Presentazione del libro di Enrico Giovannini "L'utopia sostenibile" (Ed. Laterza)

Buonasera sono varie De Nardo direttore dell'istituzione system biblioteche centri culturali di Roma Capitale
Sostituisco indegnamente il presidente Paolo Fallai causa un contrattempo personale per qui non è potuto essere qui stasera e do il benvenuto a tutti quanti sì ospiti questa di Bettega che una volta prendeva il nome semplicemente dalla villa come Villa Mercede che era ventisei ottobre è stata dedicata a un cittadino illustre di questo territorio che ci ha lasciato il professor Tullio De Mauro in quell'occasione
Abbiamo ragionato sulla sua figura alla presenza dell'editore principale solo perché abbiamo anche questa sera Giuseppe Laterza
In quest'occasione per la presentazione di questo biberon
E personalmente ritengo somma importante perché bisogna ragionare con uno sguardo lungo come si sarebbe detto forse una con pensieri lunghi come sarebbe una
Abbiamo l'assessora Mazzano che rappresenta l'amministrazione Roma Capitale
L'assessore a Roma semplice con la assessorato quale collaboriamo per i punti Roma facile ad esempio che sono e punti di accesso la tecnologia digitale all'amministrazione ai servizi pubblici digitali e biblioteche sono alcune belle che sono sparse in cui questo accesso viene garantito
Roberta Carlini giornalista scrittrice che condurrà la serata per noi è anche l'occasione per presentare il protocollo d'intesa che con dei Doria la terza abbiamo stipulato e che consiste nella adozione di questa biblioteca da parte dell'editore
Un modo fra condividere dei percorsi di promozione del libro e della lettura Dini sostenere attività culturale di formazione a terra collaborare in vista di un accesso alla alla cultura
Soprattutto alla lettura che in questo momento insomma in grande
Recessione quindi i dati che vengono anche dalla quelli di qualche mese fa dell'Istat quel professor Giovannini è stato presidente ci dicono che c'è ma forte incidenza negativa di questa queste vicende quindi io non voglio assolutamente rubare tempo alla parte più interessante della serata quindi lei novembre benvenuto nel ringraziamento partecipanti do la parola Roberta
Grazie buonasera ma la sera tutti ma io ho ho una conoscenza somma per Merico Giovannini oltre che è un autore perché di abbiamo presentare stasera è sempre stato l'interlocutore è un anche un portar torturato da dell'ammenda esteri giornalista soprattutto quando è stato presidente dell'Istat e ministro del lavoro quindi ho parecchie domande che vengono fuori dalla lettura del libro proporrei di fare di gestire questa serata sentendo dando prima la parola all'editore a Giuseppe Laterza
E poi a Flavia Marzano che cominceranno a dire la loro sul libero e e su questa iniziativa e e poi introdurrò dal professor Giovannini con alcune considerazioni e domande
Giuseppe Laterza allora
Vediamoli sì sì grazie
Sì
Buonasera io devo solo
Per ringraziare diciamo la biblioteca
Prendiamo
Stato intestato a Tullio De Mauro per l'occasione che ci è stata data di pensare fare un percorso insieme di cui stasera il primo momento
Penso come
Credo che credano le persone che lavorano in questa biblioteca che
Nella promozione della lettura le istituzioni le strutture i depositi i patrimoni
Debbono essere poi alimentati da persone che la fanno attività culturale
Nei confronti dei lettori e dei non lettori
Il compito di un bibliotecario questo ormai bibliotecari lo sanno da molto tempo non è custodire semplicemente un patrimonio
Ore ho neanche solo renderlo accessibile
Ma inventarsi ogni giorno delle forme nuove in cui intorno ai libri si Possa attirare la curiosità l'attenzione
Fare come dire dei ribelli un lievito
Di un'attività sociale dell'attività politica in senso largo
Credo che di questo nostro Paese abbia molto bisogno perché i i dati che noi abbiamo sono dati per cui in realtà non è come si legge il quaranta per cento italiani che leggono libri è il sessanta per cento quindi cominciamo
A dire che i dati che abbiamo diffuso in questi anni non sbagliati
Derivante dal fatto che l'Istat pubblica ogni anno il dato di quelli che rispondono domanda ai e letto almeno un libro nel tempo libero
Quindi tiene fuori i libri per più scolastici come se fosse più libero le barzellette di Totti rispetta manuale di storia non si capisce perché chi legge un manuale di storia non è un vero lettore
Dice perché è obbligato ma allora anche al cinema bisognerebbe non contare tre biglietti del cinema quelli dei ragazzini portati ai genitori perché forse anche loro sarebbe andato a vedere un altro film mi sembra un modo curioso infatti l'Istat poi ogni cinque anni fa
Una una domanda più ampia e comprende i cosiddetti lettori morbidi cioè quelli che leggono per esempi libri di ricette che sono anche si libri perché si ho qui devo mettere a distinguere lo posso dire che cos'è che Moggi Cia non è un vero libro rispetto ad Habermas non lo so diventa molto complicato io credo che un libro un libro è un oggetto ha una sua tipologia
E quindi lettori di libri sono il sessanta per cento sono sempre pochi
Rispetto a quelli che si chiama oltre i libri in Svezia che sono quasi il novanta o la media europea che arriva
Al settantacinque
Son sempre poche quindi non sto dicendo dobbiamo cantare vittoria però c'è una bella differenza tradire che la maggioranza di italiani legge libri
E dire che solo i due un terzo italiani euro oltre quaranta per cento legge
Questo per dire che in una società come quella in cui viviamo oggi chiama sita in cui siamo affetti da quello che qualcuno ha chiamato presenti ISMU adesso non so come chiamarlo ma insomma siamo tutti molto a guardarci nell'immediato ogni giorno
Io ieri ho aperto la televisione la speranza come tutte le sere di capire qualcosa di quello che sta succedendo nel mondo il mondo non esiste esiste solo l'Italia
Nessuno spiega nulla siamo Allia Ravana Area spaccare il capello in sedici di cose che nessuno sa chiedendoci affannosamente cosa farà lunedì Di Maio martedì
Come si chiama Salvini mercoledì mattina
Mi mi sembra follia pura cioè rispetto a un mondo che a tantissimi temi di cui libri giovani niente testimonianze riflessione il nostro dibattito pubblico mi sembra di una corti corti corta veduta
Assoluta allora ili incontrarci una biblioteca fare un'attività insieme ragionare insieme su quindi le grandi questioni che abbiamo di fronte con i rinnovi sperimenta la sua vita quotidiana di cui è oggetto e soggetto mi sembra molto importante quindi io
Ringrazio molto la biblioteca per questa occasione penso che insieme proporremo altri incontri
E penso che sarebbe molto utile farlo insieme a voi cioè farlo come dire anche registrando ciò che le persone che frequento questa biblioteca sentono come temi interessanti
Sono particolarmente contento che si inizi con libro di Enrico Giovannini perché Enrico Giovannini è una persona che ha che ha attraversato come dire il il i settori della competenza diciamo dico giorni né un economista appunto che ha avuto responsabilità importanti all'OCSE
All'Istat e poi a entrato nel mondo e la politica
è stato ministro ascolto quindi un ruolo politico istituzionale quando come dire ha ha concluso questo suo incarico non ha fatto come tanti
Fanno ha preso una bella sine cura si è dedicato come dire a cose di di lustro di apparenza o di responsabilità a si sia rimessa a rischio e ha fatto un'operazione che per un editore fantastica prende le parole sul serio no
Cosa che in questa corrotta città in cui viviamo
Segno di ingenuità noi cioè ma giusta crede a quello che dice appunto Di Maio quello che dice Renzi non ci crede nessuno ma lo sappia suo chiacchierano
Io penso che invece le parole contano se non fare questo lavoro
Poi vanno capite le parole i numeri partitamente giovani ci aiuta a capire i numeri però le parole hanno un peso e quindi le parole scritte nell'agenda venti trenta che impegna tutti i paesi tra cui il nostro raggiungere più obiettivi la sostenibilità contano e quindi ha preso sul serio quella però le ha detto noi come cittadini
E ho usato utilizzato la sua esperienza torrette relazione possiamo fare molto
Per spingere i governi le forze politiche forse sociale forse economiche
A operare in questo senso quindi io sono molto contento di aver dato un piccolo contributo a questo lavoro che poi va molto al di là del libro perché sapete c'è l'associazione ma insomma di questo Paese voglio rubare argomenti di cui Palais noi solo per dire quindi sono molto felice questa occasione sono molto contento che qui sia presente anche il Comune di Roma perché ovviamente appunto rapporto con le istituzioni è fondamentale di interscambio e in questa città particolarmente tenerla insieme una città grande frammentata sfilacciata quindi è molto importante costruire queste occasioni ringrazio ancora Uberta Carlini che è una dei nostri giornalisti più attenti sensibili che insomma Nanni
Lo fa Falco questo lavoro molto complicato però giornalista con particolare intelligenza attenzione e serietà
Grazie anch'io mi associo ai ringraziamenti intanto a lunghi perché lo ha scritto
E perché è un giorno me l'ha mandato su WhatsApp la locandina
Voi sapete che sono assessora aroma semplice la prima cosa che praticamente tutti mi dicono Roma semplice è un ossimoro questo titolo anche
Ed è la cosa che mi ha in primis attirato di più l'ossimoro
E ha detto se così poco ossimoro così come il nostro tentativo di far sì che Roma diventi semplice quindi è un obiettivo che io tornassi Moro anche questo come obiettivo mi è piaciuto
Me lo sono letto volentieri molto volentieri
E mi è venuta appunto l'idea di presentarlo poi
Tutti quelli che hanno collaborato a questa cosa sono arrivati là
Dicevate voi i dati le parole contano i dati anche i numeri di più per quanto mi riguarda forse sono un'appassionata di numeri per ragioni mie ma di mia cultura personale
Ma i dati sono la cosa più obiettiva che c'è
E devo dire che le prime forse venti trenta pagine
Ma è proprio un un incalzare sui dati posso leggere comincia così
Chiudete gli occhi e pensate a come dovrebbe essere il Paese dove dovrebbe essere paese in cui vorreste vivere
Probabilmente non vorreste vivere in un Paese di sessanta milioni di abitanti dove muoiono ogni anno sessanta mila persone a causa di malattie legate all'inquinamento
In cui quattro virgola sette milioni vivono al di sotto della soglia di povertà oltre due milioni di giovani non studiano sono infinite non non studiano e non lavorano non fanno formazione
Eccetera e parte con i dati
Poi parla ma non non dirò cosa lo decido se c'hai voglia dentro pur cene ero io rifaccio ti faccio volentieri un altro regalo questo teatro procedendo non sapevo cosa fosse grazie a te ora lo so
Un regalo che mi ha fatto un'amica biologa c'è il concetto di è colto uno
Lecco tono eh
La passaggio di transizione tra due ecosistemi l'esempio più facile è quello tra la spiaggia e il mare
In mare ci sono i pesci sulla spiaggia ci sono i mammiferi sul bagnasciuga ci sono animali e piante diverse dalla terra e dal mare
Ed è la transizione ecco forse noi siamo in un'eco tono in questo momento nella transizione verso quello che poi lui ve lo dirà lui perché è più bravo di me su questo non ci sono dubbi
Nel passaggio da dal PIL che è una cosa su cui si è lavorato bisogna assolutamente si deve o meno
Al Besta che è invece il concetto di benessere sostenibile
Per cui forse siamo nel col tono e forse dobbiamo decidere spero che decideremo evolvendo di andare nella direzione giusta ma forse lo possiamo fare direzione giusta anche insieme poi mi è piaciuto anche il modo di di sognare che c'è qui dentro pure essendo fortemente legata ai dati quindi sogni Sima
A partire dalle informazioni dai dati conoscere per deliberare Chiti giustamente vi è una piena di ed è esattamente questo
E senza dati non ha senso neanche prendere delle decisioni poi per carità uno può anche decidere come crede ma basare e e con questo nuovo cappello che mi porto dietro da una ventina di mezzi di politica che non ho mai fatto prima
Attivamente diciamo prepolitica facciamo tutti i giorni nelle scelte anche di comprare o meno libero ma mi sento fortemente la responsabilità di dire voglio prendere decisioni basate sui dati
E parla di uguaglianza di genere parla della necessità di aumentare le Stemme verrà la e Necchi essere né i nostri giovani la voglia di di studiare scienza e tecnologia ingegneria matematica perché in quella direzione perché l'innovazione e le tecnologie
Sono uno delle there chiavi che lui cita poi dirò le altre due quali sono
E un'altra parola chiave che della nostra amministrazione molto forte nessuno deve restare indietro
Nessuno deve restare indietro citava prima direttore proprio con la consapevolezza che noi abbiamo tanti servizi on line
Digitali quindi ma ci sono purtroppo ahinoi ancora nel nostro Paese tante troppe persone che soffrono a qualche titolo di divario digitale che si economico che sia sociologico culturale non importa ma i servizi ormai gli facciamo lo stesso perché siamo nel due mila diciotto ma abbiamo fatto
Quelli che anche in questa videoteca ospita è un punto Roma facile sebbene sono venticinque sul nostro territorio
Sono punti dove io che devo iscrivere mio figlio a scuola si scrive solo on line vada trovo qualcuno che mi aiuta a farlo non me lo fa
Il ma mi aiuta a farlo quindi impara una sorta di Mentor CIPE se vogliamo quindi mi guida verso la tradizione verso il digitale
Dicevo per il cambiamento servono Licci dice molto chiaramente la tecnologia ci siamo cambiamento di mentalità nei processi economici e sociali anche perché se non si cambia questo non se ne esce vivi
E sistema dei quattro di governarsi questi ultimi perché se non si governano queste cose non funzionano
Poi per carità va benissimo anche il PIL abbiamo la consapevolezza per esempio che Investimenti nel settore del digitale nella pubblica amministrazione aumenterebbero fortemente il PIL si parla di otto miliardi di Euro nella transizione al digitale
Si è parlato di digital first
Mi piacerebbe tanto arrivare al digitale non li prima o poi ma insomma ci stiamo ci ci lavoriamo ma condivido maggiore ragione anche il concetto di Bess Tidona notizia in anteprima come il Comune di Roma stiamo anche grazie al lavoro di Sicilia ma non solo
Lavorando Alberto il Comune di Roma entro un mesetto dovrebbe essere pronto sicuramente lo presenteremo sicuramente che inviteremo grazie di del tuo lavoro grazie davvero
Sempre
Dunque allora Giuseppe Laterza toglierselo abbiano già introdotto nella cuore del libro nella ospitò anche nello spirito con cui ha l'editore Laterza lo ha pubblicato e alcuni dei contenuti anche io voglio partire dalle due parole del dalle due parole del titolo mi sembra che c'è mi sembra che ci sia un quanto meno nelle nelle parole Laterza negli scritti nelle pubblicazioni un ritorno di popolarità dell'utopia
Come se si avvertisse che c'è un un bisogno di passare cioè che siamo già nel mondo nuovo e che quindi abbiamo bisogno di uno spirito e di idee nuove qualcosa che contrasta un po'invece con una a con una chiusura con una rassegnazione nella vita quotidiana anche nella vita nella vita politica guardare le le pubblicazioni il discorso intellettuale
Non è così c'è un su un uso della parola utopia molto spesso come si fa in questo libro legato anche a un programma quindi non un sogno per l'appunto ma un programma mi riferisco per esempio a le utopie per realisti di questo libro molto
E in effetti molto più visionario di quanto non sia quello i giovani quello di Brad mandano ma anche ad altri quindi un io il disegno di utopia come di un di sogno per l'enormità del passaggio che le le le le cose che sono venute a maturazione insieme la globalizzazione la sua crisi l'innovazione tecnologica
Che il il karma Cengio i problemi ambientali che tutti insieme cc chiedono il conto
E e poi l'aggettivo sostenibile allora dico subito che il libro spiega molto bene come quello che è successo da dal mille novecentosettantadue dal Club di Roma a oggi ha riempito di almeno altri tre contenuti questo aggettivo sostenibile che
Molto spesso lo scrive anche Giovannini viene collegato solamente alla crisi ambientale cioè all'esaurimento delle risorse allora quando parliamo di sostenibilità in questo scrittori in questo programma lo chiamerei non parliamo solo solo di solo di ambiente ma almeno di quattro dimensioni che sono naturalmente quella ambientale
Ma quella economica quella sociale e quella istituzionale che non non vanno neanche viste come separate cioè hanno molte molte interconnessioni ma che comunque connotano un programma di utopia sostenibile anche questo Flavia Marzano Paolo ossimoro programma di utopia no
In questo senso uso anche l'aggettivo sostenibile in un altro senso che forse giovani non voleva dati un po'più terra terra cioè sostenibile cioè ce la possiamo fare è sostenuta poco possiamo portare sulle spalle quindi è un una testo è un lavoro quello di giovani nel quale in qualche modo precipita la sua ha le sue precipitano le sue molteplici attività e in particolare quella ultima nella fondazione dell'Alleanza per lo sviluppo sostenibile e in cui si si si mettono insieme
Il livello di conoscenza quindi di analisi e quindi la statistica i dati perché i dati sono fondamentali per l'analisi e il livello di pragmatico di di di di azione ora in questo senso io volevo porre al professor Giovannini una prima domanda che mi ha mi è venuta quando il libro è molto denso e molto però non vi spaventate nel senso che è un libro divulgativo di lettura non è un libro di come dire è un libro che che che si legge con grande piacere perché ci ricorda tanti pezzi vicini della nostra cronaca della nostra discussione politica della nostra storia e come diceva la terza ci fa un po'prendere aria e uscire da un discorso che politico che sembra retrodatato poi dirò farò un esempio concreto su cosa intendo per per questo ma improvvisamente poi dopo aver ripercorso il dibattito ripercorso le tappe storiche anche istituzionali delle tante conferenze dei tavoli di lavoro dei documenti
Dei trattati che sono anche importanti spesso sono belli cioè la citazione del del del trattato del Trattato di Lisbona che è un testo che spesso quando le leggiamo la Costituzione americana diciamo che bei testi che con cui hanno fondato quella nazione anche la nostra nazione comune è stata fondata con un testo bellissimo solo che
Non lo viviamo non lo conosciamo probabilmente non ci crediamo
Però poi dopo questa dopo aver dato i dati dato il dibattito ripercorso le tappe storiche improvvisamente direi si arriva a un nodo politico molto
Concreto cioè Giovannini a certo punto dice
Si può fare un programma si può essere il programma per la per l'utopia sostenibile
Un programma capace di
Superare quella dicotomia tra chi
Parla quella che lui non la chiama così ma quella che comunemente chiamiamo la pancia degli elettori no all'irrazionalità alla mi devo difendere da un mondo che mi sta crollando addosso da tanti problemi che sento
E chi invece
Parla a alla a una razionalità che però lui dicesse continua a insistere su un vecchio paradigma
Potrà anche vincere le elezioni
Così non è stato però non
Deluderà e persone perché insistendo su un vecchio paradigma non si aumenta il benessere delle persone quando si dice passare da un vecchio o un nuovo paradigma significa considerare quelle dimensioni che prima ho detto ambientale sociale economica e istituzionale
Insieme
Attuare delle politiche che siano che che recepiscano questi grandi principi che abbiamo scritto nei trattati che recepiscano gli Obiettivi del Millennio che recepiscano
Le parole del Trattato di Lisbona eccetera eccetera allora i giovani vi dicessi questo si può fare si può fare perché non è vero che c'è questa dicotomia non non è tanto tra una irrazionalità e una razionalità che non ha più strumenti ma una razionalità che decadere altri strumenti nella sua cassetta degli attrezzi e una emotività allora uni e questo io credo che lui lo faccia parlando soprattutto pensando soprattutto alle generazioni più giovani un programma politico che sia orientato al millennio può può superare questo e può portarci fuori dalla da quella che un altro libro molto importante che Laterza ha pubblicato che si intitola retro utopia è la soluzione politica che sta dominando retro utopia
Quella di Bauman cioè guardiamo indietro pensiamo di recuperare tornando al passato delle un benessere perduto che però che può essere l'Impero britannico
Nel caso degli inglesi che può essere la difesa dei propri confini e delle proprie della propria nazione che può essere l'America first e e e guardiamo invece a avanti allora l'utopia in questo contesto diventa un programma politico preciso allora la mia domanda è uno segno semplificato un po'troppo rozzamente due se dopo
Che siamo usciti comunque da una tornata elettorale importante in cui molte cose
Anche l'Italia si trova in una situazione completamente nuova assi
Se l'impostazione abbastanza ottimista di questo libro
Pensi che possano essere confermata
Buongiorno a tutti intanto grazie
A avermi invitato a presentare questo libro grazie a farli Marzano grazie naturalmente a per la terza sono particolarmente contento di farlo qui
Perché io ho avuto o no solo la fortuna di conoscere Tullio De Mauro ma di chiedermi quand'ero ministro
Di guidare una Commissione e qui i lavori erano destinati a immaginare un programma di come si dice in inglese l'Aic long learning cioè di formazione durante tutto l'arco della vita
Di cui il nostro Paese non è dotato
Una follia
Alla luce dei cambiamenti che ci aspetta
E quindi lui Guido questa commissione tra l'altro con tempi strettissimi riuscimmo a pubblicare il rapporto su un piano concreto per fare tutta una serie di azioni pochi giorni prima dieci giorni prima credo che nostro governo cadesse
Ed è ancora purtroppo dopo cinque anni con quattro anni l'unico documento ancora disponibile per pensare alla formazione seriamente degli adulti e in generale
Durante tutto l'arco di Tito quindi essere qui mi fa particolarmente piacere
Intanto sono molto contento dell'annuncio che tu hai dato
Magari se lo faceste questo annuncio questa presentazione durante il festival dello sviluppo sostenibile tra il ventidue maggio del sette giugno sarebbe veramente una bella ciliegina
è sopra la torta molto complessa fatta di oltre quattrocento eventi probabilmente in tutta Italia
E mi piace tra l'altro molto quell'idea del sostenibile cioè che lo possiamo qualcosa e possiamo sostenere che possiamo gestire che possiamo portare sulle nostre spalle può come Atlante no
Noi siamo spaventati di caricarci il mondo sulle spalle invece forse esattamente quello che dobbiamo fare
E parto per rispondere alla domanda da una qualcosa che è uscito ieri a Parma altro ieri a Parma nella presentazione del libro che ho fatto Parma
Utopia distopia rétro utopia
Queste sono le tre parole in cui oggi ci dibattiamo la distopia e come sappiamo da tanti libri film e così via una visione del futuro distopica tutta negativa tanti film tanti libri ci raccontano un futuro pensate a Blade Runner hanno tante altre
Cupo disastrato disastroso in cui le persone sono vivono male
Retro Trupia
Quello che Bauman CE aiuta a capire e che come dice nel libro che cito verso la fine
Ogni volta che abbiamo fatto un salto uscendo dalle caverne diventando agricoltori che poi gli agricoltori costruendo le città e poi gli stati poi gli Stati sovranazionali
Abbiamo ristretto il concetto di loro
E abbiamo allargato il concetto di noi
Ora dice Bauman siamo all'ultimo stadio
Dobbiamo riconoscere che tutti noi siamo qui questa la globalizzazione e io aggiungo nel libro anche pianiterra siamo noi
E poiché questo processo sta avvenendo una velocità supersonica
Rispetto agli altri cambiamenti di cui vi ho parlato e naturale che in tanti speri no sperano di tornare indietro
A un mondo in cui c'erano i muri in cui c'erano noi e loro in cui c'era la sicurezza presunta di una serie di cose
Quindi se non vogliamo cedere la distopia se non vogliamo cedere alla rétro utopia ci resta solo un'utopia
Anzi come nel dibattito che abbiamo avuto con Prodi e Calenda con la presentazione del libro ha detto qualcuno la vera utopia e dire che possiamo continuare come stiamo facendo adesso
Questa è la vera utopia insensata insostenibile
Che poi guida le politiche e che fa pensare che mettendo un po'di soldi in tasca la gente l'economia riparta e tutto si risolverà
Ho questo libro e vi ringrazio molto di quello che avete detto finora effettivamente per me è stato è stata l'occasione di ma rappresentare anche un senso di così utopico
Con la stessa utopia di quando nel settantasei racconto nel libro cioè il giovane studente ti economia al secondo anno leggendo un libro sul caos che il mondo sarebbe stato intorno al due mila venti due mila trenta
Dissi hanno bisogno di una mano fai l'economista così così aiuti a sistemare il mondo non devo essere riuscito a fare multe andrà anche visto che in questo libro dico al disastro in cui siamo
Ma questo tipo di tensione e mi fa piacere da quello che avete detto traspare abbastanza bene dal Libano
Pervenire la domanda
Fattibile immaginabile un programma e lo dico molto esplicitamente nel libro e non a caso il libro uscito durante la campagna elettorale non perché pensavano pensavo pensavamo di influenzare la campagna elettorale ma perché immaginavamo che dopo si sarebbe aperta una discussione su dove andare
E quindi il provare e mostrare che c'è una possibilità
E le proposte che sono nel libro sono la sintesi di oltre trecento idee di oltre trecento Esperti che lavorano nei gruppi di lavoro dell'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile quindi non sono idee particolarmente nuove o stravolgenti
Ma sono articolate questo una novità intorno al cinque parole chiave
Preparare
Prevenire proteggere promuovere trasformare
Prevenire preparare proteggere promuovere trasformare e sono cinque parole che sono all'interno dello schema che con le Nazioni Unite nel due mila quattordici nel rapporto sullo sviluppo umano sviluppa mo'per un mondo pieno di shock
Perché in nuce
Ci dicono queste parole che possiamo provare a ridurre le vulnerabilità
Ma gli sciocchi arriveranno comunque
E quello che dobbiamo fare e costruire resilienza
Voglio fare un discorso tecnico faccio un grafico da di fronte a voi ma è molto semplice cos'è la resilienza
Ecco questo materiale non è residente e gli ho dato una botta rimasto dove stava
Se invece io faccio così a questo bicchiere torna indietro
Questa è la resilienza dei materiali
Cosa vuol dire l'esigenza di una Società di un'economia il fatto che io ricevo uno shock e torna indietro
Ma attenzione
Io voglio tornare indietro dov'ero solo serio in un punto di equilibrio se ero su un sentiero di sviluppo sostenibile
Allora si voglio tornare dov'era ma se non c'era cioè non ero su quel sentiero io devo sfruttare quello come si dice
Per rimbalzare avanti
Cioè prendere lo slancio e saltare in avanti
Verso un sentiero diverso
Quando si dice le crisi sono un'opportunità
Sono opportunità se Tourette separate
Se tu hai preparato le hai certamente ha cercato di prevenirle Massei protetto se hai
Programmato la trasformazione perché un Paese come il nostro fiaccato da una crisi come quella che abbiamo vissuto
Vai a dire come si diceva con Calenda all'operaio del Sulcis no tu diventerai un Grande programmatore di computer perché tutto il mondo va nella direzione del terziario avanzato non ti preoccupare
Quello giustamente ti manda al diavolo
Soprattutto se non hai preparato la transizione
Allora vedete questi concetti i cinque che vi ho detto intanto tagliano trasversalmente le politiche economiche sociali e ambientali
E questo già da un'idea che i conflitti necessariamente tra ambiente economia che pure esistono non sono necessariamente in risolubile
Così come i conflitti tra i con la mia società o tra società e ambiente il caso di Taranto
In caso drammatico messa in maniera un po'semplicistica vuol morire di fame oppure morire di perché non ha il lavoro o uomo rivedermi inquinamento
Non deve succedere punto
Questo è la radicalità
Cosa vuol dire non deve succedere vuol dire che da adesso in poi tutto quello che si fa deve essere in questa direzione
E nel frattempo tenteremo con grande fatica di riconvertire tutto quello che sa di sbagliato abbiamo fatto negli ultimi sessanta
Perché una delle proposte sulla governance e l'inserimento in Costituzione del concetto di sviluppo sostenibile
Come ha fatto la Francia come ha fatto la Svizzera Norvegia c'è un dibattito tra i costituzionalisti perché le nostre costituzioni scritte sessanta settanta anni fa
Poggiavano sulla filosofia basata sull'idea che la ci sarebbe stato uno sviluppo senza confini
Non è così
E l'introduzione del concetto di futuro in Costituzione
Apre una discussione
Nelle politiche nella cultura
In termini di giustizia intergenerazionale concetto che non esiste nella nostra Costituzione e ve lo dice uno che ha fatto l'intervento sulle pensioni d'oro l'unico che ha resistito alla Corte costituzionale
Quindi studiato un po'questo argomento
E perché è così importante spero di
Voi le rispondo su questo tema che sono assolutamente d'accordo
Che fare discorsi campati in aria sia assolutamente inutile
Ma il problema è il paradigma che lei sta usando e che in tutti noi stiamo usando
Se l'investimento informazione in capitale umano di cui tutti parliamo
E considerato nei conti pubblici e nei conti delle imprese un costo
Non andiamo da nessuna parte
Il cambiamento radicale non è semplicemente cambiare le regole del fiscal compact e di cambiare le regole contabili che sono state costruite il tema del PIL
Quando il problema era a chi produce della gara era chi produceva di più tra gli Stati Uniti e modello capitalista e l'Unione Sovietica e modello comunista
Cioè le nostre categorie mentali sono state fatte per una gara non è più quella rilevante oggi e quando si parla di fiscal compact
Al di là del gli aspetti tecnici
Questo ha a che fare appunto con la giustizia intergenerazionale
Che da un certo punto di vista dovrebbe far dire altro che inserimento in Costituzione
Perché il debito che è stato accumulato nelle generazioni passante e scaricato sulla generazione di adesso
Esattamente un esempio di non sostenibilità
Troppo possiamo però guardiamo guardiamo guardiamo anche il mondo non soltanto l'Italia perché questi temi sono temi che riguardano tutto il mondo
Allora ciò che intendo dire che mi taccio
L'introduzione in Costituzione di questo principio
Forse ci aiuta a smontare
Una serie di cose che abbiamo creato
E che non possiamo smontare in nome semplicemente del fatto che esisto
E come se voi stesse guidando un'automobile
Vi siete bloccati col volante perché non potete girarlo sapete che state per andare a sbattere contro un muro e l'unica cosa che potete fare e tutt'al più rallentare
Sperando che la botta sia minore ma non potete sterzata perché non potete cambiare il passato
Questo è uno dei problemi serissimi che abbiamo di fronte dicevo i costituzionalisti in tutto il mondo ne stanno discutendo sembra utopia sì perché le costituzioni sono le nostre utopie eppure continuiamo a farle giustamente magari le facciamo anche migliori
Ecco dove si può passare dall'utopia al realismo estremamente concreto
Sì allora intanto volevo dire che io farei qualche un alcune domande e approfittando del fatto le faccio al professor Giovannini ma anche a voi che siete c'era il avere un tavolo così
Ricco quindi intervenite quando bollette soprattutto sulla prossima che un po'si collega anche a e poi dopo naturalmente lascerò dello spazio per delle domande e degli interventi dal pubblico
E però ricollegandomi un po'a quello che è venuto fuori adesso perché l'argomento era è quello che ho ci toccano molto
Sentito è la questione
E è importante
Sulla questione del bilancio nella quando si parla di Europa nel libro c'è una proposta molto concreta che già professor Giovannini accennata cioè quella dopo sulle regole contabili di cosa noi consideriamo investimento
Naturalmente quando si pensa all'investimento si pensa all'investimento in capitale fisico all'investimento in infrastrutture questo a anche una conseguenza sui vincoli di bilancio perché
Alcune spese per investimento possono non essere conteggiate in modo tale da andare nei famosi
Parametri dei famosi tetti che sono entrati anche nella nostra Costituzione
Allora una delle proposte e di dire consideriamo tutte tutte le forme di capitale e quindi nel capitale ci sono le infrastrutture sociali tema che cito perché mi è molto caro ci è molto caro per esempio per tutto il io personalmente partecipo al gruppo di dell'economista ed in genere che ha fatto delle proposte su questo cioè a sulle infrastrutture sociali come una lenta per l'occupazione femminile e quindi per l'aumento del benessere
Ma parliamo anche di naturalmente parliamo di educazione di education parliamo di istruzione parliamo la la terza di libri l'acquisto dei libri è una spesa di consumo con disinvestimento
Allora quello che vorrei chiedere di spiegarci
Medio in che modo questo cambia sì e questa è anche una possibilità che cioè se se se vedete in corso anche una possibilità di ripensamento
Ieri nella attuale élite europea su questo qui di una flessibilità che non sia solo un
Piccolo contrattare di anno in anno e quindi il famoso sbatte i pugni sul tavolo oppure faccio finta di sbattere lì e poi torno a casa come prima
Oppure se questa una possibilità e come farsi che non siano però dei trucchi contabili ma un qualcosa che va nella direzione di della
Sostenibilità e su questo mi piacerebbe sentire anche il parere di Flavia marciano perché naturalmente è una cosa che poi impatta anche sul governo della città soprattutto la città grande come Roma
Prima considerazione
Ma noi pensiamo che con una crescita del PIL dell'ordine del due per cento in media che quello che tutti le organizzazioni internazionali danno per i Paesi sviluppati
Nei prossimi vent'anni non eri assorbiamo i centoventi milioni di disoccupati scusate di persona a rischio di povertà esclusione sociale che abbiamo in Europa
E i disoccupati che verranno creati attraverso l'introduzione dei robot eccetera cioè cioè che una crescita di quelle proporzioni risolva i problemi
Questa è la prima domanda
Seconda domanda ma siamo veramente convinti che facendo riforme strutturali e tutto tutto tutte le cose giuste ammesso che siano giuste
Noi portiamo quel due per cento al quattro per cento
Ci dicono tutte le analisi che i fattori che ci inchiodano a una crescita economica bassa sono profondi che non hanno a che vedere con la regole che scali Colere
Perché hanno a che fare con fattori demografici fattori tecnologici fattori profondi
Perché se la risposta non è semplicemente quella allora tutta la partita cambia radicalmente
Il che non vuol dire che dobbiamo fare decrescita felice Anzio sono molto contento che Serge Latouche recentemente in un convegno a Bologna abbia detto questa stupidaggine dello sviluppo sostenibile
è una stupidaggine perché un altro modo con cui il capitalismo sta cercando di delle tare le cose quindi è una sciocchezza se lo dice l'inventore della decrescita felice per proprietà commutativa vale anche il contrario rate quindi non sto parlando di crescita felice
Qual è la speranza
La speranza di capire che la massimizzazione cui dobbiamo aspirare e qualcosa di diverso dal Pilla
Da qui la mia battaglia di quindici anni su questo tema
Vuol dire quindi che possiamo fregarcene delle condizioni economiche assolutamente no
Ma abbiamo bisogno di cambiare il paradigma e pensare che la trasformazione ecologica
La trasformazione energetica
La trasformazione tecnologica
La trasformazione sociale siano elementi accessori di questa trasformazione vuol dire non capire che l'unica speranza che abbiamo e di avviare un enorme Progetto di investimenti pubblici in materiali e materiali
Per evitare che mezzo milione di persone muoiono in Europa per malattie legate all'inquinamento che eccetera eccetera
Questo al momento non è la narrazione la narrativa dell'Europa lo sappiamo benissimo
A ottobre di quest'anno l'Unione europea la commissione anzi scusate
Deve portare al Consiglio europeo appartamento una proposta di come inglobare e diciassette Obiettivi di sviluppo sostenibile nella strategia a medio termine Europa venti trenta dell'Europa
Nei prossimi mesi si gioca una partita su questo
Nel prossimo anno che sarà un anno elettorale in Europa si gioca una partita su questo
Questo è il cambiamento di cui abbiamo bisogno e alcuni Paesi stanno andando in questa direzione
Con tutte le loro contraddizioni quando il presidente francese invece di fare il ministero dell'Ambiente fra il Ministero della transizione ecologica inclusiva insieme all'ambiente ci mette regia i trasporti l'innovazione è un pezzo di sociale
Sotto il ministro della della transizione ecologica e nomina messo il cumulo salute ministro di Stato
Ed è il numero due del governo
Capite che messaggio che sta lanciando è molto diverso rispetto avere il ministro dell'ambiente che il numero N di un governo
Questi cambiamenti ma non bisogna in primo luogo di un cambiamento culturale e sul tema degli investimenti
E già colto il problema che se cominciamo a aprire agli investimenti in istruzione per esempio finisci che non sa dove finisce gli americani non c'è affatto questo dibattito
Dieci anni fa concludendo che non si può fare un granché perché tutto diventa investimento e quindi passa per la finestra tutto quello che non può passare per il problema è serio
Ma è serio che può essere affrontato solo alla luce di un cambiamento del modello di sviluppo
Alla cui luce a questa voce del quale scusate possiamo ragionare su quali sono gli investimenti più rilevanti e quindi incentivarli
Dando regole fiscali a favore di quegli investimenti
Che sono utili alla transizione
Un esempio per tutti però io non posso non farlo
Ed è l'ennesimo esempio che faccio Censi una volta lo faccio
Il reddito di inclusione introdotto da gennaio che poi non è altro che il sostegno per l'inclusione attiva che ho cambiato quando ero ministro
Per eliminare la povertà in Italia costerebbe circa sette miliardi
Non è il reddito di cittadinanza proposto ai Cinque Stelle una cosa del parzialmente diverse prossimamente sovrapposta
Se non ci sono i soldi
Abbiamo speso dieci miliardi all'anno Da qui all'eternità per fare gli ottanta euro
E mentre in un caso se l'economia riparte quelle spese Siri assorbono i dieci miliardi degli ottanta euro non si riassorbe
Qui sedici miliardi all'anno li spendiamo per sussidi dannosi per l'ambiente ogni anno
E quindici miliardi per sussidi a favore dell'ambiente
Mettiamo la testa cioè commettiamo i pezzi
Questi sono le contraddizioni molto concrete che potremmo provare a superare senza neanche bisogno di andare a discutere di che cosa dobbiamo discutere in Europa cosa che comunque dobbiamo fare
Quindi le nostre scelte condizionano la realtà scelte del passato ma anche del recente passato ma anche del futuro ecco come un approccio diverso
Potrebbe consentire un ripensamento anche del modo con cui spendiamo i soldi pubblici
Partiamo da qua
Prevenire costerebbe molto meno che curare non soltanto in termini sanitari ma ora stavo rivedendo di recente i costi del terremoto che c'è stato nei centri mostruosi
Mostruosi costi con uno due tre a volte ordini di grandezza maggiori di quanto non sarebbe costato prendere ristrutturare le case in maniera che non cascasse no ma questo non è nella nostra mentalità per questo mi piace molto l'idea di approcciare un'utopia sostenibile anche in termini di governance perché se non si cambia la mentalità in base alla quale noi lavoriamo per emergenze
Per toppe anziché per visione a lungo termine non ce la faremo mai
Poi sono informatica non sono un economista quindi non scendere in dettagli ero nel mio mestiere però
Quello che ho sempre sofferto anche nella mia vita precedente quando sentivo parlare di Roy di ritorno sull'investimento quando si parlava di pubblica amministrazione o di politica
Può essere un ritorno sull'investimento sociale una sorta di social ROI non saprei come chiamarlo altrimenti giusto
Perché il ritorno sull'investimento
Assenza se lo fa l'azienda
Spendo tolto per guadagnare Totti ma non lo può fare la pubblica amministrazione anche Roma che ha pure tutte le sue enorme complessità quando è diventata Roma Capitale è partito un un inizio no di finanziamenti ad hoc per rimasto là da qualche parte un giorno o l'altro scopriremo come come entrare anche quel canale però
Non poteva essere un ritorno sociale sull'investimento e forse anche ritorno sociale non lo può decidere il singolo politico ma lo dobbiamo decidere insieme o dovrebbero decidere
Tutti gli attori che sottendono a un territorio che sia la politica che siano i cittadini che siano le università centri di ricerca perché ognuno che siano le imprese ognuno a la visione della sua faccia del prisma ma è sempre lo stesso Prisma e se lavoriamo insieme forse ce la possiamo fare
Poi alle tre trasformazioni aggiungerei la trasformazione digitale che quella su cui ha sicuramente senso ancora lavorare sarà che poi questo è il mio mestiere ma è quello su cui anche Roma sta lavorando
Parlo di economia DG circolare
Dove appunto il digitale diventa rende possibile anche un'economia circolare che non è il riciclo dei rifiuti semplicemente ma è una ripensamento
Del modo con cui si progettano i prodotti sapendo che grazie a sensori potranno essere riutilizzati questo connessione secondo me molto importante
Non ho altre vado oltre Morgan fa
No volevo solo sottolineare che tutto il discorso poi a sottofondo diciamo di
Di culturale nel senso che quando si parla di cambio di paradigma vuol dire modo di ragionare
Di tutti i cittadini particolarmente di chi prende decisioni diciamo un solo governo alla politica
Quindi le biblioteche sono fondamentali in questa battaglia perché molti più imprenditori dovrebbero andare in biblioteca molti politici dovrebbero andare in biblioteca
Dovrebbero cioè legge si libri che ci sono stati sono stati pubblicati in questi anni naturalmente la corte anche degli editori dei bibliotecari e librai
Perché non abbiamo saputo fare di questi libri senso comune
Si è citato Baumann un esempio di senso comune Baumann Bauman nel due mila fa un libro che siamo De Mita liquida in cui introduce l'idea di società liquida oggi uscita liquide diventata senso comune
L'ultimo articolista di un qualunque giornale cita la società liquida senza magari neanche ricordarsi che no però è diventato senso comune
Il senso comune che ci governa
Che governa le scelte fatte dal Sio dal manager di una grande banca piuttosto che da una grande impresa spesse basato su presupposti sbagliati improbo sbagliati cioè sul vecchio paradigma di cui parlava Enrico Giovannini
No non è un non è che lui è cattivo perché lui ragiona sullo scenario certo c'è una componente anche l'interesse personale è chiaro che quando si dice ridurre le diseguaglianze uno degli obiettivi del della gente ventitré interi pure diseguaglianze chiaro che il venti per cento di quelli che guadagna di più fa un po'di resistenza
A redistribuire però forse fa anche resistenza perché non si rende conto degli enormi vantaggi che ci sarebbero
A vivere il città
Meno diseguali
Enormi vantaggi della qualità della vita forse perché appunto non la sperimentate questa qualità della vita i nostri governanti non tutti insomma le persone
Fanno vite assurde ce la fanno vite in cui considera il tempo libero con terrore perché nel tempo libero non sanno bene cosa un po'cosa devono fare non c'hanno la paura del vuoto
Lavorano dieci dodici ore al giorno penso che quella sia la cosa più bella la vita ecco io penso che quindi da questo punto di vista sia fondamentale cambiare come dice Giovannini prima
Il nostro paradigma è un lavoro lento non si non non bisogna pensare che i risultati di questi arrivino domani
Forse arriveranno troppo tardi ma se non si comincia non lo sapremo mai non so come dire se non iniziamo a fare questo lavoro di conversione mentale di mentalità e quindi appunto e credo che sia un una cosa che ci riguarda tutti per uno deve fare col proprio vicino di casa di lavoro parlandone non c'è una soluzione certa insomma no
Fusa profitto da che passa di qua al microfono
Sulle genere
è essenziale anche per evitare di reinventare la ruota
Perché ai me l'abbiamo visto tante volte ma proprio tante e in politica purtroppo succede più che negli altri mondi perché nel privato
Non ci si può permettere della notte inventa e Pierre sembra un cosa che invece noi succede nella pubblica amministrazione si sparecchia tirando via tovaglia
Sulla tovaglia c'è questo che sicuramente si può mettere a riciclare buttare via ma magari si sono gli occhiali che forse sensato lavare se se insomma
E invece si sparecchia così perché non c'era la consapevolezza di andare a studiare che cosa è stato fatto prima
E forse perché manca un po'di laicità soprattutto nella politica perché due più due fa quattro a prescindere dal fatto che lo dica quello del mio colore o quello del mio colore opposto e invece purtroppo non succede così due più due fa quattro se l'ha detto Luciano amico mio
Sono felice ma se lui che è un amico mio mi dice che fa cinque glielo dirò piano piano ma non posso dirti che si
E invece purtroppo questo è un altro passaggio lungo su cui viene ancora cambiare cultura
Va bene torno sulla questione dimessi mentre vi faccio sorridere nella tentativo che abbiamo fatto come alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile
In discussione nella discussione sulla legge di bilancio una delle nostre proposte era di cambiare il nome del Comitato interministeriale per la programmazione economica il CIPE
Da cui passano tutti gli investimenti pubblici
In comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile
Siamo andati tanto così ma ci sono state delle resistenze
Particolare dai funzionari della Presidenza del Consiglio che seguono il CIPE
Quando ho chiesto ma perché la persona politica che aveva una responsabilità su quei temi mi ha risposto e ma loro mi hanno spiegato che dopo aver cambiato il nome bisognava cambiare i criteri con cui si facevano gli investimenti pubblici
Perché il c'era lo scopo no Ventricelli
Siamo alla follia
Queste sono le resistenze culturali scioperi son cattivi no gli è stato insegnato che le cose si fanno in un certo modo e che cambiarle costa fatica
E solo la consapevolezza della
La non sostenibilità che ti spinge a cambiare i comportamenti
E qui l'educazione i mezzi di comunicazione limiti e così via hanno certamente un ruolo fondamentale
Sì io volevo ritornare un attimo su una questione che è già stata citata che che riguarda l'esperienza del sia che poi diventato Ray no agganciandomi una questione più grande che citata nel libro che sono che è nelle parole chiave che prima Giovannini ha ricordato
Per la l'utopia sostenibile insieme protezione e trasformazione
E preparazione poi comunque diciamo mi concentro su queste due protezione trasformazione
Noi abbiamo sentito per molto tempo è diventato senso comune luogo comune l'elogio della trasformazione senza preoccuparci della protezione quindi anche quando la trasformazione in effetti era buona
Non avendo protezione di tutti coloro che dalla trasformazione perdevano e sono stati tanti siamo stati tanti che sia stata una trasformazione agita per via politica oppure più fortemente quella proprio Della Destruction della grande distruzione tecnologica io personalmente lavoro in un settore che credo che sia stato il più distrutto di tutti anche se non facciamo pena e tenerezza come quelli come i lavoratori manuali però le l'editoria sto parlando non dei libri ma dei giornali ha perso il cinquanta per cento degli occupati
Quindi trasformazione è giusto cioè io non ero contro i miei colleghi che si rifiutavano di lavorare sul digitale no
Trasse protezione l'hanno avuta giornalisti al conto alcuni di loro non l'hanno avuta tutti i giovani al contrario di tante altre categorie però se tu fai la trasformazione senza la protezione ad un certo punto ci sarà una rivolta contro la trasformazione alla ricerca di qualcosa di vecchio diverso che non si può recuperare
Che è impossibile recuperare pagare il politico che ti illude che lo puoi recuperare lo voti e poi scopri che non è così
Perché dico questo perché mi sembra che il modo in cui anche nell'interpretazione di questo risultato elettorale si è parlato del reddito garantista garantito cittadinanza anche in cui a volte si parla del tradito di inclusione anche abbastanza diverso ma comunque è una forma di protezione è un modo retrodatato cioè è quella parte di Italia che vuole l'assistenza quindi al Sud a maggior ragione il voto del sud si sta assistenzialismo contro quelli che vogliono essere assistiti contro quelli che producono non è forse questo uno dei dei segnali che stiamo in un vecchio paradigma
Cioè quello per cui se tu stai dando dei soldi
A qualcuno che non ha niente questo è qualcosa che nel Novecento era la carità l'assistenza anche io stessa ne parlo come una evoluzione mentale
Niang qualche modo e e
Tutta la discussione teorica internazionale politica sul reddito garantito ai invece una discussione che parte dall'innovazione tecnologica non a caso uno dei posti in cui adesso si studia di più è la Silicon Valley
Che ne pensa
Le parole contano ha detto prima la terza
E quando disegniamo con l'aiuto dei migliori esperti italiani il sostegno per l'inclusione attiva
Volutamente non lo chiamammo reddito
Perché l'idea del sostegno per l'inclusione attiva è un insieme di di come ormai tutti riconoscono reddito e servizi
Servizi di formazione servizi e riqualificazione servizi di educazione servizi sanitari perché la povertà è un concetto complesso
Quando in Parlamento letteralmente stavano per votare il nome di questo nuovo strumento qualche parlamentare mi telefonò dicendo secondo te
No
Però bisognava contrappone loro reddito di cittadinanza
E quindi fu scelto reddito per cui oggi nella il ministro del lavoro e il presidente dell'INPS hanno presentato i dati sulla componente reddituale
Quante persone sono adesso assistite risulta che tra l'altro molto significativi anche mi e conseguiti in breve termine
Non so se domani troverò sui giornali il resoconto di che cosa è stato raccontato sui servizi integrativi
Perché per quello ci vuole tempo
I soldi che ho Stam stanziato per allargare nel Mezzogiorno quella misura sperimentale
Per sperimentare appunto l'integrazione di servizi educativi la scuola la sanità e i centri per l'impiego eccetera non sono stati mai spesi e sono stati estromessi surreali
Perché parto da questo
Perché se vi faccio un esempio della della Germania ok
In Germania otto sei è una fabbrica in un posto di lavoro quello che sia stai per perdere il lavoro
Arriva uno dei cento mila dipendenti cento mila dipendenti e l'agenzia federale del lavoro non gli otto mila che abbiamo in Italia molti dei quali hanno contratti loro stessi a tempo determinato
E ti dicono caro amico è inutile che tu combatti per il tuo posto di lavoro topos lavoro è morto
Se voi combatti anche per la cassa integrazione ma fondamentalmente devi sapere tra sei mesi un anno poi finito
Buttati nella nostra rete
La nostra rete fatto di cento mila persone che tutti cercano lavoro con vedetta Beis mostruosi che noi compiamo per la garanzia giovani che doveva essere l'anno targata agli altri non è mai stata allargata individuali
Un sistema di formazione
Avanzato perché dialogano con le imprese
Alle quali chiedono ma cosa ti servirà tra un anno cosa ti servirà tra cinque anni eccetera
Assistenza sanitaria per la famiglia reddito
Che ti consente comunque di non finire sotto i ponti
Condizionato dal fatto che tutti devi spostare in ogni posto della Germania ci ma come il fra la famiglia ma non ti ricordi che tu hai pagato in questi anni che il tuo datore di lavoro un'assicurazione
Che ti col copre le spese di trasferimento se ti devi trasferire
Allora capite che questa cosa non è un reddito è un elemento è una rete che tende a ributtati dentro che ciononostante ci sono problemi figuriamo niente vi è un Paese che non hanno nulla del genere
Ma se questo se il futuro è pieno di shock questo è il vero investimento su cui noi dovremmo adeguarci ai livelli standard europee
E questa elemento non ha nulla a che vedere con diciamo l'assistenza della carità
Perché è un sistema che crea resilienza
Nonché ti lascia in panchina
Finché non arriva qualcuno fare solo perché il problema perché la tecnologia appunto sempre di più distruggerà posti di lavoro forse ne crea di altri forse non li creerà nello stesso posto dei problemi sono molto complesse ma certamente senza un sistema del genere pessima handicappati
Ecco il fatto non solo di pensare al futuro ma di prepararsi per un futuro che appunto è pieno di sciocchezze
Magari saranno ambientali magari saranno tecnologici magari saranno economici e questo è il cambio di mentalità di cui parlava Giuseppe Laterza
Rispetto invece al fatto che se tu fa le cose bene tu avrai un meraviglioso futuro
Christine Lagarde dica sì Christine Lagarde l'altro giorno ha detto
Cari europei create un fondo europeo per la lotta alla disoccupazione perché la prossima crisi arriverà
Quindi è il momento di parlarne adesso non quando la casa brucia e quello che tu dicevi sulla prevenzione
è straordinariamente importante
Cosa che appunto in Italia culturalmente non facciamo
Proporrei a questo punto di sentire se c'è qualcuno tra voi sì che vuole intervenire
Forse il caso che parla no
Venite qui allora chi buone prego
Senta io volevo sapere capire la parola utopia visto che nelle parole diamo molta importanza nella parola utopia
Ma come come la intende io ho sentito parlare molto di economia di Piller di cose mi sembra a un certo punto mi sembrava di partecipare a un altro tipo di Libero
Se non mi richiamava l'attenzione e l'editore
Il dottor Laterza il quale ha parlato di Bauman fra l'altro abbiamo celebrato ero presente anch'io lei si ricorderà presso la sua sede
E
Devo complimentarmi perché lo stesso pittore ha parlato di utopia non solo di Paolo ma in questa ma quella l'unica edizione che è stato fatto di Tommaso Moro
Cioè l'utopia di euro intendo come deve essere intese come le esprime la parola mi sembra
Scusi ma forse mi sbaglio l sicuramente troverà le parole per dirmelo mi sembra in questo caso utopia più come mezzo il modernità di
Parola quasi di consumo mente una parola deve rimanere qui sono parola che ti dà deve rimanere nella nostra testa in ognuno di noi
Non Pucci può vedere niente in una carta geografica dunque non c'è un luogo utopica
Lei mi fa vedere invece che si può succedere con la sostenibilità con altre cose nuove
Utopia no per favore mi lasci
La prima è unitaria
Dice qui
Ideale etico politico
Destinato a non realizzarsi
Sul piano istituzionale ma ma ma non è una definizione anonima
Quindi destinato a non realizzarsi organo istituzionale ma avente ugualmente funzione stimola attrice nei riguardi dell'azione politica
Nel suo porsi come ipotesi di lavoro o per via di contrasto come efficace critica alle istituzioni vigenti adesso sentiamo Enrico Giovanni questa la prima definizione nonluogo
Allora
Io condivido in pieno e il
L'idea che un'utopia
Può restare indefinita perché abbiamo sette miliardi e mezzo di utopia
Ma il nome di questo abbiamo distrutto il nostro mondo
Perché alcune utopie sono molto più forte di altri che sono quelle di quelli che sono al potere
Mentre le utopie degli altri glieli lasciamo ma intanto noi facciamo le cose che in cui crediamo veramente
Scusi
Le rispondo
Se le dico che
C'erano due Paesi negli anni settanta
In cui l'aliquota più alta
Sui fatti reddito
Sulla sui capital gain quindi sul rendite finanziarie
Legate alle variazioni di valore sulle successioni erano dell'ordine dello l'ottanta novantacinque per cento
Rispiego l'aliquota più alta sulle successioni era del novantacinque per cento praticamente venivano confiscate pezzo
L'aliquota sui capital gain marginale era del novantacinque per cento perché capire bene non sono reddito sono ricchezza variazione di ricchezza venivano confiscate
Questi due Paesi non facevano parte dell'Unione Sovietica ma erano l'Inghilterra per gli Stati Uniti
Cioè i tempi i templi del capitalismo
Prima della svolta neo liberale di Reagan crepaccio
Quella svolta neo liberale
E preparata per quindici vent'anni
Da un gruppo di persone che ci hanno messo una marea di soldi per cominciare a creare cattedre nelle università
Per insegnare cose diverse
E poi hanno cambiato il modo di pensare e oggi poche persone guadagnano anzi è una verità ricchezza pari al cinquanta per cento più povero della popolazione quindi poche decine di persone
Scusi
Scusi
Quello che intendo dire e che alcune utopie si realizzano
Che altre no
Io dove parto parto dal fatto che incredibilmente i centonovantatré capi di Stato e di governo del mondo nel due mila quindici dopo due anni di negoziazione hanno descritto un'utopia comune
E questo è un valore
Perché è una sintesi politica
Trasformata nell'Agenda due mila trenta cristallizzata poi in diciassette obiettivi centosessantanove sotto Bettini che ogni Paese si è impegnato a realizzare
Le faccio solo un esempio uno dei centosessantanove sotto BTP dice che bisogna non solo eliminare le disuguaglianze di opportunità cosa su cui sono tutti d'accordo anche il più a destra di questo mondo
Ma dice
Bisogna aumentare nei prossimi anni il reddito del quaranta per cento più povero della popolazione molto più di quello del reddito medio
Questo si è impegnato a fare il mondo
Questa è un'utopia
Che lei o chiunque altro può tirare chiacchiere
Ma è la prima volta nella storia dell'umanità
Che tutti i paesi del mondo hanno sottoscritto questo tipo di utopia
Purtroppo
Questa è la differenza tra prendere le parole seriamente come ha detto la terza e dire tax ognuno poi tanto fa è vero
Questa è la differenza tra l'utopia
Mondiale cristallizzata in quello che è un documento che lei può considerare al pari di qualsiasi costituzione si firmano un sacco di costituzione nei paesi e poi non si realizzano ma non è scusi concludo non è una buona ragione per non prendere seriamente la Costituzione per esempio l'articolo tre che parla del disuguaglianze in Italia
Mi pare che ci fa scusi eh sentiamo anche
Eh no però c'ho anche altri interventi per cui magari dopo continuate
Prego
è un amico la finanza pubblica il debito ore prima anticipavo non so quanti lo sanno qui in platea ma insomma
Il debito pubblico checché ne dicano i media per cui media per i quali noi siamo mi pare settantottesimo al mondo come libertà di informazione quindi valgono qualche va compresi
I giornali ovviamente i quotidiani
Ci raccontano sempre la stessa
Falsità poi divenuto lo dicono i fatti minuscola alla prova dei numeri e cioè che il debito pubblico è dovuto alle cosiddette spese allegre alle pensioni baby le pensioni baby sì sicuramente è stata una sorta di spenti spesa allegra ma la verità che probabilmente il professore saprà bene
E che il debito pubblico che addirittura erano era nell'ottantuno ottanta era sotto il sessanta per cento il rapporto tra debito pubblico italiano e PIL quindi eravamo ben sotto la famosa soglia no che la oggi la troika richiede la Commissione europea lasciamo perdere che poi guidata da un noto lobbista no dagli un Kirk che come sapete sapete tutti ha governato Lussemburgo per quattordici anni
Attacca praticamente fornito un paradiso fiscale a tutte le grandi lobby no quindi questo già dice l'Europa su che cosa impostarla sapete sapete la storia immagino di Junker no
E non è un non è un pettegolezzo Colli Foschi sia un lobbista infatti era prestato Presidente del Consiglio per quattordici anni del Lussemburgo noto paradiso fiscale per tutti i giganti dell'economia mondiale le multinazionali
Che sono i veri attori po'economici del mondo insomma anche insieme le grandi finanziarie istituti finanziari
Però diceva appunto che il vero il vero la vera esplosione del debito pubblico si è avuta col divorzio tra la Banca d'Italia il ministero del Tesoro
Che ministri Banca di diciamo così Banca d'Italia che che faceva da prestatore di ultima istanza
Qualora il velo da titoli di Stato non può non fossero venduti e per cui si teneva a bassissimo tasso d'interesse sostanzialmente il nostro Paese avevamo una finanza perfetta addirittura sotto il sessanta cinquantotto virgola otto per renderne conto
In nove anni pensi dal divorzio tra banche di dal ministero del Tesoro che non è avvenuto in tutti in Giappone per esempio cioè c'è una banca centrale che funziona benissimo da e nonostante loro abbiano un debito pubblico che il doppio del nostro debito mostruoso o negli Stati Uniti c'è la la federazione quindi quelli che ci raccontano non credete
Sole ventiquattro va be'forse sarà il giocatore anzi tutto sommato
è il meno peggio dal Corriere della Sera Repubblica allora il ponte questo ecco che il vero motivo dell'esplosione del debito pubblico lo dovete sapere stato quel divorzio di nove anni è passato dal cinquantotto virgola otto per cento al centoventuno per cento centoventuno per cento ed oggi è al centotrenta qualcosa
Quindi la scelta fu dell'allora Carlo Azelio Ciampi e il ministro ecco non so se fosse ministro Andreatta reale esatto però si
Valore Vito
Eh ma non è un monologo no
E ma io ascolto volentieri invece le sue idee non nono queste pregiudiziale quindi stavo dicendo per quanto equini informiamoci davvero bene sui motivi reali del di quella allora al professore lo sa benissimo comunque ci sono libri importanti che dicono questo non certo la televisione o in una carta insomma di giornale sulla B invece quello dell'ambiente noi
Io auspico che sono competizione sono a favore di quello che lei dice il problema che pace ci scontriamo con i fatti di una città parliamo su parlando solo di Romano è triste dirlo ma io insegno matematica e fisica nelle scuole dove nel due mila e diciotto non c'è ancora la raccolta differenziata è una vergogna inenarrabile vi rendete conto nel due mila diciotto in un liceo non ci sono le non c'è allarme in tantissimi dice di Roma io do combatto da anni
Non c'è non si parla di rifiuti cioè di prevenire i rifiuti che ancora più importante dell'ICI della ride il della riciclata viviamo in una città dove ci sono ancora gli zoccoli di marciapiede dove non possono passare le carrozzine cioè non siamo in un abisso in un Paese dove da non ha dal dal quale non a caso come il professore sapere neanche l'editore saperne i cervelli fuggono
Perché evidentemente quelli che rimangono me compreso mi ci metto io non sono così intelligenti altrimenti scatterebbero pur essendo il paese più bello del mondo per altri versi ma qua quanto ad amministrazione quindi è chiaro che c'è questa demotivazione alla alla gente che ovviamente preferisce non votare i partiti che hanno talmente così mal governato no
E siamo in una città dove le polveri sottili la fanno da padrone non c'è ancora un numero decente dico minimo necessario di colonnine di colonnine di ricarica elettrica
E e no ma queste sono cose fa queste sono cose fondamentali no no erano interventi l'anello ferroviario non c'è ancora come professore sa bene in una città una capitale europea che dovrebbe essere no tra le più volo dal mondo non c'è ancora un anello ferroviario chiuso intorno a Roma no non c'è
Utopici sono topi è in Italia certo sono utopie in un Paese civile non lo sarebbe ecco no sì sì è l'ultima cosa per dire parlando invece di parlando di paesi sì sì parlando di Paesi evoluti che ne probabilmente non saremo mai
La Danimarca entro il due mila e trenta diventerà oil free lo sapete e quando la Danimarca pianifica qualcosa pallore Lizza ecco io non voglio scoraggiare nessuno però oggettivamente viviamo in un Paese e in particolare in una città davvero avvilenti davvero avvilenti per per i politici che c'hanno così mal governato l'evasione fiscale non ne parliamo centoventi miliardi la quindi
Vorrei evitare che che diventa una botta e risposta due perché le ha fatto un intervento una domanda al professore ha risposto per cui però se se mai sentiamo facciamo un giro conclusivo e poi dopo se volete continuate a due
Che dire
Possiamo discutere naturalmente sulle ragioni del debito pubblico
Io personalmente non condivido l'interpretazione che lei ha dato ma possiamo discutere a lungo il divorzio tra il Tesoro la Banca d'Italia è avvenuto perché il sistema economico e sociale
Era allora quando lei forse non è ancora nato insostenibile
Perché in quel momento c'era un tasso d'inflazione che farci Biava
In particolare chi aveva redditi fissi e meccanismo della scala mobile non proteggeva in particolare chi non era protetto da quel meccanismo
Questo è solo un esempio per dire che non era il Paradiso
Quella di di quel periodo e poi vorrei anche ricordare che dopo l'entrata nell'Euro il tasso di inflazione era molto basso
Il re di il debito stava cominciando a Creta calare perché i tassi d'interesse erano molto più bassi
E non come in quel periodo in cui le ricordava i tassi d'interesse reali sul titoli pubblici erano dell'ordine del cinque per cento in termini reali che volevano dire una trasferimento continuo
A favore dei possessori di titoli pubblici che erano i rischi
Quindi possiamo discutere a lungo di quegli anni la realtà è un po'più complessa lì come lei la descritta Danimarca che un Paese che io ammiro da tanti punti di vista
E già quasi fosse il free
Perché perché ha esternalizzato molte delle produzioni e se lei guarda il contenuto delle importazioni in termini di petrolio lei scopre che la Danimarca non è affatto fosse il free
Al momento semplicemente perché a importa maschere di prodotti ma certamente la Danimarca è enormemente più avanti del nostro Paese
No questo lo dico perché le semplificazioni sia in un campo che nell'altro
Aiutano
A pensare che esistono scorciatoie semplici
E invece non ci sono
Questo è qualcosa che tornando a quello che diceva l'assessore prima
In Italia e qui mettendo prenderne naturalmente anche un po'con invidia
Invece ce la profonda convinzione che se io faccio una cosa
La cosiddetta pallottola d'argento nelle guance inglese io risolvo tutti i problemi
Sia essa l'ha fatta stazione se gli ottanta euro essi l'eliminazione dei motori a scoppio siano essi non è proprio così semplice
E la buona notizia grazie a quella inutile dichiarazione dell'ONU
E che tutto il mondo della ricerca dell'economia
Della biologia della chimica dell'ingegneria
Stanno provando a rompersi la testa è per capire come fare quel salto transizione per raggiungere quegli obiettivi di sviluppo sostenibile se lei vuole
Può andare a vedere il rapporto Altis due mila diciotto
Che è disponibile liberamente il suo sito Huskies ma può vedere anche da lì
Come anche facendo una serie di cose molto importanti
Non è che risolviamo tutti i nostri problemi questo sulla base dei modelli più avanzati di cui disponiamo in giro per il mondo perché le interazioni tra i diversi obiettivi rendono molto complessa la situazione
Ma il pensiero complesso non va di moda in particolare in Campania
Vi faccio tre esempi
L'Italia non ha un istituto di studi sul futuro
Che è coerente col fatto che noi di capire quale sarà il futuro non ce ne può fregare di meno perché perché non ci interessiamo ad anticiparlo ma semplicemente a gestire i disastri
Diciamo che serve un istituto per il futuro che lo stesso ragionamento su che cosa serve l'ONU e che cosa serve serve per capire cos'è fattibile
Cosa è auspicabile e come arrivarci
Perché la scienza così funziona
E anche la scienza politica funziona così anche se non è una scienza dura secondo esempio
La mancanza di una politica urbana
Nazionale
Non abbiamo in Italia una politica nazionale per le aree interne cioè quelle un po'più sfigato quelle interne nei nostri territori ma non abbiamo una politica urbana nazionale come se il problema di Roma
Fosse solo di Roma
Il problema di Milano si è solo di Roma di Milano eccetera
Così che quando il sindaco di Milano pro-tempore dice entro il due dal due mila trenta sarà vietato entrare a Milano in città
Con le auto a combustione interna e quando lo si metterà gel recentemente annunciato che dal due mila venticinque ma
Il diesel non sarà più a missing bile
Da italiani sorridiamo
Quando la Francia prendere una decisione del genere
Quando la Norvegia a prendere una decisione del genere
Quando la Cina sta andando in questa direzione allora non sorridiamo più anzi ci innamoriamo di queste grandi idee
Peccato che non abbiamo la più grande impresa ex italiana produttrice di automobili in Italia che non ha mai creduto all'elettrico e ha investito sul disse
Questo avrà qualcosa a che fare con il fatto che l'opinione pubblica italiana prende in giro
Chi alcuni sindaci contestate Milano Milano territori piccolissimo quindi una nota al al confine del del Comune poi non li puoi andare
La mancanza di una politica urbana nazionale far sì che i sindaci siano soli
Su questo gli altri Paesi ce l'hanno le politiche urbane nazionali e il terzo esempio che vi faccio
E quello sugli investimenti che vi ho fatto prima sul CIPE
Altri Paesi in nome di quella carta straccia firmato all'ONU appunto che noi abbiamo dovuto addirittura tradurre l'impegno preso dal Governo italiano perché il governo italiano ha firmato ma poi neanche latta prodotto italiano
Pertanto tous tutti sappiamo l'inglese no quindi non c'è problema
Dicevo in nome di quello
Altri paesi
Stanno riconvertendo i criteri con cui fanno gli investimenti pubblici domandandosi il ponte i-esimo la ferrovia i-esima eccetera va nella direzione giusta ma non dal prossimo anno
Ma tra quindici anni
Allora voi potete continuare noi possiamo continuare a lamentarci di tutto
E vi assicuro che io sono uno dei più critici
Il passo successivo e
Distopia
Continueremo così e sarà un disastro retro Utopia vogliamo tornare al passato che non può più tornare o utopia
A voi la scelta
Io la sento però
Allora accennare no poiché
Siamo abbiamo
Ma tutto quello che si dice ma sullo circa cosa che c'è stato mi riferisco può essere non vuole essere provocatorio fatto reale corrono vanno ambasciatore l'America a a Gerusalemme
Non è il cuore
Ritiene di fare duecento tutto vengono la risoluzione questo
Tra le sue zone del nord cento turismi bandi centonovantatré esterno centoventotto ventotto lei lo sa bene che anziché fare qualche cosa hanno anticipato di un di un anno la ambasciata a Gerusalemme
Lei larghissimo su questi temi non riesca a provare una riga una cosa di centoventotto Paesi di tutto il mondo che dicono discuterle il fardello non occorre un qualche cosa così
Mi sembra no resta assolutamente equivocando quello che ho detto non è Cicognani assegnati spesso ha detto tecnologico abbiamo fatto presente così subito sottopose prego
Debba ha citato io non so che il linguaggio esercitate
Agitato spesso comune organismo internazionale qual è io le dico che ci sono alcune cose che ore sono d'accordissimo adesso è questo il punto su o verso
Rem
Critica sì lamentela no son due cose diverse io sono una grande critico ma il lamentarsi fine a se stesso non serve a niente ovvero Bello ma anche no dallo e allora sì ci sto
E questa è una roba veramente difficile per l'italianità che è più lamentoso che non critica durissima ma ma costruttiva mi fai un regalo militò sbagliato io sono felice ci provo a evitare di sbagliare la stessa direzione
Ma anche qui non tocca una persona sola io ho avuto la fortuna di vivere in Danimarca l'anno accademico mille novecentottanta novecentottantuno molti di voi non erano manco un attimo per voi o comunque eravate giovani giovani in Danimarca c'erano già le quote di genere allora corte su cui ancora oggi si sente qualcuno dire che non vanno bene perché va bene nel merito in merito son d'accordo anch'io che andrebbe né nel merito ma il merito io sarò felice quando al McCluskey di potere ci saranno solo persone per merito io ho detto persone
Perché stavo assicura sono sicurissimo che quel giorno in quei posti di potere ci saranno uomini e donne perché non è diminuito esistano avevano già allora le quote ora in Danimarca hanno il ragazzo già da allora ce l'avevano il diciottenne che esce di casa e viene mandato fuori di casa a pedate se non ci va perché ce lo mandano a diciott'anni a mille euro al mese e ora allora erano corone ma è lo stesso per studiare restituirà questi soldi al governo quando lavorerà
E ho assistito a una scena che che so che vi farà male perché purtroppo andare in Italia non si può ancora vedere la scena così
Disabili in carrozzina davanti a un cinema supponevo che forse per barriere architettoniche bene no allora loro avevano già lo scivolo di accesso
Avevano la piattaforma di sosta perché il cinema in discesa semi si rompe il freno mi rovino
Ma avevano anche le vie di fuga attenzione bene in caso di emergenza ma ci passavano in carrozzina una volta quindi il primo si sarebbe salvato il secondo forse il terzo no
E questo loro trentotto anni fa si potevano permettere di lamentarsi
Questo perché è un Paese civile
E la civiltà viene dalla collaborazione di tutti non è soltanto che il governo ha fatto lo scivolo ma anche che non c'è nessun animale che parcheggia dove c'è l'unico scivolo per i disabili e noi li abbiamo ancora lo scivolo c'è ma la persona che ci parcheggia purtroppo manca
E se non ci mettiamo tutti insieme a far sì che sia sostenibile il nostro futuro di tutti siamo ancora in Finlandia c'hanno il ministro del futuro è un giorno avremo anche noi chissà
Allora se non so se nel Giuseppe Laterza due dire qualcosa io volevo dire solo una cosa per chiudere in grazia Ando tutti no scusate però ci fermiamo
Ci fermiamo successivamente
Sì però
Abbiamo purtroppo ci sono dei tempi stretti in cui dobbiamo chiudere di volevo solo dire che noi abbiamo
Scusa io non voglio essere no non voglio parlare sopra però non è non è non è tanto pertinente andare avanti su questa discussione rispetto a quello che abbiamo illustrato finora
Allora nessuno ha ha detto che non siamo autorizzati alla critica era Flavia Marzano ha detto attaccare volevo solo dirvi che ne abbiamo parlato in tutto ciò di una minima parte c'abbiamo dato il senso del libro però c'è molto
Di più da leggere quindi il libro sta di là per chi lo uguale vorrà continuare a commentarlo credo che il professor Giovannini riceve volentieri mail feedback commenti eventuali iniziative di nuove presentazioni di ringrazio davvero molto
Giuseppe Laterza fare Marzano Enrico Giovannini e tutti tutti presenti grazie buonasera