Presentazione del libro "Giacomo Matteotti. Un anno e mezzo di dominazione fascista" nell'edizione curata da Stefano Caretti

Osservazioni Gentili amici
Stiamo per iniziare i lavori relative alla progettazione dell'opera di Giacomo Matteotti un anno e mezzo di dominazione fascista
Un inedito che qui si presenta nella versione critica curata dal professor Caretti l'iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Giacomo Matteotti dalla Fondazione di Studi storici Filippo Turati
Di Firenze e siano rare di una
Prestigiosa che a noi particolarmente cara presenze equità del vicepresidente della Camera Ettore Rosato che molto sostenuto questa iniziativa e al quale io eccetera e adesso la parola per un intervento introduttivo volevo pregare tutti voi di essere così cortesi da spegnere i cellulari
Perché siamo sul lato in registrazione quindi ci sono problemi anche di disturbo elezioni ad Alghero
Grazie grazie a tutti di essere qui e tra parola al vicepresidente della Camera onorevole Ettore Rosato
Grazie molte consentitemi di intanto il mio non sarà che un intervento di saluto per lasciare coi spazio invece la presentazione di questo volume è una presentazione
Molto importante così come lo è il lavoro quotidiano se mi è consentito che le fondazioni che organizzano oggi con noi questo evento fanno un lavoro prezioso per cui ringrazio veramente Maurizio De Innocenti Angelo Sabatini
Docenti professori e soprattutto appassionati di politica di cultura
Che conservano tutelano e valorizzano una memoria che non è solo una memoria storica ma una memoria politica del nostro paese che rappresenta le radici a cui ancora ancora oggi la nostra Società italiana sì alimenta
Si alimenta tutti i giorni almeno così dovrebbe dovrebbe essere grazie anche la dottor professoressa Capuzzo al professor Venturini per Lello la loro presenza e loro e il loro lavoro consentitemi anche di ringraziare il dottor Caso che per il lavoro che svolge in maniera puntuale consentendo che questa biblioteca insieme a tutti i collaboratori che qui lavorano non tantissimi sono pochi fanno un grande lavoro
Sia un luogo veramente aperto sia a tutti coloro che qui vogliono venire ad attingere
Notizie fonti ma anche per renderlo un luogo animato in cui consentire anche attività come quella che stiamo svolgendo oggi saluto anche il sottosegretario Morassut perché da sottosegretario all'Ambiente ma viene viene qui ascoltare oggi la relazione che ascolteremo a anche noi consentitemi solo due parole su su su Matteotti che io considero una figura centrale nella storia del nostro Paese nella democrazia del nostro Paese è stato l'unico personalità veramente la principale personalità che è stata antagonista di Mussolini lo è stata con i segni della sua vita con le cose che ha fatto con il suo sacrificio ma Lotito è stato anche per le idee che con la forza portato avanti in un periodo terribile della nostra della nostra storia a me questo volume che racconta un anno e mezzo di dominazione fascista che lo ha descritto in maniera puntuale la letto studiato per chi lo deve studiare scorso per chi non ha tempo di fare le due cose
E aprendo una pagina una pagina a caso in cui descrive un anno e mezzo di dominazione
Fascista si legge che a Livorno sono arrestati nove comunisti e denunziato il deputato Belloni per complotto più tardi riconosciuto inesistente
Si legge che
Il giovane socialista Bedonia credito e bastonato i fascisti incendiano la cooperativa di consumo
Ed dalla Marcy che dato il bando al maestro Antonio durante queste cose quotidiane elenchi lunghissimi elenchi quotidiani di come un regime aveva devastato una democrazia aveva devastato un Paese cosa che se lo dico in particolare tanti ragazzi che sono qui oggi
Vanno pesate una una leggere solo uno di questi eventi e provare a pensare
Cosa volesse dire
Vivere in una società dove c'era una maestra che veniva inseguita a sassate come scrive racconta uno degli episodi perché era socialista
In un Paese che diventava ogni giorno sempre più un regime dove la libertà di espressione la libertà di stampa non erano più diritti e con fa impressione fa tremare e le vene ai polsi e questa era l'Italia delle degli anni Venti
Un'Italia che cento anni fa toglieva i diritti archi viveva qui e trasformava un paese democratico con la sua grande storia
Quella che abbiamo avuto e anche quella che oggi abbiamo in un in un in un regime totalitario io penso che vada anche per questo perché non sono fatti che insomma sono fatti che hanno vissuto alcuni dei nostri nonni ancora in vita
O che abbiamo sentito nei racconti dei nostri nonni per la mia generazione almeno l'ho sentita nei racconti dei miei nonni e credo che questo questa questa questa
Che queste storie non vadano mai disperse e poi vado attualizzato il premio il pensiero
Politico di una di un grande uomo come Matteotti che ancora oggi nei suoi insegnamenti nei suoi nelle sue linee può ispirare molte cose per costruire una società più giusta
E io penso che quello che il nostro debba essere il nostro lavoro della politica e non solo della politica della Società di coloro che si impegnano per costruire appunto una società migliore questo non spetta solo alla politica si anche trovare motivi e ragioni nel nelle in in chi prima di noi ha saputo segnare un solco che ci ha aiutato ad arrivare dove oggi siamo arrivati
Io dico sempre che se l'Italia è diventata la quarta potenza mondiale senza avere il carbone e il petrolio perché fortunatamente per l'Italia aveva gli italiani
La nostra generazione ha avuto la fortuna che prima della nostra generazione ce n'erano qualche altra tra cui anche quella di Giacomo Matteotti che ha saputo riscattare il Paese che ha saputo tirarlo fuori dalle difficoltà di una guerra che abbiamo perso e costruire una grande democrazia che quella in cui noi oggi viviamo quindi grazie anche per la puntualità con cui le vostre fondazioni custodiscono questa memoria la lega vale rendono sempre nella rendono sempre viva e anche per grazie per il lavoro prezioso storico di tutelare di conservare di recuperare e questi questi scritti che oggi sono sono sono sono commentati anche nel lavoro di presentazione di questo prezioso volume che facciamo che facciamo qui grazie
Assumo la presidenza dei lavori sono professor Maurizio degli Innocenti presidente della Fondazione di studi storici di Filippo Turati che insieme alla Fondazione Giacomo Matteotti ha promosso questa iniziativa le due fondazioni sono molto grate riconoscenti alla Camera deputati che ci ha ospitato un saluto
Particolare ovviamente di ringraziamento va al vicepresidente Rosato non ultimo anche per le parole di incoraggiamento e di apprezzamento e ha voluto porgere
Sono
Con nostra grande soddisfazione sono presenti anche rappresentanze studentesca del liceo Giulio Cesare liceo vittoria Colonna dell'Istituto Superiore Federico Caffé del liceo Benedetto
Da Nord cerca e anche questo ecco un elemento ulteriore di grande soddisfazione dei promotori l'iniziativa nasce con la pubblicazione alla presentazione di un un volume
Un anno e mezzo di dominazione fascista che è la riedizione di un anno di dominazione fascista edito in maniera semi clandestina
Nella agli inizi del mille novecentoventiquattro e che lo l'autore Giacomo Matteotti intendeva integrare e portando una documentazione aggiornata a quel mezzo anno e poi viene aggiunto viene ucciso come è noto il dieci giugno mille novecentoventiquattro e quindi questa parte rimasta inedita ora grazie
Al ai buoni uffici della del dei funzionari della Biblioteca della Camera e dell'Archivio della Camera è possibile è stato possibile
Riunire la documentazione così che questo volume si può dire è assolutamente originale e completa quelle opere ben dodici volumi che la Fondazione di Studi storici Filippo Turati grazie alla curatela del qui presente lo stesso Stefano Caretti dall'ottantatré fino a Due anni fa aveva promosso quindi questo volume ci fare concluda benissimo maniera
Lusinghiera questo percorso editoriale e la sede più indicata non poteva altro che essere la Camera dei deputati
I la Fondazione le due fondazioni che oggi promuovono questo convegno da tempo collaborano insieme una grande commemorazione della figura e dell'opera di di Matteotti fu fatta il in occasione del dieci giugno del mille novecento del due mila quattordici cioè a a novant'anni dalla dalla dagli eventi proprio la Camera deputati e ricordo che l'Assemblea tutta tutti i gruppi presso ero
Parte a questa alla celebrazione funebre entro importante io credo nella storia del nostro al Parlamento
Le due fondazioni insieme al minore visto che ci sono insegnanti rappresentanti liceo lo voglio qui ricordare hanno una convenzione sul Giacomo Matteotti ogni anno bandiscono insieme al ministero prassi e diviso ex Durr
Un bando rivolto a tutte le scuole superiori d'Italia per i componimenti audiovisivi opere grafiche che si ispirino ai ai valori che la memoria di Giacomo Matteotti trasmette questi amo già alla quarta edizione quindi è un invito ai a coloro che sono qui presenti ai docenti e direttori ai direttori scolastici di considerare seriamente questa eventualità va da sé che le due fondazioni sono disponibilissima coadiuvare a supportare qualsiasi iniziative si volesse assume e lei di queste fondazioni insieme appare ai parlamentari italiani hanno portato un un'esposizione a Strasburgo al Parlamento europeo questo per significare quanto sia duraturo costante e significativo l'impegno il loro impegno non è mai una ritualità eventi come questo non non hanno hanno ben poco di rituale come potrebbe apparire la commemorazione di un martire scomparso nel lontano mille novecentoventiquattro
Cioè nella nostra nostra convenzione che tornare in maniera critica rigorosa a ripercorrere quei lontani eventi significa anche richiamarsi ai valori di una società che riesca a coniugare il rispetto della
Libertà individuale con il rispetto dell'altro
Che riesca a coniugare l'impegno politico e la solidarietà sociale dando una testimonianza alta come quella che Matteotti
Dette con il sacrificio della vita di una politica al servizio di tutti basata sull'etica di lavoro e vorrei dire della conoscenza
Della conoscenza perché questo fu luminoso libro
E e il frutto di indagini direi di di appunti di studi meticolosi fatti da Matteotti che era lo ricordo per gli studenti
Segretario il giovane segretario del partito socialista unitario il partito che era decisamente all'opposizione del governo Matteotti insieme alla frazione massimaliste comunisti altre frange
E che davvero com'è stato giustamente detto dal vicepresidente della Camera era l'oppositore più importante in quel libro che forse molti di voi conosco di Scurati M. in Mussolini
Matteotti vi appare come e Hill antagonista irriducibile numero uno
Ebbene e il di fronte all'immagine che il governo Mussolini dava di se la Regione tornò al governo per mettere ordine ripristinare dopo Rita dello Stato lo Stato di diritto e aver risanato
L'economia e la finanza
Uscita scoop
In difficoltà in crisi dalla dalla dalla conflitto mondiale
Il segretario del partito socialista unitario lavorando duramente proprio su sui banchi della biblioteca della Camera deputati aveva raccolto
Maniera minuziosa
Documenti dati
Voi relatori vi spiegheranno meglio in che cosa quale sia il significato di questo lavoro per poi per denunciare e diciamo SISMI tipizzare proprio questi due punti
Il fascismo al governo dal ventotto
Di ottobre
Non era non ripristinava il diritto lo stato di diritto l'autorità e l'ordine ma contrario
Era
Un
Fatto il legalismo fascista come diceva ma Theater a un fatto permanente c'erano già lì i germi di quello che poi si sarebbe definito il regime fascista e per quanto riguarda anche l'economia la finanza
Era tutt'altro che il risolutore dei problemi dell'Italia dunque
Ascolteremo con grande interesse
Dai relatori che qui presento alla mia
Beh alla mia sinistra la professoressa Capuzzo della Sapienza Università di Roma la mia testa
Dottor Fernando Venturini vi dell'abito che entra della Camera della Camera e deputati però prima di dare loro la parola il dottore Aghemo per la Fondazione Matteotti leggerà un indirizzo di saluto del professor Angelo sotto Sabatini che per motivi di salute o no né potuto essere qui con noi prego
Grazie presidente presiedette nella duplice veste appunto di presidente di questo incontro di presidente della Fondazione Turati con la quale la Matteotti a un rapporto di collaborazione strettissima oltre che insomma consentaneità amicale
Io porto solo tutto cordiale e affettuoso di Angelo Guido Sabattini molto Presidente il quale purtroppo impedito partecipare da un lieve malore che però si somma Oneta decisamente cospicua per cui sua conta sulla vostra comprensione profondamente rammaricato di non essere qui con noi ma è come come dire spiritualmente presente allora leggo il suo il suo messaggio
Più volte Homburg anche
Un saluto ovviamente correre tutti presenti rivolgo con animo colmo di gratitudine e di soddisfazioni il saluto mio personale della Fondazione Giacomo Matteotti
Condiviso con la Fondazione di Studi storici Filippo Turati qui rappresentata dal presidente Maurizio degli Innocenti
E dal vicepresidente Stefano Caretti prestigioso curatore del volume che oggi si presenta saluto che va in primo luogo all'istituzione che autorevolmente ci ospita la Camera dei deputati
Nella persona del suo vice presidente l'onorevole Ettore Rosato che con grande generosità e apprezzata disponibilità ha raccolto il nostro invito alla presentazione odierna oltre ad averne agevolato alla realizzazione
Nella sede più idonea ospitale un simile evento
Il motivo per cui questa sia la sede naturale dei fedeli ed elettiva per la presentazione del prezioso inedito di Giacomo Matteotti un anno e mezzo di dominazione fascista
è stato anticipato nel suo brillante intervento di apertura del vicepresidente dotato e poi dell'intervento del Presidente degli innocenti
E
E sarà poi illustrato ampiamente ovviamente dai relatori l'amica Ester Capuzzo la cui autorevolezza di storica contemporanei sta non ha bisogno di essere da me ribadita e Fernando Venturini
Che sono alla perizia del suo importante incarico presso la Biblioteca che ci ospita
Una profonda conoscenza della figura e dell'opera di Giacomo Matteotti ed il suo particolarmente stretto e peculiare de gamme con la biblioteca della Camera che all'epoca delle quotidiane frequentazioni del giovane deputato socialista era ancora dei locali di Palazzo Montecitorio
Venturini merita ricordarlo si deve ritrovamento degli inediti che hanno consentito la realizzazione del volume un anno e mezzo di dominazione fascista quei patrioti stava alacremente attendendo quando fu barbaramente ucciso
Il mio saluto e ringraziamento è quindi rivolta al direttore della Biblioteca della camorra dei deputati e caro amico Antonio caso
Che ci ha segnalato la fonte primaria per la realizzazione di questa pubblicazione rinvenuta nel fondo che la biblioteca della Camera aveva a suo tempo depositato presso l'archivio storico
Un saluto all'operazione altra altrettanto grato vanno a Paolo Massa sovrintendente all'Archivio storico della Camera dei deputati che ha messo a disposizione materiale d'archivio e a dottor Paolo Evangelisti che con l'apprezzata e competenze squisita disponibilità
Ha continuato il lavoro di consultazione di riproduzioni dei documenti e ha fornito un importante contributo alla pubblicazione infoibati postazione
Il nostro vivo apprezzamento va infine all'editore Pisa University Press che ha accolto con favore e con tempestività
L'idea di pubblicare un anno e mezzo di dominazione fascista quale tredici mesi ma l'ultimo volume delle opere di Giacomo Matteotti
E che ringrazio per la persona del professor Paolo Rossi Presidente del comitato scientifico della casa editrice
Questa pubblicazione nasce dallo spirito ha concordato e dall'oramai consolidata collaborazione che danni legano la Fondazione Matteotti la Fondazione Turati
Alcuni presidente Maurizio per i laccetti rinnovo il mio pensiero amicale grato allora l'essenziale di Stefano Caretti nell'impresa ho già fatto cenno mi piace qui sottolineare che questo volume colore degnamente un lungo percorso iniziato dal punto di vista nell'editoriale degli anni Ottanta dello scorso secolo
Che ha portato alla sua preziosa quanto ponderoso edizione critica delle opere di Matteotti
E infine doveroso salutare e ringraziare per la loro gradita presenza docenti e studenti quattro importanti istituti romani il liceo classico statale Giulio Cesare diceva Benedetto da Norcia all'Istituto di istruzione superiore se dico cassa e l'istituto vittoria Colonna come già ricordato il presidente
Quanto facciamo alle nove di Matteotti è da sempre prioritariamente delle filamento rivolte ai giovani
Perché conoscano la sua figura la sua testimonianza e faccio una propria e valori ideali umani e civili che il politico Polesano ha difeso sino all'estremo sacrificio
Agli studenti e ci rivolgiamo spessi parlare la conoscenza dei valori fondativi della democrazia parlamentare
La conoscenza del rispetto delle istituzioni le forme della cittadinanza attiva anche attraverso diverse iniziative per la quale va ricordato il concorso nazionale Matteotti per le scuole
Nato dalla collaborazione fra le nostre fondazioni e la direzione generale per lo studente l'integrazione e la partecipazione del MIUR qui pure oggi autorevolmente rappresentata giunto quest'anno alla quinta edizione
Esauriti spero senza gravi omissioni saluti e ringraziamenti ovviamente estesi a tutti i presenti consentitemi poche brevi considerazioni nel merito della Vento di
Sei mesi dopo l'avventurosa pubblicazione di un anno di dominazione fascista avrebbe dovuto su impulso dello stesso giovane segretario del partito socialista unitario che molto teneva libro
Vedere la luce questo un anno e mezzo di dominazione fascista che qui si pubblica Grazia già menzionato ritrovamento di documentazione inedita
Si tratta di un evento particolarmente fortunato di grande valore per chi intenda tener presente ed è stata aperta da Mario di Matteotti e quella sull'altra eredità ideale politica e civile
Eppure
Nelle bizzarrie della storia che ha svolto ci sottrae importante testimonianza e a volte ci restituisce un lascito insperato c'è forse un disegno o per lo meno una singolare congiuntura assistiamo infatti negli ultimi tempi un insperato ritorno d'interesse nei confronti della figura di Giacomo Matteotti che si è di recente concretizzato in un numero rilevante di iniziative come porre fine convegnistica e di ricerca ed editoriali
In particolare in quest'ultimo campo quello editoriale proprio un anno e mezzo di dominazione fascista è stato due volte ripubblicato dal due mila diciannove
Periti tridimensionali con interruzione di Walter Veltroni è un saggio di Umberto Gentiloni Silveri e da Garzanti nel volume Giacomo Matteotti scritti contro il fascismo con prefazione di Sergio Luzzatto
Sempre negli ultimi mesi sono stati pubblicati nel corpo di Matteotti titolo al curi
Con una bella prefazione di Antonio caso dedicato alle critiche circostanze del ritrovamento del corpo del martire che una graphic novel destinato pubblico prevalentemente giovanile dal titolo il delitto Matteotti Francesco Barilli Emmanuel de Cartier
Non si può sottacere Stato-città menzionato poco fa presidente degli innocenti
Con il caso letterario dello scorso anno con la M il figlio del secolo direttore oscurati nel quale è stato tributato un importante omaggio Matteotti tratteggiato come l'antagonista per eccellenza di Benito Mussolini l'unico in grado di opporsi con tenacia Lucio presa del potere appunto che il Duce poi dovuto tassare o lasciare ammazza
Se è così andata diventando non trascurabile dibattito sulla stampa nella pubblica opinione che qui non possiamo analizzare
Ma certo è stata rinnovata attenzione per la figura da testimonianze ideale di Giacomo Matteotti che va ben al di là del mero intento celebrativo o l'evocativo
Questo è in atto bisogno di Matteotti questa ritrovata necessita di attingere alla sua altissima lezione politica e morale molto ci conforta
Ma anche un poco ci fa riflettere
Già che questa mattina cioè Renaissance se così la possiamo definire ha un retrogusto amaro
Ci indica che viviamo tempi difficili forti contrasti ideali non meno che sociali
Che in qualche misura rievocano la stagione Matteotti analisi con un richiamo ad una guida politica salda nel suo valori che ben fondata né i principi della democrazia della libertà della dignità della persona
Abbiamo dunque ancora bisogno di lui di tempesta
Nel suo rigore del suo entusiasmo nella sua lucida visione politicamente fermamente riformista nella sua incrollabile fede nel progresso sociale
E forse anche un poco del suo coraggio
In conclusione
Per correre ma tra oggi oggi attraverso la sua opera la soluzione politica e civile è un profondo per chi crede nella democrazia specialmente quando essere sottoposto ad attacchi e minacce che sembrano mettere in dubbio che posso oppure a valere come porto sicuro di fronte alla marea don tante del relativismo politico del populismo
Dello demagogica
Che dell'antipolitica
Grazie
Molte grazie per queste lusinghiere parole ora la parola per la presentazione del volume alla professoressa Ester Capuzzo
Della
Sapienza hanno necessità di
Grazie buongiorno a tutti e permettetemi di ringraziare innanzitutto la Fondazione Matteotti della Fondazione giurati di avermi invitato qui a quest'incontro
Mi richiamo alle parole testé dette dalla presidente Rosato per definire appunto Matteotti come una delle figure di maggior spicco
Del martirologio
Dell'antifascismo italiano una delle figure dotate di un forte potere rievoca attivo
Una figura che ha acquisito nell'immaginario collettivo
Degli italiani un posto importante come abbiamo sentito no sino a divenire come ha scritto Stefano Caretti nella bella introduzione a questo volume Stefano Caretti che è uno dei maggiori studiosi di Matteotti e colui che ha curato l'edizione critiche delle sue opere
Un minuto capace anche di superare le barriere nazionali e diffondersi in altri Paesi come la Francia come il Belgio ma anche in Paesi lontani
Dal nostro come ad esempio l'Argentina
Paesi tutti però accomunati da un denominatore comune
Quello di una lunga storia di immigrazione italiana
L'immigrazione non solo economica ma anche politica che si era già avviata inetta risorgimentale
E che venne ripresa poi durante il periodo fascista fatto questo che probabilmente ha reso questi Paesi più sensibili ad accogliere il ricordo di Matteotti
Il merito del politico socialista è stato così pervasivo che nell'Italia ripubblicare una la toponomastica di città e di centri minori lo sappiamo tutti
Vede strade e piazze numerose al lui dedicate Stefano Caretti se non sbaglio ne ha contati tre mila duecentonovantadue tra piazze e strade
Ma non solo strade e piazze ma anche sezioni di partito fondazioni come quella carbonizzato l'evento colonie cooperative parchi e giardini sparsi e in tutte le parti
Del nostro Paese
E qui permettetemi un piccolo richiamo personale me lo ha sollecitato il presidente Rosati Rosato scusate prima con le sue parole
Per me l'incontro con Giacomo Matteotti a un incontro che è venuto un po'precocemente durante l'infanzia durante le scuole elementari
Quando come capita tutti i bambini zigomi o quanto meno a bambini della mia generazione si cominciava un po'a ragionare
Matteotti io l'ho incontrato proprio con la toponomastica o meglio con la odonomastica
Perché i miei nonni materni
Abitavano in una strada che era intitolata a Giacomo Matteotti
E poiché io non abitavo in una strada abitavo in una strada con la mia famiglia che non era né dedicata al luogo geografico né a un personaggio il fatto che invece Minonne abitasse in una strada che era dedicata a un signore per me fu un motivo di grande curiosità e fu proprio grazie al racconto dei miei nonni che io sì picchia era Giacomo Matteotti
E questo fu un fatto estremamente importante
Alla luce di quel la persona che poi sono diventata dopo nel tempo
Perché mi preme sottolineare proprio come a richiamato prima al presidente Rosato l'importanza della trasmissione della memoria da parte delle generazioni più anziane nei confronti delle generazioni più giovani oggi purtroppo quella trasmissione non c'è più è saltato un anello della catena io mi interrogo
Sul perché sia saltato quest'anello della catena ma saltando quest'anello della catena noi viviamo oggi in un paese che soffre di una identità collettiva forte probabilmente in parte forse è dovuto anche a questo
La figura di Matteotti come martire e vittima sacrificale
Che ha una grande valenza simbolica e ideale ha oscurato importante naturalmente essenziale
A però oscurato nel tempo quella che stata la figura dell'uomo politico
E anche qui ci soccorre Stefano Caretti e questo è dovuto al fatto che ci sono stati forti conflitti interni nella sinistra e soprattutto c'è stata anche la rimozione della tradizione riformisti Ka alla quale Matteotti
Apparteneva ma non solo una difficoltà dei socialisti
A confrontarsi con la figura di Matteotti ma anche come abbiamo sentito dare la
Professore
Degli Innocenti
La difficoltà della sodio grafia e bella editoriali italiana
A occuparsi di Matteotti e delle sue opere soltanto a partire dagli inizi degli anni ottanta
è caduto questo sorto sorta di vedo diciamo che si era creato attorno all'opera politica di Matteotti e lasso di grafica e l'editoria hanno cominciato a a
Dedicarsi a lui
Lo possiamo vedere questo lo dico per gli studenti basta scorrere il catalogo di una biblioteca anche di una biblioteca come quella in cui noi oggi
Ci troviamo per capire come sia cresciuto soprattutto nell'ultimo decennio in particolare negli ultimi negli anni più recenti l'interesse per Matteotti anche se
Molti dei titoli sono ancora dedicati soprattutto al delitto Matteotti che è stato il grande catalizzatore diciamo dell'attenzione nei confronti del politico socialista
Il libro che noi oggi pubblichiamo invece
Ci riporta alla dimensione più propriamente politica della sicura di Matteotti che è l'aggiornamento l'abbiamo sentito di un della stesura
Precedente quella uscita nel febbraio del mille novecentoventiquattro intitolato un anno di dominazione fascista che avrebbe avuto
Scarsa diffusione al momento della sua pubblicazione
Io credo che non sia un caso che non siamo oggi qui in questo luogo
A presentare e questo libro perché Matteotti era profondamente legato alla biblioteca della Camera dei deputati che allora non si trovava nell'edificio in cui si trova oggi e dunque come chi mi ha preceduto lo ha già sottolineato Matteotti
Studiava su Biava per realizzare questo volume leggendo libri consultando relazioni statistiche raccogliendo dati con i quali avrebbe circostanziato in maniera molto precisa l'azione del governo fascista sul piano politico economico e sociale qualche mese prima di morire aveva progettato proprio l'opera che
Oggi quindi presentiamo e proprio il giorno in cui sarebbe stato rapito e ucciso il dieci giugno mille novecentoventiquattro Matteotti come ricorda Stefano Caretti avrebbe dovuto curarsi delle delle bozze della correzione delle bozze di questo volume come sappiamo dalla testimonianza che ci ha lasciato una lettera di Filippo Turati inviata a da Anna a Kuliscioff e le bozze appunto di quest'opera ampliata rispetto alla stesura dell'anno precedente e intitolata un anno e mezzo di dominazione fascista che oggi viene pubblicata oltre che con l'introduzione di Stefano Caretti con una premessa di Maurizio degli Innocenti i contributi di Angelo Sabatini Alberta Ghemo e una posta fazione di Paolo Evangelisti
Quello che però successe a Matteotti quel dieci giugno non gli permise di vedere realizzato quest'intento
E per quasi un secolo quest'opera eh rimossa è rimasta sepolta nelle carte Matteotti acquisite poi dall'archivio storico della Camera dei deputati di cui ci parlerà Fernando Venturini perché a distanza di cento anni quasi si ripubblica un'opera
è passato tanto tempo che senso ha
La vita la pubblicazione di quest'opera invece a un senso molto profondo
Perché l'opera di Matteotti rappresenta una denuncia sistematica non soltanto dell'uso della violenza
Utilizzata dei fascisti ma soprattutto una denuncia precisa dell'alterazione prodotta nei meccanismi di governo da parte del regime che stava minando sempre più il ruolo centrale e insostituibile
Per ogni democrazia cioè il ruolo del parlamento un anno e mezzo di dominazione fascista va oltre alla
Cronaca pura e semplice di avvenimenti che si sono succeduti dalla fine di ottobre del mille novecentoventidue c'è tutta una parte come quella che ha letto prima qualche studi cui ha letto prima
Qualche stralcio il presidente Rosato riferita alla violenza perpetuata appunto
Da i fascisti nei confronti dei socialisti e delle associazioni operaio
Ma quest'opera assurge anche a strumento di lettura delle modalità di affermazione di un regime dittatoriale e quindi si offre come un libro in grado di farci a cento anni di distanza ancora riflettere quali sono gli spunti di riflessione che ci offre innanzitutto quelli su un rapporto tra istituzioni e democrazia
Sulle forme di costruzione del consenso
All'interno di una società articolata e complessa qual era la società di massa che allora si stava affermando
E ancora ci permette di riflettere sull'intreccio tra coltura comunicazione politica e propaganda
Si tratta di termini che se ben pensiamo per certi aspetti non sono lontani dall'attualità che stiamo ridendo
E qui mi riferisco ai ragazzi che sono presenti
Quando noi guardiamo al presente
E ripensiamo ad un fatto a un fenomeno a un momento storico che ci sembra di poter appare nettare all'attualità
Dobbiamo però compiere una operazione di distinzione e differenziazione perché comprende il passato non significa applicare un paradigma universale a fatti e momenti che storicamente sono lontani tra loro
Anche se per certi aspetti possono sembrare simili
Un approccio di questo genere corre il rischio di deresponsabilizzare il presente
E di retrodatare al passato ogni possibile conseguenza di scelte o comportamenti il compito dello storico è sempre quello di comprendere con strumenti che siano nel maggior modo possibile condivisibili con tutti ma cercare di evitare delle contaminazioni o delle forzature che talvolta possono essere fuorvianti
Questo libro è importante perché ci fa capire quanto essenziale
Il rapporto tra le istituzioni e la Democrazia che il fascismo come mette bene metteva bene in evidenza Matteotti stava inficiando sino ad azzerarlo questo rapporto
Ed è ben individuato questo l'architettura di questo libro si fonda sul tre parti nella seconda parte quella intitolata atti del governo fascista
Io mi sono
Focalizzata su un caso
Concedetemelo che mi ha richiamato per le mie radici non tanto di contemporaneità quanta di storica del diritto
Il primo paragrafo di questa seconda parte
Matteotti la metà intitolato l'abuso dei decreti legge
Era una situazione questa che Matteotti aveva già denunciato in un'interrogazione presentata alla Camera il ventinove novembre mille novecentoventitré affermando appunto l'emanazione numerosa di decreti legge da parte del governo dobbiamo dire che non si trattava di un fatto del tutto nuovo perché questa era una prassi che era stata già attuata nel corso dello Stato liberale
Ma a quello che Matteotti metteva in evidenza era che dopo l'assunzione al potere del fascismo questa prassi si era ulteriormente dilatata sino ad arrivare nell'arco di poco più di un anno all'emanazione di ben cinquecentodiciassette
Decreti legge senza contare gli ottocento decreti che erano stati emanati dal governo in virtù della legge sui pieni poteri cara la legge ricordate
Che il Parlamento a sua volta aveva emanato il ventidue maggio mille novecentoquindici
Due giorni prima delle tre tratte in guerra dell'Italia
Per concedere al Governo la facoltà di legiferare su tutta una serie di materie per motivi di carattere bellico legge che nel mille non centoventitré non era stata ancora abrogata
Quello che metterà in luce Matteotti non era soltanto l'entità di questa attività legislativa extra ordinem
Potremmo dire rispetto al dettato statutario ma anche il fatto che dei decreti legge emanati ben cinquecento fossero stati respinti dalla Corte dei Conti e successivamente registrati senza riserva
Di più segnalava anche come quei provvedimenti riguardassero delle materie che non ricadeva no nella legge sui pieni poteri e che quindi rappresentavano un vero e proprio abuso governativo
In questa situazione si comprende come i provvedimenti legislativi cominciassero a non essere più
Soltanto il prodotto
Della volontà popolare espressa dal Parlamento ma soprattutto del potere assunto dal governo fascista
Che ben presto avrebbe eroso in tal senso gli ultimi margini democratici con le cosiddette leggi fascistissime che Matteotti purtroppo
O per fortuna
Non avrebbe visto
Tra queste due leggi quella della trentuno gennaio mille novecentoventisei non soltanto attribuiva
All'esecutivo la potestà legislativa in concorrenza e in deroga alle leggi del Parlamento ma fatto altrettanto grave prorogava il termine per la conversione dei decreti legge
Da parte delle Camere in due anni come magistralmente aveva sottolineato nella sua storia costituzionale uno storico recentemente scomparso Carlo Ghisalberti
Rendendo soltanto il Governo atto aggiudicare della necessità dell'urgenza della loro emanazione
Dal momento che il Parlamento non aveva più alcun controllo politico
La situazione può era stata ulteriormente aggravata dall'altra delle due leggi fascistissime dalla prima che attribuiva al capo del governo la facoltà di determinare l'ordine del giorno della Camera ma quello che ci e mette in evidenza Matteotti è proprio appunto il cammino che il fascismo a avviato per portare alla esautorazione del parlamento e quindi della volontà popolare
L'analisi di Matteotti prosegue in questo libro come ci ha ricordato prima il presidente degli innocenti anche con riferimento alla situazione economica economica e finanziaria
Del Paese con la quale numeri alla mano Matteotti dimostrava come i conti pubblici dell'Italia stessero peggiorando dall'assunzione del potere del fascismo come da un punto di vista sociale
I provvedimenti di carattere economico che erano stati assunti
Avessero favorito settori forti dell'economia però i ceti medio-alti ad esempio Matteotti che richiama il fatto che era stata abolita la tassa sulla successione
Tramite la quale lo stato avrebbe potuto acquisire
Una fonte importante di introito
Ma tra gli altri diciamo elementi che avevano fatto parte del progetto fascista ad esempio del programma fascista che Matteotti e richiamare ad esempio
La revisione dei contratti di fornitura di guerra
Pere alle speculazioni che vi erano state
Questo era stato l'elemento cardine della programma del mille novecentoventi e Matteotti invece rileva come il fascismo
Nulla avesse fatto a riguardo anzi aveva abolito la commissione di inchiesta sulle spese di guerra
E alla fine della
Parate a fuoco dedicato appunto alla situazione economico finanziaria avrebbe scritto fatti fascisti sono completamente l'opposto del programma
Matteotti
C'è un altro elemento che ci fa riflettere di questo libro ed è il fatto che Matteotti ci fosse reso conto
Prima di altri di quanto la forza rivoluzionaria del fascismo fosse in grado di coniugare la modernità degli strumenti di comunicazione di massa che allora si andavano diffondendo con la presenza
Sul territorio di un partito strutturato e militarizzato
Si pensi all'impatto della propaganda sulla società di massa costume di strumenti come la radio o come il cinema calura si stavano sviluppando ma anche alla impatto dovuto al le organizzazioni di massa che il fascismo aveva creato che erano finalizzate tra l'altro a il regimentare il tempo libero degli italiani
Dando vita con le numerose sezioni dopo lavoristiche diffuse
In tutto il territorio italiano ad esempio pratiche turistiche etero dirette dall'alto che servivano a cementare il consenso alla regime
Un anno e mezzo di dominazione fascista era possiamo dire al frutto dell'impegno che Matteotti si era assunto indifesa delle libertà democratiche
E che aveva trovato compimento anche nella denuncia coraggiosi stima che aveva fatto
Nella seduta parlamentare del trenta maggio delle votazioni dell'aprile precedente che si erano svolte in un clima di intimidazione e di ripetute violenze da parte dei fascisti
L'opera come scriveva Matteotti stesso dimostrava inequivocabilmente come gli italiani avessero perso insieme ogni libertà e dignità di cittadini per questo
A quasi cento anni di distanza
Quest'opera un'opera ancora molto importante per chi voglia comprendere le modalità e gli strumenti con i quali il regime fascista costruì la sua dittatura per
Credo di non sbagliare interpretando l'opinione dei presenti nell'apprezzare molto
L'intervento della professoressa Capuzzo che non solo è stata molto chiara nell'esposizione toccando alcuni punti centrali
Del nella presentazione della originalità di questo libro ma anche richiamandoci sulla a riflettere su alcuni elementi particolarmente significativi che in breve
Voglio fare per fare propri
Uno e quello mi pare che a cui io farò io stesso facevo riferimento il il legalismo fascista
Come fatto permanente cioè si parla spesso direi in maniera molto approssimativa
Sai poco rigorosa di una inconsapevolezza ignoranza dei socialisti riformisti in particolare già con Matteotti sulla natura del fascismo
Come se fosse questo un fenomeno passeggero destinato a passare no
Matteotti fin del sindaco addirittura prima dell'avvento di fascismo
Riteneva che il fascismo fosse un fenomeno in qualche modo difficili da superare fosse poi giunto al Governo une il legalismo
Permanente c'è già lì la denuncia chiaroveggente di quello che sarebbe stato il fascismo una volta trasformato sì in il regime bisogna dimenticare che in questo anno e mezzo c'è la denuncia lo dico per gli studenti del fatto che lo squadrismo viene in qualche modo dice inventato
Nel corpo volontario de dette la difesa della della nazione che è una minaccia costante nei confronti dell'opposizione opposizione
Cosa era riservato all'opposizione
Alla fine del ventidue e nel ventitré il silenzio dei trapassati avrebbero potuto gli oppositori essere risparmiati che la benevolenza del del capo del governo se avessero accettato il silenzio dei trapassati
Matteotti il silenzio dei trapassati non avrebbe mai accettato un altro aspetto molto acutamente la collega ha voluto sottolineare questa sorta di contro l'informazione questo Roma a fronte
Della percezione del novità
Diciamo così propagandistica di organizzazione del in una società di massa dei ceti medi delle ceti borghesi agrari della macchina organizzativa propagandistica del fascismo
Propaganda forse la violenza tutto un coacervo il il giovane segretario del partito socialista organizza una vera e propria contro informazione cioè riportando in questa denuncia le frasi espresse tra i capi come li chiama lui
E di contro facendo parlare i fatti e quindi con uno una rigorosa ricerca della realtà
Ora quindi con grande interesse ascolteremo il dottor Venturini su come questo volume di fatto si sia
Allora
Grazie buongiorno
Grazie anche ovviamente la Fondazione Matteotti la Fondazione Turati per l'invito
Allora questo breve intervento non riguarda il testo di Matteotti come contenuto intellettuale riguarda invece la storia del documento quello contiene i particolari intorno al quesito perché era conservato all'interno dovrà chiudere biblioteca
Perché la Camera poi influito nell'archivio storico
Dico subito che a questa domanda non è possibile dare una risposta soddisfacente anche se posso fare qualche ipotesi
E anche se certamente il testo deve molto al lavoro che Matteotti svolsi biblioteca
Comincerò quindi da questo punto
Dunque lo storico e giurista Giacomo più ostico oneri di cui sono note le simpatie socialiste dopo la caduta del fascismo
Il suo ultimo libro pubblicato nel mille centosettantasei una sorta di parziale autobiografia c'ha consegnato un breve ricordo di Matteotti nei primi anni Venti
Allora perché come aveva cominciato a frequentare la biblioteca della Camera di cui sarebbe diventato ben presto una sorta di funzionario con orario
Scrive perché icone
Io l'avevo visto spesso il giovane deputato socialista che frequentava la biblioteca della Camera dove lavorava in una stanza con finestra Ponente sul cavalcavia dove erano raccolte dei maggiori opere dello ottocento sui problemi sociali e politici
Era l'onorevole Matteotti insieme a Grazia dente di pochi deputati che passavano lunghe ore in biblioteca per ragioni di studio perché non professionale
Il loro antifascismo non i runner prudente mi fiacco
In quella stanza di cui parla del tifone Matteotti fu cercato da Turati ed ai suoi compagni socialisti il giorno dopo il tragico rapimento lo scrivo lo stesso Turati ad Anna Kuliscioff l'undici giugno ventiquattro
Siamo in una piena orribile sulle sorti di Matteotti i realisti di sushi da casa e non so se passò alla Camera
Ma nessuno di noi l'ha visto
Non se ne hanno più notizie mente vive in gran parte alla Camera non ha ritirato nella corrispondente alla posta nei biglietti che gli abbiamo lasciato al suo posto il rifugio nell'ultima stanza della biblioteca
Dunque l'ultima stanza della biblioteca
Al secondo piano del palazzo di Montecitorio quella con la finestra Ponente sul cavalcavia di via della missione
Si tratta di un locale che restò nella disponibilità della videoteca fino al mille novecentottantotto hanno nel trasferimento via del Seminario
Attualmente adibito a segreteria della Commissione Bilancio
Appena eletto deputato nel novembre mille novecentodiciannove Matteotti comincia subito a utilizzare biblioteca
La venticinquesima Legislatura si inaugura il primo dicembre mille duecentodiciannove il due dicembre prende il suo primo libri in prestito
L'edizione francesi della biografia di San Francesco Johannes Jorgensen
I prestiti sono numerosi i due anni successivi al terreno libri sulla contabilità sulla scienza delle finanze guide turistiche e ancora libri su temi religiosi come India buddismo antico di Giuseppe De Lorenzo
Nella legislatura successiva
I prestiti sono quasi tutti d'economia e diritto penale e quello che Turati chiamò il posto di rifugio comincia a emergere da numerose testimonianze contemporanee successiva
Qualche esempio sei dicembre mille centoventuno Nicoletta la moglie fa riferimento alla visita della cognata
E scrive se fossero venuti alla Camera amici ritrovavano ero in biblioteca
Nel luglio ventidue volendo dare un conoscente di biglietti
Basta che telefona al numero settantadue biblioteca Camera e lasci detto dove li vuole
Della costo ventidue scriveva alla moglie la Camera dura due o tre giorni al massimo poi però la commissione per l'approvazione della mia relazione
Due giorni più di ordinare le mie cose il cumulo di carte sparse sui tavoli della biblioteca
Si tenga presente che Matteotti non ebbe l'abitazione romana fino all'inizio del ventitré quando si trasferì nella casa di via Pisanelli
In precedenza come tanti parlamentari dell'epoca condusse l'intenzione in pensione una vita Randaccio di cui spesso si rammaricava
Il quattordici aprile ventuno scriveva Velia la moglie che vista la difficoltà di trovare un letto avrebbe probabilmente dormito alla Camera
Non sappiamo se ciò sia realmente accaduto in ogni caso a Montecitorio lavorava a Montecitorio dicerie dai compagni di partito a Montecitorio poteva anche accadere che dormisse su qualche poltrona Montecitorio divenne anche dopo l'aggressione il dodici marzo ventuno che lo costrinse all'esilio Polesine un luogo neutrale sicuro nel giro di cautele di recapiti convenzionali o clandestini a fu a cui fu costretto per proteggere se stesso che la sua famiglia
Dentro Montecitorio i legami con la biblioteca fu davvero molto forte
Tale credo da suscitare qualche imbarazzo anche video che cari dopo il consolidamento terriccio di fascista
Era un legame tanto noto che si ritenne giusto fare una fotografia della sua scrivania ingombra di carte
Del suo posto di lavoro a testimonianza di un'identificazione con l'attività parlamentare che ne faceva un simbolo
In effetti di nessun altro deputato privo di incarichi istituzionali come Matteotti
Si può identificare il luogo di lavoro all'interno di Palazzo Montecitorio
La fotografia certamente risalente al ventiquattro è conservata tra le carte di Giancarlo Matteotti presso la Fondazione Nenni timbrata dello studio fotografico cattivi via Santi Apostoli
La potete vedere adesso sullo schermo e comunque sui vostri telefoni cellulari perché inserita nella voce Wikipedia dedicata a Matteotti
Per quanto ne so anche con l'aiuto del professor Caretti fu esposta per la prima volta nel corso della mostra per gli ottant'anni dall'assassinio organizzata dalla Fondazione Nenni e dalla Provincia di Rovigo
E poi è stata pubblicata di Giuseppe Tamburrano del volume Giacomo Matteotti storia un doppio assassinio che anch'esso nel due mila quattro
La foto ritrae una scrivania quattro posti di cui due sono occupati dai libri e dalle pile di carte
L'unica sedia su di un lato quella di Matteotti e leggermente scostata quasi a segnalare un'assenza
La scrivania e piuttosto modesta con il rivestimento rovinato in vari punti e sottomano consumati
Appartiene all'arredamento abbastanza povero di Montecitorio prima del restyling secondo lo stile Basile
Bisogna tenere presente che dopo l'inaugurazione d'anno Paular De Niro centodiciotto rifacimento degli ambienti
E la diffusione della mobilia disegnata l'architetto siciliano
Preso l'alcuni anni e la biblioteca fu
Uno degli ultimi ambiente ad essere strutturata
Il percorso del ventitré e di rimessa del ventiquattro e testimonianze sulla presenza di latte ottimi videoteca si moltiplicano
Legate alla stesura di un anno di dominazione fascista ed il fascismo della prima ora quest'ultimo una puntigliosa antologia decadono qualche della di una cucina fascista degli anni mille novecentodiciannove mila duecentoventi fu pubblicato postumo
Scusate
Un anno e dominazione fascista era terminato il dodici dicembre mille centoventitré quando Mattiotti scrive a Turati l'opuscolo è pronto ma è diventato un libro di duecento pagine
Mattiotti Dario ha lavorato raccogliendo dati e informazioni personalmente o con l'aiuto di collaboratori a qui per esempio va affidato lo spoglio del quotidiano la giustizia
Pure gli amici competenti deputati sindacalisti giornalisti cui chiedeva informazioni sui vari settori dall'esercito alle Ferrovie Italia muri pubblici all'istruzione
Poco o nulla aveva ottenuto dalle federazioni provinciali e di questo si è lamentato con Turati il sei novembre mille duecentoventitré
E nulla dalle numerose interrogazioni che aveva presentato in quei mesi per ottenere dati e informazioni
Certamente poiché li pratica e in gran parte basato su fonti a stampa ufficiali ti giornalistiche non abbia trascurato gli risorse la videoteca che aveva allora centocinquanta mila volumi e l'aiuto dei bibliotecari del tempo diretti da Antonio Golini e tre quali vi erano personaggi poliglotti in cultura sterminata come Enrico Damiani Giuseppe Tucci Giovanni Vacca
Nel catalogo della biblioteca sono presenti due copie di un anno di dominazione fascista entrati perdono il nove febbraio mille novecentoventiquattro
Il che conferma che si tratta della prima edizione
Se in grande stile
Altre due coppie sempre perdono risultano entrati il venti febbraio mille novecentoundici tutti e quattro questi esemplari sono mancanti
A testimonianza della damnatio memoriae ma qui fu soggetta la figura di Matteotti durante il regime anche all'interno della biblioteca
Nelle ultime settimane prima del rapimento Mattiotti accenderà nuove edizioni di un anno diminuzione fascista sia Turati
Siamo incontri biblioteca al compagno di partito Emilio Postiglione
Inoltre nei primi giorni di giugno ventiquattro Matteotti preparava in videoteca anche il discorso sull'esercizio provvisorio
Che non hanno fatto in tempo a pronunciare e nel quale secondo la ricostruzione di Mauro Canali avrebbe dovuto denunciare la corruzione di taluni gerarchi e forse lo stesso Mussolini
La frequentazione della videoteca e l'ormai giornaliera come testimonia Antonio rovini allora direttore de la biblioteca dalla Camera
Che è una lettera Raffaele Cutugno scriveva il venti giugno mille centoventiquattro
Non le dico quanta commozione fatta di sdegno e di pietà abbia destato in lui la barbara uccisione del povero Matteotti
Che vedevamo ogni giorno e vedremo anche il giorno stesso in cui doveva rimanere vittima del turpe atroce complotto
Dunque quanto abbiamo detto questo insieme di testimonianze di riferimenti non spiega la presenza di materiali relativi a questa nuova edizione nell'archivio della biblioteca della Camera poi i fruitori l'archivio storico
Si tenga presente che il documento ora pubblicato si trova in un faldone
Che nulla a che fare con il resto tra chi vedrà videoteca
Faldoni che contiene materiale vario
Riferite alla segreteria politica del partito socialista unitario tenuta dopo la morte di Matteotti da Luigi Basso
Dopo il delitto le carte di Matteotti furono sequestrate dalla magistratura già il ventiquattro giugno ventiquattro Turati scrivo al Kuliscioff
Che era necessario chiedere al giudice istruttore di riaprire i pacchi di Matteotti e cavarne fuori gli appunti della nuova edizione aggiornata di un anno di dominazione fascista
Se no altri più sul per acque lo che è un nostro diritto è un nostro dovere
Quando queste carte furono recuperate passano nelle mani del nuovo segretario DC basso presumibilmente che certamente continua l'aggiornamento dell'intenzione di pubblicare l'opera cosa che le circostanze drammatiche in quei mesi reso impossibile
Ma come dicevo nel faldone di sono carte riferibile alla segreteria basso
In un periodo di progressivo isolamento tal ventiquattro quella più a metalli venticinque
Si tratta i documenti che si riferiscono sostanza a due temi
Un'iniziativa secondo il metodo Matteotti di raccolta di dati su un'altra questione la confutazione del mito dei tre mila fascisti morti che il fascismo comincio a diffondere l'autunno ventiquattro secondo il motto un Matteotti non vale tre mila morti
Secondo è una circolare dell'aprile mille centoventicinque concordata con il Partito popolare con l'Unione nazionale
Ma non con gli altri partiti aventiniana lì
Perché dare un blocco elettorale in vista di nuove elezioni che si pensava Mussolini avrebbe indetto
Dopo aver modificato la legge elettorale a scapito dell'opposizione aventiniana
So che l'archivio storico della Camera è intenzionato a predisporre un inventario analitico dell'archivio della biblioteca
Ora che sono un elenco di versamento
Oltre a Carlo strumento assai utile per la storia dell'amministrazione della Camera
Ciò consentirà di conoscere meglio e valorizzare questi rari documenti della segreteria basso
In ogni caso questo faldone
Dopo che aveva una provenienza esterna successiva al fascismo e si presenta come una sorta di relitto archivistico derivante dalla dispersione degli uomini delle cartelle e Partito socialista unitario tra Roma e Parigi Mino centoventisei
Il materiale comprensivo dell'aggiornamento di un anno denominazioni fascista sarebbe quindi tornato invidiate
Ma quali furono i canali che lo riportarono al secondo piano di Palazzo Montecitorio
Ci muoviamo nel campo delle mere ipotesi
Non sappiamo nulla degli ultimi anni o meno io non so nulla gli ultimi anni Luigi Basso senonché dopo un anno di confino a Lipari tra il ventisei e il ventisette torno a Feltre suo paese di nascita in un succo può più di politica fino almeno centocinquanta anno della morte
Nel mio libro sulla storia della biblioteca accenno a un possibile collegamento con la circolare firmata il sedici dicembre mille duecentoquarantasei da repubblicano Giovanni Conti vicepresidente dell'Assemblea costituente
In questa circolare Conte annunciava l'ufficio di presidenza intendeva costituire all'interno delle videoteca una raccolta di materiale documentario
Dell'attività e lotta clandestina in Italia sotto la dominazione fascista
E chiedeva ai membri della Costituente di contribuire inviando la videoteca ogni tipo di materiale o segnalando possessori ai quali si possa chiedere la cessione anche contro compenso
La circolare per la verità non ebbe molto successo già nel quarantasette
La guerra fredda rese il tema dall'esistenza più divisivo di quanto si potesse immaginare
Arriva poco materiale sodo recentemente riordinato e digitalizzato dalla biblioteca
In ogni caso forse non è casuale che vi siano alcune carte relative alla Federazione Lazio Umbria del Partito socialista unitario
Su con circolari e altri documenti provenienti dalla direzione nazionale e databili anch'essi tra fino al ventiquattro e la fine del venticinque con riferimento in particolare a convegno di Roma del ventotto trenta marzo mille novecentoventicinque
Ma perché queste due parti ammesso capito la stessa provenienza si sono separati
E soprattutto perché sono rimaste sepolte negli armadi da videoteca superando tutti gli anniversari matti occhiali
Si può spiegare tutto con il prolungato silenzio sulla sua vita e sugli iscritti di cui parla Caretti dell'introduzione a questo volume
Un'altra ipotesi che si può considerare alcuna variante della prima è legata Agca colpirti cone che abbiamo citato in apertura
Anche se non abbiamo traccia della sua attività Perti cone bibliotecario onorario della Camera dei deputati
Fu incaricato dall'Ufficio di Presidenza insieme al direttore Enrico Damiani
Di seguire la costituzione del fondo sulla resiste
Dirty con era in quel momento molto vicino a Nenni Romita il pubblico nel quarantacinque la storia del socialismo a cura del Centro di studi sociali
Da poco fondato da Giuseppe Romita
Queste carte potrebbero essere passate per le mani di Perti corone ben consapevole delle memorie Matteo chiare
Il piccolo mistero difficilmente avranno risposta soddisfacente che forse è necessario anche che persone che conosco assai meglio la storia della movimenti socialisti dopo la fine del fascismo possano dire qualcosa
Credo che dobbiamo accontentarci affrontando questo tema di natura archivistica per il momento di aver aperto uno spiraglio sul modo di lavorare di Matteotti
Ed ha ricostruito una pagina di storia della Biblioteca della Camera quella del legame con il martire socialista di cui sarà completamente persa la memoria grazie
Mentre il collega Peretti si accomoda al tavolo della presidenza invito su suggerimento su richiesta
Di di coloro che operano la registrazione di questo vento
A spegnere i telefoni telefonini
Noi non li sentiamo specialmente questa latitudine mai gli groppone sono molto sensibili e quindi a avvertono dei sottofondo molto noioso che impedirebbe una corretta registrazione di chi parla
L'intervento che abbiamo utilmente si accomoda il collega che abbiamo teste ascoltato
Particolarmente interessante perché ci ci ha portato
Nel nell'alveo di un lavoro parlamentare che voi avete percepito con quanta cura fosse esercitato Matteotti o il Parlamento
Atto che Parlamento Matteotti rappresenta una figura particolarmente significativa siamo diciamo al massimo livello di un'attività parlamentare che fa onore a questa istituzione e quindi fa onore alla storia del nostro Paese
Alla democrazia il nostro Paese non non non non è non è significa appartenenza una parte politica no è l'appartenenza allestì istituzione democratica del nostro Paese
Ci sono anche eventi così un po'simbolici viene rapito mentre sta venendo a a lavorare al ai in Parlamento
Insomma
Il capo dell'opposizione si documenta a una preparazione eccellente in finanza se le fate l'economia ora laureato in giurisprudenza
E meticoloso ha una conoscenza una preparazione essendo stato sindaco amministratore locale presidente e l'amministrazione provinciale di di di Rovigo
Insomma è un grande deputato
E la sua figura ripeto degna di questa istituzione
Nell'interesse nell'interesse di tutti la parola al collega Stefano Ferretti curatore non solo di quest'ultimo o volume che rappresenta il coronamento delle opere di Matteotti ma dal mille novecento ottantatré egli ha curato ben dodici volte
Bongiorno
L'intervento così puntuale
Della collega Cappuzzo le osservazioni del professor De Innocenti
L'intervento anche di del dottor Venturini non mettono in difficoltà nel senso che ho poco da aggiungere
E non sempre il ruolo
Di che parla per ultimo uno si presenta presente si prepara una scaletta via via un po'come il meccanismo della ghigliottina gli argomenti salta otto attacca
Quindi mi affido
A ad alcuni ricordi
E questo lo spunto me l'ha dato sempre la anche la collega Capuzzo come mi sono avvicinato a Matteotti attraverso l'incontro grazie mio zio
Dei suoi figli
Che frequentavano la casa di Fratta durante l'estate
Dalla fine anni Sessanta iniziali settanta potuto anche vedere l'archivio che era allora lì conservato e che ora invece e presso la fondazione degli stralci storici Filippo Turati di Firenze
E mi sono interessato al personaggio sempre chiamato afferma una voce per il dizionario mento operaio e socialista
E mi sono reso conto che Matteotti non era solo il martire è vero che
è vero che
Come ha ricordato la professoressa Capurso e il primo nella toponomastica politica come intitolazioni dopo ci si ferma lì
C'è il martire ma l'uomo il politico lo studioso di questo non si sapeva nulla di qui la spinta
A pubblicarne le opere ma non è stata impresa facile proprio per mettere in luce
Che Matteotti è stato uno studioso
Di diritto penale di gran valore pubblicando volontà recidiva girando in tutti i penitenziari d'Europa che ho presente conosceva cinque lingue che personaggio molto corto
Poi uno una valido studioso di economia
E quindi di grande spessore culturale
Non è un caso che nel Primo dopoguerra nel momento in cui si dovette affrontare il problema delle riparazioni tedesche
Lui viene chiamato dall'Internazionale socialista in alcuni convegni apre a predisporre un documento da presentare alla società dell'inazione
Ho detto la pubblicazione non è stata semplice
Il primo volume era pronto nel mille novecentosettantasette scritti sul fascismo che comprendono proprio anche un anno di dominazione fascista
Beh tutte le case editrici anche quelle di ispirazione antifascista
Erano molto incerta se non negative ricordo alcuni giudizi del tipo
Matteotti è persona non ricca ma non ha mercato
Limiti l'aiuto mi è venuto dal l'editore su come quale ho pubblicato un mio primo volume la locuzione russe socialismo italiano
Il quale gratuitamente poi nell'ottantatré ha iniziato le pubblicazioni
Alla sua morte la casa editrice è confluita nella Pisa Università è pressoché ha continuato e terminato
Io ho terminato il lavoro di dodici volumi per mi sono poi dedicato
E tuttora la figura di Pertini e che è stato presidente della nostra Fondazione Turati
O le due fondazioni mi hanno richiamato mi hanno precettato sulla base di queste cercato coprente quindi sono tornati telefoni stavolta Polibio compito si esaurisce
Sono felice che siano qui presenti le scuole
Quando fu fatto furono fatte delle indagini risultava che da un lato gli studenti indicavano in Matteotti la figura più rappresentativa dell'antifascismo
Nei questionari nel momento in cui venivano invitati a definire personaggio non sapevano non avevano elementi stamane nella
Attese dell'apertura sono intrattenuto con alcuni studenti alcuni docenti
E adesso i tempi sono cambiati perché mi sono reso conto che hanno già affrontato nel nel Novecento la figura di Matteotti
La loro stessa appunto presenza oggi denuncia una una diversa sensibilità
Vedete noi molte volte ci lamentiamoci flagelli diamo sulle nostre scuole beh anche per quella che è stata l'esperienza via ferrata innocenti con i programmi Erasmus gli ho sempre notato che gli studenti stranieri inglesi spagnoli francesi o tedeschi
Erano mediamente meno e poi meno preparati dei NOCS
E quindi questo la dovrebbe essere riconosciuto ai nostri docenti e mi avvio rapidamente alla conclusione così evitiamo la riapertura dei telefonini
Come l'episodio dell'anno scorso
In un liceo Fenucci Nitto
Per carità di patria della scrisse tagliate di un liceo italiano
Era stato proposto un incontro con gli studenti
Per affrontare la figura di Giacomo Matteotti
Il preside ha obiettato
Che la figura di Matteotti esulava dai protagonisti del Novecento politico italiano esulano dal prosecco e strano verso
Ebbene io sono invece convinto che di quel Novecento politico italiano
Matteotti rappresenti una delle più alte testimonianza
Ora il compito di chi presiede particolarmente difficile sono le dodici e venti io penso che poi gli studenti dovranno rientrare rispettivi istituti scolastici tra poco
Massi vi fosse qualche domanda da rivolgere relatori io sono certo che il tutti risponderebbero ben volentieri
Naturalmente si parla di interventi Flash molto bene
Non ci sono nessuno che ringrazio per l'attenzione e l'interesse e l'avete tutti dimostrato qualche telefonino era aperto ma questo una colpa veniale quello possiamo concedere quindi ringrazio di nuovo la camera che ci ha così magnificamente ospitati e do appuntamento alla prossima iniziativa