Intervista a Gianmario Gillio, direttore di "Confronti"

Gian Mario Egidio al direttore di confronti mensile di fede politica e vita quotidiana mensile edito dalla cooperativa comma nuovi tempi
Allora che cos'è questa rivista
Lo diciamo tutti gli anni in ogni anno è opportuno ripeto giustamente allora la rivista nasce
Diciamo come confronti nel mille novecentottantanove
Ed è l'eredità di due testate storiche una raccomandata e le comunità di base
Quindi molti magari conoscono don Giovanni Franzo Franzoni abbattere la basilica di San Paolo poi sospesa divini esse
Che ha dato vita a questa questi cattolici che sono stati poi negli anni chiamati cattolici del dissenso quindi comunità nome più giusto e comunità di base e nuovi tempi che era invece la rivista delle Chiese protestanti
Negli anni settanta comma che nuovi tempi si mettono insieme diventano un un settimanale
Settimanale tra l'altro abbastanza forte per quegli anni un settimanale di opinione addirittura stampava trenta mila copie
E diventa anche la palestra per per molti giovani molti politici molti intellettuali che ancora oggi né possiamo trovare sulla scena
Pubblica
Nell'ottantanove questa esperienza cambia si modifica negli anni e diventa confronti quindi un mensile a questo punto che ha la pretesa di di parlare di dialogo ecumenico
Nell'ottantanove non si parlava ancora tanto di dialogo interreligioso ma di dialogo ecumenico sì
E negli anni è diventato in
Di fatto un un mensile ai giorni dopo nostri un mensile di dialogo interreligioso
Il nostro caporedattore musulmano all'interno della nostra relazione ci sono induisti buddisti Testimoni di Geova cristiani cattolici protestanti ebrei
Quindi insomma diciamo che
Le sei di altre
E cattolici anche ma lo dicevo comunque le fedi hanno un luogo dove incontrarsi e discutere creare un giornale insieme ci sono altre esperienze in Italia di settimanali di mensili che parlano di religioni
Altre dalla Cattolica però diciamo che ne siamo forse l'unico esperimento in Italia concreto e reale dove le persone in redazione si incontrano e formano giornale
Avete anche una versione on line di questo giornale sì abbiamo una versione on line adesso stiamo cercando di aggiornare il sito perché oggi ci siamo resi conto che bisogna stare al passo con i tempi ed aveva un po'il sito molto statico molto vecchio
E quindi da settembre diciamo metà settembre dovrebbe essere on line il sito nuovo un po'più dinamico due punto zero il sito sarà sempre www punto confronti I.Net
Però speriamo che sono le possa essere più fruibile anche con Contri contributi multimediali interviste video insomma ci stiamo stiamo cercando di aggiornarci anche noi ecco
Quale è stato in quest'anno
Il lavoro di confronto allora confronti un centro o di attività culturali essenzialmente la rivista è un po'la vetrina di tutto quello che succede all'interno della nostra cooperativa che è la commuove i tempi
Ovviamente come potrete immaginare le le riviste oggi le riviste di cultura e l'editoria italiana sono in una
Fase di grave crisi appunto a proprio anche perché ormai il digitale
La la l'avvento di internet e delle nuove tecnologie sta mettendo un po'in ginocchio la vecchia carta stampata allora mantenerle in vita non è facile
Noi cerchiamo di farlo insomma di mantenere in vita la rivista con tutta una serie di attività di precetti
Progetti che non dà ovviamente legati al tema del dialogo tra alle culture le religioni
E progetti che noi mettiamo in campo proponendo a Regioni Province e Comuni scuole associazioni enti
Diverse attività
Il grosso dei nostri progetti sviluppato in Medioriente e quindi il dialogo il conflitto israelo-palestinese è un po'al centro del nostro del nostro lavoro
Quindi il dialogo tra israeliani e palestinesi abbiamo progetti dedicati ai giovani israeliani e palestinesi che spesso portiamo in Italia
Li facciamo incontrare ovviamente parliamo del conflitto ovviamente questi ragazzi sono
Seguiti da insomma persone
Competenti come psicoterapeuti accompagnatori che comunque già in associazioni
Svolgono questo lavoro in Medioriente e poi li facciamo incontrare con i ragazzi italiani quindi che a loro insaputa diventano facilitatori di pace diciamo che di facciamo incontrare in un in una zona neutrale che il nostro Paese l'Italia
E dove possono riflettere anche su
Sul sul conflitto che l'opera loro malgrado devono devono subire
Poi abbiamo attività con le scuole abbiamo organizziamo addirittura a volte gite scolastiche dove portiamo i giovani ad esitare vari luoghi di culto in Italia quindi
Mosche chiese cattoliche chiese ortodosse sinagoga insomma
Cerchiamo di fare in e non solo ma facciamo incontrare questi studenti propri rappresentanti delle diverse fedi in modo che ognuno si possa creare una propria opinione possa anche conoscere direttamente i vari responsabili delle diverse religioni
Ecco questo un po'a contrastare il Corano alfabetismo religioso è stato presentato nella negli esiti di una ricerca qualche giorno fa si dunque la ricerca e quella commissionata dalla Tavola Valdese
Attraverso i fondi dell'otto per mille e viene commissionata ogni anno all'Eurisko
Ogni anno i dati sono effettivamente un po'allarmanti e sconcertanti insomma
Purtroppo l'informazione religiosa
E carente in Italia quindi
Non è una colpa che si fa gli italiani però certamente è un dato di fatto adesso il dato più eclatante sono stati anche alcuni titoli dei giornali di questi giorni la Bibbia la scritta Gesù insomma fa capire che che siamo proprio molto indietro e questo è allarmante perché comunque
Per un Paese che si dichiara hanno vanta per cento cattolico e quindi quando gli si chiede tutti e di dedicare visione sei
E ti dicono sono cattolico però poi gli stessi italiani non sanno
Talché religione appartengono somma questa cosa fa un po'fa infatti da una parte sorridere dall'altra effettivamente lascia un po'sconcertati ma
Diciamo che questo analfabetismo io penso che sia
Non solo relativo alla Chiesa cattolica ma un po'in generale
Dovuto al fatto che spesso anche la secolarizzazione il fatto la possa e polarizzazione chiamiamola come come vogliamo
Abbia imposto ad una società sempre più in movimento sempre più frenetica sempre più attenta purtroppo i bisogni quelli concreti e reali che
La crisi anche la crisi attuale con nomi che la crisi sociale era
Sta mettendo a dura prova e quindi ognuno di noi purtroppo è spesso costretto a come si dice per usare un
Un un detto a sbarcare il lunario arrivare a fine giornata e a mantenere la propria famiglia e fare magari due o tre lavori terra
Per arrivare a fine giornata e a fine mese quindi la colpa non è di nessuno certo se ci fosse più rilassate essa è un po'PD tranquillità per tutti
Il tempo per leggere documentarsi ci sarebbe
Veniamo al numero oggi in edicola nelle librerie poi ci dirà il sud dove è possibile trovarlo un numero
Luglio agosto due mila tredici il titolo era occupai Taschin
Si occupa di Thaksin ma il titolo Dick di copertina perché abbiamo
Un editoriale del nostro capo redattore Mustafa Aiubi che in un certo senso riflette anche su quello che è successo in Turchia sul perché
C'è stata questa rivolta
E il da lì fa un'analisi molto più ampie su quelle che possiamo definire che sono state definite le delle primavere arabe che di primavera hanno avuto poco ma insomma le riserve di volte
Arabe di quel di questi ultimi tempi
Io ho avuto l'occasione di di trovarmi in piazza taxi in me proprio in occasione degli scontri o sulla costa scartato come si dice alcune fotografie sono stato fortunato perché erano i famosi due giorni di tregua prima che poi
Venisse diciamo smantellato in toto il all'insediamento dei giovani manifestanti nel parco genesi
Però insomma questo è stato il diciamo il motivo il pretesto anche permettere una fotografia per parlare della Turchia per approfondire con l'ingresso di questo tema con un editoriale all'interno invece abbiamo altre altre in mare Fini che ci sono state date dagli archivi denuncio BA
Insomma il tema è quello dei rifugiati rifugiati palestinesi nello specifico ma al mondo ormai pieno purtroppo di rifugiati per tutti questi conflitti
Che abbiamo che purtroppo
Noi continuiamo a
A vedere che non
Non lasciano tregua al problema dei rifugiati è importantissimo perché le persone che scappano pensiamo anche solo oggi alla Siria
Queste persone che scappano da questi Paesi in guerra da qualche parte devono essere ospitati solitamente i Paesi che li ospitano non sono attrezzati non sono
Diciamo
Pronti alla ad accogliere tutte queste persone quindi la vita di questi rifugiati è estremamente drammatica
Primo perché appunto sono fuggono da un conflitto secondo perché ovviamente tutto loro presente loro futuro viene smantellato in un
In pochi giorni di conflitto e sono costretti alla fuga terzo che si trovano a vivere in un contesto che li accoglie sì ma li accoglie per quel che può quindi in condizioni l'allora il
Servizio dedicato proprio a questo assomma a parlare di questi rifugiati nel mondo e cercare di capire
Ovviamente insomma che cosa si può fare chi dà una mano a queste persone
Poi abbiamo altri servizi ne abbiamo tanti nell'ovviamente parliamo di immigrazione parliamo di di Bosnia Erzegovina adesso noi abbiamo un progetto che si chiama l'altra via che un progetto sempre di commuove i tempi
Molto importante a mio avviso perché e la la ricostruzione di una vita che cosa si può fare dopo i conflitti il conflitto dei Balcani sono passati anni però per carità le cicatrici ancora ci sono
è un soprattutto l'imprenditoria al femminile quindi queste donne che si trovano insieme che trovano un motivo per
Per incontrarsi al di là del delle differenze al di là del dei
Dei conflitti che che le hanno viste contrapposte loro malgrado e anche senza capire perché perché
Se ne pensiamo i Balcani se pensiamo a quelle zone erano l'esempio la palestra del dialogo interreligioso per eccellenza ce lo si doveva neanche parlare di dialogo interreligioso non era una parola prevista proprio perché dice
Il dialogo avveniva a prescindere nessuno si poneva domande
Ovviamente alcun Libano che era chiamato la Svizzera in Medioriente incerto quindi i conflitti purtroppo poi accentuano accentuano le mettono un po'volutamente
In evidenza le differenze le differenze religiose le differenze etniche le differenze culturali
Che questo crea ovviamente
Quell'accordo quel disastro che abbiamo visto anche in Bosnia Erzegovina abbiamo visto nei Balcani con
Il silenzio e con
La disattenzione assoluta dell'Europa che stava a guardare non capiva che cosa stesse succedendo una tragedia infinita speriamo insomma che
E questi conflitti non debbano PSC perché tre religioni spot sono spesso e lo sappiamo bene un pretesto differenze religiose non sono mai o quasi mai la causa dei dei conflitti
Grazie ringraziamo Giammaria Giglio direttore di confronti mensile di fede politica evita così via