Terzo congresso del Partito Comunista dei Lavoratori - Relazione del Portavoce Marco Ferrando (sessione pubblica)

Compagni e compagne apriamo i lavori
Della sessione pubblica del terzo Congresso del Partito comunista dei lavoratori
La sessione pubblica avrà termine intorno alle ore diciotto dopo si proseguirà con la sessione riservata ai delegati del congresso del partito
Ringraziamo prima di tutto alcune presenze che hanno voluto
Essere con noi all'apertura dei lavori
Ringraziamo vado un po'in ordine sparso per lo dico perché abbiamo presentato rapidamente Nando Mainardi del Partito comunista del del partito al confine fra Rifondazione Comunista
Massimo Betti dell'USB
Carla Corsetti democrazia
Ringraziamo i presenti delle delegazioni estere
Peter Johnson dire foundation Evolution di solidaristici
Devo alzare il tono di voce
Scusate
Di solidaristico e gli Stati Uniti liete Croma Anna del SAP danese del Partito socialista operaio
Su via e cento
Se non sbaglio il la
E certa anche chiedo scusa ma
è stata una cosa un po'rate dal Partito rivoluzionario dei lavoratori del DIPE turco
Clemons visto della frazione le tasse deve Antea
Giambattista Hamas della corrente comunista rivoluzionaria della impegna
E fiabe del Partito Comunista operaio dell'Iraq
Alcuni dei
Alcuni dei
Compagni delle
Altre due principali sezioni del C.R. cui del Partito rivoluzionario operaio e K di Grecia e del partito vero argentino non hanno potuto essere presenti per svariati motivi a questa
Sessione congressuale
Siamo però
In attesa di conferme ma a fine febbraio inizio marzo
Alcuni compagni
Eletti in Argentina
Nel corso delle ultime elezioni del devo saranno presenti in Europa faranno
Un giro di iniziative
Possibile che Passirano e compagnia Nestor Petrolà in quell'organismo quella situazione noi organizzeremo una iniziativa un evento di carattere nazionale probabilmente a Roma
A col quale
Avremo modo
Di poter vedere anche loro e
Al quale speriamo che
Tutti compagni potranno partecipare
In chiusura del intervento di Marco al quale fra breve passerò la parola rileggeremo una lettera di saluto da che parte dei compagni delle KD ricco
Passo la parola compagna Marco per all'introduzione iniziale l'apertura definitiva dei lavori del congresso
Care compagne e cari compagni
Apriamo questo congresso con una constatazione
Che mai come oggi lo scenario europeo la situazione italiana
La stessa costruzione del nostro partito sono inseparabile dal quadro mondiale che fa loro da sfondo
A partire dalla più grande crisi capitalistica degli ultimi ottanta anni
Tre anni fa quando tenemmo il nostro secondo congresso illustri economisti spiegavano che la crisi economica mondiale era finita e che la le porte una fase nuova di stabilizzazione politica in Europa e nel mondo
Noi avanzammo allora una previsione opposta quella di un generale approfondimento delle contraddizioni del capitalismo internazionale economica e politica
E quanto è avvenuto in questi tre anni e quanto si delinea in modo ancor più chiaro negli anni futuri
La crisi capitalistica non è nei rettilinea né uniformi
Nella grande anarchia del mercato mondiale ha combinato la seconda recessioni in Europa la continuità dello sviluppo cinese la modesta ripresa americana e giapponese
Ma la profondità della crisi non è misurata dalla uniformità di un collasso che non c'era
è misurata dal fatto che a sette anni dal suo inizio nessun settore dell'economia mondiale nessun Paese nessun blocco imperialista nessun economia cosiddetta emergente nessun settore produttivo tecnologico altro che Twitter
è in grado di fare da locomotiva di una ripresa complessiva su scala internazionale
E paradossalmente misurata anche dalla ragione opposta
Proprio dall'assenza di una precipitazione un'eccessiva globale capace di distruggere in modo concentrato le forze produttive in eccesso e dunque
Di riprodurre le condizioni materiali di una ripresa
Perché sarà bene ricordare a tanti mitizzato Torri del new deal che non furono usura ricca a rilanciare lo sviluppo del capitalismo dopo la grande crisi degli anni trenta
Fu la barbarie della guerra mondiale furono cinquanta milioni di morti
Non potrebbe esservi misura migliore della barbarie del capitalismo nella fase storica della sua decadenza e delle minacce che incombono sulle prospettive dell'umanità
Il mondo resta dunque gravato da un enorme sovrapproduzione di merci che non trovano sbocco
Da qui lo in basso dell'economia mondiale
E da qui anche il fallimento di tutte le suggestioni che inerziale che popolano l'immaginario di tanti liberali alla Krugman o di tanta sinistra cosiddetta radicale
Altro che Carrisi del liberismo e richiesta dell'intervento dello Stato nell'economia
In questi sette anni abbiamo assistito al più grande intervento statale nell'economia di tutta la storia del capitalismo con un volume di risorse pubbliche girate dagli Stati al capitale
Che il doppio di quanto speso durante tutta la seconda guerra mondiale
Otto mila miliardi di dollari girati ai capitalisti chiusa dal progressista Obama quattro mila trecento miliardi di euro girati alle banche nella sola Europa il trentasei per cento del PIL europeo
Si chiama socializzazione delle perdite privatizzazione dei profitti
è questo che in esistiamo reale così diverso da quello immaginario ad essere miseramente fallito
Non solo non ha rilanciato la produzione ma ha finanziato una nuova gigantesca bolla finanziaria ancor più grande di quella del due mila sette che oggi coinvolge la stessa Cina
Che il Caravà come mina vagante sull'economia mondiale e che è sospinta esattamente dal quadro irrisolto di sovrapproduzione internazionale
Le contraddizioni montano parallelamente sul piano politico
Sino a pochi anni fa celebrate personalità della sinistra da Chomsky a Bertinotti a Toni Negri
Ci spiegavano contò non accollare che la globalizzazione AVEPA uniformato il mondo archiviando gli stessi Stati nazionali sotto la direzione onnipotente del cosiddetto intero americana
Ebbene la realtà e non solo di persa ma per alcuni aspetti esattamente capovolta
Gli Stati Uniti restano sicuramente la maggiore potenza imperialista ma la loro egemonia registra ovunque un progressivo declino
La linea di lancio militare dei primi anni Duemila sotto la direzione repubblicana è crollata sul fronte dell'Iraq e dell'Afghanistan
Il Progetto di svolta coltivato dall'Amministrazione Obama verso una politica di concertazione mondiale sì anche se ha risolto in un sostanziale fallimento
Lo rivela al quadrante strategico del Medioriente
Scosso dall'onda lunga della rivoluzioni arabe e dal suo quadro delle relazioni storiche dell'imperialismo americano mai come oggi l'imperialismo USA fatica attenere il bandolo però politica mondiale
Eppure la crisi dell'egemonia americana nel mondo e non si accompagna all'emergere di una egemonia alternativa
Questo è un punto importante
Un secolo fa la Carrisi storica dell'egemonia britannica si accompagnava al progressivo emerge dagli Stati Uniti oggi il possibile declino dell'egemonia americana e non delinea una direzione di ricambio della politica internazionale
Non può certo rappresentarlo all'Unione europea che vede anzi precipitare per molti aspetti il proprio peso stretta come nella borsa tra l'impossibilità di un avanzato organica dell'Unione e la minaccia di una sua disgregazione
Ma non può rappresentarlo neppure ad oggi la crescente potenza cinese
Certo la Cina è sicuramente una potenza ascendente nel capitalismo mondiale costruita si sullo sfruttamento Manchester diano della più grande classe operaia del mondo
Gode di un tasso di sviluppo ancora molto consistente
Dispone di ricerca valutaria enormi allargato progressivamente la propria presenza in Africa a caccia di terra di materie prime può consentirsi incrementi di spesa in armamenti dal sette per cento nel solo ultimo anno
Ma la potenza cinese è minata sul fronte interno da contraddizioni sociali esplosiva
E arresta prima delle leve decisiva per una leadership mondiale alternative
Non dispone ad oggi di una moneta concorrenziale col dollaro né di una lingua universalmente competitiva né di un proprio sistema di relazioni internazionali al di fuori dall'Asia e nella stessa sia è passata da potenze rivali appartino dal Giappone
Il cui rilancio nazionaliste militarista esattamente la replica la bilancia cinese e a Caravà il crinale dello scontro fra USA e Cina sul Pacifico
Questa combinazione di una potenza americana in declino ma ancora dominante e di una potenza cinese ascendente ma senza possibile egemonia alternativa eh una misura dell'instabilità mondiali
Che moltiplica a sua volta sui diversi scacchieri l'ambizioso protagonismo di potenze minori dell'imperialismo russo della Turchia dalle per comparare chiede al Golfo in un coacervo di contraddizioni incontrollate
La conclusione esserci
Il tentativo di ricomporre un equilibrio mondiale dopo il crollo dell'URSS è semplicemente fallito
La più grande crisi del capitalismo degli ultimi ottanta anni convive con la più grande crisi di direzione politica dell'imperialismo di tutto il secondo dopoguerra
L'unica frontiera unificante del capitalismo internazionale e l'aggressione frontale al lavoro
Proprio la competizione nella crisi sul mercato mondiale si scarica sulla classe operaia con una brutalità sconosciuta a più generazioni
è un'aggressione che non conosce frontiere investe Occidente Oriente coinvolge in forme diverse aree di sviluppo e di recessione
E confermo un dato di fondo la chiusura dello spazio storico dal riformismo
Prima la conclusione del boom post bellico nei primi anni Settanta poi il collo dell'URSS infine la grande crisi iniziata nel due mila sette hanno davvero distrutto accumulando se l'uno sull'altro le sue basi materiali
Il bivio di prospettiva e netto
Non trovano riforme o rivoluzione matrona rivoluzione o reazioni
O il movimento operaio darà la propria soluzione alla crisi sociale sul terreno anticapitalista rivoluzionario o la reazione imporrà la propria contro al movimento operaio e i suoi diritti
Come all'inizio del Novecento questo torna a essere in forme diverse il crinale del mondo
L'Unione europea è il paradigma più clamoroso di questa verità
In questi venti anni tutte le Apologia dell'Unione sono state clamorosamente smentito
Non solo le mitologie liberali del mercato ma le leggende cosmiche che sono state propagate a sinistra in tutte le loro varianti
Dal modello virtuoso del capitalismo renano alla favola di una possibile Europa sociale grazie ai Ministeri di sinistra o alla pressione dei movimenti
Nella realtà della nuova competizione mondiale l'Unione europea è stato il luogo di massimo arretramento delle condizioni sociali rispetto all'epoca precedente e lo è stato sotto i Governi capitalisti di ogni colore
Proprio quei Governi della socialdemocrazia o del centrosinistra che dovevano incardinare il compromesso sociale sono stati in prima linea nell'azione di sfondamento anti operaio senza nessuna eccezione
Da Prodi a Papandreu da Schröder a Zapatero per arrivare olandese
E oggi proprio la parabola di Olanda dall'ultimo colpo se ve ne era bisogno all'immaginario dal riformismo europea
Colui che era stato salutato appena un anno fa come il possibile grimaldello di un'Europa sociale
Ha regalato altre venti miliardi padroni francesi agevolati licenziamenti caccia i migranti con la più cinica brutalità rilancia il militarismo coloniale in Africa
La verità
E che l'Unione europea non è la fiaba che è stata raccontata
Una specie di casa comune nella quale discutere planimetrie arredo chiamando il movimento operaio a dare il proprio contributo critico
L'Unione europea è la casa comune dei capitalisti d'Europa contro il movimento operaio
è la camera di compensazione fra i diversi e concorrenti imperialismo i nazionali loro stati loro Governi
Per concertare la comune rapina contro i propri lavoratori la spartizione dei frutti dalla rapina le garanzie reciproche di controllo sull'esecuzione della rapina
All'interno dei diversi Paesi
Questo
E oggi
Il negoziato in corso tra Germania Francia Italia Spagna
La socializzazione del debito verso le banche e la ricapitalizzazione delle banche
L'Unione bancaria torna ad essere in fondo una sorta di cassa comune di resistenza
Tra i banchieri europee dei loro Stati grazie alla quale le banche vedrebbero tutelato il proprio patrimonio e gli Stati potrebbero risparmiare risorse per assicurare gli interessi sul debito le banche
Ma siccome c'è la crisi il piatto piange i contrasti nazionali in Europa si acquisiscono sotto pressione tedesca l'Unione bancaria segna un passo
Non c'è nessuna possibile riforma sociale o democratica di questa unione di predatori al contrario
Ogni sopravvivenza dell'Unione europea può solo passare per un aggravamento delle condizioni sociali in tutto il vecchio continente
E al tempo stesso l'alternativa all'Unione non sta affatto nella ritorno alle monete nazionali vogliamo ribadirlo qui con estrema nettezza
La presunta alternativa farà euro e monete nazionali è una truffa contro i lavoratori d'Europa non minore della truffa delle
Lo ha innanzitutto dal punto di vista sociale perché nel quadro del capitalismo e della sua crisi un ritorno alla Demax ma rappresenta la lira sarebbe solo un'ulteriore occasione di saccheggio di salari risparmi
Ma lo è tanto di più sotto il profilo politico
Perché subordina settori di classe o allo sciovinismo nazionale dal proprio imperialismo o ad ambienti del peggior populismo reazione
Ad ambienti che dietro la bandiera della sovranità nazionale monetaria copro dall'aggressione alla classe operaia e ai suoi diritti democratici
Come mostra il montare del populismo reazionario in Europa e l'ascesa dei fascisti di Alba dorata elette
La verità è che l'alternativa non è tre euro e valute nazionali ma tra capitale e lavoro tra il potere dei capitalisti e il potere dei lavoratori
Tutte le soluzioni di ingegneria finanziaria che aggirano questo nodo sono un inganno sia che rivendichi dalla riforma della BCE e gli eurobond come si realizza la sinistra europea
Sia che rivendichi grossolanità nazionale tradita magari in Paesi imperialisti come ambienti stalinisti di matrice cucù
Il punto decisivo non la sovranità nazionale ma la natura sociale del sovrano
Il punto non è se comanda Bruxelles o a Roma ma quale classe comandava Bruxelles come a Roma la classe capitalista la classe lavoratrice questo è il nodo di fondo
E questo nodo si pone in ogni Paese e su scala europea
Nel mille novecentoquindici nel cuore della prima guerra imperialista almeno in un scriveva sotto un capitalismo l'unificazione europea sarà impossibile o sarà reazionari
Esattamente cent'anni dopo possiamo dire che quella previsione confermata a tal punto che l'attuale Unione e al tempo stesso impossibile e reazionaria
Non può procedere in avanti per le contraddizioni paralizzanti tra imperialismo i nazionali al tempo stesso può sopravvivere solo contro i diritti sociali e contro le stesse costituzioni forme
Solo il proletariato europeo può unificare l'Europa ma lo può fare solo rovesciando il capitalismo europeo solo su basi socialiste solo costruendo gli Stati Uniti i socialisti devono
Ma proprio la profondità della crisi del capitalismo e l'attualità storica del socialismo qual è l'unica soluzione progressiva misura la crisi parallela del movimento operaio internazionale
La crisi del movimento operaio non ha niente a che vedere complesse finzione dalla classe della sua centralità come vorrebbero alcune culture antagoniste che nel nome dalla globalizzazione ignorano i due miliardi di salariati che popolo del gruppo
Ne ha a che vedere con il deperimento strutturale delle sue potenzialità di lotta come affermano altra teoria impressionista
Certo la crisi capitalista non ha prodotto ovunque di per sé la tendenza alla radicalizzazione di classe
Come conferma la storia la crisi economica può favorire alle dinamiche sociali più diverso nel suo intreccio con la parabola dalla lotta di classe nei diversi Paesi
Tanto è vero che oggi il massimo di difficoltà della mobilitazione si è concentrato nei Paesi imperialisti a partire dagli Stati Uniti dall'Europa
Dove la crisi economica si è sovrapposta una dinamica prolungata di arretramento e viceversa la tendenza
Accendendo ed alla mobilitazione si è contrapposta principalmente in Asia che è stato il principale polo di sviluppo a partire dalla Cina dalla Cambogia dal Bangladesh
Ma più in generale seppure in un quadro molto differenziato per Paesi e continenti le tesi disfattista sulla lotta di classe non trovano il conforto dei fatti
Ce lo dice ad esempio la scienza del movimento operaio in diversi Paesi dell'America latina spesso in contrapposizione a quei Governi borghesi progressisti il dono atterrati dalle sinistre europee
è il caso dell'ascesa del proletariato argentino contro il Governo Kitchen
Dell'ascesa del movimento operaio boliviano contro il Governo morale esso sotto la spinta dall'accordo e anche a un livello minore dalle lotte operaie in Venezuela come lo sciopero a oltranza ancora in corso nella grande fabbrica Seedorf
Contro le politiche di quel Governo bolivariano che altri celebrano come il socialismo del ventunesimo secolo
Ce lo dicono anche dentro l'Europa capitalista
Le sollevazioni proletarie che in Romania e Bulgaria gli hanno rovesciato Governi o la mobilitazione strenua dei lavoratori greci o la sceso in questi anni un livello diverso dei movimenti di massa in Spagna e Portogallo e persino nei Paesi imperialisti
Dobbiate oggi il quadro è nettamente negativo e in alcuni Paesi in peggioramento ulteriore come in Francia la situazione sociale non è affatto stabilizzata
Perché la crisi di consenso dei Governi e delle politiche di austerità riproduce anche lì le condizioni di possibili esplosioni sociali e Brusca Simone
No il punto centrale della crisi della classe operaia internazionale non sta nei suoi numeri boh nelle sue potenzialità sta nell'arretratezza della coscienza
Sta nel fatto che di fronte alla più grande crisi capitalistica degli ultimi ottanta anni il livello di coscienza di classe di organizzazione dal movimento operaio mondiale
è infinitamente più arretrato di quello con cui affronto la grande crisi degli anni Venti e trenta
Ottant'anni fa la classe operaia internazionale contava nelle proprie file decine di milioni gli operai rivoluzione
La loro coscienza politica ereditava la lunga Scuola delle internazionali operaia la memoria di più generazioni il portato della rivoluzione russa
Oggi
La coscienza dei salariati registra gli effetti cumulativi della distruzione progressiva di quel patrimonio
Della degenerazione del crollo dell'Unione Sovietica della distruzione di ogni organizzazione internazionale della classe per mano decisiva dello stalinismo
Di quello smantellamento progressivo persino di riferimenti e tradizioni classiste da parte della burocrazia dirigenti che ha accompagnato l'arretramento sociale degli ultimi vent'anni in particolare nel Paese imperialisti
Ed è questo un dato che incide nella lotta di classe
Non decide necessariamente il suo livello di radicalità decide della sua dinamica e dei suoi sbocchi
Lo può decidere sul terreno delle lotte economica difensive di fronte alla pressione materiale dalla crisi dove ampi al varco al veleno sciovinista o xenofobo tra i salariati
Ma sicuramente lo decide nelle dinamiche di radicalizzazione dove il livello dello scontro alza la posta in gioco e pone le questioni politiche decisive
Lo abbiamo visto proprio nella grande ascesa dalla rivoluzioni arabe
Dove la mobilitazione operaia avuto un peso sociale importante persino determinante nella cacciata di Ben Alì o di Mubarak
Ma dove lo scarto tra la sua radicalità e l'arretratezza della coscienza
A non solo pregiudicato uno sbocco anticapitalista ma per ciò stesso ha posto le basi per quanto ancora instabile della controrivoluzione islamica o militare
Contro tutti teorizza attori dell'onnipotenza dei movimenti non il Movimento per quanto garante che decide della propria vittoria e in ultima analisi la sua coscienza quindi la sua dilazione
Per questo
Ricostruire un partito internazionale che sviluppi la coscienza della classe operaia che organizzi la sua avanguardia che recuperi la sua memoria e oggi più che mai la responsabilità dei rivoluzionari nel mondo
Questa direzione non la possono certo costruire gli eredi di quelle forze che hanno distrutto l'internazionalismo proletario del primo Novecento
Non la possono costruire le socialdemocrazie di sinistra la si è resa già preoccupata di rassicurare l'Unione europea sul carattere di un proprio eventuale Governo nella possono concepire i partiti stalinisti
Che dal Sudafrica il Cile sono a caccia di ministeri nei Governi borghesi in continuità con quella tradizione che annientato il movimento comunista nel secolo scorso
La rifondazione dal partito internazionale della classe la possono intraprendere solo gli arredi della tradizione opposto quella del marxismo rivoluzionario dentro scrisse
Quella che nell'esperienza drammatica del movimento operaio del Novecento si è battuta a difesa del programma della rivoluzione d'ottobre contro la socialdemocrazia e lo stalinismo
La sua sconfitta nel secolo scorso non fu la sconfitta di una corrente
Fu la sconfitta dell'avanguardia proletaria internazionale e del suo programma per questo oggi la rilancio politico internazionale della classe operaia dalla sua avanguardia e inseparabile dal recupero di quel programma
Per questo il nostro terzo Congresso pone l'esigenza di rilanciare la rifondazione rapida della Quarta Internazionale e dunque il coordinamento per la rifondazione dalla Quarta Internazionale quale strumento di tale Progetto
Le forze che si sono raccolte ad oggi attorno al c'era chi sono sicuramente molto modeste infinitamente modeste rispetto al compito che ci proponiamo
Ma proprio per questo sono un patrimonio irrinunciabili
Un patrimonio da investire innanzitutto della lotta di classe di ogni Paese in cui siamo presenti come abbiamo fatto in questi anni in America latina in Grecia in Turchia in Italia con un consolidamento delle nostre organizzazioni
Ma anche un patrimonio da investire nel rilancio di un'azione di raggruppamento internazionale che mia figlia unificare su basi di principio del marxismo rivoluzionario
Tutte le organizzazioni e tendenze che si battano realmente per la rivoluzione socialista e la Repubblica consiliare dei lavoratori e che vogliono rompere sia con le tradizioni del revisionismo sia con quelle dell'auto centratura settario
E in questo quadro che il nostro congresso saluta nel modo più caloroso il grande successo del partito ovvero e della sinistra rivoluzionaria nelle elezioni di ottobre in Argentina
Non è solo un fatto straordinario di quel Paese
è un fatto che parla e gli operai d'avanguardia di tutto il mondo
Perché il milione e mezzo di voti operai
Che il però al Frente rischierebbe hanno conquistato non l'hanno conquistato con una semplice politica di antagonismo l'hanno conquistato su un programma di rivoluzione e di governo dei lavoratori
Su quel programma di opere rosso al poter che le sinistra riformista centriste di tutto il mondo ci spiegano ogni giorno essere solo un ricordo di archivio
L'hanno conquistato attraverso un lungo lavoro di massa contro corrente che ha guadagnato posizioni nelle fabbriche nei movimenti l'hanno conquistato anche
Pagando nelle lotte il prezzo della vita di propri militanti come il compagno Mariano Ferreira militante nel però
Assassinato dalla politica femminista
Per cui
Vogliamo ricordare
Come il nostro compagno con un minuto di silenzio
E nel quadro
Di questa prospettiva internazionale
Che poniamo la costruzione del nostro partito in Italia
Mai come oggi la vicenda italiana è inseparabile dal contesto mondiale e dalla crisi europea a partire dal penso materiale del capitalismo italiano in Europa
Quelle tendenze che anche a sinistra dipingono l'Italia come una colonia tedesca non solo si subordina la una suggestione sciovinista ma rimuovono la realtà
Perché l'Italia è un Paese imperialista è la seconda manifattura d'Europa e la settima potenza capitalista del mondo i Governi italiani non sono i maggiordomi della Merkel soli comitati d'affari dei capitalisti italiani
Il grosso degli ottantacinque miliardi di interessi annuali sul debito pubblico pagati da lavoro sanità pensioni non va nei forzieri delle banche tedesche come in Grecia va innanzitutto nei forzieri delle banche italiani
Gli accordi presi dai Governi italiani col capitale europeo in fatto di debito pubblico non rispettano solo gli impegni col concorrente alleato tedesco
Però anche l'impegno del capitale europea quindi tedesco a soccorrere le banche italiane a spese dei proletari d'Europa e anche dei proletari tedeschi ed è proprio per questo
Che l'intera Unione europea guarda col fiato sospeso la crisi del capitalismo italiano
Una crisi che non ha paragone fra i Paesi imperialisti del vecchio continente in fatto di debito pubblico di depressione industriale ma anche una crisi politico-istituzionale che non ha analogiche fra i Paesi imperialisti dal mondo
La seconda Repubblica salutata vent'anni fa con squilla vi trombe si passi Farina
Il vecchio bipolarismo in dissoluzione sullo sfondo di una profonda crisi di consenso delle politica di austerità e di un terzo polo populista
I due schieramenti che si sono alternati per vent'anni per gestire le stesse politiche contro il lavoro sono in disgregazione
I due partiti su cui si erano incardinati sono esposti a loro volta a processi di decomposizione con Rifondazione
Da un lato il mondo berlusconiano si spacca dopo vent'anni dopo il peso sotto il peso di quella storia privata del Cavaliere da cui non si era mai emancipato e dall'altro la scienza di Renzi conquista un Pd in cerca di autore
Scompaginare suo vecchio apparato inaugura un corso liberal populista al servizio dei settori rampanti dalla borghesia italiana
Quelli del successo del made in Italy nell'agroalimentare nel Bersani nella moda Grazia salari di otto euro lordi l'ora o alla schiavitù gli operai cinesi fantasy
Il risultato e te lo stesso governo delle larghe intese è crollato
L'esecutivo letta Alfano è oggi imprigionato della tenaglia tra Berlusconi e le ambizioni di Renzi nelle contraddizioni esplosive di una maggioranza parlamentare assai più ridotta
E nel gorgo incontrollabile della lobby come si è visto in questi giorni sulla legge di stabilità
Mentre il lord protettore del Governo Giorgio Napolitano Presidente del capitalismo italiano e dei sacrifici operai
Vede indebolirsi giorno dopo giorno quel ruolo di dominus istituzionale che è stato in questi anni l'architrave di sistema
Insomma la borghesia italiana si trova a sferrare l'attacco sociale contro il lavoro più pesante dell'intero dopoguerra
Nel momento della sua massima calice politica
Ma proprio questo misura la crisi parallela del movimento operaio italiani
Se la borghesia italiana regge se anzi appesantisce la propria aggressione contro i lavoratori non è certo per forza proprio
E per la crisi della classe operaia
A differenza che in altri Paesi dell'Europa mediterranea partirà dalla Grecia le politiche di austerità non hanno registrato in Italia una risposta ascendente dalla mobilitazione
Le tante lotte di resistenza anche importanti che costellano questi anni di crisi ci sono poste dentro una dinamica di ripiegamento in ordine sparso nel settore privato come nel settore pubblico
Ma questo arretramento non è dovuto a un destino cinico
Chiama in causa le responsabilità decisive delle direzioni dal movimento operaio delle sinistre politiche e sindacale
Se la recessione capitalista del due mila otto due mila nove a differenza che in alcuni altri Paesi non ha favorito una radicalizzazione sociale e perché si è sovrapposta una dinamica di lotta già discendente
Una dinamica sospinta in modo decisivo alla metà del passato decennio da un fattore preciso la concertazione politica e sindacale col Governo di Romano Prodi
Dal fatto che i gruppi dirigenti della sinistra italiana senza eccezione hanno scelto di difendere la stagione dei movimenti dei primi anni due mila a un governo del capitale finanziario contro le ragioni di quel movimento
Dentro la maggioranza che andava da Mastella a Turigliatto
Altro che errori
Il gruppo dirigente di Rifondazione
Che con il Ministro Ferrero entrò in quel Governo non ha solo puntato le missioni di guerra e la più grande detassazione dei banchieri dei capitalisti degli ultimi vent'anni ne ha solo suicidato buona parte della sinistra politica
Ha consentito anche che la grande crisi capitalista del due mila otto si abbattesse su una classe operaia in ritirata
Disorientati disillusa privata di un riferimento riconoscibile Jo posizione e per questo tanto più esposta alla pressione lacerante dalla crisi
In questo quadro la burocrazia dirigente della CGIL allora e negli anni seguenti si è assunta una responsabilità determinante
Direttamente proporzionale al suo ruolo di un'unica direzione di massa del movimento operaio italiani
è falso dire che la CGIL ha difeso poco e male i lavoratori di fronte alla crisi
è vero che di fronte alla più grave aggressione contro il lavoro la CGIL ha continuato negoziare il programma dell'avversario sul terreno dell'avversario contro il lavoro
Come nei trent'anni precedenti ma a fronte di una crisi sociale assai più profonda e quindi con effetti ancor più devastanti
In questi anni di crisi la burocrazia CGIL da Epifania Camusso ha avuto una sola bussola la riconquista di un quadro stabili di collaborazione con il patronato e di un Governo di centrosinistra che fosse garanzia di quella collaborazione
Da qui tutta la sua condotta
Prima un'opposizione controllata Berlusconi poi un lasciapassare alla macelleria di Monti pur di coprire la segretaria Bersani poi la resa l'imprevisto Governo letta e la riconquista del sospirato accordo con Confindustria sul terreno peggiore
Il divieto di sciopero contro contratti capestro e un patto programmatico il patronato attorno alle richieste del patronato
A partire dalla riedizione di quella truffa sul cuneo fiscale che già con Prodi regalò i padroni cinque miliardi l'anno col sostegno di Rifondazione e della CGIL
Questa linea generale dalla burocrazia richiama non solo una responsabilità sindacale ma una responsabilità politica
Nel momento stesso della precipitazione della crisi istituzionale della seconda Repubblica l'apparato della CGIL si fa garante di sistema quale argine sociale dalla crisi politica
Quando i massimi dirigenti CGIL fanno presente alla borghesia che grazie alla loro responsabilità e non vi sono stati in Italia i disordini sociali dalla Grecia come loro li definisco
Vantano esattamente questo ruolo quello di agenzia dalla borghesia tra i lavoratori di polizza salvavita del capitale
Qui stanche il fallimento clamoroso del gruppo dirigente dalla FIOM nella costruzione di un'alternativa
Tre anni fa
Al nostro secondo congresso
Quando tutta la sinistra cosiddetta radicale nella FIOM e fuori della FIOM
Esaltava la linea dirigente di questo sindacato
Noi affermavamo controcorrente che una linea di pura contrasto in ordine sparso dalla creazione capitalista avrebbe portato a una sconfitta dei lavoratori e dalla FIOM sono passati tre anni e il Bilancio e nelle cose
Aver accettato il quadro di frammentazione dello scontro stabilimento dello stabilimento
Aver rinunciato a una risposta radicale all'aggressione padronale quando ve ne erano le condizioni a partire dalla mancata occupazione degli stabilimenti FIAT di Termini Imerese nel due mila nove
Ha disarmato di fatto la resistenza del movimento operaio e incoraggiato la linea di sfondamento del padrone
La sconfitta della FIOM alla FIAT è l'immagine plastica della sconfitta generale rivali
E non solo
Quella sconfitta sociale ha trascinato con sé inevitabilmente lo stesso arretramento dalla collocazione sindacale della fino
In mezzo al guado non si poteva restare
O si risolveva in avanti il proprio dissenso sul terreno di una svolta radicale di linea o si sarebbe tornati ai vecchi lidi cercando riparo nella protezione dalla burocrazia CGIL con un po'di contenzioso sugli equilibri di ha parlato
E quanto è avvenuto
Il ritorno di Landini maggioranza CGIL in occasione del suo congresso misura una capitolazione
Aver sancito questa capitolazione intestando siccome vittoria quella esigibilità dei contratti richiesta in primo luogo dalla FIAT misura al prezzo della sconfitta anche in termini di perdita nel rapporto con i lavoratori
Combinare oggi tutto questo
Con l'apertura di credito Matteo Renzi e anzi candidarci interlocutore sindacale della lentissimo scavalcando persino Susanna Camusso completa il quadro d'insieme non è
Una politica sbagliata
è la logica di una burocrazia fosse pure di sinistra
Questa politica complessiva della sinistra non ha solo spianato la strada l'avanzata padronale nei luoghi di lavoro e della fabbrica anche prodotto effetti più generali
L'arretramento operaio trascinato l'indietro tutti i movimenti di massa a partire dalla scuola ha isolato indebolito movimenti democratici e socialmente progressivi come sull'acqua e nota
Ha favorito la ricomposizione di movimenti popolari egemonia reazionaria con i Forconi
Dove organizzazioni padronali delle classi medie costruiscono la propria egemonia su settori di piccola borghesia di popolo colpiti dalla crisi sotto la bandiera equivoca dalla rivolta fiscale
Offrendo oltretutto uno spazio di inserimento a organizzazioni apertamente fasciste come ha tenuto nel movimento del nove dicembre
Ma lei ha svolto peggiore della grattamento di classe riguarda la coscienza politica delle masse
L'evoluzione del populismo nell'immaginario collettivo di ampi settori proletari a cui la sua radice
Vent'anni fa al crepuscolo dalla Prima Repubblica prima l'autunno del bullone poi grande sciopero generale contro il primo Berlusconi registravano un ciclo di lotte capace di contenere nonostante tutto l'avanzata delle chiese
Oggi
Il crollo suicida della sinistra politica l'onda lunga della sconfitta sociali hanno spalancato un fare coi norme al populismo reazionario tra le stesse fila dei lavoratori dei precari dei disoccupati
Una grande massa di sfruttati socialmente disperate sfiduciata cerca risposta negli uomini nuovi e nelle loro affabulazioni demagogica
La denuncia della casta dalla politica dei partiti che è diventata una bandiera del senso comune al di là di ogni confine di Craxi
Il fatto
Che un Sindaco populista confindustriale tifoso difforme ero
Abbia sfondato nel vecchio popolo della sinistra o che un comico milionario sia diventato un raccoglitore di foto operaio e il primo riferimento dei disoccupati misura l'arretramento della coscienza di massa
In questo parco
Si ampliano
In questo parco si ampliano gli spazi per una minaccia reazionario
è una minaccia ancora priva di ogni organicità non segnala allarmi imminenti ma certo accumula sintomi inquietanti
Passa per il salto di pratiche repressive teoremi giudiziari contro specifici settori d'avanguardia
Per lo sdoganamento del presidenzialismo gollista passa oggi innanzitutto per il movimento a cinque stelle il più grande movimento populista che si sia affacciato nell'Italia del dopoguerra
è impressionante
La miopia politica che regna a sinistra sul grill INPS
Le stesse sinistre che gli hanno aperto la strada con la propria subordinazione al capitale hanno fatto a gara nel salutare la cosiddetta positiva novità di questo fenomeno
In forme diverse nessuna sinistra è mancata l'appello Elena sul dato è stato uno solo
Quello di legittimare come possibile alleato dei lavoratori un movimento reazionario nemico dell'accordo perché il Movimento cinque Stelle è un moderno movimento reazionario di massa
Le mille contraddizioni che lo attraversa non riescono a mascherare per chiunque voglia vedere la natura reale del suo progetto
Che non è solo l'attacco frontale alle pensioni al posto di lavoro di dipendenti pubblici e privati per liberarsi fior di miliardi da regalare i padroni nei solo un odioso programma xenofobo
è un programma di conquista del potere di costruzione di una Repubblica plebiscitaria sotto il controllo disciplinate dalla legge
Una Repubblica senza partiti senza sindacato senza organizzazioni di massa senza diritti democratici se non quello di approvare in solitudine col clinica di una tastiera editti e sentenze di Grillo e Casaleggio
Di un profeta e di un califfo
Uno vale uno e solo la filosofia del potere di due uno più uno potremmo dire sullo sfondo della delegittimazione di ogni organizzazione collettiva democratica
Cos'è in fondo il regime dispotico interno cinque stelle se non le Satta prefigurazione del regime politico per cui la sua leadership si batte
E dunque l'esperienza concreta della lotta di classe in questi tempi di crisi a confermare una volta di più anche in Italia l'attualità del bis
O il movimento operaio dalla propria soluzione radicale alla crisi sociale politiche istituzionali della seconda Repubblica
O la profondità di quella crisi si rovescia la prima o poi contro al movimento operaio non solo in termini sociali ma anche politici
Quindi
Sta la proposta di svolta per cui ci battiamo tra i lavoratori e che avanziamo al movimento operaio e tutte le sinistre politiche sindacali una svolta unitaria e radicale di azione e di prospettiva
è innanzitutto la nostra una proposta di unità di classe
Unità di case significa contrapporre al fronte comune degli industriali dei banchieri e dei loro partiti e dei loro Governi il fronte comune del movimento operaio dei movimenti di lotta di tutte le forze che fanno adesso i riferimenti
Questa linea e proposta di fronte unico non ha niente a che vedere con pasticci politici confusioni di programmi soluzioni anfibie tra movimenti e partiti
La sfida unitaria del fronte unico nella migliore tradizione leninista si pone sul terreno dell'azione comune nella lotta di classe
Contro ogni subordinazione dell'interesse generale del movimento del suo sviluppo alla piccola logica di autoconservazione frammentazione veti reciproci primogeniture
Tanto frequenti nella prassi della sinistra e politiche sindacali e che tanti danni hanno provocato
Per essere chiari il PC è lei non ha altro riferimento che l'interesse generale del movimento operaio l'avanzata della sua lotta che tanto più oggi richiede l'unità di classe
Per questo possiamo dire che il nostro partito in quanto comunista è per molti aspetti il soggetto più unitario della sinistra italiana
Ma proprio l'interesse generale del movimento operaio chiama tutte le sinistre al dovere della chiarezza
Innanzitutto sul terreno dell'autonomia dall'avversario
Non c'è possibilità reale di ripresa sviluppo del movimento operaio dei movimenti di lotta della loro coscienza senza una piena rottura con la borghesia i suoi partiti i suoi Governi
Non si può stare coi piedi in tante scarpe
Alla CGIL che sta per celebrare il proprio congresso diciamo che non ha alcuna credibilità chi ogni giorno recita del rosario delle sofferenze dei lavoratori e al tempo stesso si accorda con Confindustria contro i lavoratori
Critica al Governo ma lascia fare il Governo rivendica autonomia ma copre il PD
La principale organizzazione di massa del movimento operaio al dovere di rompere con i suoi avversari
Per questo contro la burocrazia dirigente della CGIL contro la copertura Carandini le offre contro l'apertura Renzi del gruppo di recente FIOM sosteniamo la battaglia classista dell'opposizione interni abbiamo contribuito a costruire
Impegnando innanzitutto tutti i nostri compagni che sono oggi in CGIL su questo fronte di lotta
Ponendo la centralità della battaglia in CGIL assieme al lavoro nei sindacati di base come la centralità della battaglia di massa contro la burocrazia sindacale per l'indipendenza del movimento operaio dai padroni ed ai loro agenti
E la stessa
E la stessa necessità dell'indipendenza di classe si pone sul piano politico
A sinistra e libertà
Anch'essa alla vigilia del proprio congresso diciamo con franchezza che è finito il tempo delle capriole letteraria
Quello per cui si chiedono i voti contro monti ma ci si accorda con il PD che lo ha sostenuto si denuncia un anno fa Matteo Renzi come nuovo Berlusconi e ora non si saluta come speranza della sinistra
Si rivendica in piazza con parole commosso salute e lavoro degli operai dell'Ilva Massino assicura al telefono il loro padrone sul fatto che il Governatore è a sua disposizione
La verità caro Nichi Vendola è che questa politica del doppio binario tra poesia e promossa non regge più
Il congresso di Sella è chiamato a decidere non da noi ma dai fatti
Se stare tra i lavoratori per conto dei capitalisti o se rompe le coi capitalisti dalla parte dei lavoratori
Settore ossia disposizione di Renzi come già di Elisa in cambio di futuri possibili ministeri o se posti a disposizione dall'opposizione di classe contro il Governo contro il PD contro Renzi
Ma il rilancio dell'opposizione di Grass non richiede solamente l'autonomia dall'avversario che pur nelle condizioni richiede più che mai una svolta unitaria e radicale sul terreno delle forme di lotta
Che si ponga all'altezza di un livello di scontro storicamente nuovo in tutta l'esperienza del dopo come
La resistenza sociale frammentata azienda per azienda settore per settore trincea per trincea si è rivelata incapace di ribaltare un rapporto di forza complessivo ed è anzi esposta in ogni luogo di lavoro
Al pesa generale di un rapporto di forza impari
E alle dinamiche di disgregazione tra i lavoratori
Qui sta allora la proposta di svolta di una grande vertenza generale del mondo del lavoro dei precari dei disoccupati
Significa uscire dal chiuso delle trincee aziendali costruire una piattaforma unitaria di svolta definita da una grande assemblea nazionale di delegati eletti nei luoghi di lavoro
Unificare le forze in un movimento generale capace di affrontare in campo aperto le classi dominanti
Perché solo la forza concentrata di milioni di salari atti in una lotta frontale prolungata
Può dare prospettiva mille lotte particolari Pola rizzare attorno alla classe operaia le ragioni di tutti gli sfruttati ribaltare i rapporti di forza e strappare risultanti
è un caso se gli unici risultati parziali in questi anni di crisi in Europa sono stati strappati sul terreno dello scontro generale e radicale
E accaduto dalla Francia del due mila cinque con la ritirata di del ben sulla precarizzazione del lavoro ognuno Romania nel due mila dodici con l'obiettivo del piano di privatizzazione della sanità ogni volta
Non la forza della legge ma solo la legge dà la forza ha perduto varchi per quanto provvisori parti sfruttati
E così è stato in tutte le stagioni di crisi del Novecento
Nell'America degli anni trenta con il movimento di occupazione di numerose fabbriche come dello sciopero generale prolungato della Francia del trentasei ogni volta le classi dominanti hanno concesso qualcosa solo quando ne ho avuto paura di perdere tutto
Si tratta di recuperare questa memoria storie
E del resto su scala diverso
Nella stessa esperienza italiana di questi anni di arretramento dove e quando sono stati strappati risultati fosse pure precari
Alla FIAT di Melfi nel due mila cinque con uno sciopero oltranza di ventun giorni e blocco dei cancelli o più recentemente nella logistica come la splendida lotta di migliaia di lavoratori migranti gara
Grazie all'azione prolungata i picchetti duri al blocco delle merci al coordinamento unitario delle lotte di settore per merito del sì Cobas una lotta limitata ma ricca di un significato generale
Se persino un piccolo settore super sfruttato dalla classe riesce a incidere con una nota radicale cosa potrebbe avvenire se fosse fosse dieci milioni di lavoratori italiani a mettere in campo la propria forza
Questa
Ed all'arresto l'unica vera paura della borghesia italiana
Ce lo dice la piccola grande lotta dei tranvieri dicendo
Se
Se un mese fa
Le cinque giornate di Genova hanno fatto capitare la stampa nazionale al rischio dalla rivolta non è stato casuale
è stato per la paura di referto contanti per la paura che milioni di lavoratori e lavoratrici e non solo del trasporto locale potessero seguire quell'esempio
Per questo quella lotta è stata venduta dalla burocrazia sindacali con la copertura della sinistra e politiche
Per questo il vicino a lei c'ha messo la faccia valorizzando ovunque il suo esempio con la stessa logica con cui agiamo reagiremo in ogni lotta per contribuire alla sua generalizzazione
Con una svolta di lotta generale richiede a sua volta un programma generale
A sette anni dall'inizio della grande crisi capitalista al movimento operaio italiano e non solo nonna un suo programma per fronteggiare
La CGIL negozi al programma del patronato le sinistre cosiddette radicali mentre coprono la CGIL evocando il programma del liberale Agusta
Altri rivendicano un'alleanza del capitalismo italiano quei capitalismi mediterranei per fare moneta comune o imboccano il ritorno del capitalismo italiano dall'Iraq il risultato
Non è solamente la riproposizione di un cumulo di vecchie suggestioni riformiste o populiste
è la subordinazione di fatto al capitalismo italiano proprio del momento del suo fallimento
Noi crediamo all'opposto che non vi sia prospettiva per il movimento operaio fuori da una prospettiva di cottura con propria dai poteri dalla borghesia italiana
A partire da quella consorteria di grandi famiglie capitaliste che concentra nelle proprie mani tutte L.R. dell'economia
Danielli a Berlusconi da De Benedetti dei Ligresti da Merloni Arrighi Fadda Bazzoli o Della Valle non c'è nessuna borghesia buona prima del loro figlia
Non c'è nessuna borghesia produttiva come vorrebbero i cantori di un capitalismo illuminato all'Olivetti salvo scoprire che all'Olivetti poi si moriva di cancro come all'inizio
C'è solo
Una classe parassitaria che per decenni ha preso soldi pubblici ha staccato la cedola per poi scaricare la propria crisi sui lavoratori ha speso dei lavoratori e
Non c'è via d'uscita dalla crisi senza liberare la società italiana da questa classe
Senza porre al centro di un programma generale del movimento operaio non il costo del lavoro per il capitale ma il costo del capitale per il lavoro
Questa è l'unica vera lotta allo spreco che abbia un carattere progressivo da qui l'esigenza di un piano operaio che affronti l'emergenza della crisi dal punto di vista del lavoro
Blocco immediato del licenziamento e questa è la prima necessità
Ma si può imporlo solo nel quadro di una lotta di massa radicale che rivendichi la nazionalizzazione senza indennizzo è sotto controllo per radio di tutte le aziende che licenzia nonché attaccano che i diritti sindacali
Questa sola misura significherebbe un risparmio di risorse pubbliche bello decine di miliardi quelle che ogni Governo girate capitalisti ogni anno
La seconda esigenza è la ripartizione del lavoro
è possibile solo con la riduzione progressiva dell'orario a parità di paga a partire dalla rivendicazione di trenta ore settimanali nella migliore tradizione del movimento operaio internazionale
E vorrei dire con chiarezza
Che chi a sinistra nel nome del realismo contrappone alla riduzione dell'orario il reddito di cittadinanza non solo finisce di fatto per contrapporre i disoccupati e di operare
Ma si rassegna le compatibilità del capitale che da un lato distrugge lavoro anche allungando l'orario di chi lavora e dall'altro tagli ammortizzatori e protezioni per chi perde il lavoro non c'era
Rivendicare insieme la ripartizione del lavoro è un vero salario i disoccupati
è l'unico modo di ricomporre l'unità di classe contro il capitale
E le sue leggi
La
La terza esigenza e creare nuovo lavoro
Milioni e milioni di giovani di donne di disoccupati di lavoratori italiani emigranti non solo hanno diritto al lavoro vero liberato da quelle leggi di precarizzazione varate da tutti i Governi a partire da privati
Mai la società che ha bisogno del loro lavoro per bonificare mila terra dei fuochi riconvertire a produzioni ricostruire un sistema ferroviario varare un piano di edilizia popolare scolastica di sicurezza antisismica di asili nido
Si dirà che un piano di opere sociali lo chiedono formalmente un po'tutti a sinistra dalla CGIL a Rifondazione
Ma il punto e che ogni serio piano del lavoro è incompatibile con il capitale
Richiede non solo una patrimoniale progressiva ordinaria e straordinaria che colpisca innanzitutto le grandi ricchezze di quel dieci per cento della società che concentra dalle proprie mani cinque mila miliardi
Ma richiede l'abolizione della gigantesca montagna di debito pubblico verso le banche
La soppressione di questo debito è inaccettabile
La pretesa di negoziarlo conti strozzini italiani o europei
Ho l'idea fantasiosa di un'audizione col quale un tribunale immaginario della giustizia separa il debito illegittimo da quello legittimo significa cercare di conciliare l'inconciliabile
Senza l'abolizione di quel debito non si finanzia nel lavoro nella tutela di pensioni sanità istruzione
E l'abolizione di quel debito è inseparabile dalla nazionalizzazione delle banche senza indennizzo per i grandi azionisti ed alla loro unificazione in un'unica banca pubblica
Capace di liberare dal cappio usuraio milioni di famiglie proletarie di fare credito a buon mercato a milioni gli artigiani e piccoli commercianti e rovine
Di stroncare alla radice quella gigantesca e passione fiscale del grande capitale che passa per canali dalle banche
A chi ci dice
A chi ci dice che un simile programma sarebbe fatalmente minoritario nella società italiana rispondiamo che è vero l'opposto
Se il movimento operaio messa la propria forza su un programma di lotta anticapitalista contro la crisi in contrapposizione alle classi dominanti potrebbe polarizzante attorno a sé la maggioranza della società
Per rendere la testa di tutte le insoddisfazioni sociali tagliare l'erba sotto i piedi del populismo ed i Forconi
Il punto vero e un altro
Questo programma resta un esercizio letterario senza una lotta dalla classe operaia per il potere politico senza una prospettiva di governo dei lavoratori basato sulla loro organizzazione e sulla loro forza
Questo il punto decisivo
è il punto fondativo del marxismo ma soprattutto è un principio elementare di realtà
Quale al
Tra il Governo se non un Governo dei lavoratori potrebbe mai espropriare la FIAT è padrona rifà ridurre l'orario abolire il debito verso le banche ed espropriare le banche
Quale altro Governo se non un Governo dei lavoratori potrebbe ad acquisire le grandi proprietà ecclesiastiche abbattere le spese militari mettere i quaranta miliardi necessari per il solo riassetto idrogeologico del territorio
Quale altro Governo se non un Governo dei lavoratori potrebbe mai dare il permesso di soggiorno ai migranti o liberarli dalla schiavitù della segregazione di autentici Lager
Varati nel novantasette dal Ministro degli Interni Giorgio Napolitano fornire informazioni
Nel quale altro Governo potrebbe rompere con lo Stato sionista di Israele e schierarsi per la piena autodeterminazione dei palestinesi
Sono
Sono domande semplici che rivolgiamo a tutte le sinistre radicali critica antagoniste vecchio nuove con cui pure conduciamo tante battaglie comuni
Rimuovere come fatte la prospettiva stessa di un governo dei lavoratori significa non solo rinunciare magari in nome del realismo all'unica possibile alternativa reale
Significa ridurre le vostre stesse rivendicazioni a slogan senza futuro
A mezzo di conservazione di uno spazio politico forse pure antagonista dentro la società borghese più bianco che lasciare la società borghese e viceversa
La lotta per un governo dei lavoratori e l'unica che può dare prospettiva alle mille lotta di resistenza sociale opposizione in cui spesso siamo insieme impegnati
Governo dei lavoratori significa a sua volta un'altra repubblica
Il PC EE.LL non limita la battaglia per le rivendicazioni democratiche dentro i confini di questa falsa democrazia
Certo lavoriamo per la difesa di tutti i diritti democratici e anzi ci battiamo per ampliare un recuperare questi diritti
Rivendicando una legge elettorale pienamente proporzionale la difesa del ripristino della libertà sindacali la difesa dei diritti e della libertà delle donne degli omosessuali e di tutti gli oppressi e anche per questo
A differenza della sinistra riformiste non ci inchiniamo a Papa Francesco e alla furbizia peronista ma denunciamo
Ma denunciamo in quella operazione di immagine un populismo ecclesiastico complementare al populismo politico borghese
Che mia sia riverniciare la realtà del capitalismo ecclesiastico sia a ricostruire una base di consenso la società borghese
Noi consideriamo attualissime le parole di Gramsci del ventiquattro quando diceva la Chiesa e la più grande istituzione reazionaria d'Italia
Ma detto questo
Noi ci limitiamo a difendere i diritti degli oppressi dentro l'attuale democrazia dei padroni rivendichiamo una democrazia dei lavoratori e delle lavoratrici
A differenza di Landini Vendola Ferrero non crediamo alla fiaba di una Repubblica borghese fondata sul lavoro
Non siamo sacerdoti della Costituzione italiana del quarantotto
Quella Costituzione non è nata dalla Resistenza partigiana ma dal suo tradimento
è nata da quel compromesso fra De Gasperi Togliatti che restituire Italia i capitalisti cambiando spada al fucile e che per questo disarmo i partigiani amministra i fascisti e restauro ai prefetti conservo al concordato
La nostra Costituzione se dobbiamo dirla così è un altro
E la costituzione della rivoluzione russa
Quella
Quella che espropri o i capitalisti
Quella che chiede il potere agli operai e loro organismi di massa con deputati eletti nei luoghi di lavoro senza privilegi a revocabili
Quella che proprio per questo realizzò una democrazia sconosciuta alla più vorremo pratica dalla Repubblica borghese
Presente ciò bollendo ogni distinzione fra cittadino russo e straniera
Dando al diritto gratuito al divorzio e all'aborto
Avviando la liberazione dalla schiavitù domestica di decine di milioni di donne grazie a un investimento enorme i servizi sociali mense ASI cosa ci dice
Cosa ci dice quella Costituzione e la rivoluzione che l'ha prodotta ci dice una ferita profonda
Che solido Popesce amento della dittatura dei capitalisti sono la dittatura del proletariato può realizzare sino in fondo nella stessa rivendicazioni democratiche come già scriveva branchi non c'è diritto senza poteri
Ma la Repubblica dei lavoratori ci riporta al senso stesso di un partito rivoluzionario e per la costruzione del nostro partito
Certo lo scarto fra la necessità oggettiva di quella prospettiva e la coscienza soggettiva delle grandi masse e anche della loro stessa avanguardia non è mai stata tanto bene
Eppure
è proprio questo scarto affondare tanto più oggi la ragione di un partito rivoluzionario
Parliamoci chiaro
Non c'è ragione di un partito rivoluzionario se l'orizzonte quello di una Sinistra critica dell'ordine esistente magari classista ma senza Progetto di rivoluzione c'è invece la necessità di un partito rivoluzionario se il programma e la Repubblica dei lavoratori
Perché solo un partito rivoluzionario può lavorare a ricomporre la frattura fra rivoluzione coscienza
Portare in ogni lotta alle ragioni di un'alternativa di potere organizzare unificare attorno a questo programma i settori più combattivi della classe e anche e questo è importante
Saldare il radicamento dell'avanguardia con l'azione di conquista della maggioranza della classe degli oppressi
Fuori da ogni logica di nicchia
Perché la conquista dalla maggioranza della classe è la condizione stessa di un governo dei lavoratori senza al metodo la prospettiva della conquista della maggioranza come diceva l'ENI non c'è prospettiva di rivoluzione c'è la rassegnazione alla declamazione
Oggi
In Italia c'è un solo partito che combina insieme
Programma di rivoluzione politica rivoluzionaria di massa e aggiungo natura democratica della propria organizzazione si chiama Partito comunista dei lavoratori
Non c'è
In questa affermazione un solo grammo di propaganda
C'è la constatazione a me pare di una realtà ovvia di
La crisi profonda della sinistra italiana non ha liberato ad oggi altre organizzazioni e tendenze politiche basate su un programma comunista rivoluzionario o in evoluzione al reale verso diverso
Se domani si produrranno come possibile come augurabile come dovremmo cercare di favorire con la nostra battaglia intransigente proporremmo loro l'unificazione in uno stesso partito
Come crediamo sarebbe auspicabile per il Frente de schierata argentino
Ma oggi non vi sono i soggetti di un film italiano giudici gruppi di modestissima consistenza che evoca l'un programma rivoluzionario assimilabile al programma del figlio o lo negano nella pratica o lo congelano in una secca
In contrapposizione per di più cristallizzata al pc e la realtà non la possiamo per rimuovere col Presidente
E al tempo stesso la constatazione di questa realtà non genera in noi alcun autocompiacimento rassicurante
Al contrario
Genera la preoccupazione di una responsabilità e della sproporzione fra quella responsabilità e le nostre piccole forze
Siamo ancora un partito molto piccole
Siamo nati controcorrente in un contesto di ripiegamento del movimento operaio
Di arretramento della coscienza politica di larghi settori della sua stessa avanguardia in un processo di crisi e di arrivo della vecchia sinistra politica che ha disperso demotivato energie enormi
Di cui abbiamo raccolto e salvato una parte molto modesta più modesta
Di quella che inizialmente avevamo sperato
Non abbiamo alcun imbarazzo a riconoscere
Ma l'altra faccia della verità e che il PC a Lecce e si è consolidato
In questi anni difficili altri soggetti a sinistra sono stati travolti dalla propria politica
Sella vistosi gonfiare la bolla mediatica dal proprio leader Rifondazione ha pronunciato in poco tempo un capitale enorme
Sinistra critica si è dissolta nella scissione sotto il peso di contraddizioni irrisolte che l'esperienza di rosso ancora molto incerta
Può riproporre in misura amplifica
Il pre-CIPE lentamente e non era scontato
E sì abbiamo letto non è solo per uno sforzo di volontà
E anche in ultima analisi in ragione del nostro programma e quindi dalla politica che gli corrisponde quella della massima intransigenza sui principi e al tempo stesso della massima proiezione verso le masse
E questa politica che ha sospinto al nostro intervento nelle lotte di resistenza sociale la figlia tali riscosso l'alcol indossi oppure nelle scuole nelle università in una logica rivoluzionaria e non semplicemente classista
E questa politica che ci conduce a sviluppare una proposta di egemonia di classe anticapitalista su ogni domanda di liberazione a partire dalla liberazione delle donne come sul terreno dell'ecologia e dell'animalismo
Contro ogni economici nessuno ma a difesa del marxismo
è questa politica che orientate orienta la nostra battaglia nella CGIL e in ogni sindacato classista fuori da una pura logica tre riunioni liste
Nella consapevolezza che siamo militanti comunisti che fanno battaglia nel sindacato non sindacalisti con la tessera comunista
E che dunque è la conquista delle masse sindacalizzati alla risoluzione la bussola delle nostre scelte sindacali
Ed è ancora questa politica che ha sospinto la nostra partecipazione autonomo ovunque possibile alle elezioni di ogni ordine e grado e ogni applicazione tattica del metodo leninista su questo terreno
Non una logica elettoralistico ma all'opposto la presentazione di un programma rivoluzionario alle masse più larga
Per toccare un punto sensibile della nostra liberissima discussione interna
è la logica
Che ci ha condotto essere i soli a sinistra contrapporsi a Pisapia
Al primo turno delle elezioni di Milano e al tempo stesso a ricercare un rapporto con le masse che lo sostenevano contro Moratti e Berlusconi al secondo turno nel primo passaggio come nel secondo contrapponendo sempre il nostro programma
Al programma borghese del centrosinistra denunciandolo suo ipocrisia combattendo ogni illusione prevedendo pubblicamente ciò che avrebbe fatto sfidando tutti alla verifica della realtà
Non abbiamo inventato nulla
Abbiamo applicato quel metodo che l'ENI che combina i principi Lata
Si può discutere come oggi e di ogni singolo traduzione di quel metodo a Milano come a Roma con le ovunque ma cancellare quel metodo credo che sarebbe molto negativo
Perché è esattamente quel patrimonio leninista nell'insieme della sua articolazione a distinguere il di CL da tutte le altre sinistre
E attraverso letto in questi anni la nostra riconoscibilità di piccolo partito che è altra cosa in un piccolo conto
Ma al tempo stesso proprio perché siamo rivoluzionari non siamo affatto soddisfatti di noi
Certo abbiamo conservato e per alcuni aspetti rafforzato la nostra presenza
Ma il nostro scopo non è conservatrici e costruirci come Partito della rivoluzione in funzione delle necessità del movimento operaio
Per questo come tutti i partiti rivoluzionari viviamo nella lotta incessante contro i nostri limiti politici e organizzativi
Ogni partito rivoluzionario
Di ieri e di oggi sia costruito in un certo senso contro se stesso
E questo è tanto più inevitabile per un piccolo partito come il nostro e per questo abbiamo investito un'attenzione centrale di questo terzo Congresso nel riconoscimento delle nostre difficoltà e nel loro fronteggiamento
Con due priorità di fondo fra le tante che discuterne
La prima è un lavoro razionalizzato su scala nazionale e locale per lo sviluppo del radicamento sociale del nostro partito
è un atto insufficiente della nostra costruzione
Siamo l'organizzazione più consistente a sinistra del PRC l'unica dotata di una reale presenza nazionale ma nonostante i progressi non abbiamo ancora un ruolo nelle fabbriche nei movimenti che corrisponda a questa nostra realtà
Per questo dedicheremo un'attenzione concentrate metodica sulla selezione delle priorità di intervento a partirà dai luoghi di lavoro e dalle fabbriche e sull'inserimento attivo di tutti i nostri militanti nelle organizzazioni di massa di movimento
In questo quadro abbiamo scelto in questi mesi di avviare una riflessione specifica sull'intervento rivoluzionario del partito fra i giovani e le donne
Che non sono due settori di lavoro fra gli altri sono soggetti decisivi di un blocco sociale anticapitalista e terreni fondamentali di costruzione e radicamento di ogni Organizzazione rivoluzionaria
La seconda priorità e la formazione dei nostri militanti
Non c'è un partito rivoluzionario senza teoria rivoluzionaria scrive palese
Formazioni movimentista e posso
Ignorare l'importanza della teoria marxista salvo poi a ripescare vecchie teorie anti marxista e presentarle come nuovi
Un partito che lavora a costruire una nuova direzione del movimento operaio dei movimenti di massa ha invece bisogno dalla formazione teorica e politica
Ha bisogno di costruire un'ossatura non solo di militanti ma di quadri con una comprensione complessiva della politica rivoluzionaria dalla storia del movimento operaio e dunque in grado di attualizzare nella battaglia politica di massa l'enorme bagaglio di quella strada
Abbiamo un ritardo nonostante i progressi su questo terreno
Per questo a partire dal terzo Congresso vogliamo segnare l'inizio di un investimento metodico su scala nazionale nella formazione che supera gli elementi di improvvisazione o la dimensione di sperimentazioni locali per quanto importanti
Questo lavoro di cura che riserviamo hanno gli stessi care compagne e compagni è un investimento decisivo sulla nostra prospettiva nell'intreccio con la dinamica della lotta di classe
La costruzione del nostro partito come di ogni partito rivoluzionario non procede indipendentemente dalle condizioni oggettive in cui ci muoviamo
In questa fase di crisi del movimento operaio di dispersione della sua stessa avanguardia difficilmente si pongono le condizioni immediate di un salto concentrato delle nostre forze al tempo stesso però la situazione oggettiva non è affatto immobili
Non lo è sul versante della crisi della sinistra non lo è sul versante della straordinaria crisi sociale politico e istituzionale dell'Italia e sposta la possibilità di Brusca svolte
Dove un eventuale ripresa di lotta del movimento operaio sommando sia una crisi politica istituzionale senza paragoni in Europa potrebbe anche giungerà innescare una situazione per la rivoluzione
Tutto improbabile e tutto è possibile dentro la grande instabilità nazionale ed europea
Ma il nostro partito potrà candidarsi a svolgere un ruolo non reale in una brusca svolta potrà incorporato da nel proprio sviluppo ad una condizione
Quella di essere stato capace oggi nella fase più sfavorevole di allargare il proprio radicamento di accumulare esperienza di massa di curare la propria organizzazione di formare i propri qua
Sorgere questo lavoro nella quotidianità della nostra esperienza è la cosa più difficile ma è anche quella più importante
Non solo non è tempo perso ma è l'investimento migliore nei tempi catastale in fondo la pazienza è una virtù rivoluzionaria non meno del coraggio
Ed è la pazienza di una lunga esperienza di costruzione non solo il coraggio che oggi consente i nostri compagni del Partito Brera della sinistra rivoluzionaria vicentina
Di incrociare la scienza del movimento operaio del loro Paese e di diventare uno straordinario un polo di attrazione per l'avanguardia di classe
Nel successo di oggi cioè il loro lavoro di genere non ci sarebbe questo senza come
E questo vale tanto più per noi
Perché noi abbiamo una difficoltà in più rispetto ai nostri compagni di altri Paesi che non è solo la nostra giovane età politica come organizzazione indipendente
è il fatto che in Italia non possiamo appoggiarci sulla tradizione marxista rivoluzionaria riconoscibile riconosciuta d'avanguardia perché in Italia il filo rosso di Pietro tre esso
è stato tagliato in disperso proprio da coloro che avrebbero dovuto chi coltiva
Questi locali lo abbiamo ripreso noi nelle condizioni più difficili per ritessere pazientemente la prospettiva della rivoluzione e del suo partito
Care compagne incarico
Diversi giovani sono entrati o si sono avvicinati al pc al nell'ultimo anno
Lo stesso volto di questa platea congressuale è diverso da quello di tre anni fa è un fatto importante
è un investimento nel futuro ma vorrei dire anche nella memoria del passato
La storia la scrivono i vincitori anche all'interno del movimento operaio
Per questo Togliatti e lo stalinismo cancellarlo Notre esso dalle pagine dalla memoria dopo averlo cancellato dalle pagine della fitta mentre a ricostruire un garantisce a propria immagine e somiglianza e dunque io riconoscibile a se stesso
Ma come la storia dimostra i vincitori non sono mai per sempre se questa loro vittoria e costruita sulla menzogna e sull'assassino
Stanno i e con noi marxiste rivoluzionari di tutto il mondo ricostruire oggi sulle rovine dello stalinismo un'altra storia del movimento operaio
Un'altra storia del suo futuro e dunque anche un'altra memoria del suo passato lungo il filo del tempo che non vuole
Walter bene cemento
Nello stesso anno in cui Trotsky fu assassinato scrisse una frase molto bella nelle sue tesi sul concetto di storia
Scrisse la lotta per l'emancipazione non si fa solo il nome del futuro ma anche in nome per le generazioni passate
Star noi
Onorare la memoria della generazione rivoluzionaria di learning di Trozzi di Gramsci e di tre esso nell'unico modo possibile lavorando a ricostruire il loro partito il Partito della rivoluzione in Italia e nel mondo