"Gli Italiani che vivono il mondo"

Consiglio nazionale
Pietro
E lo ricordo
A nome del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Il più deferente omaggio al Capo dello Stato che onora con la sua presenza l'apertura della seconda Conferenza nazionale dell'emigrazione
Organizzata col presidente impegno del ministero degli Esteri dal CNEL
Secondo la felice lezioni che nel mille novecentosettantacinque il compianto presidente Moro nel dire la prima con fare
Ed ecco vivissima soddisfazione che saluto cordialità ed affetto
Tutti gli amici i delegati delle nostre comunità all'estero
Democraticamente eletti o designati
Qui rappresenta il milioni dieci gli italiani emigrati
Che poi d'Italia vogliono tuttavia partecipare a pieno titolo al grande processo di sviluppo del nostro Paese
Consentite nella fiducia di esprimere al ministro degli Esteri onorevole Andreotti al sottosegretario onorevole Bolognesi al segretario generale della Conferenza al comitato organizzatore l'apprezzamento gli per l'impegno e la serietà del lavoro svolto
Pur nella limitatezza dei mezzi e nelle difficoltà notevoli riscontrate ed efficacemente superate
Lavoro che comincia già affittare consensi e vaste aree di
Questo in Canetti ha rinnovato verso il problema dei vecchi e nuovi dell'emigrazione va a merito soprattutto delle associazioni degli emigranti
Dei sindacati
Delle organizzazioni imprenditoriali dei patronati e dei partiti politici così come è rilevante oggi il ruolo che le regioni stanno svolgendo con una interpretazione democraticamente socialmente avanzata delle possibilità e dell'ampiezza del loro intervento
Siamo arrivati al momento conclusivo di una riflessione che sia notata ampiamente con successivi approfondimenti
Nelle prime conferenze continentali degli incontri nazionali e nei convegni tematici
Che in questi mesi hanno consentito di realizzare le situazioni nuove ed i problemi di una immigrazione che cambia in un mondo che cambia
Non è compito entrare nel merito del dibattito oggi pomeriggio il contributo del CNEL sarà illustrato nella relazione del vicepresidente del Veneto esporla i punti essenziali di una indagine da noi conta vorrei però brevemente sottolineare la sostanziali novità che i problemi delle migrazioni italiane registrano oggi
Rispetto alla prima Conferenza nazionale e che consistono soprattutto lui maggior condizionamento da parte di variabili legate alla internazionalizzazione dei processi socioeconomici
Infatti la politica migratoria non può più limitarsi alla valutazione delle dinamiche fra il nostro Paese e Paesi di accoglimento
Ma deve avere come punto di riferimento lo scenario internazionale i maggiori problemi e cambiamenti perché la riguardano il rallentamento e l'arresto di figlia alla partenza che rientro
Il consolidamento delle comunità italiane all'estero e la loro strutturazione omogenea rispetto alle comunità locali
Ereditari bisogni relazionali legati alla caduta dei rapporti interpersonali
L'immigrazione regolare o clandestina di lavoratori stranieri in Italia che modifica profondamente l'immagine del nostro Paese da esportatore ad importatore di mano d'opera
L'emergere di nuove tipologie di immigrazione selezionata e ridotta ma di alta qualificazione emigrazione tecnologica cantieristica volontariato scienziati e studenti
L'affermarsi a livello internazionale dell'immagine Italia nei campi della produzione economica culturale artistica e letteraria
Cui hanno contribuito in buona parte come veicolo portante le nostre stesse comunità insediate nel mondo
A fronte di questi cambiamenti la sfida che si pone al nostro Paese nei prossimi anni è quella di una sostanziale a rifondazione della politica migratoria
Che sposti l'attenzione dell'intervento di tipo garantistico a favore del singolo individuo alla promozione della intera comunità italiana come nucleo espressivo di modelli avanzati di integrazione sociale
Orientati alla realizzazione di una società interculturale fondata sulle sinergie che derivano dalla coesistenza e dal confronto tra culture ed etnie diverse
Questa forma di cambio della politica migratoria vista in senso comunitario richiede una coerente funzione di supporto alle comunità italiane
In grado di garantire continuità sul piano della protezione sociale e della salvaguardia dei diritti fondamentali
Ivi compresi quelli relativi alla partecipazione politica ed una funzione di stimolo per attivare risorse ed energie
Oggi per lo più latenti in grado di rafforzare le nostre comunità nel percorso di integrazione sociale e nel confronto con le istituzioni e la società civile dei paesi di accoglimento
Corollario indispensabile di questa nuova politica migratoria resta l'avrei disponibilità e l'apertura al dialogo da parte del nostro Paese nei riguardi delle comunità italiane all'estero
Nell'ambito di un rapporto anche qui paritario tra comunità diverse e in grado di apportare nuovi valori e nuovi modelli di comportamento
L'attenzione cioè del nostro Paese alle comunità all'estero
Non potrà più essere Falco aria e monodirezionale ma dovrà essere in grado di recepire e valorizzare quanto di positivo gli italiani all'estero possono oggi portare al nostro Paese
Questo è al tempo stesso un segno di riconoscimento e di completamento di un percorso di identità del nostro Paese ebbene riunire armonicamente questa Italia e l'altra Italia
Rinnovo indica deferente saluto al Capo dello Stato ai rappresentanti delle massime istituzioni de la Repubblica ed un cordiale augurio a tutti i delegati per questa importante Conference i nuovi nuovo nel non può che impegnarsi a seguire con continuità i problemi dell'immigrazione assicurando la piena disponibilità a collaborare in tutte le sedi all'approfondimento e alla soluzione delle istanze e nella conferenza verranno evidenziate riprendendo legami e rapporti antichi con tutte le espressioni rappresentative delle nostre collettività alle non è questa la sede per un chiarimento sulla natura e le possibili le possibilità istituzionali di un organo a come nel difficile nuovo Complesso
Mi preme però in questa portante occasione mentre mi richiamo con rispetto e fiducia la sensibilità istituzionale dipendente da Repubblica del Presidente del Consiglio perché si concludano con sollecitudine e le procedure di rinnovo del club
Dargli una personale testimonianza dell'impegno di tutte le parti sociali economiche della cultura redenti in alcune per far sempre di più del nostro organismo la fede che garantisca in modo nuovo ed autentico la partecipazione sociale ai processi reali di sviluppo e di crescita del nostro sistema democratico
Lei potrà quindi collaborare con più efficacia a rendere sempre più operanti i doveri dello stato che sentiamo anche nostri verso l'emigrazione italiana
Prego a prendere la parola il presidente del Consiglio dei ministri onorevole Ciriaco De Mita
Signore signori delegati delle comunità italiane all'estero
Onorato
Dalla presenza del Presidente della Repubblica
Che rappresenta l'unità nazionale
Io vi porto il saluto del Governo
Ed anche il saluto riconoscente della madre
Che oggi l'Italia e nel vertice dei Paesi industrializzati del mondo
Ciò è dovuto anche a voi
A quello che i sacrifici dei benefici delle migrazioni
Hanno per lunghissimi anni rappresentato nella struttura economica del paese
Che oggi è l'immagine dell'Italia nel mondo e costruita sui valori alti dalla cultura della tecnica del lavoro
Cioè dovuto anche a quello che voi stessi testimoniate ogni giorno delle nazioni in cui siete vi talmente integrati
Con le vostre laborioso impegno
Voi siete la grande riserva di ricchezza spirituale e materiale di questa rete
Che ha la fortuna di vivere
Anche una vita al di là delle proprie frontiere di partecipare con grandi collettività di compatrioti
Alle vicende complessive distanti lontani diverso
Nella misura in cui convinti del mondo si sono fatti più stretti
Gli italiani all'estero e quelli in panchina devono agire in sintonia con un progetto comune di civiltà di progresso di umanità
Ci possiamo e ci dobbiamo contare per fare per quello che siamo e per quello che possiamo fare
Se riusciremo tutti insieme
Al lavorare con intelligenza
Unendo il realismo verso gli Stati che vi hanno adottato
Con la riscoperta delle radici e dei retaggi patriottici
L'origine italiana appare sempre più riconosciuta come un valore internazionale
Significativo
Per i forti legami che gli sono connaturati
Essere oggi italiani che vivono il mondo
Secondo il motto di questa conferenza
Significa essere portatori nel mondo della particolare forma di civiltà e chi cerca in Italia di costruire dei rapporti sociali che ci si sforza di por fine
Delle istituzioni che si crea
Dei valori di democrazia sostanziale di partecipazione di solidarietà che le sottende significa in definitiva comprendere le sfide a cui il nostro Paese si trova dinanzi
Questo progetto
Questa visione
Mi sembra debba essere il filo conduttore di questa seconda Conferenza nazionale
Per aggiunge nel momento in cui il flusso migratorio e certa e vanno all'estero sono i nostri giovani con alta preparazione scientifica
Nello sport delle nostre università FMI quello di e di non perderli per sempre al termine della loro specializzazione la convenienza si apre mentre tutti i segnali ci dicono che l'Italia è già divenuta terra di immigrazione
E noi dobbiamo prepararci con politica attende non solo con strumenti amministrativi
Ad un flusso che viene dal sud africano e dall'Est europeo d'Asia
All'Italia come ad altri Paesi industrializzati
Si pone oggi è l'alternativa che accettare solo porta lavoro o anche nuove realtà umane
Se resta
Durante può aprirsi invece alla sfida di una integrazione tra popoli di origine e culture diverse
Ripercorriamo all'incontrario una vicenda storica che ben conosciamo
Ma è proprio questa parte di perdizione che ha reso necessaria più che utile questa conferenza
Organizzato con appropriato metodo
Articolato nelle varie parti del mondo dal nostro ministero degli Esteri e che vede la fondamentale partecipazione attiva di istituzioni rappresentative create compro vi di leggere il centro
La stabilizzazione delle comunità di italiani nei vostri Paesi
La loro integrazione sono fattori non Ciardi snaturamento nazionali
Ma al contrario di protagonismo e chimico superato ogni residuo complesso di inferiorità
L'identità nazionale la salvaguardia della lingua
Le connessioni con la cultura e con l'economia con il commercio della madrepatria
Sono tutti i valori che sono tanto più forti
Quanto più si considera concettualmente esaurita la fase dell'assistenzialismo
Cioè la Repubblica nella sua sintesi di governo centrale e di articolazioni regionali
E le comunità italiane all'estero Viero magari e lo sarà sempre più in prospettiva un dialogo tregua
Non più un rapporto c'era chi domande chi soddisfa più o meno bene quella Dompé
Certo i doveri di solidarietà dello Stato nei confronti di chi all'estero ha bisogno e quindi ha bisogno due volte permangono intatte
L'obbligo sancito dall'articolo trentacinque della Costituzione
Di tutela del lavoro italiano all'estero e sempre ben vivo nella mente del Governo
E bisogna risolvere sia con le iniziative in corso in Parlamento
Sia con sempre più garantita accordi bilaterali angora spinose questioni previdenziale ed assistenziale
Ma sbaglia Remo tutti
Sia qui dentro Chiappori dipinti
Si riducesse nel nostro lavoro nell'ambito di questi pur importanti traguardi sociali
Cari amici delega
Voi lo sapete bene
Le comunità italiane all'estero hanno soprattutto bisogno che siano dati contenuti concreti e sia data pienezza alla loro italianità e questo significa il potenziamento della rete degli istituti di cultura il rafforzamento delle scuole dei corsi di italiano
La fornitura di servizi di comunicazione sull'Italia i giornali di lingua italiana di alle emittenti radiotelevisive che trasmettono programmi di italiani
Su ognuno di questi punti devono essere apprestati progetti da attuare con gradualità ma contenenti mobilitando le risorse dello Stato che dovranno congiungersi con iniziative locali serie e culturalmente adeguato
Le nuove politiche per gli italiani all'estero devono comprendere anche un'opera di informazione di collegamento più attende attiva tra le nostre imprese quelle connazionali importatrice o esportatrici operanti in altri Paesi
Si deve farsi carico di una nuova visione dei servizi finanziari tra operatori connazionali
Le formule imprenditoriali certo non ci possono affidare alla discriminante delle linee internazionali e devono puntare sulla logica del mercato senza frontiere
Tuttavia sarebbe assurdo se a parità o la superiorità di condizioni rispetto alla concorrenza il criterio delle imprese fra italiani venne fuori con vini non dovesse avere la prevalenza la piena valorizzazione dell'italianità dovrà significare per le nostre comunità allontanarmi
Anche il poter disporre di un'immagine Italia capace di esprimere a tutti i livelli sempre a Porta Touré propagandistico estenda cedimenti al colore tradizionale quello che l'Italia attualmente nella sua democrazia nel suo stile di vita nella sua tecnologia nella sua arte antica e nuove credo che dobbiamo lavorare in modo con la testa e non trovo burocraticamente
Perché si arrivi a questo sforzo permanente di informazioni e di divulgazione sull'Italia
Vi è infine la grande questione di come le comunità nazionale lontane
Possano influenzare decisioni atteggiamenti politici ed economici della madrepatria
Anche su questo sembra il delicato punto la seconda conferenza
Che chiamerei la conferenza della maturità deve dire parole chiare
Una cosa è certa
Quale che sia il livello di partecipazione politica delle comunità all'estero le decisioni nazionali hanno bisogno di essere sostenute anche a dallo rapporto dal loro consulente
Anche qui
Vende il dato dell'appartenenza nazionale si allarga e si impone come valore da tutelare dovunque
Come fattore di arricchimento e non di separatezza i confini nazionali sono invece sempre più angusti e per questo che la politica dell'Italia per essere forte non provinciale
Deve avere una credibilità anche presso i connazionali immersi in altre e diverse realtà statuali
Il governo di questo vuole tener conto quali che siano le soluzioni praticabili possibili
Signor Presidente della Repubblica signore e signori delegati tredici anni fa
Il discorso di apertura della prima conferenza veniva pronunciato dal presidente del Consiglio onorevole Aldo Moro
Il nome di Aldo Moro e oggi un simbolo della forza della democrazia italiana nel mondo
Sia questo nome
Che ricordiamo con commozione ma anche con orgoglio
La chiavi ideale per l'operoso svolgimento di questa seconda conferenza
Il segno dell'unità degli italiani al di qua e al di là delle frontiere dalla parte
Allora ha ora la parola il presidente dalla conferenza il ministro degli Esteri Giulio Andreotti
Signor Presidente della Repubblica onorevoli rappresentanti del Senato e della Camera dei deputati
Signori Ambasciatori onorevole presidente del Consiglio colleghi carico nazionali qui convenuti dall'estero insieme a significative delegazioni straniere signore e signori è con grande soddisfazione che il ministero saluta i rappresentanti di tante nostre comunità qui riuniti finalmente per i lavori della seconda conferenza
Approntiamo a questa riunione in uno spirito insieme di novità e di continuità quello che oggi alle soglie del Duemila permea i rapporti tra italiani in patria italiani all'estero uno spirito che ci consente al fine di esprimerci in un linguaggio comune
Ma tenendo ben conto e deve essere la prima considerazione del nostro incontro
Delle profonde differenziazioni che esistono tra collettività europei e italiani d'Oltreoceano e tra gli stessi Paesi europei comunitari e non comunitari
Le nostre comunità all'estero sono cresciute ovunque i tredici anni trascorsi dall'ultima Conferenza hanno reso ancora più visibile il fenomeno della loro integrazione nelle varie realtà nazionali
Il seme sparse un po'ovunque lungo l'arco di più di un secolo ha dato i suoi frutti e lo testimoniano posizioni di grande spicco raggiunte in tutti i campi dallo sport alla politica la cultura l'industria la finanza al commercio
Per restare solo in questo mese di novembre citerò le elezioni negli Stati Uniti d'America appena conclusosi nelle quali ben ventotto cittadini di origine italiana sono stati eletti alla Camera dei rappresentanti e quelle in Canada che hanno portato alla Camera dei Comuni nove eletti di origine italiana
è questo in fondo il made in Italy più prestigioso la cui ascesa e parallela i progressi del nostro Paese e corrisponde all'immagine di un'Italia capace anche di fornire al mondo modelli di stile edito siamo molto orgogliosi di quest'Italia estero che ci offre una Rete preziosi agli amici veri interlocutori una nazione parallela anche per numero sparsa in ogni continente
Alcune di queste nostre collettività hanno radici ormai lontane ma tutte costituiscano nel mondo una potenzialità positive ha una peculiarità per il nostro Paese
Avremmo porse potuto promuovere qui una sfilata dei nomi più prestigiosi per dare anche visivamente l'immagine di questi Italia emersa al di fuori dei nostri confini ma avremmo creato presso coloro e sono soprattutto gli anziani
Che ancora restano racchiusi nei vecchi recinti di angustie di difficoltà l'impressione di non ricordarsi di loro e di fare della pubblicità esteriore
L'occasione di riflessione che inauguriamo conclude un accurato e non sempre facile lavoro preliminare
E questo un appuntamento atteso preparato minuziosamente attraverso una partecipazione che ha coinvolto moltissimi connazionali dei cinque continenti
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno fornito la loro appassionata collaborazione
E in particolare le forze politiche sociali rappresentanti delle comunità all'estero ed il comitato organizzatore nel suo insieme
I delegati qui riuniti rappresentano ognuno un frammento di questa complessa realtà dell'Italia Esterna una sintesi di questo pianeta che da ogni angolo del mondo ci fa giungere la sua voce per farsi meglio comprendere già nei lavori preparatori che abbiamo condotto senza timore di rimettere in discussione convincimenti profondi ed abitudini consolidate sono state emerse le nuove caratteristiche che il fenomeno della nostra presenza all'estero va assumendo fenomeno che ci impone appunto di ripensare tutta la nostra attività poiché ad esempio salvo limitate pace di meno abbienti e ne ho colto io stesso toccanti esempi dei miei viaggi
L'intervento assistenziale tassi in secondo piano rispetto alla necessità dei era di costituire con le comunità all'estero un forte rapporto culturale sociale ed economico
Tenendo anche conto di una disseminata presenza di tecnici italiani
Che esprimono il formidabile sviluppo industriale e commerciale privato e pubblico della nostra nazione a livello ormai veramente internazionale senza eccezioni
Il punto di partenza di una conoscenza capillare dei connazionali deve essere il censimento tanto più necessaria se si Tien presente che l'ultimo risale indietro di decenni
Degli italiani tutto è noto con riferimento al passato sono il presente il futuro che vanno approfonditi sapremo comunque grazie all'anagrafe che si farà ed era tempo quanti sono dove sono e chi sono
Precisando i dati incerti e talvolta fantasiosi sui quali si era finora lavorato
In ogni caso una prima considerazione sempre importante dalle riunioni preparatorie sono venute fuori realtà molto differenziate
Il che impone anzitutto di uscire dalla logica del modello Unico che rischia di farci cadere nella genericità occorre essere flessibili più di quanto immaginasse negli anni mille novecentosettantacinque all'epoca della prima conferenza certo bisogna cercare anche dei denominatori comuni ma sarebbe un errore pensare a soluzioni identiche per comunità fra loro lontane con esigenze diverse il lungo e complesso lavoro di preparazione di questa conferenza è servito a mettere in risalto proprio questo pluralismo che è anche sinonimo di vitalità e diversità nelle società di approdo
Dovremmo dunque essere più duttili ma anche gli interessati dovranno farci pervenire segnali precisi sulle loro aspirazioni
Qui emerge il ruolo delle comunità italiana della loro capacità di organizzarsi al di là delle motivate richieste di riconoscimento e di sostegno
Stiamo perfezionando gli strumenti perché esse possano essere chiamate a progettare insieme un futuro nel quale si riconoscano e collaborino alla sua gestione attraverso gli organismi rappresentativi abbiamo già alcuni strumenti di questo dialogo quali comitati dell'emigrazione altri ne saranno presto disponibili con l'istituzione del Consiglio generale degli italiani all'estero
Le elezioni dei Colini che sono state organizzate in ventidue Paesi e articolate in più di cento circoscrizioni
Nonostante le molte limitazioni l'impossibilità di organizzare le elezioni in tre Paesi di grande emigrazione i votanti sono stati circa cinquecento mila sui gomiti riflessioni sono in corso
Perché essi possano meglio rispondere alle aspettative e alle esigenze dei connazionali
Anche qui si manifesta comunque l'utilità di un approccio diversificato in un tipo di comunità ad esempio è bene dare maggior spazio alla ricca componente rappresentata dei discendenti spessori terzo addirittura di quarta generazione di coloro che hanno lasciato l'Italia
E che ne continuano fuori in varie forme di intensità i valori la lingua lo stile di vita
è comprensibile la volontà degli organismi rappresentativi di poter esercitare più ampio e funzioni
Alcuni aspetti della normativa dei cosiddetti vanno probabilmente precisati ma spesso vi sono esigenze ed aspettative che è difficile soddisfare attraverso la lettera delle disposizioni
D'altra parte vi sono già vari esempi dico ai miti che hanno saputo non senza un certo sforzo di immaginazione conquistarsi un largo spazio creando così nuovi e originali possibilità di intervento di espressione e di organizzazione
Al consiglio generale degli italiani all'estero spetterà di garantire un dialogo continuo con il Parlamento e con il governo
Nonostante i limiti del disciolto comitato consultivo è con rammarico che lo abbiamo visto sparire senza sostituirlo in tutti questi anni con un organismo che potesse riprenderne ed ampliare le funzioni
Oggi con l'appoggio delle forze politiche ritengo che il Consiglio generale possa essere insediato in tempi brevi così potremo dare al nostro dialogo l'auspicata continuità il Consiglio ci consentirà di verificare periodicamente l'assolvimento degli impegni assunti e di avanzare proposte aggiornate
Possiamo anche chiederci se in un secondo tempo non sarà il caso di dare a tale organo una dignità costituzionale
Pensa riguardo al modello del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro che ha validamente contribuito alla preparazione di questa Conferenza mi sembra comunque utile che i nostri lavori approfondiscano quest'idea il cui accoglimento rappresenterebbe un modo quanto mai significativo per sottolineare la piena appartenenza delle comunità esterne alla comunità nazionale
Le esigenze verso le collettività all'estero debbono esprimersi in termini non soltanto di rappresentanza ma anche di formazione di informazione e di partecipazione
C'è innanzitutto una nuova generazione verso la quale abbiamo l'obbligo di vivificare il legame con l'Italia
Coloro che sono pienamente integrati nella società di accoglimento Filippo nipoti avvertono oggi la necessità di riscoprire le proprie radici e la propria identità culturale
Sentono l'impulso di ristabilire più spesso di instaurare un contatto fecondo con la patria di origine di arricchire di allargare il quadro di riferimento aperto loro dal paese di residenza
Si dice spesso il nipote vuole ricordare ciò che il figlio in un desiderio di rapida assimilazione ha voluto dimenticare abbiamo quindi aperto questi italiani nel mondo il dovere di evitare che questa grande ricchezza vada dispersa
Ciò significa fornire soprattutto cultura ed identità alle giovani generazioni poiché mentre anziani sono rimasti legati all'immagine di un'Italia che non c'è più
Non sono abbastanza i giovani che conoscono l'Italia di oggi a cominciare dalla lingua
Ma proprio le generazioni più giovani possono costituire uno sbocco naturalmente favorevole in ogni campo di attività e se sono il più naturale strumento per rilanciare messaggi provenienti dall'Italia siano essi una conquista civile
Un primato economico un avvenimento culturale ecco perché l'impegno comune dovrà essere adeguato ad una nuova realtà
Dovrà essere più attenta alla cultura incentivando l'insegnamento della lingua aiutando le cattedre di italianistica creando biblioteche e possibilità di scambio di soggiorno
Dobbiamo investire sull'uomo sulla sua informazione formazione sempre nel rispetto del valore della cultura dei Paesi di residenza
Molto potranno fare in questo campo le regioni che del resto sono già largamente impegnate
Della nostra civiltà la parola scritta rappresenta ancora un veicolo fondamentale per le esigenze dello sviluppo dell'identità culturale
Resta dunque un nostro obiettivo quello di mantenere una diffusa la stampa italiana nel mondo che con tanto merito e con impegno personale dedizione talvolta commovente mantiene viva l'immagine del nostro Paese
A questa stampa ad oggi anche se da qui rappresentata rivolgo un saluto particolarmente riconoscente ma viviamo anche nell'era delle comunicazioni istantanee a questo occorre adeguare i nostri modi di espressione e di trasmissione della parola e dell'immagine tenendo conto delle grandi possibilità offerte dall'era dei satelliti
La comunità europea impegnata da tempo a realizzare una Televisione senza frontiere una libera circolazione dei messaggi oltre che delle merci e delle persone del servizio e dei capitali
Riteniamo un esperimento anticipatore suscettibile di essere esteso la possibilità offerta ai connazionali residenti in Belgio e Lussemburgo ed altrove di ricevere i programmi della televisione italiana
Da rapportarsi anche tecnicamente sono le trasmissioni radiofoniche per l'estero mentre crescono gli spazi acquisiti nei programmi italiani nelle reti radiotelevisive i non pochi Paesi la promozione della cultura all'estero è un altro dei nostri obiettivi abbiamo già realizzato in questi anni manifestazioni di alto livello che hanno interessato e commosso milioni di persone nel mondo e continueremo a lungo questa linea
è opportuno far circolare il simbolo degli elementi prestigiosi della nostra cultura tradizione e storia passata e recente questa capacità che deve divenire consuetudine di gloria Arci del nostro patrimonio storico ed artistico va sostenuta da uno sforzo pubblico ma non può prescindere dal contributo privato
è già nato su quest'aspetto un mecenatismo nuovo non del tutto in memoria del Rinascimento
Che merita di essere incentivato con vari strumenti inclusi quelli fiscali
Quanto all'insegnamento è fondamentale per noi sostenere tutti coloro che studiano professano e diffondono la cultura e la lingua italiana
Tanto per esemplificare note rock che nel recente viaggio in Australia e con il Presidente della Repubblica
Abbiamo potuto apprezzare i corsi di italiano seguiti da decine di migliaia di allievi anche in questo campo dobbiamo constatare la validità e l'utilità di un approccio differenziato
Così in un Paese come negli Stati Uniti nel quale iniziativa dei singoli concorre alla definizione dei programmi scolastici è importante che le famiglie si facciano promotrici della richiesta di una maggiore diffusione della nostra lingua nelle scuole
Ma un buon mezzo sono anche le borse di studio perché l'ultima generazione possa venire a formarsi nelle nostre scuole nelle nostre università per spendere poi nei Paesi di provenienza la loro acquisita ricchezza
Il disegno di legge che sta per essere approvato dal Consiglio dei ministri per fornire maggiori possibilità di intervento in materia di lingua e cultura risponde appunto a queste esigenze
Stiamo anche Rio rivalutando l'opera degli istituti di cultura ed il governo sta per varare il provvedimento relativo per adeguare gli istituti stessi anche alla crescita delle nostre comunità all'estero in proposito saranno molto utili suggerimenti che ci darete in questi giorni romani
Abbiamo intanto ha preso recentemente dal presidente Alfonsín l'introduzione organica dell'italiano nei programmi scolastici argentini
Nel discorso di Mario Cuomo alla convenzione democratica di San Francisco nel luglio mille novecentottantaquattro uno dei passaggi più applauditi fu quello nel quale il governatore dello Stato di New York riepilogo l'avventura del padre
Un uomo disse giunto negli Stati Uniti senza una formazione solo incapace di parlare la lingua ma che mi ha insegnato a quella semplice eloquenza del suo esempio
Tutto quello che dovevo conoscere per avere fede per lavorare duramente
Ho imparato da mio padre a conoscere in che tipo di democrazia viviamo ho imparato a conoscere dai miei genitori cos'è il senso della solidarietà verso gli altri
Questa difficile condizione umana evocata dal governatore Cuomo fu in anni ormai lontani resa meno dura anche dall'assistenza volontaria fornita da comunità religiose
Essa viene talvolta scontrarsi nel passato con una politica che voleva fare dell'emigrazione non solo uno strumento di espansione ma anche un mezzo per diffondere all'estero un'ideologia totalitaria informazione formazione e partecipazione
Di questi obiettivi che servono a riorientare la nostra azione l'ultimo la partecipazione comporta il pieno inserimento delle nostre collettività nella vita istituzionale dei Paesi di residenza come di quelli di provenienza ciò significa innanzitutto il diritto di voto nelle elezioni comunali
è questo un diritto di base per contribuire alla gestione dell'ambiente circostante ed è un diritto che limita i pericoli di allontanamento e di isolamento dalla società civile
Non è accettabile che questo diritto sia negata a chi ha dato un grande contributo economico ha fatto di duro lavoro ad uno Stato diverso da quello di cittadinanza non è accettabile soprattutto all'interno della comunità europea
Non è accettabile soprattutto all'interno della Comunità europea tanto meno in vista della scadenza del novantadue della creazione cioè di uno spazio unico
L'Europa della solidarietà non può limitarsi alla circolazione meccanica delle persone e dei servizi
Bisogna dare spessore all'instaurazione di uno spazio sociale il Comune in cui i cittadini dei dodici Paesi assumano anche il ruolo di veri cittadini europei d'Europa che stiamo faticosamente costruendo non è un'entità fine a se stessa
Bensì è al servizio di tutti i suoi abitanti recentemente è stata presentata dalla Commissione della CEE una direttiva per la concessione del voto comunale ai cittadini dei Paesi membri anche in uno Stato diverso da quello di appartenenza la direttiva dev'essere ancora discusso ed adottata dai governi ma questa conferenza può contribuire a mobilitare sul significato di essa all'attenzione generale
L'anno prossimo avranno luogo alle elezioni del Parlamento europeo sarà una occasione importante per restituire il primato alla politica europea le grandi ragioni storiche di progresso che impongono l'unità del nostro continente ed è già importante
Che in quell'occasione gli italiani residenti possano esprimere il loro voto localmente evitino cioè di sottoporsi a faticosi viaggi talvolta purtroppo dissuasive per un gesto di fondamentale valore politico
Sarebbe un obiettivo più avanzate ed anche più europeo concedere ai cittadini residenti in uno Stato diverso da quello di cittadinanza la facoltà di votare per il candidato dello stato di residenza
Provando invano ad ottenere questo risultato già nelle elezioni europee dell'ottantaquattro
Il suo raggiungimento continua purtroppo a scontrarsi con le riserve di taluni Stati membri non per questo desistere IMO dal perseguire un obiettivo che è coerente con la progressiva democratizzazione della costruzione europea
L'ultimo elemento della promozione politica dei connazionali all'estero dati infine dalla partecipazione nei Paesi di residenza alle elezioni del nostro Parlamento
L'attuazione del voto comporta non nascondiamocelo difficoltà non solo tecniche e pratiche dobbiamo comunque esaminarle con tutta franchezza e possibilmente superarle
La questione è stata lungamente dibattuta ed ora le forze politiche dovranno definire la loro posizione in modo che si possa sapere chi è sul serio favorevole al voto
Una volta disponibile all'anagrafe e chiarito il punto della cittadinanza sarà più agevole definire le scelte che si imporranno
Qui tocchiamo uno degli aspetti fondamentali della revisione delle attuali norme sulla cittadinanza
Per la quale sarà importante il dibattito che si svolgerà in Parlamento sul disegno di legge recentemente approvata dal Consiglio dei ministri
E so accoglie il principio che qui acquista una cittadinanza straniera non perde come oggi automaticamente quella italiana e ne prevede
Vogliamo accertare se voi foste d'accordo mi pare che lo sentiamo abbastanza
Il disegno di legge
Il disegno di legge prevede anche il riacquisto per chi l'abbia perduta e desideri acquistarla sarà nel
Sarà necessaria comunque coerenza nelle scelte che molti dovranno fare tra partecipazione alla vita politica in Italia nel Paese di residenza l'essenziale comunque di dare al singolo la massima libertà
L'Italia ha sviluppato negli ultimi anni e sto concludendo un'intensa cooperazione con i Paesi emergenti
Nata attraverso questa cooperazione una nuova solidarietà
Che si manifesta anche nella partecipazione di migliaia di volontari italiani laici e religiosi agli sforzi di crescita non soltanto economica del cosiddetto Terzo Mondo
è questo un attività che riflette l'unicità della famiglia umana
E che traduce in termini concreti l'identità tappa esce e sviluppo
Si tratta di una presenza che si svolge spesso in condizioni precarie di sicurezza anche fisica
Tali da rendere ancora più meritevole l'impegno alcuni lavoratori hanno pagato e stanno pagando di persona questa oggettiva precarietà
Rientra tra i compiti nuovi della nostra azione garantirli nello svolgimento della loro opera che spesso si colloca in aree non solo di estrema indigenza
Ma anche di tensione e di conflitti politici e sociali pertanto accanto agli accorgimenti materiali
E dalle intese con i Paesi beneficiari dell'aiuto la tranquillità e più ancora l'efficienza dei loro sforzi di assistenza trovano il loro complemento necessario
In una politica estera generale volta a favorire l'alleggerimento delle tensioni locali e la comprensione tra i popoli che abitano in una stessa regione
L'Italia è stata fino a ieri un paese di emigrazione
Oggi invece è diventata meta di flussi migratori
Composti oltre che di lavoratori ai quali va la nostra solidarietà
Di migliaia di studenti e laureati che risiedono nelle università italiane la formazione necessaria per promuovere lo sviluppo ed il benessere nei loro paesi di origine
Tutto ciò comporta per la nostra società l'esigenza di creare nuovi modelli di convivenza
E di allontanare i rischi di nuove emarginazioni
Tradiremmo la lunga vicenda dell'emigrazione italiana se non fossimo capaci di praticare nei confronti degli stranieri la comprensione che esige una società civile
Abbiamo tenuto distinto questo tema da quello della conferenza che oggi si apre ma nessuno credo sfugga la connessione politica psicologica e morale
Ho accennato ad alcuni temi sui quali non mancherà la riflessione durante questa settimana
Dobbiamo soprattutto prendere coscienza della nuova realtà degli italiani all'estero considerati come interlocutori di un rapporto paritario alimentato da iniziative di più ampio respiro civile e sociale
Noi non vogliamo cento sottrarci come ha detto il presidente del Consiglio dignità alle nostre responsabilità al governo spetta il compito di inquadrare la tutela delle nostre comunità nella più ampia cornice della politica estera
Dobbiamo anzi soprattutto superare una visione meramente assistenziale dei nostri interventi operando una saldatura armonica e coerente di questi ultimi con la proiezione esterna dell'iter
I campi da quello economico a quello culturale
Dobbiamo ridisegnare con la riforma del ministero degli affari esteri anche la mappa delle nostre circoscrizioni consolari
In modo da tener conto non soltanto delle nuove esigenze delle aspettative delle numerose collettività residenti nei paesi di antico stabilimento
Ma anche di quelle che recenti forme di emigrazione legati allo sviluppo dell'attività delle nostre industrie impongono in maniera sempre più pressante ineludibile
Vi è certamente un problema di adeguamento delle strutture diplomatiche e consolari che si esprime in termini di maggiori sforzi finanziari ed umani alle quali non intendiamo certo sottrarsi
E c'è un problema di ridefinizione delle funzioni ad esempio per quanto riguarda lo stato civile
E di rilascio dei visti legata oltre che alla crescita economica e tecnologica del nostro Paese alle trasformazioni che deriveranno dal processo di integrazione politica dell'europea
Troppo spesso diciamo che l'Europa deve parlare con una voce sola troppo spesso dimentichiamo forse perché assorbiti dalla trattazione dei problemi quotidiani
Che l'Europa ha bisogno di fatti concreti in modo da fornire a tutti i suoi cittadini prima ancora che agli altri Paesi la percezione del progresso verso una meta unitaria
Noi vogliamo che i risultati di questa seconda Conferenza nazionale non rimangano un esercizio teorico ma consolidino l'immagine di un'Italia moderna aperta verso l'esterno e conoscente che da un legame sempre più stretta e più organico tra la madrepatria
E le comunità all'estero può uscire un rafforzamento dell'azione che stiamo perseguendo con tenacia
Per dare nei limiti delle nostre forze delle nostre possibilità un contributo fattivo all'opera della pace mondiale della solidarietà tra i popoli
Nel formulare a tutti voi partecipanti l'augurio di buon lavoro desidero confermare l'impegno del ministero degli affari esteri anche il rapporto con le regioni italiane
A fare la sua parte per assicurare il successo
Nella convinzione che anche dal lato delle forze politiche parlamentari e delle forze sociali
Non verrà a mancare il necessario contributo di idee e di proposte di sostegni durante la conferenza no specialmente dopo
Ha la parola
Ha la parola il ministro del lavoro e della previdenza sociale onorevole Rino Formica
Signor Presidente della Repubblica signore e signori delegati
Sono lieto di dare il benvenuto e ai partecipanti alla seconda
Charlie mente dopo
Alla parola
Ha la parola il ministro del lavoro e della previdenza sociale onorevole Rino Formica
Signor Presidente della Repubblica signore e signori delegati sono lieto di dare il benvenuto e ai partecipanti alla seconda conferenza nazionale dell'emigrazione ed auguro a tutti un buon lavoro
A questo appuntamento si giunge dopo una lunga preparazione del Governo del Parlamento delle collettività italiane all'estero dei partiti e delle forze sociali ed economiche
La vivacità e l'ampiezza dei dibattiti che si sono susseguiti hanno evidenziato non solo la passione con la quale sono state affrontate le tematiche più emergenti
Le nostre comunità all'estero ma una stretta collaborazione ed un attento un'attenta riflessione al mondo emigrato
Sono sicuro che posizioni convergenti saranno ricercate ed approvate signor presidente permette che il mio intervento inizio rivolgendo le un deferente saluto ed un vivo ringraziamento per la sua presenza
La fase preparatoria della conferenza ha individuato esigenze richieste specifiche delle nostre collettività
Un annetto comune però rimasto costante la ricerca di più di un più organico legame con l'unità nazionale di cui è il signor Presidente è il massimo esponente questo vincolo postula il problema della effettiva partecipazione della nostra immigrazione alla vita politica del Paese
Occorre quindi discutere con priorità sul diritto di voto senza dimenticare la complessità e la delicatezza della questione
Vi sono esigenze diverse da tenere presenti e non tutte sono componibili con le nostre iniziative unilaterale da una parte vi vi è la necessità di garantire l'effettivo esercizio del diritto di voto
Suffragio universale non può essere limitato dalle difficoltà di raggiungere il seggio elettorale in Italia dalla Nuova Zelanda vi sono quaranta ore di volo ma a volte le difficoltà del viaggio non sono le maggiori il datore di lavoro e restio ad accordare un congedo per motivi non conviventi non contemplati dal contratto di impiego
Vi sono poi le esigenze personali o familiari che possono non consentire un'assenza di più giorni dal paese di residenza
La nostra concezione democratica impone che ogni voto abbia lo stesso valore lo stesso peso e che si è espresso in condizioni di piena libertà
Ciò vuol dire non soltanto segretezza di voto ma anche uguale accesso all'informazione
Pertanto alla votazione nei vari Paesi di residenza presupporrebbe un'adeguata campagna elettorale con i identiche garanzia
L'elencazione di queste difficoltà non deve comunque inibire la ricerca di una soluzione giustamente si è cominciato col gettare né le premesse mi riferisco in particolare alla legge sull'anagrafe e al disegno di legge sulla cittadinanza
Quest'ultimo provvedimento è stato solo recentemente approvato dal Consiglio dei ministri dopo una lunga riflessione
Correva infatti evitare i pericoli di alcune implicazioni la doppia cittadinanza contemplata nel disegno di legge non deve apparire come l'annuncio che l'Italia possa modificare la sua tradizionale politica
Per l'inserimento e l'integrazione nei Paesi di residenza delle proprie collettività
Certo la consistenza delle forze democratiche in Italia dovrebbe da solo essere garanzia di non ingerenza
Il mancato assenso delle autorità locali alle elezioni per il coi miti in Germania Australia e Canada segnalano peraltro che l'onestà e la chiarezza di intenti
Non sono sufficienti a fugare possibili preoccupazione
D'altra parte il principio della doppia cittadinanza non poteva essere subordinato a considerazioni di opportunità politica
Giacché il riacquisto il mantenimento della cittadinanza italiana a rilevanza per la di affermazione di diritti non solo politici
Penso in particolare ai diritti all'istruzione e alla formazione professionale
Poste le premesse dell'anagrafe e della cittadinanza l'attenzione può ora concentrarsi sulla questione della partecipazione degli italiani all'estero alle elezioni politiche problema non deve peraltro farci dimenticare che esiste in Italia un altro momento particolarmente significativo e solenne della vita del Paese
L'elezione del Presidente della Repubblica cittadini italiani partecipano all'elezione del presidente per il tramite dei parlamentari nazionali e dei rappresentanti regionali che insieme ai primi costituiscono il collegio che lo elegge
Le varie proposte di legge presentate per consentire l'effettivo esercizio di voto degli emigranti si riferiscono essenzialmente alle elezioni politiche
Per le elezioni amministrative invece l'opinione prevalente con corna che la residenza debba costituire un insostituibile presupposto
La commissione dalla Comunità europea recentemente proposto una direttiva per concedere gli ai cittadini degli Stati membri di votare per le elezioni locali in qualsiasi Paese della Comunità Doria abbiano alla presidenza questo collegamento tra residenza il voto per le elezioni locali e in armonia con il processo di costruzione europea
Ed il governo italiano ha approvato i disegni di legge di modifica costituzionale che ci permettono di schierarci con i sostenitori della proposta della commissione
Il consolidarsi di questa linea di pensiero
Porta alla conclusione che anche la legge più avanzata per facilitare il voto degli italiani all'estero
Potrà permettere agli a questi ultimi di partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica per il tramite dei parlamentari nazionali
E non anche perché l'hanno residenza in Italia impedirebbe il voto alle elezioni locali attraverso i rappresentanti regionali
In queste condizioni credo che lo spirito della norma costituzionale
Che conferisce alle Regioni componenti della nostra unità nazionale
Di esprimersi in occasione della scelta del capo dello Stato consentirebbe di proporre la partecipazione delle comunità italiane all'estero attraverso specifici rappresentanti all'elezione del capo dello Stato
La Conferenza potrebbe approfondire questa idea
Eventualmente studiando le possibilità di estendere i compiti e la rappresentatività del costituendo consiglio generale degli italiani all'estero
Che dovrà comunque svolgerà il ruolo di massima coordinata espressione della nostra immigrazione
Nei lavori preparatori è emerso il convincimento che siamo in prossimità di una svolta per enfatizzare l'importanza alcuni hanno asserito che la conferenza sarà ricordata come la demarcazione fra e Rai migratoria ed era a posto emigrato
Questa previsione si basa su alcuni dati certi dal quarantasette al sessantadue il saldo migratorio medio degli italiani è stato negativo dell'ordine di centosessanta mila unità all'anno
Dal sessantatré al sessantanove il saldo sempre negativo è sceso a sessanta miglia
Dal settanta il movimento annuale nelle due direzioni e caduto a poche decine di migliaia con un saldo vicino allo zero
Il fenomeno non appare congiunturale giacché l'Italia ha raggiunto un reddito pro capite è simile a quello dei grandi Paesi industrializzati
Anche il male della disoccupazione e comune
E negli altri Paesi dalla Comunità europea con complessivi sedici milioni di disoccupati l'emigrante italiano non ha maggiori possibilità di occupazione
In Effetti del più ricco Paese della Comunità la Germania il tasso di disoccupazione della collettività italiana e persino di alcuni punti superiore al tasso medio della disoccupazione in Italia
Anche concordando con queste considerazioni non riteniamo che si possa parlare di un nera posto emigrato
Nati tutto perché la schematizzazione
E sempre approssimativa nella realtà le fasi non si susseguono ma si intreccia
La conclusione dell'emigrazione di massa è un dato di fatto
Ma si escludono nuove possibilità di lavoro all'estero che vanno incoraggiate e facilità
Non avremmo raggiunto il nostro grado di sviluppo se l'Italia fosse stata priva della sua esperienza immigratoria che arricchito le nostre conoscenze stimolato d'inventiva facilitato la data abilità ed aperto nuovi mercati
Si dovrebbe poi lungamente parlare anche delle rimesse essi hanno in passato contribuito alla bilancia dei pagamenti alla formazione del capitale fisso
La virtuale conclusione del processo migratorio sarebbe pertanto da ritenersi tra le cause dell'accentuazione del divario nord-sud
Non vorrei quindi che si utilizzasse l'espressione poste migratoria che bloccherebbe l'immagine di un problema naturale esaurimento
L'Italia ha sempre bisogno di un'emigrazione legata allo sviluppo della sua presenza produttiva all'estero
In ambito comunitario ci battiamo per un'effettiva mobilità del lavoro che riteniamo elemento essenziale del grande mercato
Possibilità di sbocchi per i lavoratori per il lavoro italiano vanno cercate anche oltre i confini comunità
D Italia ha un'importante tradizione nella collaborazione tra Paesi a sistema economico e sociali diverse numerose sono state in passato le disposizioni italiane anche nei paesi dell'Europa dell'Est
Ma all'ultima esposizione quella di Mosca era diversa dalle precedenti
Si è trattato di una esposizione non di prodotti che desideriamo vendere ma delle nostre possibilità per lavorare e produrre insieme i delegati alla conferenza rappresento nei paesi dove attualmente consistente la presenza italiana
Non chiedo loro di trascurare le specifiche esigenze delle collettività di cui sono portavoce dobbiamo tutti peraltro a tenere presente le nuove direttrici che si aprono all'emigrazione italiana
Ho fatto l'esempio dei paesi dell'Europa dell'Est
Anche nei Paesi del Terzo Mondo con mercati non ancora sufficientemente esplorati
Potrebbero in un domani essere maggiormente raggiunti dalla nostra immigrazione
Si tratterà di un'emigrazione non isolata non definitiva e con problemi di Welles non mi riferisco solo ai lavoratori al seguito dell'impresa al riguardo già esiste una normativa anche se dovrà essere gli aggiornata alla luce di difficoltà recentemente emersi penso alle problematiche che si aprono con la partecipazione di lavoratori San italiani associo
Tam miste la cui costituzione il governo italiano intende facilità
Mentre si attua il tuo suo migratorio dei mentre si attenua il processo migratorio degli italiani aumenta quelli quello dal Terzo Mondo
Sino al sessanta praticamente tutte le aree del Mediterraneo erano di emigrazione
Oggi il confine tra Paesi di emigrazione ed immigrazione taglia il Mediterraneo da Gibilterra al bosco
L'Italia si è così trasformato in paese di immigrazione così come lo sono diminuiti anche la Grecia la Spagna e il Portogallo
In Italia stime attendibili valutano la presenza straniera in un milione e duecento mila unità vale a dire il cinque per cento della forza di lavoro
Che si incrementa con un flusso annuo che tende verso le cento mila unità
Questi dati ci avevano portato a riflettere sulla connessione tra le problematiche migratorie e quelle immigrato
Le nostre riflessioni sono stati da alcuni ritenute dissacrante Ricci del rito dell'italianità che la conferenza dovrebbe celebrare non abbiamo mai proposto di unificare la conferenza dell'immigrazione con quella dell'immigrazione
Le due dei due iniziative rispondendo ad esigenze distinte vanno espresse in contesti separati
Ed è giusto cogliere questa occasione anche per ritrovarci per guardare insieme la strada percorsa e anche per festeggiare i i traguardi raggiunti
Quello che volevamo e continuiamo a proporci e che la coerenza non sia dimenticata nell'impostare i problemi dell'immigrazione
Per decenni in istanze bilaterali e multilaterali ci siamo battuti per la protezione e l'affermazione di riconoscimento dei diritti e degli interessi degli emigrati
Riteniamo che questa politica vada continuata rafforzate
L'immigrazione in Italia interessata all'intera nazione anche durante il periodo intercorso dal cinquanta al settanta
Quando il Paese continuava ad esportare manodopera ma la frontiera immigrato gli archeologi dicevo unisce Gibilterra al vostro era allora più hanno nel nostro Mezzogiorno in questi anni
In quegli anni l'emigrazione italiana interessava la parte più povera del Paese i cui abitanti si rivolgevano indifferentemente verso l'Europa transalpina e le regioni settentrionali della stessa Italia
Abbiamo quindi un'addizionale ragione di solidarietà perché viene nel nostro Paese in cerca di lavoro ed affronta situazioni e difficoltà Bendotti alla nostra immigrazione
La storia della nostra immigrazione non è più ricca soltanto di pagine ama
Sarebbe ad esempio incompleta una storia del Risorgimento italiano che non fu grazie fruga asse negli archivi delle nostre comunità all'estero e do mettesse di citare l'apporto da esse forni anche questi precedenti non devono essere dimenticati quando invochiamo coerenza nelle nostre politiche mi sembra quindi che sia ormai tempo per rivedere la riserva opposta alla convenzione sui rifugiati del cinquantuno
Gli attentati alla libertà non sono appannaggio di una sola area geografica
E non possiamo ritenere di compiere il nostro dovere verso i Paesi che cercano la strada o il ritorno alla democrazia pre fissando la quota e la provenienza di coloro che potranno beneficiare dell'asilo politico in Italia
Altro argomento per la conferenza che non potrà essere ignorato e quello dell'Europa
La metà dell'emigrazione italiana risiede in Paesi della comunità e quindi direttamente investito dei mutamenti europee
Ma l'armonizzazione europea interessa l'intera immigrazione giacché nulla è più caratterizzante nell'Italia di oggi del nostro ancoraggio e della nostra partecipazione all'euro
Il traguardo del novantadue si colloca in un'antica aspirazione europea ma trova il movente immediato nella doppia sfida della innovazione tecnologica e della concorrenza di oltre o civile
Spesso ci si domanda se per l'occupazione in Italia il grande mercato sia un rischio o un'opportunità
Ritengo che il problema è mal posto giacché si tratta di una necessità
L'Europa e con essa l'Italia non può mantenere le proprie quote di mercato internazionale senza la ristrutturazione e l'innovazione che un mercato interno di trecentoventi milioni di consumatori consente di effettuare questa concatenazione spiega anche sia a mio avviso non giustifica l'attuale angolazione economica della costruzione europea
E giusto ricercare la maggiore efficienza dei sistemi economici
E opportuno ridurre i costi di produzione
Non è però un lusso mantenere e consolidare le conquiste sociali perché esse sono alla base della coesione e della salvezza nazionale
In preda all'euforia economica l'Atto unico europeo non si è posto l'obiettivo di armonizzare la previdenza sociale dei dodici Paesi
Vi è una eccezione per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro
Ma anche in questo settore è stato ritenuto prudente e non essere ambiziosi l'armonizzazione può avvenire i a livelli minimi lasciando a ciascuno Stato membro la facoltà di mantenere lo stabilire misure di una maggiore protezione
Questa impostazione non agevola chi come noi sta nelle prime posizioni nel mondo infatti di sicurezza sociale e vuole rimanere nel grande mercato la progressiva abolizione degli ostacoli renderà la concorrenza sempre più accaniti
Per non correre i pericoli di un tempo intero la difesa sociale del Paese deve spostarsi nel campo nazionale a quello comunitario
Anche in questo contesto dovrebbe per prevalere un interesse collettivo l'Europa ha messo radici robuste ma l'entusiasmo per la costruzione europea si attenuerei qualora la disoccupazione non accessi accennasse a diminuire
Gli squilibri non si attenua Serrone i sacrifici non fossero equamente distribuiti e le conquiste sociali rischiano rischiano rischiasse va di essere rimesse in discussione
Perché la dimensione sociale non rimanga una espressione vuota
Abbiamo svolto in ambito comunitario un'azione di stimolo in particolare per quanto riguarda la generalizzazione dell'esportazione degli assegni familiari e le pensioni sociali
Le prestazioni per i minorati il pensionamento anticipato la reciprocità dei servizi educativi e la corrispondenza dei titoli professionali
Ma in due occasioni per la protezione degli ambienti di lavoro dai rischi del benzene e di alcune sostanze cancerogene
L'azione di stimolo non è stata sufficiente e l'Italia nel Consiglio lavoro è stata costretta ad esternare un voto negativo sulle proposte sostenute dalla commissione e dagli altri stati membri
Non ci soddisfaceva infatti l'argomento che una protezione anche insufficiente sarebbe stata preferibile alla totale assenza comunitaria di protezione
Giacché le ricerche scientifiche provano che ai livelli proposti il rischio per i lavoratori rimane molto alto
La posizione italiana che in seno al Consiglio poteva apparire essendo isolata
Velleitaria sia sulla questione benzene trasfusa nella posizione approvata poi dal Parlamento europeo a maggioranza assoluta dei suoi membri
Il voto del Parlamento europeo ci incoraggia a proseguire nella direzione che abbiamo scelto affinché si annidi la dimensione sociale dell'Europa
In queste iniziative vorremmo essere seguiti e sorretti dalla immigrazione italiana giacché un'Europa più giusta e un'Europa più solida e alla lunga e nell'interesse di tutti un'Europa più prospera e su queste note che vorrei concludere il mio intervento rinnovando l'augurio di un secondo lavoro
Prende ora la parola il primo dei delegati Silvana Mangione delle coi miti e degli Stati Uniti
Signor presidente signori ministri onorevoli senatori e deputati colleghi del comitato organizzatore dei Coen mite delegati e invitati di tutto il mondo signore e signori stamane abbiamo sentito fare dagli autorevolissimi personaggi che ci hanno preceduto un'analisi molto approfondita del come e del che cosa del quando e del dove di questa seconda conferenza dell'emigrazione
Forse però non è stato concesso altrettanto spazio al perché
Alla ragione vera per la quale è stata indetta questa conferenza e il perché è un perché economico che è indissolubilmente legato al chi alla tipologia e alla consistenza numerica dell'emigrazione italiana in tutto il mondo
Tutti sanno
Ma non tutti ne valutano fino in fondo le conseguenze
Che nessun Paese al mondo ha subito il male amato dell'emigrazione come l'Italia degli ultimi cento anni tutti sanno come nei nostri continenti extraeuropei l'emigrazione quella di più antica data
Quella che ha vissuto tutte le terribili fasi dell'iter migratorio
Dalla lotta contro la discriminazione etnica
Alla integrazione più o meno di uscita
Nelle società di accoglimento all'appiattimento e insomma Otello nazionale comunque diverso e non omologabile a quello proposto dal contemporaneo sviluppo della società civile in Italia
Se me lo consentite in questa relazione che tengo in nome e per conto della emigrazione Trambus oceanica cercherò di tracciare rapidamente le caratteristiche delle nostre comunità evidenziare il loro contributo economico all'Italia
E indicare le condizioni minime di intervento e di comportamento da parte dell'Italia stessa necessarie perché questo contributo non venga inevitabilmente a cessare
Le nostre comunità trancio oceaniche lo sappiamo tutti possono dividersi a grandi linee in tre gruppi
Che per comodità di comprensione definirò come gli italo italiani Italo esteri egli estero italiani gli esteri di origine italiana
La categoria degli italo italiani è quella dei nati in Italia
Residenti all'estero ma ancora cittadini italiani è cambiata profondamente negli ultimi vent'anni
Perché coloro che si sono recati all'estero per rimanervi
Se l'estero era transoceanico hanno finito per capire i numeri sempre maggiori di dover acquistare la cittadinanza locale
Per poter contare prima di tutto politicamente nelle società di accoglimento dalle quali possono e debbono esigere tutta una serie di servizi che finanziano con il pagamento delle proprie tasse
Ebbene infatti
Che Italo italiani rimangano soltanto con loro
Che hanno intenzione di rientrare in Italia coloro che considerano la propria permanenza all'estero come una fase temporanea
Per quanto prolungata nella loro vita di studio o di lavoro questa convinta però andrà progressivamente aumentando perché la struttura stessa del mondo moderno
Poteva un numero crescente di persone a spostarsi e sottolineo spostarsi al di fuori dei confini del paese di origine questo gruppo sarà anche qualitativamente di tipo diverso
Poiché si tratterà di esponenti delle professioni del mondo manageriale rappresentanti di enti ed istituzioni Giovanni
Alla ricerca dell'apprendimento di tecniche diverse o di diverse applicazioni approcci al sapere spinti non più tanto dal bisogno economico quanto da quello produttivo che intellettuale
Non sottovalutiamo accedendo a forme di snobismo all'incontrario
Il loro peso in termini di relazioni economiche e di prestigio culturale per l'Italia e non minimi diamo le loro esigenze alle quali ci si dovrà indirizzare in maniera precisa e concreta
Italo esteri
Sono un gruppo eterogeneo conflittuale agitato da gravissime crisi psicologiche di definizione di se stessi perché sono nati in Italia
Sì sono naturalizzati ma non sempre si sono completamente assimilati alle realtà locali hanno Nostalgia di un'Italia che non esiste più e spesso dei migrano questa Italia che non conoscono perché hanno perso per mancanza d'informazione
Sintonia con il raffinato sviluppo della visione politica della capacità di gestione della democrazia della ricchezza economica e sociale dell'Italia contemporanea
Troppi di essi continuano ad alternare atteggiamenti di sana e giustissima rivendicazione i diritti garantiti ad atteggiamenti di sterile rivalsa
Di alla malcelata ricerca di una sorta di vendetta fra virgolette per scelte che sono state da loro fatte ma che spesso è più facile giustificare come imposizioni esterne cui si è dovuto soggiacere di recente ci siamo nascosti tutti dietro questo concetto di un contributo dato all'Italia attraverso l'emigrazione che ha lasciato spazio agli altri
Perché non guardiamo l'altra faccia della medaglia quelli che sono partiti erano i forti erano i coraggiosi erano coloro che forse se fossero rimasti avrebbero contribuito a costruire un'Italia ancora migliore di quella che abbiamo e allora
E allora
Chi ha davvero poco affittato e chi ha davvero sofferto delle conseguenze di questo esodo di massa noi gli emigrati o l'Italia stessa
L'ultimo gruppo
Quello degli esteri o italiani e il più numeroso
E impossibile da circoscrivere nei limiti di caratteri tipici precisi
E tornato da seconde da terza età quarte da noi anche da cui intere generazioni
Che passano dal rigetto totale della propria origine in passato anche su spinta dei genitori che ne volevano la integrazione assoluta nella società di accoglimento
Alla crisi di identità
Specialmente in quei Paesi che non avendo una matrice nazionale unitaria
A parole sta aboliscono o accettano le politiche del multiculturalismo ma di fatto come in Australia in Canada negli Stati Uniti sinora
Hanno sottilmente cercato di imporre il modello anglosassone come il modello più perfetto e a tutti gli altri superiore questo terzo gruppo in particolare
Noi vogliamo presentare nelle sue contraddizioni all'attenzione dei nostri colleghi europei e delle forze politiche e sociali italiane come serio monito
A non ripetere in Europa gli errori già commessi per miopia storica o magari per mancanza di volontà nella pianificazione di serie interventi
A favore della immigrazione più antica
Se ne sono anche i tipi di apporto economico all'Italia
Forniti dalle nostre comunità trancio oceaniche il primo il più ovvio è quello delle rimesse ai nostri Paesi extra europei si sono stabilizzate sui settecentotrenta miliardi circa nell'ottantasette tutti sappiamo e questo contributo va progressivamente diminuendo finirà per estinguersi in base alla legge ineluttabile dell'invecchiamento fisico dei nuclei familiari
Sì degli emigrati che dei loro parenti lontani in base anche
Alle considerazioni che facevamo prima sul cambiamento radicale della tipologia dei flussi in uscita dall'Italia d'altra parte il volume delle rimesse è stato molto maggiore proprio nel momento in cui l'Italia ne aveva più bisogno
Perché aveva precise necessità di ricostruzione e di finanziamento delle fonti di produzione o di alleggerimento
Del peso di tasche di povertà
E anche questo non va dimenticato il secondo cespite di entrata per l'Italia in termini reali molto più importante del primo e quello costituito dal mercato diretto rappresentato dalle comunità italiane all'estero che ancora mancano devono si vestono italiano viaggiano su auto italiane importano strumenti e macchinari italiani
Motivazioni psicologiche profonde di nostalgici affettiva
Ti un più o meno comincio orgoglio di appartenenza etnica in adeguamento più o meno dichiarato a un retaggio culturale innato ispirerà sempre in tutti noi emigrati
La ricerca della bellezza e perciò dell'elegante del made in Italy
A questo si aggiunge il terzo contributo
Il più ampio che il più difficilmente valutabile quello del mercato indotto ognuno di noi
Italo italiani Italo esteri o estero italiani che siamo non vive il mondo in ghetti tricolori il nostro modo di vivere di viaggiare di produrre coinvolge
Tutto un tessuto di relazioni con le etnie locali influenza le nazioni in cui operiamo all'acquisizione di gusti e di esigenze italiane attraverso un numero crescente di nostri rappresentanti ne abbiamo alcuni qui
Eletti a cariche amministrative e politiche locali ho chiamati a cattedre universitarie di prestigio nominati a posizioni dirigenziali nelle aziende straniere
Noi esercitiamo pressioni politico economico intellettuali
Per non citarne altre che modificano in sensibilmente capillarmente e perciò definitivamente
Tutte le società nelle quali ci siamo insediati
Il volume
Il volume delle sulle esportazioni nei soli continenti africano americani e australiano che ripeto le sole esportazioni nei Paesi extra europei nell'ottantasette
Ha toccato i diciotto mila e cinquecento miliardi di lire circa supponiamo che gli acquisti diretti e l'influenza delle nostre comunità sulle abitudini d'acquisto alto coi corrispondano soltanto a un terzo
Del valore delle esportazioni stiamo sempre parlando di sei mila e duecento miliardi di lire
E si avviasse aggiungiamo il numero di cui parlavamo sopra
Raggiungiamo quello di sei mila e novecento miliardi di lire
Questa cifra signori miei cari colleghi e presenti tutti questa cifra e parlo solo dei continenti extraeuropei è il vero perché della indizione della seconda Conferenza nazionale delle migrazioni
Per questa cifra
E non peraltro si parla di conferenza della e non sulla emigrazione per questa cifra e non peraltro i rappresentanti delle comunità italiane all'estero sono stati eletti
Attraverso i Coen netta a far parte dei comitati organizzatore ristretto
è stata data loro la facoltà di presentare relazioni come questa
E di presiedere commissioni d'altra parte ce lo dice all'articolo due la stessa legge che indice la conferenza quando parla di valorizzazione dell'apporto economico delle comunità italiane all'estero
E allora pensate ancora per un attimo quale messe di risultati concreti anche se non ancora traducibili in dati
Veri hanno già raccolto le forze politiche sociali e il Governo il Parlamento e le regioni nel corso delle assemblee nazionali
E delle teleconferenze continentali che si sono tenute in preparazione alla conferenza odierna
Quali ritorno sull'investimento in termini di contatti personali di pubbliche relazioni di creazioni di reti di rappresentanza di identificazione di punti d'appoggio
Per la programmazione di future attività promozionali e l'investimento è stato di soli cinque miliardi lo zero virgola zero sette per cento della cifra che vi citavo prima
Questo potrebbe quindi diventare un momento di grazia e agli italiani che vivono il mondo ma in momenti di grazia se non vengono sostenuti dalla rapida adozione di serie politiche si spengono
Scusi volando in una specie di lette di fiume dell'oblio burocratico specialmente se le distanze sono quelle che separano la nostra emigrazione trancio oceanica ai centri decisionali romani e il nostro dialogo
Rimane sempre e comunque sì il tratto attraverso alcuni passaggi
Non vogliamo fare un elenco di doglianze perché non ci riconosciamo e non vogliamo riconoscerci in quelli di noi che hanno sempre preferito l'atteggiamento del mendicante
All'ombra del muro del pianto di ragionevoli accuse di richieste non realizzate
Non vogliamo avanzare richieste non realizzabile una volta di più vogliamo dare un meditato se ci riusciremo contributo costruttivo
Ad alimentare il clima positivo che abbiamo lavorato sodo da marzo ad oggi perché alleare
Anche mediante ove necessario le cosiddette bombe fra virgolette e cioè i documenti firmati dai può Enit di tutto il mondo
Come da marzo ad oggi
Sì è tessuta la piattaforma di un consenso teso all'identificazione dei contenuti e degli obiettivi di questa conferenza così ora noi speriamo di poter avocare lo stesso concerto su alcune idee
Che desidereremmo presentare le nostre comunità trans oceaniche
Ribadiscono che la loro esigenza più impellente e quella della conquista di una nuova maturità politica attraverso l'esercizio del diritto del volto
In loco per i cittadini residenti all'estero
Mentre per le generazioni nate all'estero è imprescindibile un'azione che li porti al recupero dell'italianità
Attraverso l'assorbimento della cultura italiana non solo storica prima di tutto contemporanea e all'acquisizione di una nuova dignità di appartenenza
Attraverso un'adeguata promozione dell'immagine dell'Italia e dell'azienda Italia
Non ci stancheremo mai di ripetere che gli strumenti dato operare si riconducono i due concetti della partecipazione e della informazione
Partecipazione ad un dialogo per quanto possibile diretto in tutte le materie pertinenti
Alla ditta delle nostre comunità
Da concretizzarsi inizialmente nella creazione del consiglio generale degli italiani all'estero un organismo rappresentativo mondiale
Che tenga in debito conto delle differenze fra immigrazione in Europa ed emigrazione Oltreoceano esodo polacco istituire un momento di passaggio e di raccordo
Fino all'istituzione dei Koenig dell'esercizio in loco del diritto di voto finalizzato all'elezione dei nostri stessi rappresentanti al Parlamento italiano
Inattesa della approvazione della legge istitutiva del consiglio
Riteniamo anche doveroso come abbiamo già affermato
Nel documenti finali delle pre conferenze in Sudamerica in Europa e in Australia che si prolunghi il mandato al Comitato organizzatore della seconda conferenza per evitare un vuoto di rappresentanza
Adesso dovrebbe venir demandato il compito di promuovere la rapida attuazione delle indicazioni contenute nel documento finale di questa seconda conferenza
Non vogliamo attendere dieci anni e più come avvenne nel caso della prima per vedere realizzati e in modo non del tutto soddisfacente alcuni dei suggerimenti contenuti in cui il documento finale
Partecipazione
Ai procedimenti decisionali in materia di protezione dei diritti politici civili
Del lavoro e della previdenza sociale dei nostri concittadini all'estero e di garanzia dei diritti acquisiti vedi ad esempio le pensioni senza ritardi burocratici
Partecipazione
Da ora quando l'ultima traccia di sangue italiano sia scomparsa nelle comunità estere
E non esista più l'orgoglio del nostro retaggio partecipazione alla pianificazione delle politiche di recupero culturale abbiamo visto dappertutto
Genitori che parlano italiano e si vedono rispondere dai figli in inglese in spagnolo e in portoghese in francese
Non possiamo continuare
Non possiamo continuare a contare soltanto sulle nomine benemerite che insegnano però ai nipotini una lingua antica spesso dal vocabolario limitato
Partecipazione
Delle nostre comunità Oltreoceano in via puramente consultiva
Alla pianificazione degli interventi di cooperazione economica
Nei Paesi in via di sviluppo con previa informazione e verifica ovviamente non vincolante sui contenuti degli accordi bilaterali che toccano dal vivo i nostri connazionali per esempio nell'America latina
Partecipazione
Al potenziamento dei mezzi e della qualità dell'informazione scritta parlata e disinibita
Degli italiani all'estero di qualunque generazione siano prima di tutto ed anche attraverso un allargamento della capacità associativa
Una espansione delle aree di intervento e un appropriato finanziamento
Della federazione unitaria della stampa italiana all'estero e una maggiore e più rapida erogazione di contributi a tutti i mass media non soltanto i giornali al servizio delle nostre comunità
Il potenziamento di cultura e informazione rispondono prima di tutto a un'esigenza dell'Italia stessa e quella di non perdere il Tesoro economico commerciale e politico
Che l'Italia fuori d'Italia noi gli italiani all'estero
Perché scusate mi perché non si diciamo qualche verità
Che attività
Le politiche dell'immigrazione sinora negli ultimi quarant'anni sono state affidate ad un unico ministero ha fatto molto sappiamo tutti che cosa è successo sappiamo però altrettanto bene che cosa non è successo
Perché allora signori
L'Italia è giunto il momento di imboccare una differenziazione degli interventi in campo migratorio prima precise competenze ministeriali per esempio che non configurare un'attribuzione ai ministeri del commercio estero e del Turismo e dello spettacolo
E la promozione di un'immagine unitaria e non frammentata in iniziative diverse dell'azienda Italia
Dopotutto ne beneficerebbe proprio il gettito della bilancia commerciale nei suoi aspetti delle esportazioni e del turismo
Specialmente verso le zone meno conosciute meno privilegiate del Mezzogiorno delle regioni nord orientali d'Italia ancora
Perché non delegare al ministero della ricerca scientifica
Il riassetto delle valutazioni dei titoli di studio italiani e stranieri
Sulla base di reciprocità di criteri e riconoscimenti predisposizione di campagne di promozione della lingua italiana come lingua di cultura che non faccia quindi sentire diversi figli degli emigrati che parlano un'altra lingua e della cultura italiana
Della cultura italiana come cultura politica ed economica all'a Vanguardia
Perché il ministero della pubblica istruzione invece di procedere alla trasformazione in burocrati di venti mila docenti italiani privi di cattedra nel programma più costruttivamente impiego all'estero so che è molto costosa
No di costituendo le scuole d'Italia oppure per seminari di aggiornamento per gli stessi docenti locali
Perché non si consente ai lavoratori italiani assunti all'estero da aziende italiane di iscriversi ai sindacati italiani e di essere quindi rappresentati di diritto
Nei negoziati per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro e negli interventi del ministero del lavoro a loro protezione
Perché non prevedere nel quadro di un futuro coordinamento Stato-Regioni
Anche un coordinamento regioni comunità italiane all'estero attraverso i Co Enit
L'articolazione di politiche unitarie perché non consolidare non coordinare le strutture di patronato dando loro maggiori mezzi per adempiere ai loro compiti per esempio di formazione professionale
E non soltanto nelle aree dove già esercitano la propria opera insostituibile a Tagore della fascia troppo poco protetta che esiste ancora dei più deboli gli anziani
I pensionati gli emarginati per ragioni linguistiche parlo permettetemelo prima di tutto delle donne
E i giovani disoccupati gli invalidi gli indigenti non è certamente vero che tutta quanta la nostra emigrazione abbia superato qualunque necessità di assistenza
Perché non perfezionare un piano di ristrutturazione della rete consolare
Che dal punto di vista dei mezzi addotti la computerizzazione dei servizi come è già stato fatto per esempio a Bruxelles e affianchi e spero tutti e personale specializzato ai diplomatici di carriera perché non usare il consiglio generale degli italiani all'estero come una sorta di CIPE dell'emigrazione
Un consiglio di coordinamento della programmazione in campo e migratorio con i dovuti adattamenti in ossequio al sistema legislativo italiano e ai poteri e alle competenze che al Consiglio si potrà notare in parole povere signori e signori perché non uscire dalle ultime frange
Di un meccanismo che nelle applicazioni pratiche di alcune politiche pur avendo profuso uomini e mezzi non è riuscito ad ottenere tutti i risultati che noi desideravamo
Come auspichiamo che l'ottimo lavoro svolto finora in preparazione a questa conferenza da tutti i rappresentanti del mondo dell'emigrazione all'interno del comitato organizzatore
Verga compreso prima di tutto dalle forze politiche e di governo
E che se si impegnino ad attuare con la nostra cooperazione costruttiva con un efficace coordinamento degli interventi e in tempi rapidi le risultanze dell'importante dibattito che stiamo per aprire
Grazie
Ha la parola
Guglielmo grossi che rappresenta il coi miti della Svizzera
Signor presidente
Con la breve discorso di saluto che ho l'onore di pronunciare per gli italiani in Europa voglio esprimere alcuni dei principali riferimenti accomunanti che sono emersi dall'assemblea dei numerosi pareri Paesi ed è la prima conferenza di Strasburgo
La quantità imprecisate di cittadini italiani che è stimato in due virgola due tipi due virgola cinque milioni di persone vivono in Europa nei Paesi comunitari e non comunitari in condizioni molto differenziate
Il dato accomunante e che tutti con maggiori o minori problemi viviamo la condizione di straniero e che tutti abbiamo in comune la cittadinanza è un legame culturale e linguistico Dio origine e intensità diverse
A secondo della nazionalità cede l'anzianità della condizione di partenza della regione di provenienza e anche della qualità dell'accoglienza nei luoghi di residenza
Non esiste un censimento sulle condizioni di vita ma è comune valutazione che tra coloro i quali sono emigrati dal dopoguerra
Fino agli anni Settanta solo una piccola minoranza sono riusciti ad affermarsi a livello medio-alto delle Società di accoglimento
Troppo spago refoli erano le condizioni di partenza
Deficit distruzione quasi incolmabile dell'età adulta difficoltà di comunicazione minori diritti patriottismo della Società di accoglimento e spesso anche il suo derivato più deteriore la xenofobia
Alcuni importanti tratti hanno accomunato le varie esperienze di vita dalla grande maggioranza una vita di lavoro
E di faticoso risparmio di rinunciano alla vita quotidiana di soglie del rimpatrio di anni e di decenni di estraneità dal contesto culturale politico e sociale di vita
Queste condizioni tanto sfavorevoli ci sono ripercorse anche sull'educazione e sulla condizione di vita dei figli penalizzando la loro capacità di competizione i sistemi scolastici e formativi
Fortemente sole selettivi in molti Paesi spesso anche discriminanti
Per la gran parte delle famiglie il passaggio dallo stato di emigrato provvisorio allo stato di stabilità sia determinato spesso inconsapevolmente nel periodo delle Tato recente giovane adulta dei figli
Alla graduale caduta delle prospettive di un difficile rimpatrio ricevimento ci sono sostituiti crescenti vincoli ai legami familiari divenuti sempre più complessi
E che hanno significato un considerevole spostamento del centro degli interessi di vita verso le società di residenza
Tra gli emigrati sono però rimasti intensi legami del sentimento di appartenenza al paese d'origine
Sentimento che è stato assunto con intensità diverse anche da i figli nati nei luoghi di residenza di seconda e terza generazione e che costituiscono ormai oltre la metà degli italiani in Europa
La questione nominalistica se dobbiamo essere definiti emigrati oppure cittadini italiani all'estero è una disputa del tutto inutile
E rivela però che nella ufficialità della politica e della cultura non abbiamo una collocazione definitiva è pienamente riconosciuta né delle identità né del diritto
Conquistare questo sparse di cittadino a soggetto a pieno titolo dalla Società d'origine in quella di residenza e del resto la sintesi delle nostre rivendicazioni ed aspirazioni
La situazione disidratata stabilità che dopo che ha dato luogo alla gran parte del nuovo rispetto alla precedente conferenza del settantacinque
Non significa affatto che i problemi da risolvere le politiche che chiedevamo negli anni settanta siano superati
La diversità oggi consiste nel chiedere risposte anche ai problemi nuovi in particolare alla nuova dimensione europea delle questioni del lavoro della cultura della identità
Dei diritti di partecipazione politica
Se oggi a differenza degli anni settanta anno poniamo più la priorità sulle questioni dell'occupazione in funzione del rimpatrio
E perché la situazione di stabilità i nuovi legami e vincoli delle famiglie italiane fanno sì che la maggior parte dei ridotti rimpatri avvengono ormai prevalentemente nell'età non più lavorativa
Ci sono però molte ed evidenti ragioni per ritenere di assoluta priorità le questioni del lavoro della parità di trattamento e delle occasioni di impiego della formazione professionale delle politiche per l'occupazione per l'occupazione dalla cooperazione
Nel mercato del lavoro europeo dei quindici milioni di disoccupati
La grande maggioranza degli italiani si colloca nelle fasce me della media debole qualificazione e della manovalanza molto esposti quindi alle ristrutturazioni agli effetti delle nuove tecnologie sulle mansioni di bassa e media qualifica
La disoccupazione non è rilevante tra gli italiani nei Paesi non comunitari mai dati statistici non rilevano che chi è rimasto disoccupato molto spesso rimpatriato
La esposizione alla disoccupazione evidenziata soprattutto della Repubblica federale tedesca dove gli italiani col diciassette per cento costituiscono un vero e proprio record negativo in assoluto in Europa
Per la ingente quantità dei disoccupati italiani nei Paesi comunitari la possibilità di mobilità verso i luoghi d'origine resta problematica o impossibile così come era negli anni settanta
Se è evidente l'importante miglioramento dell'economia del nostro Paese altrettanto evidente infatti l'aggravarsi degli squilibri e dalla disoccupazione
Ecco dunque che il dato della oggettiva stabilità degli italiani d'Europa non modifica certe fondamentali priorità poste dalla conferenza di tredici anni fa sulla politica dell'occupazione
Certo si è registrato un forte calo di nuova emigrazione verso l'Europa concomitante col calo di reciti vita di quei Paesi e fors'anche col calo degli di disponibilità all'espatrio
Ma più integrazione come era stato dato da settantacinque deve significare per noi divenire lavoratori e cittadini con pari diritti non può significare come per molti invece avviene restare disoccupato all'estero senza alternativa
Resta perciò immutato l'interesse all'evoluzione delle possibilità di occupazione in Italia anche perché questo è un bisogno storico del Mezzogiorno la cui soluzione non può essere ancora rimandata possibili
Futuri affetti dei fondi strutturali della comunità
La necessità di riequilibrio delle aree deboli in Italia e negli altri paesi si questione che sempre più arcigno assume dimensione europea
Ma proprio per questa ragione il concorso del nostro paese all'unificazione europea non dovrà limitarsi alla sola rincorse dei mercati degli affari che si prospetta ma in vista del novantadue il migliore contributo contributo al processo di integrazione europea
L'equilibrio intanto nel nostro Paese delle occasioni di occupazione delle condizioni di lavoro e di vita dei cittadini anche per prevenire nuove migrazioni di massa
La prospettiva che si va costruendo sulla scadenza del novantadue ci fa temere la estensione delle tendenze da più parti in atto di indebolimento delle politiche sociali sacrificata dichiarate necessità di concorrenza sui mercati europei e mondiali
Come pure le tendenze accelerate dalle nuove tecnologia la centralizzazione della produzione del commercio nei mercati finanziari rivelano intenti di ulteriori razionalizzazioni e centralizzazione settoriale dei poli dell'occupazione
Ci preoccupa la eventualità di nuovi squilibri e penalizzazioni sul mercato del lavoro che colpirebbero prima di tutti noi stranieri perché continuiamo a restare l'anello più debole delle politiche sociali ed economiche degli Stati
Il bisogno di spazio sociale nel processo di unificazione europea non può restare solo un allarme lanciato da alcuni convinti europeisti
La molla eccezionale che spinge l'unificazione dell'Europa dei mercati e della finanza ha effetti rapidissimi
Per questo noi rappresentanti degli italiani in Europa in questa conferenza vogliamo far valere che la realizzazione dello spassoso spazio sociale non è una fase successiva
Ma deve essere compito di oggi degli Stati del Governo dal Parlamento italiano e delle istanze europee che hanno poteri effettivi
Per noi sono priorità dell'oggi la armonizzazione del mercato del lavoro sulla base di uno Statuto unificato che renda identiche le condizioni di assoluzione di assunzione
I diritti l'orario di lavoro come pure l'armonizzazione verso l'altro teste dei regimi di sicurezza sociale
E l'armonizzazione dei sistemi formativi la loro generalizzata adesione alle evoluzioni del mondo del lavoro
Le nuove contese nel grande mercato europeo vanno gestite anche tutelando l'occupazione i diritti dei cittadini dei Paesi europei non comunitari anche per questa ragione chiediamo al governo e alle istituzioni italiane ai commissari CEE
Ai nostri europarlamentari di impegnarsi in sede di Consiglio dei ministri delle istituzioni della comunità per l'adozione di politiche le più aperte verso i Paesi europei non comunitari
Affinché la realizzazione del mercato comunitario non provochi nuove emarginazioni e squilibri che saremmo noi gli altri stranieri per primi a pagare in quei Paesi
I paesi non comunitari devono essere incoraggiati esplicitamente invitati ad inserirsi nel processo di integrazione europea in vista di una rapida adesione questa è una forte aspirazione degli italiani le se lì residenti perché alle Martinez l'emarginazione di quei Paesi
Li renderebbe ancor più stranieri mentre invece dentro al processo di integrazione economica politica sociale culturale dell'Europa vediamo la possibilità del superamento della condizione di straniero nostra e dei nostri figli
Per questa ragione al ministro Andreotti in vista la scorsa settimana a Berna i rappresentanti del Comitato nazionale di intesa e dei coi miti
Hanno espresso la richiesta di promuovere queste aperture la richiesta di poter votare sul territorio della Confederazione già in occasione delle prossime elezioni dell'Europarlamento e la richiesta di proporre trattative sul piano bilaterale e multilaterale sulla base della ricerca reciprocità in modo di fare avanzare la situazione dei cittadini comunitari in Svizzera
E degli svizzeri nella comunità in sincronia con i progressi che registreranno gli immigrati interni della comunità in materia di par parità di trattamento partecipazione politica e diritto di residenza
In questo modo si tutela la parità di trattamento delle condizioni di vita degli italiani nei Paesi europei non comunitari
Questo è un preciso prioritario campo di impegno richiede che il Governo avvii una intensa azione di trattative con i paesi non comunitari nei quali risiedono cittadini italiani
Sempre più sui mercati del lavoro dei Paesi europei di grande immigrazione prendono in cerca di lavoro gli emigrati dai paesi poveri extra-europei
è evidente che essi costituiscono una pressione sul mercato del lavoro soprattutto verso gli immigrati stabili
Noi italiani che l'esperienza ad essere i più sfavoriti l'abbiamo fatta fin dai decenni difficili delle migrazioni di massa
Sappiamo che gli antagonismi le diffidenze e le divisioni svantaggio lo tutti e che la via da percorrere è quella della solidarietà verso i più deboli
I problemi grandi dei Paesi poveri non si affrontano adottando misure di chiusura o restrittive all'accesso degli extra continentali in cerca di lavoro in Europa il nostro Paese deve adoprarsi sul piano nazionale ed europeo
Per politiche aperte di accoglienza degli immigrati extra-europei cooperando per nuovi equilibri equilibrati assestamenti nelle modifiche delle strutture democratiche e cooperando superamento dalla povertà
In questo contesto deve essere assicurata priorità di accoglienza ai perseguitati per cui occorre che l'Italia ratifichi finalmente senza riserve la convenzione di Ginevra sul diritto d'asilo
C'è un debito storico tra nord e sud generali movimenti migratori sono una delle conseguenze che è sotto gli occhi di tutti
Noi italiani nei Paesi europei viviamo pur con tutti i problemi assai marginalmente la richiesta del Nord non c'è solo l'origine italiana è una comune richiesta
Al nostro Paese di dovuta assistenza e tutela per cui i bisogni più acuti sono certamente tra i milioni di italiani e italiani di origine che vivono e sono popolazioni dei Paesi poveri dall'America latina
Il nostro paese è uno dei pilastri della richiesta del Nord
Rispetto a questo fondamentale con testo in questa conferenza non può perciò che esprimersi anche l'aspirazione a politiche coerenti e conseguenti di cooperazione dell'Italia dell'Europa
è la richiesta a governo e istituzioni del nostro Paese di adoprarsi con maggiore impegno e più coraggiosamente per la totale cancellazione del debito dei Paesi poveri per la caduta di tutti protezionismo i dell'economia europea
Per aiuti adeguati ed effettivi che consentano ai Paesi dell'America latina di affrancare la democrazia e seguire una propria autonoma via allo sviluppo
La generale tendenza alla stabilizzazione nei luoghi di residenza tra l'Italia e in Europa e certo anche un effetto della notevole riduzione dei flussi dell'immigrazione
Ma tutti gli importanti cambiamenti in corso che essenzialmente significano anzianità
Nuove generazioni superamento della provvisorietà è sempre più stabilità delle persone delle famiglie questi cambiamenti non possono significare un disimpegno delle politiche del nostro Paese
Ci sono invece nuove aspettative nuove esigenze e bisogni nuove dimensioni dei problemi che richiedono maggiore impegno da parte del governo delle istituzioni delle forze politiche e sociali del nostro Paese
Si tratta perciò di dare soluzione non solo alle questioni poste dalla conferenza del settantacinque che sono in gran parte rimaste disattese
Diviene impellente a livello nazionale e comunitario ed europeo dare attuazione a tutte le direttive convenzioni e raccomandazioni
Stipulare i necessari accordi di attuazione sul piano bilaterale e multilaterale
In materia di diritto di residenza di scuola e cultura di diritti politici
E ancora di dare soluzione alla questione della cittadinanza
Ormai più della metà dell'Italia in Europa sono nati nei luoghi di residenza in questa conferenza si dovrà prendere atto del generale rifiuto del ripetersi di quel che è avvenuto in questo secolo cioè del rifiuto di prospettive in cui occorrono numerose generazioni prima che si normalizza o le condizioni di vita e di convivenza né la parità dei diritti
Nella crescente azione degli organi della comunità e nei rapporti del Governo del nostro Paese con i paesi europei comunitari e non comunitari devono essere posti sullo stesso piano delle questioni economiche le questioni dell'integrazione sociale dei diritti di partecipazione politica e le misure atte a promuovere il multiculturalismo
Occorre superare rapidamente la fase in cui ci si limita a constatare che le direttive e raccomandazioni delle istituzioni europee non vengono applicate dagli altri Paesi urge avviare sul piano bilaterale paese per paese trattative a corde reciprocamente impegnativi di attuazione
Per impegnare gli altri Paesi occorre innanzitutto dare soluzione in casa propria i problemi degli stranieri e di tutti gli stranieri
A quarant'anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e con tutte le successive convenzioni e direttive internazionali ed europee
Non è ammissibile che centinaia di migliaia di stranieri vivano senza i diritti dell'uomo più elementari e della clandestinità nel nostro Paese si è detto e così prevede la legge
Che la Conferenza Lola non affronta il tema e dalle dalla immigrazione
Ma la loro condizione inammissibile per un paese che li ospita e anche un una componente di quella immagine dell'Italia che si dice crescente della quale gli italiani all'estero beneficerebbero
Occorre che il governo ed istituzioni affrontino rapidamente la questione di fondo della organizzazione del nostro Paese
Del coordinamento delle politiche sul piano bilaterale e multilaterale da attuarsi in tempi rapidi e sincronia Citra politiche verso gli stranieri
E verso gli italiani all'estero la conferenza deve dare risposte impegnative questo fondamentale quesito
Perché non basta analizzare il nuovo che si manifesta
Tra gli italiani all'estero occorre adeguare le legislazioni che le politiche
Ai crescenti impegni che il nostro Paese contrari rispetto alla Comunità europea la comunità internazionale rispetto agli italiani all'estero occorre adeguare le politiche darsi gli strumenti coordina anche i per condurle
In Svezia in Olanda e Danimarca Paesi che sono all'avanguardia nelle politiche di immigrazione
Gli stranieri che già godono del diritto di voto comunale stanno rivendicando anche il diritto di voto per i Parlamenti nazionali di quei Paesi e trovano addirittura ascolto tra le forze politiche le istituzioni di quelle società
La proposta di direttiva che la commissione Cei ha già emanato sul diritto di voto comunale degli immigrati deve essere attuata rapidamente del nostro Paese per tutti gli stranieri perché così si costituisce un riferimento forte
Per ottenere questo diritto nei Paesi comunitari e non comunitari facendo leva sul principio della reciprocità
Questo è un altro esempio di come i ritardi nelle legislazioni verso gli stranieri in Italia costituiscono ostacolo anche per le conquiste che gli italiani all'estero potrebbero conseguire le politiche di accoglienza e di integrazione degli stranieri sono molto diversificate nei Paesi europei certamente gli italiani dei paesi non comunitari nei paesi piccoli della comunità hanno generalmente goduto di migliori condizioni di convivenza
Con le popolazioni locali
Che cos'è che non gli stranieri
Nei grandi paesi europei come la Repubblica federale tedesca l'Inghilterra la Francia e l'Italia stessa in questo confronto fa naturalmente eccezione la Svizzera dove anche domenica prossima ci sarà al voto ancora una volta l'iniziativa popolare che chiede la drastica riduzione della immigrazione
Il senso di appartenenza allo stato di origine generalmente nei piccoli paesi non ha dovuto misurarsi con le onde lunghe delle culture nazionaliste di dominio che i grandi paesi hanno vissuto nell'Europa di questo secolo
Pure con tutti i problemi di scolarizzazione di formazione i giovani le seconde successive generazioni ormai anche adulte costituiscono oggi una forte potenzialità per occupare spazi linguistico-culturali nei Paesi europei
Che appena ora incominciano a considerare l'ipotesi di società multiculturale
Certo di interventi scolastici culturali e formativi dello Stato sono di fondamentale importanza vanno potenziati
Adeguati agli avanzati gradi di inserimento delle giovani generale generazioni della società di residenza
Ma occorre anche che lo Stato agevoli la formazione sociale culturale degli italiani nei Paesi di residenza riconoscendo la possibilità di scelta della doppia cittadinanza
Combo o comunque la non perda di quella italiana in caso di acquisizione di un'altra e non certo come un privilegio ma come possibilità per il superamento dei tanti svantaggi come possibilità di pieno riconoscimento delle nuove estesi identità riconoscimento di nuovo spazio indispensabile per la piena libertà di personalità di chi ha interessi che travalicano le frontiere di un solo Stato
Soprattutto la situazione dall'altra metà degli italiani quelli nati all'estero richiede queste aperture
Essi sono di fatto dei doppi cittadini perché sarebbe innaturale che la loro identità non contenesse per intero di interessi gli affetti maturati dell'intera esperienza di vita nel luogo di residenza è ora di superare il dogma delle fedeltà di appartenenza a un solo Stato sul quale fondo ancora la gran parte delle legislazioni dei Paesi europei in materia di cittadinanza l'ostacolo costituito dalla anomalia dei doppi diritti politici deve ovviamente essere superato vincolando l'esercizio del voto
L'esercizio al solo Paesi di residenza oppure viceversa così come è logico che avvenga per il voto comunale una revisione della legge italiana sulla cittadinanza che consenta anche con i successivi accordi bilaterali di re la regolamentazione di regolamentazione della scelta di doppia cittadinanza non si sovrappone bensì può solo accelerare il Progetto decidere l'ansia europea nella comunità
E soprattutto favorire i processi di integrazione europea dei paesi non ancora comunitari formalizzando e avvalorando un patrimonio culturale ed umano che con la stessa corte con la STET estesa identità
E i profondi legami trasversali tra i Paesi non può che favorire la coesione e la formazione della Europa dei cittadini
Ora c'è il disegno di legge come annuncia enunciato il ministro Andreotti dunque occorre accelerare l'iter in Parlamento dare attuazione pratica l'anagrafe iniziare necessarie trattative con i Paesi per attuare i regimi dalla doppia cittadinanza
C'è una forte aspettativa tra gli italiani all'estero di affermarsi con pieni diritti come soggetto che conta nelle decisioni della politica dei Paesi di residenza e di origine icone e miti sono la più importante tra le poche realizzazioni degli impegni della conferenza e dal settantacinque non può esservi dubbio che la legge duecentocinque ha già consentito il grande risultato di costituire in tessuto democratico di riferimento balconi devono anche vere più e più chiare competenze e devono poter essere operativi al di là del semplice volontariato
Perché per la collettività
Tra la collettività c'è bisogno di operare non solo di un esercizio di voto democratico fine a se stesso
Il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero istituito istituirà la partecipazione consultiva il carattere consultivo di questo organismo sarà comunque un abito misurato tredici anni fa
Un altro degli impegni fino ad ora disattesi ma i cambiamenti che rileviamo tra gli italiani all'estero significa però anche una forte evoluzione delle aspettative perciò occorre affrontare concretamente nel Parlamento il passaggio successivo il voto cioè la partecipazione effettiva degli italiani all'estero
E alle istituzioni e la politica del nostro Paese
Queste aspettative forti di diritti di partecipazione politica recano con sé il desiderio e la volontà di concorrere di prendere per la soluzione di tanti
Di tanti vecchi problemi delle nostre migrazioni ma anche di partecipare a pieno titolo alle decisioni che influenzano il contesto e la vita quotidiana e di concorrere alle Generali evoluzione della società
Questa conferenza è la sintesi del contributo di migliaia di persone che hanno partecipato ai numerosi momenti assembleare della preparazione
Frutto di mesi di molto faticoso lavoro e anche con il lavoro quello svolto dal comitato organizzatore
Abbiamo a disposizione dell'intera settimana utilizziamola dunque al meglio lo i delegati per far valere le nostre aspettative porre i problemi vecchi e nuovi
Chiedere fermamente che il governo istituzioni del nostro Paese assumono precisi impegni e pongono finalmente le questioni che noi qui poniamo al centro delle politiche nazionali europea e internazionale
Ha la parola il dottor Carlo Ripa di Meana membro delle commissioni delle comunità europee
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Consiglio dei ministri
Signor ministro per gli affari esteri presidente della conferenza
Onorevoli ministri onorevoli parlamentari signore e signori a tutti i delegati rappresentanti degli italiani immigrati ai quattro angoli della terra
Presente a questa seconda conferenza
Nazionale dell'emigrazione desidero innanzitutto portare il saluto e il più corda cordiale augurio di buon lavoro dell'istituzione che ho l'onore di rappresentare
La Commissione delle comunità europea
E desidero premettere allo stesso tempo che il mio intervento avrà un carattere comunitario
Pur nella consapevolezza che questo lo farà apparire agli occhi di taluni limitativo
Infatti l'emigrazione italiana negli Stati membri della comunità europea non rappresenta che una parte numericamente minoritaria dell'emigrazione globale italiana nel mondo da questa giornata di incontri gli scambi di esperienze e di proposte tese a migliorare la condizione degli italiani all'estero e di suggerimenti per rinforzare e per riannodare i contatti con il Paese d'origine si vedrà comporsi un affresco grandioso è articolato
Testimonianza di un passato e spesso anche di un presente difficile ma anche molto ricco e vitale
Ma all'interno di questo grande affresco penso che spiccherà in una luce particolare e più omogenea la condizione della nostra emigrazione nella Comunità europea
E infatti se le comunità italiane presenti nei più diversi Paesi della terra hanno dovuto affrontare ed affrontano tuttora
Problemi e difficoltà differenti la condizione dei lavoratori emigranti nella comunità presenta caratteristiche di una più grande uniformità
Determinata in primo luogo dai principi della libera circolazione dei lavoratori e della non discriminazione basati sulla nazionalità sanciti dal Trattato di Roma
E certo gli italiani emigrati nei Paesi che formano la comunità europea sono e restano certamente italiani
Ma sono anche parte integrante di quella più vasta unione di popoli che è la comunità di oggi e che sarà l'unione europea di domani
Il cammino
Verso l'Unione europea e tuttavia ancora a lungo
Il rito di ostacoli e l'ambizioso progetto del grande mercato del mille novecentonovantadue non è che una TAC intermedia quantunque di fondamentale importanza
E nonostante l'indubitabile i progressi compiuti in trent'anni integrazione comunitaria moltissimo rimane da fare
Perché la condizione dell'immigrazione all'interno della comunità proceda sulla via di una sempre maggiore integrazione nei diversi tessuti economico politici nazionali
E verso un'autentica partecipazione alla vita degli stati di residenza senza le quali il pericolo di sradicamento rimane consistente reali
Nonostante tutti i miglioramenti della condizione socio economici
è partendo da questa consapevolezza e nella profonda convinzione
Che l'obiettivo del mille novecentonovantadue non è che la base il presupposto per realizzare un'Europa dei cittadini con la quale si dia a questi stessi la dimostrazione tangibile
Che essi sono al centro della costruzione europea
Che la Commissione delle Comunità
Dietro mia iniziativa e forse non a caso di un commissario italiano
Adottato nel giugno scorso una proposta di direttiva volta a concedere ai cittadini comunitari residenti in uno Stato diverso da quello di residenza il diritto di voto nelle elezioni municipali
Il libero esercizio infatti dei diritti civili e politici nel Paese di residenza ha un'importanza capitale e il diritto di voto nelle elezioni comunali ne rappresenta l'elemento di base
Nell'ambito delle Comunità europea mi sembra infatti inconcepibile che coloro che per anni hanno speso energie
Dato contributi di fatica fisica e intellettuale non possano partecipare alla gestione di quanto più immediatamente li circonda e cioè alla vita municipale
La commissione
La commissione ha dunque lanciato la sua proposta spetta ora i Governi degli Stati membri di approvarla in sede di Consiglio dei ministri e di trasferirla poi nei rispettivi ordinamenti nazionali
Non credo che sarà questa una battaglia facile
Alla commissione del resto sono occorsi oltre dieci anni di riflessioni e di contrasti per arrivare a formulare la proposta di direttiva e proprio per questo credo che il Governo italiano si impegnerà a fondo e con energia per superare obiezioni e rischi di insabbiamento
E d'altra parte la volontà del Governo italiano di muoversi in tal senso
Fortissima
Permettete che io saluti con soddisfazione con viva soddisfazione il disegno di legge costituzionale
Per la modifica degli articoli quarantotto cinquanta cinquantuno e cinquantaquattro della Costituzione italiana
Con il quale si prevede tra l'altro che il diritto di voto può essere concesso alle condizioni previste dalla legge ai cittadini degli Stati membri ed della Comunità europea residenti nel territorio della Repubblica
Certo anche quando il diritto di voto nelle elezioni municipali diventerà realtà esso non dovrà essere considerato un punto di arrivo finale
Ma di nuovo un primo passo verso una maggiore integrazione
E penso a questo riguardo alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo per le quali nonostante le difficoltà giuridico politiche che si pongono i cittadini europei
Residenti in uno Stato diverso da quello di nazionalità dovrebbero avere le possibilità di esprimere il proprio voto o per i candidati del proprio Paese
Attraverso il voto in loco in patria o per i candidati del paese di residenza stessi
Ma se la questione dell'integrazione politica essenziale
Per l'emigrazione italiana
Altrettanto lo è quella della conservazione di una identità culturale che con il trascorrere degli anni e con la distanza geografica rischia di affievolirsi e di perdersi soprattutto per gli emigrati della seconda generazione
E dunque essenziale che all'emigrazione siano garantiti in modi e i mezzi di espressione
Ed oltre alle strutture scolastiche che dovrebbero permettere quanto meno dove la presenza italiana è numericamente significativa l'insegnamento della lingua e della cultura di origine
Un grande grande compito spetta alla radio ed in particolare alla televisione
Per la quale si aprono oggi grazie al sistema dei satelliti nuove immense possibilità per quanto riguarda la comunità europea già certe conquiste si sono raggiunte dal mille novecentottantasei con la ricezione dei programmi RAI nel Lussemburgo in Belgio e Olanda in Svizzera
è questo un primo piccolo passo verso la realizzazione di una Televisione senza frontiere per la quale la commissione si è battuta si batte e dovrà battersi nel futuro
Ma anche qui occorre un impegno di un'azione da parte del programma del del da parte del governo italiano perché queste conquiste siano
Consolidato e siano al più presto allargata e non soltanto i Paesi comunitari ma anche ad altri Stati europei dove gli italiani sono numerosi
E in un futuro tecnologicamente non lontano anche altri continenti
L'immagine televisiva infatti per la potenza del mezzo ha già e avrà sempre più un ruolo determinante nella formazione culturale degli uomini
Ritengo che coloro i quali hanno conservato con fierezza ed orgoglio la nazionalità italiana debbano poter fruire
Laddove sia tecnicamente possibile dei programmi audiovisivi prodotti dalla televisione dello Stato italiano quantomeno di una delle sue reti
Ma cosa rappresenta la comunità europea per quegli italiani
Che vivono in Stati europei
Ho
In altri Paesi gli altri continenti perché di questa comunità europea non fanno parte
Credo sia questo un nuovo quesito che oggi ci si deve porre giacché può esistere il pericolo che questi ultimi pur conservando il legame culturale con l'Italia non percepiscano affondo il movimento forse lento ma costante dell'integrazione comunitaria
Il loro ricerca referente rimanendo soltanto il paese d'origine non assumendo quello che all'orizzonte si va delineando e cioè l'Europa comunitario
Credo che su questo terreno ancora oggi quasi del tutto inesplorato si aprano possibilità nuove sulle quali è importanti riflette oggi per gli italiani all'estero e mi riferisco qui a Coco a coloro che vivono in Paesi terzi il punto di appoggio
Di aiuto e di informazione è costituito dalla fitta rete dei consolati e delle ambasciate dello Stato italiano che magnificamente assolvono ai loro compiti
Ma credo che oggi con il rafforzamento anche politico della Comunità europea si apra e si vada consolidando anche un sistema di appoggi e di promozione comunitaria
In altre parole
I cittadini europei nei paesi terzi
Oltre all'ombrello protettivo e ai riflettori affidati allo Stato nazionale potranno
Sempre più affidarsi a quelli comunitari
Detenuti di volta in volta dal paese di presidenza di turno della Comunità europea
Un ruolo importante e che credo dovrà essere ha cresciuto dovranno anche giocare le delegazioni dunque le ambasciate della Comunità europea nei paesi terzi
Che a mio parere dovrebbero assolvere oltre a compiti di rappresentanza commerciale anche quelli di informazione e promozione della comunità
è certo che questa problematica
Forse non è ancora tutta matura ma penso che la comunità debba riflettere nei prossimi anni e in modo approfondito sulle modalità e sui mezzi per dare di più ai propri cittadini e dunque agli italiani residenti nei paesi terzi i vostri problemi sono anche problemi della Comunità europea dobbiamo risolverli insieme
La nostra riunione continua soltanto che il Presidente della Repubblica per un impegno che non può ulteriormente differire costretto all'esercito e vi ringraziamo per aver onorato questa cerimonia inaugurale della sua presenza
Vi prego di accomodare de
Vedi siamo cittadini di una Repubblica molto disciplinata alcuni seguono istintivamente il Presidente della Repubblica ventuno
Do la parola all'onorevole Germano Marri presidente del Comitato parlamentare per l'emigrazione
Signor presidente della conferenza cari connazionali residenti all'estero signore signori
Ho l'onore di portare a questa conferenza il saluto il contributo del Comitato parlamentare per l'emigrazione
Voglio esprimere innanzitutto la soddisfazione perché si è giunti a questa conferenza alla cui convocazione il Parlamento ha dato una forte spinta che ha richiesto un notevole impegno da parte dei colleghi della Camera dei deputati e del Senato di ogni parte politica
E che costituisce un punto di arrivo e di verifica
Di tutto quello che è stato fatto in questi anni e il punto di partenza e noi ci auguriamo per il molto che rimane ancora da fare e soprattutto per delineare in termini complessivi una nuova politica nei confronti delle nostre comunità all'estero
Certo non si può a non nascondere che si arriva a questa seconda conferenza con un grande ritardo
Che ha impedito un confronto tempestivo sui mutamenti profondi che si andavano verificando
Con il rischio serio di non comprenderne la portata e di incontrare gravi difficoltà nell'elaborare e attuare le politiche che sono necessarie
Esiste un doppio rischio a questo proposito da una parte quello di riproporre in veste nuova soluzioni vecchie dall'altra quello di dare invece risposte astratte basandoci su un'analisi errata o non completa di quello che oggi l immigrazione
Credo che vada sgombrato subito il campo da un equivoco incombente quello cioè di ritenere che essendo praticamente cessata l'emigrazione collezionato dal paese
Per la ricerca di lavoro non esista più per questo l'emigrazione e cioè non esistano più le difficoltà per i nostri emigrati
Dobbiamo avere ben chiaro che per migliaia di nostri emigrati all'estero esistono tuttora problemi gravi di ordine economico sociale e culturale
Le nostre collettività all'estero non solo non hanno una realtà uniforme tra loro ma sono anche profondamente diversificate al loro interno
E accanto a quelli che hanno trovato una loro stabile collocazione che hanno raggiunto posizioni di grande rilievo
Nel nuovo paese di accoglimento
Vi sono ancora molte famiglie troppe famiglie per le quali la qualifica di emigrante con tutto il suo drammatico significato ancora oggi rappresenta la realtà delle cose
Ho voluto dirlo subito perché mi sembra un punto essenziale e perché mi sembra che rischi di essere sottovalutato se non addirittura dimenticato
Questa naturalmente non può essere una rappresentazione dell'emigrazione che pretenda di esaurire l'iniziativa dello Stato in un'azione di carattere puramente assistenziale
Vuole essere certo una sollecitazione a tener conto di questo stato di cose che sconta anni di insufficienze se non addirittura di vera e propria assenza di interventi adeguati
Elaborando finalmente una politica di riequilibrio che mi pare poi essere il presupposto per qualsiasi altro progetto volto ad affrontare organicamente la vasta complessa e nuova realtà delle nostre comunità all'estero
Su questo terreno dovrà svolgerà una funzione determinante la legge sull'anagrafe il censimento degli italiani residenti all'estero
Finalmente entrata in vigore e che richiede da parte del governo un'attuazione tempestiva
E puntuali a questo fine non possiamo nasconderci che sono necessari ben altri fondi che quelli stanziati
Ma ciò non può costituire un alibi per ritardare l'avvio di queste basilari operazioni
Ma qui la lentezza del Parlamento c'entra poco
è vero ci sono stati quattro scioglimenti anticipati delle Camere ma ben più hanno pensato le resistenze burocratiche e la caduta delle volontà politiche
Per cui la grande questione nazionale dell'emigrazione è stata relegata all'ultimo posto nella individuazione delle risorse necessarie per avviare un concreto programma di intervento dico questo non per un'ennesima polemica ma per avvertire che si possono ripetere gli stessi errori e ripercorrere le stesse strade
E che è necessario pertanto approntare subito strumenti stringenti di iniziativa e di controllo da parte dell'emigrazione primo fra tutti quel consiglio generale
Degli italiani all'estero
Che secondo gli impegni doveva essere già attuato per questa conferenza
E nel quale le espressioni realmente rappresentative dell'emigrazione dovranno avere un peso effettivo e la possibilità di pensare veramente
Su un altro punto mi vorrei brevemente soffermare e cioè sul fatto che soltanto ora
Si comincia a prendere coscienza dei cambiamenti che si sono verificati nella presenza nelle condizioni degli italiani all'estero e dell'esigenza di politiche articolate
Eppure in questi anni è stata portata avanti un'opera tenace intelligente di ricognizione di questa realtà e di intervento normativo
A fatica
è stata percepita e talvolta guardata con sospetto e spesso osteggiata
Si è trattato del grande lavoro svolto dalle regioni con l'apporto delle stesse associazioni degli emigrati
Le regioni anche se con differenze notevoli dall'una all'altra e con momenti di caduta dell'impegno
Hanno avuto il merito di cogliere fin dalla loro costituzione la varietà e la ricchezza di questa realtà la sua grande importanza per il nostro Paese
E partendo da alcuni primi interventi legislativi di carattere necessariamente assistenziale hanno sviluppato politiche rivolte a tutto l'arco dei problemi
Mantenendo un contatto costante con le comunità con iniziative di carattere promozionale culturale
Di scambio di giovani di vacanze per anziani e così via che hanno determinato un primo importante riavvicinamento
Di queste comunità al nostro Paese e con ciò stimolando anche l'opera delle nostre rappresentanze diplomatiche e consolari aprendo nuovi spazi alla stessa azione dello Stato centrale
Il riconoscimento di questo lavoro non vuole avere un valore storico
Si tratta invece di un'esigenza politica
Dal momento che i implica la costatazione della funzione istituzionale nazionale delle Regioni in questo campo
Comporta di conseguenza che nessuna politica seria nei confronti delle nostre comunità all'estero può essere delineata e praticata prescindendo dalla collaborazione dall'apporto delle regioni
è pertanto necessario che vengano finalmente definiti con una legge del parlamento il ruolo e i poteri che ad esse competono che si esca in questa materia dalla precarietà istituzionale
Sottraendo le iniziative delle regioni a controlli del tutto discrezionali e assicurando al governo il necessario coordinamento in un quadro di adeguatezza e di programmazione delle risorse e di collaborazione reciproca
Da tempo giacciono Progetti di legge in questo senso e per un fondo sociale regionale per l'emigrazione
Si tratta dunque di una questione che è all'attenzione del Parlamento e sulla quale sono certo verranno contributi dal dibattito nelle conferenze preparatorie molto si è dibattuto sul ruolo dei comitati dell'emigrazione italiana non vi è dubbio che questi organismi
In quanto rappresentativi delle nostre comunità di emigrati perché legittimati da un vasto volto popolare di fatto si vedono attribuiti compiti assai esigui
Poco più che formali allo stato attuale eppure icona emette possono e debbono fare di più senza pregiudizio per le prerogative delle nostre rappresentanze consolari
Nello spirito della legge che lascia ampio spazio alle possibilità di iniziativa autonoma di questi organismi autenticamente nuovi nel panorama tradizionale della nostra emigrazione né possono essere limitati all'esame dei soli problemi assistenziali
Nei quali peraltro devono avere funzioni più incisive e devono essere posti in grado di esplicare appieno
La loro rappresenti ti vita così come del resto hanno dimostrato di volere le stesse collettività partecipando massicciamente al voto
Per questo anche si richiedono risorse attualmente del tutto carente
E innanzitutto nuovi indirizzi ministeriali che rappresenti un inversione di tendenza rispetto ad una realtà che oggi si tende a frenare piuttosto che a sviluppare un cenno doveroso infine alle iniziative legislative pendenti in Parlamento alle nuove che paiono necessario
Numerose proposte di legge oltre a quelle già citate sono stati infatti presentato ripresentate fin dai primi giorni della decima legislatura sia alla Camera dei deputati sia al Senato
Da colleghi di più parti politiche
E riguardano questioni di grande importanza quali l'assegno sociale e la pensione sociale le agevolazioni fiscali sulle pensioni INPS
Le norme per le assunzioni obbligatorie per gli emigrati che rientrino in patria i mutui agevolati per abitazione o per l'avvio di attività economiche al rientro agevolazioni per la stampa italiana all'estero
Tutela dei lavoratori alla dipendenza di imprese italiane all'estero riforma dell'ordinamento delle iniziative scolastiche culturali e così via
Si tratta di un pacchetto di proposte per l'emigrazione su cui c'è l'impegno del Parlamento per portarle avanti
Inoltre è necessario affrontare raccogliendo i risultati dell'ampio confronto che c'è stato in questi anni la riforma della legge che regola la cittadinanza il diritto del voto degli italiani residenti all'estero
E intanto provvederei subito a stringere accordi con tutti i Paesi europei per consentire l'esercizio del voto localmente nelle ormai imminente elezione del Parlamento europeo
Sono solo alcuni richiami a quello che potremmo definire il vecchio pacchetto purtroppo tuttora inevaso
Ma già nell'ambito dell'ampio dibattito di questi ultimi nove mesi di lavoro sono venuti i contributi e indicazioni che dovranno essere precisate definiti in questi giorni
E che costituiranno precisi riferimenti per il nostro lavoro in Parlamento riguardano un ampio ventaglio di questioni dai problemi del pieno esercizio dei diritti civili e politici alle nuove forme di emigrazione e riguardano le esigenze indilazionabile
Collegata all'imminente appuntamento europeo dell'atto unico e dei processi di unificazione
Che presuppongono la costruzione di uno spazio sociale oltre che economico europeo entro il quale o si realizzi il diritto di piena cittadinanza per tutti i suoi abitanti
E c'era un capitolo donna che deve essere tutto scritto per superare le disparità che nell'emigrazione sono ancora più forti e più lette per aprire nuovi spazi alle politiche di pari opportunità
Ma questo della donna che per tanti anni è stata considerata una specie di bagaglio appresso nell'emigrazione non è un capitolo tra i tanti si tratta al contrario di una questione centrale e unificante dei vari temi di ordine economico sociale e culturale e che riassume in sé i connotati più avanzati di una politica di reale affermazione dei diritti e della dignità della persona
E infine e infine assolutamente urgente
Un intervento legislativo che affronti il problema ormai critico della immigrazione di lavoratori stranieri nel nostro Paese
Che ne definisca lo status i diritti doveri assicurando adesso in condizioni di parità interpretando in ciò la civiltà di un Paese
Che al di là di limitati seppure preoccupanti fenomeni di Intel Franza e di discriminazione a un profondo senso della solidarietà maturata anche nel sacrificio dei propri emigrati
Signor presidente della conferenza signore e signori le nostre comunità all'estero costituiscono ormai un patrimonio di esperienze di cultura di presenza che onora l'Italia e contribuisce ad affermare in modo peculiare vorrei dire unico il suo ruolo di pace di comprensione tra i popoli di cooperazione internazionale
La nuova politica dell'immigrazione che noi chiediamo si muove in questa prospettiva di fronte
Penultimo oratore della mattina
Il presidente del coordinamento degli assessori regionali dell'emigrazione Giuseppe Zinchiri il
Signor presidente
Signori ministri parlamentari
Delegati e invitati degli emigrati
Dall'Italia e dall'estero
A voi il porto il saluto
Delle regioni italiana
Un saluto vivo
Per le regioni da parte delle regioni
Che hanno sistematicamente seguito
L'impegno dei nostri emigrati all'Est
Schematizzando e generalizzando
Potremmo individuare quattro periodi di tempo
Caratterizzati da orientamenti politici di massima successive alla legge del trenta undici ottantotto cinquantotto sessanta
Con la quale lo Stato italiano poneva un primo gruppo di norme per disciplinare alcuni aspetti dell'emigrazione
Fu disciplinato l'esercizio di agenzie di emigrazione
E il contratto di partenza o di emigrazione
Stipulato tra i gentili autorizzati e dei migranti può creata la commissione provinciale degli arbitri competente a risolvere le controversie tra emigranti e agenti di emigrazione
Il primo periodo coincide con gli anni che vanno dal mille ottocentottantotto all'avvento del fascismo
Si provvide ad emanare una serie di leggi che gradatamente cercarono di disciplinare il fenomeno immigratorio
Che aveva ormai assunto dimensioni colossali
Sia per
Sulle terre trancio oceaniche che verso quelle continentali
Il principio di fondo era quello di non ostacolare l'esodo e migratorio
E di tutelare l'emigrante soprattutto nei confronti degli agenti e dei emigrazione
Con l'avvento del fascismo
La politica migratoria dello Stato italiano subì un brusco cambiamento di rotta
I principi dalla libertà di emigrazione venne soppresso
Per far posto al divieto di emigrazione all'estero per i lavoratori italiani salvo che verso le colonie italiana
è evidente
L'omaggio al principio fascista dell'autarchia nonché a quello di assicurare lo sfruttamento economico delle terre straniere con loro colonizzati
Un terzo periodo inizia con l'avvento dello Stato repubblicano
Nella Costituzione viene sancito solennemente nel secondo comma dell'articolo sedici il principio che ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrare salvo gli obblighi di legge
Nell'immediato dopoguerra il flusso immigratorio riprende bruscamente conseguentemente intere reti Gione del Paese
Registrano un esodo massiccio di forza lavoro verso le terre trancio oceaniche prima
E verso di Stati centro europei dopo
Con gli anni settanta e il boom economico si assiste anche ad un fenomeno migratorio interno dalle regioni meridionali a quelle settentrionali
Sede dei più grandi complessi industriali del Paese
Questa fase è ben presente
Nella memoria storica e sociale della società italiana
Ha avuto un andamento decrescente fino ai primi anni Settanta
Quando si sono raggiunti i minimi fisiologici dal tasso di emigrazione
è evidente
I grandi progressi economici e sociali che hanno investito la società italiana
Hanno eliminato le condizioni di povertà necessaria allo sviluppo dell'emigrazione
Per i ironia della storia proprio quando nel mille novecentosettantaquattro veniva indetta la prima Conferenza sull'immigrazione
L'Italia s'avviava a lasciare alle proprie spalle una lunga storia di paese di emigrazione
Dalla metà degli anni settanta con un progresso ed un Benessere sociale sempre più diffuso
Comincia il quarto periodo
L'Italia da Paese di emigrati comincia a diventare sempre più meta di immigrati provenienti dai paesi del bacino del Mediterraneo e degli Stati africani e asiatici
Le condizioni sociali ed economiche che offre l'Italia sono considerate sempre più appetibili
Da fasce sempre più larghe di lavoratori che provengono da Paesi caratterizzati da povertà diffusa e da scasso progresso tecnologico e sociale
La nuova ed inaspettata ondata migratoria che sta investendo il nostro Paese deve però fare i conti con la oggettiva constatazione che il fenomeno migratorio è ben lungi dall'essere esaurito
Ed è tuttora un uno dei nodi centrali da sciogliere
Un passaggio obbligato edicola azionabile per favorire una crescita nuova e diversa del nostro Paese
Infatti in molte regioni soprattutto meridionali il saldo fra rientro e nuove partenze e ancora negativo
Nel nostro Paese inoltre permangono
Delle condizioni alto tasso di disoccupazione e in occupazione soprattutto giovanile sviluppo economico non omogeneo
Fenomeni che il ristrutturazione riconversione produttiva che accendono lo squilibrio tra nord e il sud del Paese
Che in passato hanno determinato consistenti fenomeni di emigrazione
L'Italia peraltro è meta di un vasto flusso di immigrazione extracomunitaria
Che pone problemi analoghi a quelli che i nostri emigrati hanno dovuto affrontare nei diversi paesi di accoglimento si è europei che extra europee
Esistono infine nuove forme di emigrazione
Di lavoratori e tecnici dipendenti da imprese italiane
Che eseguono lavori all'estero di ricercatori e scienziati che non trovando possibilità occupazionali d'Italia vengono assunti da università e centri di ricerca di molti paesi sviluppati
Che pur non presentando dal punto di vista quantitativo gli enormi problemi dei massicce dei decenni scorsi
Costituiscono tuttavia specie per le migrazione tecnologica e scientifica un problema di grande rilevanza sociale e politica
Né può essere sottaciuto il problema del frontali errato importante sotto il profilo occupazionale
Si tratta di un fenomeno che interessa esclusivamente i territori di confine
E determina problemi del nei trasporti nella viabilità nei servizi socio assistenziali nello stesso sviluppo democratico dei comuni di frontiera
Questa realtà costituisce un aspetto importante del lavoro italiano all'estero
E poi che il miglioramento delle condizioni dei frontalieri dipende da accordi intergovernativi si impone oggi rinnovo e la revisione di quegli accordi che attualmente regolano la materia
L'emigrazione quindi non è finita
Ne l'emigrazione tradizionale può essere considerata tutte immigrazione di successo
Sia dal punto di vista economico che della integrazione con le società di accoglimento
Si può anzi dire che però uno dei grandi nomi di di personaggi di origine italiana
Che hanno fatto fortuna anche se negli ultimi tempi sono aumentati ce ne sono migliaia di altri che sono ben lungi dall'aver raggiunto posizione economica e sociale di tranquillità
E proprio avendo di fronte questa situazione che s'avverte drammaticamente l'insufficienza dell'azione dello Stato italiano complessivamente inteso nei confronti del mondo delle migrazioni
Per quanto ci riguarda noi siamo disponibili come Regione a fare il nostro dovere fino in fondo recuperando un rapporto reale concreto con le nostre comunità all'estero
Fuori da ogni velleità di contrapposizione e nella direzione di iniziative coordinate unitario fra Stato centrale e Regioni
E la seconda conferenza nazionale deve quindi essere non solo l'occasione per assumere impegni precisi e definiti
Ma deve costituire un momento di sollecitazione al Parlamento affinché dia immediata realizzazione alle numerose proposte di legge che da tempo attendono il varo da parte del governo e l'esame delle commissioni parlamentari
Sappiamo che in questa conferenza nazionale sarà affrontata la sola realtà dell'emigrazione
Ma riteniamo che se non si vogliono sprecare tempo ed energie
Commettere gli errori già percorsi da altri moltiplicare i costi andare incontra conflitti fra emigrati immigrati conflitti che possono assumere duro inumano volto del razzismo
è bene guardare i due fenomeni con come un patto globale
E altrettanto opportuno ci sembra creare programmi flessibili di servizi per inserimento socioculturale lavorativo
Programmi di formazione spendibili sud su i due fronti dell'emigrazione e della immigrazione
Nuove solidarietà possono nascere e stanno nascendo dei problemi comuni
La nostra emigrazione in Europa come lei continente extraeuropee tende a radicarsi
A stabilizzarsi definitivamente nei Paesi ospiti molti sono gli indicatori di questo fenomeno
La progressiva pressione delle rimesse dal mille novecentottanta ad oggi l'aumento dei matrimoni misti l'aumento del l'Authority nato tour realizzazioni
Bisognerebbe riuscire a conoscere meglio questi insieme di fatti e le Regioni potrebbero svolgere un ruolo molto attivo di ricerca sulle nuove tendenze migratorie
Per poter calibrare bene la proposta culturale formativa per le diverse generazione immigrate
La cui volontà di contatto con la realtà d'origine oscilla
Tra il desiderio e il rifiuto la mitizzazione delle origini nella indifferenza in assenza di progettualità possibili di collegamento o di rientro nel paese di origine
Per questi giovani generazioni proprio per facilitarne accelerarne i processi di integrazione bisognerebbe richiedere il riconoscimento dei diritti politici almeno a livello amministrativo
Creare spazi per la lingua italiana mediante la stipula di accordi bilaterali progetti di formazione programmi di scambio che prevedono un inserimento adeguato per l'italiano nelle strutture formative di quei Paesi
Il tutto di un'ambita di un ambito con un'ottica interculturale
Che da un lato salvaguardia lede la diversità culturale dei migranti e dall'altro la confronti alla faccia vivere a pieno diritto nella società ospite
Non come residualità folcloristica ma come apporto attivo ai processi di trasformazione produttiva alle attività culturali ed artistiche che il contatto fra diverse culture inevitabilmente provoca
Su questi temi vi è stato una grande disattenzione insufficienza da parte degli organi centrali che spesso hanno mancato agli impegni assunti
Le Regioni sono allora intervenute con un'azione di retta per la realizzazione di iniziative culturali e promozionali
Che anche se non continuative hanno avuto comunque il merito di far sentire non meno sole e abbandonati i nostri emigrati e di mantenere vivo il loro l'interesse e l'affetto per le terre di origine
Peraltro
Tali funzioni da tempo sono rivendicate con competenze specifiche dalle regioni
Alle quali se ne devono aggiungere altrettanto importanti da espletare un'azione coordinata e programmata insieme agli enti locali alle associazioni
Alle altre istituzioni pubbliche e private al volontariato così ricco di esperienze e tradizioni proprio nel campo della solidarietà umana e sociale
Molto spesso
Il rientro in patria rischia di trasformarsi in una seconda emigrazione legato come ai problemi della casa del lavoro della formazione dell'inserimento scolastico
Mutamenti intervenuti in seno alla società d'origine durante gli anni di assenza diversa abitudine mentalità qui sita all'estero nel corso della fase migratoria
Diverso rapporto con i figli costituiscono ad esempio altrettanto fattori di tendenziale potenziale alienazione rispetto al nuovo ambiente
Proprio per questi motivi le Regioni e gli enti locali devono affinare e potenziare una serie di servizi con l'obiettivo di ridurre al minimo il rischio a cui si alludeva poc'anzi
Quindi i servizi sociali amministrativi facilitazione per l'avvio di attività commerciali e artigianali incentivazione nel campo della cooperazione giovanile
Possibilità di accesso al credito agevolato iniziative culturali
Il tutto su un piano di parità con il cittadino residente è spendibile come detto prima sull'altro versante dalla realtà migratoria
Che è costituito appunto dalla immigrazione straniera in modo particolare da quella proveniente dai Paesi in via di sviluppo
Uno degli obiettivi essenziali che dovrà essere perseguito da questa conferenza e la definizione del rapporto fra Stato e regioni e delle relative competenze in materia di emigrazione
L'avvento delle regioni è stato salutato a suo tempo come occasione per il decentramento di molte attività è competenza dello Stato
Per l'attuazione di una politica economica e sociale più rispondente alle esigenze locali è più rapida nella loro realizzazione
Le regioni soprattutto quella forte migrazione hanno promulgato leggi programmatiche
A favore dei loro emigrati all'estero promuovendo iniziative di carattere sociale e culturale per rinsaldare i legami rapporti tra emigrati è terra d'origine
Ma le competenze in materia di attività regionale all'estero trovano un ostacolo nel secondo comma dell'articolo quattro del DPR seicentosedici settantasette che richiede la previa intesa con il governo
A questo punto non è sufficiente che il Governo si dichiari disponibile ad un'interpretazione estensiva della portata della previa intesa
è necessario un'organica legge che del resto esiste come progetto elaborato da un gruppo di lavoro paritetico fra Stato e Regione
Che riconosca queste ultime la competenza di operare all'estero secondo finalità obiettivi chiaramente individuati dal progetto di legge medesima
Nell'ambito particolare interesse rivesta la costituzione del fondo sociale per l'emigrazione
Prevista peraltro nell'articolato del disegno di legge che va nella direzione concreta di un rapporto di collaborazione tra governo centrale e le regioni
Tale fondo dovrà essere finalizzata attraverso l'approvazione di moduli Progetti
Sia a favorire e incrementare attività produttive dell'emigrazione di ritorno sia concretizzare iniziative nel campo abitativo
Un'attenzione particolare Paris va rivolta ai problemi della scuola e della formazione professionale sia in Italia che all'estero
Le Regioni non intendono limitarsi al ruolo di enti erogatori di assistenza
Ma vogliono partecipare a all'elaborazione e alla realizzazione delle politiche in particolare dagli interventi culturali e formativi rivolta agli emigranti
Le Regioni sono eminentemente interessati inoltre all'immagine culturale che l'Italia proietta all'estero
In quando esse rappresentano uno degli elementi più vivi e più i nuovi della società italiana capace di ricollegarsi Vital mente alla dinamiche trasformati Iva del Paese
In questo contesto vogliono partecipare pertanto alla definizione di una politica culturale verso l'estero non solo per garantire le comunità immigrate nei loro diritti di continuità culturale
Di collegamento socio economico con le realtà regionale di origine ma anche per realizzare un arricchimento pluralistico della cultura italiana
Nella continua dialettica di confronto e di detrazione fra culture regionale culture straniere
La riforma della legge numero centocinquantatré
Che non va più di razionata e valutata dalle regioni come una classe un'occasione per confrontarsi
Sulle ipotesi relativa alla politica culturale formativa da realizzare fra le nostre comunità emigrate verso i Paesi con cui ci hanno scambia col di accordi culturali in conclusione non potremmo considerarci soddisfatti dalle consuete enunciazioni di principio né delle dichiarazioni di buone intenzioni che scaturiscono da questa conferenza
Un ulteriore obiettivo è costituito dalla definizione normativa dei problemi che riguardano prima
Il potenziamento delle strutture consolari per la rapida attuazione dall'anagrafe e del Censimento degli italiani all'estero sulla base della recente legge approvata dal Parlamento
Secondo la costituzione del Consiglio generale degli italiani all'estero quale rappresentanza democratica di tutta la comunità all'estero nei suoi rapporti con le istituzioni nazionali
Terzo alla revisione di norme sulla cittadinanza e l'adozione di norme per l'esercizio del diritto di voto nei termini e con le garanzie previste dalla Carta costituzionale
Quarta la migliore definizione delle competenze dei coi mette quale ulteriore strumento di partecipazione per gli emigrati ampliandone rendendone effettivi poteri dotandoli di risorse adeguate e sufficienti per lo svolgimento dei compiti istituzionali
Occorre infine
Considerare le nuove dimensioni che il problema dell'immigrazione è corrispondentemente dalla immigrazione assumeranno nel nostro Paese dopo l'apertura delle frontiere europee del mille novecentonovantadue
I problemi che oggi stiamo esaminando su scala nazionale si porranno su scala internazionale ed europea
La libertà di stabilimento e di circolazione di merci e di persone
Sull'intero territorio del vecchio continente consentiranno anche una maggiore mobilità della forza lavoro composta di emigrati che verranno a trovarsi nella possibilità di spostamenti su tutto il territorio europeo
Ciò significa che l'Italia come terza potenza industriale della ce tendenzialmente calamite era il flusso di immigrati sia dalle aree meno sviluppate del dell'Europa sia da quelle altre extra europee che già da tempo forniscono manodopera di lavoratori extracomunitari
è dunque necessario compiere un salto di qualità nell'affrontare i problemi legati a flusso migratorio non è più possibile avere l'esatta cognizione dei problemi
Continuare a pensare in piccolo negli angusti limiti segnati dei compiti nazionali
Il problema come già fu messo in evidenza fin dal mille novecentoquarantanove
Dalla convenzione
Dell'Organizzazione internazionale del lavoro numero novantasette concernenti i lavoratori emigrati ratificati con la legge due agosto cinquantadue numero tredici zero cinque
Nonché dalla stessa Convenzione
Del mi de centoquarantatré del ventiquattro giugno a settantacinque ratificata con legge dieci aprile ottantuno numero centocinquantotto non può più essere considerato soltanto nel ristretto ambito nazionale
è necessario invece che in primo luogo l'Italia comincia a pensare in termini sempre più internazionalisti ICI ai fenomeni dell'emigrazione e dell'immigrazione
Ciò significa in primo luogo a ratificare a tatuare le numerose convenzioni internazionali riguardanti i lavoratori migranti al fine di attestarsi supposizione di uniformità di trattamento a livello internazionale
Di altresì necessario che il nostro Paese si attivi a livello internazionale per la promozione di accordi bilaterali con gli Stati che maggiormente sono segnati dal fenomeno migratorio
Analogamente a quanto già in passato fu fatto con gli accordi conclusi o la Svizzera del mille novecento sessantaquattro con l'Australia nel mille novecentosessantasette relativamente all'emigrazione di lavoratori per italiani tali accordi possono essere estesi dall'Italia ad altri paesi al fine di creare un fitto intreccio di relazioni internazionali
Che vede lo Stato italiano protagonista della cooperazione internazionale a tutela dei lavoratori migranti sia verso gli Stati stranieri che adesso i nostri confini nazionali
Si fa qui l'auspicio pertanto
Che questa seconda Conferenza nazionale costituisco costituisca il colpo d'ala che contende al nostro Paese di passare da una considerazione veramente nazionale dei problemi degli emigrati e degli emigrati
Ad un carattere internazionale che garantisca dunque
Non solo alla libertà di uscire o rientrare nel territorio del nostro Paese ma anche l'accesso agli strumenti sociali ed economici che consentono l'effettiva libertà di stabilire in qualsiasi luogo la propria residenza
Ultimo ed esci nuotatore della mattinata e il segretario generale aggiunto della Confederazione generalità e lavoro Ottaviano Del Turco
Signor presidente
Signore e signori
Io desidero esprimere
Un ringraziamento sincero per lo spazio
Che avete voluto concedere al sindacato proprio nella fase d'avvio dei lavori
Un ringraziamento che rivolgiamo con particolare rispetto al comitato organizzatore al suo presidente
Io credo che dobbiamo tutti volto alla loro fatica Lou Reed impegno
Se il tema
Del lavoro italiano nel mondo
Torna al centro dell'attenzione del Paese nelle forme civili di questo appuntamento
Voglio dire subito che utilizzerebbe il tempo che ci è concesso
Rispettando il percorso dei temi fondamentali che hanno ispirato il lavoro preparatorio
Sono tutti temi che stanno
Nei principi costitutivi della nostra storia migliore quasi principi fondanti del nostro essere sindacato
I diritti sociali fondamentali
E primo fra tutti la tutela dei diritti più elementari io ringrazio molto la signora Mangione per quel riferimento che ha voluto fare ai diritti all'Associazione sindacale dei lavoratori che lavorano nelle imprese italiane che operano all'estero
Ricordo per ricambiare la cortesia che spesso ai nostri connazionali all'estero avviene proibito il diritto ad accedere alle cariche sindacali possono iscriversi al sindacato possono operare nel sindacato
Ma non possono avere il riconoscimento della direzione in molti Paesi ancora negato il diritto a dirigere le organizzazioni sindacali
Parliamo del diritto all'integrazione sociale alla partecipazione politica
Io non credo che il ministro degli Esteri avesse bisogno di quella forte sottolineatura del vostro applauso per comprenderà ancora una volta quanto grande sia l'attenzione che il lavoro alle italiano all'estero metto al tema
Della partecipazione politica della conservazione dei diritti politici
Il diritto all'educazione
Alla formazione scolastica e professionale il diritto all'informazione alla comunicazione attiva sono stato molto colpito dal fatto che il Presidente del Consiglio ha voluto dedicare una parte importante del suo intervento a questo tema così come ha fatto il commissario
Alla della Comunità europea Ripa di Meana nel corso del suo intervento
Parlo dei diritti alla partecipazione politica a tutti gli effetti in patria parlo del diritto alla conservazione delle radici culturali del diritto a far vivere
Le tradizioni culturali nuove e antiche nel nostro Paese e qui mi riferisco signor ministro al tema dei nostri Istituti italiani di cultura in giro nel mondo che non sempre sanno utilizzare le potenzialità straordinarie del nostro Paese che in questo campo
Tutte questioni che sono al centro di questa conferenza ma che sono anche grandi temi nazionali
Noi vorremmo evitare il rischio di un inutile esercizio retorico che è sempre in agguato
Quando si affronta il tema del lavoro italiano nel mondo
E noi siamo aiutati in questo dalla grande concretezza dalla modernità dalla sobrietà dalla serietà dell'approccio a questi temi da parte di tutti quanti voi
E io credo che un forte contributo alla concretezza sia venuto dal modo con cui tutti i lavoratori le loro rappresentanze le associazioni le federazioni i patronati che operano in ogni parte del mondo non ha partecipato
Alla preparazione di questa scadenza
Ora il coinvolgimento dei nostri connazionali è stato in genere assai largo
Anche qui
Però si sono manifestate delle carenze io credo che vada sottolineata questa parte dell'intervento del ministro degli esteri in cui Arc
Rilevato il sorgere di problemi anche dal punto di vista della partecipazione democratica dei nostri lavoratori nelle realtà nelle quali vengono coinvolti in decisioni importanti come in questo caso
Lo sosteniamo
E lo vogliamo ripetere anche qui
Con forza
Quest'idea di un approccio globale organico
Al tema dell'emigrazione
Questa è un'idea forte
Che noi vogliamo sostenere in tutte le sedi in cui il sindacato è chiamata a esprimere la proprio opinione il proprio ruolo
è un'idea forte perché nasce da una valutazione moderna realistica
Del nostro e di altri Paesi
Noi siamo cambiati
Dall'ultima Conferenza dell'emigrazione del mille novecentosettantacinque l'Italia era un Paese alle prese con un jingle Tesco problema di ristrutturazione del proprio apparato industriale
Erano allora al centro di quella conferenza la possibilità la capacità del nostro Paese di rimanere nel novero dei sette grandi paesi industriali del mondo non siamo cambiati nel corso di quindici anni
E più ancora siamo destinati a cambiare nel corso dei prossimi gli appuntamenti europei del mille novecentonovantadue ci obbligano a guardare ai temi della conferenza come alcune di punti di riferimento obbligati per il governo per le istituzioni per il Parlamento per le forze politiche per le forze sociali del nostro Paese
Noi abbiamo imparato da secoli a scambiare le merci e per esempio questo uno dei grandi appuntamenti del mille novecentonovantadue sappiamo di essere addestrati
A questa bisogna noi abbiamo imparato da secoli a scambiare servizi
E mezzi finanziari sappiamo che possiamo farcela su questo terreno
Noi però dobbiamo imparare in fretta perché le scadenze si avvicinano
A convivere con un'idea della mobilità di uomini e di donne di forza lavoro giovane diverso
Un pezzo dalla nostra storia della nostra cultura in cambio di un pezzo della loro storia e della loro cultura
Questo è uno scambio nuovo per la nostra tradizione per il nostro modo di pensare intendere i rapporti e gli scambi con il resto del mondo questa è una novità per la storia del nostro Paese
E qui c'entra uno dei temi ricorrenti delle nostre riflessioni il tema del multiculturalismo che non sarà più solo un problema avrebbe relegato alla dimensione nazionale di quei paesi che un secolo fa non avevano manodopera e che l'hanno cercato in tutti i Paesi del mondo il multiculturalismo diventerà una sfida globale di dimensioni mondiali investirà anche Paesi che pensavano solo di essere destinatari delle prediche agli altri su questo terreno
Scopriremo tutti
Una cosa che abbiamo imparato che abbiamo scoperto viaggiando per il mondo alla ricerca
Della nostra presenza
Le migrazioni italiane in Europa nelle Americhe nel Canada nell'Africa nel continente australe
Questa è una grande risorsa una straordinaria risorsa politica economica sociale e culturale per il nostro Paese e prima la viviamo così e prima saremo capaci di fare ciascuno la propria parte
Nella battaglia che si apre
E che ha queste dimensioni mondiali
Una grande scommessa da vincere deve partire da questa osservazione
Il progresso economico l'integrazione dei mercati la natura globale degli scambi economici lasciano immaginare società multiculturali e pluri etniche come una realtà sempre più diffusa
Tutte questioni che aprono nuovi problemi di convivenza pacifica di arricchimento culturale
Nuovo per l'intera umanità regole nuove e nuove regole del gioco si impongono nei rapporti tra gli Stati e tra i governi nuovi condizioni di rapporti di scambio devono essere ricercate con una fantasia della qua abbiamo bisogno tutti quanti
Ma perché questa sfida sia giocata ad armi pari per tutti è necessario che vengano rimossi alcuni ritardi che rendono più difficile la partita per gli italiani nel mondo quando chiediamo regole del gioco devono essere regole che valgono per tutti
Pensiamo
Alle difficoltà che ci sono nella possibilità di esigere i diritti previdenziali maturati in Italia
Pensiamo ai diritti alla formazione scolastica e professionale pensiamo al tema della conservazione della lingua italiana parlata e scritta per le generazioni nuove di italiani che vi crescono fuori del nostro Paese
Pensiamo ai diritti all'informazione alla comunicazione in un mondo in cui comunicare informare orientare il flusso di informazioni è diventato un elemento decisivo di presenza ma anche di potere per il nostro Paese
Nessuno di questi obiettivi
è raggiungibile in modo duraturo
Dalle singole comunità
Senza una vera azione coordinata da parte del governo italiano senza un vero raccordo tra l'iniziativa delle comunità e di lavoro dei nostri uffici decentrati nel mondo
Esistono materia che sono diventate terreni di veri e propri trattati bilaterali con i Paesi extra comunitari
Penso ai temi relativi a diritti scolastici
Ai diritti sociali fondamentali pensioni assicurazioni oppure al diverso regime fiscale che rende talvolta i nostri lavoratori più esposti di altri ai guai connessi con le disfunzioni dalla nostra pubblica amministrazione
Per questo siamo interessati sottolinea molto interessate alla definizione di un pacchetto di misure amministrative legislative
Miranti essenzialmente a dare una risposta organica alle grandi questioni che sono alla base dei temi della conferenza ed è in questo contesto che va collocato una risposta definitiva sul tema del voto
Come fare cosa fare con quali strumenti indispensabili con quali risorse con quali tempi questa è la risposta che la conferenza deve dare insomma
Tanta materia da giustificare anche
La nascita di un organismo preposta a compiti di verifica dei risultati di questo lavoro un consiglio
Nazionale per gli italiani nel mondo una sorta di Authority capace di intervenire ma anche di decidere sulle questioni e su poteri che vengono concessi a questa autorità dal Parlamento e dal governo capaci di operare con continuità e non solo in occasione di appuntamenti come quelli ai quali stiamo partecipando in queste ore
C'è bisogno di tanto impegno e c'è bisogno di una forte volontà politica
Bene se sappiamo vivere questo tema con la coscienza nuova di chi vive l'immigrazione come grande risorsa nazionale allora si giustifica ogni atto ogni decisione che via forse vigore a questa scelta
è chiusa per sempre
La fase nella quale il tema dell'immigrazione si esauriva nell'esercizio retorico non sempre di grandissimo gusto
E oggi possiamo contare sul sostegno non solo delle famiglie che hanno propri congiunti all'estero e che hanno vissuto dunque sulla loro pelle i problemi connessi a questa vicenda
Ma oggi possiamo contare anche sulla passione dei giovani delle nuove generazioni che si affacciano oggi sul mercato del lavoro e che sanno che non sempre la risposta la troveranno in questo Paese che qualche volta lava risposta ai loro bisogni professionali devono andare a cercare anche in altri Paesi del mondo e quindi anche un modo nuovo e diverso di vivere il problema del lavoro italiano nel mondo
Ma se questa è la scelta con cui ci presentiamo all'appuntamento con i nostri partners internazionali allora io vi prego di non considerare fuori tema questa considerazione finale che vorrei svolgere d'altro canto sono aiutato in questo dal fatto che sia il presidente del Consiglio sia il ministro degli esteri hanno hanno voluto mettere questo tema nei loro rispettivi interventi
Noi saremo tanto autorevoli
Noi saremo molto credibili nel rapporto con il governi amici noi saremo rispettati nel momento in cui formuleremo le nostre richieste per la tutela dei nostri lavoratori
Noi saremo degli interlocutori credibili per questi governi
Se saremo capaci di rendere credibile
La nostra richiesta arricchendola di un elemento nuovo che è una vera novità
Una vera rivoluzione culturale per la storia di questo Paese
Noi conosciamo per la prima volta
Conosciamo per la prima volta in una forma massiccia l'arrivo del nostro paese di molte centinaia di migliaia di lavoratori stranieri
Noi saremo credibili cari amici
Noi saremo autorevoli
Se saremo capaci di offrire ai lavoratori stranieri in Italia le opportunità che noi rivendichiamo per i nostri connazionali nel mondo
Senza farli
Senza farli passare
Ripeto senza farli passare attraverso le piccole e le grandi umiliazioni che qualcuno di voi ha dovuto conoscere all'inizio della propria attività all'estero
Se sapremo combattere i fenomeni di xenofobia
Di razzismo
Se saremo capaci di fare questo allora renderemo più credibile la costruzione però voi Civiltà del lavoro per i nostri lavoratori e Pediatrics
In fondo
Se ci pensiamo bene
Questo è una grande occasione per riproporre un grande ruolo dell'Italia
Non solo come quinta potenza industriale del mondo ma anche se permettete di un'Italia che vuole aspirare a rimanere ai primi posti fare illazioni civile e democratiche di tutto il mondo grazie
Allora
Due brevi comunicazioni delegati dall'Australia la secondo Conferenza nazionale delle migrazioni sono invitati vuole partecipare alla riunione di lavoro della propria delegazioni che si terrà oggi lunedì ventotto novembre alle ore quattordici nella sala L tre
Locata al Piano C la stessa dove ha avuto luogo la riunione di ieri
E anche gli amici della file si riuniscono questa sera alle ventuno in una sala posta al livello cinque oltre la Banca Cattolica del Veneto grazie riprendiamo alle ore quindici e trenta
Consiglio nazionale dell'economia lavoro spettri prenda la parola prego i delegati di prendere posto
Autorità amici delega scusate per altri discorsi che non c'entra con la Conferenza questo albergo dotato di tanti spazi che voi non avete le idee prego
Colorate
Autorità amici deleganti
Questa seconda Conferenza nazionale dell'immigrazione
Si svolge in un momento storico estremamente contraddittorio
Ricco di realizzazioni di aspetti positivi
Ma anche carico di problemi inquietanti
Stiamo vivendo almeno nei Paesi occidentali
Un lungo tempo di pace è un tempo di sviluppo economico senza precedenti
La ricchezza materiale affluente
Eppure stentiamo a superare gli squilibri
Che in particolare caratterizzano determinate aree deboli
Quello che è più preoccupante e però constatare come accanto alla persistenza di quelle che sono conosciute
Come povertà di tipo materiale
Si istigano diffondendo gravi forme di disagio
Di emarginazione
Attinenti alla convivenza civile
Ai Rapporti comunitari interpersonali
All'offuscamento dei valori
Alla caduta di obiettivi comuni
All'identità personali e di gruppo
Al dialogo fra generazioni
Allora vuole al funzionamento di molti canali istituzionali
Tutto questo dovrà essere
Ben presente al nostro dibattito perché ha tanti punti di contatto col fenomeno migratorio
Così come è nostra convinzione che il dibattito debba avere come sfondo la storia della nostra emigrazione
La consapevolezza di cosa ha significato il trasferimento in gran parte del mondo
Di tanti milioni di italiani sotto il profilo sociale economico e politico ma prima ancora sotto quello culturale ed umano
Si dice questo non per indulgenza alla retorica ma nella convinzione che solo dalla memoria della somma di sacrifici delle sofferenze delle costrizioni di cui è permeato il fenomeno dell'immigrazione
Si può attingere spunti idee volontà
Per risolvere i problemi vecchi e nuovi che ci stanno davanti
E che richiedono oggi nove forme di politica verso le comunità italiane all'estero
D'altra parte il ricordo del passato deve ammonire cioè non rincorre gli atteggiamenti che rettamente egoistici
Verso chi oggi nel nostro Paese vive la stessa condizione di necessità
A suo tempo patita dei nostri emigranti
Ci riferiamo al fenomeno dell'immigrazione straniera in Italia un tema questo che pure sono Lando in senso stretto del contenuto di questa conferenza
Deve essere presente non solo dei nostri pensieri
Ma anche nella definizione delle nostre strategie
è necessario infatti a vedere nei riguardi degli immigrati lo stesso spirito di solidarietà e di comprensione
Che abbiamo preteso per gli italiani che affrontarono per lunghi decenni le incognite di una emigrazione allo sbaraglio
Senza tutele legislative
Senza protezione di nessun tipo sia sul piano economico che su quello dei diritti sociali eccipienti
Ai problemi dell'immigrazione straniera in Italia occorre dedicare
A giudizio del CNEL
Attraverso la convocazione di una Conferenza nazionale un serio approfondimento elaborazione di linee politiche di intervento
Che evitano impossibile generarsi di difficoltà e di tensioni il cui sintomi sono già evidenti
In Italia vive oggi il fenomeno dell'immigrazione in modo ben diverso rispetto a quaranta o trent'anni fa
E diverso anche rispetto al periodo in cui si è svolta la prima Conferenza nazionale dell'immigrazione
Il paese è profondamente cambiato
E con esso anche i problemi di carattere sociale ed economico e tutto lascia prevedere che il futuro sarà portatore di nuovi incisivi cambiamenti
Soprattutto fondamentale fondo profondamente mutato il contesto mondiale in cui i problemi delle migrazioni sono inseriti e sono profondamente cambiate anche le caratteristiche dei flussi migratori che riguardano il nostro Paese e le condizioni di vita delle nostre comunità all'estero
Lo studio perché nel col contributo della Fondazione la borsa
Ha predisposto in vista di questa conferenza
Ha voluto da un lato radicarsi nella storia dell'immigrazione
Valutando nell'evoluzione più recente le caratteristiche attuali
E dall'altro avere sempre come riferimento lo scenario generale
Di cui con alterne fortune siamo stati siamo partecipi
A partire dal mille ottocentosessantuno Ando dell'Unità d'Italia
La nostra emigrazione com'è noto si sviluppa come fenomeno di massa e come rilevante fatto sociale ed economico
L'andamento dei flussi migratori in questi centoventicinque anni non è stato sempre costante
Due sono i periodi di punta
All'inizio del secolo e nell'immediato secondo dopoguerra
In questo lungo lasso di tempo
L'intervento pubblico in materia di immigrazione
Risultato per tanti decenni un puro fatto di assai modesta portata assistenziale
Non è neanche possibile parlare di politica migratoria
Tanto le azioni promosso sono state disorganiche lacunosa carenti di incisività
Il primo vero tentativo di dar corpo ad organica politica migratoria
Lo si è avuto in concreto nel mille novecentosettantacinque con la prima Conferenza nazionale dell'immigrazione
è stato in quella circostanza che c'ha cercato per la prima volta di approfondire la questione dell'immigrazione nelle sue cause strutturali oltre che storica
Come questione nazionale di insieme internazionale
Strettamente collegate alle necessità di un diverso sviluppo interno e di un nuovo modo di concepire i rapporti esteri
Da allora
Sono passati quasi quattordici anni
Ed è doveroso interrogarci sul cammino che siamo riusciti a percorrere
Valutare quanto siamo riusciti a realizzare rispetto ai propositi di allora
è un compito che sta di fronte a questa conferenza
La quale dovrà però a formulare giudizi e proposte sulla base dell'analisi dei cambiamenti alcuni evidenti altri allo stato nascente
Che si sono registrati tra la prima la seconda conferenza
La prima differenza sostanziale
Riguarda una maggiore interdipendenza riscontrabile oggi tra le trasformazioni sociali ed economiche a livello internazionale e le caratteristiche della nostra emigrazione nelle diverse aree
Se infatti la prima conferenza ha potuto affrontare i problemi dell'emigrazione rivolgendo l'attenzione quasi esclusivamente alle dinamiche rapporti esistenti tra il nostro Paese e di diversi Paesi di accoglimento
La seconda conferenza non potrà fare a meno di analizzare le caratteristiche dei flussi migratori che ci riguardano nel contesto più ampio delle trasformazioni che derivano dalla internazionalizzazione dei processi sociali ed economici
Un primo elemento di mutamento
Riguarda l'accentuarsi specie nell'ultimo decennio
Dello squilibrio tra nord e sud tra Paesi in via di sviluppo i Paesi industrializzati
La mobilità di manodopera che da sempre compensa gli squilibri economici tra le aree territoriali
Ah costituite costituita sempre di più la valvola di compensazione principale di tale tendenza
E si traduce fatalmente in una maggiore pressione delle migrazioni straniera dal Terzo Mondo verso i Paesi europei
La crescente immigrazione straniera nel nostro Paese e quindi la conseguenza diretta
Di questo primo importante mutamento del contesto internazionale
Si tratta di un fenomeno che non soltanto è cambiato l'immagine del nostro Paese trasformandolo da paese di emigrazione al paese di immigrazione
Ma che ha inciso Vinciguerra sulle politiche migratorie dei principali paesi europei
Determinando la necessità di una regolamentazione
A livello europeo e ciò soprattutto in prospettiva del traguardo del mille novecento e novantadue
Il processo di integrazione europea costituisce un altro elemento di forte trasformazione del contesto in cui si collocò le nostre comunità
E al mille novecentonovantadue guardano con rinnovata speranza ai nostri connazionali residenti in Europa soprattutto in funzione di una mai sopita spiegazione alla cittadinanza europea
Come momento giuridico di sintesi del bipolarismo Sco culturale al quale sono subordinati spesso con sofferenza e con non poche limitazione
Questo processo di integrazione europea
Appare tuttora fragile dal punto di vista politico e sociale
Proprio laddove si condensano i nodi di una reale partecipazione delle nostre comunità
E laddove si belliniano tendenze regressive anche rispetto al ruolo ai contenuti dello stato sociale
Sempre in tema di squilibri internazionali
è importante sottolineare destini diversi ai condizionamenti fortemente differenziati
Che caratterizzano le nostre comunità all'estero
In funzione delle situazioni economiche politiche dei Paesi di accoglimento
E delle loro aree territoriali di riferimento così come è emerso in maniera evidente nel corso dei lavori delle quattro conferenze continentali che si sono svolte negli scorsi mesi
Pensiamo pensiamo soprattutto alle condizioni di vita delle comunità italiane nei Paesi dell'America latina
Dove esistono gravi problemi di occupazione e carenza del sistema di protezione sociale
E dove parte della collettività mai italiana emigra negli Stati Uniti e d'altra parte soprattutto quelle in età avanzata è costretta
Anche per i livelli troppo bassi delle pensioni a vivere in condizioni nient'affatto di dignitose
Esistono quindi delle situazioni obiettive
Di minore o maggiore concentrazione di opportunità
Per i nostri emigrati che non riguardano tanto le qualità delle relazioni tra il nostro Paese il Paese specifico di residenza dei nostri connazionali
Quanto piuttosto le linee di tendenza i condizionalmente dei processi internazionali trasformazione sociale ed economica e politica che possono andare di volta in volta verso l'integrazione territoriale
O verso l'accentuazione degli squilibri e delle distanze
Un altro mutamento importante nel contesto internazionale il processo avanzato di invecchiamento delle popolazioni dei paesi più sviluppati
Che determina in prospettiva una potenziale dipendenza di questi Paesi dalla manodopera straniera
Anche in Italia questa prassi transizione demografica è in pieno corso
Congiunto al fenomeno dell'invecchiamento della popolazione nei Paesi più sviluppati
Seppure su un piano del tutto diverso
Occorre considerare un'altra caratteristica emergente nell'attuale scenario internazionale
Ed è quella del disagio giovanile legato in parte alle difficoltà di integrazione sociale
Ed in parte al notevole differenziarsi delle aspettative soprattutto in riferimento alla sfera del lavoro
Dagli studi sulle trasformazioni che più direttamente hanno riguardato i nostri Fools flussi migratori
Nel periodo trascorso tra la prima e la seconda conferenza nazionale
Emerge con chiarezza
Che il dato da sottolineare il netto calo dei flussi migratori sia un'uscita che in entrata
Cui si è accompagnata una progressiva stabilizzazione delle quote di popolazione italiane all'estero
In sostanza l'Italia ormai acquisito un'immagine di paese di immigrazione
L'accentuarsi degli squilibri Nord e Sud l'invecchiamento della popolazione l'aumento delle accise aspettative dei giovani nei riguardi dell'inserimento professionale
E l'abbandono conseguente delle aree più precarie di lavoro
Sono tutti elementi che hanno concorso a determinare questa svolta importante
Della collocazione internazionale dell'Italia in materia di flussi migratori
Tra le caratteristiche dei movimenti migratori italiani
è importante porre in luce un'altra novità rispetto alla situazione della prima conferenza
Si tratta dell'aumento costante
Pure all'interno di flussi complessivamente ridotti di una quota di lavoratori che emigrano temporaneamente a seguito delle loro imprese
è l'immigrazione cosiddetta tecnologica
Denominata come nuova immigrazione sia perché altamente qualificata
Sia per l'importanza delle funzioni che aspetta soprattutto nei Paesi in via di sviluppo
Si tratta di una forma di immigrazione
Che Cipolletta in una situazione di prestigio sul mercato mondiale
Risultando nel mille novecentottantaquattro il terzo Paese del mondo dopo gli Stati Uniti e il Giappone con l'otto per cento delle commesse e con ben cinquantotto imprese attive all'estero
Accanto a questa forma di immigrazione
Ne va considerata un'altra non meno prestigiose ad altissimo livello professionale una sorta di migrazione di cervelli di funzioni che quella degli operatori della cooperazione allo sviluppo
Va comunque sottolineato che anche per queste forme di nuova immigrazione necessario predisporre adeguati strumenti di tutela e di valorizzazione uno snellimento delle procedure amministrative contrattuali una più attenta conoscenza e valutazione del fenomeno
Non è altresì da sottovalutare
Il trasferimento all'estero di scienziati tecnologie uomini di cultura e studenti che spesso trovò in altri Paesi maggiori stimoli ed opportunità di formazione e affermazione
Si tratta quindi di flussi migratori che confermano ulteriormente la fine della mobilità di necessità in uscita dal nostro Paese e che contribuiscono ad affermare nel mondo
A parte talune considerazioni sulle loro cause l'immagine di un'Italia dalle significative risorse ed energie sul piano culturale economico e sociale
Negli anni che separano la prima dalla seconda Conferenza nazionale
E dunque caduta la spinta all'emigrazione di necessità
Del resto
Sin dall'inizio degli anni Settanta l'emigrazione italiana
Soprattutto nei Paesi europei aveva già assunto la caratteristica prevalente di un ricongiungimento familiare
Il progressivo ridursi dei flussi e quindi anche se il mio dell'avvenuto processo di radicamento nei Paesi esteri di importanti comunità italiane
Le cui caratteristiche per composizione anagrafica risultano ormai tendenzialmente a Limbiate alle popolazioni locali
Per quanto riguarda invece l'aspetto professionale
Queste comunità mantengono ancora soprattutto nei Paesi di più recente insediamento come quelli europei
Una più spiccata connotazione operaia rispetto alla popolazione locale mentre emerge parallelamente
Un terzo piano di piccole imprese a conduzione familiare legato alla tradizione culturale e produttiva italiana
è difficile dire con precisione quanti siano oggi gli italiani all'estero esistono infatti disparità di dati tra le fonti italiane quelle locali
Mentre il problema si complica ulteriormente se si fa riferimento anche agli oriundi
In attesa che sia reso operante la legge istitutiva dell'anagrafe degli italiani residenti all'estero
Nello studio del CNEL si citano dati che in generale vengono considerati sufficientemente attendibili
La maggiore attenzione
Che deve essere rivolta oggi alla situazione delle comunità residenti all'estero
Rispetto ai problemi dei flussi che avevano caratterizzato in maniera prevalente l'impegno delle istituzioni sino alla prima conferenza
Corrisponde quindi già dunque cambio strutturale importante delle politiche migratorie che devono essere orientate
A indagare le reali condizioni di vita dei nostri connazionali per poter poi elaborare linee di azione appropriato
Risultano
Tuttora ancora oggettivamente incomplete le conoscenze sui bisogni ed aspirazioni delle comunità italiane
E sono ancora deboli i canali di comunicazione Inter comunitari tra comunità all'estero e comunità italiana sia sul piano istituzionale che sul piano della società civile rispettiva
Ciò significa passare da una dimensione individuale dei problemi degli emigranti ad un approccio comunitario
Non è più tanto di individuo il soggetto di riferimento delle politiche migratorie quanto piuttosto la comunità all'interno della quale vi individuo devo ritrovare supporti istituzionali vincoli di solidarietà legami d'identità culturale e valori di riferimento
Quanto più si esauriscono gli aspetti di necessità allegati al processo migratorio
E si consolidano i processi di radicamento nella realtà locale
Tanto più la comunitari trova dimensioni strutturali e agibilità
Per infittito innovare il rapporto con la popolazione ospita non è più il singolo migrante che deve integrarsi nella realtà locale ma è un'intera comunità è tecnica che può tentare oggi un processo storico di integrazione sociale e culturale
Si è parlato molto nella storia dell'immigrazione di integrazione sociale e di multiculturalismo o meglio come oggi si tende a convenire intercultura lirismo
Intesa come convivenza costruttiva e tendenzialmente sinergica di culture diverse
Il nostro paese ha forse più di altri ha acquisito un patrimonio culturale fondato sulla realizzazione concreta e operativa di tale processo al di là delle astratte teorie
Esaltazioni retorica a parte
C'è un'altra Italia nel mondo quasi con la stessa popolazione che esplora e dipana giornalmente la complessa e difficile matassa dell'integrazione e dell'intercultura Rizzo
Questa seconda Italia
Distribuite nei diversi continenti e vive situazioni lì e livelli diversi di questo itinerario esistenziale
In alcuni Paesi con terze quarte generazioni che chiedono corsi di lingua italiana borse di studio rinforzo dell'identità culturale
In altri Paesi con una comunità spezzata
La situazione di alta garanzia di reddito e situazione di precarietà assoluta in altri Paesi con disponibilità ed apertura della popolazione locale
In altri Paesi ancora del confronto con una popolazione rigida è pieno Centrica poco sensibile allo scambio culturale
Insieme a questo processo di integrazione culturale
è importante sono ignari percorsi
Che le nostre comunità all'estero realizzano sul piano economico e amministrativi
E se sono al tempo stesso tramite di diffusione dei nostri prodotti
E momenti di sperimentazione valorizzazione dei nuovi processi di innovazione tecnologica e di organizzazione del lavoro
Così come sul piano dei comportamenti civico amministrative in atto un processo di sensibilizzazione a forme più avanzate di funzionamento delle istituzioni e dei servizi
Passare dall'attenzione all'individuo
All'attenzione alla comunità
Significa allora prendere coscienza di quest'altra Italia
Di tutto questo patrimonio di comunità diverso il l'una dall'altra in quanto Unione in grado nella sua specificità
Di apportare elementi e costruzioni genuine al confronto tra culture ed esperienze diverse
D'altra parte
Passare dall'individua la comunità significa anche necessariamente attivare un nuovo canale di comunicazione
Tra immigrazione e società sino a oggi in gran parte sconosciuto ho dimenticato
Se è vero che le comunità italiane sono in grado ormai proprio in quanto tali
Di porsi in termini di comunicazione scambio con le comunità locali nei rispettivi Paesi di residenza
è necessario prendere coscienza che le comunità destra no sono anche in grado di porsi complessivamente in dialogo con il nostro Paese con le nostre istituzioni con la nostra società civile
Non è un passaggio di poco conto poiché il dialogo presuppone lo scambio e quindi l'attivazione di due canale di comunicazione
L'uno che va verso le comunità residenti all'estero e l'altro che da queste comunità viene al nostro Paese in termini di risorse modelli di comportamento progettualità valore di riferimento esperienza apertura culturale
è questo il canale di comunicazione che bisogna incentivare
Per riconoscere la svolta comunitaria delle nostre politiche migratorie
Una svolta che può realizzarsi concretamente
Solo attraverso la disponibilità a recepire esplorare valorizzare il nuovo e il diverso che può venire al nostro Paese dalle tante diverse comunità all'estero
Questo sembra essere l'ottica questa sembra essere l'ottica attraverso la quale bisogna ripensarla le nostre politica
La nostra politica migratoria
In questa ottica va anzitutto valutate il ruolo dell'istituzione nei riguardi dell'immigrazione
Ed è auspicabile che la recente approvazione da parte del Consiglio dei ministri delle norme sulla cittadinanza
E qui valga non a un non isolato segnale incoraggiante
Abbiamo più volte criticata in questi anni di transizione verso una politica comunitaria
L'eccessiva segmentazione sporadicità degli interventi a favore delle collettività italiane
Lo Stato e le regioni che sono i principali riferimenti dell'intervento istituzionale sono ancora alla ricerca di un coordinamento e di una differenziazione dei compiti
Che dopo un lungo e difficile percorso iniziato all'indomani della prima conferenza dovrebbero essere definite nel progetto di legge denominato Stato Regioni tuttora in attesa di approvazione
E fin oltre a fissare i rispettivi compiti dovrà istituire il fondo nazionale dell'immigrazione
Ma sia lo Stato che le Regioni non sembra ancora pronti a presentarsi a questo appuntamento
Da una parte lo Stato non è riuscito a dar seguito all'esperienza del Comitato interministeriale per l'immigrazione
Che avrebbe dovuto coordinare i diversi interventi dei ministeri nel campo dell'immigrazione
Mentre dall'altro si lamenta una mancanza di coordinamento tra le iniziative delle singole amministrazioni regionali
Dialogare con la Mini con nell'immigrazione intesa come comunità significa mobilitare
La nostra comunità e quindi tutte le nostre istituzioni della nuova politica migratoria
In questo senso le comunità italiane all'estero proprio perché comunità
Necessitano dell'attenzione di tutte le amministrazioni centrali e regionali avendo a che fare con una gamma variegata di esigenze amministrative
Di supporti e di interlocutori che vanno dei problemi previdenziali e del lavoro a quelli dell'assistenza sociale della sanità
Dell'istruzione della formazione professionale della promozione culturale dello sportello del turismo
Delle moderne società complesse
Le istituzioni sono sempre maggiormente spinte dei bisogni della comunità
Ad assumere funzioni di servizio e di supporto alla realizzazione autonoma di progetti individuali e collettivi
Di fronte alle esigenze della nuova politica migratoria
La rete consolare riveste o dovrebbe rivestire una collocazione particolare
Nella comunicazione tra comunità
Degli italiani all'estero comunità locale e comunità di origine nell'assicurare servizi di sostegno su basi informative conoscitive
Risposte mirate ai bisogni specifici delle diverse comunità territoriale
Un'altra nello dell'offerta istituzionale per le comunità italiane all'estero sono gli istituti italiani di cultura che dovrebbero agire e alla luce di orientamenti più definiti ed omogenei
E con risorse adeguate per contribuire alla formazione di una domanda di cultura rivolta sia verso l'Italia ceo verso le comunità italiane all'estero
Resta comunque essenziale per tutti un riferimento prioritario all'evoluzione delle comunità locali
Con una particolare attenzione
All'integrazione delle seconde generazioni al recupero dell'identità nazionale per le generazioni successive
All'apertura educativa per guidare deboli nei processi integrativi come le donne e gli anziani
Al dialogo con l'istituzione di gruppi sociali nelle aree di origine e alla fruizione dei supporti informativi per i conti connazionali orientati al rientro
Ma sul fronte delle istituzioni ciò che più importa
è il riadattamento e l'affinamento delle politiche degli strumenti alle questioni economiche e sociali così come oggi emergono nelle diverse realtà nazionali e continentali
Un altro aspetto dei nostri flussi migratori riguarda il fenomeno dei rilievi
Anche se nel periodo tra la prima e la seconda conferenza
Le Regioni hanno espletato un ruolo importante di sostegno delle popolazione al rientro sarebbe opportuna una maggiore concertazione delle reciproche responsabilità tra Stato e regioni
Ed una valutazione dell'effettiva realizzazione delle regioni rispetto alla normativa e da lire e e Dundee astensione stanziamenti previsti
Questa valutazione andrebbe fatta soprattutto il riferimento agli effetti ottenuti in termini di reintegrazione sociale di promozione personale
Di valorizzazione dell'esperienza professionale realizzata all'estero per i migranti al fine di irrobustire il tessuto economico locale
Di utilizzare l'investimento di eventuale risorse finanziarie accumulato all'estero favorendo sbocchi imprenditoriale
La politica dei rientri richiama quella della incentivazione delle rimesse
Anche in questo campo bisogna constatare che studi proposte e richieste sono rimasti finora in gran parte inascoltati
Siamo convinti
Che se oggi è possibile parlare in termini di superamento della vecchia figura dell'emigrante con la valigia di cartone
E si può ipotizzare una svolta innovativa delle politiche migratorie la massima parte di questa svolta è dovuta all'azione tenace di solidarietà di protezione sociale
Svolta nei passati decenni dalle associazioni dei migranti
Dai patronati e dalle organizzazioni sindacali
L'associazionismo ha rappresentato per i migranti
La prima risposta all'emarginazione all'isolamento ponendo le fondamenta dei Circuiti comunitari e rappresentando il primo momento di mediazione con la popolazione locale su base di gruppo l'associazionismo rappresentati da oltre la prima ed unica sponda agibile per la salvaguardia dell'identità culturale ed adesso sono i partiti i ponti di comunicazione con le realtà regionali
Anche oggi le associazioni mantengono una funzione ponte nei riguardi della società di origine e un ruolo così rilevante comporta necessariamente uno sforzo di affinamento dei loro modelli operativi in funzione dei mutati scopi sociali
Accanto all'associazionismo si sono sviluppati intorno alle comunità migranti Circuiti di solidarietà
Con riferimento alla chiesa locale d'origine
A cent'di volentieri atto
Una sorta di privato sociale dell'immigrazione che rimasto tuttora una funzione di supplenza e stimolo delle istituzioni
Ma se l'associazionismo il privato sociale
Hanno rappresentato il primo supporto sul piano culturale e relazionale solidaristico
La presenza dei patronati ha costituito soprattutto in Europa per lunghi anni l'unico riferimento accerto per la protezione giuridica per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori
I patronati
Per lo più di emanazione sindacale di associazione come le anche lì sono stati presenti concretamente sul campo e hanno tetti Stub testimoniato la solidarietà del nostro movimento operaio oltrefrontiera
Esercitando una funzione particolarmente difficile e delicata dire composizione della classe operaia attraverso una fitta rete di accordi di collaborazione con le organizzazioni sindacali locali
Anche il rapporto tra sindacati ed emigrazione
Rappresenta una garanzia insostituibile di promozione dei diritti dei lavoratori migranti soprattutto nelle fasi di difficile congiuntura economica e di ristrutturazione dei processi produttivi
La realizzazione dell'unità europea
Cioè vogliamo che consolidi almeno in quest'area i rapporti tra organizzazioni sindacali con qualificate convergenze e strategie in grado di difendere i diritti di tutti i lavoratori
Se le associazioni
I patronati
Le organizzazioni sindacali hanno dato un contributo quanto mai rilevante al superamento della vecchia immagine dell'emigrante
Non dobbiamo sottovalutare l'apporto che in questa stessa direzione sta fornendo allo Stato specie nel campo della sicurezza sociale dell'assistenza
Rispetto alla gamma assai vasta di problemi sollevati durante la prima conferenza
Forse sono proprio quelli della sicurezza sociale che hanno registrato un buon numero di risulta
Da allora un'intensa attività di contrattazione bilaterale ha permesso di concludere convenzioni con Paesi transoceanici
Ed il rinnovo di convenzioni con Paesi europei extra comunitari
Ma queste note positive
Non cancelli hanno i problemi che restano aperti sul versante della protezione sociale
Anche soprattutto nel rapporto a tendenze involutive che sono facilmente individuabili
Tanto nei Paesi sviluppati quanto in quelli tuttora alle prese con alti tassi d'inflazione di disoccupazione
Bindi indebitamento crescente verso l'estero
Ne deriva il compito per le istituzioni i patronati i sindacati specie delle aree più tormentate i più fragili
Di costruire una barriera di protezione rispetto a sempre possibili deterioramenti delle situazioni di diritto e di integrazione sociale tanto faticosamente raggiunta
In ordine nei contenuti più specifici
E agli obiettivi di questa politica migratoria di tipo comunitario
Sembra opportuno fare alcune considerazioni sulle caratteristiche qualitative delle comunità italiane all'estero e sui bisogni sociali emergeranno
Anche qui si tratta del nuovo dell'immigrazione se non altro perché questi aspetti
Non sono stati sufficientemente indaga anche e non sono stati oggetto specifico del vecchio modello di politica migratoria centrato sui flussi e sulla protezione giuridica
Assistenziale
Ora talune nostre comunità italiane residenti all'estero
Seguono risultare integrate al modello di società post industriale condividendone gli aspetti positivi e negativi
Riproducono di fatto gli stessi problemi della nostra società anche se con un tasso notevolmente amplificato di complessità e spesso di tematizzazione
Come è noto
Le società industriali post industriale si caratterizzano per l'affermarsi di nuovi bisogni sociali
Legati alla caduta della qualità dei rapporti umani alla perdita del senso di appartenenza all'isolamento e alla mancanza di comunicazione
Alla crisi dei valori alla perdita dell'identità individuale e collettiva
E al loro interno
Sono facilmente intuibili identificabili alcuni soggetti deboli più esposti agli effetti delle contraddizioni economiche e sociale
Questi soggetti deboli sono le donne i minori gli anziani
Ed essi costituiscono in tutte le società postindustriale avanzate i soggetti verso i quali ci vengono indirizzate le politiche sociali
Un'analisi anche schematica della condizione di vita delle nostre comunità all'estero e sufficiente per renderci conto che questi soggetti deboli
Non solo sono presenti in proporzione quanti più equamente identica rispetto al nostro Paese
Ma che la loro situazione molto più grave e drammatica proprio a causa dell'esperienza migratoria che rappresenta in sé stessa un impoverimento del tessuto relazionale è un indebolimento dell'identità culturale dei valori di riferimento
E del senso di appartenenza ad una comunità
A ciò va aggiunto
Che in alcuni Paesi
Fasce di popolazione italiana si trovano spesso in condizioni abitative precarie
Sono sottoposte costantemente al giudizio e al confronto con la popolazione locale
Vivono in una sorta di sospensione e ambivalenza tra due culture diverse aspirando spesso con angoscia
Ad una sintesi armonica che attenui la responsabilità delle scelte
E anche questo il nuovo dell'immigrazione italiana
Sono questi i problemi delle comunità italiane all'estero verso le quali dovrà indirizzarsi la politica migratoria dopo la seconda conferenza
Rispetto a questi problemi
Si misura in effetti la reale volontà politica del nostro Paese di ricomporre il dialogo con le proprie comunità all'estero intessendo legami di solidarietà e di scambio di esperienze su tematiche che se pur con livelli di gravità diverso a sono di fatto comuni rappresentano oggi una nuova sfida alle istituzioni e alle politiche sociali
I soggetti deboli delle nostre comunità italiane all'estero devono diventare l'oggetto principale della politica migratoria sì da trasformare questa debolezza in risorsa della comunità ed è in questa ottica che assume particolare rilevanza la valorizzazione della cultura popolare delle comunità italiane
E i problemi della scolarizzazione dei figli degli emigra
è in funzione di tutti gli aspetti vecchi e nuovi delle comunità italiane all'estero che dovrà essere formulato una politica migratoria molto più articolate ed efficiente
In grado di gestire contemporaneamente questo carattere bipolare bipolare dei bisogni e dei nostri emigranti in questa politica
Che occorre assumere praticare nella sua globalità si colloca il tema della partecipazione politica dei migranti
Si tratta di norme strategici del fenomeno migratorio
Vista la necessità di attivare efficaci e regolari canali di partecipazione politica sia rispetto ai Paesi accoglimento sia nei confronti della madrepatria
Il rapporto con le società di accoglimento si intreccia con le questioni dell'integrazione nel contesto locale si tratta di questioni che interessano ormai congiuntamente le comunità italiane
E i governi dei Paesi in cui esse risiedono
In quanto un'equilibrata integrazione delle popolazioni immigrate può ridurre sostanzialmente le tensioni ai problemi legati alla coesistenza di popolazioni con diversità più o meno accentuato
Gli immigrati sono diventati sia pure attraverso passaggi a volte duri
Degli stabili interlocutori delle sei città delle società di accoglimento anche in virtù di apporti specifici alla gestione delle comunità
I concetti e gli strumenti giuridici sino ad oggi praticati
Sono risultati in genere di assai ridotta efficacia o inadatti rispetto all'obiettivo di favorire un'adeguata integrazione
Specie se si Tien conto delle resistenze che esistono persino nei paesi più progrediti
L'obiettivo dell'integrazione deve essere riprese perseguito con determinazione
Oggi emergono interessanti proposte
Come quella di introdurre nuove formule quale il diritto del residente sostitutivo del concetto rigide di cittadinanza fondato sul fatto di vivere e lavorare in una determinata società
O il CGIE elemento di una nuova cittadinanza legata alla nozione più ristretta di residenti o infine la concessione del diritto di voto almeno alle amministrativi
E inutile nasconderci amici delegati gli ostacoli che si frappongono ad un processo di inserimento paritario tuttavia anche attraverso forme di sperimentazione innovativo occorre promuovere rafforzare le forme di partecipazione a livello mi amministrativo
Intese come modalità intermedia assai positive per la crescita civile delle comunità immigrate e della stessa società di accoglimento
Per altro verso
è indubbio che è necessario qualificare una serie di strumenti che possono concorrere all'affermazione della causa della parità della tutela giuridica di ogni persona senza distinzioni di razza nazionalità sesso religione e di opinioni politiche
Ci si riferisce allo statuto del lavoratore migrante ci si riferisce per quanto più direttamente concerne i rapporti diretti con il nostro Paese
Ma questi problemi e le possibili soluzioni
Saranno esaminati lo attentamente e nella relazione del senatore con il peso ingerimento ed esplicite proposte sono rintracciabili anche nello studio del
Appare comunque fin d'ora evidente l'obiettivo da raggiungere una piena rappresentatività ed espressività dell'intera comunità italiane con modalità e strumenti che richiedono per diventare efficaci volontà e costanza
Se non vogliamo fissi rimangono scatole vuote o comunque di significato di scarso significato reale
Spero di essere riuscito amici delegati a fornire una descrizione necessariamente sintetica dei cambiamenti e dei problemi concernenti il fenomeno migratorio
In un quadro generale assai complesso e segmentato
Il mondo dell'immigrazione e anch'esso partecipe ed espressione di tale complessità e i problemi che oggi pone sono forse meno drammatici del passato
Ma certamente non meno semplici da risolvere
Tant'è vero che non può sfuggire il forte intreccio tra i temi su cui si incentrato il dibattito durante la prima conferenza
E che ancora non hanno trovato tutte le auspicate soluzioni e temi nuovi che discendono da situazioni storiche diverse e da una mutata struttura dei visioni e degli aspetti è una nuova politica migratoria di tipo comunitario dovrà per forza di cose aveva i requisiti respiro culturale politico necessario per gestire contestualmente il vecchio e nuove e ciò richiede capacità elevate di analisi proposta progettazione e interventi siamo sostenuti in questo impegno
Dal ricordo dei milioni di italiani che hanno costruito attraverso sacrifici umani inenarrabili
Lo straordinario capitolo della nostra immigrazione
E siamo sollecitati dalle prospettive che si delineano per gli anni a venire
In cui tutti siamo chiamati ad operare per rinvigorire ovunque il rapporto tra libertà democrazia e progresso economico e sociale
Amici delega
La memoria indelebile nel passato
E la riflessione lucida sul presente
Ci aiuteranno a superare difficoltà e incomprensioni
A fare quanto finora non è stato fatto matti deve essere fatto se si vuole accrescere la credibilità e l'efficacia della politica italiana verso le nostre comunità all'estero grazie
Come tutti gli atti io mi auguro che questa relazione fatta dal perché la relazione molto pensata molto ragionata
Credo che possa esserci utile riferimento ai fini del miglioramento della nostra azione politica di immigrazione adesso
Iniziamo con la parte che riguarda lei relazioni sulle quattro pre conferenze continentali ogni area continentale ha scelto il suo rappresentante
E iniziamo per l'aria dal Nord America Stati Uniti e Canada compia Giorgio Luciani dal codivido saggio da essa allora la parola
Noi da adesso perché
Abbiamo raddoppiato tutto rispetto alla prima conferenza mi riferisco a chi vi ha partecipato
Però non penso che possiamo immaginare i nostri lavori oltre l'arco dalla settima
E quindi da da adesso come concordato l'intero dal comitato organizzatore
I relatori
Per quanto riguarda i risultati del proconsole lenze
Aldo quindici minuti per parlare
Mentre gli interventi gli interventi dei singoli erogatori abbiamo usato il criterio al Parlamento europeo dove tutti parlano otto minuti
La parola d'uccello
Autorità amici
Delle tre categorie di italiani all'estero di cui abbiamo più volte parlato
Io appartengo alla terza emigrazione recente
Ma sono bellunese
La mia famiglia originaria di Canale d'Agordo
E lì sono cresciuto nella Val Belluna
Per di emigrazione
La mia formazione i miei ricordi
Il mio impegno politico sono un tutt'uno con i problemi dell'emigrazione
Le sue cause i suoi pesanti FI
E se qui nella seconda conferenza parliamo di mutamenti significativi
Non dimentichiamo che l'emigrazione della valigia nelle nostre valli ancora una pesante realtà
E non per facile retorica e mozione degli affetti
Ho presente davanti a me qui mente riparlo quel test finissimo monumento all'emigrazione
Che nella mia Feltre il sanatorio
Ricovero degli ammalati di Pussy era contratta nelle miniere e nei cantieri del mondo intero
E vengo al mio compito di riferire qui i punti salienti emersi nella pre conferenza del Nordamerica
E di sottolineare alcuni peculiarità dei problemi degli italiani al oltre Atlantico
Molte cose sono già state dette stamattina
Ritengo di dover essere molto telegrafico e sintetico
Alcune delle cose più specifiche su di proposta sono contenute per quanto riguarda i coi mite degli USA in un documento che il Comitato preparato e che destato distribuito
Innanzitutto facciamo un po'la fotografia individuiamo la presenza italiana secondo le tre categorie già indicate la più vecchia migrazione ora terza e quarta generazione gli emigrati del dopoguerra denigrazione recente
E non ritengo necessario ripetere le caratteristiche diverse di queste tecniche categorie le particolari problemi e bisogni perché altri prima di me l'hanno fatto così bene
La prima categoria che qualcuno ha definito degli America italiani è diffusa in tutto il territorio nordamericano compresenze molto elevate
Si stimano queste cifre un milione duecento mila italiani vinca in Canada
Dodici milioni
Negli Stati Uniti d'America
Le aree di maggior concentrazione sono in USA gli Stati esteri
New Yorker le sue Conte Brooklyn Bronx Queens mio generosi Pennsylvania Massachusetts
Al centro Illinois Ohio Michigan all'Ovest reale di San Francisco e di Santa Barbara
In Canada alla comunità e diffusa su tutto il territorio
Con forte presenza relata nelle province di Ontario ed è qui perché
Gli italiani emigrati nel dopoguerra è fortemente integrati sono coricati prevalentemente nelle aree urbane limitrofe
New York io Arc Boston Filadelfia Chicago Detroit Orange County Toronto ma non c'era ancora le aree di nuova immigrazione sono nei centri urbani a grosso sviluppo tecnologico ancora una volta a New York Boston Los Angeles la Silicon Valley
E mentre in Canada l'emigrazione si è praticamente fermata
Ne ha mora all'analisi dei problemi
Che saranno poi oggetto di discussione
E nelle sessioni di lavoro delle commissioni ma io non c'ho qui la conclusione del quale siamo arrivati a New York
Dim le particolari caratteristiche che questi problemi rappresentano in negli Stati Uniti e in Canada
Problema diritti dei lavoratori
è emerso come particolarmente significativo il problema del trattamento dei dipendenti di aziende italiane cui in molti troppi casi vengono negati i diritti e le tutele dei contratti dello Statuto dei lavoratori
In materia pensionistica
Richiesta generale forte per un perfezionamento della struttura organizzativa
Onde accelerare i tempi semplificare le procedure
In materia di assistenza sanitaria emigrati italiani non godono i diritti di sicurezza previsti dalla Costituzione per tutti i cittadini
Non è giusto che ci sia un preciso diritto alla produzione per tutti i cittadini italiani
E quando il cittadino italiano all'estero proprio in una materia come quella della sanità che fra le più importanti nella vita del cittadino il cittadino si trovi ad un essere tutelato
E il problema è più pesante in un in negli Stati Uniti che non in Canada
Dove pure esiste un sistema di voler fare
Negli Stati Uniti dove la sanità è un immensa macchina affaristica e il cittadino deve proteggersi con assicurazioni private molto costose italiano esposto a gravi rischi
La legge seicentodiciotto del vino centottanta dovrebbe coprire queste esigenze purtroppo non lo fa
Prima di tutto pone requisiti assurdi
Temporaneità del lavoro all'estero
Mantenimento della residenza in Italia
Limite a studenti con borse di studio come se gli altri studenti che non hanno borse di studio non potessero ammalarsi
Esclusione dei familiari dei pensionati e poi è talmente complicata negli adempimenti è così lenta nei rimborsi che non trova praticamente applicazione per i lavoratori privati e funziona solo guarda caso per i dipendenti pubblici
Assurdità ed ingiustizie che devono essere corretti
Da questa conferenza attendiamo proposte concrete per la stava guardia del diritto alla salute degli italiani diritto fradicia che della Costituzione problemi come l'assistenza degli anziani che è così sentito in Canada
Copertura resistenza perché ritorna temporaneamente in Italia ci sono studenti che tornano in Italia e non hanno al momento che sono in Italia perché residenti all'estero nessuna copertura
Tutti questi sono punti che dovremo in questi giorni nella commissione specifica analizzare
E trovare suggerimenti e soluzioni
Tra i punti emersi nella discussione circa l'integrazione sociale
Partecipazione ricordo un'esigenza molto sentita di poter partecipare alle elezioni comunali anche autorizzati ovviamente con reciprocità di diritti per i cittadini stranieri in Italia
Richiamiamo inoltre il diritto alla formazione scolastica di in cui
Dica degli immigrati anziani e dei figli
Identità culturale
Apre conferenze New York è stato dedicato molta attenzione al problema della recupero secondo e successive generazioni ad un pentita culturale proprio all'interno di società
Che pur in un disegno di amalgama delle etnie hanno dovuto lasciare spazio ad un multiculturalismo
Multicolore naturalismo che in Canada un fenomeno molto ben organizzato e fecondo mentre negli Stati Uniti è un fenomeno disperso è un informe
Tale recupero due capisaldi uno iniziative culturali atte alla diffusione presso italo-americani agli americani
Per l'immagine dell'Italia contemporanea italiano intendo per le Ferrari di Armani di Fellini di Umberto Eco
Due la lingua italiana
Per questo aspetto
Si sono fatti nuovi importanti progressi i negli Stati Uniti in diverse città mentre invece si continua a registrare un calo di frequenze in Canada
Si tratta di operare fin dalla scuola d'obbligo con strumenti nuovi per esempio buongiorno Italia che ha dato l'enorme successo sempre Cisco era mancante
Tecniche audiovisive così diverse estimi non interessa e nei giovani di oggi insomma si auspica una revisione gli strumenti vecchi della legge centocinquantatré con nuovi finanziamenti borse di studio insomma meno burocrazia più che l'attività più fantasia
Aiuteranno la diffusione della lingua link l'incremento degli scambi dei giovani utilizzando gli interessanti programmi e i finanziamenti delle regioni italiane
Va segnalato inoltre la situazione particolare del Pibe provincia francofona che presenta diversi problemi con specifiche specifiche necessità in campo linguistico e culturale
Strettamente collegato ai problemi dell'immagine della lingua è il problema dell'informazione
La Conferenza di New York che seguiva di pochi giorni convegno di Monte Silvano ha sottolineato con forza il ruolo fondamentale che la stampa e gli altri media hanno per la diffusione della lingua e della cultura italiana e dell'immagine moderna dell'Italia
I primi i punti salienti delle proposte degli italiani del Nord America si possono così sintetizzare sicurezza finanziaria concentrazione dei mezzi
Aumento delle ore di trasmissioni radiotelevisive diffusione su tutto il territorio delle trasmissioni RAI con programmi tagliati sulle esigenze della comunità e qui Canada chiede che questi programmi siano gratuiti
Raccolta e coordinamento delle fonti di supporto pubblicitario
Vorrei avere la cittadinanza c'è stato detto Lambro andante mente stamattina rivendichiamo l'importante principio della cittadinanza che si perde solo in caso di esplicita rinuncia
Problema del diritto di voto per italiani all'estero e certo è stato Emilio non so il master pesa il centrotavola dei problemi dalla conferenza di questi giorni e parleremo lungo
E se il problema è fortemente sentito dagli amici qui che rappresentano che vengono dall'Europa
Che possono Mary usufruire di facilitazioni di vantaggio e di di vantaggi che derivano dalla distanza certamente quanto più grande per gli italiani del Nord America che possono affrontare nello il lungo costo costo del lungo viaggio aereo
I cittadini senza la possibilità di esercitare questo diritto e dovere base della vita democratica si sente tagliato fuori dalla patria impoverito spinto ad acquisire altra cittadinanza
Ribadiamo con forza che da questa conferenza deve emergere un Progetto
Con precisi tempi di attuazione per restituire dico io ai cittadini italiani all'estero il diritto costituzionale dell'elettorato attivo e passivo
Italiani del Nord America raccomandano che venga presto realizzato il consigliere italiani all'estero
Il procedimento elettivo sia indiretto a maggioranza semplice da parte dei corni
Il Consiglio generale vengano dati poteri propositivi e consultivi obbligatori
Venga composto a prevalenza da cittadini all'estero
E il sistema elettorale preveda la più ampia copertura territoriale in modo da non pareri minare de forte concentrazione italiani ma che ci sia una rappresentatività geografica di tutte le aree dove gli italiani sono presenti
E sottolineo che è stato molto interessante quell'apertura del ministro Andreotti oggi in cui ipotizzava addirittura che considero italiani all'estero possano assumerà la veste costituzionale pari a quella del Cnel
Figura che certo noi ci auguriamo e veniamo ora IMI coi minuti che mi restano alcova è netta
Che esattamente uno degli elementi che ci scriva particolarmente a cuore ricorrente l'importanza del carovita voto si vede nella preparazione di questa conferenza l'amico Bonalumi ha definito un salto di qualità
Simpatico Andreotti oggi ha detto qualche cognita anche questa situazione di fango e di difficoltà ha lavorato con molta fantasia con molto impegno con molta creatività forse qualcuno gli ha dato qualche notizia sullo stand
Nella consulente junior nei gruppi di lavoro come in aula è stato approfondito il problema dei corni ruolo funzioni strumenti
Prima di tutto è stata ribadita la necessità di dare piena applicazione alla legge duecentocinque sentenza interpretazioni burocratiche limitative particolarmente criticata è stata disciplina di controllo delle spese
Per quanto riguarda il problema del Comité in Canada come è noto le opinioni sono divise ma si stanno riavvicinando verso un comune disegno di elezione dei commi anche in Canada a cosa che auspichiamo
E proposte di modifiche da leggi istitutive sono molteplici il punto chiave di una riforma del Coni
Il sentire chiaramente un potere di rappresentanza degli elettori
E infatti singolare
Che il legislatore non abbia riconosciuto a questo istituto così nuovo dell'ordinamento giuridico la natura insita necessariamente in tutti gli strumenti di democrazia diretta cioè un mandato di rappresentanza delle dall'elettorale letto
Dovrà inoltre venire riconosciuto ai cori mi di da operare direttamente con iniziative assistenziale culturale sarà opportuno almeno per i Paesi transoceanici ampliare la rappresentanza degli oriundi rendendo obbligatorie neo congruo cooptazioni
Ripeto che quando ho detto a New York
Il solo istituto dell'ordinamento giuridico italiano a cui ispirarsi per ritrarre elementi pure non perfetti di estensione analogica è quello dei consigli comunali
Da questa analogia derivano altri elementi di riforma quali compensi ai consiglieri retribuzione di uno Stato l'allargamento delle competenze
Radice retaggio l'ultimo dei punti
Nella prima Commissione molti sono stati gli interventi preoccupati di questa distacco che avviene nuove generazioni
Si è messo in risalto la conquista che i figli degli emigranti hanno raggiunto i tutti i campi nell'economia nella politica nell'industria nelle arti è un patrimonio di italianità che non va di disperso e va difeso e a tal fine si è ritenuto fondamentale stimolare in ogni modo l'interesse della comunità italo americana
Verso i luoghi di origine come strumento è stato accolto con favore il Progetto Casati su radici retaggio che oggi viene distribuito
Che allo scopo di consentire alle persone di origine italiana di ristabilire il contatto con i luoghi d'origine
E riallacciare legami familiari attuazione di tale progetto che fortemente auspichiamo avrà risvolti importanti sia in termini culturali che sociali ed economici
Lasciatemi amici chiudere queste mie note che temo siano state inevitabilmente d'altra parte uno José elenco di problemi e di proposte citando un bellunese
Che tutto il mondo Amato
E al cui ceppo o il commosso onore di appartenere papà Albino Luciani
Egli nel breve periodo di pontificato ha ripetutamente ricordato che il padre e la madre
Erano state emigranti
Il padre Giovanni passa molte anni a far Malta
In Belgio Austria Francia Germania argentina
E facciamo nostro oggi il monito di di Papa Giovanni di Papa Luciani
Invitiamo e scongiuri amo
La più umile ordini sociali che formano il tessuto connettivo delle nazioni
Fino ai capi responsabili dei singoli popoli a farsi strumento efficace e responsabile di un ordine umano più giusto e più sincero grazie
Per l'America latina adesso la parola Vincenzo bijou Riello del coi miti di Cordoba lanciato
Signor presidente
Onorevoli membri del Parlamento signori rappresentanti delle Regioni
Colleghi Recco e mi signore e signori il contenuto di questa relazione unitaria dell'America Latina è una sintesi di quanto è stato segnalato sia in plenaria che nelle commissioni di lavoro della pre conferenza continentale di Buenos Aires
Gli italiani nativi residente in quest'aria geografica
Rappresentano circa il trentanove per cento dei residenti all'estero
Però se consideriamo l'intera comunità di origine italiana possiamo affermare che numericamente essa forma un'altra Italia in America Latina
Gli italiani emigrati in quest'aria
Nonostante decenni di emarginazione hanno saputo affrontare individualmente e da soli tutta la vicenda dell'emigrazione
E trasformarsi in veri e autentici ambasciatori d'italianità
Come ebbe a dire il Capo dello Stato
Loro hanno tramandato ai discendenti l'obbligo morale di continuare ad essere i portatori di questa italianità proprio issata i sostenuta anche nella sofferenza di sentirsi trascurati dalla propria patria possiamo comprendere i motivi di questa trascuratezza alla luce degli avvenimenti storico politici dell'Italia di allora occupata ad affrontare prima i problemi organizzativi e dell'unificazione del nuovo Stato italiano
Poi i problemi dalla fondazione della Repubblica e dello sviluppo economico al quale hanno contribuito notevolmente le rimesse degli emigrati
E gli apporti dei turisti molti dei quali di origine italiana
Ma non possiamo certamente accettare nuove trascuratezze adesso che l'Italia può e deve mettere a riparo alle vecchie ingiustizie nei confronti degli emigrati
In questa assise dell'emigrazione più che lamentele faremo concrete giustificate richieste perché siamo coscienti dei nostri diritti di cittadini italiani
Gli abbiamo la convinzione di essere assistiti dalla ragione e dal diritto
Precisamente sul diritto che fondiamo la nostra decisione e la nostra permessa di richiedere alle autorità democratica del nostro Paese
L'osservanza del dettato costituzionale
L'Italia d'oggi è un esempio di democrazia per il mondo intero
E siamo sicuri che il Governo italiano intende mantenere questa immagine non solo davanti ai propri cittadini ma anche davanti ai Paesi di nostra residenza i quali sono a conoscenza delle dimenticanze di cui i cittadini italiani all'estero sono stati oggetto sin dall'inizio dei processi e migratori
Questa è una verità storica documentata conosciuta da coloro che hanno studiato il processo immigratorio nei paesi di accoglimento
Soprattutto nell'America latina dove le condizioni imperanti in alcuni casi non lasciavano spazio a una dignitosa realizzazione
Gli italiani residenti in quest'aria solo chiedono che i diritti dei cittadini sanciti dalla Costituzione italiana abbiano prevalenza sulle norme amministrative
Che ne limitano di fatto la loro valenza
Questo fatto spinge la numerosa comunità italiana dell'aria latinoamericana
A sollevare con rispetto ma anche con fermezza che finalmente sia messo a punto finale a una situazione che è la meno agevolata
Sia con rispetto sia rispetto a quella degli emigrati dell'aria comunitaria che rispetta quella degli emigrati gli altri Paesi del mondo
In materia di tutela previdenziale e sicurezza sociale
è nostro fermo proposito evitare che il problema si risolva per estinzione della specie ossia degli emigrati l'Italia d'oggi
Non può continuare senza risolvere la situazione dei cittadini residenti in quest'aria
La cui situazione tanto drammatica davvero esaurito anche le risorse di solidarietà delle collettività nei confronti dei connazionali che versano in condizioni di estremo disagio
Tutti sanno che in quasi tutti i Paesi dell'America latina la crisi economica la forte svalutazione della moneta
E la mostruosa inflazione hanno assorbito totalmente i pochi risparmi dei nostri connazionali frutto di un'intera vita di lavoro e di sacrifici
Una pensione di poche decine di dollari che ricevono i cittadini italiani pensionati nei Paesi dall'aria latinoamericana Serbia appena farli sopravvivere in condizioni poco dignitose
L'istituzione di un assegno s'sociale per i connazionali chiaro non hanno altri mezzi di sostegno e l'esigenza prioritaria da rendere effettiva con la massima urgenza
La questione previdenziale e sicurezza sociale deve meritare un parco una particolare considerazione da parte del governo italiano
Per evitare il rimpatrio dei connazionali bisognosi i quali potrebbero massicciamente prendere questa drastica decisione spinti dalla necessità di sopravvivenza
Anche se ciò li rende coscienti di aggravare il proprio trauma dello sradicamento ed allo stato dei migrante con il probabile coinvolgimento dei loro figli
Responsabilità del governo nazionale ai dei governi regionali evitare che situazioni del genere possano prodursi
Perché noi emigrati riteniamo assolutamente ingiusto e crudele che si ripeta sui nostri figli il dramma dell'emigrazione dal vissuto
In poche parole è necessario evitare una contro emigrazione
A proposito dei problemi dall'informazione per le comunità italiane dell'America Latina si ritiene che lo Stato e la società italiana
Debbono assicurare ai mezzi di comunicazione le condizioni adeguate per assolvere la loro missione con libertà e dignità
La stampa italiana in quell'aria deve essere sostenuta non solo per il raccordo con la madrepatria ma anche per la possibilità di essere il battistrada del made in Italy delle comunità locali
Su questo tema si ritiene anche opportuno che oltre a quanto è stato segnalato nella relazione della commissione uno durante la pre-conferme nuda dell'America Latina punto b
Comma uno al nove
Sia richiesto alle grandi aziende italiane pubbliche e private che inseriscano i mass media italiani dell'aria nei loro programmi pubblicità
Finalmente riteniamo anche dopo errore doveroso segnalare in questa sì sì che l'articolo sette della legge cinquecentoquaranta a una incomprensibile omissione nel non pare un preciso riferimento ai mass media come delegati alla seconda conferenza nazionale delle migrazioni
Soprattutto per la stampa italiana all'estero per la quale sarebbe stato auspicabile assicurare non solo la partecipazione in termini di ascolto ma anche di contributo ai lavori della conferenza stessa
Per quanto concerne la problematica culturale italiana per l'America latina dobbiamo segnalare che l'attuale momento del fenomeno migratorio nei paesi di quest'aria impone la necessità di una nuova politica culturale
Da parte del governo e degli organismi competenti con la finalità di promuovere rafforzare i legami culturali originari
Il nuovo progetto culturale per l'America latina deve puntare non solo allo sviluppo culturale al quale ha diritto l'italiano emigrato ma soprattutto a considerare il futuro della nostra comunità
In termini di giovani
Sulla problematica culturale desideriamo anche sottolineare quanto è emerso nel punto a comma uno all'undici
Della relazione della Commissione uno durante la precompressi sa di Buenos Aires e specialmente la richiesta del riconoscimento
Ed è l'equiparazione dei titoli di studio conseguiti conseguiti nei Paesi di residenza
Per la dimensione civico istituzionali ribadiamo pienamente quanto è stato segnalato nella relazione della commissione quattro durante la pre-conferme Nizza dell'America Latina
In modo speciale il punto cinque
Che si riferisce al voto politico in Italia
L'esercizio del diritto di voto è una delle più rilevanti forme di espressione della sovranità popolare prevista nell'articolo uno della nostra Costituzione
L'articolo quarantotto della medesima al sostenere che sono elettori tutti i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età pone le basi legali affinché possa essere avviato il meccanismo adeguato
Per permettere la partecipazione degli italiani all'estero come corpo elettorale alla vita politica dello Stato
Questo diritto lo vogliamo esercitare anche se uno c'erano ci separa dal nostro Paese perché siamo e ci sentiamo italiani a pieno titolo
Sappiamo sappiamo che la questione del nostro diritto di voto è complessa
Però ci sembra inconcepibile che i nostri giuristi non abbiano ancora elaborato le procedure adeguate per eliminare le preclusioni esistenti nei confronti di questo nostro diritto
In questa seconda conferenza dell'emigrazione italiana rendiamo pubblico il nostro rammarico per la mancanza di sensibilità di coloro che hanno ostacolato l'esercizio del diritto di voto ai cittadini italiani residenti all'estero
E facciamo un particolare appello a tutti i nostri legislatori affinché la legge sul diritto di voto per gli immigrati possa essere finalmente varata
Noi emigrati residenti nell'America latina avevamo la speranza di arrivare a questa conferenza con la legge istitutiva del consiglio generale degli italiani all'estero
Questa speranza purtroppo è stata delusa
Trattandosi di un organismo rappresentativo democratico chiede di assumere la funzione di uno strumento consultivo centralizzato delle forze politiche per definire la politica in favore degli italiani all'estero consideriamo necessario
Che i membri del consiglio generale degli italiani all'estero siano eletti all'interno degli stessi coi ai fini di permettere a questi ultimi di essere attivamente partecipi in tutto ciò che concerne le materie attinenti ai residenti all'estero si propone che il comitato organizzatore nella seconda conferenza nazionale dell'emigrazione
Rimanga in carica ed assume la funzione di organismo provvisorio temporaneo sino all'insediamento del Consiglio generale degli italiani all'estero
A proposito dei comitati dell'emigrazione italiana ribadiamo il documento sottoscritto il ventitré aprile mille novecentottantotto
Da tutti i rappresentanti dei coi mite nel comitato organizzatore della seconda Conferenza nazionale dell'emigrazione nel quale si faceva rilevare
Pronto dava dove abito da Piazzetta quel corridoio lire solo per far passar la gente per prendere le sedie scusate davanti all'oratore fatte
Prego bisogna viverlo
A proposito dei comitati dell'emigrazione italiana ribadiamo il documento sottoscritto il ventitré aprile mille novecentottantotto da tutti i rappresentanti dei comitati al comitato organizzatore
Nel quale si faceva rilevare all'unanimità e con rammarico che le interpretazioni restrittive della legge istitutiva dei coi mi costituiscono una limitazione al ruolo che il Parlamento italiano ha voluto dare a questi organismi
Alla luce della prima fase riteniamo necessario ed urgente la riforma della legge duecentocinque nel frattempo gli stessi devono essere forniti dagli strumenti doni e sufficienti per poter operare convenientemente in favore delle comunità che rappresentano
Nella dimensione dei diritti riteniamo opportuno sottolineare il contenuto della relazione dalla Commissione due
Durante la pre conferenza dell'America latina specialmente il punto tre che tratta il problema della donna immigrata
Di questa donna italiana che ha vissuto in silenzio tutta la vicenda dell'emigrazione certamente ancor più dell'uomo nel suo ruolo di custode della famiglia in una terra straniera per concludere la nostra relazione vogliamo sottolineare che mentre per gli anziani chiediamo interventi di tipo assistenziale per i giovani le richieste vanno accentuate sulla formazione professionale
Sulla cooperazione tecnologica e sullo sviluppo economico dei Paesi dell'aria di residenza
Se in Italia si pensasse di presentarsi all'appuntamento del mille novecentonovantadue senza il coinvolgimento delle comunità italiane dell'America Latina si sarà commesso un grosso sbaglio
I lavoratori gli imprenditori i giovani con diritto al passaporto dalla Comunità europea residenti in America Latina offrono una grande ricchezza umana fatta di sacrifici di potenziale professionalità di laboriosità questa ricchezza di capacità produttiva non deve essere sprecata perché l'Italia e l'Europa ne hanno bisogno
I discendenti dei lavoratori italiani residenti nell'America latina hanno bisogno oggi di essere aiutati con tecnologie e cooperazione a sviluppare non solo le economie di quell'aria utilizzando le grandi risorse che gli stessi posseggono
Ma anche e soprattutto a creare motivi indotti di economie che in sintonia con l'economia europea provochino l'avvicinamento di quest'aria che altrimenti naviga la deriva verso spera e non definite
è necessario che l'Italia approfondisca il concetto del dialogo nord-sud e se ne faccia promotrice in seno delle sette potenze economiche delle quali forma parte
I politici sanno che l'Italia è la nazione che ha più titoli validi per coinvolgere l'America Latina al consolidamento dell'economia europea nella quale l'Italia si trova integrata e sanno anche che facendolo non solo sarà possibile l'aggancio delle nostre comunità alle radici ma eviterà queste di essere sommerse
In un quadro politico incerto dove il pericolo di una incontrollabile libanese azione nell'aria potrebbe pesare non solo sulla coscienza dell'Italia ma anche dell'Europa
Se l'euro e poi a misura della sua storia come è stato detto dal senatore Bonalumi l'Australia
Le comunità italiane dell'America Latina devono essere ritenute legate al destino dell'Europa sono così
Sarà possibile che in quell'aria i diritti umani siano rispettati le dittature siano eliminate
Lo sviluppo economico sia veramente possibile e la pace sia definitivamente affermata ci auguriamo che il Governo italiano non delude agli italiani che vivono il monto grazie
Grazie ha ora la parola per l'Europa Giorgio Ba uno del coi bit di Amsterdam
L'emigrazione italiana in Europa ha vissuto la fase di attesa della convocazione della seconda conferenza certamente con diversa partecipazione che non quella d'oltremare
Ciò non solo per la vicinanza con l'Italia per il contatto quindi in tempo reale o quasi con le istituzioni del nostro Paese
Ma anche perché in Europa è risultato più difficile il processo che porta l'integrazione di quanto invece successo oltremare
I due milioni e mezzo di italiani che vivono nei Paesi dell'Europa hanno ancora oggi a che fare con l'oracolo Società fredde a volte ostili interessati alla manodopera e non ai cittadini gelose dei propri confini sociali
Sono davvero pochi gli emigrati italiani in Europa in rapporto a quelli d'oltremare che hanno acquisito la cittadinanza del Paese d'immigrazione
E il loro numero è certo è aumentato leggermente nella fase di disorientamento causata dalla recente crisi economica
Ma essi stessi sono i primi a dire che il loro gesto va visto solo come un tentativo di difesa da un mondo che cambia e che mette la gente con l'azionista straniera a confronto con problemi di sopravvivenza
Dai quali sono esclusi i cittadini nazionali
Il patrimonio di analisi e di approfondimento e quindi di proposte che l'emigrazione italiana in Europa prodotto nei tredici anni trascorsi dallo svolgimento dalla prima conferenza
Resta testimoniare l'attenzione verso l'Italia della politica verso il Parlamento nazionale verso i parlamenti regionali e non solo l'attenzione verso il trionfante made in Italy
L'uomo che è emerso a Strasburgo sconfessa l'ipotesi di una emigrazione italiana in Europa tutta di arrivati di manager Steve uomini e di donne di successo
L'uomo che è emerso sa ancora di vecchio e a Strasburgo i rappresentanti degli emigrati italiani in Europa
Hanno fatto loro fino in fondo il rischio che una simile analisi comporta specialmente di fronte a una conferenza nazionale dove i problemi sul tappeto sono tanti tante sono le differenze che accompagnano la vita degli italiani nel mondo
Tante e diverse sono le istanze che ad essa fanno capo e ancora diverse saranno le decisioni che chi ne ha la responsabilità dovrà prendere
Se vorrà che questa manifestazione abbia anche un seguito logico dopo la faticosa opera di preparazione dei lavori di queste giornate
In Europa c'è in pieno la fase delicata del trapasso verso una società post-industriale che si presenta all'insegna del nazionalismo più acceso della tecnologia più avanzata dell'esaltazione massima dell'efficientismo
Una nuova società che vive di iniezioni di denaro pubblico sottratto ai capitoli di spesa destinati ai servizi sociali
Il numero delle persone che non lavorano più in Europa immenso spesso non riguarda solo i disoccupati ormai avviati al tetto dei venti milioni ci sono altri milioni di persone che vivono di indennità sociali
Che non hanno prospettive di promozione perché sono tagliati fuori dalle logiche del lavoro
Quella che una volta era la garanzia offerta dallo Stato va ora indebolendo sì sempre più crollano i sistemi di sicurezza sociale la linea di tendenza e quella di trasformarli in modo da assicurare a tutti coloro che non lavorano più un minimo di sopravvivenza attraverso l'assistenza e non più attraverso indennità maturate grazie all'assicurazione obbligatoria
Gran parte delle migrazioni terrà in Europa vive questa dimensione di grande precariato compresi ovviamente coloro che lavorano
Così le associazioni degli emigrati hanno scelto in Europa da parte della società civile il rischio connesso a questa presa di posizione è che può essere detto che il mare non riguarda solo gli emigrati italiani ma anche le popolazioni locali
Uno dei fondamenti dell'Europa comunitaria può essere indicato nel Regolamento sulla libera circolazione dei lavoratori e delle loro famiglie all'interno dei Paesi della CEE
Di fatto questo Regolamento che prevede parità di trattamento in tutti i sensi con i lavoratori nazionali in materia di sicurezza sociale alloggio istruzione e formazione professionale eccetera
Esclusi i diritti civili si scontra oggi con legislazioni nazionali sulla regolamentazione del soggiorno dei lavoratori stranieri in quelli che una volta erano i paesi di immigrazione tradizionale che sono estremamente restrittivi
Se un italiano nei Paesi Bassi
Resta senza lavoro e supera il periodo disoccupazione indennizzabile
Non verrà più considerato all'atto in cui per sopravvivere dovrà far riferimento all'assistenza generalizzata come un lavoratore ai sensi del citato Regolamento sulla libera circolazione e quindi gli verrà tolto il permesso di soggiorno
In Europa Cinven pieno la crisi ed il grande ridimensionamento dei sistemi dello al fast pay
Negli ultimi tempi evidente il processo di riduzione delle indennità maturate attraverso una contribuzione obbligatoria e alla loro compensazione attraverso quote a carico delle assicurazioni non contributive ovvero l'assistenza che oltre ai possibili rischi sopra descritti ha il difetto di non essere trasportabile in caso di spostamento nell'ambito dei Paesi della Comunità
Questo è stato denunciato a Strasburgo è uno dei modi
è uno dei modi con i quali i Paesi eludono gli accordi comunitari
C'è l'esigenza di un impegno che deve tendere prioritariamente a migliorare il coordinamento delle legislazioni nazionali attraverso una revisione dei regolamenti sedici dodici sessantotto e quattrocento otto settantuno che tenga conto dei problemi emersi da quando sono entrati crisi sistemi nazionali nonché della giurisprudenza dalla corte di giustizia migliore coordinamento delle legislazioni deve significare superamento delle difficoltà constatate in anni di applicazione della normativa esistente deve significare semplificazione e snellimento delle procedure e garanzia di diritti
Non è solo in Gran Bretagna che lo stato sociale in evoluzione quelli che sembravano i diritti acquisiti si stanno sciogliendo come neve al sole in Francia Belgio Germania altrove
I patronati sono oggi pressoché gli unici strumenti che gli immigrati ma anche le stesse rappresentanze consolari hanno a disposizione per uscire fare uscire dal vortice dei cambiamenti e dei rating per interpretazioni restrittive rimettendoci il meno possibile
Eppure questo ruolo non è emerso nella fase di avvicinamento alla conferenza nel modo dovuto
Il grande lavoro umile ma deciso silenzioso matematici è soprattutto preparato con il quale si qualificano i patronati in Europa viene meglio riconosciuto ed apprezzato dai giudici della Corte di giustizia di Lussemburgo
Dove nel settore sociale i patronati hanno il record assoluto in quanto a richieste di pareri e nei tribunali sociali locali dove i nostri istituti danno quotidianamente l'esempio di un'attenzione dell'Italia verso i diritti dei propri connazionali
Che suscita rispetto ed ammirazione
Così a Strasburgo è stata proposta una mobilitazione dell'emigrazione in difesa dei patronati così come a suo tempo fu attuata a favore della scuola proprio durante la prima conferenza il fatturato all'estero uno strumento unico necessario di difesa e di tutela che non può essere sottratto a chi oggi ne ha un gran bisogno
Va aggiornato il ruolo di questi istituti nei confronti del nuovo che emerge è un ruolo l'Ombudsman che travalica le competenze istituzionali attuali invero estremamente ristrette sono passate per diventare sempre più punto di riferimento per le problematiche con regate correlate all'integrazione
Soprattutto Oltreoceano questo nuovo ruolo è già in gran parte attuale e tale si avvia a diventare anche in Europa ma occorre per poter essere in regola possedere giusti e appropriati titoli di abilitazione
Come si prepara l'Italia al primo gennaio novantatré tenuto conto che se il Paese più interessato all'attuazione di una politica sociale comunitaria
La Conferenza dei tra Asburgo ascoltato come all'attenzione del nostro Paese per la creazione di uno spazio
Che pur nell'ambito di trattative difficili e complesse quali quelle che hanno portato al mercato unico europeo abbia potuto essere escluso del tutto perché così è stato il perseguimento di una politica comunitaria che parta dall'utilizzo sociale del lavoro
Da un governo del mercato del lavoro che giunga a produrre lavoro senza causare discriminazioni
Da una reale attuazione delle norme sulla parità di trattamento
è difficile assolvere l'Italia dalla situazione di arretratezza nella quale giace la politica sociale comunitaria
Il guaio è per gli immigrati che la distanza tra le loro ispirazioni e le loro esigenze e le possibili piattaforme di concertazione loro concesse è aumentata sempre di più nel corso del tempo
Le possibilità di partecipazione ai loro concesse sono apparse all'esame comune fatto a Strasburgo vaghe niente affatto indicatrice di disponibilità migliorarle né da parte italiana né da parte europea
Quale di fatto la situazione oggi è noto a tutti
Ma proprio per questo bisogna parlarne ancora farne oggetto di contenzioso a tutti i possibili livelli così come hanno fatto i rappresentanti dei coi mite nel comitato organizzatore di questa conferenza
Attraverso due documenti sottoscritti all'unanimità e poi ancora Montesilvano nel maggio scorso
Il documento sui coi miti messo Strasburgo e l'epilogo dir per il momento di un dialogo tra sordi
Cosa incognito oggi rappresentino realtà è difficile dirlo
Troppi e troppo ripetuti sono i condizionamenti di cui sono stati fatti oggetto da parte del ministero degli Esteri
Intanto all'interno del mondo dell'emigrazione non solo in Europa ma in tutto il mondo iconici stanno creando proprio per le attese con le quali sono nati ma anche per le vicende con le quali vengono malmenati
Un accentramento di attenzione che rischia di danneggiare molto lei genuine espressioni della società civile in emigrazione a cominciare dalle associazioni
Il fatto che i cori mite si vadano articolando lungo un percorso che domani vedrà ben più di quanto non appaia oggi come gli strumenti ideali della presenza operativa dei partiti politici italiani nell'emigrazione accresce le preoccupazioni delle associazioni sempre più isolate nella difesa dei diritti e delle attese della società civile
Dico ai mi sono di fatto l'unica e solo la possibilità di partecipazione oggi offerta agli immigrati italiani nel mondo
C'è una possibile piattaforma di concertazione per la partecipazione degli emigrati nel costituendo consiglio generale degli italiani all'estero
Il disegno di legge recentemente approvato dal Consiglio dei ministri è stato indicato a Strasburgo come segnale della conferma di una politica di scarsa attenzione delle istituzioni nei confronti di chi è emigrato e si organizzato per poter partecipare
Un simile consiglio può avere senso solo se viene messo in grado di dare pareri anche non richiesti alle istituzioni che si occupano della politica internazionale del lavoro
Che possano riguardo formulare studia proposte attraverso momenti di lavoro organizzati che sia sì organo consultore del ministero degli Esteri
Ma che trovi all'interno del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro l'opportuna collocazione organizzativa per poter formulare pareri nella materia dei diritti degli emigrati
Per quanto riguarda la partecipazione in loco
Sono di gran lunga calati gli entusiasmi suscitati dall'approvazione della direttiva della CEE che allargherà i cittadini comunitari residenti in uno Stato diverso da quello del quale posseggono la cittadinanza il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni comunali
La direttiva esclude gli extracomunitari ed inoltre la sua applicazione potrebbe in qualche Stato farsi attendere per trent'anni a causa di complicate norme transitorie collegati alle variazioni costituzionali
Esempio dei Paesi Bassi e destinato a restare con quelli di tipo diverso dell'Irlanda e della Svezia unico per molto tempo ancora
C'è da chiedersi perché quei nostri partiti che all'estero si accapigliano l'esempio di lotta indiscriminata per uno due postini coi mitra
In nome di una giustizia sociale ampiamente declamata siano poi assenti nella costruzione già in Italia di un paese civile dove il diritto di cittadinanza dei lavoratori stranieri sul territorio del nostro Paese non sia alternativo a quello di nazionalità e la cittadinanza abbiamo detto a Strasburgo che assicura i diritti che non si possono comprimere
E di grande significato sociale politico sarebbe la concessione della nostra cittadinanza ai lavoratori stranieri che risiedono e lavorano nel nostro Paese
L'Italia ricordiamo ancora qui è un Paese ormai fortemente interessato all'immigrazione e quindi a tutta la problematica desta connessa e ancora una volta dobbiamo dichiarare il nostro disappunto perché questa tematica non è stata inserita nel programma dalla conferenza
Ci sono fermenti necessità culturali che continuano a manifestarsi sia nella generazione di origini che in quelle successive che sono in grande movimento in questa epoca che esprimono italianità ed europeismo al tempo stesso e che non possono essere ignorati
La genesi di questa emigrazione europea e identica a quella d'oltremare e si ritrova aveva necessità di procurarsi un lavoro di costruire per sé e per le proprie famiglie spesso anche per i familiari rimasti a casa un futuro dove potessero essere raggiunte le sicurezze di base
Per un'esistenza decente decorosa
Ma lo sviluppo e l'articolarsi della vita degli emigrati in Europa ha tenuto conto della vicinanza con i confini con la madrepatria il sogno irrealizzabile della prima generazione dei migranti
è sempre stato quello del ritorno in Italia non appena le condizioni del nostro Paese specialmente nel Sud lo potessero permettere e così via hanno in hanno da allora ad oggi ed oggi in Europa sono ancora pochi gli italiani che in piena coscienza possono dire di avere rinunciato del tutto il per sempre a questo grande sogno
Il rapporto con le società locali ma soprattutto quello con i figli ha tenuto conto di questa grande di rinunciabile esigenza
La mancanza di un'esperienza di formazione specifica loro diretta ha provocato pressoché ovunque tra i nostri connazionali emigrati una visione pure di Vialli Istica dell'Italia
Legata alle tradizioni che intanto andavano evolvendosi e scomparendo là dove erano nati legata a una cultura in parte ormai scollata dalla quotidiana realtà
Ma al tempo stesso una visione genuina da movimento operaio dove le istanze di partecipazione che emergevano e che tuttora emergono vuoi che si tratti delle richieste di voto vuoi che si tratti del funzionamento delle consulte per l'emigrazione
Vuoi che si tratti di spazi di presenza nell'Inter conosciute
Hanno sempre avuto ed hanno come base la voglia spesso rabbiosa di essere considerati uguali agli altri a quelli che decidono dall'alto quali sono i nostri bisogni quali le nostre necessità quali mezzi secondo loro per poterli soddisfare a Strasburgo ci siamo detti di non sapere di quanto esse i nostri figli ai nostri nipoti in Gran Bretagna in Germania in Grecia o altrove abbiano oggi davvero ancora bisogno di una pagella di scuola elementare italiana
Per avviare la conoscenza con un'Italia che nella realtà lo sappiamo tutti non è mai stata né sarà mai quella proposta attraverso quella pagella da un sistema di presenza che è parziale molto poco frequentato e a volte che ti Zante
A Strasburgo abbiamo parlato di un'Europa e di nuova cultura europea
Nei giovani abbiamo visto i precursori dell'Europa del primo gennaio novantatré quelli che oggi hanno già attraversato le frontiere tante volte echeggiano le vedono più
La domanda di cultura non può esimere anche questa volta da un contesto pratico realista e la domanda di tutti gli emigrati tali in Europa è che questa Conferenza segni veramente e finalmente l'inizio di una politica culturale che costi molto meno
Dei trentatré miliardi all'anno che costa oggi e non cammini più sul vecchie farraginose e non più utili disposizioni legislative
L'informazione quella specificamente diretta alle prime generazioni e poi quella diretta alle generazioni successive va considerata ormai alla base di qualsiasi politica culturale seria efficiente ed efficace
A Strasburgo abbiamo appreso che la RAI TV non ha una redazione televisiva per i servizi per l'estero
Ma solo una sottorete azione che non può assumere iniziative con l'autonomia e la disponibilità di mezzi necessari per mandare come vogliono e chiedono gli italiani informazioni periodiche specifiche
Attraverso la già dichiarata disponibilità delle varie emittenti nazionali o meglio ancora all'interno dei programmi comunque tre trasmessi in qualche Paese europeo abbiamo appreso che la RAI non cambierà per ora la debole presenza nel settore delle onde corte che la potenza del segnale di lunghezza media non prevede rafforzamenti perlomeno per ora così che rimarremo a consolarci ancora con il Notturno dall'Italia
E noi gli diamo quasi tutti in Paesi dove ormai si mandano sui satelliti ripetitori anche segnali radio oltre che quelli televisivi
Informazione stampata non è riuscita ancora a creare un rapporto costante omogeneo ed attuale con l'Italia di oggi se non grazie a qualche testata di lunga tradizione e ciò proprio perché chi decide vuole che così debba essere per cultura abbiamo inteso a Strasburgo un rapporto costruttivo e fecondo tra immigrazione e le sue organizzazioni con gli Istituti italiani di cultura abbiamo collocato la cultura nello spazio che secondo gli spetta è una società moderna e in costante evoluzione
La formazione professionale e allora in questa dimensione per i lavoratori in emigrazione mobilità professionale come una risorsa fondamentale e strategica per il loro inserimento sociale produttivo nella realtà di accoglimento
Sarebbe ora un gravissimo errore sottovalutare questo problema nel contesto attuale del mercato del lavoro che espelle al pari di una punizione che diventa ormai reversibile
Chiunque non abbia una sua vita base di formazione c'è poi lo sport per i giovani che è una grande funzione sociale e culturale di integrazione da qualche anno è in pratica attuazione all'accordo mai Coni dell'ottantaquattro grazie al quale quest'anno ottanta mila giovani provenienti da quattro Paesi dell'Europa hanno partecipato alle gare eliminatorie per i Giochi della Gioventù
I migliori sono adatti a Roma per le finali alla scoperta di un rapporto con l'Italia che finalmente valorizza loro e le loro famiglie le loro associazioni a Strasburgo è stato detto che l'accordo dell'otto e l'ottantaquattro appare ormai superato essendo privo di un regolamento di attuazione esso va perfezionato e reso coerente con le esigenze del momento
Tutto questo insieme la cultura che a Strasburgo abbiamo chiesto la sua conquista sarà possibile solo se sarà il risultato di incontri costruttivi responsabili tra le istituzioni e le organizzazioni degli emigrati attraverso le piattaforme di consultazioni possibili allora di essa se ne potrà fare tutto in uso più giusto e certamente più proficuo
E se così sarà
Potremmo dire che la fatica e la passione con la quale abbiamo lavorato ormai da tredici anni per giungere ad oggi non è stata fatica sprecata
Grazie
Ha ora la parola per l'ultimo intervento di queste di questa esposizione Francesco Pascalis del colmi di Brisbane per la pre conferenza continentali dell'Australia
Onorevole presidente della conferenza eminenti personalità delegati ed invitati alla seconda conferenza nazionale l'emigrazione
Porto a tutti voi qui presenti il saluto e l'augurio sincero di buon lavoro da parte della comunità italiana d'Australia
Di quel nutrito gruppo di connazionali che malgrado siano insieme a quelli residenti Nuova Zelanda i più lontani geograficamente dalla madrepatria
Sono forse proprio per questo il più sentimentalmente e genoani genuinamente attaccati all'Italia
Quello di Herno è un momento di vitale importanza per tutti coloro che da italiani con o senza cittadinanza fuori dei confini nazionali vivono il mondo
Per tutti coloro che pur avendo dovuto spostare il centro di tutti i loro interessi o anche di parte di essi all'estero si sono sempre considerati solo fisicamente fuori d'Italia
Per tutti coloro che nel loro intimo pur con tutto il dovuto rispetto e la sentita considerazione verso il paese adottivo
Attribuiscono ad un certificato di residenza all'estero o al colore di un passaporto diverso da quello italiano un valore strumentale e contingente
Ma oggi è un grande giorno anche soprattutto per l'Italia perché finalmente di uscita dopo lunghe attese a poter chiamare a raccolta i rappresentanti di tutte le sue comunità sparsi per il mondo
è un grande giorno per quanti qui in Italia nutrono sentimenti di genuina solidarietà nei confronti dei connazionali all'estero
E per quanti auspicano a breve scadenza una rinnovata valorizzazione del grande patrimonio costituito da questa presenza italiana nel mondo
Ma anche tutti coloro che hanno lavorato indefessamente per la realizzazione di tutto questo Ministero Affari Esteri che nel comitato organizzatore segretariato dico EMI enti statali e privati vedono oggi il giusto coronamento dei loro sforzi e del loro impegno
è giusto e doveroso esprimere un sentito ringraziamento a tutti
A distanza di tredici anni dalla prima conferenza
Oggi finalmente abbiamo la possibilità di riprendere
Nella giusta e opportuna sede ed in modo ufficiale il filo di un discorso che fu avviato e sono iniziato nel mille novecentosettantacinque
Ma che purtroppo non si è potuto mantenere costante aggiornato anche e soprattutto per le note difficoltà di politica interna che hanno caratterizzato la storia italiana di questi ultimi anni
Perché e per chi questa conferenza nazionale dell'emigrazione si chiede giustamente Silvana Mangione nella sua relazione sull'emigrazione pranzo oceanica
Per il dato oggettivo della lontananza e per il fatto che quella verso l'Australia è un'emigrazione relativamente recente
Gli italiani residenti nell'isola continente non sono stati in passato purtroppo oggetto della dovuta attenzione e considerazione
Da parte di coloro che in Italia hanno in mano le leve decisionali della politica di intervento a favore delle comunità all'estero
Solo da qualche anno a questa parte il Governo le forze politiche e sociali italiane hanno cominciato a guardare a noi
Lontanissime propaggini e vive testimonianze di una comune tradizione cultura come ha interlocutori validi e a fattori umani pronti a raccogliere le sfide nuove
Di un'epoca e di un mondo che anche se lentamente progredisce sempre più all'insegna dell'internazionalismo e dell'integrazione e dell'interazione proficua e feconda fra popoli diversi e culture diverse
Ma per fortuna
Il cambiamento di rotta c'è stato ed avvincenti prospettive si profilano all'orizzonte per via soprattutto dell'adozione da parte del governo federale australiano
Di quella saggia ed intelligente linea politica ed operazione sociale nota col nome di multiculturalismo
Nel rispetto del sistema sociopolitico tramandato dalla tradizione storica del Paese oggi le varie comunità etniche presenti hanno la meravigliosa opportunità di poter mantenere
Valorizzare e rendere note tra di loro le loro stesse culture tradizioni idiomi in questo fattivamente sostenute dal governo
Lungi dall'essere causa di divisioni o rivalità all'interno della società in generale
Il multiculturalismo si è rivelato invece un fattore di equilibrio sociale estremamente importante è valido che ha favorito
In termini reali una concreta e fattiva Presa di coscienza delle comunità immigrate sull'intrinseco valore di ogni cultura
Alimentando nel soggetto sociale un atteggiamento interiore positivo di accettazione e comprensione
Berto tradizioni e storie diverse dalla propria
Qualcuno potrebbe aver la tentazione di intravedere dietro la politica multiculturale non troppo reconditi atteggiamenti paternalistico o peggio strumentalizzazioni politiche di parte
Ritengo in tutta onestà ed in questo credo di interpretare i sentimenti di fondo dei miei connazionali
Che al contrario di tutto ciò
Ci sia invece nelle intenzioni dei promotori di questa politica un disegno preciso
Volto a salvaguardare la compresenza delle varie culture nell'esclusivo interesse di uno sviluppo stabile e il più democratico possibile dell'intera società
Basandosi su se sul semplice assunto che se si vuole rispetto si deve saper rispettare
Ma anche e altresì un dato di fatto che malgrado gli sforzi governativi
Tesi a garantire il massimo dell'opportunità e dell'equità sociale
Problemi importanti di cui alcuni anche di certa gravità esistono nell'ambito della comunità italiana d'Australia
Di tutta questa gamma di questioni si è puntualmente ed ampiamente discusso durante i lavori della pre conferenza di Melbourne svoltasi esattamente un mese fa
è un fatto incontrovertibile che tale pre conferenza sia stata un'occasione estremamente preziosa e di grande valore per la comunità italiana
Ritengo altresì che lo sia stato pure per la delegazione giunta dall'Italia e capeggiata dal presidente del comitato organizzatore senatore Gilberto Bonalumi
Anche in questo importante incontro la comunità ha saputo dimostrare concretamente come già fatto
Pochi giorni prima durante la visita del presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Non solo la salvezza dei suoi legami sentimentali con l'Italia
Ma anche la consapevolezza del ruolo importante che essa può giocare quale momento di congiunzione estremamente significativo tra Italia e Australia nell'esclusivo e precipuo interesse dei due Paesi
E sotto questo aspetto quanto detto dal senatore Bonalumi nella sua relazione in merito alla necessità di un superamento definitivo dell'approccio paternalistico assistenziale
Tipico di ben datate politiche per l'immigrazione non ha trovato altro che una diretta conferma nella sostanza e nei contenuti degli interventi in plenaria e dei lavori in Commissione la pre conferenza di Melbourne ha avuto modo di evidenziare forse anche concerto a sorpresa da parte degli interlocutori giunti dall'Italia
Che l'esigenza principalmente e fortemente sentita dagli italiani d'Australia è solo quella del Recup
Del recupero cultura culturale sia sul piano interno comunitario che in quello ancor più favorevole all'Italia di una più attenta ed articolata presenza culturale italiana in Australia la nostra comunità italiana
Superata ormai quasi del tutto la difficile fase dell'insegnamento iniziale in un Paese nuovo contraddizioni ed origine diverte
Anche sia assimilabili al più grande filone culturale europeo ha già da tempo cominciato a guardarsi intorno e da scoprire i valori incommensurabili della universalità della cultura italiana
Del suo ruolo nel mondo intero
E del benefico influsso che essa potrebbe averi all'interno di una pacifica intelligente e sensibile Società qual è quella australiana se fosse maggiormente diffusa e conosciuta
Non si tratta assolutamente di vagheggiare sia beninteso
Egemoni ismi culturali che senz'altro non hanno senso e andrebbero a scontrarsi con l'impostazione di fondo di un popolo che non tollera imposizioni di qualunque natura e da qualunque parte provengano
Di una società dove la lunga abitudine ad una consolidata consolidata dialettica democratica Interna è un fatto certo è scontato
Dove è garantita per legge la pari opportunità per tutti i cittadini e dove i criteri di un egualitarismo di base per tutti sono i cardini sui quali si regge un'efficiente quel per Stay
Il legame più stretto con l'Italia che la comunità italiana richiede a gran voce e certo basato su altri presupposti
I pregnanti stimoli culturali irradiati dalla penisola vengono sì da lontano
Ma non solo dal punto di vista geografico e si affondano le loro radici nell'humus di una storia nella quale la stessa tradizione anglosassone affonda le sue il rafforzamento della presenza culturale italiana in Australia
Darebbe ai connazionali l'opportunità di compenetrare meglio la natura e la sostanza di un'avanguardia di pensiero culturale riconosciuto a tutti i livelli e in tutto il mondo e di crescere spiritualmente
Confrontandosi sui temi più attuali che caratterizzano il dibattito all'interno del mondo della cultura occidentale
Nello stesso momento la possibilità di accedere più facilmente alla cultura italiana e in senso lato a quella europea
Viene incontro altresì all'esigenza chiare precisa di un Paese dal recente passato che già da tempo
Ed ancor più nell'anno del suo bicentenario va interrogandosi sulla sua identità nazionale e sul suo ruolo politico nella regione del Sud Pacifico non si può dimenticare che in fondo l'Australia è de facto una enclave di marca occidentale europea inserita in un contesto più ampio sia politico che geografico che è asiatico
Tutta la gamma degli interventi culturali
Verrebbe ad esaudire la necessità di maggiore conoscenza ed aggiornamento sull'Italia se si ricorrerà all'uso di più moderni mezzi di comunicazione collegabili a quelli di informazione
Prima di procedere all'elencazione sintetica delle proposte emerse in seno al dibattito e ai lavori della pre conferenza di Melbourne voglio sottolineare a questo punto che qualunque iniziativa
Qualunque analisi delle possibilità di intervento in relazione alle necessità e alle risorse disponibili qualunque attuazione pratica
Delle proposte che stanno tanto a cuore agli italiani d'Australia non può prescindere da un dato di fondo che caratterizza in termini assoluti la situazione socio geografica dell'Australia
Le grandi distanze fra i vari centri abitati
Come è noto l'Australia è un continente nazione che ha una superficie pari a circa venti volte venticinque volte quella dell'Italia con non molte concentrazioni urbane di certa rilevanza
Sparse un po'ovunque e prevalentemente insediate lungo le coste del Paese l'interno è pascolo coltivazioni varie foreste e deserto
La comunità italiana è praticamente presente ovunque
Proporzionalmente più numerosa nelle maggiori città piuttosto isolata e Sparta nel caso dei centri più piccoli soprattutto negli Stati del West nostra idea e qui Islam
Queste distanze certo complicano la pratica attuazione dei progetti in quanto finiscono per determinare costi aggiuntivi non certo
Graditi ovvero problematiche situazione situazioni di varia natura
Nel campo della dimensione culturale le principali proposte insieme a quelle già accennato in precedenza sono state maggiori contributi alla stampa locale e migliori i suoi collegamenti con l'Italia
Aggiornamento professionale in Italia dei datori e presentatori locali programmi radiotelevisivi
Urgente ed articolata definizione dell'accordo culturale
Corsi di perfezionamento e scambi di docenti di lingua italiana ai livelli primario e secondario
Migliori organicità maggiore regolarità e programmazione finanziaria di più ampia durata almeno tre anni per quanto riguarda i sussidi per attività didattiche ai sensi della legge centocinquantatré settantuno
è una rapida riforma della legge stessa in modo da ridefinire in termini più moderni il ruolo degli attuali direttori didattici
Maggiore sporco finanziario
Al fine di poter garantire la continuità dei corsi d'italiano anche a livello secondario e maggiori forniture di materiale didattico
Trasformazione dei corsi di cultura italiana attualmente in partiti presso varie università australiane in cattedre veri e propri a completamento del quadro delle cattedre già presenti a livello terziario
Un incremento sostanziale delle borse di studio sia per gli studenti e i ricercatori dirige italiana che per quelli di origine australiana
Periodici spettacoli culturali dall'Italia come quelli organizzati dall'Italia osteggia
Contributi a gruppi artistici locali e iniziative iniziative culturali comunitaria
Recupero culturale degli anziani attraverso corsi di lingua italiana e di cultura generale
Nel quadro della cosiddetta dimensione dei diritti
Si è sottolineata soprattutto la necessità perché si addivenga quanto prima ad un accordo bilaterale con l'Australia che conduca alle reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali
Un'interessante proposta di soluzione ai problemi dell'uso dei risparmi depositati in Italia
è stata portata avanti dal rappresentante del Banco di Roma che ha fatto riferimento all'idea di istituire un cosiddetto fondo rotativo dei risparmi degli italiani all'estero
Attraverso opportuni accorgimenti
Questi conti esteri creerebbero delle condizioni di favore per coloro che volessero utilizzare dette somme per attività di investimento o attività commerciali in Italia
In riferimento ai rimpatri è stato posto l'accento sull'informazione preliminare sulla situazione italiana da dare agli interessati e sull'urgenza di una maggiore uniformità nelle legislazioni delle varie regioni
Alla donna si è voluto riservare uno spazio tutto particolare
Sollecitando una più diffusa presenza femminile a tutti i livelli e in tutte le occasioni di rappresentatività comunitaria e di valorizzazione culturale
In campo previdenziale
Dopo aver dato testimonianza dell'insostituibile ruolo dei patronati italiani presenti nel campo dell'assistenza sociale pensionistica è stata sollecitata la riforma del sistema
Previdenziale italiano il potenziamento dell'INPS
Nei settori attraverso i quali l'istituto si prende cura degli italiani all'estero lo sveltimento delle pratiche di pensione
E la soluzione dei problemi derivanti dall'applicazione dell'articolo diciotto dell'accordo fiscale tra Italia Australia che obbliga il pensionato al pagamento su questi redditi delle tasse in Australia
Per quel che riguarda la condizione dell'anziano si era bissata la necessità della creazione e del potenziamento di tutte quelle iniziative in suo favore
Centri residenziali assistenti sociali e personale paramedico bilingue superamento dell'isolamento individuale
Per quel che concerne la dimensione civico istituzionale la questione della cittadinanza è stata è stato un problema cardine anche nel dibattito di Melbourne
è stata ribadita la richiesta di mantenere la cittadinanza italiana anche nel caso di acquisizione di un'altra cittadinanza fatta salva l'evenienza di un esplicito esplicita rinuncia da parte dell'interessato
In relazione al voto
Si è chiesto che il Parlamento provveda ad un rapido esame dei progetti di legge giacenti e che si arrivi presto a fornire le comunità all'estero di loro rappresentanti all'interno del Parlamento nazionale
La commissione ha ritenuto che occorra nuovamente intervenire presso le competenti autorità australiane
Attraverso i canali diplomatici per cercare di ottenerne l'assenso alle elezioni dei comitati dell'emigrazione
Italiana in questo Paese ritenendo l'attuale metodo di designazione provvisorio in quanto non pienamente rappresentativo
In tema di poteri e funzioni dei poemi la commissione ha ribadito la necessità di porre rimedio all'attuale situazione di svuotamento o quanto meno di attenuazione
Delle specifiche prerogative che la legge assegna ai predetti organismi la commissione inoltre ha sollecitato un aumento della dotazione del capitolo trentacinque ottantadue per consentire loro un miglior funzionamento la concessione coevi della possibilità di assumere il personale necessario anche avvalendosi di contributi ministeriali l'istituzione di un ulteriore capitolo di diretta competenza dei poemi che consenta ai predetti organismi
Di gestire iniziative in tutti i campi previsti dalla legge istitutiva sospendo prima
Il riconoscimento ecco EMI del potere di formulare i patti pareri preventivi su tutte le iniziative di cui siano destinatarie le comunità all'estero e che beneficino di contributi a carico del bilancio dello Stato
Dobbiamo tutti capire
Che i tempi sono veramente cambiati anche presso le comunità immigrate e alle nuove esigenze incontrate dagli italiani d'Australia l'Italia ai grande compito dovere nell'interesse reciproco devi rispondere in modo più moderno adeguato riservando ad ogni tipo di intervento in favore della comunità una più attenta pura programmazione è chiaro che tutto ciò richiede il varo di adeguati provvedimenti e riforme legislative di uno stanziamento ancor più consistente di risorse oggi credo con questa seconda conferenza si è giunti ad un bivio
Molto coraggiosamente il Governo italiano vi è voluto giungere e al tempo stesso compassione le comunità italiane all'estero vogliono assecondare questo avvincente Progetto di grande ispirazione democratica e di inestimabile progresso civile
Ora però si tratta di scegliere in maniera definitiva e radicale
Guai ad optare per misure che indultino ancora su incertezze e esitazioni esigenze degli immigrati hanno un carattere netto preciso e richiedono come quant'altre mai soluzioni nette e precise
Sì è ancora in tempo a recuperare sotto questo profilo ogni eventuale incertezza futura ore tardi recuperabili rischiano di compromettere in maniera irreversibile tutti i futuri rapporti con le comunità all'estero l'occasione è data da questa conferenza e di un valore prezioso inestimabile per delineare finalmente future prospettive certe concrete e da o se ed esaurienti per gli italiani che vivono il mondo grazie grazie
Iniziamo adesso l'ultima parte dei lavori mi rendo conto dei questa faticosissima aggiornata
Con la rappresentazione dei temi delle commissioni di lavoro il programma l'avete tutti quindi è ognuno ha il quadro dell'economia dei nostri lavori iniziamo con il primo gruppo di lavoro
Che si titola lavoratori all'estero diritti e tutela alla parola Franco Bentivogli segretario confederale della CISL
Signori della presidenza cari delegati care delegate
Questa relazione sui diritti e la tutela degli italiani all'estero tiene conto dell'esperienza del sindacato dei suoi patronati nel mondo dell'emigrazione del suo farsi carico di chi è più debole ed evitargli che diventi vittima dei soprusi
Non vi può essere l'obiettivo di progresso sociale che prescinda da riconoscere dal riconoscimento pieno della pari dignità di ogni lavoratore al di là di ogni tipo di differenziazione sesso religione anche cittadinanza a causa della cittadinanza sono stati grandi disagi sofferti dai nostri lavoratori in un secolo di emigrazione
Anche se notevoli sono i traguardi raggiunti in forza dell'inserimento nelle nuove società e di un fruttuoso collegamento tra l'Italia e i Paesi esteri da questo secolo di storia abbiamo tratto la convinzione che la dignità del lavoro umano è un valore che va al di là delle frontiere e che queste se considerati rigidamente vanno in senso contrario al progresso del diritto internazionale e alla collaborazione tra i popoli
Forte di questa convinzione siamo chiamati a delineare linee più profonde per la tutela degli italiani all'estero recuperando le indicazioni che provengono dei rappresentanti di tutte le comunità sparse nel mondo
Inoltre per un dovere di coerenza riteniamo che le stesse linee abbiano valore anche quando si tratta di altri Paesi che vengono a lavoro a lavorare in Italia
Però
Scusate là in fondo
No continuate a parlare io son convinto che sarete l'attenzione ascoltarlo almeno per qualche secondo forse la vostra attenzione e potrebbe essere meglio utilizzata prego
Se la seconda conferenza si svolge a ben tredici anni dalla prima è di per sé è significativo vuol dire che la realizzazione del pacchetto è stata lenta faticosa
Che gli entusiasmi allora chiesi chiusa la conferenza si sono spenti rapidamente
Ma dal mille novecentosettantacinque ad oggi molte cose sono cambiate non solo nel contesto produttivo nuove tecnologie contrazione dell'occupazione indebitamento crescente dei paesi in via di sviluppo ma anche in quello demografico Cresti davvero delle popolazioni europee con l'Italia al primo posto
E conseguentemente invecchiamento delle popolazioni cui corrisponde una situazione inversa nelle aree meridionali del pianeta
Ed infine grandi cambiamenti culturali e sociali tra cui ci pongono i problemi nuovi e diversi dei giovani e delle donne
Anche la nostra emigrazione ha vissuto di conseguenza i cambiamenti del tessuto produttivo
La crisi occupazionali il deterioramento dello stato sociale l'aumento incontrollato delle migrazioni dalle aree meno favorite del pianeta che ha generato in qualche caso recrudescenze di razzismo e di xenofobia
L'occupazione quindi rimane un obiettivo decisivo essa va promossa e sostenuta con tutti gli strumenti disponibili per le diverse situazioni continentale
Nell'America latina con politiche di aiuto allo sviluppo mentre alla Comunità economica europea vi sono strumenti di retti di decisione di governo da utilizzare efficacemente
Non solo per promuovere una politica dell'occupazione e gestire attivamente i processi di ristrutturazione ma anche per agevolare il reinserimento nel lavoro dei disoccupati impedendo il costituirsi di sacche di nuove emarginazione
In questo nuovo contesto vi sono ritardi dello Stato sociale da recuperare e molte cose dai giornali
Tra questi la questione previdenza è diventata più importante e deve essere meglio risorse risolta attraverso un perfezionamento della legislazione sociale italiana e internazionale
Dal punto di vista operativo è fondamentale la riorganizzazione dei servizi dei riconoscimenti e liquidazione delle prestazioni che risultano eccessivamente Bouchra burocratizzati e provocano tanto malcontento
Anche la questione sanitaria dal punto di vista normativo
Per i vuoti di tutela che ha danneggia soprattutto le fasce deboli dell'emigrazione ancor più complessa è la questione socio assistenziale nei confronti degli emigrati che hanno conservato che hanno conservato la cittadinanza alla Società italiana l'obbligo di affrontare le situazioni di difficoltà dovute all'età avanzata alla presenza di handicap fisici e psichici in particolare nei minori presenti nel mondo dell'emigrazione
Il criterio di base nell'affrontare questi problemi non possono che essere i principi costituzionali del diritto alla salute e dell'impegno a rimuovere gli ostacoli
Che per l'uguaglianza ciò comporti in particolare la scelta di strumenti nuovi
Sia di natura socio assistenziale sia una formula qualche forma di assegno sociale che intervenga sulle condizioni di estrema indigenza spesso presenti soprattutto in America latina
In generale si può dire che rispetta quell'obiettivo di civiltà che consiste nel superamento delle frontiere tutti gli Stati nazionali sono rimasti guardinghi e impacciati negli interventi
Ancora incapaci di attuare strategie più flessibili
L'Italia se lo vuole cuore incamminarsi più decisamente perché alla via disponendo di strumenti come come mi come l'anagrafe
Attuando rapidamente il Censimento istituendo il consiglio generale della vorrebbe gli italiani residenti all'estero
Che siano peraltro strumenti importanti anti essenziali sia parler partecipazione degli emigranti sia per l'accertamento dei diritti sia per la conoscenza delle varie specificità
Dunque non si tratta di realizzare solo le norme del pacchetto si tratta ancora di più di una riforma dell'impegno complessivo del governo impegno che deve vedere negli emigranti stessi
E nelle loro organizzazioni propulsori delle proposte gli agenti del cambiamento gli interlocutori permanente di un impegno coordinato noi siamo dell'opinione che l'immagine del nostro Paese all'estero dipende innanzitutto dalla sua politica sociale nei confronti dei nostri connazionali all'estero e dall'impegno per la difesa dei loro diritti civili
Sociali culturali e sindacali
Non comprendiamo
Peraltro come mai spesso uomini di governo vivano come un complesso di colpa se qualche pezzo del nostro sistema sociale e più avanzato di quelli di qualche altro Paese
Sono da ciò può prendere corpo il progetto del ministero degli Esteri
Di trasformare la presenza degli italiani nel mondo in un fattore di promozione anche dell'immagine dell'Italia di sviluppo dell'attività economica del nostro Paese
Si pone quindi il problema di una politica dell'Italia che dia risposte significative
Di giustizia e di solidarietà una forte domanda è stata espressi in tutte le pre-conferme ente in termine di accelerazione del riconoscimento poi dei diritti delle figure più debole a partire dei pensionati noi pensiamo che su questo terreno Ling debba fare un grosso sforzo organizzativo nonostante che negli ultimi tempi abbia provveduto al decentramento e alla semplificazione delle procedure
Restano tuttora enormi carenze di base fra questi ci appare fondamentale il problema della gestione delle posizioni assicurative
E qui
Che
Iniziative avviate come il censimento delle posizioni assicurative dei lavoratori migranti devono essere rilanciate sostenute dai dei quarti mezzi finanziari in collegamento ormai con l'anagrafe il Censimento degli italiani all'estero
Con una corretta gestione dei dati assicurativi sarà infatti possibile accorciare notevolmente i temi di trattazione delle pratiche
A tal fine ma anche però un'adeguata informazione dell'utenza ed un supporto tecnico-operativo nella gestione della modulistica già raccolto
Verso l'appuntamento europeo del novantadue in cui verrà portato a compimento il mercato unificato chiediamo inoltre che si assuma necessario rilievo
Sul terreno delle esigenze sociali Hardy un argomenti particolarmente sentiti e da ricordare sono all'esportabili ITA delle prestazioni non contributive la concessione dei trattamenti di famiglia l'età pensionabile le prestazioni di disoccupazione di prepensionamento ed infine l'assistenza sanitaria
Trascurando i diritti sociali e non mancano pericoli in tal senso con particolare riferimento ai meccanismi decisionali previsti dall'Atto unico europeo non sarà mai possibile pervenire ad un'Europa veramente unita
Non a caso è stato formalizzato di iniziare con il riconoscimento ai migranti comunitari il diritto di voto amministrativo preludio quel grande obiettivo che è in prospettiva la cittadinanza europea
Sia in Europa che negli altri continenti per la tutela e la promozione delle nostre comunità assumono poi grande rilievo i diritti sindacali
In questo campo esistono a volte numerose limitazioni nei Paesi privi di democrazia o di democrazia fragile o di estese condizioni di povertà e di disoccupazione
L'otto il sottosviluppo sostegno dei processi di moda democratizzazione sostegno di un sindacalismo autonome democratico sono condizioni necessarie
Per l'affermazione il godimento dei diritti sindacali nell'interesse della comunità e anche degli stessi lavoratori locali
A questi obiettivi devono ispirarsi sempre più sia la politica del governo anche nella sua azione contrattuale sia la solidarietà internazionale del sindacato sia il ruolo degli organismi internazionali sì pare inoltre che superate le tendenze restrittive circa il loro ruolo debba essere valorizzato in pieno anche lo specifico apporto che per la tutela sociale possono fornire icone e miti
Molto importanti sono poi i rapporti che sindacati italiano intrattiene con i sindacati dei paesi di insediamento della nostra emigrazione non è casuale tra l'altro che il tasso di sindacalizzazione degli italiani all'estero è tra i più alti rispetto alle comunità immigrate in molti dei nostri connazionali siedono anche negli organismi dirigenti delle confederazioni e delle categorie
In alcuni casi i rapporti tra sindacati italiani e sindacati stranieri sono molto collaborativi in particolare in Belgio in Francia in Svizzera in Germania
In particolare con la Confederazione dei sindacati tedeschi abbiamo istituito una commissione unitarie bilaterale che ogni anno prende in esame i problemi concernenti
Il dei lavoratori italiani la Repubblica federale federale tedesca
Dalle pre conferenze regionale è emerso con chiarezza che le profonde trasformazioni socio economiche in atto
Non solo hanno approfondito lo squilibrio tra nord sud ma hanno anche dilatato le fasce di povertà e la forbice dei redditi con maggiore incidenza sugli stessi immigrati non va inoltre dimenticato non vanno dimenticati i lavoratori frontalieri oggi sono più di trentacinque mila soltanto in Svizzera
E circa tre mila e cinquecento nel Principato di Monaco e gli stagionali che rivendicano giustamente trattamenti choc previdenziale adeguati mentre finora sono risultati essere il capitolo più debole della contrattazione del nostro governo e nelle stesse convenzioni internazionali
Nel campo degli accordi bilaterali
Che già riguardano buona parte dei Paesi di emigrazione occorre oggi estendere questo tipo di negoziato ai Paesi che sono lo sbocco della nostra emigrazione al seguito delle imprese
E ai Paesi di origine degli immigrati extracomunitari presenti in Italia
Per quanto riguarda l'emigrazione technology
Cinque dalla Corte costituzionale approvato una legge dall'orientamento aperto che però non viene quasi mai rispettata
L'altra faccia della nostra esperienza nei paesi in via di sviluppo con i nostri programmi
Di cooperazione e le nostre aziende sono gli immigrati extracomunitari presenti in Italia abbiamo avuto come è noto una legge Abbas molto avanzata che in larga misura però è rimasta rimasta inattuate ci riferiamo alla legge
Sulla regolamentazione degli immigrati e a queste si aggiunga pure che spesso le strutture pubbliche sono poco sensibili zattere e oltretutto disorganizzate
Rischiando di rendere il problema dell'immigrazione un problema fortemente conflittuale con la conseguenza di provocare nel nostro stesso paese ondate di razzismo
Con realismo e ciò significa con un'apertura proporzionata alle nostre possibilità il nostro Paese deve essere aperto
Alla tutela dell'immigrazione estera e ancor più deve essere pronta a favorire uno sviluppo di quei Paesi utilizzando più accortamente senza sprechi gli appositi stanziamenti
E ricordando che il loro mancato sviluppo inciderà negativamente anche sul nostro Paese
Di fronte a questa Assemblea così qualificata qual è la seconda conferenza dell'emigrazione
Ci preme sottolineare che parlare della tutela degli stranieri non è per noi un alibi per trascurare la tutela degli italiani che vivono all'estero o degli emigrati che ritornano
Una sta ormai centenaria fatta di sacrifici si porta sentire nei loro confronti un debito di riconoscenza
Avviandomi alla conclusione cerco di assumere i filoni delle richieste
Che verranno discusse nella Commissione e che tengono anche conto dell'importante seminario sulla sicurezza sociale nell'emigrazione tenutasi alcune tra questi problemi si sembra particolarmente importanti l'individuazione di un referente istituzionale unico che recepisca le istanze dei Komi del futuro consiglio generale degli italiani all'estero
L'attuazione di un sistema sanitario e socioassistenziale flessibile
In grado di adattarsi a realtà dei diversi Paesi d'emigrazione e soprattutto in grado di garantire ai soggetti più deboli delle nostre comunità all'estero la necessaria tutela penso in particolar modo agli anziani soli infermi ai regali bambini handicappati alle varie forme di devianza che sono purtroppo crescente in tutte le aree del mondo
Previsione di un sostegno economico selettivo quale l'assegno sociale nelle situazioni di forti indigenza per comprovate assenza o insufficienza di reddito dando così uno spessore storico
Ad una proposta che si parla da generazioni
Perfezionamento del regime reddituale fiscale concernente le prestazioni da erogare ai residenti all'estero snellimento dei prezzi e delle procedure burocratiche che regolano la concessione il pagamento delle pensioni
Predisposizione di un testo unico delle norme per la tutela socio previdenziale del lavoratore all'estero perfezionando collegamenti rimediando a carenze garantendo le esigenze di fattibilità amministrativa
E facciamo usato lento tra spezzoni assicurativi comunitari e anche ai fini
Considerazione agli degli effetti negativi esercitati dalla perdita della cittadinanza e attuazione di una riforma che vada nel senso auspicato dagli attraversate di questa mattina si faceva carico il ministro degli Esteri
Costituzione di un osservatorio permanente di problemi previdenziali dell'emigrazione
Impegno del governo negli organismi comunitari europee ed internazionali per la difesa dell'occupazione dello stato sociale per la promozione della tutela dei migranti
Stipula di accordi bilaterali e garantiscono alla tutela dei migranti anche nei Paesi in via di sviluppo verso i quali si dirige l'emigrazione al seguito delle aziende completamento della rete di accordi con i paesi
Di tradizionale sbocco della nostra immigrazione
Perfezionamento dei regolamenti comunitari sulla sicurezza sociale evitando gravi distorsione armonizzando di peraltro nel senso del progresso e non certo al ribasso come qualche Paese vorrebbe sono importanti strategie socio assistenziali da attuare il Paese per Paese
Con il concorso dei cori e mi ed è per questo che i loro compiti vanno rivitalizzata di rafforzati istituzione di addetti sociali nelle ambasciate per garanzia dei diritti si ci civili e sindacali
Pensiamo anche ad una riforma del ministero degli Esteri che oggi improcrastinabile ma nello stesso tempo bisogna preparare
Promuovere una preparazione più profonde attenta del personale degli esteri che opera nelle rappresentanze diplomatico consolari se vogliamo veramente dare una risposta seria alle aspettative della collettività
Azione a livello europeo perché ogni Stato recepisca le convenzioni internazionali sui diritti dei migranti e azione a livello comunitario
Perché lavoratore degli stati membri vengono considerati come cittadini europei e perché nei confronti degli extracomunitari si pervenga ad una politica comune rispettosa dei diritti e soprattutto promozionale
Qualificazione della politica italiana ed europea di cooperazione e di sviluppo come mezzo di reciproco arricchimento e migliore finalizzazione
Dell'emigrazione di aziende di lavoratore al loro seguito e di progetti di cooperazione alla promozione dell'economia locale
Infine impegno in Italia nella lotta al razzismo alla xenofobia da attuare con campagne che valorizzino l'apporto dell'associazionismo degli immigrati e degli immigrati del movimento sindacale delle loro organizzazione internazionale
Da queste indicazioni
Mi pare e credo che la Commissione dovrà operare necessari approfondimento in scelte e definizione
Ma concludendo un'osservazione non posso esimermi dal fare riflettevo questa mattina come da quanto ci è stato qui relazionato da questo da queste tribù una in fondo i rappresentanti del governo italiano conoscono perfettamente i problemi nodi fondamentali della questione immigrazione anche immigrazione
Mi domando semplicemente perché è con tale chiarezza di idee e con tale convinzione in tredici anni questi grandi appuntamenti sono stati quasi sempre puntualmente mancati
Credo allora sia molto giusto
Che al di là degli impegni delle conferenze dei discorsi di circostanza ci dia corso a quegli strumenti importantissimi di rappresentanza permanente di ruolo di presenza di pressione di partecipazione
Che consentono un legame permanente del mondo dell'emigrazione
Con tutte le sedi decisionali comunali regionali
Nazionali del nostro Paese è evidente che ancora una volta la democrazia e tale vera e reale
Solo nella misura in cui c'è partecipazione c'è pressione c'è possibilità di battaglia di battaglia democratica il sindacato con tutte le sue forze
Sosterrà quest'impegno del mondo dell'emigrazione portando avanti con con tanta passione e tanto coraggio non solo lo sforzo della partecipazione ma soprattutto i valori e le conclusioni e soprattutto l'ispirazione politica di una scelta di solidarietà che non abbia frontiere
Grazie
Ha ora la parola per la per il secondo gruppo di lavoro integrazione sociale partecipazione politica
L'onorevole Franco Foschi presidente dalla commissione sociale dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa oltre che ex sottosegretario
Caro Presidente
Amici delegati
Desidero
Innanzitutto portarmi
Il saluto
Della Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
Che anche in questi giorni
E impegnata ad affrontare
I temi delle migrazioni nella realtà
Dell'Europa dei ventuno Paesi di e si avvia ormai a diventare di ventitré Paesi
Ma sono qui
Come
Relatore
Di un tema di cui in tutta la giornata si è molto parlato quale quello de la partecipazione dell'integrazione nei paesi di accoglienza
E cercherò di riassumere in tempi brevissime una relazione scritta molto più ampia che spero potrà servire al dibattito in commissione
Oggi si rischia di parlare di partecipazione dei migranti in modo astratto o riferendosi a schema di McCool Turani
O a rivendicazioni particolari
O infine facendo credere che il successo delle è lite di cui siamo giustamente orgogliosi possa far dimenticare coloro che continuano a vivere esperienze difficili
Al margine delle società cosiddette di accoglienza
Per quanto ci siano realizzate profonde e positive modificazioni negli ultimi anni
Bisogna che la Conferenza discuta soprattutto di quella parte della nostra emigrazione che vive di lavoro subordinato che conosce la disoccupazione
La povertà volte la mancanza di servizi sociali e sanitari l'inadeguatezza dei sistemi previdenziali per gli anziani
L'insicurezza e l'isolamento delle donne
Il rischio di emarginazione dei giovani
Per tutti questi nostri cittadini come per tutti i migranti da qualunque Paese siano giunti compresi gli immigrati e i rifugiati politici che vivono oggi in Italia
Partecipazione deve poter significare essere porti in condizione di interagire con il contesto sociale e culturale e dare il proprio contributo personale all'evoluzione della cultura locale
Essere posti ancora in condizioni di godere degli stessi diritti e di esercitare gli stessi doveri dei cittadini dei Paesi di residenza e di dare il proprio contributo al progresso
Della società civile
Questi obiettivi sono ancora da perseguire
L'Italia ha il dovere di sostenere l'azione dei movimenti associativi in questa direzione
Senza ignorare tuttavia l'obbligo che oggi sia richiesto nei confronti di coloro che tornano e di coloro che sono giunti tra noi spinti dalle stesse ragioni di bisogno e di vita che portarono cento anni fa all'esodo degli italiani
Non si può chiedere agli altri quello che non siamo capaci di fare noi stessi perché non è sull'ecumenismo che costruiremo il futuro dei diritti umani
Ma sulla pari dignità
Di ogni uomo di ogni donna di ogni popolo
Una breve analisi dei dibattiti e dei documenti derivati dagli incontri nazionali ed alle quattro pre conferenze
Evidenziano come i paesi che hanno adottato una politica di immigrazione inspira da motivazioni demografiche emigrante a uno stabile insediamento hanno reso più facili i processi di integrazione e il caso specialmente dei Paesi latinoamericani ove anche ragioni di affinità culturale l'assenza di discriminazioni e di rigide stratificazioni sociali hanno favorito l'inserimento negli Stati Uniti il processo ormai antico e passato attraverso le fasi conflittuali di una politica di assimilazione al contrario della politica del multiculturalismo avviata dal Canada e dall'Australia
Nei confronti di una emigrazione più recente che ne conosce però tuttora
Alcune limitazioni
è pur vero che malgrado certe contraddizioni
Si è diffusa
Una cultura dell'accoglienza così che i migranti e i loro figli sono oggi in misura sempre
Maggiore professionisti giuristi giornalisti scienziati scrittori artisti oltre che imprenditori o politici
Permangono però soprattutto in Europa difficoltà storicamente legate alle logiche dello sviluppo industriale e della concezione strumentale del lavoro umano cui solo di recente subentrato
Un processo di familiarizzazione di stabilizzazione che ha consentito una lenta e parziale maturazione dei processi di partecipazione
Che tuttavia nella più parte dei Paesi tende a cui ancora ad una inaccettabile assimilazione
è innegabile che per quanto attiene ai temi dell'integrazione la l'area oggi più in difficoltà e quella europea quanto ciò sembri paradossale
Ritengo però che sarebbe errato condurre la conferenza in una prevalente ottica europea poiché se diverse sono le condizioni ambientali e le priorità attuali
Unico deve essere l'obiettivo della nostra politica per ricondurre a unità
Il diritto di tutti i cittadini italiani
Sia che arrivano in Italia o all'estero a partecipare attivamente in libertà alla crescita della società italiana e nel contempo delle società nelle quali operano in fecondo dialogo con altri popoli
Si possono individuare oggi alcuni fenomeni comuni a tutte le aree geografiche
La stabilizzazione l'accelerazione dei processi riunificazione familiare
Il processo di femminilizzazione anche nel lavoro
Di cui mi pare oggi non si sia ancora che anche parlato
Che più di un terzo del lavoro in emigrazione svolto dalle donne ciò coincide con il crescere dell'occupazione nei settori terziari e con il cambiamento dei progetti di vita
Delle nuove generazioni di giovani uomini e donne che realizzano il diritto alla pari opportunità di occupazione
Extra domestica
C'è un aumento della percentuale di giovani di meno di venti anni sul totale della popolazione immigrata ma anche rispetto alle popolazioni autoctone
Ancora c'è l'aumento contemporaneo della percentuale dei non attivi casalinghe anziani e portatori di handicap e ma anche specie in Europa degli attivi senza lavoro
L'aumento della percentuale dei non attivi indica tra l'altro come nodo argutamente Perotti
Il maturare di un passaggio da classe di lavoratori a popolazione da migranti a residenti l'aumento della disoccupazione anche suo evidenzia da un lato la debolezza propria di una classe a rischio ma anche le conseguenze
Di un fenomeno di integrazione socioculturale delle nuove generazioni e in specie delle donne che risentono dell'andamento generale della disoccupazione
Mentre l'immigrazione clandestina con la sua obbligata disponibilità le logiche del lavoro nero occupa gli spazi un tempo riservati all'emigrazione italiana
C'è ancora la tendenza fortemente accresciuta anche nelle seconde e terze generazioni
Al mantenimento delle identità culturali e alla riscoperta della lingua contemporaneo alla richiesta di un'autentica integrazione di una doppia appartenenza anche in termini di cittadinanza
In tutto ciò è stato considerevole l'apporto che i mass media hanno dato alla riscoperta delle radici gli ha messo in crisi le teorie dell'integrazione o meglio dell'assimilazione
Del tipo del melting pot americano ma anche del tipo nazionalistico tedesco
Il cambiamento del profilo demografico ed economico dell'emigrazione non solo di quella italiana ha imposto l'emergere sempre più evidente delle dimensioni sociali educative culturali e politiche della sua presenza
Mi è stato affidato il compito di parlare anche in modo specifico del problema delle donne in emigrazione e le migrazioni hanno certo contribuito all'emancipazione e alla liberazione della donna ma molto spesso
Questo processo è stato ostacolato dai limiti imposti di fatto al diritto all'autodeterminazione alle pari opportunità i cui indicatori sono nel grado di partecipazione alla vita delle istituzioni della società l'accoglienza in certi Paesi il diritto
A chiedere la riunificazione familiare è ancora riservato solo agli uomini e non alle donne
Nella gran parte dei paesi europei il permesso di soggiorno e di lavoro per le donne sono legati al loro statuto dispositivo di figlia dei lavoratori migranti
Di conseguenza in caso di divorzio dissoluzione del nucleo familiare la donna perde ogni diritto di soggiorno odiavo
In Germania ad esempio la moglie di un lavoratore migrante non è autorizzata a cercare lavoro che dopo quattro anni
Dunque Superman specie dei matrimoni misti in alcuni Paesi non ci può accedere a un impiego pubblico se non acquistando la cittadinanza e ciò è particolarmente sfavorevole per le donne
La carenza di strutture all'insegnamento della seconda lingua per gli adulti autonomo o comunque parlare di quelle di prima generazione
Con evidenti conseguenze sulla loro possibilità d'accesso alla formazione qualcosa o o o ascolta possono a volte sfociare in una vera e propria posto solare ed Ethel etnocentrismo
In particolare poi nelle fasi di recessione economica le donne rischiano isolamento e l'insicurezza anche dal punto di vista dei livelli di protezione sociale
Questo aspetto
Che inverte
Altre categorie di anziani gli invalidi sottoposti a rischio di un doppio handicap evidenziano a loro volta l'importanza dei servizi sociali ivi compreso il sostegno fondamentale alla politica della casa in cui dobbiamo dare un apporto anche finanziario da parte italiana nel momento stesso in cui chiediamo misure coerenti dei paesi di accoglimento
E questo è un tema che varrebbe la pena di approfondire anche per quanto attiene certa applicazione delle nostre leggi sulla cooperazione allo sviluppo
Ed è la possibilità in certe aree più deboli
Di intendere la cooperazione internazionale e nel senso di valorizzare l'esperienza antica
Delle mutualità dei migranti per riuscire a ridare i servizi adeguati sul terreno sociale sul terreno sanitario a servizio di tutta la popolazione partendo dalle dalle popolazioni
Degli dei nostri emigrati
In ogni caso l'integrazione non può essere una via obbligata
E anche per questo che tra l'altro la lingua italiana è indispensabile per dare consistenza una politica scolastica di doppio uscita
La lingua è poi necessaria per non far perdere anni ai figli e ai nipoti collegamento con la cultura italiana e quella regionale che parte sostanziale della cultura dell'emigrato
Le regioni hanno saputo giocare bene il loro ruolo istituendo consulte promuovendo in vario modo l'associazionismo favorendo il contatto
Alle Regioni deve essere riconosciuto quindi il merito di aver contribuito a sanare una pericolosa frattura che divideva gli emigrati dalla Società italiana
Il ruolo dell'associazionismo e dei patronati
Intesi come servizi per i cittadini migranti è fondamentale per l'affermazione di corretti i processi di attuazione della parità
Il problema della cittadinanza e della doppia cittadinanza in vari momenti del dibattito è emerso come questione fondamentale
Nel senso di consentire il mantenimento della cittadinanza italiana salvo rinuncia a chi ne acquisti una straniera per naturalizzazione
Va sottolineato come questi temi siano ora finalmente contenuti nel disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri e di cui questa mattina il ministro degli esteri ci ha dato così preciso impegno
Non si può tuttavia ignorare che l'applicazione della legge sull'anagrafe il censimento significa disporre per questo come per altri temi relativi alla partecipazione elettorale politica di uno strumento necessari l'idea di una cittadinanza europea dette luogo già nel mille novecentosettantadue a un progetto di convenzione da parte italiana
Essa dovrebbe essere oggi rilanciata in vista del novantadue superando il concetto dei diritti speciali
Che invece si è affermato nella Cei finora in una logica di solo parziale integrazione o peggio di temporanea presenza secondo il vecchio modello rotatorio
Qualcuno ha detto
E io lo condivido
Che in regime di libertà esistere
Significa esistere politicamente
Molto Movimento associativo deve anche su questo terreno
Giocare un ruolo di accelerazione di sostegno sulla via di quel concetto del vivere insieme che consente di affermare il principio di appartenenza a un territorio più che a una nazione realizzando almeno due livelli di partecipazione politica amministrativa quello delle elezioni locali e quello delle elezioni europee da esercitare nella circoscrizione del paese di residenza
Per quanto sembri oggi improbabile poter attuare serie innovazioni per il mille novecentottantanove sarebbe importante consentirà di scegliere di votare per liste locali oppure per quelle italiane
Da parte nostra una unilateralmente si può almeno prevedere una norma che consente di voto ai cittadini comunitari residenti nel nostro Paese sulla base della reciprocità
Ritengo Boy che vada particolarmente richiamata in questa sede l'aspirazione emersa nella breve conferenza da parte dei residenti in Svizzera
Svezia e negli altri paesi extracomunitari di poter votare anch'essi in loco per le elezioni europee
Il più generale diritto all'espressione del voto politico all'estero
Che è compito di altra relazione lo esamino qui solo per quanto attiene alla partecipazione della società di accoglienza
Perché rappresenta una legittimazione giuridica del migrante che rafforza non solo la sua soggettività politica ma anche la sua appartenenza a un popolo nel confronto con un altro popolo dobbiamo dunque procedere rapidamente in una decisione legislativa che sia rigorosamente impronta dalla piena affermazione dei diritti politici dei cittadini italiani residenti all'estero
La via della partecipazione sarà ancora lunga
Da un lato si accelera l'integrazione nel senso della più facile acquisizione della cittadinanza ai Paesi di residenza soprattutto negli Stati Uniti in Canada in Australia nei Paesi latinoamericani mentre dall'altro in Europa la proposta italiana
Per la cittadinanza cui ho fatto riferimento non troverà terreno facile nella prospettiva del novantadue e anche la raccomandazione votata quest'anno dal Consiglio d'Europa per il diritto di residenza permanente accanto alle tante altre decisioni adottate dall'Assemblea parlamentare di Strasburgo
Troverà tuttavia ostacoli non piccoli nella sua attuazione
E neppure le direttive in discussione danni per alcune garanzie sul terreno sociale fondate sulla carta sociale del Consiglio d'Europa sono destinate a procedere con maggiore rapidità
Se non maturerà una forte spinta associative sindacale verso quell'Europa sociale che rischia di regredire nel momento stesso in cui avanza l'Europa economica
Il fatto di dare agli emigrati per così dire
Voce in capitolo
Nella vita locale considerato da alcuni anche oggi come una richiesta di parere indirizzata a degli stranieri
Persino l'elezione dei coi mette in questo senso è stata accolta con diffidenza o addirittura respinta
In tre significativi Paesi come la Germania Federale e più sorprendente in mente il Canada e l'Australia
Come si può pensare che sia risolto il tema della partecipazione
Se viene negato persino il diritto di realizzarla all'interno della comunità immigrata in rapporto col suo stesso paese di origine
Si colloca qui
Anche l'urgenza dell'approvazione e della funzionalità
Del nuovo consiglio generale degli italiani all'estero non solo come momento di continuità rispetto alla conferenza e alle decisioni che assumeremo in questa sede
Ma anche come elemento di garanzia per il superamento di questi ostacoli e che forse impietosamente ho sottoposto a un'Assemblea che mi è sembrata piuttosto reattiva all'entusiasmo anche giustificato
Una serie di conquiste che tuttavia non possono rappresentare un elemento per
Un motivo per nasconderci anche tutta una serie di altri nuovi obiettivi cui dobbiamo tendere e che non sarà facile raggiungere
Il difficile cammino della partecipazione dell'integrazione ha una storia antica
Se rileggersi Moggi il grande dibattito che si svolse proprio cento anni fa
Nel mille ottocentottantotto sulla prima legge delle medie nazione
Troveremmo molte indicazioni utili sulla rotta da seguire
Derivano da posizioni politiche culturali diverse da uomini della sinistra come Nicola Badaloni dentro al Parlamento come da monsignor Scalabrini che operava nel sociale
Furono per un po'inascoltati
Ma progressivamente la verità si fece strada
Cominciava allora l'idea
Della partecipazione come scambio vitale tra le culture
Ma Scalabrini che giusto il ventotto di novembre
Del mille ottocentottantasette cento un anni fa un anno prima esattamente della prima legge dell'emigrazione fondava la benemerita congregazione dei missionari Scalabrini anni che desidero ringraziare qui a credo
A nome di tutti
E in questo giorno significativo del loro anniversario
Bene Scalabrini amici disse anche
Esattamente che il cammino delle idee è di una lentezza disperante specie quando urtano interessi e passioni ma è continuo questo cammino a condizione che la stanchezza non vinca chi se n'è fatto portatore
Noi sappiamo oggi che abbiamo il dovere di continuare a camminare insieme per realizzare quell'obiettivo
Che diciamo né ha posto come epigrafe alle sue memorie
Noi non coalizzi diamo degli Stati noi uniamo degli uomini grazie
Ha ora la parola
Per il terzo gruppo di lavoro educazione scuola tempo libero multiculturalismo in progresso
Il professor Salvatore Valitutti già
Che ha già
è stato anche ministro dalla Pubblica istruzione tutti lo ricordano
Grosso oratore al convegno di Perugia e che attualmente ricopre la carica di vicepresidente dalla Società Dante Alighieri lo ringraziamo doppiamente per la sua presenza
Io non leggerò
La mia redazione che credo sia fatta già
Battuta sia stata diffusa
Anche per la ragione che non sono molto soddisfatto
Avendo la dovuta scrivere
In condizioni di salute non propizia
Io
Con terrò
Il riassunto orale e nella mia relazione
Il non più di venti minuti
Metto qui l'orologio
Per autodisciplina armi
Debbo dare però subito una spiegazione
Di carattere personale
Io all'Inter per Prato questo invito
A trattare qui l'argomento che ora è stato specificato
Per il fatto che
Fu indicato sui dal mille novecentottantuno
A riflettere e a discutere
Il problema della eventuale riforma
Nella famosa se non famigerata legge
Centocinquantatré Veltroni marzo mille novecentosettantotto
Avrei dovuto presiedere anche una commissione
Fantomatica
Che non riuscì mai a ridursi tuttavia
Per le molteplici incontri con autorità consolari
Con autorità diplomatiche
Con con i rappresentanti di enti gestori che collaboravano nell'applicazione di quella legge
Con altre persone
Che avevano come dire responsabilità
A lei la stessa applicazione della legge in Golden che culminarono
Non è la mia partecipazione al convento di Urbino che doveva essere se ricordo bene la stazione Tor terminale in quella lunga riflessione
Lunga discussione
Ma che ahimè neppure poco la Mecca
Sono passati da allora sei anni
Ahimè
Io con lo Stato ho constatato leggendo i documenti che mi sono stati
Fatti cortesemente pervenire che il problema ancora dominante
Di questa seconda Conferenza per l'immigrazione
Almeno per quanto riguarda la cultura e la scuola è ancora la riforma della legge
Centocinquantatré
Debbo ricordare che
Mi fu rivolto l'invito vi redigere una relazione
Che io scrissi
Meditando sull'amplissima documentazione
Che mi fornì la direzione generale dell'immigrazione del Ministero degli Affari Esteri
Una relazione io in cui io feci la storia
Della legge
Centocinquantatré
La storia della sua applicazione della sua hanno un'applicazione
Nella parte conclusiva
Mi vermigli anche perché richiesto di farlo di indicare la direzione nella quale ci si dovrebbero dovuto ricercare
Le soluzioni ritenuto il più conveniente
I problemi che l'applicazione e la non applicazione della legge
Aveva fatto sorge aveva fatto via via immergere
Quella relazione
Su
Una relazione lunga contenuta in ben quarantadue fitte pagine
Non so se vi sia stata distribuita
Molti all'estero molti mi scrissero
Ma rende tutta questa fatica rimanesse senza frutti
Accennerò tra poco al testo
O allo schema meglio di disegno di legge
Che è stato già preparato dalla competente Direzione generale
E che credo sia in giro attualmente presso Vivarini isterico interessati per il concerto al fine poi di presentare il disegno di legge al Consiglio dei ministri
Io dovevo
Questa spiegazione di carattere personale
Ora prima di passare ad illustrare molto rapidamente
I concetti fondamentali
Ai quali si ispira la mia relazione
Debbo fare una premessa di carattere generale
Io ritengo sono convinto cioè
Che
L'emigrazione
Si dirada vedere la collocare valutare
No no in una in un'ottica
Regionale
E neppure in un'ottica esclusivamente nazionali
Ma in una più ampia ottica
Io definirei come quella
Dello stesso destino della specie umana che è una specie di emigrante di grande essenzialmente di grande
Sulla superficie della carne
No
Abbiamo avuto grandi avvenimenti storici
Che sono stati prodotti proprio dai movimenti migratori
è inutile qui che io li ricordo
Ci sono state conquiste civili
Che sarebbero inspiegabili se non ci fossero stati i movimenti immigratorio
La storia
Dell'umanità è contrassegnata
Andai in frutti quindi le dichiarazioni
Quando in Italia abbiamo avuto al primo
Tumultuosa aria fondata della nostra emigrazione
Sono state condizioni di bisogno condizioni di sofferente mi sarei
Che l'hanno provocata
Con quell'emigrazione impetuosa
Fu risolto un problema nazionale
Che era quella della sopravvivenza
Di gruppi Kospi nelle nostre popolazioni
Nate specialmente nelle regioni più depresse
Poi ci sono state le rimesse
Le rimesse degli immigrati degli immigrati che hanno contribuito vive un momento difficile
Della nostra economia al nostro sviluppo economico
Senza dubbio un vantaggio
Nazionale
Certo inequivocabile
Tuttavia sì vediamo
Stesso fenomeno immigratorio italiano
Nato in condizioni
Di estremo bisogno
Esso
Un evento sia realizzato come uno avendo gli appunto in merito al generale progresso delle popolazioni anche in altri paesi
Il lavoro italiano ha dato decisivi contro i voti
A conquiste civili a costruzioni civili grandi paesi come l'Argentina il Brasile gli Stati Uniti d'America del Canada l'Australia via via
Confermando ancora una volta
Che i popoli non sono addetti soltanto all'accrescimento del loro benessere
O al benessere degli Stati e delle società alle quali appartengono ma sono chiamati a collaborare al comune progresso civile
Della specie umana e dell'umanità quando faremo la storia della nostra emigrazione dovremo mettere bene in rilievo
Questi contributi del lavoro italiano
Al generale è comune progresso dell'umanità civili
Ecco l'ottica nella quale secondo me bisogna sembra collocare valutare
Il fenomeno migratorio
Ma debbo subito aggiungere
Che le l'emigrazione muto Asterio storicamente
Voluta storicamente perché mutuano le cause che la producono e mutano anche le sue conseguenze
Glielo dico subito
Questo è il nocciolo fondamentale nella mia relazione
Che le migrazioni italiane
In quest'ultimo quarantennio almeno dirò tra poco le ragioni dei è mutata profondamente noi non ci troviamo al più
L'impero senza
Di quella emigrazione riempie una ripresa di nuovo impetuosa
Nel mille novecentoquarantotto e poi andò via via a declinare già quando si approvò la legge centocinquantatré del mille novecentosettantuno
Il movimento immigratorio che aveva avuto uno ripresa così veemente cominciava no dei migliori
In quell'anno no
Non il movimento immigratorio non raggiunge la sua più alta appunto la sua più alta appunto era stata raggiunto qualche anno prima oltre trecento mila emigrati soprattutto nelle aree europee
Ma io nella mia relazione dico che quello fu l'ultimo capitolo
L'ultimo capitolo scritto
Dalla immigrazione tradizionale da quella migrazione che si era manifestata contando indetto negli anni che precedettero precedettero la prima guerra mondiale
Il serbatoio nel sud erano le isole
Ma per l'osservatorio
Cominciava
Accedere cominciava additivi
Io ho letto
Molto attentamente il documento che le regioni hanno fatto pervenire a questa seconda Conferenza per l'emigrazione
Però ho molto apprezzato
Alcune sue proposte
Ma mi ha colpito
Va all'inizio di questo documento perché questo documento dice
Siamo ben lungi
No al
Dal dall'uno all'estinguersi del fenomeno e indicatori
Io non dico questo nella mia relazione
Dico che però predicazione profondamente muta
E che noi commetteremmo un grave errore se non ne prendessimo chiara coscienza
E non analizzassimo ai rilievi e identificarsi mo'
Le vere esigenze dell'emigrazione così e come sia trasformata in quest'ultimo Quarantelli
Quello fu l'ultimo capitolo
Se noi vediamo
Il movimento
Dei rimpatri e degli spazi
Riveliamo in una lunga e successiva serie di anni
Dove notiamo che già nell'ottantaquattro
I gli spazi
Erano inferiori agli imbarchi
Certamente
Anche il rientro Angelin bancario è un momento drammatico dell'emigrazione
Ma si fa fronte a questo momento drammatico con altri tipi di interventi diversi da quelli che bisogna viceversa dedicare all'emigrazione
Ma all'emigrazione come come essi realizza effettivamente
Ora noi abbiamo avuto quattro fattori principali
Del processo storico della trasformazione della nostra emigrazione per cui essa è diversa da quella dallo
Il primo il primo fattore e quella che posso chiamare leggiamo che non esito a chiamare
L'auto seleziona mento che la stessa deliberazione
I rimpatri hanno selezionato la nostra emigrazione sono rimasti nei paesi di immigrazione gli operai più qualificati quelli che gli sono risaputi inserite dei più nell'ambiente di vita e di lavoro
Sono ritornati sono rimpatriati i lavoratori meno qualificati
E perciò il loro dramma è un dramma degno della più attenta considerazione ma è un altro problema
Sì la nostra emigrazione sia Desirée autostrade nazionali
Sono rimasti emigrati nei paesi in cui si sono trasferiti assai di più in grande proporzione
Quei lavoratori
Hanno saputo integrarsi nel nei paesi che li hanno accolti e diciamo dobbiamo notizie necessariamente tener conto
è mutata la composizione qualitativa
Della nostra emigrazione
Il secondo fattore e quello del
Quello storico
Perché che oggi stiamo vivendo esso offendere allora il nostro Paese è diventato un dallo stato di inni grazie ad un per la prima volta nella sua storia
Per l'immigrazione
Di cui abbiamo più palesi testimonianze si parla di unità di un milione gli immigrati nel nostro Paese l'emigrazione significa
Una un fatto qualitativo primo che un fatto quantitativo
Significa che il Paese e giunto ad un più alto risparmio di sviluppo del suo apparato produttivo e del tipo spesso della sua convivenza civile
Vero è che ci sono i disoccupati vero è che c'è il maggior torneo e sono queste le due circostanze a cui il documento delle Regioni di rimando
Risalgono ma vedete i disoccupati che ancora
Resto del sud
Non voglio né voglio fare i lavori che sia
Proprio fondi testimonia
L'economia il tipo stesso della convivenza civile del Paese in cui si produce
Crea cioè
Modifica alle aspirazioni dei cittadini nel cercare il proprio lavoro
Ci sono tanti disoccupati del Sud
Ma sono il morso rinnovabili volessimo utilizzare nelle mozioni che affidiamo agli immigrati e sui risultati del due gruppi sul palco
Ora devo dare atto al documento delle Regioni e nel prosieguo del testo giunge ad ammettere
Che oramai non solo in Europa ma anche dei Paesi extra-europei la nostra emigrazione si è stabilizzata
Io riferisco testualmente le espressioni del documento
E il documento giungere a specificare
Hillary le varie testimonianze di questa stabilizzazione dalla nostra emigrazione
Dice in primo luogo dal mille novecentottanta abbiamo avuto uno
Un'aggressione progressiva
Del delle rimesse sono molto diminuite Sempre più vivibili
In secondo luogo per cresciuto il numero dei matrimoni misti Inter solo lordo sono cresciute le naturali gelosie
E quindi il documento smentisce il suo stesso
Il terzo fattore
Di mutamento della nostra emigrazione
Lo dobbiamo ravvisare necessariamente
Nella direttiva europea quattrocentottantasei del mille novecentosettantasette
A quale praticamente ha travolto
Tutte le strutture che la centocinquantatré aveva ha prestato per l'assistenza scolastica e culturale
Ai nostri emigranti
Uno dei paesi in cui più si è concentrata l'emigrazione italiana in questo dal nostro dopoguerra era la Germania Ornella delitti va quattrocentottantasei
A ha attribuito ai Paesi ospitanti la responsabilità
Della azione educativa e scolastica degli emigrati appartenenti a Paesi della Comunità occorre la collaborazione dell'Italia
La cioè del Paese da cui provengono gli immigrati deve degli emigrati qua in primo luogo c'è l'obbligo morale e politico antigiuridico
Del paese si del Paese ospitante ad apprestare gli strumenti è il personale necessario per la formulazione per inserimento del paese stesso degli emigranti quanto appare tendono a Paesi della comunità
Io devo dire a proposito della centocinquantatré loro il vostro nella relazione del che gli interventi previsti dalla centocinquantatré a cui io rendo omaggio
Rendo giustizia perché dico in parentesi che la centocinquantatré
Vorrei essere un provvedimento di emergenza
In una situazione nella quale era già compromessa
Perché i consoli avevano dovuto ricorrere
Inevitabilmente all'intervento di varie di per fronteggiare le necessità più impellenti
Nato libretto dell'ondata e migratoria
C'era già una situazione che la centocinquanta opere molle invariante razionalizzare legalizzare
Naturalmente questo su questo intendo della legge ridurlo situazione che era già compromessa ha poi determinato tutti come dire il lunga venti della sua più corretta e più efficace applicazione
Orbene dicevo che la centocinquantatré collocò gli interventi da essa prevista in due prospettive
Nella prospettiva di assecondare i nostri emigranti nell'inveramento nell'insieme zeri Mendo integrazione del Paese ospitante
Nella prospettiva di fronteggiare i problemi di prepararsi a fronteggiare i problemi che sarebbero nati dall'eventuale rientro però a chiunque
Legga con attenzione la legge
Sì rivela per la prosperità e la preoccupazione maggiore di quelle Gillo Torre e io non so dargli torto
La preoccupazione maggiore di quelle di relatore era quella di prepararsi a risolvere il problemi del rientro e a facilitare
Ora
Con la direttiva quattrocentottantasei tutto questo viene superato la Ru quattrocentottantasei un documento giuridico che mira all'inserimento
Vedi degli emigrati della comunità del paese e quindi nella cui lingue nella cultura del paese ospitante
E infatti noi in questi Paesi Ficili stiamo sempre più avviando
Verso su cuore bilingue
Devo dire aprendo una parentesi che tra i tanti documenti che io volessi allora
Ce n'è fu ce ne fu uno che particolarmente mi colpì
E il suo il documento fattomi pervenire dalla missione cattolica
Esistente nella Germania federale
Questo documento diceva esattamente schierandosi contro le scuole di lingue
Che quella era una tolleranza delle ambiguità
Non era un obiezione secondo me fondata come dirò tra poco
No
Aveva una certa importanza non era un'obiezione banale
E quindi io ho voluto riflettere a lungo
Su questa obiezioni
Dico subito a vuoi che io mi sono persuaso riflettendo per quell'obiezione
Cedeva ad una certa concezione romantica
Dello sviluppo dei popoli per cui i popoli solo quasi come una pianta che cresce da un germe sul semina
Ma con una concezione che ha avuto i suoi rappresentanti del romanticismo
Ma rischia di ridurre l'essere umano che il velivolo con lo spirito a ad un come dire ad un elemento del mondo vegetativo
Però l'obiezione dalla missione aveva fondamento didattico
E io subito riconobbe
Illesi palese nella mia relazione
Il suo intendimento didattico è il seguente
Che in una scuola bilingue i due corpi docenti devono condanne trasmessi
Che le i due gruppi linguistico-culturali che si sintetizzano nella scuola bilingue non ci devono sovrapporre stringe permanente e che pertanto gli insegnanti faccio un esempio di italiano di una scuola tedesca
Devono sapeva
Anche la lingua
Impadronendosi dalla cultura tedesca così come gli insegnanti di Tedesco nella stessa scuola debbono conoscere la lingua e la cultura italiana
Sei durato alcuni docenti non si amalgamano non si compenetrano ma soltanto si ignorano o addirittura si scontrano ha ragione la missione cattolica
Sì alla tolleranza delle ambiguità
L'uomo è uno spirito e vendevo visse a un centro dinamico di unificazione
Per cui L'Unità accessori
Anch'io voglio dire che
Ritengo che la
Direttiva quattrocentottantasei
Contenga in sé
Una figura nuova dell'immigrato
Ha finora dune migliorato che congiungendo
La sua fedeltà
Allora due lingue e a due culture che si sintetizzano si rivitalizza sia come uomo penso io come città dei anche ad uno Stato diverso da quello d'origine
La scuola Milingo ha uno sforzo di rivitalizzazione
Dell'Emilio
E quando perde le proprie radici
Perde la fonte dell'humus che anima la sua personalità
Quando in America si è fatta la scuola Kuduro nei momenti più drammatici dell'emigrazione europea cioè la scuola in cui bisognava ah multisale tutti materiali disparati che venivano dall'Europa
Per far sì che poi dal proprio ruolo uscì uscì disse un uomo standardizzato quando si fece la scuola crogiuolo esistita in America per alcuni anni altri per molti anni
Ormai questa materia ovvia ai giudici ovvio ci commise un grave errore
I figli e i nipoti pronipoti hanno rimproverato giustamente Valé Ry che non difese euro il congiungimento il mantenimento delle loro vite
Oggi si cercano si vogliono dirci
Credo che la la direttiva quattrocentottantasei
Inaugura un periodo nuovo nella considerazione dell'immigrato
Debbo accennare brevemente al multiculturalismo che è allineato sulla stessa linea della cura della direttiva quattrocentottantasei
Il volto di multiculturalismo quale si sta attuando inganna dai il Australia per cui lo Stato interviene lo Stato ospitante
Interviene con i suoi mezzi
Per far sì che i suoi immigrati coloro che hanno raggiunto il cuore del Canada o o l'Australia si ricongiungono con le loro radici
Solo provvedimenti solo gli indirizzi nuovi di intervento di difficile attuazione
Difficilissimo attuazione
Perché richiedono nuovi corpi insegnanti
La cui formazione non è facile né rapida però sono indirizzi nuovi perché pongono l'immigrazione su un piano più alto di responsabilità
Di alacrità spirituale e quindi noi italiani dobbiamo difendere questo indirizzo ci sono stati mandamenti anche italiani
Sia in Canada e io ho trovato la prova di questo i manganelli dalla documentazione che mi sono dovuto studiare cambiamenti italiani stando nell'uno che nell'altro Paese
E ha persino in Germania nell'applicazione della della direttiva quattrocentottantasei vi resta ad accennare al quarto fattore del e poi mi propongo arriverò subito alla conclusione
Quarto fattore di trasformazione della nostra emigrazione
Sul quale mi permetto di richiamare
La vostra attenzione e le l'andamento del movimento demografico
La quale non possiamo prescindere
Delle valutazioni dell'emigrazione
Il numero dei nuovi nati cresce sulla superficie dalla terra
Ma cresce in modo disuguale
Nei Paesi sottosviluppati
La natalità
Veemente
Ma nei paesi più ingiusto legislativi soprattutto dell'Area europea è sempre più in diminuzione
L'Italia oramai condivide con la Germania Federale
Il più il più basso tasso linee natalità verificatosi nel mille novecento ottantotto
Io riferisco lombardo
Anzi dirò alle ragioni per cui sotto un certo aspetto io non ritengo di potere demonizzare
Questo fenomeno sociale
Ma sta di fatto per ogni donna italiana noi abbiamo uno le tre di nascita
Siamo l'indice di natalità interiori alla stessa banca alla stessa Inghilterra e alla stessa situazione
Le più recenti proiezioni ci hanno dimostrato che fa pochi gli anni
Giungeranno all'età lavorativa
Giovanni che il cammino
Ogni anno di un milione
Un milione di giovani mancheranno alla leva per l'età lavorativa
Ora tutto l'Europa centro-meridionale via accerchiata dall'esplosione
Dall'esplosione demografica
Perché caratterizza i paesi rivieraschi della del nel Mediterraneo nordafricani
Si prevede che in alcuni Paesi industrializzati ci sarà la ripresa dei frutto dei Ferruzzi migratori ma non credo che noi italiani potremo partecipare avremo bisogno piuttosto di allargare
L'aria quello
L'immigrazione
Ivi fenomeni demografici
Quando si verificano
Così come si stanno verificando in questo momento per la vita del mondo producono squilibri
Del dei movimenti edificatori
Fatalmente li trasforma
Io però ho già abusato della vostra attenzione
Mi affetto accompagna
Io voluto segnare
In due pagine
Le proposte
Che io ho ritenuto doveroso
Includere nella mia relazione
Come il mio contributo
O i lavori di questo questa vostra importando in conferenza
Sono due paginette che è bene che io legga
Perché
Nel nello scriverle
Ho dovuto curare
La massima precisione deve esprimere il mio pensiero
Primo
Io credo che sia compiuto il ciclo politico legislativo
Iniziato con la legge centocinquantatré
Che ha avuto la sua ragione storica
Ma che ora è stato superato dalla nuova situazione chi ci aggredisce con problemi assai diversi
Da quelli che si vollero risolvere
Con quel ciclo
Ora non si può legiferare per settori
Per gli emigrati da una parte e per le istituzioni scolastiche culturali destinate anche a stranieri
E in generale alla diffusione della lingua e dalla cultura italiana
Per assicurare la presenza nel Polo nel colloquio internazionale delle culture
Al fine di renderlo sempre più ricco e feconda
Dicevo di assicurare la presenza della lingua e della cultura italiana
Pone bisogna sforzarsi di superare il separatismo dei figli così bisogna sforzarsi di superare il il separatismo delle strutture e degli strumenti
Secondo quello che occorre elaborare un provvedimento unitario
Che fissi con coerenza e chiarezza i fini della nostra politica culturale nella sua globalità
Sarebbe un errore non farsi carico dell'assistenza anche culturale scolastica ove occorra agli immigrati
Ma sarebbe un errore ma ancora più grave
Quello che si commetterebbe nell'isolarla al quadro generale della nostra azione per la diffusione della lingua e della cultura italiana
All'asta
Quello a cui dobbiamo mirare e che i figli i nipoti i pronipoti dei nostri emigranti e vogliono ricongiungersi alle loro radici
Vivendo in onda i Paesi in cui vivono e lavorano ed in cui sono cittadini i messaggeri esemplari che la nostra lingua cultura nazionale terzo
Noi dobbiamo proporci di assecondare la nascita di scuole di lingue il cui titolo finale di studio sia utilizzabile così in Italia come nel Paese ospitante
Con un accordo bilaterale e abbiamo già raggiunto questo risultato nel liceo francesi in Italia ai di liceo italiano a Parigi forse i due istituti non sono del tutto evidenti
Quarto il problema più importante resta quello del reclutamento degli insegnanti
Non giunge in lire da quella della loro formazione
Secondo me è folle di idea di attingere agli insegnanti disoccupati Italia per assegnarli agli istituti e alla scuola all'Est
Oltretutto si tratta di un sistema per cui non abbiamo i mezzi materiali
E assai infaticabile fruttifera
La moltiplicazione di borse di studio
Per permettere
Ha figli e nipoti di emigranti italiani
E permettono di studiare per l'uso del maestro o o per un anno in Italia per prepararsi a insegnare l'italiano nelle scuole e negli istituti localizzati dei paesi stranieri di residenza
Ho preso recentemente visione dunque oggetto di con l'americano
Per la istituzione di un istituto culturale italiano a Roma
E collaborando con otto comitati
Istat Vitolo americani
Funzionanti negli otto distretti in cui operano i nostri istituti di renali di cultura negli Stati Uniti d'America dovrebbe provvedere annualmente alla scelta dei figli di emigrati italiani
Esigono iscritti appannaggio americani
E all'organizzazione dei loro studi in Italia
Questo progetto ha il pregio di contenere proposte convincenti nell'autofinanziamento dell'istituto
Io non voglio dire non dico il cinema paniere ma lo indicò come esempio
E la lega azioni bisognerà effettuare la ricerca nelle il più giuste soluzioni e il problema degli insegnanti
Quindi è l'ultimo sempre che si discute di questo problema si torna ridiscutere
Sì sì opportuno mantenere inalterato il vigendo di sterno in cui il Ministero degli Affari Esteri e al vertice dell'azione per la
Lingua la cultura italiana all'estero
Ora sono state inventate lega gelosie nel surrogare allo Stato
Personalmente resto fedele alla massima latina secondo cui è iniziato un sunto di multipli Cavanda simile gestita nella presenti condizioni del nostro Paese
Io ho molta paura per il rispetto della libertà della cultura
Chiusa agenzia che sostituisse il ministero negli affari esteri
Ma il sistema tuttavia bisogna ad alcune modifiche
Nella sintesi delle proposte delle nostre comunità c'è quella dell'istituzione del Consiglio generale degli italiani all'estero
Ma anche questo Consiglio potrebbe essere separatisti personalmente preferirei l'istituzione del Consiglio superiore dalla lingua per dalla cultura italiana all'estero
Nell'ambito del quale si potrebbe costituire come sua sezione il consiglio generale degli italiani all'estero
Neanche io predilezione per lo strabismo scolastiche culturale
Soprattutto all'estero
Per cui ho molto apprezzato la nascita del film in via in aula Federazione palazzi e culturale italiani d'America
E nato come espressione nella stessa volontà di quelle comunità ed opera fruttuosamente come organo di consulenza e di sostegno
Io ritengo che questo validazioni debbano essere incoraggiate
Devo dire a proposito del Ministero degli Affari Esteri mi corre l'obbligo di dirlo e oggi ha bisogno più vivo
Che noi vendiamo quanti ci dedichiamo a questi problemi non è quello di creare vuoti di ho deciso di guide un ministero ad un altro
Non è viceversa quello di avere un organo
In lui si possono sentire
La voce
Nella ha perso della rappresentanza della cultura più qualificata nel nostro Paese
Perché senza cultura
Seria cultura non si possono costruire buone scuole vuole istituzioni culturale all'estero
Quindi di questo abbiamo soprattutto bisogna e perciò io vi sono voluto soffermare su questa proposta
Devo dire non è chi mi conosce sa che io l'uomo gli elogi
Per l'ho dimostrato stasera stesso
Debbo dire che il ministero degli affari esteri
Ha dimostrato nella gestione delle nostre istituzioni
Il più scrupoloso rispetto per la libertà
Nelle istituzioni non statale
Mi resta solo
Non lire che il testo il testo nel testo il testo unico del mille novecentottantaquattro mille novecento quaranta fu fatto sotto il fascismo
E tuttavia quel testo
Fu impregnato di spirito liberale
Che gli ha permesso di sopravvivere e ancora oggi in parte essenziali in vigore
è quel testo fu preparato proprio dal Ministero degli Affari Esteri
La conclusione
A conclusione professore io ritengo che la persistenza o Fini la persistenza
Degli italiani all'estero
Nel loro affetto all'Italia sia un bene
Un bene pubblico che dobbiamo conservare e difende
Perché non era in pericolo
Che possono essere assorbiti
La nazionalità
Diverso
Dei Paesi in cui vivono il lavoro
E perdono quindi la lingua il costume e la memoria dell'Italia
Dobbiamo difendere questo bene
Con ogni mezzo
Ma con mezzi adatti
Ora io voglio dire qui conclude
Uno degli elementi più determinante
Della
Valida difesa di questa persistenza
L'espandersi vita e creatività della nostra cultura ed è il prestigio e il Paese sa conquistarsi
Nel mondo delle nazioni
Perciò cari amici
Questo appello lo rivolgo a me Piavoli tutti
Noi possiamo difendere questo bene alla sola condizione
Di fare ogni sforzo perché lo spirito creativo degli italiani continuano a essere sembra vivo
Che l'Italia vivendi Sempre più rispettabile e più autorevole nel mondo delle merci
Grazie
Ringraziato il sei
Tutti e ringrazio e poi di averlo ascoltato fino alla fine
Piatto oltre il tempo stabilito rispetto agli altri oratori ma il senatore Valitutti
L'abbiamo all'unanimità come comitato organizzatore pregato di venirci a fare questa relazione che poi lui ha ci ha dato anche in un testo scritto e perché rappresenta una delle più lunghe e coerenti battaglie per la difesa dalla lingua dalla cultura italiana all'estero grazie
Ha la parola
Il dottor Giovanni Giovannini che ringraziamo anche lui di cuore e presidente della Federazione italiana editori giornali per il quarto gruppo di lavoro informazione circolazione delle idee dal progetto alla rete grazie
Cercherò di recuperare qualche minuto sul tempo dell'onorevole professor Valitutti
Che cercherò io di andare in meno quindi anch'io rinuncerò a un testo scritto però spero di economizzare non di andare oltre che del resto sarà messo a disposizione di chi è interessato se lo guarderà
Salto tutti i pro le gomme niente tranne uno e sono lieto di portare a questi amici dico amici perché qui mi è venuto incontro qualcuno
Dal Malawi o dal Sudamerica o dall'Argentina ad abbracciarmi perché ho fatto per vent'anni l'inviato speciale di onde comunità italiane
Siano dove siano in miniera Marcy nel o nella pampa argentina doveva dei conosco e ho vissuto con loro ho mangiato con loro e sono i loro problemi
E quindi tutta la nostra passione il saluto più affettuoso il più caro da tutto il mondo del giornalismo italiano editori giornalisti poligrafici tutto questo settore ecco un voi vi abbraccia il suo impegno appare possibile per portare avanti quelli che possono essere le vostre rivendicazione avevo altre chiazze possibilmente però evitando le le orazioni grande discorsi e cercando di infiltrare poche piccole cose da realizzare pochi fatti invece che molte chiacchiere se no tra tredici anni
Saremo di nuovo qui a guardarci a fare dei discorsi
Salto sotto io ho tre noccioli del discorso mi sembrava di identificare perché in pratica voi nessuno ma ha spiegato cosa dovessi fare
I giornali italiani dall'Italia come arrivano all'estero i loro problemi
Secondo i giornali italiani di lingua italiana dall'estero quali sono i loro problemi terzo perché sono anche il presidente dell'Amsa parlo anche un po'in genere per le agenzie ma questo e l'altro mio dopo quindi un terzo velocissimo specchio su quello che lancia problemi altre
Dico subito che sono cose un po'se vogliamo improvvisate e che io penso che un congresso come questo debba filtrare altra verso il lavoro delle commissioni per arrivare alla fine ripeto mi son già ripetuto ma le dispiace
Ad alcuni suggerimenti piccoli e concreti di miglioramento e di possibilità d'attuazione immediata
Questa almeno è la mia filosofia giornali quotidiani italiani verso l'estero
è un problema dappertutto soprattutto al di là dell'Europa quando arriviamo giriamo così arriviamo in Argentina in Brasile o in Nigeria non so dove questi giornali non arrivano sono troppo cari sono impossibili sia impossibilità di acquistarle
Intanto quanti giornali italiani si vendono del mondo al di là delle frontiere italiane molto pochi
La media salto molte di circa quarantacinque mila copie al giorno che è il lunedì o dei giornali sportivi saltano a novanta mila copie non è moltissimo
Questi quotidiani i periodici si calcola che vengano venduti in tutto il mondo circa duecento mila copie per numero dei periodici Italia
Molto non è molto non è moltissimo nemmeno questo poca cosa può fare per fare di più
Problemi concreti
Discorso oggi mandare un giornale è una cosa che non ha senso economico il costo dei trasporti scusate se invece che delle i nobili ideologie vi dico alcune cose concrete
E di questo tipo per mandare una copia di giornale ad Atene duecentosessantotto lire per mandarne uno ad Oslo settecentocinquantacinque per mandarle una Rio de Janeiro due mila e seicentocinquanta lire
Sabato aspettava sul sul sul prezzo del giornale
Ci sono un'infinità di The Company testamentaria peccati all'infinito
Noi in Italia abbiamo i nostri giornali al venticinque per cento al distributore nel mondo i distributori chiedono tra il quarantacinque e il sessanta per cento su mille lire fanno tra le quattrocentocinquanta le seicento lire non ci rimane assolutamente niente
Se
Sì a vai in altri Paesi ancora attivo all'Argentina che a me abbastanza familiare è noto e abbiamo delle cose di follia incredibile c'è una tassa per lo sdoganamento
Che è di cento dollari a a a appeso fisso quindi mandar dieci copia di giornale invece che cento significa pagare dieci dollari per già alcune in aggiunta a tutto il resto che abbiamo detto oggi usano negli altri paesi non ci sono restrizioni restrizioni quale pare Venezuela Brasile Messico Nigeria dove addirittura non c'è da fare i giornali contro è tutto grazie a Dio e vivaddio al termine di una lunga battaglia sono diventati non enti assistenziali e previdenziali ma
Entità autonome economicamente così come il primo segreto della libertà di un giornale la sua autonomia economica giornali non possono fare fronte a questa situazione e allora
Qualche piccolo provvedimento concreto
Che cosa poche chiosa possiamo chiedere
Possiamo chiedere il cross del trasporto aereo vediamo un pochino e qui rivolgo a tutte le nostre forze unite insieme e rivedere se sui trasporti aerei è possibile tornare a delle cifre più ragionevoli
Un tempo per esempio esiste non è solo italiano il problema le vecchie norme IATA
Prevedevano delle tariffe per vede anziani su certe rotte per esempio quelle del Sud America questo è cessato
Non c'è nessuno nessuno ha il vantaggio beneficio anzi carissimo tutto quanto come qualsiasi altra merce mandare patate o pomodori o prodotti di cultura nel giornale metto anche il libro gode della stessa dello stesso trattamento ecco è una cosa praticamente impossibile e non lo si più chiedere al all'imprenditore di comunicazione occorre che se la comunità veramente desidera questa cosa si dia da fare concretamente e delle piccole cose concrete tornando allo slogan leit motiv di questo mio intervento viene dal fatto che noi usufruiamo come libero ma il libro secondo questa concezione
Della legge comprende anche il periodico non il quotidiano quindi lasciamo al pediatrico davanti a questa situazione a norma norme prevede il ministero dei Beni culturali un intervento di cinquecento milioni
Questi cinquecento milioni furono fissati alcuni anni fa nel mille novecento e sessantanove
Non so cosa siano cinquecento milioni del mille novecentosessantanove oggi penso che siano più dieci miliardi che quindici miliardi se non venti
La prima norma che gli illustri politici che vi assistono vi ascoltano e Vieri vili indirizzano la parola potrebbero fare e di mettere immediatamente una piccola proposta di legge che dica la rivalutazione
La rivalutazione dei seicento dei cinquecento milioni del sessantanove a valori costanti di oggi non mi sembra che sia una grossa cosa la cifra estremamente modesta è un piccolo suggerimento per cercare di far arrivare i nostri giornali
I nostri giornali
Agli italiani che il centro desiderano del testo che vedersi
Punto secondo vado fulmineamente chiedo scusa se scombinato bovino all'intervento ma
Per la stampa italiana all'estero penso che sia questo che di più vista a cuore o quanto meno altrettanto a cuore siamo ancora una volta a a una situazione assolutamente insensata
Situazione insensata sta di fatto e cito le cifre dalla relazione semestrale del Garante per la legge dell'editoria sul centocinquanta pubblicazioni di una certa entità attraverso il mondo
Centoventi e hanno ricevuto una qualche aiuto nello scorso anno anzi due anni addietro perché è passato del tempo
Cento venti testate giornalistiche si sono distribuite la oppure ai militari Kissin ma e Pappano innesca cifra di due miliardi di lire cioè non hanno avuto niente a testa
Perché diviso per centoventidue miliardi di lire non dà la possibilità nemmeno di intraprendere con la più modesta impresa di comunicazione qualcosa
Che pare questo è talmente è talmente poco ed è talmente ridicolo che qualche cosa bisogna fare sì certo la controparte deve dimostrare delle capacità imprenditoriali sottoponendo programmi investimenti eccetera eccetera ove lo si voglia fare
E a un certo punto permettendo così diciamo a Roma di evitare pioggerellina dediche dispersa in questa maniera con con qualche soldo a testa i intervenire di aiutare alcune iniziative
Più robuste Walter è una valutazione che non può essere teorizzata oltre oltre un certo limite ma ma è una pratica che potrebbe essere rapidamente adottate
Terzo punto che voglio riguadagnare quei venti minuti perché il punto dell'Ansa so che Lanza sta molto a cuore a tutti i guanti oltre a chi la presiede a chi ci lavora ovviamente e che ovviamente c'è sempre insoddisfazione
Lo sforzo che Palanza voglio premettere che avanza una società come un'altra che altro di lancia la sua prima legge di chiudere il bilancio con una lira di attivo e non di perdita
E a questo punto quindi quello che si può fare in più deve esser fatto dalla comunità se questo alla comunità cioè l'Italia desidera veramente di fare e forse anche qui con alcune piccole cose si può fare
Stanza per esempio mette a disposizione degli interessati nel mondo il suo servizio italiano per l'estero sono circa trenta mila parole al giorno
Pari a circa trenta colonne del giornale
Che sono diffuse nell'intero arco della giornata
Per per le scrivente in Europa via satellite nelle due Americhe nell'Africa mediterranea in Asia in Oceania con una copertura completa di politica cronaca economia sport cultura e spettacolo
Questo servizio viene fornito gratis senza alcun onere per l'utente
E quindi Lanza esaurisce con questo il suo compito
Certo che l'utente deve allacciarsi all'Ansa
Se l'utente chiuso io di buone usare soldi non si dove nella stessa città dove c'è l'ansia lancia saranno poche centinaia di mila lire per qualcuno è un onere anche questo conosco bene tante situazioni però insomma una cifra abbastanza modesta
è più grave se il giornale italiano che cioè non so dove in qualche città di provincia di qualche Paese debba collegarsi con la Coopi tale dove c'è l'ufficio centrale dell'Ansa viene a costare è in genere non ci sono i mezzi per affrontare per rimanere a queste mie piccole e modeste suggerimenti di cose concrete questo veramente più che tantissime altre cose potrebbe essere utile a riservare questo reticolo tra la madrepatria
E voi italiani nei vari Paesi e questo veramente mi sembrerebbe che un modesto intervento dello stato che si accollasse queste specie cioè dell'allacciamento soltanto mi sembra che sarebbe una cosa che non porterebbe a delle cifre enormi
E per tempo e permetterebbe a queste centinaia i giornali piccoli con scarsi mezzi di pagarsi il loro collegamento tra le fonti perfettamente grazie notizia che sono sufficienti trenta colonne di giornale a fare un qualsiasi giornale
Decente in Italia e decente quindi nel mondo
Questo è un discorso che va al di là sentivo ritirare di preparare una pagina in piombo qua da mandare a tutti accaduta
Il discorso siamo entrati e direbbe dare ben altro sviluppo a questo concetto siamo entrati nel nel computer word nell'era dell'informatica bisogna andare verso forme nuove
L'Ansa trasmette tutti i giorni un giornale completa
Si tratta di permettere ai giornali Italia anche all'estero di avere i mezzi di procurarsi di pagare questo questo segreto servizio a ripeto pagarlo solo per l'allacciamento telefonico per il resto noi lo produciamo gratis
A disposizione non a caso sono parecchie decine di giornali
Che già ne usufruiscono
Questa è un'altra piccola cosa che ho detto
Altra piccola cosa noi viviamo ancora nel mondo di ieri facciamo quelle son trenta mila parole quotidiane tutte le ventiquattro ore che Dio manda in terra dopodiché noi facciamo all'Ansa un notiziario settimanale sette giorni di vita italiana
Il quale soddisfacente come come qualità e anche per per le periodici che escano che ne so ogni mese ogni quindici giorni meno per chi ha più urgenza
Attualmente viene fornito circa centosettanta giornale resta a viene fornito per via postale
Via postale significa che né i chili della gente che deve ricevere ore riceve tre mesi dopo o l'anno dopo se va bene magari sette anni dopo qualche volta capita ecco di nuovo un piccolo un piccolo campo in cui il permettere che lo Stato la comunità italiana sopporti l'onere dell'invio in forma diversa
L'ex per computer o per altre potrebbero per altri sistemi più moderni e più aggiornati potrebbe essere un aiuto decente della collettività nei confronti di questi suoi Bindi impeccabile
Piuttosto importante ora altri Stati fanno queste cose qui al progetto io quanto dicevo prima del costo dei trasporti
Se si pensa che la Francia per citare non un Paese il Giappone gli Stati Uniti in un paese accanto a noi è abbastanza simile a noi
In Francia è stato istituito un fondo di dotazione che il cosiddetto fonti il Führer
Che eroga contributi alle aziende editrici fino al cinquanta per cento delle spese di trasporto sostenute
Lascio stare idea dalla posta elettronica anche se non sarebbe da U-boot ardesia comunque queste discorso che ho fatto che Lanza per Lanza che voglio ricorre devi fare ricorro portare al discorso che ho fatto per i giornali italiani all'estero sto finendo
E i giornali italiani all'estero i giornali italiani verso l'estero necessitano di una cosa necessitano di un quadro e di una visione globale della situazione ma necessitano soprattutto dalla volontà politica di provvede se Italia crede alla necessità sia per i suoi figli lontani sia per l'irradiazione di quello che il paese di quello che può dire o un Paese che che viene indicato al quinto posto del rango delle potenze industriali per vinci
Faccia qualche cosa in questo campo i due o tre piccoli provvedimenti che indicate porterebbe erano indizi Picasso sono realizzabili in qualche mese porterebbero a un intensificarsi in questo in questo reticolo di italianità nel mondo
Bisogna sapere bisogna avere un quadro collettivo e ci vuole una volontà politica per la realizzazione di questo io voglio veramente finire per questo la struttura e l'organizzazione degli editori italiani è a disposizione la disposizione del Governo per disposizione del ministero degli esteri atto
Che si si faccia dei discorsi
Filtrando eguagliando il poco che si possa far ma che si debba fare non a distanza di tredici e navi madre a distanza di mesi Abs probabilmente
Su questo c'è una piena disponibilità dovrei aggiungere una nota che non ho sentito nelle molte ore che sono state qui
Che tutto questo è diventato terribilmente urgente
Amici miei
I bastimenti non passano più attraversando i continenti sono invecchiati gli aerei a delegare sono invecchiati igiene e i giungo
Invecchiato tutto siamo entrati nell'era informatica nella trasmissione in tempi reali ciò istantanee contemporanea della comunicazione
Senza più rilevanza per i tempi di trasmissione senza più rilevanza nel mondo per la località geografica in cui si trova
Siamo entrati in un'epoca in cui ci si comunica contemporaneamente nel tempo e nello spazio e questo Amici miei se si deve fare un programma non quello d'emergenza con i pochi suggerimenti che ho dato io ma un programma di sviluppo poliennale ebbene signori teniamo conto che in questo programma va a inserirsi in un mondo che è già entrato nell'era informatica
Quindi mio augurio il mio saluto fruttuoso che non passino altri tredici a grazie
Otto
Ringrazio del dottor Giovannini per dalla ce l'intervento molto efficace
E con indicazioni utili utile nel senso che ci ha dato anche una speranza che anche su questa strada si possa a camminare in maniera positiva
Vi chiedo proprio l'ultimo sforzo perché l'ultimo intervento un intervento che come tutti gli altri sono stati preparati in maniera impegnata era già data diamo la parola alla al dottor Aldo De Matteo vice presidente nazionale delle ACLI per il quinto gruppo di lavoro
Italiani all'Estero cittadini in Italia vi prego veramente insieme a tutti i codici di fare questo ci porto trattenendovi in sala per questo ultimo intervento grazie grazie
Caro Presidente
Carissimi connazionali
Anzitutto vi esprimo gratitudine
Perché avete resistito
E credo anche compreso
Il disagio anche di chi ha avuto l'incarico di svolgere una comunicazione è stata una giornata pesantissima forse
No non c'è più il
Sottosegretario Novelli forse abbiamo esagerato anche nella impostazione di questa di questa giornata
Io tra l'altro ho avuto l'incarico di svolgere un tema che molto spezzettato
Quindi si presta anche poco al sintesi efficaci in una parte conclusiva ecco della a meno di questa prima giornata dei lavori dalla seconda Conferenza e così intrepido la prima parte con poche battute
E concludere presto e con la prima parte che il tema
E dei diritti
Tra in visto in un contesto evolutivo e non in un contesto statico il nuovo cioè con un testo etico sociale che attratti emerso questa mattina
In alcuni interventi del Presidente del Consiglio del ministro degli Esteri
Intervento del sottosegretario
è importante avere di fronte con questo contesto etico sociale nuovo proprio perché i ritardi si pagano questa è la una affermazione di tipo politico
Però che trova fondamento e quindi questo processo evolutivo ecco nei cambiamenti e quindi quelli scenari innovativi ecco che sono stati descritti negli interventi ecco che sono stati fin qui svolto
E allora
Se dobbiamo affrontare questo tema dei diritti
Dobbiamo guardare anche al quadro di riferimento il nuovo che si è determinato
Perché il quadro a dei riferimenti dei riferimenti nuovi noi fino a poco alcune mesi fa dicevamo che si arrivava a questa conferenza a mani vuote
E qui in questo ultimi mesi
Amici connazionali
Il quadro si è modificato perlomeno in alcuni punti allora guardiamo ecco questi nuovi elementi di riferimento perché con questi ci dobbiamo misura quali sono in sintesi anche qui
Elenchiamo ecco questi riferimenti nuove ecco il primo riferimento è proprio disegno di legge costituzionale
Che propone la partecipazione dei cittadini della Comunità economica europea alle elezioni comunali italiane ecco con tutto quello che ci sta dentro in questo disegno disegno di legge
Il secondo dato innovativo e il disegno di legge approvato questo sull'anagrafe per il movimento degli italiani all'estero
Il terzo elemento è il disegno di legge concernente nuove norme sulla cittadinanza proposto ecco dal consiglio dei ministri
E quarto elemento del disegno di legge sul Consiglio generale degli italiani all'estero e quindi abbiamo un quadro ecco sostanzialmente mutato ma sostanzialmente mutato rispetto ad alcuni mesi ad alcuni mesi fa
Ecco tutti i provvedimenti questi che arrivano in ritardo ma rappresenta un segnale nuovo positivo che ci consentono di a vere dei riferimenti più precisi anche nei confronti nel confronto ecco di questa conferenza
Sappiamo bene ecco che la credibilità non si conquista con fatti isolati
E di una sola stagione ma il realismo ci impone di considerare quello che qualcosa di nuovo si è mosso si è messo finalmente in moto e può prefigurare iniziative di più ampio respiro
Quindi il grosso fenomeno di spostamenti di grandi masse di lavoratori prima all'interno dell'Europa qua per dire dai Paesi industrialmente meno sviluppati verso l'Europa o verso altri continenti ha sempre avuto una caratteristica
Amici
Per il Nord come meta la ricerca del lavoro e con l'aspirazione ad un futuro dignitoso è sereno e qui il concetto dell'interdipendenza naturalmente
Che non posso sviluppare ma voglio fare una sottolineatura in polemica ecco con alcuni interventi secondo me gli emigrati
Ovunque si trovano sono ancora assunto dal nord
So bene che questa affermazione può suscitare polemiche
Che la realtà indifferenziata ed è improprio formulare giudizi generali ma la sostanza credo ancora non è cambiata per la maggioranza degli emigranti
Perché la base culturale ancorata a principi che difficile sgretolare soprattutto quanto agli antipodi si somministrano con troppa avarizia
Si tratta di un altro grande riferimento che serve al nostro dibattito perché riguarda sempre gli scenari verso i quali ci incamminiamo allora non è più accettabile e qui ripeto un giudizio che non è mio raccolto nell'assemblea di Strasburgo
Si diceva non è più accettabile lo stato di Isotta apartheid in cui si trovano milioni di persone che hanno dato il massimo di sé stessi per la crescita dei Paesi in cui vivono e non sanno ancora cosa significa esprimere un voto politico
Per il giudizio di un delegato alla conferenza di Strasburgo è uno scrittore italiano
Che vive in Australia ancora con passaporto italiano
Nella pre conferenza di Melbourne affermato con voce segnata dalla commozione
Non ho mai votato in vita mia ed avverto questo fatto come una grossa menomazione sento che mi manca qualcosa
La democrazia amici non può sopportare che milioni di persone restino mute e politicamente emarginate
L'Italia deve assumersi le proprie responsabilità
Ponendosi in prima fila
A livello europeo ed internazionale nell'impegno per la promozione dei diritti umani e politici di quella parte dei cittadini che finora è stata emarginata si tratta di un vero e proprio poco il popolo delle migrazioni
Il tema dei diritti civili e politici amici resta la premessa indispensabile per affrontare con minore remore difficoltà
Altre questioni quale prospettiva il significato potranno bere il completamento del mercato interno del mille novecentonovantadue
Fuori da un quadro equilibrato di progresso non solo sul terreno economico ma anche sociale e politico
Non ci si innamora di un grande mercato dice dello e noi siamo d'accordo con lui
Ci vuole altro per fare innamorare gli europei
Lo spazio senza frontiere il libero scambio economico e commerciale lo sviluppo tecnologico sono obiettivi essenziali
Che vanno posti al servizio di tutti i cittadini che a loro volta devono essere però in grado di concorrere alle scelte che li riguardano
La stessa libera circolazione significa una parità di diritti fra tutti i cittadini residenti in materia di retribuzione occupazione formazione professionale condizioni di lavoro e sicurezza sociale
Ma quantunque ci trovassimo di fronte a condizioni di effettiva parità rimarrebbe sempre un vulnus grave
La partecipazione politica a pieno titolo
Eppure per quanto riguarda l'Europa del trattato di Roma sancisce la parità dei diritti
Ma pochi sono gli Stati che consiglio nel trattato come parte integrante delle loro politiche
Tutto ciò nonostante l'apporto sempre maggiore degli stranieri
Al ringiovanimento indispensabile delle popolazioni il carattere strutturale irreversibile dell'emigrazione esistente l'arricchimento culturale reciproco già in atto e spesso riconosciuto bisogna allora adeguare il concetto di cittadinanza in questo uno dei temi ecco che dovrei affrontare naturalmente lo faro con una brevissima sintesi
Ma io credo che accanto alle cittadinanze un concetto ormai che avanza che è emerso in molti interventi anche oggi accanto alla cittadinanza legata alla nazionalità si può pensare ad una cittadinanza dovuta a chi venendo a vivere legalmente stabilmente ho già vivendo da più generazioni un determinato Paese senza averne l'anno siano Lita partecipa alla vita di quella società
Infatti questo cittadino porta qualcosa di nuovo
Rinuncia a qualcosa acquisisce qualcosa quindi anche in termini di diritti
La cittadinanza amici è infatti un insieme di diritti
E di doveri e su questo ecco dovremmo riflettere non c'è solo la il diritto al voto c'è il problema della cittadinanza sociale che sarebbe importante così sviscerare c'è il problema della cittadinanza culturale
C'è il problema quindi della società civile degli spazi ecco della società civile io credo che il nuovo schema
Di disegno di legge intitolato proprio norme sulla cittadinanza
Che propone una nuova disciplina di tutte le materie accoglie
Almeno così a me pare le istanze fondamentali che provengono dalle comunità italiane all'estero poi ci sono state delle dichiarazioni molto impegnative questa mattina da parte del responsabile della Farnesina
Si tratta in sostanza di prevedere la possibilità di conservare la città di danza italiana
Salvo rinuncia perché in acquisti una straniera e di introdurre particolari facilitazioni per i natura utilizzati o per gli oriundi che intendono riacquistare o da acquistare la cittadinanza italiana
Si tratta ancora di rendere possibile per chi lo desidera il mantenimento del legame giuridico ma anche culturale sentimentale perché no costituito dalla cittadinanza
Ciò verrà ad eliminare una fonte di disagio di distinzioni insieme alla comunità italiana
Accrescendo e di lobbies spendo in un mondo in cui ormai le comunicazioni e ce lo dicevano poco fa sono divenute estremamente agevoli i loro riga né danni e i loro rapporti con la madrepatria
La complessità dello schema di legge
E naturalmente la limitatezza della comunicazione non mi consentono di analizzare il provvedimento
Desidero comunque mettere in rilievo l'importanza in quanto proprio i nodi della doppia cittadinanza ed il Censimento hanno costituito sino ad ora due freni all'esame concreto del diritto di di voto
Lepre conferenze nel merito hanno ribadito la necessità e l'urgenza ecco tutte le preconferme in tre
Di abolire la legge cinque cinque cinque del mille novecentododici e della sua sostituzione con una nuova e più organica non ma normativa che a preveda la conservazione della cittadinanza anche nel caso di acquisizione di altre cittadinanze
Due elimini gli automatismi in materia di perdita di cittadinanza italiana salvo il caso di esplicita rinuncia da parte dell'interessato
Oltre consenta l'aria integrazione della cittadinanza per tutti coloro che l'abbiano perso e che ne facciano richiesta
Io credo che questo è il il terreno ecco su cui bisogna muoversi ma mi sembra ecco che il disegno di legge vada in questa direzione non non riesco a capire come come funziona questo meccanismo vado tranquillo grazie
C'è poi il problema ecco delle formazioni sociali commenta elemento vitale della democrazia
Anche per quanto riguarda le comunità ecco dei lavoratori italiani all'estero e naturalmente lo tratto nella mia comunicazione e poi cerco di costringere e quindi lo tralascio in questa sintesi ma vorrei dirvi che così come nel nostro Paese
Si sta tentando di introdurre una legislazione anche a sostegno dell'associazionismo c'è una proposta di legge che almeno nella presentazione raccoglie il consenso di quasi tutti i partiti
E si sta preparando una grande convenzione nazionale che si terrà agli inizi del mille novecentottantanove a Venezia
Occorre io credo creare condizioni politiche dopo ritti vita perché ed operative perché l'associazionismo non solo quello regionale in emigrazione possa pienamente svolgere il suo ruolo in condizioni meno precarie di quanto è avvenuto finora ed eliminando e con le nuove difficoltà che si profilano lascia boia ecco le considerazioni su questo tema sono realtà che conoscete molto bene
Sul voto politico
Siamo sul terreno ecco delle più antiche rivendicazioni il mio amico già presto ecco nell'ultimo suo libro lo definisce un diritto un diritto sospeso
E da ragioni ecco non c'è dubbio che alcune scelte recentissima del governo italiano hanno
Dato concretezza al problema che si potrà affrontare comparsi differimento e non consentiranno più amplificazione o ridimensionamenti a secondo delle tendenze o della volontà politica
Una volontà politica che si espresse attraverso la legge sull'anagrafe soprattutto con la proposta sulla cittadinanza
Ci sono poi naturalmente le proposte di direttive della comunità di su sui nei quali si sono soffermati molto in particolare anche l'amico Franco Foschi io desidero soltanto fare un richiamo a questo può
Do per riprendere un concetto essenziale che quello della residenza che deve fare il criterio per stabilire dove esercitare il diritto di voto certamente ecco quello quello comunale
Sul voto politico il seminario che si è svolta a Palazzo Medici di Firenze il primo ottobre
Affronta il tema con una ricchezza di approfondimenti soprattutto per quanto riguarda gli aspetti costituzionali giuridici sostanzialmente le posizioni dei partiti non sono cambiati
Io non ritengo primari anche se non non vorrei essere mal compreso anche se non ne sottovaluto l'importanza e con gli
Gli aspetti tecnici cioè le modalità per perché vanno considerate secondo me un su un quadro preciso
Non ipotetico che tiene conto ecco delle variabili che non dipendono soltanto dal nostro Paese
Infatti non ritengo che neppure la conferenza pur nella sua autorevolezza possa spingersi fino a definire metodi o procedure questo non significa che non si debba discutere da approfondire ritengo invece necessario di base ribadire Lina l'inalienabile diritto al voto politico quale presupposto fondamentale per una effettiva partecipazione
Così come previsto dalla Costituzione che non fa distinzione tra cittadini residenti in Italia e cittadini residenti all'estero
Finora c'è stata parecchia confusione
In particolare perché mancavano i presupposti per porlo realmente all'ordine del giorno del nostro Parlamento e la legge sull'anagrafe appena nata la cittadinanza si preannuncia
Nell'assemblea di Strasburgo è stato detto con molta efficacia che cito testualmente e commettere in un circolo virtuoso
Milioni di voti non rappresenta un pericolo ma un'apertura sul mondo che porterà tanto bene alla democrazia e al nostro Paese su questo però servono posizioni chiare
Per decenni abbiamo assistito a troppe ambiguità fosse dette e poi smentite ora nessuno potrà più nascondersi molte situazioni si sono meglio definite
E il ministro Andreotti lo diceva in una recente intervista ma l'ha voluto ribadire anche questa mattina
Lo dice in in termini più diplomatici questa mattina ecco nell'intervista parlava proprio ecco diventi boicottaggi e manovre che però stamattina e con la ha invocato ancora chiarezza su questo su questo su questo punto interrogativi che si chiariranno io credo anche all'interno si dovranno chiarire anche all'interno di questa conferenza
Perché la cosa per sconcerta è proprio la doppiezza
Che in particolare su questo argomento finora si è manifestata
Allora si tratta di esprimere fino in fondo e con le proprie preoccupazioni o quelle della parte che si rappresenta senza mezzi termini ambiguità e naturalmente può indicare uniti nel Mario possibile questo è l'atteggiamento di molti di noi queste sono alla le attese di molte con rispetto a questo tema cruciale ecco che la seconda conferenza con un potrà eludere
Se mi dice l'orario mi regolo come cioè cinque minuti ecco dovrei parlare e le parlo nella comunicazione naturalmente che verrà distribuita
Del consiglio generale degli italiani all'estero ecco su questo argomento non solo e poi c'è un pezzo della relazione ma trovate poi in distribuzione il lavoro fatto da un comitato un sottocomitato ecco dell'il comitato promotore che ha elaborato una proposta naturalmente consegnato alla Presidenza al presidente del comitato organizzatore
Chi ha deciso ecco di metterlo in circolazione quindi sta una già un ulteriore approfondimento che voi che voi trovate poi su quest'argomento
Quindi salto questo argomento ecco per concentrarmi di più ma per pochi minuti e poi sui comitati delle migrazioni italiane
Anche qui
Sono state dette molte cose e molti argomenti io non li riprendo perché in particolare sono contenuti nell'intervento che ha fatto grossi questa mattina
Nell'intervento che ha fatto Giorgio Mauro oggi pomeriggio in altri interventi proprio fatti dai rappresentanti dei coi limiti che hanno avuto finora voce in questa in questa conferenza ma un Argo no non è stato toccato quindi ecco su questo che concentro e con la la mia la vostra la vostra attenzione c'è il delicato capitolo dei rapporti
Coi mi società civile
è un argomento questo
Che credo importante può per il futuro ecco del lavoro ecco che dovremo fare Hickory mi infatti sono un organismo di rappresentanza naturalmente legato alla società civile
Alle sue espressioni ed organizzazioni qualsiasi sostituzione naturale per rischia di impoverire l'emigrazione introduce elementi di disturbo
Poi finanche creare contrapposizioni dannose
Il legame coi miti formazioni sociali e vitale e parlo delle formazioni sociali più radicate di quelle nuove
Delle associazioni nazionali e di quelle locali non c'è un esaurimento di funzioni che vengono assunte de I nuovi organismi se così fosse avremmo inconsciamente creato le condizioni per un impoverimento e le nostre comunità l'associazionismo resta un valore ed una realtà da irrobustire Darida rivitalizzare soprattutto quando espressione reale dagli interessi dalla gente e non è eterodiretto
Credo che non sia improprio soprattutto non generi incomprensioni proporre la riflessione sul rapporto coi miti associazionismo dopo aver chiarito il ruolo dei comitati e le condizioni che bisogna promuovere perché l'esperienza poi mi possa avere un futuro
Sulle strutture consolari
Nella relazione dico alcune cose soprattutto ecco questa necessità e quindi di vedere e legare anche questa al
La alla realtà nuova che cambia e collant quella mobilità di cui si parla non può non condizionare anche le strutture
Consolari che devono attrezzarsi ricco ahimè voi sapete quanto non lo sono e qua attrezzarsi ai nuovi compiti ai vecchi compiti e anche ai nuovi compiti
Sul rapporto Stato-Regioni
Non ho il tempo anche qui purtroppo però al almeno due due punti su cui posso ti ringrazio molto
Io credo che due soli punti da mettere bene a fuoco
Proprio perché io credo che per non riproporre fatte molo dire fuori dal testo lo dico meglio un po'più brutale degli amici rappresentante delle regioni mi devono Scuteri scusare io credo che il rischio è quello di produrre
Sperequazioni e discriminazioni una sorta di neo assistenzialismo che concentrato prevalentemente su questioni marginali
Anche qui un giudizio duro però entriamo nel merito perché ci sono tante cose positive ecco che si possono e si devono riconoscere allora quali sono i due punti da mettere bene a fuoco anche in questa occasione dal una parte la qualità dell'attuale politiche regionali e dall'altra la definizione di un disegno nazionale capace di coordinare l'insieme secondo obiettivi prioritari ed egualitaria dei no individuati
Sul primo punto abbiamo
Ricordato che prevale ancora da parte delle Regioni un approccio molto in pirico
Con un'attenzione prevalente a stabilire contatti a favorire l'associazionismo regionale o a rinverdire le tradizioni regionali
Con una battuta con l'amico di Grillo dicevamo stamattina Visco forse saranno state le regioni a inventare lo slogan di questa conferenza ma con molto con molto anticipo naturalmente alludendo a questa polemica se vuole perché un po'trita che non corrisponde pienamente a alla situazione attuale ecco di questi Biaggi ecco di questi spostamenti ecco di delegazioni di queste Tournée
E di gruppi che restano spesso le attività prevalenti di molte regioni per lo meno lo sono state Coppi non certo concerto appunto
E anche qui potremmo entrare nel merito io naturalmente sono estremamente provocatorio nel nel testo su questo capitolo ecco delli inadempienze e questo
Non stabilire delle priorità di questo modo ecco di fare politica da parte di Regione ma è secondo punto chiamo in causa le politiche nazionali alla famosa legge quadro le coppie non c'è
Io credo che la conferenza non solo deve ribadire con forza che non è più rinviabile l'attivazione di un coordinamento effettivo tra politiche dell'amministrazione centrale politiche regionali ma deve individuare i raccordi necessari e le priorità altrimenti continueranno a me manifestarsi disparità indice tardive dispersioni di risorse dico che non si parte da zero c'è un lavoro avviato dalle regioni che in quest'ultima fase però dimostrano minore attenzione ecco rispetto diciamo ad una fase che potremmo definire fino al mille novecentottantaquattro ci sono indicazioni scaturite da momenti di approfondimento che purtroppo non hanno avuto un seguito
O legislativo c'è un coordinamento tra gli assessori regionali da potenziare ulteriormente anche attraverso le indicazioni che scaturiranno dalla conferenza
C'è infine un ragionamento sulle consulte regionali ecco che funzionano poco sulla loro composizione sulla loro composizione prevalentemente prevalentemente italiana era queste considerazioni critiche
Sul rapporto Stato-Regioni vogliono soprattutto mettere in risalto i i ritardi da colmare
E non intendono in alcun modo mettere in ombra gli impulsi generosi alle tante cose buone che sono state realizzate il ruolo delle regioni non può avere sostituti su questo terreno non siamo qui per dare i voti alle singole Regioni ma per individuare per tutte una politica efficace all'altezza della fase che viviamo del progetto che insieme vogliamo costruire
In conclusione
Si è detto tante volte carico nazionali che
Gli emigrati sono stati tra i primi costruttori dell'Europa unita ricordate la favola dei primi cittadini e gli artefici nascosti dei processi di internazionalizzazione di tanti organismi ed istituzioni
E c'è chi ha visto nel fenomeno dell'emigrazione al di là dei suoi aspetti spesso drammatici anche qualcosa di più profondo e perfino un valore di profezia e di anticipazione storica
Giovanni Paolo secondo ad esempio affermato per il volto dell'emigrante
Rappresenta la punta avanzata dei popoli in cammino verso il futuro di una nuova convivenza umana
E in questo cammino che appare insieme faticoso ed esaltante talora incerto ma anche pieno di possibilità e speranze noi crediamo che un approccio costruttivo rilevante e a suo modo originale sia venuto anche dalle comunità dei nostri connazionali in Europa e nel mondo
Possiamo anzi affermare che la presenza degli italiani nei vari Paesi è sempre stato una presenza piena di dignità ci fu sono queste anche le cose che dobbiamo dobbiamo dire non dobbiamo soltanto parlare del made in Italy ecco questa presenza piene di dignità questa presenza ricca di creatività e di iniziativa spesso anche diritto di riconosciuto valore artistico culturale aperta lo scambio interculturale allo sviluppo reciproco pronta la solidarietà anche situazioni Ripa titolare emergenza sempre protesa ed impegnata per la costruzione di una società planetaria più conviviale e di un pianeta terra più stanno meno inquinato più vivibile
Ecco le nostre considerazioni
Sulla dimensione civico istituzionale dell'emigrazione dei suoi problemi hanno voluto sottolineare amici anche le novità
Del contesto siamo
Aspettiamo ecco con una certa c'è un certo attenta rispetto al discorso che dovrà fare domani il sottosegretario l'amico Bonalumi ecco questo contesto planetario le qui sfondo vanno a collocarsi quegli italiani che
Con il mondo di cui questa conferenza si propone non solo di tutti i vari diritti ma di promuovere tutte quelle risorse e potenzialità che sono rimaste fino ad oggi trascurate disattese o inesplorate
L'emigrazione o non è affatto un problema già risolto
Guai a credere che sia già diventato un problema del passato l'emigrazione continui invece ad esistere come una realtà anche con un problema qualche volta ancora come un dramma
Oggi l'Italia chiamata di definire il tema dei diritti dei nostri connazionali all'estero in modo diverso dal passato
Le affermazioni che facciamo per gli italiani che di quel mondo devono ugualmente necessariamente essere altrettanto valide per gli stranieri e terzo mondiali che vivono in Italia lo diceva stamattina molto bene l'amico Del Turco e
Con il suo intervento meno stato un tema ripreso anche dal ministro degli esteri mi mi è sembrato di vedere un impegno preciso anche in questa direzione per una conferenza e complessi da parte dei re credo che la novità proprio sto concludendo ecco più profonda e sostanziale del discorso che stiamo facendo sia tutta qui
Non è più possibile cioè nel contesto mondiale in cui viviamo guardare ai problemi dell'emigrazione senza volgere lo sguardo contemporaneamente ai problemi dell'immigrazione
Eppure proprio concludere questo intervento con un principio di Gandhi
La civiltà di un Paese va giudicata in base al trattamento di cui sono fatte oggetto le sue minoranze quindi una grande sfida
Che abbiamo di fronte che dobbiamo affrontare con la consapevolezza ormai siamo nella stagione delle scelte
Se il futuro è solidarietà il tema da Bolgheri insieme come far transitare la solidarietà nella politica un tema complesso difficile ma sappiamo che non sono ammesse divagazioni se si vuole
Realmente dotare la famiglia umana globale di organismi all'altezza della situazione dei nuovi scenari delle nuove prospettive responsabilità grazie grazie
Abbiamo terminato questa intensissima giornata di lavoro credo che quello credo che quelli che tra di voi sono riusciti a seguire per l'intera giornata solo usciti veramente arricchiti e con una forte tensione per cercare di concludere in termini operativi alcune comunicazioni
I delegati e gli invitati in Dyer si ritireranno questa sera alle ore ventuno presso la sala mille presso la Sala le cinque
Piano uccide alle ore ventuno e trenta riunioni degli amici del Comitato Tricolore per gli italiani nel mondo domani iniziale ore otto e trenta con l'ultima comunicazione quello del sesto gruppo di lavoro domani poi i si apre il dibattito in seduta plenaria dopo ovviamente la mia relazione come presidente del comitato organizzatore
E si inizieranno gli interventi dei delegati anche se per la verità oggi hanno già sono già intervenuti deve Legati iperattive due rappresentanti dei cori mite lo IOR creditori domani poi sono previste anche l'intervento dei al nuda
Della vicepresidente del consiglio onorevole De Michelis ed i due segretari di partiti nella mattinata l'onorevole Pini bella tardo pomeriggio dall'onorevole Occhetto
Grazie e buonanotte arrivederci a domani