Dust, la seconda vita

Buonasera grazie di di essere qui
Questa sera abbiamo in con noi Gabriella Bianchi
Che si occupa di coordinare la comunicazione di Medici senza frontiere in Iraq
E Stefano talia giornalista RAI
Che mia qualche mese fa ha insieme al suo collega Stefano Moroni gli atti è andato nel in Iraq nel Kurdistan iracheno ha realizzato il documentario di cui parliamo questa sera
Quindi iniziamo con un po'con una chiacchierata con con l'autore e la persona che è stata un po'
Ha fatto da Cicerone per questo per questo viaggio
Ci raccontano un po'questa esperienza la genesi del Progetto e magari anche come è cambiata la situazione oggi nel Kurdistan iracheno
Perché ecco è una situazione in costante mutamento parliamo di una Regione che sta subendo
Una un'ondata di rifugiati siriani e però che si trova anche ad affrontare lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone dirà che ENI
All'interno del Paese a causa del dell'avanzamento della retrocessione deve degli Sissa
Comunque ci racconteranno desse un po'un po'meglio loro grazie
Vedi come la situazione adesso a nessuna forma saperlo meglio di Gabriele che Riva tra pochi giorni in Italia da alcune cifre quindi può accordarci periferico solo due cose prima della visione della del documentario un po'come è nato questo Progetto diciamo che con il collega
Stefano gli atti a a giugno
In alta al progetto è partito primo perché la prima né con Gabriella l'abbiamo fatta intorno a marzo aprile se non vado errato perché avete citato un lavoro
Di preparazione insomma senza approfondito nel senso che avevano tutto cercare di capire naturalmente qual era il contesto nel quale ci saremmo trovati operare
L'idea molto semplicemente era quella di raccontare il dramma delle persone che fuggono dalla guerra diciamo che negli ultimi mesi
Anche in Italia anche in Europa si sono accesi i riflettori diciamo così da
Drammaticità della cronaca costretto all'Europa righe scarse non sul dramma abbiamo visto fanno
La famosa
Diciamo così alla fine di agosto no quando migliaia di siriani sono stati sono saliti dei Balcani e
Il dramma del degli sbarchi degli sbarchi ritardi delle delle morti purtroppo né nel Mediterraneo hanno costellato un pochino tutta un pochino tutta l'estate cominciamo un pochino prima diciamo che se ce ne sono questi riflettori ne abbiamo
Deciso di andare di andare a raccontare un poche cosa succede in quella che oggi è una sicuramente delle zone più calde del pianeta
Che cosa succede in una in una regione come il Kurdistan iracheno dove vivo la popolazione di cinque milioni di persone alla quale ormai da tre anni si sono aggiunti circa un milione i profughi rifugiati
C'era anche
Se vogliamo un intento
Se vogliamo provocatorio diciamo così regionali si talvolta quando parliamo di questi temi utilizziamo un po'in libertà aggettivi vocaboli parliamo
Abbiamo parlato parliamo di invasione no a proposito appunto delle delle migliaia di siriani che risalgono ma insomma
Forse importante comprendere cosa succede in un Paese dove il suo a cinque mila le persone si aggiunge un milione di rifugiati e ne abbiamo che va raccontato come il Kurdistan abbia comunque saputo aprire
Con generosità le sue le sue porte pur con le contraddizioni che naturalmente non mancano perché il contesto non è privo di difficoltà di di criticità però comunque
Quello come abbiamo potuto osservare e naturalmente l'accoglienza e poi ci interessavano i progetti di i progetti che che messo F farine sono progetti molto importanti molto molto preziosi ci ha molto colpito l'esempio l'intervento che viene fatto sulla intere tossicologico che viene fatto sulle persone quando si parla di profughi si pensa talvolta persone che
Somma che portano ferite di arma da fuoco piuttosto che di arma da taglio in realtà le ferite profonde perché ha perso tutto perché abbandonato la casa sono inserite nell'arco dell'anima le ferite
E il lavoro che messe effettua in quel contesto con gli adulti ma anche con i bambini lo vedrete nel documentario è veramente un lavoro molto molto prezioso quindi
Prima di partire io avevo
Non a caso insomma con Stefano hanno deciso di chiedono l'appoggio Medici senza frontiere per portare
Portare avanti questo progetto che può naturalmente un giudizio molto positivo di questa organizzazione che è stato rafforzato
In questa in questa esperienza quindi somma questo un po'questa un po'la genesi raggi nel progetto l'ultima cosa che mi piace dire che questo è un progetto autofinanziato nel senso che abbiamo deciso il gruppo di persone che ha lavorato io Stefano poi ci sono anche
Le persone che alle quali abbiamo chiesto di prestarci e la voce la chi ci ha curato la comunicazione è chiara
Che ha lavorato però è che per la versione sottotitolato in inglese un gruppo di persone che ha lavorato gratuitamente come forma di impegno civile e sociale per raccontare appunto
Per raccontare queste storie una forma
Diciamo così giovedì con impegno forse la più diffusa in altre in altri anni in altre stagioni in Italia e crediamo che però sia una tradizione nobile alla quale abbiamo voluto in qualche maniera ri allacciarci con ecco andaste quindi
Quindi ente ringrazio ancora voi per essere qua questa sera
E però su quel che è successo su quel che sta succedendo da quelle parti credo che
Gabriele che ci accompagnati ecco nel fare il rapporto è stato
Diciamo così dialettico e positiva per poter cada
Credo che sia la persona più adatta a raccontare che sono un po'anche lei come ha vissuto l'esperienza delle sono due giornalistiche per
Sette otto giorni straziato applausi e quindi cercherò di raccontare queste storie
Grazie a tutti
Intanto volevo ringraziare i due stare anni anche se uno manca terra per lo sforzo produrre questo
Documento che è molto importante perché meno effettive diamo delle cose facciamo un lavoro è molto importante poter poi comunicare al resto del mondo
Intanto la situazione che c'è lì ma anche
Perché siamo lì perché scegliamo di essere lì e non altrove anche perché ci sono
Tantissime crisi
Tantissime persone che hanno bisogno
E quello che volevo dire era che al modo di lavorare di emessa se veramente quello di di cercare continuamente di riaggiustare il tiro quindi questo documento che adesso vedrete questo documentario
Vedete che si occupa
Diciamo di due comunità
Descrive due comunità di cui noi ci occupiamo una è quella dei rifugiati siriani
Che sono lì già data CRI parecchi anni e sono in un campo
Che vedrete ben organizzato
Ed è questo è è il campo più grande che c'è nel Kurdistan ma ce ne sono altri tra l'altro lavoriamo anche in altri campi di rifugiati
Quindi stiamo parlando di una popolazione di duecentocinquanta mila rifugiati
Poi c'è l'altra comunità che invece arrivata più di recente quindi mai siamo entrando nel siamo entrati nel secondo anno anzi abbiamo quasi completato il secondo anno
E in questa è una comunità di sfollati cioè di iracheni che per via del del conflitto hanno perso hanno perso tuttora caso assoluti fuggire
è e questa è una situazione che
Continua da anni c'è questo conflitto iniziato con
L'invasione americana
E prosegue sono continue ondate di di persone che che si devono spostare che devono fuggire
La comunità che destò che descriviamo che Stefano descrive in questo documentario è quella soprattutto di asili di son quattrocentocinquanta mila persone che sono fuggite
Di asili sono fuggiti dal sincerarmi ma anche diciamo dal sud del CUD stanno ma non solo quelli sono fuggiti riusciti sono fuggiti
Cristiani sono fuggiti persino sunniti cioè la gente
Che viene bombardata perseguitata e che comunque vive una situazione di conflitto scappa
Problema è che alcuni riescono a entrare in zone sicure altri invece non non ci riescono e rimangono come dire bloccati su delle zone di confine insomma
Quindi riallacciandomi a quello che dicevo prima noi diciamo spostiamo il tiro no quindi quando c'è stata questa grande ondata diciamo tra giugno e da agosto del due mila quattordici i nostri
I nostri nostri team medici
Si sono occupati e non solo Tim Medicina abbiamo fatto abbiamo sostenuto anche con degli interventi igienico-sanitari e che distribuzioni
Abbiamo sostenuto queste popolazioni che arrivavano disperate a piedi da pochi giorni e giorni
Sotto un sole che non non ve lo sto a raccontare del che fa un caldo bestiale atte
E quindi diciamo la la risposta è stata quella poi mano mano che in Kurdistan arrivavano altre organizzazioni e che si creavano dei campi
Dove poter mettere questa gente che all'inizio dormiva all'addiaccio per strada o sotto dalle tende cavano montato così
Dei campi informali molta gente viveva in in case semi costruite
In condizioni veramente ditte adibiti piano piano vengono spostati in questi campi
E quindi a quel punto vengono diciamo diciamo la risposta umanitaria diventa più efficace
E arrivano altre organizzazioni nel momento in cui arrivano altre organizzazioni noi siamo in grado di
Diciamo consegnare questi progetti ad altri perché ne siamo soprattutto un'organizzazione di emergenza quindi andiamo dove gli altri non vanno
E quindi a questo punto in questo momento noi ci siamo spostati più diciamo verso il fronte
Dove ci sono queste popolazioni a cui non è permesso di entrare perché vengono considerate ma persone a rischio insomma no i curdi cercano di proteggersi cioè siamo è un Paese in guerra
E quindi chiaramente non fanno entrare chi considerano un potenziale nemico
Quindi andiamo in queste zone che sono delle zone che sono che sono state
Oggetto di di combattimenti delle zone che già in partenza erano nelle zone molto povere dovrà infrastrutture medica erano comunque poc'anzi
E che però a queste poche infine infrastrutture sono sono poi state anche distrutte dal dal conflitto
E a
Quindi
Andiamo lì perché queste persone non hanno alternative lì non non non ci sono posti dove possono avere accesso a cure mediche
Non si possono spostare perché sono zone altamente militarizzata e contentissimi checkpoint
E è una parte la popolazione non non si sente
Tutelata insomma paura
A spostarsi a favore delle conseguenze degli tardano i documenti che gli arresti Miccoli succeda qualcosa no
E quindi a
E quindi non può raggiungere gli ospedali o le cliniche
Tantissime di queste persone sono persone che hanno perso tutto o che magari avevano qualcosa ma ormai l'hanno consumato perché non c'è più lavoro non c'è più niente
Quindi sono senza soldi senza risorse c'è anche spostarsi bisogna poter pagare no il taxi qualcuno che ti accompagni
E quindi noi
Noi consideriamo noi emessa consideriamo che queste sono persone che hanno più bisogno fino
Di altre che nonché sui bisogno
E ed è per questo che ci spingiamo in queste zone
Dove continua arrivare gente cioè l'ultimo diciamo
Molto spesso uno pensa noi sin già arrestato liberato che ha una cosa positiva ANAS cioè abbiamo scalzato finalmente Lisi Lisi se da queste zone
E sì c'è certamente è una cosa positiva ma c'è un risvolto sempre negativo a un conflitto perché comunque sono i civili a pagare nate e quindi ogni combattimento risulta in un nuovo spostamento di
Di popolazione e quindi abbiamo avuto un nuovo influsso di di persone che che sono arrivate
In questo momento in questa zona di cui parlava abbiamo
Abbiamo
Stabilito una base
Per cui abbiamo una una squadra che è proprio fissa lì in questa zona militarizzata livelli transita la settimana
Perché così gli spostamenti sono un po'più bravi altrimenti sommano di spostamenti di un'ora e mezza andare un'ora e mezza tornare insomma era veramente troppo pesante per le squadre
E da questa base abbiamo tre luoghi dove portiamo servizio medico e adesso
Stiamo iniziando la costruzione di una clinica fissa invece dove pensiamo di aprire un una maternità per vari parti semplice non per il momento non consideriamo anche avere
Parti cesarei
Questa nel Kurdistan poi abbiamo altri progetti in altre parti dell'Iraq non vista ammorbare ho già ammazzato
Tutti gli articoli tre e di oggi
Comunque le altre zone sono ad est del Paese dell'Iraq nella zona di che Cucchi anche a una zona famosa perché ci sono dei grossi pozzi petroliferi grossi interessi
E grosse battaglie in vista
E e nella zona di Baghdad ANTA in distretto alcune più o meno cinquanta chilometri a Baghdad ché schiava Bouchra Ibra che probabilmente avete sentito perché
C'era famosa prigione
Per concludere quello che posso dire è che quest'anno questo due mila e quindi c'è una è stato un anno
Dove si è visto
Poco pur progresso cioè non la situazione da un punto di vista militare ma anche politico sia spot si è spostata molto poco
La gente comincia a essere esausta posso da di la testimonianza di un di alcune signore che ha intervistato a a Baghdad che
Che non riuscivano a raccontare cioè con tutte queste persone mi dicevano è un anno che dormiamo senza senza materassi per terra abbiamo poche coperte non abbiamo di che mangiare viviamo di di elemosina
E non ce la facciamo più e tutte scoppiavano a piangere cioè la gente non so come descriverla veramente esausta
A
Questo per il il il due mila e quindici siamo ancora in attesa di questo
In grossa battaglia che ci deve essere che che è prevista per la riconquista di queste questa città che sono state perché sono ora sotto controllo
Delli SISS stiamo parlando di città enormi cioè Mossul la seconda città più grossa irachena San parlando di un milione di persone
Cosa succederà quando ci sarà questa battaglia
Ci preoccupa tantissimo
E
Ma insomma non non entriamo nella
Nella questione del politica della
Diciamo della mancanza di di di prospettive di di di accordi tra i vari gruppi cioè in realtà si vede sempre più una segregazione
Secondo così che seguono linee no religiose di pulizia etnica
Che si sta divenendo delineando sempre di più
Oggi stavo parlando con uno dei nostri medici
E gli ho chiesto Anzio ma che studia gli ho raccontato che stasera si è venuta qui e
Egli ha detto che c'è qualcosa che vuoi che io dica e e lei ha detto ringrazia tutti per l'aiuto che che ci date e di lì dico continuare ad aiutarci perché noi abbiamo veramente bisogno
Sì cielo
Fino credo ci sia poco aggiungere parole di di Gabriella credo che punto magari dopo aver visto il documentario per farci ancora qualche qualche domanda la sull'altra cosa che voglio aggiungere e che la cosa che e mi ha colpito su dei più meglio diciamo così nel rapporto con MSI nella parte ne abbiamo in parte siamo stati come me Serfin parte abbiamo girato da soli per per il Paese per raccogliere abbiamo raccolto anche altre
Altre vicende la grande straordinaria attenzione che viene prestata alle persone questa questa priorità questa centralità nel nell'anche nel nel racconto che una cosa che naturalmente
Nel lavoro del giornalista in qualche misura qualche ostacolo qualche ostacolo lo crea nel senso che tu rivelare stimoli decennio subito la telecamera raccontare quello che sta succedendo mentre invece in queste zone
è necessaria una mediazione successiva era ed è nato è necessario capire quella persona chi eccessi può effettivamente parlare si corre qualche rischio nel raccontare a te la sua storia poi
E e devo dire che in questo l'attenzione che messe frappone alle alle persone nel nel lavoro quotidiano che fa qualcosa di veramente importante
E preziosa che mi sembra
Giusto doveroso riconoscere sottolineare per il resto magari le altre cose ce lo dice dopo la rissa documentare ieri non so se chiara con ancora dire a
A Occhetto ma come
Ah ok
Poi volevo chiedere a Stefano come mai nato questo interessa come mai avete scelto questo
Siete matti a questo popolo anche in questa questa parte del Kurdistan e invece che abbiano devo chiedere se lavorate anche nel Kurdistan siciliano esce insomma quali differenze difficoltà ci sono
Sono io
Ma
Diciamo così Nicola ma raccontare cercavamo una zona nella quale fu si potesse raccontare nella sua complessità no la questione dei
Dei rifugiati rifugio di chi fugge dalla guerra diciamo che il Kurdistan iracheno consente anche di spiegare bene un concetto che importante fare afferrare ma importante fare afferrare qua perché poi questo documentario ferroviario in Italia o faccio vederlo a percepire
Dalla guerra fuggono veramente tutti darcene iniziano documentari dicendo che dalla guerra fuggono fuggono musulmani sunniti sciiti fuggono furono curdi fuggono voglia c.d. fuggono
Fu con i cattolici perché un po'di noi siamo stati arbiter dimora contatto la storia dei a dei cattolici che fuggono da Caracol qui non c'è un solo un gruppo che fugge c'è la guerra colpisce in maniera
Quella violenza colpisce in maniera indiscriminata tutti e che abbastanza sciocco
Fare diciamo così farò la divisione a partire dall'appartenenza religiosa del delle persone credo che sia importante far capire a questo soprattutto in questo momento nel dibattito
Politico che stiamo affrontando in Europa in questi tempi di terrorismo e Crocker Kurdistan sia una Regione nella quale proprio per la sua complessità si può raccontare di esprimere ben bene questo questo concetto
Si noi lavoriamo anche in Siria
Nella nella zona curda siriana il Governo ratto di AXA che
E li abbiamo un Progetto bellissimo di quattro clinica
I servizi sono sempre più o meno gli stessi c'è al servizio di medicina di base
Con un'enfasi su Weah le cure per le madri e bambini
E le malattie croniche
Ancora non abbiamo iniziato la salute mentale però c'è l'intenzione di di fare anche quello
La situazione lì
Diciamo
E migliorata nella misura in cui Lisi disse adesso ossia molto ritirato e quindi sono zone che dove non si combatte
Però
Sono delle zone che sono state in qualche modo anche abbandonate nel senso che questa questo Governo Rato
è diciamo rimasto alleato al Governo cioè quindi è una zona impegni in via di principio controllata dal dal Governo siriano
Però questo controllo sta venendo sempre meno è sempre di più invece sostituito da forse curde
A questo politicamente o militarmente però di fatto
Gli stipendi non arrivano non arrivano le medicine e la gente se ne va quindi Spedali centri medici si svuotano
Chi rimane apre cioè rimane per fare la la professione privata
Qui tutto quello che una volta era garantito c'era c'è la Siria era un Paese con livello
Di di di sanità acconti comparabile a a quello europeo adesso è completamente allo sbando
La cosa più seria almeno secondo me va bene potrei sbagliarmi ma comunque è una delle cose che mi ha veramente colpito è la questione delle medicine cioè non arrivano medicine
Perché comunque fare arrivare le medicine dar da Damasco complicatissimo la strada passa in territori dove sono combattimenti quindi
Arrivano a singhiozzo
I turchi non fanno entrare niente ma nemmeno gli iracheni nemmeno i curdi iracheni fanno entrare niente
E quindi di fatto noi siamo gli unici
A a poter dare delle medicine che voglio dire se le prende i vivi sennò servizio ci sono le prendi no cioè il diabete non può prendere l'insulina
Mori
E già anche quando anche le persone che magari hanno i mezzi no per andare in farmacia comprassimo in farmacia non lo trovano quindi è una situazione veramente drammatica
E e la gente se ne va cioè son quelli che che vengono in Europa cioè vengono qua perché mi
Si era male in sostanza no
Cioè gli omini vengono comunque no no rischiano di andare al fronte naturalmente c'è un Paese in guerra quindi no
è molto molto difficile
Comunque adesso stiamo vedendo sempre più perché appunto si è diciamo la situazione e della sicurezza sia spesso è stata almeno in quella zona lì e più tranquilla
Vediamo arrivare più ONG che insomma
Ma
Diciamo che non è una soluzione concerne non
Comunque rimane un una
Un paese allo sfascio insomma
Salve io volevo chiederle previste
Io l'operatrice umanitaria come vede il coordinamento con le altre agenzie delle Nazioni Unite o di altre in giro perché
Quello che che le passa è che spesso le risorse vengono magari usare in maniera
Non ottimale perché un quelle le agenzie sono tante in giro altrettanto
Essi quello che che vediamo e che magari
Molti cercano di fare forte la stessa cosa
Costruttori riverse con persone generarsi
Ma io ti ringrazio per questa domanda perché internet dire una cosa che non ho detto perché anch'io voglio assolutamente dire abbiamo delle squadre fantastica cioè la gente che lavora per noi e cioè
Forse
Molto spesso sia un'immagine un po'un po'non precisa di emessa fa perché
Il gli espatriati nel nell'economia generale di emessa fa all'estero sono al cinque per cento
In realtà lavoro viene fatto dalla DAI nazionali dal dallo staff nazionale essi sono fantastici c'è gente
Commovente insomma no cioè che che che più di noi no eh e coinvolta e capisce veramente lo spirito di Messer fra tanta gente del posto PAI
E poi la gente che rimane cioè noi andiamo lì sei mesi un anno o due anni e poi ce ne andiamo allora rimangono no
Ecco ed è la è la cosa di cui credo dove dobbiamo essere più fieri in assoluto
A per quanto riguarda le altre agenzie sì ci sono ci sono sicuramente dei grossi sprechi di energie di soldi
A però detto questo lo sforzo è stato enorme stiamo parlando di tre milioni di di sfollati cioè una una cifra che
No
In condizioni
Di lavoro difficili cioè
In Kurdistan abbiamo detto ci sono tipo tutto cento mila persone ma almeno è un posto sicuro ben protetto ci sono altre zone tipo Chieco con Baghdad dove
Si prendono dei seri rischi a a lavorare e non tutte le organizzazioni possono farlo sono in grado di farlo
Cioè noi abbiamo un sistema di sicurezza che di monitoraggio di supervisione che cerca di ridurre i rischi al minimo ma tante organizzazioni non ce l'hanno
Peraltro è cosa che volevo dire che
Il problema e anche un problema di donatori perché magari
No succedono queste crisi quindi c'è la risposta immediata per cui arrivano tantissimi fondi
Ma purtroppo la situazione poi non è che si risolve c'è questi fondi devono continuare arrivare ad una questa estate è successo questa grossa crisi che a anche contribuito sicuramente alla decisione di tanta gente di di andarsene
I fondi vengono coordinati dalle Nazioni Unite e quindi
Diciamo che le piccole organizzazioni o le mezze la anche grosse organizzazioni ma non indipendenti come siamo noi
Che ci finanziamo autonomamente
E
Al
Dipendono da questi fondi che vengono gestiti dalle Nazioni Unite e quindi
Quando finiscono questi fondi finiscono anche questi progetti cioè non si fermano non non possono più operare
E poi per farli ripartire è un guaio perché senza ombre cioè bisogna prima fare la pianificazione per poi far partire quindi il danno
Non è non è indifferente allora
Alla
La cosa che non bisogna dimenticare che
Questa è una crisi che durerà ancora per un sacco di tempo cenno non
Cioè e questa è una cosa chiarissima tutti
Poiché si potesse essere si potesse se si potesse gestire un po'meglio i fondi una
Non voglio entrare questo
Certamente con lui
Noi lavoriamo in un altro modo insomma questo sicuramente però ci sono tante organizzazioni che lavorano molto bene e però non sono autonome come noi e quindi non possono decidere che cosa fare
Quindi Gabriella dicevi che in questo in questa zona ci sono soprattutto sfollati interni e anche
Rifugiati siriani
Qual è l'altro condizione giuridica cioè qual è la situazione giuridica dei rifugiati siriani come vengono riconosciuti che status giuridico hanno
Diciamo quali sono i loro diritti di fronte a
Al paese in cui si trova
I siriani che che sono arrivati in in Kurdistan iracheno sono
Per la maggior parte provenienti originari di questa zona curda siriana
Quindi vengono dalla zona di AXA che molti di questi hanno fatto già un passaggio erano avevano già lasciato governato diversa che e si erano trasferiti in grandi citati Pomoni ossa Aleppo Damasco
E poi sono fuggiti in prima di tutto son tornati a casa e poi si sono resi conto che a casa non era una soluzione quindi hanno passato la frontiera e sono entrati nel Kurdistan iracheno quindi
Una di queste persone che intervistato ultimamente e che si stava preparando a partire per venire in Europa mi ha detto quando siamo arrivati eravamo curdi adesso siamo diventati siriani
Quindi diciamo che la popolazione locale nel Kurdistan iracheno
è stanca fatica c'è questa qui a un
Insomma come diceva staffa no ha un peso intese duro tarda da portare parrocchie per mesi
Gli sfollati Anna
Vivevano nelle scuole la scuola l'anno scorso ha iniziato a novembre perché leale erano tutte piene di sfollati cioè
è e faticoso portare il peso di così tante persone quindi si sente proprio
Che non non c'è più diciamo l'entusiasmo iniziale che invece c'era c'è la risposta iniziale quando sono arrivate tutte queste persone è stata di una generosità incredibile ma questa cosa si consuma
Il loro status legale è quello di rifugiati quindi come dappertutto hanno un documento che il che dimostra che sono che sono rifugiati hanno la possibilità di lavorare in Iraq è possibile
Il problema è che in Iraq in che protestano iracheno sta attraversando un periodo di grossa crisi economica con insomma per vari motivi tra cui anche il il prezzo del petrolio che è precipitato insomma
E quindi lavoro non non ce n'è tanto quindi diciamo che soffrono
Di più dei del Kurdistan dei Curti iracheni
A
Però dal punto di vista così
In principio di di diritti sono diciamo trattati bene no cioè sono
Se facciamo il paragone con il Libano dove
Dove non non non è nemmeno
Non viene meno concesso di di di stabilire dei campi c'è è stato proibito
Ai siriani di vivere in campi cioè loro devono vivere intende per così come come
Per strada sfollati senza nessuna organizzazione perché non non non vogliono assolutamente che
Che questo
Questo gruppo si stabilisca come poi tra dopo l'esperienza palestinese Laurent deciso che non
Non averlo più accettato
Che degli stranieri si stabilisse ero a casa loro quindi
In questo il CUR distinti iracheni sono stati molto molto accogliente
Signor tali da non deve essere solo
Vuole sapere intanto simili e come è cambiata la trova la tua percezione
Dell'azione umanitaria di emersione fra quando sei andato a visitare questo progetto
E poi oltre un anno di comunicazione diciamo
Da giornalista sai bene che cessione delle crisi umanitarie che interessano di più
Quelle che non interessano proprio
Parlano dei nostri telegiornali danaro sono servizi sugli altri ce ne sono pochissimi se c'è un italiano
Assegni forse le testate si interessa ma se succede qualcosa c'è un'italiana meglio
Se noi invece vengono fratture si spengono gli ordini da pochissime non è il tuo caso perché ci sei andato ne stavo parlando se qui questa sera però insomma in linea generale quaranta naturale sensazione su questa su questi argomenti
Tenersi questa domanda perché mi permette di fare
Alcune considerazioni più generali sul mondo dell'informazione chiesta ma è il mio mondo e che ripeto sul decreto sia sempre utile insomma riflettere su questi aspetti bene tutto la percezione dell'intervento di emesse come dicevo prima è
Migliorate io naturalmente ho
Ho cercato l'inizio di questo progetto messe perché avevo un giudizio ovviamente positivo dell'azione di questa organizzazione che mi è capitato di incontrare professionalmente in altri
In altri contesti o per lungo tempo lavorato al telegiornale scientifico della RAI e TG Leonardo quindi mi era capitato di incrociare messe nel suo
Nella sua nella sua azione e quindi avevo un giudizio positivo sia rafforzata come dicevo prima questa questa sensazione positiva
Per il tipo di intervento che è stato fatto per le cose che diceva che diceva prima Gabriele alcuni di questi operatori locali sono
Debbano intervistati nel nel documentario uno in particolare ce l'ha l'infermiere io di da una storia molto
Boltro molto bella che insomma non andare anticipo quindi e poi ripeto mi ha molto colpito questa grande attenzione alle alle persone questa priorità che viene data
Alle alle persone ripeto magari qualche suo ostacolo ce lo ha creato nel sud del nostro tipo di lavoro ma poi alla fine una di quelle cose che apprezza precisa e una sensibilità di un certo tipo
Naturalmente
Quanto al mondo dell'informazione italiana ovviamente si è vero gli estri purtroppo finiscono sempre in fondo lo spoglio dei nostri dei nostri giornali dei dei nostri telegiornali questo è un Paese molto distratto su quel che accade fuori dei propri confini
Quindi sicuramente ci sono dei limiti del mondo dell'informazione voglio però dire voglio però dire che non è il caso di emesse F un'organizzazione che comunicare comunica anche direi abbastanza bene
C'è però secondo me soprattutto da parte del mondo delle deroghe lezioni non governative dell'ONG talvolta una una incapacità gli studi di comunicare di sfruttare ingegnere De nell'ONG siccome la missione per un'altra e fare l'intervento umanitario la comunicazione quella cosa che viene affidata
A qualcuno che fa anche qualcos'altro che magari ha una qualche attitudine per magari sta scrivere meglio eccetera in genere
Funziona così nelle leggi
E questo fa sì che magari molte volte le leggi abbiano delle notizie che sarebbero anche trattabili dai dai giornali dai dei telegiornali che però non vengono assolutamente valorizzate
Dico questo perché io sono anche segretario del sindacato dei giornalisti in Piemonte
Noi abbiamo dato vita a un progetto con alcune organizzazioni Consorzio delle organizzazioni non governative del del Piemonte abbiamo fatto un progetto con Francia e Spagna
Esattamente per andare a vedere qual è lo spazio che né i media italiani francesi spagnoli viene dato al al terzo sito Crosetto terzo settore
Quindi abbiamo cercato di capire qual è lo spazio quali sono gli eventi e poi perché poi ci siamo messi a confronto i giornalisti operatori del operatori delle leggi e quello che esce fuori questo cioè da una parte sicuramente sì una distrazione del mondo dell'informazione
Dall'altra però per larga parte una
Scarsa capacità delle recidive di mettere in valore le notizie le notizie che hanno perché molte volte in alcuni contesti in alcune zone di crisi le uniche
Organizzazioni presenti sono possono venne g cioè quindi
Cioè sono sono sul terreno possono fornire notizie di di prima mano alcuni progetti sono effettivamente molto importanti molto interessanti ma vengono comunicati
Poco e male quindi ripeto non è il caso di MSREF che sulla comunicazione investe molto che
Lo fa in maniera intelligente ma generalmente mi sembra che questo mondo abbia dei più grossi margini di crescita
Le domande
Io più che una domanda volevo a prima di tutto è un intervento tra volevo dirle grazie a a lei ma tutta a tutta l'ANAS sesta
Perché era tanti anni fa ho vissuto in prima persona un grande stato quello del Kosovo verso l'Albania
E quindi essa cosa significa perché via appunto abbandona senza aver scelto di abbandonare perché tante volte parliamo di immigrazione eccetera in questo caso non c'è una scelta non c'è una libertà c'è proprio
La necessità di sopravvivenza l'istinto di sopravvivenza quindi appunto a avendo visto cosa significa mi veniva proprio
Non ha potuto farne andrà a fare a meno anche ringraziare anch'
Detto ciò a con mio professore diciamo politica ci diceva gli occidentali linea al prima fanno da guerra nel terzo mondo tra virgolette mettiamo anche tutto il Medio Oriente in quel gruppo
Dopo dica se ne lavano la coscienza pratica dall'età mandandoci l'organizzazione le varie organizzazioni a fare beneficenza quindi una farla donazione
è il sito ripulisce la coscienza dicendo non è colpa mia ma almeno sta anche contro il bando appunta migliorare tra della detta situazione
La mia domanda tornando a villa
Fonda esente la punta
In merito a
I salari neanche azione anche ammassare fare sulla continuità della Nazione perché come diceva ci ha
Il flusso nel momento di crisi dove dica si vanno a testa Orassi cioè il momento di crisi per tutti quindi è raggiante è un po'a forse un po'più restia a gara
Allora mi interessava mi incuriosiva state i metodi con i quali le ha messe all'asta
Ammirava puntarla continuità tetano anziane
Allora prima di tutto M. staff riesce a essere così indipendente perché il praticamente il novantanove per cento
Di fondi che raccoglie sono privati qui sono di privati cittadini o aziende che la Finanziaria in giro per il mondo
Questo permette all'organizzazione di
Identificare le priorità e convogliare i fondi a seconda di dove c'è più bisogno
Faccio un esempio
Si
Scoppiato cioè il terremoto in Nepal per esempio come è stato all'inizio di quest'anno
Non dobbiamo aspettare
Che di di di aprire una raccolta fondi ma possiamo utilizzare i fondi che abbiamo che abbiamo già raccolto
Ci sono due tipi di di di donazioni tipo c'è la donazione cosiddetta allegata cioè legata un Progetto il cittadino l'azienda
Decide di sostenerci per un progetto specifico noi però incentiviamo le cosiddette donazioni non legate
Cioè sono donazioni che permettono all'organizzazione appunto di usufruirne in maniera libera
E logicamente anche noi siamo soggetti alle fluttuazioni delle crisi radice delle crisi nei paesi dei donatori però anche delle crisi che avvengono
Nel mondo
L'anno scorso sicuramente l'emergenza Ebola
Ha richiamato su sulla nostra organizzazione che è stata quella in prima linea fin da subito una grossa attenzione mediatica e quindi anche di di di fondi
E diciamo che
C'è una gestione
A livello internazionale
Che cerca appunto di mantenere sempre una un livello diciamo di fondi tal di riserve diciamo di fondi tale
Che ci permette di di essere sempre
Reattivi sulle emergenze ecco questo è un po'
Il quadro il quadro generale
Ci indirizziamo quindi e privati
Quindi una
Una raccolta fondi che mira ad avere dei donatori regolari
Quindi dei donatori che scelgono di sostenerci mensilmente
E questo anche ci permette ci garantisce logicamente una una continuità una continuità delle donazioni
Non so feriti fossero più o meno
Ho risposto alla domanda
Dal Tirreno
Questo significa anche che cioè non solo possiamo intervenire sul bisogno ma possiamo anche mantenere una certa indipendenza politica
E questo per me molto importante anche dal punto di vista la nostra sicurezza
C'è noi andiamo in giro in zone di guerra come quella nell'Iraq non andiamo in giro armati cioè segniamo Abu Ghraib cioè speriamo che
No chi ci conosce ci proteggerà e ci proteggono perché sanno che appunto non non abbiamo
Fondi che provengono dal Governo americano piuttosto che israeliano piuttosto che saudita piuttosto che
Cioè estremamente importante per noi di siamo molto fieri di poter dire che oltre al novanta per cento dei nostri fondi sono
Provengono da privati
Sì volevo vecchie delle difficoltà poi come come regista del promuovere diciamo le le difficoltà nel raccogliere fondi e lavora in certe zone ma anche nel promuovere
Questa un documentario che parla di questa di questa tematica
Ebbene il fatto che si è riuscito a coinvolgere tante persone che hanno lavorato gratuitamente e poi tra i tuoi colleghi come si è riuscito a farle interessare far girare quindi questo il suo messaggio
Ma diciamo che in questo mare avente il fatto di lavorare alla RAI sicuramente mia mi ha favorito questo questo documentario che vedete questa sera è andato in onda su RAI news ventiquattro c'è stata la
Fortunata coincidenza della liberazione di Sindial ne abbiamo raccolto molte testimonianze di dia c.d. ed è stata messa in onda sotto nessun al punto da Rainews il
Il gioco della liberazione di sin già
Per il resto lo ripeto abbiamo incontrato anche un buon interessino abbia fatto questo documentario punto parcare momenti di di dibattito di discussione riflessione come stiamo facendo questa sera
E devo dire comunque siamo andati la presentazione che hanno fatto Torino l'abbiamo fatta una all'università una al Torino film Festival allarmanti prima che è stata fatta al Festival internazionale di
Di Ferrara insomma sono stati momenti nei quali certo vuole dire e chiaro
Parliamo di argomenti un po'di nicchia
No a questo questo abbastanza evidente però comunque credo che l'obiettivo di creare un po'di dibattito sia stato sia stato raggiunto il fatto che
Sia stato trasmesso da RAI News ventiquattro e coloro che hanno offerto una una buona vetrina nel a questo a questo prodotto ripeto poi
L'intento nostra questo è
Serate come come queste Rollo lo testimoniano testimoniano che è possibile fare informazione possibile raccontare delle storie diverse che magari sono un po'
Diciamo poco conosciuto osservate con una certa distrazione oppure a un certo punto ci si accorge che appunto ci sono che ci sono milioni di Po di profughi siriani che ormai da tre anni sono fuori da casa sua o fuori dal loro Paese quando questi
Risalgono risalgono in Europa che uno solo un tentativo di
Fare approfondire un po'la tematica dare delle chiavi di lettura di interpretazione un pochino più articolata una situazione che piuttosto
Piuttosto complessa quindi no
Devo dire i riscontri che ma ho avuto sole avuto sono stati assolutamente positivi qualcuno c'era il punto perché proprio il Kurdistan perché questa perché questa vicenda però insomma
Poi quando uno vede il documentario capisce perché
Parlando nel corso di sei mila iracheno in realtà parte parliamo di qualcosa di molto generale di molto importante per quello che sta succedendo sul nostro pianeta insomma
Questi anni
Allora noi abbiamo dei sassi Fidel Detour e soprattutto una di cui non fare in un mercato anzi
Che era fatta volontaria come di senza frontiere nell'emergenza e buona
Per Reja unica specie di eroina
Un e quindi volevo anche dire che Medici senza frontiere si avvale di grandissime persone con un coraggio estremo anche di oltre diciamo una parte
Il martelletto quale è il senso mentali anche di persone che vanno lì e rischia veramente la vita
E quello che diceva ragazza sente dell'Occidente Castrano con le sue ipocrisia
Contraddizioni quando questa mica con altri sei mesi sono tornati
Da da questi posti alludo dei seri problemi a essere Pria abbracciati
E riaccertati nella società ma anche
Delle famiglie
E quasi creato imposte dove
Con una stragrande Gioia insomma si sono sentiti tutti
Se mi sembravano nelle sembrava ovviamente normale anche lì abbracciarli essendo felici di essere tornati chiederebbe riviste e quindi io
Medici senza frontiere abbiamo l'abbiamo toccato con mano tutta questa gente veramente forte forte meravigliosa che
Che aveva un grande coraggio che noi
Cioè io non credo non so se ce l'avrei però anche professionalità perché poi credo che cioè c'è una grande selezione anche perché i vari
Quindi ecco io e la conosciamo bene aperte arrestano delle grandi persone dall'alto tale da partire dalla parte quella
Fino a chi va lì è basta Padova
A questo proposito posso dire una cosa se avete
Degli amici se voi avete delle competenze mediche
Noi siamo sempre alla ricerca di di gente molto competente e quindi molto difficile era questa combinazione del molto competente però anche discutibile ad andare sul terreno
E quindi sia abbiamo bisogno abbiamo bisogno di medici di infermieri ma anche di
Risorse umane cioè Sperti Risorse umane luglio logistici
La logistica qualcuno che voglia andare a costruire porsi piuttosto che tirarsi su
Insomma
Ecco non sono tutti dei posti dovevano rischiare la vita non non siamo per rispondere a non so più chi non è vero che siamo tutti degli eroi
Certo un po'di sacrificio c'è perché comunque lasci casa se vuoi però
Sì insomma
è una cosa che si può fare è una bellissima esperienza almeno per me lo è stata in
Sì ditelo ai vostri uffici ditelo ai giovani no non c'è magari
Gente che magari ha voglia insonni parlavamo qui no di prendere sei mesi di di aspettativa di andarsi a fare un'esperienza nell'umanitario ha fatto ero assolutamente
L'unica cosa è che Noemi cerchiamo delle competenze cioè scegliamo delle persone che
Sì che hanno grossa esperienza che sanno sanno che cosa stanno facendo insomma quindi
Sì a livello di pugliesi la personale le risorse mi diceva che era di costui della tenda per
Per i partiti
Vengo allo comprate a livello locale o a livello dieci chiedo quindi le lui degli acquisti
E file quindi vai a catena nel diurno e della logistica eccetera eccetera e PAI quanto tempo le persone e di annessione stanno sul campo quindi quanti mesi prima del
A Renato
Della Renato quindi prima di andar via dal dal campo di battaglia
Anzi turni credo che stai parlando della del del della figura del supply o fossero cioè quello che che
Geniali sono fantastici che
E niente il loro mestiere e di trovare soluzioni e di trovare la migliore soluzione cioè i nostri fondi sono comunque limitati abbiamo delle grosse ambizioni e quindi noi dobbiamo dare
Non lo so più coperte possibili
E quindi questi si fanno il giro di
Cioè come come come avviene avverrebbe Juan somma No Line tutti via come si chiamano grossisti idee anche
Sì sì sì sì ci sono assolutamente
Cioè c'è un grosso commercio
Molte molte cose sono importate dalla Turchia o dall'Iran però tu no sono dei grandi
Come dire mercanti si trova tutto
Però appunto loro sì dando a fare per per capire qual è la qualità migliore chi ma come fare per per fare arrivare la roba perché magari uno la compra in un posto però parla di ridistribuire da un altro e anche lì non attive
Cioè ci vogliono
Le medicine fare arrivare le medicine che cosa non è cioè né
Sono assenti
Veramente su è veramente uno sforzo incredibile quello che che che viene fatta a tutti i livelli
Le altre cose esauriamo
Armi normalmente in Iraq
Le persone diciamo dipende dalla figura se ha una prima missione cioè SEA prima volta che vai sul terreno
Non puoi rimanere più di sei mesi perché devi fare
Due missioni in un anno quindi fai sei mesi non possa essere mese non altro perché il tipo di lavoro cambia molto secondo che sei non sono in Congo se sei militano insomma no quindi vogliono che tu diciamo
Hai più più esperienze se no altrimenti diciamo ammissione normale e di un anno
Hai in Iraq ai una settimana ogni tre mesi
Però dopo sei mesi nei due
Quindi tre mesi una settimana senesi due settimane nove mesi una settimana
Sì
Sì sì ci sono sicuramente poi ci sono comunque di volanti cioè ci sono varie posizioni insomma però insomma diciamo
Che normalmente di più cioè questo è più o meno lo Standard insomma sei mesi o un anno
Aggiungo solo una cosa che in effetti non abbiamo detto come me Assef che e non quest'anno abbiamo lanciato una campagna qua in Italia che si chiama milioni di passi trovate alcune brochure in giro proprio perché
Vogliamo abbiamo cercato lungo durante quest'anno e ci proveremo ancora l'anno prossimo a portare l'attenzione è il più possibile del pubblico
Questa crisi umanitaria globale che è rappresentata comunque dalle dalle popolazioni in fuga da queste migrazioni forzate le carte a conflitti in primis
Ma anche a catastrofi naturali parliamo ormai dalle stime aggiornate delle delle delle Nazioni Unite parlano di quasi sessanta milioni di persone in tutto il mondo
Che per qualche motivo sono sfollate o rifugiate e attraverso questa campagna nel nostro sito internet
Milioni di passi molto Itta insomma stiamo cercando di
Raccontare quello o quello che fa me stesso non solo ma soprattutto raccontare le storie di queste persone
Per ridare umanità anche molto a queste persone spesso si parla di migranti provò Fubini
Mai dietro ci sono storie persone famiglie che hanno dovuto lasciare tutto e che insomma magari anomala bisogno che gli venga ridata insomma ecco un po'di umanità
Ok ci possiamo spostare nella sala di proiezione grazie