Recovery Plan: Italia Viva, il Governo e l'economia del terzo settore. Intervista a Maria Chiara Gadda

Radio radicale siamo con Maria Chiara Gadda deputata d Italia viva
Che come sapete è stata la promotrice della legge nella scorsa legislatura
Nota col suo nome legge Garda sul diciamo sul contro lo spreco alimentare
Che ha permesso di di di rimettere in circolo tanto cibo e comunque di di di ritarde determinati sprechi lo facciamo per parlare delle dell'incontro che c'è stato ieri a Palazzo Chigi tra la delegazione di Italia viva
E il governo allora volevo chiederle un po'che impressione aveva avuto di questo approccio e soprattutto se ritiene che insomma ci siano i margini per una buona trattativa
Io credo che ieri si sia svolto un appuntamento importante perché finalmente non si è parlato di posti e di poltrone almeno questo è
Punto che ha posto Italia viva ma di temi importanti è stato presentato il Presidente del Consiglio Conte un documento
Che contiene alcuni può appunti per quanto ci riguarda fondamentali per proseguire al meglio nell'attività il Governo nell'attività parlamentare dalle infrastrutture all'innovazione ma soprattutto un tema
Che come ha ricordato lei a me sta molto a cuore e quello dell'Economia sociale
In questi mesi di emergenza abbiamo visto quanto il terzo settore nelle sue diverse accezioni si è stato fondamentale in termini di coesione sociale delle nostre comunità
Nella definizione di alcuni servizi per le persone più fragili pensiamo agli anziani pensiamo alle situazioni con disabilità
Ma anche nella erogazione di beni
La legge anti-spreco ad esempio nei primi decreti emergenziali
Che è stata fatta punto nel due mila e sedici che valeva già allora per alimenti e farmaci perché anche il tema della povertà sanitaria un altro fatto che è presente nel nostro Paese ci sono tantissime persone che indipendentemente dal servizio sanitario universale purtroppo rinunciano a curarsi nel nostro Paese non da oggi ma anche da prima dell'emergenza sanitaria e comunque nei decreti emergenziali quella legge è stata estesa a tutti i vini perché oggi stiamo assistendo
A un fatto molto importante e in piano nazionale di riprese resilienza deve fondarsi fondare le sue basi sul terzo settore sul quella economia sociale che non è soltanto assistenzialismo
è un pilastro vero economico nel nostro Paese lo ricordiamo spesso i volontari sono oltre cinque milioni e mezzo nel nostro Paese ma è un settore che invece vanta anche tantissime professionalità oltre un milione di lavoratori che sono impegnati nelle numerose attività di interesse generale che sicuramente sono quelle di tipo socio assistenziale anche pensiamo alla cura dell'ambiente
Del territorio
Della ricucitura delle aree metropolitane così come delle aree interne il comitato ha messo un grande faro sulle tante fragilità che al nostro sistema ci sono fragilità diverse che riguardano le aree altamente e densamente urbanizzate
E poi ci sono le tante difficoltà che riguardano appunto le aree marginali interni pensiamo la dorsale appenninica nel nostro Paese e non è pensabile che un piano nazionale di economia di riprese resilienza
Non possa pensare all'attuazione delle politiche io non credo che tutto possa essere fatto dallo Stato
Non penso che possa essere fatto da sei meno a Gerry da trecento consulenti ma come ha chiesto italiani baci si deve sedere attorno a un tavolo
E capire come queste risorse che devono essere definite entro due mila ventitré e utilizzati entro due mila ventisei come poi concretamente vengono attuate sul territorio una leva fondamentale quella dell'economia sociale e secondo me da questo punto di vista l'economia sociale può essere in un'ottica di ripresa e di resilienza vera del Paese
Anche ambito che settore economico e produttivo perché produce genera ricchezza già oggi ci sono oltre trecentocinquanta mila enti e quel settore riguarda il cinque per cento del prodotto interno lordo quindi da questo punto di vista è stato un errore grave nei mesi scorsi ad esempio aver escluso il terzo settore da alcune misure che riguardano alcuni settori
Ci sono estese
Tardivamente ma meglio tardi che mai alcuna possibilità legate alla cassa integrazione
Ma davvero nei prossimi mesi con i duecento vale miliardi che
Mette a disposizione l'Unione europea che dovranno essere utilizzati viene affinché arrivino sul territorio
Non si può pensare di non coinvolgere terzo settore strutturato morì nel nostro Paese abbiamo il terzo settore più strutturato in Europa e anche norme adeguate dal punto di vista giuridico e fiscale la riforma del terzo settore fatta nel due mila diciassette sta arrivando alla sua partita finale quindi davvero ma dobbiamo far tesoro di quello che siamo di quello che abbiamo fatto
E anche correggere un po'alcuni errori che ci sono anche nell'ultima legge di bilancio per esempio insomma l'articolo centootto che riguarda il terzo settore e tutto il tema della
Delle della questione veniva deve essere anche un po'risolto per l'articolo va abrogato sì anche lì ci si deve sedere attorno a un tavolo e scrivere un po'meglio le norme ho capito per questo lo vedremo questo fine settimana però
Guardando l'esperienza precedente dal piano Colao agli Stati generali il tema che voi avete sollevate che ha sollevato Renzi nella lettera di grande esempio di trasparenza politica alla vigilia di un Intini incontro è stato affrontato secondo lei quando coccolava fatto anche il suo il suo piano o ci sono stati gli stati generali il tema secondo lei è stato affrontato adeguatamente
Io credo che in questi mesi si è citato tante volte il terzo settore ma non basta citare bisogna poi
Prendere le scelte concrete e fattive io rilevo che nel Piano nazionale nel riprese resilienza o quanto meno nella bozza che si stava presentando in Consiglio dei ministri
Il terzo settore eccitato una barra due volte in modo peraltro marginale qui c'è un tema anche di concezione politica di che cos'è economia sociale nomi a sociale non può essere utilizzata
E citata in modo marginale soltanto come erogazione di servizi marginali ma è un settore economico del nostro paese e quindi noi come Italia viva abbiamo posto tra i tanti altri temi anche questo
Argomento come dibattito politico perché prima di tutto è una scelta
Culturale politica a cui poi vivono emergere anche delle scelte concrete ad oggi in quella bozza non c'è nulla di tutto ciò indi io credo che Italia viva abbia offerto al presidente Conte ma anche al Parlamento
Un'occasione di dibattito primi si parla tanto delle poltrone mai vogliamo che si parli dei temi veri che riguardano la cui visione territoriale la coesione sociale delle nostre comunità e quando si parla di lavoro a me personalmente visto che tema che osservo da tanti anni
Piacerebbe che si pensasse al terzo settore anche come occasione di lavoro non è l'ambito in cui chi lavora chi ci lavora ha scelto quella quel quell'impegno perché non aveva altro da fare nella vita non è così
Terzo Settore innovazione competenze molto alte pensate a tutti gli ambiti di attività in cui operano e quindi davvero deve diventare un pilastro economico del nostro Paese perché già lo è
Con i duecentonove miliardi dobbiamo pensare come strutturarlo meglio e anche sul fronte nella risposta ai bisogni crescenti voi oggi abbiamo due elementi ci sono le povertà croniche storiche che purtroppo ci sono nel nostro Paese con numeri molto alti a povertà alimentare è intatto di fatto che si è visto davvero nelle sue diverse fattispecie durante l'emergenza la chiusura delle mense scolastiche
Non ha comportato soltanto un problema dal punto di vista organizzativo ci sono tanti minori nel nostro Paese che anche prima del Codino avevano accesso un pasto sano ed equilibrato soltanto nella mensa scolastica
Però da questo punto di vista dobbiamo andare avanti perché nei prossimi mesi ci saranno tante fasce di popolazione che
Usualmente non accedono ad esempio gli strumenti di sostegno al reddito al al a non accedono ai servizi sociali comunali
E sono la fascia media della popolazione le partite IVA i professionisti chi ha dovuto chiudere l'attività non sarà più in grado nei prossimi mesi mesi di risollevarsi assisteremo oltre all'ascensore sociale che nel nostro Paese bloccato da tanti anni anche all'elastico sociale a persone che oscillano
Vicino alla soglia di povertà e quindi italiani chiede che si mettano seriamente delle delle idee per rispondere anche a questi bisogni lo fa politica
Ma non possiamo pensare che dall'alto lo Stato possa rispondere appunto bisogna attuare a un principio costituzionale
Quello della sussidiarietà l'articolo centodiciotto disse che tutti noi siamo responsabili del bene comune e del e della vita nelle nostre comunità fa la politica questo il nostro dovere
Però nella fase di attuazione è impensabile che non si possono coinvolgere regioni Enti locali terzo settore perché poi sono quelli in prima linea rispetto ai bisogni
Bene io la ringrazio molto per avercela ha spiegato questo aspetto della battaglia che Italia viva sta portando avanti per il terzo settore per l'economia sociale che come lei ha ricordato occupa un milione di di persone nel nostro Paese che è diventata una un'urgenza io diciamo improcrastinabile Grazia Maria Chiara Gadda d'Italia viva