Presentazione di «Margini. Rapporto sulle condizioni socio-sanitarie di migranti e rifugiati negli insediamenti informali della città di Roma»

Allora buongiorno a tutti quanti tutti coloro che sono in collegamento
Il richiamo Stefano riuscì Kinski su un giornalista della Radio Vaticana sono prestato alla presentazione di questo rapporto di medici per diritti umani che s'intitola margini e da un rapporto sulle condizioni socio sanitarie dei migranti rifugiati negli insediamenti informali della città di Roma intanto ringrazio a nome meno due
Associazione della stampa estera che ospita la presentazione di questo del rapporto ovviamente tutti coloro che partecipano a presentazione di questo rapporto
E vi presento e sono per Medici per i diritti umani Margherita
Decca poi Laura Cantarini senior Protection Associates della Alto Commissariato le Nazioni Unite per i rifugiati Margherita le chiedo scusa Alberto Barbieri coordinatore generale di medici Pet
I diritti umani e poi abbiamo Linda
Collegamento on line Barbara Funari assessora le politiche sociali eh eh alla salute di Roma
Capitale e Salvatore Geraci dell'Area sanitaria Caritas di Roma dunque grazie a tutti voi che siete
Intervenuti il rapporto è stato appurato in collaborazione da Medici per i diritti umani e dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati copre un periodo che va da gennaio a novembre del due mila ventuno quindi all'anno appena passato e si concentra su quella che la situazione di chi vive ai margini particolare in quattro insediamenti
Informali della della capitale che sono sostanzialmente due punti di riferimento nel due delle principali stazioni ferroviarie
Di Roma Stazione Termini e la stazione Tiburtina comma pazzo al Verano e poi due
Stabilì occupati
In cui si trovano le persone che sono al centro l'interesse di questo rapporto sono gli stabili di via Collatina e di via Santa Croce in Gerusalemme perché è importante che questo rapporto
Si concentri sulla situazione romana intanto perché la capitale e la città che ospita il maggior numero di richiedenti asilo e di rifugiati in in Italia e poi perché sulla città di Roma gravitano circa quattordici mila
Persone che si trovano in situazioni abitative di grave precarietà e dunque rientrano completamente in quelli che sono di temi trattati del rapporto difficoltà l'eccesso nel servizio ha difficoltà di accesso un corretto percorso di integrazione e la difficoltà di accesso a una corretta
Cura della salute adesso per non rubare troppo tempo
A
Ai ai nostri relatori
Do subito la parola prima vi do qualche informazione di servizio
Su come si svolge questa conferenza stampa on line di reattori conoscono più o meno i tempi dei loro interventi che cercheranno di rispettarli alla fine ci saranno una ventina di minuti riservati a domande e risposte che potrete rivolgere voi che siete in collegamento attraverso la facciata che trovate sul sito della stampa estera
Non so se anche attraverso chat forse dell'Alto commissariato
Di chi segue attraverso i canali l'alto commissariato de nazioni unite per i rifugiati e ovviamente attraverso la chat della pagina Facebook di medici per i diritti umani
Quindi possiamo iniziare intanto con la presentazione ufficiale di questo rapporto e dei dati che contiene con Maria Rita e che ha con la prima parte del del rapporto e di questa presentazione che toccherà
Le condizioni socio sanitarie migranti richiedenti asilo e rifugiati
Prego Maria Rita
Grazie Stefano grazie a tutte le persone che sono collegate che ci ascoltano
Allora vado a raccontare il sintesi perché nasce questo report e quali sono gli aspetti salienti punti salienti
Allora i report margini nasce all'interno di una collaborazione con nell'agenzia ONU per i rifugiati che è stata avviata nel due mila diciassette
A supporto diciamo di due attività fondamentali di mezzo che sono alla clinica mobile
Per l'assistenza socio sanitaria le persone senza dimora il centro psiche Francesca venendo un educato per fornire supporto per assistere dal punto di vista della salute mentale e fornire supporto psicosociale alle persone sopravvissute a torturare a traumi estremi
La clinica mobile un progetto storico di Meduno dal due mila e quattro questa camper attrezzato ad ambulatorio Quintino multidisciplinare percorre la città
Visita
Quelli che sono gli insediamenti precari
Dove vivono i gruppi di popolazione più vulnerabili con l'obiettivo di informarli
Sulla diritto alla salute fornire una prima assistenza sanitaria il favorire l'accesso ai servizi sociali sanitarie quindi favorire il benessere
E psicofisico di queste persone
Dinoi nel corso degli anni ci siamo resi conto che il sempre più le popolazioni tra la popolazione che incontravamo la percentuale di richiedenti asilo
E rifugiati era il momento questo in particolare a partire dal due mila quattordici e quindi abbiamo cominciato ad interrogarci ad approfondire il tema e a cercare gli strumenti più adatti per occuparci della salute di queste persone
E e quindi in questo ci ha aiutato sicuramente il partenariato correndo a cacciare che ci ha permesso di analizzare più a fondo il fenomeno
E di interrogarci proprio sul perché fossero così tanti i richiedenti asilo e rifugiati che incontravamo negli insediamenti i precari
E quindi questo è questo rapporto diciamo parla degli insediamenti droga precari della popolazione degli insediamenti precari
Delle cause dell'esclusione di questa popolazione ed esclusioni ormai cronica dall'accesso ai servizi e ai diritti fondamentali
E cerca di proporre anche alcune raccomandazioni alcune raccomandazioni che vengono rivolte alle istituzioni
E che partono anche dalle buone pratiche che abbiamo sperimentato in tanti e tanti anni di attività sul terreno quindi si tratta di un rapporto che nasce dal terreno un rapporto proprio dal Tirreno
Che non ha una per intesa di descrivere in modo esaustivo la condizione di vita e di salute di tutti i richiedenti asilo e rifugiati che vivono nella città di Roma
Ma sicuramente come diceva Stefano è un rapporto significativo perché Roma comunque è una città che mi ospita moltissimi teniamo presente il fatto che a Roma ci sono si possono contare i circa cento insediamenti precari che vanno da insediamenti di grandissime dimensioni come il ben noto sarà un palazzo ad Anagnina Olimpio edificio occupato di Collatina dove noi operiamo danni ad edifici più piccoli dispersi
E spesso proprio gli politiche anche di sgomberi forzati che si sono succeduti nel corsi degli nel corso degli anni senza però provvedere a delle soluzioni alternative ad un fenomeno così Complesso hanno avuto come conseguenza il fatto che queste operazioni sono trovati a vivere in condizioni sempre più isolato e sempre più ai margini e per questo le diciamo in questo rapporto che a la pandemia
Che viene trattata in questo rapporto c'è come la pandemia che impatto avuto alla pandemia sulla popolazione di questi insediamenti e come è stata gestita anche dalle istituzioni e dalle organizzazioni del testo terzo settore quindi la pandemia ci ha fatto a ha messo alla luce le problematiche di queste popolazioni che vengono definite nel linguaggio istituzionale popolazioni partoriti c'è popolazioni difficili da raggiungere
E noi più che di popolazioni cattolici vogliamo parlare di popolazioni e margini
C'è popolazioni che più che essere difficili da raggiungere sono di fatto le ultime ad essere raggiunte dalle priorità dei de la politica e dalle istituzioni sociali e e sanitari e quindi vorremmo che quest'analisi
Queste questa questo rapporto portasse in qualche modo attraverso appunto anche le raccomandazioni che vengono suggeriti a riportare al centro della politica
Questi gruppi di di popolazioni anche perché prima pandemia ci ha aiutato a renderci centri di più con un conto del fatto che la salute intesa nella sua accezione più ampia quindi di benessere
Psicofisico sociale universale inscindibile che quindi la salute de di questi gruppi di popolazione la salute di di di tutta la popolazione non possiamo quindi ragionare per gruppi separati ma occuparci della salute interno alla maniera sempre più universalistica Inter dipendente
Brevemente ancora come diceva Stefano abbiamo raggiunto quattro insediamenti precari sono due insediamenti estremamente precari che il suo dalla stazione Tiburtina la l'aria di Tiburtina verranno e la stazione Termini e poi due edifici occupati di diverse dimensioni con diverse caratteristiche diverse uno nell'edificio di Collatina
Che si trova alla periferia est della città
Ed è un edificio dove vivono circa quattrocentocinquanta persone per nella quasi totalità dei casi provenienti dall'Eritrea in minor percentuale dell'Etiopia a persone che vivono in Italia da anche molti anni con un'età media più alta del passato quindi circa di circa trenta cinquant'anni titolari nella totalità dei casi direi tranne pochi transitanti titolari di protezione internazionale
Ed un altro edificio che è un edificio che si trova in una posizione molto centrale nella zona di Santa Croce in Gerusalemme mi edificio noto come spinta Imma
Che presentai circa ottocento persone vivono ottocento persone in questo luogo ed ha una popolazione molto più variegata per provenienza per fasce di età eccetera ma di questo cuore edificio non ci siamo occupati nel dettaglio perché la percentuale di richiedenti asilo e rifugiati è piuttosto bassa al suo interno
Perché appunto fare un focus specifico su richiedenti asilo e rifugiati perché essi costituiscono il trentaquattro per cento del totale della popolazione che noi ci siamo trovati ad assistere in questi undici mesi quindi gennaio novembre
Trattati dal Progetto ma anche negli negli anni scorsi quindi oltre ad a descrivere gli insediamenti è interessante
Andare ad approfondire all'interno del re porta quelle che sono la correlazione tra la salute e e i fattori che determinano insomma la le condizioni a psico di di di vulnerabilità psico fisica delle persone che noi incontriamo quindi lo sguardo sui determinanti sociali della salute
Che viene citato nel rapporto parliamo quindi anche di condizioni di accoglienza di come le condizioni di accoglienza hanno un impatto decisivo sulle condizioni di salute di queste persone siccome siccome sia necessaria una riforma radicale più coraggiosa del sistema dice
Accoglienza e inclusione sociale e quindi proviamo fremito lo sguardo quello vale complessivo e appunto a dare delle indicazioni e delle proposte per affrontare finalmente in modo più deciso
La situazione delle persone che vivono ormai cronicamente margini della nostra città
Grazie Maria Rita applica coordinatrice progetti nazionali medio per avere illustrato quelli che sono le linee
Generali
Lungo le quali si dipana questo rapporto tra l'altro un apporto di consiglio di leggere perché è scritto in maniera molto lineare molto
Chiara quindi rapporto faceva comprendere e questo va sicuramente a merito di chi lo ha lo ha stilato non non è sempre così un rapporto anche abbastanza sintetico e sono troppe
Bada al sodo intatto io mi scuso perché mi saluti iniziali ho saltato
Il Santo acquisterà Tamburini il prossimo relatore direttore dell'ufficio tutelata la salute della donna i soggetti vulnerabili a contrasto alle diseguaglianze del ministero della salute in collegamento on line ben trovata grazie per per essere con noi
Il suo intervento tra l'altro viene perfettamente si collega perfettamente
Con quanto finiva di dire Margherita spiega facendo riferimento a tutte le categorie vulnerabili
Tra i quali veramente nel sinistra migranti forzati ce ne sono un un gran numero a partire dalle dalle donne
Spesso vittime di di situazioni terrificanti eredità della loro percorso migratorio così come per per molti uomini sappiamo che tanti loro sono passati attraverso
Situazione molto difficili talvolta orribili
In in Libia che si portano dietro questa eredità che incide ovviamente da un punto di vista della salute
Dovunque la parola Cristina Tamburini direttore d'ufficio tutela della salute della donna i soggetti vulnerabili e contrasto ridi uguaglianza del Ministero della Salute grazie prego
Grazie buongiorno a tutti
Volevo fare un ringraziamento particolare la al medicinale tecnici umani
Per quest'invito ringraziamento particolare l'agenzia ONU per i rifugiati che ha voluto coinvolgerci in questa macchina di missioni di commento di questo rapporto noi consideriamo estremamente importante i molto essenziale rinnovo non è stata mai tatticamente in un rapporto che la cui diffusione andrebbe molto facilitare valorizzata che contiene degli elementi diciamo estremamente rilevante tutti i cittadini non soltanto coloro che nelle istituzioni sono chiamati diciamo occuparsi di questi aspetti cercare anche di dare delle risposte
Grazio il coordinatore dell'introduzione sono responsabile dell'ufficio all'interno della lista per la salute
Doveva strutturale della direzione generale Vincent sanitaria si occupava della punto di tutela dei soggetti vulnerabili
E tra quelli naturalmente
Abbiano diciamo tutte le fasce di popolazione che riprende motivi iniettati di condizioni di salute identità digitale necessitano di una particolare attenzione cure specifiche dal punto di vista della sanità pubblica
E a questi compiti in ufficio nome
A quello di tutelare la salute delle popolazioni straniere decorazioni che sono appunto stati definitive allevatori cioè condividiamo questa soppressione del concerto perché in realtà ciò di cui stiamo parlando
Diciamo il risultato riconoscersi segni negativi
Che allontanano gruppi di popolazione all'interno dei quali ci sono molti soggetti vulnerabili danaro esplicitazione Ylenia processi di inclusione
E che noi in questo diciamo abbiamo voluto inserire in una strage successiva a quella che che descrive compiti istituzionali nostro ufficio perché la salute è un diritto della riconosciuto dalla Costituzione all'articolo trentadue
Tante volte nel nostro ministro richiamando i suoi interventi pubblici e i livelli essenziali di assistenza sanciscono un riuscì cioè nel servizio sanitario nazionale quindici stanze pubblica garantisce ai cittadini degli Stati non appartenenti all'Unione Europea disparità di trattamento piena uguaglianza di diritti e di doveri
Partecipe dei lariani
E questo quindici ricoverati dopo che è stato iscritto all'interno del l'ordinamento che e finisce livelli essenziali di assistenza è sostanzialmente ripercussione in termini di per inciso di sanità pubblica quello che
Incidenza dei nell'esposizione trasformo dell'immigrazione
Chiederti colletta quattro trentacinque definisce una grave
La ragazzina di assistenza sanitaria sia la lista dei ministri essere inizia stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale in particolare l'articolo
Cinque del Testo unico dell'immigrazione anzi essenziali così cioè anche gli stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale l'articolo trentacinque persona all'immigrazione
Stabili garantisce della salute della gravidanze frenare l'unità alla tutela della salute del minore
Minaccia azioni e la profilassi delle malattie niente
Questo diciamo attività istituzionale delle dell'ufficio della prevenzione sanitaria
Vere tutta una serie di collaborazioni abbiamo diciamo elencato mai successiva solo nove un memoriale per condivisione di
Diciamo per incidere ancora l'attività nostra attività istituzionale che quello di un lavoro e con le istituzioni con i soggetti che a vario titolo sono impegnati per aiutare la sua il grande naturalmente impegno partirà quelli sfilarono interistituzionali
Promossi dal ministero dell'interno come pure tutta l'attività Melissa alla definizione diciamo programmatiche e criminali il Paese
Definisce verso nel piano nazionale inclusione integrazione naturalmente avevano delle collaborazioni con disilluso in sanità Massimo nazionale nella promozione della salute delle popolazioni mirati Godzilla scientifica la quale la società vicino all'emigrazione evidentemente un'agenzia nazionale alla base di queste finestre dizionario
Vorremmo diciamo sottolineare in occasione della presentazione di questo importante rapporto su quelle che sono le condizioni del gruppi di popolazioni
Marginalizzare nella nostra città
Vorremo sottolineare due medici da un lato marito legale finzioni alle popolazioni più vulnerabili evidentemente l'esperienza della migrazione può essere un'esperienza positiva sia per coloro che nasce con una continuano anche se non saliranno in molte lingue
è diciamo rappresentava verso parole che danno proprio l'idea quello che questo spostamento dai rovi riceviamo comportare evidentemente mie condizioni spingono le persone a cercare nelle condizioni migliori l'utilità possono de sei determinate da condizioni strane lungo il viaggio
Ci possono essere segnalazioni traumatizzati confessato richiamato piano nell'introduzione una dottoressa ma teca
E quindi di quindi la necessità una valutazione che che è una valutazione diciamo sci sulla quell'ordine singole segnalazioni ogni persona nel gran migratorio portava con sé
Molto toccanti sono più le testimonianze sono state raccolte all'interno dei di questo rapporto
E quindi diciamo in effetti quello che è importante sottolineare che anche Marlon su tutti attorno a disse che telo possono vanificare come titolo come rifugiato ai sensi della della convenzione gira pur tuttavia ci possono essere situazioni di vulnerabilità
Che necessità tensioni internazionale a garanzia delle del godimento dei diritti umani una domicilio che importante sottolineare questa macchina il principio di sussidiarietà
Da un punto di vista della sussidiarietà orizzontale no chiamato anche conclusioni del rapporto questo concetto evidentemente il ruolo dedicarsi attore il ruolo che l'istituzione diverso dall'uovo di tutti i soggetti che appunto lavorano sul campo che garantiscono quella prossimità ingrato ruolo di orientare correttamente anche diciamo l'indirizzario persone verso servizi quindi questo sul principio di sussidiarietà orizzontale dei trovare una collaborazione sarà vivo
Arricchente nell'ambito di contesti direi
Della rapporto sono stati già diciamo guadagnarsi Cimadoro non orinatoio nelle stanze dell'astensione
Certamente dato che che sta subito richiamato mi cioè che trentaquattro per cento di soggetti che sono stati degli ufficiali impiegati in attraverso Canovine
Sono soggetti che in qualche modo titolare diluizione internazionali
Rifugiati i soggetti che sono stati in realtà in taluni casi già corti razzista poi ANSA e a conclusione di di quello che esperienza di progettuale importunare sinistra poi si trovano in condizione di non potere avevano continuativa unicamente loro di avere cognizione leggibilità
Terminare inclusi inclusione in una nullità associare quindi dalle nostre idee ai margini della nostra della nostra unicità
Questo diciamo deve far riflettere su quello che sono
Effettive intatti dei dei del nostro sistema così come Cannizzaro attualmente abbiamo diciamo voluto
Concentrarci certamente su alcuni asset vengono sottolineate all'interno del rapporto poi esempio la difficoltà Cassarà esiga un sagrato poi determina tutta una serie di mobilitazione quindi quello che effettivamente ogni punto anche simboliche di grande valenza simbolica piena reale che diciamo una barriera coprirà cenere a tutta una serie uniti garanzia
Aspetto sicuramente era una vicinanza se vulnerabilità non legate tantissimi i minori stranieri non accompagnati stesso in transito sono presenti questi insediamenti
E Modiano Maniero felicissima come informarli molto disagio psichico legato ai drammi che sono stati affrontare selezioni sia una media sia nei momenti che abbiamo visto Carriglio diciamo di dell'emissione prima del voto attraversare Laredo aggiungere nelle nostre coste
Quindi come conclusioni da parte nostra diciamo rinnoviamo l'impegno anche che cerchiamo di portare in ogni situazione ce lo consente di lavorare vede lavorare rilievo che ha situazioni con le organizzazioni della società civile come tutti gli attori che sono in grado di diciamo dai cui gli input per fondamentali nell'orientare
Le azioni che da un punto di vista istituzionale di una sensibilità sono azioni evidentemente
Di natura Indirizzo mo'ma è importante questi indirizzi poiché come masse intestare civile verso i livelli istituzionali a l'esistenza di una pubblica sia no
Serve riorientare Liliana conoscenza approfondita ignoranza teorizza di quella che è la realtà
Noi cerchiamo di affrontare ne miei poi si equanime ventenne diciamo combina grazie ancora medianiche moltissimo per questo coinvolgimento europeo si dirà citare
Ascoltare Marcido cui Chris programma corso stamattina
Grazie alla direttore Cristina Tamburini del Ministero della Salute d'ufficio
Della tutela della salute della donna dei soggetti vulnerabili e contrasto alle diseguaglianza importante perché il primo intervento istituzionale tra l'altro la presentazione di questo rapporto non è una presenza così scontata quella delle istituzioni e del mondo della politica in
In queste occasioni in cui si parla di persone che sono in un certo senso finite ai margini per tante difficoltà anche hanno incontrato
Quello che dovrebbe essere un percorso di accoglienza e di integrazione piuttosto lineare che invece a tanti intoppi ed è sicuramente una un'ottima cosa penso e lo dico senza alcuna ombra di ironia che nelle istituzioni in molti conoscano quelli che sono gli ostacoli
E le difficoltà soprattutto per quanto riguarda mondo dei cosiddetti migranti
Forzati non a caso adesso dopo la parola all'aura Cantarini senior Protection Associates
Dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati lo NH Cr grazie Laura canterini prego
Buongiorno a tutti spero che niente sentiate
Buongiorno appunto sono l'avrà canterini lavoro per almanacca Cr mi occupo soprattutto di della tutela di persone richiedenti asilo rifugiati che vulnerabili o con questioni relative a violenza di genere e accesso ai servizi socio sanitari
Ringrazio non solo tutti i partecipanti e la dottoressa Tamburini che ha fornito spunti particolarmente rilevanti e pertinenti subito prima di me
Ma anche
Medium la partnership con il mento da parte di UNHCR non è frutto ovviamente di una scelta casuale ma fa riferimento proprio a no no guarda Expert tesa che ha saputo portare mento
In un contesto così specifico come quello per l'appunto degli insediamenti informali
Nel senso della profonda conoscenza di quella che è la titolarità dei diritti delle persone presenti all'interno
Degli insediamenti informali anche un po'al di là della condizione giuridica specifica ma su questo tornerò
E la capacità di fare da trait d'union e perciò di colmare la lacuna tra una titolarità dei diritti che esiste ma che in molti casi non può essere esercitata attraverso un accesso sistematico ai servizi servizi intesi non solo come servizi alla salute ma servizi anche nel senso di politiche inclusive per la casa e per il lavoro
In effetti di chi stiamo parlando come è stato già detto dei relatori prima di me in molti casi si registra un aumento addirittura della presenza di persone già titolari
Di protezioni internazionali
Mi preme ricordare che il titolare di protezione internazionale che sia lo status di rifugiato la protezione sussidiaria in particolare nel caso dello status di rifugiato viene equiparato a tutti gli effetti e su molti piani
Al cittadino italiano
Perché queste persone continuano a rimanere ai margini allora
Per un divario e una lacuna un tratto un diciamo una sorta di discrepanza tra quella che è la titolarità di un delitto ed esercizio effettivo di quel diritto
Allora da cosa dipende questo vuoto il comune può essere colmato come è stato colmato almeno in parte dagli interventi di merito
E si è sicuramente un problema di percezione come rapporto di Matthew giustamente sottolinea le stesse persone che vivono negli insediamenti informali e ritengono che la salute sia un fattore secondario
Tendono a rivolgersi ai servizi solo quando la questione diventa davvero grande perciò c'è una questione di percezione e da parte delle persone rifugiati immigranti che era parte delle istituzioni chiamate
Non solo fare policy ma anche proprio all'erogazione del servizio a capire quanto invece diciamo la riabilitazione passatemi il termine sul piano della salute della funzionalità individuale
Sia un tassello indispensabile e preliminare una conditio sine qua non
Perché un soggetto possono farsi soggetto attivo e perché specularmente il sistema possa ragionevolmente pretendere che l'individuo si attivi per la Ricci per l'apprendimento della lingua per esempio per la ricerca di un'occupazione e per la ricerca di una soluzione abitativa alcuni fattori strutturali sicuramente devono essere diciamo affrontati da parte delle istituzioni con una politica sull'inclusione diciamo rispetto alla casa e lavoro che vada al di là molto al di là della logica come dire securitaria forse della degli sgomberi ma con politiche di lungo termine per l'inclusione rispetto a casa e lavoro però io vorrei tornare a dare appunto centralità al tema della salute allora come colmare il gatto tra la titolarità del diritto e l'esercizio effettivo del diritto alla salute
Ecco in questo senso le buone pratiche riportate da Matthew non possono che essere diciamo confermate da parte mia
Perciò innanzitutto la flessibilità di modalità di lavoro che rispettano può sembrare una banalità invece fa davvero la differenza in termini di impatto
Che rispettano con gli orari diciamo che caratterizzano la vita di chi sta all'interno i file all'interno di un'informazione talmente perché a volte come dire il servizio può rimanere sordo con orari diciamo da servizio pubblico a quelle che sono esigenze invece eccezionali e straordinarie
Di chi lavora magari tutto il giorno in condizioni di irregolarità e riesce a pensare ai propri bisogni solo nelle fasce serali un fascio improbabili diciamo che fuoriescono
Dagli orari d'ufficio perciò questa flessibilità già fa una grandissima differenza
Il ricorso sistematico a mediatori culturali formati e che riescono a decodificare per l'appunto alcune delle partire e a rendere per cioè servizi già solo per questo
Più accessibili per Progetto di informazioni
Più sensibile alle diversità culturali con la produzione di materiale informativo sensibile ancora una volta la dimensione transculturale
E l'attività di prossimità in quanto tale perciò la capacità di muoversi in maniera diciamo flessibile sul territorio e di avvicinarsi ai destinatari al titolare del diritto
Queste alcune diciamo delle degli aspetti forti nell'approccio che medio per l'appunto ha utilizzato oltre alla capacità di dispiegare team multidisciplinari che perciò sono riusciti a dare una risposta come dire variegata sul fronte delle professionalità messe in campo
Per rispondere alle esigenze delle persone delle persone nell'informazione talmente io corro però vorrei diciamo provocatoriamente ma neanche troppo
Suggestionare rispetto ad una inversione di prospettiva sì è vero che il soggetto è titolare di diritto
è vero che il sistema è chiamato a metterlo metterla nelle condizioni di poter attivamente esercitare il proprio diritto piuttosto che vedersi destinatario
Di un servizio e perciò ancora una volta l'importanza della innanzitutto della awareness rese in cioè del della consapevolezza anche presso i servizi di quali sia dei diritti di cui è titolare la persona
In modo tale che nel momento in cui la persona cioè dal servizio trova un servizio consapevole delle specificità da una parte e culturali e della titolarità dei diritti in questo senso attentati ha investito molto anche diciamo UNHCR con tutta una serie di attività di diciamo finalizzata alla produzione di materiale informativo come dato di consapevolezza iniziale di cui le persone rifugiate hanno bisogno
Con tanta attività di formazione a ordini professionali afferenti appunto ai servizi socio sanitari perciò a sud servizi sociali e quant'altro
E con attività di accorparsi un ulteriore elemento è quello della standardizzazione delle procedure per fare in modo che il referral cioè l'interazione potremmo dire perché anche il referto al forse a volte fa diciamo richiama l'immagine della persona che viene inviata al servizio in realtà in questo caso vorrei appunto utilizzare il termine di integrazione sì la persona può contare su procedure standardizzate che vede che vedono la consapevolezza dei diversi attori la consapevolezza dei dei ruoli dei diversi attori
Ecco che il soggetto che vitellino accoglienza o fuori dall'accoglienza
Diciamo può ragionevolmente interagire con i servizi contando però su una cornice di riferimento che per l'appunto disciplina
L'accesso al servizio in questo senso sono particolarmente lodevoli tutte le iniziative che vanno e ti puntano alla stand standardizzazione
Non solo nelle versione della vulnerabilità ma proprio nella regolamentare l'interazione con i servizi in questo senso è notevole l'impegno ultimamente profuso sia da parte del ministero dell'interno che da parte del ministero della salute oltre ad un'inclusione sempre più marcata delle persone rifugiate anche nel più recente piano strategico nazionale
Sulla violenza maschile contro le donne da parte del dipartimento pari opportunità
Ora quali sono diciamo lei priorità nel guardare avanti e nei successivi passaggi
Beh sicuramente appunto quello della la consapevolezza che la presa in carico avviene da parte dei servizi sul territorio e perciò per quanto la sinergia tra soggetti del terzo settore
E la salute pubblica sia forse l'aspetto di maggiore impatto di maggiore incisività e perciò davvero da portare come pratica di eccellenza dovrebbe portare in prospettiva ad un Miccoli Anton meccanismo regolare il prevedibile di presa in carico da parte del servizio sul territorio anche per evitare e diciamo se questo non è questione che compete in prima battuta UNHCR e però una considerazione di natura pubblica che sento comunque di fare la necessità dell'ottimizzazione delle risorse ma necessita che gli interventi sanitari non si sovrappongano
Non si duplica fino o non avvengano a compartimenti stagni con una serie di canali paralleli che possono essere rappresentati dai servizi pur necessario nel sistema e formale e informale di accoglienza
Di conseguenza una regolamentazione di meccanismi di interazione tra il sistema d'asilo formale informale il sistema dei servizi
La sistematizzazione della figura della mediazione culturale e di modalità di approccio che tengano conto delle specificità non solo nella dimensione transculturale ma proprio la specificità della prospettiva
Diciamo che porta la persona rifugiata in termini di esigenze e quotidiane e di titolarità dei diritti il ruolo centrale della informazione come momento di empowerment potremmo dire no perciò di Presa di consapevolezza
Da parte delle persone rifugiati e migranti dei propri diritti perché possano farsi per l'appunto Turi e soggetti attivi in questo senso particolar mente apprezzato le considerazioni fatte dalla collega
E dalla dottoressa Tamburini sulla partecipazione cioè sul ruolo attivo delle persone
Nella gestione del proprio processo di integrazione la sinergia tra pubblico e privato come dire ci si augura di
Di vedere questa sinergia in termini di continuità e di rafforzamento nella nel passato nel nel futuro e chiedo scusa e volevo semplicemente fare un diciamo un brevissimo excursus sulla tema della salute mentale che viene attenzionato all'interno del report si fa riferimento come a come la precarietà delle condizioni di vita impedisca una presa in carico diciamo è un percorso terapeutico degno di questo nome diciamo sullo sul lungo termine
O almeno sul medio termine proprio per sottolineare come il ripristino di condizioni di vita dignitose
E la possibilità così come ha fatto un ego effettivamente di fare il referto cioè di segnalare le esigenze di tutela della salute mentale al territorio in maniera sistematica cliniche di riferimento
A servizi sul territorio siano determinanti
Su questo davvero concludo concludo ricapitolando brevemente le priorità perciò la necessità di attività di prossimità che vadano a colmare il ricatto di informazione e di conoscenza sulla specificità
Della popolazione rifugiata la capacità del sistema di andare a regolare i meccanismi di interazione tra l'individuo e i servizi
Strumenti informativi che prendere in considerazione la dimensione transculturale
E la sinergia per l'appunto tra terzo settore determinante negli interventi davvero sugli che informa il sette vent'e la salute pubblica all'interno di quelle diciamo strategie di policy già descritte da chi mi ha preceduto io concluderei qui o forse rubato fin troppo tempo comunque vi ringrazio dopo la parola moderatore grazie grazie grazie Laura canterini se ne occuperà una sostituite di due Melacca
CL non siete rimasti abbastanza evidenti quindi che adesso relatori sono stati disciplinati devo dire che ha un buon un buon percorso siamo nei tempi
Ha indicato l'aura canterini una serie di superiorità
Tra i quali quella particolarmente rilevante mi sembra in particolare quella di ampliare la coscienza dei diritti delle persone che sono pienamente e margini da parte di chi eroga i servizi spesso ci impegniamo tanto a o ci si impegna tanto lavorare volantini informazioni in lingua una coscienza una presa di coscienza dei propri diritti da parte del richiedenti asilo rifugiato domanda
Del migrante che si trova sul territorio italiano però poi questo questa coscienza non trovano riscontro in una coscienza posta cioè quella di si deve poi prestare il servizio e quindi si crea una situazione fondamentalmente di mancanza di fiducia ci sembra che questo anche c'è un elemento fondamentale respinge molte persone a volgersi diciamo alle strutture istituzionali soltanto un momento di estrema bisogno quindi di emergenza
Impellente e non invece di usufruirne in maniera più corretta con delle ripercussioni sanitarie e premente sono gravi ma che i pedoni pandemia sono gravi per tutti e quindi per il sistema noi adesso ci concentriamo proprio sulle criticità criticità che il il rapporto di medium a rilevato in questa fase avremo interventi di Margherita e che ha e dell'assessore alle Politiche sociali Barbara Funari di Roma Capitale che ringrazio per essere on line intatto dopo subito parola Maria Rita Pecchia che poi continuiamo con Barbara
Grazie Stefano allora io volevo fare una breve carrellata dei dati salienti perché in realtà il rapporto appunto fotografa la popolazione delle le condizioni di salute
Della popolazione Putin tesa sente come benessere psicofisico e sociale quindi dell'ampia accezione che ho richiamato prima
Clisi vorrei fotografare un attimo con alcuni dati quali sono le caratteristiche della popolazione che vive negli insediamenti precari
Citando alcune differenze che poi li contraddistinguono i vari insediamenti era ci troviamo di fronte a abbiamo iscritto sono stati quattro insediamenti precari quindi termini la via Tiburtina verranno due edifici occupati molto diversi
Tra di loro abbiamo assistito in undici mesi in questa in questi insediamenti cinquecentoquarantatré persone fatto più di novecento visite mediche quindi tra prime visite visite di follow up come abbiamo visto la popolazione costituito al trentaquattro per cento da richiedenti asilo e rifugiati
La metà dei quali sono stati a Accolti nella in nel sistema di accoglienza formato da fare cassa e quindi di nella maggior parte dei casi in grandi centri stessi isolati di di grandi centri di accoglienza spesso isolati rispetto al tessuto urbano con un approccio diciamo piuttosto emergenziali più che di morto all'inclusione sociali quindi metà delle persone accolte senza esito in termini di inclusione sociale senza successo diciamo e si tratta dell'ottantotto per cento dei casi di uomini quindi con un'età media con un'età che appartenenti alla fascia di età trenta cinquant'anni alla fascia di età più alta rispetto agli anni passati anche questo è un dato per noi
Abbastanza significativo e tra la popolazione sono presenti generale assistita l'undici per cento era costituita da minori non accompagnati che abbiamo incontrato principalmente nell'area Tiburtina verranno che è stata caratterizzata a partire dal due mila quattordici due mila quindici dal passaggio di numerose persone in transito che noi annoveriamo tra gli irregolari perché di fatto non presentano richiesta d'asilo in Italia ma il sono però intenzionate
A chiedere asilo in altri Paesi europei e che quindi meriterebbero una particolare attenzione in termini di informazione
Ma anche di protezione in qualche modo
Quella un altro aspetto significativo da rilevare che il settantacinque per cento della popolazione generale incontrata era costituita da persone che erano presenti in modo stabile in Italia
Quindi persone che intendo rimanere sul nostro territorio che vi hanno vissuto anche per un periodo piuttosto prolungato e che vivono quindi non erano condizioni iniziali di marginalità
Ma la condizione diciamo accudito prima in qualche modo cronica prolungate per cui anche gli interventi vanno commisurati in tal senso perché che ad esempio gli edifici occupati da una parte rappresentano un punto luoghi di esclusioni validi marginalità d'altra parte presentano una serie di caratteristiche che permettono di rispondere tre lettori del sei di rispondere ai bisogni fondamentali della vita quotidiana e quindi diventano luoghi difficili da abbandonare
E ancor più difficili quando la vita all'interno e prolungate quando si sono cercati di Circuiti
Interni che permettono in modo virtuoso o meno virtuosi in alcuni casi comunque la sopravvivenza
E parliamo di luoghi mi riferisca edifici occupati dove sono presenti anche inutili familiari e nonché con il caso di Collatino dove ci sono trenta minuti di familiari
Tutti con figli minori in tutti i casi nati in Italia e quindi con tutta un'altra serie di esigenze di cui è necessario tenere conto sempre in un'ottica di e qui ritorniamo al tema del referto deve fare al della sinergia della necessita di interventi che siano integrati con delle procedure anche ben chiare
Un altro dato rilevante l'elevata percentuale di persone vulnerabili se teniamo conto solo dei richiedenti asilo e rifugiati tra chiesti oltre la metà quindi il cinquantacinque per cento era costituito da persone vulnerabili
In particolar modo da persone sopravvissute eventi traumatici quindi tortura trattamenti inumani e degradanti
E da minori non accompagnati quindi a partire da questi dati sarebbe già possibile cominciare a fornire anche le istituzioni degli elementi di analisi per immaginare quali interventi quali misure sia utile mettere in atto per poter raggiungere con efficacia queste persone e provare a farsi che almeno gradualmente una percentuale di esse esca da questa condizione con con con
Facendo di vi passi risolutivi insomma che in questi anni non si son visti insomma
Per quanto riguarda le che le differenze tra gli insediamenti diciamo che presenta molti delle criticità diverso abbiamo visto come nell'area Tiburtina ammirando il grande problema sia quello delle persone in transito
Persone che vengono raggiunte dalle associazioni ma non dalle istituzioni e verso le quali sarebbe necessario potenziare e attivare potenziare
Un'attività informativa capillare perché spesso si tratta di persone che non sono a conoscenza della normativa nazionale della normativa europea rischia di essere rimandati indietro in applicazione del regolamento Dublino tre che non sono a conoscenza a volte a volte sì perché poi insomma i canali informativi
Informali sono molteplici però non sempre sono a conoscenza dei pericoli che incontreranno nel corso del del viaggio
E e neanche delle possibilità di cui possono abiti diritti a cui possono accedere in Italia perché da possano effettuare una scelta più consapevole
è importante sicuramente raggiungerle con l'attività informativa perché in qualche modo si tratta di persone anzi c'è chi tratta pienamente di persone che necessità della protezione quindi questo per quanto riguarda la via Tiburtina vediamo per quanto riguarda l'aria di Collatina il problema principale dove abbiamo visto sono presenti persone di origine eritrea nella quasi quasi totalità dei casi che vivono in Italia da molti anni il settantuno per cento dei casi da più di tre anni
E che incontra una serie di problematiche di inclusione sociale e quindi lavorare individualmente a questo punto essendo tutte già passate dal sistema raccogli anta accoglienza su progetti individualizzati di inclusione
Sociolavorativa inaudito abitative intestando investendo seriamente sulle possibilità di di uscita
E anche lì in attività informativa importante anche sul tema della salute in generale
Una popolazione incontrata nel settanta per cento dei cantieri scritta al servizio sanitario nazionale e quindi un dato alto rispetto all'iscrizione
Marzo del trenta per cento delle persone ha dichiarato di usufruire del medico di medicina generale
Quindi di fatto si tratta di persone che utilizzando il pronto soccorso in caso di emergenza e che comunque non non sono consapevoli della possibilità di una presa in carico continuativa e in qualche modo di prossimità dalla parte della medicina del territorio e questo anche in un'ottica di salute globale di prevenzione assolutamente determinante
Lascio spin tant'è che abbiamo detto non è trattato nel dettaglio per quanto riguarda la stazione Termini troviamo una popolazione assolutamente eterogenea con problematiche molto variegate che va mantenuta
Ma USA persone con dipendenze persone con disagio psichico persone richiedenti asilo che sono in fase di ricorso persone che hanno usufruito dell'accoglienza sono fuori dal sistema di accoglienza
Quindi ci sono problematiche assolutamente eterogenei si tratta di un contesto di estrema stiamo precarietà proprio delle condizioni di vita anche se poi punto forza diciamo delle stazioni in qualche modo è quella di avere la prossimità di molte associazioni dei servizi enti del terzo settore che si occupano di forma fornire comunque una prima assistenza
Su su diversi aspetti su più e su più livelli quindi diciamo questa un po'il padrone delle popoli delle degli insediamenti con popolazioni e criticità e chi negative criticità quindi ribadisco un po'per alcuni aspetti quanto ci detto precedentemente Dada
Da Laura è necessario tenere conto ben il bene delle caratteristiche della popolazione del fatto che ci sono molti gli eccessi dei rifugiati del fatto che ci sono molte persone di vulnerabili e del fatto che c'è una proprio disperato bisogno di una da una governance dell'accoglienza i dati una investimento serio sull'inclusione sociabilità attiva e lavorativa che su un'attività informativa capillare culturalmente sensibile ma tutto ciò parte dalla volontà politica di raggiungere effettivamente in modo efficace
Queste popolazioni che ancora oggi sono considerate secondo noi a torto difficili da raggiungere
Grazie Margherita pecca coordinatrice dei progetti nazionali Matthew mi verrebbe da concludere parafrasando papà Francesco avremo bisogno di una politica e di istituzioni in uscita un anche perché
Le situazioni marginalità sono tante
Marita pecca ha concluso citando la stazione in termini come uno dei centri in cui si è focalizzata su cui si è focalizzato il rapporto di meno mi sembra noto un riferimento anche per eliminare diciamo
Qualsiasi possibilità di fraintendimento sul fatto che
Le condizioni di marginalità cui si tratta ovviamente nel rapporto si concentrano su alcune categorie le cosiddette persons of consorella che avete individuato quindi diventi asilo rifugiati migranti forzati migranti in transito ma le condizioni marginalità non riguardano solo i migranti non riguardano solo gli stranieri
Ci sono tanti
Tante persone indotta lo status di fantasma che gravitano su questi luoghi senza essere stranieri ma con le stesse identiche difficoltà di accesso di accesso
Diciamo così integrazione nel nel tessuto nel tessuto sociale c'è poi per gli stranieri ci sono difficoltà ulteriori come quello della comunicazione la conoscenza
Del delle norme delle regole e di fatti i canali informare quelli che si creano nelle comunità del degli stranieri spesso di medesima
Origine regionale o addirittura di di paese e si basano sul passaparola e tutti sappiamo con il passaparola nell'informazione soprattutto in questo periodo storico sia assolutamente rischioso perché rischia di essere fallace rischia di essere a volte errato e di portare a conseguenze ancora più disastrose date queste premesse io ringrazio Barbara Funari assessore alle politiche sociali e alla salute di Roma Capitale anche il suo intervento è ovviamente prezioso in questo contesto quindi ancora più grati per per la sua presenza e a lei la parola grazie
Grazie grazie mille omonima inidonea cinesi inutili sforzi ho ascoltato veramente un contributo fondamentale ahimè oggi anche in questa prima fase comunque sono andati all'amministrazione Roma e per quello che sono
E niente alle politiche sociali e come avete visto abbiamo voluto insistere anche nella aggiunge il tema e alla salute perché sappiamo che ma soprattutto di competenza regionale sanitaria ma al contrario invece Giuliano
Anch'io questo assessorato riprendere rilanciare l'intervento impegni di Roma capitale in ambito finalmente integrato socio sanitario quindi in un'azione che guardi alla salute così come e lo amasse da tempo richiede quindi nella nella insieme alla persona carico totale
Mi bisogni andiamo che raggiunge l'ONU io credo che anche su questo mi propone economico contanti lo specifico che didattiche su Roma questo rapporto così prezioso
Ci restituisce anche alla luce di quello che potevamo mettere in campo insieme volevo solo imprevista ritenendo il resto dell'integrazione sociosanitaria perché anche il rapporto farlo giustamente di condizioni socio sanitarie io non ho un argomento dove molti di voi ridurne hanno se ne parla nemmeno iniziare tutti convinti a tutti i livelli anche di governance dell'integrazione sociosanitaria assegna fondamentale e in in solo così si può intervenire nominiamo che abbiamo vissuto credono anche intanto questo si evince nel rapporto di Marduk inutile convivenza di quanto attualmente chiaramente parlo in questo commento di Roma si viva molto spesso una frammentarietà interventi di servizi il veicolo capire oggi pena risponderà così all'ultima chiamata di un intervento sociosanitario invero su tutti gli ambiti diciamo delle fragilità qui vogliamo intervenire c'è bisogno di ascoltare le considerazioni che derivano dal titolo sul territorio ed è in contatto con le persone quotidianamente operi attivamente le istituzioni devono rimanere in ascolto ringrazio anche chi mi ha preceduto
Rispetto a questo ad ogni livello quindi ingorghi viene i ministri ogni enti locali perché anche i tornelli convegni stamattina questo diciamo riflessioni comune e il un ulteriore di questa istituzione impiegati credo che sia fondamentale bresciani questi questi monti immobilismo ed ho lui lo chiamo così così lo vivo come ho vissuto anche e quindi perché non applicare e una reale presa in carico socio sanitario
Quindi ricucire mentalità degli interventi sociale sanitario e in questo sto uno uno una modalità lavorativa o blocco di collaborazione tra istituzioni terzo settore privato sociale associazioni di volontariato
Lungo percorso che possiamo mettere in campo per dare veramente risponde risposte serie a questo tipo di di problematiche e ed in vorrei ripartire vorrei ripartire il perché no
Il tema i dati il racconto di questo rapporto autorizzano consentono le storie sui conti personali perché veramente civile
Siamo ad ascoltare di tante persone che ha sono stati incontrati per la strada questa in questi contesti ce lo lo scortato rinunceranno già rappresentanza diversi tra loro Marco un un aspetto comune di una vulnerabilità
Perché che colpisce tutte le persone incontrate partire con le storie che le istituzioni e l'amministrazione Roma Capitale vuole ripartire e quindi partire da quei dati non è oggi è fondamentale anche verrà cominciano a dare risposte finalmente diciamo che possano veramente rispondere ai bisogni e e permettere diciamo dei cambiamenti di vita delle persone di cui stiamo parlando
C'è un tema anche di fondo che riguardano l'idea che il dottor dobbiamo ipotesi risponde in maniera semplificata neanche questo rispetta le normative ad applicare sintomo sia una città di transito o di destinazione evidente e nelle in unità viva nessuna legge insediamenti tutto intorno al Tiburtino anzi
Si incontrano tante persone transitano Jimmy anche sul tema dei minori non accompagnati ci sono pochissimi posti non noi non ci nascondiamo comunque diciamo la normativa successiva di fatto ha portato tante persone della strada ventaglio di possibili conoscete Marinetti che quindi anche noi dobbiamo un po'di registrarsi in carta in cui viviamo perché non decreto legge degli umilmente il circuito specialmente nelle condizioni di di ieri rielaborare questo circuito ad alcuni anch'essa con questa nuova normativa ma persone che ha volti incolti si incontrano strana lui anche molte dal tono alla stazione Termini sono persone dal due mila diciotto e poi non ho più trovato accoglienza perché se non diciamo scivolano nella povertà più estrema e ancora di più prima sentivo richiamare alla preoccupazione tema della salute mentale sappiamo bene che già Lupi soluto pregresso
Di dolore sofferenza e tu Ture prima di arrivare nel nostro Paese molto spesso si appesantisce diventa ancor più grave dopo anni anni vissuti per la strada
Quindi io ringrazio nel campo anche la fotografia cosiddetta linea
E quindi nella loro meta si fa anche non solo di evitare anche di raccogliere attraverso uno strumento prezioso per dare delle risposte veramente centrati sul tema di bisogni delle persone lo sforzo sarà il mio impegno nostro impegno
è quello di di di di ritualmente nel circuito dell'accoglienza del sistema partire di quello che abbiamo che attualmente ha ottenuto Montermini disponibilità di posti
Ma veramente passa poi riscendere quello che si citava dei progetti reali per l'integrazione il tema della formazione e lavoro la lingua italiana
Accanto professor grande la grande difficoltà abbiano saputo in un qualche non prescinderà da una presa in carico dei servizi sanitari territoriali
E di prossimità quindi il dado messicana sul settanta per cento delle no no
L'iscrizione al sistema sane sanitario nazionale rubato in qualche modo incoraggia però non passa sappiamo bene può avere adesso un'ora la tessera sanitaria una presa in carico ha bisogno di percorsi di accompagnamento bisogna riportare anche a livello di di studi medici e che che che che bisogna integrare anche in una modalità di convenienze di presa in carico di cognata partire da questo bisogna mettersi a lavorare in nero organizzazione collaborativa finalmente nuovo marchio posso però mentre centonove difficoltà di queste persone perché sappiamo bene che sono tanti e diversi i bisogni mantenere la vulnerabilità in tema di fare presto perché molto spesso che Chiarugi muore la strada a una situazione di salute molto precaria molto grave quindi si arriva tardi quindi bisogna fare un passo su questo per quell'alcuna perché di cura torniamo la convenienza veramente con attenzione all'integrazione e e in questo ultimo accenno coordinatore durante la mattinata sul tema dell'istituzione in uscita io credo che sia veramente nuova
L'unica via d'uscita l'unico modo per intervenire
è è andare incontro tutti non solo appunto tutti insieme istituzioni tutti i livelli edizione a privato sociale perché solo così ci ci metteremo nelle condizioni di intervenire in maniera concreta Ciambotti moderno e poi finisco della residenza
Anagrafica servile
Anche a Roma diventato un percorso burocratico purtroppo troppo che allontana piuttosto che che che facilitare l'accesso alla finanza clienti fittizia preferisco chiamarla virtuale aspetta l'aggettivo fittizia vengono sempre a qualcosa di finto di falso nel dettaglio dispone qualcosa di non ci permette di reddito reale in una realtà esiste quindi su questo è anche uno dei miei primi impegni questi prossimi Brindisi andare
Su quella delibera a individuare le linee guida veramente operative che non ostacolano possano mette nelle condizioni di di accedere finalmente l'iscrizione anagrafica con tutte le difficoltà quando è il caso perché ancorché non basta anche quella verrà il tema di di deve richiedere il permesso di soggiorno quindi tutto questo circuito combattente chi vive sulla propria pelle diventa un pochino purtroppo quasi scopre che gli si veda riusciranno a noi dobbiamo rendere invece un percorso di di accompagnamento è reale che era per andare incontro alle persone che sono quelli opporvisi fatto bustina qualche mese fa cinesi sorvolando inizia sì negli ambienti di lavoro
E parlando in una un'operatrice torna mi nostrani diceva effettivamente a volte si attestano le istituzioni che lasciano una persona che strattonano
Perché perché riusciranno a cento tutto riusciranno ad entrare in un circuito non si aspetta un anno e quindi grossi continua a vivere per strada questo non è impossibile quindi realmente grazie perché questo documento il prestigioso anche per andare concretizzare i nuovi interventi in questo senso
Grazie Barbara Funari Assessore Politiche sociali e alla salute di Roma capitale grazie anche per impegno che a Espresso
Per questo nuovo governo della della città che tutti ci auguriamo sia assolutamente illuminato per quanto riguarda le questioni di politiche sociali e veramente sogniamo una città che Fossa avere degli alti
Diventi dignità non soltanto per i cittadini nei confronti di quelle che sono le esigenze di decoro urbano ma anche di dignità nei confronti di coloro che non vengono troppo spesso considerati cittadini e che appunto vengono tenuti ai margini mi è piaciuto molto
E non so se sto travisando le parole di Barbara Funari o se le sto mettendo in bocca qualcosa che non ha detto però potrebbe essere uno spunto di riflessione quando ha parlato di non di residenza fittizia ma di residenza virtuale io penso questo potrebbe essere uno spunto interessante su quale ragionare proprio la virtualità della residenza in determinate occasioni potrebbe essere una cosa abbastanza semplice da inventare da acquisire
Chi lo sa forse forse no potrebbe essere lo spunto per una domanda e tra l'altro di ricordo visto che siete in collegamento che c'è la possibilità di fare domande persone che intervengono a presentazione di questo rapporto attraverso le diverse chat
Dei le piattaforme sulle quali siete collegati Facebook l'alto commissariato le nazioni unite per i rifugiati e sala stampa estera se per cortesia mettete anche la persona alla quale volete che si è rivolta la la la vostra domanda così potremo poi mediare e trasmettere le vostre richieste nel nel momento riservato al dibattito abbiamo parlato di condizioni socio sanitario delle criticità delle necessità delle priorità
Che devono affrontare rapporto e adesso andiamo invece a vedere nel momento storico attuale cioè quello da pandemia che cosa ha significato
Le che cosa hanno significato le condizioni in cui molte persone si sono trovate a vivere appunto ai margini dovendosi confrontare con da un lato la propria tutela della della salute e possibilità oltre avvicinarsi alle istituzioni sanitarie dall'altra e la necessità istituzionale di garantire un sistema di tutela della salute quanto più ampio possibile nell'interesse collettivo quindi Alberto Barbieri coordinatore generale di medio Medici per i diritti umani prego
Sì buongiorno grazie Stefano
Diciamo per
Iniziare il mio intervento riprendendo dalle tue osservazioni finali sicuramente questo rapporto dice
Che questi margini
Questo gatto che separa i gruppi vulnerabili nei nostri città dalla usufruire pienamente di tutti una serie di diritti sociali e sanitari durante il primo della pandemia questo da si è sì approfondito il fossato che si è allargato e sono dei margini che sono purtroppo cresciuti
E
Nel mio intervento diciamo otto però alcune cose che sono state già dette perché le persone che hanno parlato prima di me realtà hanno già ha detto delle cose molto importanti rispetto al nostro al nostro rapporto
E uno degli aspetti per esempio è quello dell'integrazione sanitaria che è già stato toccato cioè
Le persone che ne abbiamo raggiunto il settanta per cento dei casi erano iscritti al servizio sanitario nazionale ma solo il trenta per cento di essi utilizzata per esempio il medico di base
E queste diciamo come dire un elemento che ne troviamo in tantissimi contesti dove lavoriamo in Italia non solo a Roma e questo rapporto credo che sia importante non solo per Roma o per la Regione Lazio perché Roma essendo la capitale d'Italia
Accogliendo tanti migranti tanti rifugiati un po'lo specchio su un guarda in cui un paese si può guardare rispetto a determinate tematiche quindi quello che diciamo oggi su Roma in molti casi può essere valido per tutto territorio nazionale questo è un dato che ne troviamo anche in altri altri nostri progetti nazionali cioè c'è un anche qui un fossato tra quelli che sono i diritti formali quelli che sono i diritti reali
E l'integrazione sanitaria si hanno alle persone migranti hanno diritto all'iscrizione senza sanitario nazionale ma molte volte le nostre cliniche mobili a Roma come subita nella piana di Gioia Tauro saranno non sono neanche iscritto al Servizio sanitario nazionale
O se sono iscritti al servizio sanitario nazionale
Non non non usufruiscono del medico di base quindi questo diciamo è un un primo elemento un altro aspetto che è stato il anche qui e anche questo già toccato uno sforzo importante in qualche modo ricordarlo le persone che non abbiamo incontrato con le attività della clinica mobile in quest'anno ma anche negli anni precedenti possiamo distinguere le essenzialmente in tre gruppi
Giovedì migranti in transito
Rifugiati appena arrivati in Italia di persone
Molto giovani che arrivano dalla dall'Africa dalle lotte dell'Africa subsahariana sono soprattutto persone sul sahariane hanno attraversato il deserto del Sahara hanno passato
Mesi o anni nell'inferno della Libia nei campi di detenzione di sequestro libici hanno corso il rischio di perdere la vita
Attraversando il Mediterraneo poi sono arrivati in Italia ISO persone molto giovani
Che però hanno portano sul proprio corpo i segni di queste rotte migratorie di questa tragedia contemporanea sta consumando spalmiamo
Di sbarchi in Italia
Parliamo di centinaia di migliaia di persone sono sbarcati in questi ultimi anni e che hanno vissuto queste esperienze di tortura di detenzione di violenze inaudite
E che quindi hanno problemi fisici di queste violenze che hanno subito e più nascoste ma spesso più devastanti le conseguenze psicologiche
Di questo atto parlato prima quindi il disagio psichico legata a questo
Abbiamo un altro gruppo che sono invece persone senza dimora italiane e straniere che per esempio incontriamo nelle grandi stazioni ferroviarie
Sono persone che vivono sulla strada
L'età media è più alta
E spesso sono persone appunto criticano da diversi anni in Italia sono italiane e e che hanno problemi di patologie croniche di disagio di di di patologie fisiche croniche invalidanti o problemi di dipendenze
E quindi portano una serie di problematiche socio sanitarie diverse da il giovane emigrante che avvenne spera sbancato il mare
E poi c'è un terzo gruppo direi che sta un po'in mezzo commenta l'età media piste e Stratta di migranti rifugiati esistenti in Italia da un certo numero di anni
Per i quali e esigono soprattutto negli insediamenti nelle edifici occupati teniamo presente nel nostro caso
L'edificio di Collatina sono persone appunto rifugiati che non saprei rifugiato vi sono da diversi anni in Italia
Ma che hanno poi problemi di integrazione integrazione sanitaria integrazione sociale
E hanno diciamo problemi sanitari che sono sia il ITT diciamo le conseguenze le rotte migratorie che hanno affrontato sia difficoltà o le patologie croniche che insorgono in in Italia e un dato che accomuna gli insediamenti precari abbiamo visto ad elevata percentuale di persone con specifiche vulnerabilità
Tra richiedenti asilo e rifugiati eccetera il protezione sussidiaria parliamo del cinquantacinque per cento
Quindi più della metà e queste specifiche appunto
Vulnerabilità come è stato già detto diciamo la parte del leone in questa fase
Diciamo la la
Lei esercita
Quello che è stato il vissuto sulle rotte migratorie quindi
Più della metà dei rifugiati richiedenti asilo si portano dietro le conseguenze delle torture
E delle violenze subite o nel Paese di origine motivo per cui sono fuggiti oppure rotta migratoria in particolare in Libia l'altra elemento è la presenza di un terzo di minori non accompagnati questo sicuramente un altro elemento di vulnerabilità
Quindi il disagio psichico e e qualcosa che noi vediamo sulla clinica mobile che abbiamo visto in questi anni
Ragione per cui nel due mila e sedici abbiamo aperto a Roma un centro specifico centro psiche per la salute mentale transculturale Francescone
Che si occupa proprio il disagio psichico non solo di migranti e rifugiati ma soprattutto i migranti rifugiati sopravvissuti a tortura e violenza
Ed è un elemento Inter importante questo purtroppo le persone più vulnerabili sono anche quelle che noi per esempio il nostro centro abbiamo più difficoltà apprendere incaricato quali sono le persone più vulnerabili sono le persone per esempio che hanno questo tipo di vissuto di violenze subite una rotta migratoria e vivono sulla strada insediamenti precari
Sono i più vulnerabili perché ci sono altri richiedenti asilo che fortunatamente si trovano i centri di accoglienza e quindi hanno una rete si dissocia sociali il supporto più solida
Le persone che vivono sulla strada persone che inviano gli insediamenti precari e che hanno vissuto questo tipo di esperienze
Non è abbiamo enormi difficoltà a prendere l'incarico perché non hanno una rete sociale di supporto sufficiente
In termine tecnico possiamo diciamo che dopo qualche incontro troppa luce non vengono più proprio perché non hanno questa rete di supporto e sono persone che vivono una costante ritrovati zonazione ci hanno distrutti traumi
In Libia sulle rotte migratorie arrivano in Italia si trovano a vivere in queste condizioni ebbe e ed esigono un secondo trauma una una seconda fase dentro Matiz azione
Son persone che spesso hanno quello che viene chiamato disturbo da stress post-traumatico
Che hanno quadri depressivi molto forti ecco tutti questi elementi
Se non c'è un'accoglienza adeguata nel Paese di accoglienza e vengono esacerbati e possono raggiungere una gravità importante di cronicizzazione questo cosa significa questo un problema molto grosso dal punto di vista sociale sanitario
Perché il disagio psichico porta l'emarginazione l'immaginazione accentua il disagio psichico e cricche quindi si crea un circolo vizioso è la persona si avvia in un percorso di emarginazione
Che è un dramma personale per quella persona ma è un problema anche per il Paese di accoglienza perché poi i costi della presa in carico di persone che magari con questo tipo di vissuto
Sì scompenso nel finiscono reparto psichiatrico devono essere seguiti negli ospedali
E anche un costo dal punto di vista proprio utilitaristico per il servizio sanitario molto più più ampio che non un'individuazione precoce è una soprattutto un'accoglienza adeguata cioè la cura migliore
Per i traumi e soprattutto dare un'accoglienza dignitosa e alle due
La crisi sanitaria il diciamo le comincia il nove ovviamente ha creato un peggioramento delle condizioni di vita delle persone che noi seguiamo con la clinica mobile
Diciamo che la fase più difficile sul è stata senz'altro insensato i primi mesi dalla pandemia nel momento dello da una nel momento in cui si diceva io ne sta a casa le persone che restavano per strada restano gli insediamenti precari in condizioni di promiscuità
Condiviso negli spazi di affollamento non potevano fare lo da una non potevano restare a casa e devo dire che veramente nei primi mesi le organizzazioni della società civile
Sono state direi essenzialmente da sole nell'affrontare questo problema parlo marzo aprile maggio del Duemila esenti andavamo per strada per portare rimasti linee di Ginza anti per le mani cerca di fare informazione tranquillizzare e in questa azione le organizzazioni le associazioni le missioni umanitarie sono tratte molto da solo poi questa pandemia diciamo portato un effetto secondario positivo se possiamo dire cioè ha obbligato il servizio sanitario nazionale e all'organizzazione e l'organizzazione la società civile a cooperare di più
A a lavorare insieme quindi c'è stata una seconda fase in cui effettivamente si è rafforzato molto questa sinergia
Tra servizi sanitari territoriali trasandato
No abbiamo lavorato molto con la ASL Roma uno all'ASL Roma due e in questa seconda fase per cercare di dare delle risposte alle persone
Appunto che vengono chiamate Hard to Ricci è difficile raggiungere ma che in realtà come è già stato detto più che essere ha detto dice sono persone ultime nelle priorità di raggiungere da parte delle istituzioni e questo ha dato i risultati molto importanti perché cosa ha insegnato questa pandemia lo sappiamo lo sappiamo che e e fondamentale la sanità territoriale
Un sistema incentrato sull'ospedale ospedale eccentrico
Di fronte a una pandemia un'epidemia di questo tipo è condannato al fallimento abbiamo visto i disastri che ci sono stati nel primo nella prima fase della pandemia anche dopo regioni considera di eccellenza come la Lombardia si sono trovate
In condizioni di estrema difficoltà ricordo che poco prima che scoppiasse la la pandemia c'era chi diceva tra esponenti politici che presenta il medico di base non era neanche più necessario
Bisognava toglierlo cose di questo tipo ecco la pandemia ha riportato al centro l'attenzione al fatto che la sanità territoriale fondamenta e per questi gruppi vulnerabili la sanità territoriale è stata la sinergia tra le organizzazioni della società civile
Che già lavoravano sul terreno che conoscevano i contesti conoscevano le persone e servizio sanitario nazionale questa è stata una grande lezione perché perché le le organizzazioni della società civile
Lavorano quotidianamente
In questi contesti conoscono le persone hanno relazioni di fiducia a me per esempio ma anche l'hanno fatto anche altre organizzazioni
Avevamo dei focal ponte e abbiamo dei focal point durante la pandemia cosa vuol dire che dentro le comunità negli edifici occupati sezione marginalità abbiamo delle persone di fiducia che collaborano con noi nelle azioni di salute pubblica e questo è un aspetto fondamentale
Le linee guida internazionali dicono chiaramente che una delle difficoltà per le campagne di vaccinazioni è proprio quella della mancanza di fiducia di queste popolazioni nelle istituzioni
Allora che cosa fa un'organizzazione come la nostra crea questo ponte
Informa
Fa capire qual è il
Che cos'è la pandemia che cosa il conte come bisogna porre rimedio e crea delle relazioni di fiducia con l'ASL Roma due per esempio abbiamo insieme ad altre organizzazioni
Abbiamo creato dei degli opuscoli in dieci lingue credo che spiegava esattamente
Che cos'è
La pandemia perché bisogna vaccinarsi ma non basta muscolo già qui bisogna andare lì e spiegarglielo anche lavoro è stato fatto appunto dalle organizzazioni come come la nostra
Mi sa che mi sto allungando quindi finisco solo ora finalmente per dare alcuni dati sulla sulla campagna vaccinale perché sono anche questi interessanti anche qui
La campagna vaccinale per i gruppi di popolazione margini per le per per le per persone senza dimora
O che vivono insediamenti precari la campagna vaccinale partite ritardo c'è stato un colpevole Ripa ritardo quindi effettivamente l'azione partita a giugno del due mila e ventuno mentre in Italia la campagna vaccinale era partita già a gennaio febbraio
Quindi c'è stato un grosso ritardo e vediamo da questi da questi dati
Da questo grafico che questi qui sono i dati riguardanti la percentuale dei vaccinati nel periodo tra giugno e novembre raggiunti dalla nostra clinica mobile vedete come e le persone meno vaccinate fossero le persone con una in una situazione di irregolarità cioè le persone in situazioni di irregolarità avevano solo
Nel periodo tra giugno e novembre solo solo il venti per cento di essere Rava era vaccinato il dato di giugno a ci dice questo che a giugno tra le persone raggiunte la clinica mobile
Solo il quattro per cento era vaccinato rispetto al dato nazionale che parlava del cinquantaquattro per cento venga enorme si è lavorato molto nel periodo tra giugno e novembre attraverso queste azioni di informazione ovviamente non sono a norma anche molte altre organizzazioni umanitario associazione insieme alle ASL e nel nel nostro territorio il dato di novembre parlava di sessantaquattro per cento delle persone
Danno incontrate vaccinate rispetto al settantanove per cento al dato nazionale quindi un gatto che si è andato si è andato riducendo se vediamo le
Questa altre questi altri grafici vediamo che Kuhl l'altro dato ci dimostra che nel periodo tra giugno e novembre c'è una differenza tra le persone che vivono sulla strada e le persone che vivono fisici occupati che sono pazienti che ne abbiamo incontrato a cui abbiamo chiesto se si erano vaccinazioni non vediamo che solo il trentaquattro per cento di quelli che sulla strada
Era stato vaccinato mentre era un po'più alto quarantotto per cento gli edifici occupati nel grafico accanto vediamo ancora un gatto molto grande cioè i migranti in transito
Solo il cinque per cento era vaccinato nel gruppo ovviamente più vulnerabili che è rimasto più margini sono state le persone in transito immigrati irregolari
Però se vediamo un po'in evoluzione nel corso nel corso dei mesi della campagna vaccinale vediamo anche che nei mesi di settembre ottobre novembre c'è stato un miglioramento la copertura vaccinale anche di questi gruppi vulnerabili perché perché sono partite le iniziative di Authority quindi e si è iniziata vaccinare nei negli insediamenti
L'arma è andata alla Cina né con la nostra collaborazione negli insediamenti e questo ha permesso un miglioramento importante
L'ultimo grafico gli ultimi due grafici credo che sono molto interessanti perché parlano specificamente di richiedenti asilo rifugiati i titolari di protezione sussidiaria
E e che cosa vediamo vediamo che a novembre il grafico a sinistra nel mese di novembre
I vaccinati tra le persone vanno rivisitate nei punto tre tra i rifugiati richiedenti asilo con prima dose erano il settanta
Pardon erano il settanta per cento colpi settanta per cento con due dosi il sedici per cento con una dose e solo il quattordici per cento e non era affatto vaccinato accanto vediamo il dato nazionale nello stesso mese
Vediamo che i vaccinati con due dosi a livello nazionale più alto settantasette per cento è residuale da parte di vaccinati con una sola dose il due per cento ma vediamo per esempio che non vaccinate nazionale erano il ventuno per cento
C'è questo
Cosa ci dice che negli insediamenti dove abbiamo lavorato abbiamo fatto un'azione di informazione
Di sensibilizzazione abbiamo favorito l'accesso poi vittime che facciano le vaccinazioni nel mese di novembre vediamo che e sì c'è un ritardo perché il numero di vaccinati e tra i rifugiati con una sola dose ancora alto il sedici per cento rispetto al dato nazionale più due per cento ma per questo perché c'è stato un ritardo dell'avviso la campagna di vaccinazione ma se guardiamo i non vaccinati quelli spero di finire i Novartis sono addirittura di meno del dato nazionale questo vuol dire che se c'è un'azione
Sul terreno sul territorio
Culturalmente sensibile attraverso i mediatori culturali informazione adeguata i risultati si vedono quindi queste non sono popolazioni adduttori ci son popolazioni che devono essere raggiunte con gli strumenti adeguati
E ecco io termino qui un intervento anche perché mi sono allungato troppo la lezione secondo me fondamentale che abbiamo appreso che e e è importantissima la collaborazione tra i servizi sanitari territoriali pubblici e le organizzazioni e la società civile
Questo è fondamentale non solo della pandemia perché la pandemia ci ha costretto a lavorare insieme
Ma deve essere qualcosa che continua dovremmo continuare a fare anche quando speriamo presto alla pandemia sarà superata perché e l'unico modo per
Assicurare dignità salute a questi gruppi di popolazione grazie Alberto Barbieri coordinatore generale di medi tanti i temi che ha introdotto ovviamente fondamentale e quello della mediazione culturale
Dovrebbe essere particolarmente sensibile anche a livello istituzionale sappiamo la figura del mediatore insomma prevista un po'dappertutto nella realtà Riscassi già fortemente pensiamo dei difficoltà che avete riscontrato soprattutto nei primi periodi una pandemia e anche in quelli successivi in cui comunque l'accesso alle cure ai Vaccino Prevenzione avveniva on line con anche si vede distrarsi in Rete questo immaginiamo che
Ripercussioni avuto su quella fetta di persone che sono ai margini dei margini
E che tu hai citato all'inizio della dell'intervento
Ci sono sicuramente tante riflessioni a fare e tanti ancora da approfondire
Tra l'altro abbiamo ancora da esporre quelli sono un po'le raccomandazioni Medici per i diritti umani
Sulla base delle criticità che avete rilevato nel rapporto io voglio dare però ancora la parola Salvatore Geraci dell'area sanitaria di Caritas
Di Roma un'altra realtà che spesso si trova diciamo così in prima in prima linea possiamo usare questo termine
E soprattutto in prima linea laddove ci sono poi fondamentalmente delle
Mancanze
Nel sistema
Strutturale del dell'istituzione e del Paese il terzo settore ma di volta in volta a stappare inventandosi sempre nuovi interventi e per questi magari portino a delle situazioni virtuose come quelle di intese gli accordi per cui viene scoperto che il lavoro svolto
Dalla società civile è un lavoro è un lavoro importante ora si decide di utilizzarlo in maniera sistematica però è pur sempre un lavoro che interviene laddove ci sono delle mancanza altrimenti non non ci sarebbe motivo di metterlo in b prego
Grazie grazie ha mosso moderatore grazie anche ai colleghi agli amici come rimedio hanno invitato per questa per l'intervento
Il mio intervento è in termini sanità pubblica in qualche modo una sanità pubblica declinata anche nell'ambito dell'integrazione sociosanitaria non ci può essere la sanità pubblica senza integrazione socio sanitaria detto bene prima l'assessore
Faccio brevissimamente una premessa un po'di contesto anche per ricordare quello che è successo durante questa pandemia alcune considerazioni nella logica del bicchiere bicchiere mezzo pieno un mezzo vuoto devo dire e più vuoto che pieno però insomma una potrebbe esserci utile qualche considerazione infine un auspicio
E che cosa è successo uno in questi due anni di pandemia guardando il fenomeno dalla parte dalla strada o da da chi stare accanto alle persone in condizioni di marginalità abbia avuto abbiamo perso da alcune fasi
Non sono due ondate fasi diciamo sociologiche dinamo negozi
E c'è stata una prima fase per quanto riguarda gli immigrati anche per i senza dimora perché molto spesso voi immigrati particolari immigrati che nelle condizioni di marginalità come ha detto due senza dimora italiani la situazione si sono sovrapposte
C'è stata una prima fase della mediazione se vi ricordate immigrati non si ammala non sono immuni
E i senza dimora sono immuni Luni perché aveva avuto la vaccinazione contro la tubercolosi piuttosto che la terapia antimalarica l'altro perché vivono su strada quindi sono distanziati naturalmente
Questo successo gennaio aprile due mila e venti è stato tenuto da una situazione drammatica ricordo bene le le telefonate che c'erano tra di noi non cercavo di mantenere aperto un presidio stabile no penso in quel primo forse dall'unico ambulatorio medico aperto per tutte le persone in condizioni di di marginalità
Poi c'è stata una seconda fase la fase della dell'eguaglianza presunta sì gli immigrati senza dimora si ammalano come tutti gli altri
Se poi però siamo andati a vedere i dati i dati prodotti dall'istituto sulla sanità ci accorgiamo sì che gli immigrati siamo mano come tutti gli altri però con la piccola differenza sono più giovani non hanno comorbilità
E e quindi è è a volte vanno a finire in terapia intensiva con più frequenza rispetto agli italiani stessi e perché questo succede l'istituzione la sanità già dà una risposta deficit ritardo di accesso al servizio sanitario nazionale
Arriva a luglio settembre
Gli untori
Degli una sera raffreddata la prima fase della della la prima ondata ricominciano i contagi la colpa solo degli immigrati immigrati che arrivano da dei viaggi che fanno è ecco lì l'esperienza delle navi quarantena ancora da da fungiamo declinare perbene arriviamo ottobre-dicembre sto andando veramente così
Il periodo dei cluster agli altro genero chiamati cioè una serie di cluster di persone infette in particolare in strutture d'accoglienza in particolare struttura accoglienza a bassa soglia in particolare per i senza dimora
Con delle situazioni anche abbastanza critiche né perché questo perché non c'erano state indicazioni indicazioni di in qualche modo di tutela
Arriviamo nel due mila ventuno aprile dalla vaccinazione la già descritto Gualberto benino mento troppo nel nel dettaglio però il ritardo è stato ritardo strutturale per quanto riguarda gli immigrati regolarmente presenti cioè i cinque milioni
Di stranieri che sono presenti in Italia bene hanno avuto fino a giugno del due mila ventuno una differenza di accesso ai vaccini a parità di condizione dal quindici al venticinque trenta per cento non parlo dei delle persone marginali parlo delle persone che vivono insieme a voi per quanto riguarda la marginalità l'ha detto bene Alberto sei mesi di ritardo prima che si attivasse il tutto
Poiché fase del green passa io l'ho chiamata al rimpasto dimenticato che loro hanno bisogno di un pass avere un pass per questa popolazione e veramente una corsa a ostacoli e infine oggi
La fase quindi l'ho chiamato delle priorità altre
Oggi abbiamo ancora difficoltà nonostante che poi né quando ci si è attivato con sistema pubblico insieme al privato sociale si è attivato ha raggiunto dei livelli di copertura la fatti vedere prima Alberto estremamente importanti
E oggi ci dovevamo invece quasi a ricominciare da capo
Perché ed ecco il bicchiere mezzo vuoto perché ad esempio oggi non è possibile fare le tentazioni sui portali regionali del potere per quelli immigrati che hanno già fatto le vaccinazioni quindi già sono tracciati e quindi potrebbero entrare in un sistema ordinario di accesso invece devono dipendere sempre tale
Associazioni
Da quando ci si ricorda che di fare uno pendenti e quindi rendere accessibile al loro oppure no non c'è anche il la cosa incredibile dei minori minori stranieri non accompagnati ma anche quelle accompagnati da figli di immigrati irregolari
Non riescono ancora a cedere vaccini per il fatto che non hanno la tessera sanitaria che però per legge avrebbero diritto insomma ci sono ancora delle contraddizioni che emergono ed ancora perché non fa non crede riferimenti unici regionali dove stanno tutte le informazioni per accedere per questa popolazione a gli open day piuttosto che percorsi vaccinazione
Come associazioni ogni settimana noi ci sentiamo qui a Roma produce per poter mettersi a Cobham ma ho saputo che lì c'è questo tipo di vaccinazione arrivista un po'né si può fare guarda se tutte le funi a questa persona dieci è veramente un diciamo moltiplicatori sul tipo di quello che quindi sono altre priorità allora dicevo prima bicchiere mezzo vuoto
Sicuramente l'assenza del portale riferimento regionale l'assenza di un dialogo però devo dire l'intervento l'assessore io qui già ci siamo sentiti né
Da diciamo ambita pensare che effettivamente questo si potrebbe risolvere ma non abbiamo avuto la situazione drammatica qui a Roma ma in tutti da successo dove sanità e sociale non si sono può parlarti già l'integrazione sociosanitaria debole prima
Ma durante la pandemia è come se il sanitario si è chiuso in una sorta di fortino so io quello che devo fare voi
Fate quello che vi dico senza tener conto invece tutto il tema della fragilità sociali devo dire tutto questo queste fasi che ho detto l'associazionismo ma l'UNHCR anche le organizzazioni sono stati molto molto presente come tavoli esista un tavolo immigrazione salute un tavolo sanità salute parlo immigrazione e asilo
La società viene medicina delle migrazioni hanno costantemente fatto una serie di sollecitazioni a livello nazionale e locale attraverso il dissenso gruppi locali dove facciamo parte poi tutti per tutte le persone che sono presenti qua
E però diciamo le risposte sono state veramente risposte l'ente o alcune molte assenze
Di chi era in mezzo pieno
Giusto per dare bicchiere mezzo per quello che ha detto Alberto laddove si sono create si sono rotte delle barriere diffidenza si sono create collaborazione le collaborazioni sono state estremamente positive non anche laddove le ASL hanno cominciato anche in assenza di collaborazione ma hanno cominciato ad uscire no adattiva immagino qui nel Lazio l'ASL di Latina che tanto se attirato soprattutto con la comunità indiana avuto dei risultati estremamente positivi
Anche sul piano dell'assistenza c'è qualche cosa di positivo la Regione Lazio in particolare ha da subito prorogato tutti la la validità di tutte le tessere per cui non c'è stato bisogno in questo periodo che le persone che avevano delle tessere sanitarie dovessero andare a un rinnovarlo anche tesserine Setti Pizzo con tutte le sere anch'io le esenzioni e rinnovato
Anzi in questo periodo sono state aggiunte due esenzioni per i minori non accompagnati italiani e stranieri
E per i richiedenti asilo siamo una delle poche Regioni che a questo suo mi e ancora positivamente è stato proprio malato dicembre fine dicembre delle indicazioni per la qualità degli ambulatori per immigrati più fragili con tutte quelle indicazioni che durante il periodo complesso da me
L'offerta attiva uscire non fare una sanità di attese e sulla carta bisogna vedere poi come verrà questo perché perché in qualche modo la società comunque tenacia che luogo è riuscito a dare questo in questi input e la l'auspicio l'auspicio e quello che ha detto Alberto devo dire questo periodo ci ha detto che quando si collabora e si lavora insieme
Sia nel privato tra il privato sociale batta privato sociale pubblico veramente si ottengono dei risultati inattesi
Anche interni proprio di sanità pubblica e quindi sicuramente questa è un po'nell'auspicio che personalmente io
Questo in collaborazione che in parte c'è stata anche in passato ma dovrebbe avere proprio un nuovo uno spintone con l'idea di uscire dagli schemi consolidati quindi proprio trovare delle forme di novità innovative e forse due le parole chiave che possono aiutarci che sono stati richiamati più volte anche da noi che sono prossimità sussidiarietà
Prossimità tra l'altro l'impostazione del PM resta da vedere l'azione sei che quella della sanità sulla prossimità si fa grande si dà grande enfasi questo potrebbe essere effettivamente un fatto tutto
Cattivi in positivo se questa prossimità viene declinata non solo in termini di strutture io in questo momento visto solamente la definizione di strutture di prossimità ma non di contenuti di prossimità quindi bisogna capire se si riesce a fare questo passaggio sulla sussidi tanti questa è stata detta tante volte in questa sessione io però la deprimere anche qui in modo originale cioè vigilanza un po'diverso come siamo abituati non siamo abituati a una sussidiarietà verticale è stato regioni in Regione
Comune e abbiamo visto ci sono stati tanti problemi una sussidiarietà orizzontale invece tra stato tra le istituzioni associazioni forse si dovrebbe passare una sorta di sussidiarietà circolare
Così come la la definisce professor Zamagni dell'Università di Bologna dove non solo c'è io faccio queste tu fai quest'altro no ma costruiamo insieme delle politiche devo dire sociale un po'più avanti rispetto alla sanità ecco
Se questo venisse fatta anche in salita potrebbe essersi attivamente il nuovo la nuova visione veramente da fare insieme e di non escludere nessuno
Grazie Salvatore Gerace mi sembra che questo ultimo punto sia assolutamente fondamentale e centrale troppo nella soluzione dire dell'ottanta per cento se vogliamo se non del novanta per cento se vogliamo rimanere nell'ambito le percentuali e dei dati di tutte le questioni che abbiamo sentito
Fino adesso c'è una forte latitanza orme non c'è stata fino ad oggi da parte del mondo della politica anche dalla politica locale nel trovare la volontà di gestire determinati fenomeni tant'è vero che tutto quello che è stato possibile risolvere mettere in piedi è stato possibile farlo attraverso conoscenze dirette e personali altrimenti non sarebbe stato possibile se voi non aveste avuto dei referenti
Sensibili coinvolti e soprattutto ben disposti nei confronti della società civile l'associazionismo alle ASL non avreste probabilmente raggiunto gli obiettivi che avete raggiunto non avresti inaugurato questo
Nuovo modo di
Lavorare sul territorio e in maniera
Prossima a chi si trova in difficoltà quindi questo è sicuramente un invito a una maggiore sensibilità al mondo della politica essere più aperti a essere pronti al confronto tra Stato fosse un po'di assenza complice la polpa dei miei diciamo un po'di assenza di confronto tra la politica e la società civile sui temi prioritari della della marginalità
Potrebbe essere giunto il momento di un cambiamento abbiamo visto insomma gli interlocutori non mancano io a questo punto però chiedo gli organizzatori siamo a ridosso della
Fine del tempo che ci è stato messo a disposizione se possiamo sforare così chiudiamo
In maniera Sharp quindi
Ecco allora sono arrivate delle domande intanto possiamo vedere questa che vi leggo
Lei è sentenza del TAR del Lazio sui futuri sgomberi degli edifici occupati che impatto avranno sui diritti sociali abitativi della popolazione in questione
E questo è uno dei temi che vengono trattati in effetti nel rapporto perché
Questa politica degli sgomberi e di movimentazione continua
La popolazione ai margini ovviamente rappresenta un ulteriore elemento di difficoltà la soluzione di tutti i problemi che voi avete riscontrato prego Alberto Barbieri si
Una delle nostre raccomandazioni al termine del report appunto c'è una parte dedicata alle Rocco alle raccomandazioni alle proposte che facciamo
Varie proposte varie raccomandazioni in realtà sono già state fatte è una specifica proprio sull'esigenza
Ci rivolgiamo al Comune di Roma e la Prefettura di Roma
Licenze di evitare sgomberi forzati degli insediamenti fuori informali senza soluzione per
Non era mai diciamo il progetto alla clinica mobile e operativo a Roma dal due mila e quattro
Quindi sono tre lustri che
La nostra clinica mobile va per le strade di Roma e raggiunge tutte le situazioni precarie
In questi anni abbiamo visto tantissimi sgomberi
E abbiamo visto una sorta di studi gioco dell'oca nel senso in cui momento in cui avvenivano sgombero sì bonificava tra virgolette una zona come viene detto che le persone in condizioni di marginalità
Si spostavano in un'altra situazione spesso prossima vicina e in situazioni spesso ancora di maggiore per carità
Pochissime volte in questi quindici anni abbiamo visto interventi di sgombero che fossero stati pianificati con la proposta di reali soluzioni e quindi questo è un elemento fondamentale importante che ci sia stata oggi la ringraziamo l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma speriamo che con questa amministrazione si apra una fase diversa
Perché sicuramente molti insediamenti precari anzi la maggior parte soprattutto
Parliamo di baraccopoli cambiare vicino alle stazioni sono situazioni di vita non dignitoso incompatibili con la dignità umana
Però città prima di provvedere a smantellare situazioni di questo tipo bisogna pianificare delle soluzioni alternative dal punto di vista sociale della sostenibilità questo io credo non sia quasi mai avvenuto al comune di Roma nel territorio di Roma negli ultimi anni e questo penso che sia una grandissima sfida che alcuni romani l'assessorato alle politiche sociali cioè pensare a sviluppare soluzioni alternative questa nuova collaborazione
Che è stato un po'forzata nel senso che nel momento in cui c'era la pandemia negli insediamenti non c'era nessuno quindi le istituzioni ci hanno chiesto aiuto perché diciamo non sapevano come fare speriamo che questo tipo di collaborazione continui in maniera strategica non forzata e si potrebbe lavorare proprio su questo certamente le sfide sono molte Roma città molto complessa
Parliamo di quattordici mila persone che vivono i margini
E il suo senza dimora insegnanti precari e quindi soluzioni non si trovano certo dall'oggi al domani però si può programmare si può cercare di dare delle risposte nuove e non appunto soluzioni scommette senza soluzione
Grazie Alberto Barbieri non so se Salvatore Geraci voleva aggiungere qualcosa o se abbiamo ancora il collegamento la
Assessore al
No e Salvatore Geraci forse un commento su quest'ultimo punto relativo agli sgomberi o consigliere
Quando pensò di scompenso alle vallette di mercurio non so se nella mia generazione se lo ricordano
Quando si rompe un termometro noi bambini andavamo lì sulla pallet Mercurio mettevamo la il dito al mercurio si separava in tante vallette poi poco a poco si ed esattamente l'immagine proprio degli degli insediamenti ecco questo per dire va programmato ma è possibile farlo è possibile farlo ci sono esperienze Romani e sono veramente pochissime e datati almeno dieci quindici anni fa come come minimo bene dopodiché c'è stato veramente un periodo sicuro da questo punto di vista ma ci sono delle esperienze in altri Paesi in altre regioni italiane dove effettivamente si è visto che è possibile fare
Questi percorsi e quindi da parte dell'associazionismo sicuramente ce la disponibilità la volontà da parte del lente abbiamo sentito almeno a parole che questa volontà c'è pure quindi speriamo che si inauguri una nuova stagione ecco che col invece abbia fatto rompere quel diaframma di diffidenza e che quindi si riesca effettivamente a modificare una situazione che era veramente critica grazie Salvatore Geraci anche perché richiamando
L'esempio del Mercurio così come è stato scoperto che era poco salutare quello facevamo da bambini
Mettendoci l'invito
Insomma per paragone
Può essere riportato anche
Decide di fare gli sgomberi insomma non è molto efficace prima di chiudere cosa si può fare nella pratica per dando mano Hammed medici per i diritti umani nella vostra attività in sostanza come si può contribuire non solo direi economicamente macchine in maniera pratica so come si fa a essere devo
Grazie grazie per questa domanda senz'altro si può contribuire
Sostenendo con delle donazioni e i nostri progetti ripeto solo a Roma abbiamo due progetti che quello della clinica mobile un camper per i diritti e quello del centro di salute mentale infrastrutturali sic
Ma devo dire che si può contribuire anche fattivamente
Mettendosi in gioco andando sul terreno
Il progetto nella clinica mobile
Conta su un un team diciamo confessionale che lavora
Diciamo porta avanti le attività sanitarie ma funzionerà anche soprattutto grazie al contributo di tantissimi volontari medici infermieri operatori sanitari ma anche tantissimi non sanitari ma persone che comunque sono sensibile ai diritti umani vogliono impegnarsi su dal punto di vista di operatori sociali imperatore legale abbiamo almeno cinquanta volontarie Roma anche collaborano mica mobile infatti io voglio ringraziarvi perché questo rapporto
Lo abbiamo potuto realizzare grazie alloro loro contributo
L'abbiamo potuto anche di realizzare ovviamente grazie
E i nostri donatori
E i nostri partner Lanna cacce
Lotto terminerà Tavola Valdese
L'agenzia umanitaria della Chiesa mormone
Voglio ringraziare vogliamo ringraziare
I nostri partner le altre organizzazioni la Caritas e le altre organizzazioni umanitarie sancire con cui abbiamo veramente lavorato bene in questi mesi vogliamo anche ringraziare
Le ASL l'ASL Roma uno e l'Asl uno due soprattutto L'Unità salute migranti con cui abbiamo lavorato a stretto contatto abbiam fatto credo che le cose importanti e e boh e vogliamo anche ringraziare
Da ultimo forse più importanti le persone che abbiamo cercato di aiutare i testimoni che hanno raccontato le loro storie di vita in questo rapporto perché poi ci sono le testimonianze in questo rapporto le testimonianze sono forse la cosa più forte
E qui diciamo ringraziamento
Soprattutto anche allora posso aggiungere forse il rapporto godette reperire anche on line sul sito di Medici per i diritti umani e penso che attraverso della sito delle le pagine dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite
Diritti ma per i rifugiati che hanno elaborato insieme questo rapporto i ringraziamenti li ha fatti praticamente tutti Alberto Barbieri io ringrazio borchie siete stati relatori disciplinate NASA sì però i pochi in insalata che hanno sfida questo periodo di famiglia grazie anche loro tutti voi che siete rimasti in collegamento e ovviamente da sala stampa Associazione stampa estera per aver ospitato
Questo eletto grazie a tutti a presto