Sicurezza e difesa: come gestire la crisi alle porte della Ue?

Buon al pomeriggio a tutti
E benvenuti alla conferenza del Ministro coltellate difesa onorevole Roberta Pinotti
Che ringrazio per aver trovato e il modo punti essere con noi
Etici onorare invisibili con la sua presenza e con una sua conferenza
Su un tema molto interessante e molto importante
Sicurezza e difesa come gestire le crisi alle porte della Unione europea
Io ho in un altro occasione poc'anzi ricordato
E che
Lo strumento militare è diventato mai una componente ineludibile
Di una politica estera efficace non esiste politica estera
Che purtroppo
Non ampia la necessità di un sostegno di una sinergia record nell'impiego dello strumento militare
Le operazioni di pace
E di diversa natura chiamano in causa non soltanto
Quello che il il
Metodo classico della operazione degli Stati quindi la diplomazia la politica estera ma anche e l'applicazione sul terreno delle
I delle Forze armate ed è proprio l'applicazione sul terreno che a costituito ma a differenza essenziale RIS petto alla lunga fase della guerra fredda in cui ovviamente dello strumento militare e era decisivo
L'equilibrio del terrore strumento Lupi la deterrenza nucleare
Ma per fortuna
Rimaneva uno strumento fuori dal campo di applicazione concreta salvo dei casi particolari
Adesso invece tutto questo è stato scongelato l'Italia da quando
Questo nuovo modello di gestione dell'ordine internazionale che si è imposto quindi dagli inizi
Dalla fine degli anni Ottanta e altri insiemi anni novanta
A ha dato un enorme contributo con le sue forze militari alla non solo alla stabilizzazione di crisi ma anche alla la
Nostre Forze armate hanno dato un contributo davvero enorme alla nostra politica estera facendo sì
Grande onore in tutto il mondo
E
Davanti agli occhi nel Paese se c'è anzi da fare un'osservazione che faccio io nella mia posizione ve lo posso permettere e che forse il Paese non sempre
Ha percepito nella giusta misura
Quello che le forze armate facevano per contribuire al prestigio internazionale dell'Italia oltre che ovviamente tende a stabilizzare
Le delle situazioni di grave pericolo di grave rischio anche
Molto spesso in grave sofferenza umanitario
Quindi la non presenza del ministro la difesa con noi e davvero un'occasione di grandissimo rilievo
E
Io ringrazio Edoardo il ministro Pinotti perché con questa sua conferenza tra l'altro dall'avvio a un ciclo delitti dibattiti che non ha l'ha voluto dedicare all'Europa che oggi appunto si apre con
Il tema
Delle sicurezza e difesa e li crisi che europea si trova a fronteggiare
Sarà seguito da un dibattito sul terrorismo
L'essere poi cui poi faranno seguito altri
Discussioni sulle migrazioni
Sulla referendum britannico sul break si
Entri sì ne ho un'ultima occasione a metà giugno su il futuro dell'Europa e quindi una discussione di carattere più
Generale sui principi
Cui l'Europa deve ispirarsi Terni trovare lo slancio che in questo momento viene messo in discussione
Quindi il Ministro io la ringrazio molto per la sua disponibilità la prego di prendere la parola e poi ci sarà spero anch'qualche
In un momento per potere passare a domande e risposte il Ministro della difesa pari grazie
Grazie e buon pomeriggio a tutti ringrazio Lispi pere quest'occasione e ringrazio tutti voi perché non è consueto che su un tema
Un po'da addetti ai lavori come il tema della difesa della sicurezza ci sia a quest'ora del pomeriggio un pubblico così numeroso quindi sicuramente un'ottima organizzazione però anche un'attenzione che
Fa vedere la qualità diciamo della cittadinanza di questa
Di questa grande città di Milano
Che
Potuto diciamo che conosco ma
Oggi pomeriggio o anche passeggiato un poi davvero a una
Straordinario un luogo straordinario
Io mi attengo al tema che mi è stato dato cercando di
Declinarlo
Raccontando un po'
Quello che è stato il passato e quelle che sono le sfide che oggi invece ci troviamo ad affrontare
Voi pensate
Lo scenario attuale
Noi abbiamo avuto dei segni premonitori
Che spesso non abbiamo però
Ho colto nella loro interezza o non siamo stati abbastanza rapidi nel far seguire a questi segni delle capacità di risposta
Dopo l'attentato alle Torri Gemelle la percezione del mondo è cambiata
Per i giovani di oggi equo è un avvenimento che sapere che esiste il terrorismo internazionale diventato elemento diciamo della loro vita
Ma prima non era così quindi c'è stato un cambiamento
E solo sto ci sono stati dopo questo segno premonitore in realtà
Delle trasformazioni epocali ma io dico anche un'insufficiente capacità di interpretarli
Fra i tanti aspetti che potrei citare vorrei citare vorrei citarne
Quattro
Il primo alla globalizzazione sul tema della globalizzazione economica c'è stato subito un grande dibattito e anche una consapevolezza
Poi
Al alcuni paesi sono riuscita affrontarla altri meno ma
Che fosse un tema dell'agenda internazionale era evidente
Ma insieme alla globalizzazione economica dopo l'attacco delle Torri Gemelle risultato evidente che c'era anche un tema di globalizzazione riguarda la sicurezza
Eppure
Le risposte su questo non sono state
Altrettanto dibattute altrettanto al centro dell'attenzione
La seconda questione è la rivoluzione informatica noi l'abbiamo vista soprattutto per le implicazioni che a questa rivoluzione avuto all'interno delle società sviluppate
Però forse non abbiamo ragionata sufficienza su come questa rivoluzione diventava un acceleratore anche dei cambiamenti di quelle più arretrata pensate a quanto sono stati importanti sociale per il discorso del primavere arabe
Ma il nostro ragionamento è stato molto più legata allo sviluppo che poteva portare alle nostre realtà non abbiamo ragionato molto sulle conseguenze che queste trasformazioni potevano portare appunto in realtà molto diverso
Il terzo elemento e
La rapidità e l'imprevedibilità dei cambiamenti e delle crisi
Noi ci siamo trovati come i Ministri della difesa
In occasione della preparazione del vertice nato di Cardiff
In realtà ad avere dei Panel preparativi che mettevano al centro della discussione soprattutto il tema della crisi ad est del frontale est
In realtà proprio in quei mesi quello che si andava sviluppando era la diffusione dell'ISI SUDEL dai shiatsu fannulloni non so come
Il De dai sul viene chiamato in giro nei Paesi arabi in Italia più conosciuto come ISMA il fenomeno è lo stesso
E nonostante appunto
In quel momento si stava formando il califfato questo rischio globale davvero globale
Nei documenti preparatori questo non è un elemento sufficientemente considerato e
Come paesi
Del del Mediterraneo come paesi in quel in quel periodo l'Italia aveva la presidenza del semestre europeo e allora
Avevamo aveva organizzato a Venezia un incontro dei ministri della difesa della Francia della Spagna del Portogallo proprio perché ritenne ramo che il fronte sud o non fosse adeguatamente considerato nella strategia globale che la NATO doveva dare in termini di difesa e quindi ci siamo riuniti per
Fare diciamo forza comune per mettere anche questo punto nell'agenda del vertice questo obiettivo l'abbiamo raggiunto nel senso che il vertice a Cardiff si chiude
E la documento quindi della NATO prevede sia il fronte estivi fronte sud come elementi da tendano a su cui costruire strategie di sicurezza
Però mentre
Sul fronte estero
Pur essendo una dinamica nuova perché non c'è più la guerra fredda
Ma in ogni caso una dinamica che però e che già cose che abbiamo visti in passato perché le tensioni fra l'attenzione in Ucraina le tensioni che oggi ci sono fra i Paesi baltici la Polonia e la Russia
Richiamano
Pur nella situazione cambiata però qualcosa che
In qualche modo si è visto e allora anche nelle risposte militari si immaginano
Che adesso batte il gruppo più ravvicinati sulla frontiera est perché sono un po'le soluzioni tradizionali che avevamo quando con la guerra fredda si trattava di
Fare una politica dissuasiva atti comunque impedisse il deflagrare di un conflitto ma nello stesso tempo tenesse più sotto controllo la situazione
Mi ma dato che dal fronte subito viene una minaccia che non è per i Paesi del sud è una minaccia globale
Parigi non è assunto
Bruxelles non è assurto agli attentati terrificanti che ci sono stati sono andati a toccare due capitali europee
E
Non osta
Questo quindi non è un problema che riguarda noi perché siamo più vicini è un problema che noi abbiamo
Messo a fuoco prima forse perché siamo più vicini ma il tema è un tema assolutamente complessivo globale ma essendo nuovo c'è anche una difficoltà a capire
Con quali strumenti
Vai a rispondere non possono più essere quelli tradizionale rispunta rispetto ad una minaccia che
Completamente cambiata
E dicevo queste situazioni a cui non abbiamo risposta avevano avuto però delle premonizione mi
Perché i talebani e il tema dei talebani in Afghanistan
E poi da dal da da quella situazione la l'attentato dell'undici settembre alla messa in evidenza che
Si trattava ormai di affrontare delle guerre asimmetriche quindi una dimensione compri nuova
Non limitata quindi al tema degli scontri militari del passato che doveva prevedere delle delle risposte delle risposte nuove e così anche sul discorso delle primavere arabe a parte
Una partecipazione emotiva che ci può c'è stata per le opinioni pubbliche occidentali rispetto ad un movimento che sembrava chiedere più libertà e democrazia però non c'è stata la capacità né di sostenere eventuali cambiamenti in questo senso l'unico Stato che è riuscita a portare avanti un processo di questo tipo e la Tunisia
Contraddizioni particolari i e per questo particolarmente colpita dal dai sci proprio perché è riuscita a fare un percorso democratico
Ma negli altri Paesi che sono state interessate dall'Egitto
Alla Libia ammassi ieri allo Yemen le evoluzioni purtroppo sono stati evoluzioni drammatiche i anche questo in qualche modo non l'avevamo previsto non avevamo ragionato
Su questo come si inserisce l'Europa e quali sono quindi anche
Dei ritardi che come Europa abbiamo abbiamo avuto beh da un lato
Come iniziare Europa
Dopo il il tema della del mercato unico ad affrontare il tema della difesa comune
Il primo documento un documento del novantotto il Ministro della difesa italiana la ministra Andreatta e i sei Paesi principali dell'Aloisio firmò una lettera di intenti che dal via diciamo dura aggiornamento comune sui temi della sicurezza
Viene fatto poi sapete un accordo quattro sul mercato comune della difesa
C'è poi nasce nel due mila quattro l'agenzia europea della difesa
Partendo da un ragionamento che
Parte
In qualche modo anche questo ragionamento economico cioè come mettere insieme l'industria europea della difesa
Che ha però dei risvolti importanti perché comunque avere una capacità industriale mera difesa diventa elemento fondamentale per cui gestire una politica comune di difesa è assolutamente
Importante
Però i passi sono stati lenti timidi
E le difficoltà sono sono state molte nel due mila sette col Trattato di Lisbona si decide di varare una politica di sicurezza e difesa
Comune
Abbiamo fatto il passo necessario
Anche questo è stato un passo parziale
Di cito soltanto questo esempio ancora oggi a livello europeo i ministri della difesa si possono riunire soltanto a livelli informale
La riunione formale
In cui vengono prenderebbe prese le decisioni non è quello dei ministri la difesa per cui per cui
La missione europea che è nata in questi in questi mesi la missione è una forma ente soffia
Fortemente voluta dall'Italia
In cui l'Italia è molto impegnata ma perché l'Italia
Voleva portare all'attenzione il fatto che
La gestione del tema sicurezza del Mediterraneo ma anche la gestione del tema dei migranti alla lotta degli spari scafisti non poteva essere una questione soltanto italiana
Con
Una missione che abbiamo
Progettato insieme all'Alto rappresentante ci siamo incontrate ma la riunione in cui è stata decisa Romania dei ministri degli esteri nessun problema perché diciamo i
La decisione era del Governo non è una questione formale però una questione di
Come l'Europa si prospetta il tema della difesa cioè se non c'è neppure una riunione ufficiale dei ministri da difese evidentemente i passi sono stati passi
Diciamo ancora piuttosto piuttosto timidi
Per esempio la Commissione europea non può ancora finanziare programmi di ricerca se non rientranti nell'aria della sicurezza di un che era fatto un passo in avanti su questo
Inserendo per la prima volta il tema della sicurezza della difesa nel documento di presentazione speriamo che ci siano degli sviluppi però siamo appunto per orale
Al titolo non ancora all'esplicitazione di politiche
La Banca Europea degli Investimenti non può supportare finanziariamente programmi che abbiano i ministri gradito ministeri tra difesa come utilizzatori finali
Ma questo e ancora diciamo una dimensione
Se vogliamo tecnica il grande tema secondo me e che l'Europa ha manifestato un grave ritardo per quello che riguarda
La dimensione esterna cioè la la vera dimensione di difesa
Perché noi non abbiamo ancora come Unione europea una capacità comune difendere i confini esterni
Non si è sviluppata quindi noia ad esempio
Che abbiamo il Mediterraneo come nostro principale confine esterno abbiamo sviluppato una missione nazionale che si chiama mare sicuro perché nel momento in cui
Non solo ci sono gli scafisti non solo ci sono i migranti ma dal mare potrebbero venire rischi di terrorismo non dà i barconi diciamo che da dai gommoni dovrà fare che affondano ma da navi che potrebbero trasportare armi da quelli che possono essere elementi che devono essere verificati su cui Today di avere una situazione sotto controllo
Abbiamo messo una missione nazionale ma ad esempio questo è un tema
Il tema del Mediterraneo non dovrebbe essere un tema solo nazionale dovrebbe essere un tema su cui si dà una risposta più condivisa
E
Anche per quello che riguarda le missioni militari oggi nasce molto sospinta dell'Italia che crede nella costruzione intima credere con forza nella importanza dell'obiettivo della costruzione
Dell'Europa della difesa quindi abbiamo spinto molto perché ci fosse una missione europea non perché non
Prima avevamo una missione italiana riuscivamo a gestirla macro era il significato
Simbolico non importante politico politico importante non tanto strettamente militare dove avevamo le capacità per gestirla noi però da questo punto di vista
Fino ad oggi è la NATO comunque l'alleanza cui tutti rivolgi per le missioni militari che mette in movimento l'Europa non ha costi sì e di supporto fa mistero di tipo civile però non ha costruito una vera e propria
Capacità autonomo ad intervenire nell'emissione
Vediamo
A quelli che sono anche i ritardi italiani
Abbiamo siamo partire ritardi globali siamo passati da quelli europei ma ci sono anche delle considerazioni che possiamo fare perché il nostro Paese
Intanto è per questo che mi complimentava con voi non è
Faccine in Italia a parlare di difesa
Perché storicamente esso puntando ad andare sia per noi che per la Germania per esempio quindi è sicuramente anche molto figlio di quello che ha voluto con la seconda guerra mondiale ma è un tema che è sempre stato un po'troppo
Circoscritta agli addetti ai lavori ed è un tema
In cui l'opinione pubblica è poco avveduta e allora molto spesso il tema della difesa viene affrontato come ci sono troppe spese per la difesa
Vorrei realtà
C'è un istituto a Stoccolma di analisti internazionali chi guarda le spese della difesa
E l'Italia negli ultimi più di dieci anni e quella che ha tagliato di più siamo al ventisette per cento di Tahiti guarda queste spese
Ma ancora oggi spesso nel dibattito cui sentite si spende troppo per la difesa io da Ministro della difesa le spendiamo circa la metà della Germania
E abbiamo forze armate che in questi anni pur avendo avuto dei tagli notevoli sono riuscite a costruire un modello molto efficiente
Nelle missioni internazionali noi oggi siamo i primi contributori delle missioni europee
I primi contributori europee per le missioni dell'ONU e fra i primissimi nelle missioni in atto
Ma oltre a una questione numerica abbiamo un livello di eccellenza di intervento trenta nostre missioni sono stata con il Presidente in Libano proprio venerdì ero stata in
Nei Balcani
Qualche settimana fa sono stata in Iraq all'inizio di questa settimana dopo abbiamo la missione sia Baghdad Eccher ville
In tutte queste occasioni io incontro ovviamente le autorità poli ittiche i responsabili e il ringraziamento per come operano le nostre forze armate e un ringraziamento che veramente scalda il cuore di cui dobbiamo andare orgogliosi perché
Sono grandi professionisti ma sono professionisti che sanno unire la capacità tecnica con una grande umanità e quindi entrano in contatto con una capacità
Con la popolazione con loro bisogni che non sono mai percepite come truppe di occupazione come a volte nel dibattito politico qualcuno le descrive sono sempre percepite come persone che vanno per dare una mano
Quindi nell'insieme il mio giudizio su come sono stati spesi soldi parlo dei miei predecessori quindi non parlo
Di ora
è stato un modo intelligente se siamo riusciti nonostante i tagli molto forti ad avere forze armate che mantengono una una grande una grande capacità però è venuto il momento e io cerco di dirlo all'opinione pubblica
Di far sapere che non si può tagliare continuare a tagliare perché purtroppo il tema della sicurezza come vedete non è un tema che possiamo dimenticare in mondo non è pacificato tutt'altro purtroppo e quindi noi dobbiamo mettere
Chi e
A è preposto a difenderci
Di avere gli strumenti necessari e quando si costruiscono gli strumenti della difesa non è qualcosa che puoi fare
Con una
Una legge di stabilità perché i i programmi della difesa vanno avanti almeno per vent'anni le capacità avere le scorte necessarie su tutti i tempi che prevedono dei tempi di preparazione quindi non ti devi trovare impreparato
E da questo punto di vista
Bisogna ASP far sapere che questo non è qualcosa che non riguarda la vita dei cittadini
Perché è ovvio che può essere più semplice per un cittadino capire il significato della difesa quando vede magari in strade sicuri i nostri militari come è stata l'Expo di Milano che hanno fatto un servizio molto importante che supportano le forze dell'ordine per temere
Diciamo l'attenzione sulle città in un momento in cui ci anche rispetto erotismo
Può essere più difficile capire che comunque se non stabilizziamo l'Iraq e quindi se
Non riusciamo a sconfiggere il califfato in Iraq da quella situazione I
Dei dei rischi diciamo di propaganda e di di di di di di con l'utilizzo delle radicalizzazione mi Islam miti che possono avvenire sul nostro stesso territorio che possono metterti mettete a rischio quindi tu hai bisogno di avere costantemente una strategia interno esterno
Ormai la sicurezza la declini con questo tipo di strategia però io penso che sia venuto il momento che queste cose
Come opinione pubblica italiana vengano vengano comprese in altri Paesi non è così difficile non ma difficile in Inghilterra non è difficile in Francia
Nel nostro Paese più complicato ma io penso che sia un salto qualitativo nella nostra coscienza di cittadine e dei bisogni che comunque a una comunità che dovremmo fare
Voi sapete che
In ogni stato fallito quando tu devi fare una esperienza di ricostruzione dello Stato una delle prime cose che devi fare ricostruire le Forze armate e le forze di sicurezza e quello che facciamo in Afghanistan e quello che facciamo in Iraq
E quello che
Si potrebbe fare in Libia se verrà richiesto delle autorità libiche però no la Costituzione lo Stato per essere tale
Ha bisogno di avere qualcuno che che
Chi lo controlla che consente diciamo che la libertà venga mantenute che non ci siano non ci siano soprusi
Allora il
E
I nonostante tutto ciò mi sono trovata a gestire il Ministero della difesa in un momento in cui appuntita insomma fatti precedentemente sono stati consiste
E stiamo riequilibrando questo bilancio però stiamo facendo uno sforzo che uno sforzo importante che è quello contenuto nel Libro bianco della difesa
Per
No da un lato
Individuare
Proprio per evitare quei ritardi che ci sono stati nel passato quali sono gli scenari del futuro
Se un tempo diciamo le frontiere di pericolo erano altre oggi non c'è dubbio che l'Italia in prima linea perché siamo diciamo nel Mediterraneo dove si stanno sviluppando i peggiori conflitti conflitti più
Pericolosi i allora
è ovvio che noi ci occuperemo soprattutto della della zona del Mediterraneo e delle zone limitrofe vicine che potrebbero avere delle influente sulla nostra sulla nostra sicurezza
Oltre questo noi abbiamo previsto appunto abbiamo ragionato sul fatto che non ci siamo trovati di fronte all'imprevedibilità
E allora stiamo ragionando sull'organizzazione delle forze armate che sia flessibile in modo tale da poter rispondere a rischi che non puoi prevedere completamente in precedenza come poteva essere quando avevi la guerra fredda che sapevi che quella
Era
Era la situazione
Così come stiamo lavorando sulle priorità Italia è una nazione che è molto generosa nella gestione della sicurezza mondiale cioè facciamo la nostra parte non abbiamo nessuno può dirci che non facciamo la nostra parte
è ovvio che però l'Italia deve mettere in gioco anche le proprie priorità e quindi lavoriamo molto e su quelle che sono delle nostre priorità
Ne parlavamo prima tavola ma ad esempio la missione in Iraq
Dove noi stiamo addestrando i peshmerga e a Baghdad stiamo addestrando le forze di polizia locale è una missione dove l'Italia al secondo contingente dopo gli Stati Uniti
Abbiamo e e sta aumentando perché lì avremo anche la dica di Mosul diciamo il cantiere del della diga e avremo anche il personale Co
Perché
Ogni tanto quando in un modo un po'provinciale sentenza che l'Italia lo fa perché gliel'hanno chiesto gli americani io vi posso assicurare che se il ministro della difesa chi addetti ha deciso di impegnarsi in modo determinato in quell'aria
Diciamo la decisione è stata tutta italiana perché nei momenti in cui
Si è visto il pericolo che il califfato vera per l'integrità stessa della concezione del la convivenza umana
Che ve lo dico anche con un po'di commozione perché proprio all'inizio di settimana sono stata in campo di profughi vicino a Mosul grandissimo campo profughi il di cui la maggioranza sono di poter di popolazioni che a Tzipi
Io ho incontrato delle ragazze delle ragazze fra i quindici diciassette anni che sono state per due anni rapite
Dall'ISI disse vendute da un uomo all'altro hanno subito le peggiori cose
Il tutto hanno tentato di scappare una di queste che era
Ci ho incontrato era completamente sfigurata e senza un occhio perché
Aveva scatterà scappata per tre volte per due volte l'anno ripresa la terza volta era quasi di uscita camminando tutta la notte arrivare
Alla a passare al al fronte dei peshmerga quindi arrivare ma c'erano c'erano delle mine lei è saltata su una mina le due sua mite sono morte e lei è rimasta terribilmente sfigurata
Queste ragazze ecco che ti raccontavano queste storie io sono
Ho una figlia di quindici anni una di ventitre sono io a Zètema Cuccia è come se mi racconta sono storie che riguardano
Che riguardano le mie figlie quindi è un rischio per noi un rischio perché può arrivare il terrorismo ma
è un un Natale nefandezza che non potevamo non essere fortemente impegnati in questo senso e quindi abbiamo
Facciamo delle scelte
Delle scelte che
Da questo punto di vista
Sono sostenibili
E nelle quali diamo una grande un grande contributo
In tutto questo il Libro bianco serve anche perché avendo comunque risorse limitate e sapendo che l'Italia tanti obiettivi e quindi io sono ragionevole capisco che non è che si possa incrementare possiamo stabilizzare ma ci sono tante esigenze
Allora il Libro bianco prevede di
Ragionare sulle capacità di utilizzare sempre meglio questi fondi allora creare
Una logistica interforze è una cosa un po'tecnica però se ve la spiego con un esempio la capite è chiaro che se io gli elicotteri dell'esercito gli elicotteri dei carabinieri gli elicotteri della Marina e gli elicotteri della Rio nautica
E ciascuna forza armata in un'organizzazione autonoma pensa di gestire le manutenzioni degli elicotteri ciascuno creando un proprio centro perché comunque per come sono se non anche dei dei livelli diciamo interconnessi
Beh è chiaro che io spendo di più allora spezzando che debbano continuare a esistere l'aeronautica la Marina l'Esercito e Carabinieri questo nessuno lo mette in dubbio ma ragionare in un'ottica più in per forze è un'ottica che ti consente di evitare delle duplicazioni e quindi di spendere meglio i soldi e questo è un lavoro che
Che stiamo facendo e che facciamo con grande determinazione
Chiudo perché il tema è l'Unione europea su alcune proposte nostre proposte per l'Europa della difesa
Voi vedete che oggi
Nel dibattito europeo anche con forze populiste che stanno avanzando sembra quasi in alcuni momenti che si inseriscono nuovamente delle
Un richiamo avviene azionari per la per il tema della difesa
Questo è veramente incongruente perché quello che abbiamo detto all'inizio del mio discorso cioè la globalizzazione del rischio non può avere una risposta di ogni singola nazione c'è proprio una risposta sbagliata
Quindi noi continuiamo a pensare che si debba lavorare per costruire la questa risposta condivisa
E non c'è dubbio però che
Vediamo dei limiti perché sia sul tema dell'emergenza dei profughi sia sul tema del terrorismo fino ad oggi non siamo riusciti a mettere
A dare una risposta europea forte e necessaria perché l'identità europea si senta orgogliosa disse di essere tale e quindi questo questo lavoro che dobbiamo fare ma anche sui temi della difesa abbiamo un'occasione
Perché è stato elaborato da dalla dall'Alto rappresentante da Federica Mogherini una strategia globale sui temi della difesa da questa strategia globale
Discenderà poi
Una
Differenze strategiche quindi una difesa ASP una una strategia specifica per la difesa in cui si potranno prevedere anche
La capacità di alcuni Paesi che vedono insieme degli obiettivi di mettersi insieme per questi obiettivi
Questo perché se noi ragioniamo solo esclusivamente di un'Europa ventotto diventa molto difficile pensare di fare dei passi in avanti
E il tema delle cooperazioni rafforzate che sono possibili non li abbiamo mai declinate effettivamente in qualche cosa di operativo allora io penso importante che
Da quel documento nascono effettivamente delle capacità congiunte
Di lavorare su degli obiettivi condivisi
è poco rispetto a quello che io vorrei sì però è impossibile e Fried niente il possibile io penso che sia sempre sensato lavorare per il possibile con una speranza
Le emergenze dell'oggi
Davvero mettono davanti l'Europa ad una
Scritti crisi di identità se non sa fare un passo avanti le crisi post come sapete sono un elemento che può essere positivo perché se le superi diciamo sono una cosa che ti permette il cambiamento
In questo momento però siamo in mezzo alla crisi perché sono deboli le risposte che l'arrivo l'Europa sta dando sud dei problemi che sono comuni e dove li vide evidente che ogni singolo Stato non può risolto
Per cui io mi vorrei veramente una capacità un soprassalto da parte della leadership politica dell'Europa
Per capire che un salto di qualità
Molto più solidale coerente in una gestione condivisa di questi problemi che per forza deve gestire in modo condiviso non c'è dubbio che li deve gestire in modo condiviso
E come riporti anche nell'animo dei cittadini un amore per l'Europa che c'era era Forza Italia per esempio sono stato un Paese fortissimamente europeista e che oggi invece registriamo scemare perché se tu non vedi poi
è bello richiamarsi all'ideale europeo ma oggi abbiamo bisogno anche delle risposte concrete dell'Europa e quindi mi auguro che questa in questa crisi d'Europa che Scala accresce
Grazie Ministro per
Questa esposizione
Così completa
Così approfondita e che ha toccato i temi davvero più più attuali
Che il dibattito sulla difesa in Italia in Europa e quindi poi per connessione proprio perché il carattere globale
Ormai da difesa a livello a livello globale grazie per il realismo
Che ha ispirato l'autopresentazione ma anche per la straordinaria passione umana con cui lei si è rivolta al nove quindi è stato davvero molto molto interessante
E io adesso Aparo la
Seconda parte Entella
Conferenza con ordine il dibattito chi è che ha domande da porre al ministro
Allora
Ecco
Dottor Villafranca prego cella signorina qui
In
Qui in terza fila deportato microfono poi
Poi la
E poi
Momento un attimo troppe ma
Faccio
Perché
Grazie buongiorno io volevo chiedere al ministro realizzando mia sul discorso in un contesto come quello attuale di tali di Bilancio e quindi
Anche l'Italia il Ministero della difesa
è possibile sì sì come evitare che queste infatti abbia un impatto negativo sull'economia dell'industria militare Ignazio
Grazie grazie tema grazie elettriche prego
Sì la mia domanda è relativa al tema Lidia diciamo una delle crisi alle porte della UE forse per noi certamente la più importante
Ieri allacciandomi sempre alle relazioni con i nostri partner diciamo che forse la Libia è uno dei campi nel quale una cooperazione maggiore con i nostri partner in particolare europei
Potrebbe conseguire dei risultati in particolare mi pare che i nostri partner europei ma anche l'Egitto
Non abbiano come dire rinunciato un appoggio al generale After che è uno degli attori in questo momento importanti nella Libia mentre non sappiamo quanto il Governo italiano si è speso per un Governo di unità nazionale
Come conciliamo queste diverse posizioni e qual è diciamo
La posizione dell'Italia verso il generale altre
Grazie prendevo ancora una domanda e poi risponde il ministro preferisce rispondere ancora una domanda al c'era una in aria
Passo avanti verso
O prego buongiorno lei ha parlato delle difficoltà di comunitarizzazione condivisione della politica e di sicurezza e difesa a livello europeo
Ora il prossimo ventitré giugno i cittadini del Regno Unito e saranno chiamati in un referendum esprimere la loro volontà o meno di rimanere all'interno dell'Unione europea
Nell'ipotesi di Brecht sitter quali potrebbero essere le le conseguenze secondo lei sulla politica di cooperazione in materia di sicurezza e difesa a livello europeo
Anche in considerazione della tradizionale reticenza diciamo britannica collaborare in questi questi settori grazie grazie
Ministro Polverini ponte reca a va bene si sia ai microfoni
Sulla prima domanda
Quest'anno fortunatamente siamo riusciti a stabilizzare il Ministero della il bilancio del Ministero della difesa quindi da questo punto di vista
Mentre abbiamo assistito negli anni precedenti a
Tali significativi
Abbiamo adesso invece è un una stabilizzazione
Che
Noi speriamo diciamo possa anche portare ad un'implementazione ci stiamo però sappiamo che
Oggi l'esigenza dell'Italia sono tante e quindi non abbiamo la pretesa
Di chiedere punto e basta ma ci stiamo anche autorizzando
è per questo che facevo prima le l'esempio sulla manutenzione che deve essere
In rese interforze ma anche per esempio mettendo a disposizione
Dei gioielli di famiglia
Visto che le Forze armate hanno palazzi straordinari in molte città
E pensando che però ecco il ricavato di questi sforzi di questi sacrifici che può essere che che si che si che ci si possono fare perché oggi non sono più così essenziali per le funzioni della difesa anzi
Il mio progetto è quello di arrivare possibilmente per quanto riguarda Roma ad avere tutta la difesa in un unico luogo invece che avere tanti palazzi bellissimi ma diciamo nel
Scoordinata non non nello stesso luogo perché fondamenta allora da questo punto di vista stiamo cercando anche di trovare risorse su
Proprietà della difesa che non sono più essenziali oggi per la difesa che possono essere messe a disposizione della comunità ricavando però da questo un po'di entrate che ci consentano
Di inserirle nella parte
In maggiore sofferenza che oggi e soprattutto la parte cosiddetta esercizio che per la difesa significa però addestramento e manutenzione che sono elementi fondamentali perché
Noi stiamo andando anche verso un'obsolescenza dei mezzi e quindi poi anche c'è una necessità di investimenti però la parte che ha sofferto di più
è questa quindi stiamo cercando di fare un lavoro per riequilibrare quindi speriamo che non ne soffra molto la diciamo il
L'impatto sull'economia nel frattempo devo dire che l'Italia sull'export del militare ha fatto un lavoro importante e sta dando dei frutti significativi
Libia
Sulla Libia proprio oggi c'è una riunione
Importante a Vienna
Dove sulla formato a Roma che è quella riunione che aveva dato vita di fatto a riconoscimento quali del governo Dini serrati
I aveva poi
Diciamo fatto in modo che la comunità internazionale potesse riconoscerlo dato vita a un processo che in qualche modo pur con tutte le
Le sue fragilità però sta andando avanti si rivedono a Vienna
Io penso che oggi a Vienna possa essere fatto un passo avanti le dico dove ci siamo visti recentemente con il ministro francese abbiamo fatto una bella bilaterale
E lui ha tenuto molto a sottolineare come la posizione che a volte viene riportata da organi di stampa non è la posizione in cui lui riconosce la posizione francese dicendo noi siamo a sostegno del governo di serrati
E cerchiamo di lavorare perché si arrivi
Alla finalmente la stabilizzazione della Libia
Io spero che in questa riunione si riescono a fare dei passi avanti e impatto una proposta che ha fatto serrati che è quella di un comando
Unificato in cui mettere perché in Libia
Molti stanno combattendo contro l'insiste ma diciamo ciascuno lo fa in modo non coordinato
Allora questa proposta che ha fatto serraggio che è quella
Di mettersi insieme tutto delle diverse dalle milizie di Misurata stare chicchi in qualche Costa contrastando Lisi disse perché effettivamente è un elemento che unifica la Libia in questo è un elemento politico unifica diverse parte diciamo delle linee questione cosa positiva
Forse partendo da questo si può immaginare che anche su questo tema di difesa e sicurezza che il punto più spinoso si possa trovare un percorso che includa tutti diversi i diversi attori per il resto
L'Italia e io credo che
Abbia
Ci sia una ragione importante in questo
Ha sempre detto
Per stabilizzare la Libia bisogna chiedere i libici come fare ma se voi ci pensate questa cosa la stessa strategia che stiamo utilizzando per esempio nella lotta all'ISE Simira Siria
Cioè la scelta che è stata fatta dalla coalizione la scelta che ha sempre raccontato anche Obama non è stata quella
Come è stato in passato quando che ne so c'è stata la missione in Iraq per esempio di avere truppe sul terreno ma è sempre stata quella di
Diteci come di possiamo aiutare perché questo
Perché è un fenomeno come il terrorismo con un'azione comune militare diciamo robusta tu puoi anche in quel momento diciamo le in club terroristica
Chiuderla
Ma se rimangono le ragioni profonde sexy nel territorio dove si è diffuso non si crea diciamo quella quella capacità di gestire la sicurezza del territorio quella
Cultura
Che permette di combattere il fondamentalismo quel controllo di quelle che sono gli elementi finanziari in realtà lo scudo cioè si ferma da una parte e lo ripete emergere dall'altro pensate che cosa è successo
Dall'Afghanistan a quello che è successo cioè dopo l'Iraq dopo Saddam Hussein e sappiamo che
Grappa arte dell'intellighenzia di chiamiamola così ma comunque da capacità di strategia militare viene proprio
Dal dall'esercito fiera dista da un sa che poi è stato in qualche modo non CUP non più coinvolto lasciato
A a se stesso e ed a quanti alimentato quelli che sono stati anche elementi più
Più terribili che hanno messo appunto queste strategie quindi io penso che sia
Una strategia corretta perché
Abbiamo visto in passato che la robustezza militare importata e quindi vissuta
Quasi come una uno sfregio all'orgoglio del Paese a in realtà alimentato poi l'ampia
La lega il fatto che i fenomeni terroristici potessero riemergere voi sapete che purtroppo
Dabo paranoia ad Al Qaeda
A alla dai ceti esiste
Il rischio diciamo di di diffusione tutt'altro che da sottovalutare
Grazie sì
Certamente ci ci preoccupa io il ministro olandese siamo stati proprio accetta mouse in Inghilterra a a fare una conferenza sul tema della sicurezza e tutte e due avevamo cominciato il nostro intervento dicendo quanto il tema del la sicurezza europea a quest'ora al tema che c'era stato adatto sarebbe stato molto più debole e senza l'Inghilterra perché è vero
Che in Inghilterra ha sempre avuto anch'una politica molto di attenzione diciamo alla alla parte nazionale se vogliamo è stata anche quella che
Può avere frenato di più rispetto a certi tavoli di messa in comune
Ma
Pensare alla sicurezza dell'Europa senza l'Inghilterra e
Indubbiamente un indebolimento cioè noi oggi
Anche per il presente nella missione che abbiamo nel Mediterraneo il dialogo con l'Inghilterra è fondamentale se si parla di Libia se si parla cioè
Dialogare con l'Inghilterra è assolutamente centrale quindi immaginare
Di non poterlo più fare
Perché si escludono Europa è veramente un
Una
Una questione che ci preoccupa e speriamo davvero che
C'è il ventitré giugno
Non dobbiamo gestire una situazione di questo tipo me lo auguro per tutta l'Europa con un solo per l'Inghilterra
Ministro
Altre
Domande no c'era Silvia sinistra lei
Poi
Lei e poi lei va bene allora portate un microfono sulla mia sinistra
C'è un microfono solo
Dal
Buongiorno ecco riallacciandomi al suo Curio di una maggiore e più efficace cooperazione a livello europeo in materia di difesa
Sto ripercorrendo velocemente la storia nel cinquantasei era stato proposto all'accede Comunità europea di difesa approvata da tutti i Governi europei e poi affossata affossato al Parlamento francese
Nel novanta prima del novantadue mentre si preparava il PD il Trattato di Maastricht
Parallelamente all'Unione monetaria si si è stata fatta la trattativa sull'unione politica che prevedeva un passo in avanti anche in questo senso
Se ben mi ricordo è stato ancora volta la Francia che la Fossalta
Allora volevo sapere se lei condivide un po'diciamo questa visione dei di questa per così dire cinquant'anni e se a suo modo di vedere ritiene che la Francia posso ancora oggi esso è un ostacolo in questo senso o se ci sono altri ostacoli perché
Le istituzioni europee sappia benissimo che non possono attribuirsi potere il potere Lino attribuiti dagli Stati per cui qualsiasi passo in avanti
Interne di condivisione del potere delinea dagli Stati non
Dalle istituzioni grazie
Si
Ascoli sì c'era lei prego
Buonasera ministro
Nel suo intervento ha sottolineato la presenza di un contesto internazionale contrassegnato appunto da una molteplicità di minacce molte delle quali asimmetriche come appunto Tascio il SISS
Tra queste anche
Forse
Intorno le minacce cibernetica
Ecco in che modo le strutture tradizionali dicesse sicurezza possono contribuire alla definizione di un programma di una strategia di saper Security traccia essa
Qui
Acqua il ministro risponde e poi torniamo
L'argomento che voglio porre l'attenzione del signor ministro
Fosse
Marginale ma è una cosa che mi ha colpito qualche giorno fa a Roma
Ilardo relazionare il no noto per
VAST motivi mi sono fermato a guardare le camionette
Diciamo che assicura una difesa di quel luogo
C'erano i soldati imperfetto assetto di guerra mi son fermato a a parlare con una di queste scoperte un'altissima specializzazione alla domanda che voglio porre uno
Sono effettivamente in grado
Questi
Mezzi nostri magnifici soldati di opporsi all'eventuale attacco terrorista e secondo
è giusto utilizzare delle specializzazioni così elevate per non attività di questo tipo
Né
Ne
Nella storia che lei ha raccontato cioè della
Frenate che sono state date a decisioni comuni da parte della Francia quindi gli avvenimenti del passato non posso che concordare con lei effettivamente successo così traccio stato un fatto nuovo
Dopo gli attentati terroristici la Francia si è appellata chiaro quale me così ad una l'articolo sette punto quarantadue no l'articolo quarantadue punto sette articolo quarantadue punto sette del Trattato
Che diciamo in cui dice se uno Stato si sente attaccato può rivolgersi all'Europa e l'Italia e il mille la Francia scusate vi ha fatto una tu politico in qualche modo
Molto importante e contrario rispetto agli atti politici che lei ha ricordato
E che quindi davvero forse questa sfida terroristica che immediatamente uno sente come globale di non poter affrontare da solo perché il motivo per cui la Francia in quel momento chiede la solidarietà di tutti così colpita così terribilmente colpita
è e la misura del fatto che la consapevolezza che non noi non lo puoi fare da solo una difesa rispetto a questo tipo di minaccia è una
Consapevolezza che si è sia diffuse e si è si è radicata
Quindi io mi sto in quell'atto politico in realtà passo nuovo e diverso da parte
Rispetto alle resistenze che avevamo visto in passato e quindi
Questo
Mi mi fa pensare che delle mi fa avere un
Un po'più moderato ottimismo rispetto al fatto dei passi avanti si possano fare in futuro
Certo la cyber security e
Tema fondamentale e centrale
Noi abbiamo una struttura diciamo all'interno della difesa che si occupa esattamente di questo cioè non è una parte dell'Intelligence ce n'è una parte anche al Ministero degli Interni
C'è poi una struttura di coordinamento che fa capo a Palazzo Chigi che deve per cena poi anche una parte del Ministero dello sviluppo economico perché c'è anche questo tema
C'è una parte e poi c'è un un coordinamento che ovviamente deve essere un coordinamento generale
Ma non c'è dubbio che oggi questa è una sfida centrale e
Oggi se dobbiamo dare un segnale di investimenti e credo che lo dobbiamo dare in questo senso
Per cui secondo me molto significativo che quando dopo gli attentati terroristici il Governo ha deciso di investire un miliardo e sicurezza un miliardo in cultura per diciamo sintetizzare nello slogan quello che è stato fatto
Una parte significativa dell'investimento in sicurezza è stato destinato proprio alla Sai per perché scappiamo che quello è un punto da rinforzare
Con una rapidità e attenzione
E la domanda sul
Sul sui nostri soldati in strade sicure perché chiamiamo così questa operazione da un lato
Vi racconto mi sono fatta raccontare come dai soldati da contingente che abbiamo avuto all'Expo di Milano come avevano progettato la capacità di controllare il
Il territorio
E loro mi hanno detto mi hanno spiegato che per loro era stato fondamentale l'esperienza in Afghanistan perché lì
Dove appunto il rischio di attentati era fortissimo dovevano dove impiantavano il l'ora ampiamente dove c'erano le loro postazioni capire esattamente
Quali erano le vie di accesso come controllare gli accessi come valutare tutte le vie di comunicazione da cui potevano arrivare minacce in un certo senso per
Proteggere l'Expo di Milano
Mutatis mutandis la situazione era diversa però avevano ragionato sul fatto che alle fermate della mero troppo Ritanna che cioè
Rispetto a tutte quelle che potevano essere le vie di accesso doveva dovrebbe esserci un controllo voi sapete che è stato fatto con grande professionalità ma anche con grande
Equilibrio per cui non non è stata almeno questo è l'esperienza che mi aveva riportato sala e tutti coloro che sono state all'export cioè era una presenza
Importante ma non era una presenza invasiva perché nello stesso tempo ne volevamo dare l'idea che fosse un momento di bell'opere per tutti coloro che volevano visitarlo quindi non volevamo incutere un timore ma nello stesso tempo metterlo al massimo di sicurezza
Poi tutte le volte quando le cose vanno bene diciamo meno male che vanno bene però poi
è è più difficile ricevere i grazie mentre se le cose vanno male sicuramente ti ritrovi diciamo non lo dico perché io ricordo che sull'Expo di Milano moltissimi diceva non dovevamo farlo così come il Giubileo
Non si era detto no perché i rischi sono tali che mettendo insieme fortunatamente l'abbiamo fatto e fortunatamente anche sì Giubileo non lo decidiamo noi però diciamo noi abbiamo messo le condizioni per farlo perché sarebbe veramente un cedere alla volontà dei terroristi quello di non fare una cosa che noi vogliamo fare quindi dobbiamo metterci in sicurezza ma non cedere concederà la paura
Però lei mi fa una domanda quindi da un lato
Serve l'esperienza che fanno dall'altro ma soldati così specializzati assenso vedere i fermi perché c'è anche questa a questa domanda
Da un lato questo modello in realtà ad esempio la Francia che non lo aveva Rua inserito c'è in questo momento anche in Francia hanno circa fino a dieci mila non so quanti sono
Far possono arrivare fino a dieci mila soldati che in un momento di allarme terrorismo diciamo di rischi per il terrorismo mi stanno utilizzando come gli italiani utilizza già da tempo quindi realtà
Due adesso abbiamo aumentato molto i numeri però era un sistema che già utilizzava
Però io penso ed è un una
Anche questo un punto diciamo che viene sviluppato dalla mia analisi sul Libro bianco io penso che
Costituendo una riserva selezionata adesso
Mentre ci sono altre nazioni che hanno appunto riserva e più consistenti come forze armate non utilizziamo le riserve solo per alcune professioni specifiche che ci mancano
Io penso che invece costituendo una ritorna mi serve un po'più ampia tu possa anche immaginare che per alcuni cioè per le missioni internazionali quel bisogno degli specialisti
Molto preparate molta desta ma per alcune altre funzioni potresti anche prevedere di avere appunto formazioni cioè diciamo inc
Impegni diversi intensità diverse quindi avere anche una diversificazione del dell'utilizzo sulla base del tipo di addestramento che fare è una un punto su cui stiamo lavorando
Allora
Io avevo visto poco fa Chierchia aveva
Chiesto
Sì lei ma prima c'era la lei lei
Ecco lei va bene allora prendiamo questi tre ho l'impressione che lei più a sinistra apposito avesse chiesto già prima quindi vogliamo vincere andava
E poi lei
Prego
Sì gli organi di stampa in italiano recentemente hanno
Accennato uno possibile cooperazione rafforzata italo tedesca
Con magari
Successiva estensione alla Francia intermedi difesa integrata europea
La domanda è essendo avevo rivolgere al ministro se
C'è qualcosa di concreto oppure sono chiacchiere grazie
Prego
Aspetti aspetti un momento perché se non si sente
Visto che siamo in guerra collisa almeno ce l'ha dichiarata una strategia di deterrenza verso questa versato in caso di
Attacco o che tutti me paventiamo possa essere di tipo terroristico
Ma esiste una possibilità di mettere a punto una strategia di deterrenza nei confronti del business ognuno esiste visto che è una guerra asimmetrica
E quel perché in passato la deterrenza assicurata la pace il non attacco
Adesso la situazione è molto diversa volevo capire se
è possibile concepire questi in altri termini sei me
Avvenisse un attentato grave in Italia
Il giorno dopo la settimana dopo lei cosa viene a raccontare i cittadini
Sarà lì si dessero dai se non nell'Unione Sovietica ma insomma
Walter
Dunque si
Prego
Tornando alla Libia vuol sapere colgo e penso che il Governo italiano Procopio il proprio il governo del popolo che finora gli avevo l'unico Governo riconosciuto a livello internazionale
A questo proposito quale tra il Governo di poco più l'unico anche indisponibile andare a fondo riuscissero sta avanzando col famoso generale nostra lotta un po'parlato sportiva
Io che l'amministrazione fosse d'accordo prendere ancora una domanda perché come ci andiamo poi verso la conclusione c'è qualcuno ancora l'aggiunta
E gli altri due con gli ultimi due e poi chiudiamo bene prego
Allora domande vere brevissimi in tema di coordinamento di forze armate chi appartengono diversi Paesi come si pensa di comandare queste forze armate se non c'è un potere politico unitario che le comanda
Ecco l'ultima la
Più a sinistra prego
Al microfono
Buona sera mi chiamo stando lì sono un vecchio colonnello devono avere in quiescenza
Ricordava signora signora ministro prima nell'operazione di Expo le Volo e verranno una delle anime di quella operazione fatta questa breve
Perso perché ricordo
La mia domanda è
Lo strumento militare nel senso la signora diceva prima limitare abbiamo difficoltà a parlare della difesa dei militari della politica militare
Io credo
Che questo possono essere imputato a
Una non
Chiaro la visione dello strumento militare cioè
Non abbiamo non sia credo la sensazione di come è composto questo strumento
E di come funziona soprattutto
In
Operazioni di carattere internazionale perché per la sicurezza interna io credo che si veda basta vedere appunto le strade sicure i risultati che ottengono
Ma come strumento come funzionalità non si capisce bene come è organizzata lo strumento militare
Grazie
Teste
Allora per quello che riguarda il tema della cooperazione italotedesca effettivamente esiste un dialogo molto intenso con la Germania che riguarda sia la possibile complementarietà
Ditemi dell'industria della difesa sia il fatto che per il
Gronda europeo
C'è un accordo che è stato sottoscritto da un mese dalla ministra tedesca e dal Ministro francese e quindi esiste anche per un progetto del futuro una nostra un collegamento stretto
E per esempio noi ad Erbil con la Germania
Condividiamo il comando del centro di addestramento che abbiamo e quindi a sei mesi a rotazione abbiamo comandanti o italiani o tedeschi che appunto gestiscono
L'addestramento dei peshmerga quindi ci sono
Operazioni su vari livelli
Che sono quelle che poi che servono per fare le esperienze comuni che ti consentono di sì di lavorare insieme miccia una cooperazione che viene attivata ripeto su vari fronti sia quelli industriale sia quello dell'operatività nelle missioni internazionali
E mi collega all'altra domanda come comandare con forze armate paese in cooperazione
Noi abbiamo esperienze di comandi congiunti l'esperienza nata cioè nell'esperienza nato l'abbiamo messo a punto un sistema in cui dalla decisione politica che ovviamente deve essere Presa
Dai Paesi interessati
Mutate sull'età se non la riportiamo in Europa tutto tristi lo spot la stessa strutture in realtà averla
Nostri
Comando il tema è se trovi l'obiettivo politico comune ma dal punto di vista poi di strutture di comando militare non c'è nessun problema i nostri militari sono abituati
Da moltissimi anni ad agire in comandi che sono comandi di pluri nazionali dove ci sono quindi da questo punto di vista non ci sono non ci
Non c'è un problema operativo
C'ha un tema volontà politica di scelta politica
Il tema
Della
Deterrenza verso Lisi disse va declinato diciamo in modo diverso da quella che poteva essere la deterrenza verso
L'Urso perché
Siamo
Di fronte a del fatto che tu hai kamikaze che sono pronti a farsi saltare in aria e o a mettere addossa dei bambini diciamo esplosivo perché facilmente è chiaro che stiamo parlando di dimensioni completamente diverso però
Noi non è che su questo non l'abbiamo stiamo elaborando delle prevenzioni e delle capacità di agire intanto
Voi osserviamo
Osserviamo cosa vuol dire sia Traverso in mare
Con gli strumenti che abbiamo dai sommergibili eccetera sia attraverso i troni dall'alto laddove pensiamo che ci possa essere un rischio per l'Italia cioè noi le stiamo analizzando non è che
Diciamo forse ci sono i terroristi nelle poste di fronte e lo sappiamo dai giornali cerchiamo di capire come cosa succede e nel caso ci fosse un rischio concreto per l'Italia sapremo intervenire
Ma tutti i rischi sono prevedibili no
No non possiamo dirci questo
Però abbiamo una struttura per provare a prevederli sì
Perché c'è un un coordinamento Gava acronimo casa che si riunisce frequentissima mente e mette insieme Intelligence Polizia Carabinieri Forze armate magistratura analisti
Esperti diciamo di di dei Paesi are che
Analizza tutti i segnali che possono arrivare le intercettazioni nel cioè tutte quelle che possono essere segnali vengono analizza vengono condivise tutte le informazioni analizzato in modo tale da poter su tutto quello che si muove
L'analisi del web per esempio
Questo vuol dire che siamo certi possiamo prevedere tutto saremmo veramente
Arroganti o per a pensare una cosa di questo tipo molto umilmente diciamo ma anche con determinazione
Non siamo disattenti stiamo mettendo in campo tutto quello che
Possono essere diciamo le stessi
Se nessun i sensori radar che ci possono segnalare dovrebbe dove dove vengono fuori dei rischi con la consapevolezza che
In questa questo tipo di nemico così imprevedibile così
Cioè
Devi devi attivare degli strumenti diversi da quelli accattivarsi in passato di riavere diciamo una capacità di cogliere anche indizi che sono diverse da quelle passa
Il
Sul lo strumento militare non sufficientemente secondo me è vero si conosce poco quello che sono le missioni militari e quindi
Quindi qualcuno si per quel si può permettere di dire ma volto sentire anche il Parlamento i nostri militari occupano cioè sono forze di occupazione
è una cosa che non mi sono mai sentita dire all'estero all'estro mi hanno sempre detto ma
Ringraziato per nebbia Poro che facevano i nostri militari ogni tanto in Italia si sente questo si sente dire
Non non siamo algia amo sempre nella legalità internazionale sempre su richiesta in accordo ogni paese dove stiamo lavorando quindi non esiste
Questo fatto che possono i nostri militari essere considerati truppe di occupazione
Sono sono invece missioni molto complicate dove riportare la pace
E molto più difficile che fare la guerra un certo senso perché
Che che riporta ristabilire zero una situazione dove c'è stato un conflitto pensate in Libano
In Libano dove spendiamo fermato difatti compri il conflitto fra Libano Israele grazie all'iniziativa italiana importante che appunto venerdì eravamo col presidente la Repubblica
Ma ancora oggi in una terra sensibilissimo a voi avrete letto sui giornali che era stato ammazzato un capo di Hezbollah c'è stato un momento in cui qualcuno aveva detto forse si costati gli israeliani nel momento in cui Hezbollah una forza presente in
In Libano nel momento in cui nasce questo campanello d'allarme le nostre
Nostri comandante sono preoccupati perché sanno che potrebbe ripartire le potrebbe partire diciamo l'escalation di turni hai ammazzato mio comandante indio allora ti attacco e quindi può ripartire un conflitto
Poi fortunatamente si è verificata in questo caso si è dimostrato che non sono stati gli israeliani e quindi non è stato uno ma venerdì quando ero in Libano questa cosa non si sapeva ancora e quindi il nostro comandante portolano al comandante della missione mi spiegava che ha punto stava gestendo un dialogo con israeliani libanese per evitare che questo punto potesse far rinascere elementi elementi conflitto
è un lavoro estremamente Soc sul raffinato è complicato insieme al lavoro di controllo che non passano anni a tante altre cose che vengono fatte
Però un lavoro dove ci vuole
Non soltanto la capacità militare ci vuole anche per questo è sempre più difesa esteri sono congiunto una capacità come dire di intervento diplomatico politico che riesce a
Far dialogare le parti c'è in Libano un luogo
In un posto molto bello anche sul mare dove si incontrano le delegazioni libanesi israeliana in questo luogo ci sono due porte
Perché non si danno la mano di devono non devono passare dalla stessa porta alcuna entra da una parte un ente ha dato in mezzo ci sono diciamo cioè nozione nostri comandanti
E in questo modo però quando ci sono situazioni che ne so navi che vanno oltre il confine marittimo delle boy cioè ce ne sono quotidianamente situazioni che potrebbero far rinascere il conflitto di queste situazioni nostri chiamano le parti le fanno discutere in modo tale che quando vedono che la i poteri che dopo troppe mima per farlo Brett diciamo è c'è un bel terrazzino farli uscire povertà quelli per la discussione ve lo racconto perché
Chi si immagina no che le missioni militari sono fatte anche di queste cose invece via Mentana che tutti sono i comandanti quelli che testo ma un'altra operazione però gestiscono situazioni di questo tipo
E
Sul
Il Governo di top diciamo è un la comunità internazionale oggi ha riconosciuto con anche una res
Mozione del Nazioni Unite il nuovo il consiglio presidenziale che si
Se adesso da poco insediato a Tripoli
La posizione dell'Italia è quella che sia fondamentale comunque continuare a dialogare con tutti i libici
Perché se vogliamo anche la forza dell'Italia il fatto di essere abbastanza riconosciute è stata questa che noi non abbiamo mai avuto una sola parte con cui abbiamo parlato ma essa anche per come è configurata la Libia è fondamentale
Riuscire ad avere relazioni con più parti per capire i diversi punti di vista
Quindi noi non abbiamo abbiamo una posizione che è quella della comunità internazionale e non potrebbe essere diversa su cui stiamo agendo
Una capacità invece di mettere insieme le diverse parti perché la scommessa che fa l'Italia che la Libia rimanga unita
Non che venga prepartita qualcun altro magari scommette su un altro
Su un altro finale ma noi no né scommettiamo sul fatto che rimangono mitralica cioè scommettiamo lavoriamo perché
Chiaramente
Credoc credo che questo applauso valga gli utenti qualsiasi ringraziamento verbale
Ma di Kosovo grazie al ministro in particolare perché
In Italia c'è bisogno
Di far conoscere
Cosa fanno le Forze armate cosa rappresentano per il Paese
Sul piano della sicurezza sul piano dell'affermazione internazionale sul piano dello sviluppo industriale perché le tecnologie militari se un grossissimo volano di sviluppo tecnologico
Quindi è essenziale che gli italiani sappiano e e capiscano
E oggi il
Ministro Pinotti con questo passaggio da Milano ha contribuito certamente a ha a crescere la nostra conoscenza temi Ministro grazie ancora grazie per aver trovato il tempo per secoli grazie