23 anni dopo Srebrenica. Intervista a Massimo Lensi (Partito Radicale)

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con Massimo Lenzi dell'associazione per iniziativa radicale Andrea Tamburi del partito radicale ben trovato ben ritrovato radio radicale Massimo grazie grazie a voi
Allora l'undici luglio prossimo saranno ventitré anni dal massacro di sebbene Nizza
Ricordiamo non genocidio con oltre otto mila musulmani ile bosgnacchi per la maggioranza ragazzi uomini avvenuto appunto nella città di sé bellezza e dei suoi dintorni durante la guerra in Bosnia Erzegovina una data importante soprattutto una data che ci porta a riflettere ci costringe a riflettere su quanto quella ferita sia ancora aperta nel tessuto europeo allora Massimo tu hai in qualche modo seguito qui il pezzo di storia europea e quel pezzo di storia del partito radicale perché ricordiamo in quegli anni in quella particolare esperienza il partito radicale ebbe un ruolo molto importante innanzitutto quali sono i tuoi ricordi in merito quella a quel tragico momento e qual è la tua visione la grande attualità di quel massacro
Sì quello che dicevo è corretto nel senso che il partito radicale in quel periodo dedico siamo negli anni
Delle guerre in ex Jugoslavia per cui prima la Slovenia Croazia Bosnia per il Kosovo quasi interamente l'attività organizzativa e la riflessione politica su quegli alpini perché il partito radicale era oltre a essere sul fronte il senso vero della parola aveva anche compiuto negli anni precedenti un'analisi precisa
Su quello che avrebbe dovuto essere la costruzione chili un'Europa federale nuova che interesse affinché innanzitutto di diritti umani di sconfiggere le cause delle guerre
E quindi ci trovammo tocca il Congresso tributo aperte sviluppare proprio la politica organizzativa che teneva conto dei rischi che l'Europa un calcio continentale sto parlando stava correndo e Marco Pannella mi ricordo che tante volte ci diceva guardate che uno dei pericoli
La deflagrazione della Jugoslavia noi facemmo prima della deflagrazione iniziative in Jugoslavia R tentare di aprire un piano Cuccu nella Comunità economica europea al fine di portare dentro la cioè la Jugoslavia io mi ricordo ricordi personali ma insieme ad altri compagni tra cui Maria Teresa Di lascia abbiamo allo stadio di Spalato durante una partita
Della nazionale italiana contro una credo così l'area più aprire lo striscione Jugoslavia nella CEE fumé unicamente arrestati ed espulsi dalla dalla Jugoslavia c'era anche Andrea Tamburi
E si io qui giorni mi ricordo con con sgomento perché uno strumento che però era una specie di una cronaca annunciata perché sapevamo di quanto stava avvenendo passerebbe inizia nei giorni precedenti ma anche a Tuzla e in altre zone della della della Bosnia e quindi eravamo coscienti e consapevoli che qualcosa di grave sarebbe accaduto che poteva cadere e infatti successe
Successe quello che ormai da quali
Sparendo dalla memoria politica collettiva non solo del nostro Paese ma anche dell'Europa con
Nuovi rischi e nuove possibilità di arrivare a delle situazioni di conflitti come quello che abbiamo visto della pulizia etnica che il ricordato dell'incapacità delle organizzazioni internazionali
L'ONU
Uno dei imputati di questa storia quando i caschi blu olandesi
Inno non riuscirono a impedire un un passato in base su una corto steso un giorno prima con il generale Mladić e il responsabili dei caschi blu la mente insomma fu una storia quella di Srebrenica
Chi sia dal punto di vista storico ma anche da quello dell'analisi andrebbe oggi ripresa in mano fatta conoscere perché c'è tutti ci sono tutte le contraddizioni dei nostri tempi dentro qualcosa che lascia inorriditi che pensiamo a quanto organizzazioni internazionali o Tarchi non sono riusciti a fare per evitare le stragi e massacri disse venga perché io sulla parola genocidio che tu hai utilizzato
Nell'introduzione sia stato una grande problematica perché risoluzioni lo stesso tribunale dell'Aia
Non ha tollerato l'utilizzo da la parola genocidio Grillini limitandosi a Massa corro
E altri sinonimi per descrivere quello che accaduto nel territorio dell'ex Jugoslavia
Lo ha che ha Bosnia ricordo Kosovo e tutte queste ma queste erano cose scritte scritte ne sapevamo basta ricordare il famoso discorso di Milosevic a Kosovo Polje nel mille novecentottantanove gli era scritto tutto
E qual è l'altro grande sconfitto all'altro grande di questa storia e l'Unione europea Lattuca Comunità economica europea non ha non seppe anche in quel caso essere coach autorevole pr
Impedire o per troncare il conflitto In exitu Ladakh andò avanti per anni
Ecco esatto questo conflitto che poi si è protratto per anni possiamo dire che diventa il prisma di rifrazione per osservare tutto quanto quello che l'Unione europea non è diventata perché forse non sfruttando pienamente anche l'analisi e la riflessione su quello che accadde in in quel in quel pezzo di Europa oggi esattamente vediamo
La cui Virzì ancora di tensioni non solo etniche ma di tensioni interne agli Stati come se oggi l'enorme peso migratorio che arriva dal Medio Oriente dall'Africa potesse in qualche modo diventare ma nuova situazione di tensione così come lo sono stati i Balcani perché fine Conti poi
Diciamo il fuoco dei populismi e dei populisti e il fuoco delle divisioni etniche e religiose a una
Matrice comune Alex Langer diceva lotta nasce un muore a Sarajevo allora propone sulla
è stato un grande personaggio alle celato in questi giorni ricorre
L'anniversario della sua scomparsa sistemi diversi
E ed è proprio quello il punto cioè evitare il ripetersi di di avvenimenti come quella di come la guerra nei Balcani attraverso l'utilizzo intelligente della memoria
E sempre su questo fronte mi ricordo un altro mezzo tu sempre dell'American fra radicali quei tetti quegli ATO che all'epoca segretario della UIL Pietro e pubbliche imposto tutta la segreteria del partito ossia sul fronte dei club della nascita del tribunale ad hoc su Fini dell'ex Jugoslavia sia su quello dell'impegno del Partito sul fronte come ho detto prima mi ricordo che con Sandro Toni che era all'epoca responsabile Della serie di Zagabria del partito radicale andammo era un luglio era poco dopo sempre unica andammo a Belgrado e faceva incetta dei libri di testo scolastici
Utilizzati nelle scuole serve scuole elementari medie andava proprio a comprarli nelle librerie oppure a rubando uno anche in una biblioteca mi ricordo per portarceli
In in me
Fuori dai confini jugoslavi a Bruxelles perché potesse iniziare quel lavoro di ricerca della teorica della pulizia etnica che fu il primo nocciole primo embrione poi dell'ordine di quello che poi venne sviluppato fino alla scoperta di tanti altri
Fatti per mettere sul sul tappeto che c'era una strategia precisa ed eccoci tornare a quello che dici dei tempi nostri cioè ci sono delle strategie precise che a volte prendono la pancia delle persone come si dice la rabbia il fulgore su queste bisogna ragionare perché attraverso proprio l'analisi precisa che si scoprono delle tracce che riportano storicamente e culturalmente ha dei punti di partenza che sono simili che la storia si ripete
E che quindi è possibile evitarle attraverso un altrettanto uso dell'informazione della comunicazione dell'intelligenza politica che M ha bisogno di essere nutrita anche da percorsi politici veri e propri l'impegno del Partito Radicale transnazionale all'epoca era fisicamente sul noi fisicamente siamo stati come gruppo alcun Cobar ambasciata Hierro a Belgrado in Kosovo con il Congresso poi di Budapest il Consiglio federale fra Gabriella con il fronte a una trentina di chilometri di distanza quello era il partito radicale che aveva necessità anche della incontro con le popolazioni per capire e dopo è arrivato la giustizia il primo embrione prima il tribunale ad hoc per i crimini Ruanda poi il tribunale ad hoc sull'ex jugoslave alla fine il tribunale dell'Aja
E alla fine è nato con un sentimento di giustizia internazionale un segmento preciso che ha portato a ad avere un alla a fare un passo avanti in quegli anni è siamo ai primi anni di questo secco e ora vediamo riprecipitare tutto con la stessa angoscia che avevamo in petto in quei giorni quando si attendeva
Qualche qualcosa di brutto di tremendo di tragico avvenisse in exitu aveva poi giorni seguenti quanto quei qualcosa avvenne fu l'eccidio
Il genocidio lo stupro etnico il massacro di ragazzi e uomini che Atene assemblee infiamma lo solo Hattusa e altre
Città vicine di quell'enclave bosniaca
Musulmana territorio del lavoro
Ecco in conclusione massimo di questa nostra conversazione vorrei anche
Diciamo ricordare un dato perché i responsabili del massacro di Srebrenica furono oltre l'esercito della Repubblica serba di Bosnia Erzegovina guidato da racconto la dice fu anche i paesi bassi per l'omissione di intervento in difesa dei civili da parte appunto delle proprie truppe immissione di pace
In quei territori questa diciamo CD racconta molto probabilmente anche diciamo non solo ovviamente l'idea di distruggere un gruppo etnico così come è stato diciamo determinato da quella sentenza ma dall'altra parte ci racconta di come ancora una volta lo stato di diritto
Nella sua forma più ampia quindi nelle istituzioni in questo caso l'organizzazione delle Nazioni Unite nei Paesi Bassi non dette quel contributo centrale per salvare vite umane per salvare una minoranza questo ci dice tante cose di quanto sia ancora incompiuta quella a rivoluzioni se così vogliamo dello stato di diritto e la rivoluzione del
Diciamo del del pieno un potere dell'organizzazione delle Nazioni Unite molto rapimenti logistiche accadesse qualcosa di simile forse la dinamica sarebbe la stessa non è cambiato poi molto no non ha cambiato poi molto era una
Giustissime riflessioni quella che fai perché
Questi questo momento di grande riforma che una riforma anche dovuta a fattori emotivi la guerra nei Balcani come accade sempre tutto un fatto che emotivamente colpisce un intero continente si è arenato e lo Stato di diritto o la nascita
Chi un segmento di stato di diritto a livello internazionale quindi tutela dei diritti della persona ma anche procedure era attivare una giustizia e internazionale in questo momento risente tantissimo per la parte dei dei fatti quotidiani anche tantissimo di un altro emotività contrapposta perché pericolosissima che sta portando venti
Che bussò venti pericolosi ecco limitiamoci a questo a questo aggettivo ma che potrebbero poi i sviluppare Burgo
Una pericolosità molto più ampio e molto più profonda il il
Le Nazioni Unite a per esempio io mi ricordo è la nostra proposta di creare un Comunità degli Stati democratici i primi tentativi di mettere insieme gli Stati democratici contro il rifinitore insomma basta ricordare la Commissione diritti dell'uomo delle Nazioni Unite attualmente e piena di regimi che insomma con una democrazia pur difficile come sono le democrazie continentali europee non hanno niente a che vedere sono stati regimi autoritari se non vere e proprie dittature della Commissione diritti umani delle Nazioni Unite quella cassetta a Ginevra
Come così come le responsabilità vere dei massacri di Srebrenica ancora sono amiche latitano nella ricerca di una verità stiamo bene attenti perché occorre individuare l'abc del condannato poi dei tribunali internazionali cara dice e gli altri non ci deve a dimenticare che sono state poi rilevate storicamente anche delle responsabilità
Che non erano solo dei paramilitari
Sfuggiti al controllo di Mladić come si diceva a all'epoca ma ci sono responsabilità di Belgrado e quindi c'è anche una rivedere una un pulire una politica una geopolitica internazionale che ha dei precisi schemi delle precise sponde
Fino ad arrivare all'Autore cinismo di del regime russo di Putin insomma sottotitolato di questi che no oggi si ha l'abitudine di
Copelli attraverso ovvero
Del passato cose già accadute ma sono presenti
Molto presente lo stato di diritto lei bombardamenti per per rimanere un tema che sta ricevendo un po'in tutta Europa diciamolo non solamente nella nostra italiana
La Polonia oggi e alla testa di questa di questa leadership tra
Negativa che che che massacra mattone dopo mattone lo Stato di diritto ci portatore ci porta a una una deflagrazione del nostro continente
E ci porta a quello che Pannella quando ci dormiva in riunione in Consiglio federale parla del parlava degli a Lucca scrive e attenzione che glielo cause sono molto sono già in corso sono in corso nella di Dell'Anna sono in corso
La Libia sono in corso in tante altre parti del mondo sono
Non voglio andare fino al Tibet o o alle situazioni interne dei diritti umani della Repubblica popolare cinese ma insomma circolano nel contesto in cui delle il minimo comune premonitore sono i diritti umani
Primo tra parare lungo Massimiliano però il tempo di un'intervista ebrea dei quindi sì c'è un'emergenza in corso l'emergenza la possiamo ora chiudere con una sintesi che quella Stato di diritto
Bene allora ringraziamo Massimo Lenzi per queste nostra conversazione appresso risentirci Massimo grazie a voi grazie a tutti