Ius culturae. Intervista ad Antonello Giannelli

Con Antonello Giannelli presidente dell'associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola che ringraziamo Presidente buongiorno ben trovato
Voglio Lupoli quello oltre parliamo dello ius culture parliamo quindi di cittadinanza
E parliamo di un tema che sicuramente solleva questioni complesse delicate che si può articolare in vari modi già nella precedente legislatura c'era stato come dire un Progetto
Di legge un provvedimento che era arrivato praticamente quasi a diventare legge uno ius soli temperato poi per questioni politiche di vario tipo
Non è arrivato diciamo a a finire l'iter parlamentare
E adesso si ritorna a parlarne però declinandolo come Youssou culture
Dal suo punto di osservazione presidente lei che cosa ne pensa
Ma io sostanzialmente penso che gli albumi a scuola siano già impiegati cioè è nel DNA della scuola l'integrazione e da questo punto di vista vorrei ricordare che la legge vigente che poi porta il nome di Bossi Fini che se ne occupavano parecchi anni fa appare estremamente favorevole riconosce come il primario il diritto all'istruzione al punto di riconoscerlo
Anche per coloro per quelle famiglie che non hanno un permesso di soggiorno quindi questo fa capire come il diritto all'istruzione veramente senza confini a prescindere da qualunque altra
Considerazione e chiaro che qua si tratta di attribuire dei diritti politici
Oltre che la cittadinanza un questo chiaramente viene valutato in modo molto differenziato dalle varie forze politiche
Io temo che sia più un problema che riguarda questo che non un problema effettivo mi spiego meglio nella scuola questi ragazzi sono trattati assolutamente allo stesso modo di tutti gli altri quindi non c'è alcuna differenza ed è giusto che sia così
Che la la più funzione di cittadinanza occhi non sposti qualcosa dal punto di vista dalla funzione dei diritti scolastici no perché non mi non attribuirebbe nulla in più e quindi citate effettivamente soltanto di una riconoscimento civile diciamo il politico e quindi comprendo che le varie forze politiche abbiano posizioni differenziate
Ma il fatto che ad esempio la lega con Salvini ha detto che questa è una cittadinanza facile
Lo io sculture si basa sul fatto che appunto chi nel nostro Paese e frequenta regolarmente per almeno cinque anni uno o più cicli di studio
Ho fatto i percorsi di istruzione e di formazione professionale insomma comunque una qualifica ha diritto ad ottenere la cittadinanza addirittura anche entro il dodicesimo anno di età
Sì perché diciamo io ritengo che la frequenza scolastica sia un qualche cosa che può essere accertato in modo molto più rigoroso
Di tante altre certificazioni per cui se noi diciamo che deve aver frequentato per cinque anni un corso sicuramente stiamo parlando di un ragazzo di una ragazza che si sono integrati con la nostra cultura ovviamente se lascia la frequenta cose molto saltuaria no
Ma come sa benissimo chiunque richieda certificati di frequenza su questo la scuola è molto rigorosa quindi se non altro ecco entrato abbastanza non potrà mai sperare di aver qualcosa del genere
Le nostre scuole sono già multiculturali e potremmo dire anche molti attiniche da tempo certo sicuramente rispetto a Paesi come la Francia
La l'Inghilterra la stessa Germania probabilmente meno nel corso degli anni questa diciamo questo cambiamento che tipo di riflessi ha avuto sulla scuola italiana secondo lei
E sicuramente ha contribuito a dalle un respiro internazionale perché è evidente che la possibilità di misurarci di confrontarsi con altri è abitudini con altre culture costituisca un arricchimento
Adesso ho avuto modo di frequentare tante scuole dall'infanzia in su che per esempio hanno organizzato giornate
In cui tutti portavano i piatti tutti bambini portavano piatti tipici
Delle loro pregiudica rigida quindi avevamo dal tortellino italiano al piatto indonesiano giapponese cinese e così via
è queste sono state delle ecco che feste e quindi questo sta contribuendo molto a internazionalizzare la nostra società
Che invece è rimasta un po'più chiusa rispetto alle nazioni che lei citava
Quelle nazioni avendo avuto
Diciamo delle piste vicissitudini coloniali e di una certa importanza si son dovute confrontare con questo problema anche secoli addietro e quindi in qualche modo hanno trovato un punto d'equilibrio
Da noi questo non è avvenuto e quindi lo stiamo affrontando con un certo ritardo
D'altronde è evidente che in Paesi come la Germania la Francia l'Inghilterra c'è una percentuale una presenza di persone che erano provengono da altri Paesi da paesi lontani sicuramente molto superiore la nostra quindi ebreo questo che si diceva
Però ricordo che in tante nostre scuole dato una situazione un po'più amata a a macchia di leopardo
Faccio per dire in Toscana nei distretti tessili per esempio si sono trasferiti molti cinesi quindi abbiamo sempre più scuole in cui si insegna anche cinese e viene integrata la cultura cinese nella nostra scuola
Quindi la cultura come dire è un è un mezzo fondamentale per per fare integrazione
Penso di sì perché la cultura come dire transnazionale è chiaro che ci sono
Valori ci sono
Conoscenze legate allo specifico delle varie nazioni Vallenari territorio diciamo così a ogni Provincia
Alle sue abitudini e le sue tradizioni però cultura significa anche confrontarsi con quelle altrui riconoscerne le differenze magari a volte può piacere di più quello che si cucina Indonesia di quello che si cucina da noi ora noi diciamo modestamente possiamo andare orgogliosi della nostra scena cucina per così dire però insomma credo che tutti possiamo riconoscere che per esempio un piatto come è il e pub si chiama così e molto diffuso in tutto l'Occidente anche qui l'Italia
La ringraziamo il presidente dell'Associazione nazionale dirigenti alte professionalità della scuola Antonello Giannelli grazie per essere stato nostro ospita
Grazie a voi buon giorno a tutti gli ascoltatori