Salone del Libro di Torino 2019 - Conversazione con Barbara Borlini e Francesco Memo autori del libro "La vita che desideri" (Tunué)

Radio radicale ancora dal trentaduesimo Salone Internazionale del Libro di Torino questa volta in compagnia di Francesco Nemo Barbara Contini Benvenuti ha ragione grazie mille
Allora siamo qui per parlare questo volume la vita che desideri edito da due così a dire che è un viaggio molto affascinante all'interno del secolo breve la Germania in questo modo un viaggio che ovviamente seguita all'interno del del Berliner dell'ordine della nostra storia recente ma soprattutto ci permette di analizzare con un altro sguardo con un'altra visione quello che spesso vediamo presentata di storia nei saggi negli altri diciamo
Contributi iscritti allora innanzitutto come è stato per cui fare un viaggio così lungo all'interno della nostra storia contemporanea il quale anche il topos storico quindi ha mosso
Sì allora il viaggio è stato intenso perché come dicevi qui tocchiamo trent'anni cruciali della storia italiana europea tra la Prima guerra mondiale all'indomani dell'otto settembre lo facciamo però con uno sguardo che è quello del romanzo grafico graphic novel
E quindi tiene insieme
Attenzione propria del romanzo alla complessità anche degli sguardi storici dell'attenzione alla alle relazioni tra i personaggi e con l'immediatezza e l'accessibilità del linguaggio del fumetto
Lo facciamo con al centro anche una tematica molto importante allora ma secondo me ancora oggi e quella del desiderio dell'amore diverso omosessuale
Che allora andava a toccare come dire
Mettere in discussione radicalmente l'immagine dell'uomo che il nazionalismo il nazifascismo avevano cioè l'uomo
Direi dominatore dominatore sono le donne sulle i popoli cosiddetti inferiori invece il nostro racconto che è come dicevo un romanzo molto intimo molto legato ai personaggi invece c'è un un'idea diversa quella mascolinità che viene fuori nelle contraddizioni di questo periodo così intenso e significati
Ecco Barbara
Diciamo che questo è un libro che tutte le squadre sentire anche composizione
Diciamo oltre al bagaglio storico certo due binari rientri binaria interiore
Capire che afferisce alla sfera sentimentale
E e soprattutto alla sfera dell'Unione tra il pubblico e il privato che questa è una cosa molto importante perché spesso siamo abituati a leggere la storia esclusivamente come fatti che accadono acqua piante dove ma mai che accadono all'interno di nuovi ecco anche in questa fase storica quanto importante tornare a riflettere su questa congiunzione
Molto devo dire che uno proprio degli aspetti di questo libro che lo rende anche attuale forse
Oggi è proprio il fatto di vedere allora il fascismo dal punto di vista dei personaggi di un loro uno dei personaggi centrali e Giorgio e lui è un giovane avanguardista grida un fascismo vincente suo padre
Che era un operaio antifascista è un perdente della storia i suoi occhi no quindi è una visione del fascismo che può parlare forse anche ai ai giovani adesso perché bene come dire molto aderente ha alle scelte che man mano vengono fatte alle ragioni che man mano vengono portate avanti e che portano poi i nostri personaggi a come dire elaborare scelte diverse che riportano poi nel campo della dell'antifascismo quindi una visione per certi aspetti dal basso non la storia vista dagli occhi di oggi che sappiamo chi ha vinto e chi ha perso principi sionisti Mariotti di allora e e quindi questo
Può porta a farsi anche tante domande che altrimenti non ha non ci si fa effettivamente perché è un non è una strada manuale una storia pur molto documentata però fissai proprio la documentazione ci ha permesso di vederla con gli occhi di allora c'è anche stato un attenzione tanto al linguaggio linguaggio del nazionalismo prima del fascismo dopo che adesso ci sembra ridicolo ma che allora tanto ridicolo non era noire tutte le le parti che ci sono anche profonde Vittorio sono frutto di una documentazione degli slogan Della Portella sull'analisi della propaganda anche del nazionalismo mi paiono incredibili ma che allora funzionavano ed erano braccia piante da fiore intellettuali
Bene allora non mi rimane altro che augurarvi buon viaggio all'interno direi questo la vita che desideri è diventato uno è una postazione molto interessante di Massimo Zamboni grazie Francesco Mengozzi ancora barbara Borri grazie grazie davvero poche c'avete ascoltato seguito sino a questo momento rimane dicono perché continua trasmissioni