Proiezione del film di Ambrogio Crespi "Spes contra Spem. Liberi dentro"

Allora
Intanto buon giorno buongiorno a tutti
L'aula sei per un docente sempre una scommessa perché è la più grande della facoltà e vederla piena già il raggiungimento di un importante obiettivo
Dirò solo due cose introduttive sulla giornata di oggi
La prima però è come sempre e spero ancora per poco nel senso che non dovremo più ogni volta ricordarlo è un ringraziamento a Radio Radicale
Abbiamo fatto giovedì scorso a un convegno sull'amnistia era presente oggi è qui presente con noi davvero grazie a radio radicale per non mancare mai l'appoggio
Soprattutto in un solo ma soprattutto in eventi come quelli di oggi che hanno lo scopo di diffondere conoscenza per permettere poi ciascuno una volta conosciuto il tema del quale si discute
Di farsi una opinione
Tra l'altro
Radio radicale mi serve anche per due considerazioni
Come dire un po'per spaccare il ghiaccio ho sentito due giorni fa la sceneggiatrice del film ma il traditore e sapete quello di Marco Bellocchio presentato a a canne sul quale nulla dico perché non l'ho visto tuttavia la sceneggiatrice intervistata da Radio Radicale ha ringraziato la radio perché senza l'archivio di radio radicale non avrebbe potuto girare quel film
Il rendete conto di che cosa stiamo parlando quando noi parliamo di prorogare o meno la convenzione
E quindi il contributo per la radio quindi davvero grazie a Radio Radicale l'evento di oggi
Pieno di particolarità intanto si uniscono tre corsi nel mio corso di diritti fondamentali il laboratorio sulla dignità umana e i corsi o il corso del professor Nando Dalla Chiesa che arriverà a momenti di Sociologia della criminalità organizzata o e penso anche il corso sulla legalità
Quindi un momento per l'università importante perché si si si mettono insieme no da prospettive diverse approcci a tematiche
Che è bene affrontare da un punto di vista giuridico storico sociologico e mai come l'ergastolo il tema necessita di un approfondimento molti disciplinare
E vi vi faccio una una confessione a questo film sono non solo scientificamente molto legato ma anche personalmente perché nasce nel carcere di Opera ormai non pochi anni fa
Durante un congresso di Nessuno tocchi Caino
Tra l'altro l'ultima apparizione pubblica di Marco Pannella
Congresso tenuto in carcere al quale avevo portato un centinaio di di studenti
Non uno che non abbia apprezzato
La estrema rilevanza di andare in un carcere
Per capire le tematiche penitenziari per capire tanti problemi legati alla pena sicuramente un passo in carcere un giro in carcere
Diviene fondamentale perché si capiscono tantissime cose si parla insieme
Ai detenuti si parla insieme alla polizia penitenziaria e quindi sia una possibilità di aprire ancora una volta le prospettive
Dell'ergastolo ostativo in realtà vi dico abbastanza poco perché argomento di insegnamento da ormai tanti anni molti di voi hanno come libero ergastolani senza scampo
Che ha finito non esiste più talmente l'abbiamo venduto l'editore ha ben deciso di non pubblicarlo più misteri
Editoriali italiani comunque in tanti di voi sanno quello di cui noi parliamo
è un tema che tra poco più un vera in Italia del quale in tantissimi parleranno
Per per diversi motivi come sempre l'Europa ha ci sveglierà
Su una questione che noi invece dovevamo trattare indipendentemente dall'Europa ma vedrete che del tema del quale discute il firme saremo tutti costretti a tornare a parlare e di che cosa
Parliamo negli anni novanta in Italia esistevano più o meno trecento ergastolani
A fronte di una popolata popolazione penitenziaria di trenta mila detenuti
Trecento trenta mila oggi due mila diciannove abbiamo mille settecento ergastolani a fronte di una popolazione penitenziaria di sessanta mila detenuti
La popolazione penitenziaria nel suo complesso è tra virgolette soltanto raddoppiata
La popolazioni di ergastolani cioè gli ergastolani sono quintuplicati
Di questi mille settecento a Castellani mille e duecento sono ostativi
Noi sentiremo la storia di sei o sette ergastolani ostativi
Sentiremo le riflessioni a proposito fondamentali del direttore del carcere di Opera della polizia penitenziaria e degli educatori di tutto il sistema penitenziario
Ma teniamo presente che la loro storia è grosso modo assimilabile alla storia di mille e duecento persone
Ed è un dato che fa molto riflettere
L'ottanta per cento degli ergastolani italiani è soggetto all'ergastolo ostativo che significa impossibilità di accedere a qualunque tipo di beneficio penitenziario
A qualunque tipo di misura alternativa alla detenzione
Permesso semilibertà liberazione condizionale
Non puoi mai a vere uno di questi
Benefici se non collabori utilmente con la giustizia
Che tu sia entrato a vent'anni in carcere che tu sia entrato a trent'anni di carcere che tu sia entrato a sessanta anni in carcere
Se non collabori utilmente con la giustizia tu dal carcere EC solo in un modo morto
Non c'è altra possibilità di uscire dal carcere
Papa Francesco chiama la pena perpetua una pena di morte mascherata
L'ergastolo ostativo non permette mai
Di uscire dal carcere se non collabori utilmente con la giustizia mai
Le problematicità costituzionali giuridiche sono
Evidenti cosa chiediamo noi da tanto tempo non
Che queste persone debbano uscire assolutamente no mai chiesta una roba del genere
Chiediamo soltanto che il giudice
Dopo un tot di anni dieci anni per il permesso premio vent'anni per la semilibertà vinti sei anni per la condizionale
Possa tornare a fare il suo mestiere valutare sulla bilancia se la persona ha intrapreso un percorso verso la rieducazione oppure se la percorse la persona è ancora socialmente pericolosa
Questo è impedito dall'ergastolo ostativo perché se tu non collabori utilmente con la giustizia per legge è automatica alla tua pericolosità sociale
Questo contestiamo noi la possibilità che il giudice torni a fare il mestiere del giudice a contrario
è evidente che non tutte le persone che collaborano con la giustizia sonori educate
Ci possono essere collaborazioni dettate da sentimenti di vendetta
Da utilità processuale
Oppure addirittura collaborazioni per poi tornare a delinquere
Alla legge non interessa perché tu hai collaborato interessa solo che tu collabori e li cambia la prospettiva perché poi accedere alle misure alternative
Mentre se tu
Se in carcere da vent'anni
Hai fatto tutto quello che il carcere ti ha proposto addirittura sei entrato quasi analfabeta hai preso la licenza elementare la licenza media
A pc dello sviluppo in vent'anni di persone che hanno preso la laurea
Quindi il giudice cosa di fronte una persona che non è più la persona del reato sono passati venti venticinque anni
Tutto quel materiale qua che Luis valuterebbe
Lettera morta non può farsene niente perché interessa soltanto la utile collaborazione con la giustizia
Questo è ovviamente molto velocemente il il il problema del dell'ergastolo ostativo
In tanti per esperienza si fanno questa ingenua ma legittimissima domanda
Va bene il problema giuridico lo comprendiamo ma perché non parli
Perché non collabori utilmente con la giustizia
Domanda Luigi legittima
E domanda sulla quale però bisogna riflettere sotto diversi punti di vista da un punto di vista giuridico perché esiste ad esempio il diritto al silenzio
Ma anche da un punto di vista più storico sociologico istituzionale
Il sistema di protezione italiana dei collaboratori di giustizia
A sentire chi lo gestisce a chi ne ha le responsabilità
è molto complicato è assolutamente da riformare bisogna spenderci più soldi bisogna metterci più professionalità
Alla domanda perché non collabori con la giustizia sono tante le risposte che si possono dare una la più normale perché lo Stato italiano non è in grado di proteggere la vita mia
E della cerchia dei familiari
è troppo alto il rischio che con Rossi e collaboro non collaboro
Accetto di finire i miei giorni in carcere questa è
Una delle tante risposte che più si sentono dire alla domanda rivolta direttamente all'ergastolano ostativo allora perché non collabori con la giustizia
Ma era soltanto una brevissima introduzione
Penserei di procedere in questo modo spegniamo le luci e io mi taccio parte il film che è l'oggetto principale di oggi e poi con gli amici colleghi che hanno accettato
Insomma l'invito facciamo veramente un un breve dibattito uno ad uno oggi richiamerò quater sentire le loro considerazioni
A come dire più istintive no una loro sensazione su quanto
Abbiamo visto io direi che possiamo partire
Il film dura è
Settanta minuti quindi un'ora e dieci
Non le dieci e quindi sono alle sei e dieci il fin finisce dovremmo riuscire a chiudere tutto quanto per le Sam mezza massimo sette
Meno venti
Allora come
Come d'accordo allora sono un breve commento con con gli amici con gli ospiti che hanno accettato di interloquire ricordo che l'evento è stato realizzato non solo con cosa Nando Dalla Chiesa che è qui con noi ma anche con cross che l'Osservatorio sulla criminalità organizzata del del mio dipartimento che nell'ateneo con la Camera penale inquinano che è rappresentata dall'avvocato Valentina Alberta con la Camera penale di Roma che rappresentata da la avvocato Maria bloccare e ovviamente da Nessuno tocchi Caino che come avete visto il il produttore della del del film è che rappresentato con il suo fondatore Sergio D'Elia io manterrei
Grazie ancora radio radicale
Lunga vita radio radicale
Se posso veramente una parola due giorni fa se stessi se c'è si è celebrata un'ulteriore udienza di un processo fondamentali un Processo alla 'ndrangheta sta stragista
Il presidente della corte di assise il presidente della corte di assise ha detto pubblicamente prima che iniziasse l'udienza ringrazio radio radicale
E spero che non sia l'ultima volta di averla qui con noi
Se non ci fosse quella radio noi non potremmo
Non è soltanto un problema di democrazia è un problema di poter fare io egoisticamente il mio mestiere perché io voglio conoscere i temi dei quali tratto io voglio sentire
I processi e oggi l'unica possibilità che ho quella e in un passato da mattina a sera sentire processi ma voglio poter a vere
La possibilità di farlo per incrementare il bagaglio di esperienze di conoscenza che penso poi mi permetta di fare meglio il mio mestiere allora
Più o meno se siamo d'accordo così chiamo uno a uno un una una breve osservazione una condivisione di sensazioni iniziando vivamente dal professor Nando Dalla Chiesa
Perfetto perfetto
Giustamente allora Sergio Sergio D'Elia fondatore di Nessuno tocchi Caino
Al quale
Domanderei
Cosa è successo dopo
La prima proiezione alla Mostra del Cinema di Venezia e poi come gli ha detto anche alla Mostra del Cinema di Roma cosa è successo dove è stato proiettato cosa hai riscontrato nelle diverse occasioni dove hai fatto avete fatto vedere questo fine ma insomma cos'è successo dopo
La presentazione ufficiale la Mostra del Cinema di Venezia che era stata fatta lo ricordo alla presenza del dell'allora ministro della Giustizia Andrea Orlando che aveva definito questo firme
Anche come una sorta di manifesto dell'antimafia perché ci sono molti passaggi
Nei quali le persone dicono in parole povere non fatte quello che abbiamo fatto noi
A me mi ha molto ovviamente l'ho visto tante volte no mi colpisce sempre quella frase di un Nervi a Storari un attore insomma un protagonista che dice ho perso tutto
Ho perso mio figlio ho perso i figli dei miei figli che vuole dire non fatte degli errori che ho fatto io e uno di loro dice vorrei aver la possibilità di andare nelle scuole
A far capire il loro cosa non devono fare e questo non so se far dell'antimafia ma probabilmente aumenta la conoscenza delle varie problematiche
Senza se intanto grazie anche per questa occasione quello che è successo dopo la realizzazione di questo film intanto voglio ricordare il regista Ambrogio Crespi che è stato straordinario nel mettere a disposizione se stesso molto tempo molto della sua Titti creatività e anche
Diciamo fa facendo tutto pro bono senza soltanto spendendo di tasca propria per realizzare questo film grazie anche alla casa di produzione diciamo gli sponsor produttori giunta Nessuno tocchi Caino
Ci si ci sono anche c'è anche la Index Production che vorrei qui ricordare in realtà questo è un film che continua a produrre effetti nonostante siano passati oltre tre anni a ormai tre anni e mezzo dalla sua
Realizzazione produce effetti non soltanto in chi lo guarda ma anche in coloro i quali lo hanno realizzato noi ogni messe ritorniamo Larry Carcere di Opera ad incontrare non soltanto i protagonisti di questo firme che ormai sono rimasti in pochi perché poi tra gli affetti
Parente mente miracolosi di questo film che coloro i quali vi hanno partecipato hanno provvisto cambiare io non dico grazie a questo firme ma avendo espresso in quel in questo film è quello che reso visibile a tutti anche ai magistrati di sorveglianza
Quello che è stato il loro i loro mutamento Ciro D'Amora e uno di questi che sta qui tant'è che non lo riconoscevo più perché sono ormai forse più di un anno che non riusciamo più a incontrarci a vederci prima lo vedevo una volta al mese perché andavamo ad opere Lucera mora da un anno lui dice che sta fuori
Semilibero
In realtà è sempre accompagnato da qualcuno questo vuol dire che la sua semilibertà che poi magari se previsto che Ciro ci dica qualcosa
Ce lo racconterà Luini
No produce degli effetti anche in coloro che questo FIMI lo hanno vissuto
Lo dicevo perché ad esempio oggi con Elisabetta Zamparutti Rita Bernardini Maria brucare la professoressa Rosita del Coco Mattia
Mattia Toto siamo stati a
Ad opera e abbiamo potuto salutare dell'ennesimo affetto positivo io dico anche di questo film se non soltanto di questo film e cioè che uno dei protagonisti
Gaetano blues Sangro quello con il maglione celeste
Per sapere che nel film dice io non riesco a concepire la mia vita fuori di qui perché ogni volta che esco anche per fare una visita medica in ospedale non vedo l'ora di rientrare di rientrare dentro
Beh guida un paio di settimane alla possibilità di uscire dal carcere perché
Va in permesso premio un altro protagonista nel film oggi ci ha raccontato in maniera emozionante emozionato lui ma emozionante perché l'ascoltavano le sue prime due ore da solo con la sua Orazio Paolella
Quello che nel film dice per me la speranza è una parola una parola morta
E ha raccontato in maniera mirabile poetica due ore di identità
Da libero nella sua cassa da dove
è nato
E Luigi & ha detto questa cosa molto bella in realtà termine ritornare
Dopo venti sette anni venticinque dopo un quarto di secolo nella casa dove io sono nato ce l'ha descritta al pianterreno dove presto incontrerà la mamma
Il suo figlio
Ecco e raccontava alla a suo figlio
Episodi della sua vita da bambino in quella casa
Con il padre che tornava da emigrante ogni tanto a trovarvi e mi raccontava questo suo figlio per me tutto questo è stato è stato il momento Sly emblematico della mia seconda vita della mia della mia rinascita
Pure lo era quello che nel film diceva per me la speranza non esiste
Produce degli effetti anche in chi lo vedete non è la prima volta che lo proiettiamo facciamo vedere in un a un la universitaria abbiamo fatto recentemente proprio l'università di Teramo l'abbiamo fatto con un
Partecipanti di in tutte le classi di un liceo di di Ercolano città provincia di Napoli dove cioè il più alto tasso di ergastolani Celli condannati Vergassola un detenuto di laboratori spesse contro Aspin che sta a Voghera ci ha chiesto andate in quella città fate vedere questo film ai ragazzi a giovani e c'era una sala come questa
Anzi più ampia pienissima di questi ragazzi che hanno ascoltato visto sentito il fine dall'inizio fino fino alla fine perché questo non ergastolano ma dell'alta sicurezza di Voghera ha detto è bene che i ragazzi guardino questo film conoscano facciano tesoro della nostra della nostra esperienza negativa però tutte le esperienze hanno un valore perché partire dall'esperienza anche negativo uno impara eccetera e ci teneva molto che i ragazzi del suo Paese per evitare ripercorre le orme come dice Alfredo sole
No
Possono portare una via
Che non conduce da nessuna parte se non in galera è bene che i ragazzi ci ha ascoltino eccetera
Le persone che guardano questo film ne escono profondamente multate dalla dalla missione
Quindi gli effetti di questo film mi sono sicuramente non soltanto la testimonianza di persone che sono mutate perché non sono più quelle del reato del periodo del delitto eccetera
Ma anche del mutamento che questo genera nelle persone che questo film cambiano le percezioni cambiano i luoghi comuni che uno ha del carcere
Cioè lei identificare il carcere con il condannato
E identificare condannato quindi con quello che sta spiando una pena con il colpevole cioè con quello del reato non perché sia estraneo al reato ma perché è diventato una persona diversa da quella del reato
Questo il luogo comune per cui bisogna bisogna liberarsi
Questo è quello che sta accadendo grazie a questo a questo film che è un film
è un film sul cambiamento non soltanto di coloro che sono cambiati Rispetto
A fatti orribili che hanno Coppa al tempo dei fatti orribili che hanno commesso ma anche il tempo in un film sul cambiamento di chi appunto come voi può fare leva anche sull'esperienza di queste persone interrogarsi eccetera
Cambiare e il modo di essere e di creare il nuovo del modo di creare una nuova realtà
E possibile cambiare il mondo a partire soprattutto a partire dal cambiamento di se stessi se noi cambiamo noi stessi cambiamo anche il mondo che ci circonda
Elisabetta Zamparutti che membro italiano del Comitato europeo per la prevenzione della tortura dei trattamenti inumani e degradanti
Betta
De il compito del del di quello che si conosce come il CPT girare tutte le carceri dei quarantasette Stati membri del consiglio d'Europa e la regola quella che
Il membro dello Stato non visita mai le carceri del proprio stato per garantire in un certo senso indipendenza imparzialità
Se posso do mandarti un po'di esperienza celai evidentemente perché
Hai girato le carceri turche rumene
Albanesi
Che l'affronto vedi tra la situazione italiana del dell'ergastolo ostativo che certo
C'è una parola che non si usa mai in centodieci minuti di firme ed era parola mafia
Mai
E sicuramente l'ergastolo ostativo non esiste nessun Paese al mondo tranne che in Italia
Questo è fuori discussione
Tuttavia
In Europa ci sono grossi problemi al di là della criminalità organizzata di stampo mafioso che come ovviamente sapete meglio di me non è più solo fenomeno italiano
C'era certamente ci sono crimini afferrati certamente ci sono criminalità organizzate di di di di altra insomma caratteristica ci sono risposte
E simili c'è una unicità italiana come la tua esperienza diciamo di di membro di questo importantissimo organo che sono convinto per la corte di Strasburgo è sempre stato e diventerà sempre più importante perché i rapporti
Delle visite ispettive del CPT poi vengono utilizzati dalla Corte europea dei diritti umani per valutare se in un paese c'è una condizione di sovraffollamento carcerario quindi il tuo lavoro e
Straordinariamente importante
Grazie Davide e io i quello che dirò o no è un intervento che io faccio a titolo personale che che per dire quanto importante sia lo sguardo di questi organismi internazionali sovranazionali sulla realtà anche italiana
A lo dico innanzitutto perché questo docu-film che parla di ergastolo ostativo
Quindi di questa forma di detenzione che prevede questo sbarramento alla concessione di permessi di benefici
Fintanto che non a al il detenuto non si presta alla collaborazione parla anche di un regime abbiamo sentito è stato anche spiegato come molti di questi protagonisti abbiano ho vissuto anni se non decenni in quel regime di isolamento che prende il nome di quarantuno bis dicevo quanto sia importante
Il punto di vista di questi organismi internazionali e e del Comitato europeo per la prevenzione della tortura perché io credo che possa aiutarci a a capire di più
Di questi regimi introdotti inizialmente come misure emergenziali eccezionali come tali dovevano essere limitate a un periodo di tempo
Diciamo definito ma che poi sono diventati regimi ordinari sono stati stabilizzati nel nostro ordinamento perché il Comitato europeo per la prevenzione della tortura che ha osservato in regime di quarantuno bis credo che abbia dato una delle definizioni se non la definizione più appropriata quando ha detto che questo regime che viene giustificato dallo Stato italiano come regime volto a di interrompere i collegamenti
Con l'esterno
In realtà a ben vedere e tenuto conto di tutte quelle limitazioni e restrizioni che vengono imposte a chi rientra a in questo regime più che volte dice il CPT ad interrompere i collegamenti con l'esterno
Sembrano volte a Dini infliggere sofferenze fisiche e psichiche
Tali da indurre alla collaborazione e se così fosse dice il Comitato europeo per la prevenzione della tortura l'Italia a si pone in violazione del suo dettato costituzionale oltre che delle convenzioni internazionali che as accettato a partire dalla convenzione
Europea per i diritti dell'uomo
E proprio per questa capacità forse perché sono come dire al di sopra Dinoi quindi hanno un punto di vista più più alto e magari tale da riuscire a attenere
Nella nell'arco di visuale più più elementi a queste istanze sovranazionali che anche come Nessuno tocchi Caino noi continuiamo a rivolgerci voglio dire di ritardi una notizia e dare un'informazione al l'informazione che un ricorso collettivo che riguarda duecento e cinquantasei ergastolani
Professore italiani all'inizio parlava di mille settecento circa ergastolani di cui circa mille duecento ostativi nel nostro Paese bene duecento e cinquantasei ergastolani ostativi
Hanno preso parte ad un ricorso collettivo che abbiamo rivolto al Comitato diritti umani delle Nazioni Unite
Perché valuti appunto questo istituto normativo del dell'ergastolo ostativo se o meno compatibile con le convenzioni sottoscritte dall'Italia è stata una negoziazione lunga durata circa un anno ma alla fine il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha deciso di accogliere il ricorso alla prima volta che un ricorso collettivo viene ha colto ha ammesso ha messo e e è già stata inviata la richiesta al governo italiano di dare spiegazione rispetto appunto a questo tipo di normativa
L'altra dicevo quanto noi ci rivolgiamo diciamo a agli organismi sovranazionali ma anche alle alte giurisdizioni sappiamo sapete che è pendente un ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo sull'ergastolo ostativo è il caso di Marcello viola ma sono pendenti anche dei ricorsi alla Corte costituzionale
Ed è di poche ore fa la notizia che la corte costituzionale a fissato l'udienza pubblica sul caso Cannizzaro che è sempre un caso che riguarda l'ergastolo ostativo il nel qua nella cui udienza pubblica è stata ammessa la partecipazione anche di Nessuno tocchi Caino dove saremo presenti con l'avvocato
Andrea Andrea Saccucci
Sì pensiamo intervenienti siamo
Grazie
Sì se prima all'udienza pubblica
Poi il la nostra posizione si la corte valuterà se esaminarla prenderla in considerazione
O sono o meno e ante Davide prima mi chiedeva ma ha nello spazio del Consiglio d'Europa ci sono altre situazioni o casi simili
Allora io posso dire che è importante occuparsi di questi impianti normative recassero ostativo quarantuno bis
Perché purtroppo noi siamo anche presi ad esempio da altri paesi e non a caso in Albania recentemente credo circa due mesi fa
è stato introdotto non solo diciamo nel due mila diciassette è stato introdotto e questa e qualche cosa a cui stiamo assistendo in molti Paesi del Consiglio d'Europa
Un ergastolo senza condizionale
è stato introdotto in Albania si sta discutendo con grandissima probabilità verrà introdotto in Serbia
Si sta discutendo e con altissima probabilità verrà introdotto anche in Polonia quindi stiamo assistendo a una ripristino del dell'ergastolo senza condizionale
Per alcune tipologie dire atte ma in Albania dicevo e è stato anche introdotto un regime
Praticamente la fotocopia se si legge la normativa a analogo al al quarantuno bis
Quindi l'Italia diciamo conosciuta sì nel mondo per il problema della mafia e sta iniziando ad essere presa ad esempio anche rispetto a questa normativa
Che per noi che per noi i non non è conforme a i principi sanciti dai trattati internazionali sui diritti umani non è un caso e con questo concludo
Che il Comitato europeo per la prevenzione della tortura abbia deciso o quest'anno stata nella seconda
Metà di aprile di fare una visita ad hoc in Italia esattamente su questi punti quarantuno bis regime di alta sicurezza e e l'isolamento diurno che un'altra anomalia italiana perché diciamo stessi esclude la Turchia dopo eppure c'è una forma di condanna all'ergastolo con in sentenza a l'imposizione di un list dell'isolamento nello scontare
Questa pena anche in Italia è previsto che per chi è condannato all'ergastolo e anche ad altri reati
A sconti e questo viene stabilito in sentenza un periodo che può andare dai sei mesi ai tre anni
In isolamento e il fatto che nel nostro ordinamento esista ancora nel catalogo possiamo dire delle sanzioni comminate ivi l'isolamento questo ripeto un'altra anomalia
Purtroppo tutta italiana grazie
Roberto
Escobar
Professore di questa università
Filosofo politico attentissimo scrutatore commentatore della realtà preoccupatissimo osservatore della realtà immagino e soprattutto
Occhio raffinatissimo cinematografico
Mi interessa tantissimo la tua opinioni purtroppo il tempo è quello che mi spiego mi scuso con tutti
Ma insomma non non possiamo neanche
A terra Berto
Dunque io
Un metodo fanno come critico cinematografico poi magari dico due cose
Anche in un'altra veste
Ho un metodo non parlare mai del film appena l'hai visto
E addirittura a non pensarci
Perché
La lettura del film deve essere elaborata
Io di solito Petru film torno a casa se sono in bicicletta magari dopo venti minuti mi viene in mente qualcosa oppure non mi viene in mente un po'deprimente il giorno dopo quindi oggi faccio una cosa contro natura perché contro la mia natura
Però cerco di farla secondo un il metodo che io addotto quando faccio una recensione
E questo il metodo partirei da ciò che ha colpito ma non dà più cose da una cosa perché quella è una porta per entrare non tanto nel film perché nel film non si sa bene nemmeno dove sia il film o per entrare nella mia lettura del film
E qui devo dire se io scrivessi per i soli una recensione di questo filma io partirei da una cosa che passa forse passa inosservata io che secondo loro consentito ha fatto un salto su sulla sedia
C'è qualcuno non solo non mi ricordo il nome
Che dice io abito al mare
E USA questo verbo non al passato abitavo abito al male e questo mi ha in qualche modo è schizzato Chiusano termine
Abusato perturbante
Come ha detto tutto non non abiti sei qua e stava è qua forse per sempre
Questo verbo al al presente deve gli ha colpito io partirei da qui e direi quest'uomo non è non è più perché se fosse dire di abito qua non c'è più
è stato cancellato
L'unica cosa che gli rimane la memoria di un essere che non c'è più di un essere che un'era che un fu meglio che un fu
E come si fa a sopportare così proseguirei nella mia sessione che questo avvenga
Come si può sopportare che un uomo non sia più non abiti più ed è e mi è venuto in mente cosa che fosse sul Sole non farei perché diventa un discorso un po'troppo così
Un po'troppo
Diciamo il termine colto ma qui siamo università
No Pietro del sole e non si è colto ma insomma si si dice giornalisticamente uno non deve rompere i come si chiama ma deve essere il più tranquillo ma qui siamo all'università
Nello utilmente quello che disse un uomo che io adoro
Sì ma va Camel nel quarantacinque o o ancora di quarantaquattro sua subito dopo la liberazione di Parigi
Lui era favorevole alla pena di morte per i collaborazionisti cioè per gente che aveva ammazzato aveva torturato che avrebbe potuto ammazzare che
Meno favorevole
Poi un certo punto scrive insieme ad altri una lettera al Presidente della Repubblica
Per chiedere la grazia per un duro cioè collaborazionisti gente che non c'era nemmeno pentito
Che abbiano fatto delle porcherie avevano fatto Mazzarri giornalisti adesso non ricordo esattamente i nomi
E in questa lettera lui dice io ho pensato a quest'uomo
Nel mento nel quale nella sua cella sa che sarà ucciso
E dice questo insopportabile e insopportabile per voi
Non è sopportabile torna un principio etico astratto per lui non riusciva a vincere questa prospetti quest'immagine
Allora e forse è vero che l'ergastolo senza uscita fine pena mai forse vero forse è meno drastico della pena di morte ma mentre dura e plastico come la pena di morte
Come è possibile che noi non inorridire di fronte a questo
Poi magari qui questo gran parte del milione tensioni un'altra parte sarebbe dedicata al tipo di inquadrature che vengono utilizzate
Sono sembrano ovvie ma non lo sono tanto non si vede mai carcere tranne una volta se non sbaglio
Si vedono solo questi primi piani cioè sono loro sono individui
Una volta solo si vede carcere se è un carcere
Sì no ma dall'esterno sì è un carcere uno
No sembrava un un carcere panottico
L'ha proprio la forma del carcere panottico
Sì sì quelli che cos'è quella chiede cose
è un carcere e un calcio di panottico è
E credo che che questa scelta non sia sbagliata non so se Pesce è stata fatta consapevolmente insomma no nel nel nel carcere panottico ognuno è visto come se non fosse nessuno
E invece la macchina da presa vede ognuno come se fosse qualcuno che una cosa secondo me apprezzabile
Puoi andare avanti con le mie
Considerazioni ma qui voglio invece passare
Cambio il cappellano nessun cappello ma cambia cappello
E e mia vicino di più la mia prospettiva filosofico politico
Anche qui partendo dal film c'è un ufficiale della della polizia carceraria un altro il comandante di opera credo non so può essere eroiche dice la pena deve la maggioranza del non c'è una parte degli italiani pensa che la pena sia punizione diceva non è così
Io se io penso alla maggioranza degli italiani
In questo momento ma non solo accidenti è così
è così
Ma noi siamo qui oggi a parlare del del
Dell'ergastolo ostativo
Ma ciò che dal punto di vista politico produce consenso
E l'esatto opposto penoso atteggiamento
E cioè una colossale continua
Capillare creazione di nemici
E a e proiezione su questi amici di tutte le colpe possibili e immaginabili
Questi temi ci sono molti voi riconoscete ma sono anche i carcerati
Lo slogan buttiamo via la chiave
è uno slogan politico
E lo slogan politico purtroppo corrisponde profondamente all'immaginario dominante buttiamo via la chiave alto che discutere di gastro ostativo
Buttiamo via la chiave il nostro immaginario politico è malato
E quindi temo
Che per un po'
Non solo Citti avremo l'ergastolo ostativo ma anche tutto quello che politicamente diviene dietro grazie
Grazie Roberto toccante profondo come come sempre
In realtà il nostro scopo e far conoscere
Far conoscere per poiché ciascuno avere le proprie idee non non non si tratta di di di di fare altro conoscere per deliberato
L'avvocato Valentina Alberta della camera penale e di Mila no
Alla quale chiederei
Non è una valutazione giuridica per perché per quella c'è tempo ci sono i ricorsi ci sono le elezioni tantissimi studenti sanno benissimo che cosa
Spero sanno benissimo cosa sia l'ergastolo ostativo
La tua realtà da da avvocato cosa cosa ti restituisce cosa assenti di poter condividere con con con gli studenti nella tua esperienza professionale
Grazie Davide anche per averti fatto rivedere questo film era un po'che non lo rivedevo l'avevo visto parecchio all'inizio e ogni volta vengono i pensieri e le parole la prima parola e coraggio che ha a che fare con quello che mi hai chiesto poco fa
Perché io faccio l'avvocato penalista l'associazione di cui faccio parte la Camera penale un'associazione di avvocati penalisti che si occupano di giusto processo di finalità rieducativa della pena e cercano di farla come dire fare tutti gli sforzi affinché questi principi costituzionali siano attuati
Perché la parola coraggio nella mia attività professionale di questa settimana mi sono trovata un paio di volte a pensare che la magistratura dovrebbe a vivere il coraggio di guardare negli occhi le persone che sono esecuzioni in esecuzione di pena quello stesso coraggio che
Mi pare in pochi il direttore Siciliano quando un certo punto dice ho preso appunti durante il film al di là dello sbarramento automatico c'è una persona cosa vuol dire questo le persone che sono in esecuzione di pena chiedono di essere valutate per il percorso che stanno facendo dopo che sono state condannate per reati più o meno gravi a una certa appena quelle la pena certa la pena che la legge prevede per ogni reato
Ma da quel momento in poi ogni persona condannata si presenta davanti alla magistratura di sorveglianza che valuta un percorso per potere essere ammessa o meno a un cambiamento di quel percorso perché il principio vero e per fortuna la Corte Costituzionale continua a dirlo nella fase di esecuzione della pena è quello della flessibilità della pena non della certezza della pena
E allora tutti gli automatismi e lo stati vitale Castro ostativo che dice ai quel titolo di reato tu sei quella persona
Che ha commesso quel reato e io magistrato perché la magistratura obbligata a fare questo non posso svolgere il mio compito
Alzo il foglio con il titolo di reato non ti guardo negli occhi e andiamo avanti allora vengo alla seconda parola di conseguenza cammino che fare con il mio come dire con la mia attività professionale nella quale mi trovo a chiedere sempre più spesso
Coraggio nelle decisioni da parte della magistratura di sorveglianza coraggio di cercare di superare gli automatismi e le preclusioni che purtroppo il legislatore continua a imporre e che grazie a Dio la Corte costituzionale mi sembra di poter dire continua a cercare di demolire speriamo che si vada avanti su questa strada
La seconda parola cambiamento viene ripetuto un sacco di volte nel corso del film per me è la parola chiave di tutto su tutto il tema nel senso che
E evidenti lo dicono tutti lo capiamo tutti quanti una persona dopo venti trent'anni non è più la stessa allora la pena senza speranza c'è quella pena che si protrae per tutta la vita e già all'ergastolo come concetto è pazzesco e non ti dà nessuna possibilità di uscire da quella condizione se non collaborando è una pena che ha un senso rispetto al cambiamento
Si dice va be'ma ce la collaborazione allora su questo vorrei dire una parola perché tuta vide hai detto in questo film non si parla mai della parola mafia sì
Però manifestano di comportamenti importanti allora la domanda che mi faccio faccio soprattutto agli studenti e più sintomatico di un distacco dalle associazioni criminali dalle associazioni mafiose
La collaborazione che può comportare come diceva il professor Galliani
Accuse anche strumentali lo si è visto nelle cronache in tutti questi anni che può come dire scombinare completamente la vita di familiare distanza di trent'anni perché queste sono persone che a distanza di trent'anni dai fatti dovrebbero
Fare i nomi adesso e come dice qualcuno di loro portare dentro qualcun altro per guadagnare la propria libertà facendo qualcosa che sentono come sbagliato oppure sono importanti e qui si apre un discorso di possibile alternativa alla collaborazione come modo per uscire dall'ostatività oppure sono importanti cose come quelle che fanno le persone che hanno partecipato a questo docu-film
Che hanno messo pubblicamente la loro faccia per dire che loro sono vissuti in una sub cultura dalla quale prendono le distanze
Cui tanti detenuti che vanno nelle scuole e nelle università a parlare dei loro crimini dei loro errori del loro percorso in carcere del loro cambiamento
O chi per esempio affronta un percorso di incontro con le vittime del reato perché anche questo è un tema centrale
Tema delicato perché sulla giustizia cosiddetta riparativa bisogna andare molto prudenti ne abbiamo discusso tante volte con il professor Galliani ma tutti questi comportamenti dico io
Possibile che legislativamente siano irrilevanti rispetto a una valutazione sia di cambiamento della singola persona che di distacco delle associazioni criminali perché io non credo che chi compie certi percorsi possa mai pensare di poter rientrare in una associazione criminale di un certo tipo
Avevo preso mille appunti ma chiudo subito così lascia spazio agli altri
L'ultimo ultima parola il tempo cioè il tempo sono gli anni che abbiamo sentito venti ventidue anni venticinque anni trent'anni è una cosa spaventosa l'idea di pensare passare come per esempio razze Paola e lo ha fatto l'avete visto con la sciarpa appunto ne ha più parlato anche prima ventidue anni al quarantuno bis che è un regime in cui si mette il naso fuori dalla cella per due ore al giorno
In alcuni casi vedendo una sola persona se sia nelle aree riservate in cui si può vedere una sola persona in quell'unica ora di socialità io credo che sia come dire tutto e il contrario che offrire gli strumenti di rieducazione ce l'ispettrice visi Visentini cara qua poco fa che nel film dice il carcere come istituzione deve fornire gli strumenti per un percorso di cambiamento a chi sia in esecuzione di pena ecco e pensare che in regime di quarantuno bis sia uno strumento di cambiamento
Ovviamente mi pare assurdo ultima cosa
Siamo in tempi l'ho detto prima la certezza della pena lo slogan buttare via la chiave e lo slogan mi ricordava però un una persona che ha lavorato moltissimo nel mondo del carcere che Bollate che questo carcere milanese che immagino tutti voi conosciate che è un esempio di trattamento avanzato di opportunità per i detenuti
è in atto nel due mila uno in atto diciamo si è sviluppato ai e comunque ha avuto consolidamento intorno a due mila uno
Anno nel quale il Governo dell'epoca che era un governo di centrodestra immetteva tutta una serie di provvedimenti che venivano definiti pacchetti sicurezza
Con i quali si ributtava no le persone in carcere si penalizzavano moltissimo i recidivi
Questo per dire che cosa che
La parola speranza non va buttata via io credo che si possa comunque lavorare e agire per
Poter cambiare quello stato di cose corte costituzionale o meno ma speriamo che una mano ce la dia anche la Corte Costituzionale presto grazie
Ribadisco l'introduzione nessuno vuole eliminare la utile collaborazione con la giustizia
Si vuole soltanto dare la possibilità al giudice di valutare se il percorso in carcere dopo vent'anni possano meno prevalere rispetto alla non collaborazione con la giustizia
Discorso diverso il quarantuno bis la mia opinione è che non va eliminato ma soltanto reso umano questa è la posizione come dire ti penso possa essere più largamente condivisa Maria buccale Camera Penale di Roma
Anche lei una una una un'amica una seria professionista
Di queste tematiche
Penso che di quarantuno bis di ergastolo ostativo come dire tu possa essere messa tra le persone che né ne sa di più
Anche attenti a fondo chiedo una una sensazione istintiva su su quello che Hai visto che ai già visto insomma una una considerazione della da da fare agli studenti un modo per lasciare a loro una un messaggio sul quale andare avanti a riflettere ecco questo
Grazie buonasera a tutti intanto io il film l'ho visto e rivisto per tre anni l'abbiamo portato nelle scuole nelle università quindi a differenza del professore Escobar o ma truffato
Una una riflessione ormai infinita e però non sarei riuscita a dire quello che penso meglio di come ha fatto lei dopo averlo visto per la prima volta perché la suggestione più forte che da questo film che dall'ergastolo ostativo come come disciplina e quello come sia tollerabile che è una persona a un certo punto non abiti più
E anzi attivo
Io ho la fortuna di difendere come avvocato tre di questi fanciulli prescritte fanciulli sono entrati avevano chi diciotto di diciannove anni
Quando sono entrati lì che adesso stanno pian piano ottenendo dei dei benefici di restituzione
Ma la Refi la riflessione di partenza appunto con la il professore Escobar e quel che lo Stato non dovrebbe mai poter togliere a una persona di qualunque crimine si sia macchiata la dignità mafia è una parola che non viene fuori mai così come non viene fuori mai la parola dignità
C'è nel libro del professor Galliani insieme ad Andrea Pugiotto e a Carmelo Musumeci che un ex ergastolano ostativo c'è una prefettura una prefazione del giudice della Corte costituzionale presidente della Corte Costituzionale Silvestri che dice che la dignità non è premio che si può dare i buoni o un demerito che si può togliere ai cattivi in una ideale bilancia e la bilancia stessa
Cioè l'essenza dell'uomo
E si fa moltissimo a fatica a pensare a un esercizio di dignità su un uomo che ha perso il tempo perché il tempo dell'ergastolano ostativo e circolare cioè un campo che si ripete all'infinito un detenuto che è ormai difendo dal due mila e uno perché è in carcere con un ergastolo ostativo non collabora e non collaborerà
Non perché non sia pentito delle sue azioni ma perché la punizione quella che lui sta infliggendo a se stesso e ti dice con molta serenità io ho commesso degli errori tali che farà il carcere fino all'ultimo dei miei giorni
Ma il suo cuore straziato
E però noi lo vogliamo lì dentro il legislatore lo vuole lì dentro vuole che non abbia che non abbia nessuna possibilità
Ecco quest'uomo in uno dei tanti nostri incontri mi diceva che il suo tempo è sparito perfino nel sogno
Perché prima lui sognava da uomo libero quindi immaginavano passeggiata con la moglie la cena con i figli un pranzo un un un mare un un prato
Insomma la vita reale dice che adesso nei sogni quando va al mare lo sta accompagnando un agente di polizia penitenziaria che gli intima l'orario del rientro
E questa chiaramente la contrazione assoluta della sua stessa dignità di persona perché gli è stata sottratta la prospettiva il futuro il ragionamento l'impegno e questo naturalmente toglie anche ogni senso a quello che la Costituzione vorrebbe per lui e cioè che lavori per reinserirsi
Perché che senso ha per uno che sta in carcere ci deve morire
Fare ammenda del proprio delitto studiare riflettere su se stessi Hackensack serve se non riavrà la moglie se non riavrà i figli se non riavrà il prato se non avrà il forno se non avrà la vita
E quindi naturalmente la Costituzione si ripiega su se stessa
Rinnega il messaggio che dovrebbe che dovrebbe offrire quindi questa è la la riflessione più forte che vi lascio ci sono dei sistemi d'Italia come il quarantuno bis di cui tutti coloro che mi hanno preceduta hanno parlato che io diversamente dal professor Vergani fare proprio per l'eliminazione
Del quarantuno bis immaginando naturalmente dei sistemi di protezione di sicurezza perché è chiaro che ci sono delle situazioni che tale protezione richiedono ma non immaginerei un sistema ghetto soltanto per queste persone bensì così come per tutti gli altri detenuti una fascia di protezione più alta perché poi c'è l'alta sorveglianza uno l'alta sorveglianza tre la media sicurezza insomma dei Circuiti che prevedono attenzioni particolari rapportate esigenze particolari di sicurezza
Però se io immagino un uomo che per ventisei anni vede la famiglia oltre un metro per un'ora al mese
Che se ha dei figli piccoli può teneri di in braccio durante questa ora ma gli devono essere offerti dall'agente penitenziario perché la mamma viene allontanate questi piccoletti di due anni di tre anni devono passare il vetro tra le braccia della gente custode in una cella fredda
Di vetro e cemento insomma una condizione di disumanità assoluta tutto videoregistrato e quando questi bambini compiono dodici anni che possibilmente hanno passato attraversando la reclusione del padre
Diventano maggiorenni per lo Stato e diventano latori potenziali di messaggi criminali e quindi bisogna comunicare un bambino di dodici anni che non toccherà mai più il proprio padre
Cioè sono dei sistemi che con la sicurezza non hanno nulla a che vedere dal mio buoni punto di vista e quindi andrebbero andrebbero rivisti soprattutto perché adesso ci sono strumenti di verifica di controllo di ascolto i familiari dei quarantuno bis vengono perquisiti sebbene facciano il colloquio con il vetro divisore cioè ci sono tutta una serie di misure che danno il senso di uno strumento eliminati Ivo punitivo nonna rispondente soltanto a delle logiche di sicurezza ma qui l'operazione da fare a monte quella culturale perché quella del buttate la chiave è una cosa che nell'impiego nell'impeto intimo capita anche a me
Cioè davanti a un crimine orribile si dice io voglio che Tucci Moya in galera
E questa
Cioè l'IST distinto quello primo primordiale vendicativo punitivo non è socializzante per quello che è
Chi patisce su se stesso
Il reato le conseguenze del reato non può essere posto sul banco della legislazione perché il legislatore deve essere freddo e pensare al bene comune quello collettivo quello sociale quello che ci chiede la costituzione una parte programmatica
Dell'articolo ventisette deve tendere alla rieducazione del condannato perché perché la società all'obbligo di restituire quella persona che ha sbagliato alla società
Alla al all'interesse comune la vita comune e ha un obbligo che scaturisce anche dal fatto che non tutti sono posti nelle condizioni di avere una vita agiata
Questa gente qui del film è gente che ha vissuto in contesti deteriorati in cui mentre a me mettevano in mano libro loro mettevano in mano una pistola
E non si può non tenere conto lo Stato non può non tenerne conto per quello ha un obbligo anche di riparare quelle situazioni di disagio che esso stesso ha creato quindi questo è il messaggio insomma guardare alla costituzione con indifferenza rispetto alle nostre emozioni primordiali e con un Rispetto alto dello stato di diritto grazie
Gli universitari dalla perché valgono tutte le opinioni quando sono documentati non ho mai pensato che l'ergastolo ostativo fosse vendicativo
Il problema del gas ostativo è che sfrutta una persona la si spreme e se ne frega di tutto il resto e questo per me vuol dire
Usare l'uomo non per fine ma per come uno strumento e si chiama
Dignità umana
Abbiamo ancora il due interventi il direttore e il coorganizzazione e dell'evento professor Nando Dalla Chiesa
Nando
Caro Lando
Non ha domande ti dico soltanto che per me un immenso piacere condividere Conte momenti come come questi ne abbiamo fatti tanti spero perché se ne facciano ancora di più magari in orari più decenti ma comunque insomma in un modo o nell'altro il tempo è quello che
Cosa cosa ne pensa
Possono della scuola Escobar cioè il film vanno digeriti però consegnano anche delle emozioni immediate e questo è un film che consegna delle mozioni
Ma non mi sfugge e non non il consapevolezza come stiamo parlando di qualcosa che
Va pensata IVA guidata su una strada che è molto stretto il sentiero è stretto
E si rischia di non starci
Ti dico che coso che cosa ho pensato io ripudio l'idea della chiave che si butta
Condivido molto il fatto che anche in carcere ognuno ha una sua come in tutti i posti pensiamo soltanto di nei miei corsi penso faccio spesso riferimento
Agli ex manicomi ospedali psichiatrici in tutte le istituzioni totali le persone non devono perdere la loro dignità
E non son devono perdere la devono vedere riconosciuta
Qui c'è una una questione che quindi cui abbiamo parlato spesso intanto devo dire che tu hai presentato la la scelta della collaborazione possibile in un modo il film la presente in un altro
Il film presenta il collaboratore nella sua scritta una persona che
Cerca la sua libertà vendendo quella di un altro
Presentando il collaboratore comuni fame
E questo io credo che non sia corretto
Perché ci possono essere dei calcoli che vengono fatti al collaboratore ma tu stesso ha detto qualcuno non collabora perché ha paura di quello così può succedere quindi non c'è questo scambio sul piatto
Così facile da realizzare tra me e un altro posso subire anche le conseguenze le possono subire anche
I miei parenti
Fra l'altro leggendo i i libri interviste di diversi collaboratori di giustizia si trovano motivazioni un po'diverso e anche della scelta di collaborare
E bisogna tenerne conto perché si appunto ci muoviamo su un terreno di ricerca empirica quello che è accaduto è cru rimuoviamo per principio ci sono tante opportunità
Che sono state valutate alcune sono puramente opportunistiche egoistiche strumentali e in altri casi invece ci sono delle forme di collaborazione che partono magari dalla voglia di sottrarre i propri figli un futuro uguale a quello che è toccato al genitore sono sono tante sono tante
Quel modo di rappresentarli è un modo è una premessa che non giova alla causa che vuole sostenere perché se la causa è quella di rimuovere diciamo nel cast ostativo
E faccio un esempio condizionarlo semplicemente alla dissociazione piuttosto che alla collaborazione cambia tutto
Non c'è bisogno di sostenere la causa della l'abolizione dell'ergastolo ostativo presentando il collaboratore comuni fame
Non c'è bisogno e anzi secondo me fa un torto a una realtà che è stata di centinaia e centinaia di collaboratori di giustizia dove si trova tutte le tipologie possibili
E appunto non sei coinvolto perché pure presentato in un modo diverso però io lo noto vedendo Griffin così come noto il una persona in divisa sostenere che questi sono dentro da tanto tempo per avere commesso testualmente una leggerezza da ragazzi ragazzi di cosa stiamo parlando
Ma di cosa stiamo parlando
La leggerezza cioè io penso che anche nella Migliore buona volontà con cui si può si deve secondo me affrontare questo tema non si va mai perdere il senso delle proporzioni anche nelle parole che si usano tu sai che Noè hai partecipato anche tu come
Come materie in abbiamo fatto di tutto per dare alle detenute di alta sicurezza di di vigevano la possibilità di portare il loro teatro per la prima volta fuori dal carcere
E abbiamo inciso sulla stessa storia del rapporto fra teatro e carcere in questo modo e abbiamo visto che delle persone sono si sono distaccate dalle loro organizzazioni senza passare per la collaborazione abbiam visto abbia sentito in aula l'altro giorno senza passare per la collaborazione quindi vuol dire che è possibile
La dissociazione senza collaborazione è possibile
Ho capito e quindi va seguita questa strada ma non dicendo che tutti in carcere cambiano perché Cutolo non è cambiato
Perché ci sono uomini che hanno fatto carriere criminali formidabili dentro il carcere nonché sono finiti in carcere perché erano criminali ma hanno fatto carriera criminale dentro il carcere e anche queste sono cose vere che non possiamo rimuovere
E abbiamo bisogno soprattutto in università di confrontarci sui dati di di setacciare lì di prendere in considerazione con con la massima attenzione stesso Consolo tra l'altro nel suo intervento che è stato mi sembra un punto di riferimento movimento riforma carceraria negli anni passati
Non dice aboliamo bisogna cambiare dispositivo e probabilmente il dispositivo sta anche in questo cioè la possibilità di passare per una dissociazione che è possibile non non fate come me
La dissociazione non è non fate come me
La dissociazione non dico che sia frasche Peppino Impastato Roma che non ottenne di Meda ma queste organizzazioni sono delle organizzazioni incompatibili con le libertà delle persone incompatibili con la democrazia incompatibili quei diritti umani
Questa la dissociazione se non lo fate come me
Perché lo fate come potrebbe dire perché vedete che cosa vi succede poi deve essere molto chiaro e su questo credo credo rimanga sempre un po'di ambiguità quando si parla di presa di distanza perché ne abbiamo parlato anche di questo c'è il terrorista che dice abbiamo sbagliato come potrebbe dirlo un dirigente politico dopo la sconfitta elettorale e c'è qualcuno che dice
Abbiamo sbagliato mettendosi a piangere per il carico di morti che ha sulla coscienza sono due modi di dire diversi dirò sbagliato altro che andare nelle scuole a fare così
Le scuole non hanno bisogno di qualcuno che vada a dire abbiamo sbagliato deve dire seriamente in che cosa hanno sbagliato
E qual è il il peso che si portano dentro sì si portano un peso alcuni sopportano altri mi sembra sempre Gentilomo libri molto di meno c'è qualcuno che ha ucciso qui in questa università un un segno un docente si chiamava Galli
Alle che nella sua lettera aperta lacca al figlio scrive che
Ha commesso degli errori durante la sua gioventù e non sono e orrore
Non sono a favore
Per questo dico le parole contano contano stiamo cospicue sentiero stretto noi stiamo costruendo sulle parole stiamo costruendo sulle sfumature stiamo sto costruendo su il raggio diciamo di di prospettiva che riusciamo ad ampliare
E
Tu chiedevi anche se i Luzhkov la tua domanda mi sembra che fosse quarantuno bis c'è da noi perché c'è soltanto da noi la mafia oppure dalle altre parti non c'è pur essendoci la mafia guarda dalle altre parti le inchieste di mafia non si fanno
Perché tutti i paesi europei sono convinti di non avere la mafia che ce l'abbia soltanto l'Italia mentre ero in Germania il a gennaio c'è stato uno prelati operazione contro i narcotrafficanti non mi ricordo se di Stoccarda o di quale altra città che partiva dalla procura di Caltanissetta
Quindi non non c'è dalle altre parti il problema non si pone sono appena stato a un convegno a Utrecht su tutte le forme di criminalità previste in Europa il tema erano le le gang di motociclisti le bande dei ciclisti i cacciatori Luppi
I truffatori
Il cyber crime ma i delitti di cui parliamo noi non c'erano
E se non c'eravamo noi due di questo Nesta che Ombretta Ingrascì non le parlava nessuno
Quindi non è che dalle altre parti c'è e non c'è quarantuno bis sono molto d'accordo che il quarantuno bis dovrebbe avere una funzione puramente afflittiva per questo perché uno possa per il peluche Dio solo lo sa
Perché lo poveri peluche perché non si tre troppo Canolo sopra qual è il motivo io credo che restituire quarantuno bis alla sua funzione che è quella di interrompere i collegamenti con il mondo esterno se la cosa migliore e tante cose che sono puramente afflittive potrebbero essere eliminata
Ma come sappiamo anche altro dato in pirico che tre persone al quarantuno bis si sono riuniti tranquillamente fare un summit di mafia camorra e 'ndrangheta
Non è vero che lo possono vedere nessuno
E sappiamo anche che a volte questi regimi duri
E credo che anche l'avvocato Lospinuso apra questi regimi duri ci sono perché le
La polizia per i membri della polizia penitenziaria da soli non si sentono
Liberi di gestire la sicurezza interna al carcere perché temono le rappresaglie nel momento in cui dovessero dire un no a una richiesta ma deve essere tutto perfettamente inattaccabile io non c'entro è la loro difesa
Perché se no scatta la rappresaglia nei confronti del poliziotto penitenziario che con folte anche l'assistente sociale che neghi determinati aiuti o favore
Non parliamo delle perizie mediche ma su questo un versante importantissimo che tra lascio
è invece
Che cosa mi viene da dire
Seguirci su questa strada
Seguirci su questa strada dissociazione vera
Non soltanto partecipazione ad attività anche perché sappiamo che a volte l'attività partecipazione l'attività è fatta strumentalmente proprio per accumulare dei crediti nei confronti della giustizia
Però
Seguendo ti su questo io credo che
Ed è quello che ho pensato durante il film
Dicembre forse faccio male a dire perché l'ho pensato subito
E garantisco l'avvocato che ha evocato i sogni che son venuti in mente esattamente i sogni
Quando gli si chiede ma lei da quanto tempo e qui ventidue anni che è qui
Io ho pensato
E se noi prendiamo
La madre la moglie un figlio una delle persone che sono state uccise da questi signori li diciamo
Da quanto tempo non vede suo figlio signora
Ventidue anni
Ha speranza di vederlo no
Che cosa gli dice quando lo vede
Nelle immagini e fotografie
Cosa vi dice al cimitero quando va a trovarlo
Che cosa pensa ce l'ha la speranza no
Sa quando torna la speranza colon viene fuori un bambino una bambina a cui viene dato il nome dalla persona che non c'è più
Questo è il modo per avere la speranza
E questo soltanto
E dobbiamo pensare a quelle persone dice ma tu sei libero ma non è tanto vero
Perché ci sono persone che dopo che subiscono un lutto si vergognano uscire di casa
Questo non viene mai studiato
Ci sono bambini che si vergognano di andare a scuola anche questo non viene mai studiato
Perché come ci ha insegnato per mole di aver subito una violenza significa portarsi con la violenza come colpa
Questo non c'è tanto dentro questo film anzi non c'è per nulla
Ora io capisco che è un film che realizzato dentro un ambiente che è chiuso ma non può chiudersi fino a questo punto di non vedere che cosa c'è dietro prima davanti
Aveva speranza al figlio di Mario Francese Mario Francese a un giornalista del Giornale di Sicilia
Che venne ucciso da Cosa Nostra
Il figlio
Si batte come un leone perché suo padre avesse giustizia
Cercò di sollevare il problema davanti
Alla stampa siciliana davanti alla giunta riuscito a fargli avere giustizia
Ci riuscì
Riuscì a fare condannare
Gli assassini
Quando ci fu la sentenza di condanna Succi se lui
Che speranza ITO
Giuseppe francese che speranza nessuno
Allora io credo lo SPES contra spente contro in in questo senso sono due esigenze di speranze che sono tutti e due importanti
Uno di ritrovare un filo di luce alla fine di un cammino che può essere stato un cammino di redenzione di
Di cambiamento
Vero
E uno che
Quello di coloro che invece
Ciò che gli è stato tolto non rivedranno più
Non forse
Una domanda al Presidente della Repubblica non lo vedranno più
Io penso che noi abbiamo il dovere di stare su questo sentiero stretto in questo in cui le tue speranze convivono
Qui non convivono tanto
Naturaliter un fin sul carcere tu dirai come se facessimo Finzi familiari delle vittime che non si fanno carico di questo problema
Ma i sogni ci sono
C'è un bellissimo libro sui sogni di coloro che sono stati nei campi di concentramento ma una idea che ho io e di raccogliere i sogni delle centinaia e centinaia di vittime di ma tu cosa sogni la notte
Come lei sognato come lei sogna
Uno due tre cento volte
Come mai sognato
Mi piacerebbe che questo fosse un tema presente in tutte le riflessioni che si fanno
Sulla
Attuazione della giustizia perché è giusto che sia così
Grazie Nando
Condivido
Il sicuramente il metodo e la rimettere al centro dell'universo delle persone il il reo è la vittima assolutamente
Chiudiamo in bellezza grazie un po'insomma al al al direttore del dipartimento nostra che ha reso possibile tutto questo promettendo che ne faremo altri sicuramente quindi oggi di inizio di di inizio fino a un certo momento insomma è una tappa del lungo persone percorso che stiamo facendo per io penso comunque fare il nostro mestiere è quello di diffondere
Conoscenza per
Far sì che ciascuno veramente di voi posso a decidere schierarsi poi però partendo da un dato di conoscenza
Sì io porto i saluti del Dipartimento mio dovere istituzionale ma davvero ringrazio Davide Galliani e ringrazia Nando Dalla Chiesa per questa per questa occasione perché per avere anche portato questo firme che ha suscitato emozioni contrastanti e pensieri contrastanti
E e io anch'io ho pensato durante il film c'è un'altra parola che non compare della parola vittime un po'come come ha detto prima Nando Dalla Chiesa
Però queste sono occasioni in cui come ha detto adesso professor Galliani Davide insieme a perdere di confronto confronto e soprattutto in nelle sedi dove ci sono i giovani nove di confrontarsi su questi temi la giustizia in senso in senso lato come e è una maniera per pensare per delineare la società in cui va be'mo'vivere
E qui l'unica cosa che mi spiace vi devo dire il vero è che sono le sette e mezza e non c'è spazio per dalla parola loro perché mi sarebbe piaciuto sentire l'opinione dei nostri studenti
E anche le le domande anche domande più semplici no che sicuramente questo film ha suscitato perché io stessa ho delle delle domande su questo filone
Che però adesso veramente non c'è più il tempo di di di di fare quindi e grazie a voi che siete rimasti fino a quest'ora naturalmente grazie a voi che come sempre siete la ragione per cui facciamo questo lavoro che ci entusiasma giorno dopo giorno
E quindi grazie davvero e e chiude il professor Galli no grazie a tutti liberale