Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale buon giorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud-est supplemento di giovedì undici febbraio del due mila e ventuno un supplemento speciale che questa settimana vogliamo dedicare al Giorno del Ricordo che si celebra ogni anno il dieci febbraio per commemorare le vittime delle foibe l'esodo degli italiani dall'Istria e dalla Dalmazia una come amo razione che ogni anno suscita polemiche polemiche che vengono regolarmente rinfocolato da una propaganda di parte che cerca di aumenta Lizzani e questa ricorrenza e allora in questo supplemento speciale gli vogliamo riproporre l'intervista che abbiamo realizzato in a questi giorni allo storico Eric Gobetti buon ascolto
Che il dieci febbraio di ogni anno ricorre il Giorno del Ricordo istituito nel due mila quattro per commemorare le vittime delle foibe leso Daudet gli italiani dalla Regione Giuliano Dalmata e come dice la legge che ha punto istituito questa ricorrenza la più complessa vicenda del confine orientale questa complessa vicenda però negli ultimi anni è diventata uno strumento di retorica politica di una parte politica che alla ricerca degli storici all'analisi delle fonti preferisce la propaganda l'uso strumentale della storia e allora le foibe è diventato un po'lo slogan di chi ha fatto o vuol fare di questo dieci febbraio una celebrazione nazionalista di chi rifiuta ogni confronto di chi accusa di negazionismo di riduzionismo chiunque mette in discussione una narrazione che ha scarsi riscontri con la realtà dei fatti
E allora le foibe
Proprio per questo anche il titolo di un libro che è uscito da poco e invece i fatti li mette in fila le analizza con metodo e con rigore proprio per capire di cosa parliamo quando parliamo di fare dediche che cosa è successo davvero e l'Autore Enrique Gobetti che abbiamo al telefono grazie di essere a Radio Radicale
Poi Enrico Betti lo lo ricordo per chi perché si ascoltare uno storico studioso del fascismo della Jugoslavia e della tra appunto della complessa vicenda del confine orientale
Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell'esodo e a chi pensa invece di sapere già tutto questo si legge nel risvolto di copertina insomma è un libro per non addetti ai lavori facile ma denso di di lettura scorrevole ma non superficiale allora la prima domanda è da cosa nasce la decisione di scriverlo perché insomma c'era bisogno di questo libro
Ma come giustamente ha detto una delle principali ragioni proprio cercare di ieri portare il dibattito su questi temi alla realtà storica diciamo ai risultati della ricerca degli studiosi perché davvero il racconto che viene fatto di solito il discorso pubblico è molto molto distante
Da ciò che è realmente accaduto e quindi per una la necessità di ribadire la verità storica di fronte a queste grossolane semplificazioni diciamo che si sentono costantemente e questo è un aspetto un altro aspetto invece a che fare
Proprio con l'uso politico che viene fatto in questa vicenda e da questo punto di vista più con dovere occasionale direi che è un ho sentito un dovere civile da cittadino insomma di intervenire nel dibattito per per ribadire che una multa critica all'operato della Resistenza jugoslava in quel contesto che sicuramente ingiustificabile non può però portare a capovolgere il significato della seconda guerra mondiale e a dire facenti parti stavo dalla parte giusta
Ecco allora citando sempre le note di copertina del libro di cosa parliamo quando parliamo di foibe certo è una storia mi molto complessa che si inserisce in un periodo estremamente complesso ma che cosa è successo davvero
Sarebbe difficile raccontarla in pochi minuti però insomma ho cercato un punto nell'ipotesi in cui dalle più costi della vicenda e guardare in darla accessibile a a chiunque
Sostanzialmente innanzitutto si tratta dei due episodi separati il primo avviene nel quarantatré dopo l'otto settembre quindi in un momento molto particolare in cui c'è un vuoto di potere articolare l'interno dell'Iccrea
E qui avvengono una serie di decisioni sono in parte diciamo una sorta di dire contaminati ribellione popolare da parte delle popolazioni larve di quel territorio che che l'ho sentito potente da vent'anni di fascismo e da due anni di occupazione militare ed i crimini di guerra commessi degli italiani
Ma in parte anche il tentativo da parte delle autorità artigiana già presente sul territorio di riprendere il controllo e in qualche modo qualche ingiustizia
E questo è il primo episodio riguarda circa quattrocento cinquecento vittima il secondo episodio invece che molto diverso
E comporta anche un maggior numero di i morti avviene invece alla fine della seconda guerra mondiale diciamo della primavera del quarantacinque quando l'esercito partigiano prende il controllo di tutto questo i territori di confine
Arrivando fino a Trieste e Gorizia
E qui diciamo di nuovo avvengono due fenomeni paralleli da una parte quella può essere considerata la resa dei conti diciamo che avviene contestualmente in quasi tutte le parti d'Europa durante il giorno della liberazione quindi con l'uccisione di collaborazionisti
Facili di fino a tardi in quest'area Como sono tanti diciamo i collaboratori che non soltanto gli italiani che non combattuto appunto a fianco dell'Arditti fino alla fine della guerra
E dall'altra parte
In questo preciso col territorio specifico c'è anche un'altra intenzione che quella di è una sorta di quella quindi progettiamo una una alle posizione politica preventiva
Cioè tentativo di eliminare chi è contrario all'esplorazione di questo nuovo regime che non è soltanto il gol slavo barche comuni per quindi caratteri politici divertimenti fatto si tratta di una repressione politica in tutte e due cavi che colpisce in gran parte di italiani che sono gli italiani principali avversari diciamo del esercito fabbisogno totale in quest'area
Ma non in quanto italiani ecco in questo senso
Scusa non terminavano tipo più definire pulizia etnica quello che è avvenuto
Ecco mi hai anticipato perché questo è uno snodo fondamentale non non è stata non è stata una una polizia una polizia ti non è stato rivolto agli italiani in quanto tali cioè le le violenze non è per una ragione etnica ma politica
Ma come dico attento lei diciamo gli elementi sono sono intrecciate tra di loro appunto
E importante sottolineare la complessità di questa vicenda che non vuol dire giustificare non accetta e capire che cosa succede usato è il dato importante sottolineare questo punto spento
Mi sento curato allora basta che qualcuno cerchi di appunto di che comprende decontestualizzare di capire il fenomeno è sembrato ed è giustificato mi interessa giustificare assolutamente comportamenti però oggettivamente criminali detto questo appunto in quel contesto di gli elementi nazionali politici sociali in pensione gli uni con gli altri è difficile separarli lentamente
Certo è che la volontà dell'esercito partigiano jugoslavo nel momento in cui libera l'intero territorio jugoslavo quindi ogni luogo dove a cui va a a liberare il territorio opera lo stesso tipo di era in pensione contro appunto quindi foto politica per fare il del partito comunista ma presentino in viale della Jugoslavia quindi lo fa con lo scopo collaborazione governi croati e anche italiani quindi la volontà e con i conti degli italiani noiosi cioè
Dunque allora questi eventi vanno inseriti nel contesto in cui accaddero nei nei anche nei fatti che li precedettero quindi le regime fascista l'italianizzazione forzata poi la la guerra l'occupazione militare l'otto settembre la guerra di liberazione e in in questo contesto si inserisce anche l'esodo
Cioè ovviamente allora è chiaro che appunto di nuovo inserire questo questo racconto all'interno di ciò che c'è il prima il durante lo vuol dire appunto non vuol dire giustificare vorrei cercare di capire
Però vediamo che prendete anche da un punto di vista puramente morale
Diciamo così ricordare anche le vittime non italiana e di quella guerra di quelle violenze e credo che sia giusto ecco a questo che come appunto si è facilmente in abiti durante la guerra hanno come innumerevoli crimini quel far pensare a forse sarebbe corretto ricordare anche questi crimini queste vittime
Detto questo invece l'epilogo di una vicenda decisamente riversa no prettamente correlata questi episodi di violenza ma ovviamente in qualche modo ne è la conseguenza esperto che è la conseguenza della sconfitta dell'Italia in guerra e della perdita di questi territori di confine dei trattati di pace che vengono sottoscritti alla fine della guerra in particolare poter trattato di pace firmato il dieci febbraio del quarantatré perché il motivo per cui che ce n'è poco più questa data
Che porta di fatto alla alla scelta di andartene di gran parte della popolazione italiana di queste realtà circa l'ottanta per cento degli italiani jugoslave vicino ad abbandonare territori e classiche in Italia con una scelta di grandissima sofferenza di grandissima dice Sassi autotrazione
Una scelta semplice anche che non è un'escursione passa ecco questo questo è una un aspetto importante perché si tende a farlo passare come una un'espulsione
Conigli invece non è così appunto a questo punto come come come dice che tu non non non non realmente soci c'è una sofferenza che nessuna la nega e però interessante che nel libro c'è la differenza ed in quello che avvenne per esempio dei tedeschi che abitavano quelle quelle zone
Sì fittizia ed essi come in tutto il resto del dell'Europa orientale fu proprio perché caduta residente in quell'area data secoli vengono espulse forzatamente
Su dodici milioni di credenti costrette a lasciare le loro terre sono due milioni di morti quindi è evidente che è un'espulsione portata e violenza petto parta proprio con le armi
Questo non accada crudamente nei territori qui anch'io ho dalmati dove invece non c'è né una legge riscossione diciamo non c'è una volontà specifica del governo ricordavo di espellere gli italiani e non c'è nemmeno una non ci sono nemmeno operazioni
Diciamo repressive violente contro la popolazione italiana naturalmente ci sono appunto con le violenze di cui abbiamo detto nel quarantatré quarantacinque ma lei tutto in gran parte avviene al quarantasette cinquantaquattro quindi degli anni successivi a queste a queste violenze le ragioni però che spingono queste persone ad andare via sono tutte ragioni assolutamente comprensibili e che come dire condivisibili ecco io credo che mette il nipote probabile per circa ottanta reparto sicuramente quella scelta
Perché era chiaramente molto molto difficile
Sopravvivere per la popolazione italiana in quel territorio in quel contesto nel dopoguerra
In cui diciamo subiva diverse frazioni davanti da vari punti di vista dopodiché ripetiamo dato che l'ottanta per cento ma il venti per cento di paglia ne sono rimasti hanno vissuto comunque pacificamente anche loro con le loro difficoltà ma insomma
Si è mantenuta una comunità italiana evita ancora oggi in tutto questo c'è anche la questione che viene
è stata accennare accennata insomma sulla viene un po'taciuta però in queste quando c'è appunto l'il ricordo di quelle di quelle vicende la realtà di quella che è stata la dittatura fascista quindi poi dell'occupazione militare ed è e dei crimini di guerra su cui il nostro Paese non ha mai fatto non hai fatto luce
E questo credo che sia un po'come dicono quindi ricordi elefante nel fare otto referto nella la grande il grande oblio che non sovente continua a mantenere la seconda guerra mondiale partecipazione alla seconda guerra mondiale che non riguarda solo perché il territorio perché in fondo i crimini fascisti perché ancora più gravi dei territori coloniali tattica in in Etiopia in Libia in particolare
Ma senz'altro in questo contesto come accennavo prima bieche abbastanza grave
Quando si Feelings raccontano giustamente entrambi le violente eletto tenente di quelle di questi territori nel corso di un secondo guerra mondiale dimenticare anche le sofferente ed a me che noi stessi abbiamo prodotto
Mi riferisco appunto per i crimini di guerra commessi dall'esercito fascista durante l'occupazione della Jugoslavia
Di cui forse l'esempio più simbolico che significativo e la creazione di campi di concentramento più di cui penso maggiore pochissime agli ascoltatori sappiano italiane interno cento mila cittadini jugoslavi durante la seconda guerra mondiale
In gran parte civili perché i partigiani venivano fucilati quando vedevano catturati
E di questi circa cinque mila muoiono in gran parte di fame
Nei campi di concentramento non sono campi di sterminio quindi intendiamoci non c'è la volontà determinare la popolazione però certo che le condizioni di vita caliche la gente muore appunto di fame e di stenti
E te e il luogo più simbolico è il campo di Arpe che si trova non lontano dal fiume su la dal ma per dove muoiono mille cinquecento civili in gran parte donne e bambini quali tutti slovene
Ecco forchette noto presidente qualcuna delle nostre istituzioni quest'anno che lo tante navi o del dell'invasione della Jugoslavia
Volete mandare le carte a dar personalmente dire qualche parola su questo episodio storico credo che sarebbe veramente una grande occasione per assumere
Carey per cui l'Italia dovrebbe quindi Marco la verità storica per ove ora Vincenzo agiato sicuramente rispetto alla Germania cioè la Germania
Fatto un po'più troppi di noi conteso ma con la con la sua storia con la sera non certo non certo facile e questo ci porta alla alloggi perché come dicevo anche nell'introduzione
C'è una rilettura nazionalista di liquidità appunto della complessa vicenda del confine orientale proprio ti ecco che fa il paio con le revisionismo deve appunto grande responsabilità italiane in quell'area
Detti ovviamente come dire guardando queste vicende al forno in un'ottica vittimista quindi guardando solo alle troppe vittime e senza appunto considerare gli alti gli alti episodi che avvengono contestualmente che invece ci vedono dalla parte dall'altra parte della barricata diciamo questo ovviamente dalle versione
Ai ai Paesi confinanti al dovere accade sono diciamo gli eredi del rivoluzionario quelle in quelle aree che noi appunto non abbiamo intenzione di riconoscere l'opera concreta ma soltanto all'ospite e quindi in qualche modo riversiamo tutti i loro delle colpe che hanno in parte Marlowe insomma in parte anche no ecco e che giustamente lo vorrebbero che venissero riconosciute anche le loro vittime
è ovvio che diciamo non esiste la possibilità di una memoria condivisa quello che sarebbe necessario open è una una memoria fa nazionale io lo definisco c'è e il riconoscimento delle reciproche memorie quindi delle reciproche
Delle reciproche vittime ma anche delle reciproche responsabilità nelle se gli episodi di violenza che hanno attraversato il Novecento dopo tutto in un'ottica diciamo di convivenza nell'ambito dell'Unione Europea entrambi questi Paesi fanno parte dell'Unione Europea quindi ecco sarebbe Quetta Taekwondo meno alla giusta la percorre invece si è scelto di puntare sono sola
Presunta riconciliazione nazionale vai Pagliaro diversi schieramenti particolare tra ex fascisti ex comunisti
Ma appunto ignorando questi aspetti internazionali e in qualche modo anche io credo senza riconoscere i crimini fascisti una riconciliazione con la parte fascista quello che non sia come spero che in qualche modo
Con la polenta che ci per rappresentare il fascicolo come vittime e non è come non come responsabili di nulla no infatti in questo inventato questa cosa del dell'accostamento del del riconoscimento delle delle memorie
Delle diverse memorie mi fa venire in mente un tentativo che c'è anche chi chi tenta di farla nell'ex Jugoslavia insomma partendo dal presupposto che non non nelle memorie non sempre possono essere riconciliarsi ma riconosce riconosce sì questo sì sarebbe già un passo in avanti dannosi sta facendo l'operazione l'operazione contraria anzi ci se no in questi in questi come dire in questi anni è nato anche una memorialistica dei film addirittura che sono stati che vengono nel dei nomi che sono diventati adesso senza fare i casi personali però noi siamo di fronte davvero a un'operazione di revisionismo
Ma io appunto temo che che ci sia in corso un'operazione di questo tipo credo voluta esplicitamente le partite quel male tra che hanno strumentalizzato da pensa a questa vicenda
Ricordiamo la vicenda che statale in in gran parte marginalizzata diciamo dell'asse l'avremmo repubblicana italiana e in tutti gli anni del dopoguerra per diverse ragioni
Non per colpa dei comuni che come ha detto di aver letto ma in parte anche per responsabilità del PC parte la responsabilità del
Dei governi che si sono succeduti il in qualche modo che inventata da tempo è come paralizzata dall'estrema destra neofascista
Che ha in qualche modo ha imposto il suo discorso pubblico su questa vicenda
E negli ultimi anni per avere questo discorso che si è aggravato la realizzazione del film d'autorità due anni fa secondo me con la l'esempio più evidente di questa svolta per cui appunto la rappresentazione dei fascisti come pure vittime di quel di tutta questa vicenda in qualche modo finisce per appunto capovolgere i valori fondanti dello Stato italiano che sono quelle dell'antifascismo e della guerra di liberazione e quindi in qualche modo raccontando appunto i pesci titolo come vittime
Ma anche lei vittima come le scelte e quindi a diciamo abdicando alla ai poveri esuli una improvvisa storica se non hanno i poveri ed esigenze dei capitoli principali diciamo uguale vittime alla fine di questa vicenda stiamo parlando eccetera e migliaia di persone
Che sono i depositari della memoria di quella di quella storia drammatica che prevedono appunto adottare quel per forza metaforica di essere fascisti che invece erano almeno meritano
No tra l'altro c'è anche un accostamento qualcuno oltre a gonfiare le lei le le cifre che poi è chiaro che ogni morte a ogni singola morto è una tragedia però poi ci esistono dei numeri el e l'uso strumentale dei numeri magari gonfiati ad arte o per pura ignoranza ancora peggio insomma ma c'è anche un accostamento di date perché il giorno della ricordo viene pochi giorni dopo l'il giorno della memoria il ventisette gennaio è stato scelto come data di libertà la data della liberazione del campo di sterminio di altruismo il dieci febbraio
Perché appunto è il giorno della trattato di Parigi del quarantasette
Questa probabilmente forse è un caso però qualcuno addirittura ha parlato di Shoah italiana
è ormai diventato quasi sottoposto questo bilancio italiana che parla tranquillamente il genocidio contro gli italiani
Appunto un elemento la nostra Shōwa ore cioè italiana viene viene spesso utilizzato lo scorso anno Salvini ha parlato
Di di sì alla Provincia dicendo che le le vittime delle foibe non sono meno importanti delle vittime della Shoah quindi c'è un riferimento continuo a questo elemento e credo che la vicina le due date là vicino a quelle due parole anche memoria ricordo che in qualche modo favorisce una confusione tra le due cose ormai spento
Le istituzioni magari o volavano le istituzioni parlare dei comuni più piccoli tendono a celebrare due date insieme
Perché il fatto che cita per comodità e quindi l'assimilazione diventano mai super evidente
Anche l'uso del termine negazionista per esempio verso chi cerca di dare convertito alla vicenda non piantarla con tanto sulle vittime italiane di nuovo parco preghiere strizza l'occhio alla alla Shoah ma termine rifatto utilizzato e poi perché negava la Shoah
Ecco ci sono tutta una serie di elementi tra cui non ultimo anche quello delle cinque perché alla fine gonfiare le cifre rende più simile a questa vicenda alla alla vicenda la Shoah qual era il prodotto finale da una parte il fatto di come dire gonfiando a dismisura l'importanza storica ha detto non le poiché quel alla fine tutto questo giro intorno le poi perché all'epoca il vero dramma all'esito di quella
Sì discendente anche come numeri sogna incommensurabile incommensurabile
Quindi gonfiando a dismisura il numero delle vittime delle foibe si tende a appunto oltre a dire uno una partita storica ma anche appunto l'allora assimilarlo alla allaccio ma in qualche modo anche riducendo il senso storico della Shoah e quindi colonie con un'ottica riduzioni dalle Coco anche della Shoah
E e assimilare le due vicende perde anche appuntamento alle otto ore fuori
Fuorigioco nel senso che il riparto di storici non sono autorizzati a parlarne perché ormai si è stabilito che con lui e quindi noti proprio dire nulla un po'appunto come per uno mette più in discussione la Shoah
è chiaro che non si può parlare perché prima perché perché la la vicenda la Shoah è un fatto storico riconosciuto invece la vicenda le poi da poco riconosciuto ma non nei termini in cui viene raccontata pubblicamente
E questo il problema è per questo che viene messa in discussione Pistorio perché
La verità storica accertata è un'altra e non quella accusato stampa e tra l'altro c'è anche il problema che
Conto e non non non basta ascoltare gli stralci e un conto è non farli parlare allora vorrei ricordare che si ascolta che Turtur sei sesta sei non da oggi vittima perché di attacchi anche verbali gli anche violenti di minacce
Per cercare di impedirci di parlare insomma quindi la cosa diventa oltremodo preoccupante insomma se non voglio fare polemiche però mi sembra giusto dirla questa cosa perché che si impedisca pare un Co fronto un confronto su su fatti storici che necessitano di confronto di dibattito delle idee la trovo una cosa francamente
Inaccettabile insomma sono d'accordo con te maggio aggiungo anche che non è un comune non solo lui io l'unico Carbone non esame imponeva detto
Gli studiosi ormai in quel collegio e con l'evanescente delle condizioni diciamo le posizioni politiche o delle disposizioni interpretative ci sono Dior bianche
Molto moderati e gli elementi probatori un po'del buio poco riconosciuto di questo tema e che tappo segretario della DC a Trieste per dire quindi restante tracciato pietre un filo comunista
è pur vero che DOCUP accusato di rivoluzioni Bondi negazionismo due anni fa
E il coi i suoi libri portati mette al bando dalla dalla Regione Friuli Venezia Giulia amministrata da partiti di destra
Ecco
Ma c'era bisogno doveva piace concludere c'era bisogno di istituire questa giornata
Ma non volta ponendo in quanto non è non è il mio mestiere fare fare politica io credo che questa giornata appianata in una congiuntura politica specifica che era quella della fino agli anni novanta e quindi nel due mila quando diciamo finito caduti finita la guerra fredda passata la bufera di Mani pulite e di tutto ciò che ha comportato con il colossale cambiamento politico in Italia
C'erano forze politiche avevano bisogno di ricostituirsi in qualche modo una una credibilità politica ed erano in particolare il partiti partito neofascista diciamo seracco allarghiamo fascismo cioè alleanza nazionale e il e il partito diciamo le gli eredi del Partito comunista dall'epoca PD
Queste due forze lo qualcuno da necessità di di ricostruirsi un'identità politica e questa vicenda era molto funzionale
Era funzionale anche quella volontà punto di riconciliazione nazionale che
Ricorderete era anche animata da Violante finì quando si incontrarono comodo colto di Violante figlio o i discorsi sui ragazzi all'oceano la volontà usa diciamo di superare tramite la guerra civile la seconda guerra mondiale era diciamo ripartire qual prevalsi ripeto una volontà anche ecco da questo punto di vista devo dire anche comprensibile non credo sbagliata politicamente appunto sebbene non sia il mio mestiere
Credo però che ecco per
Per ripartire
Da una riga la riconciliazione bisogna però come le proprie responsabilità infatti negli ultimi nelle ultime pagine del libro
Scrivi per scongiurare il pericolo che il dieci febbraio si trasformi in una vera e propria giornata dell'orgoglio fascista occorre dunque cambiare rotta dare un senso diverso a questa celebrazione
Quindi da che parte dobbiamo andare
Ma punto io credo che bisogna che sia necessario diciamo concentrati sul
Da una parte sulla e su questo concetto della complessità noi il la stessa legge testarda del denomina la vita attesa legge parla di vicenda complessa vicenda le cose in area tale
E quindi credo che sia importante punto concentrate sulla complessità quindi nel dare voce agli storici che sono che appunto analizzano la complessità delle vicende e ridare voce alla storia su questa vicenda che la storia drammatica che va ricordata che va ricordata per quello che c'è è un dramma del Novecento che ha coinvolto anche centinaia di migliaia di italiani e che ha portato via una regione dove dominava la convivenza ed identità anni perché la la legionella questo grafico e questo è un vero un vero dramma storico che ci ha coinvolto e su cui dobbiamo dobbiamo ragionare
Ma tenta dimenticare accusa la nostra responsabilità è quel dramma che sono molto grandi che vanno ricordate
Allora il libro e allora le foibe edito dalla terza l'autore Enrico Betti che abbiamo avuto ospite sarà un libro sono un centinaio di pagine sono le tredici euro veramente me ben spesi insomma per capire di cosa parliamo cosa quando parliamo di foglie che cosa è successo realmente l'autore Enrico Betti davvero grazie grazie davvero di essere stato a Radio Radicale grazie a voi piacere alla ma
Ieri dieci febbraio ricorreva dunque il giorno del ricordo istituito nel due mila e quattro per commemorare le vittime delle foibe l'esodo degli italiani dall'i tre e dal dal Marzia e come dice la legge che ha stabilito questa ricorrenza la più complessa vicenda del confine orientale e vogliamo chiudere questo supplemento di passaggio a sud-est di giovedì undici febbraio due mila ventuno questo supplemento speciale proprio citando un passaggio delle ultime pagine del libro di ieri che Gobetti e allora le foibe là dove l'autore scrive che per congiurare il pericolo che il dieci febbraio si trasformi in una vera e propria giornata dell'orgoglio fascista occorre cambiare rotta dare un senso diverso a questa celebrazione è necessario inquadrare la vicenda nel suo contesto insistere sulla più complesse vicenda del confine orientale ricordata nel testo della legge istitutiva evidenziare con forza la spirale di violenza che ha portato fino all'esodo attribuire ad ognuno le proprie responsabilità separare i caduti innocenti da chi ha fomentato l'odio e ha combattuto fino all'Ultimo il nome dell'anziché Smoke distinguere le vittime e dei carnefici da una parte e dall'altra tutto ciò rappresenta a mio avviso scrive Eric Gobetti il giusto riconoscimento perché ha patito l'ingiustizia ma anche uno strumento per provare a identificare i medesimi meccanismi di esclusione di oppressione nel mondo odierno
Ci fermiamo qui dunque con questa supplemento settimanale di passaggio sud-est di giovedì undici febbraio del due mila e ventuno ci ritroviamo in onda domenica sera domenica quattordici febbraio come sempre alle tu uno per una nuova puntata di passaggio a sud est grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli ha una buona giornata in compagnia di radio radicale