Rassegna di Geopolitica. Il sogno della Eurasia

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale non è di quattordici luglio due mila quattordici oggi con la rassegna di geopolitica vogliamo presentare
Una rivista specializzata in materia Eurasia rivista di studi geopolitici
Che in proprio in questi giorni ha pubblicato il suo ultimo numero il secondo del due mila quattordici quello di giugno due mila quattordici per intenderci dedicato alla seconda guerra fredda
Intanto vediamo di capire meglio quale apposizione o meglio il Prisma attraverso cui questa rivista la legge di avvenimenti
Legati a a questa idea dell'Eurasia lo scopo di questa rivista di studi geopolitici scrivono e di promuovere stimolare diffondere la ricerca la scienza geopolitica
Nell'ambito della comunità scientifica nonché di sensibilizzare sulle tematiche euro asiatiche il mondo politico intellettuale militare economico e dell'informazione
La prospettiva di URAI sia non corrisponde solo quella delle relazioni internazionali in senso stretto ma è anche quella più fondamentale che concerne l'influenza esercitata sulle rappresentazioni geopolitiche passate e attuale
Nonché sugli scenari futuri dai rapporti culturali spirituali tra i popoli che abitano il continente euro asiatico
Infatti pur non rappresentando nessun particolare invece accademico mi adottando alcuna specifica e preferenziale approccio metodologico per l'indagine l'interpretazione degli avvenimenti geopolitici
La rivista Eurasia all'ambizione di porre l'attenzione degli addetti ai lavori l'importanza della riscoperta dell'unità spirituale dell'Eurasia così come essa da sempre si esprime nelle molteplici e variegate
Forme culturale questa la presentazione in sintesi di questa rivista né a vedere allora il numero corrente come detto il numero
Il secondo fascicolo del due mila quattordici intitolato significativamente la seconda guerra fredda vediamo cosa scrive il direttore Claudio morti nel suo editoriale
Guerra fredda era formula giornalistica che diventò d'uso corrente nel mille novecentoquarantotto con l'inizio del blocco di Berlino per definire lo stato di guerra non guerreggiata ovvero di pace armata
Tra i due grandi blocchi antagonisti simultaneamente solidali nella spartizione del potere mondiale del blocco occidentale facente capo agli Stati Uniti e quello euro asiatico facente capo all'URSS
Pare che la fortuna di tale termine impiegato per indicare un'intera frase storica sia dovuta se non a Giorgio orgoglio
Che lo conio al giornalista statunitense Walter lì male il quale lo diffuse tramite una serie di articoli pubblicati nel luglio mille novecentoquarantasette sul New York aveva fruibile
E poi raccolti nel volume ad con buona è stato il motivo è sforo imporsi l'atto ufficiale di nascita della guerra fredda può essere individuato il discorso pronunciato il cinque marzo mila centoquarantasei a folto Missouri
Da se per cui son Churchill che in quella circostanza usò per la prima volta un'altra espressione destinata incontrare analogo successo cortina di ferro
Iniziate lo scenario successivo alla seconda guerra mondiale e finita nemmeno centottantanove novantuno la guerra fredda può essere considerata se è lecito continuare usare il termine guerra in maniera estensiva una terza guerra mondiale
Se non altro l'uso arbitrario del termine può servire a rappresentare la realtà di un conflitto che è terminato con la vittoria di un antagonista e la sconfitta dell'altro
Come sostiene Brzezinski siccome la guerra fredda è stata vinta pacificamente sia i vincitori si evinti hanno condiviso l'interesse a nascondere il fatto che essa è terminata con una vittoria
E a mascherare sotto le parvenza di una riconciliazione tra Est e Ovest quella che è stato una vittoria giù politica e ideologica dell'Occidente
Nella fase attuale dei rapporti tra il blocco occidentale e la Russia fase inaugurata dal Pucci di chi è fra sostenuto dall'Occidente
L'intreccio dell'elemento geopolitico con quello ideologico non è certamente così stretto come lui del periodo della prima guerra fredda
La stessa formula di guerra fredda secondo quanto dichiarato nel marzo due mila quattordici Barack Obama non sarebbe riproponibile proprio per il fatto che a differenza dell'URSS la Russia non Guido un blocco di nazioni o un'ideologia globale
Va però osservato prosegue mutilazioni vittoria venti che il medesimo Obama contraddicendosi in parte ha tuttavia attribuito alla Russia posto sovietica una visione ideologica
La quale sosterrebbe che gli uomini e donne comuni siano di vedute troppo corte per poter badare proprio affari e che ordine progresso possono esserci soltanto quando i singoli non ce ne trovi delitti a vantaggio di una potente sovranità collettiva
Per quanto riguarda il blocco occidentale
Il Presidente statunitense ha ribadito in maniera chiarissima la connessione tra l'aspetto geopolitico quello ideologico
Da un lato all'altro dell'Atlantico ha detto Obama abbiamo tracciato una visione condivisa d'Europa una visione che si basa sulla democrazia rappresentativa i diritti dell'individuo e il principio che le nazioni possono soddisfare gli interessi dei loro cittadini
Con il commercio libero mercato una rete di sicurezza sociale e rispetto per chi professa la religione diversa orco rigide diverse
Obama non ha mancato di programmare la validità universale di quelli che ha definito parlando a nome dell'Occidente globale i nostri ideali
Gli ideali che ci uniscono ha detto hanno la medesima importanza per i giovani di Bossone di Bruxelles di Giacarta e di nero PD crea convinti di Kiev
Che a proposito di chi ha faticato e proprio questa la posta in gioco oggi in Ucraina ossia l'imposizione degli interessi geopolitici atlantici e della visione ideologica occidentale
è vero che la radice della guerra fredda intesa non come un segmento Ristori ma come una curvatura permanente della geopolitica contemporanee
E geopolitica prima che geologica
Come dichiara in maniera franca irrealistica recente editoriale della rivista disperazione occidentali Istat per l'America si tratta di garantista sì contro l'emergere di una potenza rivale in Eurasia poco importa se comunista buddista obbligano
Resta tuttavia il fatto che se la Russia una sua visione geopolitica fissa non dispone però di una sua ideologia da contrapporre a quello ci dentale
Eppure come reclama Alexander di un bene la Russia intesa come civiltà non può ma deve avere valori propri diversi da quelli delle altre civiltà
L'esigenza di richiamarsi principi ispiratori della propria civiltà non riguarda soltanto la Russia ma tutte le aree in cui si articola il continente con asiatico e quindi tutte quelle forze che condivido la prospettiva di una rassegna sovrana
Gaburro buona ha espresso chiaramente tale esigenza non ci può bastare affermato il politico ungherese un'alternativa semplicemente geografiche più politica
Ma avvertiamo la necessità di un Eurasia attivismo spirituale se non siamo in grado di assicurarlo allora la nostra visione rimane soltanto una diversa concezione politica economica militare o amministrativa
Capace siete rappresentano diversità strutturale ma non rottura di livello qualitativo di fronte alla globalizzazione occidentale
Ci sarà un polo politico posto mano una superiorità qualitativa tutto ciò può creare le basi per un organo a freddo mondiale nella quale si affronteranno due forze anti tradizionale come è noto il caso dell'U.L.S.S. degli Stati Uniti
Ma certamente non sarà possibile contrastare il processo storico della diffusione della anti tradizione
Per noi invece ci sarebbe proprio questo l'essenziale dal nostro punto di vista inconcepibile uno scontro in cui una globalizzazione si contrapponga ad un'altra globalizzazione
Questo è l'editoriale di Claudio molti direttori di Eurasia questa rivista di studi geopolitici assembra abbastanza chiaro
Quella che è la posizione di questa rivista peraltro anche nell'ultimo numero in edicola troverete tra gli altri contributi
Anche un intervento di Alexander giungano intitolato la Russia e l'Occidente nell'ottica e ora si artista
Chi è gioventù forse val la pena di ricordarlo politologo il filosofo Russo a molto vicino all'estrema destra nero nel suo Paese
è noto per aver teorizzato la fondazione di un impero euroasiatica in grado di contrapporsi agli interessi nord o atlantici
Il suo programma politico mira peraltro l'unificazione di tutti i popoli di lingua russa in un unico Paese attraverso lo smembramento delle repubbliche ex sovietiche questo
è il profili lordi Alessandria di un biennio così come potete ritrovare anche attraverso Wikipedia e questo è il CdA anche ci da il segno di quella che è la prospettiva in cui si colloca questa arrivista che abbiamo presentato Eurasia rivista Ristori geopolitici l'ultimo numero
è intitolato la Seconda Guerra fredda secondo fascicolo due mila quattordici
A proposito di Alexander gioventù potete trovare attraverso il ricchissimo archivio di Radio Radicale anche un suo recente intervento
Dico che nei fatti era a Milano il quattro luglio scorso invitato dall'Associazione culturale Lombardia Russia
Ed è stato inventato quale esperto di geopolitica e il Presidente del movimento per l'Eurasia
Ebbene se volete potete cercava attraverso il nostro motore di ricerca sul sito internet radio radicale punto i tempi il titolo di questo incontro era la sfida euroasiatica della Russia
E nel corso di questo evento potete ascoltare dunque Alexander Duke peraltro parla un ottimo italiani
Esporrà le proprie tesi in maniera di geopolitica e a favore dell'Eurasia bene con questo è veramente tutto per quanto riguarda la puntata di oggi rassegna di geopolitica un saluto da allora Solenghi ci sentiamo
Domattina alle ore sette in chiusura torniamo a ricordarvi l'indirizzo di posta elettronica Brera scrive per quanto riguarda i vostri commenti
Preferenze d'ascolto eccetera eccetera sulla programmazione le rubriche di Radio Radicale io ascolto chiocciola Radio Radicale punto it it