L'accordo sul Recovery Fund al Consiglio Ue - Il commento di Carlo Calenda

Allora questo video non è destinato a quelli l'Italia ha vinto o a quelli d'Italia ha perso perché non è così che si ragiona su un accordo internazionale
Cerca di spiegare cos'è avvenuto in questi giorni alla fine del Consiglio europeo primo per l'Italia l'Italia prenderà più prestiti per circa trentaquattro miliardi meno sussidi cioè almeno soldi a fondo perduto per circa quattro miliardi
Un ammontare comunque superiore a quello che era stato previsto
Attenzione però i sussidi famosi ottanta miliardi non sono ottanta miliardi perché in realtà a fronte degli ottanta miliardi noi mettiamo cinquantacinque miliardi dal due mila ventotto
Nel Budget europeo quindi metto nel lungo periodo sono venticinque miliardi di sussidi cioè di soldi affondo perduto
Non un ammontare decisivo ma certamente un ammontare importante quello che però è importante capire che questi fondi tutti questi fondi sono molto più condizionati del mese
Perché come verranno erogati tu devi presentare entro il quindici ottobre un piano molto stringente che è soggetto a una votazione della Commissione
E questo piano si unisce alle raccomandazioni generali della Commissione per quanto riguarda le riforme da fare che prima commissione nel semestre europeo sono valuta i conti ogni volta fa
Quindi la prima cosa da sfatare e che questi fondi siano assai non condizionati sono molto condizionati ed è anche giusto che siano condizionati perché è importante che l'Italia non li butti
Per fare operazioni stupide ho sbagliato
A per l'Europa per l'Europa una sconfitta perché è una sconfitta premesso che ovviamente ha una cosa importante che per la prima volta l'Europa possano cui immettere titoli sul mercato per diciamo svolgere iniziative importanti ma queste iniziative non sono iniziative europee sono prevalentemente iniziative dei singoli Stati cosa ha fatto infatti al Consiglio ha definanziato
Tutte le diciamo proposte della commissione di rafforzare gli strumenti comunitari cioè gestiti dalla Commissione europea
Per farli gestire dai singoli Stati per dare prestiti singoli stati questo è a mio avviso un problema enorme per due ragioni primo perché sono state prestiti
Quindi il singolo stato si indebita e secondo perché ne vogliamo andare verso un'unione che abbia sempre più strumenti di natura comune in maniera che non si frattura investirli mercato interno quello è successo in questi mesi
Con la sospensione parziale della del piano della della normativa sugli aiuti di Stato è stata che chi è stato più forte più potente via più finanza ha potuto aiutare di più fatto sta che si è molto squilibrata all'interno l'Unione europea
Ci sono altri due elementi che sono estremamente preoccupanti primo che si è rifiutato il rapporto tra Stato di diritto cioè al mantenimento dello stato di diritto in particolare in Ungheria
E il fatto che che arrivino dei fondi quindi questo è una cosa che cade da un principio fondamentale per l'Europa perché se un Paese non rispetta lo Stato di diritto non può far parte
Giù unione che hanno nello Stato di diritto a farne le garanzie delle democrazie liberali la sua ragione adesso
La seconda il famoso freno come funziona questo freno
Diciamo che l'Olanda un certo punto guardando quello che sta facendo l'Italia dopo che è stato approvato il piano certo punto dice no non mi sembra che questo sia congruente con quello che l'Italia promesso
A quel punto l'Olanda posti e della sospensione che avviene immediatamente dell'erogazione dei fondi
Dopodiché si va nel Consiglio europeo nel Consiglio europeo si discute a maggioranza qualificata quindi non c'è Consiglio europeo il diritto di veto ma c'è come posso dire una procedura attivabile
Da un singolo stato membro ecco come tutto questo che come tutto nella vita questo è un compromesso è un compromesso che impegna molto l'Italia perché di fatto quello che succederà è questo il rischio vero è che a fronte di questi soldi che ci verranno dati o no siccome a partire da un
Giugno del due mila e ventuno in modo serio
Quello che succederà cresciuto la BCE potrebbe dire beh però a questo punto io ora riduco il quantitative easing che oggi ha fatto molto per l'Italia oppure faccio una cosa diversa cioè lo faccio ma il rapporto alle quote di capitale versate dai singoli Stati il cosiddetto capital chi che vuol dire che l'Italia non può più avere acquisti superiori a quelle che sono le quote di capitale possedute nella Banca centrale europea
Quindi stiamo attenti nella valutazione soprattutto stiamo attenti nella capacità di produrre un piano che questa volta non è un piano nazionale per le riforme un piano molto molto dettagliato
Questo è come è andato il Consiglio europeo perché vuole capire e non per chi vuole tifare grazie