Speciale Giustizia

Buonasera ebbene ritrovati all'ascolto dello speciale giustizia come sempre un cordiale saluto Sergio scaduta la nostra rubrica questa sera di far ascoltare un convegno che ha avuto luogo oggi all'Aula Magna della Suprema Corte
Di Cassazione organizzato dall'Associazione Antonino Caponnetto in concerto con l'Associazione nazionale magistrati e il Consiglio nazionale forense
Il titolo del convegno è il processo di mafia trent'anni dopo dunque una sorta di tagliando ideale per usare un termine automobilistico
Anche se è un tagliando che ha subito diversi decenni passando appunto anche da diverse pronunce di Cassazione non sono il quattrocentosedici bis in quanto tale come reato ma anche i reati collegati si pensa all'annosa
Ricorrente dibattito su centodieci e quattrocentosedici bis in parte il concorso esterno in associazione mafiosa
In questo momento che sentiremo con i contributi del Primo Presidente Canzio del procuratore nazionale antimafia Roberti della Presidente della Commissione antimafia e Bindi dell'avvocato Galasso e soprattutto del Presidente del Senato Pietro Grasso
In realtà da una linea di continuità su una notizia che la radio radicale di diete il sette maggio del due mila quattordici due anni fa
Quando questi microfoni andarono a intervistare il giurista di punta Giovanni Fiandaca a Palermo
è chiedendo cosa farne non tanto e solo di una metamorfosi delle organizzazioni mafiose ormai diciamo acclarata cosa farne di quelle condotte criminali
Di quelle consorterie che non necessariamente Amendola Coppola avendo diritto della consultiva avendo lo scioglimento nell'acido nel calcestruzzo facendo diventare le persone parti integranti
Dei catasti urbani comunque fanno emergere atteggiamenti metodi mafiosi in vari conti processi Marini vari indagine impegni dunque in varie condotte criminali
Che andai che ci rispose che da membro della Commissione riforma antimafia
Aveva intenzione di estrapola né il dato sociologico dal reato
C'è un
Un buon modo irrisoria seguiamo devolvere l'anagrafe equina da valorizzare
O comincia a emergere una figura che
Pur non essendo affiliati riconducibile a quattrocentosedici bis
Applicabile leoni la politica non sotto
Un atteggiamento mafioso che però non è riconducibile al quattrocentosedici guarda io come Presidente di una commissione di riforma ministeriale
Nuovamente comunque sottoporre
Repubblica aveva bisogno di oggi siano occupate esse fosse necessario nuove poco normativo del reato di associazione mafiosa
Perché perché disapprova ecco va bene vivevano in prima cioè oggi si assiste autonome criminogeni possa servire l'obbligo immediato motivetto riconducibilità alla figura dell'associazione mafiosa presenta
Tutte le opere in particolare mi riferisco alle associazioni etnica
E poi all'associazione di nuovo all'associazione mafiosa di nuovo insediamento mi riferisco dovrebbero senza
Associazioni criminose spesso filiazione della 'ndrangheta che si insedia un ex che insorgono ex novo per esempio di un proprio indiano
Però sono associazioni nuove idee pur essendo
Collegato in qualche modo l'accelerazione avrebbero dentistica
Chiesta
Al momento la logica dell'associazione
Non hanno ancora sviluppato quello forse rigenerazione quella tant'è che l'apporto in relazione ai rom
Fuoco gli effetti sotto colpisce dell'assoggettamento uno della e della loro
Della monetizzazione diffuso nel territorio perché essendo nuove insomma ancora non sono capaci
Di di iscrivere il diverso del territorio cioè questo è qualche sono ancora in una fase
Diciamo iniziale genetica come compiono non avrebbe ancora ma proprio tutti i requisiti dell'organizzazione va bene
Allora il peso delle Nazione si potrebbe anche fare riferimento al Governo sui presupposti all'associazione per delinquere semplice
Si può pensare di ritoccare l'associazione mafiosa in modo da evitare i requisiti
Ambientazione sociologica della della generazione dell'assoggettamento dell'omertà
Però vorrei punto oggi dovrebbe ottocentosei recepisse potrebbe sollevare problemi enorme perché ormai è un simbolo dalla fabbrica provvederò che vedono avete potrebbe essere interpretato male dal punto di vista politica culturale dobbiamo poter offrire nuovo vogliono attacca la lotta alla mafia ovviamente avente sono zone Brunella
Apriti cielo quel giorno la nostra intervista Fini sulle reti delle agenzie il fatto Quotidiano celebri
Per tutta la giornata sul suo sito on line generando come da copione una serie di polemiche di reazioni per lo più parlarne
Pari del Movimento cinque Stelle ma non solo l'antimafia militante giudiziaria anche mediatico ovviamente quindi
Diciamo tutto un blocco si schierò contro quella dichiarazione che Fiandaca fece i nostri microfoni dicendo la legge ha scritto quel libro sulla trattativa adesso vuole smobilitare pure il reato di mafia
Dopodiché passano dei mesi in altri convegni con la Boccassini e con Pignatone si disse va beh se le reazioni sono queste perché vogliamo aggiornare i connotati del quattrocentosedici bis e lasciamo stare le cose come stanno
Adesso però accade un fatto singolare accaduto potremmo dire oggi lo ascolteremo perché c'è una certa unanimità adesso nel concordare che al quattrocentosedici bis
Serve un aggiornamento
Attenzione pochi giorni fa sempre dai microfoni di Radio Radicale purtroppo per ragioni di tempo ancora non ve l'abbiamo potuto fare ascoltare in FM ma lo lo trovate integralmente come sempre sul sito di Radio Radicale punto etti un convegno del Centro Pio la Torre
Ha visto protagonisti
Alcuni magistrati diciamo che stanno nelle corde di quel blocco di antimafia di certa antimafia giudiziarie militante mediatica e quindi anche un po'Grillini
Non foss'altro che il procuratore di Palermo Roberto Scarpinato
Ha detto nei giorni scorsi proprio nel capoluogo siciliano che serve alla luce delle metamorfosi delle organizzazioni criminali un aggiornamento del quattrocentosedici bis
E allora noi questa sera abbiamo
Diciamo l'occasione anche di fare una riflessione non solo sulla storia
Trent'anni processi di mafia dal maxi processo oggi anche perché sentiremo testimoni diretti da anche dell'epoca che fu del pool antimafia di Giovanni Falcone e dunque l'esigenza
Di aggiornare questo reato di mafia anche perché ormai un dato inconfutabile come per lo più si facciano i processi nelle sezioni penali
Per reati di mafia solo rare ormai le fasi dibattimentali le inchieste che poi confluiscono nei reati tipici contemplati dalla Corte d'Assise dunque gli omicidi
La mafia per lo più non sta ammazzando lo sta facendo delitti cosiddetti eccellenti non sapevo di Napoli dal punto di vista legislativo come andrà a finire questa esigenza che non è stata anche palesata oggi su una aggiornamento della reato di mafia e poi magari lo chiameranno so perché Elia
Aggressività prepotenza Pippo
Però intanto il problema esiste
E mica solo diciamo nei connotati giudiziari della cronaca romana i processi mafia capitale era Sabine dica ascolteremo dichiarerà che la Commissione di massima sta molto colpita da come l'organo giudicante nella capitale aspirato via il reato di quattrocentosedici bis proprio su un processo anch'esso abbastanza importanti
Spettacolo che è in corso di svolgimento invece per la altri fatti la caso di mafia capitale e dunque avremo modo di ascoltare una serie di riflessioni che però guardate eccetera
Usciamo anche un attimo dalla Romano scientificità
Una questione che riguarda anche il nord dove la 'ndrangheta si è infilata nelle aree più produttive con forme nuove di pervasività del tre su tutto economico soprattutto il procuratore Roberti che pure ascolteremo in questo documento ha annunciato una missione tanto per darvi
Diciamo l'idea ed anche della globalizzazione di certe organizzazioni criminali il procuratore nazionale antimafia Roberti andrà in Canada per una missione in cui da racconto anche all'organismo bicamerale di San Marco
Non resta questo punto che cedere la parola i protagonisti del convegno che ha avuto luogo oggi in Cassazione
Organizzato l'Associazione Antonino Caponnetto con il concerto dell'ANM nel nel Consiglio nazionale forense dunque prima di sentire Franco Roberti Rosi Bindi Alfredo Galasso
Il Presidente del Senato
Diamo volentieri la parola per l'introduzione al primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio buona Scurtu
Io direi di iniziare questo incontro
Come sapete
è intitolato al processo di mafia trent'anni dopo
E che si svolge qui nell'Aula Magna della Corte di Cassazione noi faremo un breve saluto introduttivo con qualche breve considerazione
Per poi lasciare
Spazio a quelli che io considero
I testimoni storici degli eventi di cui parliamo
E cioè
Il processo di mafia trent'anni dopo significa riportiamo ci al mille novecentottantasei
E abbiamo qui con voi IP di protagonisti di questa vicenda storica che ha segnato
Fortemente la storia del nostro Paese
Faccio riferimento
Alla attuale presidente del Senato
Pietro Grasso che è stato il giudice relatore estensore della sentenza del
Del
Primo grande maxiprocesso di Palermo nel mille centottantasei
Al Pubblico Ministero dell'epoca
Non so per quante ore rimasto in piedi con la sua requisitoria tanto da rimanere alla fine
Completamente paralizzata e portano via quasi in barella e cioè
Pettenò Ayala
All'avvocato Galasso professor Galasso rappresentava
Parte civile in quel processo
Consentitemi di ricordare anche una figura
Che non appare
Nel processo oggi e cioè Giordano
Né il Presidente
Di quel tribunale
Che celebrò il processo il maxi processo un grande magistrato il cui figlio credo signor Giudice a Palermo adesso
Avvocato
Un grande magistrato grande perché
Con la sua bonomia umiltà e serietà
Anche moderazione
Nei toni nello stile
Riuscì a portare a compimento un processo che
Per la prima volta
Riuniva tutti i capi delle cosche mafiose e che sembrava quasi impossibile da gestire da portare a termine
Voglio anche ricordare che
In quest'Aula Magna si celebrò il processo di Cassazione
Dopo poco più di cinque anni nel gennaio
Del
Mille novecentonovantadue il trenta gennaio mille novecentonovantadue
In quest'Aula Magna
Si celebrò
Il processo di Cassazione
Ricordo che
Si celebra in quest'Aula Magna proprio per il numero enorme di avvocati che difendevano
Gli imputati
Anche la presenza della stampa ampiamente in media televisioni
Piuttosto che nell'aula proprio per la prima sezione penale la prima sezione penale si trasferì in quest'Aula Magna
Ricordo il nome del presidente Valente reale dell'estensore e relatore estensore Schiavotti
Ben mille trecento mille quattrocento pagine di sentenze in
Nome del primo imputato era alta donna uno dedicati delle cosche mafiose e Procuratore generale era tra fuori
Voglio ricordarle perché
Confermato quasi integre integralmente l'architettura impalcatura la sentenza della Corte d'Appello che era del dieci dicembre mille novecentonovanta e quindi
Atti istanza di appena un anno dieci dicembre novanta gennaio novantadue voglio segnalarlo questo dato perché fu anche un esempio direi bello clamoroso di come si poteva tenere insieme
Efficienza
Equo processo è risultato poi processuale
Consentitemi di ricordare anche un'altra figura
Come come vedete
Lo sapete se aprite l'ItalgiureWeb non risulterà fare protagonisti del processo
E che però fu protagonista fino a qualche mese prima
E cioè voglio ricordare
Antonio Scopelliti
Del quale ho avuto
L'onore di essere uditore giudiziario
Tantissimi anni fa insomma
Nel
Nel gennaio mille novecentosettanta quando sono entrato in magistratura
Qui uditore giudiziario Dino Scopelliti per circa sei mesi
E che poi la sorte della vita
Vedete sono veramente delle cose strane incredibili della vita mi tocco come Consigliere alla prima sezione penale
Celebrare il processo in cassazione per il suo omicidio saper relatore in quel processo
Voglio ricordarlo perché
Le carte di questo maxi processo era una nelle sue mani l stava studiando accanitamente seriamente come era fatto lui
Nella sua Calabria
E nell'estate
Del mille novecentonovantadue
La mafia con l'aiuto anche di altre organizzazioni probabilmente criminali
Immagino che eliminando Antonino Scopelliti avrebbe comunque creato difficoltà nella gestione del maxi processo che non si sarebbe poi potuto celebrare la scadenza fissata
Quindi noi dobbiamo ricordare la questa figura luminosa del Procuratore generale Antonino Scopelliti
Che fu vittima
Diretta
Collegata
Al maxiprocesso
E nello stesso tempo però
Lo Stato seppe reagire la procura generale immediatamente la Cassazione mise in moto tutto un
Un grande lavoro di recupero di questa documentazione di queste carte di questo studio
Affidata ad altri sostituti proprio in generale si presentò al gennaio novantadue
Puntuale il giorno della celebrazione del processo
Dico queste cose perché
Io credo che oggi non dobbiamo fare una celebrazione
Però la memoria storica conto in un paese così smemorato la memoria storica con
Essere qui oggi significa esercitare quest'arte quest'doverosa della memoria storica
Per poter lavorare meglio nel sulla memoria storica non è una celebrazione del passato
è un modo di porre le basi le fondamenta per potersi proiettare nel futuro con maggior vigore maggiori solidità con i piedi per terra sapendo da dove si parte
Capendo nel percorso e provando a immaginare quali potrebbero essere poi
Le vie del futuro
Detto questo
Vorrei anche dire
Che
Come quella partenza del maxiprocesso dieci febbraio ottantasei bunker dedicarci all'Ucciardone
Segno una vera e propria
Mutamento di paradigma
Non solo giudiziario ma anche culturale per quanto riguarda la lotta alla mafia
Perché segno
La svolta radicale
Per quanto riguarda l'assetto della giurisdizione di fronte a questo fenomeno
Si affermò con
Grazie ovviamente
Sacrificio il lavoro straordinario degli uomini di Palermo
Falcone e Borsellino maiale a tutti gli altri Grasso insomma se affermo il principio che
La mafia deve entrare nelle aule giudiziarie
Perché fino a quel momento nello
Anche in Cassazione i processi o li vedevamo
O li vedevamo
Cinese ogni due mesi
Modesti preparco amici che insomma
Ma allora l'associazione non arrivava in Cassazione
Non vi dico quello che poi arrivo dopo forse anche in modo esasperato le facevamo
Associazione mafiosa di qualunque tipo ogni giorno a partire
Dal novantaquattro novantacinque sono arrivato qui a gennaio
Nei primi mesi del novantacinque
Credo di edifici
I primi cinque o sei anni ogni udienza ci o cautelare
O di merito avevo qualche processo di associazione mafiosa
Però voglio dire
Perché ritengo
Di grandissimo rilievo quel momento
Perché se ne parliamo oggi di approdi di strategie di contrasto ne possiamo parlare perché si ruppe il muro del silenzio
Si capì che la mafia
La mafia poteva essere aggredito non solo dalle forze di polizia com'era doveroso ma anche da una seria
Rigorosa
Meditata strategia di organizzazione ed efficiente organizzazione della giurisdizione a partire dalla
Proseguita la persecuzione in sede di indagine per arrivare a quella fase dell'accertamento la fase delle sentenze
E si capisce anche che le metodologie ad applicare dovevano essere connotate dalla modernità grazie appunto
Magistrati palermitani le inchieste di mafia si avviarono su un terreno fino allora mai sfruttato
Cioè quello dell'accumulazione dei patrimoni cominciano le indagini bancarie indagini finanziarie quello fu un punto uno snodo
Il liberamente culturale
Che aprì un mondo che fino a quel momento era chiuso in uno scrigno perché non si conosce
E costrinse il legislatore
Perché
Fu la storia dei processi a costringere il legislatore a creare i nuovi strumenti di tipo processuale e sostanziale gli strumenti legislativi vengono dopo
La storia
Della
Strategia di contrasto della della mafia è una storia innanzitutto di indagini e processi di mafia questo lo dobbiamo dire non per rivendicare una nostra
Peculiare con orgoglio la nostra pecuniarie peculiare partecipazione a questa strategia
Ma la documentazione della verità in ordine a quelle di accertamento in verità in ordine a questi fatti una documentazione storico processuale nasce nel processo
Hai processi seguono gli strumenti legislativi i processi crea uno quelle catene processi si creano quelle categorie concettuali dogmatiche che consentono poi agli investigatori
è pubblicità ministeri ai giudici di poter lavorare su binari solidi
Nella fase poiché l'accertamento delle responsabilità delle affermazioni colpevole cioè innocenza
Senza farla lunga perché ripeto il mio vuole essere solo una brevissima saluto introduttivo ma ci tenevo a rivendicare questo ruolo potente che ha avuto la magistratura soprattutto in questa prima fase di contrasto della gravità mafiosa
Fu grazie a una serie di arredi decisioni della Corte di cassazione del giudice di legittimità che fece la
La prima nomofilachia del contrasto alla mafia
Fu fatto dalla Corte di Cassazione partendo quasi da zero badate
Perché dietro c'era soltanto il contrasto alla strategia terroristica avevamo avuto le versioni
C'erano state sentenze sulle perfino quell'altoatesina avevamo sentenze in materia di eversione
Ma in materia di contrasto al
Alla criminalità tra virgolette eversiva di tipo mafioso non aveva nomofilachia
Fu costruita
Progressivamente da magistrati eccellenti con i quali ho lavorato da giovane magistrato dei quali ho imparato tutto
è un Prato
Che cosa quali erano le categorie la diversità tra negative giuridica della partecipazione all'associazione del concorso esterno in associazione
Che cosa significa la struttura verticistica dell'allora cosa nostra
Palermitana cos'era la cupola
Cos'era la Commissione come funzionavano le deliberazioni della cupola come si individuavano le
Le i personaggi eccellenti delitti eccellenti da compiere chi decideva
E cioè
In questa
E così multiforme rapida trasformazione della società dell'economia in quegli anni questi canoni di interpretazione furono straordinariamente utili
Nel momento in cui poiché si sviluppavano le indagini si aprivano i procedimenti e si arrivava la celebrazione dei processi
Fu la Corte di Cassazione a fissare i confini tra il ruolo del participio il ruolo del concorrente esterno fu la Corte di Cassazione individuare
I termini di quello che si chiama lo scambio politico mafioso
Poi è venuto il legislatore quattrocentosedici ter con l'attuale modifiche quattrocentosedici ter e così via
Individuando già allora gli intrecci tra il potere pubblico la politica e la mafia questa vocazione imprenditoriale delle mafie più in generale
Voglio ricordare che dobbiamo dirlo
Nonostante la sentenza della CEDU nel caso Contrada del due mila e quindici la Corte di Cassazione ancora oggi fino a ieri continua a celebrare processi individuando la categoria del concorso esterno
E non temendo di poterlo giustificare sotto il profilo dogmatico giuridico
Infine
Devo dire siccome
Credo che ci siano anche difensori avvocati oggi presente tra l'altro anche il professor Galasso
Che la Corte di Cassazione in esercizio a suo giudizio di legittimità non ha mai
Ceduto sul terreno del
Garanzie sostanziali
Non di quelle puramente ne parlavamo prima la notifica l'avviso non mi interessa
Ma sotto il profilo le garanzie sostanziali la Corte di Cassazione ha tenuto fermo ferma la barra delle quote lego processo la barca del diritto è giusto
Perché ricordo sentenze importantissime riguardanti la struttura verticistica della cupola
Per quanto riguarda
Gli omicidi eccellenti in cui non si è affermato ha fatto il principio della responsabilità dei capi di tipo oggettivo solo in quanto capi capi mandamento partecipi di quella Commissione
Ma si è preteso di verificare di volta in volta alla presenza alle deliberazioni o un'assenza consapevole di quello che si deliberava si operato una distinzione dei momenti storici cos'era la cupola Commissione prima del novantuno dopo il novantuno
Questa presenza sanguinaria una figura come Riina che aveva in pratica spodestato anche il potere di altri capi mafia cioè
La Corte di Cassazione pervenne alla condanna delicati di Cosa nostra non in modo
Non Perillo Vuolo oggettivo di essere con componenti della Commissione della cupola ma pretese di volta in volta che al di là dell'appartenenza
Il fosse una valenza indiziaria univoca nel momento della determinazione della deliberazione dell'omicidio eccellente
Quindi tenendo
Alta anche questa la portata dei principi in materia di garanzia certe siccome non è solo una celebrazione noi dobbiamo essere consapevoli che il processo di mafia o
Grazie a tutto questo però perché senza questo non saremmo qui a parlarne
E si apre nuove frontiere
Siamo in presenza oggi di vero e proprio network di mafia di reti di relazioni di affari
Qui in metodi proprio
Proprio di Falcone dei Borsellino degli altri grandi investigatori palermitani dell'epoca è chiaro che divengono ci più sofisticati e devo aggiungere
Ce lo dirà sicuramente chi viene da Milano
Grazie quanto sia oggi importante indagare sul tessuto dalla 'ndrangheta
Che di fronte alle sconfitte politico-militari di Cosa Nostra
è emersa come oggi della protagonista soprattutto nel centro nord d'Italia
Sul terreno non più un po'e neppure dell'infiltrazione avere propri interazione con le economie con la finanza di quelle località cioè del tutto un'aria mimetizzato a sommersa
E su questo terreno ecco la nuova frontiera e mi permetto di segnalarla perché lo vedo anche qui in Corte di Cassazione ma lo vedevo anche quando ero Presidente corsa per il Milan il vero un orizzonte oggi sta diventando con le misure di prevenzione
La misura di prevenzione patrimoniale
Grazie anche agli interventi l'Unione europea che diventa un orizzonte importantissimo
Nella strategia di contrasto della criminalità mafiosa ma anche in ordine a quello alla Corte di Cassazione sta dando un notevole contributo individuando presupposti
Condizioni sul tema della prova sul tema degli indizi sul tema della valutazione mantenendo ferma anche in questo caso le garanzie della difesa e dell'equo e delle quote processo
Vi ringrazio di essere qui presenti ascolterò con attenzione e soprattutto
Le testimonianze dei protagonisti non mi stancherò mai di dire anche quando vado a volta nelle scuole a parlare con gli studenti
Che
La memoria storica dovrebbe diventare una materia obbligatorio di studio per tutti gli italiani
Sorprende la parola al Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti
Grazie buongiorno a tutti grazie
Al professor Galasso per avermi invitato e grazie al Presidente Canzio per questa sua introduzione
Per il suo aver fatto memoria tra l'altro ringrazio particolarmente mi ha anticipato l'avrei fatto io nel ricordare la figura luminosa di Antonino Scopelliti
Vero martire della giustizia ucciso perché non fosse lui che così bene aveva
Si era Curia costato allo studio le carte
Del maxiprocesso fosse lui a condurre
La a rappresentare l'accusa nel
Nel giudizio di Cassazione
Certo grazie
A queste figure ai nostri martiri ma anche all'impegno che ne è conseguito
Grazie agli interventi normativi e organizzativi che come ricordava il Presidente Canzio sono seguiti diciamo poi alla grande esperienza del primo maxiprocesso di Palermo
Negli ultimi trent'anni è innegabile che siano stati fatti grandi passi avanti nel contrasto alle mafie sono stati
Piccoli scudi conseguiti grandi successi sia nella repressione penale e patrimoniale che nelle misure di prevenzione pure
Eppure
E questo dobbiamo chiederci
La previsione di Giovanni Falcone
Secondo cui le mafie
Al pari di tutti i fenomeni umani così come avevano avuto un inizio avrebbero avuto una fine
Sembra allontanarsi all'infinito di fronte all'attuale evoluzione evoluzione del fenomeno mafioso
Che ha sfruttato le opportunità offerte innanzitutto dalle debolezze del sistema economico-finanziario internazionale
Poi dalla vulnerabilità delle istituzioni pubbliche esposte alla infiltrazione delle organizzazioni criminali soprattutto attraverso i meccanismi corruttivo collusivi che rappresentano la vera evoluzione del fenomeno mafioso secondo me
Ancora non lo sviluppo tecnologico e dalla globalizzazione dei mercati anche dei mercati criminali come dei mercati legali infine
Dalle
Perduranti asimmetrie regolative e non armonicamente
Concluse
Da parte diciamo dei singoli Stati per quanto riguarda i vari ordinamenti
Penali
Le associazioni tipo mafioso si sono andate così evolvendo informazioni
K io in rapida te espansione ramificazione transregionale e trans nazionale
Spesso in alleanza con gruppi stranieri c'è un rapporto di Europol di due anni fa
Che individua
La presenza di oltre tre mila e cinquecento gruppi di criminalità organizzata sul territorio dell'Unione europea di questi gruppi secondo Europol
Le mafie italiane rappresenterà ancora l'espressione più allarmante più pervasiva e più pericoloso
E perché perché nel contempo
Le mafie italiane
Hanno mantenuto il pieno e sistematico controllo delle zone di competenza come spazio privilegiato per le attività di accumulazione illecita delle attività economiche delle attività dirette al condizionamento delle istituzioni
Questa
In realtà la corruzione
La criminalità economica la criminalità mafiosa sono tre facce di un'unica realtà
Anzi la criminalità mafiosa tra e costanti alimento dalle prime due corruzione e criminalità economica
Non possiamo trascurare da questo punto di vista quello che è emerso
Dalle indagini negli ultimi venti anni sulle infiltrazioni mafiose in Campania in Calabria in Sicilia ma anche
In altre regioni del territorio nazionale pensate all'Emilia al Lazio
Alla
Liguria alla Lombardia al Piemonte
Questa linea di tendenza della evoluzione delle mafie ci induce a ritenere indispensabile
Pur tenendo conto di quel grande lavoro che è stato fatto e dei grandi risultati che sono stati i conti corse conseguiti ritenere indispensabile la modulazione di diverse risposte ai sistemi mafiosi
Sia sul piano giudiziario investigativo che su quello normativo
Sul piano investigativo e giudiziario sarà necessaria sempre di più ma molti uffici di procura distrettuale
Già stanno facendo molto con risultati di straordinario interesse
Sarà necessario volgere lo sguardo non solo sulle dinamiche solo in apparenza più propriamente criminali
Ma anche verso i sistemi economici sottoposti al controllo delle pubbliche amministrazioni
E quali vengono in rilievo improprie e anomale posizioni oligopolistico che quando non decisamente monopolistiche
Sul piano normativo sarebbe importante riconoscimento Espresso
Al fianco e non in sostituzione di quello già previsto nel diritto di associazioni di tipo mafioso di un luogo
E ulteriore metodo di cui posso la Ballesi gli associati
Intendo quello corruttivo collusivo che rappresenta come dicevo prima all'ultima frontiera dell'evoluzione mafiosa
E che tuttavia
Evoluzione mafiosa che tuttavia mantiene la riserva di violenza come garanzia del rispetto dei particolari
Questa previsione che abbiamo come di azzardato provato a fare anche nell'ultima relazione annuale della DNA
Questa previsione da un punto di vista tecnico potrebbe trovare la propria sede appropriata nel settimo comma dell'articolo quattrocentosedici bis
Un intervento sul settimo comma per dare sostanza normativa al cosiddetto metodo corruttivo collusivo potrebbe allora prevedere che questo è il testo che proponiamo sommessamente
Se le attività economiche di cui associati intendono assumere o mantenere il controllo sono finanziate in tutto in parte con il prezzo del prodotto il profitto dei delitti ovvero sono acquisiti anche solo esclusivamente con il ricorso alla corruzione o alla collusione con pubblici ufficiali o esercente un pubblico servizio ovvero ancora con analoghe condotte tese al condizionamento delle loro nomine perché di questo spesso si tratta
Le pene stabilite nei commi precedenti sono aumentate da un terzo allarme
Seguendo questo percorso non solo si riconoscerebbe normativamente il particolare ed eccezionale disvalore del cosiddetto metodo corruttivo collusivo
Che e idoneo a definire compiutamente la capacità di assoggettamento delle associazioni mafiose
Che le rende
Per questo ancora più pervasiva ed insidiose poi naturalmente bisogna perfezionare l'apparato normativo anche per quanto vi sognerebbe
Passatemi questo condizionale perfezionare apparato normativo anche con le
Modifiche ha ingaggiato esame del Parlamento la molto da troppo tempo al Codice antimafia con la riforma del processo penale con il completamento dell'iter normativo di contrasto alla corruzione stessa
Che dovrebbe secondo noi prevedere
Nuove previsioni in particolare quella relativa agli agenti sotto copertura ad operazioni sotto copertura
E quella relativa alla possibilità
Di escludere la punibilità per chi denunzia la corruzione così rompendo quel patto di omertà che ebbero fondamento e dare la forza degli accordi corruttivi
Sicurezza
E giustizia
Che sono le condizioni essenziali per un corretto sviluppo socio economico in ogni Paese dovrebbero costruire costituire a mio avviso una priorità dell'azione di qualsiasi Governo
Partendo dalla effettività del principio di uguaglianza
Richiesto certamente la nostra Costituzione ma oggi richiesto anche dal Trattato di Lisbona sulla funzionamento dell'Unione europea che impegna l'Unione europea a eliminare le ineguagliabile
Levati intatti sfruttano le disuguaglianze sociali le crescenti disuguaglianze sociali
Tra cittadini forti e cittadini deboli facendo affari con quelli tra i primi i forti che si sentono al di sopra della legge reclutando come manovalanza i secondi
Che si illudono di poter raggiungere soltanto attraverso l'illegalità e la militanza mafiosa quel progresso economico e sociale che penso non sarebbe altrimenti impossibile da conseguire
Ma le mafie sfruttano pure differenziale normativo e organizzativo tra stati virtuosi estati tassisti
Così potremo definire indirizzando per esempio i flussi di capitali illeciti verso giurisdizioni a bassa fiscalità e con norme antiriciclaggio deboli o compiacenti ovvero
Paesi dove minore la pressione investigativo più semplicemente dove il pericolo di un radicamento mafioso viene scarsamente percepito o sottovalutato
Penso al Canada per esempio dove mi recherò tra qualche giorno dopo e se è stato preceduto dalla Presidente Bindi nella sua missione di qualche settimana fa nel Cardaci sono numerosissimi latitanti italiani
E da oltre cinquant'anni c'è un insediamento mafioso calabrese di gravissima portata eppure stentano ad andare avanti le rogatorie le estradizioni languono non si riesce a allacciare un come dire un dialogo fatti gol costruttivo dal punto di vista la cooperazione internazionale con quel Paese come purtroppo
Non solo con quel paese ma anche con altri
Paesi
Dell'Unione europea
Ex Unione europea
La partita si dovrebbe giocare anzitutto sul piano dell'armonizzazione degli ordinamenti per lo meno per lo meno a livello europeo
Per favorire la cooperazione giudiziaria dato che
Nel mondo globalizzato i capitali mafiosi vanno a collocarsi come dicevo dove le regole sono più tenue nei paradisi fiscali occulti spesso più vicini a noi di quanto non immaginiamo
Ma il cammino verso l'armonizzazione degli ordinamenti ancora molto molto accidentale
Perché presuppone la rinuncia di ciascun Paese a una parte della propria sovranità e anche della propria identità giuridica in favore di un ordinamento sovranazionale che ancora non esiste
Una prospettiva dicevo che nell'Europa di oggi appare molto complicata e sempre più lontana
La lotta all'evasione fiscale per esempio e quindi paradisi fiscali dovrebbe passare dell'eliminazione del segreto bancario che invece sussiste lo scambio automatico delle informazioni tra gli Stati
Come è stato proposto dalla Commissione europea Ramos codici ma
Non credo che abbia lungo fiato questa proposta
Dovrebbe passare attraverso la progressiva armonizzazione delle aliquote fiscale fiscali e delle basi imponibili tra i Paesi dell'Unione europea
In questo quadro permettetemi di dire
Per due minuti soltanto un po'di ruolo che la Direzione nazionale antimafia antiterrorismo è andata assumendo negli ultimi anni grazie soprattutto all'impulso del mio illustre predecessore qui presente che saluto il Presidente Piero Grasso
Nel circuito del coordinamento internazionale la posizione della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo appare cruciale
La Direzione nazionale infatti rappresenta non soltanto una crocevia essenziale per il coordinamento nazionale
Ma questo ufficio grazie alla sua doppia veste in chiave internazionale vale a dire sia di Punto di Contatto centrale della Rete Europea giudiziaria europea per i reati in materia di criminalità organizzata e terrorismo
Sia di corrispondente nazionale di Eurojust delle medesime attribuzioni consente un'osmosi continua tra i vari Judi organi giudiziari nazionali
E i tavoli di coordinamento europeo
Attraverso la Direzione nazionale antimafia antiterrorismo le direzioni distrettuali antimafia possono cioè entrare direttamente nel circuito europeo la cooperazione del coordinamento
Scambiando informazioni preventive ottenendo facilitazioni delle attività rogatoriale
Una esemplificazione di tale potenzialità è dato cogliere
Nel recente decreto legislativo quindici febbraio due mila e sedici numero trentaquattro con il quale è stata data attuazione alla decisione quadro in materia di squadre investigative comuni
Attraverso l'emanazione della normativa di dettaglio per la completa utilizzazione di questo prezioso strumento di indagine il cui impiego in effetti postula la sussistenza di un procedimento sovrannazionale
Se non sempre parallelo quantomeno il più delle volte connesso le squadre investigative comuni sono il futuro della cooperazione internazionale
Perché consentono di superare lo schema rogatoriale consente di superare la richiesta che uno Stato fa all'altro e che onerato la quale si onera lo Stato di adempimenti diciamo investigativi
Le squadre investigative comuni s'consentono di condurre
Indagini contro i gruppi criminali transazionali contestualmente simultaneo in modo coordinato e armonico tra i Paesi interessati due o più Paesi interessati allo stesso fenomeno criminale
Non a caso nel decreto legislativo che interi introduce nel nostro ordinamento la possibilità di costituire squadre investigative comuni si prevede
Il coinvolgimento nel procedimento di formazione delle squadre della Procura nazionale antimafia antiterrorismo proprio ai fini del coordinamento investigativo sia in fase antecedente la richiesta che in un momento successivo
Analogo intervento viene richiesto al procuratore nazionale in occasione di richieste di formazione di squadre investigative provenienti da uno Stato membro anche ai fini della individuazione del procuratore competente procuratore distrettuale competente per l'esecuzione
Bene
In questo modo il coordinamento tra le autorità giudiziarie di Stati membri le procure distrettuali italiane appare più fluido e immediato
E la medesima qualità della Direzione nazionale di corrispondenti nazionale di Eurojust semplifica il coordinamento anche in sede di costituzione delle squadre investigative
Che come è noto costituisce lo strumento direzione proprio per le indagini in materia di criminalità organizzata e terrorismo
La prospettiva e mi avvio a concludere Presidente
La prospettiva del procuratore europeo
Potrebbe essere in questo quadro potrebbe essere davvero il volano della cooperazione dell'armonizzazione degli ordinamenti con prospettive di ricaduta sul tutte le dinamiche dello spazio europeo di libertà sicurezza e giustizia tuttavia
La proposta di Regolamento avanzata nel luglio due mila e tredici dalla Commissione europea che sembrava sembrava
Configurare un modello di pubblico ministero fortemente integrato con le autorità giudiziarie nazionali
Secondo un'idea che poteva in qualche modo ricondurre
Al modello della Direzione nazionale antimafia italiana
Bene questa modello sembra declinare tristemente verso la costruzione di un simulacro burocratico depotenziato quanti quasi fino allo svuotamento delle iniziali attribuzione
Vorrei concludere osservando che ormai nessuno Stato nazione può risolvere da solo i suoi problemi
Divenuti inscindibili da contesti più ampi ne può dare da solo un valido contributo alle sfide globali del nostro tempo mafia e terrorismo sono grandi sfide globali il nostro tempo dobbiamo affrontarle insieme agli altri Paesi europei
Vogliamo farlo siamo
Per fortuna noi italiani
Un passo avanti a molti altri Paesi sia per la disponibilità al coordinamento sia per la disponibilità alla collaborazione su un piano più
Auguriamoci
Di poter conseguire l'obiettivo se non nell'immediato quanto meno hanno lungo l'istanza vi ringrazio e auguro buon lavoro
La parola al
Onorevole Rosy Bindi presidente la Commissione parlamentare antimafia
Grazie Presidente Canzio
Onorevole Presidente Grasso
Ringrazio l'Associazione nazionale Antonino Caponnetto l'Associazione nazionale magistrati del Consiglio nazionale forense per aver promosso in occasione dei trent'anni dall'inizio del maxi processo di mafia
Questa riflessione che si annuncia per i relatori di oggi di domani
Un'approfondita riflessione sull'esperienza maturata fino ad oggi sul versante giudiziario nella lotta alle mafie
Notoriamente come tutti sanno io non sono una testimone di quegli anni di quel processo sia per le mie responsabilità
Per le mie
Attenzione ad altri aspetti della vita pubblica quei momenti ma
Ho approfittato
Per me stessa di ripercorrere
Questa vicenda applicata che
Si snoda intorno al maxiprocesso
Per coglierne per l'oggi
Indicazioni e anche soprattutto per il futuro
Perché credo che questo sia il senso del ricordo
E del
Riflessione su quell'esperienza
Ciò che
Appare evidente è che prima di quel dieci febbraio del mille novecentottantasei
Si era cercato di processare cosa nostra e il maxiprocesso quindi non può definirsi il primo processo di mafia
Mai nessuna delle esperienze precedenti si era finito prescrivere della mafia
Indicandone cioè il nome la struttura le regole i comportamenti
I componenti
La fattispecie penale del quattrocentosedici bis era stata introdotta solo nel mille novecentottantadue com'è noto con la legge Rognoni-la Torre
Mentre l'unica norma all'epoca applicabile era quella dell'associazione per delinquere semplice che comportava volta per volta processo per processo la necessità di dimostrare l'esistenza della singola organizzazione
è impressionante come anche i cosiddetti reati Fini reati spesso alla portata che la portata dell'omicidio finivano in nulla di fatto una soluzione piene e nell'abusata forma dell'insufficienza di prove
Inoltre la formazione della prova non era cosa facile
I vari testimoni li trattavano per le Pen accesso bitte per la paura delle minacce che potevano subire
I collaboratori di giustizia non c'erano
La magistratura disponeva di strumenti rudimentali a fronte di una mafia all'avanguardia che già operava in ambito internazionale
Le forze dell'ordine venivano inviate in Sicilia quasi come una punizione con il risultato e di avere investigatori talvolta demotivati e impreparati
E c'era una mafia che appariva invincibile
La storia delle mafie meridionali non è la storia di semplice organizzazioni criminali come è noto bensì la storia dei suoi rapporti
Da epoca pre unitaria con la società con la politica con tutti i poteri come sempre
Ed era proprio in tale contesto che l'istituto era legittima suspicione quello che trasferiva i processi da nello Rosselli naturale li faceva concludere con insufficienza di prove veniva regolarmente utilizzato come la panacea contro i mali giudiziaria
Nonostante già dal mille novecentotrentanove un ministro fascista Dino Grandi avesse invitato ad usare
Il ricorso al legittimo alla legittima suspicione con una certa attenzione soprattutto quando si doveva processare la mafia
Era uno dei tanti segni segno umilianti della fragilità dell'istituzione di uno Stato incapaci a far svolgere i processi nelle sedi naturali a garantire protezione giudici specie i giudici popolari e a rendere effettiva la giurisdizione
Anzi le sentenze anche quando si concludevano con la sparuta condanna di qualcuno ma non del sistema a cui quel qualcuno apparteneva finivano per essere l'indiretta celebrazione della mafia della sua invincibilità
Persino durante il primo grado del maxiprocesso tutto sommato la mafia non si preoccupa particolarmente dell'esito
Contando sulla sua capacità di intimidire
E soprattutto di manipolare in qualche modo il seguito del procedimento
Anche noi ieri come Commissione abbiamo ricordato i venticinque anni della
Scomparsa di
Antonino Scopelliti
E
Accanto a lui va ricordato il giudice Saetta
E soprattutto non ci dimentichiamo che
Ebbene Stella ricordato molto bene prima il Presidente Canzio
Si era convinti sicuri che questa sarebbe stata la sede nella quale tutto si sarebbe risolto
La vicenda Carnevale e a seguire
Quello
Fa quell'omicidio Lima che darà inizio anno un'altra stagione
Di stragi nella vita del nostro Paese
Ma la sconfitta della giustizia era più spesso determinata dall'inadeguatezza
Che non dal di moralità dei costumi ciò che mancava era alla Precompressi alle del fenomeno
Non si era capaci di leggere prima ancora del dato giudiziario la realtà entro cui che il dato giudiziario maturato
Non si era culturalmente pronti ad affrontare il problema della criminalità mafiosa in termini di malattia sistemica
E di metastasi quale era vedendo invece nella mafia un'idea un atteggiamento psicologico e non anche un'organizzazione gerarchica centralizzata strutturata insediata nel tessuto sociale
Altre volte ancora non c'era la con Livenza
Altre volte c'era la connivenza altre la rassegnazione altre la coscienza che era meglio lasciar prego
Ma soprattutto non c'era appunto la
Pre comprensione del fenomeno voglio sottolineare questo aspetto perché
L'interrogativo finale sarà se oggi noi abbiamo la precompresso né del fenomeno mafioso oggi
Si dice quindi ha ragione che il maxi processo fu una svolta del sistema giudiziario italiano nei processi di mafia
Per la prima volta lo Stato metteva la sbarra la mafia che lo faceva a Palermo
Riuscendo persino a condannarla quale soggetto CAGRE Gava altri soggetti
Ci riuscì insomma dimostrare una volta per tutte che la mafia esisteva
Senza che ad ogni nuovo processo occorresse ricominciare daccapo
All'inizio bastava produrre la sentenza definitiva del maxiprocesso poi pian piano non fu neanche noi necessario fare questo nelle sedi giudiziarie
E si riuscì infine a far valere il cosiddetto teorema Buscetta nessuno coi secondo cui nessun delitto di rilievo poteva essere eseguito senza la deliberazione l'assenza della Commissione di Cosa nostra
Facendo la sua discendere seppure non automaticamente la responsabilità penale dei componenti della cupola anche per taluni reati fini dell'associazione
Il significato è iniziato il maxiprocesso e dunque di innegabile importanza
Non sarebbe riduttivo considerando una storia del Paese la mera prova definitiva dell'esistenza di Cosa Nostra e delle sue regole
Per capire cos'è il maxiprocesso abbia veramente rappresentate per capire soprattutto i successivi trent'anni di processi alla mafia celebrati in tutto il Paese
Bisogna chiedersi perché quel processo peraltro il più imponente per dimensione capi di imputazione fu invece possibile a differenza di altri
Tentativi precedenti
Perché vi vi era certamente nell'ordinamento il quattrocentosedici bis
In questo senso
Va riconosciuto al legislatore di aver offerto alla magistratura lo strumento fondamentale
Ma credo che abbia ragione anche il Presidente Canzio ricordarci che
Opera soprattutto
Dell'organizzazione che è stata capace di darsi la magistratura prima che il legislatore
Fornisse gli strumenti in questo senso l'intuizione di Rocco Chinnici realizzata poi da Antonino Caponnetto secondo cui se Cosa Nostra e unitaria unitarie devono essere le indagini
Con la creazione del pool antimafia le carte isolate poggiate sulle scrivanie di Falcone e Borsellino Di Lello Guarnotta iniziano a dialogare tra loro a disegnare un sistema
Esattamente quello che oggi dovrebbero fare
A livello nazionale come stanno facendo attraverso il coordinamento della Procura nazionale tutte le procure ma come giustamente ci ha richiamato a fare il Procuratore Roberti
Dovrebbero fare le magistrature e le forze investigative di tutta Europa e forse di tutto il mondo
Perché quella pre comprensione
Assente oggi negli altri Paesi europei e
Sarà importante al ritorno del procuratore
Roberti un nuovo incontro in Commissione per riflettere insieme su
Anche la nostra missione in Canada
Dove il problema percepito è avvertito non è la capacità di la mafia soprattutto della 'ndrangheta di condizionare i processi economici e finanziari di quel Paese
Ma sono le bande dei motociclisti che sparano per strada come braccio armato delle mafie di oggi certo sono un problema ma il problema principale che viene ignorato che ci sono
Cioè
è la prova che il denaro oggi come giustamente sottolineato nella relazione della Procura nazionale di quest'anno il denaro di cui dispone oggi soprattutto la 'ndrangheta grazie alla droga e capace di corrompere gli Stati
Senza che neanche ci sia la piena consapevolezza di quello che sta avvenendo
Che veniamo guardati come
Paese che ha dovuto fare quello che ha fatto perché noi abbiamo avuto una mafia che loro non hanno
Ecco io credo che questo sia il momento di scettici di di
Di condividere davvero
La straordinaria esperienza che è stata quel maxi processo e ciò che da quel maxi processo è seguito
Ecco credo anche che si debba fare un'altra sottolineatura
Quel maxi processo fu un processo fatto appunto essenzialmente dai magistrati autonomi
E prevalenti
Anche rispetto alle forze dell'ordine
Che seppero sistematizzare insieme di dichiarazioni dei pochi riscontri che mezzi del dell'epoca potevano consentire per offrire la ricostruzione di un mondo fino allora immaginato percepito ma mai rappresentato nella sua interezza
E sono il segno di una magistratura
Che è libera e autonoma anche dalla politica
Che si assume
Improprio delle responsabilità anche nella solitudine sfidando la mancanza di strumenti
Un Paese libero quando la sua magistratura libera e autonoma
E anche questo è un dato che
Non si acquisisce una volta per sempre in nessuna democrazia del mondo
E soprattutto
Lo vediamo in alcuni Paesi come il Messico per esempio
Mancanza della libertà dell'autonomia della indipendenza della magistratura
Sono la prima forza dei narcotrafficanti delle mafie di quel Paese
E siamo naturalmente impressionati da quello che è avvenuto in Turchia dove il primo
Obiettivo sono stati appunto i magistrati
E le forze dell'ordine
è stata questa capacità di rompere anche la la la solitudine
Di
è anche vero
Però bisogna ricordarlo che in quel momento cambia il clima da parte di tutti
Perché a Palermo morto Carlo Alberto Dalla Chiesa Michele Reina Boris Giuliano ci sarete da nuova Piersanti Mattarella Gaetano Costa è più un atto
Incominciano ad arrivare a Palermo le migliori forze di polizia
Si costruisce Laura dell'Ucciardone in poco tempo
E la legge Mancino Violante del mille novecentosedici ottantasette scongiurare il rischio prevedendo il congelamento dei tempi morti del Dipartimento
E c'è anche un altro aspetto che va io credo ricordato e sottolineato e del rapporto tra magistratura e politica in quel momento
Gliela sinergia che si stabilisce
Se in questa aula fu celebrata
Vi fu l'ultimo gradi di giudizio su quel maschi maxiprocesso è anche legato al fatto che
Il ministro Martelli accogliendo la richiesta della Commissione parlamentare antimafia Violante dispose un nuovo monitoraggio delle sentenze della prima sezione penale presieduta da Corrado Carnevale
Sino a giungere al criterio di rotazione che consegno al maxiprocesso adatto Presidente
Colleghi sito che conosciamo conferma delle condanne di primo grado ribaltamento della soluzione di secondo grado
Io credo che questo non possa
Non essere appunto ricordato come
Quella rottura diciamo della solitudine
Sinergia tra magistratura e politica aveva trasformato l'invincibile l'invisibile la mafia in un'entità visibile che si poteva raggiungere e colpi
Da quel momento
Nessuno poteva più negare che esistesse la mafia
Il Paese aveva avuto la sua stabiliti Zazie une finalmente e questa cosa la capirono soprattutto i mafiosi
Perché dopo la la sentenza di Cassazione c'è l'omicidio di lei ma ed inizia l'altra stagione distrarci
Perché si è capito che il punto di non ritorno
E quindi c'è una nuova reazione
Alla quale poi
Lo Stato reagisce di nuovo
Reagisce di nuovo perché perché c'è la creazione della DNA ha delle DDA ha della via
Perché torniamo a darci ci diamo un'organizzazione
L'una
Che che consente davvero in questo momento e dire che il nostro Paese
è
Da questo punto di vista l'avanguardia nel mondo e che deve
Deve far valere
Io credo
Il fatto di essere il Paese della lotta alla mafia
E il Paese
Che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo che non è più disposto a pagarlo perché altri non fanno come abbiamo fatto noi effettivamente la lotta alle mafie
Ecco io credo che i risultati
In questi trent'anni di processi alla mafia e anche
Di una
Prego comprensione culturale che è stata condivisa nel paese
Possa farci affermare che
C'era stata la disfatta della mafia che spara affermare che la mafia non spara più e più forte di prima è ingiusto e fuorviante
A Palermo ogni anno si contavano centinaia di morti che ora questo non succede più
Questa non è una cosa secondaria l'impunità della mafia era un elemento fondante della sua forza di una sua capacità seduttiva
Questo oggi non non accade più
La mafia non è stata sconfitta ma la quella mafia non c'è più
E io credo che questo di questo dobbiamo
Essere consapevoli
E non possiamo
Ritornare indietro su questo aspetto
Perché se quella mafia non c'è più
Dobbiamo avere la capacità di
Capire
La mafia e di oggi per combattere la mafia
E avere
Io credo
Appunto una nuova pre comprensione io credo che l'analisi che ci ha fornito
Il primo procuratore nazionale antimafia sia un'analisi da condividere pienamente
Il
Lo stesso Presidente Canzio ha voluto sottolineare il fatto che oggi e la 'ndrangheta
La mafia più pericolosa che sulla quale dobbiamo concentrarci
Non ci dimentichiamo mai che proprio ricordo mi Scopelliti
Le mafie sono tante ma la mafia è una sola
Certi punti di vista
Che questa è la la la sfida che che ci attende oggi
E che proprio per questo motivo io credo che siano anche preoccupanti alcuni
Tentativi di non considerare la storia di questi trent'anni come un punto di non ritorno
Perché da quella vicenda dobbiamo imparare a leggere il fenomeno mafioso in tutta la sua capacità di essere uguale a se stesso e di cambiare
E di
Non negare
Che si tratta di mafia perché non è quella mafia
Perché il metodo mafioso si manifesta in maniera diversa da quella che è stata colpita e definitivamente sconfitta a partire dal maxi processo
Perché c'è
In qualche sentenza in qualche atteggiamento anche da parte della magistratura
Una sottovalutazione dei fenomeni mafiosi di oggi
Dico con molta
Come Commissione siamo rimasti impressionati dalla sentenza che nega la mafia ad Ostia
Assolutamente
Come siamo impressionati da una certa cultura
Che passa in certe editoria per la quale quella di Roma non sarebbe male
Ecco questo sentiti il metodo del del maxi processo e il e l'intelligenza di
Falcone e Borsellino
Ci devono
Accompagnare nella nostra capacità stare nel nostro tempo e di avere oggi apre comprensione del fenomeno mafioso il via al serpenti Giare il Paese sulla mafia di oggi
Io credo che questo ricordo di trent'anni abbia
Penso questa funzione fondamentale
Ecco probabilmente saluto introduttivi hanno preso un po'di tempo
Non previsto perché
Però è innegabile che non poteva essere una cartolina da parte nostra
Essendo tutti più o meno stati tuttora siamo protagonisti della storia di questo Paese e ognuno ha una sua testimonianza da poter portare nei diversi ruoli che riveste
Vorrei solo ricordare prima di aprire la sessione quindi dare la parola al Presidente della Sezione che sale prove sono Alfredo Galasso ricordare presidente la Repubblica ha dato l'Alto Patronato a questa manifestazione
Così ci conoscendo la qualità dell'iniziativa dire anche il coraggio dell'iniziativa
A cui hanno partecipato insieme il Consiglio nazionale forense è l'Associazione nazionale magistrati e
Prima di tutto voglio ricordarlo l'associazione che lega il nome graditissimo giudice
Al quale dobbiamo essere tutti grati come dici ci diceva giacciono anni Falcone dobbiamo essere grati a Caponnetto ecco
Quindi
Do la parola alla
Professor Galasso che presiederà la sessione noi lasciamo il tavolo e ascolteremo le testimonianze dei protagonisti del processo tariffa
Buongiorno io
Tengo innanzitutto
Ringraziare il
Primo Presidente alla Corte di Cassazione
Che ha acconsentito che il convegno
Si svolgesse in questa
Prestigiosa OLAF Associazione nazionale magistrati qui rappresentata dal suo vicepresidente e Luca Poniz che
Dato una mano consistente nel
D'organizzare questo convegno e il Consiglio nazionale forense che domani ci sarà qui rappresentato dal presidente Andrea mascherine
A tutti debbo un ringraziamento perché l'idea che maturo all'inizio
Di quest'anno da parte mia condivisa poi dai protagonisti che seggono qui accanto a me
Di ricordare i trent'anni di
Trascorsi dal maxiprocesso non in termini di commemorazione
Commemorazioni che pure si sono svolte che
Sono sicuramente meritoria ma in termini di studio di riflessione
Perché il processo certo non solo
Un processo ma innanzitutto il processo
Che è il
Titolo di questo nostro convegno processo con le sue regole
I problemi vecchi e nuovi
Le novità legislative giurisprudenziali le proposte di innovazione che
Stamani abbiamo già ascoltato diffusamente dagli interventi del primo Presidente del procuratore nazionale antimafia della
Presidente dipinti
Un processo di mafia difficile per tutti i suoi protagonisti
è difficile per i giudici come per gli avvocati ma è difficile anche per coloro che lavorano nella polizia giudiziaria difficile lo ricordo all'epoca del maxi processo anche per i cancellieri
E difficile per i poliziotti finanzieri carabinieri addetti alle scorte che fanno un lavoro difficilissimo complicata
Delicato
Dunque
Cos'era
Trent'anni fa e soprattutto che cosa è oggi il processo di mafia questo lo scopo l'obiettivo nel nostro problema
Tuttavia
Con che c'è stato richiesto stamane
E dovuta anche un resoconto minimamente autobiografico
Noi siamo stati protagonisti non vorrei dire reduci perché abbiamo continuato a svolgevano sa azione di contrasto alla criminalità organizzata lungo percorsi diversi noi siamo smaltiti i protagonisti
Di quelle nel maxi processo il mio ruolo
Era quello di coordinare un collegio di avvocati di parte civile
Avevo ricevuto un incarico di cui ero e sono orgoglioso la rappresentanza della difesa della famiglia Dalla Chiesa
Fra ai reati contestati infatti c'era anche la strage di via Carini dove era morto il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa la moglie e l'agente di scorta
Ma c'erano anche da rappresentare gli familiari di Boris Giuliano familiari e delle professor Paolo giaccone
L'uno commissario della Polizia di Stato l'altro medico-legale che aveva rifiutato una perizia di comodo I capi mafia di Brancaccio
Nomi che voglio ricordare
Che non sempre
Sono
Opportunamente ricordati appunto nelle cosiddette commemorazione
E comunque questo Collegio di parte civile era una novità nel processo di
Un'assoluta novità di nei processi di mafia peraltro è stato ricordato già qui poc'anzi
Pochissimi Masia
In senso proprio non ce ne erano stati
E non c'erano ce lo ha ricordato il Primo Presidente neanche sentenza
Le altre parti civili pubblica per la prima volta anch'essa è presente
Il comune di Palermo poi la Regione i ministeri
Ministeri voglio ricordare il ministro Mino Martinazzoli che a quell'epoca si impegnò notevolmente intanto per una celere costruzione della o la bunker e che io continuo a volere chiamale all'Aula Verde
Nova bunker tra costruita in poco tempo e senza subappalti mafiosa
Sulla mia scrivania c'era l'ordinanza dell'ufficio istruzione del tribunale di Palermo centinaia di pagine
Cura avevano lavorato Leonardo Guarnotta
Giuseppe Di Lello e naturalmente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che avrebbero pagato con la vita
Questo loro impegno e un'ordinanza firmata pagina per pagina
Dal Giudice Antonino Caponnetto capo dell'ufficio istruzione giunto dalla Toscana
E che aveva
Proseguito organizzato il lavoro del pool antimafia che era stato costituito anni prima la Rocco Chinnici
Prima
Di essere ucciso e da Cosa Nostra e di essere ucciso per avere indagato con successo tra i rapporti tra la mafia
E i potenti esattori Salvo uomini allora in vista
Della economia e della imprenditoria siciliana
Dio sono onorato di
Essere il presidente onorario di questa
Associazione intitolata ad Antonino Caponnetto la cui costituzione
Si deve al buio di Cesare qui presente che ringrazio per tutto ciò che ha fatto in questi anni
E le dichiarazioni del primo dal pentito di mafia Tommaso Buscetta il raccolga tutto da dentro
Della mafia che allora da allora e e per le sue dichiarazioni raccolte da gioco da Giovanni Falcone
Dette il nome Cosa nostra
Gli uomini di onore la cupola
Quattrocento sessantaquattro imputati
Di crimini altrove
Presenti tutti nella hall avverte
Ma
Tra le imputazioni
Non c'era nella corruzione nell'estorsione
Perché
Bisogna dirlo l'omertà incombeva
Non solo all'interno della mafia ma anche nell'imprenditoria e purtroppo nelle istituzioni
La contiguità citata più volte giornalisticamente nella
Ordinanza di rinvio a giudizio per la contiguità
Sarebbe emersa dopo che si trattava di ben altro che la contiguità
Si trattava di un sistema di potere
Politico economico criminale
Tuttora presente
E attivo
E la novità dell'articolo quattrocentosedici bis sia per la prima volta
Si trovava ad essere
Applicato in maniera consistente in un'aula di giustizia
Una novità
Introdotta
Dal Parlamento su iniziativa del deputato Pio la Torre anche lui di Tim della mafia
Una novità che stata
Messa in luce per la prima volta in maniera molto chiara proprio nella sentenza del trentuno gennaio del
Mille novecentonovantadue che ha ricordato il primo presidente perché
Fino a quel momento l'associazione a delinquere
Cosiddetta comune l'articolo quattrocentosedici richiedeva per una condanna che in realtà sarà sempre
Era stata poi mancata nei processi pochi processi che c'erano stati prima comunque la prova della realizzazione di un
Reato fine
Se fosse il traffico di stupefacenti
O le rapine poc'altro con la introduzione dell'articolo quattrocentosedici bis dell'appartenenza in sé
Che assume
Un disvalore penalmente rilevante
E che
Risulta
Come e detto in maniera molto chiara in questa sentenza della Corte di Cassazione anche indipendente dagli scopi specifici o della rete realizzazione di questi scopi specifici
Che
Poi porta con sé anche quello prestato già ricordato
Cioè la responsabilità che la stessa Corte di Cassazione attribuiti
A i capi presenti nella cosiddetta cupola rinviando nuovamente a giudizio quegli imputati che erano stati assolti ingrato dia prego
Questa dal punto di vista legislativo e giurisprudenziale è stata una novità assoluta i cui risultati i cui esiti
Continuiamo ad apprezzare giorno dopo giorno
Ho detto al processo
Ma certamente non solo il processo
Trent'anni fa si è presentata
La società civile
Sia pure all'esterno della hall avverte perché
La società e le associazioni dell'epoca una in particolare ricordo il coordinamento antimafia
Non ebbero ingresso la loro costituzione fu respinta qui il lavoro egregio svolto dalla
Corte di Cassazione apportata alla legittimazione delle associazioni
Antimafia che adesso ci sono moltiplicate
Direi perfino eccessivamente moltiplicata nel corso di questi anni e che hanno dato un contributo consistente
Alla
Simone di contrasto della criminalità organizzata dentro per fuori le aule giudiziarie nomine avremo qui anche
Per i rappresentanti delle categorie economiche e di questa parte della società civile che ho ricordato con
L'Assolombarda con
Addio pizzo che
Ha dato uno stimolo innanzitutto sociale e culturale e un sostegno coloro che
Hanno denunciato le estorsioni
Da parte dei capimafia o dei semplici affiliati nelle
Nei vari rioni di Palermo e non soltanto
è
Qui c'è stata indubbiamente una crescita della coscienza collettiva lo stesso Parlamento sia pure in modo sussultorio è intervenuto
è stato introdotto l'articolo quattrocentosedici ter le è stato introdotto l'aggravante dell'articolo sette
Che hanno consentito di completare un quadro legislativo di riferimento che a parte qualche innovazione a me sembra comunque idoneo a sorreggere
Un'indagine è un processo
Di mafia
Un percorso naturalmente come qui è stato ricordato ancora un percorso non che non può dirsi compiuto
E l'articolazione delle tematiche che abbiamo proposto in questo convegno né in qualche modo la la dimostrazione
Io credo di essere d'accordo con la Presidente Bindi quando senza
Imboccare nessun trionfalismo dobbiamo neanche lì
Dare
Ogni tipo di svalutazione dei risultati che si sono conseguiti a dell'azione di contrasto per complessivamente
Si è svolto certo
La mafia è mutata profondamente mutato va ricordato il Procuratore nazionale antimafia
Con non è mutata certamente la sua pericolosità che
Permanente
Da quella contiguità si è passata ormai
Purtroppo ad una pena penetrazione all'interno delle istituzioni
Specialmente delle istituzioni locale alla minaccia si è sostituita
In gran parte la capacità di corrompere
Ma di questo si parlerà
Nel corso di questo nostro convegno
Si è passati sul piano territoriale da una zona
Abbastanza limitata del territorio nazionale ad una
Invasione dovunque dal centro al nord
Costa a accanto a Cosa nostra spesso in complicità con cosa nostra noi
Abbiamo ritrovato una 'ndrangheta che comunque è divenuta onnipresente
E poi la camorra anzi le camorre la sacra corona unita alla la Banda della Magliana c'è stata in
In altri termini una
Espansione di tipo territoriale costa
L'associazione di tipo mafioso la rintracciamo
In ambienti e territori che non sono soltanto e non più soltanto identificabili nelle terre di origine però attenzione specialmente
Per quanto riguarda la 'ndrangheta le proprie radici territoriale rimangono forti consistenti è influenti
Nella attività criminale
Sono
Ormai
Un cancro devastante del dell'intero Paese sul piano
Economico sociale istituzionale
Come e in che termini
Processuali e istituzionali possa e debba essere contrastata
Questo fenomeno e lo lo scopo fondamentale di questo nostro convegno i cui atti saranno pubblicati per essere messi a disposizione di tutti coloro che lavorano in questo settore
Ora
Tocca a me dare la parola a due
Importanti
Protagonisti ripeto non reduci per ciò che hanno fatto dopo sicuramente del maxiprocesso
Voglio solo conclude dicendo che come per Antonino Caponnetto
Che conobbi
In occasione del maxiprocesso come conobbe in occasione del maxiprocesso
Tette Ayala
E Piero Grasso dopo e perfetto
Di ciò che si fece insieme nel maxiprocesso
Sono diventati amici
Non i CTA che si è nutrita in questi anni aggiungo
Di valori e di condotte conseguenti ed è questa la ragione per cui mi mi rende particolarmente lieto soddisfatto ma direi di più sarà assicurato dare a loro la parola
Cedo la parola al Presidente Grasso
Allora intanto io Presidente Canzio devo colleghi amici
Partecipo con sincera emozione a questo convegno
Sul processo di mafia e vive appunto di trent'anni fa
E sono molto grato all'avvocato Galasso dell'Associazione Caponnetto oltre che l'Associazione nazionale magistrati è al Consiglio nazionale forense per averlo promosso organizzato
Ah sono anche grato per perché
Mi hanno costretto dovendo intervenire come testimone a rimettere a fuoco con me devono fare i testimoni i miei ricordi
Per un periodo che ha cambiato la mia vita professionale e personale
Dico subito che
Lo Stato come dicevamo aveva notato anche la Presidente Benigni Bindi lo Stato ha sempre in corso
La mafia non è mai stata una
Azione
Spontanea organizzata ci son voluti circa sette anni di omicidi eccellenti che già sono stati
Citati dal Alia Ayala
Per potere determinare questa reazione che appunto e organizzativa e anche una una reazione legislativa
Con tutte le componenti economiche e sociale
Quindi così come me dopo le stragi del del novantadue novantatré c'è stata la seconda ondata di reazione quindi
Si è sempre
Andati ad inseguire ma per entrare nel clima
Immediatamente precedente il maxiprocesso l'inizio del processo io vorrei completare il ricordo di diretta Ayala dicendo che
Proprio nel all'ottantacinque erano stati uccisi oltre Salvatore vitale che lui ha citato anche altri pentiti io continua usate il nome pentiti perché mi hanno spiegato che è un problema
Di brevità ma perché nei giornali collaboratore di giustizia dice ai giornalisti prende troppo spazio quindi usiamo pentiti quindi io lo uso però con significato che tutti conoscono
E allora
Erano stati uccisi Salvatore Anselmo e Mario coniglio oltre allenato vitale ma soprattutto fra luglio e agosto dell'ottantacinque
Erano stati assassinati Bette montane Ninni Cassarà cioè i
I vertici operativi della squadra mobile di Palermo era questo il clima in cui si stava per iniziare il processo dopo
Le dichiarazioni di Buscetta dopo gli arresti e che erano stati già la notte di San Giovanni sa San Michele a Monte San Michele ci furono negli arresti di
E centinaia di mafiosi
Ebbene
Quindi diciamo il clima è a Palermo era quello di vedere le autoblindo della polizia agli angoli delle strade
Falcone e Borsellino come tutti sanno dovettero finire la redazione della se ordinanza sentenze istruttoria all'Asinara proprio per motivi di sicurezza insieme alle loro famiglie
E
Nei
Io che
Ero dopo dodici anni di Sostituto Procuratore a Palermo prima Pretore ero
Entrato nella nell'idea di voler fare il giudice avevo da un hanno fatto domanda
Per andare al Tribunale di Palermo
E quindi ero da poco in questa esperienza quando una mattina mi convoca il Presidente del tribunale romano incomincia a farmi vennero dinanzi a un socio ed è una
Magistrato ben potuto dagli avvocati un lavoratore eccetera eccetera
Molto stimato detto altre dove la fregatura
Ed i fatti perché un capo di uffici e verifichiamo per lo dati non è di tutti i giorni
è di la fregatura ricevente avrei pensato a lei per fare il giudice a latere al maxiprocesso
Adesso il ventiquattrore perché devo consultare la mia famiglia e di fatti andare a casa
Disse a mia moglie guarda che
Nella nostra vita cambierà
Saremo attorniati da uomini con i giubbotti antiproiettile armati
Riceveremmo minacce la nostra vita sarà ha completamente diversa
è però dobbiamo decidere insieme mia moglie mi disse il fine quello che devi fare e andiamo avanti affronteremo tutto e abbiamo in essere fatto così quindi
Non avremmo certamente esitazioni anche perché
Visto in quanto io aspirava a fare il magistrato una volta che avete in occasione del genere non avrei potuto rifiutare senza dare le dimissioni dalla magistratura
E quindi con Falcone agli inizi il mio rapporto era formale tant'è che io spesso
Ricordato un'indagine che avevamo in comune io come sostituto procuratore anch'io giovane ero nella
Nella
Categoria dei giovani
Lei plasma Oriani come civili definiva Chinnici o i frutti di Martorana cominci si definivano altri perché il procuratore aggiunto si chiama arto Rana che era quello che il PCI e quindi eravamo definiti così
Ma dico nel detto detto questo
Falcone aveva fatto un'istruzione per un ciclomotore trovato incendiato il rubato
Io del pubblico ministero che seguiva bene intanto fece fare una perizia al a giaccone che poi fu ucciso per scoprire il numero del telaio dopodiché riuscì a identificare il proprietario
Poi riusciti attraverso delle testimonianze d'identificare pure gli autori è mi mandava sempre questo fascicolo che io
Sarò si dovesse risolvere immediatamente come archiviazione contro ignoti e io che devo fare richieste da pubblico ministero per tutte le fasi
Quindi indagini che l'UE andava portando avanti anche dissi questo è un fuoriclasse perché
Se si occupa così di un ciclomotore rubate incendiato figuriamoci il resto edili incominciare a capire chi era Giovanni Falcone
Quando ricevetti quest'incarico dal Presidente del Tribunale mi recai Daloui naturalmente ero trovare nella sua stanza
E lui mi guardò mi squadro dice vieni con me
è
Mi uscendo alla sostanza in corridoio c'era una stanza blindata a Prima Porta
E mi fece con aria a trattare ti presento il maxiprocesso apre questa porta e c'era
Una stanza un quattro pareti fino al tetto pieni pieni di scaffale con faldoni centoventi faldoni e quattrocento mila carte processuali
Naturalmente lo riguardava anche cosa qual è la mia reazione io spero diciamo
Turbato
Per fu usare un termine eufemistico
Terrorizzato
E però lui mi guardava per allora sempre con quel l'aria un po'di ironica e di scherzo io capire momento cruciale mi stava studiando e gli chiesi se intima dove il primo volume
Al che lui si era sereno e capì che io interessato assolutamente disponibile al lavoro a quel lavoro che impressiona tanto
Fetta Ayala ma che in effetti per quasi tutti i magistrati è una cosa normale dico quasi
E quindi
Mi mise al lavoro incominciando a studiare queste queste carte processuali questo
Questo questa mole enorme di carte e mi misi in una stanzetta accanto perché qui in non si potevano spostare dagli i processi quindi eravamo noi che Savoldi
A stare in ufficio a studiare le carte a prendere appunti
A quel punto
Passò Paolo Borsellino
Evidente che punto prendevo faldoni e mezza le carte più confuso che persuasa come si dice
è né bienni dette le sue rubriche
Una copia delle sue rubriche che era un lavoro certosino con una grafia minuto in cui aveva fatto
Tutti i collegamenti fra le dichiarazioni dei pentiti in quale pagina degli interrogatori parlavano di un certo omicidio con tutti i c'erano centoventi omicidi da dove le giudica
Dare e quindi furono utilissime per potermi aiutare in questo lavoro io mi senti coccolato quasi come un fratello maggiore che mi aiutava
Per completare boy
Il ricordo di Antonino Caponnetto prima di
Andare
In
In nelle dibattimento qualcosa che
Non potrò mai dimenticare perché mi fece un buffetto sulla guancia quasi una carezza mi disse
Vai avanti dai fatti forza ragazzo vai avanti
A schiena dritta e test altre segui sempre
La voce della tua coscienza è questo mie tutto permette serenità e devo dire che ancora oggi quando momenti di difficoltà penso
Ad Antonino Caponnetto il Presidente Romano
In quei mesi aveva anche il problema di trovare
Il Presidente della Corte d'Assise perché il giudice a latere
E
C'erano parecchi Presidenti di Corte cioè Presidenti di Sezione
Che avevano
Malattie che erano sorte c'erano i certificati medici chi si dopo per aree che insomma non si trovava un presidente per la Corte d'Assise
E quindi io ebbi l'incarico di della fase organizzativa del maxiprocesso che vi assicuro non era nella facile perché
Pensare già che ci sarebbero stati inizialmente Abate Giovanni più quattrocentosettantaquattro quindi erano quattrocentosettantacinque posi fiduciario nel tempo perché alcuni morirono stralci e altre cose
E dico pensare all'organizzazione era qualcosa ma intanto non c'era nemmeno l'aula bunker o la o la verde come dir si voglia perché
Il c'era l'idea l'ipotesi addivenuta al Ministero
Di fare il processo a Roma io non ho dei di
Così delle aule che ero venivano usate già per i terroristi
Ma Falcone Borsellino si opposero strenuamente a questo pretendendo che il processo si facesse a Palermo ha fatto da giudici da magistrati siciliani
Quindi questa fu una presa di posizione che portò il mediamente il Ministero a provvedere all'appalto è veramente fu una cosa e che oggi a pensarci i brividi in sei mesi
Si costruì questa Aula che ancora oggi
Possiamo vedere collegata all'Ucciardone al carcere in maniera da evitare anche il problema delle traduzione di tutti questi detenuti perché cioè si era fatto un corridoio per cui
Dal carcere passavano direttamente nell'aula di udienza
è naturalmente
Io
Dovevo seguire pure di lavori perché doveroso sollecitare perché ho paura che si arrivava al giorno del dell'inizio del processo dell'Aula non fosse pronta e quindi mi recavo spesso in cantiere ed in fretta e anche una cosa che
Probabilmente per potere giudicare in camera di consiglio
Quattrocentosettantacinque imputati un po'di tempo ci sarebbe voluto e quindi calcolando anche dieci al giorno quaranta giorni chiuso in camera di consiglio
Dissi ma
La stavano costruendo tutta chiusa blindata con l'aria condizionata quindi
Allora pregai il direttore dei lavori dico guardi
Qua c'è una finestra che dà su un cortiletto interno
Perché era un po'a Stella
Dico in questo cortile mi fa una porta finestra sempre blindata per carità ma mi fa una porta finestra e che per accedere a questo cortiletto e questa fu la salvezza diciamo
Psicologica più che altro dei rilievi dei giudici bene e il Presidente Giordano ma soprattutto dei Giudici popolari
La possibilità la mattina
Di fare un po'di movimento di ginnastica dall'aria pura la possibilità per chi doveva formare magari fumare esterno
E soprattutto la notte di potere guardare le stelle che era l'unico collegamento col resto del mondo perché non eravamo
Siamo rimasti isolati per ben trentacinque giorni in quella camera di consiglio
Beh diciamo
Questi
Piccole curiosità
Sul maxi processo
Che diciamo insomma richiedeva questo sforzo organizzativo un altro problema per esempio era quello dell'appello nominale degli imputati adesso
Sembra una cosa oggi
Ma
Fare l'appello di quattrocentosettantacinque imputati costituire con gli si dice le difese vedere chi era l'avvocato se era presente questa avrebbe praticante
Non avrebbe consentito all'inizio nemmeno del maxiprocesso perché avremmo preso tutta l'udienza per fare l'appello poi finiva all'udienza si andava al giorno
Successiva si dovrà rifare l'appello allora
Escogitare un sistema che era quello di mettere un registro
All'ingresso nei dati all'Ucciardone
Per cui ogni imputato detenuto registrava il proprio ingresso dell'orario così come l'eventuale uscita è così questo registro veniva allegato al verbale del dibattimento e in questo modo
Siamo riusciti un po'forzando quelle che erano le norme è a ad avere la per la certificata la presenza di tutti anche perché se ci poteva essere un intento dilatorio del processo per cui ogni minuto qualcuno chiedeva di uscire un altro chiedeva di entrare bisognava dare atto a verbale tutto questo movimento
Poi un altro problema era quello della
Verbalizzazione
E
Non c'erano le tecnologie di oggi
E come fare
Ci venne incontro
La tecnologia dell'epoca che poteva consentire registrazioni anche di mini cassette di mezz'ora
Per cui
Avendo dato incarico a otto periti trascrittori dopo avere calcolato che per trascrivere mezzora di dibattimento ci volevano quattro ore
Questi otto periti lavoravano in
Contemporaneamente nel senso che il primo
Tra scriveva la prima mezz'ora dopodiché si passava al secondo al terzo al quarto dopo che si arrivava
All'ottavo c'erano le prime quattro ore che già erano state trascritte
Allora
Il primo ricominciava con la mezzora di cassetta è così potevamo garantire otto ore di udienza giornaliera verbalizzate
Grande fu la sorpresa degli avvocati quando ci fossero la questione giuridica
Che volevano vedere il verbale del maxiprocesso dello dell'udienza precedente e io dissi al cancelliere prego glielo faccia vedere e il batterono sbattendo sul tavolo degli avvocati
Questa trascrizione di otto ore di udienza precedente
E quindi come vedete
I propri il problemi
Organizzativi erano tantissime e un altro problema sarebbe stato quello
Di fare un processo equo giusto
Gli avvocati anche l'opinione pubblica che è impossibile giù questo mosso processuale e potesse dare giustizia
E allora durante tutto il corso del processo io organizzare insieme alla cancelleria un grandissimo lavoro
Di fare un singolo fascicolo processuale per ogni imputato non c'era la tecnologia di oggi e quindi le fotocopie di tutto ciò che riguardava l'imputato dal capo di imputazione a quelli che erano
I i riscontri testimoni le dichiarazioni dei pentiti poi anche l'accusa la difesa l'arringa difensiva e tutte le memorie che presentavano gli avvocati
A facevano parte di un singolo fascicolo processuale imputato per imputato quindi avevamo quattro scenda ho fatto fotocopie
Non finire
Ma quattrocentosettantacinque fascicoli e questo fu utilissimo perché quando andammo in camera di consiglio
Noi giudicammo ognuno per quello che avrà avuto contestato e con tutto quello che lo riguardava questa e organizzazione ecco
Anche fu la
Il modo per potere arrivare poi a quel risultato finale ecco perché
Fa piacere aver avuto con la posizione la possibilità di ricordare di nuovo tutto ciò
Per per dire far capire che questi risultati non si hanno con facilità ma occorre
Occorre
Anche che tutti collaborano a questo risultato e devo dire che
La collaborazione ci fu non solo dal Ministero quindi al Ministro Martinazzoli alla costruzione e l'Aula Bunker
Dalle fotocopiatrici da tutta la carta che
Ed in cui avremmo bisogno ma ci fu anche in un momento clou del processo
Quel momento in cui
Si pose un un problema che già
è stato anticipato
Voi dovete sapere che allora c'erano un'altra
Un altro codice di procedura penale
E c'era una frase magica una formula magica alla fine di ogni dibattimento il presidente pronunciava sull'accordo delle parti si dà lettura degli atti consentiti
Il che faceva entrare
Tutto quello che era stato raccolto dai giudici istruttori lo faceva entrare dentro il maxi procede dentro il processo per potere e giudicare su quegli atti quindi io venivano acquisiti ufficialmente con quella formuletta
Più nessuno aveva mai
Contestato nessun avvocato l'ha detto no
è però io
Avevo il sono turbato perché questa formuletta mi faceva pensare e se non c'è un accordo delle parti che succede
E e siccome
Si faceva alla fine
Io convinsi il Presidente a fare un'ordinanza perché questa lettura di questo ordinanza avvenisse a metà del resto non è che era prescritto momento in cui dovesse avvenire
E quindi in una udienza in cui non c'erano cose molto importanti il presidente lesse questa ordinanza
Sull'accordo delle parti si dà lettura di atti consentiti sperando che passasse inosservato il tutto e avere già
Acquisito il risultato
Anche
Appena pronunciato all'ordinanza dalle gabbie imputati incominciarono a protestare
Li chiamarono i giovani di studio diciamo per via fai negli anni avvocato che frattanto era Laura nel del tribunale della sede del tribunale voglio l'avvocato Presidente noi ci opponiamo accesi opponevano
Loro il che fece scoprire che effettivamente c'era questa strategia questa manovra per potere arrivare alla fine del processo non dare l'acqua ordo e quindi fa scadere i tempi nei termini della custodia preventiva e quindi e
Finire il processo che abbiamo
Ecco e cresce che cosa facemmo allora
Visto che c'era l'opposizione
Incominciamo a citare quaranta cinquanta verbalizzanti ogni giorno che arrivava a Nola e dicevo confermo gli atti a mia firma e così facevamo acquisire attraverso sulla sola
Conferma tutti gli atti che loro avevano firmato
E andammo avanti per alcuni mesi con questa nel
Teoria dir verbalizzanti
E finché
L'opinione pubblica
E e devo dire anche il legislatore specie sicché la con la legge Mancino Violante bastasse indicare
A quali atti si faceva riferimento per poterli considerare letti quindi una fictio chiaramente a questo punto prende mo'gli indici di tutti gli atti processuali acquisimmo in questa ordinanza e così si salvo il processo
Quindi vedete
Questo che dico che
Quando tutti quanti
Quando tutti quanti collaborano effettivamente i risultati ci sono
Naturalmente esso sorvolo purtroppo
Il tempo tiranno ma diciamo il maxiprocesso
Ebbe
Si perché il ricordo di voi si affollano alla mente devo dire che comunque la cosa più importante fu la presenza di Tommaso Buscetta al dibattimento lo scontro con calo
E anche
Una cosa che fu molto toccante quella delle
Le donne parti offese vittime di mafia io ricordo
Sempre pietra Loverso Michela Buscemi soprattutto vita ad un niente
Quella donna vestita a lutto strettissimo che entro
In Aula
Tiro fuori dalla sua borsa
La la cornice da gente o con la foto del figlio ucciso la fece vedere a tutto incominciò a gridare assassini assassini contrordine mafiosi che stavano dietro le gabbie bene
Io quando scriviamo con la sentenza
Sentivo di scriverla
Anche
Per queste donne quegli uomini che non avevano abbandonato abbassato la testa di fronte alla mafia
E così diciamo
Concludendo
Non
Il periodo professionalmente più
Di responsabilità della mia carriera professionale fu la relazione della motivazione della sentenza
Per otto mesi sono stato più uso in casa facendo la spola coloro bunker per acquisire gli atti per potere
Redarre quella sette sentenza noi andammo in camera di consiglio accompagnati dalla gli auguri di pace eterna di Michele Greco il papa che era il capo della mafia
E dopo dopo dicevo
Un'altra
Piccola notazione così un ricordo che durante
Il maxi processo Cosa nostra e lo poteva fare aveva dato l'ordine di un commettere omicidi
è appena letta la sentenza
Antonino Ciulla che stava a Milano si è arrecato dei parenti palermitani con calma no cannoli champagne fu ucciso mentre prima che entrasse in casa dei parenti l'arte adegua era finita
E così
E diciamo che
Questo in in sintesi
Affrontammo anche parecchi problemi giuridici che sono stati già però prospettati dal Presidente Canzio sempre quello della responsabilità della cupola non condannando nessuno
Per il solo fatto di essere componente della cupola per gli omicidi
Ma se non c'erano dei riscontri personalizzati anche attraverso indizi gravi precisi e concordanti nessuno fu condannato per questo in secondo grado invece si Po
Tagli è chiaro transitare
Ci distrussero la sentenza
Ne nonostante fossero arrivati altri due importanti pentiti come calderone Marino Mannoia quindi nonostante acquisizioni probatorie pressante l'appello in B però
Riuscimmo dalla Cassazione alla veder riconosciuta il L'Unità il verticismo della organizzazione e questa responsabilità dei componenti della cupola insomma Sipio questo monumento giuridico
Per cui
L'esistenza dell'organizzazione Cosa Nostra era stata definitivamente vidimata da una sentenza della definitiva della Cassazione quindi e questo servì per tutti quanti i processi successivi
Naturalmente oggi i problemi sono diversi come bene è stato detto ci sono nuove realtà criminali
E io penso che forse
Sia venuto il momento di adeguare anche il quattrocentosedici bis o creare un altro
Un altro reato come già proponeva il procuratore Roberti
Perché le manifestazione dell'organizzazione criminale sono assolutamente diverse e adeguate alla in realtà che dove ormai opera lo prenderemo
Anche dai successivi interventi la Cosa nostra e comunque
Le altre organizzazioni criminali e non solo nel centro ma anche nel nord Italia e anche all'estero
Forse dobbiamo continuare a riflettere
Che
Appunto
Non dobbiamo
Aspettare un'altra
Un'altra strage o qualcosa per potere di nuovo attivare questa reazione dello Stato in tutte le sue componenti a Cosa nostra io
Penso che
Il
Valore del sacrificio di Falcone e Borsellino Falcone a cui Buscetta aveva detto
Non guardi che
Dopo questi interrogatori forse lei diventerà una celebrità
Ma la sua vita sarà assegnata cercheranno di distruggerla fisicamente professionalmente
Non dimentichi che il conto con Cosa Nostra non si chiuderà mai a Falcone rispondeva sereno non si preoccupi lei contiene a risponde ci saranno altri magistrati dopo di me che continueranno e di fatti
Paolo Borsellino sebbene moralmente e fisicamente distrutto dalla perdita del suo compagno amico Falcone se assunzione questa pesante rendita pur sapendo a quale
Diciamo destino andava incontro anche perché
Mi diceva
Sì agli amici che io mi consiglia di andare via da Palermo di mollare tutto di far combattere ad altri la mafia quando SIS si diceva che era arrivato l'esplosivo anche per lui
Mi confidava amareggiato Annoni amico chi mi da questi consiglieri gli amici sinceri sono quelli che condividono le mie scelte le mie idee
Indi i valori in cui credo come potrei fuggire deludere le speranze dei cittadini onesti quindi il valore
Del sacrificio di Giovanni Falcone di Paolo Borsellino
Non si dovrà mai disperdere ci lasciano un testamento spirituale una pesante
Eredità
Un patrimonio morale di equilibrio di coraggio di serietà di rigore e di umanità anche e di professionalità che oggi ci impegna tutti a continuare
Con tutte le nostre forze professionali intellettuali e morali proprio per rendere migliore il nostro Paese come hanno fatto loro grazie
Termina qui lo speciale giustizia di questa sera che si è occupato della convegno né organizzato dall'Associazione Antonino capo ho netto con il concerto della MM del Consiglio nazionale forense che ha avuto luogo oggi dentro l'Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione
Titolo era il processo di mafia trent'anni dopo
A discutere di questo tagliando ma soprattutto toh a discutere con giudizi unanimi sull'aggiornamento
Tom del reato di quattrocentosedici bis abbiamo ascoltato l'intervento del Primo Presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti del Presidente la Commissione bicamerale antimafia Rosi Bindi dell'avvocato
Al freddo Galasso e fino a pochi istanti fa lo avete sentito uno dei protagonisti del maxi processo di Palermo
Il Presidente del Senato Pietro Grasso per quanto riguarda lo specialisti in sé tutto un saluto Sergio Scandurra questa dell'ascolto indiretta come sempre con i programmi di Radio Radicale