Ulisse Fest - Spaesamenti

Ti chiudiamoci secondo me in bellezza con un incontro a cui io sono particolarmente legato perché apprezzo molto in due
Ospiti che saliranno tra sul palco fa fra breve
Il titolo dell'incontro è viaggi stanno spaesamento i viaggi stanziali nell'Italia dei paesi dimenticati dopo aver fatto in questi giorni di agire un po'ovunque nel mondo o nei posti più lontani quei personaggi
Più più più
Famelici di viaggi e di voglia di di di consumare nidi fa di di con consumare le scarpe suole insomma è far chilometri
Lei due ospiti di questa sera invece sono forse più abituati a viaggiare
In un
Dimensioni molto molto ridotte in particolare in Paesi
Che non sono tanto abituati a a vivere di i di turismo allora io chiederei da Emilio Targia che dato già già è sbagliato segretari facciamo
Faccia ricominciamo per pronto ma avrei detto che si era messa sacrestano sepolta tesi allora interessa molto
Il mio Targia giornalista chiederei di come dire aiutarmi a a introdurre e introdurre accoglienza io qui sono in grado di di maggiordomo come si conviene perché abbiamo la fortuna secondo me di ascoltare quest'oggi due voci importanti che fanno un uso della scrittura molto particolare
Chiamare sul palco prima per dovere di galateo Donatella Di Pietrantonio che ringrazio per essere con noi
Un applauso ordinata ad AGEA curiosa di Teramo oggi vive appende in Abruzzo esordire otto mila euro decimo che romanzo mia madre è un fiume ha partecipato al premio Strega con bella mia uscita dal due mila tredici e poi
Nel due mila quattordici in concorso dove si racconta anche dell'Aquila e ci arriveremo il suo ultimo libro si chiama LAR minuta è in libreria per Einaudi che ha fatto presente avete già sentito parlare molto di sé
Ed è questo che significa la ritornata ci spiegherà lei poi che cosa significa la ritornata visto che siamo
Doppio abbandono e di una possibile salvezza
E poi Franco Arminio che invito a salire sul palco e che ringrazio per essere con noi Franco Arminio nato e vive avvisa Schengen affine all'Oriente
Poeta scrittore anche regista di alcuni
Documentari
E si definisce fai solo che anche qui qualcuno se lo sa cosa vuol dire qualcun altro no ce lo spiegherà l'Uefa pubblica o superiori premio duecentottantacinque
Ci meglio dei profili atti non c'è pubblicato una ventina di libri fra cui terra carne per Mondadori geografia commosso dedita all'interno per Bruno Mondadori
Poi due anche un blog animatore di battaglie civili insomma ci racconterà tutto lui tra l'altro è credo uno dei pochi poetica ha trovato un suo rapporto molto particolare
Con la rete perché sapete bene che la poesia su web forza fa un fa un po'fatica quindi forse ci sono codici genetici da
Da mettere insieme allora grazie per essere qui tratto dicevo dell'Aquila è un punto che può in qualche modo di di allegato perché ne avete
Ne avete scritto ne avete vissuto anni avete scritto e quindi a quello arrivo fra poco io partirei per dovere di galateo se se Franco Arminio minimi consente con Donatella Di Pietrantonio e prima di parlare del solito però vorrei subito chiederle
Quale è stata
A un certo punto tra storica perché poi lei nella vita Fund odontoiatra no penne
Qual è stata certo tutta la sua vita la molla
Che chi ha fatto mettere davanti a con computer e che ha fatto cominciare a ragionare ad approfondire ad assimilare alcune storie e che ha fatto avvertire l'urgenza dello scrivere perché non credo che sia banale capire come comincia l'urgenza dello scrivere
Quella sera grazie in realtà all'urgenza dello scrivere per me iniziata molto molto precocemente molto prima dell'odontoiatria
Ed è un'urgenza anche strettamente legata all'uopo I luoghi perché in fondo di questo mi pare che che vogliamo parlare
Io vivevo da piccola in un cuoco OP
Veramente piccolissimo del dell'Abruzzo Pedemontano erano veramente quattro calasse addossate le une alle altre
E non c'era la Scala la stare ancora carrozzabile non c'è una corrente elettrica telefono non c'era la televisione forse questa è stata una una fortuna
Avevamo solo intorno a noi questa natura rigogliosa che che ci gravitava proprio addosso e quasi
Tendeva a riassorbirsi a riappropriarsi di queste case costruite
In mezzo alla alla vegetazione
Era un posto veramente isolato
E lì non non avevo non avevo Alta Roma ecco quando ho iniziato con la scuola elementare e sono venuta a contatto
Con questa lingua italiana anche per me era era straniera perché noi parlavamo esclusivamente il dialetto
è scattato qualcosa e come se improvvisamente
Mi si possa mi si fosse presentata una possibilità espressiva
Erano non c'erano nemmeno bambini della della mia Italie quindi
Per quella mia solitudine per quella mia sensibilità infantile
La scrittura e Stato quasi uno uno sbocco naturale è stato frutto risolve tre assi è stato tutte una possibilità sì di autotutela di autocura di espressione non avevo alta oppresso quello
è fatto bene secondo me fra poco
Capiamo anche perché invece con Franco Arminio ricordo un po'la stessa domanda
Del libro racconti nato prima voi si era iscritto in un pomeriggio di gennaio del mille novecentosettantasei con la penna rossa su una di quelle agende in finta pelle che regalavano i commessi che veniva dall'osteria di mio padre
Il racconto in altro luogo di fitta scrittura che fu la centoventisette verde di Antonietta ci racconti questa cosa che mi piace troppo
E ventisette
Intanto grazie per l'invito e buonasera a tutti grazie per la presenza la terza volta che parlo a perdiamo quest'anno sfridi qualcosa di nuovo
C'era a quei tempi c'era una centoventisette che avessero che adesso non c'è più aveva una fidanzata che insieme ad Antonietta che adesso è
Ne ha sposata madre di due due e due ragazzi molto belli
E io a Roma nevrotico stavo era inquieto non prende non prendevo pace
E quindi scrivevo sempre quanto da solo anche quando stavo qua Antonietta siccome comunque passavamo lunghi pomeriggi insieme lei circa volto che ho io io dettava descriveva il male questo questo urgenza
Se non so nera una però ecco già allora stavamo come nel paesaggio era del non ero ancora un Paese solo però scrivevo e mezza gli alberi un paesaggio abbastanza simile al suo
Quindi credo che comunque
è stato un esercizio molto lungo ma insomma né un piccolo paese a vent'anni non c'era ritenuti c'era
Insomma
Se non è un'arma fatto bene insomma scrivere
Se ho curato non sono mai andato in ospedale
No è stata così come sono non ho dato soldi agli analisti
Nemmeno ai dietista di rendere del tutto sull'acqua per il dette pendenti qualche volta
Perché perché perché mangio molti dolcevita quindi non Novara insomma questo è credo che lì si è formato un po'la lingua
Perché come se tu fai venti chilometri al giorno di
Di allenamento poi si se uno ti dice fare fai un giro di Campolo ferocemente no
E adesso riesca a scrivere abbastanza velocemente perché in quegli anni improprietà grafo Marino scritto migliaia e migliaia di pagine molte porcheria ovviamente per
Mi pare di ricordare qualche qua qualche si qualche secchio dell'immondizia condominiale pieno di
Puzza di immondizia allora arriviamo Abrate liberatorio per per parlare del del suo libro la minuta che vuol dire detto abruzzese la ritornata
Da ricordare perché perché il libro racconta la stradina ragazzi nei decenni che per motivi alle comprensibili era riportata Rizzi che l'hanno adottato da piccola facendo crescere l'ambiente sono particolarmente agiato colto eccetera e
Ed alla famiglia di di dirige dirigere contadina quindi capitoli dove una specie di doppio abbandona sono quindi era nostra anche abbastanza complicata da rendere no come dire con un efficace riscrittura che che che che racconti la storia
Per come è andata e e c'è anche sullo sfondo questo stato di bambini Donati dalle famiglie povere le numerose le coppie sterili che una pratica che tu ricordi sì si faceva in in Abruzzo e credo non solo
Allora anche qui questa storia come il cucco dove è nata la voglia di di di raccontarla dove la la la la provenienza deve fare i conti con il dolore con con lo spaesamento con la perde identità
E con questo doppio abbandono anche se poi il libro offre una speranza offre uno spunto di salvezza no perché altrimenti forse non starebbe in piedi farebbe un libro
Disperato soltanto disperato e senza senza orizzonti invece c'è dentro questo stato di dolore del doppio abbandonò una ricerca di ritorno a se stessi di bisogni di salvezza
Certo allora intanto come e nata ecco c'è sempre questa questione dell'urgenza negativa
Sì né per me d'urgenza narrativa il contenuto fondamentale e
La relazione madre figlio
Madre e figlia in particolare
Se è vero che
Ogni scrittore scrive sempre lo stesso libero
E se è vero che ogni scrittore ha i suoi demoni il mio e questi questo
Di questa relazione io vado a guardare sempre gli aspetti oscuri
Anomali se vogliamo dirlo patologici
Quelli poco rassicuranti
Questo evidentemente corrisponde a un mio nodo personale irrisolto
Ma in fondo il problema non è questo e comunque un tema che in fondo non è originale
Perché un tipo di angoscia quello relativo alla madre tra virgolette cattiva
Che è assente interessato l'umanità fin dai suoi al voi fin dalle sue vorrei porgere io è esattamente fin fin dalle sue prime forme espressive la mitologia parte Medea che l'esempio più eclatante la madre che uccide
I figli per vendetta contro il marito
Ma ci sono molti miti minori
Che riguardano proprio le matite attive poi ci sono le schiave anzi allega Ethel
Pollicino le fiabe sono piene di genitori che abbandonano i bambini nel bosco una delle scene della minuta una delle poche scene di intimità
Da questa ragazzina restituita improvvisamente alla famiglia biologica
Una delle poche se nell'intimità tra lei e la madre biologica
E proprio il racconto che la madre le fa
Della notte in cui il loro genitori hanno deciso dice della questa coppia di di parenti benestanti ebbene questa scena
Esattamente ricalcata
Sulla notte in cui i genitori di Pollicino hanno deciso di
Portare i bambini nel bosco quindi i genitori che palla non nel loro letto matrimoniale che decidono il destino di di questi bambini nell'altra stanza
I bambini dorma no ecco questa
Quello che che sottostà a alle mie storie tutte le mie storie poi in particolare riguardo a a questi bambini dati
Io da da bambina e da ragazzina ne ho sentite tante
Nel sedere non li ho sentiti tanti di questi acconti conoscevo delle persone che erano state date
E per quella che poteva essere la mia possibilità di di di di comprensione acerba infantile mi chiedevo
Di chi veramente loro si sentissero figli di chi li aveva partoriti o di chi li aveva cresciuti quindi mi ponevo fin da allora un interrogativo
Sull'identità di queste persone e questa in fondo è il tema della minuta l'identità proprio sordo forse lo solo verso un ritorno a se stessi
Concudu scrive alla fonte di se stesso rimandava fonte ma soprattutto fosse un la sintesi
Di questi mondi di questi due mondi da cui si proviene
Credo che la scommessa la saldezza si appropria lì sia proprio lì nel trovare questa
Impossibile sintesi come questa una cosa attuali introiettato dentro fin dalla data dalla tenera età e che in qualche modo dosi liberare no come dei file che uno prima o poi deve deve liberare
Invece chiedo a Franco Arminio che in questo libro uscito perché alle tre che si chiama accendi la strada agli alberi a parte il titolo bellissima poesia d'amore e di terra
è una raccolta di alcune delle tantissime poesia e di Nenni Franco Arminio tu hai scritto recentemente che sono molto faticoso decidere cosa tenere cosa togliere questo no noto che voi ci sei riuscito l'ha definita come una quella sull'autostrada il lampo di luce che la distingue dal catrame che mi sembra
Una definizione bellissima
Qui l'azione cruciale è quella del guardare tu dici come
C'è arrivata fa questo lavoro di
Di di di selezione che credo sia complicatissimo dall'altro per arrivare poi a anche a un libro che comunque
Ha un suo timone un suo percorso
A io ho sempre
Scritto polizie che instabili che non non non non stavano firme che appunto mi sfuggiva hanno
Sì compivano viversi non non convivevano felicemente euro intanto c'è qualche verso chi mi gravata una polizia se ne andava in un'altra pulizia io inseguivo
E quindi e poi pensavo sembra che il testo dovesse avere una uno una soluzione diversa questo ciò dei testi che sono
Hanno un centinaio di versioni e alcuni
Me li portavo dietro dagli anni ottanta dalla fine degli anni Settanta addirittura quindi
Se ha avuto questa e poi ho sempre rotto rompo le scatole agli amici noti o ignoti multe con la Rete anche agli amici ignoti nel senso che mandavo
Dei falle di questo possibile libero a persone
Conosciute in Rete dice come mettimi in grassetto quelle che
Di piacciono e Poppins Loredana Michela Francesco Nicola a volte non sia nemmeno ad aprire le file di collego i cassetti di Attilio
Perché fate ma avevo già fatto altri dieci versione per cui non aveva più senso capite insomma è stato è una nevrosi ovviamente come avete capito
Malattia Kafka diceva pulizia e malattie punto in poi non so che cosa giungeva la sua testa ma
Una volta ho letto questo pensiero
E quindi niente questa qua questa è la storia dei di questo libro credo che potrei fare
Forse farò altri libri utilizzando quelle diciotto buste nere piene di Moro ripetere l'immondizia
In cui ci sono appunto tanti versi scritti negli anni magari mischiando un po'a I versi nuovi insomma questo è il fenomeno
Solo con la testa nella scrittura continuano stare bene quindi continua a scrivere
Do la pausa prova
Assecondato e al capitolo
Maggior dopo di palco deve assecondare gli istinti della sala sedici fiato ci dispiace davano ci dispiace invece ci fa piacere
Io sono la parte invisibile del mio sguardo è una delle chiavi diciamo dell'approccio ancora bande guardando logo accertata sono rese siamo qua
Avete da fare a cena lo faccia Paolini alle ventuno c'abbiamo da
Ripartire
Faccio perché manico non certamente
Senti invece Donatella sulla sua scrittura che una scrittura
Sa che potrebbe richiamare come spesso succede la scrittura diventano scopriamo l'America non alteri sottrazione no quindi
Traduce la scrittura molto densa che rende molto bene è un grande grande dettaglio anche delle luci dei colori delle atmosfere dei profughi dei suoni e c'è questa Abruzzo sullo sfondo però tu devi sempre con molto garbo non lo spingeva il accentratore sulla
Diciamo solo sulla sulla provenienza o comunque e lì e lì dietro sin si avverte ma non è non è mai
Non è mai invadente
Che
Quanto cento nato lettere però l'Abruzzo e quanta fatica fai attenere a bada questi sentimenti
Grazie di di averle o ho capito perché c'è questa tendenza dell'abbozzo non so quanto valga anche per Franco grazie alla sua
A a infilarsi apprendersi uno spazio superiore a quello che
Che io vorrei dargli e quindi in effetti è vero che c'è questa fatica e questo sforzo di
Conteneva nello
E come un personaggio ecco un personaggio un po'invadente che si stende quasi da solo sulla pagina c'è tutti metti al lavoro
E pensi di riavere davanti la pagina bianca e e invece ci sono dei personaggi uno e l'Abruzzo un'altra in questo caso è Adriana
Che stanno già lì ponti vogliono essere raccontati
Quindi da una parte c'è questa fatica di di tenerli un po'un po'fermi un poco tuoni
Dall'altra parte fosse questo è uno degli aspetti più più belli più magici della scrittura quando un personaggio che tu hai creato che tutti i luoghi di aver creato si si sgancia diventa quasi autonomo
E e quasi ruoli si invertono è quasi lui che che ti possiede no
In questo momento sto pensando non tanto però all'Abruzzo quanto ad Adriana la sorella del della minuta
E né come setti dettasse le battute
Ecco quello quello è
Per me veramente un un momento magico in cui tu cedi un po'il il controllo
E diventa veramente una interazione tra tratte e il personaggio
Tra dite reale e la finzione a del del personaggio
Forse non sono in grado di dire di descriverlo dettagliatamente proprio perché sfugge all'autore del libro al controllo però è corsie così anche
Anche per l'Abruzzo
Sta sentiamo vece dir Pigna di di di di Franco Arminio che però prima volevo precisare una cosa lo sguardo che è fondamentale
Cessa di nel nel libro ma nella vita io penso di sì dove ci si assume in una parola dovessi dare un consiglio agli essere umani per un testamento dice che cosa io dico guarda celesti mi sembra gesto bellissimo
Si è poi anche ascolta guarda applicato un gesto pulito che non sporca nulla
Si può fare in qualsiasi posto del mondo in una prigione in un paesaggio in una casa sempre qualcosa da guardare il mondo e colossale norme infinito dove io ho molta fiducia in quello che c'è fuori
E quindi do molto valore a ai nostri occhi a quello che possiamo fare con i nostri occhi
Invece l'altra faccenda qual era la di Spinea a
Be'ER nel mio caso un po'diverso perché io ho cominciato almeno una scrittura in prosa
Raccontando proprio i Paesi di Riise Pini colpiti dal terremoto perché non ero molto contento di come gli avevano raccontato i giornalisti che venivano da lontano che io accompagnavo in giro per l'ISPI INEA
Le puntualmente il giorno dopo leggevo dei
Dei ritratti della mia terra che non mi sembravano frettolosi pieni di pregiudizi oppositivo negativi
Per cui io in quegli anni scrivevo solo polizie a un certo punto ho pensato che nel caso di ho provato a raccontare questi questi e quindi di Spinea loro Lollo l'ha raccontata anche troppo
Adesso un po'di meno ma sino a raccontare anche troppo secondo me
Potevo pure fare insomma raccontarla di meno
Perché queste misure che si fanno e se mi fate uno sta bene finiamo sempre con questa cosa Mediaset
State sani direbbe il nostro amico Colin
Allora però visto che siamo entrati anche sulla sulla questione sulla questione del del rapporto la propria terra d'origine o terra di di di di di vita vissuta presente e futura
Voi siete legati da da da un'altra cosa che non è piacevolissima che l'esperienza del terremoto nel senso che la rete avete provato a raccontare il dolore la perdita e tutto ciò che un terremoto comporta che non stiamo specificare e quindi
Mi mi piace toccare con entrambi questo questo passaggio perché l'avete raccontato rimette ciascuno di voi nel vostro dal vostro specifico ma una cosa in qualche modo di lega
Voglio partire da tempo la terra
Sì io non
Non o c'è scritto un libro questi
Personalmente non ho vissuto un'esperienza
Luttuoso San del terremoto diciamo che dove vivo io lo ricordo Paese penne in provincia di Pescara
Il terremoto nel due mila nove quando ha distrutto L'Aquila molti altri paesi del dell'aquilano
A pennello abbiamo sentito ci ha provocato paura angoscia
Ma è stato abbastanza gentile non abbiamo patito lutti
E e nemmeno grandi distruzioni perdita del del patrimonio storico architettonico
Ampi però mi sono sentita molto molto vicina mi sono molto identificata
Con quello che è successo all'Aquila
La quella una città a cui sono particolarmente legata perché sono statali lì durante gli anni dell'università cioè e per me che sono Franco un po'è solo coi che sono una paesana
Per me che ho sempre fatto vita di paese quando a diciannove anni sono andata all'Aquila che pure ha una piccola città di provincia
Peraltro bellissima con una densità di monumenti paragonabile a quella di Siena anche se nessuno pensa mai che L'Aquila possa essere bella quanto quanto a Siena
Quando sono andata a L'Aquila per me è stata una gran botta di vita perché io venivo proprio dalla dalla campagna da un Paese così dove rurale
E mi sono molto legata a questa città che ha presentato la prima a uscita dalla famiglia la prima a libertà
La prima possibilità di frequentare chi volevo di di trasgredire
Senza che che nessuno mi mi mi potesse scoprire insomma per me sono stati anni importantissimi e
Ed era rimasto proprio questo legame alla città
Come rappresentativa
Di tutto quello che che mi è accaduto in quegli anni per cui quando c'è stato il terremoto
Lo sentito non con una intensità con una forza paragonabile forse
A quella degli degli abitanti e anche quella è diventata per me una una urgenza narrativa
è stato forse uno dei pochissimi terremoti oltretutto che ARDIS tutto una una città ecco per lo meno in Italia una città di di settanta mila abitanti
E poi c'è stata anche questa storia particolare dopo il terremoto
Della deportazione io uso questo termine fosse qualcuno non lo condivide ma per me è stata la deportazione degli abitanti
In questi quartieri provvisoria i diciannove di Ottava on
Disperse nel territorio intorno alla citata insomma io adesso non vorrei prendere troppo spazio però anche quello è stato qualcosa che ha colpito tutti profondamente
Perché sia
Sì e disse si è perduta non solo la città fisica
Nascita non è solo specialmente queste piccole città di provincia non è solo un insieme di e difficili un in corso di strade e
Un un modello di di convivenza e scenderà sotto casa e trovare che il tuo giornalaio tralasciato la tua rivista andare a prendere il caffè nello stesso posto a ritrovare
Quello stesso sapone ecco quindi questa dispersione che c'è stata all'Aquila dopo il terremoto ha significato la la perdita di tutto questo
E ha avuto sulla popolazione un impatto che ancora sta scontando a distanza di molti anni anche se
Non se ne parla più
E non certo è venuta meno l'urgenza narrativa venuta meno vero alcune testata giornalistica la battuta era facile
Roberto Saviano definito questo signore alla mia sinistra ove quelli più importanti di questo Paese in particolar modo tra l'altro proprio sulla questione del terremoto
A questo si riferiva dello specifico peraltro Soriano citava un suo passo che sono appunto che è molto bello reca e molto ovvero anche venticinque anni dopo il terremoto dei morti sarà rimasto poco e dei vivi ancora meno
Cosa cosa hai assimilato di quel terremoto per poi declinarlo ovviamente con
Con le tue
Quella strumenti di di
Di racconto
Ovviamente la domanda che richiederebbe una risposta
Molto lunga io avevo vent'anni quando c'è stato il terremoto di Spinea
Ricordo una cosa proprio
Sono uscito di casa
Chiesta la tremando sono dato da mio nonno che insomma
Aiutato un poco sia uscire di casa e poi mi sono avviato verso la piazza non era ancora chiaro che cosa era successo ovviamente dei Paesi vicini che erano
Tutti completamente distrutti
Però ho avuto la sensazione di questo fatto avrebbe cambiato la mia vita ronde mi ricordo proprio nettissima questa sensazione infatti un po'così è stato perché qualche
La sera stessa siamo andati a Sant'Angelo e Lombardia a scavare
Nelle macerie nella quale il primo impatto ne ho mai visto dei cadaveri io l'ho visto c'era una ventina di ragazzi impolverati stesi per terra
Morti che erano stati tirati fuori da un bar stima bar Corrado dove quella sera c'è la partita Inter e Juventus
E quindi morirono una sessantina di persone in quel in quel palazzo
E quindi
Dal Gallipoli cominciata e
Credo anche che la la la la mia scrittura dei Paesi nasca da un incontro che ho fatto io un giorno di febbraio in un Paese spinosi Matteo ora
Era ottantuno quindi dopo il terremoto tema Comerio nel novembre ottantuno
Allora i vari in questo Paese e un po'è un vecchietto mi dice allo qua c'era Vardalos ve lo dico in italiano Marmo ha detto in dialetto quasi del bar quasi versare atto qua c'è il barbiere
Euro un senso di dolore perché io ma che fisso stavo a dieci chilometri da date e ore non ho mai visto come era suo paese cioè non ero mai andato
Quando il Paese riempire divenuto un il dolore di chi ex non ho mai visto come l'arrivo perché era ma era una proprio una
Così una cascata di macerie
E questo questa cosa urlava è una sensazione che a volte le abbiamo è pari mettiamo da parte si si si depositano
Da qualche parte molti anni dopo quando ho fatto un giro appunto nei paesi terremotati per raccontare i venti anni dopo il terremoto
Mi sono ricordato di questa scena dite ora io ho detto devo andare a vedere i Paesi tutti quanti perché non voglio che i capi di un'altra volta che se c'è un
Un hotel remoto poi debba dire a quel paese non non l'ho visto
E continua un po'questa sensazione serio
Se potessi andrà in tutti i paesi d'Italia e cerco comunque
Perché alcuni magari che cambiano come questa sta morendo qualcuno sta male che Dio come uguale a trovare un vecchio zio in ospedale perquisì magari disastro da un'altra volta quindi c'è un po'questa commozione
Dell'incontro con una caduta fragile che che poi realtà la che la cattura fragile sono io come sempre
Per qui dal tartufaie un viaggio per fatti per vedere il luogo mai alla fine anche un po'il luogo di fa compagnia che tipo che ti consola Katie insomma io io do fiducia ai luoghi mi sembra che siano
Una bella cosa che esistono i Paesi che esiste penne e bello che esistano gli scrittori ma è bello anche che si sta nel Paese
è verissimo e che sarebbe bello se ogni scrittore adottasse un paese perché poi magari erto sopra la diga del Vajont alla fortuna da Veron testimonia l'importante come Mauro Corona che ne raccontati dettagli anzi se ricavi andando a vedere perché
è un paesino sopravvissuto a un cataclisma è un fascino incredibile però ce ne sono tanti altri non è per me è un altro testimone ad eccezione
Mimmo nove assurdi perché altrimenti
Farebbe faticavo teatri ovviamente tantissimi altri no e ce ne sono tantissimi di erto dipende no e quindi qui anche risposta chi si chiedeva che vuol dire PAI solo se qualcuno non lo sa lo ce l'ha appena spiegato
Torniamo i vostri libri però perché credo che il modo migliore come sempre sia non quello di spiegare un fico ma anche di provare a far vedere qualche scena quindi forse
Sia
Agroter lava di leggere qualcosa non è credo che ne siamo ben felici
Si leggo un passo in cui questa
Ragazzina che è stata forzatamente
Restituita alla sua famiglia biologica e a questo Paese appunto dell'interno che non ha mai visto perché invece lei viveva
In questa con la famiglia adottiva in questa città della costa che possiamo immaginare S Pescara
Ecco questa ragazzina tornare in questa famiglia e per lei inizialmente è una specie di di discesa agli inferi
In
Subisce anche uno shock linguistico torna come Pallante l'italiano e trova come unica lingua invece questo questo dialetto
Quindi i leggo insomma uno di questi momenti
Sono scappata via e sono rimasta fuori peste sceso il buio e mi ha gelato
Dall'angolo più nascosto del piazzale vedevo le finestre illuminate essi e dietro l'andirivieni delle sagome femminili affaccendati
Erano i miei occhi le mamme normali quelle che avevano partorito i figli e li avevano tenuti consente
Alle cinque del pomeriggio erano già intente a i preparativi per la cena cotture lunghe elaborate così richiedeva la stagione
Nel tempo ho perso anche quell'idea confusa di normalità
E oggi davvero ignoto che luogo sia una madre mi manca come può mancare la salute un riparo una certezza
è un vuoto persistente che conosco ma non superano gira la testa a guardarci dentro
Un paesaggio desolato che di notte toglie il sonno e fabbrica agli incubi nel poco che lascia
La sola madre che non ha mai perduto e quella delle mie paure
Alla Franco Arminio della poesia
Tu dici sappiamo tutti il dibattito sulla poesia estenuante altro che stanotte insomma no faremo faremo l'alba
Che cosa la questi a cosa non è nostri quaderni da adolescenti sono poesia o no le categorie che da grandi continuano a scrivere o sono solo due i può e degli imbecilli eccetera eccetera l'abbiamo
Cioè l'idea è molto chiara la quasi a un passaggio illuminante secondo me è come un mucchietto di neve in un mondo che sparge sale ed è anche un lavoro
Ed è anche un lavoro infinito ed estenuante erano web martiri oppure ore hai anche scritto
Chiedo anche a te settima di leggere ovviamente attua scelta qualche
Qualche passaggio del libro della raccolta che si divide tra tre e due non l'abbiamo spiegato portato riprodurli eleggere quindi non ve lo spieghiamo
Dalle forte
Assolutamente
Il capitano non
Era mi collego alla bellissima brano Lantella questa poesia parla parla di paura
Fa così
è il pensiero della fine che mi spiega
Nella testa o un cecchino che non si spacca prende solo la mia
Grazie consolare deve essere una possieda muore
Con il problema c'ero io il cecchino preoccupa
Ognuno c'ha i suoi
La prima volta non fu quando ci spogliamo ma qualche giorno prima mentre parlavi sotto un albero
Sentivo zone lontane del mio corpo che tornavano a casa
Devo leggere un altro Basile
Questo è molto giovanile quindi la leggo tentare dell'ottantuno
Le braccia lunghe le ossa come piume i segni piccoli come isole d'un fiume
Pallida sempre un po'dolente e schiva
Non potevo immaginare all'interno
La Sala degli affreschi così FIVA
Credo che facciamo ancora un paio ma dobbiamo quarto d'ora e tra magari chiudiamo con la lettura ciascuno
Tornano Donatella
Debba aver capito dite che alcune due letture insomma
Forse
Come schierando il potere di cambiare la vita degli altri ma la tua sino tra queste borghese Ignazio Silone eccetera
Chiede anche te checché influenza hanno avuto cosa hai letto da da da da giovane mente studiarli odontoiatria cosa alternare i testi universitari eccetera e se ci sono dei libri che che ti hanno cambiato e ti chiederei anche perché poi
Ne chiederò anche a Franco il rapporto della sua scrittura con la Rete con UE perché un tema complicato ma secondo me obbligato per per capire come muoversi che trappole evitare che invece trampolini usare
Ma
Comincio dall'ultima a differenza di Franco io uno scarsissimo rapporto con
Con la Rete sono quasi un analfabeta e Corinne in questo senso faccio fatica la la la uso proprio il minimo indispensabile sempre con una
Con una sorta di disagio invece riguarda le letture intanto diciamo che sono stata rovinata
Da dare letture che ho fatto molto precocemente e ma quasi casualmente perché ecco finché sono
Sono stata ad abitare il link quel posto così così lontano dal mondo
Mi capitava a volte tra le mani casualmente un libero che non era adatto per la mia età però avevo solo quello me lo leggevo
E quindi in quarta elementare ho letto tutti i Promessi Sposi ma naturalmente l'ho letto un po'come una come una favola ecco dancehall uscire a dove pericolo eccetera
Fuori altre letture che che mi hanno abbastanza devastata le le le ho fatte da adolescente
Soprattutto salterà il camion soprattutto Satta ho letto tutte le sue le sue opere in adolescenza lì sono diventata
Nate a insomma una uno fu una disgraziata
E quello che posso dire oggi soprattutto il guardo alla alla scrittura di cui parla di prima in sottrazione e che
Probabilmente la scrittrice che su di me ha avuto all'influenza maggiore Agota Kristof
Perché ma leggendo la Trilogia della città di cappa soprattutto la prima parte il grande quaderno dove c'è questa scrittura estremamente secca essenziale
E
Che ho scoperto poi più tardi era non solo lo stile
Cercato e trovato dall'autrice ma era ma rappresentava anche la difficoltà
Di un'autrice che stava scrivendo non nella sua lingua madre l'ungherese ma in un francese che lei non ha mai sentito di possedere completamente c'è Agota Kristof
Era scappata dall'Ungheria dopo i fatti del cinquantasei si era trasferita con la famiglia in Svizzera
E aveva deciso voi di continuare a scrivere in questa lingua straniera sente con il dizionario affianco perché non sentiva di possedere la e sempre
Spiando leggendo i quaderni del figlio dodicenne che schema Eva lui in modo si
Più naturale in francese ecco
Quindi questa scrittura della della Kristof che ha queste motivazioni su di me avuto una grande influenza nel senso che
Io per decenni
Ho
Scritto senza pubblicare perché ho cominciato a cinquant'anni insomma pubblicare ho scritto cercando di dimostrare a me stessa e agli altri il possesso della lingua italiana
Perché anch'io venivo da un'altra lingua madre il dialetto quindi scrivevo
Completamente all'opposto di come scrivo oggi
Una scrittura ridondante farsi lunghissime è un punto a ogni fine pagina che insomma ma manco Saramago e
E come se leggendo la Cristo io mi fossi sentita autorizzata a tornare all'essenziale come se lei mi avesse detto che adesso basta l'abbiamo capito che tu puoi
Scrivere in italiano ora però non devi dimostrare più niente a nessuno scrivi come sei
Grazie grazie che questo è
Dalla spiegazione anche tecnica dico per voi alcuni libici possa cambiare la vita non solo emotivamente ma anche professionalmente ha comunque rispetto al piacere al modo di scrivere
Allora
Franco Arminio Werba la poesia il web ne parlava poco fa sembra la cosa è quasi con un codice genetico non ho respingente null'altro in realtà insomma Armida dimostrato che non è così tra l'altro insomma alcune cose che ci ha letto va non tutte ma alcune forze probabilmente stando ai conti non Twitter
E quindi invece di social qualche volta potrebbero anche non essere un un percorso non troppo disagiato per per la poesia anche se tu è recentemente detto insomma che compie Facebook rischia di essere pericoloso veicolare i peggiori istinti destinati anche a peggiorare
La questi se davvero questa sia automaticamente anti-ideologica anti fanatica lontanissima dalla cultura delle persone che seguono questo quel cantante da così produce perplessità sospensione
Non azione contro contro qualcuno qualche volta nel frullatore velocissimo del web più che far circolare la bellezza insomma la bellezza rischia di essere schizzata via
Porto comunque su web è riuscita a trovare come dire un un modo
Insomma abbastanza
Fruttuoso di di di di far leggere tre così anche di creare una comunità se si può usare questo termine che però un po'impegnativo forse nel senso come lo intendiamo tutti noi
Ma il mio rapporto con la rete nasce da una esigenza pratica stavamo combattendo contro una l'istallazione di una grande discarica
Nel suo sul Formiconi sull'altopiano va vicino al mio paese i giornali locali allora erano schierati
Cont cioè a favore della discarica
I giornali nazionali non se ne occupavano e quando si sono occupati ovviamente pure loro erano a favore perché
Si trattava di portarli immondizia di Napoli nella nella nostra zona
Alzare non si è fatta credo anche perché noi abbiamo utilizzato con grande forza la ritenete abbiamo creato
Un un blog
Ironica quelli appunto la contavamo le nostre ragioni per cui dicevamo non solo noma diciamo che non era assurda quella cosa si poteva fare altro
E quindi lì è nato un po'il capo non ha non ha non conoscevo Facebook padre Romano detta ma c'è pure Facebook quindi ma nasce con questa
L'esigenza di amplificare questa battaglia civile
Poi in realtà
Ho fatto altre cose è una battaglia contro la chiusura dello stato di Bisaccia anche lì abbiamo usato molto la Rete libera andata male la battaglia perché lo sparo hanno chiuso
Era la battaglia più difficile
E poi la Belleli delle cose che faccio il Festival di Aliano la casa della Perugia è chiaro che non non non potendo usare i giornali la televisione che non si occupa di queste cose
Sono costretto a usare la Rete per per dire che
Si fa il festival per dire che c'è la casa
E adesso anche per dire mi piace raccontare i Paesi dove larga ci mette delle foto nove far vedere Prato spesso in Abruzzo è faccio vedere quant'è bello l'Abruzzo quante per la Calabria eccetera quindi
Questi poi la polizia
Belli l'Abruzzo la tutto dopo gli otto dagli ottocento metri in su
Perché ovviamente le terre basse sono militare sono devastate da le colline le pianure sono tutte devastate vabbè questo lavoro verrà Walter lo sa benissimo
Per sulla poesia dalla presente per lei è più difficile per le
Per un saggista anche più difficile perché
La come fa a mettere un romanzo in Rete mette una pagina funziona poco in realtà la polizia invece una una cellula un organismo autonomo
Per cui se ammettiamo ma siamo che la rete sia un cavo Lupoi no può può camminare di più
Quindi oltre a tutto un tipo di polizia più esclusiva più meno intellettuale meno chairman meno oscura
Quella poesia che chi ci ha funestato INAIL per alcuni decenni fatti da fatta da poeti
Un po'diciamo miseri sia linguisticamente che siccome è che anche
Umanamente e che hanno trovato in una pulizia misera la la la la forma della loro espressione quindi
Qui Peppu quella in rete manco si possono stare perché non
Credo che poi non avrebbe nessun nessun senso
Quindi questo tuo qui però sono assolutamente
Fa bene Donatella disertare la rete perché è veramente un logo pericoloso quindi
Detto questo io sono
Fanno molto piacere e io denuncio anche in parte una forma di dipendenza che da un certo punto torniamo alla malattia e un'altra e un'altra prova che io non sto bene
Fornaci Sembenotti Valfortore
Chiediamo curato lettura vostra ve ne prego perché poi qui maggiordomo di parco tra più più di tanto non può fare per spiegare la scrittura se non farvi raccontare insomma qualcosa di divertente interessante e importante anche per le vostre rispettive
Vie di comunicazione però io chiederei se siete d'accordo con la lettura di
Di una terra maturati di Franco salvo che pagano per l'appunto la la trovate non in Rete ma di teoria e Franco lo trovate anche sul web con grande cautela quello prima Franco perché io non lo meritava il PIL fa bene ma non c'è uguale
Pagina cento avevamo detto
Ecco appunto
Dato atto voi dovete Franco quale tu
Basta
Guarda
Se in un posto qualsiasi e ti raggiunge un avrebbero
Un muro un fisso
Il centro del mondo e poco lontano da tempo
E nelle vie secondarie
Ti aspetta dove non ti aspetti niente
Prendi una forchetta in mano come se fosse un momento solenne
Porta il bicchiere alla bocca come se fosse un gesto sacro
Sussidi
Perché ogni suffisso
Apre una crepa nel muro della vecchiaia
Fai cose coraggiose
Ti fa ringiovanire
E poi torna
Pensa che se è contento
Farlo sapere ai tuoi elettori che li vede i riconosciuti
E li guardi con clemenza
Guarda dentro e guarda fuori
Guardare è una culla
Prima di poter
Dell'onore e l'onore di chiudere questi incolta prima volevo ringraziare quali Franco che fin dall'inizio dell'incontro a a ha sdoganato una questione per me fondamentale ma di cui
Ho sempre un po'paura di parce mi sento sempre un po'di San a disagio cioè il fatto che gli scrittori poeti e
Siamo
Ma dei malati ecco del PIL ma da fatti fondamentalmente
Uno non solo lo è ma sembra anche che se ne debba sentire in colpa e quindi grazie di di di averlo dichiarato e sono contenta di poterlo condividere mi associo entusiasta
Allora leggo
Un
In primavera è caduto il mio compleanno e non se n'è accorto nessuno
I genitori l'avevano scordato nel tempo trascorso senza di me
E a dei Anna ignorava la mia data di nascita se gliel'avessi detta mi avrebbe festeggiato a modo suo saltellando e tirandomi quattordici volte le orecchie
Ma l'ho tenuta segreta e mi sono fatta gli auguri da sola appena scoccata la mezzanotte
Di pomeriggio sono salita in piazza e ho comprato un diplomatico nell'unica Pasticceria del Paese
Ho chiesto anche una candelina di quelle che mettevano sulle torte la signora mi ha guardata strano e non me l'ha fatta pagare così un regalo ricevuto
Nella rimessa ho subito trovato i fiammiferi sapevo dov'erano
Mi sono chiusa dentro e nella scarsa luce che penetrava da una specie di feritoia ho aperto il sacchetto della pasta e lo appoggiata con la carta sotto sulle ripiana impolverato di una vecchia credenza
Ho puntato la candelina al centro della sfoglia e ho acceso lo stoppino
Nella penombra quasi mia mancavano i punti di riferimento e potevo chiedere a una della torta di normali dimensioni
Sono rimasta a guardare la fiammella un po'tremolante fosse per il mio ispiro vicino
Non pensavo a niente di preciso ma avevo dentro oltre le paure una forza luminosa come quel piccolo fuoco
La Cina di quel fattaccio ha cominciato accollare lungo quella solida fino allo zucchero a velo
Allora ho spento con un soffio durante un applauso solitario io canticchiato la canzoncina augurale sottovoce nell'oscurità
Il diplomatico e al fresco friabile ho gustato anche l'ultima briciola
Poi
Sono tornata sopra
Allora grazie di cuore per questa chiacchierata che non esaurisce ovviamente il percorso di questi due libri dar minuta dalla dello Dipietrantonio e grazie a Franco Arminio cederà strada gli alberi presieda mole di terra per Chiarelettere grazie di cuore per essere stati con noi
Grazie
Grazie