Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui e Matteo Martini per la rubrica critica militanti
Uscito da poco per l'editore il Mulino un saggio di uno storico della normale Daniele Menotti
Intitolato chiedo ai diritti umani che credo possa fornire nuovi spunti all'elaborazione storica e politica di radicali vanno partendo da decenni sul tema
Intanto di Menotti intende chiarire la natura ambigua dei rapporti tra la dottrina cattolica la cultura moderna dei diritti umani
A partire dalla dichiarazione francese del mille settecentottantanove fino alla Carta delle Nazioni Unite del mille novecentoquarantotto ai giorni nostri
L'autore risale a quei privilegi della Rivoluzione francese in cui il clero era ancora in gioco nella collaborazione al nuovo assetto costituzionale
Analizza i dibattiti sullo Statuto della libertà religiosa e suo riferimento al trascendente escludo dal nuovo Stato laico con una scelta che fu più occasione che causa della frattura tra la Chiesa e i propugnatori dei diritti umani
Dall'attinente cento alla seconda metà dell'Ottocento
Si delinea nel mondo cattolico quella gamma di atteggiamenti che resteranno poi tipici del suo difficile rapporto con gli ordinamenti liberaldemocratici
Da una parte cioè il Polo reazionario alla De Bona acquirente avvicina la dottrina ufficiale che in modo più o meno esplicito rifiuta la carta d'ottantanove
Dall'altra parte stanno i tentativi di mediazione quasi mai fortunati di teologia scrittori cattolici che provano ad aprire con moderazione i nuovi ideali borghesi
E qui Menotti analizza di seguito le opinioni di un ospedalieri di lame né di Godard fino alla svolta posto unitaria dell'ex reazionario gesuita padre Curci
Ma nella dottrina ufficiale prevale invece un misto di rifiuto conservatore di tatticismo pratico nel rapporto con gli Stati
Fino all'intera vigenti il model Silla BO e poi tra fine Ottocento inizio Novecento fino alla campagna di cui fu organo di punta la Civiltà Cattolica che individuavano i principi dell'ottantanove un complotto sul Giuda ecco massonico
Ma intanto dato che ormai la cultura borghese da quei principi affermato sembrava un dato culturale difficilmente cancellabile
In Vaticano si era sviluppato un nuovo apparato ideologico per fronteggiare la meglio con Leone tredicesimo l'opposizione tra diritti dell'uomo i diritti di Dio acquista una nuova forma
La rivendicazione neo tomistica della perfezione della Società medievale contro il disordine nel mondo moderno si richiama il mito di una legge naturale divina non puramente confessionale
Contemporaneamente si dà cittadinanza i diritti socio-economici mentre la bestia nera vertano la libertà di culto di stampa insomma i diritti civili
E ancora con questa ideologia della legge naturale di vita di un diritto immutabile di cui la chiedo che riserva l'interpretazione giusta che il Vaticano pronte i totalitarismi degli anni Venti e Trenta del Novecento
Non cioè in nome dei diritti umani come si tenterà di dire più tardi riscrivendo la storia venti in nome della propria funzione la Chiesa avanzerà riserve più o meno timide sui regimi dittatoriali di destra
Tanto è vero che dove come in Spagna si trova un accordo duraturo a partire dalla dittatura va benissimo come è andato benissimo il patto con Mussolini finché il fascismo non ha cercato di sostituirsi come in modo più brutale che c'è una dico all'attivismo sociale della Chiesa
Con molta chiarezza nel mille novecentotrentotto quando la pensione già alta io undicesimo afferma che se c'è un regime totalitario di fatto e di diritto il regime della Chiesa
Chiosa Menotti il totalitarismo metteva in discussione al controllo ecclesiastico dalla legge divina e naturale
Sì che sarà condannato non in quanto vedeva i diritti umani ma in quanto le deve al diritto della Chiesa fissare le regole giuridiche fondamentali della vita collettiva
A quel tal detto seppure con un tocco progressista in più anche un mare i tempi tardi
Aperto alla cultura dei diritti umani appartiene ancora questo orizzonte
è ancora durante la guerra Papa Pacelli continuerà a riportare i diritti ad ambiti religiosi ed economico sociali
Ma non ha la sfera politica e civile soltanto posteriori la chiedo approverà manipola relatore per la battaglia uno scenario postbellica in cui i diritti umani sarebbero diventati l'aspirazione comune
Con la Dichiarazione universale della nelle Nazioni Unite nel quarantotto è realtà all'Inter ricominciare gerarchie cattoliche la dialettica per esistente retribuite caute aperture a un documento che di nuovo ha messo da parte riferimenti alla trascendenza
Ma i diritti umani cominciano a essere usati in funzione anticomunista ma la vera svolta in positivo sia solo con Giovanni ventitreesimo e poi credo di corrente con Paolo sesto
Finché con Wojtyla
A un inedito attivismo sui diritti umani a partire dalla libertà religiosa fare il conto invece un'assoluta preclusione spenderli anche alla struttura ecclesiale
Ed è maturo Pontificato di Giovanni Paolo secondo è quello di Ratzinger che definisce sempre meglio un implicito sottile integralismo
Spiega Menotti che tenta di ieri ancorare riportare completamente i diritti umani ad una nozione cattoliche di natura la nozione che fa del diritto alla vita del rifiuto di ogni contrattazione sui temi bioetici pilastri del nuovo interventismo papale
Prendo la collaborazione alle istituzioni internazionali che muta così nella denuncia di un presunto totalitarismo individualista e con Ratzinger questo schema irrigidisce ulteriormente
La proclamazione della verità cattolica diventa più importante del richiamo alla libertà religiosa in una rinnovata lotta contro il relativismo
E per ridare alla chieda una funzione direttiva si tende a ridurre come un fatto storico tutta la cultura dei diritti umani e la dottrina cristiana
Ciò implica nota Menotti una rilettura meramente apologetica della vicenda del papato novecentesco riconducibile alla considerazione ovviamente del tutto anacronistica per cui la difesa dei diritti naturali operata dalla gerarchia
Contro i regimi totalitari equivaleva a una difesa dei diritti umani
Una visione che presentava la chiedo come il più accreditato ed efficiente agente della loro tutela nel mondo contemporaneo
Era una posizione dice ancora Menotti priva di ogni fondamento storico meramente funzionale alla esigenza di motivare una continuità in quel sostegno ecclesiastico e diritti umani che solo da pochi decenni ben dopo la caduta dei totalitarismi di destra
Il magistero aveva assunto
Il Consiglio di oggi è dunque Daniele Menotti chiede diritti umani editore il Mulino paritetici venerdì prossimo