L'intervista è stata registrata domenica 13 settembre 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Accordi Internazionali, Cee, Maastricht, Unione Europea.
La registrazione audio ha una durata di 31 minuti.
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MFE
Radio radicale cominciamo anzi continuiamo a parlare di Maastricht dei trattati per l'Unione europea di Maastricht ne parliamo con Virgilio D'Astoli il venti settembre prossimo ormai fra pochi giorni i francesi andranno infatti a votare sul referendum e per l'adesione francese ai trattati di Maastricht nuovi trattati per l'unione europea allora innanzitutto per cercare un po'anche di spiegare bene le cose
Ai nostri ascoltatori la prima cosa che vogliamo chiedere avvicino nastri ma quali quali quali cose nuove comportano i Trattati di Maastricht il trattati per l'Unione europea rispetto ai vecchi trattati di Roma
Ma io credo che per capire il significato del Trattato di Maastricht conviene fare rapidissimamente un passo indietro
Ma Breve nel senso di direi che alla fine degli anni Settanta c'è intorno al mille novecentottanta l'Europa la comunità europea viveva un periodo di forte crisi
C'erano forti polemiche fra in crisi la signora Thatcher che voleva indietro i soldi che paga bilancio dalla comunità
Grossi squilibri fra le regioni la comunità
Il Parlamento europeo che protestava perché essendo stato eletto a suffragio universale non aveva il parla più poteri di un parlamento democratico insomma una comunità sostanzialmente paralizzata in quella situazione il Parlamento vero guidato da Spinelli propose nel mille novecentottantaquattro una riforma globale della comunità
Per realizzare una Unione Europea cioè una maggior grado di integrazione fra i Paesi della comunità
In modo tale da in qualche modo realizzare quello che era stato il sogno l'utopia dei federalisti del del Manifesto di Ventotene cioè realizzare sostanzialmente
Gli Stati Uniti d'Europa
La risposta dei governi che ero sempre una risposta molto più moderata e molto più modesta
Della delle spinte che vengono da iniziative comunque dei federalisti fu nel mille novecentottantasei mille novecentottantasette quello che noto sotto il nome di atto unico
Ora con l'atto unico si attuo una riforma della comunità Maurolico ma molto limitata il cui obiettivo era semplice cioè con le lire nel mille novecentonovantadue alla fine del mille novecentonovantadue abbattiamo tutte le frontiere tra i Paesi membri della comunità
Per fare in modo che i beni capitali servizi fra le banche le assicurazioni eccetera e le persone possano circolare liberamente cioè attuare un obiettivo molto limitato che era fra l'altro già iscritto nel Trattato di Roma del mille novecentottantasette cinquantasette anziché a quello appunto di realizzare un grande spazio un mercato unico
Ora già perché appena messa la firma sotto l'atto unico
Che ci si rese conto anche a sua volta anch'anche stavolta sotto la spinta dei federalisti
Che non era possibile avere un mercato unico senza avere una moneta unica come c'è in Italia noi sotto la spinta di Bossi e della lega lombarda
Invece viene un'unica moneta la lira ogni decisione possibilità ogni regione dibattere la propria moneta questo creerebbe evidentemente
Degli ostacoli
Fortissimi alla libera circolazione dei beni capitali delle persone tra le regioni del dell'Italia così in Europa abbastanza difficile immaginare questa all'indicazione dei federalisti di realizzare un mercato unico senza avere una moneta unica cioè senza avere una unione economica e monetaria
è per questa ragione che l'atto unico entrato in vigore nel luglio ottantasette ma già nell'ottantotto sotto appunto questa spinta i governi avevano deciso di avviare un poi il negoziato pena realizzare uno unione economica e monetaria attraverso una conferenza dei governi cioè una Conferenza intergovernativa per elaborare un trattato di unione economica e monetaria
Un anno dopo cioè nel mille novecentottantanove è successo quel quello sconquasso
Nei Paesi dell'Est che ha portato alla caduta dei regimi comunisti
Per questa ragione che all'obiettivo dell'unione economica e monetaria nel mille novecentottantanove che affiancò un altro obiettivo cioè quello di realizzare anche uno unione politica cioè dotare la comunità europea non soltanto di una moneta unica ma anche di una politica estera della sicurezza e della difesa comune come risposta appunto
Alla scomunica quarzo che era successo nei Paesi dell'Est ed è per questa ragione che alla fine del mille novecentonovanta
I dodici governi dei paesi membri della comunità hanno deciso di convocare una conferenza di rappresentanti di governi per elaborare un trattato con l'obiettivo di realizzare una unione politica economica e monetaria quale paesi membri della comunità questa unione la ritroviamo nel Trattato di Maastricht che è quello che i governi hanno poi sottoscritto il sette febbraio di di quest'anno in questa cittadina olandese che si chiama prima
Ecco quindi i trattati Max nessuno come tu appunto sottolineano i i un trattato che prevedono l'unione economica e monetaria quindi la moneta unica e la liberalizzazione dei mercati la creazione del grande mercato unico europeo
E dall'altra l'alto una bozza di unione politica per una definizione di politica estera e di sicurezza più o meno comune per i Paesi membri dell'unione ecco ma per gestire queste due politiche la politica economica e monetaria da un lato e la politica di difesa e di sicurezza quali istituzioni si sono previste nei trattante ecco quindi una una giusto domandare tanto che
Non ci si poteva limitare a dire facciamo una moneta unica e una politica estera
Ma i governi dovranno colpire chi governava anche questo processo
Ora il difetto maggiore del Trattato di Maastricht è quello di aver attribuita alla comunità
Delle competenze importanti
Diciamo di tipo sovranazionale come la moneta unica e la politica estera comune
Senza aver dotato la comunità istituzioni sovranazionali certe attardato al Parlamento europeo ipoteche parlamenti hanno nei regimi democratici cioè il potere di fare le leggi e chi elegge i governi Tentorio ha trasformato la Commissione di Bruxelles e in un vero governo
E senza aver tanto aver ridotto in qualche modo il ruolo del Consiglio dei ministri Dow attuale che è un ruolo diciamo onnipotente
Allora o di una Camera degli Stati come in Germania c'è il Bundestag che rappresenta i cittadini e il Bundesrat che rappresenta i lender
Cioè gli Stati che sono membri della Federal Pilar Repubblica federale tedesca mentre il sistema istituzionale della comunità rimasto sostanzialmente inalterato
Perché la commissione continua a essere un organo più tecnico che politico
Al Parlamento europeo sono stati dati poteri molto limitati il Consiglio dei ministri che è quello che fa le leggi della Comunità ha mantenuto sostanzialmente il potere Finardi decisione
E in più in maniera ancora più grave
Soprattutto questo si è creata sia formalizzata l'esistenza di questa cupola per utilizzare diciamo un espressione di tipo mafioso
Questa cupola che è composta dal Consiglio dei capi di Stato e di governo della comunità
I quali in maniera autocratica e e un po'anche autoritaria intendono in questo modo comandare la comunità tentato sottoposti al controllo di nessuno
Ecco quindi sia degli e si è cercato per meglio dire di creare da un lato questa unione economiche monetaria tutta centrata e questo è bene sottolinearlo
Sulla politica più che altro centrato sulla politica e monetaria dall'altro lato si è cercato di creare una bozza di cooperazione politica di politica e sicurezza comune
Però non si sono create queste istituzioni sovrannazionali ora e questo deficit democratico però non è semplicemente un deficit democratico è un deficit che fa in modo che la comuni l'Unione europea non possa funzionare o possa funzionare male
Diciamo che è un sistema devo un sistema efficace anche se il democratico diceva Weber perché un sistema che non è temo antico e difficilmente accettato dai cittadini e lo vediamo dalle relazioni che in tutta Europa cioè contro il Trattato di Maastricht
E quando manca il consenso ben difficile far applicare poi le decisioni di questi organi che decidono in maniera poco democratica
E questa lettera leadership democratico si sono trasferite competente dagli Stati nazionali quindi dalle mani dei Parlamenti nazionali che posseggono una legittima democratica alla comunità
Tenta in questo senza con relativo diciamo in conseguenza di questa decisione aumentare i poteri degli organi democratici di una comunità
E questo obiettivamente un sistema che non può funzionare
Ecco ma è allora come andrà a finire dopo il venti di settembre secondo De innanzitutto i francesi come voteranno e poi come andrà a finire dopo il ventisette e il venti di settembre sul referendum in Francia
Ma è difficile dire quale sarà il risultato perché ogni giorno si sfornano i sondaggi d'opinione
Contraddittori poi i fatti in maniera anche scientificamente poco corretta perché sono fatti per per telefono
Mentre di sondaggi scientificamente corretti dovrebbero essere fatti Porta a Porta detto questo i risultati dei sondaggi mostrano che c'è una grande incertezza fra i cittadini e queste certezza deriva anche dal fatto
Non si può chiedere a dei cittadini di andare a votare per un trattato composto di trecento di trecento articoli che modifica in buona parte i Trattati comunitari che molti punti fa riferimento e invia degli articoli di cui non si conosce nemmeno il contenuto
Insomma che i cittadini sono chiamati a votare i è una specie di nebulosa
Della quale non riescono a capire il significato
E in più questo diciamo è anche la la grave responsabilità che il sostituto Mitterand
Il il referendum del venti settembre apporti elementi di politica interna cioè è noto che Mitterrand lo ha convocato per cercare di dividere l'opposizione di destra
Cui è difficile dire oggi a una settimana dal voto quale sarà il risultato io penso che è bene dire un'altra cosa penso che noi leggiamo da molti giorni su tutti i giornali
Interpretazioni previsioni catastrofiche che ci dicono che se i francesi diranno di no
La comunità è finita nel senso che ognuno ogni Stato andava a cercare altrove
Il destino della povera politica interna della povera politica estera che le industrie sceglieranno dell'altra alternativa e non solo la FIAT cerca il proprio destino non in Europa ma in Asia o nel Pacifico ora io non ritengo che queste previsioni catastrofiche sono fondate certamente il no dei francesi a programmi e la comunità un periodo fosse lungo di discussione Piquet ai fini però io sono convinto che innanzitutto la grande maggioranza delle forze economiche in Europa a impostato la propria strategia a lungo termine
Sulle sull'integrazione economica e monetaria in Europa ed è ben difficile immaginare di fronte al no dei francesi improvvisamente questo grande Complesso di forze economiche decida di cercasi dell'alternative
Cioè queste cose a si sono rese conto non solo che l'Europa conviene ma hanno appunto indirizzato le foglie strategie di produzione e di investimento intorno all'obiettivo dell'unione economica e monetaria
Per cui è fosse facile immaginare o comunque io credo che bisognerà lavorare in questo senso che il ventuno settembre se i francesi
Diranno di no bisogna innanzitutto prendere l'iniziativa ridire stralciamo dal Trattato di Maastricht la parte relativa all'Unione economica e monetaria
E chiediamo ai dodici governi dei paesi membri della comunità o a quelli che lo vorranno
Ti sottogoverno atipica la parte dedicata all'Unione economica monetaria Ciano ma restiamo il processo integrazione economica monetaria che è comunque importante per lo sviluppo delle nostre economie
E chiediamo a quei Paesi che lo vogliono di ratificarlo facendo di questo poeta contattato paga comunitario come fu il Sistema monetario europeo che non è un sistema comunitario
Ma è un sistema che all'inizio era stato sottoscritto soltanto da una parte dei Paesi della comunità quindi io dico stralciamo
Dal Trattato di Maastricht tutta la parte relativa all'Unione economica e monetaria era ti richiamo la in modo tale da non frenare il processo di integrazione economica
Dopodiché c'è il problema dell'unione politica allora per quanto riguarda l'idea di politica noi dobbiamo in qualche modo fare tesoro dell'esperienza della discussione del Trattato di Maastricht
E dobbiamo prendere atto che è stato un errore
Fare una riforma come quella fatta male prete una gomma ambigua piena di compromessi ma che l'unico modo per dare alla comunità all'unione politica è quella di fondarla su una costituzione democratica
Piano costituzione beve
Che faccia proprio tutto il patrimonio delle realizzazioni comunitarie e che si basi su alcuni principi semplici quello di un sistema istituzionale che funzioni attraverso delle istituzioni democratiche sovranazionali
Quelle di stabilire in maniera chiara i rapporti fra fra la comunità
Gli Stati nazionali e le regioni
E quello di stabilire i principi relativa all'attribuzione delle competenze appunto ai vari livelli costituzionali i poteri locali e le Regioni
Gli Stati e la comunità una Costituzione Bleve come la costituzione americana una Costituzione elaborata secondo procedure democratiche cioè affidando al Parlamento aveva il compito di elaborarla
E che venga sottoposta alla ratifica dei risultati ma dicendo che questa collisione entrerà in vigore
Tra gli Stati che decideranno di ratificarlo e non sulla base del principio dell'unanimità come quello greca sul quale si fonda il Trattato di Maastricht no di di io dico se i francesi diranno di no bisogna riprendere con coraggio la via che era stata indicata Pirelli cioè quella appunto di un processo costituente
Io sono convinto che in molti Paesi della Comunità le forze che sono oggi al governo cioè diciamo
Perché Intelisano alla generazione di col è convinta che non c'è alternativa all'unione politica e sono convinto che che in in Olanda in Belgio in Italia tanti in Spagna in Portogallo in Grecia la generazione che oggi al governo è convinta che l'alternativa all'integrazione politica dell'Europa sarebbe gettare l'Europa in una situazione simile a quella degli aiuti della Jugoslavia
Per cui io sono convinto che molti governi lavoreranno nei mesi successivi a uno quanto al Nord francese per rilanciare il progetto unione politica
Cita soltanto un punto interrogativo che comunque determinante
è quello di sapere quale il Governo quale maggioranza verrà fuori dalle elezioni francesi del marzo dell'anno prossimo siete alle elezioni francesi che era fuori una maggioranza diciamo di centrosinistra
Fondata cioè su quella parte dell'attuale opposizione di destra
Che che spingeva i letti a Maastricht cioè cercare per i centristi una parte anche dei gollisti e una parte dell'attuale partito socialista
Io sono convinto che da questa maggioranza non potranno che telefona spinta per rilanciare il processo di un politica che purtroppo dall'elezione del marzo dell'anno prossimo
Verrà invece con una maggioranza condizionata dal fronte nazionalista cioè da parte quarta gamba quelli che oggi fanno campagna nazionalista per il no al Mastro Titta e questo vorrà dire e questo processo probabilmente resterà fermo per ancora un paio d'anni fino alle elezioni presidenziali francesi del mille novecentonovantacinque allora si tratterà di vedere
Chi vincerà a queste elezioni e chiamava il potere in Francia
Per rilanciare il processo non è politica
Ecco però tu comunque dice stiamo attenti il venti settembre se né i francesi dicesse no no a questi trattati di Maastricht
Non necessariamente non sarebbe in questo pericolo questa tragedia che alcuni mezzi di informazione che Massimiliano iscrivono ma addirittura vorrebbe essere un'opportunità per un ulteriore sviluppo nuovo migliore della Unione Europea
Io dico innanzitutto non facciamo non facciamoci già oggi la già oggi la testa al primo
In secondo luogo non abbiamo questo atteggiamento appunto passino il catastrofico di dire che i francesi dicono i no la comunità finita
Perché la comunità è basata su un ormai sono per alcuni versi su dei processi io
Sibili su per un consenso ampio che c'è in tutti i Paesi
Sulla Convenzione
Che noi come dicevo prima che non c'è alternativa all'integrazione tra i nostri Paesi per cui bisogna già oggi e se che i nostri partiti i nostri governi fossero responsabili avrebbero già cominciato a riflettere su qual è la strada da seguire di fronte alla francese
E mentre i nostri governi i nostri partiti sono abbastanza i responsabili e lo abbiamo visto quando ci sta di referendum danese il tuo di giugno
Che tutti quanti sono rimasti sorpresi
Non avendo riflettuto prima del due giugno sulle strade eseguire di fronte alla possibilità che un Paese membro della comunità dice sì e del no al Trattato di Maastricht
Ad esempio noi federalisti ieri a Milano abbiamo fatto una lunga riunione d'aviazione nella quale non è che ci siamo limitati auspicare i diritti dei francesi di questo non ne abbiamo parlato ma invece abbiamo parlato concretamente a lungo
E le strade da seguire di fronte ritualmente allora i francesi questo è un atteggiamento responsabile
Da seguire da chiedere alle nostre forze politiche non sto governi
Ecco un'ultima domanda ti volevo fare in questi giorni vi è tutto una lo scatenamento in un vero e proprio balletto in una vera e propria guerra nelle nella sfera monetaria in Europa ma tutto ciò ha a che fare con master in te e in quanto a che fare con Massenzio nove
Certamente se se l'Unione economica monetaria
Fosse andata più avanti non ci saremmo trovati in questa situazione perché quello che dicono in Francia i critici di margherite quando dicono
E il Trattato di Maastricht ci metterebbe nelle mani della Bundesbank e dei tedeschi invece l'unione economico monetaria e che è veramente l'inverso che erano nel gommone economica e monetaria è una situazione nella quale la Bundesbank e i tedeschi nella loro politica monetaria non solo devono tener conto bastano fortemente condizionati
Da un accordo comune o ai il il quintetto della responsabilità dei governi che hanno sottoscritto il trattato di Maastricht è quello di aver rinviato la realizzazione dell'unione economica monetaria al mille novecentonovantanove
Noi invece diciamo l'Unione come una economica monetaria deve essere accelerata cioè di fronte a tutto quello che sorge sta succedendo a livello economico e monetario il processo di integrazione deve essere accelerato perché soltanto di fronte a un'accelerazione di questo processo che noi potremmo dare delle risposte a una crisi economiche che sta arrivando
Dite che è ormai alle porte quindi diciamo acceleriamo piuttosto questo processo stabiliamo degli ulteriori vincoli io sono abbastanza preoccupato
Di fronte a delle reazioni come quelle che vengono da una parte importante ad esempio del PDS che sono le stesse reazioni che il Partito comunista il partito socialista hanno avuto nel mille novecentosettantotto contro il sistema monetario europeo
Quando dicevano l'Italia non è in grado di supportare questi vincoli cerchiamo di fare poco conto nostro
Oggi una parte del mondo economico italiano e del mondo politico italiano
A cominciare da alcuni economisti colpisco Leone o o o Graziani o altri dicono che l'Italia è in una situazione tale che non le consente di
Dipinti accettare diciamo di o o di entrare nei vincoli stabiliti dall'unione economica monetaria
Io dico che invece l'Italia devi accettare visti i vincoli perché l'unico modo dell'Italia ad uscire da questa situazione ed integrarsi maggiormente in Europa dico quindi comunque sia rafforzare e consolidare e mantenere e l'unione economica e monetaria
Figuriamoci il tetto d'unione economica monetaria non è piaciuta troppo forte è direttore troppo debole
Per cui se i nostri partiti a cominciare da Occhetto il quale a Milano appunto a ha detto De Marco e non è un tabù che bisogna ritoccare la bisogna ridefinire le modalità di applicazione
E l'attacco da fare a Markette è quello di troppo debole cioè che stabilisce vincoli vincoli limitati i vincoli al nostro sistema economico devono essere ancora più forti
Ecco un'ultima domanda ti volevo fare durante la discussione sulla unione economiche come sull'unione politica si è parlato qualche volta dello spazio sociale europeo ora che fine ha fatto e che ritieni che ruolo possa venire
Ma nel Trattato di Maastricht si è Patta una una specie di di mostro giuridico nel senso che di fronte all'opposizione degli inglesi
Mantenuto il Trattato di Roma il modificato dall'atto unico così com'era e undici governi hanno sottoscritto un protocollo sociale
Che stabilisce dei passi in avanti sulla realizzazione di quello che appunto tu chiami uno spazio sociale bisognerà vedere fino a che punto questo protocollo sociale a undici
Sarà teoricamente applicabile ecco lo scusa scusa momento perché ride innanzitutto ai nostri ascoltatori io t'ho fatto la domanda sullo spazio sociale perché esiste l'unione economica e monetaria dall'altro l'altra parte esiste l'unione politica con le funzioni di politica della sicurezza però molti dicono e hanno criticare se non possiamo fare una politica monetaria comune ma se faccia una politica monetaria comune
Ci sono chiaramente poi problemi squilibri tensioni sul mercato comunque a bisogna anche una qualche forma di cooperazione ed integrazione a livello di politiche sociali ecco cosa si
Sì Caribe un'integrazione a livello di politiche sociali significherebbe attuare a livello europeo quello che tu corrisponda un tra un nome preciso cioè la solidarietà
La solidarietà vuol dire che i Paesi più ricchi però par pagare per i Paesi più poveri
Come in Germania i i i Länder i lender cioè ai lei gli stati membri più ricchi ogni Stati Uniti
Pagano per le regioni più povere o delle categorie sociali più uniche
Pagano premi per le categorie più povere per cui bisogna attuare delle misure di carattere economico attraverso trasferimenti di risorse e di carattere sociale e giuridico cioè attraverso un rafforzamento dei diritti dei lavoratori
Che consentano a quelle categorie più deboli a cui le regioni più deboli di far fronte ai rischi di una processo più propongo di integrazione economica
Per quanto riguarda il trasferimento di risorse questo risponde oggi una comunità a un progetto che è stato presentato da da dell'Ovra
Che va sotto il nome di pacchetto dello due cioè attraverso appunto strumenti di politica strutturale di politica regionale che oggi tutti i governi respingono perché ritengono di di dover pagare troppo e attraverso quelle misure che corrispondono alla Carta sociale che creata dalla sottoscritta da undici paesi membri nel consiglio però di Strasburgo del mille novecentottantanove o a tutto questo finora inattuato
E giustamente dici tu che non è possibile avere un'unione economica monetaria senza che ci sia un in parallelo appunto un approfondimento di questi meccanismi questi meccanismi sono i meccanismi tipici di come di solidarietà
Questo è un sistema realmente federale
E per dire una battuta polemica per quanto riguarda il dibattito di oggi in Italia quando lui lei le leghe
I leghisti ci dicono che vogliono un'Italia federale beh un sistema federale a condizione che abbia come elemento caratterizzante quello della solidarietà
Fra i membri della Federazione
Mentre le leghe ci parlano della federazione nella quale manca completamente questo elemento della solidarietà perché lo vogliono che ognuno faccia per conto nostro per conto proprio e che e che ognuno badi ai propri interessi
Beh questo e poi io l'estratto conto dato conto
Contrario operare ecco quindi si potrebbe dire che questua costruzione che si immaginata maxi ter mastri Grecia du una serie piuttosto grave di di deficit e di difetti e di problemi
Il deficit democratico e un deficit di carattere sociale
Ecco e che quindi qua anche qualora il venti settembre i francesi non accettasse si tratta rimaste comunque
Si tratta di dare una risposta si può c'è silenzi deve trattare di dare una risposta che in qualche modo possa poi affrontare questi problemi come i problemi che si pongono per un dopo referendum del genere
Esatto e in più c'è da dire che anche nel Trattato di Maastricht entrerà in vigore io come dico spero che entri in vigore perché comunque rappresenta una tappa ulteriore sulla via del dell'integrazione europea
Bisognerà comunque andare al di là di Maastricht perché non è immaginabile che questa comunità a dodici che già funziona male
Possono funzionare quando nei prossimi anni questa comunità dovrà inevitabilmente allargarsi ad altri Paesi della Comunità allora i Paesi del Nord dell'Europa manca ai Paesi dell'Europa centrale e orientale
Cioè questi strumenti di carattere democratico e di solidarietà saranno ancor più importanti
In una comunità diciassette a diciotto a venti o a venticinque Paesi membri anticamente l'iniziativa mite possibile funzionamento immediatamente cioè l'idea dei governi ti viene la prossima riforma della comunità la facciamo nel mille novecentonovantasei
Quando sappiamo che l'Austria la Svizzera la Norvegia la Finlandia il simbolo che vogliono entrare una comunità entro il mille novecentonovantacinque
E questa e presbiopia
Perché non si può immaginare che noi nel mille novecentonovantasei laico ma la facciamo a diciassette o diciotto cioè con un vincolo di il diciassette o diciotto Paesi che devono metterci d'accordo unanimemente sottoscrive
Ratifica viene unanimemente questa riforma della comunità il CIM verrebbe da dire insomma che c'è bisogno proprio
Di un salto di qualità enorme nel dibattito nel confronto europeo nella costruzione europea solo dopo l'altro gomma
Oggi la comunità l'esempio Fuzio attraverso una gestione fatta ossia ogni ogni sei minuti dato ai ministri degli esteri che rappresentano a livello mondiale la comunità la cosiddetta troika
Per noi ci immaginiamo che ad esempio nel mille novecentonovantasette o novantotto o anche prima la comunità si era presentato all'estero Perca rispetto a un po'di caricatura da una troika formata da ministro degli Esteri
The Letter Time nella Lituania e di Malta no ma è immaginabile
Questi tre ministro degli Esteri vadano all'ONU di fronte alli Stati Uniti Oro Giappone no o gli altri Pacheco e da dicendo noi rappresentiamo la comunità la comunità
Di fronte a questa devozione è inevitabile che i grandi paesi come ad esempio la Francia la il Regno Unito la Germania dicono no
Noi non ci sentiamo rappresentati da questi ministri potremmo fare per conto nostro e allora l'unica alternativa di fronte all'idea di quelli che dicono allora facciamo un direttore dei grandi Paesi
è quella di il creare un bel po'di Governo e della comunità
Che rappresenti tutti noi cioè un governo forte
Che risponda di fronte a un Parlamento europeo dotato del per la possibilità di fare le leggi europee e questa è l'unica strada che può essere eseguita quella di avere un governo europeo che ci rappresenti anche a livello mondiale
E questo governo naturalmente non può essere un governo autoritario vada verso un governo democratico questa strada sembra oggi utopia ma questo è soltanto ed è l'unica strada dell'ateismo
Perché soltanto in questo modo con una comunità composta diciassette diciotto venti Paesi può funzionare in maniera efficace
Bene ti ringraziamo ringraziamo vicino ad altri per questa intervista per questa lunga intervista come abbiamo sentito dedicata ai trattati di Maastricht
A poco a cercare un po'di capire cosa sono questi trattati di Max che cosa comportano e che cosa succederà poi il venti settembre qualora i francesi dicessero di no alla ratifica da parte loro della i trattati per l'Unione europea
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