"Processo di trasformazione: politica e istituzioni"

Allora vogliamo ricominciare oggi è una giornata faticosa per il numero degli iscritti
La parole al lato
Sì il figlio
Lato carrelli
Lardo Scognamiglio ieri sera un per e ha annunciato che tenuto conto del numero degli degli interventi sono cinquantuno prenotabili poiché non sono chiuse le prenotazioni io devo ridurre il numero devo ridurre il tempo dell'intervento a dieci minuti devo essere necessariamente anche coerente con la ma sono con la determinazione grazie sono certo
Cari amici
Elia
Ci ha dato ieri uno scenario
è un tracciato completo approfondito
Ci ha ricordato i grandi avvenimenti storici rivoluzionari
Ma è diventata o quasi un luogo comune definire
L'ottantanove l'anno dei mutamenti
Mutamenti avvenuti sostanzialmente nei paesi dell'est europeo
E che hanno provocato nel mondo reazioni a catena
Le decisioni
Del Consiglio di sicurezza dell'ONU riguardo la crisi del Golfo
E l'unificazione delle due Germanie
Ne sono gli esempi più evidenti
Il mondo cammina si trasforma velocemente
Stravolgenti stravolgimento impensabili solo un anno fa
Sono oggi una realtà sconta
Le politiche del passato rispetto a questi avvenimenti sembrano De Simoni anzi di archeologia politica
Qual è l'atteggiamento del nostro partito in questo panorama vivace intenso
La risposta è scontata
Siamo immobili
Anzi e immobile la politica l'elaborazione politica
I partiti ricercano in se stessi immobili per autoreggenti Marcy e auto conservarsi
Non ricercano il dialogo e il confronto con la società
Si rifiutano di coglierne i fermenti è segnale di Rifondazione
Reggente indagini dicono
Che gli italiani individuano nello stato la forma di un di oppressione della comunità
E la sua espressione la sua espressione oppressione di volontà tre gli appunti è fondamentale che vengono mosse mancanza di competenza ed efficienza nell'amministrare la cosa pubblica consuetudine ad annunciare decisioni che poi svaniscono denuncia di comportamenti veri o presunte regolari dei politici la politica insomma agli occhi del cittadino volta alla conservazione dei privilegi per interessi particolari piuttosto che alla ricerca devono autentica equità sociale
Ecco quindi accelerata anche dai mutamenti mondiali l'esigenza di mutamenti nel modo di fare politica
Un'esigenza che cerca di trasferirsi nella realtà non più seguendo i canali tradizionali dei partiti e sindacati
Ma chi sfrutta inventa nuove strade proliferano movimenti associazioni di tipo dei cittadini senza tessere particolari
Nascono nuove aggregazioni partitiche
La Chiesa ritorna in prima persona nell'agone politico teorico creando un po'dovunque scuole di formazione perché voglio entrare nelle assemblee democratiche sia locale che nazionale
Il rinnovamento cioè nasce al di fuori della porta della portata dei partiti non aspetta da essi legittimazione alcuna crea una società che vede le vecchie strutture in posizione defilata se non distratta
Si ha come l'impressione che in Italia lo Stato e la politica siano occupati da entità assenti
Eppure anche da noi i mutamenti hanno avuto qualche riscontro
Il Partito Comunista Italiano travolto dal fallimento dei sei punti di riferimento storico filosofici ha cambiato nome cade un'ideologia nasce una nuova dottrina di quel partito
Di chiunque sia il merito sembra verosimile giudicare questo fenomeno come un passo di quel disegno allora sembrava utopia
Inaugurato da Aldo Moro alcuni decenni fa quando disse che la Democrazia Cristiana doveva aiutare il partito comunista ad uscire allarga totalitario per approdare alle rive della democrazia
Ed è strano
Che a questo risultato oggi si presti poca attenzione
Al di là degli aspetti spettacolari o propagandistici non c'è paragone possibile tra l'importanza del cambiamento del nome del Partito socialista è quello del Partito comunista o meglio delle che spicci
Noi che fummo tra coloro che lavorarono perché questo avvenisse non possiamo lasciare noi sinistra del partito che a seguire da vicino questa evoluzione
E a confrontarsi con essa siano proprio coloro che in nome dell'immobilismo del PC anzi basandosi appunto suo è suo si fecero artefici è protagonisti dell'alternativa di sinistra
Il cambiamento del nome per un partito come l'ex PC non è affare da poco
Significa il riconoscimento della chiusura di un'epoca politica significa la ricerca di nuove destini di nuovi comportamenti e di nuove scelti
Noi democristiani non possiamo permetterci di essere disattento
Noi gli eredi di Aldo Moro dobbiamo proseguire sulla strada che egli inauguro quando quegli obiettivi sembravano irrealizzabili o tuttalpiù lontanissimo non possiamo fidare solo sulla gestione del potere per rimanere protagonisti della politica in Italia un partito che operasse seguendo questa filosofia sarebbe destinato ad un declino accelerato
La politica può essere fondata solo solo idee non può essere occupata da distratti è assente
Occorre seguire la via dell'intelligenza e della ragione dell'attenzione della capacità cogliere il segnale dei tempi che cambiano
Anche da noi pur dopo una fase di ineliminabile transizione l'ideologia marxista è destinata a scomparire
E poiché nella storia non esistono spazi vuoti a quell'ideologia caduta ce ne sostituirà una nuova e quindi nascerà una nuova contrapposizione
I cui segnali sono già emersi ci avviamo verso il confronto lo ricorda spesso Guido Bodrato tra liberismo capitalistico il cristianesimo sociale come già accaduto in passato
Chi in politica vuol trasferire gli ideali cristiani sarà il contraddittore vecchi invece vuol privilegiare more talismano alle regole del mercato internazionale
Stiamo vivendo forse senza essercene ancora corpi una fase di costituzione so di Costituente sociali
Vissute sentita dalla gente prima che dalle formazioni politiche tradizionali
E sarebbe un grave errore restarne strani per il democratico cristiano
Se lo facessimo sarebbe inevitabile
Il progredire dell'erosione del voto cattolico la sua lenta diaspora verso nuove forme di aggregazione che ancora non hanno assunto forme organizzazione partitica ma che su quella strada sembrano avviati
Non si tratta certo deve valutare alleanze e comportamenti tradizionali non si tratta di far saltare questo o quel governo Cuesta quell'amministrazione locale il gioco è assai più delicata
La politica nasce dalle idee
Le alleanze nascono dal confronto delle idee i governi di qualunque ambito nascono dalle alleanze
è tempo quindi che riprendiamo il confronto lo incoraggiamo lo incrementiamo ogni mutamento sociale esige l'abitudine al dialogo
Ed è questa abitudine che oggi dobbiamo coltivare con intensità senza fughe in avanti verso elezioni anticipate sfasciò ritorni compattazione di alleanze senza nome lo nominalismo è fuorviante
Il problema non è oggi con chi governare perché al governo c'è già il problema non è sapere chi sarà il nuovo segretario il nuovo ministro il nuovo presidente di questo o di quell'ente
Il problema è capire i cambiamenti della società interpretare gli guidarli costruire nuovi equilibri sui quali fondare le nuove regole del vivere comune
E lo facciamo noi consapevolmente e lo faremo lo faranno altri lasciando noi ai margini a recriminare sulle occasioni mancate
La politica non è fatto di matrimoni indissolubile è fatta di ricerca continua di progresso dei mutamenti intelligenti e responsabili è fatta di consapevolezza delle esigenze della gente
è per noi democratici cristiani la politica è fatta dalla visione etica della vita dell'uomo e della società che ne espressione il silenzio o peggio il fastidio verso i mutamenti nella comunità umana non s'non solo è un errore per noi è una colpa precise il dialogo quindi il confronto rinnovato l'attenzione a tutto campo per i fermenti societarie per le mutazioni in atto
Con l'intelligenza di volta costruire al nuovo senza escludere ciò di cui ancora non conosciamo l'evoluzione e la maturazione
Diceva munie che quando i marxisti fossero diventati è che s'marxisti le loro masse popolari erano destinate a incontrarsi con quelle cristiane
Non possiamo dire che quella profezia filosofica fosse esatta
Abbiamo però il dovere di non escluderlo anche perché non sappiamo già quale aggregazioni questa caduta darà poi vita dopo la necessaria fase di transizione
Dobbiamo essere attenti quindi e protagonisti del cambiamento anche perché esso non è nato per caso ma sulla spinta di esigenze che sono già stratificate consolidate nella società
Tanto che insieme sono nate anche le Paure che avete avviene inevitabilmente accompagnano nella storia il nuovo che sorge e si fa strada
L'attenzione però non può essere solo quella della ragione delle idee deve anche trovare una corrispondenza nella pratica
Cinque sono a mio parere i campi in quei concretare questo rinnovamento l'informazione la formazione la responsabilità del cittadino
Il cambiamento delle regole la tutela dell'ambiente
Ecco la sinistra democristiana si è già mossa su questa strada
Posso continuare no
Costringe consegno agli atti queste altre riflessioni che volevo fare ma una considerazione finale
Ma una considerazione finale
Che riguarda noi
E che riguarda le nostre scelte in politica
E lei ha detto ieri
Ha richiamato ieri l'altra parte del partito
Ad una maggiore dicendo che siamo disponibili per ricostruire un obiettivo comune
Che riguarda gli interessi di questo paese di questo partito
Io credo che bisogna fare anche passo in avanti
Bisogna lavorare perché questi obiettivi
Perché questo nostro atteggiamento di disponibilità venga raccolto con efficacia dalle altre parti del partito non basta dire noi siamo qui aspettiamo altri segnali grazie
Carelli
Ceccarelli
Cabras io ho detto rinnovo naturalmente per i tempi stringono
Cari amici
La distinzione nella democrazia cristiana
E oltre è fra chi è insoddisfatto del sistema politico e della governabilità attuale
E chi denuncia
Precarietà e guasti
Il Governo è sotto tiro ogni giorno da parte del suo maggiore alleato
Anzi naviga a vista
E il contrasto irrompe anche a proposito di temi essenziali come la lotta alla criminalità organizzata
E il vicepresidente del Consiglio
Piomba
In una Milano inquisita perché la linea della Palma come raccontava Sciascia è salita al nord e gli ha portato alla mafia e se la prende con i giudici a cui lancia ironie pesanti
è la risposta al disagio della magistratura
Il governo è assente di fronte allo strapotere dei grandi gruppi da Agnelli a Gardini passando per Berlusconi e la Democrazia Cristiana galleggia sulla crisi
Ma un partito che è tutto teso soltanto a non disturbare il manovratore e che rimane inerte è già un partito conservatore
Altri decideranno l'interruzione della legislatura
E noi ne citeremo il lamento del pompiere per l'incendio che non abbiamo saputo e voluto evitare ma cosa diremo in campagna elettorale
Come cercheremo entusiasmo il consenso intorno alle contraddizioni del governo della politica della Democrazia Cristiana
I partiti sempre più autoreferenziali
Sistemi chiusi impegnati allo scambio di potere lasceranno spazio alle leghe alle fughe agli abbandoni sofferti come quello che ci ha commosso ieri di Guglielmo Scarlato
Lasceremo lo spazio all'anti partiti istmo con accelerazioni messianiche e Peroni insiste
La riforma elettorale allora il primo indispensabile frammento della riforma politica è la pietra d'angolo la gente chiamata a decidere a cambiare un sistema inefficiente ed inquinato
C'è un nuovo patto sociale possibile quello che riduce il potere esoso dei partiti
Che fa sì che i cittadini possono scegliere le maggioranze di governo scegliere orientarsi su programmi presentati dibattuti e definiti
Che possono avere la soddisfazione di vedere eletti a sindaco i cittadini più votati nelle città
Del resto è la rivalutazione della politica come impegno a fare come soluzione come risposta ai bisogni e alle speranze eh queste un riformismo il riformismo senza programmi non esiste
Se questo è utile alla democrazia è comprensibile al senso comune non può essere intercettato dalla constatazione che il veto socialista turbe Rebbe e romperebbe gli equilibri di governo il problema posto da da una catena al di là delle aperture e delle colombe che volano è quello a cui dobbiamo dare una risposta politica se non vogliamo nasconderci dietro un dito
Se noi consideriamo questi equilibri politici precari insoddisfacenti
Essi non sono un valore
Se fomentano le leghe questi equilibri politici non sono un rimedio
E allora bisogna sapere che portare avanti il discorso
Della riforma elettorale della Democrazia Cristiana comporta rischi da cui non può essere immune l'attuale equilibrio politico-parlamentare l'attuale governo
Se noi ci poniamo la domanda alle cose che ci ha detto ieri Elia Conti le faremo certo dobbiamo interpellare innanzitutto agli alleati laici e socialisti
Ma dobbiamo credo anche sapere che il partito socialista finora è attestato sul fronte del no
E un confronto fra riformismi presuppone interlocutori portatori di novità il riformismo socialista attualmente è un desiderio da prendere per la coda
C'è invece sul fronte del partito post comunista una disponibilità
E un accento forte sull'esito sull'urgenza
Di riforma istituzionale di riforme elettorali questo è un fatto che andrebbe accolto con un po'più di attenzione da parte anche della sinistra democratica cristiana
L'instabilità e la latenza della politica reclamano l'impegno delle grandi forze popolari per superare la crisi
Il partito
Democratico della sinistra potrà essere un partito azionista di massa come vuole Scalfari un movimento libertario un laburismo radicale ma sicuramente è già da oggi un partito come gli altri
Non si tratta di ipotizzare intese non si tratta di ipotizzare collusione perché noi sappiamo benissimo che l'astensione del Partito democratico della sinistra è e sarà
Per l'alternativa mai possibile
Oggi trovare un modo di interlocuzione con un partito che come noi ha interessato a rimuovere l'inceppamento del sistema politico le regole dell'alternanza del resto
Non
Non fanno precipitare un evento se non è politicamente maturo per chi teme che i nostri discorsi sulla riforma elettorale accelerino l'alternanza vorrei ricordare che già da oggi
Nei comuni anzi da ieri altissimo cari gli ha perfino carina Del Pennino i socialisti fanno come D'Annunzio
Vanno verso la vita si spostano da destra a sinistra e fanno con il pc le alternative alla Democrazia Cristiana
Non non sarà la riforma elettorale ad avviare l'alternativa tenuta non siamo né i suicidi né autolesionisti
Noi che ci in testa arriviamo a vedere questo compassato indispensabile
Per lo sviluppo della democrazia che italiana il rinnovamento istituzionale una stagione di etica della responsabilità avvantaggia le forze popolari che non concepiscono la politica
A con metodi di marketing che hanno radici tradizioni e credono nella forza libera ante delle regole giuste
E garantiti
Dopo Sirmione vedo agitarsi pontieri ambigui e vaghi come un Forlani dannata su queste basi
è possibile incontrarsi ma probabilmente per dirsi addio
Se la prospettiva della maggioranza rimane quella di durare finché ad altri partiti conviene
La nostra è diverso è per una DC che proponga che ridisegni l'equità sociale sostenga le emarginazioni lotti per un informazioni libere
Io ho anche un sogno
Il sogno che è un partito che assente la trasparenza pubblica
Come un problema emergente lo veda come un'emergenza più assillante per chi ha maggiori responsabilità di governo come la Democrazia Cristiana
E quindi è un partito che sia capaci di proporre nuove norme nuove comportamento
Che su questo terreno non lasci soli i giudici coraggiosi e le forze dell'ordine a contrastare il potere malavitoso che domina
Tante parti del Paese
La sinistra DC dice Forlani vino dal suo Trust una sua trasferta presso l'ASI DVD col beato accolti e non alla sinistra DC vicino non ha Bodrato non a Martinazzoli non a De Mita beato corto
Noi naturalmente la pensiamo in maniera diversa
Noi pensiamo a otto criticamente che di sinistra DC ce n'è stata poca finora sul terreno dell'iniziativa sul terreno del parlare alla gente di far circolare idee la nostra produzione editoriale è mediocre clandestina sconosciuta mentre la grande stampa e nella stragrande maggioranza ostile alla sinistra democratica cristiana
Ci intercetta è un esempio clamoroso dei limiti di libertà che ci sono anche perché noi abbiamo perduto la battaglia contro Berlusconi che non era una faccenda disse
Disposte che non era una faccenda disposta
E allora cari amici cari amici chi parla oggi nella democrazia cristiana
Ai cattolici democratici inquieti insofferenti tentati dal distacco dalla politica
Quei cattolici che durante il regime tirannico di De Mita erano relatori ai nostri convegni scrivevano sui nostri giornali linea eleggevano giudici costituzionali o presidenti di aziende pubbliche
Chi chiacchiera comunque chi parla chi dialoga chi cerca di intercettare gli umori le impazienza le insofferenze le delusioni e le amarezze di questi cattolici democratici se non è la sinistra della democrazia cristiana
L'unità non è un organigramma cari amici troppi discorsi fumosi su costi e ricavi su questa unità fanno gli uomini dalla maggioranza
Io la penso come Flaiano e molto rischioso
Cederà questo vezzo italiano di pensare che la strada
Più diretta fra due punti sia un arabesco no è una linea cioè la capacità della proposta
è la capacità di dire pane al pane e vino al vino di chiamare le cose col loro nome di dare il senso dell'iniziativa ed è la prospettiva noi non siamo arroganti nel pretendere la rappresentanza dell'intero patrimonio politico dalla democrazia cristiana ma per stare alla stanga dobbiamo riconoscere visibilmente una svolta un nuovo procedere lasciarci alle spalle i soliti giochi praticati fra noi
Per fare cose utili Perret crea recuperare credito e futuro alla democrazia cristiana siamo capaci di essere umili e laboriosi ma non possiamo fare sconti perché in gioco sono l'identità comune
è un pezzo della vita e delle speranze di tutti noi
Onofrio onorevole D'Onofrio
Cari amici siccome l'analisi condotta dal Dell'Amico presidente lei è stata splendida io non ripercorrerò nessuna parte cercano soltanto di dare risposte in termini di proposta alle quattro questioni che sono davanti a noi
E le quattro questioni che sono davanti a noi sono riassumibili in una sola questione generale qual è lo stato della questione democratica oggi in Italia ed è alla luce di questa domanda che ne dobbiamo dare risposte al problema dei rapporti interni della democrazia cristiana al problema dei rapporti nella coalizione al problema dei rapporti con le altre forze politiche al problema dei rapporti con il mondo cattolico al problema dei rapporti internazionali
E io in modo molto schematico perché cerco di rimanere nei dieci minuti dico quali sono le proposte le risposte a queste domande lo stato dei rapporti interni del nostro partito
Nell'ultimo congresso del Congresso scorso la questione politica era se la stabilità del patto di governo di pentapartito dipendesse o no da De Mita e della sua leadership la maggioranza è ripartito ritenne che rimuovendo De Mita dalla segreteria e dal governo si potesse conseguire una stabilità di patto politico il risultato e davanti a noi è fallito quel disegno di quel congresso nazionale
Senza De Mita non vi è nessuna stabilità maggiore non vi è nessun patto di governo a dimostrazione del fatto che la questione posta dalla segreteria politica definita era una questione politica non risolta
Ecco la ragione per la quale l'attuale maggioranza interna ostili Fo o si traduce soltanto in un patto di potere all'interno del quale possiamo cinque tranquillamente rimanere strane ancora lungo o riapre il dialogo politico
La debolezza della maggioranza interna eh la ragione per la quale la maggioranza interna cerca il dialogo con noi
Se noi non constatiamo non partiamo da questo punto non riusciamo neanche a capire il dove noi possiamo collocare la nostra risposta la questione centrale era stata posta in termini di crisi della politica delle istituzioni e diritti riforma della politica delle istituzioni si era detto che di questo tema centrale era era la riforma elettorale su questa riforma elettorale le questioni politiche sono due
Su una su una la sinistra è tutta unita sull'altra vi sono opinioni divergenti
Che sia centrale la riforma elettorale all'interno dalla riforma della politica è una questione che la sinistra democristiana posto
Che per un anno visto il rifiuto della questione da parte della maggioranza interna che comincia ad avvertire invece un inizio di risposta all'interno dalla maggioranza queste la novità questo è il movimento in corso questi sono i segnali che se sono politici e non personali vengono anche da Sirmione
La ma all'interno della maggioranza cominciano a delinearsi divisioni sulla centralità della questione elettorale sulla centralità del problema prima ancora che della soluzione
Sul fatto che la DC debba assumere una propria iniziativa su questo si gioca il senso della ricomposizione unitaria noi lo stiamo ancora discutendo su come gestire la proposta unitaria ma sul fatto che la DC non possa rimanere assente nel dibattito con una propria proposta
Se questo problema viene affrontato nei termini che ci sembrano più civili e politicamente più intelligenti delle ultime settimane le condizioni per aprire un dialogo sulla ripresa unitaria ci sono
Se la maggioranza ritiene invece di anteporre alla ricerca della proposta democristiana la risposta al secondo problema con chi la gestisce ragionevolmente le condizioni di vita possono non esserci
Perché questo secondo problema è secondo in ordine di tempo e politico perché attiene rapporti della coalizione con il resto del del sistema politico e qui le opinioni possono onestamente essere diverse
Si può onestamente dire per ragioni di prudenza che la proposta della DC una volta presentata se non ottiene il consenso della maggioranza di governo rimane una proposta per così dire della democrazia cristiana
E l'opinione per così dire del continuismo Bureau e l'opinione sulla quale si ritiene che gli equilibri di governo padano salvaguardate è una opinione che si può per così dire comprendere all'opposto vi è la tesi
Sostenuta anche all'interno della sinistra in base alla quale siccome centrale la questione della democrazia non la questione di un governo se la proposta della DC è una proposta seria che risolve la questione della democrazia oggi la si fa in Parlamento con chi è disposto ve n'è una terza di possibilità
E io ce l'ho questa terza possibilità perché quella la quale credo di più
Ed essendo una proposta sulla quale la sinistra democristiana mi sembra non sia ancora pronunciata non come corrente ma come opinioni libere io ritengo che noi abbiamo il dovere di spingere il partito socialista di costringere il partito socialista ad accettare che la questione della riforma del Partito comunista non è questione solo sua
Che la questione delle conseguenza della riforma comunista in Italia riguarda l'intero ordinamento democratico
E che quindi occorre gestire insieme noi è il partito socialista il passaggio alla definitiva acquisizione democratica occidentale del Partito comunista questa è un'altra questione
Possono esserci tempi maturi
Può esserci necessità di un altro dibattito nessuno scavalco nessuna indifferenza nessuna avversione pregiudiziale nei confronti del partito socialista ma neanche da parte nostra l'accettazione che la questione comunista non ci riguarda questa linea mi sembra di equilibrio a sinistra
Tra una ipotesi di continuismo puro è una ipotesi di prevalenza assoluta della questione democratica sulla questione di governo che mi sembra il punto centrale può essere posta dalla democrazia cristiana nella sinistra con una terza
Risposta al come si gestisce la proposta autonoma della democrazia cristiana
Su questo punto si allarga il discorso alla questione del rinnovamento dei partiti e del nostro partito
Occorre dare una risposta a ciò che il tema delle leghe ma non solo della lega pone negli ultimi dieci anni l'invecchiamento della modello leninista di partito
E il definitivo consumarsi del modello Fanfani hanno di partito queste la questione politica lo dico all'amico Elia del tesseramento degli eletti
Non è soltanto una questione di pacchetti ritenessero di pacchetti di voti di preferenza e affrontare con coraggio l'esaurimento del modello Fanfani hanno di partito
E questo è un tema di grande valore
è un tema che certamente una conferenza politico organizzativa avrebbe potuto affrontare
Anche cercando di capire cosa hanno fatto i tanto
Osteggiati od osannato i colonnelli di mediare nelle grandi città cercando di capire quali sono state le nostre proposte
Perché non sono state capace di affrontare il problema del rinnovamento politico della democrazia cristiana nelle aree metropolitane perché abbiamo perduto i congressi delle aree metropolitane e perché possiamo ripartire
Da quell'esperienza anche forti della maestra mento delle nostre sconfitta che non sono state personale individuale ma sono state sconfitte della segreteria politica
Nelle grandi città là dove si è perduto io una proposta Romolo avanzata nella Italia che cambia il partito non può essere solo di Territorio ed Ambiente deve essere di territorio di ambiente e di grandi temi
Aprire le così netta sezioni tematiche spiega aprire a quelle realtà del mondo
Cattolico organizzando che non si vuole scrivere come singoli del partito ma vuol far confluire nel partito i temi della famiglia dell'istruzione
Dell'informazione è un partito a tre dimensioni che il mondo moderno deve confrontare quel partito a una dimensione Fanfani hanno del territorio e ha duramente dimensioni territorio ambiente dagli anni Settanta
Terzo punto io su questo sono rapido ma molto per cui chiedo la cortesia molto deciso sulla questione morale e noi non possiamo limitarci a lamentarci
Sulla questione morale non possiamo continuare a lamentare questa dissociazione silenziosa o vociferante questo abbandono del partito questa ostilità crescente di fasce significative della realtà cattolica nei nostri confronti
Non basta io apprezzo il coraggio l'intelligenza con la quale Riccardo Misasi ieri ha parlato di una legge straordinaria sugli appalti per recidere nella nella discrezionalità oggi male usata uno dei punti nevralgici della corruzione
C'è un problema che ieri Scarlato ha detto interpella ciascuno di noi
C'è un problema che riguarda tutti noi individualmente e a questo problema la risposta non deve venire né dal Parlamento né dalla maggioranza di governo
Io lo dico con con grande amicizia e con grande affetto a quelli e all'albergo
Lo propongo agli amici del movimento giovanile e del movimento finire la mia proposta è molto semplice è durissima ad essere accolta la proposta è che noi sottoponiamo dovunque noi abbiamo governo di partito nelle nostre mani della sinistra dall'esenzione comitati cittadini provinciali e regionali il bilancio di partito la certificazione delle società di certificazione
Io propongo che la certificazione divenga obbligatoria per i candidati all'elezione qualunque livello che le società di certificazione certificano le spese elettorali
Che le società di certificazione certificano
Le la gestione dei mandati elettorali da parte di ciascuno di noi non abbiamo bisogno di chiedere il permesso né a Forlani né ad Andreotti negava possiamo dare a tutto il partito
Questa prova di grande preoccupazione che sulla questione morale crolla la credibilità della democrazia cristiana
Ecco Rolando la democrazia cristiana non si salva
La democrazia irrita la sento parlare di un documento che dovrebbe terminare questo nostro dibattito io chiedo formalmente agli amici esponenti dei due movimenti che si ritengono che questa proposta assenso la facciano propria la propongono dal documento perché in questo documento si cercherà di capire non soltanto dove siamo noi all'interno del partito della coalizione nel Parlamento ma anche dove ciascuno di noi è con la propria responsabilità
Individuale
Un'ultima considerazione che riguarda la politica estera
Io alla parola ebbi per così dire l'idea di suggerire che nel contesto della crisi del Golfo che dimostrava una grande capacità di iniziativa delle Nazioni Unite
La Democrazia Cristiana che ha le carte in regola
Sull'adesione al Patto Atlantico se l'adesione la Carta delle Nazioni Unite
Prendesse un'iniziativa politica prima ancora che istituzionale per una revisione dello statuto delle Nazioni Unite per fare del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite un organo rappresentativo anche della nuova realtà internazionale
Quell'idea ho avuto l'impressione ha camminato certo su gambe ben più poderose nel corso delle settimane successive
La mia proposta la ribadisco qui in questa sede molto più qualificata non perché non lo fosse la parola perché è l'intera sinistra nazionale la ripropongo la Democrazia Cristiana si faccia essa protagonista di una revisione dello statuto delle Nazioni Unite da fare ovviamente attraverso gli strumenti diplomatici che consenta all'Europa di riprendere di prendere il seggio le Nazioni Unite come roba e al resto del mondo di poterlo fare queste quattro proposte
Sulla legge elettorale sul patto di governo sulla questione morale sulla politica estera
Sono i contributori Thiene questi anni molto ha sofferto anche per le incomprensioni che si è trovato a dover confrontare all'interno di quest'aria nelle realtà in cui ha dovuto operare lo faccio con la convinzione che soltanto in quest'area me consentito continuare a lavorare
Origine
Si prepari Tassone
Cari amici
Dalla relazione
Del professor leopoldo Elia
Emerge un modo inequivocabile una difficoltà della Democrazia Cristiana in senso generale
Spero che la mancanza di iniziativa politica del nostro partito
L'appiattimento sulle posizioni del Partito Socialista Italiano l'isolamento dalla società civile sono stato un po'il tema che leopoldo Elia ha trattato e che indubbiamente ci vede
In difficoltà all'interno del partito e soprattutto nelle nostre periferie
Però dall'intervento di Donat Cattin
Emerge un altro elemento importante
La difficoltà della nostra sinistra
In questo quadro
E devo dirvi
Che mi ha preoccupato più l'intervento di Donat Cattin che la relazione di Leopoldo Elia
E allora facciamo un momento di riflessione sulla nostra professione sulla nostra posizione come sinistra l'interno della Democrazia Cristiana
Una sinistra conto costretta ad allontanarsi dalla gestione del partito ricordiamo le dimissione del Presidente De Mita
Prima dal governo e poi come Consiglio presidente del consiglio nazionale
Dopo questa allontanamento ha fatto proprio alcune qualificante battaglie programmatica all'interno del Parlamento
La vicenda sulla emittenza televisiva
Ha visto la sinistra impegnata ai molto positiva
E poi le battaglie che stiamo facendo adesso
Immaginando la riforma elettorale
Come una risposta forte per garantire la stabilità politica e la riforma del sistema
A questa nostra battaglia
Abbiamo avuto la minima azione di Donat Cattin
Per farsi capire e tutto sommato questa battaglia la sinistra non so fino a che punto debba continuare a farlo
Allora
Realisticamente
Dobbiamo prendere atto di un gesto isolamento che alla sinistra nella nella sì nella Democrazia cristiana
Ma non sulle analisi del problema ho dei problemi perché sulle analisi dei problemi ci sono poi gli inviti a stare insieme come ce ne ha proposti il vicesegretario nazionale sta ieri sera
Ma purtroppo siamo isolati sulle soluzioni da dare al problema
E molte volte c'è anche confusione tra di noi
Penso proprio al problema della riforma elettorale io non ritengo che l'adesione di qualcuno di noi
Al referendum
Voglia significare abbandono della proporzionale ed incamminarci verso un sistema uninominale io non ritengo che questa sia il nostro obiettivo la nostra posizione
E se c'è qualche confusione chiariamo la prima inno estesi per quali portando all'esterno in modo che non ci appaia che questo problema di vita anche la sinistra della Democrazia Cristiana
Ma tutto questo non dobbiamo rassegnarci
E ritengo che dobbiamo elaborare una proposta politica
Però capace di aggregare
Il resto del partito per tentare l'unità del partito
Altrimenti il nostro diventa un monologo o un soliloquio
Certo
Non sfugge a nessuno che qualificante iniziative legislative
E lucide intuizioni di rinnovamento istituzionale proposte da uomini della sinistra DC vengono accolte con un certo fastidio
Dall'attuale maggioranza del partito
E vi dirò di più lo stesso Craxi
Preferisce continuare ad ingoiare rospi
Piuttosto che accogliere le ragioni della sinistra DC in altri tempi chissà quante crisi di governo avremmo avuto in una situazione difficile come questo
E prendiamo atto di una cosa
Che l'ostilità preconcetta verso la sinistra DC sta diventando l'unico collante di questa maggioranza di partito e di questa maggioranza di governo
Continuare su questa strada
Credo che sia impossibile e siamo al limite del suicidio politico
E necessario una riforma una riflessione comune della sinistra
Per una strategia diverso
Allora quale questa strategia
Io ritengo che gli sconvolgimenti politici verificatesi dei paesi dell'Est con i riflessi sul comunismo italiano
Una concezione del non stato che sta appannando vaste regioni del nord con la nascita delle leghe in contrapposizione ai partiti storici
L'occupazione del Mezzogiorno da parte di un anti-Stato rappresentato dalla criminalità organizzata
Impongono anche alla DC un approfondimento sul ruolo della prospettiva di un necessario cambiamento del sistema
Non più idoneo a dare risposte giuste alle domande di democrazia partecipativa di solidarietà di giustizia di garanzia per l'esercizio dei propri diritti
Invocata con sempre maggiore insistenza dal cittadino
E necessaria quindi una risposta politica forte che è l'attuale formula di pentapartito non più è in grado di offrire a noi e al Paese
E per dando si pone per la sinistra DC un dilemma
O limitare la sua storica funzione
Ad una semplice contestazione generica dell'attuale sistema politico nel suo complesso
E consapevole della sua posizione minoritaria ridurre tutto ad una testimonianza
Le legittime generose battaglie parlamentari tese al miglioramento dei singoli provvedimenti legislativi programmatici ne sono una testimonianza
Ma questi provvedimenti voluti da una maggioranza e di partito e di governo indisponibile ad ogni comunicabilità con la sinistra
Quindi una vivace contrapposizioni sul metodo sull'attuazione programmatica governativa ma dobbiamo essere sinceri
Il noi c'è una sostanziale adesione alla linea politica del pentapartito è qui che la gente non ci capisce e comincia a preoccuparti della posizione delle identità ho finito un altro un minuto Philippe della democrazia cristiana
Oppure avviare uno impegnativo discorso di modificazione di cambiamento di linea politica immaginando scenari diversi e conseguente collaborazioni ormai alla luce del nuovo che sta emergendo nella società civile e politica
La Dc e il Psi sia vi hanno ad essere Poli alternative quindi sia pure con un'ottica diversa ambedue candidati a guidare le trasformazioni necessarie
Nel sistema continuare pertanto a puntare tutto sulla collaborazione e competizione tra Dc e Psi
Si rischia di aumentare l'attuale stato di incertezze e nel contempo a rafforzare nella DC la posizione di chi si accontenta di gestire il presente senza preparare il futuro
Si finirebbe così di favorire il non stato delle leghe del nord e l'antistato della criminalità organizzata
Avviandoci tristemente verso la dissoluzione del sistema democratico fondato sui partiti
Concludendo allora amici certo dal vecchio e dal nuovo pc non giungono segnali incoraggianti
Ma ciò non esclude
Come fu per Moro ai tempi del passaggio dal centrismo al centrosinistra
Che la sinistra DC debba rinunciare ad impegnarsi ad avviare e favorire questo processo per offrire alla Democrazia Cristiana tutte al Paese una reale prospettiva di alternativa
è un cammino lungo e difficile ma vale la pena tentare
Tassone poi si prepari professore De Mita
Poi daremo la parola a due
Farò delle
Brevissime considerazioni
E tenterò nel
Nel discorso e nelle riflessioni che andrò a fare
Di essere almeno per quanto mi riguarda
Estremamente chiaro
Anche perché
Ritengo questo appuntamento di Chianciano
Estremamente
Interessante e delicato importante
E se noi qui dovessimo uscire
Senza indicare un percorso
Se dovessero prevalere anche sui problemi che ci riguardano da vicino le nebbie
Forse avremmo fatto un lavoro inutile e l'incontro sarebbe certamente non producendo
Io ritengo che bisogna uscire
Dalle vecchie routine dire i risultati scontati
E allora dobbiamo porci un interrogativo di fondo
Cosa siamo
In questo particolare momento che cos'è la sinistra della Democrazia Cristiana
Qual è il nostro ruolo
Consalvo diamo
Qual è il nostro impegno all'interno dalla società e all'interno del partito
Io ho sentito con molta attenzione
La reazione di portineria
C'era tutto
Un'analisi come al solito lucida attenta sul piano istituzionale
Ma non credo che possa bastare per i problemi per gli interrogativi che si pongono giorno per giorno
Queste analisi se noi non riusciamo a comprendere
Qual è il nostro impegno e qual è la nostra strategia
Io mi rendo conto che nella sinistra ci sono la convergenza di molte esperienze
Abbiamo costituito una aria anni fa
Sotto la spinta della morte di Aldo Moro
E partivamo anche da situazioni diverse molte volte non convergente non in sintonia all'interno della Democrazia Cristiana
E allora bisogna capire comprendere cosa rimane anche nel nostro interno della regione Moro Thea
Fin dove è stata rispettata
Perché il datore di problemi non è e non riguarda semplicemente una pura ricognizione una pura riporre deve perlustrazione o riproposizione bisogna comprendere se lavoriamo perché il partito della Democrazia Cristiana
Divenga sempre di più un partito democratico espressione dei grandi interessi popolari
E il problema sta è qui
Lo diciamo spesso
Continuamente bisogna
Rifondare la politica
Ma uscire fuori e far uscire i partiti da una crisi profonda i partiti stanno diventando o sono già diventati una specie di consiglio di amministrazione una burocrazia Sky lottizzata
Che si frega sempre di più rispetto a quelle che sono le esigenze vere all'interno del nostro Paese
Allora il nostro sforzo e quello di andare verso i problemi del Paese
In termini seri
Ma cercando di mettere anche all'interno del nostro impegno una passione od un'idealità che sembrano nell'ambiente si e sforzarsi
Allora non c'è tutto una confusione di linguaggio gli errori e l'orecchino gli abbiamo fatto all'interno nostro
Perché certo e importante il confronto all'interno della Democrazia cristiana e importante il confronto con le altre componenti
Ma è importante e fondamentale se noi vogliamo avere un nostro spessore una nostra dignità ed una nostra credibilità parlare anche le nostre difficoltà dei nostri errori quelli fatte ad esempio al congresso nazionale di Roma l'ultimo congresso nazionale di Roma
Dove forse per molti aspetti abbiamo applicato al nostro ruolo e abbiamo semplicemente trovato occasione di mediazione che hanno fretta o perdere di vista la nostra identità è la nostra capacità di incidere più profondamente nel tessuto sociale e civile all'interno del nostro Paese e di continuare a svolgere un ruolo all'interno del nella Democrazia cristiana
E allora amici queste cose ce li dobbiamo dire
E parlando anche dei problemi di oggi
Il problema della
Riforma elettorale certo
Caro Presidente siamo tutti immagino siamo tutti per la riforma elettorale
Ma una riforma elettorale realmente
Voluttà
Trovando delle strade chi non allontanano le riforme
Ma trovando un percorso che ci fa approdare alla riforma
Moro un interrogativo voglio porre a me stesso e a voi
La riforma elettorale
Prima
Senza vedere ancora quelle la distribuzione dei poteri il volo dei poteri costituzionali all'interno nel nostro Paese
Il ruolo del parlamento dalla Camera deputati e del Senato del Governo
Se lei vogliamo procedere ad un disegno che possa portare ad un obiettivo di fondo e quindi di cambiamento di un sistema di cambiamento del sistema non sigaretta semplicemente attraverso le sollecitazioni
O attraverso le dichiarazioni dittongo e certo il discorso della riforma elettorale importante ma è sembrato negli ultimi mesi
Che avesse più il sapore di un tatticismo che invece invece di avere una grande forza di interesse
Per realizzare delle modificazioni
E un'ultima battuta amici
Per quanto riguarda il problema del Mezzogiorno
Io sono fra colore molti colleghi lo sanno
In termini personali non ho accettato le dimissioni dei cinque ministri dal governo
Non l'ha gettato e voi sapete bene perdere un parlamentare
Calabresi
Dove c'è realmente un'occupazione la restituzione del territorio
Dove la gente vive il travaglio il tormento i grandi forse la vicenda Berlusconi lontano dalle esigenze dalla mia gente noi dicevamo nel passato che siamo un partito dobbiamo essere un partito e deve avere la forza e la capacità di ascoltare la gente
E allora io ritengo
Il problema del Mezzogiorno va avesse riproposto il nonno per creare ventidue Poli
Ho due arie
Ma per affrontare i problemi in termini di grande chiarezza
Il problema della lotta alla mafia e quindi la moralità
Nonno avviene attraverso
Le norme bisogna avere di darsi comportamenti
Nel nostro presenti nell'uomo è in crisi l'uomo intesi l'umanità
Non basta la norma di rotazione per gli appare Gaucci
Che senso ha se noi non cambiamo il modo di essere di stare di concepire se non facciamo un salto culturale se non avvertiamo una nuova sensibilità di impegno politico e sociale
Io ritengo che non bisogna sfuggire i problemi attraverso gli slogan il problema del Mezzogiorno
è fondamentale certo il problema della offrendo subito Nicola certe il problema della Riforma elettorale ma il problema del Mezzogiorno
Superando se volete l'intervento straordinario
Superando l'intervento su straordinario
Per evitare le vicende massacranti
Delle spartizione delle distribuzioni
E quindi far sì che tutto venga all'interno dell'intervento ordinario
Questa è una logica una cultura e se si fa un nuovo una un con documento alla fine di questo nostro convegno certo affrontiamo il problema del Mezzogiorno
Il termine più seri più serrati più attuale più aderenti oggi alla realtà nessuno vuole specialità di interventi ognuno certo
Ha bisogno di capire che il problema del Mezzogiorno è una sfida sociale e culturale umana
Dove l'economia non sia una part-time ma l'economia se un dato di scelta e viene forata verso il centro decisionale all'interno del nostro paese grazie
Enrico De Mita poi si preparino Lucilio fronte Anna Maria annunci
Peres
Per stabilire
Quali maggiori probabilità di successo
Abbia una delle alternative poste da Elia a conclusione della sua relazione che condivido
Occorre
Una piccolo approfondimento
Per il quale chiedo
Qualche minuto in più
Avendo dedicato una parte delle mie vacanze a questa riflessione
Io ritengo che la posizione di stallo nella quale si trova il nostro partito
Non è frutto di fatti emotivi o di semplici lotte per il potere se fosse così poco male
In un partito politico le emozioni e le ambizioni non sono cose che spaventano più di tanto
Ma a causa dell'attuale situazione
E la lenta trasformazione del sistema politico italiano
La crisi della Prima Repubblica e quindi la crisi della DC come partito pilastro del sistema interessa occorre quindi andare ad una lettura delle cose fondamentali per orientarci nel dibattito e nell'iniziativa
Dibattere su profili secondari non ha senso
Tutto si risolverebbe in quella che un grande giurista chiamava la commedia degli errori
Che alla gente apparirebbe solo come insignificante e strumentale lotta di potere
Anche le apparenti diversità all'interno della sinistra che sono dilatate all'esterno sulla stampa come stamani per ovvie ragioni oggi i giornali lo registrano i fatti politici ma sono protagonisti del dibattito e della lotta politica
Anche le nostre diversità se esistono possono essere superate solo partendo da una valutazione concorde sulla crisi della Prima Repubblica
Noi ci siamo riuniti più volte qui a Chianciano e sinceramente se non cambiamo metodo di lavoro questi incontri non hanno più senso
Ma su alcune idee di fondo non mi pare che ci sia stato di senza e con le idee di fondo la crisi della politica delle alleanze rispetto alla quale si era caratterizzata la segreteria di De Mita
La denuncia della politica di interdizione praticata dal Partito socialista
La contestazione fatta questo partito di concepire il governo solo come strumento tattico per una strategia politica estranea al governo Formica la ricopre nuociuto di recente ma noi qui l'avevamo detto da tempo
Il rifiuto della repubblica presidenziale come riduzione della democrazia rappresentativa e come strumento del potere economico diretto appunto ridimensionare il ruolo dei partiti politici il ridurre praticamente nel nostro Paese gli spazi di libertà
Su queste cose non è la sinistra che rischia di essere battuta col taglio delle teste dalla Lombardia a Roma
Su queste cose rischia di essere battuta la Democrazia Cristiana
Sembrava che rispetto alle prospettive della Seconda Repubblica ci fosse una resistenza non solo della DC ma anche e soprattutto del Partito comunista
La crisi di questo partito e la prospettiva della unità della sinistra
Hanno spinto il Partito comunista
Ad una ricerca affannosa incerta contraddittoria
Di sapore puramente tattico di soluzioni istituzionali che aiutassero da una parte il dialogo col Partito socialista e nello stesso tempo garantissero la uno l'autonomia del Partito comunista
Le clone che di questi giorni Loconte
Ma se le cose stessero solo nei termini di diverse prospettive di alleanza politica la DC avrebbe solo problemi di scelta
Come superficialmente si sostiene su certa stampa
Quando esse rileva che la DC deve scegliere fra socialisti e comunisti e che quindi avendo scelto il partito socialista non ha altri problemi politici e la litania di piazze che si ogni giorno sul Corriere della Sera
Ma alla crisi delle alleanze oggi sia giunta la crisi della rappresentanza politica
Che esaspera la prima e rende i partiti più preoccupati della propria sopravvivenza che dell'azione di governo
Tale crisi ovviamente investe in misura maggiore i due più grossi partiti dello schieramento
Il fenomeno delle leghe che non a caso trova la sua espressione più rilevante nella regione più progredita del Paese
La fine dell'anticomunismo
Come condizione necessaria e sufficiente per legittimare la funzione politica dalla DC
Questi elementi hanno messo in difficoltà anche il partito socialista
La cui prospettiva politica e sempre meno rappresentabile con l'immagine retorica dell'onda lunga e il nervosismo del Partito Socialista di questi giorni lo conferma
Da tempo i partiti politici hanno cominciato a parlare di riforme istituzionali
Basta ricordare il tentativo dalla commissione Bozzi che per forza di cose dovette ridursi a mera registrazione delle posizione dei singoli partiti
A una sorta di antologia di diverse proposte
Basti ricordare inoltre alcune proposte fatte dalla dottrina in termini più o meno astratti di ingegneria costituzionale
Al recente quaderno di Micromega nel quadro il quale segnalo la problematica relazione di Manzella
Ma e mancato
Un quadro di riferimento culturale
Che orientasse davvero le forze politiche in senso concorde
Purtroppo in Italia si fa quella orribile cosa che la politologi via non si fa vera cultura politica fondata sulla corretta analisi storica e su un equilibrato il realismo
Anche ciò avevamo rilevato qui a Chianciano
Il mutare della cultura politica e del linguaggio politico il prevalere del linguaggio dei mass media strumenti del potere economico l'avvento di quella che Sartori ha definito alla tele Grazia
Che riduce sempre più l'uomo ad un animale incapace di astrazione di capire cioè al di là del vedere
L'uomo cullare e un uomo cieco
Che solleva polveroni
Quando arrivano gli storici al polverone di pulito il fatto è fatto
Non possono sfuggire a nessuno gli effetti distrae disastrosi di una congiunzione di tele Grazia e Repubblica presidenziali
Il modo come si faccia cultura politica in Italia è dimostrato dalla infantile polemica sul Risorgimento
Che ignora i filoni storiografici che correttamente avevamo già mosso avevano già mosso le critiche alla formazione dello Stato unitario
Il successo di movimenti politici senza radici popolari come le leghe lo ripeto
Si tratta di movimenti politici senza radici popolari che fanno politica balbettando discorsi storiografici imitati in questo in modo maldestro non solo dal Movimento Popolare ma addirittura dei vescovi
Lo dimostra
La sinistra DC attentato di cogliere il senso della crisi e ha proposto di imboccare la strada della riforma elettorale che senza toccare l'impianto dalla Costituzione rendesse possibili governi stabili con maggioranze coesa
La vicenda del referendum
E solo la estrema ratio di una esigenza che viene avanzare da più parti
L'iniziativa dei referendum sostenuti da persone e gruppi diversi partiti e che taglia i partiti al proprio interno
Non può essere ridotta ad una bega interna della Democrazia Cristiana
Essa è l'inizio di una contestazione globale ad un sistema di partiti ripiegati su se stessi e che non sembra più credibile agli occhi della gente
Conta poco quindi stabilire quale vantaggio singoli gruppi o singole persone si ripropongano dei referendum
Conta invece stabilire che cosa significhi l'iniziativa referendaria
Costituzionale o non costituzionale che sia nell'evoluzione della politica italiana
In questa logica contano poco risposte puramente formali del partito per realizzare una unità formale costruita intorno ai governi incapaci di governare
La DC deve dare le sue risposte se non vuole imboccare il viale del tramonto
Non abbiamo dato nessuna risposta al fenomeno delle leghe a Milanello un bar vi è come se il nostro partito il fenomeno non si fosse manifestato
La riflessione sull'evoluzione del sistema non può essere affidata ad un fatto rituale come l'Assemblea
è il partito con i suoi organi
Che deve cercare riferimenti culturali uscendo da quella logica dell'autorizzare i Mendo denunciata da tempo dal professor Ardigò e che è la logica del suicidio politico
E il partito che deve riproporre i termini della solidarietà cristiana chiedere rivedere i termini dello stato sociale
Il rapporto fra diritti e doveri
è il partito che deve fare i conti con i suoi principi con l'immagine che viene sempre più accentuata nella pubblicistica e da questo punto di vista Repubblica e Corriere dicono la stessa cosa
Di due italie
Destinate hanno comunicare più
L'Italia del Nord produttiva civile matura per l'Europa e l'Italia del Sud improduttiva clientelare lontana dall'euro
Come corollario
Che la DC è soltanto l'Italia del sud in quanto più arretrata e quindi un partito che non ha nulla più da dire ad una società moderno ridurre queste tematiche
Sulle quali il partito tace a mere schermaglie interne e semplicemente stolto
E stolta Itza sarebbe la nostra se ci pressa Assimoco a questa interpretazione
Lo so lo diceva ieri Maria Eletta che la risposta e difficile è la ricerca è lunga
Ma mi è chiara un'altra valutazione
Questo sistema politico potrà produrre revisioni delle regole istituzionali
Solo quando la sua crisi avrà toccato il fondo
I momenti costituenti non si programmano arriva
E noi dobbiamo seguire il processo e prepararci
Mi spiego
Non si può dire che tutto si riduca al governo e chiaro che il governo del Paese viene in considerazione per primo
E se avessimo governi stabili ed efficienti non ci sarebbe nulla da obiettare ma non è così
I governi sono instabili inefficienti e sono solo in questo strumento immagine di un sistema politico in crisi
Perciò la DC non può giustificare la sua esistenza identificandosi con tali governi
A meno che non si abbia la sensazione che essa non trova più spazio nel nostro Paese e non vorrei che questa fosse la valutazione segreta di Forlani e di Andreotti
Occorre dunque una distinzione fra governo e parti ma non sono stati loro a volere la distinzione dei rincari e invece il partito evoluto rispetto a tale situazione la distinzione operata dalla sinistra con le dimissioni il voto favorevole non solo è stata corretta ma doverosa
è stato il fatto più significativo di denuncia di una situazione estremamente grave non solo per il partito ma per lo stesso governo
Ma non possiamo ritirarci sulla venti
Occorre sollecitare il centro a rispondere su questo punto sembra che siamo tutti d'accordo
Ma si possono nutrire speranza sull'apertura di un vero dibattito che esprima tutta la potenzialità di culle la DC e capace
L'avete sentito ieri sera lega l'avete vista
Su questo punto io sono del tutto pessimista
E spero proprio che i fatti mi diano torto
Oggi il centro conduce solo operazioni contro la sinistra senza tentare né una risposta né una iniziativa
Il centro appare sono inerzia senza neppure memoria storica parafrasando
Parafrasando Donati attenti ci chiamava massa critica ecco il centro è la massa acritica
Un fatalismo che a volte sconfina nel cinismo
Oggi il centro ed è questo la osservazione secondo me più puntuale che va fatta il centro come risponde alle sollecitazioni della sinistra
Con la difesa delle alleanze secondo una logica che non c'è più
E col tentativo di rompere la sinistra
Secondo un disegno che viene perseguito dall'esterno anche mediante l'appoggio di alcuni giornali
Oggi l'alleanza di governo non esprime grandi orientamenti politici come il centrismo e il centrosinistra
In quel contesto politico alle scelte automaticamente nasceva dall'interno del governo la DC era il Governo si identificava connesso da questo punto di vista Bobbio quanto meno dal punto di vista storico ha ragione
Non ha più ragione dal punto di vista dell'attualità
Nel mi pare che allo stato attuale l'alleanza possa esprimere una politica delle riforme capace di dare efficienza l'amministrazione pubblica
Se fosse capace di farlo paradossalmente non ve ne sarebbe bisogno perché allora la maggioranza governerete
Non sono confrontabili dunque le alleanze di De Gasperi e di Moro con quelle di oggi per sostenere che dunque
Il punto imprescindibile sia per l'unità della DC per l'unità della DC per l'unità del Governo come si espresse Forlani a Milano nell'ultimo congresso regionale a pochi mesi dal crollo della DC lombardi
Insomma sostenendo che le riforme possano uscire solo nell'alleanza fra DC e Partito socialista si dà per scontato ciò che andrebbe dimostrato come se la storia degli ultimi dieci anni non ci insegnasse nulla
Ma oggi tutto è cambiato come lucidamente ha scritto Pedrazzi sulla Repubblica rispondendo a Baget Bozzo
La novità vera e forte di Craxi da dieci anni sulla scena politica non può essere dimenticata
Autonomo di fronte all'elettorato e quindi senza alleanze preporre malate
Autonomo di fronte agli alleati possibili dopo il voto elettorale una rendita sociale esiste che ha fatto di questo partito una reale novità rispetto all'età di De Gasperi di Moro e di fanfare
Ma le situazioni politiche non sono eterne
Craxi incalzato dal fatto politico dalla richiesta del referendum avverte la DC di non cambiare regole avvertimento richiesta sono del suo diritto conclude per grazie ma rende la convenienza della DC
Accettare senza contrapporre nulla
Senza elaborare un proprio originale criterio di soluzione dello stallo creatosi
Se le cose stanno così mi avvio alla conclusione io credo che il problema non si possa risolvere
Con la proposta di migliorare l'alleanza facendo appello al riformismo socialista e al popolarismo della DC secondo il nobile appello di Guido potrà né credo che le cose cambierebbero con la semplice nostra presenza io qui voglio ricordare un episodio
Badate ha parlato di centravanti che dovrebbero giocare nella squadra del partito e del parlamento io sono stato centravanti del gruppo Consiliare della Democrazia Cristiana i lombardi
E voglio ricordare questo episodio che è stato quello che mi ha indotto hanno ricandidato
Stavamo approvando in aula il piano sanitario
Preparato da due centrocampisti del gruppo della sinistra Fappani e l'attore
Il piano non piaceva ai socialisti
Mentre il gruppo della DC si sacrificano in aula
Cercando di strappare voto su voto per arrivare alla conclusione
Il segretario regionale della DC trattava secretamente il fallimento del piano sanitario facendo in modo che la fine della legislatura intervenisse in un momento nel quale non era più possibile approvare il piano
Come definire questo comportamento
Io avevo qui avevo scritto una parola cattiva e giacché però Guglielmo Scarlato dice che non bisogna dire le cattiverie non le dico ma Frigerio è un bandito
Ma se passiamo al profilo del governo centrale Donat Cattin
Ci ricorda che il Consiglio dei ministri è solo uno strumento di ratificazione delle decisioni
E chi discute solo un disturbatore non c'è altra possibilità dunque che farà la politica delle più essi che si riserva il diritto di prendere le distanze dalle decisioni su tutte le politiche
Il nostro partito è assente
Posso citare la politica fiscale per quanto mi riguarda Formica si è costruito un vestito alla perfezione per il viaggio elettorale
La DC non ha non ha seguito nulla non ha capito nulla
I nostri esperti si fa per dire hanno in testa solo un'idea
Quella del condono
Una filosofia in base alla quale la DC non deve avere una politica fiscale
In questa illusione Bodrato di migliorare la coalizione c'è il tentativo di spaccare la sinistra
Ma io non credo che ci possono essere due sinistre
Ci possono essere delle persone che tentano di gabellare le proprie convenienze personale col miglioramento della politica
Come insegna la vicenda di Rognoni
Ma per usare il linguaggio di Albertino Marcora Rognoni Lombardia non è stato mai un punto di riferimento neppure a Pavia
E Granelli lo sa che la mia opinione di questo amico gli amici milanese lo sa
Diverso e il discorso su Giovanni Galloni
Giovanni è stato nostro maestro mio in particolare ho imparato Daloui
Il modo di far cultura politica
E ho gioito quando l'ho visto e letto ad una delle massime cariche dello Stato
Ma io credo che Giovanni Galloni abbia fatto torto a se stesso
Quando in un consesso partitico come la festa dell'amicizia ha sentito il bisogno di pronunciarsi sulla incostituzionalità dei referendum
Togliendo credibilità stessa alla tesi proprio perché affermata in una sede dove un giudizio scientifico non poteva essere che un giudizio politico di parte
La sinistra può essere amputata o di quei giornalisti ma non divisa
Se Lesser di sinistra nella storia del nostro partito e il tentativo continuo di dare un senso uno sbocco politico all'esperienza dei cattolici democratici
C'è prima la politica poi il potere che dalla prima riceve giustificazione non è dal potere da un potere purché sia che può nascere la politica
Non è un problema di leadership
Caro Martinazzoli così il problema non è ben impostata l'indicazione di una prospettiva politica fatta dalla sinistra e sempre in funzione della vita del partito come continuamente dice Luigi Granelli altrimenti a che servirebbe
E la sensibilità alla politica
La nostalgica dalla politica di cui parlava ieri Elia che il centro deve dimostrare di avere e che per ora mostra di non avere come è provato dalla mancanza di risposta
Ho chiuso che fare
Io mi auguro che da parte della maggioranza arrivi una risposta
Che mostri la consapevolezza di quanto sta accadendo non è un problema di compromessi su fogli
La fine dell'anticomunismo come rendita garantita
Il nuovo rapporto col mondo cattolico
L'esigenza di cambiare l'organizzazione
L'inizio dello sgretolamento del partito soprattutto al nord
Insomma noi aspettiamo che questa gente mostri di capire quanto sta accadendo quella che li ha chiamato la cesura storica e che lega non ha capito
E che Donat Cattin avendo capito è venuto qui a mostrare di non aver capito
Perché
Perché l'argomento forte al suo argomentare è stato un argomento avvocato desco che nella sua irresistibili da logica si vede che gli è stato suggerito da Sandro Fontana
Si fa riferimento
Alla elezione senza vincolo di mandato del
Del parlamentare per obiettare
Ma questa regola vale già oggi
E come oggi anche domani i parlamentari su liberi di votare per chi boh per chi vogliono ma solo la costituzione materiale ci insegna che esistono i gruppi ma il voto segreto che hanno rappresentato nella costituzione materiale
Non si fa parla forse spregiativamente di franchi tiratori
Quindi non mi pare che sia una obiezione forte dal punto di vista giuridico
La risposta che noi abbiamo e che una sorta di rassegnazione assecondare il gioco condotto da altri
Quindi non si tratta di mettere insieme parole e documenti secondo il tradizionale stile democristiano allo scopo di Atene ottenere un armistizio purché si
Da questo punto di vista il rifiuto dell'unità ad ogni costo acquista per noi come ha detto Martinazzoli un significato diametralmente opposto a quello di Forlani
L'apertura verso le riflessioni della sinistra va fatta come la fece a Moro
Che se per strappare ai loro tempi l'adesione ad una linea politica che significava il rilancio del partito
Ma e lo dico con molto rispetto verso il segretario del partito Forlani non è morto
Forse oggi c'è e questa e l'osservazione sulla quale vorrei
Che riflettessimo
C'è nella maggioranza la sensazione che la propria sopravvivenza non richieda alcun rinnovamento
Ma solo il tirare a campare secondo il modello offerto dall'onorevole Andreotti
Ecco perché sono pessimista
Frattanto tocca a noi garantire l'unità vera del partito
Laddove come dice bordato forse non siamo più in grado di garantire i consensi dei ceti popolari e della parte più avanzata del mondo cattolico questo il punto
Molte delle simpatie che suscita Orlando sono di ambienti cattolici che hanno già deciso
Di non guardare alla DC come al partito dei cattolici democratici e io mi auguro che Orlando queste cose le capisca
Ci sono molti punti sui quali le puntualizzazione della sinistra sono urgenti
Il rapporto nord-sud
Il problema cioè nell'unità nazionale sottolineato con l'intervento appassionato di Misasi sia in termini di politica economica che in termini di politica istituzionale la riforma dell'ordinamento regionale
La proposta di Giuliano Amato ma anche di ancor di più l'adesione ad essa di Barbera nome dei comunisti
Sia pure in una prospettiva di alternativa di sinistra sono elementi di grande interesse sui quali dobbiamo mobilitarci
Anche se si tratta di cose indeterminate soprattutto laddove non determinata l'autonomia finanziaria e tributaria
Che non trova posto Nicola Mancino nella teorizzazione centralistica contenuta nella nuova legge comunale e Provincia che da parte sua non è priva di fondamento economico
Qui non c'entra il dirigismo di di di Visentini e che in tutti i Paesi del mondo la finanza si va accentra la politica e questa è la conclusione istituzionale si palesa legata al mutamento dei rapporti tra le forze politiche
Bastano questi cenni per capire che cosa ci attende
Dovremo dotarci di strumenti di riflessione di collegamento rifuggendo dalle iniziative spettacolari dotarci di un settimanale scrivere
Smetterla di fare interviste
La conclusione se non succederà il miracolo
La conclusione e quella che l'anno scorso ho ripetuto dal professor Andrea
C'è un confronto di stili di strategie
Il gruppo uscito vincente dal Congresso ritiene che con un comportamento più ragionevole più diplomatico si possa guidare la coalizione farla sopravvivere nel tempo
Se questa scommessa sarà vinta sarà dimostrato che la sinistra DC degli anni ottanta ha sbagliato completamente puliti se viceversa le difficoltà permarranno allora questo periodo avranno giunto alla DC
è un giudizio di Dio conclude Andreatta ed è bene che in questa fase le parti non modifichino le posizioni l'esito darà ragione ha creato a chi avrà avuto la mente più lucida
Caro Guglielmo Scarlato
Sono convinto anch'io che la politica e amore
è forma esigente di carità
Ma
Secondo la virtù cristiana della prudenza
Che è una virtù attiva essa e anche e soprattutto secondo l'insegnamento di Moro intelligenza delle cose
Gli applausi giustificano anche l'avvenuta della presidenza quanto ha lunghezza io dico imitare l'unico delitto sulla qualità non sulla lunghezza
è tutto qui il mio imbarazzo a parlare adesso tutto qui in questa frase
E quasi uno sgarbo quello che mi ha fatto Nicola Mancino farmi parlare dopo Enrico De Mita
Comunque
Vorrei dare comunque il mio piccolo contributo a questo nostro dibattito sulle trasformazioni che ci attendono e che io credo dobbiamo guidare partendo dalla mia esperienza ci sono stati alcuni passaggi di Elia della sua relazione che mi hanno sollecitato quando parlava del rapporto fra cittadino e politico come unico rapporto che ci può referenziare nel nostro fare politica
E questo concorda con una domanda che alcuni cittadini diversi cittadini anche lontani magari finora dalla politica
Mi hanno fatto in questi giorni la domanda è questa ma noi come cittadini cosa possiamo fare per la politica in questo momento di crisi
Da qui da questi passaggi della relazione di Elia e da questa domanda vorrei partire
La società in cui viviamo è molteplice veloce ricca di un dinamismo molte volte povero dimora dimette ma a mio parere ha in sé dei chiari segni di partecipazione certamente questa partecipazione molte volte forzosa
Ora in questo momento anche il cittadino più privato
Quello che vuole stare direttamente soltanto a casa sua si trova a dover fare i conti dentro casa sua proprio con la guerra del Golfo con il tragico susseguirsi di morti giovani
Con le nuove povertà la droga l'immigrazione la solitudine con i nuovi equilibri molte volte irrisolti fra scienza e umanità fra diritto al lavoro e diritto all'ambiente
Ma c'è anche vicino a questa partecipazione forzosa anche una partecipazione di scelta come impegno sociale e è il caso di molti cittadini che conosciamo tutti nelle nostre strade politiche nell'ambiente laico cattolico
Ma a questo quadro sociale in cui la partecipazione sta forse tornando di moda non corrisponde però un quadro politico adeguato
E non è solo una questione di istituzioni di partiti che sono istituti in profondissima crisi
è anche una questione di classe politica la classe politica come sta rispondendo
C'è un tentativo io è quello della mano forte
Quello di dare in regola i cittadini che sono preventivamente vissuti come nemici dello Stato
Vedi la criminalizzazione dei drogati il tentativo della criminalizzazione dei drogati viti la criminalizzazione dei diversi ma anche per esempio la criminalizzazione dei commercianti vissuti come potenziali evasori
E la mano forte della società nella società sulla società da parte di questo tentativo di fare politica vuol dire anche trattativa fra soggetti forti lo abbiamo sperimentato pochi giorni fa potentati economici grosse nobili mass media e partiti
Che a quel livello fanno trattativa vuol dire manovrare il consenso attraverso il mercato attraverso i mass media la massificazione delle idee dei giudizi e questa mano della mano forte
è una risposta concreta e adeguata che purtroppo sembra ai cittadini appunto concreta e adeguata
Cioè
Sembra la risposta vera e giusta rispetto alle molte inefficienze e incertezze dell'attualità qui sta il vero problema che certi cittadini pensano che questa è la risposta vera
Un altro tentativo ma forse già fallito è quella di prendere una emergenza per esempio la pace l'ambiente evitarli farne una chiave di lettura unificante per la società
Nella società ma anche come captati e di consensi
I risultati sono davanti a noi l'unificazione sia in termini di partito che in termini di risposta all'emergenza è utopica imparziale dal bar della Pace siamo passati al pacifismo dall'ambiente siam passati all'ambientalismo
Un altro tentativo ancora e forse questo è il più vicino al nostro partito è la reazione dell'isolamento e di conseguenza l'incapacità di andare a fondo delle analisi e nella conoscenza dei fenomeni che accadono attorno alla società
C'è un fatto di cronaca che ho letto in questi giorni che mi ha fatto pensare e mi ha fatto paragonare questo fatto che vi dirò con appunto questo tentativo di isolamento da parte della classe politica
Forse l'avete detto anche voi c'era ci sono stati dei giovani indù della classe privilegiata dei bramini
Che hanno innescato una rivolta contro la decisione di riservare ai paria quelli appunto che già la Costituzione aveva riconosciuto come costituzionalmente
Persone in un più intoccabili questi bramini hanno innescato una rivolta contro la decisione di riservare una quota di posti nella pubblica amministrazione ecco proprio così
A volte ho l'impressione che noi ci sentiamo come quei Bramini come dei mandarini come Matulli un giorno ci ha chiamati
Che appunto reagiscono
E e si auto mantengono sia autoreferenziale
E confondono se stessi con la democrazia come se parlare di loro male di loro fosse parlare male o dire male dal democrazia
Ma ciò che accomuna tutti questi tentativi di fare politica a mio parere è comunque la perdita di collegamento con la società che si traduce e lo sappiamo lo abbiamo detto molte volte in questo giorno e mezzo
Si traduce in perdita della caratteristica principale di fare politica e qual è il secondo me molto bene
L'ho sentito dire un giorno il valore aggiunto della politica sta nel tirare fuori dal presente
Gli uni per la convivenza umana
E allora a mio parere bisogna iniziare da qui da questo rapporto con la società
Bisogna ritornare al rapporto con i cittadini molto bene lo diceva Elia ieri Tina lo riprendeva nel suo accalorato
Intervento quindi bisogna anzitutto ed è chiaro
Adeguare i meccanismi della rappresentanza attraverso regole nuove che diano certezza nella conduzione politica ma non per il carattere forte dei personaggi o per il contenuto forte delle decisioni non è questo
Che dà certezza alla conduzione politica ma per un mandato preciso e vincolante deciso dai cittadini
E a questo aiuta a mio parere il progetto GT di riforma elettorale Progetto diventato del resto di tutto il gruppo DC
E a Donat Cattin che non è presente vorrei dire ma è chiaro prima lo diceva Enrico De Mita Donat Cattin ha capito ma fa finta di non capire non è chiaramente la delega che viene rifiutata in nome di una democrazia assembleare in cui è chiaro che non crediamo il rifiuto è per una politica governata da chi si auto sponsorizzati da chi si autoreferenza come dice appunto artico
Quindi dobbiamo a mio parere far tornare di moda il concetto che debbano molto chiaro i cittadini d'Italia all'alba della pace nell'ora delle grandi scelte referendum istituzionale elezione del quarantotto cioè che la politica attiene a ciascuno
Solo così e solo questo a mio parere può essere l'antidoto Chiesa pratica dalla radice fenomeni come la collusione fra la mafia la politica fra la politica e gli affari e ricordo l'ultima volta durante il
Durante il congresso dell'anno scorso che ho visto Benigno Zaccagnini e parlando con lui e di questa paura di quel che ci attende diceva ammonendo ci stiamo diventando il consiglio d'amministrazione della borghesia perdiamo quello che era la nostra caratteristica la popolarità la capacità di dialogo adeguato con la società
Quindi un antidoto che riesca a fermare anche fenomeni come la mano pop forte politica sul popolo anche la fuga Hristo praticata dal dalla difficoltà della mediazione quella politica immediata di cui parlava i diritti Elia cioè non mediata
E se fosse qualcosa appunto questa risposta questo tentativo di risposta vicino ad altri qualcosa che potremmo chiamare una democrazia comunitaria il suo timbro dovrebbe essere il dialogo dialogo costante con i cittadini
La politica è partecipazione alla conduzione della collettività in vista del bene comune
Infine riguarda tutti tutti i cittadini tutti sono chiamati a collaborare nel momento in cui qualcuno restasse escluso da Stalin pegno il risultato non sarebbe più il bene comune qui sta la ragione del dialogo
Ma non per una mediazione intesa come semplice tatticismo non per una captatio dei consensi dicevo
Ma per questa consapevolezza che l'obiettivo lo possiamo raggiungere solo insieme
Cioè effettivamente delegati dalla Società
Sono sempre più convinta che il ridefinire la nostra identità il nostro ruolo di partito passa attraverso la consapevolezza che le novità e il coraggio del cambiamento vengono dal dialogo col cittadino
Dialogo con chi è detentore della sovranità popolare col cittadino con la società
E questo contatto costante è vivo il luogo dove dar conto dell'opera svolta accettando di sottoporsi al controllo l'elettorato e coinvolgendo il cittadino ad offrire un contributo permanente di stimolo di critica di osservazione altrimenti cadremmo nella tentazione di presumere di immaginare la volontà popolare
E qui andrebbe fatto un grosso discorso sulla parte dei cittadini nei confronti dei loro rappresentanti perché potrebbe essere infatti comodo non solo al politico ma anche agli elettori che l'atto del voto si trasformi in una abdicazione quinquennale per la propria responsabilità
Sarebbe quindi auspicabile una sorta di patto politico ne parlava usava le stesse espressioni anche ieri Elia fra elettori e candidati da stipularsi
Da verificare nei momenti opportuni durante il mandato un patto come dovrebbe fare che secondo me dovrebbe vertere su tre tipi di impegno morale programmatico e democratico
Ma come diceva Elia non un patto di illusione assembleare cioè tutti quanti governeremmo non è questo non è questa la maturità della politica
Ma realista un patto realista e reale che si attua attraverso una delega ma una delega sostanziata con un rapporto
E arrivo a dire che rispetto a questo il che fare viene dopo
Oggi l'importante è smettere di tacere fra cittadini e politici o di parlare ciascuno arroccato sulle proprie posizioni è ora di ricominciare a parlare a parlarsi
E il primo passo spetta a noi ed è questo rompere con quelle parole che non corrispondono più alla realtà la gente fa fatica a capirci
Liberandosi dal linguaggio del consenso per dire quale davvero lo stato della realtà
Vorrei concludere con quello che disse qualche giorno fa a Praga Vaclav Benda parlamentare democristiano cecoslovacco la democrazia non è un bene naturale e sarà custodita e coltivata
Solo avendo chiaro questo concetto potremmo recuperare e bisogna recuperare l'istituzione partito
Questo vorrebbe essere un appello ai cittadini a farsi interlocutori forti verso i i poli i partiti ma anche a noi c'è un appello specie noi della sinistra DC
Spetta a considerare i cittadini come interlocutori forti aiutandoli dove occorre nella maturazione alla politica facendo il primo passo
Pensiamo a come già questo è successo perché volontariato verso le istituzioni per quanto riguarda le emergenze sociali nessuna legge nessun decreto per quanto riguarda le emergenze sociali
Avrebbe potuto far nascere quello che invece è nato dalla coscienza di privati cittadini che hanno scelto come regola di vita io c'entro
E si sono organizzati in una rete di solidarietà sociale che ha dato risposte impensate in mille campi tanto che adesso nella stessa teorizzazione della ricerca di soluzioni al problema sociale si assume come risposta questa organizzazione di collegamenti di solidarietà tra istituzioni e cittadini fra istituzioni e società
Ecco immagino una risposta di questo tipo dalla collaborazione fra cittadini dei partiti
Rendere necessario attraverso una partecipazione costante vissuta in prima persona dei cittadini il dialogo come metodo politico anzi come priorità politica
Anche questo vorrei che fosse scritto e concludo dentro il nostro programma perché credo che anche da qui passa la questione morale
Una questione che non possiamo dimenticare anche così a mio parere faremo la nostra parte per custodire la democrazia e per farla crescere
Si prepari bianchi
In quest'ultimo decennio politologi sociologi economisti ci hanno parlato di una società complessa e nel contempo ci ammonivano non potete dare risposte semplici a ciò che è complesso
Nel mentre noi studiavamo come partiti dimenticando il vecchio proverbio latino o porte testudo Ulissi nonno studente quando ci si trova di fronte alle situazioni la società se organizzata si è semplificata si è data un'unità di sistema unità di sistema di tipo lobbista
Amicizie inglesi sono molto precisi nei loro termini noi alle lotte diamo il valore negativo dei gruppi di interesse le notti partono da un concetto diverso
La protezione degli interessi attraverso la garanzia della rappresentatività
Da qui il sistema inglese che molto lobbista e scarsamente rappresentativo sotto il profilo delle riforme istituzionali loro il tema la Aubry impennata nel nostro Paese
Ha il nome di lega uniforme intorno alla terra di un interesse
Martinazzoli ieri parlava et sempre parlato
Disperato sei di tensioni morali da offrire al terreno sempre più pragmatico nella politica
E non è un caso cari amici non per fare un discorso meridionalista perché non paga il discorso della separatezza
Non è un caso che le lobby nascono nel Nord ricco ed avanzato
Mentre il Sud che ancora una speranza di riscatto attraverso un partito di ispirazione cristiana e non attraverso un'organizzazione delle clientele perché non può avere punti di riferimento capitalizzate
Continua a dare il suo consenso alla Democrazia Cristiana
Io sono allora iniziante di cose storiche
La prima lezione ecco ha preso sui banchi dell'università
E che non bisogna l'assassino lasciarsi trascinare dal relativismo storico o tantomeno adattarsi ad una dinamica delle trasformazioni dirompenti
Tipo l'immissione di Berlusconi il Biscione striscia continuamente si trasforma continuamente assume i colori di una società secondo nuovi adattamenti
è un metodo di lettura della storia positivista diceva Tina Anselmi ieri
I guai ad adattarci ritenendo che bastino gli strumenti ad esaurire
La richiesta di uguaglianza libertà lieve entità che il popolo italiano cerca impone ancora trovare quel popolo italiano speranzoso attraverso i partiti e ci invita ad una mediazione non tra partiti
Ma fra loro una società che hanno fin qui tanto l'esperienza storica dei partiti cari amici in gruppi di interessi organizzati è il senatore Bossi è l'ultimo in tale direzione
Rifiutano lo strumento della mediazione rappresentativa dei partiti arriva il Parlamento tentando vogliamo riforme ed emendato una cassa di risonanza senza stelo fonica
E ciò che accade nel Paese noi registriamo in quelle aule notarile senza aver concorso al processo decisionale di cambiamento di trasformazione e di uguaglianza identità
E allora propria riforma recuperiamo la lezione store si Anna tutta intera com'era moderno don Sturzo nella visione del capitalismo democratico c'è una sola pagina molto scura
Che spiega la terza via di Aldo Moro io vidi Co. che a fronte di un da vitalismo intensivo
Vedi le arie più sviluppata del Paese dobbiamo avere la capacità di creare le premesse le basi di un capitalismo estensivo dove si partecipi nella qualità della produttività
Ad una singolarità della produzione che veda tutti usufruiti dal prodotto della produzione stessa
Questo non accade e Nakata non hanno commento del Sud non accade a nocumento dell'Italia se è vero come è vero che noi ci avviamo a diventare un paese di serie di Costella standard nazionale ci osserva
Quando Don Sturzo diceva
La proporzionale l'unico merito della voce partiti popolari
Perché recuperiamo tendeva la lezione dell'Oua ammenda uguale un volto poi io l'uomo un voto ogni esperienza un'altra carica di libertà e di proposta politica
Don Sturzo e ci diceva non vi fate espropriare dalle lobbies e ce lo diceva allora e dottor per un uomo contro era un Eretico nel sistema politico verso appello dalla compatto da quando la lobby liberale massone che difendeva subalterno alla lobby liberale massone perché ha dalla sua la capacità di una proposta politica
E cari amici della sinistra cosa non inferiore la capacità della mediazione di una proposta politica sciarpe gol osservata
Non può essere la motivazione la politica ma la mediazione dello strumento caro Presidente cori attraverso cui passa la proposta politica e per non andare tanto lontana
Come fu capace Aldo Moro nella stagione dei cambiamenti eversivi quando sembrava che le barbarie spensero avendo occhiello l'istogramma instaurava testamento sulla società civile quando fu capace Aldo Moro con la mediazione di creare con i partiti popolari le ragioni di una feconda stagione nella solidarietà nazionale e Aldo Moro ha pagato in prima persona non sa agendo da sponda o dal pulpito quella sua scelta libertaria di coraggio per un'evoluzione del quadro politico
Ma come Caro presidente Mancino può evolversi il quadro politico
Io ti dà una risposta semplice per evitare di essere superata dall'esterno anche su questo
Riscoprendo la validità delle nostre narici
La lezione più feconda che il Partito comunista in questi giorni ci ha dato
Ecco nella guerra diceva saldamente abbarbicata nelle sue radici io dice Occhetto io rifiuto del comunismo la sua vera la realizzazione politica
Sì sì otto nel comunismo allo Stato la crescita
Che ha finito con lo spezzare i principi di libertà e di uguaglianza non solo di fronte al potere otto-nove cose sonda potere di tutti di avere il diritto di essere uomini entro i libri per noi di esser persona
Rifiutiamo queste scorie e riappropriamo ci di questi valori e su questo terreno secondo che si può aprire un confronto politico con le reali forze che si muovono all'interno di un'evoluzione sociale
E certo se lo so per noi vale la regola del tempo come letto di proposte
è certa ora il partito socialista io non mi fermo vado avanti ma non vorrei fare la fine di Amatore Sciesa
Vorrei continuare ad andare avanti è certa il Partito socialista non ha le carte in regola per rappresentare l'unità socialista L'Unità del fa oggi su un terreno solido a vista
Anzi ammonisce il Partito comunista sta capendo Total ciò che si poteva fare a sinistra l'ho fatto io la riforma le ha rappresentate io ma quale riforme l'unico vero partito borghese che abbiamo in Italia è il partito socialista
Da qui
La nostra battaglia e concludo caro presidente Mancino da qui la nostra battaglia sull'emittenza la nostra battaglia sull'emittenza
Era una battaglia poi nove lobi per difendere il potere di proposta dai partiti una battaglia che non abbiamo avuto il coraggio di fare fino in fondo non si può dire armiamoci e poi votiamo
Armiamoci io ho pagato
Io ho perso il ministro del Mezzogiorno
Che gli era venuta a fare il discorso negli appalti
Facciamolo tuttora senese ondata possessivo è proprio un fatto di proprietà per la rinascita del Mezzogiorno
Facciamolo tutto il discorso degli appalti ma dalla Corte dei Conti e cita quella realizzazione quella relazione non investimenti miliardari nel Nord dove si appaltano Progetti
Per Nolte ha sbaragliato svariate centinaia di miliardi senza progetti esecutivi garantendo gli abbassamenti d'asta sui subappalti e sul resto per congestione io non so darmi al il potere malavitoso e se non ci debba essere
Tecnologica fa
Se non ci debba essere una legge nazionale televisioni gli appalti una proposta dare i finanziamenti su progetti esecutivi è vendere a livello nazionale esecutiva la legge revisione della revisione Rognoni-La Torre
Perché per finire caro Presidente limitato sai che io sono nato a grande è stimata di Lecce Hossein metà ridotto all'interno
Io faccio parte purtroppo ahimè del Comitato anti referendum
Perché io trovo onere sarebbe una contraddizione in termini io credo nella nostra legittimità di rappresentanza Pier Paolo Paolo Longo pensare a noi come tanti parassiti che vanno stimolati Comino spazzano dire guardiano a memoria
Eduardo De Filippo diceva per scuotere i queste napoletani ci vogliono le mosche da qui così voce a Mosca
Non credo che sia questo il ruolo rappresentativo del Parlamento la disaffezione dalla politica vanno adottare i cani sciolti fanno fallire i referendum i lobbisti
Se non siamo in grado di creare prima all'interno del partito una grande unità mi unità
Non ci possono essere carioca caro presidente De Mita contenuti senza strategia
Noi siamo ipertrofici riguardo a contenuti ma siamo poveri riguardo a strategie ai non possiamo giocare a un tavolo di prefetto e se noi siamo sempre piombi al tavolo del dialogo dobbiamo riscoprire voci della mediazione solo per la nostra unità
All'interno possiamo ricreare le ragioni di una grande stagione della solidarietà all'esterno del Paese
Io vorrei vorrei alleggerire un po'la pressione che viene dalle varie porte invitando ci sono delle serie Borrelli
Qui davanti un po'dietro non sono tante ma anche per dare qualcuno muove può venire la delegata femminile delegato del movimento giovanile componenti della direzione consiglieri nazionali vediamo un poco di alleggerire anche se devo ammettere che c'è una furbizia da parte di qualcuno di noi che viola le regole della organizzazione perché qualcuno esce con una destra bianca e e farli entrare due persone con la stessa destra
La parola bianchi
Poche oggi dopo che i medici
Credo che il quarto d'ora sia perfino eccessivo per le due riflessioni e la quasi proposta che intendo fare
Scegliendo un punto di vista è un luogo dal quale guardare
Con collaborazione ai lavori di questo problema
Quello di un'associazione dell'area cattolica
Devo fare anzitutto i complimenti alla professore lei a non per l'abituale lucidità
Ma perché dopo averci dato a Cadenabbia circa trent'anni fa
Il concetto di occupazione del potere sul quale a lungo siamo vissuti quando eravamo a corto di argomenti durante i dibattiti
Ieri nella simpatica approssimazione dei lavori nella ricerca sofferta di questo convegno ha prodotto quello che a me sembra il logos di questo convegno il concetto di Yalta interni
I alta interno la Yalta di questo Paese
Ebbene io credo che in questa direzione si debba scavare ho sentito ieri sera
Anche qualche accento da Finis Austriae
Mi sono commosso anch'io ascoltando a Garlate Scarlato
E con abituale franchezza
Devo dire che forse fuorviato
Dall'emozione pensavo
Che non restino i vecchi volponi e se ne vadano i giovani leoni
Credo non fosse soltanto mia la preoccupazione in questo senso credo però che davvero se pensiamo al Chianciano dell'anno scorso
Una soglia ci sia superata la chiarirei così
Mi pare che fin qui fosse giusto dire
E che non si trattasse soltanto dalla crisi di un partito la Democrazia Cristiana crisi di un intero settore ai parti
Quando dicevamo questa frase che è vera
Ebbene io credo che avesse questo modo di dire quasi un tono blandamente assolutorio
Quasi con l'Adagio del mal comune mezzo gaudio un sapore lenitivo bene mi pare che questa frase assuma oggi un significato affatto diverso dire che la crisi non è soltanto di un partito indica un precipitare delle cose
Indica un evidenziarsi dalle crepe dentro il muro per usare una espressione di Ruffilli non so diceva se siamo all'autunno all'inverno dalla Prima Repubblica ebbene io credo che ripetere questa frase oggi significa prendere coscienza che a dispetto di un ottobre forse troppo mite siamo o politicamente un inverno molto rigido
C'è un superamento di una soglia c'è un cambio profondo in questo senso è come se si fosse materializzata nella gente
L'idea o la visione di una sorta di non sembra recinto
Ed è pericoloso che un partito che ha gestito il governo se non tutto il potere per più di quaranta anni resti fermo sembra candidarsi ad essere il capro espiatorio designato un bersaglio troppo facilmente colpi credo che questo sia avvenuto che questo sia cambiato e che soprattutto tra la gente vi sia un sentimento nuovo
Lo dico togliendolo dal vocabolario d'inizio e non per far piacere a Mino Martinazzoli il sentimento del risentimento
Nei confronti dei partiti di quella partitocrazia sulla quale al megafono ha gridato Pannella Matera termine già presente nell'elaborazione nel lessico di Sturzo
C'è questo fatto nuovo del quale io credo che a un anno di distanza dal precedente Chianciano bisogna prendere atto così mi è sembrato di poter materializzare il suggestivo luogo se di Yalta interna che ieri ci ha offerto l'amico leopoldo Elia
La seconda riflessione
E guarda questo rapporto centrale mai come oggi così problematico
Tra partito e area cattolica tra partito e mondo cattolico tra partito e associazionismo cattolico dico subito una cosa
La categoria fuorviante perché è un processo politico e di formazione politica non può essere giudicato da una categoria clinica la categoria del disagio noi non siamo dei disagiati semmai mettiamo a disagio quelle forme della politica che non sanno dare risposte alle tensioni che attraversa quest'area cattolica
E direi
Uno sforzo ma forse fa che cosa comunemente la caratterizza
E vivace
è inedita mente vivace quando tre anni fa celebrammo ed a Cissé tesi mo'congresso delle ACLI nazionali rilanciamo questa proposta forte di una cultura cattolico democratica in molti dissero che stavamo scoprendo le tombe e facevamo riferimento a un patrimonio sepolto
I fatti hanno detto che nessuna cultura politica è in questo momento vivace come questa cultura democratico cattolica
Ma che cosa troviamo
Troviamo forti percorsi di solidarietà in quest'area cattolica
La nostra il nostro rapporto biennale sull'associazionismo dice che in Italia un italiano su dieci dedica sette ore la settimana a un impegno gratuito per gli altri
Un italiano su venti rispetto a questa realtà vi è un blackout ostinato programmato dei media della stampa però è una realtà presente ed è una realtà lo dico senza sciovinismo
Qualitativamente e quantitativamente maggioritaria in campo cattolico
Il discorso sulla pace
Ne aspettavamo venti mila alla marcia Perugia-Assisi sono arrivati cento
Popolo variegato
A dir la verità ci saremmo aspettato anche più rappresentanti della sinistra democristiana
è arrivato uno splendido telegramma del presidente del consiglio Giulio Andreotti che riceva consideratemi vicino in questo momento difficile per la pace ha messo a disagio probabilmente alcuni organizzatori non certamente noi e però questo popolo della pace è un popolo che c'è è un popolo che esiste
Il Golfo sta dimostrando con una drammaticità incredibile quanto poco questo occidente si voglia interrogare intorno alla politica
La prima difesa e quella dei livelli di sussistenza dei livelli di consumo un fatto che è passato sotto silenzio il primo Paese a spostare le ambasciate da Kuwait City a Baghdad è stata l'India
Un'India che ha nella sua storia grandi Gea nella sua storia nero
Cento milioni di musulmani settecento milioni di indù con quel rapporto conflittuale che tutto conosciamo che cos'è se non in questo caso il risentimento nei confronti di un Occidente ING nel quale anche noi siamo assimila a muovere così queste popolazioni del mio credo che questa avvertenza critica autocritica sofferta sia presente dentro il popolo della pace e dentro il popolo cartone
Ancora le scuole di formazione alla politica
Una risposta forse tuttora ingenua a una domanda estremamente diffusa qua cos'è che tiene insieme tutto questo prova a dare una risposta
Questo mondo cattolico sta facendo seriamente anche dal punto di vista associativo i conti con le trasformazioni economiche
In alcuni casi ci siamo anche troppo in fretta alfabetizzati con il mercato quindi nessuna accusa di pauperismo e però mi sembra che l'elemento comune che ci tenga insieme questo qui c'è una resistenza politica
Rispetto a quella cultura dominante non soltanto Visentini Anna che sembra aver delegato l'innovazione quindi pensare il futuro alla tecnica detta in filosofico ai grandi gruppi economici detto in Bondi Alain
C'è una resistenza forte
Un primato in questo senso della politica come costruzione della Città dell'uomo che attraversa tutta questa area cattolica e che rivolge al partito una domanda non di disagio ma non ho domande incalzanti una domanda rabbiosa e del quale io credo voi dobbiate tenere bianco
Qui credo si possano di nuovo trovare gli intrecci qui le collaborazioni sono possibili e qui anche io direi una valutazione più attenta
Meno stereotipata
Nello di calcolo intorno al travaglio di quello che fu il Partito comunista sarà mia matrice sei specie di Sesto San Giovanni ma un travaglio di questo tipo non può essere guardato soltanto avendo di mira le proiezioni e gli spostamenti elettorali
Qui c'è un popolo
C'è un patrimonio di generosità di militanza diciamo ancora questo termine antico e forse demodé
è così che questo travaglio va inteso io ricordo soltanto un episodio molto banale essendo di Sesto San Giovanni le mie prime letture fu la dottrina sociale della Chiesa e Stalin
Ricorderete famiglie dei miei compagni di scuola comunisti c'era il quadretto distali incolume non lo tolsero quando venne Papa Giovanni
E ricordo che avendo raccontato questo episodio in un dibattito cui era presente il cardinal Pellegrino con una sapienziale ironia disse è proprio vero
Mi resi a riempirlo conto anch'io diceva il cardinal Pellegrino di quale fosse la capacità interpretativa e uniti ma di Papa Giovanni quando vidi la sua effigie
Il Sata dai camionisti in mezzo ad altre per la verità un po'meno ieratica ebbene io credo che tutto questo non devono soltanto essere lasciato alla Sapienza di Alitalia
Ho allo splendido spirito intuitivo e reazionario di Giovannino Guareschi
Credo che ci voglia anche su queste cose una interpretazione politica che questo partito questa parte del partito soprattutto è chiamata a dare concludo
Concludo dicendo che questo mondo cattolico questo associazionismo sta facendo la propria parte
è in discussione alla Camera lo ritornerà tra pochi giorni la legge sull'associazionismo sarò molto franco
L'associazionismo non è una sorta di Maria Goretti del sociale
Talvolta
Cerca protezione anziché promozione e però lo sforzo non soltanto dell'associazionismo cattolico di uscire da questa condizione è evidente in gran parte realizzato c'era anche un rapporto non tanto di distinzione ma di grande collaborazione tra l'associazionismo e volontariato
Ebbene la cosa che noi troviamo generalmente che siamo riempiti da voi di complimenti abbandonati nelle Aule del Parlamento
Credo che questo impasse
Vada superato che in questa legge ci possa essere una risposta di quadro significativa
Rispetto all'emergere di quelle divismo che taglia le le che che taglia l'erba della solidarietà praticata nell'associazionismo l'ultima inevitabile
Quasi proposta è quella che riguarda
Il nostro impegno referendario
La battaglia sui referendum sia giocata a sorpresa a sorpresa anche per noi soprattutto nell'area cattolica
E mi dopata ha detto
Non era nelle nostre previsioni la nostra gente è stata per così dire afflitta un spinta dalla sindrome dell'alpino che parte brontolando e poi si convince Mammano strada facendo
Degno credo che abbiamo scoperto alcune cose
Che la necessità di questo passaggio si è finalmente evidenziata come consapevolezza comune
Che non appartiene solo ai partiti non è esaurito all'interno del sistema politico ma appartiene maggiorenne se che saranno poi in grado di governare oltre i vincoli e la paralisi dell'attuale sistema consociativo nulla di originale
Si dovrebbe però riflettere dovrebbe far riflettere che sia stata nel mondo cattolico proprio una associazione delle associazioni della società civile a far propria la Lezzi la lezione di Roberto Ruffilli a non lasciarla cadere
Una proposta nata all'interno della democrazia cristiana
Fa riflettere perché dimostra io credo come esigenza di trasformazioni significative siano emersi anche all'interno dei partiti ma non hanno poi avuto la forza di diventare decisioni voli e vorrei e ho finito nel dibattito che si sta sviluppando in questi mesi
Superare una contrapposizione che mi pare artificiosa tra chi tende a proporre un sistema uninominale e che invece tende a rafforzare la maggioranza con premi di coalizione
A me pare che elementi di uninominale
E i premi di maggioranza siano indispensabili a risolvere due nodi critici e distinti
Del nostro sistema politico quello del rapporto tra il singolo eletto e il cittadino elettore dove in questo senso l'introduzione di elementi di nominali può servire
Quello della scelta del governo dove invece ci pare possa intervenire il premio di maggioranza ecco credo sia la proposta
Proposte fatte sul campo proposte fatte con spirito di collaborazione per una fase e che ci attende e che vedrà io ne sono convinto
Sempre più le battaglie che attraversano i partiti che lambiscono il Parlamento avere radici profonde in questa società civile sarebbe follia non vedere
Che una maggioranza d'opinione una grande capacità propulsiva informativa dentro questa società civile era presentata dal mondo cattolico e in particolare dall'associazionismo cattolico
Parigi
Cari amici
Io credo che lo polveri abbia fatto molto bene ieri sera
A collocare i problemi che ci stanno davanti
Le difficoltà del sistema politico istituzionale le difficoltà dalla politica come siamo abituati a dire
In una fase dentro una fase che prelude a un passaggio del processo democratico del nostro Paese
La libertà e la democrazia non si definiscono una volta per tutte
La democrazia è processo certamente non da oggi da anni nel nostro Paese siamo entrati in una fase hanno in una fase nuova di cui il dato più emblematico credo che si possa dire con poche parole
Il dato dall'assenza di una maggioranza e contemporaneamente dall'assenza di una alternativo
Siamo dentro quindi questa fase una fase che riceve
Sollecitazioni a mio giudizio fortissime dai nuovi scenari che avvengono a livello internazionale
Sarebbe forse stato bene indagarli di più anche in questo convegno perché da lì possono derivare indicazioni anche operative propositive e per noi
Di solito l'interpretazione che si dà e chi gli avvenimenti dell'Est e quello che cambia i nuovi scenari si riducano in sostanza una convalida una conferma delle scelte dell'Occidente certo vi è dentro quello che è accaduto all'Est anche tutto questo ma tutto questo non ci esime dal fare i conti con le trasformazioni e con la lei ambiguità e le questioni irrisolte che sono dentro le trasformazioni
Il rischio diverso diversamente di applicare alla politica cui si invitano tanti commentatori molto acuti per i quali sembra quasi che i veri soggetti del Nord sviluppo sfiora i processi stessi
La ristrutturazione la finanziarizzazione all'internazionalizzazione che al massimo per i politici si debba trovare un modo per adattarsi a quello che avviene siamo invece chiamati a fare i conti e credo che via ieri con alcuni riferimenti che dovrebbero trovare possibilità di sviluppo in questa sede già indicato una serie di questioni su cui confrontarci basterebbe pensare la nuova dimensione della questione sociale
Alla stessa definizione dei contenuti dei diritti sociali caro Elia se vogliamo dare effettività perché con questo Stato assistenziale non diamo affettività nessun diritto sociale anche perché non siamo capaci di un pervenire una definizione di contenuti nuovi e di ambiti nuovi dei diritti sociali
Siamo chiamati cioè a fare i conti a confrontarsi e a costruire per la nuova proposta nel confronto con la complessità di queste trasformazioni vite segretario lega ieri sera
Ci è parso preoccupato che lo dimenticassimo
Che il le nostre ragioni hanno vinto io credo che nessuno di noi ci ha dimenticato le nostre ragioni a partire dalle scelte democratiche di libertà internazionali Europa tra Patto atlantico
Se ne dimentica se ed è una preoccupazione noi immediatamente vi è una preoccupazione
E che non si sia più all'altezza di quelle ragioni se non ci sia più capaci di rinnovare la validità di quelle ragioni e allora in questo caso quello che ti aspetta il declino e la perdita di consensi della democrazia cristiana
Ma dentro questa fase viene anche e questo rende in qualche misura anche drammatiche le scelte che la politica deve compiere dire ed è una sollecitazione che è molto aspra
Perché quello che è accaduto in termini di consensi elettorali di perdita di consensi elettorali è il segno che vi è stata un'accelerazione nel processo di sgretolamento di scollamento fra i cittadini la gente il sistema politico
Nel suo complesso politico istituzionale
Io non voglio che si confondono le crisi specifiche dei singoli partiti perché certe Partito Comunista una crisi che è diversa dalla nostra
Provvisoria difficoltà comuni che attengono al modo di essere del sistema politico istituzionale e che le esplosioni di storia di consensi alla lega stanno a testimoniare come questo rapporto sia ha logorato
Se questo è vero allora io credo che possiamo dire con tranquillità e con serenità fra Dinoi superando magari anche alcune diversificazioni che talvolta si notano nelle prese di posizioni Esterne
Che è quella che sembra talvolta una mole umani via elettorale istituzionale della sinistra
O di una parte della sinistra non è disattenzione ai problemi veri e reali ai problemi concreti che sono stati evocati anche stamane oltre che ieri negli interventi del di amici ma è indicare che il tipo di risposta politica che oggi deve essere data e deve essere costruita con molta fatica
Deve recare il segno di una straordinarietà la qualità della proposta rimetta in discussione interni
Del rapporto fra partiti fra cittadino partiti e istituzioni
E quando questo rapporto non funziona come non funziona in questo momento è lo stesso sistema democratico che è chiamato a una dura a una dura prova
E se non funziona questo rapporto non funziona il rapporto che alla base della moralità della politica di qualunque politica che il rapporto fra consenso potere e responsabilità lo va ripetendo Orlando in questo periodo
E mi fa piacere che lo ripeta anche Orlando ma questo l'indicazione che è sempre stata presente nelle lavorazioni all'interno anche della sinistra storica della Democrazia Cristiana se in discussione questo volo voi capite
Che la proposta che è rappresentativa ed espressiva di questo momento
In qualche misura fondante rifondare ante di nuovo inizio
Del processo e della vita democratica non rinnega nulla di quello che di positivo biglie alle spalle ma che è in grado di dialogare caro Luigi anche con le proposte che pur faticosamente vengono fuori
Dal nuovo partito comunista o qualunque cosa esso Barak verrà chiamato e fare i conti con questa radicalità
Del passaggio del passaggio di fase e non alzando messaggeri di parola che sono come i messaggi che qualcuno già mandato da Sirmione e però dal tenore versati ovvero è stato dato all'inizio e lì si misura la disponibilità dalla maggioranza ed è la ricandidatura di Forlani
Alla segreteria del partito quando non è ancora tempo come lo stesso folla che riconosce
Di ricandidature
Togliere quindi la radicalità
Di questo passaggio e allora vizi e mi avvio alla conclusione il problema non è questo quella riforma elettorale poco importante che passi una riforma Julio concorso une passi un'altra anzi mi auguro che ci sia qualcuno che riesce a farne una migliore me lo auguro sinceramente perché sono anche responsabilità che si portano su questo terreno ma quello che ineludibile che una proposta di riforma elettorale di riordinamento istituzionale deve fare i conti con quelli che sono i contenuti della crisi della politica
Con quella che la crisi dei partiti con quella che è la crisi del rapporto dei partiti corgi citati
E allora una riforma deve essenzialmente privilegiare una un vincolo e quindi un condizionamento per un comportamento ripartirli che sia trasparente nei confronti dei cittadini
E i cittadini si va a dire cosa si vuol fare in termini di programmi in termini di alleanze per la guida e per il governo del Paese insieme privilegi
Quello che è il dato di base di un sistema democratico che il la posizione e il potere Intek cittadino e quindi la possibilità da cittadino di avere una facoltà in più
Non è solo quella di scegliere il partito che gli piace
E che ne piacciono sempre meno c'è sempre meno
Di gente che poche esprime un voto di appartenenza ma di poter essere chiamato a esprimere un indirizzo rispetto alla formazione della maggioranza e del governo e io credo che questo significa nient'altro che porre anche i cittadini italiani
Della condizione in cui mediamente si trovano nelle democrazie di tipo democrazia di tipo occidentale ripeto non ha importanza a questa o quella riforma a importante farsi carico delle ragioni che stanno alla base di della di una proposta di riforma di riordinamento
Tenendo presente che il dato centrale e il rapporto un nuovo rapporto fra il sistema politico per quanto ci riguarda la Democrazia Cristiana con la gente e con i cittadini
Privilegiando il potere dal cittadino che sia in grado di costituire in qualche modo un vincolo un limite comunque chiamare una responsabilità politico per questo
Non sia rispettato le forze le forze politiche il resto torno a dirlo qui
Il rilievo dei problemi ordinamentali oggi è enorme anche per la produzione che sia determinata dal punto di vista legislativo che richieda di essere sfoltita e riordinata
E capitato recentemente racconto solo questo nella riunione dei capigruppo di maggioranza alla Camera
Abbiamo discusso dei problemi dalla manovra finanziaria che certamente non va toccata né i suoi saldi nei suoi obiettivi che definisce e che però ma rivisitata ma di strumenti che indica questo è il punto anche per creare possibilmente degli strumenti più efficaci di quelli che il governo ha immaginato perché non tutti sono efficace e constatavamo
So che ci saranno molti amministratori locali che il fondo di investimento dei Comuni è stato completamente azzerato
E io ho detto al ministro Pomicino agli altri che erano presenti se si azzera il fondo d'investimenti comuni proviamo a fare un altro operazione parallela
E quella di per finanziare le leggi speciali che consentono al ministro delle aree urbane al ministro dei lavori pubblici al merito dal turismo
I entrare sulle materie che sono di competenza dei comuni non è possibile
Impedire una capacità d'investimento dagli enti locali e mantenere una serie di linee di investimento parallelo tra tutto ovvio matrici dalla competente altro che parlare
A parole delle Autonomie e dal recupero dall'autonomia impositiva tutto quello che si vuole arrivano regionali io credo che sarebbe stato un coronamento molto bello del discorso di Craxi a Brescia sulle leghe
Dopo aver annunciato il nuovo regionalismo che annunciasse anche la soppressione dal ministero delle Aree urbane perché ci sta a fare la pendolare urbane serrare urbane sono di competenza dei comuni delle province e delle regioni anche era la nuova legge che sia approvato
L'ultima considerazione
Al nostro interno tra Firenze ma credo che rimetterà anche qui tra cui ci davanti ai problemi avrà posto Guido parla poco
Questa riforma come le facciamo conchiglie facciamo il tema certo anche ai propri morale anzi un tema è un tema che parte dalla politica politiche anche e FIAT Avio alleanze io Firenze visti quello che mi preoccupo e innanzitutto che si riconosca la Democrazia Cristiana dietro almeno uguale agli altri
Ci daranno la possibilità di dire questo è quello che penso io questo è il contributo che la proposta che io desidererei fa ma fino a poco tempo fa erano impediti anche di questo non lo so se l'ultima riunione la Commissione ha davvero
Reso praticabile almeno la formulazione di una proposta
La parte della democrazia in Russia non riusciamo ancora a questo punto e quindi dobbiamo proseguire innanzitutto ancora questa battaglia perché questo ente il primo diritto che dobbiamo conquistare far conquistare varate però noi ma la Democrazia cristiana dice difende il diritto nella democrazia italiana
Dei parlare pronunciarsi dire qual è la sua idea credo che veramente siamo
A un punto abbastanza difficile ma poi se questi problemi sono di questa dimensione
Certo sono problemi che si pongono oggettivamente aldilà degli schieramenti il che non significa mettere in crisi il governo Andreotti o creare maggioranze alternative significa richiamare tutti al fatto
Che se queste analisi e sembrerebbe che dovrebbe essere così perché anche i socialisti non è che siano portatori di proposte di poco conto a meno che non sia un bluff
L'omelia ieri ha fatto capire ma la proposta del presidenzialismo e la più radicale delle riforme auto e tutto è la via migliore
Per affermare il bipolarismo tra loro imputano a noi e alle nostre alle nostre proposte sui problemi sono problemi che interessano a tutti nel senso che il sistema politico televisore riabilitato non è colpa dei referendum
Se vi sono le difficoltà i referendum sono il risultato delle difficoltà io riconosco questo a De Mita anche se sulla sull'uso dal referendum posso avere
Abbiamo una maggioranza politica comune con inizio nello stesso tempo non abbiamo un'alternativa che non sia soltanto una pretesa candidarsi come di se Martinazzoli alla nostra ereditaria la successione
A questo sistema riducono ora riferimento sul partito che però mi sta molto a cuore chiedo scusa se ho superato di poco però il tempo che è stato segnato come tutti voi
Noi diciamo una posizione che di distinzione e credo di dover dire sì quello che è uscito da Sirmione non da tutti perché occorre anche capire alcune cose che vengono letti in un contesto difficile e siamo un'opposizione che di grande distinzione all'interno
Partito ma il dato che più mi preoccupa questa pretesa che viene avanti su questo richiamo anche l'attenzione di Silvia con il mito di tutti nemici più autorevoli
E qui lo stiamo sperimentando le realtà provinciali vitale come mai sia la regola anche a livello nazionale
Vi sia la maggioranza che pensa che il partito sia un problema di maggioranza c'è una concezione proprietaria del partito questo è un dato molto molto preoccupante
è questo che mi fa paura
Ma il partito non è nella maggioranza e nella maggioranza ma anche dalla minoranza di tutti coloro che militano dentro lì anche se questo certamente deve evocare antico il massimo senso di responsabilità per non concorrere all'esterno a creare immagini ma non mi pare che sia delle scelte nostre non c'è stata questa sensazione dico questo con preoccupazione perché perché io credo che la democrazia cristiana è lo strumento che i cattolici democratici sono dati per costruire libertà democrazia giustizia in questo Paese
E credo che sia tuttora anche se governata da mesi in cui non ci riconosciamo come idee politiche sia tuttora lo strumento insostituibile per l'impegno prevalente dei cattolici democratici in questo Paese
E allora certo con molta pazienza certo con capacità anche e disponibilità per quanto è necessario purché e sia la politica il termine di riferimento siano i programmi siano l'indicazione dobbiamo fare in modo di non regalare a nessuno questo strumento ma restituirlo alto forte ha rinnovato nella disponibilità dei cattolici democratici gran
Cari amici
Quando nel luglio scorso
Ci riunimmo per discuterebbe le dimissioni dei ministri dalla sinistra democristiana
Io intervenne nel dibattito per direbbe il mio consenso della mia convinta adesione a questa scelta che ritenga giudicali una scelta coraggiosa un atto che doveva essere compiuto per rompere una situazione nel preciso momento in cui si registrava un cedimento delle Partito comunista verso le posizioni socialiste momento in cui si consacrava una subalternità della democrazia cristiana nei confronti dei socialisti occorreva puntare in alto
Dire una parola forte per interrompere questa tendenza io quindi il foglio
Assolutamente d'accordo
E dissi questo convinto che quell'atto poteva servire per risvegliare le coscienze di coloro che nella Democrazia cristiana nel partito comunista credono ancora al primato della politica a coloro che non accettano
Di essere sottomessi al gioco dei poteri forti aggregati attorno ai gruppi
Economici economici dominante ebbene io credo che questa rifiuto ad una subalternità dall'arroganza socialista che aveva prodotto in Parlamento un condizionamento forte
Sulla legge per l'emigrazione sulla legge per l'emittenza radiotelevisiva occorreva rispondere in questo modo e quindi si che aveva visto bene
Ciriaco De Mita e mischia e chiaramente ha dalla sua parte anche perché in quel ragionamento in quel gesto così il senso il significato di un movimento una prospettiva importante cioè che si delineava in quel preciso momento
Nel quale il Partito Comunista darà segni di procedere in avanti nel suo il processo di trasformazione proprio in quel momento prima certificato la raccolta delle settecento mila firme per l'indizione avverrà referendum la raccolta delle firme
Ed un partito comunista deciso faceva immaginare ad alcuni di noi che si fosse alla vigilia di una nuova stagione politica ad una nuova fase del sistema politico italiano quella terza fase tanto lucidamente indicata da Aldo Moro nelle sue riflessione va bene cos'è successo amici della sinistra DC da luglio ad oggi e cosa è successo per renderci un poco più pessimisti Pieralisi
In ordine a questa prospettiva importante
Che pure avevamo intuito che pure avevamo qualcuno di noi capito bene successo
Che da parte della maggioranza che governa la Democrazia Cristiana non è venuto fuori nessun segno anzi si è
Dimostrate si è concretata una insensibilità ancora maggiore pare di essere con aggrappare di avere a che fare con un muro di gomma comune sensibilità consolidata è successo che le difficoltà le complessità del processo portata avanti
Dal Partito comunista si stanno rivelando assai più difficile più tortuoso il cammino di pensieri quanto alcuni di noi avevano immaginato è successo che al di là di quello che si è venuto a lire Silvio lega ieri sera
Da parte delle forze di maggioranza del pentapartito non ci si sta
Dando carico di predisporre una riforma del sistema elettorale è successo che il PSI ha gettato la maschera parlando chiaramente di elezioni anticipate per provocare un trauma
Nel sistema politico del nostro Paese allora micce
In questa situazione io credo che tocchi a noi di rivedere il senso dalla nostra direzione di marcia non per chiederci chi siamo e dove vogliamo andare non abbiamo nulla da rinnegare non dobbiamo fare Uto critiche io credo non dobbiamo censurare nessuno dei generali di casa nostra semplicemente dobbiamo porci
Il problema di una direzione di marcia perché io credo che la riuscita di Chianciano novanta stia proprio qui
Nel senso cioè di definire bene
Quale potrebbe essere la prospettiva della sinistra della Democrazia Cristiana vento un discorso che il discorso della democrazia cristiana per gli anni novanta e se questo è vero allora consentiti di schematizzare cento semplificando certo semplificando io credo che occorre tornare allo spirito
Nel mille novecentosettantasei con la segretaria Zaccagnini allo spirito del mille novecentottantadue con lo spreco alla segreteria De Mita l'umiltà che fu nostra in quei passaggi quando riuscimmo a trascinare a motivare l'intero partito a creare una speranza per tutti democratici cristiani con le parole d'ordine che lo ricorderete erano le parole d'ordine del rinnovamento
Erano delle parole d'ordine dal suo paravento
Delle correnti tradizionali oggi invece terzo i giornali ha retto bene Enrico De Mita lo fanno infatti intanto ma certo sui giornali andiamo perché si parla di dispute nominalistiche perché si dice che ci sono gli amici deve imitare
Di Bodrato di Goria di Martinazzoli quasi che dovessimo definire se siamo dalla sinistra se siamo del confronto se siamo della dell'aria Zac che se siamo ora a sinistra di vaso se siamo ex solo sono visti io non credo che tutto questo serva
Deve essere raccolto rinascere approfondito perché badate l'hanno detto molti amici noi mentre tutto questo accade leve che continua a fare incetta di voti nelle città più evolute del nostro paese tra la gente più matura di casa nostra che è stanca delle nostre parole dalla nostra incapacità a governare al meglio questo Paese dal nostro inettitudine far funzionare ad esempio i servizi pubblici
Del nostro Paese allora amici io ricordo i convegni di Chianciano degli anni passati le ricordo tutte avendo partecipato tutti convegno di Chianciano ricordo i convegni all'interno del quale siamo fatti parte propositiva abbiamo cioè consolidato nel tempo questa affermazione di essere parte pensante della Democrazia Cristiana come sinistra DC però ricordo ancora amici campi anziano ottantasette
Voglio dirlo non pare comparare polemiche di bassa lega voglio dirlo perché fu lì
Che noi sbagliamo ricordo che già ottantasette quando Visco primo di essere una setta quando ci rivolgiamo le nostre integralismo fatto di parole difficili ricercate compressore cavolo discutere discutere ancora discutere senza mai decidere
Nulla e magari mettere in campo chilometri parole senza produrre un atto che valga una intuizione che valga una dimostrazione di grande coerenza di grande respiro non ricordo perché nell'ottantasette
Se mai qualcuno l'avesse dimenticato lo eravamo la segreteria nazionale del partito la vice segreteria i capigruppo alla Camera e al Senato il presidente del Consiglio nostri uomini al vertice degli enti economici e quindi in grado di determinare la politica economica del nostro partito oppure ci fu chi ci convince
E noi dovevamo diventare oppositore di noi stessi chiedevamo diventare oppositore di quell'assetto di quegli equilibri e così prevalse la così detta sinistra dei puri e duri come pelle codificata sui giornali di casa nostra e così iniziò la nostra frana e così iniziò il nostro isolamento e io dico che allora dobbiamo ritornare all'osteria vere settantasei allo spirito da De Mita prima maniera che sapeva indicare a noi il Paese una ricetta non integralisti Ca'
No una supponenza che ci fa dire che siamo sempre i più bravi da tasse ma una proposta è un'idea per il partito per guardare avanti per recuperare le bandiere del rinnovamento e del superamento delle correnti se è vero come qualcuno ha detto
E io mi riconosco in cui questa proposizione che sono cadute le ideologie che la crisi del PC
Deve suscitare in noi una riflessione più attenta se è vero che la disputa al centro e ha visto la su chi potrà e saprà meglio governare un Paese moderne quindi se si apre provocare questo concetto della metro modernizzazione che non è un mito ma semplicemente ho dato di coerenza sulle scelte concrete sulle cose da fare
Se è vero come qualcheduno ha suggerito che sono più lontane di ieri i tempi dell'alternativa di sinistra che l'alternativa di sinistra non fa più paura
E che quindi anche il partito socialista avrà nel prossimo futuro non più di due forme
Da da rappresentare ha modo di condizionamento nei nostri confronti ma una sola possibilità di convivere con la Democrazia Cristiana allora io credo che dobbiamo ripensare davvero il nostro modo di essere anche come sinistra DC
Io non sottovaluto le questioni della riforma elettorale
Io ho firmato
Il proposta di referendum dico soltanto che non possiamo mitizzare questo passaggio non dobbiamo ancorare il successo che la nostra presenza ad una battaglia io ritengo debba essere fatta fino in fondo
Ma torno alla quale non possiamo dimenticare tutte le altre cose che ci stanno dietro ricordare Enrico De Mita da troppo tempo nella DC nessuno fa proposte riguardo la questione fiscale eppure sappiamo tutti quanta ingiustizia fiscale ci sia nella costruzione del nostro Paese nessuno parla più di sviluppo economico io scontato termino Presidente
Le questioni poste ed Elia sulla vicenda
FIAT alterate
Ho ascoltato le questioni poste dall'ENI non mi chiedo però se non sia il caso al di là di una criminalizzazione di certe operanti in Italia alcuni privati imprenditori che la fanno proprio dopo dovrà imporsi se non sia il caso che noi cominciamo a ragionare in termini più questi cibi quanto abbiamo fatto finora che noi cominciamo a stravincere intarsi parlando di più delle questioni dell'assetto economico dello sviluppo produttivo nel nostro Paese perché io sono convinto che anche su questo piano abbiamo molte cose da dire abbiamo molte cose da dire se vogliamo del costo dello stato più nazionale più democratico se vogliamo realizzare davvero
Maggiore solidarietà nell'istituzione del nostro Paese per questo amici
Pur confermando la mia disponibilità torna la questione che anch'io ritengo centrale come ha dimostrato Ciriaco De Mita in quel lucido saggio pubblicato di Repubblica della questione elettorale
Come fatto dirimente per poter meglio dovrà dare al nostro Paese io ritengo che la sinistra debba impegnarsi anche su altri piani
Debba cioè
Impegna segnato il piano è stato da parte della del partito che torni ad essere pensante per proporre la Verona dici
Propositiva che si misuri con gli altri partiti questo spero che sia la strada per riaprire un dialogo nell'interesse nostro del partito dal nostro Paese
La parola a Mannino segue il Gargano
Cari amici
La relazione no no
La relazione di leopoldo Elia
Ci ha posto di fronte a un quadro di questioni problemi politici
Che in verità che richiederebbero un approfondimento ben diverso da quello possibile in un intervento temporalmente limitato
E quindi sarò costretto a fermarmi sulla questione che è diventata la questione delle questioni
Cioè la questione che riguarda i referendum e la proposta di modifica del sistema elettorale
Mi permetto un ragionamento
Lo confesso carico di dubbi ma credo che noi qui oggi si debba procedere non con dei ragionamenti perentorie fondati su certe
Se ma con dei ragionamenti problematici
Perché la scelta che dobbiamo fare richiedere un senso di misura è un senso di responsabilità altissimo
Il tema della rappresentanza proporzionale
Questo manifesto
Contrario alla rappresentanza proporzionale siamo avanti alla Costituente
Concludeva con una proposta di rinvio ad un referendum popolare della scelta del sistema elettorale con il quale leggere l'Assemblea costituente
Alla proposta di referendum aderì liquido Colella direttore allora del popolo
Luigi Sturzo non posso leggere il libro
Da New York apri una polemica severa contro coloro che intendevano portare avanti una proposta di sistema elettorale antiproporzionale
E siccome poi le cose non sono molte
La proposta alternativa alla proporzionale era quella relativa all'introduzione del collegio uninominale
Luigi Sturzo contestava la scelta del collegio uninominale non soltanto perché questo era stato il suo cavallo di battaglia avanti al mille novecento diciannove
Un cavallo di battaglia ha portato ad un risultato vittorioso perché l'elezione del diciannove si svolsero con il sistema proporzionale un sistema elettorale che consentì l'ingresso in Parlamento di novantanove deputati del Partito popolare
E di centocinquantacinque deputati per il partito socialista
Nel quarantacinque la grande il grande quadro integrato laico in fondo poiché la vita politica italiana c'è sempre la presenza di questa forma di apparentamento laico l'hai cistico
Questi quattro grandi personaggi della vita politica e culturale italiana li ho già nominati sostenevano che il collegio nulla uninominale
Avrebbe impedito nel diciannove
La creazione di una situazione che poi sbocco nel fascismo con chiarezza Luigi Sturzo sostiene esattamente il contrario
E dice sei un partito popolare proprio in questo articolo pubblicato su Italia libera nel dicembre del quarantacinque e il Partito socialista avessero riconosciuto le condizioni per fare insieme un governo non ci sarebbe stato Mussolini
Se invece ci fosse stato il collegio uninominale nota Luigi Sturzo
Il Partito Socialista nel diciannove non avrebbe preso centocinquantacinque deputati ne avrebbe preso con quella precisione minuziosa ne avrebbe preso di Celli oltre duecento
Perché moltissimi elettori del Partito popolare nella scelta dell'alternativa secca tra il candidato del Partito socialista
E il candidato dell'area liberale avrebbero scelto il candidato socialista
In altri termini Luigi Sturzo dice
Che già sin dal mille novecentodiciannove il Partito socialista sarebbe stato il Polo essenziale di un sistema bipolare bipartitica artistico
E Luigi Sturzo continua invitando invece questi quattro laici a formare un partito liberale a base nazionale giudice
Anzi fa loro riconoscimento l'apporto della cultura laica e liberale alla vita politica italiana dice Sturzo essenziale ma fatelo con un partito a dimensione nazionale amici non devo farla lunga se noi oggi come è sembrato riecheggiare bianchi ma devo dire come come chiarezza e onestà intellettuale che me lo fa sempre ammirare pur quando non lo condivido parlo di Pietro Scoppola
Se noi oggi dovessimo dare un'interpretazione unitaria ai quesiti referendari dovremmo concludere
Che le proposte di correzione non possono avere altra impostazione se non quella dell'introduzione del collegio uninominale
Con il collegio uninominale al di là di ogni altra osservazione io mi permetto fare
Una piccola considerazione
Con il collegio uninominale quale che sia poi il metodo a maggioranza semplice o doppio turno noi avremmo delle regioni nelle quali certamente
Nell'attuale condizione di lotta politica l'alternativa alla DC non sarebbe data né dal Partito comunista né del partito socialista ma dall'erede
Verremmo noia trovarci nelle condizioni di avere alcune regioni che non mandano più parlamentari a Roma
E io mi chiedo pure essendo di una regione dove la Democrazia Cristiana grazie al rinnovamento di verità è tornata ben oltre il quarantacinque per cento anzi troppa grazia
Troppa grazia Sant'Antonio siamo ci siamo portati vicini al cinquanta per cento siccome il tempo è poco vi prego
Noi daremo a trovarci con una situazione ben strana
Un partito il nostro molto forte in alcune regioni del Sud lo so poi il voto del Sud verrebbe censurato moralistiche all'ente assente al nord
Avremmo un partito che perde la sua dimensione nazionale un partito cioè che perde quella che è la ragione essenziale della storia e delle prospettive per la democrazia cristiana la propria funzione nazionale
Amici io non devo affrontare il tema delle idee
Ne abbiamo discusso a Grado mi vorrei permettere di riproporre solo un osservazione accanto a un'infinità di motivi tutti giusti adesso vedo una concentrazione sul motivo della rappresentanza locale
E cioè vedo avanzare la proposta di un rafforzamento dei poteri locali giusta risposta a uno dei motivi che hanno animano le linee
Ma io mi permetterei di dire
Che le leghe oggi nel Paese sono fondamentalmente causate dalla caduta di funzione nazionale dei grandi partiti di massa
E questo giudizio riguarda noi riguarda il Partito democratico della sinistra non se ne dispiaccia dei socialisti riguarda anche loro riguarda tutti coloro
Tutti i partiti che hanno avuto la responsabilità della rappresentanza politica in Italia
Con le vogliamo recuperare questa funzione che per un partito come il nostro è condizione di vita in difetto dalla quale non esiste più una democrazia cristiana
Come vogliamo recuperare questa caratteristica essenziale io un passaggio politico non lo dimentichiamo nel quale si consuma una tappa importante della integrazione europea
Che richiede proprio un partito come la Democrazia Cristiana non soltanto di recuperare forza e funzione ma di recuperare capacità di direzione politica per guidare questa integrazione comunitaria questa integrazione europea
Ed è soltanto questo il percorso che permette di riassorbire tutte respinte tutte le cause dei vari localismi che peraltro amici
Non sono nuovi nella storia d'Italia
Forme di localismo si sono avute in regioni del sud addirittura aggravate da una componente ben diverso faccio riferimento al separatismo siciliano o al Partito Sardo da da al Partito Sardo d'Azione
Pur con condizioni e prospettive diverse
Ma di fronte al separatismo cosa fece De Gasperi alla classe dirigente democristiana di allora
Fece una scelta semplice
Fece la scelta della indicazione anche per i siciliani dell'unità nazionale come un quadro nel quale ricollocarsi
Anche sulla in cui la democrazia cristiana in Sicilia nelle giornate drammatiche del quarantatré nel quarantacinque del quarantasei si presentò come un partito nazionale riassorbire superò il separatismo che durò qualche anno
Si va sino al mille novecento cinquantatré con la presenza del separatismo mai soltanto l'esercizio di un ruolo politico nazionale allora che permette alla Democrazia Cristiana di comminare quella che è una tendenza voglio fare quest'ultima osservazione non soltanto della nostra realtà nazionale ma anche di molti Paesi dell'Europa il dopo Yalta
Caro leopoldo Elia c'era un'ora sì che non diventi la nuova Versailles poi qualche giovane amico dice che non è il trattato di Versailles età il quadro alla Europa della prima dopo la prima guerra mondiale mondiale
Però è così amici e con il Trattato di Versailles e ci fu la riaffermazione delle nazionalità e delle piccole nazioni evita
Questo è un rischio presente anche all'interno dell'arco della comunità
è un rischio che va recuperato all'interno di una linea politica che invece come assicura a livello italiano la funzione nazionale deve assicurare a livello europeo la funzione della unità europea
Alice c'è poi un altro e ho finito un'altra due osservazioni semplicissime non chiedo di di debordare molto ma
Ci sono due piccole osservazioni che dobbiamo fare noi abbiamo impostato la richiesta di riforma del sistema elettorale nel momento in cui
Ci trovavamo con un alleato il Partito socialista che stava con noi e pensava di andare altrove ci minacciava l'alternativa
Io vorrei intanto ricordare
Pronto a sottolineare tutti i motivi della polemica socialisti contro i socialisti che abbiamo fatto in questi anni e quindi a rinnovarla
Che intanto noi con questo partito socialista per un decennio abbiamo governato
E vorrei ricordare a merito nostro è in polemica al Partito socialista
Che in questi anni ottanta ci sono stati quattro anni in cui do la presidenza socialista dico al merito nostro al merito del segretario di quel tempo di De Mita l'abbiamo assicurato una collaborazione leale nel metodo una collaborazione
Strategicamente politica
Questo è l'obiettivo è al tempo stesso l'esempio che dobbiamo fare valere senza di svalutare allora
Pur convinti a ecco questo è molto importante che oggi questa coabitazione col Partito Socialista sarà impostata i fatti
Intanto perché si voti novantuno si voti il novantadue noi avremo l'arrivo a Roma comunque
Anche se dovessimo correggere il sistema elettorale l'arrivo a Roma dei deputati delle leghe e in misura che viene molto temuta
E poi perché non dirlo perché l'evoluzione che noi dobbiamo accompagnare con un segno di attenzione consegna di intelligenza della cosa del partito della sinistra tuttavia non ci mette a disposizione un'alternativa al Partito socialista
Dobbiamo allora fare di necessità virtù dobbiamo recuperare il concetto di un'alleanza politica strategica per dirla con le parole di De Mita
Ma non ci siamo riusciti ma questo non significa che se non ci siamo riusciti dobbiamo abbandonare questa che è la linea politicamente intelligente per giungere al traguardo dalla stabilità della stabilità politica è una delle condizioni per riuscirvi ecco devo così concludo e amici
L'unità della Democrazia Cristiana
Io lo dico senza voler fare polemiche e quelli che si riconoscono non si riconoscono maggioranza dalla DC
Voglio dirlo con serenità
Quali che siano gli errori che possiamo aver fatto Vanoli
Gli amici della maggioranza dalla DC dovrebbero rendersi conto che gestendo
Ipso facto un rapporto col Partito socialista
Alleato riconosciuto necessario senza il concorso della convergenza dalla sinistra democristiana e quindi dell'Unità democristiana si crea uno squilibrio che pesa sul ruolo e sulle prospettive del ruolo che la democrazia resterà
Questo non toglie però ecco vengo subito a noi che noi abbiamo dei doveri
E ho concluso
Abbiamo dei doveri cari amici che riguardano noi stessi come ci collochiamo dentro l'UDC
Ci collochiamo con un gruppo che ha delle idee belle proposte una bella tradizione una bella storia tanti uomini bravissimi un capo formidabile sorte fosse saggio un po'più saggio le cose andrebbero anche meglio
Ci collochiamo come è una minoranza disperata
Come un gruppo che raccoglie il dettato di vissuti personali Pellin trina ad interpretazioni e purtroppo anche a scelte politiche di carattere malinconico decadente Istat
CIO atteggiamo come coloro che futuristica lente scelgono il movimento per il movimento o ci vogliamo atteggiare per quelli che siamo stati in questi anni
Per una forza che non e qui votiamo il termine che deve collocarsi al centro di questo partito
Non perché si è più bravi non perché sia predestinati non perché sia Diversi non perché sia speciali io tra l'altro a questa condizione dalla specialità da siciliano avverto più sofferenza che altro un po'come gli ebrei che riescono a ragionare
Manici come coloro che sentono di avere la responsabilità di dare un contributo a questo partito tranne che non si pensi di andare altrove perché ci può essere anche chi pensa di andare altrove
Ed è rispettabile somma alla luce del sole se lo fa con chiarezza di impostazione di motivi un partito che senza affezioni particolari
Ecco questa un'ultima cosa che voglio dire per la quale non sono d'accordo con Scoppola io ritengo la mia opinione modestissime limitata ancora necessario alla vita politica all'equilibrio democratico di questo Paese il nuovo che Scoppola imbocca allo stesso modo con cui egli indica l'esempio del cinquantotto in Francia non si fa con la dissoluzione dalla democrazia queste non si tratta qua di appellarsi all'orgoglio dalla nostra esperienza politica e storica si tratta di avere consapevolezza delle carte che ancora possiamo giocare per rendere un servizio alla democrazia nel Paese
Bene la sinistra democristiana cosa vuol fare chiamarsi fuori attendere attenderemo ripetere questa espressione i deboli o meno debole un po'più forti segni che da una maggioranza io l'attenderei neanche questo
Noi dobbiamo essere quelli che dobbiamo essere indipendentemente dal riscontro che nella maggioranza possiamo avere
Sapendo cari amici che in una stagione lunga della storia dalla Democrazia cristiana l'altezza morale e politica di Moro
Che era un leader del centro
Non il leader dalla sinistra mediava la sinistra e dava svolti e prospettive alla sinistra oggi non faccio torto a nessuno dei grandi leader del centro ed oltre il centro questo non c'è
Ci ha provato per qualche tempo De Mita bisogna che ci riprovi che ci riprovi con tutti quelli che son qui con tutti quelli che si anch'io
Che ci riprovi perché senza questo punto alto di guida e di direzione della Democrazia Cristiana allora verranno tempi ancora più difficili per la Democrazia Cristiana e questo sarebbe poco tempi difficili per il Paese io credo che al di là delle tante amarezze frustrazione che poi ciascuno di noi raccogliere la sua esperienza quotidiana
Delle tante contraddizioni delle quali è parte io credo che ci sia una grande ambizione in tutti noi in tutti gli amici che sono venuti da tutta Italia qui oggi ci sia l'ambizione di continuare a rappresentare una grande forza politica al servizio democrazia italiana
Io
Guardi
Per ragioni logistiche noi dovremmo chiudere intorno alle ore tredici per riprendere alle ore quindici precise e intanto boh la parola Gargani contando su una solidarietà territoriale quanto a tempo poi parlerà l'onorevole Bodrato
Se nell'intervallo fa Frabo bravo e Gorizia c'è uno spazio darei la parola a Giovanni Moro e chiuderemo la mattina
Fuori
Così cari amici
Nicola Mancino che in un momento di incertezza del diritto di cui tanto parliamo
Una certezza sugli orari potrebbe essere anche un motivo di un metodo preciso per i nostri lavori per questo Chianciano e per quello del prossimo anno
Io cercherò di attenermi
Facendo un piccolo ragionamento
E non so se alla fine mi collocherà Antara gli ottimisti e i pessimisti
Perché stamattina mi pare che ci sia anche nelle sfumature di Mannino che mi ha preceduto
Tendenze essere pessimisti o ottimisti per la vicenda della Democrazia cristiana e della democrazia per paese
Noi non ci capiremmo probabilmente oggi in questa Chianciano del novanta
Se non ricordassimo se non ricordiamo quello che abbiamo detto lo scorso anno nell'ottantanove
Quando dopo orco ingresso del gennaio
A quale e nel quale avevamo fatto finta di credere all'unità
Abbiamo discusso delle questioni del partito
Che abbiamo preparato
La nostra dissociazione che poi è avvenuta nel novembre la dissociazione dalla linea cosiddetta unitaria della Democrazia Cristiana
Oggi siamo qui a distanza di un anno
A capire le ragioni nostre peculiari della sinistra
Le ragioni perché a distanza di un anno e nonostante i lunghi dibattiti le grandi polemiche
Noi
Sostanzialmente non siamo arrivati che ha un dialogo tra Muti come ha detto Elia
E i pettegolezzi che hanno caratterizzato i giornali in questi mesi
Io credo che dovevamo prendere atto come abbiamo preso il pigliamo atto adesso nell'ottobre del novanta che al congresso dell'ottantanove c'era una lucida intenzione di liquidare la sinistra della Democrazia Cristiana
E a Sirmione almeno nella parte iniziale come Mannino ha ricordato Gitti non ricordo c'è la conferma di questi la illusione di liquidare una parte importante della sinistra la parte della importante del partito che però non è nuova
è capitato a De Gasperi è capitato a Zaccagnini è capitato a De Mita
E se possiamo a volo d'aquila ricordare le varie fasi della storia del partito
Il centrismo il centrosinistra
Periodo della mediazione Dorotea astratta e arida il Moro tempismo e oggi la revisione istituzionali
Son tutte fasi che hanno attraversato il partito che hanno modificato il partito
E che hanno avuto un grande attrito con la sinistra della Democrazia Cristiana
Che poi però ha vinto
Ha vinto rispetto alle idee ha vinto rispetto alle cose che proponeva ha vinto rispetto all'unità che sia costruito intorno alle propri dei noi
Abbiamo abbandonato la cosiddetta unità del partito non perché avevamo la vocazione all'opposizione
Che non abbiamo mai avuto nella storia della nostra sinistra e questa è una cosa da ricordare per il tipo di politica che dobbiamo indicare ma perché è più forte fosse poi la incidenza delle nostre idee e la capacità di penetrare nel partito
All'ultimo congresso si immaginava di semplificare
Si immaginava di eliminare tutte le astrusità
E l'ho capito ieri sera da Donat Cattin i che si attribuivano a De Mita
Perché la vita politica era molto meno complessa era molto più banale
E quindi
Si è è andati avanti e si è teorizzato
Una gestione mediocre dell'ordinaria amministrazione immaginando che così si salvasse il potere e la politica e io dico a Donat Cattin che sottolineava rilevava che prima si litigava con l'onorevole Craxi oggi si critica l'interno che quella illusione non è riuscita dimostrato tutta la sua fra l'ex e perché la vera democrazia cristiana non è stata presente non ha avuto una sua iniziativa
E fuori dal grande dibattito che c'è che c'è nel paese che c'è in Europa e c'è nei paesi della democrazia
E c'è un Governo sul quale noi non riflettiamo mai abbastanza che non nasce da un accordo politico mondano accordo programmatico
Il che consentirebbe pretenderebbe una iniziativa maggiore della Democrazia Cristiana non essendoci un accordo di coalizione
Forse ed essendo un Governo di programma un'iniziativa forte della Democrazia Cristiana potremmo in qualche modo supplire
Non è che oggi ci troviamo ai meno né detto per polemica e detta con profonda umiltà e anche con profonda amarezza senza l'iniziativa dalla Democrazia cristiana e senza il programma di governo
Perché il programma che non si fece nel luglio dell'ottantanove
E l'approssimazione di voler andare avanti nel gestire il quotidiano immaginando che così le grandi questioni non sarebbero venute non vengono al mondo non vengono al pettine
E tutto questo però credo e qui è il dato più ottimistico se volete che l'iniziativa della Democrazia cristiana della sinistra
Oggi e più matura che per il passato io personalmente De Mita sandalo ha ripetuto in vari rioni che pure ho avuto tante dubbi tante difficoltà tante amarezze credo che oggi la presenza della democrazia cristiana rispetto ai problemi del Paese sia più forte
E non per niente probabilmente se i segnali ci sono e ci sono da Sirmione ci sono dalle riunioni c'è finalmente la consapevolezza che all'ordine del giorno della questione parlamentare dei problemi del Paese è stato scritto sono state scritte le cose di cui discutiamo
E se Donat Cattin però voleva dire noi questo dobbiamo ricordarlo Martinazzoli fa bene lo stancarsi mai a ricordarlo che i litigi col Partito socialista erano quelli dell'ottantasette noi dobbiamo ricordare ancora noi stessi che se c'è un merito è quello di avere evitato i soprusi nell'aprile del mille novecentottantasette
Da parte del segretario del partito socialista e lo abbiamo fatto per difendere
Non dando la Democrazia Cristiana come partito quando il rapporto con il Paese che poi si è verificato con le elezioni un rapporto che ha capito le difficoltà e che ha capito il ruolo che la democrazia cristiana voleva continuare a perdere
Segretario del partito deve fare l'unità ad ogni costo
A differenza di noi io non condivido la frase dell'onorevole Forlani che indicativa proprio del suo pietismo e del suo abbandono un segretario del partito lavora per l'unità ma il segretario del partito
Dovrebbe rendersi conto e questo l'orgoglio che dobbiamo avere questo forse il significato vero che deve venire da Chianciano
Che il partito dalla Democrazia cristiana oggi in un momento che di grande crisi morde un momento anche fulgido di verifica della democrazia nel suo complesso
Dove non dovrebbe smettere di far politica come ha smesso
L'impero dell'Est è crollato
E il Partito Comunista accetta la parola democratico io non avrei mai detto che era un disegnino
Non so cos'è so che c'è un processo travagliato
Che è un processo della democrazia
La democrazia sempre questi processi travagliati vediamo se avrà uno sbocco ma il disegnino risponde ad un travaglio che poi è il travaglio di tutta la democrazia delle forze politiche italiane
Il liberalismo è superiore al socialismo
Liberalismo ha vinto
I socialisti ormai arcaico
Come arcaica e in qualche modo casalinga Ivan volontà di poter avere una unità socialista
Come il Partito socialista vorrebbe indicare dimostrando chi l'ha detto detto bene tutto il suo nervosismo di questo momento perché l'unità socialista era stata già immaginata nel diciassette
Ma qualcuno non ricordo non saprei pronunziare il nome nel comitato centrale del partito comunista sovietico ha detto che il socialismo era in crisi già nel diciassette
Poi c'è stata la crisi del socialismo reale degli anni successivi
Per unità socialista non ci può essere in questo Paese dove l'ultimo socialista me lo consentite stato Pietro Nenni io altri socialisti non riconosco socialisti attuali sono
Fioristi attuali hanno udito tipo diverso scusatemi questa parola difficile
Sono portati più alle associazioni vitale e ce ne sono tante di vario tipo che all'Unità socialista o l'unità del socialista c'è invece la scommessa della democrazia
E allora il problema oggi quale
E che se come Elia acutamente ha detto il rapporto con l'elettorato che noi avevamo era il rapporto della garanzia contro il comunismo l'anticomunismo
Che era un valore non è un valore negativo Bodrato l'ha spiegato bene ma un valore propositivo un valore di collegamento e di centralità oggi noi abbiamo una seconda fase alla quale dobbiamo aderire fino in fondo e che è la caratteristica la peculiarità al nostro la fase della politica istituzionale
I partiti mentre per il passato e ha ragione qui Goria hanno tentato di riscoprire la politica la nostalgia della politica per curare le istituzioni
Oggi purtroppo si trovano in una in un vicolo cinque si trovano ad un bivio ori formiamo le istituzioni commesso è stato detto o facciamo una politica istituzionale che quindi deve prevedere anche dei meccanismi c'è un alto collegati alla politica ma se immaginiamo
Di poter curare i mali del partito curando solo la organizzazione o il nostro rapporto con l'elettorato io credo che faremmo opera inutile
E qui e la ragione del convegno qui e la ragione di ricercare noi a tutti i costi Rocco L'Unità
Col partito
Perché L'Unità ineliminabile inevitabile è inevitabile
Perché sembra l idea ragione De Mita che Enrico che ha detto stamattina che le fasi costituendi arrivano e io credo che la fase costituente è arrivata con grandi difficoltà abbiamo perduto un anno rispetto a questo ma è arrivata
E allora noi ci dobbiamo caratterizzare su appena dieci minuti unico per due questioni che secondo me possono caratterizzare debbono caratterizzare con l'orologio comprato apposta Palazzo comprato apposta stamattina
Due
Due questioni che devono caratterizzare ne aggiungo un'altra oltre quella dalla politica e istituzionale la giustizia e l'eguaglianza
Se c'è un problema della democrazia come ho accennato prima della democrazia nel Paese
Le istituzioni oggi devono essere modificate rispetto ad un rapporto che si deve rinnovare che perché essi esaurito quello vecchio si è esaurito perché
Il consenso
Non investe più i partiti nel loro complesso Donata attende parlati grande democrazia aperta e forse si riferisce agli enti locali
Gli enti locali certo che soprattutto con la nuova legge hanno una grande ma l'impegno una grande aspirazione un grande progetto di democrazia sul piano europeo probabilmente sarà un progetto ma non tanto di grande apertura però se mi consentite una parolaccia e voi lo sapete voi non l'ha detta la voglio dire una anch'io
Era nostre periferie c'è un bordello di collegamento tra i partiti elettorato perché l'elettorato viene tradito da per tutto
Viene tradito nella sua indicazioni e nelle sue specificazione perché i partiti politici fanno quel che vogliono e non tengono conto delle questioni che il paese delle maggioranze che il Paese ha indicato
E allora noi dobbiamo riformare questi il referendum è stato detto
è una provocazione uno strumento che non dobbiamo mai accettare De Mita alla cultura referendaria noi cattolici democratici ma dobbiamo utilizzare questa provocazione
Perché è una grande provocazione per decidere per avere una nostra proposta che sia politica e che sia istituzionale e la proposta
Lo capisco a volte l'ho dimenticata anch'io però ricordava dei miti e riferire GT ha fatto una proposta nel direttivo sembra un direttivo clandestino ma non credo che il nostro direttivo del gruppo sia clandestino
è stata votata all'unanimità dai deputati e poi è stata dimenticata è una proposta sul quale dobbiamo lavorare perché appartiene già al gruppo nella sua interezza e appartiene come può appartenere al partito in questo rapporto con l'elettorato e questo rapporto della democrazia che può salvare il partito
Non mi considerato esagerato se dico che questo è collegato al problema della giustizia dell'eguaglianza
Ti ho letto un articolo dico solo questo mi avvio alla conclusione di mattino qualche giorno fa sulla Stampa avrete letto tutti dove spiega credo ricordando le teorie del di Toynbee che lo storico inglese che il proletariato
Non è quello tradizionale oggi è già da tempo non lo è più quello che non ha i mezzi per la produzione
Oggi siamo tutti proletari perché non possiamo usare dei mezzi che abbiamo per la qualità della vita per l'ambiente sociale del quale viviamo per le cose che dobbiamo portare avanti per la mafia
Per la organizzazione sbagliata che c'è nella società e quindi le leghe sono figlie proprio come Tina Anselmi ha spiegato bene ieri sera di questa frattura che c'è nella società e allora
Se questo è vero
E se la riforma Della Della la riforma istituzionale la riforma elettorale porta ad un rapporto fisiologico perché oggi è patologico
Con l'elettorato e dà forza ai partiti dobbiamo recuperare da questa forza istituzionale la capacità dei partiti di colloquiare con l'elettorato io dico che noi allora oggi su questa bandiera e su questo ha ragione
Caro Mannino nonostante le preoccupazione che ognuno di noi può avere dobbiamo politica
Ranucci ma credo che inevitabilmente è venuta la fase dalla Costituente tra
Senza la Franco Marini che salutiamo con l'avvicinarsi
Una parolina Guido coronato
Cari amici
Questo convegno io credo abbia l'onere di portare a conclusione
Il dibattito che si è svolto nel corso dell'autunno e che ha fatto emergere molte inquietudini e molte domande credo sia obiettivamente difficile attendersi una risposta definitiva non può essere questa la nostra ambizione
Ma a me pare che la relazione introduttiva di Elia che ha evitato tutte le tentazioni apologetiche
Che è stata molto seria molto equilibrata ma non per questo meno ferma
Nel indicare qual è il senso della nostra riflessione politica
Possa essere un punto di partenza di grande utilità
E credo che la ritroveremo alla fine anche come una concreta indicazione per le nostre conclusioni
Non so se riusciremo a trasmettere tutto questo nostro impegno al di fuori nell'opinione pubblica
Perché è sempre più importante nella vita politica
La traduzione che del nostro pensiero fanno gli strumenti di comunicazione
Rispetto alla dominanza crescente dei mass media
Per la vita politica
Finiamo di non parlare quando non rispondiamo alle loro domande
E di essere inevitabilmente
Interpretati soltanto secondo le sollecitazioni dei padroni del vapore che sono anche i padroni delle testate giornalistiche
La prima questione che a me pare sia emersa dal dibattito di quest'anno
Riguarda il futuro politico del cattolicesimo democratico
In una fase storica di rom molto brevemente
Che registra un profondo mutamento del modo di essere della politica
Ma anche una più particolare
Ed una più accentuato degrado della democrazia rappresentativa della concreta esperienza che noi abbiamo fatto
In questi anni nel nostro Paese
Io credo che sia giusto ricordare che siamo stati parte decisiva della esperienza del cattolicesimo democratico
E ne abbiamo preservato l'originalità
In molti passaggi decisivi della vita politica italiana
Ma da questi meriti storici che noi rivendichiamo non deriva necessariamente in modo meccanico una certezza sul presente e sul futuro
Del nostro partito e più in generale della cultura politica alla quale ci riferiamo credo che sia quindi necessario un forte recupero culturale ed etico
Che eviti però uno scivolamento come a me pare che ci sia il rischio verso un movimentismo che ancora una volta anche quando è fortemente sostenuto da una carica carismatica
Finisce di essere subalterno alla forza ruvida del pragmatismo
Alla logica dei moderati che sono ben disposti a cavalcare le crisi delle istituzioni repubblicane in direzioni di risposte plebiscitarie de oligarchi
La seconda questione riguarda la crisi della politica di sinistra
Io credo cari amici che bisogna sciogliere anche qui
Una confusione
Che è alimentata da chi ne ha obiettivamente interesse tra una crisi della sinistra democratica del riformismo del popolarismo
Che dipende da una crescita della società contemporanea dalle trasformazioni
Che in certo modo sono state prodotte dalla politica riformista
Distinguere dal fallimento della ideologia marxista e del regime comunista
Non a caso Dahrendorf
Che è diventato il suggeritore delle revisionismo comunista
Dopo avere parlato di fine del secolo socialdemocratico e saremmo all'inizio degli anni settanta
Oggi è interessato ad un nuovo progetto di crescita della società contemporanea alla sua dimensione sociale ad un recupero pieno dei valori del pluralismo e della democrazia
Non a caso poi lo abbiamo li abbiamo ascoltati anche in queste ultime giornate per una lodevole iniziativa dei giovani della Democrazia Cristiana
Gli amici di Budapest di Varsavia di Praga sottolineo che il socialismo reale è stato sconfitto dalla rivoluzione democratica prima e più che dal modello economico capitalista
E ci dicono che ogni regime anche il nostro regime ha bisogno di un volto umano
La terza questione riguarda la centralità democristiana
Della quale abbiamo sentito parlare ieri con qualche esagerato ottimismo
Che non sopravvive solo perché la fase post comunista allontana la praticabilità di un'alternativa di governo come sembra limitarsi a pensare la maggioranza della Democrazia Cristiana
Il ruolo storico della democrazia cristiano come partito nazionale
è stato garantito da scelte politiche concrete
Che senza cedere mai alla radicalizzazione della lotta sociale e politica
Hanno qualificato la vicina l'antagonismo col comunismo
Nella capacità di mediare nel conflitto sociale al centro del sistema nella gestione di un'economia mista che ha allargato sensibilmente anche l'area dei consumi privati
In una politica meridionalista che è stata proposta come un momento centrale per lo sviluppo economico del paese per uno sviluppo equilibrato e continuo e in una orizzonte dell'europeismo che ha guidato l'apertura dell'economia nazionale
Contro le tendenze autarchiche dei grandi gruppi industriali all'inizio e del nostro costume con l'uscita da tentazioni regressive che noi pensavamo del tutto cancellate così non è che in passato hanno fortemente condizionato la politica italiana
Tutte queste grandi questioni cari amici sono ora sottoposte ad una profonda revisione che condiziona la capacità di iniziativa politica in certo modo la stessa identità della Democrazia Cristiana
Ed io non credo che possono essere tutte meccanicamente riproposte
O che si tratti soltanto di introdurre qualche correzione su antichi canovacci proprio perché si è determinata una profonda trasformazione proprio perché soli solo modificati
In forma decisiva gli orizzonti della politica nazionale e della politica internazionali
E allora necessario riconoscere e siamo io credo pienamente dentro l'insegnamento Sturzio e hanno l'insediamento di De Gasperi e infine alla strategia dell'attenzione dell'onorevole Moro che in questa fase politica bisogna partire da una nuova capacità progettuale di programma
Per motivare le alleanze le formule politiche
In un confronto più diretto con le trasformazioni
Ed anche in una consapevolezza che l'nuove orizzonte europeo ci interroga anche in ordine a quelli che sono a questo livello
Gli interlocutori di un partito di ispirazione cristiana come il nostro a questo livello del dibattito certamente appartiene la questione istituzionale in tutta la sua in più ampiezza
Dalla legge sulla emittenza
Per la quale abbiamo sempre insistito nel affrontarla come un momento determinante
Sulla formazione sull'espressione del consenso e quindi come un dato di condizionamento del concreto modo di essere della vita democratica
Alla riforma sull'ordinamento degli enti locali che va interpretata e valorizzate non accettata all'interno di una semplice operazione di normalizzazione nella formazione delle maggioranze
Alla stessa polemica che al centro ancora
Del dibattito politico anzi che è diventato il punto di confronto tra diverse linee politiche sulla legge elettorale che certamente non è esaurisce nemmeno il dibattito sulla riforma della politica che comporta anche unti un reale e concreto profondo rinnovamento
Del modo di essere dei partiti ce lo ricordava ieri Elia citando non a caso il più recente documento del che proprio che avrà come provenienze Radice
L'attenzione e le preoccupazioni e le sollecitazioni del mondo cattolico italiani
Si sostiene peraltro cari amici da tempo che bisogna sbloccare la situazione
Che bisogna rendere praticabile l'alternativa di governo
Che bisogna dare alle scelte elettorali la capacità di produrre stabilita
Sono tre formulazioni che sono state usate per tanto tempo come tre atti di accusa contro la Democrazia Cristiana
Ma poi quando si arriva al momento delle scelte
Si è incapaci di correggere la proporzionale come noi proponiamo in funzione di queste esigenze politiche di trasparenza e di stabilità
Io credo che anche questa impotenza congiure a favore della decadenza partitocratica della delegittimazione del nostro sistema
E infine di quella rivolta elettorale che è silenziosa nel rifiuto del voto della scheda bianca e che è molto rumorosa nel voto alle leghe ma il senso è lo stesso
C'è una protesta contro uno Stato che non funziona
Lascia crescere
Sotterraneamente questa protesta la risposta plebiscitaria del presidenzialismo coniugabile quasi indifferentemente
A destra con la concezione così detta federalista delle leghe e a sinistra con le tentazioni del post comunismo
Già qualche tempo fa
Ho rivelato a mio parere finisce di slittare quasi inevitabilmente dalla cultura giacobina a quella bonapartista
A questo livello della e lavorazione del confronto programmatico appartengono o dovrebbero appartenere perché di questo assai poco da qualche tempo si parla
E de assai triste che questo silenzio riguardi anche il partito è stato il partito di Vanoli
La discussione sulla politica sociale ed economica e assai debole
E
Qualche volta io credo
Che il grande rumore che si fa attorno a questa a questo termine non comporta in ogni caso alcun chiarimento
L'uso del riferimento al capitalismo come al modello al quale guardare quasi che sia questa l'ultima delle ideologiche
Io vi inviterei a leggere ciò che hanno scritto grandi liberali su questo ciò che scrivono grandi liberali su questo
Come Popper per capire quale differenza profonda ci sia tra un generico riferimento al capitalismo ed uno sforzo che deve esserci invece per comprendere come questa idea si è realizzata come si è modificata come si è evoluta
Nella società contemporanea
Paradossalmente siamo noi e la sinistra democristiana
Che contrasta le concentrazioni del potere difende l'economia di mercato
Nell'assenza o del Silenzio delle correnti liberaldemocratico
Senza questa battaglia che anche istituzionale e lo ha detto bene ieri Elisa
C'è solo il primato della grande economia e la sudditanza della politica
E questo primato produce inevitabilmente una politica intrecciata con i grandi affari
E quindi in modo sempre più diffuso nei comportamenti della politica il dominio della corruzione e delle clientele
Sul gioco democratico che dovrebbe essere quello proprio del sistema dei partiti
Ma come si può difendere il primato della politica quando nei comportamenti si lottizzato Uto e quando alle qualità professionali
Di personaggi indipendenti si preferiscono lei mediocrità servili dei tesserati ai partiti
Io credo che basta guardare a ciò che si è deciso dopo due anni di rinvio per lei e film per capire che non è un discorso astratto
Quando c'è il rischio di svendere l'industria chimica ad un imprenditore che è un grande giocatore e che ha già fatto sapere di essere interessato non alla conservazione e alla modernizzazione della base produttiva no al suo ridimensionamento e poi a nuove speculazioni finanziarie perché questa è la regola del capitalismo spregiudicato
E se necessario quindi di chiedere per questo ancora in diverso modo il sostegno delle risorse pubbliche
E dove la responsabilità di governo e mi riferisco ancora ad una giusta corretta provocazione della relazione introduttiva
Nella vicenda della Telettra
Cari amici noi non siamo qui a criticare la FIAT non è questo il nostro interlocutore siamo a criticare il governo della repubblica
E la stampa non a caso commentando questa vicenda il il quotidiano che domina l'opinione pubblica della mia città
Dice che Torino guarda a Parigi non a Roma e neppure a Milano con buona pace delle lega lombarda
Io credo
Che la logica della privatizzazione sia una logica che ci provoca con la quale dobbiamo verificare le nostre idee anche qui non è più sufficiente esaltare l'economia mista
Ma credo che diciamo una cosa giusta quando chiediamo che prima di privatizzare siano definite le procedure della privatizzazione e le regole che conservano il mercato perché evitano che in questo modo il vantaggio per lo Stato sia assai modesto e invece grandissimo il vantaggio degli amici di chi gestisce la privatizzazione
Per non ripetere poiché la lezione di Ermanno Gorrieri che non a caso era sempre seguita con grande attenzione da Zaccagnini
Sulle riforme necessarie dello stato sociale
Sul problema del Bilancio delle famiglie ne abbiamo parlato tre anni fa a Chianciano
Ma poi da quell'analisi non sono emerse concreti atteggiamenti proposte politiche
E quando sono emerse in Parlamento siamo stati invitati a ritirare gli emendamenti come quelli sulla emittenza televisiva perché non piacevano
Ai nostri alleati allora debbo dire non piacevano nemmeno al Partito Comunista in quel caso l'accordo tra socialisti e comunisti funzionava come elemento di convinzione per i moderati del nostro partito
O quando abbiamo affrontato il tema della giungla retributiva Marini quanto è lontano quel dibattito e quanto poco si è fatto in quella direzione anche quando si fanno i contratti nel nostro Paese
Ebbene cari amici
Quando facciamo queste discussioni noi indichiamo un tema
Che va recuperato se vogliamo rinnovare la politica tanto quanto il tema delle riforme istituzionali
Dove è finita la politica dei redditi non voglio dire che quella formula non fosse per qualche aspetto equivoca
Ma poneva un problema quello ieri sollevato qui dal intervento del giovane Galloni
Il problema di fare concorre Allo sviluppo tutto il sistema sociale del nostro Paese in modo più equilibrato di quanto non sia accaduto
A questa linea che permette una verifica delle scelte di politica economica
Andrebbero ricondotte una politica sindacale ed anche una riforma dei salari
Rispetto a tentazioni a degenerare in forme corporative e informe dica un soci azionismo
Nella gestione delle risorse pubbliche
Una politica fiscale che davvero riscopre la responsabilità piena degli enti locali certo qui c'è il grande dibattito al quale si è riferito questa mattina Enrico De Mita ma rendiamoci conto che se il problema di oggi e quello di recuperare in chiave di unità e non di divisione
La tentazione che emerge nella protesta delle leghe
E cari amici la strada è quella della piena responsabilità degli enti locali non ce n'è altra non ne vedo altra
Pagheremo altrimenti i prezzi altissimi non soltanto in termini elettorali ma in termini politicamente più decisivi per la pace sociale nel nostro Paese e andremmo assai più lo ripeto qui verso il modello federativo jugoslavo che quello del conflitto e della degenerazione che non verso il modello federativo elvetico
Una politica della sicurezza sociale che superi la tentazione che c'è a utilizzare la terza età con una sorta di contropotere
Che rischia di negare in questo modo le speranze delle giovani generazioni
E poi per il debito pubblico che ormai si autoalimenta
Cioè
Oramai un condizionamento forte
Nella politica per riassorbire il debito pubblico
In una delle sue vivacissime battute polemiche che sono sempre uno squarcio su una realtà che noi intendiamo a dimenticare l'amico Andreatta in uno dei nostri convegni estivi faceva notare che la Polonia
è riuscita in un anno pur avendo problemi di economia molto più gravi dei nostri a ridurre sensibilmente il suo debito pubblico mentre noi non riusciamo a procedere su questa strada
Beh c'era lì una differenza che non faccio notare a chi come lui bene la conosce ma lo dico per noi
Il nostro debito corrisponde ad una grande capacità di risparmio del nostro Paese
E i risparmiatori sono oggi degli interlocutori potenti di qualunque politica di riduzione del debito pubblico
E questo debito pubblico è stato contrastato finora solo dall'autorità monetaria con grande intelligenza
Ma dov'è la politica economica per produrre risorse
E dove la politica di bilancio che rischia di esprimersi soltanto in modo continuo come qualcuno ha notato questa mattina
Mi sembra ci soggetti in leggi speciali
Che hanno l'effetto di umiliare ancora la concezione autonomistica della nostra Repubblica e di far credere che in questo modo non si alimenta e non si allarga
La difficoltà finanziaria del nostro paese senza dire di altro senza dire di cosa poi alla fine in termini di potere politico si nasconde dietro queste procedure
Non mettiamo quindi in discussione
La coalizione di governo per la alleanza che in questa coalizione si esprime
Ma noi riteniamo che debba essere discussa in concreto la politica che fa il governo
C'è poi da discutere la direzione di marcia la prospettiva di fondo che dà senso ad una coalizione della democrazia cristiana con i socialisti con i partiti laici non se non so se abbiate letto un recente dibattito pubblicato dall'Avanti
Con un titolo emblematico un titolo che esprime in qualche modo forse non solo una polemica ma anche un'ossessione ciò che unisce sinistra democristiana e comunista
E questo dibattito al quale partecipano il vice segretario Amato Intini Pellicani Colletti ed altri
Fa emergere una profonda incomprensione della storia della cultura politica non solo della sinistra democristiana ma della stessa democrazia cristiana
Il Partito Socialista ci confonde con il San pietismo
Con chi ha rifiutato un Risorgimento ieri oggi
Con chi non ha compreso il senso della rivoluzione industriale
Una lettura della nostra storia come quella di Giolitti che cancella Sturzo
Come quelle dei giacobini che cancellano l'interpretazione che Tocqueville ha dato della Rivoluzione francese credo che non a caso ieri
Leopoldo Elia iniziava con questo richiamo una storia che non passa attraverso l'uso della violenza
Una interpretazione laicista che rifiuta di fare i conti con la laicità della politica elaborata dei cattolici democratici con quei limiti Moro Auteuil della politica
Che non a caso io credo noi ritroviamo ricordati anche se non citati anche nella parte conclusiva del documento post comunista e lavorato da Occhetto
Eppure storicamente cari amici
Nella realtà concreta io non chiedo ad Amato di dirmi cosa i socialisti pensavano del capitalismo
Quando vi era una critica dei popolari
Sarebbe troppo facile invitarlo ad una valutazione storica di questo genere
Eppure storicamente gli stessi compie Socialisti italiani hanno riscoperto l'autonomia
Hanno riscoperto un riformismo hanno riscoperto l'europeismo quasi condotti per mano dal dialogo che insieme a Fanfani a Moro abbiamo voluto ed abbiamo pagato negli anni passati
Il popolarismo non è populismo la nostra convinta accettazione dell'economia di mercato dello stato sociale di diritto
Non è accettazione del capitalismo selvaggio
Stupisce che Craxi in questi giorni nella sua polemica contro il ricorso il ragionevole improvvisato alle privatizzazioni
Debba richiamare al socialismo un gruppo dirigente che Baget Bozzo ha convinto a piegarsi ad essere portavoce nelle istituzioni democratiche del potere economico dominante
Questa incomprensione del nostro passato si proietta sul futuro del Paese come dimostra anche la polemica sulla riforma elettorale che proponiamo per dare una risposta di sistema ma che è respinta perché sembra ridurre un potere di rendita che oggi è gestito da un partito a danno degli altri
Io credo che Forlani ed anche Donat Cattin
Debbano chiedersi se domani quando Craxi avrà conquistato la seconda posizione
E potrà quindi guidare l'alternativa di governo alla Democrazia Cristiana
E condizionare la polarizzazione della lotta politica secondo il sistema che lui preferisce dal quale già ha parlato
Se Craxi quel giorno loro Vesce era la sua proposta elettorale chiedendo ciò che oggi rifiuto
Per tagliare cari amici questo nodo questa incomprensione io ho parlato di una sfida sul valore delle scelte programmatiche tra riformismo socialista il popolarismo cattolico democratico
Non perché io mi illuda di avere un interlocutore disinteressato ed attento
E non perché io non conosca a quelle che sono le nostre debolezze da questo punto di vista ma non riesco a vedere quale altra strada possiamo proporre e proporci
è una sfida che senza segnare riserve di caccia ai socialisti assenza invitare noia scavalcamenti io credo metta in gioco anche il partito democratico di sinistra
Che è tentato
Dal privilegio delle formule soprattutto da quella dell'alternativa alla democrazia cristiana
Che porterebbe semplicemente non sappiamo in quanto tempo ad una operazione di sostituzione al potere della democrazia cristiana
Forse con qualche peggioramento del clima politico generale incerto senza rispondere a quella domanda di riscoperta delle radici etiche della politica che è oggi così viva soprattutto fra le giovani generazioni
Dopo la distinzione dalla segreteria e le dimissioni alle quali i nostri amici del governo sono stati costretti da un pretestuoso e polemico voto di fiducia
Come possiamo inchinarci di fronte ad un governo quasi ritenendolo eterno
Io credo vorrei dire a Grillo
In questo sono assai più vicino all'analisi che ha fatto Enrico De Mita che la politica comporta sempre un rischio
Che i rischi che noi abbiamo corso sono stati quel poco di politica che c'è stato nell'ultimo anno nella vita del nostro Paese
L'altra parte cari amici
Sono il vicepresidente del Consiglio Martelli sempre così elegante nel linguaggio
Ed è i segretari dei partiti laici a parlare di un governo di una maggioranza straordinaria distinzione per chi rifiuta una legge elettorale che costruisca sulla base della maggioranza un Governo di un governo che naviga a vista
Anche se non è contrastato o minacciato da un'alternativa politica possibile
Io credo che per concludere operosa mente come è necessario questa legislatura
Per affrontare con qualche probabilità di recupero elettorale il dilagare delle leghe
E necessario una più forte iniziativa politica che realizzi un dialogo credibile tra il governo la maggioranza la Democrazia cristiana e l'opinione pubblica nazionale
Io non so se questo sarà possibile
Ma certo dovremmo incominciare dalla Democrazia cristiana
è vero c'è un centro che si illude per la forza dell'immobilismo
E non si sa quello che i giovani di Praga hanno detto di quel sistema che niente durasse
La nostra proposta può attendere serenamente al congresso del partito
Ci auguriamo soltanto che questa scadenza non sia continuamente minacciata alla sinistra democristiana
O deve essere un elemento per un dialogo
Che si può svolgere in una conferenza nazionale ma da altri tocca assumere una iniziativa concreta e non limitarsi ad un appello alla nostra buona volontà
Perché questa non manca se ci sarà una proposta politica
Non mi sento cari amici non lo dico per voi lo dico i giornalisti che si interrogano Sempre sulla parte che noi recitiamo
Non mi sento in questa tesa in alcun modo un mediatore
Non è questa
In ogni caso la categoria di persone di cui c'è scarsità nella Democrazia cristiana
Ripeto
Ripeto le cose avverte molte volte e non per una inutile ambizione nostra di sinistra democristiana
Perché vero quanto è stato detto da molti noi abbiamo cercato almeno questa è stata l'intenzione sempre di parlare per dare un contributo non per rivendicare un'egemonia
Non c'è centro senza la sinistra
Ma senza la sinistra c'è solo un riflusso a destra della democrazia cristiana
Per questo la nostra unità e il cuore dell'unità della democrazia cristiana
E soprattutto è il fondamento del suo futuro
Per questo cari amici io mi auguro che ciò che noi ci diciamo qui
Non solo ci aiuti a concludere positivamente una stagione di dibattito
Ma sia considerato fuori di qui come una indicazione politica per una ripresa di tutta la Democrazia Cristiana
Io modifico leggermente il programma Giovanni Moro interverrà nel pomeriggio
Chiudiamo la mattinata con l'intervento dell'onorevole Goglia
Ma vi dò lettura del
Prenotazioni delle prime prenotazioni e ci sono per le ore quindici io vi prego di essere puntuali così come siete stati questa mattina alle ore nove
Consigliere regionale Pennetta Carelli Lusetti Franceschini Angelini Viscardi ed altro
Al
Tali vincente
Come è stato ricordato che sta nostra stagione dei dibattiti che si conclude
Qui a Chianciano si è posta nell'ottica di un servizio all'intero partito non soltanto ad una più puntuale riflessione tra di noi
E per rendere un servizio all'intero partito ha colto credo gli aspetti più significativi del dibattito di oggi interrogando se ciuccio che cambia
Cercando di capire ciò che cambia perché sulla sua comprensione si possa organizzare una iniziativa politica adeguata
E pare a me che su questa strada si sia fatto molto
Leopoldo Elia ci ha sicuramente aiutati ieri
Si sia stato molto soprattutto per cogliere come
Esiste soprattutto una disaffezione verso la politica tradizionale e si esprime in modo diverso ma che ha origini comuni
Si è fatto
Un po'meno ma qualche cosa mi pare comunque utile
Per capire come la crisi della comunismo in qualche modo mette in libertà anche voti democratici cristiani nel senso che saranno pochi saranno tanti e ma qualcuno ci sarà portato in questi anni regia interpretati come
Coloro che si opponevano ad una minaccia
Alla democrazia
Si è fatto qualche cosa fosse
Andrebbe fatto di più ancora
Terra coglierei come diventa sempre più determinata anche se in qualche misura più disordinata la contestazione da parte del Partito socialista dei partiti laici al ruolo guida della Democrazia Cristiana
Un giorno l'alto
Per esempio un'analisi accurata non statistica politica su ciò che è avvenuto nella fase di formazione delle giunte nel nostro Paese sarebbe davvero bene farla perché qualche utile insegnamento credo lo potremmo tu
E questa questo impegno di di capire
E c'è anche consentito di mettere
Meglio a fuoco quella che è una contestazione seria non polemica hanno una pretestuosa
Alla maggioranza e alla segreteria del partito
Io colgo soltanto un aspetto ma sicuramente
Limitativo
Abbiamo registrato dal risultato elettorale
Abbiamo registrato con un certo sconcerto e grande preoccupazione
Ecco non un gesto non una una promessa nemmeno un piccolo impegno è stato preso per dire abbiamo capito cercheremo di fare meglio faremo quello che siamo capaci perché siamo attenti a quello che i cittadini ci vogliono dire
In questa analisi però come ho detto credo sia stata compiuta con grande impegno e anche con risultati importanti
è mancato pare a me
Non me ne voglia leopoldo anche nella sua relazione
E un punto molto importante
Quello che riguarda l'evoluzione del quadro politico l'evoluzione prevedibile devo simile
Io sono convinto l'ho detto lo ripeto e ahimè vi annuncio lo ripeterò
Che con le prossime elezioni politiche sia che si tengano nel mille novecentonovantadue come speriamo che siano anticipate
Sarà distratto e per molto tempo spazzata via dal quadro politico l'ipotesi di un'alternativa di sinistra nel nostro Paese
Sarà spazzata via politicamente dei fondamenta già le vediamo è anche elettoralmente
Questo non garantisce affatto la Democrazia Cristiana
Non garantisce affatto la democrazia cristiana ma toglie dal dibattito
Una questione un disegno politico una strategia che io credo possiamo serenamente di conoscere tutti gli è stato l'elemento che più ha condizionato la politica italiana negli ultimi vent'anni
A partire dagli equilibri più avanzati di De Martino a passare per la strategia craxiana di una sorta di Mitterand esazione del del processo politico anche nel nostro Paese
Cambia il mondo
Che cambia tutto
Nel quadro politico
Saltano tutti i riferimenti tutto ciò che è avvenuto non vale più per capire ciò che potrà avvenire
Io credo che senza
Anche questa analisi
Forse ben conclusa tra contraddirmi non Nolan presunzione riavere
Ragione ma
L'illusione di suscitare un dibattito
Senza questa analisi
La nostra comprensione di ciò che cambia è molto limitata anche perché
Se per ipotesi ciò che io ho affermato fosse riconosciuto verosimilmente
Vero è un altro
Non è senza conseguenze sui nostri comportamenti anche di oggi
Non foss'altro ancora perché su una prospettiva di questo genere registriamo un incredibile ritardo politico e se mi passate la battuta anche culturale
Scendendo dall'astratto
Una piccola
Nota su un fatto accaduto
Che forse non è stato compreso nel suo significato
Il Consiglio con il Consiglio regionale della Lombardia è composto di ottanta membri
La democrazia cristiana Enea raccolti venticinque
Altri quindici sono stati raccolti dalle leghe sono indisponibili per loro
Affermazione perentoria qualsiasi collaborazione del governo
Tale situazione fa sì che nessuna giunta nella Regione Lombardia è possibile senza il contributo determinante della democrazia cristiana
In una situazione di questo tipo
Siamo riusciti a farci mettere in minoranza nel comune nella provincia di Milano è lo stesso accordo per la Giunta regionale si è risolto in una tale difficoltà politica programmatica ed operativa da suggerire ai nostri amici di restare fuori dalla giunta
C'è di peggio peraltro
Quell'immobilismo
Cui è
Minghetti riferivamo relativamente alla maggioranza e alla segreteria
Rischia di minare non
Per via di quadro politico ma per via di consenso popolare il nostro ruolo quella centralità che mi sia consentito dirlo non per merito nostro ma rischiamo di vederci riproposta da una evoluzione che parte al di fuori di nuovo
E che
Io credo vada ricordata
Perché se no rischiamo di sottovalutare i problemi che ci troviamo di fronte in qualche misura la sottovalutazione non aiuta a fare bene
è che rispetto
A questa sorta di incapacità della Democrazia Cristiana di oggi di rispondere alle trasformazioni ricompresa quella del quadro politico
Non c'è una una forma di pigrizia
Di disattenzione di di che so io
Di scarsa
Efficienza c'è una concezione del partito che anche rispettabile io credo sia anche rispettare
La concezione che vuole la Democrazia Cristiana chiamata essenzialmente nel Paese a garantire la governabilità
Che considera come la governabilità va garantita necessariamente attraverso delle coalizioni di governo quindi attraverso la mediazione che sperano sia quella cui si riferiva alla Maya e che quindi deduce
Che per favorire la mediazione è meglio che non ci mettiamo niente del nostro perché una posizione in più da mediare tanto più quella del partito di maggior forza non farebbe che complicare la vita
Quando ho detto che è una concezione rispettabile non è non avevo intenzione di fare una battuta
Questa concezione del partito è quella che per trent'anni già garantito bene o male un ruolo di guida di questo Paese e se mi consentite sotto diverse bandiere
La realtà è che i trent'anni che sono stati non necessariamente sono uguali ai trent'anni o anche solo il cinque dieci che ci stanno davanti
Ecco perché credo che lo scorrimento
Un incontro confronto così escludiamo gli estremi
Sarà difficile perché
Dobbiamo smantellare una vera e propria concezione del partito radicata io credo intimamente anche in molti di noi
E che non possiamo rassegnarci
Non credo sia consentita noi dalla responsabilità che abbiamo portato e porteranno è una posizione che registri le difficoltà la sordità all'indisponibilità alla prepotenza tante altre cose che abbiamo in qualche modo in questi anni subito
Io sono d'accordo contanti il sito Riccardo Misasi quando ci ricordano il PAT una più potere attivo responsabilità ci mancherebbe altro è una regola fondamentale
è però
Dalle nostre parti Guido sevizia impediti a più buon senso lo me
Ecco perché
Senza vocazioni
Mediatori che e nessuno ci chiede
Credo importante una nostra riflessione un nostro atteggiamento
Che sia capace di riproporsi
Quelli che si fanno carico anche del tutto e allora proviamo a vedere rapidamente
Se se con un po'di sforzo
Esiste
Una linea sulla quale rendere il confronto utile
Non so se sicuramente positivo
Intanto io credo che per rendere il confronto utile bisogna accettare una premessa che appare banale ma che poi nella vita si rivela un po'meno banale
La premessa è che nessuno deve cercare di vincere così in qualche modo costringendo qualcuno avverte
Piace coltivi
Ma se non ci mettiamo in questo stile
Diventa anche più facile cogliere un passaggio essenziale del confronto
Mi sembra che con altre parole lo riprenderò alla fine anche leopoldo l'avesse detto
Quello di buttarsi alle spalle o lasciarci alle spalle ciò che non ci serve più
Ciò che non ci aiuta più a costruire il domani nemmeno a capire domani
C'è un tema quello della riforma elettorale
E quello sul quale bene o male si manifesta di più
La diversità delle posizioni abbiamo detto tutti
Non è l'unico ci mancherebbe altro Guido secondo me ha fatto molto bene a a ricordarsi altre questioni aperte molto importanti lo farei anch'io tra l'altro per vocazione ma vi faccio risparmio almeno di questo tempo
E sul tema della riforma elettorale mi pare che siano due fondamentalmente le posizioni a confronto non entro nelle possibili soluzione tecnico-giuridica
C'è chi dice come noi
Che nel momento in cui registriamo grande difficoltà nell'affermare la stabilità nel nostro Paese
E forse dobbiamo fare anche il ricorso al sistema elettorale riorientare uno non soltanto ad una semplificazione del quadro ma anche
A concorrere alla stabilità
Le formule
Le lascio a chi più di me
E capace inventare
Dall'altra parte per la verità salvo qualche autorevole importante eccezione
Non ci viene una contestazione in principio non ci si dice no non è vero il sistema elettorale deve essere lasciato così come ci si dice semplicemente che una proposta di un sistema elettorale che operi anche a favore della stabilità non può essere accettata dei nostri alleati in questo momento sì
Proporrebbe soltanto come momento
Di disagio nella rapporto di maggioranze
Che sia una proposta o meglio che sia un'osservazione in accettabile frodi discussione almeno sicuramente tra di noi ma io vorrei provare a fare un passo in avanti per cercare
Di cogliere qualche spazio di ulteriore riflessione perché
I nostri alleati in fondo si oppongono in maniera così
Importante ad una proposta quale quella garanzia
Non mi riferisco ai motivi virgolette reconditi questi saranno loro c'è un'opposizione però
Forte reale badate un'opposizione
E che anche in questa nostra casa a qualche spazio io
Se mi consente l'agitazione ma disposto a ritirarla
E anche anche Guido in qualche occasione ebbe a riflettere su queste cose l'opposizione seria e dice la stabilità non è affare della quadro istituzionale appare della politica
Io vi dico con tutta sincerità che il mio cuore sta qua
Dopodiché riconosco che se si possono aggiungere
Più strumenti il risultato è più garantito ma
Non solo la rispetto la condivisi
Solo chiede la deduzione
L'opposizione espressa in questi termini diventa accettabile se si accompagna con la proposta di un patto politico forte
Che se si accompagna con la dimostrazione evidente della capacità della politica di risolvere il problema della stabilità di governo
Quello che è del tutto inaccettabile va detto subito così che si evitino equivoci
E che si stia senza luna e senza l'altro cioè che si rifiuta il nome della politica
Il concorso della riforma istituzionale e poi si
Sia incapace di dare la risposta alla politica
Io
Ho cercato di svolge questo ragionamento
Che porta inevitabilmente ad una conclusione tra quello che ci riguarda
E la conclusione è quella di insistere con grande e tenacia grande ragionevolezza grande serenità grande
Come dire
Caro borse niente consentito di insistere nella pretesa che la Democrazia Cristiana esponga una sua propria opinione faccia una sua proposta ma non
Sottrarsi ad una confronto che riguardi un patto politico Mannino ricordando De Mita ricco parlava di patto strategico
L'osservazione più generosa che mi sono preso nel sostenere questo ragionamento è quella di ingenuità
è un'osservazione
Campata in aria
Ci parliamo con assoluta franchezza malgrado sia Martinazzoli che De Mita mi hanno ricordato
è che e questa la nostra vecchia proposta De Mita ci ha perso
Un'esperienza politica in tema nell'incalzare i socialisti su un governo
Strategico
E che io se Diego con tutta franchezza non credo di poter rinunciare non mio non credo sia opportuno che noi rinunciamo
Alle aggiornamento per due motivi
Uno perché e se mi consente mi ha insegnato tutto più di ogni altro
Non si rinuncia ad una cosa su giusta solo registrando nelle difficoltà ma questo è un motivo ideale dottor
Ce n'è un altro motivo molto importante
Se è vero quello che ho detto prima e cioè che cambia completamente il quadro politico
Anche i socialisti dovranno fare i conti con la nuova situazione
Craxi si troverà chiuso il forno per fallimento
E non si sa quando si riaprirà
Se sarà la stessa vita
Cosa vuol dire lasciarsi alle spalle e ciò che non serve io credo vuol dire anche lasciarsi alle spalle il tentativo fallito le polemiche
Che lo hanno accompagnato nella constatazione che non serve a capire quale potrà essere quello di domani
Ecco quello che io credo potremmo approfondirei integrare comunque riflettere e quello su cui potremmo costruire una fase di confronto interno ed esterno
Alla democrazia
La fase del confronto
E io
L'ho detto a Grado quindi una sede non sospetta ma poi con un po'di vezzo l'ho ripetuto anche a Sirmione
Credo valga la pena provare
A stringere tra di noi una riflessione con almeno alcuni obiettivi
Per esempio quello di convenire tutti maggioranza e minoranza su un'analisi corretta della situazione non sembri banale
Non sembri banale nella nell'interpretare le trasformazioni di cui anche queste giorni abbiamo parlato non abbiamo tutti la stessa opinione
Sicuramente non abbiamo la stessa opinione sulla peso da dare all'una o all'altra questione secondo me nemmeno sulla natura dell'una e dell'altra questione ed è fondamentale capire il senso di queste
Poi si potrebbe se su questa
Intenzione si raggiunge un sufficiente grado di convergenza si potrebbe aprire un confronto serrato su cosa significa costruire un partito di proposta
Un partito che è consapevole dell'essere cambiato tutto si rende conto che se non vado alla gente e convinse i cittadini conoscere i problemi di conoscere le soluzioni di lavorare con onestà impegno serietà i voti li perde
Perché non c'ha più alto cui appellarsi allo a cosa vuol dire costruire un partito di proporre
E in questa ottica probabilmente poter chiedere sul tema ancora della riforma elettorale noi alla maggioranza
Di non sottrarci
A riflettere su un riordino come concorso alla stabilità
Secondo me senza nemmeno tanti rischi
Ma quando Craxi ha fatto la sua proposta di Repubblica presidenziale tra l'altro sarebbe anche bene approfondire un po'di più di quel che abbiamo fatto
Ma sapeva benissimo che in casa nostra non avrebbe avuto almeno in questa fase nessuno accoglienza
Non è mica successo niente gli abbiamo semplicemente detto che non eravamo d'accordo che non ci convinceva almeno così come si era espressa si è andati avanti alla ricerca di soluzioni diverse quindi la richiesta alla maggioranza di nomina sottrarsi ad una ipotesi concreta
Proposta dalla Democrazia cristiana dirà di ordine istituzionale e legittima
Offrendo non non è un negozio lo dico provocatoriamente offrendo in cambio la nostra disponibilità non sottrarci
Di fronte alla ricerca in termini nuovi in una situazione nuova sui temi alti della politica italiana di un patto politico con i partiti della maggioranza
Un patto politico che sappia risolvere tutti i problemi perché una maggioranza che non sa risolvere i problemi ossia dieci anni fondarla ed è probabilmente quello qui dobbiamo fino in fondo cercando di fare o bisogna sostituirla se le condizioni date lo consenta non dipende solo da noi
Un'ultima
Questione segue poi a questa
Modesta scaletta
Convenire sull'analisi convenire su cosa è un partito proposta
E risolvere in modo duttile mai efficace il tema delle riforme istituzionali un'ultima questione segue segue non la può non le può precedere venali
E l'azzeramento degli assetti di propri
Noi non possiamo che pensare
Che si si ritrova una unità non formale fondata
Sul comune modo di vedere le cose beh tutto deve essere ridiscusso
Disponendo che noi a non porre pregiudiziali negative ma chiedendo ad altri che non pongano pregiudizio dei polipi
Io non credo
Che per esempio su una ipotesi di questo genere
Si possa immaginare una sorta di
Rinuncia
A ciò che abbiamo finora fatto della sinistra democristiana credo ci fossero piuttosto immaginare la capacità di prendere in carico i problemi di tutti è
Sì abbiamo buonsenso di metal
Un'ultima osservazione un saluto soltanto
Rispetto quantomeno a queste cose e per quanto vale la mia esperienza diretta
Qualche disponibilità da parte della maggioranza c'è stato
Ne clandestinamente fumosa se mi è consentito una battuta scherzosa
Non di tutta la maggioranza
Nemmeno conclusiva
Nemmeno capace di dire sì a tutto anche perché non è un un sì o un no che chiediamo ma un approfondimento comune ma c'è stata
E io credo sarebbe irresponsabile da parte nostra non coltivate
Certo con una convinzione che poiché quella sempre riferibile al buonsenso
La convinzione secondo la quale cercare non vuole dire trovare però è la condizione fondamentale per provarci
Allora se è vero che queste preoccupazioni quelle riflessioni che abbiamo svolto non sono solo nostre ma anche di altri questi altri dobbiamo incontra c'è una grossa difficoltà una grossa opportunità io credo di fronte alla democrazia cristiana ma grosse opportunità allertata
Di fatto a più voci ricordata meglio di quanto potrei fare io io su questa grossa opportunità vorrei soltanto proporre una no
Guai a pensare di ricomporre rapporti a qualsiasi costo non sarebbero rapporti di quelli che ci interessa
Però anche a mio giudizio guai a pensare che questa grande opportunità la si possa cogliere senza essere tutti assieme
Questo temo sarebbe un errore un errore
Magari forzato un errore obbligato un errore del quale non porteremo nessuna responsabilità ma un errore allora io vorrei davvero salutarvi ricordando le conclusioni di leopoldo Elia quando ci diceva se altri sono disponibili noire siamo pronti cito a memoria possono non essere corretta metterci alla stanga dimenticando rancori e rimpianti
Ecco non è la mia solo un'adesione ma anche l'augurio che alla Stanga si si trovi in molti perché Dio solo sa quanto c'è bisogno che il carro vada avanti forte nega
Si riprende oggi puntualmente alle quindici e trenta raccomando a puntualizzare a quelli che ho letto prima
Io sono numerosi gli scritti che io raccomando che interviene di rispettare i tempi fissati dieci minuti
La parola Pennetta
Nonostante il ruolo di apripista ringrazio lo stesso la presidenza e spera di ringraziarla dovere soprattutto mantenendomi nel limite dei dieci minuti volendo toccare solamente uno degli aspetti che il senatore Elia ha tratteggiato nella sua relazione
E cioè la condizione di inferiorità la diminutio capitis in cui versa l'elettore italiano rispetto ad analogo elettore di una democrazia europea occidentale
Perché è noto a tutti che il cittadino italiano quando va alle urne quando esprime il proprio consenso
Si limita a distribuire delle quote di rappresentanza e poi per difetto di sistema ma anche per difetto di convenzioni per partiti che non riesce mai non a determinare ma neppure ad influenzare minimamente la forma di governo e il programma di governo che nell'arco di una legislatura deve prevalere
E allora voi mi direte senatore Elia lei mi dirà ma questo è un sistema che vige in Italia da quarant'anni
Ma la condizione di inferiorità del cittadino italiano
Era una condizione che non ha mai mai avuto dei contraccolpi nella Psicologia collettiva secondo me per due ordini di motivi
Perché le soluzioni di governo comunque rispettavo un una scelta di fondo fra comunismo e anticomunismo
E perché la condizione di inferiorità dell'elettore italiano comunque si inseriva e si inquadrava in una politica di coalizione in un processo politico delicatissimo ma fruttuoso
Di integrazione aggregazione attorno a un asse portante che era la Democrazia Cristiana che era la Democrazia Cristiana Partito Socialista
Cioè una aggregazione al centro reso possibile da una forza da una struttura centrale di garanzia rappresentata dalla Democrazia cristiana
Ma io mi spingo addirittura oltre
Nel pensare che il rifiuto delle riforme istituzionali in Italia sia stato anche voluta per due ordini di motivi
Per non intralciare il comandante in questo processo delicato di coalizione inaugurato da De Gasperi
E il secondo motivo che era un pregiudizio di molte forze politiche perché dal cinquantatré in poi ogni volta che si parlava subdolamente o meno
Di quelle che erano le riforme istituzionali si è sempre pensato che fosse un tentativo della Democrazia Cristiana
Di riaffermare quello che il ruolo di supremazia centrale
Ma se questo è stato valido per il passato allora
Senatore Elia io pongo questo problema oggi oggi che si registra la caduta del comunismo oggi che è venuto completamente meno la del temperatura ideologica di questa Repubblica
Oggi che si registra l'esaurimento della politica di aggregazione di coalizione inaugurata da De Gasperi perché noi non dovremmo celebrare il miracolo delle regole
Perché non dovremmo compensare hanno disteso che tutte le democrazie occidentali buona parte di esse hanno affidato le fortune dei loro sistemi e delle crescite economiche all'adeguamento delle norme
Perché la nuova impalcatura istituzionale non potrebbe oggi non essere considerato il cattivo surrogato a una mancanza di strategia politica
Ma potrebbe ottenere in Italia quegli stessi risultati politici quei grandi risultati che nel primo trentennio in questa Repubblica sono stati garantiti dalle politiche di coalizione
Certo
Io sono d'accordo con l'onorevole Gloria che qualche risultato sulla strada della stabilizzazione della governabilità del sistema
Si sarebbe potuto ottenere mediante il buon uso di quelle che erano le convenzioni Inter partiti
Però come non rammentare all'onorevole Gloria ma per rammentare lo hanno gli stessi che proprio il mille novecentottantasette ha dimostrato in maniera traumatica ma inconfutabile
Che laddove Mangano delle convenzioni e soprattutto la deontologia politica del rispetto delle convenzioni il pattizia
Proprio lì cari amici è necessario l'introduzione e l'individuazione di una nuova impalcatura istituzionale che richiami i partiti agli impegni assunti dinanzi all'elettorato
E allora se questo se è questa la linea lungo cui noi camminiamo allora senatore Elia io vorrei tracciare due elementi che dovremmo tenere presente
Io sono convinto che oggi non è il momento di parlare di uno stravolgimento della nostra di volute la nostra Costituzione io penso che questa Costituzione nelle sue scommesse fondamentali ha vinto
E allora il problema non è di rivoluzionaria ma di adeguare le istituzioni
Dove il termine adeguamento contiene in sé l'idea del dinamismo di un'istituzione che ha ragione di esistere perché capace di interpretare prima e di rappresentare dopo quello che di nuovo viene sorgendo nella società
E poi vorrei fare una provocazione io non sono d'accordo che il costituente nel quarantotto abbia voluto una democrazia in Italia che fosse una democrazia di sola investitura
Io penso che il costituente nel quarantotto ha voluto una democrazia che fosse insieme democrazia di investitura democratica di indirizzo politico
Cioè abbia individuato una forma di governo che riassumesse in sé il potere elettorale di investitura e quello che era il potere popolare di indirizzo politico nei confronti dei partiti
Solo che qualcuno dei partiti della maggioranza ha disatteso questa seconda lezione questa seconda volontà del costituente
E allora cari amici i diritti politici di un cittadino hanno un valore un senso un peso effettivo se il cittadino elettore riesce
Ad esercitare un ruolo decisivo non solo nell'individuazione della titolarità
Ma soprattutto sull'indirizzo politico e sulla forma di governo che deve prevalere in una determinata legislatura oggi è il momento di dire basta a che il cittadino elettore si limita a distribuire quote di rappresentanza i partiti
Che poi vengono immesse spregiudicatamente sul mercato politico della legislatura
Oggi è il momento di dire basta che il cittadino
Si limita a distribuire le carte di un gioco che viene giocato da pochi leader che non rispondono mai delle proprie scelte
E le cui scelte sono sempre in contraddizione rispetto a quelli che sono gli impegni assunti precedentemente all'elezione dinanzi al corpo elettorale
E allora mi avvio alla conclusione il consolidamento di una democrazia non può avvenire mediante il rafforzamento di un vertice ma il consolidamento di una democrazia deve avvenire mediante l'accentuazione del ruolo attivo del cittadino
E allora se è questo l'obiettivo noi dobbiamo stabilire un codice di comportamento
E il primo articolo di questo codice e che non si tratta di fare dei passi a grandi o dei passi piccoli il problema e compiere dei passi giusti a favore di una proposta equilibrata
Io non sono tra quelli che pensa che le riforme esista qualche riforma neutra ma l'importante è che la riforma e distribuisca equamente costi vantaggi e rischi e benefici tra le varie forze politiche
E poi secondo me dovremmo rifuggire dal minimalismo e dal massimalismo secondo me tutti i sistemi che stanno al centro fra quello che è l'uninominale deismo inglese e quello che è il proporzionalismo esasperato italiana ognuno di questi regimi ha una sua valenza se noi facciamo prevalere l'abnegazione riformista
Su quello che è il calcolo di convenienza
Perché il successo di una proposta non si misura sulla convenienza del singolo libero della singola forza
Ma si misura su quella che è la convenienza complessiva del sistema democratico e poi un ultimo appello che è l'appello che viene dalla società
Oggi il nostro sistema è sull'orlo del collasso
Però cari amici ho visto anche in questi due sessioni io penso che noi siamo commettendo l'errore di scambiare la causa con l'effetto parlando delle liti
Le leghe non sono il male del nostro sistema
Ma sono la conseguenza della disaffezione del cittadino nei confronti del sistema le leghe non sono la febbre le leghe sono il termometro che misura la febbre la febbre altissima del nostro sistema
E allora il problema non è individuare lo sbarramento per eliminare le le le leghe il problema è diverso è individuare una terapia per evitare che l'intenzione di cui è affetto questo nostro sistema venga meno
E allora onorevole lega a me dispiace che non ci sia ma onorevole lega rompere il termometro per evitare che si legga che temperatura sta la nostra terra e non serve a nulla in questo sistema
E io sono preoccupato perché negli anni settanta anche allora i partiti furono chiamati a curare questo nostro sistema e hanno sbagliato la terapia perché invece di tornare indietro a partiti di ispirazione come li volle il costituente all'articolo quarantanove si sono trasformati in partiti di occupazione degli spazi di potere
Hanno sbagliato la terapia e quello che era un piccolo raffreddore degli anni settanta si è trasformato in una broncopolmonite del nostro sistema
E allora io condivido l'alternativa secca di cui di fronte alla quale ci pone Piero Ottone o questa classe politica è in condizione di riformare il sistema per fargli recuperare la sintonia con la gente e farmi tornare a parlare il linguaggio della gente comune oppure questo sistema viene meno e con esso caro onorevole lega viene meno anche la legittimazione politica e democratica
Di questa classe parlamentare
Ma io non sono pessimista sono un fiducioso e sono del animato dalla stessa fiducia di cui erano animati quegli uomini che si misero insieme per costruire la torre di Babele una torre così alta lei cui guglie avrebbero dovuto sfiorare il mondo delle stelle
Allora il Signore Iddio intervenne e mischiamo fra di loro i linguaggi perché non si mettessero d'accordo
E allora gli angeli chiesero al Signore Iddio perché avessero avuto paura degli uomini e il Signore Dio rispose loro perché quando gli uomini riuniti in Assemblea
Decidono che l'impresa è meritevole
Dell'impegno di tutti e soprattutto decidono d'accordo il fine e i mezzi allora anche le imprese più ardue diventano possibili e allora cari amici io penso che questa battaglia per la riforma del sistema elettorale
Sia una battaglia ardua difficile ma una battaglia che merita l'impegno di tutti quanti noi per quel tanto di rinnovamento che in tutti quanti noi
E dato che è un'impresa una grande impresa che essa che fatta nell'interesse del sistema io penso che non avremo da temere nulla neppure dal Signore Iddio anzi lo dovremo pregare con la forza e con la convenzione di cui siamo capaci perché ci aiuti ad evitare traditori senatore Elia soprattutto tra di noi la confusione dei linguaggi ma soprattutto la confusione dei dialetti grazie
Parola Carelli
Poi chiuse
Cari amici c'è
C'è un caldo invito di Elia tenere su l'intervento
Cari amici c'è una convinzione diffusa
Che solo la sinistra DC può battere la sinistra DC
E spiego subito perché
Perché
La migliore delle associazioni
Che si riunisce
E fa i preventivi ma non presenta mai i consuntivi
è un'associazione destinata a dichiarare bancarotta
E non basta che i nostri amici
Possano addossare
Al profeta Elia anche il compito di diventare il profeta Giobbe
Cioè di assumersi la responsabilità per tutti quando l'invito che abbiamo fatto anche nell'ultima riunione dei gruppi parlamentari che noi avevamo bisogno
Di uno schema che fosse il frutto delle intelligenze che guidano la sinistra democratica cristiana
Perché alla fine se non usciamo con un documento da questo convegno noi non possiamo più giocare ogni giorno sul simbolo iscritto dalla periferia la tombola delle dichiarazioni dei nostri leader
Questo è il primo elemento è il primo elemento cari amici di serietà e di trasparenza all'interno dalla sinistra democristiana
E debbo dire che c'è un altro elemento grave in questo incontro
Qual è l'elemento grave in questo incontro
è che
Accanto
Alla pregevolissimo a relazione di Elia
Una sinistra che si rispetti nel Paese
Una sinistra che vede pezzo dopo pezzo
Cadere il vecchio Stato sociale di diritto senza averne uno nuovo accanto a Elia dovrà avere la relazione di Gorrieri per dirci da inadempienza in primo luogo dalla sinistra democratica cristiana
Non si vale nel Paese nel partito apportare giustamente il problema dalla riforma elettorale mandate dal singolo cittadino e quello ti dirà è giusto
Lo Stato non funziona quella riforma elettorale diamo un appoggio ma per fare che
E allora
L'insegnamento di Sturzo avete mai visto Sturzo chiedere la proporzionale e non preoccuparsi di organizzare gli artigiani contadini di rilanciare l'autonomia locale
C'è un eccesso di intellettualismo nella Sinistra democratica cristiana
Un eccesso none compensata dall'esigenza che sinistra politica estremista sociale negli anni Novanta vanno insieme altrimenti saranno battute a tutte e due
E non è il mio appello a voler mettere insieme i vertici anche perché la sinistra politica abbastanza forte
E la sinistra sociale a livello di rappresentanza del partito
Voi sapete come si riduce sempre più debolmente
A sinistra sociale esistesse fuori nel Paese
In mezzo alla nostra gente in una rappresentanza adeguata
Cioè quindi questo problema essenziale
E al di là della denunzia appassionata ma in qualche modo anche dalla rabbiosa impotenza che qui ci ha portato Riccardo Misasi quando è intervenuto io vorrei dire a tanti nostri amici
Cioè si stracciano le vesti per dire la Democrazia Cristiana non si può consentire di abbandonare un terzo che la società del benessere esclusa dal mondo produttivo
Io vi dico cari amici cioè non è possibile essere stilista democratica cristiana di fronte alla provocazione delle Veglie e non venire qui a dire c'è un piano della sinistra democristiana
Per i due terzi di quel terzo che stanno tutti al Sud non è possibile
è un'ascia è una sfida drammatica i due terzi di quel terzo solo tutti al Sud essa esplode il Sud salta tutto quanto il sistema sa altro puliti Imperia quell'amico mio lontano chiedo scusa
Cari amici di questo non c'è traccia
Ci sono soltanto degli appelli degli spunti appassionati non c'è traccia
Di questo nuovo stato sociale di diritto delle nuove povertà e di questo Paese spaccato in due qui dentro non c'è nessuna indicazione forte tranne quella che ha fatto e via
All'inizio e qualche altro discorso che però erano voglio dire richiedevano né a loro un'approfondita dimensione e ora vengo
A questo discorso importante la gente dice le istituzioni non funzionano ma voi siete gli inquilini delle istituzioni
Questa terra dentro ci mangiato dentro e non sapete rendere capaci le istituzioni e lascia un po'ma il volto scusate non sapete rendere vado velocemente la salto tutto suo
No non sapete
Rendere l'istituzione all'altezza ebbene io dico
O ha approvato nel direttivo del gruppo dove l'amico Gitti sa
Che su diciannove venti ce n'erano dieci quel giorno il sette erano dalla sinistra e il presidente vuole fare un minimo di mediazione dalla sinistra approvato quello
Quella testo perché era un punto di arrivo ma chiedo scusa è saltata l'iniziativa di De Mita
Del pentapartito strategico voi proponete al Partito socialista con quello che c'è nella sinistra voi proponete
La possibilità di una riforma elettorale che contiene due voti uno per il partito e uno per l'alleanza allora
è un punto d'arrivo
Ma la domanda che io faccio l'amico Lidia
Verso il quale io ho un profondo rispetto e e sa che ho esposto anche i termini della situazione io dico che esiste sulla riforma elettorale un punto di possibile incontro laddove è possibile dar conto sentito fare delle alleanze non c'è una costrizione delle alleanze e quando Nicola Mancino e Ciriaco De Mita dico no allo sbarramento anni circa
Questa democrazia non esce dopo quarantacinque anni dal fascismo sta uscendo dallo sfasci lirismo
Questa voce come legata all'esperienza di Weimar
Voi cari amici non vi rendete conto sette
Una forza politica deve arrivare nel Parlamento nazionale ci deve arrivare perché ha una dimensione nazionale non basta un Parlamento delle rappresentanze deve essere ogni forza politica un punto di sintesi degli interessi
Ci sono enti locali fortissimi
Per partecipare ai diversi livelli a livello nazionale ci si arriva con un quoziente alla nazionale mettendolo in testa gli spetta queste cose voi battete una strada superata
Nel senso che questa è una strada del passato è il caso mai di un futuro lontano non era stonata agibile
Non è la strada agibile questa che voi perseguite mentre possibile sbloccare il sistema in una linea che abbina i processi di omogeneizzazione contro la frantumazione
E concludo con due semplici si pensieri cari amici ma c'è un punto in più
C'è Elia come ha notato molto bene Giovanni Bianchi stamattina ci ha dato uno spunto interessantissimo che allegato improvvisamente insieme un sacco di fatti Ceretto Elia c'è una Yalta interno ebbe tagli alta interno era un partito comunista che non potrebbe entrare al governo del paese come se fosse diviso tra est e ovest
C'è un'altra gli alta interna caro
Carissimo Elia ed è che noi da dieci anni diciamo che le regioni stavano scendendo a picco finito il pericolo comunista
Che cosa sono anche le leghe cioè non ha paura anche dal Nord di entrare in Europa Condemi servizi né con lo Stato centrale inefficienti
Cioè parallelamente all'Est da noi il regionalismo lì i nazionalismi c'è un parallelismo da curare e prove sicure il discorso delle lega caro Elia con la fisiologia del ricambio
Non col biberon e perché la politica italiana rassomiglia biberon è una farsa di gente che gira gira gira ma stalli attaccatissima al potere
E concludo
Come si fa a sbloccare questa situazione la gente ha paura trentatré trentaquattro per cento
Dicevo scusami via Yalta ma perché gli altri ma perché questa sinistra DC caro inizia
Che sta in campo con le stesse facce da trent'anni ma perché non è il frutto gli altri quando la ciambella la ciambella del grande cento non ha il centro pensante ma perché perché dopo trent'anni qualunque rivoluzionario
Sta al cento per realizzare le cose che ha promesso e senza di noi questa ciambella senza cervello
E allora caro Elia
Il discorso di Orlando alcune sto c'è una nuova sinistra democristiana che può nascere e si trova sbarrata da chi non poi insieme pretendere
Di fare la mediazione la B la sinistra ci sono ruoli storici e la storia sta correndo precipitosamente sta correndo
Io
Dicevo partito di programma abbiamo il coraggio di dire a Forlani tanto per renderci di Rea caro Elia abbiamo il coraggio la voce anziano di dire vogliamo una sessione straordinaria del Consiglio nazionale quattro temi
Dove siamo liberi di votare ed io se voi presentata la proposta Gitti voto contro il modo per quella mia
Perché voglio essere libero un posso portare in maniera leninista il mio cervello all'ammasso dell'ipotesi di voto le persone che io ammiro e stimo le idee convinzioni personali se solo di dal Sole debba poter esprimere allora se il partito è di programma se la sinistra dall'esempio
Che purché si affrontino i temi le soluzioni non solo coartato e dagli organigrammi sì li parole nell'energia e nel partito
E concludo con un'immagine
Cari amici
Io vorrei che non pesasse più su di noi
Quel dato traumatico quando il vice segretario socialista ho concluso il vicesegretario socialista al congresso socialista disse
Il manovratore deve scendere vi ricordate
Io dissi questa scena già lobbista difatti nei film western quando i banditi a saldo lista e lo fanno scendere macchinista
E quindi però
Ci sono due modi di reagire ci sono due modi di reagire quelle sarà spagnolo per le campagne perché sono arrivati i banditi
E quelli che alzando gli occhi vetro che il TAR
A cento metri di distanza senza il macchinista non riesco ad andare avanti
Cari amici
E la sinistra democratica cristiana vorrei ricordare appunto un
Che in un periodo di crisi di identità c'è una grande lezione la lezione di Molière io sono entrato in politica Permunia speriamo o posso leggere qualche mio giovane amico che prima di affrontare battaglie già se ne va
La lezione di muri e dice la grande tradizione che ha profonde radici cristiane e la tradizione della rottura contro il disordine ha stabilito
E allora questo significa cari amici che di disordine ce n'è tanto di lavoro ce n'è tanto di passione ce n'è tanta occorre la nostra lucidità la nostra consapevolezza la nostra capacità di sacrificio
Stretti prego di restare mette
Raccomando
Deve farcela moltissimi iscritti che sono conosciamo Carelli era impossibile contenevano
D'altra parte criticando la mia proposta di Roma da Roma sui costi del fido che qui c'è io devo massima però congresso di va bene
Al vice capogruppo al gioco del vino
Io siccome ho partecipato una sera biberon visto che Rodolfo ha citato devo giustificarmi era una per giustificarmi
Per riparare il danno citerò a Ralf Dahrendorf tanto per dimostrare che mi occupo il così di cose serie Dahrendorf Forche stamattina votato a definito l'ispiratore del revisionismo comunista ha detto in un saggio recente che le rivoluzioni sono momenti malinconici della storia
Perché il breve soffro di speranza viene sommerso dalla miseria e dalla delusione
Ora io non so quel che accadrà io non so se il Partito comunista o l'ex partito comunista o il partito democratico della sinistra con la sua Quercia abbia pensato ad una seconda rivoluzione con quello che ha voluto fare io so solo leggendo i giornali questa mattina che in grande o piccolo fiume comunista ha rotto gli argini e non sappiamo veramente dove finisce tutta quest'acqua comunista
E allora credo che e alla sinistra democristiana competa un di più di responsabilità proprio oggi proprio qui da Chianciano la sinistra DC per riprendere Dahrendorf non compie atti rivoluzionari non soffia brevi venti di speranza però la sinistra DC deve compiere una scelta chiara e coraggiosa per sbloccare un sistema politico ormai impantanato
Questo sistema politico è impantanato dall'immobilismo Forlani hanno è un sistema politico impantanato dalla strategia della sopravvivenza andreottiana e questo sistema politico è ormai impantanato anche dai micro interessi craxiani di solito l'ingresso di suono macro però dico micro perché l'onda socialista l'onda lunga mi pare una micro Honda non è che vedo tutti questi grandi spostamenti sembra quasi un forno a microonde questo partito socialista bene
Tutti questi riferimenti all'impantanamento le sistema politico credo debbano preoccupare la sinistra democristiana però noi non possiamo pensare che sia solamente colpa degli altri abbiamo anche leopoldo grosse responsabilità ognuno ha la sua fetta
Si è detto anche in questo convegno manca la strategia qualcuno dice manca la tattica qualcuno dice abbiamo sbagliato alleato qualcun altro dice che non cerchiamo alleati serie credibili
Forse sbagliamo concentrare la nostra azione su un tema solo la riforma elettorale e l'ho detto prima Rodolfo Carelli però cari amici noi non ci accorgiamo non se ne accorge radici ma non ce ne accorgiamo nemmeno noi come sinistra democristiana
Che il mondo è veramente cambiato anche solo rispetto a Chianciano dell'anno scorso
Ma non è cambiato perché è crollato il muro di Berlino o perché il tre di ottobre la Germania si è riunificata il mondo è cambiato perché l'Europa dell'Est non esiste più
E lo dirà vedrete domani l'amico Guerrini che ha fatto questo incontro alle per dimostrare che questa Europa e non è più Europa dell'est une sovietica un'altra cosa
Il mondo è cambiato perché Gorbaciov che era ed è il fascino dell'avventura Enrico Della libertà Gorbaciov non è più né un mito né un simbolo
E il mondo è cambiato cari amici perché la guerra per anni scongiurata rischia di farsi ma da un'altra parte
E allora cari amici tocca a noi a noi la sinistra democristiana un supplemento di riflessione in più
Entrano nel panorama della politica
Nuove soggettività il passaggio dallo Stato liberaldemocratico nel secondo dopoguerra aveva significato la transizione verso una situazione di di pluralità di attori politici e sociali cioè non più solo la vecchia classe liberale
Ma anche i partiti i sindacati i movimenti gruppi di intellettuali l'associazionismo bene ha fatto stamattina Giovanni Bianchi a ricordarlo
Oggi però purtroppo leopoldo questo quadro di pluralità e diventato frammentazione e la frammentazione sgretola sempre più il sistema politico italiano
E la frammentazione non ha detto molto bene stamattina luci affronta nasce perché non c'è più l'accordo non c'è più onesto non c'è più il rapporto tra cittadini e potere tra cittadini e politica e si formano questi contenitori della protesta cui si è accennato degli interventi ieri
Ed oggi
E purtroppo i partiti tradizionali partiti popolari come la DC rischiano di non essere più in grado di interpretare i bisogni popolari
E allora la frammentazione dà origine alla micro politica la degenerazione della politica all'affarismo nella politica
E prendono vita quelli che stamattina Enrico De Mita chiamava i movimenti senza radici popolari cioè le leghe io aggiungo anche i Cobas per il movimento sindacale
Le
Le leghe che hanno come obiettivo quello di creare una federazione di Repubblica predisporsi mentale io però voglio aggiungere anche un'altra cosa e siccome non si è fatto riferimento ha fatto un accenno Focarelli prima io voglio far riferimento anche alla alla Rete di Leoluca Orlando
Non voglio fare polemiche con nessuno parlerà dopo di me Franceschini che ha in qualche modo aderito alla Rete beh io voglio dire che non sono convinto che non so se la Rete
Sta dentro la DC sta fuori della DC Orta i confini della DC io voglio dire che comunque ogni tentativo di fatto come quello della Rete rischia di destabilizzare il sistema è rischia di scardinare anche il sistema politico italiano
Io voglio dire a Leoluca Orlando col quale siamo amici a Franceschini ad altri amici
Che i cattolici democratici devono stare nella loro casa e la loro casa è la Democrazia Cristiana
Cari amici ma la DC non è la DC di Forlani e la DC di Sturzo e la DC di De Gasperi era DG di Moro e la rigidità Canini realizzi divenne Italia Rizzi e la DC di Martinazzoli di Bodrato di Elia digiti Dinoi la nostra democrazia cristiana queste il nostro modo di essere cattolici democratici cioè essere veramente sinistra democristiana
Certo noi siamo qui noi stiamo stiamo qua anche discutendo siamo qua discutendo di un tema che ci interessa che è quello della prospettiva della democrazia cristiana perché noi siamo parte integrante di questo nostro partito
Allora c'è una tentazione movimentista nel nostro Paese il movimentismo oggi è diventato una strategia molto di moda lo ha applicato il Partito socialista qualche mese qualche anno fa
Il PSI uno specialista nel movimentismo perché anche la posizione di governo sfrutta il disagio della società civile contro lo Stato contro il governo contro la maggioranza
E ha sfruttato in un passato anche recente lo strumento referendario per scardinare la maggioranza e ora appunto questo partito solista la ritorce contro di noi dimenticando quello che ha fatto fino all'altro giorno e allora noi cosa dobbiamo fare dobbiamo frenare
La frammentazione perché purtroppo prevale il protagonismo invece la responsabilità purtroppo prevale il velleitarismo demagogico invece dalla maturità democratica e rendiamoci conto che anche il PSI ha cambiato rotta e Martinazzoli lo ha capito molto bene perché altresì oggi fa gioco la frammentazione del sistema
Perché come domattina Tolin quel dibattito a Micromega il Psi non punta più a cambiare il sistema ma più semplicemente a ereditario e allora il dovere dopo morale nostro di sinistra di di amici della sinistra democristiana e quello non di creare altri contenitori la protesta ma quella di dare un contenuto
La DC non è un fatto personale
La sinistra DC con la sua tradizione Sturzo e vuol dire popolarismo Inter classismo pluralismo partito come raccordo tra Stato e società mamme aggiungo ancora Moro Marco
Già Canini e bene solo per la sua storia la sinistra democristiana non può ridursi a episodi personali perché ne va della sua storia allora voglio fare e finisco finisco prevedo che immagino del PD
Tempo superato un appello accorato alla speranza perché stamattina qualcuno mi pare ancora l'affronta riferendo un discorso del compianto amico Benigno Zaccagnini dice
Dobbiamo evitare di essere il consiglio di amministrazione della borghesia ebbene noi cari amici la sinistra DC possiamo riproporre al Paese
La cultura della speranza cultura capace di cogliere e valorizzare tutti i frammenti di speranza
Presenti nel nostro tempo e sono tanti cari amici questi frammenti e sono tanti piccoli gesti quotidiani questa cultura non è legata all'ideologia e peraltro in crisi e poi da vicino le coinvolte
Questa cultura è legata al vissuto e al vivibile
Ma è anche legata temi grandi a temi importanti come la pace come l'ambiente così come li ha citati questa mattina l'amico Giovanni Bianchi e voglio dire a Forlani voglio dire alla maggioranza che la sinistra DC sa essere partito
Sai deve raccordarsi con i problemi della gente voglio però dire quando Forlani ci ha ammonito dice L'Unità
Sì ma non a qualsiasi prezzo io non ho capito non so se ho colto bene dopo dorato frase finale ieri io voglio dire UNITALSI ma non a basso prezzo ma non a prezzi di svendita perché la stagione dei saldi non è ancora cominciata
Cari amici concluso cari amici
Sì se esorto
Cari amici L'Unità si fa su un vero contenuto politico che dia una prospettiva la democrazia cristiana prospettiva che oggi non c'è
E voglio dire anche a lega che purtroppo oggi non c'è che è meglio scegliere fare proposte che essere scelti dagli altri e non abbiamo scelto di scegliere e di fare proposte
Concludo
Volevo solo fare con fare un po'un po'di marketing io voglio dire una cosa Craxi se ammonito dicendo queste una legislatura di basso profilo io l'altra volta non c'ero quindi io però per quel che mi ricordo io mi ricordo Sigonella l'Achille lauro
Mi ricordo il congelamento dei punti della scala mobile io voglio però ricordare visto che dalla maggioranza del partito ci si dice continuamente che noi indeboliamo il governo eccetera
Da gennaio febbraio da quando cioè ci siamo distinti dalla maggioranza noi ucciso lo sai abbiamo approvato la legge sulle autonomie locali che si attendeva da decenni e l'ha fatta relatore l'onorevole zaffiro la sinistra lo cristiana
La legge sull'immigrazione che non è la legge Martelli l'amica Daniela Mazzucconi ha fatto dall'attrito su questo argomento che vuol dire a scavalcare il professor
La riforma del CSM con Gargani
La la legge contro le tossicodipendenze con Casini e con il contributo di tanti autorevoli amici la sinistra democristiana che hanno voluto migliorare quella leggeranno migliorata e ancora la riforma sanitaria con Volponi la difesa del suolo con Angelini
La riforma delle scuole elementare con Mattarella io ci metto anche la legge l'uso sull'informazione anche se noi siamo stati costretti per la fiducia a a votarla e ad abolire i nostri emendamenti beccare amici voglio dire quel poco di politica che si è fatto noto che gli ha detto
Si è fatto per merito della sinistra democristiana e noi siamo orgogliosi di avere fatto fare
Concludo
Basterebbe anche inciso tu lo sai basterebbe contare i deputati presenti in aula quando si va a votare e nelle Commissioni quando si va a lavorare seriamente per fare un lavoro politico legislativo serio come compete a un parlamentare io volevo avere altri due foglietti ma né vi lascio stare ho capito che devo andarmene via
Voglio solo concludo volevo semplicemente dire che dobbiamo affrontare anche i temi i temi dell'economia calamitosi prevalgono interessi economici nota detto Borato sulle spinte ideali sulle esigenze sociali
E il capitalismo italiano vive
In un regime di oligopolio pericoloso per la stessa democrazia italiana è necessario che anche sulla Finanziaria e noi ci impegniamo per evitare che l'interesse debole soccombe appunto per i capitoli che fa comodo a qualcun altro concludo
La società si evolve rapidamente ma non vi è una motivazione culturale adeguata e come tale è difficile pure la guida del cambiamento allora qualcuno Colico Scarlato preferisce la riflessione lo studio e agli aspetti contingente tattici della politica ma in politica cari amici non si può applicare qualcun altro
Lo dico agli amici dell'Ariete preferisce fare movimentismo e aggrega
A costo anche di imbarcare pesanti ambiguità o Fini il dramma di oggi
E che la politica non è più in grado di governare i processi di cambiamento come faceva negli anni sessanta e settanta e allora bisogna cambiare le regole altrimenti la crisi della legislazione del consenso sarà la vera novità degli anni Novanta concludo dicendo che in democrazia non si vince
Non si vince
Si deve conquistare il consenso per governare per rendere efficiente il sistema per rendere funzionanti gli ospedali per rendere operativi i servizi pubblici tende a rendere più vicina la gente alla politica e allora anche la riforma elettorale serve
A rendere la DC protagonista vera del cambiamento usati
Tipo il da farsi
Quello che Franceschini si è precipitato nel
Prudente duri concilianti determinanti
Pronti a rompere subito attenti a ricucire
Da qualche tempo ci siamo mostrati così all'opinione pubblica
Una sinistra DC incerta forse confusa
Non preparata sfruttare le attese dei nostri mondi più vitali
E pure quest'anno per due volte
La sinistra DC ha avuto la capacità di differenziarsi sino in fondo
Da questa gestione del partito della presenza nel governo prima con le dimissioni degli esponenti degli uffici
Poi con le dimissioni dei ministri dopo lunga battaglia sull'informazione
In quei momenti tutti abbiamo avvertito
Che i mondi più vivi del nostro elettorato che gran parte dell'opinione pubblica
Aveva capito e condiviso le ragioni di quei comportamenti e di quelle battaglie
Tutti abbiamo avuto la sensazione che finalmente divenissero chiare per tutti le ragioni di quella diversità della sinistra DC dalla vecchia Democrazia cristiana che tante volte abbiamo rivendicato sinistra riuscire a farci capire
Tutti abbiamo sperato che fosse comprensibile alla gente perché volevamo e dovevamo distinguerci dalla linea di questa maggioranza
Da questa piatta e grigia gestione della sopravvivenza da questa rassegnata attesa del declino
Purtroppo quei momenti non hanno sempre fatto seguito azioni coerenti
Invece dobbiamo continuare certo senza dimenticare che per vincere i congressi servono gli alleati ma dobbiamo continuare a mostrarsi capace di contrapporre a questa specie di nulla che oggi guida la Democrazia Cristiana
Non soltanto proposte sui singoli temi quotidiani ma un disegno di fondo capace di adeguare la presenza la linea dei cattolici democratici in un mondo che è completamente cambiato
Dobbiamo capire se come sinistra DC siamo ancora in condizione di capire i tempi di non restare indietro
C'è stato un grande segnale di novità emerso dopo l'elezione del sei maggio
Un segnale che rimasto pericolosamente ignorato sul quale noi del gruppo di settantasei abbiamo fatto abbiamo cercato di riflettere
Dopo l'elezione del sei maggio è finito uno schema che sembrava immutabile gli enti locali governati o da una giunta di pentapartito o da una giunta di sinistra
La mappa che oggi abbiamo davanti è inedita e per molti versi imprevedibile
Duecentoquarantanove tipi di coalizione governo gli Enti locali
Nei Comuni con più di cinque mila abitanti vi sono no le giunte di pentapartito dico nove giunte di pentapartito duecento sono quelle tra democrazie cristiane Partito Comunista cinquecentonovantasette tra socialisti e comunisti seicentocinquantotto lo tra socialisti e democristiani il governissimo impensate sono centosettantatré tradì CPC e PSI
E l'elenco potrebbe proseguire lunghissimo per mostrare lettere idoneità di queste coalizioni
Un quadro quindi che costituisce un dato di indubbia novità
Ma come sinistra DC
Dobbiamo pur chiederci se si tratta di una novità da accogliere positivamente o da respingere come dato di confusione di disgregazione
Io ritengo che possa essere giudicata come un segnale di autentica ricchezza
Come un'indicazione ai vertici dei partiti
Che le loro rispettive basi sono già più avanti che hanno già decretato con i fatti con le scelte
Che è finita per sempre la stagione degli schieramenti precostituiti che a poco servono le direttive degli organi nazionali per frenare quello che i tempi richiedono
Finito il tempo delle per giudiziali i partiti hanno già cominciato a scegliere liberamente con chi allearsi e in questo quadro non vi saranno più giunte anomale perché saranno finite le comode rendite di posizione
Dovremmo e dovranno essere le forze alle politiche a livello nazionale a cercare allora di raccogliere le indicazioni che sono emersi in questa estate del novanta anzitutto con un ulteriore di questa è stata un'ulteriore dimostrazione
Che diventa sempre ti inattuabile l'idea
Di avvicinare l'Italia modello di democrazia europea basata sul bipolarismo sull'alternanza
L'anomalia italiana sta forse col tempo rilevando più la sua richiesta che i suoi limiti
E in particolare la sinistra di chi dovrà essere attenta respingere ogni ipotesi che porti a rischio di vedere la Democrazia Cristiana nel ruolo di polo moderato conservatore contrapposto a un generico blocco progressista di sinistra
Su queste cose dovremo cominciare a riflettere senza paura di dire che non ci sentiamo di stare tra quelli che sono disposti a rinunciare a tutto o quasi anche a pensare pur di non infastidire gli alleati di governo
Proprio per questo Chianciano avrà senso e significato politico se non si limiterà a concludersi con il consueto appello all'unità della sinistra con il già sentito vogliamoci bene
Ma se saprà affrontare sino in fondo anzitutto il nodo vero dei prossimi mesi il rapporto con il Partito comunista con il nuovo partito della sinistra
Sapremo non farci risucchiare come sinistra DC nella logica tutta Forlani Ana dello stare fermi a guardare aspettare che il processo di cambiamento di quel partito si è compiuto
Sapremo aprire spazi di dialogo serio
Volti a cercare punti veri d'intesa con l'unica forza popolare che resta insieme alla vicina al paese
Sapremo cogliere la grande opportunità che il cambiamento del PC può offrire per liberare finalmente questo quadro politico immobile da quarantacinque anni
O ci chiuderemo invece ancora nel vecchio schema del bipolarismo P. civici con il PSI comodo ago della bilancia e la DC nell'inevitabile ruolo di Paolo conservatore
Avremo la forza di ammettere che sui problemi sui valori da difendere le nostre posizioni sono più vicine a quelle di questo partito comunista pur con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni che a quelle del PSD oggi
Avremo coraggio operato di dire che l'alternativa politica non è possibile ma non è possibile perché noi non facciamo nulla perché sia possibile c'è molta gente nel Paese che ci guarda che vede la sinistra DC quasi come l'ultima speranza l'ultima spiaggia l'ultima ragione per continuare a scegliere la Democrazia Cristiana per aspettare che la DC cambi molti sono quelli che hanno creduto in da Canini e poi hanno sopportato piccoli
Quelli che hanno creduto indennità e che oggi stanno sopportando Forlani ma non può durare a lungo
In fondo in questo disagio la ragione vera del successo di Orlandoni mondi più vitali
Rispetto al quale non dobbiamo chiuderci ma dobbiamo aprirci per cercare di capire certa su basi di chiarezza Lusetti
Perché Caro Leoluca noi abbiamo creduto e crediamo nella primavera attuali di Mattarella di la placca Palermo come segnale di novità e di speranza da esportare sento da esportare nel Paese
Ma il giorno in cui tutti portarsi di fronte alla scelta di seguirti fuori dalla Democrazia cristiana noi sceglieremo di restare con un'amarezza in più è una speranza in meno ma sceglieremo di restare nella sinistra della Democrazia Cristiana
Di restare
Di restare
Per continuare la battaglia perché la DC non diventi soltanto il partito degli interessi soltanto la garanzia della conservazione ma torni ad essere interprete coerente dei valori dei cattolici democratici
Perché noi dobbiamo essere la prova che sogno democratico cristiano non è ancora finito
Pari Angelini e poi
Parola da parte
Cari amici
Il nostro dibattito conferma se ce ne fosse stato bisogno
Che la democrazia cristiana attraversa davvero una fase estremamente difficile e delicata
Assistiamo ad uno sbandamento preoccupante
Noi dobbiamo riconoscerlo siamo in grande difficoltà
Ma la maggioranza interna di questo partito e senza prospettiva
E di questo siamo molto preoccupati
Perché avere una maggioranza sicura certa
Nel suo cammino potrebbe essere rassicurante
Non è questo ciò che abbiamo di fronte
Quale possibile iniziativa allora per noi e per la vicina al suo complesso
L'idea di un altro partito non appartiene alla nostra esperienza bene ha fatto Franceschini a precisare anche il senso della sua adesione alla Rete di Orlando il problema vero di riportare tutto il partito sulla linea giusta
La distinzione reale dentro la DC
E tra chi pensa ad un destino fatale sia nel senso della sopravvivenza che nel senso del declino
E applica la teoria del gommone una navigazione vicino alla costa e tra chi ritiene che in una fase di profondi rivolgimenti ci si debba mettere in gioco perché c'è ancora spazio per un forte ruolo della DC
La subalternità e questa poiché è una parola che ha dato molto fastidio ad alcuni amici del partito è la rinuncia al proprio ruolo per non irritare altri
La nostra l'assegnazione è un'assurdità
Perché paradossalmente i socialisti possono essere oggi molto meno determinanti di quattro anni fa
L'onda lunga si è spezzata
L'alternativa di sinistra appare affondata
Ma la maggioranza non c'è e come in Lombardia e il testo lombardo anticipa in qualche modo il possibile risultato nazionale
E il caso allora di tentare o di rilanciare un patto politico
Le nuove regole del gioco per riformare in profondità la politica sono forse l'unico patto politico possibile
Diversamente saranno le cose ad imporci radicali cambiamenti
Ecco perché era unita dinamica della DC è in questo momento ancora più importante della tenuta della coalizione e in particolare del rapporto con il Partito Socialista
Perché non si è potuto fare l'unità finora
Perché è sunnita della DC ha pesato e pesa la spada di Damocle di Craxi
è la condizione di tenuta dell'unica vera trasversalità che esiste
Qui stanno i motivi della rottura
E tutto questo avviene in un contesto con atteggiamenti e con gesti che allontanano sempre di più la politica dalla gente
In questa crisi della politica emergerà alla fine la crisi della DC proprio quando e qui sta anche la ribellione avremmo dovuto raccogliere nuovi consensi di fronte al fallimento del comunismo al crollo del comunismo alla caduta dei valori è subentrato un clima di ricerca forsennato del potere
Quello che è accaduto questa estate l'esperienza fatta nella formazione della giunta di tutte le giunte anche delle mille cosiddette anomale
Dimostrano che non c'entro i disegni politici non cento nei programmi non centra la gente e la gente non si riconosce più in questo sistema politico ne diffida si allontana
è così che si spiega l'esplosione il successo dei movimenti e delle leghe
I quali ormai rappresentano un fenomeno nazionale
è inutile pensare di richiuderlo in un quadro regionale è un fenomeno che ha una sua valenza nazionale
In questo senso la spiegazione che stamattina l'onorevole Nucci dava che in Lombardia si sarebbe scatenata la lobby dei forti
Mi pare una spiegazione molto ingenua io ho l'impressione che questa esplosione e destinato ad allargarsi anche in Regione insospettabili
Da tempo abbiamo sostenuto la necessità di introdurre una riforma elettorale
Per recuperare il consenso della gente per rafforzare la democrazia parlamentare per dare efficienza alle istituzioni
Le nuove regole non risolvono tutti i problemi politici ma certo aiuto non risolverli anche questa è un'impostazione che mi pare
Poi essere
Accettata da ognuno di noi c'è chi tende a calcare la mano più in una direzione piuttosto che nell'altra certo quando i premi sono politici vanno risolti politicamente ma non possiamo fare come partiti la fine del sindacato perché il fenomeno delle leghe è uguale al fenomeno dei Cobas e senza le regole è inevitabile che i partiti i partiti tradizionali finiranno per fare una brutta fine
è questo il vero crocevia che abbiamo di fronte che hanno finalmente di fronte tutti
Un crocevia non lontano ma già ben individuato grazie dobbiamo riconoscerlo alla raccolta delle firme referendarie che l'unico vero fatto che ci impone di misurarci
Ogni forza politica obbligata a far finalmente i conti con questo problema tale percorso intersecare sorti dentro la DC
Nella maggioranza la stessa durata della legislatura
Dentro la DC
Perché parliamoci chiaro
Non è per i segnali di fumo che arrivano ma è perché se c'è un evento esterno che può fare uscire dall'immobilismo quanti hanno ritenuto che basti un intesa di potere per garantirsi una prospettiva queste la preoccupazione che sta alla base di qualche positivo segnale di fumo
E poi nella maggioranza è un argomento sul quale occorre ricercare una convergenza seria con i socialisti ma non un semplice éscamotage
Perché questi quesiti referendari obbligano a dare una risposta che sia coerente con gli stessi non può essere un fatto puramente strumentale
E sul quale i socialisti saranno di avere un potere di ricatto sempre più ridotto il loro crescente nervosismo ci spiega così
In questa fase le rendite di posizione sono finite ciò vale per la DC ma ciò vale anche per il partito socialista
La durata della legislatura coincide con la durata di questo governo
E noi vogliamo e non è un artificio è una constatazione che questo governo duri e vari la riforma elettorale
Se altri preferiscono le elezioni debbono uscire allo scoperto
A quel punto si vedrà se nel Parlamento c'è la forza per modificare comunque le regole del gioco e su questa ipotesi io avanzo molte perplessità o se si vuole fare una verifica dei rapporti di forza prima di modificare le regole
Ma è essenziale che questo passaggio quale che sia veda la Democrazia Cristiana unità
Se sarà divisa
Vuol dire che subiremo le elezioni anticipate
E che queste verranno utilizzate per un regolamento di conti anche all'interno della Democrazia Cristiana
Come non rendersi conto che questa è la posta in gioco che alcuni amici minacciano il congresso in questa logica e con questo intento
Se saremo uniti
Soprattutto di fronte alla indisponibilità del PSI
O non si andrà alle elezioni scenario poco probabile
Vista l'inesistenza risponde che abbiano in questa fase autorevolezza l'iniziativa in Parlamento o ci si andrà senza una maggioranza parlamentare definita Forti però del fatto che le responsabilità sull'immobilismo in materia di riforme elettorali non dipendano da noi qui sta il senso della proposta che ha rilanciato l'amico Elia
Ma per quale motivo noi dovremmo rinunciare ad assumere una iniziativa nostra che ha un forte riscontro anche dentro l'opinione pubblica
Ecco questi sono gli scenari probabili gli sbocchi credo dipendono ancora in larga misura da noi e può essere che la difficoltà del passaggio che si annuncia ben superiore a quello del ottantasette
Rimetta insieme nella DC tutti quelli che hanno davvero a cuore le sorti del nostro partito e l'appello di Elia agli uomini di buona volontà che cos'è se non questo
Se non la speranza e come è avvenuto nell'ottantasette le persone più responsabili capiscono le difficoltà drammatiche che stiamo attraversando come partito
E che a nessuno è consentito di rompere questo strumento che è stato fondamentale la soppressione politica dei cattolici democratici
Teniamo dunque aperto il dialogo
Senza provocazioni e senza rinunce il segnale di Sirmione sono importanti ma non possono farci ubriacare perché vanno legati a dei fatti politici concreti
Auspichiamo dunque che la DC metà appunto la sua proposta ci è stato detto che nell'ultima riunione della Commissione
Qualche passo in avanti sarebbe stato fatto almeno come dichiarazione di principio
Si dice che se ne parlerà nel prossimo Consiglio nazionale
Qui lo scetticismo si mescola con la speranza
Le difficoltà sia crescono nella constatazione tra l'altro che lo strumento partito e sempre più inadeguato
Per cui dobbiamo affrontare di fatto una crisi della rappresentanza e la crisi dello strumento partito che ha toccato in questo momento posto il punto più basso
Assemblea organizzativa
Appare abbastanza inutile non ci crede neppure china indetta basterebbe credo a questo punto far discutere dentro la DC con grande apertura e senza pregiudiziali meglio prepararsi per lei notabili scadenza nella prossima primavera
Pomicino Prandini ci hanno ammonito non arroccarci e ci hanno confermato che la maggioranza è ben salda
Hanno usato la scadenza congressuale come una minaccia ma noi non ci siamo arroccati
E il Congresso se si vuol fare si può fare certamente non saremo noi a chiederne il rinvio
Ma è il concetto della maggioranza autosufficiente ieri regala smentito ma in una maniera tale che sembrava invece confermarlo frutto dell'ambiguo concluso dall'ultimo congresso che proprio uno dei motivi della distinzione
Noi riteniamo comunque che anche una maggioranza autosufficiente dovrà comunque confrontarsi con questo passaggio politico e questa è la nostra forza e in fondo è la speranza per tutta la DC
Non possiamo pretendere di avere ragione ma se avessimo ragione non fossimo ascoltati una linea sbagliata porterebbe la bici alla consunzione queste la ragione della nostra ostinazione
La relazione di Riga
Il suo forte discorso
Pieno di un pensiero critico
Permette anche a chi ha poco tempo come me qui e non ha tempo di fare un discorso organico di dare un contributo io spero costruttivo le mie saranno soltanto brevi osservazioni chiarimenti e qualche sottolineatura su un problema che io trovo trascurato come quell'ambiente che non problema settoriale ma un tema centrale della vicenda politica di consenso con la gente
Sono d'accordo naturalmente quando Elia richiama i grandi avvenimenti storici le svolte epocali che abbiamo tutti vissuto con grande intensità
La caduta verticale delle certezze ideologiche come interverrà azioni organica della realtà storica
E questo ha detto giustamente deve indurci a guardare cono ottimismo al futuro perché è finita l'epoca di un futuro apocalittico di una paura della catastrofe nucleare però ecco ragioniamo
Questa pace lo diceva stamani sulla Repubblica
Ottone
è una pace universale che anch'essa dei rischi ecco e che sarebbe sbagliato prendere come con grande tanta tranquillità comun approdano come un punto di partenza di una politica internazionale
Esempio i problemi dell'Ira che io non voglio naturalmente se non confermare la gravità la situazione la pole violazioni diritto internazionale da parte dell'Italia però tutte queste cose ecco li dobbiamo dire ricordando la storia che dobbiamo avere memoria
E ricordare che l'Ira che l'abbiamo prodotto noi ci dentali noi italiani Armando lodando gli ambizioni chiedendogli dei morti per una causa nostra
L'abbiamo prodotto noi definendo col colonialismo dei limiti che non sono compatibili con uno Stato fondato sul commercio del petrolio ecco che ha soltanto un porto quello di Bassora
Che il giorno viene ripulito e la sera di nuovo sì in terra
Ecco allora io credo che dobbiamo noi come Sinistra democratica cristiana da cui dipende molto del futuro nostro partito del futuro del nostro Paese
Vivere questa esperienza con ottimismo ma anche con spirito critico per evitare che la pace questa pace universale si trasformi una pace le morbide forti in cui si annullano le voci dei popoli e dei poveri
Secondo notazione
Io ho sentito qui molti giudizi
Rispetto al partito socialista e al Partito comunista e non voglio lautamente sono anch'io d'accordo e grande speranza che il Partito comunista
Faccia un tragitto che ci permetta non solo un dialogo non sono d'accordo sui problemi ma anche politica di lungo periodo ma tutto questo è da dimostrare ha bisogno della verifica della storia
Ecco io ricordo però ai nostri amici che Sela ripida storico libri liquidazione storica del socialismo reale non si accompagna al trionfo del capitalismo con la logica del mercato il trionfo dell'economia
E perché in Europa
In Europa non negli Stati Uniti tanto meno in Giappone che qualche cattivo maestro insiste a presentarsi come un modello di vita
I partiti popolari il partito di ispirazione cristiana e il Partito socialdemocratico che ingeneroso confondere col socialismo reale hanno assicurato non soltanto una società ma anche istituzioni di solidarietà di giustizia sociale certa oggi discontinue contraddittorie
Private della loro forza indebolite ma che rappresentano il meglio di quanto la Società dei mezzi moderna prodotte all'anno Ostra eredità culturale
Sì si vuole appunto prendere una posizione critica rispetto alle forme più dure dell'economicismo e del capitalismo e allora se questo è vero io credo che sarà difficile non ammettere che anche nel nostro Paese
Noi e il Partito socialista almeno nel medio periodo
Continuiamo a essere i polli attraverso cui passa la difesa di questa società che grandi lunghe tanto tempo e molte generazioni hanno prodotto che rappresenta il meglio di quello che la storia ha prodotto in Europa
Certamente sempre schematicamente Elia messo in risalto tutte
Le debolezze della situazione politica ha richiamato il fatto che le formazioni politiche erano il partito democratico rischia di socialisti nono possono essere messi in discussione i Dallas non essere messo in discussione dalla svolta epocale dalla crisi del comunismo e certamente io non voglio ripetere cose che ho sentito dire che oggi è in gioco certamente l'unità del partito
La rappresentanza storica dei cattolici democratici del nostro Paese l'identità storica e voglio anch'io convenire con chi ha detto che questo gruppo dirigente questa segreteria nazionale non stimola il per il partito a pensare e far politica
Però anch'io
Vorrei introdurre una nota di autocritica che mi sembra opportuna
Perché non è pensabile e non è vero che la decadenza e la crisi la ridicola del partito nasce soltanto con la segreteria di Forlani è anche il prodotto delle nostre omissioni e dalla nostra debolezza
E anche sui problemi che noi abbiamo risollevato come temi importanti di rilancio rapito politica prendiamo dovremo all'informazione perché non dire che abbiamo le nostre colpe se si è se siamo stati costretti a difendere nei limiti in cui l'abbiamo difeso la legge sulla emissione a proporre delle modifiche era perché negli anni passati tutti noi e non voglio far polemica l'abbiamo in qualche di compromesso
E allora io per arrivare al punto che mi preme sui quali dare un contributo ecco alle dibattito vorrei naturaliter richiamare il tema di Elia delle riforme istituzionali concordare con lui che questa è solo una questione centrale
Perché solo attrezzando di fronte a riforme e mutamenti la società le nostre istituzioni lo Stato nel senso che Ruffini ci han segnato dando più voce rendendo visibile il soggetto e il cittadino dandogli la possibilità di condizionare i poteri pubblici
Allora io credo che questa cosa su cui concordo
Necessiti per lo meno due chiarimenti
Il primo è questo cerchiamo di essere concreti irrompe cari astrattezza di non porre un problema così
Ampio elevato faccio finisco brevissimamente
Però non occupandosi delle controriforme che sono in atto Gitti le indicava
Ecco quando la politica finanziari delle visioni perni dico una Noemi e recentissimamente la legge la mettiamo dalle diamo al consumo del metano
E sarebbe più giusto prendere i parametri consumo delle mele che sarebbe più obiettivo perché è certamente un parametro che lei Mele ecco perché il parametro del metano andare teneri dal Sud per esempio
Dal punto di vista due volte perché il Sud e non al metano e perché suda condizioni Netero logiche diverse quindi negare questo fattore atto la finanza regredire regionali vuol dire fare una politica senza come dire base
Secondo quando Cirino Pomicino impone alle aziende municipalizzate di mettere risorse finanziarie vuoti e senza interessi nella miseria della Banca d'Italia queste vuol dire privare
Gli enti locali di una struttura fondamentale come quella delle aziende che devono essere trattate come aziende e quando Cirino Pomicino ancora propone come sta proponendo con l'assenso di molti altri ministri anche socialisti
La riforma della conferenza dei servizi moda permettere che là dove gli enti locali e le Regioni non son d'accordo lui nel Consiglio dei ministri fa passare qualunque progetto nel Paese
Questo cos'è uno se non uno svuotamento totale della autonomia dei comuni era diciamo e io vorrei brevemente andare verso il concetto che mi preme questa difesa contro la controriforma è la base per rendere credibile una politica di rilancio delle istituzioni di difesa dell'autonomia
Secondo ma se non vogliamo
Proporre alla gente un modello diciamo astratto intellettuali istigò
Dobbiamo capire che le riforme istituzionali non sono sganciate dai mutamenti profondi dell'economia del Paese
E allora ecco io una paura e il richiamo all'ambiente
è chiaro che il presidenzialismo di Craxi si fonda sulle interpretazioni di quelli di quanto è già avvenuto nella nostra società
Delle forti concentrazioni che impongono alla fine attraverso lo svuotamento di tutte le colonie e delle regioni impongono questo come risultato finale
E allora per arrivare al punto che mi preme io credo che una riforma istituzionale per essere credibile alle una base materiale che la renderà proponibile deve impegnarci a una riforma dell'economia quella che a me sembra che è un concetto processo di trasformazione è un concetto vetero industrialista parliamo di conversione ecologica c'è bisogno dall'agricoltura ai trasporti alla produzione all'Energia di forti trasformazioni
E di una rilettura di queste strutture produttive che valorizzino i circuiti commerciali produttivi di produzione rigiro car senza di cui è astratto informale dire che si Marché per rendere il cittadino
Capace di esprimere col suo voto condizionamento dell'azione di governo
E allora Ponente
Io invito tutti quelli ecco che hanno voglia di impegnarsi nel partito e né a sinistra su questi temi non si tratta di un tema settoriale una competenza di specialisti si piatta del tema centrale perché vorrei dire una cosa non mischiamo
Vivendo un modello quello del consumismo attuale che è incompatibile con la qualità della vita della nostra gente del rispetto dell'aria dell'acqua a terra ma è anche in esportabile
Che si può difendere al massimo con la forza come si sta di fronte
Difendendo nell'ira che perché non è pensabile che se noi diamo a tutti i cinesi a tutto il mondo una racchia e un frigorifero la terra va nella cause più assoluto
Ecco perché va a finire male è un modello chiudo
Che deve essere riconvertito
Riguardato perché la stessa qualità della vita che noi oggi forniamo con questo modello costoso può essere raggiunta e deve essere raggiunta attraverso innovazione tecnologica attraverso processi di minore impatto ambientale conclusione
Amici la sinistra tagliando molte cose
Io ho la forte preoccupazione che molti dei nostri discorsi è stato detto anche stamani
Non sono capiti fino in fondo dalla gente
Non bisogna riparlare alla gente parlare dell'ambiente non è un gol solo argomento ma parlano in concreto facendo le proposte di conversione ambientale vuol dire farci capire queste la Rete che mi interessa una vita fatta di problemi che mette le basi per cui la riforma istituzionale che ha bisogno dell'apporto di consenso della gente
Perché c'è un po'di turnover inaugurato avvenuto richiesti io comunico con lo ripetono gli altri che domande distante ma insomma possibile prevederla stasera esattamente sono al sette ottobre quarantacinque domani
Sette otto ore otto e quarantacinque la chiesa di Sant'Antonio Piva sinistra via Sant'Agnese sovente utilizzino
La parola Guzzetti poi c'è Giovanni Moro e
Biscardi cari amici siccome io mi riconosco nella relazione dell'amico leopoldo Elia
Che a rileggerla come ho riletta e molto più bella anche che a sentirla qui in aula per i problemi di carattere politico generale io mi rifaccio a questa relazione
E anche ad alcuni interventi che abbiamo ascoltato questa mattina significativamente senza far torto
A tutti gli amici che sono intervenuti dicevo significativamente agli interventi dell'amico De Mita ed è l'amico Guido Bodrato
Quindi della disaffezione dei cittadini della crisi della Società della crisi dell'istituzione della decadenza dello stato di uno Stato senza sicurezza con tanta criminalità al Sud e tanta criminalità al nord perché in realtà sud abbiamo il volto violento della criminalità organizzata ma al nord abbiamo la criminalità delle finanziarie delle immobiliari che si infiltra
Nel tessuto più avanzato di questa nostra Società dicevo di queste cose del cambiare le regole io non spenderò parole perché quanto è stato detto mi trova totalmente consenziente
Voglio fare riferimento ad un'affermazione che c'è nella relazione dall'amico Elia
Sulla quale fare qualche considerazione anche per un interesse qualche esperienza più vicina a queste considerazioni dell'amico Elia
Ha detto l'amico Dalia che noi stiamo in questo momento
Cercando sulla scorta di valori che sono ancora validi nella costituzione ad esempio lo Stato di diritto
Lo Stato che si fonda su contropoteri voluti dai democratici cristiani come Moro Dossetti Mortati alla costituzione stiamo cercando di realizzare lo stato della solidarietà che nasce dalla crisi dello stato della previdenza o anche provvidenza o anche possiamo dire di uno Stato che inenarrabile misura
Verificato tanto assistenzialismo e verifica ancora tanto sperpero
Dice Elia che questo stato della solidarietà si può realizzare lancia un impegno per la sinistra scendiamo piena valorizzazione alle autonomie ai corpi intermedi
Acqua lo stato delle Autonomie che una meta ancora lontana io condivido con questo giudizio
Ma che è stata una grande intuizione costituzionale democratico cristiana in opposizione al confuso centralismo comunista ai socialista
Dice Elia
Questo un ruolo che i corpi intermedi le autonomie locali
Devono svolgere e significativamente a proposito di solidarietà i quattro quinti della spesa sociale passano proprio dalle regioni dell'autonomia locale dice
Debbono fondarsi appunto sulla solidarietà e sull'autonomia aggiungo io autonomia e responsabilità
Credo che questa affermazione
Di Elia è un'affermazione molto importante in un momento nel quale tutti hanno scoperto che la crisi dello Stato e legato alla crisi delle istituzioni nazionali il Parlamento il Governo il modo di fare leggi la rappresentatività
Dei partiti il ruolo dei partiti partiti che occupano spazi che non sono loro che occupano il potere invadono l'economia e tutti riscoprono
L'importanza di un'iniziativa che ripensi l'esperienza regionale
Di questi vent'anni tutti molto sbrigativamente liquidano questa esperienza dicendo che è tutto sbagliato invece così non è e ci sono molte responsabilità molti errori che abbiamo commesso ma c'è anche da dire che cosa
A partire dalla democrazia dalla sinistra democristiana abbiamo fatto in questi vent'anni
Nella valutare inseguire questa esperienza giudicarla sollecitare una diverso modo di realizzare questa esperienza dicevo
Tutti riscoprono l'importanza di ripensare un regionalismo forte un regionalismo che aiuti a uscire le istituzioni dall'attuale crisi
Io credo che in questa affermazione ci sono molte fughe in avanti e dico subito che ci sono alcune esperienze proprio di questi mesi dopo l'approvazione della legge centoquarantadue ch'io voglio portare a questo incontro per verificare come è oggi in realtà la crisi delle autonomie locali
Questa difficoltà a dare autonomia e responsabilità
Che certa imputabile alla legislazione che facciamo a Roma era imputabile al fatto è stato ricordato io uno dei primi interventi in Senato è stato per contestare
L'istituzione del ministro delle aree urbane che non era altro che un ministro che essi si arriva a fare il sistema delle Autonomie locali e le Regioni
Togliendo il ruolo proprio delle regioni che ruolo di programmazione sulle grandi aree e di un rapporto fra il sistema dell'autonomia locale potere centrale
Nessuno di questo ha parlato allora oggi scopriamo che quello è stato un errore ma il ministro delle aree urbane continuerà tranquillamente a operare a intervenire direttamente e scavalcando le regioni nell'attività degli enti locali ma vorrei portare di una piccola esperienza
Per dire lui che anche quando abbiamo degli strumenti importanti io non voglio far drizzare la centoquarantadue che aiutano ad avviare un processo di responsabilità
Elia ieri ci ha parlato di trasparenza
Farà politici eletti e pulsionale i dello Stato delle regioni degli enti locali
Elia che ha parlato di un rapporto diverso fra cittadini e pubblica amministrazione
Elia ci ha parlato di una maggiore necessità di assunzione di responsabilità degli amministratori
Io sto girando molto a parlare dalla centoquarantadue
Quando toccò tre punti bisogna fermarsi alcuni minuti per il brusio in sala perché la reazione degli amministratori
è una reazione cioè non di avversità certo di grande perplessità e quando parlo delle competenze del Consiglio ed è la Giunta comunale
Quando parlo della rappresentanza Derrick consigli comunali nei Consorzi negli strumenti operativi quando parlo delle funzioni dei funzionari che la legge centoquarantadue introduce presidente e via andando amico Elia proprio nella direzione delle cose tue scrittore fino c'è il brusio
Perché la gente giudica avere dato Poteri fondamentali
Gli atti fondamentali di indirizzo e di scelte ai consigli comunali
Erano attività esecutiva le giunte giudica questo a vere tolto potere ai consiglieri comunali qualcuno addirittura aver mortificato lei minoranze e invece abbiamo esaltato la funzione politica dei consigli comunali che non sono la sede di ratifica delle delibere adottate dalle giunte
Non è la sede dei compromessi LA pasticci fra le minoranze anche democristiane
Che salgono dalle scale Congiu la passata De Rosa per fare opposizione nei grandi comune come a Palazzo Marino dalle scale di servizio vanno andavano almeno a mettersi d'accordo con la maggioranza
C'è il brusio perché si dice avere attribuito al sindaco o un suo delegato la rappresentanza esclusiva in enti strumentali come i consorzi che non dovrebbero far politica
Per
Ma come non siamo più rappresentative ai consorzi e a Cesena purtroppo un amico della sinistra democristiana ho detto
Ma in quel consorzio Tucci andavi per mettersi d'accordo sugli appalti perché altro non fa il consorzio o andai per far politica che nei consorzi non si fa
E infine la funzione dei funzionari e dei politici eletti quando si dice che non saremo più nelle Commissioni d'appalto nelle commissioni d'esame che le concessioni edilizie ma saranno esser date dei funzionari posto che è un atto neutro rispetto agli atti compiuti dal consiglio comunale dalla Giunta
La gente si sgomenta
Parlo dei politici eletti perché dopo avere continuamente declamato la distinzione di responsabilità
Fra i politici eletti e funzionari quando questo la vogliamo realizzare nel concreto dando questi strumenti
Avviando in queste esperienze e delle Autonomie locali
Una verifica della validità di queste scelte allora ci sottraiamo alla implicazione delle scelte stesse e ci lamentiamo che questa è una legge che toglie poter no toglie il potere sugli appalti sulle concessioni edilizie discrezionali su tutta quell'attività che ha detto leopoldo Elia fa venir meno la trasparenza all'interno delle istituzioni seconda e ultima considerazione
Si parla a voglio fare un accenno che da tempo avevo qui nel gozzo io non sono d'accordo con quelli che dopo il voto dell'otto maggio
Danno un giudizio molto sbrigativo di che cosa è successo negli enti locali
Sono d'accordo che è successo di tutto che il partito non ha guidato assolutamente non ha compiuto nessuna
Iniziativa almeno di indirizzo garantendo peraltro l'autonomia di queste di queste scelte
Però non sono d'accordo che si dica che ad esempio dove la Democrazia Cristiana ha realizzato delle maggioranze con il Partito comunista questo sia solo il frutto di un'intesa di potere di un'intesa spartitoria
Il giudizio deve essere il giudizio deve esser riferito alle situazioni specifiche
Forse questo giudizio è esatto
Nelle decine di comuni Lazio dove si sono realizzate queste strane giunte fra Democrazia Cristiana
E Partito Comunista con implicazioni di carattere spartitorio ma lì la sinistra non è alla guida di quei comuni di quell'amministrazione provinciale
Non è esatto ad esempio in alcuni comuni della mia provincia o quello che ci ha fatto in provincia di Pavia dove il confronto è stato un confronto sui programmi sui contenuti sulle prospettive di quelle amministrazioni
Che dopo alcuni anni di esperienza stanno dando risultati positivi ma dicevo si dice diamo l'autonomia impositiva agli enti locali Enrico De Mita ha già espresso le sue perplessità
Io non sono d'accordo con lui soltanto crescendo in un momento di centralismo della finanza questa è una battaglia perdente di fatto una battaglia che deve essere abbandona
Credo che è un errore lo dico i consiglieri regionali e non abbiamo dato un parere negativo al Senato almeno come cioè fare costituzionali questa strana autonomia impositiva che dalle regioni Angelini poi ha fatto un altro tipo di critica l'autonomia in politica di aumentare il metano certe tariffe il bollo delle auto
Io credo che ha tanti accanto ai tanti guai che avremo nelle prossime settimane poi è chiaro che deriveranno le regioni ne avremo anche il guardiano autonomia impositiva
Che non ha
Qualificandosi come un'addizionale sull'imposta erariale
Finisce a colpire determinati i consumi e a provocare delle dura reazione perché quando si aumenta
O si mettere una imposta sul consumo di metano sia nel settore industriale che nel settore del consumo privato nel consumo familiare noi avremo una fortissima reazione rispetto a questa che peraltro una scelta obbligata delle regioni
Arrivate in una condizione di difficoltà vengo la Finanziaria deciso tu ne hai parlato questa mattina
Io voglio qui dire alcune cose che mi auguro da questo convegno possono essere anche recepite nella azione delle prossime settimane intanto io concordo con leopoldo Elia anche su questo punto
Di una finanziaria che forse molto sbrigativamente anche non abbiamo definito da difendere
Nei suoi obiettivi è una finanziaria dei condoni ingiusti che premia il contribuente infedele che fa il condono
E arrabbiai contribuente onesto che le tasse le ha sempre pagate è una finanziaria che fa operazioni di bilancio lei di cosmesi che non intacca i meccanismi di spesa è una finanziaria che allarga le assunzioni
Nel settore pubblico mentre abbiamo centinaia di migliaia di persone in mobilità non si sente nella Finanziaria non di farla grida manzoniane ma di bloccare queste assunzioni e di utilizzare la mobilità peraltro pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale allora
In questa finanziaria mentre si parla di autonomia impositiva
Si dà un colpo inutile stupido e irresponsabile al sistema delle Autonomie locali
Con una decisione che nella Finanziaria c'è che il ministro del Tesoro sta portando avanti con grande determinazione credo più per per vitaccia che non per una valutazione ponderata di quello che succede nei confronti della possibilità degli investimenti degli enti locali
Gli enti locali hanno un unico canale di finanziamento anzi ne avevano due la Cassa depositi e prestiti di istituti di previdenza e il sistema bancario ordinario
Si è bloccato l'accesso al sistema bancario ordinario benissimo perché credito a tassi normali ulteriore indebitamento degli enti locali ma che cos'è
Questa manovra e che ha in mente cambia il Governo riferito agli enti locali
Si è bloccata nel mille e novecento novanta di fatto a quattro mila e cinquecento miliardi nel mille novecentonovantanove l'accesso alla cassa depositi e prestiti era di dodici mila miliardi
C'è una contrazione per il mille novecento e novanta del sessantatré per cento prego descritte sia revocato sfido
Chiunque a scoprire che in un altro settore o per altre specie si sia stato un taglio così pesante ma questa si ripete nel novantuno dove si taglia ancora per il sessantatré per cento questi investimenti
Di fatto condannando gli enti locali alla totale paralisi a grossi guai per investimenti importanti di carattere sociale eccetera ma poiché manovra è questa
In realtà i dodici mila miliardi non sono dodici mila miliardi che la Cassa depositi e prestiti spende per gli enti locali
Abbiamo verificato con la Cassa depositi e presti con alcuni amici mercoledì
Che l'ha speso della Cassa depositi e presti e due mila miliardi
Nel trenta fra l'attribuzione del muto la stipula del mutuo al pagamento allora il ministro del Tesoro in questa operazione fa una sola lei l'unica operazione
Quella come dicevo prima di cosmesi
Dobbiamo tagliare cinquantacinque mila miliardi
Per far vedere che conteniamo la spesa pubblica sulla Cassa depositi e presti non si contrae contiene nessuna spesa pubblica ma sia mette nella colonna dei tagli sette mila e cinquecento miliardi che impediscono agli enti locali di fare la loro attività
I loro investimenti quelli che possiamo anche indicare prioritariamente sfasciando sostanzialmente tutto il sistema degli investimenti delle autonomie locali
Credo che è un problema come questo anche in un convegno della sinistra così importante non può essere messo da parte come una cosa molto banale io credo mi auguro che da questo convegno possa venire anche qualche indicazione
Siete i nostri comportamenti alla Parlamento per quanto riguarda la legge finanziaria perché anche da qui possiamo qualificare seriamente e dare un contributo importante nella nostra azione parlamentare una considerazione su Gancia io credo fin qui almeno di dare un giudizio positivo del convegno
Un giudizio positivo
Per la relazione dire o polveri ho detto più volte ma anche credo per dire per i tanti amici dalla periferia son venuti a Chianciano per il modo serio con il quale fin qui e non poteva essere diversamente il confronto c'è stato al nostro interno
Credo che sia molto importante
Ancora stamattina rispetto ad una stampa che qui più per vedere i falchi e le colombe
Quelli che vogliono fare gli accordi non si sa chi con chi all'interno dalla Democrazia cristiana e quelli che vogliono invece irrigidire le posizioni dalla Democrazia cristiana
Credo che questa mattina in alcuni interventi abbia molto chiara l'indicazione io la condivido c'è tutta la sinistra che tratta all'interno del partito che fa una proposta per tutto il partito non c'è qualcuno che parla con qualcuno
Della maggioranza che peraltro dei discorsi molto diverso e molto variegati
Credo che dobbiamo allora da questo convegno trarre anche un impegno di continuità tarare un impegno di continuità nel nostro lavoro nel partito nelle istituzioni e nel Parlamento dove operiamo
Parola Giovanni Moro
Vi ringrazio molto
Di questo saluto così affettuoso che le assicuro ricambio con lo stesso aspetto dello stesso SIMP
Io sono molto grato e gli organizzatori di questo convegno ho scritto l'intervento se il presidente non
Aram bacchettate troppe verità
Sono grato per l'invito che mi hanno rivolto a prendere la parola oggi benché sapessero bene
è il mio punto di vista non è interno né a questa componente della democrazia cristiana né al partito i maggioranza relativa né al sistema dei partiti nel suo complesso è un punto di vista invece legato a un soggetto politico
Il Movimento federativo democratico che programmaticamente post ideologico e che sta conducendo da più di dieci anni una ricerca teorica ed empirica
Sui fondamenti le strategie e le forme della ripresa di ultimato della cultura progressista nel Paese
Di qui la nostra scelta di non fare un partito e di non accedere agli istituti della democrazia rappresentativa
Ma di lavorare alle radici dell'erba della democrazia nell'area della democrazia diretta intesa in senso non assemblearista si intende
Scommettendo sul tema dei diritti dei cittadini come chiave per dare vita a uno sviluppo inedito del sistema democratico
Da questo punto di vista confesso anche mio imbarazzo
A intervenire in una discussione che se non nelle intenzioni degli organizzatori certamente ne nei resoconti e nei commenti degli osservatori appare molto orientata a scadenze interne al nostro partito
E comunque ad appuntamenti ravvicinati nel tempo
Tutto questo naturalmente è perfettamente legittimo ma secondo me rischia di mettere sullo sfondo un problema che è invece dominante e che io chiamerei il problema della crisi del sistema democratico
So bene che dalla vostra parte politica e anche oggi nel corso degli interventi giungono inviti legittimi
A non generalizzare a distinguere tra partiti e partitini a scomporre gli stessi partiti in gruppi che sono profondamente diversi tra loro
Si avverte giustamente del rischio di fare di ogni erba un fascio o di trovarsi nella notte di cui parla il vecchio Hegel in cui tutte le vacche sono nere
Ecco io credo di poter dire dal mio osservatorio che ha il pregio oltre che il difetto della distanza della lontananza che siamo ormai in una situazione veramente notturna
In cui per il cittadino comune sono diventati indistinguibili non solo le sfumature ma gli stessi colori dei soggetti che si muovono
Che poi si tratti di vacche o meno di altre cose lascio a voi naturalmente di decidere
Ma la crisi dello Stato è di fronte a tutti noi credo è una crisi di efficienza cioè di capacità di decidere di efficacia cioè di capacità di attuare le decisioni di legittimità cioè di effettivo potere di governare il Paese secondo criteri di giustizia di diritto di razionalità di ordine democratico
Non sono solo le leghe a mettere in discussione l'unità politica del Paese
O la mafia ad abolire la sovranità dello Stato in un'area rilevante dell'Italia e tutta la società che è diventata improvvisamente e inaspettatamente almeno veri disattenti più libera più consapevole delle proprie prerogative
E soprattutto più autonoma dalle centrali ufficiali che siano politica istituzionali o comunicative
La modernizzazione del Paese ha prodotto un enorme incremento della soggettività degli individui e a insieme depotenziato gli istituti della democrazia rappresentativa
Si sono moltiplicati i poteri esterni al sistema istituzionale non solo il potere dei gruppi economici ma anche il potere autonomo dei cittadini quello che noi chiamiamo il Sesto potere
E di quest'ultimo devo dire che anche nelle sue parti migliori e nella nostra esperienza si Espresso molto spesso nonostante e anche contro il sistema dei partiti
La crisi dello Stato e dunque anche una crisi dei partiti io non sono un fanatico delle analisi sulla partitocrazia
E anzi qualche volta penso che sia un problema oggi i partiti hanno è quello di sperimentare complessivamente un deficit di potere
O meglio di avere da un lato molto potere con scarsa effettualità quasi un potere inflazionato e dall'altro di esercitare una specie di potere parassitario negativo un potere di blocco non propulsivo rispetto al sistema sociale
La partitocrazia quindi c'è ma non come una presenza onnipotente demoniaca bensì come ciò che assomiglia sempre di più o rischia di assomigliare sempre di più a un ingombro per lo sviluppo del Paese
Dire che questo non è giusto e che non dovrebbe essere così non aiuta nemmeno un poco è ovvio a risolvere il problema
E il problema detto brutalmente è quello di un ritiro
Possibile del consenso popolare nei confronti degli istituti della democrazia rappresentativa è quello di che di recente con un'espressione particolarmente efficace
Il nostro presidente Giancarlo quaranta definito come il rischio di un ottantanove occidentale contro i partiti o di un ottantanove occidentale contro il sistema dei partiti Stato
O è quello dell'emergere di cui ha parlato nei giorni scorsi Andrea Manzella di un movimento per la modernizzazione contro la casa comune partitocratica
Sono convinto che servano a poco per recuperare un primato dei partiti che comunque non è più e io credo non sarà più mai più un monopolio
Fughe dalla realtà e dalla politica come quelle che si rifugiano nell'idea di un colpo di Stato strisciante o di un regime che sarebbe in atto nel Paese
O come quelle che sostituiscono l'etica alla politica in modo del tutto astratto Intrieri dividendo il mondo in buoni e cattivi
O come quelle che danno la colpa di tutto ai cittadini egoisti e consumistica e affermano che bisogna difendere il terzo di esclusi ed emarginati dal principio democratico di maggioranza
Capisco che siano posizioni che danno conforto in momenti difficili ma penso che con l'apocalittica con il moralismo e con il pauperismo non andremo avanti di un passo
Penso francamente che la situazione sia più grave e che non permetta delle fughe dalla realtà
E penso anche che il grande merito di Aldo Moro in questo ancora insuperato fu quello di percepire i termini radicali di questa crisi delle forme statuali e il suo carattere epocale
Questa citazione di Aldo Moro non è retorica né di circostanza nemmeno in questi giorni caratterizzati da venti e da notizie sicuramente dolorosi ma soprattutto sconcertanti e preoccupanti
Io ritengo devo dire ogni tanto il discorso di Aldo Moro al vostro consiglio nazionale all'indomani delle elezioni del mille novecentosettantacinque
è quello in cui si parla per la prima volta della terza fase della politica italiana ed esso contiene in sintesi molte indicazioni che credo che siano per tutti noi e oggi preziose
In esso si dice che il noto che anima la vita sociale ad opera di soggetti che sono portatori di una domanda di diritto è un processo di liberazione
Che avviene al di fuori del modo di essere dei partiti
Che è destinato a mettere in crisi e a spazzare via molte cose tra cui la diversità comunista
Che pone problemi affatto nuovi al sistema democratico e che ha in sé nel lungo periodo e nonostante tutte le cadute le difficoltà e i pericoli il tema dei doveri l'avvenire
Il tema della terza fase secondo la la mia personale opinione interpretazione quindi come registrazione della fine della di questa situazione di assoluto monopolio del sistema dei partiti sull'azione politica
E sulla attivazione dei processi di liberazione e come invito pressante a rompere come diremmo oggi la condizione di autoreferenzialità del sistema politico rispetto alla vita concreta della gente rispetto alla concreta esistenza umana
L'invito che faceva quindici anni fa Aldo Moro come grande teorico della crisi dello Stato era dunque quello di rimescolare le carte per essere capaci di guida e di sintesi politica in una società
Che aveva cominciato sono parole sue a produrre da sé la propria legge morale come fatto non necessariamente positivo e anzi spesso estremamente negativo ma come fatto ineluttabile e irreversibile
è superfluo immagino sottolineare che per la mia interpretazione ciò che è accaduto in questi anni in Italia e nel mondo mette in seria discussione non solo il comunismo ma anche le altre culture politiche tradizionali ivi compreso lo stesso cattolicesimo democratico su questo io mi farei poche illusioni in Italia in Europa
Ed è inutile dire che va registrato che in questi anni una guida politica del processo di modernizzazione del Paese è mancata e che esso si è compiuto ugualmente e credo che voi anziché giudicarlo negativamente dovreste oltre che essere orgogliosi per averlo reso possibile tra gli altri dal mille novecentoquarantasei in poi coglierne almeno un aspetto positivo
Quello di una nuova consapevolezza dei diritti e di un nuovo senso della cittadinanza che si diffonde nel Paese
E devo dire da questo punto di vista che il mio punto di vista che c'è un senso di scandalo nel Paese per la condizione di sudditanza in cui vive la maggioranza dei cittadini o il cittadino comune
Quando entrò dovrebbe entrare in contatto con lo Stato
è uno scandalo che deriva dal contrasto tra i diritti che lo Stato proclama e la incapacità che esso ha di tutelarli effettivamente per la maggioranza della gente quindi crisi dello Stato come crisi di tutte l'abilità dei diritti ma c'è anche nel Paese e di questo io porto testimonianza una inedita Cittadinanza attiva cioè un'attitudine dei cittadini come tali a organizzarsi per tutelare questi diritti non solo con la protesta o con la denuncia
Ma soprattutto con un'azione concreta quotidiana responsabile tesa a realizzare una tutela in sintonia con l'interesse generale
Fondata sulla informazione sulla capacità di rimuovere immediatamente le cause di sofferenza inutile sulla prevenzione di fatti conosciuti e ricorrenti
Sull'impegno a imporre il principio della responsabilità di chi a fronte di questi diritti deve mettere in campo un sistema di doveri
Credo che sia più o meno di questo fenomeno che ha parlato stamane anche Giovanni Bianchi anche se io temo sempre
Che si operi senza volerlo magari una riduzione della cittadinanza all'associazionismo e anche se io ho fortissime perplessità sulla legge a sostegno dell'associazionismo che è in discussione in Parlamento per il legame di dipendenza che ancora
Ripropone dei cittadini che si organizzano con il mondo dei partiti
Come che sia questa cittadinanza attiva esiste ed è diffusa nel Paese che tutto questo voi lo vediate poco faccio riferimento a tante discussioni che capita di fare insieme
O lo consideriate un fenomeno di poche persone in controtendenza rispetto al consumismo non mi stupisce ed è per me è la riprova che c'è una profonda crisi della rappresentanza politica nel senso elementare
Che di questo modo di essere dell'Italia che io credo che sia tra il meglio dell'Italia non c'è quasi traccia in Parlamento e negli altri istituti della democrazia rappresentativa eppure se questo modo di essere dell'Italia non viene politicizzato
E non entra in una qualche relazione con i tradizionali istituti della democrazia il sistema politico perderà il consenso attivo non il voto badate bene il consenso attivo dei cittadini che è necessaria per governare questo Paese
Da tutto quanto sto dicendo mi avvio a concludere dovrebbe risultare chiaro che considero inefficaci le risposte che in questa fase
Si cerca di dare dall'interno del sistema politico a questa crisi quella del trasversalismo o quella stessa del federalismo come se il problema che nelle che pongono sia legato a maggio maggiore o minore potere delle regioni o anche quella creazione di un fronte degli onesti e degli scontenti che dovrebbe sostituire
I disonesti i contenti hanno tutte secondo me lo stesso limite queste risposte sono autoreferenziali non si misurano con il grande problema di rimettere in sintonia il sistema politico con il sistema sociale
Se non pensa sia qualcosa di più radicale naturalmente io starei probabilmente il Parlamento non farei politica credo invece che nella società italiana ci sia uno spazio di azione politica legata alla cittadinanza attiva per la tutela dei diritti e e credo che ci sia un compito comune di partiti istituzioni e organizzazioni politiche come la nostra come tante altre che esistono pur nella irriducibile diversità di forme di poteri e di funzione
Credo che questo compito comune si potrebbe rendere
In un modo tutto sommato semplice prendendo atto che è finita
La spinta propulsiva permettetemi di usare questo termine della prima rivoluzione democratica
Quella del suffragio universale guidata dai partiti che ha portato allo stato sociale e a condizioni inimmaginabili qualche decennio fa di benessere di diffusione della intelligenza di liberazione delle persone e di autonomia
Credo che il successo di questa prima rivoluzione democratica sia una delle ragioni principali della sua crisi
E credo che si possa parlare della ricerca di nelle condizioni di una seconda rivoluzione democratica legata al pieno riconoscimento della dignità costituzionale della sovranità effettiva del cittadino comune
Nonché al riconoscimento della necessità e quindi della dignità politica della cittadinanza attiva in relazione alla tutte labilità dei TG
Questo vuol dire credo pensare allo sviluppo della democrazia in chiave pluralistica e non più unitaria con una molteplicità di poli di rappresentanza di funzioni di governo i luoghi di sintesi
Noi per quello che ci riguarda pensiamo a due polli ciò che si debba affiancare al Polo dagli istituti della democrazia rappresentativa un polo di esperienze istituti e azioni di Democrazia diretta con compiti differenti ma con i medesimi obiettivi
Credo che in questa chiave valga la pena di porsi il problema delle riforme istituzionali a partire dalla riforma elettorale noi abbiamo appoggiato il referendum
Elettorale a patto che la stessa riforma elettorale serva a riconoscere piena sovranità al cittadino e non solo a equilibrare diversamente rapporti nel sistema politico basato altrimenti prendere atto che il sistema politico non ha la forza di autoriformarsi come ormai diciamo tutti rischia di non significare niente di concreto
E per questo ci vuole credo ancora un po'di più di coraggio di volontari di inventiva bisogna pensare probabilmente a forme di rappresentanza dei cittadini in ordine alla tutela dei diritti che sia autonoma dai partiti e non in conflitto con essi
Senza temo che mancherà e continuerà a mancare la rappresentanza di questo pezzo dell'Italia e comunque da tenere nel massimo conto io mi rendo conto di fare affermazioni pesanti anche adesso in conclusione in conclusione vi sono anche più veloci
Ma l'emergere di forme di rappresentanza autonoma dei cittadini sta avvenendo nessuno può
Vietare un processo che ha che è così imponenti devo dire che per restare a casa nostra la esperienza che abbiamo fatto in questi dieci anni con il Tribunale per i diritti del malato che era presente non i cittadini in senso astratto ma il punto di vista della tutela dei diritti dei cittadini di fronte al Governo di fronte ai sindacati
Di fronte alle amministrazioni la dice lunga anche perché non c'è nessuna legge che ha legittimato nella questa esperienza a farlo ci sono molti problemi che sorgono a questo proposito estone parlerà sicuramente non regole Martinazzoli quello della legittimazione ad esempio di queste forme a parte che io sono convinto che queste forme siano in qualche modo legittimate di fatto per la forza che hanno e che si debba più precisamente parlare di riconoscimento credo che ci sia molto lavoro da fare lavoro di riflessione e lavoro
In tipico di sperimentazione il lavoro comune credo che questo lavoro potrebbe partire dal basso e potrebbe a vere alcune aree di lavoro di di sperimentazione come quella della riforma sanitaria
Dieci milioni di persone all'anno novanta mila miliardi dispensa fonte di sofferenze inutili inenarrabili dei cittadini fonte di sprechi malgoverno di clientelismo la pubblica amministrazione la riforma della pubblica amministrazione
In modo da inaugurare una stagione della democrazia dei diritti e dei doveri ancora una volta dà ragione a De Mita nella pubblica amministrazione gli statuti comunali è stata citata la legge di riforma delle autonomie locali
Credo che gli statuti comunali siano una buona occasione qui credo ci siano molti amministratori allora vorrei proporre loro chiudendo di utilizzare questa occasione non per fare le stesse tragica e cose che sono state fatte in passato da questo punto di vista ma per cercare di fare qualcosa di nuovo
Per esempio attorno alla figura del Difensore civico perché non utilizzare la figura del Difensore civico invece che come un istituto in stato di coma permanente dell'amministrazione pubblica come un pollo di rappresentanza dei cittadini dal punto di vista esclusivamente della tutela dei loro diritti
Perché non eleggere direttamente i difensori civici nei comuni nelle circoscrizioni o nei quartieri
E io devo dire che non sono personalmente molto spaventato dalla Repubblica presidenziale nel senso che
Penso che finisca per essere uno spostamento di poteri all'interno di un sistema che esso stesso non funziona ma voi che ne siete spaventati
Non preferire Ste vedere eletti direttamente i difensori civici piuttosto che eletto direttamente il Presidente della Repubblica
Non rispondo a questa domanda non lo devo fare ma qualcosa bisogna pur fare per rilegittimare il sistema politico e credo che questa strada potrebbe essere tutto sommato
Più in sintonia con lo spirito della Costituzione e anche con il senso di sviluppo della democrazia italiana grazie
Parola Viscardi poi Fracanzani e poi Martinazzoli
Prego
Mentre parlava Giovanni Moro
E abbiamo accolto giustamente
Con grande
Disponibilità
Mi è venuta in mente
Una chiacchierata di De Mita ad un convegno a Napoli
Dove alla fine
Rispetto alle troppe domande che erano emerse da una lunghissima
Tavola rotonda che partiva dalla crisi dei paesi dell'Est
Faceva questa semplice considerazione
Che probabilmente ciascuno di noi
Non riesce più a trovare categorie alle quali rapportare una risposta per i problemi nuovi
Che dopo quell'avvenimento
Non solo quei Paesi a socialismo reale
Ma l'Europa e il mondo si trovano di fronte
Se è vero che
Nel mille novecentottantanove
Probabilmente si è chiuso un ciclo
Quel ciclo giacobino che aveva alimentato e organizzato
Forme alternative di organizzazione dello Stato moderno
E dico questo voluto richiamare questa considerazione
Perché credo che la distinzione netta che faceva
Nel suo intervento Giovanni Moro tra
La responsabilità immediata e diretta dalla politica
E l'esigenza di sostenere questo
Mutamento questo cambiamento lui ha usato questo termine modernizzazione dentro il quale ogni tanto si ritrovano alla rinfusa cosa niente affatto coniugabile tra di loro
Mi pare questo rivendicare un'autonomia organizzativa nella società
Di nuove forme di rappresentanza diretta del cittadino non siano assolutamente alternative
Alla partecipazione alla politica alla correzione della politica nei gli istituti rappresentativi della nostra democrazia
Una volta quando si interveniva nel corso di un convegno di un dibattito
Si partiva sempre da considerazioni della relazione introduttiva
Credo che negli ultimi anni anche perché eravamo stati messi di fronte a più relazioni
Non sempre in grado di offrire un tutt'uno noi questa buona
Abitudine di esprimerci nella relazione l'abbiamo persa
Io voglio dire perciò ripiegando questa vecchia
E antica abitudine che io ho condiviso la relazione dell'amico leopoldo Elia
E la condivido perché credo che nella sua articolazione
E una relazione vicina alle domande della gente
Perché
In queste domande luglio avvolto le grandi perplessità i grandi dubbi che l'agenzia in ordine a ciò che è avvenuto in questo ultimo tempo nei paesi di socialismo reale
Ma credo anche che in questi giorni in questi mesi grava su tutti questa angoscia della fine
Che avrà la guerra del Golfo o la non guerra nervoso
E io credo che lo portò ci abbia offerto una relazione
Coraggiosa
Perché non ha escluso dalla sua introduzione anche elementi di autocritica
In grado cioè di riproporre per intero la nostra proposta depurando la da falsi problemi e qualche volta da falso impostazione è una di queste che è emersa io credo è più sulla quale conviene riflettere
E questa sorta di superamento di una ubriacatura del mercato che in questi anni ha tentato di caratterizzare ogni approccio ai problemi dello stato di diritto e dello Stato sociale
Cioè a me pare che questo mercato assumendo in modo indistinto e acritico come un mito
Ritorni ad essere necessariamente coniugato con le esigenze
Di corrispondere nell'utilizzo di questo strumento a preoccupazioni più profonde in grado di caratterizzare uno Stato moderno e una moderna democrazia
I riferimenti che ne in questa relazione e in molti degli interventi successivi anche coraggiosamente specificati alle questioni del lavoro
Alle questioni del rapporto tra disoccupazione e crimine e criminalità
Ad una certa concezione antica dello sviluppo non coniugabile con la grande aspirazione di riequilibrio posta a base
Della nostra costituzione repubblicana
Io credo che abbiano richiamato l'esigenza di una risposta adeguata anche al nuovo che viene sempre richiamato come pericolo rappresentato dalla legge dalle leghe ed altre modalità eccessivamente frantumate
Io voglio dire che è emerso con chiarezza a tutti e voglio dirlo ai colleghi impegnati soprattutto nelle regioni del Nord e giustamente Guzzetti Tabacci hanno detto che il problema delle leghe non è un problema del Nord
Ma voglio dire che molto probabilmente noi dobbiamo ridare una risposta ingrata di essere vissuto come fatto nazionale del Paese coniugabile con la grandi prospettive dell'Europa
Ma in grado di dare alla politica alle grandi scelte della politica questo senso di risposta impossibile ai livelli nei quali questi aggregazione queste diaspore della società
Circolano consenso attraverso queste nuove forme di contestazione sostanzialmente dello Stato democratico e dei partiti
Io voglio dire che non credo gente con lo sarò brevissimo non credo alla crisi dei partiti e non credo perciò al sistema uninominale lo spiego io credo che i partiti siano stato e sono un grande serbatoio all'interno del quale le aspettative le capacità della società trovano un riferimento più ampio una possibilità più forte di utilizzare la risorsa più generale del consenso del Paese e dei ceti indipendentemente dalle loro opportunità su obiettivi prioritari
E solo per questo io credo che i partiti conservano una loro funzione indispensabile
Nella democrazia ma credo che bisogna fare distinzione tra questo concetto dei partiti e di questi partiti cioè le quelli con cui siamo costretto a misurarci e io credo che certamente la ricerca di formule nuove
Attraverso le quali garantire la rappresentanza popolare nelle istituzioni è un problema all'ordine del giorno io credo però e su questo vi prego di riflettere se per caso le grandi organizzazioni del consenso con i partiti
Le organizzazioni sindacali
La stessa Confindustria la Confcommercio la Confcooperative c'è queste grandi organizzazioni
Se per caso al loro interno non hanno tradito le regole democratiche attraverso le quali sono in grado di rappresentare gli interessi che dichiarano di rappresentare
A me pare che nei partiti
La burocrazia in queste grandi organizzazione di masse la burocrazia abbia avuto il sopravvento e perciò esiste un vento dell'autoconservazione
Io credo perciò che vada accompagnata questa riflessione sulla possibilità della partecipazione democratica
Della vita democratica delle grandi organizzazioni di massa per trovare qualche risposta più coerente ai pericoli di una involuzione del nostro sistema
Vuole dire un'ultima cosa e chiudo anche perché oggi il più giustamente e più tiranno con me rispetto agli altri
Io ho sentito in questi mai giusto voglio dirlo condivido molti sono Esterni quindi bisogna dare lo spazio necessario
Io ho sentito nel corso di questa prima giornata e mezzo ormai di dibattito interventi che hanno cercato di scavare nella relazione di Elia di arricchirla in qualche misura di fornire un programma ed una piattaforma sulla quale la sinistra della Democrazia Cristiana indica
Il terreno su cui è possibile riprendere un lavoro comune nel partito con cui è possibile riprendere un rapporto più ampio con i partiti del nostro Paese ho sentito altri interventi in cui si ripropone una sorta di motivo passato prossimo rispetto al quale magari si rischia anche di attribuire a De Mita è nostra amici responsabilità niente affatto i presenti ma cosa vogliono direi di interventi di Mannino di Grillo
Di Golia
Che vuol dire questo patto politico come premessa per una riforma elettorale il nostro Paese
Oggi in vogliamo sulle parole
E questo e non credo che sia giusto
O viceversa vanno spiegate fino in fondo queste presunte disponibilità
Che è una sorta di divisione tra di noi anche tra di noi fra fare anche tra falchi e colombe impedisce una verifica rispetto ai film di fumo che ogni tanto si colgono in giro
Io credo che il pentapartito strategico questo blocco politico attuale risente di una difficoltà registrata rispetto alle quali siamo stati costretti a cercare altre strade
Cioè la impossibilità di definire con l'alleato socialista un programma strategico ciò avendo obiettivi comuni di trasformazione e di orientamento dello sviluppo del nostro Paese
E allora immaginare che questo discorso il risalto e irrisolvibile anche alla luce delle più recenti evoluzioni e proposta del Partito socialista
Significa amici della Democrazia Cristiana dichiarare la nostra disponibilità
A fare comunque e in qualunque condizione l'unità della Democrazia Cristiana
Il dipendente mentre dalla utilità della stessa rispetto alle prospettive e alle risposte da dare in questa fase al nostro Paese
Ebbene leopoldo io credo e questo è un elusione del tema
Io credo che gli altri amici e che interverranno e le conclusioni domani di De Mita hanno ritrovato nella relazione iniziale di leopoldo sia in in molti importanti contributi
E voglio sottolineare per la sua complessità ma anche per la sua organicità quello dall'amico Guido Bodrato in particolare
Un riferimento certo attraverso il quale usciamo da Chianciano ritrovando non un'unità indistinta tra di noi
E questo ci risolverà anche il problema di questa presunta divisione o del ritrovamento di una leadership
Io credo che noi dobbiamo riuscire da Chianciano con una unità fatta di proposte fatta d'iniziativa nella quale diventa quasi indifferente chi tra i nostri amici la porterà avanti perché e in questa proposta la garanzia del loro ruolo io credo su questo soprattutto di volermi appellare sopra dotate mito giù solamente gente devi trovare in questa difficoltà attuale la forza di riprendere un cammino e di non cedere alle facili lusinghe
Che lungo le difficoltà di questa stagione politica da questo o quell'altro gruppo che non perde occasione per voi votarci milioni luogo in ogni circostanza chi va a carico sempre come facevano una volta i compagni
Durante la solidarietà nazionale io non vorrei che non ci riduce che stimo solo a doversi far carico della situazione ma non in di indicare proposte concrete per uscire da una situazione di difficoltà vi ringrazio
Accantonare
C'è una pendenza nelle forze politiche
Molto diffusa a svolgere un ruolo di denuncia i denuncia dei problemi dei bisogni della società della carenza nelle istituzioni
E tutto questo fermandosi a un livello che cerca di glissare rispetto a ruolo primario che dovrebbe essere proprio dei partiti
Quello della proposta dovere di tutte le forze politiche in particolare di quelle del governo
Ancora in termini più specifici per il partito di maggioranza relativa per la Democrazia Cristiana
E nell'intervento ieri di Donat Cattin
C'è un ragionamento c'è un passaggio che a mio avviso solleva interrogativi a questo proposito Donat Cattin in relazione alla preoccupazione espressa da Misasi che la maggioranza della Democrazia Cristiana
Sì preoccupa pressoché esclusivamente dell'alleato socialista e non da attenzione la propria minoranza interna alla sinistra
Di fronte a questa preoccupazione espressa da Misasi Donat Cattin replica ma non può esserci un potere di interdizione della sinistra nei confronti della maggioranza
Riforma elettorale dove Donat Cattin dice sì può forse adombrarsi una proposta della DC
Ma se arrivassero dei segnali da parte del Partito socialista immediatamente questa proposta dovrebbe essere stoppata
Perché non possiamo in alcuna maniera in alcun modo incrinare i rapporti col PSI ma allora mi pare che qui c'è una contraddizione
Cioè quel potere di interdizione che non ne legittimato per quanto riguarda un gruppo interno alla Democrazia cristiana e ha riconosciuto invece a un gruppo Esterno un Partito Esterno nei confronti del partito di maggioranza relativa nella sua complessità ma questo è accettare il tentativo che il PSI sta cercando di portare avanti nel momento in cui è crollata all'Est la concezione della sovranità limitata
Il Partito socialista attende a realizzarla nei confronti di altre forze politiche anche da vicino al nostro Paese e questi non lo si può accettato cosa diversa è invece di presentare come dobbiamo farci carico per come dobbiamo avere coscienza delle proposte in termini costruttivi senza integralismi
Presupponendo che queste siano suscettibili di confronto di sintesi di mediazione
Iniziativa quindi di proposta che diritto dovere della democrazia cristiana
Per la complessità dei problemi di fronte a una società complessa
E quindi vedendo insieme i problemi di rinnovamento del partito con i problemi di rinnovamento delle istituzioni il problema di nuove regole come il problema delle riforme economico sociali avendo chiaro per quanto riguarda i problemi di carattere istituzionale che questi si svolgono a molteplici livelli c'è il problema su cui si è tornati più volte della legge elettorale nazionale ma ci sono i problemi istituzionali degli enti locali ci sono i problemi istituzionali a livello mondiale richiamati con forza dalle recenti vicende
E molto bene evidenziati dalla relazione Gelli e vorrei aggiungere soltanto a questo proposito che la vicenda del Golfo apposto in termini di opportunità e di necessità insieme il Governo mondiale da parte delle Nazioni Unite
Ma perché questo possa realizzarsi con credibilità ed autorità
è necessario che le decisioni le risoluzioni delle Nazioni Unite non possono essere viste a senso unico accettate quando sono in una determinata direzione dimenticate
INA illuse quando invece si rivolgono in altre direzioni come quella dei palestinesi altrimenti noi non faremmo nessun passo in avanti in un ordine mondiale veramente reali e i problemi di carattere economico sociale
I problemi di carattere economico sociale noi dobbiamo confrontarci
Con le scadenze che abbiamo di fronte quando si parla di Progetto di proposta non vogliamo sfuggire alle questioni che abbiamo davanti anzi porci in termini costruttivi di ricerca di indicazioni senza presunzioni ma anche volendo dare un contributo costruttivo proprio le questioni che sono tutta petto le più rilevanti sul tappeto le abbiamo di fronte a noi
La manovra economico-finanziaria la legge di bilancio la legge finanziaria
Ebbene io vorrei dire a questo proposito che guai se noi stimatissimo questa manovra come una delle tante questioni sul tappeto perché questa influisce sullo sviluppo economico generale del nostro Paese
Perché questa riguarda l'utilizzo un utilizzata deve essere efficiente rigoroso e giusto insieme di tutte le risorse nazionali e noi esprimiamo delle preoccupazioni a a questo proposito come alcune indicazioni
Non per aspetti di carattere marginale
Ma per aspetti che riguardano il respiro strategico di questa manovra e sotto un duplice profilo il primo è che accanto alcune indicazioni
Indubbiamente di grande valenza ineludibili come quella del debito ci sono altri al spetti di grande rilevanza che non vengono prese in considerazione dalla finanziaria
E anche per quanto concerne l'aspetto dell'indebitamento
C'è una indicazione di mezzi che inadeguata perché quando si insiste una manovra prevalentemente incentrata sull'una tantum per loro natura
Che sono un fatto congiunturale che non si protrae nel tempo che non incide nelle strutture evidentemente la nostra preoccupazione è di inadeguatezza quando si fanno delle stime coscientemente
In eccesso di ottimismo come per la previsione di un andamento al ribasso
Dei debito pubblico come Tanzi da pagare al cittadino creditore nel mentre abbiamo una situazione internazionale che fa prevedere una pendenza noi ci preoccupiamo di una inadeguatezza di strumenti in proposito ma soprattutto ci preoccupiamo che non vengono tenuti in considerazione altri obiettivi come quello della infrastrutturazione in modo adeguato dell'azienda Italia nel momento in cui noi ci avviamo al mercato comune europeo dove
Non soltanto i cittadini come qualità della vita ma anche le aziende per essere competitive hanno bisogno di servizi e di infrastrutture adeguate e da parte più seria più rigorosa della manovra tocca invece gli investimenti di bloccati in modo pesante quanto è stato accennato da Guzzetti
Sull'investimento e autonomie locali è solo la spia di questo discorso di carattere più generale ecco che allora
Noi ci stiamo preoccupando la cenava Guzzetti non soltanto di denunciare questo ma di fare delle proposte compensative costruttive in una coerenza con quanto abbiamo fatto per il passato che non è stata soltanto di denuncia di determinati limiti quando c'era stata data questa responsabilità il tesoro della Cassa depositi e prestiti degli investimenti noi avevamo potenziato gli investimenti
Contemporaneamente però una progressiva eliminazione degli aghi vista gente quel meccanismo infernale che era una delle componenti centrali dell'indebitamento ecco che è quindi è necessario portare avanti un discorso di proposta il discorso di proposta come dimostrazione di capacità di ruolo da parte della DC e come parametro per le intese interni le e per quelle di carattere Esterno dove stiamo vivendo
Una nuova fase una nuova fase nei rapporti tra le forze politiche la accennato Elia
è caduta una Yalta anche all'interno ma stiamo attenti
Nel momento in cui noi sottolineiamo
E sono cadute le pregiudiziali nei rapporti tra le forze politiche
Dobbiamo poi nelle conseguenze pratiche nei fatti dei nostri comportamenti di non mettere in discussione dico non contraddire queste enunciazioni di principio e io lo dico a tre Effeti il primo è perché le alleanze sono certamente importanti la governabilità essenziale ma è essenziale in funzione di programmi in funzione delle risposte ai problemi della gente non possiamo anteporre le alleanze ai progetti secondo se è vero come è vero che proprio il dramma che vive il Partito comunista in questi giorni è di grandi dimensioni questo dà ulteriore credibilità il fatto nuovo che siamo entrati in una fase a tutto campo
In cui noi non possiamo auto limitarci attraverso delle pregiudiziali che penalizzerebbero soltanto noi
Perché la crisi del comunismo porta anche alla crisi del qua un volo attorno all'anticomunismo oggi si gioca a tutto campo
Da parte delle altre forze politiche anche dall'elettorato
E se ci auto limitassimo solo noi con le pregiudiziali solo la democrazia cristiana mi sarebbe penalizzata terza considerazione
Terza considerazione ancora peggio
Se noi de mandassimo al Partito socialista le chiavi di decisione sulla legittimazione del nuovo partito della sinistra questo darebbe un nuovo immotivato al Partito socialista
Questo contraddicendo a quello che abbiamo sempre sostenuto che il problema del Chinook è un un problema di socializzazione del Tibaldi una sua democratizzazione questo sarebbe ancora più grave nel momento in cui lo stesso Partito Comunista prende atto non solo della crisi ideologica comunista ma per altri aspetti anche della crisi ideologica socialista il fatto un salto rispetto al partito socialista
Noi dobbiamo negli Stati portare avanti una politica che si faccia carico di queste questioni altrettanto dobbiamo fare nell'ottica interna dobbiamo fare per quanto riguarda le decisioni all'interno della Democrazia Cristiana ieri legga qui ha detto non mi sconosciamo un passato di grande significato della democrazia cristiana nessuno di noi vuole misconoscere questo passato il rischio non riguarda il passato
è il presente che a rischio è il futuro che rischio e a rischio perché manca una proposta che tenga in considerazione non soltanto gli interessi forti della società ma anche quelli deboli e anche dei cosiddetti ceti emergenti dei piccoli e medi
Ceti produttivi oggi di fronte a una certa situazione non è soltanto che noi abbiamo emorragia
Verso il terzo emarginato della società ma anche verso i ceti emergenti preoccupati di una focalizzazione di attenzione soltanto verso grandi gruppi l'ha detto stamattina Mannino la detto Mannino c'è il rischio per la Democrazia Cristiana che diventi non un partito nazionale
Ma a due velocità nord e il sud io non vorrei aggiungere niente a questo proposito se non un dato che il rischio già qualcosa che in atto e non è un qualcosa che dipenderà da una futuro meccanismo diverso elettorale
è un qualcosa che è già purtroppo si sta realizzando basti considerare l'Italia del Nord Ovest e si sta realizzando in forza di una proposta della Democrazia cristiana che è carente
Che è frammentata nelle sue posizioni che appiattita sugli interessi forti le legge non sono state purtroppo le scopre i periti di una politica corporativa e frammentata le leghe si sono inserite
In una carenza della proposta dei partiti della Democrazia Cristiana che non ha saputo oggi è stata una proposta forte una proposta che fa sintesi una proposta che si fa carico di tutti gli interessi non basta dire che si vuole un ruolo svolgerà un ruolo centrale questo non è un dato spaziale un dato fisico come è stato per il passato
I laicisti vogliono considerare trenta quarantacinque anni di DG partito di maggioranza relativa un incidente storico non è stato un incidente storico è stata la capacità della DC a far sintesi
A farsi carico della di mediazione dei diversi interessi quello su cui oggi manca è quello su cui fanno breccia si inseriscono deleghe in modo esasperato e su questo allora anche su questo
Che noi dobbiamo soprattutto su questo parametrare le nostre decisioni all'interno della Democrazia Cristiana
L'unità è fondamentale ma più importante ancora è la proposta
Se l'unità avvenisse sul vuoto non faremmo gli interessi della Democrazia Cristiana noi oggi essendo in minoranza pur essendo all'opposizione abbiamo svolto un ruolo di interesse generale di supplenza perché abbiamo saputo svolge un ruolo di proposta continuiamo a svolgere con coerenza questo ruolo di proposta meglio se ci troveremo tutti uniti a farlo
In ottone
Talora anche mangiando aiutarli devo invitare
Gli addetti al servizio d'ordine che verrà non può entrare a nessun'altra persona perché i responsabili di questo sono già tre volte
Che segnalano che siamo al di fuori per motivi di sicurezza e quindi invito
Gli addetti al servizio d'ordine o non fare entrare più nessuno
Ce ne vuole evitare triplicata professore
Sono anch'io tra quelli
E non perché presume di avere
Responsabilità più lunga di quella che appartengono a ciascuno di noi
Sono anch'io tra quelli perché
Vorrebbero capire come si fa
A contribuire a fare in modo
Che il nostro incontro del Chianciano
Se stratega perché aveva
Che il nostro incontro di Chianciano
Secondo che con precisione con visibilità
Dentro un itinerario nostro
Così che non si possa tra l'altro supporre come fa allora mi pare se ne fa
Che noi ci siamo inventati una disputa come si dice quasi per una improvvisa demotivata d'illuminazione
Io leggo
La nostra riflessione come
Una
Non disprezzabile continuità di approfondimento
Il che non significa assolutamente
E uno sui clienti
Di corrispondere alla esortazione al senso autocritico
Anche se debbo ammettere tutte le volte che
Ascolto questa esortazione all'autocritica e considero da chi viene
Mi pare di capire che quando si parla di autocritica si parla tutt'al più le critiche da lei ha avuto ecco qualcosa del genere
Allora per andare rapidamente ricostruito la gente che siccome sconsiderato
Che tutti non debbono di tutto in tutti i luoghi quando è stufo manutenzione chiudiamo
Per questa l'intenzione
Di contribuire a a concludere su alcune precisazioni non più controvertibile o l'equivoca
Il che non significa evidentemente alludere all'idea
Di un decalogo rigido e cristallizzato
Io tendo credo che quello che oggi competere almeno me più una sottrazione che un'addizione ecco direi che quando già si avvia verso un approdo che si vuole in qualche misura conclusivo
Occorre far ricorso non tanto all'arte del raccontare quanto piuttosto al mestiere dello scultore si tratta di togliere qualcosa non degli aggiungere qualcosa tempio allora in questo senso io debbo dire
Che
Sono totalmente consenziente con la relazione di egli
Contente contributi al dibattito che sono venuti sin qui
Dico in particolare quello di Guido Bodrato al quale io non vorrei togliere neanche una virgola
E quindi mi limiterò
A occupare un poco di tempo
Ancora anche ancora intorno alle domande e non alle risposte ecco
Non credo che noi abbiamo la presunzione
Di risposte compiute ciò che del resto non ci tocca a voi sappiamo bene che siamo una parte non siamo tutto un partito
Ma credo che oggi il tema della domanda è un tema decisi se non ci sono le domande giuste inevitabilmente arrivano le risposte sbagliate
Se tutti quanti diciamo
Con un più o meno dei casualità o di convinzione o di spirito di osservazione
Che stiamo vivendo un tempo storico
Che pur descritto senza enfasi è certamente un tempo di straordinario cambiamento
Allora pare a me che non bisognerebbe in nessun modo essere reattivi
In ordine alla circostanza che noi consideriamo necessaria in questa fase una risorsa che non può non essere la risorsa di una rinnovata cultura politica
La cultura
Lo dico per quello che non ci credo non non è una civetteria non è una mozione non è un di più rispetto alla politica in un tempo che dichiariamo di transazioni tra Regione di cambiamento
La cultura è né più né meno badate dei suoi termine elementare la curiosità di sapere come va a finire
Cosa che secondo me dovrebbe riconciliare
Con una qualche inquietudine culturale e anche lì iper realistiche della politica perché ho l'impressione netta che anche loro
Dovrebbero essere interessati a capire come va affine
E come va a finire dipende un poco da noi
Noi siamo quelle
Che possono dichiararsi
Non userei neanche la parola vincente
Noi siamo quelli che possono dichiararsi vere
Rispetto alla crisi della pretesa che la storia fosse una dimensione predeterminate il
Noi siamo quelli che ritengono
Più pacatamente illimitatamente che la storia sia il luogo delle occasioni il possibile
Ma proprio per questa ragione sappiamo che negli interstizi di questa possibilità Ciccotti tocca di collocare tutta la nostra iniziativa tutta la nostra capacità di riflessione di troppo
In questo senso allargherei l'orizzonte proposto ieri da Elia
Vi sono colluttazione tipiche peculiari italiane della condizione che noi andiamo descrivendo ma questa condizione si riallaccia
Ad altre condizioni si collocano in una dimensione in un orizzonte più generale
E in qualche misura così un poco dappertutto
Un poco dappertutto la politica è sollecitata ed evocata da straordinarie provocazione
E deve tornare in scena la politica
Accompagnando se
Con il suo armamentario che sarà artigianale che sarà rudimentale
Che sarà in qualche misura incompiuto ma è quello che
Immaginando cioè che non c'è politica senza sapienza di intelligenza istituzionale e che non c'è istituzione
Se mi consentite di raggiungere questo avvento senza spirito giuridico senza evocazione del diritto
Sono anch'io uno che pratica molto il linguaggio delle regole quindi
Non mi meraviglio di niente però qualche volta ho dei rimorsi perché mi chiedo se per avventura
Magari inconsapevolmente non abbiamo mai stessi svalutato usando la parola delle regole piuttosto che quella delle leggi il senso di una responsabilità che appartiene alla politica
Che deve agire e parlare secondo comandi generale secondo una assunzione di responsabilità secondo un dovere non un secondo e per una occasionale sopraffazione
A come possiamo immaginare in un tempo nel quale non siamo mai stati così vicini nella storia umana
Ad una percezione di ciò che ci unisce sulla dimensione planetaria
Ma è un tempo ugualmente nel quale potremmo tornare adesso irrimediabilmente lontana
Da questa sorte come possiamo immaginare che ci approssimi eremo questo risultato se non evoca avremo la grande risorsa dell'istituzione delle leggi del diritto degli strumenti che in inverno la politica
Questo accade per quello che riguarda
Questa utopia non lontana non è impossibile di un governo universale questo riguarda la evoluzione all'Est dell'Europa questo riguarda il grande sogno dalla costruzione monetaria dell'Europa
Quindi il nostro discorso si colloca all'interno di questa dimensione non è eccentrico rispetto a problemi più generali certo
Sì con nota di qualità particolare e anche di qualità scadenti che sono nostre e non degli altri paesi questo credo tra l'altro deriva dalla circostanza
Che la nostra storia democratica
Che è grande che secondo me straordinarie pur tuttavia è una storia democratica che ha dovuto fare i conti con una condizione originale rispetto alle altre democrazie occidentali che è stata nostra e non loro
Allora è qui direi il paragone
La polarità
Tra Giovanni in modo che rocker
Aldo Moro del mille novecentosettantacinque
La percezione di questo straordinario mutamento epocale
E i consigli che ci sono venute ieri
Da Donat Cattin in un intervento che ha mai apparso
Straordinariamente carico di malinconia
Una catena cento beh
Non fate tanto difficile
Mi sono riletto quest'estate la Storia della Rivoluzione francese
E ho visto una storia di
Assassinio di ladroni
Il guaio è che non c'è bisogno di leggere i libri
Basta leggere il giornale
Basta leggere i giornali per conoscere storia di assassinio di ladrone ma la rivoluzione dove
Siamo costretti a leggere una decadenza
è tutta vera
Cambiando il lessico la domanda
Dov'è la rivoluzione è una domanda che né più né meno è quella che giustifica il nostro coinvolgimento nella politica
Le nostre parole non sono la parola e dalla rivoluzione ma sono certamente elevato le parole del valore e del senso
Ed è la inquietudine e dal non a pagamento della politica senza di che sarebbe difficile per dei cristiani giustificare persino l'esercizio del potere che la politica
Allora noi vediamo questa condizione
Io anche qui privato per relazione credo che al di là di una accentuazione
Comprensibile ma secondo me ancora indagabile ulteriormente
Della distanza che Giovanni Moro qui a quasi voluto pregiudizialmente marcare rispetto alla politica istituzionale dei partiti
Si può fare riferimento a tutte quelle riflessioni per descrivere appunto che cos'è
Il frutto la valenza di questa novità che è carica com'è un fiume direi cose preziose evidentemente
E che tuttavia si rappresenta dal punto di vista della responsabilità politico ed istituzionale nel segno di una straordinario distacco di un disamore di quello che ieri Elia chiamava il disincanto dalla politica
Ed in questo senso allora
Quello che ancora a luglio evocava cioè la nostalgica dalla politica non è una paga tentazione crepuscolare e né più né meno che la esigenza
Di una risposta rispetto a questo distacco a questa insicurezza badate
Volta a volta sono stati accennati temi che vengano all'emergenza sotto una rassicurazione
Piuttosto prepotente di questo fenomeno delle e io su questo punto non l'obiezione anzi sono molto d'accordo con me almeno nel dire
Che le cose più sciocchi che possiamo fare eppure tra noi c'è qualcuno che comincia almeno dichiararle
Solo quelle di assecondare l'idea appunto che si possa abbandonare per la democrazia cristiana la sua matrice il suo destino nel suo obbligo di partito nazionale
Quel giorno che la Democrazia Cristiana rinunciasse a destra del partito nazionale non avrebbe più cittadinanza politica in questo Paese
Ma
Credo che occorra capire in che modo si ripropone e si torna a fare interiorizzare il senso io non direi tanto
Della nazione quanto certamente il senso di una patria perché non diciamo questa parola che a me pare più carica di pathos e di sentimento non c'è popolo senza patria non c'è pace senza popolo oggi siamo in questa condizione
E la ragione è anche quella che nel cambiamento
Le paure emergono è caduto sempre così
Possiamo descrivere con una lunga attesa audizione tutti i moventi profondi delle lega Nord io vorrei aggiungere anche questo movente dalla paura della insicurezza
Non meravigliata di allora che questa paura si rappresenti un poco di più e più drammaticamente al nord
Questo deriva dalla semplice ragione che nel momento in cui si può perdere ha più paura chi ha di più rispetto a chi ha di meno questa è la ragione per la quale Marcellini questo tipo di attenti ma allora la risposta quale la risposta è di far percepire rispetto a questo timore insieme a questa esigenza che c'è che c'è una risposta statuale nazionale di comunità popolare che è avvincente che può raffigurare anche questa pretesa
Solo così noi possiamo cogliere un tipo
Di risposto in qualche misura vincente senza di che
Oscilla eremo continuamente tra una esecrazione nobile le dune accettazione acritica
Asseconderemo direi quello che di più reattivo e regressivo vedere al fondo di questi fenomeni
Che né più né meno appunto che il rifiuto del presente e il rifiuto della modernità tout court questo secondo me al fondo di questa posizione
Se le cose stanno così allora a me pare chiaro il senso del perché via via indagando ci è sembrato in tante non è che è scaturito dal pensiero di una qualche sono Italia Minerva questa idea della riforma elettorale del perché
Siamo andate immaginando che doveva pur esserci un fulcro sul quale collocare la lesa di una rifondazione politica nel nostro Paese
E siamo andati pensando attraverso approssimazioni successive che probabilmente il punto che lega che tiene
Che mette assieme questo tipo di punto questo tipo di strumento uno strumento che è né più né meno la correzione delle nostre forme elettorale ma dicendo così io sottolinea una precisazione che per me molto importante
Io ho sentito quei dire stamattina ma non solo da uno
Che la riforma elettorale dovrebbe servire a garantire la stabilità dei governi questa non è per nulla la mia opinione
Quando si asserisce addirittura come si è fatto così che non c'è più manco l'opposizione che preoccupazione avete della stabilità dei governi
Sapete qual è la regola più importante che abbiamo fatto magari senza saperlo per la stabilità del governo è il passaggio dal voto segreto al voto palese questa la riforma più importante abbiamo fatto per la stabilità dei governi e ne sa qualcosa chi ha governato prima del voto palese
Allora se le cose stanno così
Occorre essere chiari su questo perché altrimenti il rischio di transazione inutili c'è
Il problema della stabilità dei governi è o un problema ma non è il problema che trova soluzione attraverso il ricorso ad una correzione gli ho detto ma né in senso maggioritario della proporzionale
Credo che tu mi fai come me che l'esercizio dell'eccitazione
E insieme consulente rischioso
Ognuno trova da citare quello che vuole per uno Sturzo del quarantacinque potrei ribattere dicono struttura cinquanta il quale ha affermato
Il quale affermava un po'
Recita testualmente che si la proporzionale quand'era nata a colori era un atto di giustizia elettorale così si esprimeva
Macché lista in quel percorso che lo intravedeva rischiava di essere né più né meno che lo strumento di una pretesa eccessiva dei partiti sulla società
Di uno dei più equi ammetto di essere abbastanza spericolato
Io mi sono riletto lo Sturzo
Della grande battaglia sulla proporzionale dalla battaglia vincente sulla proporzionale
E l'ho letto però ammetto con grande premeditazione
Ricercando lei nella sua difesa della proporzionale tutti gli argomenti contro la proporzionale
E mi pare di averlo in qualche misura trovati
Per la ragione che tutti gli obiettivi e tutte le potenzialità che Sturzo affidato alla proporzionale erano quelle che noi sbaglierei ma comunque non comunicativo dichiariamo di voler recuperare attraverso la sua correzione
Voleva un governo che fosse un Governo di programma e non un governo diceva Luigi gabinetto già un governo di trasformismo
Voleva delle maggioranze di coalizione di partiti diceva a luglio e non invece delle maggioranze messe insieme da una necessità purché essi
Io non dico che vi sia qualche cosa di più di una coincidenza tra queste cose dico tutta vera che dovrebbero essere sufficienti questa osservazione
Annone arrendersi troppo paurosi di muoversi sul terreno ripeto di una correzione del sistema proporzione alla quale oggi noi abbiamo
Certo vi sono parole che sono per noi
Evoca tredici di tende cose vere di tante stordire nostro anche la parola dalla militanza che ieri sera evocava Donat Cattin
Ma io credo che c'è c'è una distanza che va colmata tra un'idea romantica dalla militanza quella che non c'è più
Per questo timore del notabilato che nella eclissi dei partiti tornerebbe a farla da padrone qui dovremmo essere molto chiari almeno tra noi non c'è nessuno qui dentro
Che immaginari una democrazia più ricca e più forte se privata della interpretazione dei partiti
Tutto quello che si dice da parte nostra
Nel senso di una volontà di riduzione di una gonfia ex ed è recupero di una sensibilità e di un significato è nel segno di una straordinaria passione per la democrazia dei partiti
Se le cose stanno così
Allora pare a me che su questo punto tutto sommato senza renderlo esclusivo del tema dalla riforma istituzionale chi l'ha mai detto ma noi dobbiamo con grande tranquillità
Denunciare e far vedere la nostra fermezza senza sbavature oltretutto io non credo che sia decisivo
L'argomento secondo il quale
E tanto non si può fare
Io non non escono domenica che non si possa fare anche qui non lo so poi altre grano dico cose che non ho percepito fino in fondo
Trovo però che niente qualche cosa che ci condanna c'è una prigione io in questa idea
Di parlare
Di questo governo
Come del governo
E quasi facendo intendere che parliamo non di questo governo dicendo dal Governo
Ma diciamo del governo come entità come don comma
Come il Leviatano che
Badate qui bisogna stare attenti a non essere fraintesi perché ci è stato spiegato che non dobbiamo offrire pretesti per la verità poi ad esigere offrire pretesti se
Se a quanto pare il pretesto consiste persino nella circostanza
Che osiamo ancora di parlare dopo che la nostra testa è stata tagliata
Fate vado via io sono convinto che questo
Non è tanto la constatazione di un miracolo che ci riguarda e
Ma secondo me se ho letto bene è un rimprovero al boia che la prossima volta
Che la prossima volta la ghigliottina sia tecnicamente più precisa
Pare ma dicendo mi pare che un brutto segno è è un segno di
Pin consapevole disperazione secondo me mettere su uno stesso piano cose che stanno su piani diversi l'avete detto il molto che non esiste mi pare che non si contribuisce neanche alla ricchezza della vitalità di un governo
Se non si pensa che è diritto di un partito pensare per sé è un programma ed una proposta
Che possono incrociare un Governo incarnarsi entro certi limiti in un governo accettare il patto è la regola della coalizione ma che sono queste proposte questi programmi più lunghi di un governo e di una coalizione
Che né più né meno l'abc la grammatica dalla politica in democrazia
Allora noi crediamo che questo è il punto sul quale va collocata la nostra proposta per quel che riguarda
Una considerazione
Che noi abbiamo della crisi come di una crisi sistemica
è in gioco lo diceva Giovanni Moro io sono molto d'accordo con voi né più né meno che una condizione critica dalla democrazia
Si può essere al di qua o al di là della democrazia in due modi credo
Non c'è democrazia quando c'è un sovrano senza Costituzione
Non c'è più democrazia quando c'è una Costituzione senza sovrana nella nostra Carta repubblicana c'è scritto che il popolo italiano è sovrano dalla sua costituzione della sua democrazia
Noi dobbiamo riportarci entro in questa angolazione ed è questo il senso ripeto che io affiderei al tema delle riforme intellettuale ma c'è una ragione in più
Che io vorrei considerare pure andando rapidamente
Si oppone
Si oppone che viene una insuperabile ostacolo
Per la ragione che non è possibile questo lo spiegavano a me l'altro ieri a Micromega anche quelli della sinistra socialista le cose tutto sommato anche dei mondi che appaiono più compatte sono leggermente più complicato
Mi spiegavano che
E va be'tutto sommato io ero pure un democristiano generoso per la ragione
Che dicevo ma e l'ho molto meno generoso di quanto loro pensavano che dicevo che secondo me è solo una comunità apparente quella di una democrazia cristiana che si acconcia dalla mancanza di alternanza
Certo se non c'è un'alternativa noi stiamo comodi
Perché è da qui all'eternità non si possono fare governi senza del Nord
Ma siccome si dà il caso che quegli altri che fanno Giverny con che sono ugualmente essenziale contestano
Il ruolo centrale che deriverebbe dalla quantità del nostro consenso ho l'impressione che questa apparente comodità sia una straordinaria scomodità
Se oltretutto non ci riesce di percepire che è un punto di vista tutto interno al sistema è un punto di vista che si culla su una illusione ottica che non vede una entropia che si sta già consumando oltretutto noi non annunciamo
Delle catastrofi a venire
Beccando c'è quindi la qualifica di iettatore se ho capito bene
Noi constatiamo alcune cose che già cominciano ad avvenire purtroppo
Devo dire che rispetto al funerale di nostra del passato non ci siamo sbagliati purtroppo
Io parlo di una città alle Province alle medie dove la Democrazia cristiana nelle ultime amministrative non diciamo più le percentuali che sono molto anestetiche
Dopo la Democrazia Cristiana perduto cinquantaquattro mila elettori
Andare a riprenderli questi elettori che riempiono lo stadio non sarà facile non so in che modo se continuiamo a dirgli che se che però Craxi e così via perché lo dell'importo esattamente niente
Lire consente di un importa poco secondo me per
Anche delle riforme e dei ratios sciolti autonomistici che noi andiamo adesso praticando tra l'altro ancora una volta sul mondo alle predicazioni qualcun altro
La protesta delle che non guarda solo lo Stato centrale checché ne dica il senatore Bossi guarda neanche perché la regione più immediata e più diretta al modo in cui amministriamo in cui la partitocrazia che amministra i Comuni le Province e le Regioni valga anche per poterli
Cosa volete andare al rally che gli darete più potere c'è la traduzione immediata la sensibilità popolare che daremo più poteri al queste camarille di partito a questo sistema dei partiti nei quali ciascuno ricava la sua utilità
Ma perché la Democrazia Cristiana non dovrebbe accettare di essere essa la più sensibile alla esigenza di superamento di questa condizione critica del sistema
Questa è un'altra osservazione che vorrei fare
Mi pare chiaro che
Leggevo sul giornale stamattina anche
Come dire un fastidio manifestato Presidente del Consiglio nei confronti di quella che chiama appunto una a una inutile autoflagellazione
Saremo noi così ipercritici
Non è così
Io oserei rispondergli che probabilmente
E non è un paradosso
Noi parliamo così forse per un eccesso di amore di ambizione verso la democrazia
Allora perché temeva questa preoccupazione questa inquietudine
C'è il rischio oltre tutto in questo modo
Di non capire bene quali sono gli avversari
Quali sono gli avversari che ci sono
Non so se capita anche a voi a me tutte le volte che che rileggo risento il Giulio Cesare di Shakespeare
E mi capita di convenzione sempre di più che probabilmente Giulio Cesare non esiste
Per la ragione che io credo impossibile che sia esistito un uomo
Che
Dubitava dei casi e non diffidava di brutto
Dubitano di Castiglione non diffidano di Bruto dubitano di noi temono che siamo noi pretestuosi e petulante quelle che mettiamo a rischio la sorte dalla Democrazia cristiana
E non vedo l'ora che invece questo rischio e da un lato di una nostra distrazione
Dall'altro insistono detto tante volte in quella pretesa degli altri che non è la volontà di un superamento intero del sistema ma la pretesa successoria della ereditati questo sistema dalle mani della Democrazia Cristiana
Ora se voi non accogliamo questo tipo di interpretazione
Se non vediamo che anche dentro il sistema cioè questa straordinaria novità non interessa qui di valutarla anche perché è difficile valutarla credo peraltro
E dovremmo quanto meno con rispetto considerare che non si tratta come dicono
La questione cosmetica se è vero che anche intorno a un simbolo in queste ore si sta bruciando uno straordinario contrasto direi esistenziale tra gli uomini postcomunisti
Non sappiamo come andrà a finire credo che non dovremmo essere indifferente al come andrà a finire
In due maniere secondo me
Perché sul terreno e sulla proiezione degli schieramenti io dico con grande franchezza che non vedo
Quale altra sorte quale altro viaggio possano avere un partito postcomunista se non la tendenza certo non per una sudditanza ad un avvicinamento di unità socialista io non vedo quali altri itinerari esso possa aver
Ma questo non mi porta ad una indifferenza ad una distrazione a dire che non è affar nostro perché è affare nostro il come si verificherà eventualmente questa approssimazione da un lato ed è un affare nostro capire
Se per avventura
Di fronte ad un post comunismo
Che tende quasi a
Dimenticare la Rivoluzione d'ottobre
Per descriversi di più figlio dall'ottantanove se per avventura di fronte a questo post comunismo
Non vi siano tante anime che nel comunismo hanno visto qualcosa d'altro
Rispetto alla razionalità supponente illuministica dell'ottantanove abbiano piuttosto guardato ad un segno di solidarietà che tutto sommato è riconoscibile in tante sedi mente della storia del Partito Comunista Italia
Ecco perché mi pare che in ogni modo la proposta che noi facciamo di movimento di iniziativa
Di percezione del nuovo dei capacità di assumere rischia di mettersi in discussione in ogni modo non è il segno di una nostra reattività o di una nostra incomprensione
è come possiamo un invito una esortazione a tutta la democrazia cristiana l'intendere che non si tratta di fare la guardia al passato
Ma di avere corsi orgoglio di quel passato da pensare che lo possiamo prolungare nel nostro futuro e le cose sono possibili cose
Non è sufficiente dire che abbiamo avuto ragione gli archivi della storia sono piene di gente che ha avuto ragione che a un certo punto non l'ha avuta più perché non l'ha più ritrovata
E non è sufficiente dire che siamo i vincitori
Quale che sia il luogo comune che abbiamo imparato sin dalle scuole elementari
Non c'è nulla di meno ovvero dall'affermazione che suona guai ai clienti la verità è in un'affermazione rovesciate i venti hanno perso non hanno più niente da dimostrare
Guai ai vincitori sono i vincitori che devono giustificare la loro vittoria alimentarla di ragioni nuove perché essa abbia verità dunque aria
Allora vengono pienamente la conclusione
Io spero che domani licenziamo questo documento che non se ne intende misterioso il Marsiglia né più né meno
Che la ricerca
Delle nostre ragione che siano convinte e persuase per tutti
Quello che a questo punto io ritengo intollerabili mente irritante
Perché se è per colpa nostra se non è per colpa nostra non c'entriamo
Se per colpa nostra andiamo avanti ancora
A farci sezionare con queste
Metafore zoologiche
Falchi e le colombe
è incredibile come quanto più le metafore siano banale tanto più abbiano successo non solo del nostro pare
Comunque quando io sento adesso parlare dei falchi e di colombe
Il mio istinto e di reagire chiedendo una riapertura dalla caccia illimitata ingiuste
Non siamo dei ministri così
Non c'è che non vuole chi è reattivo chi è sordo ti porto rancore
Che elegge più mite di malleabile più spedito verso che
Io credo una cosa sulla quale dovremmo essere d'accordo ma meno
Noi abbiamo possibilità di essere ascoltati di reagire e quindi possiamo assumere iniziative nel nostro
Anche più ammesso che adesso ci vuole e quindi sono le ragioni sulle quali dobbiamo discutere no alle ragioni conclusiva
Dei colleghi domanda non pretendiamo di andare lieve imporre come la spada di Brenno le nostre compiute definitive ha risposto vorremmo sapere quanto meno se vi è consapevolezza del modo in cui noi affrontiamo questo problema
Ed è per questa ragione che anche l'idea
Dieci subordinata è possibile mi sembra una idea abbastanza impraticabile comunque sufficientemente fragile
Se come io credo a differenza di Gorizia la riforma elettorale serve
A quella ricongiunzione tra vita e politica tra società e istituzioni da quale dicevo e non invece alla stabilità dei governi mi pare chiaro che un patto rinnovato non è un succedaneo un surrogato della domanda sulla riforma istituzionale non è un surrogato di una intelligenza di riforma istituzionale allora mi pare che in questo modo
Noi non possiamo in nessun modo dividerci tra quelli che vedono file del fumo quelli che non li vogliono vedere quelli che non vogliono mettere gli occhi nel cannocchiale come i censori di Galileo
Per la verità ho l'impressione netta
Che tutti quanti vorremmo poter le nostre potenzialità per modeste che siano renderle più immediatamente utili alla democrazia cristiana
Ma vi è una condizione per questo che è una condizione decisiva e che non ci riguarda
Qualche volta ho il timore che siamo troppo in clienti
E andiamo alla ricerca dei nostri colpevolezza esisteranno pure ma dei nostri colpevolezza solo per spiegare la difficoltà oggettiva della situazione
La situazione oggettivamente complicata per nove così com'è complicata per tutti quelli che credono ancora nella politica in un tempo appunto nel quale il rischio è di una fuga verso l'etica e di una critica e cinica accettazione di quello che accade lasciandolo andare le cose da sole
Questo riguarda anche il problema
Della tematiche dello stato sociale
Io non sarei così d'accordo con Giovanni Moro che ha liquidato mi è sembrato
Comprendo il suo punto di vista ma ha liquidato il tema della società dei due terzi io capisco la sua obiezione non ci vuole antimoderno
Non ci vuole piagnone non si vuole innaturale ma io credo che cose non siamo mai stati quelli che vanno rappresentare i deboli sono quelli che i deboli vogliono farla diventare un poco più forte e noi siamo questi
Ed allora l'idea di una revisione di una ricognizione forte
Degli istituti dello Stato sociale nella società dei due terzi non è un'idea fucile
Per la ragione che se la società di prima esigeva una diffusione indiscriminata di egualitarismo di garanzia
Oggi questa società invece così diversa esige una selezione per riaprire un raccordo tra bisogni e diritti ha ragione da mettere mentre i diritti della libertà delle grande libertà liberale sono uguali per tutti i diritti sociali non possono essere uguali per tutti
Perché i diritti sociali debbono essere funzionali è proporzionale all'entità e alla legittimità degli interessi e dei bisogni che debbono trovare la legittimazione del diritto ed in questo senso
Una società così mutata esige una ricognizione fare ed autenticata i meriti dei bisogni che da troppo tempo non si fa più
Ed esige quindi di capire che la tecnica e la superficialità
E la funzione dello scambio politico e troppo poco se non evochiamo io non dico un supplemento d'anima o qualcosa di spirituale ma certamente l'idea che deve apparire persuasiva anche ai forti
Anche a quelli che credono solo nelle morali utilitaria che oggi in questo mondo a livello singolare e a livello di popolo e di pianeta non c'è niente di più utilitaristica o che il segno della solidarietà
Occorrerebbe capire che al di fuori di lì nulla sarà utile per nessuno perché i poveri della terra non consentiranno a questi ricchi della Terra di continuare secondo una proiezione si le diseguaglianze
Io fino al consigliere Gallo
Che fossimo d'accordo sulla circostanza che intendiamo come abbiamo inteso del resto in tutta questa fase
Di colloquiare col resto del partito
Se io adesso la maggioranza o come ci hanno detto ieri la supposta da nove sembrerebbe maggioranza
Sarebbe ricordo spesso sembra Musil quando doveva non doveva spiegare cos'era l'autore non capendo bene così diceva l'autore l'Austria Ungheria meno lunghe ore io sembrerebbe coltivano voi supponiamo
Invece di considerare perché lo vediamo invece sia pure con percezione non certo di qualcosa di monolitico di compatto fino in fondo ma vediamo una maggioranza
E noi vogliamo dialogare con questa maggioranza
Quali che siano le propensione al superamento non c'è Inter non mi interesserebbe molto il ruolo di con L'Unità non è non è una cosa banale o fuggire
Si può essere uniti anche se qualcuno ritiene che non siamo indispensabili non l'abbiamo preteso ma io presenterei una cosa sola
Che si riconoscesse da parte del resto dalla Democrazia cristiana la funzione il ruolo l'utilità della sinistra democratico cristiana per tutta la Democrazia Cristiana
Bendetto rivende con diritto di cittadinanza ricordava Guido stamattina
Quell'antologia
Dei lunghi sospetti catalogata dall'amante nei nostri confronti
Per la nostra presunto obliquità verso il Partito comunista
Badate che se quell'antologia la declinante con alcune
Riflessione autorevole intelligente poniamo come quelle di un Galli della Loggia capite che le dietro c'è qualcosa di più volte il riflesso condizionato che c'è sempre folgoranti tutte le volte che qualcuno ha pensato che guardavamo da quella parte lì
C'è qualcosa di più c'è tutto sommato il ritorno di una predicazione che è stato anche il vantaggio all'intelligenza del nuovo partito comune socialiste l'idea di descrivere noi comunisti come un'identica vecchiaia i comunisti non compiutamente risolubile in una storia riformista e democratica
Noi tutti ormai demonizzate lì dentro l'inerzia di un potere essi socialisti la capacità interpretativa dalla modernità della società del paese
Io penso che questa strategia ha fatto il suo tempo e qualche concitazione attuale degli amici socialisti mi pare che denunci questa inquietudine
Se i lombardi questa predicazione contro i grandi partiti non ha incrociato il consenso al partito socialista mai invece portato in vantaggio alle leghe vuol dire che lì c'era il confine di limite di questa predicazione
Vuol dire che quello che manca in quella intelligenza delle cose esattamente il senso di quella crisi sistemica della quale noi parliamo
In questo senso peraltro io sono d'accordo
Con che di tanto in tanto ci ricorda ma credo che anche su questo noi non abbiamo contrasti al nostro interno che tuttavia
Bisogna continuare a parlare con la gente a parlare con gli interlocutori anche a quelle che non ci vogliono ascoltare
Supponendo che un giorno o l'altro questo ascolto ci sarà
Essendo certi peraltro questo accade anche per noi che ciascuno è quello che ma è un poco anche quello che sono gli altri
Ed allora servire qualche grido Rinaldi entusiasmo che magari corre in qualche d'intorno democristiano di fronte a queste demonizzazione della finestra democratico cristiana
Dovrebbero stare attente perché se non risulterebbero straordinariamente inconsapevole quello che questi vogliono non è la fine della Sinistra democratica cristiana e tout-court la fine della democrazia cristiana
Vedi
Che vanno per caso nell'arco di una finestra il baluardo che ancora è visibile tutto qui in questa la ragione per la quale siamo noi il bersaglio di quella polemiche
Ultimissima considerazione
Siamo venuti qui che chi frequenta gli ambulacri parlamentare sacche sa che siamo venuti qui anche con un carico di preoccupazione
Conosco tanti amici parlamentare
I quali non hanno tralasciato giorno per spiegare che dobbiamo stare attenti
Che la gente semplice non ci capisce
Io debbo dire che questi amici
Che la mia opinione esattamente contraria
La gente semplice quella che pensa semplicemente i nostri stessi pensieri ci capisce e comma semmai sono i nostri comportamenti che devono risultare più comprensibili
In questo senso è chiaro nessuno di noi ha diritto di fare esortazione agli altri
Però credo che può
Se lo fa è onestamente avvertire la straordinaria esigenza che fissi in questo tempo
Se le cose stanno come diciamo da parte nostra una severità rigore una generosità di comportamenti che sia adeguata a questa condizione
Anno scorso stava qui con noi Benigno Zaccagnini
Grazie
Grazie
Non pretendo certo esegesi od altro gli volevo bene basta
Per la ragione che mi sembrava
Che in un modo assai raro oserei dire impareggiabile
Noi interpretasse
Docilmente insieme fermamente
Credo che catalogo originario quel però il repertorio decisivo quello stigma che ci appartiene
Lo ricorderete anche voi come capitava come capita
Agli uomini veri
Quando hanno navigato a lungo nella navigazione della vita e dunque città e regione si sono allontanate vedono soltanto l'essenziale
Ogni volta che parlava con noi
E ci ascoltava con grande attenzione tuttavia sentiva il dovere di ricordarci il senso di questo stigma originali
Sapeva Zaccagnini
E vorremmo saperlo con lui
Che la nostra giustificazione alla politica è nel riconoscimento del suo limite tuttavia l'idea che la politica non significa nulla se non partecipa di un movimento di liberazione umani
Questa era la ragione per la quale siamo stati forte contro l'ideologia totale ma questa è la ragione per la quale oggi
Siamo evocati di fronte a queste nuove possibilità di tradimento di prepotenza che sono straordinarie e che si consumano lungo gli itinerari delle lunghezze tecnologiche ed economiche ebbene
Ricordava da capire perché perché io sto bene come molte altre che lui di tanto in tanto obiettato
Alla circostanza che io non so tra l'altro per la fantasia di chi dopo il Parco dei Principi
Ci fossimo intitolati area Zaccagnini ci diceva ogni tanto di un fastidio
Di qualcosa che contraddiceva
Alla sua umiltà che badate non era modesti
Però lui adesso è morto
E a me parrebbe giusto
Che fossimo capaci insieme di avvertire il peso e il valore di una evocazione che ci faccia ritornare a quella Sybil che ci rende di più riconoscibili e comprensibile
Amici torniamo ha chiamato
Amici
Torniamo a chiamarci a pensarci
A declinarsi così
Non importa se gli altri magari per prenderci in giro
Non vogliono chiamarsi così
Se non si chiamano così tutto sommato noi avremo il diritto di non rispondere ma chiamiamo ci così chiamiamo G così nove perché se abbiamo questa lucida memoria allora mi pare che insieme ci sarà Ameglio possibile ad interrogare e di rispondere
E soprattutto di giustificare e di chiarire il senso e il valore dalla nostra avventura politica ed umana
Allora riprendiamo
Do la parola Picano poi si preparino Biasutti istanza Mazzola e poi ci sarà un altro gruppetto appiccano
Non c'è dicano
Voleva ma
Nel molto forte
Cari amici giorni fa a Varsavia
Partecipando ad una tavola rotonda sentivo
Il vicepresidente del senato polacco
Che diceva che il settanta per cento delle joint venture che stanno facendo in Polonia sono a capitale tedesco
La stessa cosa super giusta avvenendo in Unione Sovietica in Cecoslovacchia in Ungheria
Il che significa che il grande capitale internazionale
Che alla sua centrale nella Germania
Si sta spostando verso il centro est europeo
Con la conseguenza di una emarginazione non solo del Mezzogiorno d'Italia ma anche nel Mezzogiorno d'Europa della Grecia del Portogallo di parte della Spagna
Questo ci deve far riflettere
Che il problema del Mezzogiorno nel nostro Paese così drammatico
Lo dobbiamo cominciare a guardare in una dimensione europea
E
Questo vicepresidente continuava
Dicendo che
Forse gli era facile riorganizzare le nuove istituzioni della Polonia libera
Nella garanzia dei diritti civili in maniera molto semplice
Mentre gli era difficile
Riorganizzare la struttura economica del paese
In una visione moderna organica
Che potesse in qualche maniera favorire la ripresa del rilancio dell'economia di quel Paese
La dinamica della economia internazionale
Che in qualche maniera pone a quei Paesi dei grandi problemi di organizzazione statuale
Per garantire la creatività dell'uomo ma anche per favorire lo sviluppo ma pone anche al nostro Paese dei problemi eccezionale
E credo che i problemi del Mezzogiorno
Delle partecipazioni statali e delle leghe vadano affrontati in questo senso
In questi giorni sì
Guarda spesso al Mezzogiorno d'Italia in una chiave quasi di combattimento del nuovo brigantaggio
E non ci rendiamo conto invece che dopo quarant'anni di gestione e democratico cristiana del problema meridionalistica
La nostra cultura è insufficiente ad affrontare i nodi strutturali dell'economia del Mezzogiorno
Ma soprattutto nel dare una risposta ai problemi della violenza che non sono solamente un problema di brigantaggio ma sono un problema di organizzazione dei poteri
E credo che se noi non siamo capaci di una nuova riflessione istituzionale sui problemi meridionali
In maniera da riorganizzare i poteri locali
Da avere procedure amministrative rapite
Trasparenza nella gestione
Ma soprattutto un fisco che metta a nudo i facili arricchimenti della burocrazia del mondo politico e degli anonimi noi non affrontiamo alla radice il problema meridionale
E poi c'è un problema o amici dei flussi finanziari
Credo
Che in qualche maniera c'è una emarginazione costante del Mezzogiorno
Perché in tutto il mondo c'è un'emarginazione rispetto ad una economia ingrandite
Cambiamento delle zone più deboli e dei Paesi più deboli
Ed è quindi un problema che va risolta in altre sedi a livello continentale europeo integrando e rafforzando i poteri comunitari per per poter venire a pieno titolo in queste armi
Amici
Ma questo discorso assieme a quello delle partecipazioni statali
è stato un cavallo di battaglia della sinistra democristiana
In questo momento si deve porre degli interrogativi
Le partecipazioni così come sono
Che hanno fallito nelle telecomunicazioni nel ferroviario nella chimica e in tanti altri settori sono strutturalmente incapaci oggi come oggi
Di costituire lo strumento di intervento di politica economica dello Stato nelle zone più deboli e nel rafforzamento e dell'economia industriale
O dobbiamo puntare ad una loro dismissione ad una loro completa riorganizzazione per superare quel controllo burocratizzata
Da
Paese del socialismo reale che c'era nel passato
Credo o amici della vicenda della BNL
Che ha fatto perdere ad un'azienda di proprietà dello Stato circa tre mila miliardi
I responsabili sono stati solo licenziati perché non erano amici del segretario del Partito socialista mentre invece quelli dell'Atm responsabili di miliardi e miliardi di perdite sono stati promossi perché erano amici
Del segretario del Partito socialista
Allora in qualche maniera o amici se vogliamo combattere il debito pubblico dobbiamo porre mano a delle riforme sostanziali che gli organi sono i poteri dello Stato e soprattutto dirlo ai cittadini la possibilità di muoversi con quell'agilità che è necessaria per essere presenti sul mercato
E credo della proposta
Direi riforma istituzionale che nel suo complesso deve riguardare la riorganizzazione dei poteri nel nostro Paese ma soprattutto al governo dell'economia deve guardare con una particolare attenzione alla riforma elettorale
Noi abbiamo i partiti e abbiamo soprattutto i protagonisti della gestione politica
Che sono più attenti al futuro e quindi alla cura della clientela
Piuttosto che attenti al governo del presente cioè alla gestione dei problemi di ogni giorno e soprattutto al soddisfacimento dei bisogni
Della gente
In questo modo
Si salda violenza corruzione a consenso politico da cui non veniamo fuori se in qualche maniera non incontriamo l'elettorato ad una scelta dei governi con una possibilità di alternanza rapita
Allora la riforma elettorale o amici è una riforma principe
Certamente va discussa e approfondita all'interno del partito per ricercare al nostro interno i necessari consensi in un confronto civile con gli altri partiti per fare capire
Qual è la drammaticità in cui si trova il nostro Paese e che chiede una risposta esauriente
Il fenomeno delle lei più amici io stavo riflettendo che le leghe si sono affermate soprattutto in una provincia quella di Brescia dove abbiamo due autorevolissimi esponenti democratici cristiani uno molto più materialista Prandini e uno molto più spiritualista
Martinazzoli
Ebbene queste due anime della DC questi aspetti della Democrazia Cristiana
Non sono stati non sono sufficienti a dare una risposta
A quel tipo di domanda dell'elettorato alla crisi è sistemica come diceva Martinazzoli e quindi dobbiamo ridare in qualche modo all'elettorato la responsabilità di Scelta di governo rendendosi conto amici che siamo vecchi
Come partiti che non siamo più sensibili ad un mondo che cambia e che si trasforma e il discorso delle istituzioni troppo spesso ci vede impreparati proprio perché siamo RFI di una cultura giuridico umanistica piuttosto che di una cultura scientifica
E allora il collegamento con i monti vitali che la Democrazia cristiana deve avere in permanenza perché ha bisogno di una contestazione permanente al suo interno di una rimessa in discussione quotidiana delle sue scelte politico
Deve far sì che possiamo creare dei collegamenti con i monti vitali che in qualche modo vogliono dialogare col nostro partito e quello che ci spaventa e la palude in cui la maggioranza della Democrazia Cristiana
Vorrebbe ricondurci in modo che non ci siano scontri ma ci siano dialettico ovattati che non emergano all'esterno noi abbia hanno bisogno di far sentire tutto il peso di una nostra carica morale e culturale che rimetta in discussione permanentemente
Gli equilibri all'interno del partito e all'interno del Paese in questo modo noi daremo una risposta soddisfacente
Ai tempi che stiamo vivendo e soprattutto garantiremo un futuro alla Democrazia Cristiana grazie
A suo tempo comico io
Avevo l'impressione di dover far ripetere il discorso che ho fatto qui l'intervento che ho fatto qui
L'anno scorso perché alcuni dei problemi
E delle situazioni che avevamo evocato sono rimaste tale tali e quali
Anzi in qualche caso si sono aggravate però ecco di questo dirò poi come presidente di Regione rispetto ad una tematica che è stata affrontata ed è rispetto ad alcune analisi che qui sono state fatte che cominciano a preoccuparsi e a preoccuparci in maniera molto forte
La novità e legata
Invece al problema politico sullo status della sinistra
Siamo erotico e per capire se siamo usciti definitivamente da questa lunga ecco da questa lunga guerra di trincea
In cui siamo stati impegnati in questo ecco in questo periodo e siamo venuti qui per capire se è possibile un confronto serio
Rispetto ad un dibattito che abbiamo fatto quasi tra sordi nel partito in questo periodo
Io lo dico dal versante di una regione e qui ce ne sono altre in questa situazione in cui la sinistra democratico cristiana e largamente maggioritaria
E all'onere il compito di guidare tutte le istituzioni in primis ecco in primis la Regione quindi ha un problema ribaltato rispetto al resto della sinistra sia nel partito ecco che nel che nel Paese
E quindi il rapporto con il Partito socialista in particolare un rapporto ecco completamente completamente diverso
Si è tentato anche qui
Di dividere le posizioni fra chi sostiene che basta la riforma istituzionale la riforma elettorale che ha e tra chi dice che invece servono altre riforme altri servono altri cambiamenti
Io credo che le due posizioni siano sostanzialmente conciliabili perché altrimenti non capirei
Perché sia dedita qualcuno
Ad esempio l'agonia di non essere molto attento soltanto i problemi della riforma elettorale la riforma istituzionale
Dicendo che ha nel cuore una riforma ed una situazione è più generale e non si addebita a Bodrato che da questo punto di vista oggi ha fatto un discorso molto ampio è molto articolato nel quale ad esempio io mi riconosco nel quale evidentemente la riforma elettorale istituzionale è uno degli elementi ma non è quello e non è quello sostanziale
E quindi non è il problema di andare a dialogare con l'altra parte del partito soltanto in nome e per conto di chi vuole la riforma istituzionale elettorale chi vuole altre altre riforme il problema è capire se siamo in grado oggi di un confronto di carattere ecco di carattere generale
Uomini il resto ecco con il resto del partito di capire se c'è nell'altra parte del partito la volontà e la necessità di confrontarsi seriamente con noi partendo dal superamento dell'attuale segreteria nazionale
Che si è arroccata
In una posizione di contrasto perché questo è funzionale alla permanenza di Forlani alla segreteria del partito non a caso e non è un problema di Segnali di fumo non a caso a Sirmione Forlani ha chiuso in maniera dura e drastica
Ecco nei nostri nei nostri confronti quindi questo è il problema vero che noi abbiamo ecco che noi abbiamo di fronte per il resto rispetto ai problemi concreti
Io credo che qui ci sia una sottovalutazione e forse questo è l'aspetto
Più debole
Di tutta l'analisi che si fa qui a Chianciano delle vicende politiche di questi giorni finanziaria compresa come se fosse un problema che compete ad altri
Dimenticando poiché in Parlamento sono i nostri parlamentari nostri senatori che sono per primi impegnati in una battaglia e con una battaglia politica
La finanziaria di quest'anno
è una finanziaria che aggrava pesantemente la situazione che noi abbiamo di fronte
E ci porta anche ad una valutazione seria sul tema delle leghe
Sul tema del rapporto fra un partito di carattere regionale un partito di carattere nazionale sul rapporto tra nord e sud di questo Paese io condivido
L'analisi Martinazzoli su tutto meno che su questo problema
Nel senso che non è pensabile
Non capire che cosa vuol dire oggi
Voglio dire oggi le autonomie locali rispetto al tema della protesta
La gente non protesta soltanto per la qualità della politica o per la qualità degli amministratori questo lo faceva anche prima prima delle leghe c'era stata la protesta radicale c'era stata la protesta di altre formazioni conformazioni politiche
Il problema vero è che oggi siamo di fronte ad un riaccentramento della politica delle risorse
In mani sempre più ristrette
E consente che hanno poco a che fare con le prospettive reali del Paese io l'ho detto qui l'anno scorso lo ripeto lo dico
Agli amici soprattutto del Sud
Che ci dicono ma l'ho detto anche Picano inconsapevolmente prima ma se a Brescia ci sono Martinazzoli e tanti altri capaci perché si perde
Si perde perché in una realtà come questa la politica non media più tutto e giustamente non media più tutto
La Lombardia l'ho ricordato l'anno scorso ripeto quest'anno è una regione di nove milioni di abitanti è più grande dell'Austria che ha ricordato prima Martinazzoli e la tredicesima quattordicesima potenza mondiale da sola
Non ha non ha nessuna autonomia
Nessuna capacità di autogoverno così vale per il Piemonte ma così vale anche per la Campania
E noi l'abbiamo spiegato che noi friulani non siamo biologicamente diversi da quelli del Sud nella gestione del terremoto della ricostruzione post terremoto
Sono le regole diverse è la capacità autonomistica riversa noi godiamo di una capacità autonomistica che ci ha consentito di utilizzare in sede locale le risorse che lo Stato ha già messo a disposizione
Nel resto del Paese ecco questo non avviene
E quindi un un gruppo una componente che ha l'ambizione un po'di pensare anche per quell'altra parte del partito che in questo momento penso abbastanza poco
Credo che su questo terreno rischia oggi l'insufficienza vera della della analisi non è pensabile che trasferiscano alle regioni il costo della sanità dicendo che sono soltanto a livello locale le storture quando le scelte si fanno prevalentemente in sede nazionale
Quando il contratto si fa in sede nazionale quando il prontuario farmaceutico si pagine in sede nazionale quando le convenzioni si fanno generazionale e poi arriva un ministro che coi colpi di teatro come quello della sanità
Va be'giro i carabinieri a vedere che cosa succede delle unità sanitarie locali dimenticandosi di aver sottostimato di cinque sei mila miliardi la spesa sanitaria
E oggi ha la bella pensata di trasferire il costo del deficit sulle regioni
E parlo anche un'altra bella pensata
Quella del nostro amico Cirino Pomicino che dice questo deficit alla fine ce lo paghiamo un po'per ciascuno facciamo i mutui
Per pagare questo debito questo deficit ma li carichiamo sul fondo sanitario
Siamo di fronte siamo di fronte ad una situazione ecco paradossale e questo avviene per tante altre cose e per tante altre ecco situazioni io vorrei dire lo ricordo l'anno scorso combo tratto qualche
Qualche fuoco d'artificio l'abbiamo fatto subito dopo che al giallo ricordando a Prandini che non poteva gestire da Roma le risorse per la casa o tante altre cose così per altri ministri
Una sinistra del partito che oggi non attenzione a queste cose che non capisce seriamente queste cose ecco rischia ecco di consegnare la gestione
Della politica quella vera quella concreta immani che non ne permetteranno di riprendere un consenso
In molte regioni e soprattutto al Nord
Io concludo ricordando la cosa sul tema delle leghe lo dico agli amici che oggi credono che le leghe siano soltanto un problema del nord e che possa essere esorcizzato esorcizzato in modo in modo facile
Trieste è stata Trieste è stata
La prima è il primo esempio della nascita di una lega dopo il trattato di Osimo la Democrazia cristiana è passata dal trentacinque per cento al diciotto per cento
La Lista per Trieste andata abbondantemente oltre il trenta per cento fu combattuta da tutti da Craxi in primis
Poiché la si si è alleato con la Lista per Trieste
Ha fatto una saldatura elettorale con la Lista per Trieste
E ha tolto un senatore e un deputato alla Democrazia Cristiana
Oggi si dice che la lista è morta ma ancora il quattordici il quindici per cento è un senatore è un deputato sono ancora tolti alla Democrazia Cristiana io non vorrei nei prossimi anni
Che l'accordo di grazia venisse anche col senatore Bossi
Ricordando che in Lombardia un milione duecento mila persone ora votato da quella ecco da quella parte ricordando che centottanta Milano votato in Veneto
Che il cinque per cento in Emilia senza nessuna candidatura che altrettanto è successo in Piemonte che comincerà ad accadere anche anche nel resto anche nel resto del Paese per cui se realmente siamo una forza di cambiamento nel partito del Paese
Come sinistra democratico cristiana
Credo che questo tema lo dovremo mettere all'attenzione di tutti ma non
Non scherzando ci sopra
Non scherzando ci sopra perché la duttilità il funambolismo la facilità con cui Craxi portare le tattiche politiche alla fine saranno vincenti
E non sono nei Prandini dei Cirino Pomicino negli altri amici che guidano in questo momento al Governo il partito che risolveranno questo problema loro hanno un unico obiettivo quello di gestire io dico non non bene a livello nazionale risorse che invece dovrebbero essere gestite in blocco per far crescere l'autonomia al senso di responsabilità la qualità del della politica ecco nel nostro Paese quindi spero che sia l'ultima volta
Che da parte del fronte delle regioni si fa questo invito agli amici della sinistra ecco del del partito e questo è un invito pressante che noi in questo momento ecco in questo momento facciamo perché questo è un tema
Che attiene a tutte le nostre a tutte le nostre realtà altrimenti quest'anno tagliamo cinquanta mila miliardi dei quali due mila e cinquecento alle regioni speciali
Dieci mila circa agli enti locali
La morte totale delle regioni a statuto ordinario che non avranno una risorsa ecco da poter ecco da poter gestire
Non vorrei ritrovarmi qui di nuovo il prossimo anno Chianciano alla vigilia di un'altra finanziaria a decretare la morte delle Autonomie e quindi l'impotenza del partito ed in modo particolare della sinistra da Democrazia Cristiana
Per capirlo fino a farla franca
Cari amici
Mi rendo conto che
Un confronto così intenso
Rischia di portare qualche ripetizione nelle nostre riflessioni
In una giornata
L'unica di
Posizioni di prese di posizioni
Significative all'interno della sinistra
Abbiamo la difficoltà di avere la originalità di alcune riflessione ma io qui molto brevemente
Vorrei partire con
Quello che mi ha fatto più riflettere della relazione di Elia
Elia
Ieri sera
Ha presentato
Uno scenario politico culturale ed istituzionale della sinistra
Tale da far ritrovare in essa
Tutti i nostri fermenti
Le varie sfumature si sono sono svanite si sono ricompattati te
Grazie alle ho colto in quella sua chiara valutazione dell'esistente
Ma fattori più
Ha permesso che
La sinistra della Democrazia Cristiana
Non chiudesse
Con il resto del partito
Per la verità
Avremmo desiderato un interlocutore più autorevole
Da parte della maggioranza
Per vedere quali quali spazi
Sono percorribili per un un discorso che verso il congresso può permettere alla sinistra e alla maggioranza del partito di dialogare
Quella che poi non si definisce maggioranza
Ma che assoldando
Il desiderio di recuperare con noi della sinistra
L'atteggiamento di chi dirige siete bravi nell'elaborazione fa deporre convegni come queste ma noi gestiamo
Il ruolo autorevole del partito nella società di oggi M. raccordo con gli altri partners dei governi ebbene cari amici rispetto a questo modo di essere
Nella maggioranza del partito
Anche dopo
Le relazioni le valutazione di questa mattina di quest'oggi io ho un profondo tormento
Quale
O la paura
Che
Il nostro
Valutare
Il quadro politico
Nazionale era apporti tra le forze politiche all'interno di questa nostra società è un dialogo tra sordi
Non abbiamo sponda reale all'interno del partito
Non abbiamo sponda reale
All'interno del governo
E credo che prima che si costituisca come sponda reale il PDS avremo bisogno ancora di attendere del tempo
Allora questa sinistra democratico cristiana
Verso quali traguardi muove
L'analisi è perfetta ed è puntuale nella relazione di Elia
Ma abbiamo chi emigra Dodi raccoglierla ecco perché io poi non starei così negativo sulle posizioni di Gianni Goria perché questa preoccupazione di non trovare
Sono posizioni rigide
Uno spazio adeguato all'interno del partito e e del governo oltre che del dello scenario istituzionale del nostro Parlamento c'era pure porre il tema dobbiamo pure porci il tema di come serre
In grado di in si Noiret le nostre valutazione all'interno di questo testudo istituzionale e di governo
Ebbene la legge diciamocelo con franchezza
Dalla congresso nell'ottantanove vorrei dire dal maledetto congresso dell'ottantanove
Noi abbiamo raccolto una serie di insuccessi nonostante Chianciano i vari Chianciano
De Mita ha lasciato palazzo Chigi
Dopo qualche tempo siamo usciti dai responsabilità di partito e poi abbiamo lasciato anche questo governo beh tutto questo significa portarci via via verso una emarginazione rispetto al quadro politico complessivo
Rispondiamo con una proposta forte
E lo abbiamo visto De Mita ha combattuto per anni nella ricerca di quello che oggi Goria ripropone come patto politico lo avevamo chiamato il pentapartito strategico ma esso prenda partito strategico non trovò ascolto
Oggi la proposta di modifica del quadro istituzionale non trova ascolto né nel partito né tra i partners di governo né
Nella sponda istituzionale che dovrebbe offrire il nuovo partito opposto comunisti
A lei che
Le lega cui offerto ieri sera
Perché temo che possa essere più un segnale che guarda al metodo e non ce e non già al merito
Lega ha lasciato intravedere l'ipotesi che alla fine la democrazia cristiana si disponga nella presentare una sua proposta di riforma istituzionale ma non ha detto né più può essere il parere della vecchia proposta socialista di riforma istituzionale in direzione del presidenzialismo
Per essere solo un fatto di metodo io credo che non possiamo essere interessati da questo
Da questo quadro che ci offre la maggioranza del partito
Anzi per la esperienza quotidiana che mi ritrovo devo dire che il segretario nazionale del partito è tutto teso a celebrare il diciannovesimo congresso nel prossimo febbraio
A questo appuntamento come si arriva si arriva con il muro contro muro in una incapacità assoluta di aprire uno squarcio tra le
Posizioni della maggioranza e quelli della minoranza del partito
E io di questo o serio dimore
Credo che rischiamo cari amici e via
Avvitarci come la farfalla in un bossolo e finiamo per morire
Questa sinistra democratica cristiana rischia di non esprimere poi
Quella sua vivacità corsi presente in questo dei battitori Chianciano all'interno del partito probabilmente chi è più realista tra di noi
Ritiene che sia opportuno un approccio progressivo il tentativo di trovare spazi all'interno della maggioranza anche sui versanti
Della politica vera e propria dal programma di governo rispondere a quello che sorprende diciamo sono i problemi della gente vedo Quinzano a Leoluca Orlando egli è un interprete
Leoluca l'applauso a me non può che far piacere perché vuol dire che questa è quella tenda che ti appartiene
Ebbene cari amici allora
Va trovato con il resto del quartetto
Una strategia di approccio progressivo
E qui io vorrei frustrare il progetto del segretario del partito che mi pare di estrema
Rigidità perché tutto teso a ricercare gli elementi dello scontro per avvitarsi sempre più in una logica che viene che è propria bella al segretario del partito socialista è che rimarca la nostra subalternità a quel partito ebbene allora da questa assise di Chianciano
Di fronte a quello che è lo scenario ottimale che noi possiamo prefigurare come come sinistra democristiana io credo che debbono essere presente anche quelle considerazioni che faceva poc'anzi Biasutti
Quando metteva in conto che non è da da dare per scontato l'atteggiamento del segretario nazionale del partito socialista italiano
Io non escluderei che a settant'anni da Livorno il ventuno aprile del mille novecento il ventuno gennaio del mille novecento novantuno Craxi trovi con i miglioristi del PDS
Qualche Fondo ricconi incontro è che possa dar vita ad un confronto che diventerebbe il sei in quel momento un confronto estremamente drammatico per tutta la Democrazia Cristiana
Allora noi amici e concludo noi amici della sinistra dobbiamo sentirci pronto ad un confronto che sia puntuale sui temi dell'esistente e del divenire di questo governare
E anche essere pronti su quello che possiamo considerare lo scenario ottimale della revisione istituzionale
La battaglia primarie questa ultima che ho
Indicato però saremmo chiusi in un angolo se non tenessimo conto anche
Che il quadro politico complessivo deve permettere ad una sinistra democristiana che è viva e che guarda al futuro non suo del partito tenendo conto degli scenari che provocatoriamente dal partito e dalle altre forze politiche possono essere poste alla nostra attenzione nel prossimo futuro grazie
Mazzola
Cari amici debbo dire che ero su arrivato ieri pomeriggio a Chianciano con
Un sentimento di profonda preoccupazione
Forse anche per
Qualche influsso dovuto alla frequentazione negli ultimi giorni di Nicola Mancino che mi sembrava molto poco ottimista anch'io mi sentivo ieri abbastanza pessimista pessimistici
Perché perché ci eravamo lasciati lo scorso anno Gong un ampio discorso sulla riforma istituzionale sui problemi dello stato sociale
Avevamo impostato un discorso che cercava di recuperare una politica parla di chi attraverso un recupero della di chi alla politica
Ma poi non avevamo avuto se non in momenti di particolare impegno su alcune questioni specifiche non avevamo più avuto coralmente la possibilità di sviluppare le riflessioni che avevamo fatto l'anno scorso
E mi sembrava di vedere che a distanza di un anno non solo non eravamo andati avanti ma c'era
Qualche rischio che fossimo addirittura andati indietro
E questo mi portava al pessimismo
A un pessimismo che mi sembrava anche in qualche misura convalidato dal modo diciamo così non perfettamente organizzato come gli anni scorsi coi quali eravamo arrivati anche a questo appuntamento
Debbo dire però che lo sviluppo del dibattito dalla relazione di Elia agli interventi di tutti mi riferisco soprattutto anch'io a quello non solo di Martinazzoli di oggi pomeriggio
Sul quale credo di non dover dire nulla perché ogni parola lo guasterebbe
Mai a quello di Bodrato credo
Che ci sia stati invece uno spazio per un ampio dibattito e che ci siano delle possibilità di uscire dal pessimismo
Anche se
Anche se le risposte che le sono venute da parte delle altre componenti del partito
Sono state risposte che io ho interpretato più
Come un richiamo a noi di correre in aiuto della democrazia cristiana rinunciando in pratica ha delle posizioni che non un serio tentativo di venire incontro alle esigenze che noi portiamo avanti inesperti
I grandi cambiamenti che sono stati sui quali ci siamo diffusi non possiamo dire che siano stati tutti i cambiamenti positivi nelle nelle trasformazioni della città di questi anni ci stanno così largamente positive
Ma ci stanno anche cose meno positive ci stanno cadute di valori
Ci sta una frammentazione degli interessi ci stanno tutti questi aspetti che hanno reso difficile se non impossibile la sintesi politica minando quindi alla radice il compito della funzione dei partiti politici che è quello
Di
Creare di fare proporre sintesi politiche
E c'è qualcuno che ha pensato e pensa di bypassare queste difficoltà che cos'è in fondo il tentativo delle leghe se non quello di bypassare questa difficoltà di appellarsi direttamente
Portando avanti un discorso che è giusto nei suoi presupposti ma che è vuoto nelle sue conseguenze operative di bypassare questa difficoltà appellandosi direttamente alla gente in nome dei suoi bisogni
Ma senta prospettarle un modo per affrontarli e risolverli questi bisogni
E c'ha provato Craxi perché quello di rivolgersi direttamente attraverso un appello verso la democrazia plebiscitaria è un altro modo di bypassare questo problema riconducendo a una persona
Il e al carisma di una persona le difficoltà che attengono alla alla difficoltà dei partiti politici di fare proposte di sintesi a fronte della caduta dei valori della frammentazione di interessi che si è determinata
Nella società
Craxi non ha più posto in questi ultimi tempi l'accento su questo c'è su questo aspetto plebiscitario ma non l'ha fatto certamente non perché abbia pensato di rinunciare ma perché ha immaginato immagina che il tempo lavori per lui
E che il PIL processi di decomposizione del sistema riguarda un punto tale nel quale la sua proposta per Troy si troverà a essere rilanciata senza neanche bisogno lui stesso lo faccio ma purtroppo non è solo il tempo che lavora per lui
Io credo che lavori per lui anche
Questa democrazia cristiana
Una democrazia cristiana e che noi non sta bene
Ma che a quanti nella DC non sta bene
Io credo che questo è un dato che noi dobbiamo verificare perché questa situazione sta bene è una categoria che è molto diffusa nella Democrazia cristiana
E della categoria di coloro che non assegnano alla politica spazi e tempi diversi da quelle che assegnano loro propria esperienza personale nella politica e allora se è così nell'avvenire della democrazia cristiana non ci sono solo difficoltà sulla riforma elettorale non ci sono solo difficoltà sui temi della più generale riforma istituzionale non ci sono solo difficoltà sull'ipotesi strategica
Ma c'è tempi brevi il rischio che non ci sia più la Democrazia Cristiana
E allora io credo che a questo bisogna reagire anche se il pessimismo della ragione in questo più che non sotto l'aspetto per il quale la visita ha chiamato la chiamata in causa ieri sera Misasi qui si anche se il pessimismo della ragione
Si potrebbe far ritenere che questa battaglia sì una battaglia di molto difficile possibilità di vittoria
Io credo che
Sia compito nostro quello di fare un tentativo di uscire da queste difficoltà con una proposta
E credo che
Queste non lo facciano coloro di di noi e scusatemi se
Farò qualche annotazione polemica
Che pensiamo in definitiva che sia compito nostro elevare il elevare il livello di una politica che però non è una politica che ci appartiene compiutamente
Io credo che il discorso di Maniero di questa mattina che è stato un discorso molto intelligente
E però stato un discorso pericoloso non solo perché l'agitazione di Sturzo non è giusta come ha rilevato Martinazzoli
Ma perché il senso di quel discorso e il senso di una sinistra che per farsi carico del dovere di rappresentare e di essere al servizio di tutta la Democrazia Cristiana
Deve arrivare al sacrificio di rinunciare a delle ragioni a rinunciare a delle analisi a rinunciare a delle prospettive per il solo fatto che queste vengono ad essere accusate di di dividere la democrazia cristiana c'è un limite al patriottismo di partito
Che è il limite è rappresentato dalla convinzione della validità delle cose nelle quali si crede
E che non può essere sacrificato
Fino all'eccesso perché se è vero che Forlani dice che l'unità non si può fare a qualunque costo credo che questo sia altrettanto vero cioè non più vero per noi ecco io credo che
Stia qui il problema avere in questa domanda io mi chiedo ma nel momento in cui sono cadute le ideologie
Nel momento in cui la l'alleanza strategica di pentapartito non si può fare perché è stata respinta questa tesi negli anni passati
Nel momento in cui sul programma
Non possiamo neanche sapere ne siamo d'accordo perché è difficile dire su quali punti si strutturi il programma di questo governo un programma preciso per affrontare che dir
I problemi della società nel momento in cui siamo in disaccordo sulla valutazione generale
Del processo di evoluzione del sistema politico per questo è il punto perché noi non siamo d'accordo con i socialisti su questo dato fondamentale
Cioè del Po del del processo di cambiamento e di crisi del sistema politico allora ci se non siamo d'accordo su questo possiamo far finta di niente e dire che comunque dobbiamo andare d'accordo
Ecco la mia risposta non è certo quella di rompere dico che noi dobbiamo sforzarci di far ragionare la Democrazia Cristiana
Perché l'ha detto Martinazzoli prima la battaglia non è la battaglia di sopravvivenza della sinistra democristiana e alla battaglia di sopravvivenza delle ragioni di essere ed è la presenza politica della Democrazia cristiana questo è il problema
è il problema di dove cammina il nostro sistema politico perché volto nostro sistema politico
Elia ieri e Bodrato stamattina e sono diffusi lungamente su questo aspetto allora io dico
Che è una linea politica che non si faccia carico di questi dello stato di degenerazione attuale del sistema dell'esigenza di modificarlo dall'interno perché non ci venga capovolto in modo traumatico dall'esterno in modo prioritario
Una linea che non si faccia carico di capire che proprio qui in questo su questo tema che si misura la capacità di capire la nuova qualità della politica una linea che non si faccia carico di questa divertente
E allora occorre una strategia che utilizzi sto chiudendo ci sono più è un ragionamento sta finendo
Gioca l'ultima parte
Allora occorre Taddei che si faccia carico di utilizzare quello che di movimento c'è ancora dentro il sistema
Collegandolo con una strategia che smonti gli aspetti più deleterie di questo sistema questo è il discorso delle riforme elettorali legato alla ripresa in un discorso sulle forze politiche che il discorso che ha appartiene da sempre la tradizione della sinistra democratico cristiano
Ebbene amici la cosa sta nascendo con molti tentennamenti
Con incertezze ma anche con spunti di grande interesse io credo che tutti abbiate letto la dichiarazione di intenti di Occhetto dell'altro giorno in direzione non è stato solo presentato un simbolo o nemmeno che sono stato dato un abbozzo di nome c'è stata una dichiarazione di intenti
Nella quale ci sono molte cose di notevole importanza soprattutto nelle analisi sulla riforma della politica
Nel discorso sulla programmati cita delle alleanze
Nel discorso sulla non separazione fra il momento istituzionale quello sociale su questi discorsi che sono discorsi molto simili a quelli che noi abbiamo portato avanti in questi anni sui quali soprattutto l'anno scorso abbiamo riflettuto qui a Chianciano
Su questi discorsi è possibile debbo però di un approfondimento
E debbo disabile anche una strategia che colleghi la battaglia per la riforma elettorale con la ripresa di un disco altro oppure forte politica che parta dall'analisi sul Partito democratico della sinistra
Io credo che in questa strategia
Ci sia posto veramente per una iniziativa
Della democrazia della sinistra democratico cristiana per evitare le elezioni anticipate per andare ai referendum se non si riesce a risolvere in Parlamento il problema
Perché ci saremmo andati a quel punto come dice De Mita per la disperazione di un sistema politico che non riesce a modificati all'interno ci saremmo andati poi una scelta per il gusto di di di promuoverla di fuori l'operazione ma perché ci sarà stato dimostrato che il Parlamento non è in grado il sistema politico di risolvere questo problema
Allora sarà giusto andare anche ai referendum credo terzo
Che questa sia una strategia che a a dei rischi che ha in sede i rischi ma credo anche che questo sia forse l'unico spazio possibile per la sinistra democristiana che non abbia deciso di morire
Un modo di essere cattolici democratici oggi e certamente quello di agire per rianimare la politica per rianimare la democrazia da rianimare per quanto riguarda noi la Democrazia Cristiana costringendolo a uscire
Dalla malinconia della pigrizia intellettuale e dall'uso qualità della gestione del potere che è rimasto questa può essere una risposta ragionata al pessimismo cui accennavo all'inizio questa spero sia la risposta della sinistra democratico cristiano
Grazie a una favola pregare gli addetti al servizio d'ordine siccome ci sono amici fuori col biglietto rosso possono fare entrare ci sono spazi se mi sentono gli addetti al servizio d'ordine
Tutto il giorno che sono fuori
E prima era troppo pieno adesso si può fare la parola cortese
Si prepari Mastella cioè master
Mastella
Se non c'è Mastella Ciaffi
Prego cortese ormai
Ma io mi riallaccio alle ultime considerazioni Francesco Mazzola
Cioè il nostro convegno è stato giustamente concentrato un po'all'interno della nostra problematica
E del problematica della Democrazia Cristiana
Io mi riconosco in pieno nel relazione di leopoldo Elia soprattutto perché voglio riscattarla recuperarne la globalità e l'organicità che forse nel corso del dibattito è stata un po'scordata è stata un po'dimenticata
E credo che sulle sui nostri rapporti interni di partito sulla stessa questione della riforma elettorale si sia già detta ogni cosa e quindi il discorso sia più che adeguatamente sviluppato invece sono preoccupato
Che ci siamo un po'troppo
Perduti in questo dibattito in questa analisi
E che occorre invece recuperare un respiro più generale per la nostra iniziativa politica
La crisi del partito comunista la nascita di questa nuova cosa alla quale stiamo assistendo
A mio modo di vedere è avvenuta contenti e modalità che sono in parte deludenti
E Occhetto non ha fatto presto e bene come avrebbe potuto e dovuto fare per recuperare occasioni storiche largamente perdute dal Partito comunista italiano Partito comunista italiano era apparso per lungo periodo nella storia del comunismo internazionale come un elemento di avanguardia un elemento di apertura un momento di forte saldatura tra l'esperienza del comunismo internazionale e la democrazia occidentale la stessa sorprendente forza elettorale
Di un partito comunista
I nuovi un Paese occidentale di un partito comunista all'opposizione era un po'la testimonianza di questa capacità di saldatura tra l'appartenenza allo schieramento del comunismo internazionale e la cultura democratica dell'Occidente
Ebbene il Partito comunista in questi ultimi anni diciamo dall'ultimo Berlinguer
A tutto nata
E alla prima gestione di Occhetto a in larga parte il pregiudicato questa grossa eredità
E si è sorprendentemente presentato all'appuntamento col nuovo in questo Deserto dei Tartari in cui da quarant'anni Comunisti italiani erano in definitiva le vedette
Più intelligenti e maggiormente all'erta si è presentato addormentato è stato un po'la Vergine spavalda della parabola evangelica
Per Fini bulgari sono arrivati prima di Occhetto e di sincope è stato liquidato prima che la proposta della cosa fosse esplicitata
Allora
E tutta la la lunga evoluzione di questi mesi
Ha segnato nelle esitazioni nelle incertezze nei drammi nelle contraddizioni ha contrassegnato una storia per molti versi penosa questo non toglie la positività
Di quanto in definitiva emerge dalla proposta di questi giorni però denuncia anche la stanchezza di un gruppo dirigente che non ha saputo accogliere tempestivamente i segni dei tempi
Ora
Noi come sinistra democristiana non possiamo a nostra volta essere tutti ripiegati su noi stessi io credo che da questo gruppo politico che ha una tradizione di intelligenza nell'analisi e nella proposta politica
Debba emergere una capacità interlocutrice forte nei riguardi di quanto avviene sulla sinistra dello schieramento politico italiano la sinistra democristiana deve interpellare i comunisti in crisi Ederle interpellando indirettamente non per cercare le alleanze e le le formule le gestioni ma per interpellando i perché la loro crisi è la crisi di un sistema politico nel nostro Paese e ci riguarda direttamente e dal tipo di esito che emergerà che deriverà dalla loro crisi dipenderà anche il futuro della democrazia italiana
La crisi così come si è sviluppata nel vicini restituisce a noi uno spazio enorme
Appiattiti come eravamo all'interno della Democrazia Cristiana che escludeva
Per quella Yalta che oggi è crollata per esprimerci con leopoldo Elia
Escludeva la possibilità di far fermentare tutti quei valori
Politici storici che dalla Resistenza al CLN via via sia erano stati seminati nel nostro Paese c'è stata una ibernazione
Che ha impedito lo sviluppo di tanta parte della cultura politica italiana oggi tutto questo spazio ci è restituito è restituito ai comunisti e restituito ai socialisti è restituito alla sinistra cattolica
Ma
Occorre che siamo consapevoli di queste opportunità
La riforma elettorale certamente il dato centrale è la condizione è il dato prioritario attraverso il quale noi dobbiamo passare se vogliamo consentire alla politica italiana di superare lo stallo in cui si trova e per consentire alle potenzialità di questa fase straordinariamente evolutiva di consolidarsi in dati politici reali di non restare un elemento e confuso della politica italiana e però la sinistra democristiana deve integrare fino in fondo la propria proposta politica non può esaurirsi sulla che era della riforma elettorale
In questi in quest'anno in questo ultimo anno
Non abbiamo combattuto oltre a quella sulla riforma elettorale altre due grandi battaglie quella sul rinnovamento del partito da Palermo alle nomine nei grandi enti nelle ivi sulla nuovo modo sulla pensione nuova che sentivamo e sentiamo emergere dalla società e che dalle risposte che dà poi delle leghe della protesta proprio perché ogni tentativo
Di rinnovamento viene puntualmente ho soffocato allontanato o sconfessato scoraggiato all'interno della Democrazia Cristiana ma la questione dell'emittenza come delle mitezza televisiva come elemento di trasparenza come elemento costitutivo della realtà democratica del Paese e la riforma elettorale ma ci sono altri due
Versanti importanti sui quali perché la nostra proposta politica
Sia completa e sia quindi piattaforma di confronto e di verifica con quanto all'interno della democrazia del nostro Paese con quanto sul versante a sinistra
Nel nostro Paese sta emergendo sia un confronto utile e costruttivo e sono i temi grandi della dell'equilibrio finanziario del Paese con tutte le implicanze della politica meridionalistica alla tutela e alla permanenza dello stato sociale di cui l'equilibrio finanziario in definitiva è condizione se non si vuole che la puntamento del novantadue sia un ulteriore capitolo della annessione alla Germania dopo della Germania Est si può ammettere anche l'Italia in cui mi sento vogliamo se non vogliamo che l'unificazione europea assuma questo significato e allora le ragioni forti
Dell'equilibrio finanziario imposto da logiche che ci travalicano faranno purtroppo giustizia e dei problemi del Meridione dei problemi delle classi deboli in Italia perché sarà l'equilibrio che verrà imposto da logiche monetari che ci travalicano e che saranno insensibili alle problematiche sociali interna del nostro Paese e l'altra è la politica internazionale in un momento di trasformazione positiva
Della situazione internazionale per la caduta della divisione dei blocchi ma anche per la preoccupazione che la destabilizzazione che questo ha comportato ci sta dimostrando essere assolutamente pericoloso in questi giorni una politica internazionale che recuperi valori grandi della pace nome di un pacifismo
Così diciamo di maniera ma di quel pacifismo che è nella tradizione non solo dei cattolici ma tradita della Democrazia Cristiana che ha avuto in Giorgio la Pira un grande profeta che oggi ha visto realizzate le sue visioni grandi di grande respiro per la pace internazionale ecco io credo che noi dovremo spero che nel documento tutto questo emerga
Noi dovremo rappresentare con forza questa nostra piattaforma politica alla maggioranza della Democrazia Cristiana ma anche al Paese
Ai nuovi democratici di sinistra i socialisti alle forze politiche
Per essere interlocutori Forti e Liberi come ci voleva don Sturzo noi democristiani
Nella consapevolezza che se veramente all'interno di questo partito
Liberi e forti non si potrà più non si potesse più contemporaneamente essere perché alcuni forti preferiscono essere soltanto forti noi senza dubbio saremo sempre e comunque dalla parte dei liberi
Parola Adriano Ciaffi
Poi c'è Silvia Costa
Poi costa
Docente
Condividendo cari amici la relazione ottimali Elia mi limito ad alcune osservazioni
Tralasciando anche lo schema di un intervento più organico penso che uno dei problemi di Chianciano
Sia quello di adeguare i mezzi
All'azione politica ai fini che ci prefiggiamo
è ovvio che non è un convegno di studi
è ovvio che l'obiettivo di tempo lungo è quello di rinnovare la politica ma viviamo nei nostri giorni nostri mesi nei nostri anni
E allora credo che per individuare gli obiettivi che ci prefiggiamo dobbiamo partire dal Congresso
Al congresso ci fu strappato un accordo unitario
Nella logica e con la giustificazione di una corresponsabilità per un disegno riformatore
Che accompagnasse l'Italia all'incontro europeo del novantadue
Era il programma del governo De Mita
Prima ancora era il programma del governo Goria
Poi il programma del governo Andreotti una legislatura guidati civiche succedeva ad una legislatura a guida socialista e a qualche anno a guida Repubblica
Questo patto unitario è stato smontato pezzo per pezzo
Da
Una maggioranza che si è venuta affermando
In parallelo al passaggio all'opposizione della sinistra all'uscita perfino dal governo in un passaggio drammatico su un tema qualificante come quello dell'informazione
Oggi abbiamo davanti il giugno mille novecentonovantuno le elezioni o anticipate o il referendum e o le elezioni a fine legislatura il disegno riformatore
Ma credo ad onor del vero senza enfatizzarlo ma se anche neanche senza porlo in ombra il rapporto agli obiettivi
Ancora da raggiungere per esempio la riforma elettorale va ricapitolato
Perché sono il risultato di tre governi
A guida democristiana
Sono il risultato di un'azione dei gruppi parlamentari dici in gran parte sono il risultato dell'iniziativa e della tenacia di uomini della sinistra democristiana
La legge trecentosessantadue sulla Finanziaria la legge
Comunitari ai provvedimenti sulla difesa del suolo sulla regolamentazione del diritto di sciopero
Sulla droga sulla giustizia il nuovo codice di procedura penale sulla ristrutturazione delle banche sull'anti tresca sull'informazione la riforma delle elementari l'autonomia universitaria
La legge sulla Presidenza del Consiglio la modifica dei regolamenti parlamentari con l'estensione dal voto segreto e le norme di programmazione rigirare i lavori parlamentari
La legge sul procedimento amministrativo e infine la riforma delle autonomie locali sono un pacchetto di interventi riorganizzato Ri
Del sistema
Ognuno dei quali porta il segno della mediazione parlamentare con le luci e con le ombre macché stagliano una produttività di legislatura mai credo raggiunta nelle precedenti ma è un disegno ancora da completare è a questo punto e dopo queste riforme istituzionali che si pone la riforma elettorale
è in questa logica processuale
Che possiamo dare una giusta collocazione alla riforma elettorale io francamente avevo qualche idea chiara
All'inizio di questo convegno poi ho visto che questa idea chiara sulla riforma elettorale così ben delineate collocata dalla relazione Elia è stata dialetticamente è un po'portata a destra e a sinistra
La gente dice Martinazzoli la gente semplice ci capisce io evidentemente non sto tra la gente semplice
Io personalmente non ritengo che la riforma elettorale possa essere riempita
Ti
Un significato superiore a quello che può avere quasi che sia la riforma delle riforme quasi che sia la panacea di tutti i mali più in concreto risolvere nella riforma elettorale la crisi dei partiti e magari anche la crisi della politica
Non c'entra non c'entra non c'è capienza
Credo che su questo possiamo essere d'accordo con grado azioni di verze ma a me interessa collocare la riforma elettorale
Nel suo giusto significato quindi nessuno discute
Se si debba o non si debba fare una riforma elettorale casomai il mio invito
E non lo faccia Gitti che sulla materia
Di riforma elettorale della Camera o a Mancino su quella del Senato qua me ad altri amici su quella degli enti locali abbiamo cercato già di esitare o delle bozze o delle proposte ma lo dico agli amici
Un approfondimento in più su quale riforma perché la riforma non rimanga una parola magica è di moda
Che serve per
Alibi per dare soluzioni a problemi ben più complessi perché la crisi del partito almeno per metà e dentro i partiti e dentro i comportamenti e non solo nella modifica delle regole la crisi della politica ce l'ha detto Moro attiene ad un orizzonte più vasto che attiene al rapporto fra cittadino e l'istituzione alla Società del benessere al consumismo al rifugio nel privato alla modificazione dei valori
Alle a non è esaustività di una democrazia meramente rappresentativa se non ci affianchiamo anche specie alle radici dall'erba come diceva Moro anche istituti di democrazia partecipativa
Quindi credo che
Ormai i referendum io non sono uno dei firmatari siano una scadenza ineludibile
Se saranno ammessi forse saranno ammessi almeno alcuni
Allora qual è la condizione politico-parlamentare migliore per affrontare questa scadenza vuoi che sia accompagnata dal ricatto ingiusto delle elezioni anticipate vuoi che riusciamo per la stabilità della situazione politica per la distensione che possiamo diffondere nella situazione politica scavalcare il referendum è dando ad essi il loro corso come una collaterale partecipazione espressione di sovranità popolare che non deve incontrare incrociarsi a rompere gli equilibri politici
Ecco è più son tutte qui
Le domande e le risposte che dobbiamo dare come sinistra democristiana come Democrazia Cristiana partito da qui a giugno
Dal giugno alla fine della legislatura dobbiamo comportarci voi per portare a termine a termine per portare avanti il disegno riformatore
E penso
Alla riforma sanitaria penso al bicameralismo penso alla riforma elettorale penso
Alle tensioni penso alla lotta alla criminalità penso ai due esercizi ormai ultimi rimasti per un colpo duro ovvero di recupero del deficit dalla finanza pubblica
Ecco
Vogliamo rispondere con una situazione instabile gonfia di conflittualità o vogliamo dipanare questa fase politica con una corresponsabilità
Con una capacità che il Parlamento produca che è il partito in una soluzione straordinaria eccezionale
Dico responsabilità non dico di unità perché l'unità è fuori discussione stiamo parlando solo della corresponsabilità in ordine a degli obiettivi e come giustamente sta tutto dentro non una corresponsabilità ad ogni costo
Ma una corresponsabilità che andiamo
Mi si passi la parola a trattare non dico a contrattare perché possa segnare una ripresa del disegno
Riformatore
Di un rinnovamento che oggi non può essere più per la gravità della situazione mero cambiamento ma deve essere il risanamento
Risanamento nelle istituzioni Risanamento nel Bilancio Risanamento nel partito
E allora
è un profilo alto
Di questo impegno della sinistra democristiana che io personalmente proporrei tenterei con tutte le forze con grande fermezza e dignità ma anche con uno spirito di solidarietà che sia proporzionale alla gravità del momento politico che attraversiamo
Grazie carte che parola Silvia Costa si prepari Mascolo alla sua Pisacreta
Credo che molti dei delle persone che sono venute qui degli amici delle amiche che sono venuti qui a Chianciano sono avvenuti
Credo di poter rompo interpretare avendo parlato con molti di loro
Con molta speranza e con alcune preoccupazioni
Prima Martinazzoli che ha fatto un intervento che condivido in larga parte diceva
Da buon giudizio lui così problematico invece molto
Molto deciso sul quale io invece ho dei pro delle preoccupazioni ho qualche dubbio diceva il cittadino semplice ci ha capiti
Io ricordo che il giorno delle dimissioni dei cibi cinque ministri della sinistra
Decisione che fu annunciata cose fatte al gruppo parlamentare questo è stato forse un elemento di minore comprensibilità del gesto anche fra di noi che pure abbiamo condiviso le ragioni serie e profonde non simboliche della battaglia sull'emittenza
Ricordo che il Martinazzoli ci dissero episodi cercano l'episodio che ci fece riflette da cui ci furono poi degli spunti anche per interventi successivi
E disse che quando dopo essersi dimesso che ha telefonato a casa e la moglie
Gli aveva detto beh adesso torni a casa detto no adesso votiamo a favore della legge e ha detto mia moglie non ha capito beh io credo che dobbiamo farci più carico noi della sinistra del fatto
Che molte persone non necessariamente semplici ma persone in buona fede persone e esigenti con la politica forse non capiscono tutti i gesti della politica
Soprattutto quando non sono fini in fondo preparati collegiali
Chiariti nelle intenzioni esso prodotti e riti anche rispetto a gesti che non sono gesti io credo soltanto personali e morali ma assumono un significato e una portata politica delle cui conseguenze poi tutti siano chiamati a risponderne
Io analoghe perplessità le ho avute sulla mancata entrata in giunta regionale in Lombardia degli assessori della sinistra e contino francamente a non capire fino in fondo questo disimpegno clamoroso
Che stiamo assumendo come segno di una presenza assenza
Io sono convinta che si può essere capiti che si che si è onesti politicamente che sia molto da dire molto più da dire probabilmente della maggioranza del partito
Ma con gesti che siano quotidiani che non siano strappi con una coerenza dei comportamenti con una comprensibilità e una maggiore attenzione forse a chi non è intellettuale
A chi vuole soltanto che la politiche assomiglia di più alla vita
E a chi probabilmente chiede di essere esigenti sempre anche nei momenti delle nomine anche momenti in cui si fanno promozione di classe dirigente a livello locale anche nel momento in cui è difficile essere coerenti
Credo che questa sia una lezione che vale per tutti io non mi sento più buona dei colleghi o delle colleghe ho degli amici e le amiche della maggioranza sento che proprio perché non avvertiamo più seriamente questo dovere abbiamo più responsabilità di altri non meno responsabilità di altri
E credo allora che se molte delle considerazioni Grosseto fare in particolare da Bodrato e da Martinazzoli ma anche l'intervento che mi ha molto fatto pensare di Giovanni Moro giovani non riesce sempre a colpi ha farci molto riflettere con una con delle riflessioni che non nascono dall'Accademia ma nascono da una esperienza dirette reale concreta
Io quindi sono meno preoccupata di qua del di come son venuta ma sono ancora sento quella l'esigenza che le che abbiamo un ulteriore chiarimento e la premessa che faccio è questa che il documento che uscirà
Perché è un po'questa sindrome da Goldoni in questo in questa nostra sinistra per cui c'è sempre
Qualcuno che poi ci spiegherà la strategia posteriori c'è qualcuno che ci farà un documento dopo c'è qualcuno che poi ci dirà che cosa realmente pensiamo tutti insieme anch'io vorrei che in uscissimo da una certo li garantire la gestione anche della sinistra
Che fossimo più coinvolte Sinisi consentite anche come donne parlamentari come donne impegnate nel partito
In una riflessione
Che va molte volte nel gruppo parlamentare emersa questa esigenza io non vorrei tradire
Le e aspettative di molti di noi solo perché siamo in una sede diversa e perché siamo fra Dinoi
Questa è un'esigenza che è venuta più volte che ha fatto avere anche la sensazione forse a qualcuno non so se anche a Scarlato di un senso di qualcuno che è più sinistra negli altri che più dentro degli altri che poi ha più possibilità di essere in una gioco di squadra è che vorrei che tutti noi ci sentissimo in un gioco di squadre allora vorrei soltanto brevemente accennare alcuni e punti che mi sembra che forse vadano permette chiariti tante cose lo state del perito di ripeterle
Faccia che come dice Martinazzoli escludiamo piuttosto che aggiungere sulla riforma elettorale premetto che ero nel comitato per dalle per i preferendo elettorale da tempo quando la sinistra non ci credeva tanto per parlarci chiaro perché poi è stato una una una gestazione abbastanza difficile e diversa anche nelle are del perito che ha coinvolta marce o nonostante nonostante io fossi
In quel comitato dall'inizio oggi ho qualche preoccupazione per il modo in cui talvolta viene utilizzato il lo strumento referendario per una certa in fasi secondo me di troppo che a questa di andata
La riforma elettorale secondo me è fondamentale la detto Benicio Martinazzoli non aggiungo altro rispetto alla purché sia chiaro l'obiettivo che appunto non è solo quello di rafforzare la stabilità degli esecutivi
Ma è quella di rimettere al centro come diceva Ruffilli cittadino arbitro che quella di ristabilire un rapporto fra potere e responsabilità e fra consenso e responsabilità che si sta perdendo
E anche quello di rendere più trasparenti le ragioni delle alleanze meno alleanze da camper e pur più più alleanze fatte in un patto con gli elettori escludo perché obbliga i partiti anche il nostro a confrontarsi di più sui programmi e meno sulle formule
Ma se questo è vero è vero anche che in questo momento in cui la spinta in un certo senso virgolette eversiva rispetto al sistema dei partiti delle leghe
In questo momento in cui la riforma è tra le può esser vista dal cittadino medio quel famoso cittadino semplice ma non ingenuo
Come l'ultima l'ultimo tentativo dei partiti da sei partiti di alto legittimarsi senza passare per una verifica a livello della loro legittimazione delegittimazione e della della certezza della chiarezza delle modalità con quel consenso vengono di Nespresso non ho il timore che possa essere visto più come una scorciatoia che con una vera risposta soprattutto se la si considera le la riforma elettorale
Un fatto centrale e non un fatto che deve avere almeno due corollari a mio modo di vedere su cui noi forse insistiamo troppo poco
La riforma della pubblica amministrazione e la riforma dei partiti io non credo onestamente che possa gestire una nuova una nuova stagione istituzionale
Una sistema dei partiti chiuso com'è autoreferenziale si son dette tutte le cose e in cui siamo all'interno di un paradosso per cui molto spesso l'eletto nelle Istituzioni a tutti i livelli a più contro attualità con la società che col proprio partito per quel partito nel partito sono prigionieri in molti più che iscritti liberi e forti partiti che hanno sempre più potere
Apparente come ci ricordava Moro senza responsabilità certe e noi appunto eletti abbiamo delle responsabilità visibili ma senza un potere poi reale un baricentro che si è spostato non si capisce dove e allora credo che se il potere l'esito dei partiti resta quello dell'occupazione della società senza dare una guida ai processi abbiamo il dovere di dire che forse dobbiamo rilegittimare e richiarire che cosa significa quello che dice la Costituzione
E cioè i partiti che concorre una politica nazionale con metodo democratico che decide il metodo democratico chi oggi alla contrattuali TAC nel partito di decidere e di far rispettare la famosa legalità
Non basta chiederla segretario di turno dobbiamo deve fare i conti con forse quella che doveva essere la presento restituzione della personalità giuridiche partiti a un pre è una una po'ipotesi di attuazione del dettato costituzionale oppure con quelle o alcune iniziative umane faceva riferimento Donofrio quella dimostrare che nei voglia una trasparenza reale nei partiti anche quanto punto questa costa qualcosa altrimenti la legalità rischia di sembra di essere soltanto un accordo fra maggioranza e minoranza se pacchetti di tessere sapendo che le tessere non corrispondono più a persone e ha e a quel consenso attivo che oggi la gente chiede non è soltanto il consenso del voto vado velocemente il secondo la riforma della pubblica amministrazione a che punto è nostro grande Progetto sulla riforma e pubblica amministrazione che non è soltanto la riforma elettorale
Che non è soltanto o la la riforma dell'istruzione senza declinarla e poi in quella famosa distinzione frumento politico momento tecnico
Fra la lì cosa che garantirà l'imparzialità delle istituzioni
Cosa chiederà al cittadino il la la sublimazione della sua sovranità e non della sua sudditanza cosa che oggi avviene a livello della pubblica amministrazione ha ragione chi dice che le leghe non sono soltanto un rifiuto del
Non troviamo rispetto a questi due soggetti oltre che riforma elettorale anche delle soluzioni credibili e credo che per chiudere noi abbiamo però anche un dovere come sinistra democristiana di non accettare per i per Pitti delle caselle di giudizio già prefabbricate compresi i socialisti io sono molto interessata a provocare il primo socialista una riflessione ulteriore per esempio fra quelle che timidamente si afferma in un partito monocratico come diverse valutazioni voi avete visto anche recentemente qualche timida riferimento alla a alla alla un al superamento del determinismo il radicale in un modo che nega la la la saggistica della famiglia il diritto di nascere che può essere forse un perito accanto almeno a quello della della che sembrava l'unico diritto ammissibile con la porta ecco io credo che rispetto a questo rispetto e verdi che oggi si interrogano sulla contro contro la manipolazione genetica rispetto anche a un pc che in uno stato di grande confusione in cui si è deciso il nome ma non la cosa oserei dire ecco abbiamo il dovere di essere interlocutori attenti di non da in qualche modo per inerzia o per una qualche pigrizia mentale già scontate le modalità del nostro confronto ma all'interno
Ecco io credo che sia e ho finito credo che sia una questione
Di cosa intendiamo per dialogo io sono d'accordo con Nazzano quando prima ha messo in guardia da un rischio che nel momento in cui qualcuno dei noi ha sottolineato di più
Sono stati pressoché natura in questo senso durante il dibattito stamattina il dovere di confrontarsi con la maggioranza di nonna chiuderci in una sorta di autosufficienza orgogliosa che questo non significhi svendere i pro patrimonio di idee e di valori
Ci mancherebbe altro non credo che sia questo che certamente la chiediamo poi tanto meno chi come noi
L'abbia meno potere all'interno del parco del ripartite della sinistra rispetto al cittadino medio iscritti al partito credo che il problema sia un altro che ne diamo dobbiamo partire da due elementi dal senso di responsabilità
E quando le diciamo Brito comunista che dall'opposizione da dimostrare cultura di governo tanto più questi chiede a un a noi che siamo all'interno di un partito di governo e secondo dal nostro beatificato profondo vero che diamo alla parola dialogo
Se dialogo per si pensa di poterlo fare presumendo di avere tutti noi
Tutta intera noi la la la verità è molto difficile che su questa base qualcuno accetti di dialogare con noi ma anche naturalmente se qualcun altro dall'altra parte ritiene di volere per sé tutto il potere credo che allora il problema sia di ristabilire però anche all'interno della sinistra con percorsi certi con tempi certi con collegialità cerca quali sono i tempi e i modi in cui ciascuno di noi può avviare un confronto che non sia poi un accomuna comoda
Soluzione per qualcuno o che non sia soltanto un organigramma che qualcuno ha già in testa ecco credo che noi non possiamo lasciarci a Chianciano ogni anno ritrovandoci a Chianciano
L'anno dopo senza dire dato minima diciamo esecuzione a quel tanto di procedure democratiche di di di valuta di elaborazione della proposta politica che io non Agli aspettarmi da nessun Godot voglio essere anche io con gli altri con tutti voi ad elaborare questo tipo di proposte perché qualcuno ha parlato di resistenza
è vero facciamo in fondo anche noi la nostra resistenza non ne abbiamo paura non sappiamo fare perché nome di valori però ricordiamoci che la Resistenza abbia il progetto della liberazione e la liberazione deve esser liberazione per tutti per tutti quelli che in questo partito si sentono soffocare
Per tutti quelli che non vogliono ho collocarsi e sono tanti e a ben guardare da cristiani possiamo spendere che ci sono molte esigenze molte speranze verso di noi anche in chi attualmente non è nella sinistra ma probabilmente dire molto scomoda niente il suo essere ormai inserite le logiche di pragmatismo di spregiudicatezza politica e di scarsa prospettive di scarsa profezia per queste ragioni ringrazio Elia per quello che ci ha detto ma vorrei appunto che anche noi Farassino una l'una regola di maggiore collegialità di maggiore capacità di confronto perché non mi piacciono né le colombe né falchi ma sicuramente mi piace pappagalli grazie
Uno suggeriscono dove ricordare sarebbe emerso che sono
Sono le ore sette otto ore otto e quarantacinque domani presso la chiesa di Sant'Antonio in via Sant'Agnese
Volevo dire Silvia Costa cresce si farà la riforma elettorale non sarà facile ma forse sarà inevitabile se la Corte costituzionale ammetterà il referendum perché questo meccanismo in per qualcuno infernale del referendum
Disse dopo averla fatta America quaranta giova stabilità penso che non si offenderà il Nettuno all'amico Martinazzoli perché credo che attraverso la stabilità forse non con la semplice stabilità daremo anche qualche risposta ai cittadini e alla gente questo tre per no ma creare le istituzioni di contrapposizione fittizia Mascolo chiedo scusa la parola poi si preparino signora Giannuzzi Miraglia perché vedo che è ancora presente veneti però che non rinuncia cari amici e Bernini cari amici
I miglioristi di casa nostra hanno sicuramente nella giornata messo in movimento il dibattito politico all'interno della sinistra
I miglioristi hanno creato un dubbio una perplessità circa la linea da seguire gli indirizzi da adottare
Ma credo che
Quando Martinazzoli qualche minuto fa
Che poneva all'attenzione chiedo scusa perché vedo che la gente si muove
Fra poco noi chiudiamo perché dopo questo intervento che lasciano un altro comunque Cipro ma non posso impedire che la gente riesca ricordo che domattina ci provincia puntualmente alle nove
Alle nove puntualmente come questi nomi Brocca castagneti rupi Orlando Andreatta Caramelli Mattarella Mancino Guerrini consapevole mentre
Scusa al Corano
Ecco
Stavo parlando dei miglioristi di coloro i quali all'interno della sinistra hanno sollevato il dubbio e la perplessità certamente legittima se aprire una posizione morbida nei confronti della maggioranza o se invece ecco adottare una linea vigorosa dura decisa determinato
Ebbene credo che sia bastato l'intervento di Mino Martinazzoli di qualche minuto fa
Per farci capire che stasera si guardiamo a Shakespeare però di guardiamo pensando a quel sogno di una notte di mezza estate
Quando per il caldo di oggi c'era stato necessario concentrarci per capire che in fondo la sinistra DC un sogno l'ha avuto e c'era quando Orlando stasera affollato finalmente personale
Abbiamo capito che ha radici era acqua tutta intera vecchia però c'era veramente da fare chiarezza all'interno del nostro raggruppamento
C'era veramente da chiedersi se c'era un indirizzo e una linea comune se c'era una possibilità di uscire da questa Assise con un'immagine più rafforzata o invece più debole
E allora il mio i volgendo nel proprio Leoluca Orlando
Verso il quale abbiamo avuto sentimenti di simpatia di stima negli ultimi tempi verso cui credo si siano orientate a te le speranze di tanti giovani all'interno della Democrazia Cristiana di tanti amministratori e perché no di tanti meridionalisti
Credo di avere il dovere di dire
Che il cammino e tortuoso è difficile
E c'è bisogno sì di essere una struttura dinamica flessibile e aperta c'è bisogno di di guardare alla gente all'opinione pubblica ma c'è anche bisogno di avere all'interno la necessaria unità per poter andare avanti
Dico questo perché negli ultimi tempi mi è sembrata confusa questa collocazione
Dico questo perché non ci può essere un futuro per noi sì abbiamo sentimenti igiene oscillano tra la Nostalgia di ruoli e di funzioni svolte o invece la nebulosità delle cose in cui crediamo
E allora cari amici io credo che noi sostanzialmente stiamo anche qua a sconfiggere le tesi di quanti come Baget Bozzo qualche anno fa
Pensava e diceva che la crisi della democrazia cristiana era una cosa certa
E che di fronte ad altri tipi di modelli di società quello cristiano quello radicale quello marxista certamente il nostro era il modello in crisi perché era in modo in crisi il modello del cristianesimo
E allora stasera la presenza qui di Giovanni Moro che ci ha regalatogli offerto un momento di straordinaria unità non solo all'interno della sinistra
Ma credo che se fosse stata qua la DC tutta intera si sarebbe comportata allo stesso modo perché Aldo Moro ha unito le anime i pensieri di tutta la Democrazia Cristiana
E allora cari amici lo sforzo auto di questo convegno è proprio questo
La riflessione e la ricerca è proprio questa quella di trovare le ragioni che ci fanno forti anche senza avere la maggioranza all'interno del partito chi non ricorda che Aldo Moro con il suo sei sette otto per cento
Riusciva a guidare e a indicare quali erano le trasformazioni della società verso cui essere atta a riusciva a dare un'immagine della DC cioè forse a volte era superiore a quelli che erano i meriti ma sicuramente riusciva a dare la complessità dei fermenti che esistevano all'interno del partito ed indicava una strada ed un percorso Sempre tortuoso
Ma difficile ma pieno di speranza io credo che questo sia oggi
Il momento più importante quello di gli uscire a determinare con il nostro documento di domani una soluzione unitaria da dare alle nostre tesi e credo che rispetto a questo noi dobbiamo fare i riferimenti più alti che in questo consesso vanno fatte
Proprio perché c'è Leoluca Orlando con noi
Noi rivolgiamo un invito a luglio
Affinché capisca quanto sia importante oggi rafforzare e non indebolire
L'immagine di un amico che non è qui presente tra noi ma che rappresenta per noi la forza della sinistra democratico cristiano perché rappresenta lo Stato parlo di un saluto doveroso a Francesco a Bossi che è uno dei nostri e che sicuramente rappresenta la continuità storica della Democrazia Cristiana
E allora io credo che noi dobbiamo riscoprire qua stasera e domani in questo documento la consapevolezza che la DC eh
Come diceva già afflitto debutta nel sessantaquattro e poi gli altri a come Agazzi è una struttura appendicite è una struttura dinamica è una struttura flessibile che guarda alle trasformazioni con grande interesse
Se noi questo faremo credo che probabilmente sarà anche più comprensibile il perché noi non abbiamo nessun interesse a chiuderci in noi stessi
Noi non abbiamo nessun interesse a diventare setta noi abbiamo interessa a rafforzare continuare l'azione di rinnovamento chi ha avviato Ciriaco De Mita
Silvia Costa Francesco D'Onofrio e tanti altri amici Macchi sono se non il prodotto certo soggettivo perché la loro forza era in principio era interiore ma chi sono se non la forza del cambiamento che si è sviluppato in questo Paese nella Democrazia cristiana
E quanti altri amici e noi classe dirigente di partito che abbiamo sofferto intimamente con tormento tutto quello che è venuto dopo Aldo Moro e Zaccagnini
E che ci ha visti protagonisti per guidare le trasformazioni anche all'interno delle province della regione colorati agli amici io credo che noi dobbiamo far sgombrare da qui l'ombra degli affari
La funzione opaca di un partito che non guida i processi che non fa palpitare che non offre prospettive che non incoraggia i giovani a vivere convenzione le esperienze vissute da loro
Io credo che non si può non capire che la doppiezza che oggi esiste all'interno della sinistra democristiana è una doppiezza che metta insieme
Un è un illuminismo nel Romanticismo che mette insieme la forza della ragione la forza del sentimento gli abbandoni di cui abbiamo sentito parlare da Guglielmo Scarlato Enrico De Mita sono l'appalto interazione che oggi esiste all'interno del nostro partito rispetto alla difficoltà di essere presenti nel Paese e allora io
Mi avvio alla conclusione dicendo che non possiamo chiudere Chianciano con debolezza ma lo dobbiamo chiudere con forza sapendo qual è il ruolo nostro più scomodo certamente meno facile meno redditizio ma non a caso più entusiasmante più utopistico più politico
E dobbiamo dimostrarlo prima hanno gli stessi di non aver perso nello slancio nella grinta perché siamo sereni dentro
E sappiamo che il nostro impegno e di servizio
Eravamo siamo e rimarremo professionisti prestati alla politica operai prestati alla politica contadini prestati alla politica questo e il messaggio nostro del grande orgoglio che ci sta dentro
Questo è il messaggio della storia del nostro patrimonio e della nostra fede e se mi consentite del proprio meridionalismo presente all'interno della DC
Ma siamo anche profondamente convinto che sul piano del domani siamo attenti a tutto ciò che si muove che ci circonda e corriamo insieme ai partner europei l'avventura del novantadue la viviamo come un'avventura speciale
Stimolante per il benessere delle comunità che amministriamo
Questi sono i valori che portiamo avanti che indichiamo i nostri amici di cordata
Che in proviamo affinché approfittino di questa nostra disponibilità per aprire tutte le alleanze possibili per irrobustire quelli attuali ma da una posizione di grande respiro di grande coerenza e di grande unità
Allora Giannuzzi Miraglia pregherei distano in tempi perché per ragioni tecniche dobbiamo anche far chiudere il teatro e poi il Bernini che ha promesso di contenere incide veloce con questi due interventi chiudiamo la seduta
Prego poiché siamo venuti a Chianciano in un momento forte e significativo ma pieno di tensioni e di preoccupazioni
Credo che l'errore più grande che noi potessimo fare
Potremmo fare quello di ritenere che ci sono due dimensioni una riguarda il partito nostro gli altri partiti la nostra componente e poi c'è un mondo fuori che ha un'altra storia la quale noi facciamo riferimento quasi per caso più preoccupati delle nostre situazioni dell'analisi da politici senta dimentichi dimenticando invece che c'è un'analisi corretta che lega il mondo della società con il mondo della politica se vogliamo fare la corretta interpretazione di questo allora in questo momento particolare io credo che due cose non possono dimenticare non si possono dimenticare viviamo in un Paese nel quale mai come in questo momento due dati sono significativi e gravissimi
Una situazione dello stato di diritto che in troppe parti del Paese viene messo in discussione
In modo differenziato forse ma come al Sud esiste un pericolo di diversa realtà che conta più della realtà dello Stato così anche nel Nord più sicuro forse più democratico come noi diciamo oggi sono troppi segni di connivenze di clientele di interessi che travalicano e non danno più la sensazione di vivere in uno Stato di diritto
E per contro abbiamo vicino a questo una indicazione non già e non più di cosa nota come sempre tutti sapevamo ma mi pare che il dato in un nuovo che non possiamo dimenticare e quello che le più alte cariche dello Stato hanno ufficializzato e reso no otto e indicato come fatto
Reale e se ne sono quindi assunta la responsabilità questo è fatto che noi non possiamo dimenticare cita l'indicazione che viviamo in un periodo di emergenza questo non può e non deve essere dimenticato
Il secondo dato che per me è profondo e significativo
E quello che la gente le persone che vivono nel nostro Paese hanno e lo ha detto benissimo Giovanni Moro hanno acquisito una tale carica di giudizio sulla vita del nostro Paese può essere che la democrazia che la stessa democrazia cristiana tanto Coop contribuito a creare abbia creato le condizioni per cui i cittadini ci pongono forti domande ci pongono
Richieste e vogliono a vedere da noi quello che sempre abbiamo promesso cioè la capacità di vivere in uno stato trasparente nella quale i diritti di cittadinanza sono uno dei segni più importanti ai quali i partiti devono dare risposte
Ma questo non è più un dialogo questo è una richiesta ultimativa che ci viene fatta dai cittadini
Io credo che il fenomeno lei che e non lo voglio approfondire l'hanno già fatto altri molto belle però contenga dentro di sé il germe da parte di molti cittadini di una punizione
Ai partiti che non sono capaci di garantire quanto è in fondo storie dovere dei partiti garantire in questo quadro
Si muovono i grandi partiti del nostro Paese il Partito comunista con le sue contraddizioni il suo travaglio fortissimo
Con un dramma che non si risolve in poco tempo il Partito socialista che non ha in sé la carica forte di tensione etica che può dare una risposta globale
Una Democrazia cristiana che potrebbe avvenire tutte le facoltà di dare la risposta corretta ma in questo momento vive in modo inadeguato la sua posizione di partito di maggioranza
Drammatico è che la maggioranza del partito in un qualche modo Teo Rizzi come condizione
Del partito utile a questo situazione storica una posizione incerta
Subordinata non capace di risolvere i problemi certo per la sinistra allora il compito è molto forte e non è vero che noi non abbiamo cose da rimproverare a noi stessi l'abbiamo detto con molta attenzione
E non è vero che solo i democratici cristiani della sinistra siano titolari
Delle pensioni che in questo momento la società richiede la capacità di dare a queste delle risposte io credo che trasversalmente in tutto il partito ci siano forti perplessità forti richieste forti domande
Io credo peraltro che al di là di questa trasversalità che è forte e significativa perché fortemente motivata il senso etico le risposte degli apparati danno non sono sufficienti
Credo che comunque la maggioranza del partito da questo non sia capace di uscire allora e il compito della sinistra che viene agganciati entrano e fa il punto della situazione e che comunque io credo debba porsi e mi pare che alcuni segni sono stati in questo senso due grandi domande
La prima è se siamo capaci al di là delle dichiarazioni
Di aver il coraggio necessario per tradurre in atti di vita concreta nelle nostre realtà quanto qui abbiamo dichiarato
Perché cari amici quando voi tornate a casa rivedete la vostra situazione locale della sezione del Comune della Provincia
Mettete se siamo tutti capaci di poi distinguerci
Io posso capire che questo è anche il motivato perché la capacità di
Resistenza e di sopravvivenza qualche volta ci sono ormai legate ad una
Struttura e ha dei meccanismi che sono quelli che drammaticamente rappresentano secondo me la crisi dei partiti noi non siamo fuori noi siamo dentro questo e spesso non abbiamo né la forza né il coraggio di reagire
Io credo che anche certe titubanze che noi spesso sentiamo di fronte a discorsi come quelli che fa il nostro profeta del momento mi scusi se lo chiamo così
Che peraltro raccoglie grandissimi consensi perché le cose chi dichiara non sono patrimonio di Leoluca Orlando
Sono patrimonio della Democrazia cristiana e sono patrimonio della sinistra della Democrazia cristiana perché il rapporto tra consenso potere e responsabilità sfido chiunque a dire
Se non è nostra storia per cui se io Luca Orlando per malaugurata ipotesi esce dal partito in un qualche modo vuol dire che almeno la sinistra glielo ha acconsentito e questo noi non lo dobbiamo consentire
Come emittente certo però non spaventando giù abbandonando un confronto che è difficile e complicato da reggere
Come ritengo che le osservazioni che qui ha fatto Giovanni Moro sono la nostra storia perché è l'interesse dei diritti di cittadinanza e dai diritti civili in senso aperto di solidarietà
Sono un patrimonio nostro e non è vero che quanto già detto Giovanni Moro questa sera sia in contraddizione con noi siamo noi che qualche volta siamo stati in contraddizione con la nostra ispirazione quello che dovremmo essere
Dico solo ad esempio che siamo colpevoli se interpretiamo la ultima legge di riforma sugli enti locali
Più preoccupati di garantire di questa legge i poteri concentrati ed è giusto che così sia della parte esecutiva di gestione
Mentre ci dimentichiamo totalmente di tutto lo spazio di Rispetto bella partecipazione dai cittadini che qualche volta il pure scomoda ma la democrazia aperta e partecipata e di sinistra eh scomoda
Se noi come sinistra adesso Imola forza nel documento che facciamo pur dicendo che alle spalle abbiamo vissuto un periodo e chiudo difficile e che non sempre le scelte della sinistra sono state leggibili
E che non sempre sono state partecipate e che non sempre sono state unitarie abbiamo una coraggio di ammetterlo ma una volta dichiarato questo io credo che se in questo momento dalla relazione di Elia
Dagli interventi che qui abbiamo sentito anche dalle oneste mediazioni che dobbiamo cercare dentro di noi a me pare che Bodrato fatte su un discorso per noi non solo per la maggioranza sì siamo capaci di trovare una onesta
Mediazione nostra che ci permetta di non avere posizioni schizofreniche che voi tutti conoscete quanto sono orrende quando lei traduciamo nelle nostre realtà locali diventano beghe e basta
Perché non hanno neanche l'intelligenza il l'alta levatura della proposta
Allora se io dico da Chianciano siamo capaci di arrivare uniti con una proposta
Unitaria e forte
Senza cedimenti e con quel tanto di duttilità e di attenzione che la situazione del momento ci pone non andremo a chiedere spazi andremo solo a fare quella proposta forte che legittima la sinistra democristiana spetterà ad altri di dare delle risposte ma almeno noi avremmo avuto un ruolo significativo e chiaro
E a questo punto sì leggibile dai cittadini
Grazie allora chiude
L'amico per militare ha promesso di essere un po'più preda del dieci minuti
E poi abbiamo tutti
Ma manterrò proprio la promessa perché francamente che riflettendo la lunghezza degli interventi anche importanti ho ascoltato mi sono ricordato in in sede ONU
Cinque minuti sono sufficienti per dichiarare l'embargo azzardano un sei man quindi non capisco per quale motivo occorre un'ora
Per delineare un discorso che sono sicuro De Mita farà domani molto chiaramente
Ma comunque parlo perché
Voglio dare ragione a Enrico De Mita
Quando nel suo intervento ha sottolineato l'esigenza di organizzare meglio i lavori di questi convinti non so se questo sarà possibile personalmente io ci spero poco
Ma può darsi anche in futuro avvenga e allora
Aveva Braione
Martinazzoli stasera quando diceva
Che non si può parlare di tutto perché si rischia di parlare di niente siamo del resto una parte non siamo il partito anche se certi enfatizzazioni e certi entusiasmi
Potrebbero provò a fare qualche sciocca illusioni
E allora
Credo davvero che sia questo incontro importante vere delineare questo è stato fatto e lo dico con soddisfazione è stato fatto non solo da Elia nella sua relazione
Ma anche negli interventi per esempio
Di Bodrato li Martinazzoli di Gargani e di altre onorevole Amici
Credo che si tratti di riallineare le ragioni della nostra presidenza mira convinzione di essere sicuramente utili alla Democrazia Cristiana ma forse non indispensabile
E il collega ovviare con il resto del partito dialogare anche con la maggioranza o con gli spezzoni della maggioranza credo che sia in definitiva per noi un dovere
Credo che esce l'obiettivo
E quello come diceva stasera Martinazzoli di rendere indebolire un poco più forti penso si possa trovare almeno tra noi una corda
E penso che in questo modo si può anche rispondere in maniera sirena ma nello stesso tempo ferma Donat Cattin che per me è un pezzo della storia di radici
E che quindi come tale merita rispetto ma il rispetto per l'uomo non può farà avallare la feci
Che oggettivamente è fragile e debole che si può essere di sinistra puntellando però la normalizzazione
E sì e questo
è vero
Io credo che Donat Cattin dovrebbe sapere perché è uno dei pochi democristiani che ha letto qualche libro o almeno a livello di direzioni nazionale
Dovrebbe sapere che sul concetto che la sinistra facili sono le ironiche e facili sono i distinguo ma che invece voi la definizione vera è molto o fa molto tranquillità e anche molto chiara almeno per chi vuol capire
E se questo convegno è in qualche modo appesantita Uma personalmente non trovo motivi di preoccupazione perché ne ho visti di situazioni più imbrogliato e di di climi più pesanti di quelli che stiamo vivendo
In questi ore a Chianciano si è fuorviante la distinzione che anche stamani apparsa in diversi resoconti tra falchi e colombe
Sì è altrettanto è fuorviante e mi chiedo quale sforzo dovrà fare domani alla conclusione Ciriaco
Si è fuorviante la storia che in questo convegno si incontrerebbero e si scontrerebbe ero tre anime che poi immagino a De Mita dovrà ridurre a una
Allora credo che in definitiva si possa solo di reti costruire un partito di proposta come stasera
è stato chiesto possa essere un obiettivo un obiettivo per tutti
Perché e chiudo che cosa significa Chianciano io rispondo per me altri lo faranno in maniera sicuramente più autorevoli e domani mattina
Io vedo che Chianciano non significhi solo la Nostalgia di tornare alla politica ma significhi soprattutto il rifiuto della RAI rassegnazione
Il rifiuto della linea perdenti della sopravvivenza una linea perdente anche se i numeri di un congresso possano momentaneamente farla Vinci
Chianciano significa riprendere un cammino non impressionati dagli ostacoli pur riprendere il cammino nei tempi complicati che ci è dato vivere che stasera Mino Martinazzoli con me la sua con la sua capacità di illustrazione ci ha in qualche modo fatto intravedere
Tutti alla stangata detto boria
Anche De Gasperi disse una volta tutti alla stanca ma De Gasperi sapeva dove andare il punto e qui ecco sì è vero
Su questo ci può essere d'accordo
Ma occorrono prima chiarire gli obiettivi e i traguardi occorre prima chiarire o chiarire chiarire quello che si vuole raggiungerli perché chiuso non ci può solo parlare e solo demonizzare gli altri sono d'accordo con Martinazzoli
Anche perché poi gli altri non sono usciti due fulmini di guerra che sembrano quando si guarda alle vicende di Brescia almeno Dassiè
Anche gli altri voglio dire trovano del difficoltà in quella che Beppe Gargani stamani definiva giustamente che la mediocre gestione del portiere perché riescono a rendere mediocre anche il settore in cui dovrebbe essere più robusta e più o meno
In qualche modo forte la loro specializzazione perché stamani
Stamani no no condiviso con affermazioni che credo però stante la serietà della persona debba far riflettere tutti e non può essere archiviata con superficialità stamani sì avevo Demetra ha dato una definizione del segretario regionale della Lombardia non so su quali elementi
Penso che se la data sicuramente a motivi per farlo conoscendo denuncia ma io posso posso solo dire
Aggiungere che sicuramente il tuo segretario regionale rispondo anche a Padula che stamani
Me lo chiedeva al bar facendomi una domanda il tuo segretario regionale sicuramente uno sprovveduto questo lo posso dire anch'io
Perché non ha fatto rimpiangere di recente è Beppe Gargani conosce tutta la storia
E non solo lui ma vedo lui
Ma ha fatto rimpiangere di recente i pacchetti di sigarette sgualciti e di Riccardo Misasi in cui veniva assegnato con il pennarello un nome cognome
Questo signore ha sostituito i metodi artigianali di Misasi con il fax però si è dimenticato che non è possibile segna rare una candidatura avanzando tre indicazioni perché in una sedia dicendo che certi amici dovrebbero
Uno
Dovrebbero
Ecco conoscere anche la collocazioni anche la come dire disponibilità non si può pretendere poi che siano in tre occupati allora come va a finire
Ma a me interessa sapere dico non so se in questo come va a finire come diceva Martinazzoli io sono molto meno sicuro
E se questa è cultura preferisco nella cultura la definizione di mare insieme
Ma soprattutto preferisco chiudere con le parole che diva mesti insomma dico anche
A tutti voi e anche agli amici autorevoli che mi stanno ascoltando con le parole del beato Faà di Bruno
Che è stato ingiustamente ma anche involontariamente coinvolto a Rimini in un gran polverone
Le parole sono brevi io spero che possono come dire chiudere il documento che non conosco di domani fare e tacere
Grazie a Michele comunica travasate prima gli orari dalla messo lo sapete domattina alle ore nove precise grazie