Tra gli argomenti discussi: Difesa, Elezioni, Esteri, Forze Armate, Germania, Laschet, Politica, Rassegna Stampa, Scholz, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
Rubrica
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Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale martedì ventotto settembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta l'edizione di oggi sarà integralmente dedicate ai risultati delle elezioni in Germania domenica la Spd dedicò la sciolse al primo posto
Ma molta incertezza su quale sarà il prossimo governo a Berlino diverse coalizioni sono possibili da quella semaforo Spd verdi liberali alla Jamaica sedi USA su verdi liberali
Infine c'è anche l'opzione di una nuova grande coalizione tra i socialdemocratici e cristiano democratici
Vi proporremo tutta una serie di commenti partendo dalla Germania e da un quotidiano diaria conservatrice la Frankfurter Allgemeine Zeitung
Un commento che da un polo il senso del le reazioni a Berlino e non solo
Cioè tocca OLAF Scholz provarci per primo serve cambiamento servono anche riforme e questo a causa della disfatta Dellas deluse su che non solo rischia di uscire dal potere ma a ottenuto il peggior risultato della sua storia leggeremo vivamente altri commenti dalla stampa europea
Compresi alcuni che riguardano l'Europa l'Europa in sostanza il titolo dell'editoriale di oggi di le mondo chiuderemo con Gideon Racman del fallo sciolta INPS
Che che parla non tanto o non solo delle elezioni in Germania ma delle ripercussioni per alcune priorità europee in particolare una la cosiddetta autonomia strategica un rafforzamento la creazione di un Europa della difesa Racman giustamente sottolinea che all'Europa manca ancora una visione unificante cominciamo però dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung o un commento di Gerald Brown Berger su queste elezioni per il Bundestag il titolo in qualche modo dà un'indicazione anche dei desideri dopo questi risultati rispetto alla futura coalizione di governo dovere di cambiare non è ancora chiaro chi governerà il Paese ma una cosa è certa la politica di riforme e inevitabile scrive
L'ha fatto
Ciò che era già chiaro prima del voto vale anche la sera delle elezioni solo dopo difficili negoziati di coalizione sarà chiaro chi governerà la Germania per i prossimi quattro anni
Se a OLAF Scholz dovesse essere negata la cancelleria federale nonostante un risultato più che dignitoso per il suo partito e nonostante la sua simpatia e competenza rispetto agli altri candidati sciolse dovrà cercare i responsabili nella sinistra del suo partito il fatto che la Spd non abbia categoricamente escluso una coalizione con i Verdi di link all'estrema sinistra prima delle elezioni di domenica
Probabilmente ha convinto non pochi lettori negli ultimi giorni andare ancora una volta al loro voto all'Unione
Sede USA del suo nonostante un candidato armi e lascia et poco convincente per la cancelleria è una campagna elettorale molto debole qualsiasi nuovo governo comunque dovrà fare i conti con la contraddizione tra l'urgente necessità di riforme e la resistenza di molti a cambiare la propria vita
In passato non da ultimo ha causato dell'opinione dei sondaggi la politica Berlino è stata guidata dal principio di nascondere verità scomode alla popolazione e direi rinunciare a politiche di riforma dell'economia
Visto lo sviluppo demografico in Germania
Viste le sfide globali e viste le esigenze finanziari e della politica che in pratica
Un nuovo governo dovrà agire in modo più energico e deciso rispetto alla precedente grande coalizione
Come ha dimostrato la campagna elettorale nell'Unione se deluse su nella Spd sono mentalmente preparati a questo
La competenza in materia di politica economica non è stata di moda negli ultimi anni la grande coalizione era più interessata ad amministrare il Paese che a portarlo avanti con coraggio
C'è tempo per ogni cosa scrive ancora la Fazzi nelle conclusioni un approccio politico prudente può essere giustificato in un mondo in cui a una crisi ne segue immediatamente un'altra
Ma se la Germania non vuole mettere a repentaglio la sua performances economica
Una politica di riforme e inevitabile il futuro cancelliere federale dovrà affrontare grandi sfide così
Gerald Brown Berger sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung sulla stampa tedesca ci sarebbero molti commenti analisi da da da leggere
Forse un po'troppo incentrate come dire sulla sulla politica interna dunque anche di difficile comprensione
Uno per lo segnaliamo è un commento dalla Süddeutsche Zeitung uscito ieri di detto adesso Esslingen erra a proposito di OLAF Scholz che insieme rivelato il candidato giusto per la Spd tra l'altro incarnando proponendosi come il vero erede del centrismo di Angela Merkel un errore di nome OLAF molti elettori non hanno votato per la Spd e per i socialdemocratici ma per il loro candidato cancelliere
Il partito deve esserne consapevole nel momento in cui negozi era la coalizione semaforo attenzione dunque a a non spingersi troppo
A sinistra dice in sostanza la su Deutsche Zeitung vediamo però i giornali
Esteri quelli fuori dalla Germania imolese giornalieri aveva un editoriale che sintetizzava abbastanza bene la lettura di di di questo di questo risultato in cui c'è un vincitore ma ma solo a metà il messaggio confuso dalla Germania elettori e partiti hanno perso l'opportunità di tracciare un nuovo corso scrive il giornale
Domenica gli elettori tedeschi hanno parlato e ora dovranno aspettare diverse settimane se non mesi prima che qualcuno dica loro ciò che hanno detto con il loro voto
I risultati sono un pasticcio della complessa logica della politica di coalizione determinerà il percorso che la Germania seguirà per uscire dall'era di Angela Merkel
E speriamo Iwata leggermente in testa rispetto la Sieglinde Merkel ma entrambi sono attorno al venticinque per cento chiunque dei duelli uscirà a formare un governo sarà una scelta che gli elettori avranno fatto senza alcuna vera convinzione
E con chi governerà al vincitore i Verdi si sono piazzati in terza Poli posizione con un risultato forte attorno al quindici per cento i liberali dell'Ais de pene a favore del libero mercato hanno tenuto l'undici l'estrema sinistra crollata il cinque l'estrema destra di Alternativa per la Germania perso terreno rispetto il due mila diciassette
Fermandosi al dieci per cento le possibili combinazioni di coalizione sono quasi infinite
Spie della se ne usa il suo potrebbero perfino ricostituire la loro attuale grande coalizione e forse scrive un po'malignamente il giorno gli elettori sarebbero felice di avere altri quattro anni di status quo
Oppure la sede usa il suo potrebbe formare una scomoda coalizione converge smettevo ancora la Spd potrebbe scegliere di governare con i Verdi e la e la lei Beppe in un governo che per per seguirebbe obiettivi ambientali più aggressivi limitando gli aumenti delle tasse questo pasticcio però secondo il Journal significa che la Germania è un'eccezione in Europa nel senso che in Germania non sono possibili vere e proprie svolte dettate dagli elettori
Negli ultimi sei anni gli elettori britannici hanno corso il rischio della Brad Smith quelli francesi hanno dato una chance al programma di riforme di Manerba covo gli italiani hanno sperimentato i partiti ribelli al governo la Grecia ha fatto una scelta chiara
Tra due partiti che avevano visioni politiche molto diverse
In termini di come governare i tedeschi potrebbero invece dire che loro immobilismo è determinato dato dal fatto che il Paese sta bene dopo sedici anni di Merkel al comando il problema è che non è davvero così
Berlino deve affrontare una serie di sfide su come stimolare gli investimenti produttivi
E l'innovazione su come assorbire grandi flussi di migranti su come rispondere alle crescenti minacce strategiche proveniente da Cina e Russia su come mantenere buoni rapporti con i vicini europei con gli Stati Uniti
Mentre la Germania si prepara lunghe dispute di coalizione è difficile non concludere che i partiti gli elettori preferiscono uno status quo statico ha una chiara nuova direzione così il wall street journal
Che ci porta le fidiamo di ieri è un editoriale dal titolo dopo Merkel la Germania ha votato ma non ancora voltato la pagina Dellera Merkel scrive il quotidiano conservatore
Il socialdemocratico OLAF Scholz del conservatore al mille asceta hanno fatto a gara per incarnare l'autentica eredità della cancelliera dopo aver superato il traguardo hanno entrambi rivendicato il diritto di governare
Anche se chi meglio piazzato non è il disco Delfino scelto personalmente da Merkel cioè la scenetta serviranno lunghi negoziati per mettere in piedi una coalizione
Sicuramente a tre partiti una formula inedita dagli anni mille novecentocinquanta la delicata ricerca di compromesso tra posizioni ideologicamente lontane sembra promettere alla Germania una coalizione moderata in continuità con i sedici anni di Merkel lirismo
Un metodo che consiste a smussare gli angoli e difendere gli interessi economici del Paese proteggendo la al massimo dalle scosse nel resto del mondo
I tedeschi tengono a questa loro posizione di conforto confortevole
L'alternativa sarebbe un'instabilità di cui forse anche i paesi vicini si pentirà ebbero eppure gli europei sono stanchi delle perpetue visite esitazioni germaniche
Vorrebbero vedere la prima potenza economica del continente assumersi di più le sue responsabilità in una competizione internazionale sempre più acuta e pericolosa
L'arte del compromesso scrivere fidiamo mostra i suoi limiti quando diventa al compromesso con la Cina per preservare le esportazioni o con la Russia per avere accesso al gas
Inattesa di conoscere i risultati dei negoziati a Berlino l'Europa non deve accontentarsi di gestire gli affari correnti
La Francia che a gennaio prenderà la presidenza dell'Unione Europea per sei mesi intende pesare sugli orientamenti della futura coalizione
Anche con il rischio di essere accusata di ingerenza ma la possibilità sarebbe dannosa data la posta in gioco cruciale su questioni come la difesa europea
Che ora e alla merce di partiti minoritari in Germania così tra l'altro lo figlia o di difesa europea parleremo tra poco in modo più approfondito
Sulla questione Europa e europei sul in sostanza vediamo l'editoriale di oggi di di mondo che ha proprio questo titolo
Chi dirigerà la quarta potenza economica mondiale la prima in Europa chi succederà ad Angela Merkel dopo sedici anni al potere se i risultati delle elezioni di domenica non permettono nell'immediato di rispondere a queste domande
La direzione politica che indicano è però un po'più chiara mentre su i cristiano democratici condotti dal Milla Shetta registrano la disfatta più pesante della loro storia
I socialdemocratici guidati dal moderato la sciolse hanno recuperato cinque punti rispetto a quattro anni fa
In una dinamica favorevole alla sinistra con i Verdi alla quattordici virgola otto per cento che ottengono il miglior risultato di sempre
Il primo posto tenuto dalla Spd mette fino al declino continuo che aveva colpito i socialdemocratici dagli anni Schroeder cancelliere dal mille novecentonovantotto al due mila e cinque
Insomma Tremonti il partito di Scholes dovrebbe logicamente guidare la prossima coalizione questo esito tuttavia non è scontato
Se i due grandi partiti che dominarono la vita politica tedesca dalla fine della guerra resistono meglio dei loro omologhi nei paesi vicini in Europa
Non sono più in grado di governare da soli e nemmeno due nella grande coalizione che li ha visti alleati nel periodo recente come in altri Paesi europei
La frammentazione scuota il sistema politico tedesco impone una coalizione a tre formula già tentata a livello dei Länder ma mai su scala federale
L'alleanza tra Spd e Verdi liberali dovrebbe Pea pare per le monde la più logica ma i negoziati con la de'Pecchi vicini alle posizioni della servitù e ormai King makers
Si annunciano Rondi tanto più che anche i cristiano democratici rivendicano il potere tenteranno di costruire un'altra coalizione sempre con Verdi e liberali
Se il risultato di domenica appare incerto l'esito del voto in via comunque due messaggi chiari
Da una parte scrive le Monde i tedeschi hanno votato al centro scegliendo partiti con programmi moderati e sanzionando al contempo l'estrema destra di Ares dei Alternativa per la Germania e l'estrema sinistra della Linke
L'usura dei partiti tradizionali del potere non porta per forza un voto di protesta un populista
L'assenza di controversie elettorali sull'immigrazione in un Paese che ha aperto le sue porte rifugiati nel due mila e quindici l'accento durante i dibattiti sulla questione della transizione climatica e del salario minimo sono esempi su cui meditare per una Francia minacciata da una campagna per le presidenziali dominata dai temi identitari
E prosegue le Monde se la questione europea non appassionato le folle in Germania e positivo che i quattro primi partiti tedeschi a spendersi di Hoover divertente siano tutti favorevoli a un rafforzamento dell'integrazione europea
Da questo punto di vista il rischio quale e di un lungo periodo di incertezza post elettorali in Germania
L'ultima transizione nel due mila diciassette era durata cento settantadue giorni questa prospettiva non può che inquietare
Nel momento in cui la Germania deve uscire dalle ambiguità del periodo Merkel sulle sue responsabilità geopolitiche
E nel momento in cui l'Unione europea di fronte a scelte cruciali su temi come la sovranità la transizione climatiche le migrazioni
L'instabilità Honda paralisi di potere troppo lunga Berlino non è nell'interesse di nessuno e sicuramente non della Francia
Che dal primo gennaio assumerà la presidenza di turno dell'Unione europea e si troverà a sua volta in piena spirale elettorale così le monde nel suo editoriale di oggi che ci porta per concludere al fallo sul Times di oggi edito rack manda che parla proprio della della di uno dei temi tanto cari ai francesi l'autonomia strategica la difesa europea ognuno la chiami come come gli pare all'Europa manca ancora una visione unificante fondamentalmente se si fa una difesa europea un esercito europeo poi la sì lo si usa e sì sì per fare che
Scriverà Carmen i negoziati di coalizione dopo le elezioni in Germania saranno un'impresa tortuosa ma a giudicare dai programmi dei partiti il prossimo governo sarà impegnato a favore di un esercito dell'Unione Europea
Tutti i partiti maggiori sono favorevoli l'espediente particolarmente incline nel frattempo in Francia moderna coi più determinato che mai a rafforzare l'ambizione strategica dell'Unione europea dopo quella che Parigi ha definito l'accoltellata nella schiena
Del nuovo patto dell'anglo sfera tra Australia Regno Unito e Stati Uniti l'Augusto
Ma l'attuale impennata di retorica sulla sovranità europea sull'autonomia strategica la difesa dell'Unione è fatta soprattutto da fantasia perché la dura realtà e che l'Unione europea
E ancora lontana dalla vere
Capacità distesa strutture e visione condivisa per trasformare queste idee in realtà questo non è per dire che l'autonomia strategica sia una cattiva idea o che l'Unione Europea sia condannata all'irrilevanza geopolitica
La prospettiva di un accordo commerciale con l'Europa o la minaccia di sanzioni europee può condizionare il comportamento di altri Paesi in tutto il mondo
Ma la potenza economica e la persuasione morale non sempre sono un sostituto adeguato della forza militare
Come disse una volta Stalin quante divisioni a il Papa
Racman poi fa un po'il Bilancio l'Europa all'Unione Europea spende Paesi spendono duecento miliardi di euro per la difesa l'anno contro i settecento miliardi di dollari
Degli Stati Uniti insomma l'Europa in gran parte dipendente dalla nato ma ancor più grave e la mancanza di una visione politica sottostante che sia alla base di una vera fusione sulla difesa
L'Unione europea spesso si divide durante gravi crisi internazionali nel due mila e undici Francia Regno Unito presero parte all'intervento militare contro Gheddafi in Libia
La Germania rimase in disparte durante la guerra in Iraq del due mila e tre Francia e Germania si unirono alla Russia per opporsi all'intervento Spagna Paesi Bassi Danimarca Italia Paesi dell'Est sostennero l'invasione guidata dagli americani per ragioni storiche geopolitiche le priorità strategiche dei paesi dell'Unione Europea rimangono molto diverso e poi ci sono come dire le le suscettibilità interni e la Francia che
Che che che in parte spazientito analisi teatri tedeschi tedeschi che invece sono esasperati dalla dalla banda dall'entusiasmo francese la conclusione è questa lei era posto Merkel in Germania apriva nuove possibilità la Francia sarà attenta nuove aperture a favore dell'autonomia strategica
Ma solo una crisi profonda come il ritorno di Taranto alla Casa Bianca potrebbe spingere finalmente l'Europa all'azione conclude
Video Racman e noi con lui da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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