Rassegna di Gepopolitica. La competizione globale per lo sviluppo della 'Intelligenza Artificiale"

Bentrovati all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di lunedì sei maggio due mila diciannove oggi torniamo a parlare della competizione globale in corso per lo sviluppo di quelle tecnologie cosiddette della intelligenza artificiale
Con due segnalazioni la prima dalla rivista Foreign Affairs nel numero di maggio e giugno due mila diciannove a cura del Council on Foreign Relations di Washington la nuova rivoluzione nel pensiero militare tradotto dall'inglese autore dell'articolo è Christian Gross che scrive
Nel mille ottocentonovantotto un banchiere polacco analista militare autodidatta Jan blocchi pubblicò un libro intitolato il futuro della guerra
Suma dei suoi studi e delle sue preoccupazioni sull'impatto delle nuove tecnologie sulle guerre future
Quello che blocca immaginava e anticipava con il suo libro del mila ottocentottantotto
E quella che è stata definita una rivoluzione nel pensiero militari l'emergere di nuove tecnologie così avanzate da costringere a ripensare le basi della dottrina militare tradizionale una rivoluzione del pensiero militare che oggi tuttora in corso
Di che parliamo intelligenza artificiale sistemi autonomia e qui l'esempio Polo ai troni armati letali
I sensori onnipresenti altra parentesi qui parliamo invece di sistemi di geolocalizzazione avanzatissimi nell'ambito di quello che si definisce l'Internet delle cose
La manifattura avanzata la scienza Quantica hanno il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui le guerre si combattono il Governo degli Stati Uniti nel decidere come impiegare queste risorse non riesce però a tenere il passo con le nuove scoperte
Nonostante già il Pentagono c'aveva messo in guardia nei confronti di una prossima rivoluzione tecnico militare a partire dal mille novecentonovantadue
Negli anni gli Stati Uniti hanno sperperato centinaia di miliardi di dollari infruttuosi tentativi di modernizzazione della propria forza militare
Invece di pensare d'investimenti finalizzati alla guadagnare velocità Washington ha buttato soldi su soldi inversioni nuovi di armi che il risultato è che oggi i nostri mezzi militari combattimento non sono all'altezza e nonostante il fatto che storicamente abbiamo combattuto meno guerra che abbiamo meno nemici negli ultimi trent'anni
è arrivato dunque il momento di affrontare seriamente questa rivoluzione del pensiero militare
C'è un crescente consenso prosegue l'articolo di Foreign Affairs sul fatto che la priorità di pianeti in pianificazione militare debba essere quella che per competere con le altre grandi potenze e prima tra tutti la scena
C'è bisogno di un sistema di difesa avanzato e che queste nuove tecnologie siano essenziale per garantire questo vantaggio militare
Alti gradi militari inesperti e la difesa comincerò finalmente ad essere d'accordo anche se in colpevole ritardo
Che quando si parla di questi nuovi tipi di minacce alla sicurezza gli Stati Uniti sono pericolosamente indietro la realtà di oggi esige infatti non solo una rivoluzione tecnologica ma alcuna rivoluzione nel modo di pensare
Cioè cominciare a pensare di più a come si combatte che contro chi si combatte il problema non è una spesa militare insufficiente il problema una strategia superiore da parte dei nostri avversari
In altre parole oggi gli Stati Uniti giocare una partita che è destinata alla sconfitta
E sì i nostri responsabili della difesa non rispondono a questa domanda la rimozione del pensiero militare avverrà lo stesso ma saranno alte attrarre beneficio
è ancora possibile però degli Stati Uniti possono cambiare e vincere questa sfida alla ma la schiava del cambiamento richiesto enorme
Il modello tradizionale meta degli Stati Uniti rischia infatti di essere travolto nel modo in cui il modello della catena di distribuzione di film Blockbuster è stata travolta dall'ascesa di a Mazzone e Netflix
Il successo dipenderà da un modello militare diverso costruito attorno a un grande numero di armi piccole economiche e altamente automatizzate gli Stati Uniti hanno risorse capitale umano e tecnologie per produrre questa nuova generazione di armi
La domanda è se se avrà capacità di immaginazione che risolutezza per fare questo salto di qualità l'articolo di Christian Gross suo Foreign Affairs ma qual è allora questo modello militare degli Stati Uniti che rischia di venire travolto se non si adegua alla rivoluzione del pensiero militare e tecnologica in corso e lo stesso grossa a spiegarcelo
Se gli Stati Uniti non si avvantaggeranno della nuova rivoluzione nel pensiero militare non sarà tanto per questioni etiche su le armi autonome tipo i droni armati che questo comunque la domanda importante quanto piuttosto per una mentalità di avversione al rischio che pervade le nostre istituzioni i vari dipartimenti militari infatti pianificano i loro Baget su base quinquennale di cinque anni cinque anni
E molti programmi di sviluppo hanno bisogno di anni talvolta decenni prima di essere realizzati di conseguenza Budget i programmi sono bloccati nel tempo e gran parte del lavoro degli apparati burocratici in questo lasso di tempo e dedicato a difendere programmi e risorse in ciò i militari sono affiancati da l'industria della difesa che producono questi armamenti dai lobbisti a Washington assunti da queste compagnie e con questo scopo
E da deputati e senatori congresso che sono eletti mi statico distretti dove si trovano quelle industrie della difesa
Questo blocco tradizionalmente non gradisce intrusioni nei programmi di lungo periodo così Christian Bruce ma allora di che blocco stiamo parlando ce lo spiega l'autore
Quello che il senatore John McCain definiva il complesso militare industriale la sua sopravvivenza è garantita da sviluppo produzione acquisto il mantenimento di questi sistemi di difesa tradizionali
L'articolo di Chrissie Ambrose sull'ultimo numero di solenne a fare asse più che il superamento del complesso militare industriale sembra invece una lotta tra il vecchio complesso militare industriale e quello nuovo in versione tre punto zero che bussa alla porta a questo sembrerebbe dalla lettura comunque la tesi di fondo è che la evoluzione tecnologica in corso
Avrà delle influenze pesantissimo importantissima gravissime anche sul pensiero militare chiede opportuno adattare il pensiero militare steso allo sviluppo di queste nuove tecnologia l'articolo di Chrissie Ambrose sulla nuova rivoluzione nel pensiero militare sull'ultimo numero della rivista Foreign Affairs nell'edizione maggio-giugno due mila diciannove
Io on line sul sito internet Folena se ne spunto comma a libera consultazione per tutti con la seconda segnalazione passa invece al Bollettino degli scienziati atomici un nome folkloristico però chi invece nasconde un autorevolissima pubblicazione che risale addirittura agli anni della guerra fredda
Fu nacque proprio per mette in guardia contro i rischi di un escalation nella guerra del confronto nucleare tra gli Stati Uniti e l'unione sovietica
Di licenziati atomici infatti inventarono attivarono una semplificazione grafica per quanto aumentava o diminuiva viceversa
Il rischio di confronto militare nucleare tra le superpotenze con l'orologio della fine del mondo una volta all'anno
Si univano e aggiornava l'ha spostato in avanti o più lontano le lancette dalla mezzanotte anche dalla la catastrofe nucleare a seconda degli sviluppi dal punto di vista del TG cielo o delle nuove tensioni militari tutto resiste
Questo orologio della fine del mondo che la giornata ogni anno però è stato integrato anche con rischi come il cambiamento climatico e altro fatta questa dovuta assumente precisazione vediamo allora all'articolo dell'ultimo numero della rivista del Bollettino degli scienziati atomici mese di maggio i giugno
Che dedicato provengano in parte a come affrontare la rivoluzione del intelligenza artificiale è proprio questo l'articolo l'introduzione che andiamo a leggere John McClain
Affrontare realisticamente la rivoluzione dell'intelligenza artificiale oggi il mondo è impegnato in una competizione per la leadership in quella gamma di tecnologie d'applicazione
Spesso definite sotto la denominazione intelligenza artificiale
Questa competizione è spesso stata comparata con la corsa agli armamenti nucleari ai tempi della guerra fredda
Ma questo confronto e ingannevole per molti versi l'intelligenza artificiale infatti non è una sola tecnologia ma molte tecnologico e qui si tecnologie possono essere impiegate di una vasta gamma di modalità e da applicazioni
Molte forse anche la gran parte soprattutto in ambito non militare dunque anche se questa competizione non costituisce di per sé una corsa agli armamenti
Certo è che la competizione globale nella ricerca e nello sviluppo della intelligenza artificiale
Presenta mette il mondo di fronte a tutta una serie di pericolose scelte etiche particolarmente nell'arena militare vero che alcune combinazioni tra algoritmi dell'intelligenza artificiale robotica e altre tecnologie emergenti
Ad esempio i così detti killer a loro volta che scelgono i loro bersagli indipendentemente dal controllo umano per fare un esempio
Pongono effettivamente pericoli eccezionali per l'umanità
L'articolo che John McCain che introduce quest'ultimo numero della rivista del Bollettino degli scienziati atomici un numero speciale dedicata alla competizione globale per il dominio nel campo della intelligenza artificiale un numero che potete trovare on line a consultazione gratuita quasi completamente consultazione gratuita attraverso il sito internet del Bollettino degli scienziati atomici che Bulletin punto ordine nel ultimo numero maggio giugno domina diciannove termina qui anche la puntata di oggi della rassegna di geopolitica di lunedì sei maggio due mila diciannove ci siamo occupati della competizione globale per la ricerca e lo sviluppo nel campo dell'intelligenza artificiale
Relativamente ai pericoli o meno nello sviluppo della l'applicazione di queste tecnologie
Al pensiero militari futuro con due segnalazioni una da Foreign Affairs proprio avviso e l'altra dal Bollettino degli scienziati atomici ricordiamo che questa puntata che tutte le precedenti sono on line dunque potete tornare sul nostro sito internet radio radicale punto detti
Slash rubriche la rassegna di geopolitica prossima puntata mercoledì mattina alle ore sette e un saluto e ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Renzi