I lavori dell'Assemblea Nazionale del PDS sul tema: "Dal progetto del Pds una nuova forma-partito: unire la sinistra costruire il soggetto dell'alternativa"

Il Consiglio nazionale della commissione naz garanzia i delegati delle unioni regionali
Sono per ora assente in molte compagnie molti compagni parlamentari impegnati in sedute importanti del Parlamento
Io a nome del PDS di Roma
Rivolgo ai membri del consiglio nazionale della commissione nazionale di garanzia
Alle compagne e compagni delegati un saluto caloroso e un augurio di buon lavoro
Il PDS di Roma
Sta tentando in questi giorni
Di dare alla Capitale un governo diverso
Di svolta e di ricostruzione morale
Una via d'uscita rigorosa dalla Tangentopoli romana
Alternativa alla DC al sistema di potere di Sbardella e di Andreotti
Fondata sull'Unità e sul rinnovamento delle forze di sinistra e di progresso su un forte ricambio di classi dirigenti e di personale politico
Credo infatti che la funzione essenziale del PDS in questa fase della storia italiana
Sì è esattamente quella di mettere in campo una sinistra rinnovata e il fatto che l'assiste sul partito si tenga a Roma e proprio in questi giorni costituisce un contributo significativo anche alla battaglia che stiamo sostenendo in Campidoglio e nella città
Questa assemblea che si apre oggi è davvero importante per il PDS
Mi permetto di dire per dare una risposta democratica alla crisi del Paese si apre in una fase delicatissima della storia d'Italia
Una fase di passaggio nella quale si decideranno il futuro e i caratteri dello Stato gli strumenti della rappresentanza popolare nuove forme e nuovi soggetti di partecipazione democratica
Noi siamo schierati e non da oggi contro la conservazione e contro ogni ipotesi di stretta autoritaria presidenzialista di restringimento degli spazi democratici siamo per uno Stato efficiente per una repubblica più democratica e per la politica pulita
Uno Stato nel quale aumenti il potere diretto dei cittadini nella scelta delle coalizioni dei programmi degli uomini e delle donne chiamati a rappresentare la volontà degli elettori
è del tutto evidente
Che il nostro impegno per il sì ai referendum del diciotto aprile
è atteso a rendere possibile questa prospettiva
A consentire che l'Italia esca da una fase di mera destrutturazione
Di crollo del vecchio potere ed entri nella stagione delle riforme e della costruzione del nuovo e c'è chi sostiene e si batte perché in quel nuovo non ci siano più i partiti come tali
Così come c'è chi si ostina ancora nel cercare di salvare il salvabile di conservare così come sono stati e come sono e cioè macchine di potere clientelare i vecchi partiti di governo
Il PDS è qui in questa Assemblea per dimostrare che le cose non stanno così
Che la scelta non è soltanto tra la conservazione dei vecchi partiti e la cancellazione in sé dello strumento partito che è possibile e necessaria la scelta dell'autoriforma che ci vogliono partiti nuovi lontani dalla gestione del potere vicini ai diritti e ai bisogni dei cittadini partiti democratici puliti onesti come siamo noi e come vogliamo essere sempre di più
Partiti capaci di rilanciare un'idea nobile della politica di suscitare nuova partecipazione di parlare ai giovani
E a me pare importantissimo che il primo tra i partiti italiani che decide di riformare se stesso sia proprio il PDS così come fummo noi i primi a capire che gli avvenimenti dell'ottantanove avrebbero cambiato tutta la struttura del mondo
Che si poneva un problema di rinnovamento all'estero ma anche all'Ovest
Che la storia dei Comunisti Italiani doveva generare una nuova formazione politica questo nuovo partito si sottopone ora ad un altra prova ad un'altra sfida con se stesso costruire un modello organizzativo del tutto nuovo
Rinnovare la concezione e la pratica della politica per se stesso e per gli altri è una sfida seria perché l'inerzia conservatrice esiste e forse in ciascuno di noi
Ma vogliamo tentare dobbiamo tentare ce la faremo
Questa sì se può essere una prima risposta che mi auguro positiva e incoraggiante da qui il mio saluto a nome dei compagni di Roma il mio augurio di buon lavoro
Do ora la parola per la relazione introduttiva al compagno Mauro Zani della segreteria nazionale del partito
Scusa ma
Indichiamo le compagne e compagni a prendere posto ci sono ampi spazi liberi
Care compagne e cari compagni
Quando abbiamo immaginato questa assemblea avevamo piena consapevolezza di una possibile precipitazione dalla situazione del Paese
Dopo il voto politico dell'aprile novantadue
Parlammo infatti dell'esistenza di una crisi organica oggi su uno sfondo internazionale inquieto e denso di pericoli
In Italia è tutto un mondo che si sgretola
Un modo d'essere della politica che si sfarina tra le mani di un ceto di governo attonito incapace di delineare una prospettiva di sviluppo materiale e civile
Non manca in questa tesa vigilia la tentazione di far leva sul malessere
E su quel vago giustizialismo che si accompagna alla cronaca infinita di Tangentopoli e ad un risveglio civile tanto a lungo repressivo
In questa incertezza
Con una compagine governativa via via esautorata dalla stessa iniziativa della magistratura
Mentre si aggrava la situazione sociale e quella economica
Non vi è dubbio che la ragnatela dei vecchi poteri possa cercare di ricomporsi per predisporre sbocchi politici favorevoli ad una sostanziale continuità di interesse
Saremo una forza ingenuo se al di là delle tetre se Mezzate dei giorni scorsi non vedessimo questo pericolo che è insito per così dire fisiologicamente in un contesto aspro
Pericolosa mente vicino ad una vera e propria crisi di autorità il voto al referendum del diciotto aprile assume in questa situazione come abbiamo detto nella recente riunione della direzione nazionale un carattere cruciale
La posta in gioco è alta
Si tratta di decidere finalmente l'avvio di una profonda riforma del sistema politico che apre al campo la democrazia dell'alternanza
La nostra indicazione di voto è chiara e netta
Il nostro impegno in tutto il Paese è forte e convinto fin dai primi giorni della campagna referendaria
A partire da questa assise ci proponiamo di renderlo ulteriormente capillare ed esteso per conseguire un risultato che forse si tende a dare per scontato un po'troppo facilmente
In quanti mi domando nei vecchi partiti
Pur senza esprimersi a voce alta in cuor loro non accettano ancora l'idea di un passaggio verso un sistema politico basato sul confronto tra programmi e schieramenti alternativi
Anche per questo io ritengo che non sia utile vendere così presto la pelle dell'orso dando per acquisito un successo che va invece ancora in questi giorni conquistato sul campo
A questo risultato comunque noi puntiamo sulla base di un'autonoma convinzione che non è dell'ultima ora
E Selma duro risultato di un'ormai lunga elaborazione che abbiamo tradotto anche nei lavori della Bicamerale in una proposta come sapete di riforma istituzionale organica
Sulla base di quella elaborazione
Abbiamo concorso in maniera determinante tanto allo sbocco referendario del novantuno che segnò l'inizio della fine del lungo ciclo politico basato sull'asse DC PSI
Quanto alla raccolta delle firme per questi referendum
Perciò pur riconoscendo la positività delle intenzioni espresse dai compagni che dicono un no per la riforma
Mi sembra tuttavia quella posizione contraddittoria al fine di mettere in campo un atteggiamento coerentemente offensivo
Che ci disponga cioè verso il futuro anche in termini di rilancio della nostra proposta di riforma
L'impegno per una vittoria dei sì dopo un travaglio e le difficoltà incontrate in Parlamento e nella Commissione bicamerale a me sembra invece pienamente coerente con un'ormai lunga battaglia e non assume in alcun modo va ribadito il significato di un'attenuazione della nostra netta
Opposizione al governo Amato
Al contrario ribadiamo che il
E gli inquisiti deve cedere il passo per consentire quella svolta morale programmatica urgente per affrontare insieme i temi della riforma istituzionale del risanamento morale dello sviluppo del Paese
Non si tratta di aderire però all'idea di un governo del sì senza ulteriori connotazioni sappiamo benissimo e ne vogliamo tenere conto che per la riforma elettorale nel senso da noi auspicato vi sono forze disponibili anche tra coloro che invitano a votare no
Noi riaffermiamo la disponibilità e l'impegno come ha detto il compagno Occhetto per un governo di svolta che rompa con il passato che garantisca una transizione e che porti il Paese alle elezioni con nuove regole e poniamo le nostre condizioni per un tale governo
Provvedimenti legislativi rapidi per liquidare alle radici il sistema di Tangentopoli
Una mobilitazione delle risorse del Paese per creare lavoro un capovolgimento del criterio ispiratore del decreto sulla sanità sul quale ultimo comunque siamo impegnati fin d'ora per un referendum abrogativo
Questa è la carne al fuoco per un confronto programmatico dirimente
Dunque non saremo noi a sottrarci a questa prova intanto vogliamo nel corso della campagna referendaria suscitare un vasto protagonismo popolare
Che porti dentro la battaglia per la riforma del sistema politico le ragioni della loro la questione dell'occupazione della rinascita industriale dell'Italia
Insieme alla necessità di affermare un nuovo quadro di diritti di cittadinanza sociale
In una democrazia forte e rinnovata
Ciò è tanto più necessario nel momento in cui come sappiamo
Dietro le quinte referendarie stanno visioni della democrazia tra loro assai diverse
Quella di una democrazia ridotta ai minimi termini di una pura rappresentanza elettorale che reca con sé una concezione elitaria della politica non è la nostra noi non concepiamo la riforma elettorale come condizione per una democrazia senza partiti
A coloro che in particolare instaurano un rapporto meccanico tra sistema dei partiti e corruzione
E che dunque fanno finta di non scorgere il nocciolo duro di potere che è alla base della questione morale torniamo a dire che non è lecito e non è serio mettere tutti nel gran calderone della partitocrazia
C'è chi come noi ha vissuto nel vecchio sistema certamente sempre mantenendo però caratteristiche di pulizia di onestà di dedizione al Paese difendendo la democrazia in tutti i passaggi cruciali in cui essa veniva posta a repentaglio
Nella lunga notte della Repubblica mentre si formavano analisi sul famoso apparato del PC e sulla riottosità Amodio e sulla sua riottosità modernizzarsi
Noi producevamo una larga mobilitazione popolare chiamavamo i lavoratori a tener desta l'attenzione del Paese contro la strategia della tensione il terrorismo brigatista quello delle trame nere contro l'intreccio tra poteri occulti apparati dello Stato infine contro la connivenza tra mafia e politica
Non abbiamo rinunciato
E non rinuncia
Non rinunciamo neppure oggi a chiedere verità e giustizia per le stragi nelle piazze e nelle stazioni
Consapevole che solo scrivendo le pagine lasciate bianche della recente storia d'Italia si può fondare un'altra e più avanzata stagione dalla democrazia
Per questo e non certo per ragioni di partito rifiutammo l'autorevole appello a voltar pagina e ricatto insidioso che traspariva da quell'invito
Deve essere chiaro insomma
Che a partire dalla questione cruciale della riforma elettorale noi ci battiamo per una svolta nella vita civile politica di questo Paese
Ci battiamo per una democrazia di elevata qualità sociale e che dunque instauri un forte rapporto tra il sistema della rappresentanza e una parte partecipazione permanente dei cittadini alla politica
Non si tratta solo di un'opzione ideale che pur va riaffermata
Ma di una necessità imposta dal fallimento di quella visione angusta che sia accompagnata alle strategie neoliberista allorché si è ridotta la politica a mera gestione del potere
Cercando di coprirne la crisi dietro la foglia di fico di una innovazione posticcia
Che mal celava alla difesa di ben concreti interessi di parte
Nel corso degli anni ottanta non si è voluto comprendere che alla crescita della corte complessità sociale
Corrispondeva anche l'aprirsi di un ventaglio di sollecitazioni di domande di vera innovazione che chiamavano in campo la politica la mettevano in tensione per progettare uno sviluppo all'altezza dei nuovi problemi
Il risultato è di fronte a tutti
E l'attuale degrado civile lo stallo drammatico di fronte alla questione morale
è in questa crisi della politica come Progetto
Che diventa importante direi urgente una ripresa di riflessione sulle forme della politica sui partiti e sul partito di massa
Una riflessione che si intreccia con quella del destino della democrazia della sua efficacia nelle società avanzate
Mi riferisco a ciò che è stato definito come il rischio evolutivo della democrazia
Di cui fa parte integrante a mio avviso l'inadeguatezza della politica la sua perdita di autonomia nel confronto con la struttura decisionale del capitalismo moderno
Non per caso abbiamo iscritto nel progetto del PDS una visione della democrazia come processo permanente che si estende potenzialmente a tutti gli ambiti della vita sociale fino ad abbracciare la sfera economica e produttiva
L'idea della democrazia come moderna utopia Progetto di società che riapre un nuovo discorso sul socialismo
Non si tratta dunque solo di avanzare una risposta una proposta organizzativa
Ma per intraprendere una ricerca che rinvia al cuore dei problemi che caratterizzano questa fine di secolo
Se non vogliamo limitarci ad una sterile è un po'ipocrita pret predicazione sul partito di massa
Dobbiamo risalire alle cause profonde strutturali della conclusione di un'epoca e dell'esaurimento di un lungo ciclo di sviluppo
In altre parole la crisi della rappresentanza e dei suoi strumenti principali dai partiti al sindacato è il frutto come ha notato in un saggio sui partiti politici il compagno in grado
Dell'esaurimento di quel compromesso sociale che ha retto in Occidente lungo tutto il corso del secondo dopoguerra
Ma se è così se questo sia pure sommariamente richiamato e lo sfondo dal quale muovere una ricerca allora risulta finalmente chiaro che non si tratta di por mano ad una semplice riorganizzazioni dei partiti che del partito di massa
Bisogna mettersi all'opera per sviluppare il processo reale di costruzione di una forma partito in gran parte inedita
Che potrà costituirsi solo insieme ad una nuova esperienza politica della sinistra insieme alla costruzione di un programma capace di tenere in campo il Progetto democratico del PDS
Di verificarne ad accrescerne le potenzialità nel vivo delle trasformazioni in atto mentre sono già profondamente mutati i mezzi e le forme della comunicazione politica
Molte cose a valere sulla forma partito dipenderanno dalla nostra capacità di influenzare il cambiamento in corso
Dalla forza e dall'autonomia con le quali nel mondo attuale sapremo riproporre l'attualità dell'organizzazione politica
Non partiamo da zero però
La nascita del PDS non avviene per fuggire precipitosamente dal crollo del socialismo reale
Avviene fortunatamente poiché si intuisce la portata globale sconvolgente degli avvenimenti dell'ottantanove
La fine della divisione del mondo in blocchi portarlo scoperta una conclusione di un'intera fase in Occidente e appunto l'esaurimento della lunga esperienza politica connessa allo sviluppo dello stato sociale
In Italia l'impatto si è rivelato enorme e la nostra intuizione intuizione fondata al di là di ogni previsione
Nell'arco di dodici mesi
Dal voto sul referendum elettorale del giugno novantuno
Alle inchieste avviate dalla magistratura milanese passando attraverso il voto politico del cinque sei aprile la crisi del sistema politico assunto le caratteristiche di un vero e proprio crollo di regime
L'azione della magistratura sta finalmente accumulando le prove del fallimento civile politico della classe dirigente e Dalì guidato la credibilità di un intero ceto di governo
La questione morale sopra la quale lo ripetiamo non possono essere passati colpi di spugna
Non è stata una sorta di calamità naturale un fulmine a ciel sereno ma risultato dissente politiche di governo che hanno portato ad un meccanismo di regolazione occulta delle relazioni tra stato e mercato
Questo meccanismo come Occhetto ha ricordato più volte ha alimentato la costruzione di uno Stato parallelo ed illegale contro il potere illegali propri dello stato di diritto
Ed ha tratto forza da una lunga fase espansiva dell'economia le cui debolezze strutturali sono state nascoste da un dissennato ricorso all'indebitamento pubblico fino all'attuale crisi finanziaria
Non si tratta quindi di una indistinta famelica partitocrazia
Ma di un blocco di potere costruito su un ben determinato rapporto tra politica ed economia tra sistema di governo e sistema delle imprese pubblico e privato cementato per lungo tempo come sappiamo
Da ben precise opzioni ideologiche
Tutto ancora una volta si tiene duro
Di fronte alla difficoltà di dare risposte
Indicare nuove prospettive di sviluppo in Italia si sedesse la strada della governabilità e della rottura a sinistra
Su questa strada si è andati ad un'impressionante aumento delle pratiche di governo clientelari e centralistiche
E la corruzione proprio nel corso degli anni ottanta si è enormemente incrementata con le logiche emergenziali dell'intervento straordinario sottratti ad ogni forma di controllo democratico
La lunga impunità ha progressivamente ridotto l'efficacia della denuncia e della protesta ha indebolito e fiaccato le resistenze civili e culturali oltre che politica
Così il paese si trova oggi di fronte al compito non solo di darsi un nuovo sistema politico
Ma di affrontare contemporaneamente un'autentica ricostruzione civile morale dello spirito nazionale della legalità democratica e della legittimità della sua rappresentanza politica
La sinistra nel suo insieme si presenta ancora divisa a questo appuntamento storico e politico
Il Partito Socialista Italiano trasportato sul terreno della pura competizione di potere con la Democrazia Cristiana risulta oggi coinvolto ed anzi protagonista del fallimento delle classi dirigenti
Le nuove e vecchie forze collocate all'opposizione di sinistra si mostrano tuttora dominante da uno spirito di Sissi ione
Da una visione corporativa che fanno ostacolo impediscono alla sinistra di assolvere la propria funzione nazionale
Quella cioè di essere protagonista della costruzione di un nuovo sistema politico e di un nuovo rapporto tra i cittadini e lo Stato
Comprendiamo
Che oltre alle ragioni poco nobili
Tese a salvaguardare un ristretto ceto politico l'atteggiamento di ostilità che si mostra nei nostri confronti a sinistra
Anche in questa campagna referendaria
Possono essere anche stato indotto dopo il cinque e sei aprile dall'esperienza dei governisti mio ad esempio
O da talune limitati visioni dell'unità a sinistra
Rispetto alle quali peraltro è sempre stato fermo è chiaro il nostro atteggiamento
E il tempo come sempre galantuomo su queste vicende ci ha dato ragione molto rapidamente
A quanti avevano apprezzato con la nostra posizione
Avverso all'idea la pratica del governissimo ad una visione ristretta della sinistra vogliamo dire oggi anche alla luce della linea del PDS degli ultimi mesi e di quanto discuteremo qui in questi giorni che quei limiti e quei ritardi sono definitivamente alle nostre spalle
Vedete usiamo questa chiarezza
Poiché la costruzione di una nuova sinistra democratica costituisse proprio l'ambizione che ha ispirato la nascita del PDS
Del resto la sconfitta elettorale della sinistra in Francia dà ragione al nostro progetto che è quello di non disperdere ma di raccogliere Unire la Sinistra
Certo sappiamo che questo non è un processo dall'esito scontato non bastano le riforme elettorali non bastano nuove regole del gioco d'accordo ma proprio per questo guardando in faccia difficoltà reali
Anche a rischio di andare controcorrente intendiamo ostinatamente riproporre anche in questa campagna referendaria il grande tema del ruolo e della funzione della sinistra in Italia e in Europa
In questo ambito la nostra adesione al Partito del socialismo europeo assume un significato che va molto oltre l'obiettivo di per sé angusto di unire in Italia le forze che aderiscono all'Internazionale socialista
Si tratta di partecipare sul campo al processo di rielaborazione di una nuova idea della sinistra nell'epoca dell'interdipendenza
In un mondo nel quale riemergono in forme nuove da aspre antichi conflitti e dentro società nelle quali si stagliano nuove fratture e si producono nuove contraddizioni
Tale il significato positivo e propositivo sollecitato ore della nostra adesione all'Internazionale
Nel fuoco dei grandi mutamenti in atto nel mondo attuale e dentro il passaggio aperto in Italia
E ormai è chiaro infatti che l'idea la prospettiva l'identità di una nuova sinistra si affermano in gran parte fuori dalle vecchie trincee
E oggi al di là dei contrasti tra gli stati maggiori si avverte tra le donne e gli uomini della sinistra l'urgenza di dar vita ad un processo con federativo capace di attrazione
Anche verso le forze dell'ambientalismo del riformismo laico e del cattolicesimo democratico
Per questo processo e questo è un po'il significato un altro dei significati di questa Assemblea
Noi intendiamo mettere a disposizione una forma partito radicalmente ripensata
Ci sono tuttavia cose che non possono essere tra di loro confuse la riforma del PDS
La confederazione della sinistra la possibilità di dare vita dopo il diciotto aprile a partire dalle prossime elezioni comunali ad un polo di sinistra democratico e progressista
Sono piani tra loro diverso pur se connessi entro un processo generale di riforma della politica
Certi
Se noi guardiamo la situazione del Paese
Alla precipitazione in atto anche in questi giorni
Non possiamo che essere attenti e interessati acché si sperimenti un'alleanza democratica e di progresso la più vasta e articolata possibile attorno però ad un programma d'alternativa
Dico questo sapendo che non c'è un rapporto necessariamente consequenziale
E cioè di precedenza temporale tra la confederazione della sinistra e l'obiettivo di una più ampia alleanza che possano in futuro un bel giorno è il caso di dirlo presentarsi alle elezioni per vincere
Sono processi da attuare contemporaneamente
Subito
Abbiamo due costruendo una convergenza sulla proposta di una riforma elettorale maggioritaria a doppio turno con correzione proporzionale
Un'alleanza di questo tipo
Che guardi quindi anche ad una liberazione di forze cattoliche
E per tanti versi essenziale per battere le resistenze conservatrici e aprire una prospettiva positiva
Ma un'alleanza si fa tra forze distinte
Un'alleanza si fa in un confronto aperto dove nessuno deve essere preventivamente abilitato a dare etichette
Di credibilità all'altro in politica gli esami non sono mai un fatto unilaterale
Anche noi infatti abbiamo bisogno di sapere chi e perché sale sul tram di una di un auspicabile schieramento riformatore
Non siamo disposti infatti
A viaggiare con tutti
Tutto dipende da dove si vuole andare
Intanto io credo che sia tempo di andare per dare un po'di sostanza questo discorso
Rapidamente oltre le petizioni di principio
Credo che sia giunto il tempo di andare ad un confronto programmatico
Di mettere in campo il programma di una possibile svolta politica e morale
E noi per questo siamo sinceramente disponibili
Ma come ho detto
In questo ambito dichiariamo però la nostra netta contrarietà a considerare concluso il viaggio a piedi appena intrapreso dal partito democratico della sinistra
Non si scambi questa necessaria chiarezza per un atteggiamento conservatore che fa resistenza rispetto alla necessità di una più ampia alleanza democratica di progresso
Noi sappiamo bene
Che lei era dei partiti apparato è definitivamente conclusa
E forse lo abbiamo compreso prima di altri
Se è vero che nell'ormai lontanissimo ottantanove indicammo la necessità di avviare la fase costituente di una nuova formazione politica della sinistra italiana
Per quanto ci riguarda intendiamo dunque assumere con coraggio e con la necessaria radicalità il presupposto che tutta una tradizione organizzativa
Così come l'abbiamo conosciuta e praticata in questo dopoguerra emessa ormai irrimediabilmente in causa
Per la semplice ragione che sale a esaurito in gran parte i suoi compiti
Non per caso nell'atto di nascita del PDS
Abbiamo voluto affermare il senso del limite della politica e del partito come riconoscimento pieno dell'autonomia irriducibile di altri ambiti in cui si esprime la vita della società e dei singoli individui
Abbiamo detto
Partito di donne e di uomini Partito dei lavoratori e dei diritti
Sono queste le caratteristiche costitutive del PDS
Certo è utile a mio parere
Avanzare un rilievo critico al modo alquanto recitativo e retorico
Con il quale in questi due anni tutti noi compreso chi vi parla abbiamo di fatto imbalsamato nella liturgia nella liturgia di partito queste opzioni fondamentali del PDS
Ripetere burocraticamente ciò che vogliamo essere ma non siamo ancora non giova granché a farci comprendere dalle donne e dai giovani dai lavoratori
Vanno invece a mio parere beninteso è molto meglio praticate queste opzioni fondamentali
Poiché a richiamano i dati principali di un grande mutamento corrispondente ad una diversa articolazione del conflitto sociale
Un mutamento dove appare netto lo spiazzamento
E le grandi organizzazioni popolari e di massa
In talune zone appare addirittura come una sorta di spalle spaesamento della nostra organizzazione di un'organizzazione concepita in modo tradizionale
Penso per esempio alle grandi aree metropolitane del Paese
Particolarmente in questa fase poi si avverte il divario tra uno spirito diffuso nella società italiana
Che assume comune dato positivo e propulsivo la diversità di genere anche come risorsa per riformare il sistema politico
E invece una politica arretrata altrimenti interpretata e gestito e nonostante il fatto incontrovertibile
Che il PDS resti l'unico partito ad avere assunto la diversità di sesso
Come elemento costitutivo della propria identità non vi è dubbio che c'è bisogno di una verifica stringente e di produrre novità rilevanti nella forma partito
A questo proposito come sapete sarà convocata a norma di statuto la Conferenza nazionale delle donne alla quale soprattutto spetta il compito di avanzare una compiuta proposta di riforma
E io vi invito intanto a leggere il documento preparato dal Consiglio nazionale delle donne in occasione di questa Assise
Per quanto riguarda la nostra organizzazione del mondo del lavoro
Possiamo certo muovere dal pieno successo della conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori
Anzitutto per creare come abbiamo detto in quella sede le condizioni affinché chi lavora possa partecipare alla politica pienamente nel Paese e nel PDS
Penso che se vogliamo rimotivare in un periodo così difficile alla politica i suoi strumenti a partire dalla forma partito allora abbiamo bisogno di tornare a rivolgerci al mondo del lavoro
Che racchiude ricchezza di esperienze umane sociali competenze e una vera capacità d'innovazione
E dobbiamo tornare a riflettere in modo rigoroso e non propagandistico sulle possibilità concrete per un effettivo accesso alle cariche dirigenti fino ai massimi livelli delle lavoratrici e dei lavoratori
Da troppo tempo nel partito
In questo partito come in quello da cui molti di noi provengono i lavoratori non arrivano più a ricoprire cariche di un qualche rilievo
Attenzione che a parte le facili demagogie
Sottovalutare ancora quest'aspetto significa di fatto convalidare la tesi di una politica appannaggio esclusivo dei professionisti o peggio dei ceti economicamente privilegiati
Da qui al cosiddetto notabilato il passo sarebbe breve
Ne va di mezzo insomma quella caratteristica autenticamente popolare che irrinunciabile a mio parere per un partito di sinistra e che non può mai essere confusa con il populismo
E non è affatto vero che nell'epoca attuale poco o nulla si possa fare in questa direzione
Intanto diamo vita qui al Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori e poi non fermiamoci a questo
Dobbiamo muovere per la nostra riforma dall'aperto riconoscimento
Che la costituzione materiale dell'attuale partito si dimostra ancora gravemente inadeguata a fare avanzare una prassi una cultura politica
In grado di corrispondere alle opzioni statutaria fondative
Del PDS che prima ho ricordato
Ma per far questo è urgente che il Partito democratico della sinistra Sidoti anche del necessario retroterra di cultura di ricerca permanente in grado di sorreggere l'impegno verso il partito progettuale e il partito programmatico
Ciò per non limitarsi a predicare
L'originalità che dissente dalle sette costitutive ma per misurarne effettivamente la congruità strategica in un'articolazione reale nel vivo dei processi in atto nel nostro tempo
Per questo a mio parere bisogna riprendere un rapporto non diplomatico con larghi strati della cultura della Sea Enza della ricerca
E a me sembra altresì urgente pensare alla costruzione di una grande fondazione culturale
Nella quale confluiscano pur nella loro autonomia i nostri attuali centri di ricerca se penso al ruolo che la fu una fondazione di questo genere potrebbe svolgere
Vedo per fare solo qualche esempio alcuni grandi importanti filoni di riflessione
Il tema dei diritti per una moderna cittadinanza sociale nel passaggio dallo stato sociale alla cosiddetta Welfare sorsi
Ciò che significa affrontare i problemi del rapporto tra informazione e partecipazione tra formazione culturale e accesso alle risorse organizzative del sistema pubblico
In secondo luogo il tema di uno sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile
E quello è normale della funzione del lavoro nelle società avanzate mentre si staglia la questione del rapporto tra tempo di lavoro e tempo libero sociale
Infine la questione della formazione politica dei cittadini
E la loro effettiva capacità di controllo mentre si incrementano logiche occulte nella gestione delle decisioni strategiche in un contesto di forte interdipendenza e sovranazionalità
Ho voluto fare questi esempi perché su queste questioni e naturalmente su altre ancora si gioca in fondo l'attualità
E per così dire la superiorità della forma partito rispetto ad altre forme della politica
Detto questo non dobbiamo però costruire in astratto l'identità progettuale e programmatica del PDS
Molte cose si giocano qui e ora nel contesto di una dialettica tra innovazione e conservazione che non abolisse affatto la distinzione tra destra e sinistra tra moderati e progressisti
Da questo punto di vista me sembra essenziale superare ogni residua sindrome difensiva
Nella battaglia in atto per far corrispondere all'evoluzione della società italiana un efficace sistema della rappresentanza politica e della partecipazione
Non dobbiamo vivere in un mondo ostile
Non c'è da opporre un'eroica resistenza non noi siamo assediati
Ma una vecchia politica ed un antico regime
Ancora una volta come nel dopoguerra dobbiamo insomma collegare strettamente il nostro destino alla prospettiva democratica del Paese
E dunque è in primo luogo necessaria una piena consapevolezza del cambiamento che noi stessi proponiamo nella politica nell'assetto democratico e civile dell'Italia post referendaria
Tanto più l'intero sistema della rappresentanza giungerà a strutturarsi secondo procedure forti con la partecipazione dei cittadini alla scelta delle maggioranze di governo
E alla CELTA dei candidati nei collegi uninominali tanto più la forma partito dovrà assolvere ad un compito essenziale di collegamento e di rapporto tra istituzioni e società
Svolgendo una funzione programmatica tale da rappresentare e fare agire in una prospettiva di governo i valori e gli interessi sociali che una moderna sinistra democratica intende difendere e promuovere
Ma se questo è vero se cioè dobbiamo fin d'ora
Predisporsi a far vivere le idee della sinistra in un nuovo sistema politico
Diventa necessario riorientare a questo scopo l'intera nostra iniziativa ma di più l'intera esistenza concreta della nostra organizzazione
Io mi esprimerei così dobbiamo in qualche modo pensare alla fase nascente di un partito che accetta e rilancia la sfida dell'innovazione di sistema
Nella democrazia dell'alternanza per la quale siamo impegnati in questa campagna referendaria il profilo il ruolo i compiti dei partiti sono comunque destinati a mutare profondamente certo noi non vogliamo né confondere e vanificare il progetto del PDS nel più vasto quadro di alleanze pur necessario
Ne barricarsi in un'enclave ai margini dei processi reali ma proprio per questo
Compiamo una CELTA di fondo a favore di un partito progettuale e programmatico strumento di ricerca strumento di elaborazione politica diffusa
Non dimenticando che d'ora in poi ogni partito dovrà molto più assumere l'ottica della definizione del programma per raccogliere consenso e partecipazione ripeto nella dimensione del governo ciò non significa in nessun modo accettare la logica di un partito ridotto al rango di comitato elettorale
Copiamo dalla convinzione opposta sì che è quella di dover assicurare anche in futuro una dimensione di impegno collettivo all'agire politico
Una cosa è criticare l'invadenza dei partiti
Che ruolo totalizzante che essi hanno via via assunto per tutta una fase storica
Altra e diversa cosa è l'idea di una democrazia delle persone con i partiti declassati al rango gli organizzatori delle tifoserie
Chi ragiona così volente o nolente si fa difensore di interessi e poteri oligarchici a scapito della capacità della grande maggioranza dei cittadini di poter difendere i propri interessi e ruoli nella società
Con la forza culturale politica e con l'organizzazione di un Progetto generale
Certo non ci deve sfuggire detto queste disegnata cioè la nostra idea di forma partito il malessere che c'è nei confronti della politica
La protesta civile nei confronti del sistema dei partiti
Ma non intendiamo detto questo inseguire una spirale anti partitocratica
La quale tende ad offuscare responsabilità e colpe storiche e favorisce anzi in un generico nuovismo ogni sorta di trasformismi
D'altro canto però devo dire non mi pare convincente ed esaustiva
Una lettura della protesta che sale in questi giorni dal paese estenuato da Tangentopoli
Come puro rifiuto della politica
C'è uno stato d'animo complessa
Lo stato d'animo diffuso che va ben interpretato
Non vi è dubbio che l'iniziativa della magistratura porta allo scoperto l'amaro disincanto nei confronti della politica che si è via via accumulato in questi anni
Anni popolati da politicanti corrotti da procacciatori d'affari da portaborse e persino da falsi imprenditori
Non c'è dubbio insomma che c'è un impatto emotivo forte di Tangentopoli e non c'è dubbio che questi impatto emotivo può incamminarsi in diverse direzioni
Ma l'emozione la protesta sacrosante contengono e dobbiamo saper le vedere idee di giustizia che non vanno confuse con un generico umore antipartito
Idee di solidarietà tra i cittadini cittadini fino ad oggi inermi di fronte al malgoverno alla malversazione alla corruzione
Idee di una libertà cioè più concreta e vera perché basata sul pieno di esercizio di diritti che sono stati troppo a lungo calpestati ed ignora
Per un riscatto della politica io penso noi dobbiamo saper guardare a questo complesso stato d'animo
Dobbiamo rivolgere tutto il nostro impegno in questa direzione
E serve a mio parere una nuova forma partito anche per questo
Per incontrare questa protesta civile per non farla rifluire in una rancorosa apatia facile preda di chi propone una visione ristretta della democrazia e della politica
Care compagne e compagni
Siamo giunti a questa Assise
Sull'onda di tanti dibattiti e di un confronto molto esteso in tutto il partito
Non abbiamo tuttavia voluto produrre documenti preparatori né io voglio e posso qui ora avanzare il modello completo di una nuova organizzazione sarebbe cosa troppo superiore alle mie forze
D'altro canto sappiamo che a ricostruire un tessuto di partecipazione basato su di un rapporto limpido con la politica richiede anche una certa diffidenza per le scorciatoie organizzative
E tuttavia io penso che noi abbiamo già consumato molto tempo troppo tempo dalla nascita del PDS senza intraprendere un cambiamento sostanziale
Penso sia giunto il momento di assumere responsabilità
Verso quanti hanno investito politicamente ed emotivamente sul progetto del PDS
Verso quel milione di persone uomini e donne lavoratori che si sono iscritti al Partito democratico della sinistra nel mille novecentonovantuno e verso quei settecentosessantanove mila novecentoquarantaquattro che nel novantadue hanno pagato regolarmente la quota annuale
A tal proposito voglio dire che noi non abbiamo bisogno naturalmente di azzerare il tesseramento al contrario è necessario incrementarlo anche a partire da questa Assemblea
Dico questo senza alcuna iattanza nei confronti di chi cerca di far pulizia nel proprio partito
Per quanto ci riguarda noi stiamo cercando la strada per dar vita ad una forma partito interamente nuova proprio perciò non possiamo rinunciare ad operare con questa grande Assemblea
Alcune sale The già mature da tempo e io penso che non possiamo accampare ulteriori rinvii ed indugi
Ciò è reso indispensabile Tanzi urgente pena la destrutturazione confusa di una grande forza della sinistra democratica
Non mancano i segnali in questa direzione a mio parere questo è uno spreco che non deve avvenire
A tal proposito ai compagni che negli ultimi due anni hanno cessato la loro attività di funzionare
Voglio rivolgere il caldo affettuoso ringraziamento di tutti noi
Questi compagni restano per il PDS come militanti e dirigenti una risorsa preziosa che ci impegniamo a valorizzare pienamente
Cari compagni e compagne
Per non sbagliare in quest'opera di riforma quindi noi ci affidiamo ad una larga partecipazione
Non giungiamo qui ad un momento conclusivo non abbiamo voluto una conferenza d'organizzazione
Vogliamo aprire da qui un processo di lavoro concreto che potrà essere verificato puntualmente nei suoi esiti fin dal prossimo congresso per questo abbiamo parlato suscitando qualche ironia di lavori in corso
Non posso riprendere in questa sede anche per non appesantire oltre il lecito questa relazione il quadro complessivo delle proposte che abbiamo discusso e messo appunto nel gruppo di lavoro eletto dalla direzione nazionale
E che io penso debbano essere poste a base dell'ordine del giorno conclusivo di questa assemblea
E però utile per la discussione che dobbiamo fare
Riassumere le linee essenziali di questo confronto
Partiamo anzitutto come ho già detto dalla necessità di mettere in campo un partito Program vettore di una larga confederazione della sinistra per la costruzione del soggetto dell'alternativa
Ma io ritengo che non si possa seriamente perseguire un tale obiettivo con un'organizzazione ancora forgiata in un altro tempo storico e politico
C'è bisogno di volgersi verso una nuova fase della democrazia con una struttura organizzativa più duttile aperta alla società
Si tratta di sviluppare una strategia di adattamento in senso forte con un rapporto equilibrato tra interessi e valori e tenendo ferma la barra dei fini e degli scopi del partito democratico della sinistra
è un'operazione tutt'altro che facile
In questo ambito tuttavia si muovono le proposte di riforma che abbiamo avanzato
In particolare
L'organizzazione non può più essere concepita in modo macchinisti col cioè come un sistema sostanzialmente in secco un chiuso fortemente centralizzato
Dobbiamo pensare ad una forma del partito come sistema di relazioni aperto duttile pronto a variare pure intero pure entro confini democraticamente sicuri la propria geometria organizzativa
Pensiamo dunque ad una molteplicità di forme organizzative
Da disporre accanto alla struttura tra territoriale tradizionale opportunamente riqualificata e ciascuna di queste forme a ciascuna di queste forme vogliamo dare una propria nitida
Responsabilità ed autonomia
Diritti e doveri uguali per tutti i partecipanti a questa varietà di forme
Poche e chiare regole unificanti sul piano nazionale
Democrazia di mandato per ciò che attiene alle responsabilità dirigenti a tutti i livelli
Chiara imputazione delle responsabilità di lavoro e di direzione e della durata dei mandati dirigenti eletti sempre e comunque a voto nominativo segreto
Tutto ciò con la consapevolezza che non vi può più essere una vasta partecipazione se essa non viene fortemente qualificata da un pieno esercizio di diritti e di responsabilità
Nel superamento di un andazzo informale e nella definitiva uscita dal porto delle nebbie delle procedure discrezionali e coopta attive più o meno temperate dalla saggezza di un nucleo dirigente ristretto
A tal proposito resta aperta
E andrà affrontata anche la questione della composizione degli organismi nazionali fino ai livelli più alti prevedendo una piena partecipazione dei dirigenti regionali e delle Autonomie di Progetto anche per questa via si contribuisse ad una riorganizzazione della funzione dirigente nel quadro di ciò che vorrei chiamare un'etica della responsabilità
Si rende inoltre necessaria una riflessione e rigorosa
Che dovrà essere istruita dal consiglio nazionale nell'ambito della revisione statutaria sulle modalità di svolgimento dei congressi a tutti i livelli
Ai fini della formazione di maggioranze rese nitide ed efficaci da chiare Selke politiche e programmatiche
Cui collegare l'elezione degli organismi dirigenti e dei dirigenti nel pieno rispetto dei diritti delle minoranze
Per questa via si possono trarre le più coerenti conseguenze
Del passaggio che abbiamo effettuato dal centralismo democratico al pluralismo anche in modo da evolvere verso una dialettica interna fisiologica non drammatica
Non prigioniera della quasi coazione a ripetere un passato che non passa
E quindi effettivamente produttiva di elaborazione politica di proposta specie nei momenti congressuale
Come si intende da questo approccio ne consegue l'esatto opposto di un partito liederistico o presidenziale
La CELTA largamente condivisa
E già avanzata nel mille novecentonovanta di un'ampia autonomia regionale e locale
Assieme alla definizione di nuove forme organizzative vere e proprie stanze del partito basate sull'esperienza e tematiche progettuali va nella direzione di costruire un partito autenticamente democratico
Che quindi combatte apertamente al proprio interno le tendenze oligarchica sempre presenti nei partiti popolari e di massa e quelle nota Billary che si originano in una torsione elettoralistica
E dalle quali non siamo immuni
Come dimostrano le difficoltà incontrate anche di recente nella formazione delle liste elettorale
In questo modo costruendo un partito democratico e popolare noi accettiamo la sfida dei tempi nuovi senza rinunce essenza conservatorismi sterili
Perciò vogliamo fare avanzare da questa Assemblea l'idea di un partito che accoglie e valorizza le autonomie le differenze
E non quella di un partito
Sempre impegnato in un confronto interno
Non siamo venuti qui per partecipare a manovre più o meno grandi in vista di qualcos'altro
Siamo venuti qui per discutere di un partito pluralista
Che sa guardare un po'più in là della sua vita interna per attuare un rapporto ricco con una pluralità di esperienze politiche molte delle quali peraltro nascono da nostri impulsi
Come ad esempio l'esperienza della Sinistra giovanile di Aurora per l'università dei centri d'iniziativa dei centri e dei diritti
In questo quadro anche l'autonomia statutaria per le Unioni regionali badate non esprime una rinuncia di fronte alla difficoltà di far riconoscere ciascuna esperienza entro un progetto nazionale unitario no
E non si tratta neanche della sommatoria di tanti partiti regionali
Al contrario
Questa è la strada per rilanciare il progetto nazionale ed unitario del PDS
Sollecitando una larga sperimentazione di forme organizzative in grado di far presa sui processi di autonomia locale sociale
E facendo perno sodio robusta irrinunciabile struttura territoriale di unioni comunali e distrazioni
Al tempo stesso questa CELTA corrisponde sia pure in modo non meccanico alla nostra proposta di innovazione istituzionale
E affonda le sue radici nei processi in atto nell'economia nella società nelle nuove difficoltà dello Stato nazionale a fronte dei processi di integrazione sovranazionale
E mentre si avanzano rivendicazioni di autonomia dei contesti locali e regionali
Sbagliare a vedere in queste ultime rivendicazioni solo i pericoli di un localismo corporativo che pure esistono
Dobbiamo saper ben intendere che le stanze di autogoverno e autonomia locale sono il segno di una Cretti critica diffusa ad un intero sistema di potere
Quello sfociato in Tangentopoli e al tempo stesso sanzionano la crisi del centralismo statale e il fallimento dell'intera ipotesi di decentramento dei poteri che ha ispirato la nascita delle regioni
I cittadini e le comunità locali e regionali chiedono più partecipazione più controllo più verifica sull'uso delle risorse pubblica
Ebbene su questo terreno c'è anche la sfida con il Gretto liberismo della lega che va rilanciata con forza da noi e dalla sinistra italiana
Poiché da un diverso sistema fiscale
Da un impiego programmato delle risorse che può via via riprendere consistenza un vasto movimento per la messa in campo di nuove politiche di welfare all'insegna di un moderno rapporto tra libertà e solidarietà
In grado di ricomporre una possibile frattura fra nord e sud e tra la lotta per il lavoro e l'occupazione e la conquista di un largo spettro di diritti di cittadinanza sociale
La CELTA dell'autonomia regionale non esprime dunque un carattere difensivo
Di Rino sa o di accodamento al contrario
Corrisponde all'idea di avviare un processo di ricostruzione civile e morale dell'Italia corrisponde all'obiettivo di dar luogo ad una nuova fase dello sviluppo del Paese chiede partecipazione impegno per una politica pulita
In in un trasparente rapporto tra governanti e governati
Accanto a questa CELTA di autonomia regionale che abbiamo voluto definire di ispirazione federalista
E accanto a quella altrettanto dirimente
Che abbiamo provvisoriamente definito delle Autonomie di Progetto noi Enrico lottiamo anche era CELTA già prevista nello Statuto delle cosiddette relazioni pattizia e cioè del rapporto
Politico e prove di patto politico e programmatico che Tex che si può instaurare con associazioni e movimenti nella piena assunzione di una reciproca autonomia
Non avanziamo in questo modo naturalmente l'idea di un neo collateralismo facciamo altro all'opposto ci confrontiamo con il protagonismo politico della società civile
Con una molteplicità di esperienze che cercano di affermare un approccio più ricco e più libero alla politica
Un partito di questo tipo compagne e compagni che ha fatto della questione morale l'asse della propria battaglia democratica deve proporsi subito anche un altro obiettivo
Quello di assumere una larga generale diffusa responsabilità nel finanziamento della sua politica
Ci siamo posti
Sulla giusta strada a partire dal diciottesimo Congresso del PCC
Quando modificammo la tradizionale separata figura dell'amministratore in quella di un tesoriere dirigente di partito a tutti gli effetti in modo che tutta l'organizzazione del finanziamento andasse a far parte dell'impegno collettivo dei gruppi dirigenti
Oggi mentre affrontiamo finalmente la questione del debito accumulato
Nella spirale degli interessi finanziari per l'esposizione bancaria del partito e dell'unità
Dobbiamo sapere che anche in questo campo niente sarà più come prima
Per la ragione è molto semplice che il patrimonio si può usare in modo consistente per un'azione di risanamento indispensabile una volta sola
Per mettere a frutto questa CELTA è necessario dunque avviare anche un rapido processo di riorganizzazione degli apparati a partire dall'apparato della direzione nazionale in coerenza con le sale The organizzative che ci apprestiamo a compiere in questa Assemblea
Ed è necessario un impegno vastissimo di tutti noi a partire da questa Assemblea
Per l'esistenza di un partito austero e sobrio
Noi ci affidiamo comunque interamente alla volontà dei lavoratori
E di quanti comprendono la necessità di uno strumento efficace di aggregazione politica ed iniziativa collettiva come il Partito democratico della sinistra
Questo e non altro del resto è stato anche il senso della nostra battaglia per una riforma radicale della legge sul finanziamento pubblico
Una legge superata e contro la quale invitiamo a votare sì al referendum poi vedremo quali saranno i tempi morti per affrontare un quadro legislativo del tutto diverso
Caratterizzato da una buona legge anticorruzione
Che consenta semplicemente ai cittadini di devolvere una parte del reddito da loro dovuto al Fisco ad un partito o ad un'associazione insiste sempre però in forma diretta e volontari
Intanto io vi invito ad aprire qui subito
Una grande sottoscrizione
E ad adoperarle tutti per raggiungere entro breve tempo un risultato straordinario
Prima che si apra la stagione delle feste dell'Unità
Questa è la condizione necessaria per affrontare badate le scadenze politiche dei prossimi mesi
Dobbiamo insomma rimboccarci le maniche
Darsi da fare
Sapendo che non mancherà al sostegno dei nostri militanti dei nostri elettori e di tanti simpatizzanti
Dunque concludendo noi siamo qui compagne e compagni
Abbiamo fortemente voluto quest'incontro
Contro la logica del rinvio per reagire consapevolmente
Per ritrovarsi insieme a rilanciare di fronte al Paese
In un momento così aspro e difficile un grande e affascinante progetto di riforma della politica per far ciò e per continuare a rivolgersi ai lavoratori a testa alta
Come abbiamo fatto durante la grande manifestazione dei consigli di Roma riteniamo di dover mettere bene in regola le nostre care
Sentiamo cioè il bisogno di avanzare una riforma generale profonda di tutta la nostra organizzazione
Non ci abbandoniamo ad uno spirito rinunciatario dunque
Né per quanto riguarda la forma partito
Né per ciò che attiene alla visione di una politica partecipata né infine per quanto riguarda il ruolo della sinistra in Italia in Europa
Quest'opera però lo voglio dire chiaramente non può essere fonte di ulteriori ritardi
Siamo tutti consapevoli che le discussioni all'insegna della ricerca esasperata delle ragioni e dei torti ormai appaiono anacronistiche di fronte ai nuovi problemi
Per troppo tempo
Abbiamo continuato a guardare dietro di noi
è giunto il momento di guardare davanti a noi
Per radicare il futuro di un nuovo partito nella prospettiva dell'Italia di domani
Bene i compagni prima di cominciare la discussione sulla relazione di Mauro Zani c'è da eleggere un gruppo di lavoro di questa Assemblea nazionale
La presidenza propone la Costituzione quindi di queste seguente gruppo di lavoro
Compagno Agostini Angius Annunziata Bassanini Bassolino Bersani brutti Carrozzo Chiarante
Couture lui Falomi Fassino Ferrari sibili Folena
Fumagalli che agli ottimi
Granero La Forgia Macciotta Maciste Mazzarello Mele Minniti Morando Pellicani Petruccioli Dragone era sì Melli Rodano
Giulia Sacconi Stefanini Tortorella Tronti
Turci
Turco
Berticelli di sani vita Zani Zingaretti
Sì ci sono osservazioni proposte
Se non ce ne sono consideriamo
Approvato questo gruppo di lavoro l'assemblea lo accoglie votiamo no tale prego gran
Propongo di aggiungere quattro compagne in coerenza con le cose dette da Zani nella sua relazione sul partito di donne e di uomini ricchezza e se il numero fosse esorbitante mi pare che siamo sui trentasei propongo di togliere quattro compagni
Ai compagni che propongo sono la compagna Tina Silvestrin
La compagna Diana Bocchini
La compagna Maria Chiara Bisogni
E la compagna Sesa Amici bene
Di dare scusi
A scrivere bene accompagnata Mary
Già che è una delle questioni forti che affrontiamo in questa discussione quella della rappresentanza
Regionale io ripropongo alla all'assemblea la presenza per quanto riguarda il Piemonte del compagno Manuele braghe ero che responsabile regionale unitariamente deciso dall'Unione regionali piemontesi per questo gruppo di lavoro
Altri compagni che intendono prendere la parola bene allora possiamo credo
Accogliere le proposte e mettere ai voti il gruppo di lavoro chi è d'accordo alzi la mano
Bene non ci sono contrari
è approvato
Beh astenuti seconda
Cominciamo la discussione allora il primo iscritto a parlare il sindaco di Ancona Renato Galeazzi
Io ricordo che si propone che la discussione gli interventi durino dieci minuti
Siamo d'accordo anche su questo venisse
Care compagne e cari compagni
Io sono contento stasera di essere qui sono contento perché rivolta che partecipo Onassis di queste dimensioni e soprattutto perché posso confrontarmi contanti compagni da tutta Italia
Io credo che uno dei primi problemi che noi dobbiamo risolvere e di cui troppo spesso ci siamo lamentati e la distanza tra partito e paese
Il partito deve essere veramente il polso del Paese deve essere la pompa che lo spinge questo troppo spesso non è successo
Io non mi soffermerò
Sul grande travaglio che al Paese in questa fase su quello che sta succedendo in tutti Italia oramai
Quello che io chiamo la grande tormenta il tormentone
Io dico che questa può essere un'occasione importante perché di questo partito nuovo giovane
Riprenda in mano il Paese che dia una soluzione ai suoi problemi che voglio dire che per farlo diventare una vera rivoluzione
Noi dobbiamo prendere il capo di questo groviglio istituzionale politico
Questo grosso è grave pasticcio che c'è nella vita politica
Del Paese riprende negativa per tirarlo fuori come possiamo fare questo
No io credo che noi abbiamo solo la maglia nera nacque forse è il caso di
Qui lo dico per dare scusami eh un attimo soltanto minimo di Silenzio perché l'intervento possa svolgersi con tranquillità quindi compagni che non hanno intenzione di ascoltare Galeazzi possono allontanarsi verso la sala è e gli altri ascoltare in silenzio e non c'è alternativa
Prego quindi dicevo là dove è possibile ci sono tutte
Le salvaguardie e le possibilità prendere
Il ma nel Paese per governarlo anche se è stato detto che il Paese il partito e colpito da qualche spiffero di questa tormenta e ancora integro intatto e carico di tutte le sue energie morali e strutturali
Ma io vedo ancora un partito un pochino inibito quasi un po'timoroso invece un valido che deve liberarsi dei veri collegarsi con il mondo civile questo è un partito nuovo a pochi anni questo aspetto è un partito un un bambino
Diventa un bravo ragazzo e ocra è un adulto
Se ha buoni imputa buoni stimoli per i primi due tre quattro anni di vita io dico che questi primi anni di questo partito sono fondamentale perché riesca a crescere e a diventare veramente ero un albero robusto che governi questo Paese quindi è questa la fase più delicata della crescita di questo partito è stato detto poco fa noi è vero dobbiamo guardare avanti non dobbiamo rimpiangere niente del passato né fare alcuna rinuncia
Quindi necessità di costruire un partito attrezzato per i tempi nuovi
Certamente un partito troppo meno apparato ma più collegamenti con la gente e con la società civile
Fuori delle stanze del palazzi del partito c'è gente che chiedeva un punto di riferimento
Chiedono suggerimenti chiedono soluzioni Craig chiedono un nuovo linguaggio la gente chiede una nuova maniera di parlare di politica
Chi chiede una nuova proposta una nuova proposta che regoli la qualità della vita civile quindi e per questo che noi dobbiamo chiamare tutte le risorse le donne e gli uomini del nostro patrimonio
Chiamarle a dirigere questo Paese proprio perché c'è questa grossa domanda ecco di essere
Governati ma in maniera nuova non sei solo un problema di stile un nuovo stile
Nuovi modi nuovi fatti politici
Quindi avrà che è successo e più consensi quel partito che saprà meglio interpretare i bisogni della gente
E quindi è per questo che in questa fase dobbiamo la prima pensare al Paese perché il bene del Paese coincide con il bene del partito
Io ero troppo piccolo ma tutti ci ricordiamo il partito nuovo dei quarantasei del quarantotto fatto di operai e contadini un partito ci diceva Togliatti che doveva avere una sezione di fronte ad ogni campanile
Oggi non è più quello è cambiata profondamente la società in questa epoca di mass media
E l'informatica non servono più tutte le sezioni di un tempo
Io dico che le sezioni che diamo ereditato sono voi perché sono chiuse sono polverose perché non vengono frequentate riduciamo l'accorpamento di dieci facciamone uramaki sia luminosa piena di gente pia di spazi pieni de quindi una città di di vedere le strutture che erano nuove e importanti
Quarant'anni fa oggi vanno riviste quindi io un partito che troppo si è attardato sui problemi interni che ha fatto sicuramente un'opera coraggiosa
Ma è ora che esca fuori allo scoperto e ora che dimostri tutto quello che sa fare e quindi dopo questa opera i gradi catarsi quasi di liberazione dal peso del passato e ora che si fuori mie una nuova forma di partito moderna
Io vi dirò tra un attimo quello che Successo alla nostra città
In Ancona voracità
L'ho definita appena dopo il giuramento buia
E depressa ed errata perché una persona sola possedeva le strade possedeva i cinema possedeva la squadra di calcio possedeva e cantieri
Possedeva la televisione possedeva i giornali
Ma questo regime Forlani hanno prassi hanno si è disgregato da solo
Sì è disciolto ed ora c'è un sindaco iscritto al PDS che governa una maggioranza nuova di sinistra
Troppi mi domandano
Che cosa si prova a fare il sindaco io dico che in qualche modo in questi tempi naturalmente facoltà sono preoccupato qua quotato alla breve iato qualche volta mi diverto ma una cosa sono sempre sono tranquillo
Sono tranquillo Testori per fare il mio dovere di per amministrare la cosa pubblica
E questo credo che sia fondamentale oggi noi abbiamo il ruolo di dimostrare che ne possiamo amministrare nostre città in maniera diversa
Quindi serve ripensare il nuovo ruolo per il sindaco
Io non sarò mai né il sindaco impiegato né il sindaco burocrate chiamati missina chiami sindaco mente sauté ma il sindaco una somma un'immagine è un motore
Ecco che deve essere pensata anche la funzione dell'istruzione
Che lui dirige cioè il Comune che deve essere io a chiamare un'agenzia di servizi tra istituzione che garantisce i servizi dove dei cittadini e garantisce i vari passaggi della vita soci rosso civile e sociale politica economica della della città
Quindi e ora
Che io ricambiamo anche i input per queste amministrazioni da dove ci vengono le nuove regole chi chi dice come dobbiamo governare no altre città oggi non aspettiamoci
Nuovi dogmi non aspettiamoci nuovi schemi dettati dall'alto sonore nostri ragazzi le nostre donne i nostri anziani inoltre cittadini che ci devono dare le regole per governare le nostre città non ci sono secondo me uscite a questo
Problema non ci sono altre possibilità quindi non siamo quasi obbligati a dimostrare come si può governare in maniera nuova
Io mi rendo conto di tutte le possibilità le difficoltà la situazione veramente critica di essere lucidi attenti vigilanti sono i rischi per la democrazia mano e con determinazione primo far le scelte chi ci suggeriscono
Tutte questi messaggi che riceviamo dalla società moderna quindi
Dobbiamo fare un partito nuovo e io dico subito che quelli che voteranno foro per i partiti vecchi non vogliono farti più volte il vecchio partito e questo non ci interessa io dico anche che ci servono nuove istituzioni è vero
Ci serve una nuova classe Polifemo anche quelle ma ci serve anche una nuova classe politica
E quindi questo piccolo teorema che io volevo con voi svolgerà stasera nuove regole nuove istituzioni un nuovo partito che interpreti queste regole
E dove prendiamo gli uomini dove prendiamo nuova classe politica
E ora che noi prendiamo la classe politica e dalla società civile
Io dico e mi ricorda quando era ai massimi successi elettorali del settantasei si disse che
La classifica dirigente che è andata andava amministrare le nostre città
Aveva svuotato le federazioni perché tutti i funzionari stavano ora nell'amministrazione io dico che ora che svuotiamo
Le fabbriche svuotiamo gli uffici svuotiamo gli studi professionali prendiamo i nuovi amministratori o cattolica dalla società civile perché dobbiamo far governare i migliori quindi tutti i cittadini devono essere pronti a dare il rapporto
Io non voglio fare
Scomodare troppi classici ma diceva il vecchio Platone che in fondo devono governare i filosofi loro diceva che lo diceva che devono governare i migliori i migliori Done invece in questo Paese Successo
E questo forse convenuto a qualcuno che governasse Rodi peggiori
E convenuto forse che la classe politica degradarsi e poi diamo visto i risultati di questi tempi e noi abbiamo anche un altro ruolo in questo vuoto tra politica che si è manifestato in questi tempi e vi dico cosa pensiamo di fare per la ex Jugoslavia
Noi diciamo che c'è una grossa senza dell'Europa Sonata e assente il governo italiano non c'è una politica del nostro ministero degli esteri però il Comune di ancora si è fatto portavoce di una chiamata di tutti dice i sindaci delle citate Adriatico e noi domenica avremo una grossa dimostrazione
A cui aderiscono soltanto i sindaci di Trieste di Venezia di Bari Pescara Di Pietro di Rimini ma anche tante situazioni e vi dirò di più abbiamo dovuto aggiungere un secondo foglio dietro adesioni delle varie associazioni di tutte le provenienze
Quindi ecco queste ruolo noi dobbiamo in questa fase riuscire
A dare un nuovo significato a interpretare e quindi a guidare e quindi a dare soluzione ai problemi nuovi di una società che è molto diverso e molto è cambiata e per questo che io ho apprezzato la linea del compagno Danica fatto relazione ma io dico che ancora di più serve questo spirito nuovo che riesca veramente a dare a questo Paese un nuovo sviluppo grazie
Alla parola il compagno Antonello Falomi segretario dell'Unione ragionare del Lazio
Un messaggio per i segretari provinciali della Lombardia che sono invitati a riunirsi
Ha il al primo piano dei lavori alle ore diciotto quindi subito
Ogniqualvolta si prospetta la necessità di un cambiamento come noi oggi stiamo facendo
C'è sempre chi si preoccupa di mettere in evidenza i pericoli a cui si va incontro quando si cambia
Fu così ad esempio al momento della svolta quando si paventano il pericolo della deriva craxiana del Partito
è nell'ordine naturale delle cose che questo accada anche se non sempre si tratta di spirito conservatore ma di sincera preoccupazione
Io sono convinto però che se noi dovessimo mettere sui piatti di una bilancia i pericoli del cambiamento e i pericoli della conservazione
Sarebbe molto più pesante il pericolo di lasciare le cose così come sono
E non è amore per un indistinto nuovismo
Basta guardare con occhi liberi al modo come noi siamo organizzati alle regole della nostra vita interna
Ai meccanismi di legittimazione dei gruppi dirigenti
Per rendersi conto non solo dei difetti e dei limiti severi della nostra forma partito
Ma anche e soprattutto della necessità di cambiarla
E aggiungo anche della urgenza di cambiarla
All'appuntamento di una vera riflessione sul partito noi arriviamo in forte ritardo ed è stato un bene avere confermato contro ogni ipotesi di rinvio l'appuntamento di oggi
E il fatto che questa riflessione noi l'abbiamo nel pieno dalla campagna referendaria non è un ostacolo al contrario
Perché tra chi parla di sfida finale non alle degenerazioni della partitocrazia
Ma al sistema dei partiti in quanto tale e chi invece vorrebbe conservare lo stato di cose presente
L'occasione di questa Assemblea è importante per dire alto e forte che il PDS si batte non per la liquidazione dei partiti ma per la loro riforma
E noi lo possiamo dire tanto più alto e tanto più forte quanto più saremo capaci di dare l'esempio di far seguire alle parole i fatti dimostrando
Che il rinnovamento che noi abbiamo avviato con la svolta riguarda non solo le idee
La cultura del partito ma anche la sua forma
Noi abbiamo tutti i titoli per fare questo
Al contrario della democrazia cristiana e del Partito Socialista Italiano che hanno cominciato con molta fatica a rinnovarsi perché costretti dalle inchieste della magistratura
Il partito democratico della sinistra è nato per un'autonoma consapevole democratica scelta di rinnovamento decisa dai suoi militanti
Abbiamo cioè tutte le carte in regola per giocare da protagonisti la partita del rinnovamento dalla democrazia italiana dalla nostra sembra dunque può venire un forte contributo alla battaglia referendaria per rinnovare la politica e i partiti
Ma la campagna referendaria è anche l'occasione per una riflessione più stringente sui partiti e sul partito
La prova referendaria investe infatti in modo determinante il futuro della democrazia italiana il modo come sarà organizzato il nostro sistema politico il ruolo dei partiti la prospettiva della sinistra
Riflettere sulla forma partito vuol dire allora pensare al Partito democratico della sinistra
Come a un partito che vivrà in un mondo profondamente diverso da quello in cui ebbe assunto per tanti anni il vecchio PC
Dovrà mutare la sua collocazione la sua funzione e dovrà mutare la sua organizzazione
E non saranno certo la Nostalgia o i richiami al vecchio modello di partito che potranno dare risposte alle nostre evidenti difficoltà
La democrazia della rappresentanza sorretta dalla proporzionale e in una crisi profondissima
Non esistono più i presupposti vincoli internazionali
Non è più in grado di esprimere governi stabili e soprattutto coerenti sotto il profilo delle scelte economiche e sociali perché consente al massimo fallimentare operazione consociativa
La sinistra che per anni noi abbiamo conosciuto è sparita da un pezzo
Il crollo dell'Est la crisi dell'esperienza socialdemocratica i nuovi movimenti della sinistra ne hanno radicalmente cambiati i connotati
Ed anche la vecchia struttura sociale ha ceduto il passo a nuove e più complesse articolazioni dalla società
Il vecchio l'ordine di classe si è modificato
Tutto un tessuto tradizionale di identità e di solidarietà collettive si è lacerato
Accanto alle vecchie contraddizioni di classe ne sono sorte di nuove soprattutto non esiste più quel deficit di autonomia della società civile
Che aveva portato i partiti a svolgere anche oltre il necessario una funzione e un ruolo di supplenza tutto questo non c'è più
Anche grazie all'azione dei grandi partiti di massa la democrazia italiana è cresciuta è molto più complessa ricca e vitale di quanto non fosse quando quarant'anni fa cominciò l'opera di edificazione del PC
E questa è una grande occasione che ci si offre e che noi dobbiamo metterci in grado di cogliere il PDS dovrà vivere in una società in cui essi aggira agiscono una pluralità di soggetti di movimenti di culture politiche di cittadini che vogliono dire la loro sulla scelta del Paese
Che vogliono agire autonomamente in una società che sempre meno sopporta di essere occupata dai partiti
Una società che sempre più esprimersi forme autonome parziali dell'impegno politico
Che non intendono più delegare ai partiti la propria rappresentanza politica o rimanere chiusi nel recinto del sociale in una sorta di moderno expedit non expedit
Il PDS dovrà vivere in una democrazia che sarà più democrazia della scelte del governo che non democrazia della rappresentanza
Dovrà vivere in una sinistra complessa articolata pluralista
Che non potrà essere ricomposta sotto una stessa bandiera ma che pure dovrà individuare gli strumenti per ritrovarsi a rinnovarsi
E che dovrà operare in una democrazia del Nantes dell'alternanza che porrà fine
Alla stretta lacerante in cui essa ancora oggi si trova tra subalterna partecipazione consociativa al governo o sterile opposizione ecco dunque l'acqua dentro la quale noi dovremo nuotare
Democrazia dell'alternanza unità e rinnovamento dei progressisti nuovo rapporto tra politica e società
E per nuotare in questa in quell'acqua abbiamo bisogno di una vita in Terna che ci consenta di essere realmente un partito della democrazia e della scelta
Avere da un congresso all'altro maggioranze e minoranze su precisi punti di programma di cui la maggioranza affinché tale si faccia portatrice nella proposte nella gestione non significa lacerare il partito
è il modo per uscire dalla Costituzione ma del materiale
Fondata sulle mediazioni defatiganti che paralizzano il partito senza costruire una reale unità per avviare invece la fase dell'assunzione trasparente finalmente imputabile delle responsabilità individuali e collettive
Partito programma partito dell'autonomia territoriale tematiche partito della democrazia di mandato è partito dalla partecipazione
Partito del metodo pattizio non sono all'ora formulette organizzati visti che o l'ennesima discussione per decidere la distribuzione del potere all'interno del partito
La forma partito che Zani ci ha proposto scaturisce nel vivo dei processi politici istituzionali e sociali che stanno sotto i nostri occhi e ci stanno non da adesso
Il nostro compito oggi è colmare il ritardo enorme che abbiamo accumulato e guai a noi se spreca stimo l'occasione che ci è offerta da questa Assemblea
Se per paura della nostra diversità di opinioni decidessimo di non decidere perché un partito democratico e pluralista come lo vogliamo essere non può avere paura della democrazia e del pluralismo
Volevo informare l'Assemblea che sono stati raccolti cinque milioni
Con la sottoscrizione
Quindi è possibile anche fare di più il rinnovo l'invito dei compagni a sottoscrivere alla parola la compagna Luisa Arzuffi della federazione di Modena poi il compagno Franco Passuello
Io parto per il mio intervento dalla dichiarazione d'intenti del mille novecentottantanove nel quale c'erano due frasi che per me sono molto importanti la prima è quella che dice la proposta di dare vita a un nuovo partito della sinistra in Italia nasce dalla consapevolezza che il Paese si trova di fronte a una stretta traumatica da cui comunque uscirà profondamente cambiato
Il successo dalla nostra proposta proposta politica e questa è la seconda frase dipende dalla capacità che noi avremmo di corrispondere alle necessità nazionali che da quella stretta derivano dalla capacità quindi di essere percepiti da una parte di ampio arco di forze dalle componenti decisive della società italiana come portatore di una soluzione per i problemi del Paese
Io credo molto importante il lavoro che deve portare avanti il PDS per un governo di svolta per un programma che nell'immediato riesca a rispondere ai gravi problemi dell'oggi
Che riesco ora di indicare una via per lo sviluppo che ci permette di guardare al futuro con serenità
Un partito impegnato per il voto del diciotto aprile per un dare per dare uno sbocco riformatore alla crisi politica e istituzionale
Un partito impegnato per ridare piena titolarità alla politica quella politica fatta di programmi di contenuti non di tatticismi e di schieramenti
Il PDS nato con l'ambizione di diventare partito di donne e di uomini e dalla necessità di costruire una società a misura dei due sessi
Le donne sono una risorsa per la politica la loro autonomia prodotto molto partendo dalla carta delle donne dalla legge sui tempi
Dalle cose fatte nel Parlamento dalle leggi di azioni positive sul lavoro e sull'imprenditoria sono maturi ormai i tempi per una nuova carta delle donne che abbia un robusto contenuto programmatico da portare confronti
Dalle donne alle donne e agli uomini della sinistra
Molto importante anche la legge che riguarda l'elezione diretta del sindaco con la presenza del trenta per cento delle donne in lista che è la prima azione positiva in politica all'interno del nostro Paese
La crescita boy della soggettività femminile negli anni ottanta nella nostra società ha portato la presenza delle donne molto forte nel lavoro nella politica sono segni importanti che non vanno dispersi
Le donne della sinistra del sindacato hanno reso evidente questo con la manifestazione proposta le donne PDS a fine novembre e con quella proposta dal sindacato al sei marzo
Il nostro partito il PDS il PDS deve essere un partito nazionale su base regionale
Fortemente radicato sul territorio che riconosca quindi le proprie unità di base che risiedono nell'unità comunali i Pds occorra che esca da questa Assemblea con la modifica per quel che riguarda il suo statuto
Per percorsi di legittimazione democratica delle sedi di responsabilità politica
Io sono favorevole l'assemblea dei delegati con poteri anche come strumento di verifica vera all'interno del nostro partito dobbiamo scegliere costruire quale partito oggi sia più coerente per una vera riforma della politica
Per una ricostituzione della sinistra ciò deve avvenire rapidamente con atti di forte discontinuità
Il rischio è di essere omologati ai partiti già condannati per la mancanza di autoriforma
Io penso che questa Assemblea quindi devo produrre un materiale per il nostro partito e quindi occorre uno statuto adeguato che ci permetta che vede sedi di incisione dell'operazione politiche sedi di responsabilità e sedi di verifica
In questi due anni di vita del PDS il mio lavoro quella di altre compagne e compagni è stato molto faticoso
Questo non solo per l'assenza della politica quella con la P maiuscola e per un'organizzazione del partito vecchie non adeguata a volte ripetitiva e inconcludente
Ma proprio perché la costruzione e mantenere un rapporto con le nostre radici fare proposte è un lavoro costante che deve durare nel tempo e molto faticoso
A Modena abbiamo lavorato per la costruzione del PDS
è la costi
Nel nostro rapporto attivo con le associazioni con il mondo del volontariato
Abbiamo quindi sostanzialmente cercato di proporre tramite la proposta politica l'iniziativa politica proposta dalle federazione dai giovani del PDS dalle Unioni comunali
Abbiamo svolto la nostra assemblea organizzativo del PDS e abbiamo proposto un documento
A Modena le donne sono venti mila quelli iscritti al PDS sono circa il cinquanta per cento dei totali iscritti alla Federazione parecchi Dinoi ricoprono ruoli di prima responsabilità politica nelle istituzioni quaranta i tra di noi sono assessori nel sindacato
Forte la presenza delle ragazze nei giovani il PDS sei compagni sono segretario comunale del partito forte la nostra presenza nelle strutture organizzate nel lavoro di massa nei festival tesseramento a Modena esiste in Consiglio delle donne formato su libera scelta attivato il suo ruolo consultivo nella formazione delle liste ha prodotto documenti di lavoro e di servizio ha proposto iniziativa politica su vari temi lavori diritto alla salute
Le difficoltà sono parsi che questi temi diventino patrimonio di tutto il partito la nostra presenza però è attive secondo in questo partito in questo partito ci siamo ci vogliamo stare non vogliamo essere parte separata di essa abbiamo anche iniziato un lavoro con i giovani del PDS con le ragazze a sostegno sia del loro iniziative anche le iniziative fatte insieme abbiamo festeggiato insieme l'otto marzo le ragazze hanno l'otto marzo fatto la manifestazione sulla centonovantaquattro una legge da applicare e da difendere
Si raccoglieranno insieme le firme per quel che riguarda i referendum sul decreto De Lorenzo
Abbiamo cercato quindi di riempire il nostro agire politico di programmi di contenuti di proposta politica vogliamo soprattutto S. riconosciuti come un partito della sinistra
Vengono citati molto spesso nelle relazioni nei temi riforma della politica colori forma organizzativa
Questi possono essere tipi di Attali sulle quali ognuno di noi può fare può agire un discorso politico
Su cui però sotto OPA costruito con scritto fa porticato soprattutto nei dobbiamo essere riconosciuti per quello che facciamo per quello che diciamo e per la nostra presenza attiva all'interno del nostro Paese della società civile
Per le donne sane contenute i programmi che li avvicinano al PDS ai partiti per le donne questo un elemento discriminante in molto importante e sono queste le cose sulle quali appunto le donne si sentono appartenente e forma e elemento essenziale all'interno del PDS sulle forme organizzate a Modena siamo per mantenere il Consiglio delle donne come sedi di discussione e confronto elaborazione politica
La intendiamo come sede politica transitoria quindi non permanente all'interno del nostro partito affinché nel PDS nel futuro donne e uomini possono vivere entrambi la loro parzialità
A Modena non siamo per l'associazione autonoma delle donne con un in
Con un proprio statuto
Perché noi siamo soggetto fondante del PDS che ha contribuito alla nascita del PDS ognuno di noi magari con motivazioni diverse per ora vogliamo contribuire per accelerare la sua costruzione
Non da sedi separate ma all'interno da protagoniste se vogliamo usare parole forti ben visibile chiediamo che venga convocata la Conferenza nazionale delle donne al più presto chiediamo che quindi una sede politiche programmatiche di discussione vera per quel che riguarda le donne PDS
Crediamo può infine che la vera realizzazione del PDS credo che infine avere riserve BDS sarà quando la diversità e il pluralismo saranno il PDS
E non un elemento di separazione ingabbiato in organizzazioni verticale vogliamo sta nel PDS insieme con pari dignità perseguendo infine che all'origine già ispirato
La parola Franco Passuello vice presidente nazionale delle ACLI
In tanti anni di militanza
è la prima volta che intervengo in un'assemblea nazionale
Prima del PC e oggi del PDS nel quale pure Milito
Questo perché considero che questa Assemblea è una scadenza decisiva
Il PDS e in qualche modo per la stessa sinistra
Perché penso che se da questa Assemblea non escono segnali forti e decisioni coraggiose di trasformazione del partito
Noi non perdiamo soltanto un'occasione rischiamo di perdere la possibilità stessa
Di essere per oggi e per domani
Un punto centrale di ricostruzione della sinistra
E di riforma della politica
Parlo
Come uno del di quella trentina di compagni che da due anni ha lavorato su questo tema e in particolare sul tema del rapporto tra movimenti Società partiti proprio nella prospettiva della riforma della politica che ha prodotto anche un documento che è in distribuzione in questa Assemblea
E quindi a partire da questa riflessione comune che mi sento di dire alcune cose qui ora
La relazione Vizzani traccia una direzione di marcia
Che può essere condivisa
Nell'aprire
Nel dare questi segnali forti di trasformazione e di
Come dire di cambiamento della forma partito
E il discorso che io faccio muove da un punto
Noi viviamo trasformazioni inedite
Si aprono spazi allungo sognati crolla l'intero regime contro il quale abbiamo combattuto per decenni ma la sinistra non è lì
A riempire col proprio protagonismo questo spazio
Non è lì una capacità progettuale capaci di governare prima il passaggio e poi una nuova dinamica politica verso un nuovo orizzonte societario
E ancora abbiamo realizzato costruito il PPI DS come il soggetto di una nuova fase politica
E perché tutte le domande nuove di politica tutte le nuove soggettività
Che stanno oggi del Paese non sono attratte da questa formazione
Perché sono tutte Esterne a questa formazione
Perché siamo oggi un partito del sedici per cento
Sembrano a me queste le due domande sulle quali dobbiamo duramente interrogarci
Io guardo da un preciso punto di vista quello di chi da tutta la vita ha scelto di operare sulla frontiera dei movimenti dell'associazione di una crescita culturale e politica della società civile
Allungo il primato totalizzante della forma partito qui nel nostro Paese è stato giustificato da questa immaturità
Del Civile lo ricordava già qualcun'altro prima di me allungo è stato vero che il partito
Democratico di massa dato forma alla Società italiana è la sua immaturità la sua debolezza
Ma è ancora vero questo oggi
Non sono tra quelli che ha una visione il Renica del Civile
Penso che nella società ci sono distorsioni gravi
Fino alla criminalità organizzata ci sono come dire complicità e contiguità con con il mercato politico che mani pulite svela giorno dopo giorno sotto i nostri occhi
Ma nella società non c'è solo questo in questi anni nella società è cresciuta una politicità nuova è cresciuto un intero popolo della solidarietà sono cresciuti i nuovi soggetti
E questi soggetti ogni volta che hanno voluto esprimere la propria politicità l'hanno dovuta a cercare uno sbocco fuori dalle forme date dei partiti della sinistra
Magari precorrendo anticipando la loro rincorsa verso la rappresentanza parlamentare rappresentanza istituzionale con ciò spesso come dire negando il loro statuto spesso e svuotando la loro carica innovativa e di movimento
E non è forse vero che oggi questo scarto tra le nuove domande i nuovi soggetti e le forme stessi della rappresentanza è uno ha delle ragioni della delegittimazione crescente del sistema politico e anche della sinistra
Sembra
Questo noi il punto essenziale dal quale partire e badate non c'è solo un problema di consenso qui
C'è il luogo dal quale oggi è necessario rifondare il progetto politico della sinistra
è già stato detto anche questo il luogo da cui ripartire per comprendere questa affermazione è la crisi dello stato sociale la crisi di quel compromesso storico sì
Tra sviluppo economico e sviluppo sociale che si è realizzato delle forme nelle diverse forme dello stato sociale
Quello su quel quel compromesso attraverso il quale alla crescita economica
Attraverso la via della crescita dell'occupazione e del lavoro corrispondevano livelli crescenti di benessere di inclusione della cittadinanza e livelli crescenti di giustizia di redistribuzione sociale grazie alle nostre lotte grazie all'organizzazione forte del Partito operaio del sindacato operaio prima e poi del partito democratico di massa e del sindacato democratico di massa
Ecco Cuesta
Ragione forte del successo epocale della sinistra che sia spezzata
Perché oggi il nesso fra crescita economica e sviluppo sociale si è interrotto e ma completamente ripensato
E non non sono più possibili meccaniche
Relazioni fra
La l'organizzazione dei produttori e la qualità dello sviluppo sociale dell'organizzazione della politica della rappresentanza politica
Non c'è solo la complessità sociale
Che rende oggi impossibile unificare all'interno di una studi una forma partito le domande le attese le ansie le speranze della gente
Quella complessità che anche frutto delle nostre lotte c'è molto di più di questo cioè che si è interrotto un nesso fra crescita economica
Lavoro sviluppo sociale e giustizia sociale crescita delle qualità umane sociali dello sviluppo
è un partito è una sinistra che non sappiamo riconnettere questi punti non avrà nel consenso nel Progetto ne succede nei successi all'altezza della fase che stiamo vivendo quando si parla dell'esigenza
Di aprire la forma partito
Non semplicemente a una rappresentanza o una capacità di interpretare di leggere ma aprirsi alla soggettività nuova che è cresciuta dentro
Le Autonomie della società civile dentro le Autonomie della cittadinanza sociale si pone una questione storica per la sinistra che non è solo della sinistra di questo Paese ma della sinistra dell'intera
Dei di tutti i Paesi del nord-ovest sviluppato
Sembra McQueen di che questo debba essere l'asse centrale di qualunque riflessione che possa condurre a riformare la forma partito
Se è finita l'epoca in cui il partito poteva dare forma dall'altro o rappresentare attraverso un ceto politico professionale la società se è finita l'epoca in cui attraverso il lavoro le sue organizzazioni si poteva giungere a svolgerle una funzione generale di liberazione di di redistribuzione sociale attraverso le organizzazioni della sinistra bisognerà porsi il problema su come sia possibile oggi compirà la fatica molto più dura molto più difficile di riarticolare una nuova dinamica politica una nuova rappresentanza politica e allora per questo sembra a me non basta dire
Che la forma partito si aprirà
Alle ad un rapporto diverso con queste soggettività
Non basta dire sembra a me che si tratta di andare ad come dire ha dei rapporti diversi certa la forma pattizia alla quale anche noi teniamo molto è la forma nella quale il partito la forma partito politico riconosce la pari dignità di altre Autonomie di altre soggettività politica e le aste le assume effettivamente come interlocutori paritari ma perché questo sia possibile occorre una forma partito che non abbia più la Nostalgia
Di assumere al proprio interno la complessità della società di pensare che possa da solo come dire essere il centro di una costellazione politica
Sembra a me sembra noi che qui il problema si debba porre in termini più decisi
Si debba cioè andare a una forma partito qui non sia né una setta di di un ceto professionale dirigente capaci di fare partitini del cinque per cento non è un comitato elettorale incerto
Ma che non sia neanche come dire una un luogo nel quale si è più attenti alla dinamiche di mediazione
Tra le vecchie cose che si agitano all'interno dalla forma partito
Che poi pure accettano se è possibile in un qualche momento di aprirsi all'esterno credo io che serve il coraggio di una revisione più profonda che serva il coraggio di aprire veramente il partito ha un rapporto forte con le Autonomie della società
Che serva veramente il coraggio di ripensare l'intera dinamica democratica interna a partire da questi lo abbiamo avanzato alcune proposte il tempo è come dire stringente ma il punto sul quale vorrei essere chiaro è questo
Non si si effettivamente vogliamo compiere il passaggio dal partito democratico di massa al Partito Democratico Popolare della sinistra
Dobbiamo avere più coraggio dove sperimentare nuove forme vanno bene i consigli va bene le Autonomie di tematiche di Progetto
Ma credo io che noi dobbiamo ripensare il partito a tutti i livelli come una rete aperta collettiva capace di intessere un rapporto discorsivo con i movimenti con le associazioni con le Autonomie della società
E io penso che serva su questo un grande coraggio
La parola accompagnò alla ricco Carassiti la federazione di Genova e poi Enrico Morando
Io vorrei fare uno sforzo se ci riesco
Per raccogliere l'appello di Passuello ad andare più avanti
Credo davvero che non ci bastano dall'affermazione genetica di cambiamento
Io ho in mente di esporre due punti due assi di cambiamento
Su cui bisogna concentrare l'attenzione anche la discussione
Non è tutto così pacifico parto da una premessa
Il compagno zanne a Frattocchie quando ha presentato la sua relazione han detto oggi abbiamo un partito
Che assiste allo scontro politico al più facendo il tifo
La scommessa è quello di portarlo in tutto il suo articolazione pienamente in campo
Io credo che questa affermazione secca sia pienamente condivisibile
Che può essere letta non tanto come mera passività del partito diffuso
Ma piuttosto è una costatazione che ai vari livelli
Dell'articolazione del partito vi sono una serie di iniziative più o meno significative che però non confluiscono e non pesa no
Nei momenti e sugli obiettivi fondamentali attorno ai quali si giocano gli sviluppi dello scontro
Né tutta così indebolita Occhetto già travolto se n'è lamentato alla iniziativa politica ma insomma
Vi è una separazione di piani
Questo fenomeno non è solo nostro c'è anche nei sindacati modo rovesciato lì non c'è gente che fa il tifo c'è gente che vuole partecipare che si batte intera però anche lì
In altro modo e per altri motivi c'è un difficile rapporto
Tra la partecipazione la voglia di partecipare e il Progetto le proposte la piattaforma
Io potrei anche dire che c'è uno stesso problema anche dove l'estetista governi
Perché la vecchia forma di partecipazione di ricerca del consenso di verifica degli umori non bastano
E anche nel comune nella rimodulando investiranno abbiamo dei livelli di decisione che ormai sono fuori in alto in un altro posto
Allora io credo che questo è il cuore della crisi
Perché la crisi dei partiti dei partiti come originariamente intesi voglio penso l'intendiamo ancora nove stare nel fatto di essere dovevano essere dovrebbero estera Progetto e partecipazione no
O mi sbaglio
E qui c'è una difficoltà
Un problema difficile sei edifici insolubile di certo sono insolubili problemi che non sia pronto
Allora io credo che prima di tutto
Dobbiamo avvertire che la situazione in cui operiamo non lo spinge nella direzione di affrontare questo nodo questo rapporto tra progetti e parte e partecipazione anzi spingere un senso tutto
Da certe punto di vista pur con la fase confusa ambigua che si è aperta dopo il voto del cinque aprile
Ma c'era tre trasversalismo medi tristi pasticcini questo chiedersi c'era una tensione politica
Uno sforzo per cercare di rompere le gabbie nei partiti e tra i partiti e trovare delle soluzioni va be'era una gran confusione
Però oggi non c'è questo oggi domina la demolizione
Per le ragioni che sappiamo
Da tempo riviste bene anche sia così però questo non aiuta a superare la crisi dei partiti
Allora quando ci vediamo continuamente perfino la la per i contenuti della riforma elettorale
Che si continua a dire va bene adesso facciamo questo poi si vedrà ugello scalpore un campione di questa coso
Beh io dico mai ma insomma questo poi questo continuamente poi è pericoloso
Ma io per esempio c'è il poi è ancora più pericoloso dato il punto di vista Occhetto giustamente recentemente ha detto bisogna tener distinti
I livelli istituzionali da livelli politici
è evidente ci sono rapporti che fai su determinati problemi e rapporti su altro
Però è nella società nell'insieme nell'azione complessiva del partito che non ci può essere una separazione
Nei confronti di quell'interlocutore fa il discorso nei confronti con l'altra ma noi abbiamo bisogno in questi quattro né in cui si dice
Facciamo pulizia
Di indicare dei contenuti perché sotto questa volontà demolitrice questa piazza pulita sacrosanta che si vuole fare ci sono fermenti travalichi rivalse rabbie subculture che possono trovare uno sbocco Bruno Pol Pot scopa testo
Allora non possiamo dire
è vero che tutti applaudono Di Pietro
Ma ci sono milioni di persone che continuano a vivere la loro vita quotidiana
Non aspetto non dicono poi si prepara
I bisogna parallelamente su piani diversi però riuscirà affrontare l'insieme della crisi che il PDS ha visto nella sua interezza quando ha fatto con la madre che era economia processi internazionali processi processi politici
Detto questo noi adesso va be'salto un punto perché che riguardava questo la partitocrazia perché voglio dire anche la partitocrazia era un amico un tumore
Usiamo un chirurgo Rosalia
A parte l'ha già avuto una particolare radice politica di scelte politiche degli altri della governabilità non è nata ma si è aggrappata immensamente perché è stata fatta la scelta politica
Che non era solo quella massa DC PSI col proseguimento la conventio ad excludendum commissioni nuovi spazi per il PSI questa da quella dell'ipotesi ambizioso
Craxi mi sono stupito
Di gestirà la modernizzazione che ha portato all'una deregulation per cui da allora c'è stato un vuoto continuo di progettualità politica si potrebbe fare l'esempio in tutti i campi dalla panificazione territoriale a riforma fiscale eccetera e in questo vuoto
Di progettualità la politica si è schiacciata sull'amministrazione
La gestione del potere è diventato sempre più fine a se stesso
E poi successo tutto quello che è successo mai avvenuto lo scorso marzo gettata questo punto delicato
Perché nella società come diceva Passuello in quella situazione affrontate respinta l'autorganizzazione i grandi movimenti progressisti ma anche una miriade di associazioni di volontà di fare da sé
Però c'era anche lei una persona una cultura che diceva che quello
Dei microcosmi
O degli specialissimi era il solo modo nelle società moderne per realizzare dar sfogo all'impegno sociale agli spettatori
è un quarto vuol far nulla
Le autonomie locali diciamo in quel partito ma poi tutti i lamenti giustamente
Che poi tutte queste for perché si molto investono moltiplicata quel pubblico buona vivono a colpire laddove devono arrivare a colpire
Allora il punto è questo lo dico in poche parole perché su questo io credo che bisogna dosare ancor più funzioni
Non vogliamo essere un partito elettorale
No va bene non vogliamo seguire consiglio ed Andreotti
Che diceva dopo cinque dopo il voto il cinque aprile che dei partiti si può fare a meno che basterebbero il comitato elettorale
Vogliamo cercare nelle di fronte a problemi che nascono tra una legislatura e l'altro tutti i giorni e con una velocità incredibile gestire questa difficoltà questo nodo del rapporto fra Progetto partecipazione
Beh ma allora
Dobbiamo andare avanti per una programmazione per progetti ma non possiamo andare avanti
Come si trattasse di elaborare delle proposte di legge mi permettete un esempio per esser rapidissimo
Riforma della pubblica amministrazione separazione tra responsabilità politiche e amministrative diritti dei cittadini
Forme di controllo problemi del personale un progetto politico non è una legge un progetto che gestisce un partito ha bisogno della deciso nella legge ma è un insieme di rapporti diceva Passuello tra soggetti diversi in cui continuamente come dicono le nostre compagne il Progetto si definisce nel suo farsi
C'ha dei punti di riferimento
E ci sono idee azione che ti combino nasce Patti programmatici ma anche Patti dazio
Si tratta di scegliere i campi ma questo forse questo Slam è una rottura
è una rottura di mentalità
Di modo di comportarsi
Perché c'è una vischiosità bisogna dirlo
Che è assolutamente questo partito non può avvenire qualcuno si arrabbierà
Non può vivere sull'organizzazione territoriale
Dopo vivere Trotter rispetto
E d'altro canto se noi vogliamo far questo abbiamo bisogno d'un livello d'unificazione i vari livelli territoriali ma se vogliamo aprire progetta e partecipazione il livello per essere abbastanza vicino livello regionale non mi dice niente
Perché a livello regionale può fare delle proposte di legge
Non mi aiuta non è abbastanza vicino per coordinare su questi due tre quattro progetti con l'affondare i soggetti diversi ventidue presi dalle competenze l'aprirsi
L'aprirsi su qualcosa aprirsi su dei problemi da affrontare
è un modo di essere del PDS però il modo di essere più deve essere aperto deve chiamare chi non è iscritto deve chiamare competenze forse energie eccetera l'ultima cosa di colpito
Dico
è che l'altro problema è che dobbiamo vedere qualcosa nella vita
Facciamo lo Statuto
Ma va bene successo tante cose però voglio dire Rimini son passati due anni
Ma c'è un problema di due punti
è il funzionamento dell'organo reticenti
Io lo so c'è questo problema io non sento anch'io in modo arrogante
Delle aree diciamolo chiaro
Non in modo surrettizio
Però ci dev'essere un confronto reale dagli organi di vigilanza ma non per reale per tutti
La circolazione delle Americhe nere se orizzontale voglia evitare che sia verticale ma se non è orizzontale sarà naturalmente verticale
Questo è il punto e bisogna prestare attenzione non basta dirlo bisogna seguire controllare a cambiare allargarsi fare lotta politica su questo terreno avere degli strumenti che permettono di farlo
Ed infine siamo al controllo
Compagni anche un'azienda qualunque pal controllo le sue cose
Qui non si controlla niente
Non si controlla niente tutti hanno il diritto di parlare
Possono dire male di tutti
Possono dire amare in tutti ma non c'era il solo che da rende conto di quello che ha fatto in un anno quale selezione democratiche dei dirigenti si può fare in questo modo
Io ho detto i titoli ma ci sarebbe da rifletterci
Se noi facciamo la modifica lo statuto va bene io spero che la con la stessa
Enrico Morando
Care compagne cari compagni io credo che dobbiamo guardarci da qualsiasi approccio unilaterale al tema del partito e della sua riforma
Le dimensioni fondamentali dell'azione politica del partito sono infatti tre
La competizione nell'arena elettorale per il consenso
L'impatto della nostra iniziativa sulle istituzioni statali
Ho detto in altre parole la capacità di governo del partito
E infine l'organizzazione interna cioè il corpo dei nostri militanti e la loro capacità di produrre iniziativa di mobilitazione politica e sociale
Io penso che non andremo da nessuna parte se pretendete Simo di produrre Effeti di duratura riforma e di soluzione della crisi che ci attanaglia
Agendo soltanto su uno di questi tre elementi eppure ciò si evidenzia moltissimo anche molto spesso nel nostro dibattito interno eppure proprio a questo errore ci inducono quelli che ci imputano ad esempio degenerazioni governissimo se come si dice
Che ci allontanerebbero dall'iniziativa nel sociale o quelli all'opposto che mostrano di non capire il rilievo del nostro impegno nella società giacché quello che conta sarebbe l'azione nelle istituzioni
Statali
Dobbiamo in verità proprio su questo punto dire una parola chiara rompendo una nostra subalternità culturale all'imperante polemica contro i partiti in quanto tali
Quello che noi dobbiamo affermare non è soltanto il positivo ruolo svolto nel passato dai partiti popolare di massa per l'affermazione del governo dei molti al posto del governo dei pochi
Questo è un merito storico che nessuno può sensatamente negare ai partiti politici
Non è però del passato che noi dobbiamo occuparci ma del presente e del futuro cioè del ruolo dei partiti e intanto del nostro partito
Nel produrre il cambiamento qui e adesso dentro questa drammatica crisi del sistema politico e più in generale dietro questa drammatica crisi del Paese
Partendo dalla sacrosanta critica la degenerazione partitocratica è infatti in atto il tentativo di dimostrare che è dei partiti in quanto tali che bisogna liberarsi per affermare un cambiamento
Ora
La questione è molto semplice noi dobbiamo proporre con nettezza una domanda ma per mettere al posto dei partiti chi o che cosa
Le risposte sono state diverse nel corso dello sviluppo di quella che possiamo chiamare la polemica contro il sistema dei partiti
Fino a qualche tempo fa sembrava prevalere la risposta che guardava le forze della moderna imprenditoria leader di una società civile sana da contrapporre alla politica corrotta poi è venuta a Tangentopoli
Chi ha pienamente invaso anche i salotti buoni del capitalismo familiare italiano e adesso diciamo naturalmente sia cambiato strada ora sembra prevalere l'idea di puntare su quello che io chiamerei un giustizialismo populista
Che ha nella magistratura supplente rispetto alle funzioni della politica il suo covo legittimante
Questa Assemblea è chiamata a muoversi in senso opposto a contrastare questa tendenza riconfermando anche attraverso le proposte di riforma del partito che sapremo definire che partiti rinnovati sono lo strumento indispensabile del cambiamento se si vuole che il cambiamento si tenga sul terreno democratico e conservi un corretto equilibrio tra i poteri fondamentali
La contingenza politica la drammatica crisi del Paese ormai a rischio di collasso ci obbliga del resto ad intervenire con innovazioni coraggiose su tutti e tre gli elementi della nostra azione politica di ho prima richiamato
Siamo impegnati in una dura campagna elettorale per il sì
Come ha detto Zanetti all'esito affatto scontato ai referendum al fine di ottenere un pronunciamento popolare che offra al Parlamento un indirizzo inequivocabile per un sistema elettorale improntato al principio maggioritario se cambiano le regole del gioco e se vince largamente il sì cambieranno in modo radicale debbono cambiare anche i comportamenti dei giocatori
Noi abbiamo scelto consapevolmente partecipando alla raccolta delle firme sui referendum la strada
Diciamo che del cambiamento delle regole del gioco e siamo dunque un giocatore che non è costretto a cambiare ma ha scelto di farlo anche per obbligare altri a seguirlo
Ora tutto deve essere mutato di conseguenza dalle procedure e dai caratteri della decisione politica del partito fino alla selezione del personale dirigente infatti noi ci condannerebbe all'insuccesso se decidessimo in questi cruciali campi di seguire le vecchie strade
Questo è del resto ciò che spiega la violenza perché di questo bisogna parlare la violenza della campagna con cui avete Rifondazione
Sostengono il no al referendum elettorale difendono il sistema proporzionale che soltanto dalla vittoria del no potrebbe essere salvato
Il maggioritario
Obbliga tutti i partiti che non vogliano chiamarsi fuori dalla dal centro della competizione politica a misurarsi con il tema del governo questa è la scelta ineludibile collegata al tema della riforma elettorale in senso maggioritario ciò obbliga ad una evoluzione riformista
Tutta la sinistra e questo spiega il no di chi proprio questa evoluzione vuole assolutamente ostacolare
C'è il rischio di una degenerazione nota virare
Come conseguenza dell'uninominale maggioritario io effettivamente c'è questo ci dice l'esperienza e questo ci dice la scienza politologico una degenerazione nota abitare dei partiti
Prevedibile diciamo se si usa il sistema elettorale uninominale maggioritario non sia dottore necessari correttivi ma questa degenerazione questo rischio
Si combatte attivamente con il doppio turno che rilancia la funzione di indirizzo e progettuale dei partiti
E affrontando risolutamente il tema delle modificazioni che nel partito per quello che ci riguarda nella sua struttura vengono prodotte dalla sua netta caratterizzazione come partito di programma e di governo
La formazione di un governo di garanzia che guidi il Paese nella transizione dal vecchio al nuovo sistema politico e l'obiettivo dell'iniziativa del PDS in questi giorni
L'impegno del PDS in questa coalizione che dovrebbe traghettare il Paese fino ad elezioni politiche con le regole dell'alternanza sollecita innovazioni radicali nella struttura del partito nel suo agire politico penso
Ma non è che un esempio al rapporto di ferrea coerenza che l'esercizio della funzione di governo da parte del partito obbliga di introdurre tra il programma del partito l'iniziativa di mobilitazione sociale e la scelta di governo pensiamo al programma elaborato da Michele Salvati qualche mese fa e poi sostanzialmente trascurato dal partito a tutti i livelli compreso quello centrale
Avremmo potuto permetterci di fare altrettanto se ci fossimo assunti l'onere di governare io penso di no
E l'articolo che lo stesso Michele Salvati ha scritto dopo la manifestazione del ventisette febbraio a Roma
Testimonia che il Bureau onere del governo obbliga a distinguere e questo essenziale per un partito di programma di governo a distinguere promesse da opposte
C'è un pezzo di sinistra che si autodefinisce di opposizione e che rifiuta programmaticamente questo onere
Ma il PDS può essere Partito del lavoro in questa drammatica fase della vita del Paese soltanto se si fa carico di offrire lo sbocco del Governo ad un movimento di lotta che altrimenti lo sappiamo
è votato alla sconfitta
Ciò pone il problema del rapporto tra partito e Movimento dei lavoratori organizzati nel sindacato in termini del tutto nuovi rispetto al passato
Il sindacato italiano cresciuta in un sistema politico bloccato
è stato uno degli elementi della consociazione politica che è consentito anche alla sinistra comunista di governare tra virgolette sia pure dall'opposizione
Ma domani nel sistema politico dell'alternanza le cose non possono rimanere così per il partito dei lavoratori e per il sindacato dei lavoratori
Il sindacato sta misurandosi in realtà io penso quando si quando guarda al suo travaglio sta misurandosi con questo problema ed essi ed è sottoposto a spinte contraddittorie naturalmente
Ma per ciò che riguarda il partito e sul programma di governo che possiamo far leva per un nuovo patto questo sia essenziale per un partito dei lavoratori con il movimento sindacale
E questo uno degli essenziali nodi che va sciolto per procedere nei fatti alla riorganizzazione della sinistra in particolare di quella di ispirazione socialista espressione del mondo del lavoro
Il sistema elettorale maggioritario e l'impegno di governo sono destinati a favorire una ricomposizione unitaria ed un radicale rinnovamento della sinistra se essa non vorrà condannarsi alla marginalità e all'estinzione
Ho sentito
E le innovazioni organizzative che noi dobbiamo compiere debbono essere finalizzate in primo luogo a questo obiettivo si dice che per contenerle tutte apre dobbiamo fare un congresso e che questo congresso a questo scopo potrebbe anche essere anticipato benissimo
Ma io vorrei insistere su due fatti le scelte politiche fondamentali per il futuro del Paese del partito noi dobbiamo compiere prima di quel di qualsiasi congresso straordinario anticipato e cioè in questa fase politica in secondo luogo io credo che questa Assemblea debba compiere rispondendo ad un'aspettativa diffusa nel partito precise scelte di indirizzo da affidare al Consiglio nazionale per la riforma dello Statuto se Signori
Non c'è niente di burocratico nella scelta di cambiare in punti nodali lo statuto del partito
Noi a questo dobbiamo affidarci a questo compito dobbiamo chiamare questa Assemblea io credo che le scelte fondamentali di innovazione organizzativa e termino in un secondo solo tre siano tre
La prima è il drastico mutamento di quella che nel nostro maledetto gergo chiamiamo la filiera congressuale per far sì che i delegati al congresso nazionale vengano e indicati vengano eletti dai congressi regionali da tenere prima
Del congresso nazionale perché solo così si cambia la struttura reale del potere di decidere nel partito perché se noi faremo congressi nazionali preceduti dalle federazioni non andremo in questa direzione secondo la fuoriuscita dalla diatriba sul correntismo attraverso una scelta limpida per la dialettica tra maggioranza e minoranza che si formano nel congresso
E la scelta nel congresso combinata all'indirizzo politico degli organismi dirigenti ed è il segretario nazionale del partito espressione della sua unità
Tanto più che si tratta di un partito a base regionale con un'ispirazione federalista e infine una radicale riorganizzazione delle nostre strutture di base che deve guardare lo dico per le autonomie di Progetto prodotte proposte da Zanni non soltanto ai valori e agli ideali ma anche agli interessi sociali perché è a partire anche dai concreti interessi sociali che un partito del lavoro può riorganizzare il suo rapporto con la società
Farò l'accompagno cottura in
C'è il compagno cotture
Basta aggiungere
Compagna Zingaretti
Prego
Il problema a mio giudizio che noi affrontiamo in questa Assise non è se cambiare e non è questo non è stato questo fin da quando si è avviato quel processo da qui è nato il PDS
Problema allora e ancora oggi è come cambiare un come che riguarda l'indirizzo politico e la forma organizzativa del nostro partito
E queste due cose non si possono sciogliere anche se inutile
Affrontarle
Analiticamente per punti separati
Ora rispetto al come cambiare l'inadeguatezza di proposte innovative che abbiamo alle spalle e testimoniata dal fatto che a quattro anni dall'ottantanove né ci poniamo ancora questa domanda
Siamo con questa Assise dinanzi a un punto d'arrivo soddisfacente lavori in corso dice il motto lì nel cartellone
Dunque anche questa è una fase aperta e di ricerca io o se è questo lo spirito in cui ci stiamo confrontando credo giusto attenere aperta questa ricerche condivido quindi un giudizio implicito che non siamo arrivati
Ha una proposta soddisfacente a concludere questo cammino
Nel gruppo di lavoro abbiamo verificato punti di vista anche parecchio distante e abbiamo concordato sul fatto che alcuni temi non erano le responsabilità di ciascuno di noi sufficientemente maturi
Dunque io avverto me stesso innanzitutto dal tentare forzature può essere la sì sì un momento utile se sappiamo trovare insieme e traguardare questo stesso nostro discutere
Ma il tempo è stretto tutto stringe le cose ci costringono ad accelerare cambiare subito e l'imperativo dei referendum
E io di fronte a questo incalzare delle cose credo che ne dobbiamo sapere ancora una volta guardarci alle spalle domandarci ma è proprio tutto sbagliato ciò che sale non si espande faccio una citazione
E di questi giorni stiamo tentando di organizzare la nostra attività realizzando un modello di partito fondato sul continuo interscambio con la società civile stiamo tentando di trovare il modo di rendere il partito più accessibili ai comuni cittadini
Ai comuni contribuenti stiamo altresì tentando di fare in modo che il finanziamento del partito non sia più garantite in misura preponderante da Grosseto nazione bensì da tanti piccoli contributi individuali provenienti da ogni angolo del paese
E in un'intervista pubblicata sull'Unità il presidente del partito democratico americano devi UIL il partito di Clinton dunque a quelli che ci dicevano di omologarsi che ci dicevano che il futuro era di modelli leggeri
Partiti comitato elettorale strumenti essenzialmente di formazioni di opinioni bella risposta che la storia alle soglie del due mila e sta dando e che quando ci si vuole misurare con laceranti problemi economico sociali occorre un partito diffuso territorialmente radicato socialmente e che sappia allo stesso momento e per questo alzare lo sguardo oltre i confini nazionali
E guardare alle tensioni e al futuro del mondo
Ma come possono andare insieme queste due cose
La dica mento e sguardo
Oltre i confini
Risponde a questo il modo in cui fissiamo il punto di equilibrio tra identità nazionale del partito istanze di autonomia regionale nei lavori di questa nostra assise
Nei lavori del gruppo che l'ha preparato nelle relazioni quindi Zani
Io credo che al di là delle concrete formule su cui si potrà poi convenire quali sono i poteri di ultima istanza come si sciolgono i conflitti tra centro e periferia
Quello che conti una visione e io direi uno spirito
E su questo che nei lavori preparatori soprattutto nel seminario della direzione
Tenuti a Frattocchie in gennaio e noi non ci siamo trovati d'accordo non si capisce la natura di quel disaccordo se non si fa l'analisi del reale dello stato di fatto in cui è il PDS a seguito di più di due anni di sua vita
In questo partito si sono accentuate tendenze già presenti nel partito che abbiamo alle spalle ma si sono fortemente accentuate noi esistiamo come partito fortemente presente organizzato in sole tre regioni il sessanta per cento dei nostri iscritti e il sessanta per cento delle nostre risorse organizzative e concentrati in tre regioni
Mentre molto evidente localizzato e quello ultraleggero
Questo è ancora più esposto dell'altro a quelle derive di elettore arrivismo di notabilato che anche tra nuovi nelle ultime elezioni abbiamo denunciato combattere questa situazione vuol dire programmaticamente darsi a redistribuire le risorse finanziarie organizzative umane culturale
E valorizzare momenti nazionali di unificazione di crescita di quadri e di dirigenti che non disinteressarsi di problemi così detti locali e regionali
E rinviare queste cose
A momenti peraltro ovvi di autonomia compagno credo che discutere insieme di ciò che succede in Basilicata Lombardia è un'esigenza di una forza politica noi non possiamo permettercelo
Questo ritaglio
Perché da un lato favorirebbe le spinte alle secessione alle frantumazione alla cultura del leghismo
Ma anche perché se vogliamo conservare o far crescere quel sessanta per cento di consensi che raccogliamo nel resto del Paese noi dobbiamo oggi sapere rispondere a una domanda che travalica il nostro stesso partito
In ogni angolo del Paese la domanda è ma serve serve ancora un cittadino militare in un partito politico
La posta del diciotto aprile e questo cancellare i partiti questa è la posta per molti
Soprattutto nel momento in cui altri tipi di pratica politica sono offerti e alcuni sono più agili
Altri diciamolo pure anche più gratificanti esperienze ricche e feconde di incontro con l'altro associazionismo volontariato efficace nell'iniziativa referendaria
Tempi rapidità mancanza di vincoli gerarchico disciplinare c'è più gratificazioni in quell'esperienza
La risposta a questa domanda non può stare in una nostra fede meno una scelta volontaristico o in definizioni astratte concettuale della superiorità della forma partito
Ma in una concreta offerta di pratica politica pratica per ogni cittadino che volesse tentare una per ciascuno di noi pratica diffusa esserci concorrere al progetto e al programma che sappia come dire superare le esperienze puntuale o parziali abbozzare un confronti una mediazione politica alta e forse questo che possiamo chiedere che si chiede ai partiti ma questo vuol dire non delegare
Non affidarsi al mandato non asserire la superiorità del principio di mandata come principio costitutivo dell'esperienza politica e dei partiti perché per dare un mandato basta la verifica del rapporto di forza lo fa l'elettore non ha più bisogno
Di passare per l'organizzazione partitica basta che ci sia una maggioranza che non serve nemmeno allora discutere tanto fra di noi
Ma la cultura che fa di quella che è una semplice regola di funzionamento quella della maggioranza non è un principio non è un valore e una regola per far funzionare la democrazia quello che fa invece un valore o addirittura da il timbro a una cultura che si sta diffondendo
Ebbene inclina a qualcosa che uno dei principali teorici della Democrazia in America Tocqueville aveva già denunciato inclina all'autoritarismo di maggioranza peraltro inefficace politicamente
Perché io posso andar via da un partito perché posso dissi interessarmi della politica perché posso non votare
Quando la maggioranza non sa fare sintesi politiche intende affermare il suo numero perde consensi per dei soci per di scritti apatici cittadini riduce la democrazia nessuno di noi su questo ha una ricetta pronta ma questa ispirazione deve essere tra noi almeno in una sede come questa verificata quello che noi ci proponiamo è un riassetto
Dello strumento partito per il gioco nazionale dei vertici oppure è l'apertura del partito alla base di vere sperimentazioni di autonomia progettuale
E insieme la capacità di promuovere queste sperimentazioni dalla base verso il confronto nazionale bene sì anche saltando la maglia regionale si diventa un passaggio di controllo e non di sviluppo e di promozione
Ci sono cose che si possono saldare immediatamente dall'esperienza che si fa localmente
In conferenze nazionali a progetto abbiamo tentato e verificato tutte queste opportunità io credo che ci sono limiti di tutti noi nel non crede non non battere ossessivamente questa che è la sola via del rinnovamento di una proposta di pratica politica di un partito nuovo di massa
Restringere allora quei momenti in cui nazionalmente si possono fare queste verifiche restringere i momenti congressuali
Ai soli professionisti ai manda a quelli che hanno ricevuto mandato ai gruppi dirigenti regionali e non dare ad assemblee come questi invece il momento di massima vita comunitaria a mio giudizio sarebbe un errore
Su questo su questo punto c'è una discussione tra di noi l'abbiamo fatta nel gruppo io credo che bisogna sapere che queste cose decidono del tipo di partito che vogliamo fare
Bene prima di dare la parola ultimo intervento alcune comunicazioni nella lettura del gruppo di lavoro
Mi è sfuggito compagnia Giovanni Lolli mi scuso cupe Giovanni Lolli fa parte del gruppo di lavoro che si riunirà questa sera
Alle ore ventuno
La sta qui in questa sala
I lavori riprenderanno domani mattina alle nove e trenta
E poi alle ore ventuno nel quadro delle iniziative per sostenere la sottoscrizione lanciata
Di sarà la proiezione del film
Mario Maria e Mario con la presenza degli Scalfati e Silvia Scola
Infine la compagnia in beni sostiene che qualcuno fuma in sala e quindi è il caso che chi intenti a fumare si allontani
Presenta
Prego la parola al compagno vigna retti segretario della Federazione già della sinistra Giavazzi
La serie C templi greci
Non prendiamoci in giro cari compagni e compagne
Ne siamo venuti a questa Assemblea innanzitutto perché insoddisfatti preoccupati e con la voglia di reagire insoddisfatti perché la scommessa del PDS e messa in discussione dalle lentezze e spesso dalle sottovalutazioni che ci sono stati in questi mesi nella vita del partito
è viva credo in tutti sicuramente a chi ha vent'anni e vive in questo partito
La sensazione di scarto che c'è tra le potenzialità che un grande di par partito di sinistra avrebbe e la difficoltà invece che c'è a trovare in questo partito uno strumento di emancipazione di lotta e di iniziativa
Sacro quando un regime e la storia ci dice che noi il PC poi il PDS di quel regime non ne facevano parte
La storia ci dice quanto illusoria erano state teorie moderniste quanto ragione aveva avuto chi a quel regime con gli strumenti della politica negli anni ottanta ha tentato di opporsi
Ma badate questa assunzione di per sé non ci basta se ci limitassimo a questo saremmo credo sconfitti
Dobbiamo a partire da questo punto di forza capire se e quali spazi si aprono oggi e a quale condizioni
Mi sembra allora che i punti sui quali riscoprire una nostra autonomia siano principalmente due il primo noi siamo per una democrazia della partecipazione popolare
Se vogliamo una riforma se soprattutto chiediamo di votare sì lo facciamo per combattere anche tentazioni elitaria che sono vive e presenti anche nello schieramento di sinistra
E di fronte alla crisi di questa democrazia e anche alla crisi di questi partiti noi sono siamo tra quelli che dicono che sono sciocchi tentativi liquidatori e tutto questo non ci affascina
Vogliamo una riforma che garantisca canali di partecipazione di organizzazione di masse di uomini e di donne e questo per farlo per ottenere questo risultato ci vogliono partiti nuovi ma un partito come il nostro ecco il punto non può limitarsi a denunciare tutto questo
Noi non possiamo fermarci qui
Un partito come il nostro non può limitarsi a leggere questa condizione saremmo ripeto inevitabilmente subalterni agli altri e diventeremo via via un partitino o magari un comitato elettorale degli eletti no
Noi non possiamo solo enunciare il cambiamento la scommessa vera che da questa assemblea deve partire è praticarlo il rinnovamento offrire visibili concrete e praticabili opportunità di militanza
Di appartenenza o faremo questo o dare in un segnale o ripeto credo saremo sconfitti ed ecco il secondo punto certo un partito nuovo sono d'accordo con le parole usate regionalista delle Autonomie che si collega al resto della società in forme nuove
Ma non basta neanche tanto meno in questa Assemblea solo enunciato non verremo capiti e torneremo a casa delusi tutti quanti
Occorre decidere e iniziare un cammino nuovo quando il partito nuovo con quali strumenti quali Investimenti quali tappe quali verifiche conchiglie soprattutto questa Assemblea credo dovrà discutere anche di tutto questo
Mettere cioè in condizione un militante un dirigente di poter fare quando vuole farlo qualcosa di utile e spesso anche questa condizione non esiste più
Metterci cioè tutti in condizione di leggero con serenità un giornale la mattina con la certezza che il PDS vuole essere costruito e questo non dipende da un'agenzia di stampa o dall'intervista di un dirigente del partito
Aprire una fase in cui tutto il partito anche quindi ritrovi lo spirito l'orgoglio di tentare di ragionare di riaprire un dialogo anche con questa generazione che danno per perduta
Una generazione cresciuta e formatisi negli anni ottanta ma che non crede più a quelle promesse e oggi paga quegli anni sul terreno sociale culturale ed oggi proprio oggi
Dopo quelle delusioni è alla ricerca di risposte che possono venire anche e noi crediamo in sensi al mentre dal partito democratico della sinistra
Ma se il Partito democratico della sinistra un partito che ha il coraggio di rimettersi in discussione lanciando dei segnali concreti
Un partito aperto che che si organizza al suo interno offrendo spazi autonomia nuove e che permetta queste autonomie di contare non di essere un fiore all'occhiello quando bisogna presentarsi alla campagna elettorale
Io mi ritengo fortunato
Di appartenere ad un partito pluralista un partito in cui il dissenso le differenze non solo sono tollerate ma vengono valorizzate
è un valore che altre generazioni che hanno militato nel PC non hanno conosciuto
E so che questo è un risultato anche di tante battaglie interne giuste che hanno portato a un discorso difficile ma proficuo che ha portato al superamento del centralismo democratico
Ma attenzione
Io credo che oggi sia illusorio non di e non pensare che in questo partito esiste anche la necessità di un nuovo pluralismo interno
Più articolato meno ossificato di un dibattito più dialettico che non sarà la soluzione di tutti i mali ma è la condizione per aprire un dibattito senza steccati vero sincero tra tutto il partito
Che ci porta affrontare ad esempio il tema di chi decide di quali sedi sono legittimate a farlo di chi decide chi sa delle liste di come si formano gli organismi dirigenti
C'è una parte esclusa che non può accedere a tutto questo se non altro tutti coloro che sono entrati in questo partito dopo il congresso e che non si disconoscono più in nessuno dei canali decisionali e che comunque che quel congresso decise vedete circa un anno fa proprio in questo albergo una piccola organizzazione giovanile la Sinistra giovanile fece la scelta di tentare la costruzione di un partito nuovo con il PDS
Un percorso difficile del PCI tentato sicuramente controcorrente oggi
Ci hanno anche deriso perché si pensa sia illusorio solo pensare che dei giovani possono organizzarsi all'interno di un partito e a volte solo i risultati più credibili o più degni di qualche articolo giovani che hanno fatto altre scelte noi non pensiamo questo abbiamo tentato di dimostrarlo offrendo nel PDS uno spazio in più con pochissime risorse incerto e a volte vi assicuro la cosa peggiore
è quell'atteggiamento di sufficienza da parte di molti eppure siamo
Fissiamo riorganizzando in questo partito media
E di ragazzi oggi siamo qui molti sono in questa sala perché crediamo in questo partito ma attenzione o quest'asse in i segnali di novità veri concreti visti
Ed è con
Ho tutto sarà più di
La forze le possibilità ci sono e che d'ora tocca a noi renderle esprit la sinistra giovanile e al servizio di questo progetto non in
E Gina l'autonomia per cos'
Anche una forza che costruisce la sua identità grazie ad un ruolo ad una funzione chiara una battaglia per l'alternativa
Città che ha se c'è la di offrire valori e
La nuove valori identità credo che la sinistra può deve e noi possiamo e dobbiamo continuare ad offrire
Nata
Ancora
Verdi alle ore diciotto ci alla tavola rotonda con i tappi e alcuni
Istra sul tema la crisi della politica
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Una lettera che riassume la le in attive per la campagna nazionale di costo
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Tra sala andrà alla riunione del gruppo di lavoro
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