Più libri più liberi - Conversazione con Nadia Terranova e Marco Rossari sulla nascita dell'Accademia del Racconto

Radio radicale bentornati dati Libri più Liberi e siamo in compagnia di Marco Rossari benvenuto Radio Radicale Marco e Nadia Terranova vecchia conoscenza ormai
Starò più che un'assenza che vecchia dai fatti va be'diciamo una stagionata conoscenza dizionario Abrams senza papà Arezzo apparati statali l'attrazione
Allora alle il giorno sei è stato presentato qui un un bel progetto l'Accademia del racconto allora era ed è il racconto è sempre urne
Un genere
Che fa fatica a trovare mercato fa fatica a trovare non tanto pubblico ma quanto meno credibilità esterna un po'perché la tradizione vuole che nel racconto si cimentano quelli che un romanzo intero non lo sanno scrivere questo meno la vulgata tre giornalisti culturali
Però un un genere che ha fortissima dignità allora raccolte su quali questo grigiore allora in realtà il racconto è un genere a sé stante non va confuso con il romanzo nel romanzo più brave ma è un altro tipo di scrittura
E non è vero che lo sanno basta scrivere che più scarsa al contrario a termali dal mio punto di vista di segnasse più bravi per scrivere racconti perché chiaramente in in meno pagine c'è da raccontare il senso di una proprio di un incendi e dicevamo al quest'incontro di qualcosa che esplode di qualcosa di importantissimo
Che può essere raccontato soltanto in uno spazio limitato
E però con una perfezione che si richiede estrema qua siamo in leggero svantaggio io se ne leggero svantaggio perché Marco ho avuto la fortuna di pubblicare appunto diverse raccolte di racconti
Beato lui perché a me finora gli editori hanno sempre detto per citare Ammaniti non è il momento il momento è delicato infatti si chiamava una raccolta di Niccolò Ammaniti che raccoglieva alcuni dei suoi racconti
Pubblicati nel tempo in antologie o o giornali perché ogni volta che lui prova a parlare con l'Einaudi della pubblicazione dei racconti dicevano ora no ora il momento è delicato facciamo un altro romanzo
In realtà settore a guardare Gomorra è una che è un libro che ha venduto tantissimo una raccolta di racconti
Ellis Morro che ha vinto il Nobel è una scrittrice quasi esclusivamente di racconti ha scritto solo un romanzo in vita sua in realtà non è vero neanche che i racconti non vendono non piacciono c'è una forma di pregiudizio molto antica da parte degli editori tranne alcuni momenti in cui sembrava essere diventato culla scrivere racconti sull'onda per esempio del successo di Carver
Ma anche se poterlo nominerei Carver perché è stato talmente portato ad esempio con come scrittore di racconti che vorrei quasi fare pro fare una proposta ce provare a scrivere racconti senza pensare a Carver facendo il contrario del suo minimalismo
Comunque la lì progetto che a dire che abbiamo portato avanti era partiva da una da una situazione scolastica c'è l'Accademia del racconto eri rivolta sarebbe ideata dalla Fondazione Bellonci in collaborazione con l'università e campus
Eccola Giulio Perrone Editore per fare scrivere racconti ai ragazzi perché se è vero che scrivere racconti
è più difficile è più difficile dal punto di vista dell'idea e forse del mestiere è anche vero che scrivere un buon racconto come diceva anche Marco ieri
Un ragazzo può farlo perché l'architettura di un romanzo è qualcosa che richiede più tempo mentre essendo appunto il racconto avendo questo carattere incendiario anche quasi immediato si può buttar giù una prima stesura anche che se magari nelle perfette per lavorare su quella
Ecco Marco appunto come diceva Nadia tu hai ai delle pubblicazioni all'attivo in questo
E che è un po'la la curiosità e quella
Di come nasce poi un racconto cioè la differenza appunto come diceva Nadia con il romanzo lo attesta come in genere totalmente a sé stante con la sua grandissima dignità mio avviso non solo letteraria ma contenutistica cioè spesso
Nel racconto riusciamo a a fare arrivare a leggere magari le cose anche più importanti più invidiabili magari all'interno di un romanzo giustamente si diluiscono bene gli intrecci i quello che né veniva insomma a a costituire con la trama ecco per te come è stato poi passare un po'dall'esperienza tra racconto e romanzo insomma questa anche questa a diciamo questo viaggio narrativo
Ma si è abbastanza commovente questa cosa che ha fatto con i ragazzi è che mi ha sempre mi mi ha sempre appunto commosso un po'il fatto che quando ti affacci a scrittura parti
Prima sotto dalla cosa più difficile di tutte quante che la polizia
Qui è questa spericolate Itza in cui Titti getti a capofitto un'avventura spaventoso da quale esce sempre
Ma ridotto e che le poesie adolescenziali sono tra le peggiori che si anche dei grandi poeti Perotti avventori così con l'incoscienza dell'età
La seconda cosa su cui Citti cent'è la seconda cosa più difficile come diceva giustamente a descrivere un racconto è complicato un racconto non tollera una pagina venuta male un romanzo sì
E anche questo è è un momento in cui da ragazzo però puoi provare poi cimentarsi tra scrittura con la storia con una storia il romanzo è un'impresa Anderson
è vero che escono tantissimi romanziere le librerie sono intasate china ha pubblicato un romanzo si dicono queste frasi buffet ciniche quello che vuoi ma realtà scrive romanzo è un'impresa titanica secondo me è veramente difficilissimo anche schiere un brutto romanzo richiede fatica neanche un romanzo che non pubblicherà e che non troverà mai un editore
E quindi da ragazzo se non è condotta faccia scrittura
E e leggi degli esempi
Provi cominci a scrivere e io ho cominciato scrivendo racconti di primissimi racconti trascritti proprio in seconda terza media
Che ho letto Edgar Allan Poe e Dino Buzzati volo scrive racconti orobico in quel modo e poi la seconda volta i racconti mi hanno aperto una strada anche quella un po'disagevole è un po'infida
Fu accadde con un libro di anche quello curiosamente Spoon vicino per certi versi è Gomorra nel senso che era un libro di racconti che però aveva una fortissima impronta corale tanto che si può anche parlare di romanzo per certi versi anche se non ha un unico provvista cara altri libertini
Di Pier Vittorio Tondelli che era costituito da racconti ma aveva mosaico come scrostato di storie che però avere la forza di una rappresentazione sociale umana cioè dalla strada statale quello mi aprì di nuovo una strada verso era tanto che comincia a scrivere un po'nello steso onde all'Himalaya con il punto avevo vent'anni
è anche quella terribile che Tondelli ti ITT fatti fregati ti ti fa sembrare tutto naturale la realtà è un grande orecchio e non per tempo forza celai diciamo
Poi è vero che il racconto è anche una officina secondo me CESC uno scrittore deve espone provare tante tante voci non è uno scrittore non è uno che suona nell'orchestra un solo strumento Turi suoi tutti
E dei saperi possono a tutti se è un polistrumentista diciamo quindi ogni tanto ai bisogni trova la sua la chitarra e canto l'obolo ai nove e il racconto avendone missione comunque ridotta e spesso nascono racconti su commissione vengono curatore di antologie riviste ti chieda ecco lì sono e poi dire proviamo a proviamo questo questo questa strada posponiamo questo stile sentiamo come gira questa storia racconta è vero che abbiamo l'idea del racconto all'americano la carriera alla all'Est Moro pacate se ma insomma ben fatto con con un mostro una svolta un twist dentro che che cambia qualcosa impercettibilmente c'è ora ci sono anche racconti molto più sbilenchi la novellistica italiana è una grandissima tradizione nobile del racconto nostra
Particolare oppure penso anche racconti Donald Bartel me racconti che incominciano a un punto strano e non non capisce ma dove vanno a finire o i Sillabari di Parise altro libro di racconti romanzo per certi versi penso ma siccome a tante declinazioni e ti aiutano molto a trovare una voce a cambiarla anche impercettibilmente a vedere attestare diciamo la tua capacità di scrivere come e questo ne renderà conto ancora
Estremamente interessante sia da leggere che la che da scrivere
E con l'aria verrebbe da dire che In principio fu il racconto perché in questi giorni mi sono un po'imbattuto in in alcune antologie che hanno un po'di tempo edite da UTET in cui all'interno sarà le trascrizioni di migliori temi scolastici
Del diciamo degli anni ottanta novanta un bellissimo testo in cui si riesce a vedere anche un po'l'evoluzione dell'infanzia
E e la cosa bella è che poi alla fine il tema diciamo al di là delle varie trattazioni più scolastiche che può avere di base il diciamo è la primogenitura di un racconto dati quelli delle vacanze estive passando
Cosa di aspetti dal futuro insomma c'è aspirazione idea ma soprattutto la volontà di lasciare un segno in quella narrazione se tu scolastica
Poi a un certo punto succede qualcosa però a mio avviso proprio visto che l'Accademia voi sì rivolge anche proprio a quella fetta di pubblico e di utenti succede che questa narrazione viene interrotta voi perché si cambia modalità di studio vuoi perché si va al liceo e si va all'università e quindi poi in realtà le cose che accadono le nostre vite
Non abbiamo poi la possibilità di riportarle di scriverle di tracciare due allora in questo quanto importante una cronologia diciamo del del racconto all'interno della nostra vita
Guarda credo c'è questa definizione della letteratura che nasce quando un bambino grida al lupo al lupo e dietro non c'è nessun Lupo credo che sia un racconto già guasto elettrico racconta le romanze per il racconto forse la forma più immediata più forte le favole le fiabe e i miti sono in fondo racconti e noi
Nei primi anni della nostra vita noi ascoltiamo favole in miti soprattutto storie Brady con a un un buon immediato significato con un immediato trasmissioni di senso
La tua domanda mi si può interpretare anche rispetto a quello che ha detto in due modi cioè in che modo laici restiamo vicini e racconti letti
E in che modo dobbiamo portare la nostra cronologia nei racconti per quanto riguarda la prima a dire che è semplicemente l'inclinazione a alla lettura in questo periodo che storico che così frammentato non si legge mai vi si legge poco forse possiamo utilizzare di questi spazi
Se utilizzare questi spazi vuoti
Tra on line e l'altro per leggere un racconto possiamo cominciare infilando i racconti nei momenti appunto in quel nostro telefono e spento le modalità aereo tutte le altre diavolerie possiamo immaginare io personalmente quando leggono mette modalità e reo in modo che appunto di non avere nessun disturbo è molto diverso da come si leggeva De Piccoli perché da piccoli
Nel per chi è stato bambino e ragazzo prima della di internet si leggeva per fuggire oggi si legge per trovare calma fondamentalmente per trovare pace questa cosa
Un po'è vera e il racconto può aiutare perché proprio la finestra che ti si apre per chi li scrive invece il rapporto cronologico con la propria vita be'perché scrive racconti per chi scrive in assoluto secondo me
C'è sempre a tenere presente i fatti propri io non credo a chi non scrive dei fatti propri non credo nel senso che non credo esista e se esiste di solito non mi piace quindi penso che Totti il tempo della nostra vita può finire
Può essere sezionato e può finire non raccolte una raccolta di racconti secondo seguendo un tema noi possiamo per esempio immaginare di di pubblicare un'antologia in cui diversi decenni covata ogni decennio un suo una sua storia una sua narrazione
A casa risposta nato a domanda ha risposto a diciamo anche a tutte e due le domande
Allora Marco l'Accademia del racconto nasce anche perché evidentemente esiste un vuoto no vuoto che è un vuoto si educativo che è un vuoto procedurale all'interno della scuola ovvero che man mano che
Sì fanno sempre nuove riforme nuovi programmi eccetera eccetera
In realtà c'è tanta acqua che passa Dante materie che scorrono ma poca roba che rimane allora quali sono i rischi di questa dell'uscita dell'apprendimento e di questa anche frammentarietà che esiste
Sì beh c'è un problema naturalmente nel rapporto con la lettura che si è spezzato incrinato insomma da tempo non soltanto tra i giovani ma anche fra gli adulti siamo un Paese che legge oggettivamente poco
Lettura deve essere introdotta sia in parte in famiglia ma deve essere anche favorito dalla scuola
Accade nel racconto va a cercare di forse anche rendere in interattiva la cosa in un modo più sanno mi spiego molti adolescenti trovano faticoso leggere che semplicemente è una cosa inerte il libro per quanto invece sia potentissimo che lo sappiamo bene per per tanti motivi
Lo trovo non hanno questa interazione che di cui invece godono quando fanno narrazione anche sul socio Nettuno che socio network e noto Ettore sta baggianata un po'come provocazione ma dicevo i nuovi romanzi sono le persone per certi versi se la gente segue la vita degli altri vinto interagisce sì sì posta una narrazione
Su Facebook su Instagram su Twitter soprattutto sui speriamo in cui ragazzi cercano di raccontare le storie no ci sono quelli che mentono che fanno le foto mettono le foto del del mare due anni dopo hanno passato l'estate in città per se per per innumerevoli motivi si si si mette nelle foto con altro
Uomini o donne per ingelosire il partner precedente c'è a tutto questo e narrazione magari non non deve più nobile ma insomma resiste e ed è interazione ecco in questo caso accade nel racconto almeno propone un'interazione diversa cioè riportare l'idea che la vettura sia sia bella sia interessante sia vivificante sia anche desolante cioè no io detesto le maglie dei libri come disse vostro non dei dei dei santini pacifici si vivi i libri sono cattivi quando parla Toni con i ragazzi ho ho detto che mi ero appena tagliato un libro e a Roma questo taglio sul sul dito editi in italiano non sono così la base del nazismo cioè un libro purtroppo
E e quindi i libri non sono innocui sono belli perché son forti non sono lettura non è una cosa che ci deve per forza immaginare questo ah se ne stava in un angolo a leggere che bravo bambino no magari col bambino sarà perché sta leggendo una cosa terrificante e la lettura ci porta dentro spera terrificante che che sia Macbeth o o un libro il teatro il sabato di Philip Roth entriamo in contatto con personaggi sgradevole terribili e questo è bellissimo
E l'interazione perché suggerire loro che sia bello legge ma che sia bello anche scrivere provare a sollecitarle visto dice
La Fondazione Bellonci dietro è un istituzione che che prova il nostro penetrare più importante lo Strega
E quindi forse questi ragazzi a avranno anche quello di cui non li gratifica nessuno cioè il l'attenzione l'attenzione degli adulti è una cosa che da ragazzo è soltanto per essere rimproverato
E invece questo caso mi sembra molto mobile e cercare di tirar fuori da loro qualcosa di inventivo e di seguirlo di leggerlo
A farlo seguire farlo leggere da scrittori c'ero io come le tre ragazze dico spesso elevato spessore dicevi per tutta la vita nessuno vorrà mai più leggervi
Cioè voi perseguite Reder il la fidanzatino la fidanzatina il papà la mamma il cugino eccetera e tutti erano che noi e poi perseguite rete gli editori se vorrete provare a scrivere
E che manderete Mele ce n'ho scritto sono madre e nessuno di loro a leggere mai
Perché tutti scriveva siamo sotto i esattori che sta cosa qua e in questo caso per una volta questi ragazzi e spero che sia abbastanza brillanti da cogliere l'occasione avranno la possibilità di farsi eleggere la persona che fanno questo di mestiere e non è poco secondo me
Ecco radiale
Diciamo che il racconto in qualche modo riannoda un po'i fili come tu dicevi
Anche un po'della Genesi de il bisogno dell'uomo di scrivere di narrare
Allora oggi quanto la presunta crisi del racconto dico presunta perché viene raccontata da altri come crisi del racconto perché modo è anche simbolo di questo tempo in cui magari la ricerca delle nostre radici la ricerca
Della nostra complessità banalmente
Un po'messo in discussione Marcello secondo me molto a affatto hanno fatto i social network e prima ancora il Grande Fratello eccetera cioè c'è un bisogno di narrazione che è stato appagato dall'idea anche illusoria
Dia potere avere sempre uno sguardo puntato sulla vita delle persone che si è fatta racconto a Palmer apparentemente
E quindi è venuto un po'meno quel patto della finzione anch'essa alla base della letteratura per cui io prima dicevo e scherzava così racconta i fatti propri senz'altro per la Seat si raccontano attraverso una trasformazione letteraria per cui nei romanzi di Gaines noia è sempre quel bambino povero che sta nei vicoli eccetera però di volta in volta assume un nome diverso con delle avventure diverso è e come se fosse arrivato poi da parte del pubblico sax di storie vere ma affamato anche in maniera insomma un po'pornografica di storie vere
è arrivata una richiesta del del libro verità tanto è vero che per molto tempo Ico il punto questi così detti libri verità in cui lo scrittore dice tutto della sua vita o dichiara di dire tutto sulla sua vita che poi è impossibile perché nel momento in cui stiva scrivere
C'è sempre una distorsione necessaria forse anche la selezione dei fatti fosse anche soltanto il punto di vista e quindi un po'alla finzione letteraria subito guai se per per tanto tempo guardando in classifica i libri che vendevano di più forse anche adesso ancora e così sono quelli in cui ci può essere una sovrapposizione molto evidente tra l'io narrante
La storia raccontata e le il personaggio in realtà anche non leggere più le favole avere abbandonato le favole tradizionali secondo me
Mette in crisi tutta la letteratura perché se si toglie si torna ai bambini e favole tradizionali siano i raccontini edulcorare ti poi dopo l'accesso alla letteratura diventa sempre più difficile quindi il rimedio c'è di rimedi ci sono i libri ci sono
Non serve né a produrne di più nel le produrrei Diversi basta guardare con lo sguardo diverso quelli che già esistono
Allora l'aria in chiusura di questo nostro dialogo anche insieme a Marco
Diciamo che questa fiera ci vede tutti un po'più tristi fondamentalmente perché come abbiamo già ricordato dai nostri microfoni qualche giorno fa insomma
è venuto a mancare Alessandro Leogrande
Diciamo io devo attenermi fatto di aver conosciuto Alessandro perché diciamo pressando stava la mia prima ospite a Radio Radicale poi ha innestato parte di quel circuito virtuoso e in questi giorni rilegge un po'la prima mail che manda e ad Alessandro in cui gli davo del lei emettevo la l grande fu elemento di di di grande ironia quando voi ci incontrammo
Hai scritto un articolo molto bello che è uscito sul doppio zero in cui ai qualche modo cercato di di raccontare un po'chi era Alessandro dico un po'perché ovviamente la sua grandezza intellettuale che per fortuna li abbiamo tutti quanti dimostrato diciamo già di persona quando c'era è comunque un in campo vastissimo e e proprio anche partendo da dall'arte del racconto all'arte dell'andare a ricercare le proprie radici le le radici della propria a conflittualità territoriale Uomini e caporali dalla frontiera insomma tutti quanti libri che ovviamente diciamo non moriranno perché ovviamente rappresentano veramente uno spaccato del nostro tempo che diciamo
Ci consente di problematiche Zahar lo anche inutile dire che
è una scomparsa che fa male inutile dire che questa doveva essere una fiera con con tanti appuntamenti di Alessandro perché ci sono tanti temi a lui cari e che lui ha amato molto ecco siamo una comunità si una guida ai giornalisti siamo una comunità di di di scrittori di persone che fanno cultura e certe cose fanno male soprattutto quando sono più improvvise però ecco ricordandolo a Radio Radicale
Qual è secondo te
La lezione anche più bella che che ci lascia
Ma non sicuramente spero di no
Scusate Anna manca Alessandro tantissimo ogni giorno perché manca all'amico prezioso la sua intelligenza luminosa il compagno di strada di tantissime scoperte editoriali e letterarie il confronto veramente contino per me qualcosa di insostituibile il confronto su tutto
Sono tantissimi gli insegnamenti di Alessandro anche semplicemente il modo in cui affrontava tutti i problemi sociali lui si era occupato di pista di di tante cose a tutte dava pari importanza pari dignità dal traffico di vite umane alla ai migranti all'accoglienza dei migranti alleggerire i dolori della sua città natale Taranto coi ha dedicato anche un libro fumo sulla città
Dal caporalato pugliese che di cui si è occupato in Uomini e caporali poi la lite ricordiamo di veramente tutti i suoi libri la frontiera che era l'ultimo uscito e purtroppo ci sarà anche un libro
Che non vedremo mai che è un libro se ne sta per desaparecidos argentini intorno cui arrestando aveva cominciato a a lavorare e che dedico un capitolo forse è rintracciabile in un racconto uscito per l'antologia curata da Alberto Rollo
Pubblicato da Baldini e Castoldi che indigna in libreria in questi giorni io credo che la cosa più bella che faceva Alessandro era occuparsi di tanti temi importanti e scottanti
Prima che diventassero di moda poi nel momento in cui diventava il tema di moda su cui tanti poi si fondavano lui era già da un'altra parte già affrontare il prossimo libro il prossimo argomento
Senza mai lasciare del tutto quell'altro però ecco la cosa veramente bella e rara del modo che aveva di affrontare temi sociali importanti oltre all'assenza di retorica era anche questa di arrivare nel momento del bisogno e di andare leggendari diamo quando arrivava la vetrina relazione trama in vetrina
E questo infatti fa di Alessandro secondo me un artista
Un autore radicale nel senso più puro del termine cioè un intellettuale dei tempi futuri appena non c'era più l'emergenza già diventava diciamo l'emergenza un'altra quasi con una fame continua
Grazie Nadia però no grazie a Marco Rossari per questa conversazione sì prima ancora i lavori della catena del racconto e buon proseguimento di fiera a tutti voi grazie
Grazie