Intervista a Valerio Spigarelli sui lavori del convegno dal titolo "Giustizia! In nome della legge e del popolo sovrano"

Tale Cona Valerio Spigarelli Presidenza dell'Unione delle Camere penali al convegno organizzato dal Partito radicale transnazionale sulla giustizia allora quali sono le le vostre valutazioni sulla battaglia di di Pannella e dei radicali in questi mesi eletti confronto che hanno trovato ascolto solo quanto
è giunto il momento critico per la salute di Pannella
Ma l'abbiamo non soltanto detto ma per una volta anche dimostrata una condivisione del dell'ispirazione dalla battaglia di Pannella sul carcere
è per noi è stata talmente profonda che abbiamo per la prima volta nella storia dell'avvocatura associata e della dell'uso delle Camere penali adottata una delle forme tipiche di protesta dei radicali e di Marco Pannella
Con un sciopero della fame a staffetta che ancora prosegue
Che ancora prosegue proseguirà per tutto il mese di agosto e anche per ottobre proprio per dimostrare che il tema della carcere va affrontato non solo quelle analisi convergenti
Come molto spesso si registra in convegni come questo ma anche con atti concreti
E come si sa noi lasciamo aperto il dibattito sull'amnistia che è un dibattito che deve risolvere la politica sostanzialmente perché i numeri dell'ANMIL che richiede la Lettonia Messia sono numeri che
Ovviamente sono inimmaginabili in questo momento mentre invece una serie di cose ne abbiamo detto anche ultimamente in una conferenza stampa che hanno fatto con altre associazioni
Che si occupano di carcere molte cose possono essere fatte subito
Subito si può abrogare quella parte della legge Cirielli che produce carcere
Subito si dovrebbe ripensare la legge Fini-Giovanardi
Subito si deve intervenire sul fenomeno della custodia cautelare in carcere per come dobbiamo parlare di fenomeno della custodia cautelare in carcere di nuovo siamo numeri oltre il quaranta per cento
Di detenuti in custodia cautelare allora prendiamo atto
Che questo e il problema perché e un problema e modifichiamo le norme
Per non tanto fargli dire quello che le norme già dicono perché già le norme dicono che la custodia cautelare in carcere e dovrebbe su un evento eccezionale
Ma per obbligare i giudici e interpretare correttamente una norma eccezionale e cioè come eccezionale
Perché questi numeri ci dicono esattamente il contrario questi numeri ci dicono e per la verità in nel corso di questo convegno ce lo ha detto anche il primo presidente della Cassazione
Che i giudici si preoccupano della difesa sociale al momento di irrogare la custodia cautelare oggi l'ha detto in maniera devo dire molto onesta molto franca
Scarpe unificando un problema su cui noi da molto tempo richiamiamo l'attenzione e cioè la cultura materiale dei giudici italiani è la cultura della difesa sociale
E questo è un problema che si risolverà solamente quando finalmente si farà una riforma costituzionale si solidifica era la figura del giudice terzo cioè realmente equidistante tra accusa e difesa
Che che valutazioni si possono fare sulla diciamo sulla fine del della diciamo del mandato diede di di al fanno alla DIA cenno la e dell'arrivo di
Nitto Palma che un magistrato che ha sempre
Che comunque si è manifestato in maniera molto diversa a tanti altri magistrati sin da quando svolgeva questa questa funzione che tipo di valutazioni possiamo fare su questo passaggio importante in questa legislatura
Ma noi abbiamo dato atto ad Alfano di un merito fondamentale che è quello per la prima volta di aver posto sul terreno concreto della politica è un'ipotesi di riforma costituzionale della giustizia
E peraltro abbiamo anche registrato immediatamente dopo un raffreddamento dovuto agli eventi diciamo di macro politica non da parte del del dell'ex ministro ma da parte della politica in generale del Governo
Rispetto a quella che era stata definita una riforma epocale che abbiamo già in più di un caso detto che questa
Iniziativa non può pian piano perder si per poi essere dimenticata perché l'Avvocatura proteste Rebecchi in maniera molto ma molto decisa
In questo caso così come in altre epoche ha protestato perché non faceva nulla perché fare e poi non finire ancor peggio che non farlo
Però ripeto
A ad Alfano va dato atto di questo noi abbiamo uno una dialettica intensa con affanno perché se da questo punto di vista gli abbiamo riconosciuto questo merito certo
Per esempio sulla legislazione del doppio binario o sul problema delle carceri invece certamente non abbiamo avuto delle analisi convergenti
E quanto al neoministro tanti auguri ne abbiamo fatto immediatamente ieri sto un angolo a mettere in campo quella che un elemento qualificante
Di ieri carattere generale che è proprio la riforma
Speriamo che non cada il Ministro nel
Diciamo dell'equivoco in cui molto spesso la politica è caduta proposito del riformare la giustizia
Immaginando un interlocutore tra virgolette istituzionale nell'Associazione nazionale magistrati
Che non è un'istituzione è una libera associazione
Che non è il potere giudiziario perché quello e
La
è tutt'altro nel nostro ordinamento non è neppure la magistratura il potere e giudiziarie anche si interpreta il ruolo
E soprattutto non
Elevando la magistratura singola o associata al ruolo di interlocutore sindacale che in questa maniera si finirebbe per fare quello che è stato fatto tutte le volte che in Italia si è tentato di modificare il quadro costituzionale cioè nulla
Non è successo sulla d'Alema con la bozza Boato era successo a De Mita precedentemente era successo ancora prima ad altri riformatori della Prima Repubblica ogni qual volta si fa scadere
A trattativa sindacale con la magistratura questo tema questa è l'anticamera
Nel nulla perché lì le Regioni non nominano un garante per e per i detenuti e il non l'hanno fatto credo due regioni ultima la Puglia recentemente e che ruolo svolge Teglio può svolgere l'Unione delle Camere penali
Per
Diciamo dare vita a questa figura che non va alla quale non si vuol dare
Alberti ma noi abbiamo il più di un caso sottolineato questo problema così come altri problemi legati al mondo carcerario la cosa importante il lavoro che stiamo facendo attraverso un osservatorio carcere dell'Unione Camere penali
E quello di dimostrare che c'è un con la tutte unitaria tra tutti quelli che si occupano di carcere che hanno magari dei diversissime su altre cose perché identificano tutti il male negli stessi problemi
Che si sia associazione gli avvocati ma perfino associazioni di assistenti carcerari perfino associazione che dovrebbero
Perfino istituzioni come il data su certi temi a fare delle analisi convergente
Lì bisogna armarsi
E soprattutto di anti demagogica
Perché quello che va sottolineato perché non è vero che più carcere significa più sicurezza molto spesso significa più scuola della delinquenza e meno sicurezza
Non è vero che la Guzzini porta all'indulgenza la Gozzini quando viene ben applicata produce sicurezza la percentuale di recidiva dei detenuti che usufruiscono
Veri benefici della Gozzini e incomparabile rispetto a quella dei detenuti che non subiscono di questi benefici
E bisogna rivoltare il luogo comune qui si vende la sicurezza brindando l'all'interno del carcere laddove invece la vera sicurezza e quella che si produce con una rieducazione seria
Dei detenuti con un carcere che viene applicato solo nei confronti di chi realmente non può essere contenuto in un'altra maniera e con una serie di sanzioni di tipo diverso invece per tutti gli altri
Come spiega il fatto che negli anni settanta
Quando non c'erano le attuali regole per varare la mischie l'indulto
Venivano varati questi provvedimenti ogni due-tre anni di fronte a proprietà situazioni di rivolta nelle carceri che erano piuttosto pesanti si può dire che
Queste rivolte mettevano paura al mondo politico e oggi in assenza di queste di queste di queste iniziative il mondo politico non fa nulla per i carcerati
Ma questa è una lettura però un'altra lettura forse potrebbe essere questa una resa uno dei temi che tanto viene dibattuto di questi tempi quello della ragionevole durata dei processi
E molto spesso dei nostalgici dell'inquisitorio dicono che questo sistema questo tipo di processo
E che noi abbiamo che produce una durata irragionevole dimenticandosi che anche il processo inquisitorio cioè quello del trenta che è rimasto fino al mille novecentottantanove se non avesse goduto delle amnistie cicliche sarebbe scoppiato
Per eccedenza di numeri quindi quelle amnistie servivano a mantenere in vita il sistema perché altrimenti sarebbe bloccato e anche in un certo periodo storico a risolvere il problema che era un problema
Nessuno di noi dimentica detenuta in attesa di giudizio di di di Nanni Loy che era un problema
Di condizioni al limite del sub romano delle carceri dell'epoca
Però va detto che quelle condizioni sia pure in un contesto totalmente riverso stanno prima diventando le condizioni di oggi l'Europa ci bacchetta perché noi non garantiamo neppure il minimo spazio vitale
Hai detenuti
Ti ringrazio grazie a Valerio Spigarelli Presidente l'Unione camere penali