Africa: conversazione con Maurizio Turco e Jean Léonard Touadì sull'accordo di libero scambio concluso domenica 7 Luglio a Niamey, in Niger.

Radio radicale in questo spazio di programmazione torniamo a parlare di Africa lo facciamo perché domenica sette luglio un vertice stranezza ordinario dell'Unione Africana
A sancito l'avvio di un accordo continentale africano di Libero scambio Cavour insomma un qualcosa di estremamente importante perché è come dire un'intesa che ha come obiettivo quello di creare un Africa senza dazi e quindi con la possibilità anzi diciamo con la prospettiva di far crescere le aziende le industrie locali il commercio insomma una visione è un un futuro per l'Africa del continente africano
Diverso da quello attuale allora noi parleremo di questo con Maurizio Turco che appena stato eletto segretario del Partito radicale transnazionale tra spartito
E che ovviamente da radicale a come con l'Africa un interesse politico storico insomma poi ne parleremo ma insomma non c'era nemmeno bisogno di dirlo le nostri microfoni l'obiettivo abolire la fame nel mondo insomma qualcosa che i nostri ascoltatori Ban conoscono e che tra l'altro Maurizio nella sua relazione ha proprio messo come obiettivo centrale del Partito Radicale transnazionale tra spartito e con Jeanne è un atto di che un'altra voce Pinochet ascoltatori conoscono bene perché autore della rubrica la rassegna stampa delle altri che con il consulente della FAO fa anche parte della Società geografica italiana insomma ma professor tua di a cui però io do del tu perché mimetico mi perdoneranno agli ascoltatori che professore ti do del tu allora già minaccia di cominciamo dal spiegare un po'e dare le coordinate di questa di questa notizia
Sì salutando Maurizio Turco congratulandomi per la sua rielezione
Volevo dire che questa notizia di oggi
Ha delle radici molto lunghe e profonde
Possiamo riferire brevemente alla storia
E la Costituzione degli Stati africani alla Conferenza di Berlino
Nel mille ottocentottantacinque ottica aiutato il territorio africano come nessuno come nemmeno un sarto impazzito avrebbe potuto fare
E avendo come risultati degli Stati che non solo non avevano nessuna continuità storica e antropologica ma non avevano nemmeno nessuna viabilità per come erano state tracciati Stati piccoli al alcuni troppo grandi
E quindi quando gli africani conquistano indipendente negli anni Sessanta uno degli obiettivi era quello di superare i confini tracciati dalla conferenza di Berlino quindi l'unificazione
Del continente africano e tant'è che il libro più famosa di quegli anni era il libro di un quando in curva Africa Martin dai quindi è un sogno che viene beh non tale evidentemente poi si rendono conto che negli anni sessanta con la guerra fredda con gli Stati così fragili ereditati dalla colonizzazione andare a toccare i confini ereditario della colonizzazione rischiava di creare davvero una una grande deflagrazione all'interno del continente
E quindi però quindi questo questo sogno è rimasto un sogno nel cassetto degli africani
Che ha trovato in questo strumento del mercato unico della zona di libero scambio una delle prime primissime realizzazione che è stato varato a Kigali l'anno scorso sotto la presidenza ruandese dell'unione africana però che aspettava
La ratifica almeno di ventidue Stati ora ventiquattro invieranno li hanno ratificati
E su cinquantacinque Stati africani ci sono almeno cinquantadue e che hanno che hanno firmato due non hanno firmato ancora
E hanno l'hanno firmato l'Eritrea e il ben si aspettava tutti aspettavano che cosa avrebbe fatto la Nigeria con lo Stato
Di cento novanta milioni di di abitanti la più la prima economia africana prima ancora del Sudafrica la Nigeria poche in extremis i tre luglio ha ha diritto a questo accordo quindi diciamo che siamo al completo in questo momento di che cosa stiamo parlando dei esperto di tutto prima di tutto penso che sia un atto politico forte che dovrebbe permettere di creare la la zona tariffaria più grande del pianeta
Abbiamo detto cinquantacinque membri un miliardo duecento milioni di persone
Il meccanismo prevede che novanta per cento dei prodotti avranno la soppressione delle tariffe doganali in dieci anni rimarranno dieci per cento di prodotti che ciascun Paese detti riserverà di tassare dal punto di vista doganale in vista in funzione della sensibilità quest'è ancora un punto da definire si pensa che questo mercato potrà agevolare il commercio interno africano che è utile solo del quindici per cento
A confronto con il settanta per cento del commercio intera europeo sessanta o uno per cento per l'Asia e venti per cento per l'America latina quindi la soppressione
Delle barriere tariffarie potrebbe aumentare di più di cinquanta per cento si stima gli scambi intra africana
L'obiettivo anche quello di attirare investimenti un'aria come questo potete immaginare di un miliardo e duecento milioni di persone tra l'altro in un segmento demografico
E interessante quindi popolazione giovane con un potere d'acquisto che via via stanchi e un po'aumentando non la classe media applicare in grado di consumare
E ci sono però dei dei contro che possiamo velocemente già delineare adesso
E i critici dicono ma e come si fa a creare una zona di libero scambio di quello continentale quando le otto comunità regionali che esistono nel continente le comunità subregionali dell'Africa occidentale dell'Africa orientale dell'Africa centrali dell'Africa meridionale
Non riescono a compiere quelle necessarie cessioni di sovranità a livello tariffario a livello di libera circolazione dei beni e delle persone come ti fa fare questo salto
Se non si è ancora compiuto un meccanismo davvero di grande apertura a livello delle otto microregioni continentali faccia anche tutto il problema nel dell'unione monetaria
E senza avere quello è un altro diciamo va bene la nonna non non irrilevante che quello dell'unione monetaria ma c'è anche quello della debolezza del tessuto industriale
Africano che e porta prevalentemente in materie prime
E quindi loro pensano che si potrà tradotto questo meccanismo identificare delle filiere industriali in grado di dare un valore aggiunto al mercato africano questo un processo di di lunga scadenza
L'altra debolezza oltre a quella della non esistenza di una molletta
La le infrastrutture da sviluppare è difficile passare da un Paese africano a un altro a volte si prende un aereo per andare prima a Parigi poi da Parigi verso un altre capo un'altra
Un'altra capitale e applicano comunque il meccanismo e partito e si tratta di un progetto
Di lunga e di lunghissima e cadenza salutata dai panafricani come a primum primo passo verso lo s'era messa a punto dei confini dei confini di Berlino
E infine al sulla moneta e corsi è molto discusso anche sulle onde di Radio Radicale su Franco dei fatti Franco se fanno neocolonialismo francese Belli Stati dell'Africa occidentale hanno varato un mese fa
E la possibilità di una moneta unica che entrerà in vigore il primo gennaio del due mila e venti alcuni pensano che questa moneta perché per adesso è solo dell'Africa occidentale potrà poi nel corso degli anni diventare la monnezza di tutto il continente
Maurizio sia
Perfetta la ricostruzione
Pare di sentire
Sessanta anni dopo
La nascita dell'Unione europea nel senso che
Quello che è assolutamente assente
Dal dibattito
La l'unione politica nel senso che si è si parla appunto di di economia ma sì tra lascia assolutamente la questione politica che poi è stata all'origine del disastro che sta vivendo che sta vivendo l'Unione europea
Io credo anche che c'è da fare una riflessione sul fatto che
Diciamo il tempo del colonialismo vedeva
Comunque un investimento in loco
Naturalmente un investimento che aveva del
Degli interessi diciamo
Si assomigliavano molto alla rapinano ma è una rapina che continua ancora oggi e penso che tutto quello che ha detto tra l'altro di va allegata una realtà la realtà e la presenza della Cina in Africa nel senso che ormai
Sì a oliato un meccanismo che noi possiamo ritrovare in quello che era
La critica
Di Thomas Sankara ai Paesi occidentali di combustibili Zavoli il denaro l'ultimo discorso di Thomas Sankara all'Unione africana in cui racconta esattamente quello che sta che accadere allora e che sta accadendo oggi con con la Cina nel senso che la Cina fa grossi investimenti ma sono investimenti
Che passano attraverso un prestito della Cina e Paesi africani investimenti che poi vengono realizzati da imprese africane e imprese cinesi con manodopera cinese
E quindi con lo spostamento
Di popolazioni laddove la Cina investe
C'è un problema quindi di democrazia sostanziale che non viene che non viene affrontato in nome della sola economia questo è stato l'errore dell'unione europea e rischia di essere l'errore dell'unione dell'unione africana io penso che bisognerebbe guardare anche oltre nel senso che forse
Immaginare un accordo di partenariato tra Unione africana Unione Europea con costringerebbe gli uni agli altri a dover detto fare dei passi
Diciamo in senso federale al proprio al proprio interno perché è evidente che non è sostenibile
La politica estera francese
Che sostanzialmente contrapposta alla politica estera di tutti gli altri di tutti gli altri Paesi e della stessa Unione europea nel senso che poi per come è organizzata l'Unione europea ciascun paese fa concorrenza all'altro all'estero
è in qualche modo ciascuno cerca di determinare le politiche dell'Unione europea che non solo nell'interesse di tutta l'Unione ma sono nell'interesse dell'uno o dell'altro o dell'altro Paese tanto importante la cocaina
La vicenda Ficara nel suo insieme che ma crolla la prima cosa che ha fatto appena diventato presidente a organizzato un viaggio in giro per tutta la l'Africa francofona
Per ribadire l'interesse della Francia a mantenere una certa predominanza
Questo mi sembra che abbia fatto rinascere poi giornale più documentato
Informato mi sembra che abbia fatto rinascere tutto quel movimento contrario al Franco africano legato alla banca centrale francese
Quindi io penso che solo cioè aiutare questo processo
Voglio dire innanzitutto aiutare l'Unione europea
Io penso che sia sbagliato guardare questa evoluzione dell'Unione Africana unicamente
Nell'interesse africano è innanzitutto un interesse europeo perché
Diciamo non aver citava appunto la Nigeria centoventi milioni centonovanta milioni di abitanti
Le proiezioni dell'ONU danno la Nigeria nel due mila cinquanta a cinquecento a quattrocento milioni di abitanti che sarebbero più di tutti gli abitanti dei ventisette paesi
Dell'unione dell'unione europea è evidente che da questo punto di vista cioè da mettere in che ci son da mettere in campo delle politiche demografiche perché
La prospettiva due mila cinquanta è una prospettiva a dati attuali a crescita attuale
Potrebbe addirittura essere peggio per noi no meglio per loro no meglio per loro non lo so io penso che sia perché sarebbe peggio per tutti perché voglio dire
Se centinaia di milioni di persone saranno costrette a spostarsi non è che lo faranno con gioia ecco perché sono in una situazione in sosta umanamente insostenibile
è quindi andrebbero a creare altrove a esportare problemi che non sono riuscito a risolvere come dire tra virgolette a a casa loro io penso che da questo punto di vista c'è stato anche un po'
Interrogato il dibattito pubblico no sul fatto del casa loro o meno nel senso che penso che ciascuno voglia vivere dignitosamente a casa propria poi ci sono delle minoranze
Che cercano di
Migliorare ulteriormente la propria situazione sembra diciamo parliamo appunto di infine minoranze
La prospettiva è quella di vedere
Veba Cecchini di oggi con le quaranta cinquanta persone
Cioè qualcosa che non ci dà
Il metro della realtà del problema
Perché sarà anche vero
Che ci sarà maggiore
Commercio interno e via dicendo però ci sono delle sacche di povertà che resistono Allo sviluppo o meglio io credo che siano sa che può di povertà che consentano lo sviluppo perché poi
Se noi andassimo a vedere chi viene in Italia per migliorare le proprie condizioni spesso finisce a fare lo schiavo
Si è ribaltato gli ha gli americani andarono in Africa a importare gli schiavi per non dobbiamo far niente vengono da soli
C'è un problema di fondo cellule io segue abbastanza la quello che passa attraverso l'Unione africana
Penso che ci sia come era all'inizio
Dell'unione dalla nascita della Comunità economica europea un'altra attenzione allo sviluppo economico
Una disattenzione totale rispetto allo sviluppo democratico sembra questa la frattura nel dibattito e nelle azioni e nelle azioni attuale ma non c'è dubbio che
Per quanto riguarda il partito radicale
La nostra prospettiva e di lavorare in funzione di un accordo biografica all'Unione europea di un partenariato serio Lord andiamo lì ad aiutare perché fra un po'
Rischiamo di dovere essere aiutati anche anche noi discorsone appunto quello di andarli ad aiutare ma cercare di
Prevedere un futuro possibile che non sia quello che ormai segnato
Gianni Lanari
Io penso che
Le cose che ha detto adesso Maurizio
E sono veramente centrali comincerei dalla dal progetto politico questo penso che sia la questione davvero centrale anche rispetto a quello che dicevamo all'inizio noi superamento dei confini ereditati dalla colonizzazione ecco qui si comincia dall'economia
Comincia da lì con i miei dicevo anche delle difficoltà di queste aree regionali supera i giornali che hanno difficoltà a fare le cessioni di sovranità perché proprio non c'è
Il progetto politico è vero che l'Unione africana pied dotato di istituzioni come la Commissione dovrebbe avere il Governo il motore sì la politica africana però poi c'è come nell'Unione europea
Il Consiglio dei capi di Stato che aliquote sostanziali su tutta su tutto il meccanismo continentale e in quella sede lì
Entrano gli interessi dei singoli Stati abbiamo parlato della Nigeria chiari insistito fino adesso ma anche l'Etiopia quindi tu me grandi nazioni africane che per motivi interni hanno resistito hanno firmato poté all'ultimo questo progetto
Immaginiamo che il Sudafrica Nigeria e Etiopia non avessero firmato questo accordo sarebbe stato d'accordo veramente carta straccia no quindi la necessità del progetto politico però e ancora più profondo valorizzazione se mi permetto di dopo gli anni delle prime i primi adibiti indipendenza io penso che c'è un ma ha un difetto strutturale proprio nella politica
Dei dirigenti africane parlato prima di Santa Ryu potrei citare Mandela potremmo citare anche il primo primo Lumumba e altri ancora che avevano una visione politica io vedo oggi una grande solitudine dei dei popoli africani i soliti fronte ai meccanismi irrazionali che non fatta per legge hanno Bartoli anche di fronte ai loro propri dirigenti hanno rinunciato a fare politica che sono diventati semplicemente degli intermediari d'affari tra il mondo esterno e le ritorte del proprio Paese e quindi mi quando tredici infinita dall'economia
è proprio questo il peccato il peccato originale manca la politica manca quel luogo dove le aspirazioni dei popoli dei territori vengono tradotto in progetto
In progetto politico è qui innescare la questione della Cina qualcuno dei degli osservatori degli Esperti della realtà scale dicono che la presenza cinese se da un lato ha portato l'Africa esteri uno dei poli di attrazione degli investimenti
Da questo Paese sotto le condizioni
Che tu dicevi quindi di grande opacità anche delle tante azioni di grande ricatto il debito cinesi in questo momento grava su tantissimi paesi africani pensa in un debito che non passa nemmeno attraverso la contabilizzazione del Fondo monetario della Banca mondiale per cui un debito bilaterale con tutto il potere condizionante che tutto ciò può avere ma la predetta dell'infezione che ci mette ha sicuramente rallentato i i processi di democratizzazione degli anni novanta
E non hanno visto l'ora di dirigenti apicali di avere come interlocutore ex un Paese dove non c'è una stampa libera dove non c'è un controllo sua negli atti di governo sulle trabeazioni finanziari che avvengono e quindi stiamo assistendo a un a una regressione rispetto alle conquiste degli anni novanta anche dal punto di vista dei diritti umani dell'apertura alla al alle opposizioni alla società civile
E qui l'Europa è venuto a mancare
Che è stata proprio una grande studi tutine geopolitica
Dell'Africa all'indomani della caduta del muro di Berlino per varie ragioni d'Europa ha girato la testa dall'altra parte verso l'elettorato orientale che si pensava fosse più facile addomesticare rispetto all'Africa
E questo vuoto è stato colmato è stato colmato da da da altri la Cina in particolare ma non solo
Dal Giappone e dalla Russia c'è una grande come dire attivismo della Russia nel continente africano purtroppo i due ultimi vertici Europa Africa quello di balzata e quello di Apt o in Costa d'Avorio quest'anno l'anno scorso
Sono stati dominati dalla questione dichiarazione setaccia esclusivamente l'opposizione
Intorno all'immigrazione ma non gli servì di governo del fenomeno attraverso la politica e gli scambi economici Traverso di colpito attraverso la logica del contenimento e i gli ortodossi sicuro sono anche convinto che ci vuole uno spazio euro africano
Ma che deve nascere su basi totalmente diverso vedo altri venti quella quella migrazioni quelli quei naufraghi dello sviluppo di cui tu parlavi che sono quelli di immigrati perché in realtà poi questi sono stato per intrattenere
Che sono state cacciate dalla globalizzazione senza leggi e che e che ha con qualche segmento sotto tutela il loro territorio
Sull'Europa però mi piacerebbe sentire Maurizio che che grande esperto su come si può fare uscire il dibattito euro applicano tariffe che del contenimento dell'immigrazione come esclusivo punto di concentrazione della politica europea
Me hanno scelto immigrazione perché era il tema più facile
Non avendo capacità di immaginare qualcosa di nuovo nel senso che
L'unico fatto veramente nuovo e che la Germania
Anziché scegliere come ha sempre fatto i presidenti della Commissione di piccoli paesi
Quindi dal potere insignificante questa volta ha deciso di prendere la responsabilità della governo della commissione bisognerà vedere
Anche perché diciamo la maggioranza che governerà per cinque anni l'Unione europea
è formata sostanzialmente dalla Merkel età Macron che è qualcosa di diverso
Da qualsiasi partito politica europeo è una cosa sembra cosa dal mio punto di vista sciovinista e nazionalista francese come sempre
Nonostante poi cerchi di fare il liberal socialista
E il popolare riesce a fare tutto
Io penso che la sua politica estera ha dimostrato non solo una continuità col passato ma un conformismo
Per quello che riguarda le l'altitudine francese in politica essere soprattutto una politica estera nei confronti dell'Africa io non penso che l'Unione europea riuscirà
Ad uscire dalle secche non dico del TG un dibattito che non c'è a uscire dalle secche di una incapacità di governo che c'è
Tutto quello che leggiamo e questi leader perché non non riescono ad andare oltre appunto quaranta quattrocentoquaranta mila quattrocento mila immigrati
Quando dall'altra parte
C'è un mondo che rischia di esplodere e l'esplosione lo non può che ricadere sull'Unione europea e non si riesce a vedere l'Africa non come
Cioè la si guarda come un mondo a parte distante anni luce no e invece è proprio lì
Vediamo che
No queste dimensioni delle barche DDT dando l'idea di quanto sia di quanto si avvicina di quanto sia vicino all'Africa alla a all'Europa
Giustamente ricordavi in questi vertici quando prima si parlava quarant'anni fa dello sviluppo locale che era uno sviluppo che interessava se l'Unione europea che che che che l'Africa oggi si parla di immigrazione quasi fosse una colpa
Degli africani non riuscirà a contenere le proprie popolazioni perché l'unione europea si è trovata benissimo quando si trattava di dare soldi ai dittatori
Perché in quel momento in quel modo si corrompe avevano in qualche modo la
La mancanza di di di politica con delle prove di forza quindi si pagava il dittatore tutto era no che è poi la politica che abbiamo avuto fino a quando era vivo Gheddafi fin quando c'è stato Gheddafi
Non è un caso che sia che i dati che
L'attuale
Presidente della Libia appena c'è qualcosa che non va dice attenzioni e ce ne sono otto mila che potrebbero uscire domani mattina cioè questa è una guerra che non si fa con le armi ma che si raccorda i corpi umani
Ed è una cosa molto molto triste molto una cosa secondo me assolutamente inutile se solo ci fosse un po'più di di politica purtroppo sia l'Unione africana che l'Unione europea
Sì sono avviluppati in questo dibattito che guarda unicamente le statistiche non la vita delle persone
C'è tutto il discorso che abbiamo cercato di incardinare durante il congresso nella mozione finale dell'accaparramento delle terre della concentrazione
Due tre multinazionali delle sementi cioè c'è tutta una politica di concentrazione che
Disegna un mondo futuro sotto il controllo di pochi
Sotto il controllo di pochi e senza
Alcuna reazione preventiva direi ancora possibile oggi senza alcuna azione preventiva da parte delle istituzioni democratiche o di quello che rimane di istituzioni
Essi pensavano dovessero essere fondate sul modello sul modello democratico l'abbia visto ormai il deperimento del Parlamento europeo continuiamo ad eleggerlo ma ha sempre meno autonomia gli è stato imposto dal Consiglio
Dei ministri dell'Unione Europea
Il Presidente mentre prima era un comunque qualcosa che atteneva al al dibattito interno al Parlamento europeo ci sono piccoli piccoli segnali di un decadimento
Dei principi fondanti dello Stato diritto al quale ci siamo sempre richiamati direi lo storico grazie sì d'accordo almeno per l'Europa sicuramente c'è un tradimento
Del pensiero e dei propositi dei padri fondatori
E mi pare che ci sia anche rispetto all'Africa per quanto riguarda lo dico ai padri fondatori ma alcuni Illuminati ripeto come Thomas Sankara
I ma io penso che bisogna al più presto
Che l'Africa torni alla politica Aglietti molto piaciuto questa cosa che ha detto all'inizio
Che l'eclisse delle griffe della politica anche di fronte a questo grande progetto economico che noi qui abbiamo descrissero però la politica si fa come lo fa bene
Locali delle luci fa anche con gli uomini e le e con le donne che hanno che hanno delle idee che hanno una frazione si hanno un un un i chiodi guardate solo fissato del Sudafrica che è diventato nel giro di pochissimi anni in un Paese insignificante
Dopo la grande trascrizioni di bande lei invecchi è bastato uno Truman Jacob Zuma a la leadership di questo Paese per vederlo declinare anche all'interno di al G venti dove stava prendendo un posto importante penso che oggi di bisogna guardare l'Africa non tanto con il prisma del della delle istituzioni esito residenti in carica
La società civile oggi aderiscano in tutte le sue articolazioni soprattutto giovani
Esprime una voglia di politica o la voglia di fare e di rompere con i meccanismi appunto del passato io penso che dovremmo questo anche radio radicale potrebbe farlo lo fa fare
E l'ha fatto in donne anche difficile come la Cina o con il Tibet col altri come il Vietnam
Anche per l'Africa trovare e cercare e trovare a tempo la contro Tempo quei nuclei di resistenza e di innovazione come richiamo a sociologo camerunese
I nuclei di resistenza e di innovazione che nella loro resistenza
A quello che dato noi siamo stigmatizzando invece i dovevano cercano di creare un altrove anche per il continente africano per il loro territorio penso che dei prossimi anni anche come partito radicale dovremo concentrare un po'di attenzione all'attesa vernacolare come la chiama qualcuno
Quell'Africa dell'informale che però se Lido che pulsa il cuore vivo del continente no che non viene raccontata dai giornali ma perché oggi una speranza che si può esprimere
Sul continente la si può trovare solo lui quella quell'Africa vernacolare Zoff contabilizzata dalla bocca dal fondo monetario e la Banca mondiale non raccontato
Ma che ha permesso al continente in questi anni di di restare in piedi tutto il mondo delle donne della loro intraprendenza e delle lettere in piedi nonostante tutto ecco questo è un po'quello che sul quale dovremo concentrarci
Ma perché informare possa diventare per un politico perché informale riviste e innova però che non diventa politico il commette un impegno come hai aperto questa discussione
E come rischia di essere perché mondializzata non essere in grado davvero di di mordere nella carne viva del cambiamento del continente
Allora noi ci fermiamo qui intanto sicuramente questo non è un tema che può diciamo lavori ero sì e non è che l'inizio
Ringraziamo il professor Zanonato e di consonante fautore di una rubrica qui a radio radicale la rassegna stampa delle africane
Grazie a Maurizio Turco segretario del Partito radicale transnazionale tra spartito grazie voi che cedette seguito ma rimanete certo perché i programmi di radio radicale proseguono