La nota antiproibizionista

Con decreto del ministro della salute pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale quindici ottobre scorso stabilisce che nella tabella dei medicinali sezioni Bini del testo unico sugli stupefacenti devono essere inserite le composizioni per somministrazione ad uso orale mi cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis
Il cannabidiolo cioè il CBI di il principio attivo più abbondante nella cannabis dopo il delta nove tetraidrocannabinolo il THC
A differenza di quest'ultimo però non ha effetti psicoattivi possiede notevoli capacità rilassanti antinfiammatorie
Antidolorifiche e infatti ha suscitato l'attenzione della comunità scientifica proprio per le sue potenzialità terapeutica neanche oggetto di interesse per quanto riguarda i cosmetici e prodotti alimentari
L'applicazione del decreto sembrerebbe essere l'arrivo delle PT o l'ex un farmaco per l'epilessia della Givone farmaci o di costi approvato dall'Agenzia europea dei medicinali la cui richiesta di come celebrazione e all'esame dell'Agenzia italiana del farmaco e c'è qualcuno che pensa male ma insomma va be'come si dice a pensare male si fa peccato
L'avvocato Carlo Alberto Zayn a sul sito della rivista Dolce vita fa notare che i prodotti ad uso orale ottenuti dai frati di cannabis contenenti CIPE di sono stati inseriti nella tabella dei medicinali del testo unico ma non in quella degli stupefacenti
Ciò significa che che non si propone il cibi di come un medicinale sarebbe possibile continuare a venderlo il THC nota sempre l'avvocato è nella tabella degli stupefacenti perché considerato un principio attivo capace di alterare le condizioni psicofisiche di una persona
Questo non è il caso del CBI di ma se lo usiamo come farmaco allora si può ritenere che venga disciplinata in questo modo il problema secondo sempre secondo l'avvocato Adana e che stando al decreto del Ministro speranza
E come se ci fossero due tipi di cibi di uno farmaceutico è uno no
Ciò ma ancora una volta la mancanza di coordinamento tra gli interventi normativi rischia di penalizzare gravemente tutto il settore della canapa
Sì sempre secondo l'avvocato Zena lenti e nei le infiorescenze di campare sarebbero esclusi dalla questione
Tuttavia il decreto del ministro speranza rischia di mettere in crisi il mercato della cosiddetta Kaname Sly et
Che ha un bassissimo contenuto di THC non superiore ai limiti di legge ma contiene Icbpi i commercianti cioè potrebbero essere vittime di denunce gratuite
Potrebbero incappare in provvedimenti giudiziari frutto di un'interpretazione repressiva delle norme
Cedere canapa per esempio fa notare che il decreto rischia inoltre di fare hanno danni anche al di fuori dei nostri confini e entro fine anno infatti l'ONU dovrà esprimersi sulla proposta dell'organizzazione a mandare la sanità di togliere dalle tabelle delle droghe gli estratti di cannabis ad alto contenuto di cibi di economiche HC inferiore allo zero due per cento
Insomma
Adesso sappiamo che l'Italia alle prese con la seconda ondata di epidemia di cavi diciannove e gli ultimi dati sulla sua diffusione sul numero di decessi
Non sono ancora gravi come quelli della Spagna della Francia del recapito ma sono preoccupanti e sicuramente non devono essere sottovalutati
Dopo quello di qualche giorno fa è stato emanato un nuovo DPCM per fronteggiare l'epidemia per attenuare l'impatto sul sistema sanitario e però occorre anche affrontare la crisi economica conseguenti provvedimenti adottati per contrastare la diffusione del virus una politica miope invece di risolvere le contraddizioni e i problemi interpretativi contenuti nella normativa sulla canapa
Continua a creare ostacoli a emanare provvedimenti come quello appunto della ministro della salute la speranza
E attività imprenditoriali e commerciante i commercianti anche che hanno investito tempo denaro risorse nel settore della carta in particolare in quella canapa la et resterò esposte a iniziative giudiziarie che quasi sempre si risolvono con un'archiviazione ma che provocano danni economici e di reputazione
Perché questa è la domanda continuare a penalizzare la canapa e tutti l'attività del suo allegate mentre il resto del mondo va nella direzione opposta una politica degna di questo nome
A fronte del fallimento evidente
Illeggibile punitive di un apparato repressivo che non sono riusciti a impedire il consumo delle sostanze psicoattive vietate
A contrastare il mercato nero a impedire la comparsa di nuove sostanze a tutelare la salute dei cittadini insomma una politica degna di questo nome cambierebbe strada adotterebbe provvedimenti ragionevoli ed efficaci
Basate sull'evidenza invece no
E anche l'attuale governo ha deciso diversamente al contrario del resto del mondo colpisce un settore produttivo e commerciale
Finisce per penalizzare i malati che fanno ricorso ai farmaci cannabinoidi e che cresce contro una non droga com'era cannabis laica
Sulla canapa così come su Covip l'immigrazione o la crisi economica bisogna informare le persone
Renderle consapevoli e responsabili non allarmarle non imporre decreti e prendere provvedimenti senza fondamento sino a trattare le persone dai cittadini non da sudditi è una questione di democrazia e di Stato di diritto