consentite di un vecchio mito de amico della UIL con tanta simpatia e cordialità Antonio Maccanico
Alla parola ora Fabio Canapa segretario della UIL Trasporti
Fabio Canapa se c'è pregato di prego
Scusami non ti avevo visto se piccolino
Lo Stato
Ognuno di noi amici e compagni
Amiche e compagne
Credo che abbia affrontato la lunga marcia congressuale la la prima discussione sulle te sino all'assise di questi giorni
Sviluppando una sorta di scaletta che gli consentiva di approfondire il suo personale contributo all'articolazione dalla proposta dalla UIL
Affinandolo nella dialettica del nostro irrinunciabile pluralismo della nostra dovute reciprocità
Ma siamo in tempi di cambiamenti rapidi tra le cose che mutano c'è anche il rinnovarsi degli strumenti e dei rituali congressuali
Succede così che ieri distribuiscono due questionari espropri mentre li compì diligentemente
Caratura personalissima scaletta una esaurite in buona parte Loiano sì dai colori alle priorità dagli obiettivi e metodi
Un dato certamente positivo a voler essere razionali
Perché intrinsecamente dimostra che questa organizzazione le sue problematiche sue percorsi sono proprio nostri
A voler essere razionale
Alla fine però prevale la sensazione fastidiosa di ripetersi ed uno ci rimane male
Ma succede pure per fortuna che i compilatori di questionari siano troppi imperiosamente curiosi
Dichiarò nulle tarati chiedo un'anzianità di servizio di chiedere i congressi e quel partecipato
Allora pensi che questo è il tuo sesto congresso
Perché oltre a dovere di portare il tuo contributo ai forse anche il diritto di tentare una lettura del tutto da un'angolazione non consuete
Questo cambiamento di cui abbiamo parlato parliamo e parleremo
Così il rituale con la sua rapidità che non solo ha bruciato ogni schema ideologico ma condiziona la prassi ad una immediatezza tanto concreta che rischia di Ray ficcare tutto
Anche le persone che cose non sono ed è sperabile
Ce lo ricordano in qualche modo don Pierino che non vogliono diventarlo
Il sindacato è un soggetto collettivo un soggetto politico che nella società e nel Paese vuole assumersi le sue quote di responsabilità per governare il cambiamento
Il sindacato deve il sindacato può il sindacato vuole
Ci dimentichiamo troppo spesso nuovi soggetto collettivo
Che questo significhi ai sindacalisti devono i sindacalisti possono i sindacalisti vogliono ed il sindacalista che da solo o con qualche collega ogni giorno deve può e vuole
è comunque sempre non soggette individuare un soggetto individuale che non può ostacolare il cambiamento perché sviluppo ma deve governarlo perché sia evoluzione ed in questo sul lavoro ogni giorno scopre che il giorno prima aveva una ragione maternità vilmente sempre almeno anche un torto scopre che quello che sapevo il giorno prima ammesso che serva ancora non basta più
Perché invece Taranto per le società civili moderne non sono poi luogo troppo cattivo
Purché non perdiamo il gusto per il miglioramento e perché credo vada soggiunto imbroglio rammento sia individuale e collettivo insieme
Ma credo però che togliere la polvere alla nostra idealità sia di per sé insufficienti
Se è vero infatti che un po'di Poesia come la chiamerebbe uno che conosciamo tutti
Qualche volta è necessario è anche vero so che essi ciò che è sempre quello
Dice sovente nel sindacato non c'è più nessuno signorine semmai c'è stata
E allora mi chiedo cosa fa il sindacato soggetto collettivo per il sindacalista soggetto individuale
E non per pietismo ma perché tante difficoltà che il sindacato che si rinnova sta incontrando soprattutto nel rapporto con i lavoratori nascono proprio dal fatto che il sindacalista lasciato troppo spesso a se stessi
Le immagini infatti trasmettono efficacemente messaggi
Ma i modi ed i tempi con i quali si esplica la traduzione operativa del messaggio stesso non sono riconducibili ad immagini la globalità della nostra proposta allora perde via via il connotato essenziale dalla confederali per e lo perde con molta rapidità in un carosello di particolarismi che trovano ragione sono nel fatto che ancora non è sufficientemente diffuso e consolidato il concetto pur fondamentale
Che l'interesse specifici tra uno tutela reale solo serva salvaguardato l'interesse generale
Un concetto che è alla base della Confetra Rita e che si avvilisce già alle soglie della categoria si mortifica in ogni singolo contratto sino nidificano alla guerra per bande tra livelli e intanto il disservizio del servizio mensa i costi del sistema produttivo che sottrae risorse agli investimenti da quindi adeguatezza peggiora gli squilibri territoriali obbligando a costi assistenziali che la favola la conosciamo tutti
Purtroppo però non è una favola è un circolo vizioso difficile da interrompere difficile ma non impossibile
Basterebbe riuscire a rinnovarsi veramente
Il rinnovamento passa per il ripensamento delle strutture decisionali ed operative reinventando i canali di partecipazione sapendo che di fronte al cambiamento che incalza il problema non è solo di informazione ma soprattutto di formazione
Dobbiamo enucleare una progettualità strutturale per non vanificare la progettualità politica che c'è tutta ed adeguata forse perfettibile nell'analisi delle tesi e nell'ottica nell'attualizzazione dalla relazione
Un'esigenza d'altra parte che la relazione stessa sottolinea è che il primo obiettivo da cogliere se non vogliamo che anche il nostro rinnovamento diventi un riciclaggio
Detto tutto bisogna fare tutto
A partire dal nostro interno per dare vigore alla forza delle idee
Per interrompere quel circolo vizioso che pur consentendo lo sviluppo del Paese non gli consente alla stabilità e l'equità necessarie
Quasi ricominciare da capo ma il quasi è importante e significativo
Perché la progettualità che la quelle propone un momento di rinnovamento rispetto al passato ma non è rottura con il passato
Perché ed è solo un esempio
La conferma all'età di oggi il figlio dalla sintesi confederale di ieri che era a sua volta figlia di una proposta dell'altro ieri per una contrattazione di settore che nel sindacato italiano di questo dopoguerra del primo tentativo pragmatiche programmatiche insieme
Di conciliare a priori interessi divergenti
Quasi ricominciare da capo
Quasi
Perché la proposta e gli obiettivi che ci propone che ci proponiamo l'operatività che ipotizziamo non sono rottura con il passato sono adeguamento al presente sono allargamento degli orizzonti
Il vecchio mestiere deve cambiare abito deve indossare il cappotto e magari mettere i pattini deve scoprire altri metodi da altre finalità ma non è morto
Si dovrà accompagnare ad altri mestieri ma resta non credo allora caro Giorgio che si possa dire che la quella cambiato la propria ragione sociale proponendosi come il sindacato dei cittadini la UIL è il sindacato di cittadini perché ha ampliato la propria ragione sociale
E lo ha fatto perché a Firenze non ha cercato di comprendere il cambiamento bloccando sin un'analisi statica momentanea ma ha cercato di capire il senso del cambiamento mi sembrava fosse il titolo
Del primo capitolo consentendo sì una dialettica dinamica che magari costa fatica ma che consente di stare al passo con i tempi
Credo però che siano proprio le esperienze e le idealità di quel vecchio mestiere che oggi arricchite dal sentimento del presente ci consentono di affrontare emergenze civili e sociali in modo non casuale ed epidermico
E sono proprio le idealità di quel vecchio mestiere sostenuto da un'analisi continuamente aggiornata del divenire civile e sociale la ragione morale prima ancora che politica dall'autonomia propositiva della UIL
Un'autonomia che deve essere sempre più piena
Unitariamente coinvolta e coinvolgente
Orgogliosa ma non arrogante aperta ma non cedibile distinta ma non separato
Un'autonomia che diventi quasi il sentimento dalla UIL
Il sentimento lo stato d'animo
Ci siamo arrabbiati molto in passato quando qualcuno qua col tempo fa definì la UIL è uno stato d'animo bene
Io credo che oggi alla soglia del quarantennale
Di questa definizione possiamo essere orgogliosi
Perché è uno stato d'animo che ha prodotto proposte serie strutture aperte adesioni significative
Magari quando anche quando altrove c'erano solo ritualità e silenzi
Perché è uno stato d'animo non è nella gabbia rigida dell'ideologismo nell'angustia di interessi contraddittori da difendere comunque
Lo stato d'animo chiamato UIL il voto di del miglioramento
Miglioramento con tutti i lavoratori Toto di paese
Grazie canapa ha ora l'apparente la parola Patrizia baratto segretaria dilla UIL stampa informazioni Cartwright prego Patrizia
Volevo dire dà spettacolo anche se non ci sono i miei trattate
Cari compagni fai questo e muoversi a questo nuovo ciclo del CIPE Bretton una qualche difficoltà differente ci sono molte
A quattro anni dal Congresso di Firenze la Will Eno e tutti ci interroghiamo oggi sugli aspetti positivi e nomi
Del sindacato dei cittadini e credo che ci sentiamo tutti di dire che quella scommessa di allora mantiene oggi più di ieri su rigore la sua lucidità alla sua volente non solo dello spettacolo sia secondo imbucata
Ma con l'occasione di questo dibattito congressuale
Abbiamo il preciso dovere di lavorare tutti insieme per migliorare l'efficacia di quella impostazione per renderla ancora più comprensibile ed apprezzabile al mondo del lavoro con nel nostro Paese nell'insieme
Quel preciso estere quell'agire la scelta di proporsi e non di imporsi come un sindacato che con coraggio si affaccia alle soglie del terzo millennio della storia dell'umanità quell'insieme vale solo se riusciamo a sciogliere oggi alcune contraddizioni alcuni limiti che noi tutti sentiamo profondamente innanzitutto io credo che dobbiamo essere convinti che un sindacato come il nostro agisce sulla sfera della lavoratrice o del lavoratore come una persona che è a trecentosessanta gradi con una sua penna
Un suo corpo un'anima al di là di una ogni fede religiosa una sua appartenenza di genere sessuale
Condi Inti di questo però alcune volte lo siamo stati solo quando altri soggetti e non noi hanno fatto propri alcuni aspetti della nostra proposta
Com'è accaduto in questi anni con le molteplici iniziative sorte a difesa del cittadino
Ma credo che la contraddizione più palese che noi manifestiamo oggi è proprio quella di pensare lavoratore o la lavoratrice come ad entità disgiunta nella sua persona con una sua vita privata con i suoi bisogni materiali ma soprattutto immateriali
Continuiamo a pensare
Solo ad un aspetto quello contingente della sfera del lavoro e pensiamo che quel signore che vogliamo difendere dall'arroganza della burocrazia nella tutela del bene ambientale o nel rispetto della sua salute fisica e psichica non abbia una sua precisa identità
Il nostro agire deve essere complessa e coerente
Per quelli che ancora oggi hanno ricordo
Del valore del significato della doppia presenza ebbene voglio sto Tironi are quel valore oggi più che mai attuale allora quel valore indicava
La presenza delle donne nel mondo del lavoro ed in quello domestico ora ammucchiamo quel termine per indicare che dietro ad ogni lavoratore c'è una doppia presenza quella del lavoro e quella del privato
Ma è altrettanto vero compagni
Che i principi morali che hanno ispirato la proposta del sindacato dei cittadini comportano diritti e doveri il concetto dello Stato di diritto del rispetto della legge deve valere per tutte le volte che ne pretendiamo il giusto rispetto come per il contrario
Quella volatone quel nostro iscritto non posto nella sfera del proprio privato
Avere un comportamento in contraddizione con quanto diciamo chi evade il fisco nella sua seconda attività chi non pretende come giusto diritto la ricevuta fiscale
Chi paga la collaboratrice domestica di colore non rispettando il contratto di lavoro non possono avere spazio tra di noi
Se non ci convinceremo di agire in questa direzione mostreremo sempre di più i punti deboli della nostra proposta accrescendo anziché azzerando la sfiducia del discredito ancora presenti nel mondo del lavoro
La relazione del segretario generale poneva ingiusta entrati il fabbisogno che nel nostro Paese si esprime per il soddisfacimento soprattutto di consumi materiali legati allo Stato sociale come l'informazione e dalla cultura
Far funzionare l'Italia significa proprio questo
Garantire nei prossimi anni il migliore funzionamento proprio in questi settori superando gli effetti perversi dei nuovi e dei vecchi corporativismi ed invece accrescendo il concime dandone lavoratori di questi settori che interessano anche la nostra federazione
La consapevolezza il senso di responsabilità di chi sa di offrire una maggiore e più qualificata efficienza di una prestazione che non è comune e cui nessuno può rinunciare
Dobbiamo riprendere con più forza però alcune iniziative che ci hanno contraddistinto nel corso degli ultimi anni che voglio parlare solo di una far funzionare l'Italia in nome della democrazia significa dare piena attuazione al dettato costituzionale in materia di libertà di opinione e di espressione
Ci avviamo ad entrare nel terzo millennio guardando a quello che sta accadendo nel mondo dell'informazione e della comunicazione ma partendo da ciò che avviene proprio a casa nostra
Solo l'espressione del pluralismo delle idee della pluralità delle voci possono garantire l'affermazione dei valori legati alle differenze di essere di espressione politica
Come egregiamente Espresso nel simbolo scelto per questo congresso
Le osservazioni fatte nelle razze delle azioni del segretario generale sullo stato della informazione sono già abbastanza per allarmarci e preoccuparci
Ma quello che avviene a livello mondiale e ancora più grave le concentrazioni e la globalizzazione del sistema delle comunicazioni non solo più limitate come appare nel nostro Paese
Voglio ricordare che negli ultimi mesi poco prima dell'estate sono avvenute sul pianeta Terra le più impensabili concentrazioni
E più impensabili Monopoli che sono partiti proprio dei settori dei giornali della tv della radio della pubblicazione editoriale
E che sono penetrati in altri settori più vitali della democrazia legati ai consumi culturali informativi e di intrattenimento che non volgarmente chiamiamo ancora spettacolo
Ci sono quattro persone al mondo oramai che detengono il monopolio delle tecnologie dell'informazione
Oggi più che mai l'Italia e l'Europa
Appaiono una situazione di vitale importanza per limitare la monocultura che mortifica marginalità i costumi i consumi culturali letti mie la lingua i diversi modi di pensare
Noi dobbiamo respingere fermare ora e partendo da qui questo processo responsabilizzando il Parlamento subito
Ad approvare una legge efficace ed energica che regolamenti perché ritengo veramente impossibile ora fare una legge antitrust i processi di concentrazione che sono già in atto in questi settori
Ma certamente proprio in questi settori che sono strategici per la democrazia e concludo
Dobbiamo prevedere norme certe per prevenire regolamentare la conflittualità dentale aziendale
Garantire l'informazione ai cittadini è un diritto ineludibile come quello di rivendicare con fermezza che non ci siano né in questi settori né in altri cartelli e monopoli
Nel mare che navighiamo care compagne e cari compagni come diceva Pulcinella non ci sono taverne ma non per questo rinuncia rinunceremo alla polizia di navigare che
Grazie Patrizia non avreste dovuto preoccuparti del tempo così come l'hai fatto arresti anche potuto essere un pochino più lenta perché poi il voi donne non solo
Siete sempre pari agli uomini ma qualche volta sì ed è anche meglio
Alla parola Giancarlo Aiazzi segretario della UIL Trasporti
Ma la relazione di Giorgio iniziava con un dato decreto
Sia il dato nuovo su cui partire con le nostre riflessioni e con le nostre analisi
Diceva Giorgio che noi stiamo vivendo oggi in una società opulenta
E non ha grande rilievo se siamo il quinto sesto settimo nella graduatoria dei Paesi ricchi
Credo che abbia rilievo assoluto prendere conoscenza di essere in una società ricca e su questo dato rifondare tutte le nostre analisi
è questa infatti una formidabile diversità dal nostro passato
Essa può tradursi in una grande opportunità se sapremo dominare la come in un pericolo di marginalità per il sindacato ce ne saremmo subalterni considerato che una società del genere esercita grosse influenze sui comportamenti indubbi individuali e collettivi
Grosse influenze conseguenze ben diverse che nel passato
Anche altre caratteristiche nuove influenza o la società odierna
E soprattutto il nostro modo di lavorare e di decidere
L'importanza assoluta
Che assume oggi la mobilità delle cose e delle persone
La velocità con la quale procedono l'informazione e processi decisionali oggi il mondo vide indiretta
Altro che non possiamo e le indecisioni propagandate ieri anche da questa tribuna quell'autonomia del sindacato
Ricchezza
Della società mobilità velocità pongono il sindacato di fronte ad esperienze nuove
A problemi complessi che ci fanno rischiare ogni giorno per ritrovarci subordinati culturalmente e perciò marginali ed ininfluenti sul piano strategico
è una società la nostra che ha percorso lungo cambino anche grazie al nostro apporto ma lo ha fatto in modo tumultuoso disorganico di frequente in modo ingiusto e squilibrato
Siamo infatti in presenza primo di uno scadente funzionamento delle istituzioni
Comuni province regioni ministeri
Abbisognano tutti di una manutenzione di una revisione istituzionale
Nel loro funzionamento e in questo precario funzionamento delle istituzioni risiede il primo grande divario di conclude congruità con le attese del Paese
Vi siete qui il primo nostro grave enti cappe nei confronti della nascente Europa
Secondo abbiamo un mercato del lavoro totalmente scomposto dove emerge sempre di più la sua segmentazione
Sta affermandosi una nuova filosofia
Quella dei tanti lavori per una vita di lavoro e questa filosofia in presenza di elevata disoccupazione cela in realtà una verità che è quella della provvisorietà e della incertezza in cui oggi vive il lavoratore
Il cittadino soprattutto terzo la disoccupazione soprattutto quella giovanile insediata specialmente nelle regioni meno sviluppate si aggrava ogni giorno di più e non riusciamo a frenarlo
Non si riducono affatto gli squilibri né quelli fra nord e sud né all'interno delle stesse regioni sviluppate né tanto meno si riducono le disuguaglianze frecce assistiamo a una crisi del pubblico è una voglia smodata di privatizzazioni
Sono in crisi Grande Sud Sistemi della vita collettiva dalla sanità ai trasporti dall'organizzazione fiscale alla giustizia dalla previdenza alle reti di comunicazione
è in crisi la grande città nella sua dimensione di centro sociale di convivenza
Come negli assetti istituzionali come pure nella configurazione di Area metropolitana
Sono esplosi in tutta la sua virulenza
E io direi finalmente i problemi ecologici ed ambientali
Ci avviamo in una sregolata società multirazziale
Crescono come mai in passato i profitti delle imprese ENI specie dei grandi gruppi
Tutto questo con testo questa situazione che pone al sindacato nuovi problemi e nuove scelte
E non certo i non possiamo e le inadempienze è l'esito della lunga corsa nella propria del capitalismo avvenuta nel passato con molti lo Chieri
In disordine
Conteso uguaglianze
Direi nella riscoperta di un darwinismo rifatto molto spesso cialtrone e vive
Come stupirsi allora se in una società opulenta
Che ha proprio interno l'ordine dei problemi che prima richiamavo
Se in questo contesto si teorizza l'individualismo non c'è da stupirsi
Come non c'è da stupirsi se lo si contrappone ogni giorno alla collettività
Non c'è da stupirsi se si afferma l'egoismo contro la solidarietà
Se anziché riformare riorganizzare ridefinire il pubblico per gestirlo nell'interesse di tutti lo si lascia invece nell'abbandono e dell'interesse di parte come possiamo stupirci
Dobbiamo prenderne atto e correre alla svelta e ripari
E bene ha fatto la UIL a proporre un congresso di questo tenore di questa marca e di questa finzione
Dovrebbe essere evidente per tutti che ormai terminata la fase dello sviluppo solo quantitativo che ha caratterizzato il recente pazzia passato
E che siamo di fronte a una nuova forte richiesta di qualità nello sviluppo economico servono alla svelta nuove regole
Altro che non possiamo egli attendismo servono nuove regole subito nel funzionamento istituzionale
Dal servono nuove regole alle più elementari norme di convivenza civile occorre a firmare i principi e comportamenti che consentano alla democrazia economica
Quale condizione indispensabile per una compiuta democrazia politica
Occorre urgentemente passare a relazioni certe formalizzate trasparenti tra le forze sociali che facciano compiere un salto decisivo un salto di civiltà le relazioni industriali
Se a livello della società ormai ampiamente liberata dalla indigenza
Ma preda di nuove povertà ed emergenze si pongono rilevanti problemi di manutenzione del sistema
Dio li riorientamento nel suo sviluppo di adeguamento delle sue regole di redistribuzione del reddito di nuova ripartizione del lavoro esistenti di più equa ripartizione del carico fiscale
Di ridefinizione dello stato sociale e di riforma e di riorganizzazione dei subsistemi della vita collettiva ebbene se tutto questo ormai è una forte richiesta sociale
Non possono che porsi anche grandi interrogativi circa il nostro ruolo il ruolo del sindacato
Tanti cambiamenti e tante esigenze interverranno infatti anche noi e lo in terra cono con grande urgenza di risposte cioè ci chiedo che la gente i cittadini lavoratori gli utenti per quale società il sindacato si sta battendo qual è il senso profondo dell'esperienza che desidera esprimere che vuole affermare
E allora se tutto questo è vero e questa analisi non l'hanno smentita nemmeno
Che ieri ci ha contestato da questa tribuna ebbene sì allora tutto questo è vero come non possiamo trarne le conseguenze
Come quelle che la relazione di Giorgio traeva
Della scelta del sindacato dei cittadini
Volendo esprimere con questa indicazione una opzione più ampia di quella racchiusa nel sindacato dei lavoratori un'opzione che viene richiesta a gran voce oggi dal lavoratore utente dal lavoratore cittadino
Come non possiamo allora se queste analisi che non è stata contestata ribadisco da nessuno come non essere d'accordo con l'impostazione generale che Giorgio ieri sia presentato con la sua relazione
Ebbene compagni amici solo i tardi gradi non possono
Solita dichiarati reclamizzano pazienza pazienza per comprendere per potersi convince
Ma schierando in realtà con ciò un vizio quello sì ideologico di essere fra il peggior Sordi per aver deciso di non volersi Intini a questo riguardo mi ha molto meravigliato l'intervento del compagno Trentin ieri mattina soprattutto a chi come me lo aveva ascoltato soltanto pochi mesi orsono a Chianciano
Io non so se sentendo ieri mattina
Quel bambino
Che metaforicamente ha inteso far nascere a Chianciano come simbolo della nuova CGIL si sia rivoltato nella tomba in quanto non sappiamo ancora se sia già morto
Certo perché non sta crescendo bene e che non gode certamente di buona salute
Affinché il sindacato nella sua città ricca ritorni ad essere una frontiera di attrazione ideale e ce n'è molto bisogno di specie nei confronti delle nuove generazioni
è necessario intestare adesso un contributo decisivo di opinioni di scelte di azioni sui grandi temi che Travaglio nel Paese
Giustizia equità moralità tutela del cittadino nei suoi diritti forti e di me ed inalienabili queste la sfida che ci aspetta questo il terreno d'impegno e fa bene l'Aurelia aver ribadito che l'unità d'azione con CISL e CGIL
Pur nella diversità coi limiti con cui procede va collocata su questo piano ideale se non vogliamo veramente essere subalterni alla cultura dominante se non vogliamo essere subalterni ai partiti e alle istituzioni
Se non vogliamo essere rimanere subalterni a una realtà che ci sfugge di mano
Dal fisco alla sanità all'occupazione dalla previdenza e trasporti alla democrazia economica abbiamo grandi terreni di impegno di forte contenuto politico ideale
In una realtà così
Nuova di altri ritmi livelli di redditi ed in presenza dei problemi ricordati
Sono d'accordo con la relazione di Giorgio quando dice non è più soltanto il contratto il buon contratto a decidere dell'adesione dei lavoratori e del successo del sindacato
In sostanza nessun buon contratto è più in grado oggi di decidere da solo della efficacia del nostro ruolo dell'affermazione della nostra visione strategica
Solo quest'ultima affermatasi a partire da lavoratori ma trasmessa da ampi settori della società eviterà di farci apparire come dei romantici conservatori dell'esistente
E noi non vogliamo essere il Praga visivo pragmatismo ci guida ed è bene che continui amo su questa strada
Mo'la visione strategica un ruolo alto politico
Dell'azione sindacale abbisognano di un sindacato che abbandonati i connotati contestativi assuma in tutta la sua valenza la nozione partecipativa
Partecipare nelle imprecisi cogestire negli enti pubblici
Fa il partecipare cogestire per definire le grandi scelte dell'impresa concertare col Governo la politica dei redditi e le scelte macroeconomiche partecipazione con gli stessi iscritti e lavoratori
Per dare sostanza e forma anche alla nostra democrazia interna
Partecipare a livello di società tutelando i giovani i lavoratori e pensionati
Ma coniugando la la tutela con la nozione di utenti nell'ampia definizione di cittadini portatori piedritti forti e fondamentali
Tutto ciò implica un uso diverso delle relazioni industriali e delle azioni di lotta
Deve farci prevedere sali di confronto formalizzate trasparenti richiamarci alla forza alla forte capacità influenzare l'opinione pubblica
Nessun sistema dei trasporti abbiamo svolto d'intesa con la Confederazione un ruolo importante per applicare dà forza alle idee del sindacato dei cittadini
Dalla presentazione delle grandi opzioni strategiche piano generale dei trasporti come atto di programmazione e di governo dell'intero settore costituzione del CIPE per come quadro unico di comando di gestione dell'azione programmatica del governo
Riforma della portualità portata avanti dalla quelle con grande coraggio e saggezza riforma dell'autotrasporto merci rilancio del trasporto pubblico locale riforma delle ferrovie
Relazioni industriali formalizzate più oculato uso dello sciopero nuove forme di lotta che colpiscano le controparti senza penalizzare i cittadini utenti
Noi crediamo di aver dato dal livello verticale una grande dimostrazione di orizzontalità e di Pontedera Lita e quindi siamo d'accordo in quella osmosi
Qui ci deve essere oggi per portare avanti la strategia del sindacato dei cittadini fra strutture orizzontali e perché
L'avanzo di azioni guardate bene però Ciampi Spoon ministro difende tenacemente le proprie competenze punti ogni esigenza del coordinamento come faceva presente di stamani il ministro Vizzini
Non procede assolutamente la riforma delle Ferrovie
Il sul sistema dei trasporti a grandi con problemi complessi e difficili
Si è sviluppato tutto sulla modalità strada Currie grandi costi diretti e indiretti per la gente quell'ambiente per l'economia che oggi paghiamo fino in fondo
Poco cabotaggio potrà ferrovia ben duecento mila padroncini ad azienda Moloch veicolare nell'altro sul trasporto merci che periodicamente ricattato il Paese
Questa situazione deve essere affrontata in maniera decisiva da un sindacato riformista dal sindacato partecipativo
Dobbiamo affermare con forza
Che la riforma delle ferrovie conquistata dal sindacato dei polli dopo lady scendi che l'hanno bloccata
Scandali consiglio d'amministrazione scadente lottizzato e non certo per colpa dei lavoratori abbiamo un commissario che doveva stare tre mesi
è già passato un anno ha rifatto anche Luigi organica di organigrammi di vertice però ancora non è passato alla vera fase di gestione
Oggi si assiste a un braccio di ferro fra commissari al ministro su chi deve comandare contare le ferrovie un braccio di ferro fondato sul mare o potere
Mentre la strategia del futuro del trasporto ferroviario ancora sta languendo e continua aggravarsi i pesanti costi per i cittadini per gli utenti per i lavoratori
Noi dobbiamo fare in modo che queste cose debbano uscire lì tutta la loro rilevanza e state attenti che i privati ormai risponde l'agguato
E stanno per cogliere lo l'occasione per impossessarsi del business ferroviario ora che sta loro venendo meno il business e stradale
E quindi sarebbe negativo se CGIL CISL e UIL devono affrontassero il problema con la risolutezza che le ambiguità politiche e le contrapposizioni di Mario poteri richiedono in questo momento dobbiamo sollecitando un intervento questo di questa natura
Concludo compagni dicendo
E sottolineando che ci sono grandi spazi l'opportunità per il sindacalismo riformista nel sistema dei trasporti del nostro Paese
Fare concretamente sindacato nuovo fare il sindacato dei cittadini Dede cari compagni amici cominciare anche da qui grazie
Dario regionale della UIL Puglia
Al quale abbiamo già raccomandato la concisione perché veramente ne abbiamo bisogno grazie
Compagno d'armi compagnie e con tramite con questo congresso la UIL sia posta una Progetto ambizioso che quello di far funzionare l'Italia ed io mi auguro tutta l'Italia
Un'Italia che corre a due velocità
Quella dal Nord che sia fortemente agganciata ed integrata all'Europa del nord è pronta alla sfida del mercato unico europeo del mille novecentonovantadue
Mentre l'Italia del sud arretra sempre più e la forbice del divario con il Nord si allarga sempre di più
Il dato più preoccupante e quello della disoccupazione
Che ha raggiunto la percentuale del ventuno per cento e la maggioranza di questi disoccupati è composta dai giovani e donne in cerca di prima occupazione
E che rischiano di andare in pensione senza avere mai conosciuto un posto di lavoro
La lotta contro la droga la delinquenza la devianza la si fa innanzitutto con il lavoro con il diritto al lavoro
Quel diritto al lavoro che è previsto dall'articolo uno della Costituzione italiana e che non è mai stato applica concordo con la relazione del compagno benvenuto quando dice che si deve puntare ad una spesa mirata nel Sud è per il Sud
Per che purtroppo sino ad oggi non vi è avvenuto così
Bisogna puntare su grandi progetti che interessino l'intero territorio dal Mezzogiorno
Come quelli dell'acqua dei trasporti dell'energia delle grandi reti e telematiche
Attraverso una progettazione centralizzata ed unitaria con una procedura che accedervi la spezza certamente al sud molte volte sia incapaci di spendere le risorse disponibili e i residui passivi delle Regioni dei Comuni delle Province ne sono una dimostrazione in negativo in tale direzione
Ma al Sud molte volte non arrivano i finanziamenti necessari
Se nel Mezzogiorno i trasporti non funzionano la responsabilità non è di nessun sindaco e di nessun presidente e non è tanto meno della classe politica e dirigente locale che non è in grado di spendere
Quando il piano Schimberni per le Ferrovie dello Stato taglia fuori totalmente il Mezzogiorno la colpa non ed alla classe politica locale
In questo caso non c'entra per niente alla incapacità di spesa al nel Mezzogiorno
Semmai questo diventa il pretesto per non far arrivare nel Mezzogiorno i finanziamenti necessari
Il guaio è il guaio è che a volte le decisioni che penalizzano il Mezzogiorno vengono prese a livello centrale è quel che è peggio anche con il consenso del sindacato confederale sì ormai un convincimento diffuso a livello nazionale che nel Mezzogiorno arrivano molti soldi che non vengono purtroppo spesi dal Mezzogiorno
Ma non sempre è così
Non sono in molti a sapere che ogni anno
Che egli ha già dell'intervento ordinario viene assegnato al Sud soltanto il dieci per cento
Non tutti sanno
Che la quota di riserva prevista per legge del quaranta per cento per il Mezzogiorno non vi è stata mai applicata
Allora altroché capacità di spesa siamo di fronte ad una precisa volontà politica secolare di penalizzare il metraggio
Allora non si tratta compagni ed amici di abolire l'intervento straordinario per il Mezzogiorno
Ma semmai si tratta di cominciare a intanto di ripristinare quello ordinario che non è stato mai applicata è semplicemente offensivo
Governo continuare ad utilizzare l'intervento straordinario per problemi ordinare come quello dell'attuale cioè c'è una logica
Che è quella che al nord il problema dell'acqua si è sempre affrontato e risolto con l'intervento ordinario perché giustamente il problema dell'acqua
è una questione di carattere ordinario
Al Sud siccome siamo sudici per utilizzare l'acqua per lavarsi sì devo utilizzare l'intervento straordinario
In quanto i nostri governanti lavarlo sia al Sud si tratta di un fatto straordinario
In questo quadro prima ancora di parlare di superamento dell'intervento straordinario bisogna rivendicare per il Mezzogiorno tutte le risorse annualmente vengono sottratte a partire dalla legge finanziaria che si stanno discutendo in questi giorni è che varrà per l'anno mille novecentonovanta
E dove il sindacato confederale della CGIL e della CISL e dalla UIL
Possono e debbono avere un ruolo determinante in tale direzione
Risolvere lo sviluppo economico produttiva e sociale del Mezzogiorno quindi compagni ed amici è solo questione di volontà politica
Così come la criminalità organizzata
Prima ancora di essere un problema di ordine pubblico un problema di polizia un problema di magistratura problema di volontà politica molti
Troppi interessi politici economici ed elettorali
Gravitano attorno alla mafia alla camorra alla 'ndrangheta
Parte questi interessi possano essere estirpati ci vuole una volontà politica molto più grossa di quella che gravita attorno a questi interessi
Sarebbe molto semplice
Ad esempio rifiutare partiti politici a non mettere nelle proprie liste elettorali candidati che sono in odor di mafia
Ma questo purtroppo sino ad oggi nel nostro Paese non è ancora avvenuto
Il movimento dei lavoratori compagni ed amici il sindacato unitario
Nella sua ritrovata forza e capacità di lotta l'unica organizzazione in grado di poter affrontare questi problemi
La UIL per sua vocazione naturale in quanto sindacato dei cittadini deve attrezzarsi e mettersi alla testa della questione meridionale
Dobbiamo far funzionare compagni ed amici anche questa parte d'Italia questo lo può fare lavori in quanto oggi è più forte
Questo lo dobbiamo fare per far diventare la UIL ancora più forte
Allora la parola Lamberto Santini segretario regionale delle Marche
Ma Presidente compagnie compagnie amiche
Amici
Io credo sia un grande previde privilegio parlare
A questo nostro congresso
E vorrei dopo
A meno che stamane impressione
Il pessimismo cosmico
Via Iazzi seguire un attimo parafrasando un poeta
Della mia regione Recanati
Dire
Navigare è dolce in questo mare
Ritengo che sia dolce navigare in questo mare perché la UIL come qualcuno l'ha chiamata non è affatto un caffè amaro
La UIL è un momento è una sensazione è una scelta
è una scelta nella continuità
Nella coerenza nella difficoltà
Io ritengo chi come noi e soprattutto qui a Venezia come me
Ecco perché il mio intervento sarà molto estemporanee Breve nel sette otto minuti ma estremamente sentito ha imparato anche a vedere che nella UIL ci sono anche momenti di rapporti umani
Venti anni fa nel sindacato dei metalmeccanici ho partecipato a un altro congresso che ha segnato in parte la mia vita cioè un congresso della UILM
Un congresso importante per l'intera organizzazione
La cominciarono ad essere indicati alcuni temi alcune scelte per un Paese che stava cambiando tardare trovare risposte
Alla società che stava cambiando e che chiedeva al sindacato di cambiare insieme ad essa io sono convinto ecco il perché del mio ottimismo che venti anni non sono passati invano
Basta affacciarsi a qualche porta dell'Est e per capire quanto grande è stato il nostro ruolo
Pur nella difficoltà
Quanta difficoltà troveremo nel nostro Paese ma quanto grande è la scelta l'impegno e soprattutto la prospettiva per questo nostro sindacato ecco perché ritengo che sia fondamentale avere all'interno per nostra della nostra realtà un momento di pluralismo tiene le cose che ha nella UIL canapa diceva
La umile anche uno stato d'animo io credo che forse e anche qualcosa di più
è un modo di pensare insieme di soffrire di scontrarsi ma anche di trovare momenti comune per fare scelte importanti per l'intera organizzazione per il Paese
Io ricordo i momenti difficili di Bologna perché no
Momenti che hanno significato anche scontri fra le componenti momenti è chiara che hanno puntato quel cemento fondamentale che presentano oggi la nostra organizzazione nono con un momento di unanimismo piatto è inutile ma con un momento di confronto di dialogo di apporto concreto
Scelte importanti questi amici e compagni che hanno segnato la nostra realtà hanno segnato noi stessi ma hanno cercato di dare risposte al nostro Paese
Perché io credo fondamentalmente se differenza esiste e io dico che non c'è masse differenza esiste fra noi e la CGIL è che noi queste scelte ne facciamo con il cuore non solo con la testa la UIL è un momento anche di istinto di immagine qualcuno a volte in passato a è emblematicamente dipinto a nostro organizzazione come il sindacato dell'immagine
Con cattiveria no con serenità
E abbiamo visto noi quanto abbiamo sudato
Nei momenti difficili quando dovevamo rubare o conquistare un iscritto non solo la CGIL ma a chi non ha riscritto nel sindacato è stato estremamente difficile è estremamente difficile
Ma come abbiamo subito quando qualcuno che dava per spacciata
Al di là e dopo l'ottantaquattro la nostra organizzazione
Ha visto che siamo rifiorì abbiamo continuato ad impegnarci abbiamo avuto e trovato i miei stessi la capacità di dare risposte a chi risposte di democrazia e di Scelta chiedeva
Ecco perché pur stimando
E avendo anche ammirato in passato
L'amico Trentin
Ieri non ha condiviso quel suo giudizio drastico soprattutto quel suo appello
A una UIL tutto sommato che avevo un ruolo io ritengo che la univa ha sempre avuto questo ruolo
Nel passato oggi come l'avrà domani fortunatamente ma ha ricordato in quelle sue parole quanto difficile è stato per noi tutti per noi che abbiamo assistito all'interno delle piazze nelle assemblee
Nei dibattiti con il delegati essere accusati di essere il sindacato dell'immagine noi il sindacato del cambiamento che la proposta alla lunga abbiamo vinto ma è stato estremamente dura e difficile compagni e amici
Molti di noi in alcune piazze grandi a Roma a Milano nelle nostre realtà hanno assistito non soltanto un linciaggio verbale
Ma anche alla pioggia dei bulloni ai dischi ardimenti ricordo ancora in piazza del Popolo momento quasi conflittuale
Con alcuni compagni e amici della CGIL che prima già che il nostro segretario generale si presentasse al palco già partivano con salve di fischi portanti
Queste sono la casa che non ci debbono fare ricercare un impegno contro pulita o contro qualcuno Marie fratel rispetta le battaglie la consistenza della UILM
Qualche giornale e qualcuno dice oggi si è meravigliato
Un oratore credo ha ringraziato il popolo della UIL perché
Non ha fischiato trentine quando ci diceva alcuna corsa è insito in ogni
I noi laici socialisti
Ma anche in altri amici e compagni che non c'hanno neanche questo tipo di testa dentro la UIL e sono anche molti dobbiamo anche dirle queste cose
Questo rapporto sereno tranquillo che cerca lo scontro ma per il confronto
è un fatto di democrazia che nasce da dentro che è più forte forse minori un istinto che ci lega a dire che era un i non è un caffè amaro ma è una scelta per il futuro è una scelta centrale che fa ha fatto e continuerà a fare forti questa nostra organizzazione
è una scelta amici e compagni che garantisce non solo noi ma soprattutto i nostri iscritti e quelli che guardano alla UIL con un momento di novità una novità non di oggi
No di oggi quando cominciammo lo ricordava qualcuno che mi ha preceduto a parlare del fisco
Non faceva una scoperta prende una conclusione che ieri il ministro Formica a sbandierato a tutto il Paese
Il deficit pubblico non lo crediamo noi nolo creando i pensionati a seicento mila lire al mese lo crea un sistema che molto spesso è perverso soprattutto nei confronti dei più deboli
Solidarietà per noi significa dare risposte scelte ai problemi leggevo stamattina sulla stampa
E questo è un altro un'altra immagine del nostro organizzazione no sconosciuta noi ma molto spesso qualcuno ha cercato di mistificare la sulla stampa si era il rapporto di Amnesty International su le realtà le difficoltà che in tutti i Paesi del mondo dalla Sud America all'estero ai Paesi della realtà
Africana
Denuncia
Violenze assassini ma soprattutto perdita di diritti umani io credo che dietro quel far funzionare l'Italia ma soprattutto dietro quel concetto del sindacato dei cittadini
Ci fosse c'è e ci sarà questo porre al centro del nostro obiettivo luogo
Dovunque egli e operi dovunque egli sia
Con questa garanzia con questa scelta di prospettiva il pluralismo è anche dare questa risposta e soprattutto amici e compagni vorrei concludere con un brevissima noticina che credo serva anche per certi versi a drammatizzare perché poi lo sento veramente questo problema
Oggi Giorgio saltando il pranzo
Ho avuto modo di visitare la mostra dei Traci
E fra le varie cose
Visitando la mostra si si impiego un'ora quindi è un sacrificio che si sono facilmente
Ho notato all'interno di una bacheca una moneta traccia con due teste
Era una moneta che poi spiegava il traduttore diciamo così esplicativo della mostra che riescono assicurava un ministro un imperatore Tralcio e a fianco la testa di un imperatore romano
Era il segno di un popolo che non aveva più un momento di libero arbitrio ma a cui si era affiancato un'altra realtà che toglieva
Questa capacità di agire di pensare
Io ritengo che l'impegno come abbiamo fatto ieri e come vogliamo portare avanti innanzi per la nostra organizzazione è che noi dobbiamo pure possiamo pure sbagliare ma dobbiamo pensare con la nostra testa per confrontarci con gli altri
Non dobbiamo avere una doppia immagine una sola quella che significa garante garantire i cittadini garantire noi stessi e soprattutto le scelte che questo Paese ampiamente merita grazie
Nel suo impegno per la UIL e qui presente
Siamo ben lieti di annunciarlo il ministro Pierluigi Romita
Ministro per le politiche comunitarie
Come voi sapete io sono modestamente impegnato nelle attività comunitarie certo un ruolo molto modesto però anche da questo ruolo so quanto difficile sia il compito del ministro per le Politiche comunitarie
Da qui ai prossimi anni ci sono impegni grandi da portare avanti
C'è soprattutto la necessità
Di dare prestigio al nostro paese in modo che non sia soltanto fra i primi dal punto di vista del prodotto interno lordo ma che sia soprattutto fra i primi
Per serietà disimpegno e di politiche per impegno comunitario per capacità di operare di proporre nell'Europa siamo grati a Pier Luigi Romita di essere venuto al nostro congresso egli fra poco parlerà assieme al presidente del Comitato economico e sociale nella riunione che noi faremo nella tavola rotonda di cui sarà moderatore Alberto la volpe direttore del telegiornale quindi autorevolmente potrà disciplinare i lavori di questa tavola rotonda naturalmente siamo tutti impegnati ad essere presenti
Grazie adesso alla parola Amedeo Croce segretario regionale del Piemonte
Dopo Croce interverrà il ministro De Michelis
Frattempo è arrivato nella sala accogliamo veramente folate
Scusate
Un attimo di gli un passaggio della sua relazione avete appena di modi grida e poi la parola
Bene Amedeo atte
Gli un passaggio della sua relazione Giorgio Benvenuto auspica che i contratti in scadenza trovino rapida e positiva soddisfazione in termini coerenti con quelli del pubblico impiego chiusi o che ce lo auguriamo stanno Bresso loro
Personalmente mi sento di aggiungere che a fianco di tutto questo è anche possibile difendere
Il valore delle pensioni e che tutto ciò non è alternativo alla creazione di nuovi posti di lavoro alla tenuta dello stato sociale alla difesa dei diritti civili
Certo però che la condizione essenziale affinché si realizzi questo circolo virtuoso quella del risanamento dell'economia e del funzionamento dell'istituzione
Ora se c'è un punto unanime di giudizio esso si riscontra sulla necessità del risanamento dell'economia
Pare lontanissima la piattaforma dell'Eur e dei ventiquattro mila miliardi di debiti da considerarsi come Libia e inviolabile ed invece a distanza di pochi anni
Facciamo i conti con una realtà così contraddittoria fra debito pubblico e crescita industriale tale da rischiare la destabilizzazione economica del paese la cosa curiosa è che tutti ne sono consapevoli per quanto riguarda i doveri al Torino ma piuttosto restia a mettere in discussione la propria specificità i propri privilegi
A ben vedere all'azione politica l'Italia si sta sempre di più caratterizzando come un paradiso fiscale
Un Paese dove non si riesce quasi mai a venire a capo dell'inefficienza del pubblico ma dove e forse questo è meno presente nei nostri giudizi nella pratica delle cose non esiste quasi più leale rischio d'impresa almeno per i grandi gruppi
O si guadagna o si specula o si chiede l'intervento dello Stato
Ha ragione benvenuto quando afferma che in qualche modo nel passato siamo stati inevitabili complici del capitale nella gestione dei processi di ristrutturazione
Mazza non era facile operare in modo diverso dalla richiesta di fiscalizzazione e cassa integrazione quando l'unica alternativa che ci veniva lasciata era quella del licenziamento
Il limite nostro vero quello evitabile è stato quello del come abbiamo utilizzato questi anni di stabilità economica di trend positivo
Anni che offrivano lo spazio e più otto non con lo spazio per la fissazione di regole esigibili tra le parti sociali e di concertazione con le istituzioni
La cosa vera purtroppo è che alla velocità del cambiamento troppo spesso contrapponiamo la lentezza delle nostre sintesi alla definizione delle priorità la sommatoria delle nostre posizioni
La cui stessa che pure ha ricercato con ostinazione la linea del confronto lo ha forse fatto senza la necessaria determinazione forza
E così sperando in un'improbabile perpetuarsi di tassi di crescita al livello giapponese stiamo nella realtà delle cose comportandoci come la cicala di la Fontaine
Superare questo stato delle cose diventa essenziale
In questo ambito i cinque progetti della relazione rappresentano forse l'ultimo treno utile per andare nella giusta direzione
Ci dice a ragione che il novantatré già domani
Ma i ritardi dell'Italia sono pesanti e complessi e di ritardi che denuncia al Mezzogiorno rischiano di diventare incolmabili oggi
La modica quantità è quella del lavoro che viene assicurata al Mezzogiorno alle fasce deboli del mercato del lavoro
Occorre averne la consapevolezza che il benessere di cui beneficiano larghe fasce di cittadini rende ancora più insopportabile l'emarginazione che i soggetti deboli debbono subire la sfida italiana non può essere soltanto quella dei Mondiali di calcio
La relazione ha già parlato dell'emergenza sanità delle carenze della scuola e della formazione e della difficile pure inevitabile ricerca della coesistenza tra processi di industrializzazione e difesa dell'ambiente
Ma fare funzionare l'Italia deve voler dire anche questo devo vuol dire superare inerzie burocrati Kismet corruzioni che si scaricano quotidianamente sui cittadini dividendo però di fatto gli stessi tra cittadini di serie A ed altri che per diritti negati e disagi diventano obiettivamente disse d'imperio a queste note dolenti vorrei aggiungere
La pericolosa sottovalutazione del problema dell'Energia
Oggi per fare un esempio il Piemonte
Importa quasi il cinquanta per cento del suo fabbisogno di energia ed in più occasioni abbiamo rischiato il blackout
L'avere forse opinioni diverse sulle vecchie e nuove fonti della zia non ci esime come UIL dall'affrontare quella che può diventare un emergenza assoluta brevetta forse all'interno del sistema dei partiti qualcuno è interessato a ridiscutere del penso in condizioni di dura necessità ma questo un sindacato serio non se lo può permettere
Così come non ci possiamo permettere di lasciare soltanto al grande padronato lo studio della riforma dei sistemi di trasporto in vista del novantatré abbiamo sentito Vizzini stamattina al ministro ma forse dovremmo essere anche più attente ai convegni che fa Umberto Agnelli che disegna già grandi progetti sulla questione dei diritti e dei trasporti in questo modo rischiamo di trovarci e poi con delle direttrici di Indirizzo sicuramente funzionali per le imprese ma forse ancora una volta socialmente inique
Da queste valutazioni porta allora una domanda il sindacato fa fino in fondo il proprio dovere o marca anche se ho dei limiti
Possiamo ben dire che ritardi culturali blocchi eletti di parte importante del sindacato non hanno certo agevolato il nostro cammino del resto sempre difficile da volte anche concordo
Ma questa constatazione od altro non ci condurrebbe se non all'ennesima valutazione sullo stato dei rapporti tra le organizzazioni anche al sottoscritto convinto che salvano regole e procedure solo che le stesse sono difficili da ricercare quando ad esempio a Torino restiamo bloccati balzi fra un mese dai giochi interni dell'azienda che non ci consentono di firmare con l'associazione delle piccole imprese
Un accordo fortemente innovativo e che fra l'altro prevede l'assunzione di lavoratori portatori di handicap mentali lievi
E di lavoratori extracomunitari
La UIL non ricerca s'accorge separati e sa che quando ci presentiamo uniti siamo più forti e rappresentativi Mazza altro non tollera di essere posta di fronte al fatto compiuto da nessuno
Con tutto il rispetto per il giudice funzionale il sindacato il suo del reale lo esalta tutelando i lavoratori con la contrattazione enunciato con la costituzione a parte civile
Diciamo questo con amarezza pacca molti tra noi sono cresciuti nella cultura unitaria e non si sentono per questo né dei reduci né dei pentiti
Sappiamo quanto vale il sindacato quanto è concorde quando cioè non cede né alla tentazione dei giudizi sommari letti dei fiumi fuori luogo lo abbiamo misurato anche nelle ultime grande manifestazioni e con lo sciopero generale
Ma proprio per questa ragione come UIL dobbiamo ribadire che la forza che veramente male
è quella che dimostriamo di portare esprimere e non sa o quella delle baruffe da strada tanto caro al professor Mortillaro
Lo diciamo con tanta maggiore convinzione oggi in presenza di un difficile confronto interconfederale
Che la UIL alla giovane vuole condurre in porto in modo utile per i lavoratori che il sindacato rappresenta ma anche e soprattutto per l'insieme del Paese ci spiacerebbe constatare un interesse della nostra controparte orientato alle sole ragioni di bottega dilatorio e conflittuale palle con colta alle questioni che attengono l'interesse del sindacato
Una logica da arringa da quanto alle Dabo
Nell'ambito di un confronto come questo non potrebbe vedere vincitori
Alimenterebbe le speranze dei massimalisti ed in definitiva vedrebbe sconfitta una logica concertativa e seriamente riformista che deve stare al centro del confronto
Ma è dire cosa non ci piace e vengo le conclusioni di questo mio intervento mal dire cosa non ci piace non ci esime da un esame serio battendo in casa nostra nella UIL
Dire che esiste uno scarto tra intuizione realizzazioni non solo sta diventando un luogo comune ma di vettura un alibi non credibile
Senza voler far ricorso al patriottismo ed organizzazione o peggio gli stati d'animo mi sento di affermare che forse per essere adeguati alle sfide dalla competizione che ci attendono dobbiamo recuperare lo spirito di San Valentino
Quello che in buona sostanza e contro il parere di tante Cassandre interessate se ha permesso in questi anni non solo di reggere ma anche di crescere in modo consistente abbiamo tenuto
Siamo diventati adulti ed oggi sicuramente possiamo affermare che prima delle componenti che pure restano un valore per l'organizzazione viene la UIL con i suoi vecchi e nuovi valori del pluralismo sociale e politico
Ma forse
Proprio per questa ragione valutazioni si rende ancora più importante ed urgente la realizzazione la UIL di un progetto di vero apposta dalla vita
Avere la consapevolezza cioè che senza crescita delle categorie non c'è crescita reale per l'organizzazione tutta e anche viceversa
Che i problemi di una categoria di un territorio di una struttura sono problemi che investono l'insieme dell'Aquila e non soltanto quel pezzo d'organizzazione
Discutiamo senza vezzi reticenti al riassetto del gruppo dirigente vede l'utilizzo delle risorse ma non rinunciamo ad affermare la confederali età come valore essenziale ed insostituibile per l'affermazione del sindacato dei cittadini
Un valore tanto più necessario
In presenza della maturazione di elementi di struttura istituto istituzionalizzazione diventa anche difficile dirlo oltre che praticava del sindacato Tiezzi obbligheranno
Nella ricerca della partecipazione come strada maestra per il consenso e la rappresentatività un sindacato che dovrà gestire nuovi compiti
Chiavola nuovi poteri Marche pappa ciò dovrà garantire al proprio interno notevoli tassi di efficienza e di trasparenza
L'aumento è sulla buona strada del congresso deve rappresentare anche sotto questo aspetto un'occasione alta forse irripetibile
Occorre che dal Congress colossale a un messaggio forte e chiaro verso i cittadini che vogliamo rappresentare ma anche nei confronti delle nostre controparti di interlocutori un messaggio che deve saltare il valore del sindacato della partecipazione della solidarietà
Di una parola concludendo sardo un sindacato forte un aumento forte unità ma dialettica dark per un'Italia che funzionano un contributo non irrilevante può venire da un sindacato che funziona chi è presente in modo positivo nella società
Molte grazie
Al compagno Croce io devo avvertirvi ma lo faccio volentieri che al termine di questa nostra riunione plenaria sarà proiettato un bel filmato di progetto suddette il alcune attività del nostro istituto perché CIGO dovremo al termine appunto di questa nostra riunione
Oggi abbiamo avuto come al solito d'altra parte una giornata Denza e di chi abbiamo lavorato come si conviene appunto a persone che si riuniscono proprio
Proprio per questo senso al termine della nostra
Seduta parla l'onorevole Gianni De Michelis
Siamo sicuri
Il suo
Il suo intervento
Non solo sarà importante quale sia dice al compito importante che gli riveste nel governo della repubblica ma sarà anche stimolante e vorrei dire anche piacevolmente divertente dal punto di vista culturale grazie ministro
Caro Giorgio
Care compagne cari compagni
Non poteva mancare da questo appuntamento
Non potevo mancare lo tanto in quanto membro del Governo della Repubblica anche in una posizione
E comunque importante interessante anche per un sindacato in un'epoca come la nostra
Ma soprattutto io mi trovo qui Amico tra amici compagno tra compagni
Ritrovo in questo congresso un momento di un lunga strada comune che da molto tempo facciamo
Che abbiamo fatto
L'opposizione anche diverse io senz'altro ruoli governativi diversi
In momenti diversi anche con tensioni diverse della vicenda politica sociale del nostro Paese
è una che abbiamo fatto io credo nel corso di tutti questi anni io penso soprattutto a tutto questo decennio Ottanta
Ecco una cosa che nessuno può negarci
Cioè con grande impegno una grande coerenza tutti assieme
Affrontando passaggi difficili momenti difficili dovendo anche correre rischi di adottare soluzioni che in quanto nuove ed erano nuove perché nuovi erano i problemi con cui dobbiamo fare i conti potevano anche portare a risultati diversi da quelli che noi volevamo ospiteranno
Però nel corso di questi anni grazie a questo lavoro comune
Comune in tutti coloro che al di là della loro appartenenza di partito di organizzazione sociale hanno creduto in questa Italia hanno scommesso in questa Italia hanno scommesso
Non solo sulla vitalità economica dell'Italia ma sulla vitalità politica sociale e civile di questo Paese
Io credo che alla fine di questo decennio qualche
Elemento di fastidio soddisfazione possiamo averlo
E alla fine nonostante anche i passaggi difficili anche le discussioni che abbiamo avuto e la dialettica che anche in quelli che come noi avevano questa condizione non è non hanno mai messo da parte abbandonato da cui in non hanno rinunciato il nome di ma le intese unità unanimità
Io credo che dieci anni dopo
Anche se resta ancora molta strada da compiere molti problemi da affrontare
Possiamo guardandosi allo specchio ritenere in buona coscienza
In questo Paese questa nostra Italia in questi anni difficili
Per tutti gli altri Paesi simili al nostro
Battaglie che sono state compiute di risultati dialogare
E sono riusciti soprattutto a
Preservare assieme cosa che non non in tutti gli altri Paesi europei è stato possibile
Le conquiste economiche i risultati economici
Una ripresa importante di sviluppo
Nello stesso tempo le conquiste sociali risultati politici e nei decenni dal quarantacinque in poi soprattutto il mondo del lavoro di questa nostra nazione aveva conquistato
E su questo nessuno neanche trentini
Povere qualche argomento non riconosciute
Io non voglio dire potrei forse dirlo e l'Italia da questo punto di vista fatto meglio di ogni altro Paese della Comunità europea dell'Europa occidentale ma comunque credo che anche i più pessimisti e scettici debbono riconoscere comunque abbiamo fatto prima
E c'è questo grande merito che bisogna riconoscergli occhio spesso discusso coi compagni e sindacato spesso anche come si può dire a animatamente polemizzato su certe questioni io però per prima e più degli altri posso dire ad alta voce
Posso dirlo anche ancora di più oggi di fatto il ministro degli esteri che quindi come si può dire da qualche settimana sono in grado meglio di confrontare e misurare le diverse situazioni di paragonabile
Che la gran parte di questo merito va al mondo del lavoro di questo Paese
Ma soprattutto ai lavoratori via gli imprenditori e i manager la loro maggioranza
Che hanno dimostrato una capacità di reazione
Intelligente come in poche altre parti del mondo c'è stata
Va anche alle organizzazioni di questo mondo del lavoro soprattutto i sindacati
Ripeto credo che cesseremo di discutere nel prossimo futuro
Perché sono talmente vaste le sfide che abbiamo di fronte che bisogna discutere e sapere che uno sforzo per andare avanti immaginare il senso nuova assolutamente necessario ma il fatto che abbiamo discusso dobbiamo continuare a discutere non non può come si può dire e non deve farci dimenticare l'evidenza dei fatti
E cioè che nessun altro Paese dell'Europa occidentale in nessun altro paese in cui alla pluralismo politico sia accompagnato sempre un vivo pluralismo sociale come in Italia il sindacato è stato all'avanguardia e ha retto delle grandi difficoltà che ha avuto il momento sindacali in tutto il mondo in questo periodo
Uscendo da un lato a scegliere strade razionale e giusta dall'altra mantenere un consenso di tradizione
è riuscito a evitare
I due rischi lo Scilla e Cariddi
Da un lato di come si può dire farsi farsi mettere con le spalle al muro in nome della razionalità delle leggi dell'economia o dall'altro
Perdendo il consenso della gente o dall'altro per tenere il consenso della gente
Di fare non c'è azione di porsi obiettivi che contrastavano con l'evidenza delle cose questo risultato è stato ottenuto da un un grande fatto io credo che sia la ragione principale del risultato complessivamente positivo che l'Italia avuto in questi anni di quello che io non esito a chiamare il vero miracolo italiano il vero miracolo non è stato tra la fine degli anni Cinquanta penso agli anni Sessanta ma venuto in questa seconda metà degli anni ottanta quel miracolo che fa dell'Italia di oggi
Un grande importante Paese non solo una grande economia i numeri quell'ormai ce l'hanno con confermato ma un grande importante Paese che può in Europa soprattutto ma anche del mondo
Giocare un ruolo svolge una funzione e dare un contributo
Allo stabilimento di quella sicurezza planetaria che oggi non è più la solo la sicurezza di rapporti di forza dei rapporti militari ma è la sicurezza e la capacità di governare i problemi della demografia dell'ambiente del debito e la crescita davvero che si trasferisce dai Paesi più ricchi e quelli più poveri
Rispetto a a questo problema di riuscirà di determinare le costanti di questa nuova sicurezza internazionale negli anni Novanta l'Italia in grado queste Italia della fine degli anni ottanta grazie a quello che è stato fatto anche e soprattutto dal mondo del lavoro in questi anni
Di essere un attore importante di primo piano quell'Italia che dieci anni fa non dimentichiamocelo invece veniva considerata
Diciamo inaffidabile ma certo non del tutto affidabile perché veniva ritenuta ancora incerta sia nella sua solidità democratica sia nella sua solidità economica sia nella sua come si può dire maturazione sociale l'Italia di dieci anni fa mille novecentosettantanove era descritta nel mondo come l'Italia del rischio terroristico
Dell'inflazione incontrollabile
Si diceva in rete come l'America Latina
Della degli scioperi
Ora in quantità più elevati nel mondo segno più di un'incapacità del della classe dirigente di gestire i problemi sociali maniera corretta che non di vitalità democratica fini a se stessi
Deve ripeto siamo oggi in condizioni di poter pensare non solo a noi stessi ma un po'anche agli altri
La soddisfazione per uno che la sorte ha messo a fare il ministro degli esteri in questo momento in questa situazione
E tra l'altro in un momento così importante così eccitante così ricco di pozzi di potenzialità e di rischi come quello che viviamo
Nico in questi anni ma in questi mesi o settimane o giorni e siamo in grado di fare la sua parte anche grazie a quello che è stato fatto dal mondo del lavoro dell'organizzazione sindacale in questi anni
E questo da cui dobbiamo partire con la nostra riflessione insomma resta ancora molto da fare quindi abbiamo bisogno ancora del mondo del lavoro deve su organizzazione dei prossimi anni
In questa constatazione dobbiamo farle però non dobbiamo limitarci a Carla Eva
Loro i compagni per i compagni tanto di più io credo che nessuna delle organizzazioni sindacali non fa io non sono stato mai abituata a fare come si può dire
Piaggeria sindacale nei rapporti con tutto tra le organizzazioni che sono state personalmente sempre ottenuto su questo terreno la Willa qualcosa davvero diretti degli altre organizzazioni sindacali
Teatro e si può dire il diritto e il dovere
Le vere più degli altri forse una più nitide completa nel modo storica di questo decennio questo è tanto più importante in quanto il resto di strada cui accennavo che resta da compiere non è un resto di strada solo in Italia
Cosa che è importante ma al limite non sarebbe così importante visto che in fondo ripeto questo Paese gli elementi essenziali una solida democrazia sociale in via rafforzati in questi anni
Ma è soprattutto importante nella posizione al di fuori dell'Italia sovranazionale soprattutto europea che sarà il vero terreno su cui saremo chiamati alla prova è la sfida da subito
Nelle prossime settimane nei prossimi mesi e non solo a livello dei governi non solo all'interno delle stanze chiuse delle commissioni europeo del Consiglio dei ministri europei io degli incontri bilaterali e multilaterali ma nel vivo della lotta politica sociale dell'attività economica e a cui quindi anche il sindacato sarà chiamato
Essere protagoniste in senso pieno dovendo fare e dovendo si prepara a fare un un altro ulteriore salto di qualità
E questo c'è consigliere reso evidente in queste ore dalle immagini che vengono dalla televisione più ancora delle notizie che poi la parola scritta ci trasferisce dalle pagine dei giornali di quello che avviene in alcuni Paesi di questa nostra Europa del Centro europeo dell'Est europeo
Perché
Cos'è che sta vincendo
A Budapest
O Varsavia
Attracco ovvio Lubiana
E quasi vincendo a Berlino a Dresda e pare e primi segnali domani anche finalmente vent'anni dopo a Praga cosa che sta vincendo
Nell'immaginario collettivo nella coscienza e nella volontà politica di quei popoli prima ancora che della loro leadership
Se non
Quello che possiamo buon diritto chiamare
Il riformismo europeo occidentale
Il riformismo socialista e socialdemocratico
Alitalia capillare segno
All'evoluzione in Paesi come il nostro dei dodici Paesi della comunità o dei dodici della Comunità dei Sei dell'estate
Cos'è che volle la maggioranza
Di questi queste popolazioni cosa chiedono
Nelle loro manifestazioni le masse
Scendono in piazza o nelle discussioni che fanno con noi i leader politici o sindacali di governo
Di questi Paesi impegnati in questa avventura assieme così straordinaria e così difficile
Sì certo chiedono la democrazia o più giusto e chiedono anche l'economia di mercato perché l'esperienza concreta di questi cinquant'anni ho quarantacinque anni postbellici ha dimostrato che la strada dell'economia di Stato dell'economia di piano che annullava qualsiasi logica di mercato non portava da nessuna parte porta al disastro
Ma chiedono anche lo stato sociale
Cioè chiedono quel complesso di cose che possiamo a buon diritto chiamare il modello europeo non si vedono il modello americano modello giapponese quando parliamo con loro
Direi che lo sforzo che tentano di fare di come conciliare la fuoriuscita dal sistema di prima senza un ritorno a un impossibile conservatorismo libertari liberalismo ottocentesco
Ha una logica che era quella da cui erano fuoriusciti attraverso il passaggio alle società comunista questo è quello che chiedono la gente
E le leadership riformiste le leaders impegnato in questa battaglia del paese questo e quello nel linguaggio che ci hanno parlato che mi hanno parlato
In questi giorni in queste ore
Questi incontri commoventi governanti polacchi dama Sobieski un gioco o gli amici ungheresi
O i primi con cui cominciamo avere contatti che dalla Germania dell'Est
O dall'Unione Sovietica
Cercare di farci capire qual è l'obiettivo di fondo cui mira
è questa e questo modello riassunto in questi tre aspetti pluralismo politico democrazia economia di mercato è stato sociale
A cui vogliono arrivare che esattamente
Il modello concreto per cui hanno operato elaborato i partiti socialisti e socialdemocratici e le organizzazioni sindacali
Dell'Europa occidentale che hanno avuto la fortuna dopoguerra di potersi subito
Muovere in questa direzione non hanno avuto l'ostacolo degli alta
La cortina di ferro no posto dal resto dell'Europa per quaranta
Se se le cose si muovono oggi
Questo c'è anche il frutto di tante coincidenze storiche di un'evoluzione storica
Che doveva portare prima o poi a questo punto ma si muovono oggi può in questo modo così massiccio anche io credo sono convinto di questo
Per l'effetto
E sulle coscienze l'immaginario collettivo di questi popoli avuto l'esperienza europea di questi ultimi anni
Il successo in questi ultimi anni di quello che chiamiamo la logica del novantadue dell'integrazione europea bilanciata
Il passaggio dalla euro sclerosi alla euforia
Da Lero pessimismo all'ottimismo non ha colpito solo l'immaginazione degli americani e giapponesi
Sognano la notte la fortezza Europa fa colpita anche e soprattutto quell'immaginazione quelle cosciente provocando questa grande spinta incontenibile
Viaggio di raggiungere rapidamente di andare in quella direzione di raggiungere pienamente queste conquiste
Questo pone a noi
Lo pone in a tutta l'Europa occidentale a tutti i suoi governi a tutti i suoi partiti a tutte le sue forze sociali culturale economico ma soprattutto a noi
Riformisti europei
A noi che sul piano politico sul piano sociale in questi decenni e soprattutto in questi ultimi anni
Ci siamo battuti su questa linea che anche da noi ha avuto difficoltà ha difficoltà anche D'Aloia come si può dire coloro che ci credono coloro che ci credono meno e coloro che non ci credono affatto
Quella linea che negli ultimi anni non a caso in Europa sia in personificata attorno a due nomi a due persone a due facce dell'Orda una parte come portavoce della linea socialista riformista europeista
Chi ha vinto a Milano con Craxi presidente della comunità nel G ottantacinque è andata avanti vincendo nonostante Presidente in questi anni dall'altra parte a nome della signora Thatcher
Non è solo il primo ad un governo conservatore molto conservatore ma esprimere altra gente
Bene spasso Dinoi
A tutti i livelli certo a livello di governo innanzitutto ma poi anche dentro le società le economie la responsabilità di essere all'altezza
Di questa come si può dire rinnovata sfida storica che ci viene lanciato dal fatto che la vittoria di questa nostra battaglia viene così esplicitamente riconosciuto assunta come punto di riferimento
In questo modo così vistoso drammatico attorno questo ci pone amici e compagni nuovi problemi
Ce li porrà da subito dentro le singole nazioni innanzitutto della comunità e complessivamente
Come
Nazioni governi e come comunità eccome consesso internazionale in sovranazionale dell'Europa occidentale nel prossimo futuro
Tra l'altro si pone e saremo Lonigro batterci in prima fila perché ripeto
Assieme alle Thatcher esplicite ci sono molti altri conservatori impliciti anche a sinistra
E soprattutto perché fanno fatica a muoversi nella direzione giusto pensò leader pagare dei prezzi troppo forti gli riesce difficile riconosce devoluto porto finiranno per frenare con e conservare bloccare rispetto alle scelte coraggiose e difficili che saremo chiamati a fare nelle prossime settimane nei prossimi mesi nei prossimi anni
Questo il tema su cui io credo giustamente
Giorgio apprendo porto congresso ha richiamato la UILM ha richiamato tutto ma in questo Natale italiane quando trentino espone in quel modo
Io non contesto a Bruno Trentin la legittimità
E porre alcune questioni di esprimere alcun giudizio di dare certe valutazioni del genere dell'oggi e del domani non mi scandalizzo
Perché le posizioni che trentine ha voluto riportare qui dentro solo posizioni che esistono in Europa nel partito anche dentro i partiti socialisti socialdemocratici esistono dentro i sindacati europei
Se Maya trentini io credo vada contestato il diritto di dare un'interpretazione riduttiva quasi meschina
Alle cose che è venuto ha detto quasi che queste servissero solo a portare la guida una sorta di collateralismo a basso livello un partito in questo caro per terza lista non è
Questo è veramente in modo Pagliaro riduttivo correlate internet c'è è legittimo
Ripeto io dico io che le sue mi sento parte della famiglia da questo punto di vista che queste discussioni ho partecipato in prima fila in prima persona nel corso di questi anni è legittimo che dica le altre cose però
E altrettanto legittimo rispondiamo no caro compagno Trentin tutti sbaglia
E le tue posizioni sono posizioni sbagliate comunque richiamarsi a un riformismo dell'Ottocento
Per spiegare come si fa il riformismo del venti
Che tra l'altro con qualche decennio di
Con qualche anarchia Turati per spiegare come possiamo riuscire a rendere vivo e vitale coerente con la storia e le tradizioni ma anche capace di operare nel futuro un riformismo che oggi in Italia nella comunità nell'Europa orientale
Possono presentare la linea vincente che riempie anche De Cosmi vuoti gli errori
Le posizioni come quella cui Quentin fino a ieri si richiamavano aperti in quei Paesi anche da noi
Noi abbiamo abbiamo il dovere di rispondere così
Perché cari compagni aprite un problema anche dei sindacati in Italia nel prossimo futuro
Che è un problema da un lato come si può dire di saper dare l'esempio giusto
E dall'altro il saper fare le scelte ancora difficile potranno essere fatte proprio in questo contesto come si può dire più ampio di sfide che abbiamo di fronte
L'esempio giusto
Perché quando voi avete parlato Giorgio con gli amici del governo polacco gli avranno detto che uno dei problemi che in Polonia se è quello che viene chiamato ormai correntemente in quei Paesi il rischio che prevalga quella che loro chiamano la demagogia di sinistra
C'è il rischio che questo sforzo enorme di farcela
A vincere sfide economiche sfide sociali sfide politiche venga contrastata in nome di cose anche giuste
Perché le condizioni economiche e sociali dei lavoratori dei Paesi che conosciamo sono terribili
Io posso anche capire che un sindacato
Possa sentirsi spinto in quelle condizioni a parlare il linguaggio dell'immediato
Anche se questo può diventa contraddittorio con la forza con la soluzione di problemi col processo riforme rischia di portare quel disastro
Però ma Sobieski gli altri compagni ci hanno detto che loro hanno bisogno di un appoggio da parte di Paesi dell'orientale anche per potere bloccare questo tipo di spinte dove siamo in buona fede
Di potere chiedere che ci sia la capacità di attendere di sacrificarsi spendendo l'appoggio gli altri paesi di altre nazioni di altre realtà che rendono credibile
Così nello sforzo di sacrificio che viene richiesto perché necessario perché obbligato perché non c'è altra strada
Rispetto a coloro che sono in malafede come per esempio i capi del sindacato cosiddetto ufficiale
Del vecchio sindacato ufficiale polacco che mi sono ovviamente strumentalmente queste situazioni per poterlo denunciare bollare per quello che sono per posizione avventurista e demagogiche
E non porta da nessuna parte che possono trovare nel preme il consenso di una realtà popolare di una classe operaia colpito duramente la quale condizione ma che poi porterebbero al fracasso della riforma economica della riforma sociale da riforma politica e porterebbero più indietro non più avanti
Soprattutto i lavoratori quelle realtà
Spesso in Ungheria
Dove il tentativo di farli andare ancora più in là della Polonia per certi punti di vista stat
Niente in corso in queste ore e chi si misura nelle prossime settimane tra tre mesi con le prime elezioni libere in un paese appartenente al blocco al blocco di Varsavia può fra cassare anche di se prevarrà come scudi la visione a breve dei problemi di nuovo
Un atteggiamento strumentale che anche in Ungheria c'è perché avrete letto i giornali oggi sulla ricostruzione di un partito coupon comunista di tipo ortodosso vecchio stampo e così via
Che potrebbe portare strumentalizzare le situazioni difficili che avranno lì
Però c'è poi dare l'esempio e io credo che il sindacato italiano sia in condizione di dare l'esempio buono e sindacato italiano certi in condizioni molto diverse tra virgolette più facili nella prima metà degli anni Ottanta affrontato il problema
Di sapere scambiare sacrifici per ristrutturazione per riorganizzazione per creare le condizioni per
Diciamo andare avanti e non andare indietro
Può parlare un linguaggio convincente inutili opportuno di cui quei nostri compagni riformisti in quei Paesi avranno bisogno nel corso delle prossime settimane naturalmente anche evitare di dare il cattivo esempio
Cioè di pensare semplicemente che siccome in questa parte d'Europa invece oggi come si può dire il piatto abbondante depose per fortuna
Vanno meglio bene addirittura in certi Paesi benissimo allora qui
Ci si può abbandonare a quelle demagogia di sinistra o quelle come si può dire rivendicazioni senza riferimento di compatibilità semplicemente perché appunto quando le cose vanno bene perché ha denunciato derivante permesso bacche esempio dare
Per esempio
Invece è chiaro
Quell'obiettivo riformatore riformista socialista dell'Europa oggi anche rispetto al novantadue e dichiarare una pronta disponibilità a usare almeno una parte
Le risorse in più del vantaggio in più della crescita in più del successo del novantadue darà all'Europa per usarlo a favore di questi Paesi per scommetterlo per impegnato per investirlo
Nel successo della riforma economica della riforma sociale riforma politica
Non sono compagni solo l'impresa e dell'Occidente europeo chiamate fa questo non sono solo le grandi imprese italiane che devono essere chiamate come metodi e stile chiamate a scommettere sul futuro della Polonia e l'Ungheria o domani della Jugoslavia siamo anche noi tutti assieme come collettività viva di persone
Dobbiamo trovare il modo di e ci sono i modi le forme e ci sono le forme
E la capacità e il coraggio di dimostrare che anche noi sappiamo scommettere una parte comico tutto per poi sappiamo siamo uomini ma una parte
Di questo vantaggio in più che ci sta venendo del successo del nostro modello per puntare Olimpio qualche parola più in là sul Terzo Mondo ma abbiamo oggi questa immediata priorità su cui esiste un terreno immediato sul possiamo misurare
Eccola
La sfida a cui siamo chiamati
E naturalmente da questo punto di vista allora caro compagno dovuti
La discussione che quei aperto io ripeto è legittima è una discussione che però va affrontata con fondo perché noi siamo convinti come lo fummo in questi anni
Forse di fronte a sfide
Per noi molto importanti ma forse meno nitide meno epocali Miro genero così chiaramente diciamo lottatrici di valori generali così come fumo chiari ieri dire questa è la strada giusta rotta
Quando trentini rievoca quattordici febbraio San Valentino alla scala mobile
L'arrivo Catalucci
Io sono uno di quelli meno adatte per la richiesta con loro vissuta talmente in prima persona l'ho sentita tanto sulla mia pelle sulla mia carne che forse sono parte in parte ricadono più parlato negli ultimi anni perché mi sembrava quasi veramente
Fare una sorta di esagerazione che riguardava il Basile storie di alcune persone
Del quattordici febbraio solo cardine è stata una scelta
Non solo è stato una scelta profondamente riformista riformatrice non solo è stata la premessa che ha acconsentito il secondo decennio degli anni Ottanta in Italia con tutte le cose
Con le buone quello me le buone ma comunque col risultato complessivamente positivo che si è avuto è stato anche il terreno su cui si è saldato a livello politico avevano associano una linea che se anche i compagni come trentine avessero loro seguito forse avrei portato l'Italia con la figlia
E rappresenta un senza volerlo infatti Zare sui contenuti concreti
Se anche qualche piccolo contenuto concreto potremmo ricordarcelo oggi perché se per esempio ci fossimo ricordatelo cattolici febbraio non abbiamo solo tagliato due punti di scala mobile ma abbiamo per esempio bloccati fitti in un certo anno per riuscire a ridurre l'inflazione ce lo fossimo ricordati qualche mese fa forse non registreremo quello che si due ottobre che abbiamo letto sui giornali di ieri
Ma
Un tipo di linea di impostazione di logica
Io credo potremmo utilmente ricordarci oggi non solo perché anche in Italia sarà bene non dimenticarsi questa impostazione ma perché potremmo utilmente fornirla proprio i nostri compagni
E i nostri amici di quei paesi che sono alle prese
Diciamo con ben altro ordine di grandezza di quei problemi che noi affrontammo nei primi anni primi anni ottanta e tra l'altro
Caro trentini di questo Cicchitto polacchi ungheresi
Quando ci chiedono qualche consiglio su come affrontare
Le questioni concrete certo provi allora facciamo i conti con l'inflazione del quindici per cento Nuoro ahimè farlo profondi collocazione in Polonia del cinquecento per cento sia col trenta per cento che rischia di aumentare Logos varie con mille cinquecento per cento però
Beato l'ordine di grandezza diverso Mara
La natura di fondo delle logiche da adottare esattamente la medesima
Nel mentre
Se la logica e Trentino allora difese che oggi legittimamente rivendica ancora dovesse prevalere
Io qui il risultato non sarebbe quello una più forte integrazione di una riforma dei vince
In una riorganizzazione dell'economia e della società che riesce a ricreare le condizioni perché poi le fa le grandi leggi umane di cui più di quei Paesi possono esprimersi sarebbe quella invece di una
Oggi che inevitabilmente Bisi integrative negative a ritroso
Un risultato finale sarebbe quello sì
Un solo posto sopra tutti ma posto soprattutto per il mondo del lavoro di quei Paesi
Ecco perché noi dobbiamo ripeto avere la memoria
Non mi ricordo ma la coscienza del senso di quello che abbiamo fatto e dobbiamo continuare in quella direzione
E dobbiamo continuare approfondire nei termini nuovi rispetto alle condizioni nuove la linea che abbiamo faticosamente costruito corso di questi anni ed ecco perché sindacato può e deve avere un grande ruolo una grande funzione
La deve avere
A livello soprattutto europeo perché nel corso dei prossimi due anni da qui al novantadue
Avviata la logica quasi ormai auto accelerante spontanea dell'integrazione del mercato dell'integrazione dell'economia
Dobbiamo vincere
Ulteriori battaglie che sono soprattutto quelle
E l'integrazione sociale dell'integrazione politica a partire dall'integrazione sociale
C'è una grande battaglia a breve a Strasburgo tra poco più di un mese uno degli obiettivi che la presenza francese conosco appoggio si propone di fare adottare la Carta sociale rappresenta il punto di avvio di partenza dell'armonizzazione dell'integrazione sociale
Credo che vinceremo questa battaglia ma dobbiamo anche sapere che solo il punto di partenza quella sarà una sorta di definizione di principi e di un percorso da compiere che poi dovrà tradursi in applicazioni indecisioni in direttive in leggi norme da portare in tutta Europa per creare diciamo l'altra faccia del me del grande mercato unificato cioè una come si può dire una base di garanzie omogenee ferme per il mondo del lavoro che foglio per abito fan questo grande mercato perché questo mercato non diventi una cosa opposta a quella che abbiamo voluto tra una sorta di puro mercato darwiniano senza legge e senza regole dove
La pura logica del più forte dove potrebbe prevalere gliela detenute dalle
E da questo punto di vista io credo che la scelta che la UIL fa con questo congresso è una scelta estremamente importante l'impostazione che è stata data d'inizio è quella che straccia la strada giuste
Da qui che
Il livello di rappresentatività e che che ha non è il più grande dei sindacati però ancora una volta si dimostra come in fondo in quel congresso all'inizio degli anni ottanta con cui cominciamo
Questo ragionamento di nuovo capace di segnare la strada di indicare la strada che oggi ma qualcuno potrà non piacere però credo che domani risulterà evidente che questa è davvero la strada giusta per tutti e per quella che porti è risultati vincenti non solo per la UIL non solo per una parte del mondo del lavoro ma per tutto il giorno ecco queste non le cose che volevo soprattutto di
Ma l'editto convinto
E questo è una cosa importante non non solo per uno che come me si sente socialista e riformista si sente parte di questa battaglia anche se la mia posizione in trincea diversa dalla vostra
Ma perché lo sta importando e anche per uno che come oggi fa il ministro degli Esteri
Ed è chiamato quindi a rappresentare il governo di questo Paese ma questo Paese una serie di sedi in cui questi temi
Verranno ogni giorno di più sul tappeto e bene
Siccome in queste sedi conta
Come si può dire l'autorevolezza che si riesce a esprimere
Conta la capacità di convincimento non della persona ovviamente ma del Paese che si rappresenta che scommettere sul tavolo
E io credo che oggi l'Italia nel Pd prima però credo che questa autorevolezza su questi temi su queste questioni diciamo rispetto a queste sfide
Sia per un ministro degli Esteri socialista in questo momento molto maggiore in quanto sente di avere dietro di sé
Il mondo del lavoro sente di avere con sé scusate
Il mondo del lavoro la maggior parte del mondo del lavoro del nostro Paese delle organizzazioni sindacali e di poter per ancora una volta quindi dimostrare di avere l'autorevolezza di parlare non ha nome
Di un governo di una maggioranza parlamentare in senso stretto veramente della larga maggioranza di una
Società nazionale di una comunità nazionale di una di una di una nazione
Questo può valere per le riunioni in sede comunitaria può valere
Per il lavoro comune che cerchiamo di impostare con
Quei paesi che prima citavo la Polonia l'Ungheria avremo un incontro
Tra pochissimo addirittura multilaterale a Budapest arriva l'Italia prima da occidente con un ragionamento che va già un passo in là della semplice logica dell'aiuto della cooperazione bilaterale
Bene l'autorevolezza che noi possiamo degli opposto visto che tocca a me pro tempore esprimere in quelle sedi ripeto è tanto maggiore perché possiamo constatare anche attraverso dibattiti come questi realtà come questa anche attraverso questo vostro congresso che c'è in Italia non solo qualche sparuto gruppetto di
Chiaroveggente di ben pensanti riesce a rendersi conto della
Quello che è il momento storico stava attraversando ma c'è la larga parte della comunità nazionale che sente queste cose che sente il filo il senso di queste sfide che vuole parteciparvi vuole parteciparvi nel modo giusto
Avrei altre cose da dirvi voglio dire solo una parola alla fine riguarda i problemi che non ho affrontato nate riguardo al ministero ma che riguardano anche l'azione del mondo del lavoro in Italia
In merito ai problemi dei paesi in via di sviluppo
Ma io credo che la stessa logica con cui ho parlato dei rapporti tra dopo ci dentale euro orientale in realtà
Possono essere usati anche per parlare di problemi però nei rapporti tra un Paese come l'Italia dove concludenti un gruppo di Paesi come quelli della comunità i paesi in via di sviluppo siano essi quelli dell'Africa subsahariana
Del dell'Africa del nord dell'area mediterranea dell'America dell'America Latina
C'è una logica in cui l'elemento fondamentale sia quello di capire e sempre più i destini diventano conclude
E che sempre più destinare risorse umane e finanziarie non significa solo fare un gesto eticamente giusto
Ma significa anche creare le condizioni migliori per il proprio futuro per il proprio benessere futuro per l'evoluzione corretta delle nostre Società nazionale
Italia anche qui ha fatto molti passi avanti in questi anni
Ha scontato come era inevitabile una certa inesperienza iniziale d'altronde quando si va dal nulla
A diventare uno dei Paesi principali degli attori principali su questo terreno questi errori sono probabilmente da mettere nel conto
Oggi siamo in grado di far tesoro delle esperienze fatte sì di quelle buone sia di quelle meno buone credo che già nelle prossime settimane discutendo nel Parlamento discutendone con le organizzazioni sociali discutendone con i paesi che sono i nostri
Diciamo nostra controparte questo in questo esercizio potremmo fare un salto di qualità che va poi nella direzione che ho visto ospitato anche da quelli di voi che se ne occupano
è una direzione soprattutto di meglio finalizzare concentrare le risorse scegliendo le priorità proprio dopodomani al comitato interministeriale che si occupi
Pecorelli definiremo una lista più ristretta di trentacinque Paesi dividendoli in quindici di prima priorità venti di seconda priorità in cui concentrare questi sforzi
Naturalmente queste liste sono sempre aggiornati di migliorabili io personalmente tanto più sapremo concentrare tanto più sono felice anche se naturalmente se ne tener conto dell'oggi e del ieri influenza in qualche modo anche il futuro
Io credo che anche qui potremmo appunto
Dimostrare che l'Italia può essere all'avanguardia in un momento in cui proprio il fatto che il dialogo e stop si pone in termini nuovi ci consente di pensare di rilanciare in termini nuovi più efficaci dialogano su
Mille novecentonovantasei da questo punto di vista un anno interessante
Perché appunto non sarà sul tappeto non sarà sulle priorità delle agende dei grandi incontri internazionali solo il problema Est Ovest
O della riforma in alcuni Paesi o del disarmo della distensione tra
Un immenso Vieri che Stati Uniti ma ci sarà di nuovo sull'agenda dopo dieci anni
Di pratica cancellazione anche il tema poli
Si procede ad Ale non più semplicemente etico economico dell'aiuto del rapporto tra il nord e il sud del mondo io credo che l'Italia
Che l'altra volta dieci anni fa negli anni settanta era stata praticamente assente da quel dibattito potrà invece questa volta esserci
Deve esserci come autorevolezza con idee con ragioni e di nuovo ci saremo tanto meglio lo dico
Apertamente i compagni se non ci sarà solo un ministro degli Esteri un sottosegretario un gruppo di esperti ma se ci saremo tutti o quanti più possibile assieme
Portando in questa direzione ripeto il senso questo senso più ampio più storico della funzione che una società come la nostra può svolgere in momenti come questi
Io mi fermo qui scuro sono stato un po'lungo però avevo sentivo il bisogno di fare di fare queste considerazioni queste riflessioni proprio perché
Questo tipo di livello di rapporto di dialogo comunque di confronto comune di discussione aperta
Che ha caratterizzato almeno per me è maturo per moltissimi di noi tutto questo decennio possa continuare e continuo naturalmente poi quel tanto di soddisfazione che possiamo avere dieci anni dopo tra va un po'più incerti poi il film più insicuri dieci anni fa quando cominciamo
E i fatti ci hanno dato ragione
Che la storia ci sta dando ragione che questo non ci deve indurre a autocompiacimento e trionfo trionfalismi ci deve indurre a solo a vivere più voglia di andare avanti più rapidamente nello stesso tempo però ci deve dare anche il diritto e la spinta di affermare che siamo arrivati dove siamo arrivati perché abbiamo fatto le analisi giuste fatto le scelte giuste corsi rischi quando i dischi andavano corsi pagato anche qualche prezzo con i pezzi andavano pagati
Però questa è la strada giusta quanto prima anche altre la seguiranno
Anche se in ritardo facendo la stessa cosa facendo delle scelte facendo delle vetture correndo dei rischi tanto meglio sarà per tutti
Purtroppo a questo punto non può essere dato
Perché è necessario trasferì il C tutti nella sala Volpi per la tavola rotonda su Europa Europa novantadue grazie