Il Congresso del Partito Radicale, la sorte di Radio Radicale e la situazione carceraria. Intervista a Rita Bernardini

Era di radicale siamo con Rita Bernardini per parlare del congresso del Partito radicale che si apre domani a Roma all'hotel e Quirinale per la salvezza di di di radio radicale allora
Come nasce questo congresso e soprattutto qual è il timore che di dire il partito radicale per la sorte di radio radicale se infatti abbiamo voluto dedicare il congresso che inizierà domani alle quindici per essere precisi venerdì ventidue
Alle ore quindici in via Nazionale all'hotel Quirinale
E proprio per quello che ha toccato a radio radicale cioè il governo del cambiamento ha deciso di chiudere
Praticamente i finanziamenti a radio radicale dimezzando per gli ultimi sei mesi ha precisato questo è l'ultimo
Definanziamento chiediamo che in realtà è il corrispettivo di una convenzione per l'opera di servizio pubblico che radio radicale fa c'è un vero e proprio contratto per la trasmissione delle sedute parlamentari quindi c'è questo
E allora io credo che come partito radicale non possiamo certamente passare sopra ad una decisione di questo tipo
Accompagnata da uno sberleffo perché quando il Presidente del Consiglio Conte dice bene andate sul mercato evidentemente non si rende conto di quello che dice di quello che afferma
Perché andare sul mercato significa per esempio dover accettare la pubblicità dalla sarebbe interessante magari durante un suo intervento metterci in mezzo
Tra una frase e l'altra alla pubblicità di non so che cosa evidentemente questo non può essere anzi la trasmissione deve essere integrale come noi facciamo
E condizionando buona parte della programmazione di radio radicale che non solo per quel sessanta per cento ma per tantissime altre per altre trasmissioni è servizio pubblico non so qui a ricordare perché perché chi segue chi conosce radio radicale lo sa che cosa mandiamo in onda e allora c'è da chiedersi per esempio questo servizio viene reso da radio radicale per il re decenni in forma gratuita lo ha fatto ma da quarantadue anni
E allora
C'è da chiedersi come mai dal momento in cui è stata stipulata questa convenzione perché poi fu fatta la gara
E nessuno decise di partecipare agli tranne radio radicale cioè come mai poi successivamente e nessun nessun partito
Nessun'altra emittente ha chiesto di poter trasmettere come facciamo noi le sedute del parlamento ad avere questa convenzione perché non l'ha fatto
E perché avrebbe potuto farlo no e avrebbe avuto anche gioco facile perché radio radicale ha sempre detto che era disponibile a partecipare ad una gara non l'hanno voluto fare nessuno lo vuole fare perché perché significa e dedicare lo spazio lo spazio di una radio ha il tempo sono le ventiquattro ore dedicare le ventiquattro ore
A rendere un vero e proprio servizio pubblico e guardate quando Conte si è soffermato anche sull'entità della convenzione che sono dieci milioni di euro all'anno e che tolta all'IVA arrivano a otto milioni questa è veramente ridicola assi confrontata ai costi esce per esempio di della RAI tant'è vero che fu fatto ci hanno provato fu fatto il tentativo di Rai Parlamento
E a parte che questo costava molto di più
Ma
Non ha mai trasmesso
Per il sessanta per cento della sua programmazione e le sedute parlamentari così come l'altro servizio per rendere una rimasto anch'non ha previsto e dalla convenzione tra chiunque va sul sito di radio radicale trova la classificazione degli interventi e può andarsi ad ascoltare l'intervento che gli interessa non sentirsi e di tutti proprio
L'archivio di radio radicale è così concepito quindi si possono fare ricerche all'interno del sito anche questo
è un servizio pubblico che rendiamo
E questa parte è totalmente gratuita non rientra nella convenzione certa vuol dire anche qualcosa sulla lettera che ha inviato a buona fede delle reazioni che ci sono state delle delle valutazioni che lei che io ho sentito quando ma spetti di incontrare nuovamente il ministro ma anche ha dato un giudizio positivo di incontri che aveva avuto mi sembra si capiva dalle dichiarazioni che ce l'ha rilasciata
Sì c'eravamo anche lasciati in questo modo che gli incontri sarebbero stati periodici che McCoy però non abbiamo più avuto notizia ma abbiamo avuto purtroppo notizia di quello che ha detto il capo del DAP del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Basentini a proposito della sovraffollamento ha minimizzato
Il fenomeno
Arrivando ad affermare che ogni detenuto a disposizione nove metri quadrati e e che e addirittura ne possiamo ospitare molti più detenuti di quelli dei sessanta mila e dispari
Che oggi sono presenti
Quindi questa è un'affermazione seria chi come Franco Corleone
Afferma che e occorre un approccio culturale
Che il problema è più generale che bisogna
Appunto avere un approccio più sistematico eccetera eccetera
Noi rispondiamo che questo modo di rispondere a fatti precisi che noi denunciamo
Mi ricorda molto il Partito Comunista degli anni settanta che quando noi facevamo le battaglie per il divorzio per la Bortot per l'obiezione di coscienza e a quell'epoca Corleone Cerra farle con noi
Ci diceva che non bisognava fare battaglie settoriali che occorreva occuparsi in generale del problema e le l'economia era la cosa più importante eh insomma questo questo è il tipico atteggiamento probabilmente con il suo metro di giudizio non avrebbe nemmeno fatto
Lui e centinaia di ricorsi che noi abbiamo fatto in occasione che può hanno dato origine alla sentenza Torreggiani parlavano anche di metri quadri quelle
Qui ricorsi che abbiamo fatto perché
Il problema che non sono ricorsa geometri Satta perché il problema
Dello spazio a disposizione
Dei detenuti quando questo perché poi Lulù dice no nell'intervista perché poi sono uno sopra l'altro eccetera eccetera e determina tutto una serie di conseguenze
E sulla fornitura per esempio sull'accesso alla sanità
E i nuovi e nelle carceri italiane abbiamo sempre più casi psichiatrici
E quante violazioni di diritti umani ci sono nel momento in cui uno mette proprio il primo piede dentro un carcere è notizia di queste ore
E quella di un ragazzo di ventidue anni che a Genova è stato arrestato è stato messo in carcere ventidue anni
Stato arrestato la sera messo in carcere in cella singola
Dopodiché la mattina successiva quando sono passati per portarli il latte l'hanno trovato morto nel suo letto
Allora domanda questo detenuto affatto il colloquio con lo psicologo prima di essere allocato quella cella
è previsto dalla legge
è stata fatta la visita medica ci diranno no perché era sera era tardi è stata rinviata
Ma sono tutte cose previste dall'ordinamento penitenziario e poi stupiti e tutti quanti è morto un ragazzo di ventidue anni in carcere che non manifestava evidenti segni di
Malattia
Quindi
Beh purtroppo la realtà è questa e io credo che l'approccio
Perché è cultura
Il rispetto delle leggi e delle leggi fondamentali
E questo purtroppo è qualcosa che ci divide da Corleone
E che è garante dei detenuti non so da quanto tempo tanto da tonda usando oltre al insomma la vicina la io poiché le ho visitato le carceri toscane devo dire che Sollicciano è sempre Sollicciano insomma lì altro che violazioni di diritti umani
Fondamentali quindi l'approccio evidente cultura questo è il rispetto della normativa e della legge fondamentale della Costituzione
Allora all'esecuzione penale deve tornare o forse a essere per la prima volta
Legale nel nostro Paese mentre si tollera chi
Le persone che siano un po'
Così affidate al caso diciamo
Noi per esempio adesso stiamo facendo e concludo un'analisi sul lavoro fatto dalla magistratura di sorveglianza e credo
Che con l'aiuto di qualche parlamentare presenteremo delle interrogazioni Trento il caso del tribunale di sorveglianza di Milano
Sapete quanti procedimenti ciascun magistrato che fa parte di questo tribunale
E devi esitare ogni anno anzi è insita ogni anno e c'è un contenzioso che essi te accumula
Tre mila settecentosettantadue ognuno
Deve fare e guardate che quando si fa un provvedimento da parte del magistrato di sorveglianza questo deve essere motivato
Non è che io non ti do decido per esempio di non darti una misura alternativa e e nullo motivo no devo motivarlo perché di fronte alla tua richiesta in termini di legge
Quindi tre mila settecentosettantadue quindi vuol dire che la funzione del magistrato di sorveglianza è completamente svilita vuol dire che non conosce e non può conoscere i detenuti
Ai quali applica una misura piuttosto che un'altra mentre il nostro ordinamento penitenziario dice che il il trattamento deve essere individualizzato quindi si presuppone che nel corso della detenzione il magistrato di sorveglianza conosca la situazione l'evoluzione
Del trattamento che questo detenuto affatto
Io ti ti ringrazio grazie a Rita Bernardini l'appuntamento è per domani al Congresso in via Nazionale sette all'Hotel Quirinale a partire dalle ore quattordici quindici va bene grazie a distrarsi per registrarsi