Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui Matteo perché Dini per la rubrica critiche militanti oggi parliamo di un libro uscito qualche mese fa da Laterza il conto degli errori di Stato e debito pubblico in Italia dello storico leoni date dolci
Chiedo chi prende in esame in particolare il periodo che va dagli anni Sessanta al due mila e si focalizza soprattutto sul al passaggio tra gli anni Settanta negli anni ottanta quando
Lo Stato fiscale dice diventato debitore
Cioè uno Stato cito che per fare fronte all'aumento delle spese correnti prendeva denaro in prestito antiche attingere lo dalle risorse ricavate dalle tasse
Insomma il debito come strategia di crescita e lo sappiamo bene attese del futuro cito ancora
Tra il mille novecentosettanta al mille novecentonovantacinque il debito è passato dal trentasette virgola quattro
Al cento ventiquattro virgola tre per cento del PIL raggiungendo quindi un livello quasi doppio rispetto alla media continentale dei Paesi europei
Sappiamo tutti cosa è successo in quel passaggio degli anni settanta e degli anni Ottanta prima del compromesso storico
Il debito che si impone come strumento di ricerca del consenso e mezzo provvisorie di equilibrio del sistema politico l'espansione di sacche di privilegio la cosiddetta giungla retributiva e parastatale
La la burocrazia sempre più pletorica
L'Amministrazione scuola sanità pubblico impiego che
Riassorbe la disoccupazione specie tra virgolette intellettuale
L'espandersi della previdenza e in tutto questo un rapporto sempre più distorto col ceto medio che fino agli anni Novanta detenuto buona parte del debito fino cioè a quando
Col Trattato di Maastricht la globalizzazione la moneta unica
Questo meccanismo è cambiato senza strappare però l'Italia e i suoi ha i suoi problemi cronici
Gli anni settanta ci ricordate Dole di sono gli anni in cui per la prima volta rallenta la crescita postbellica aumenta il conflitto sociale cioè la crisi petrolifera internazionale
Sono gli anni in cui appunto si innesca questo questo meccanismo dello Stato debitore che dilaga poi negli anni Ottanta in cui iniziano a moltiplicarlo si richiami sempre l'Aniene della Corte dei Conti su ricorso al debito per
Il finanziamento della spesa corrente
E si moltiplica anche la la la il problema della evasione fiscale
Sono ancora gli anni in cui anziché impiantare welfare efficiente
Si sceglie una distribuzione diciamo appunto sacche di privilegi e di burocrazie
E anche una sorta di ambiguo rimpallo tra lo Stato centrale i nuovi enti regionali e locali
Perché qui la per Italia ma scivola poco a poco verso la stagione dell'inflazione del pentapartito
Degli schiaccianti interessi sul debito e di quel difficile equilibrio tra Governo Parlamento e interessi corporativi che significherà diciamo così negli anni ottanta
Che sono anche il periodo dei botte dei buoni a breve scadenza col processo autoalimenta privo del debito e il suo rapporto perverso con
Appunto con la ricerca del consenso in un sistema ormai ormai bloccato dato che in questo periodo sono famiglie in prese
A possedere una parte consistente del debito pubblico e così dice dice tre Dole dissi alla formazione evidente di una classe di redditi e ieri di un blocco sociale
Che si nutre progressivamente dello Stato attraverso l'acquisto di titoli del debito per aumentare i propri redditi nello stesso tempo ricreando ancora debito insomma
Il cosiddetto ceto medio di boat people
Come si dice cadremmo ritardo è il periodo appunto fino al cosiddetto caffè in cui tutti guardano al baratro del debito pubblico ipnotizzati
Diventa un argomento di reale dibattito politico ma tutti sono ormai troppo legati Pili reciprocamente a una a una mancanza di interessi che che che non si riesce più aggrovigliare
Ma di molto di molto altro si discute in questo libro di di di affari che corrono paralleli alla faccenda del debitore
E la condizione delle sono condizionati ad esempio il distacco tra Tesoro e Banca d'Italia inizio anni Ottanta ruolo in questo distacco di Andreatta
Il suo contratto Colle con le politiche debitorie dei socialisti
Il braccio di ferro De Mita CRA il fallimento nella seconda metà degli anni Ottanta del Governo neo liberale di Goria gli affondi acuti ma poi sembra rientrati o quasi di Andreotti
E poi salasso di Amato le correzioni di Ciampi il novantaquattro in cui il debito tocca la punta massima stesso rapporto col il il fallimento del tentativo berlusconiano e poi la stagione diciamo euro prodiana
Con un debito che poi passa alla finanza e superare con un'Italia in cui cambiano del tutto anche gli investimenti dei risparmi atto colte risparmiatori
Ci sono nuovi parametri di politica monetaria e quindi
Anche sul debito che avviano prego privatizzazioni più o meno d'uso per
L'autore non ha studiato e lo dice lo dice subito con una potuto studiare con con la stessa intensità con la stessa con la stessa quello stesso incrocio di fonti gli ultimi anni
Ma conclude comunque con una constatazione tutt'altro che ottimistica che qui cito la differenza del contesto italiano scrive che Dole di prima e ancora una volta nell'entità del debito e soprattutto nella difficile governance della spesa per interessi che mantiene alto il costo del debito in una situazione di recessione davvero complicata
Tale frangente rende scarsamente efficaci le politiche economiche più recenti che hanno assicurato un avanzo primario positive una spesa come le entrate senza variazioni significative e quindi il Consiglio di oggi
E questo malinconico libro sul debito pubblico in Italia il conto degli errori di Leonid atti dovuti Laterza due mila quindici a risentirci venerdì prossimo