Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'appuntamento con il supplemento settimanale di passaggio a su destra supplemento di giovedì tre marzo del due mila ventidue un supplemento che in questa settimana vogliamo dedicare interamente alla guerra in Ucraina e ai riflessi che questa guerra potrebbe avere nei Balcani perché la la guerra che è scoppiata ormai una settimana fa a va al di là della ragione della questione dello stato del da un basso o della occupazione della Crimea
Ma riguarda appunto il ruolo strategico che la Russia vuole vuole conquistare in maniera violenta e aggressiva e un un ruolo una escalation escalation di conflitto che potrà Binasco innescare conseguenze a catena dal dal Mar Baltico al Nordafrica dal Medioriente ai Balcani e allora come abbiamo fatto già nella puntata di
Un passaggio a sud-est i domenica ventisette febbraio che abbiamo dedicato interamente appunto ai riflessi alle conseguenze
Nei Balcani della guerre in Ucraina con le reazioni dai vari Paesi in questo supplemento vi vogliamo proporre una serie di analisi su quello che potrebbe succedere perché l'invasione russa dell'Ucraina
Potrebbe scatenare il caos nei Balcani fin dall'inizio della crisi ucraina i Balcani occidentali hanno rappresentato e rappresentano tuttora una sorta di secondo fronte di guerra che potrebbe aprirsi in qualsiasi momento questa è il nell'opinione di sogna bislacco fondatrice e presidente del sì di committee il foglio Marrazza vin Serbia
C'è un'intervista che è stata ripubblicata tradotte in italiano dal sito internet di Osservatorio Balcani e Caucaso Balcani capo sul punto Orgon intervista
Di Yasmina dice che è stata pubblicata originale originariamente da Al Jazeera ha varcano il ventiquattro febbraio e poi ripresa anche dal portale buca dunque un un interista che uscito proprio nel momento in cui Putin decideva di aggredire l'Ucraina e secondo sogna bislacco bisogna seguire attentamente e ogni mossa di Mosca
E il suo atteggiamento nei confronti dei Balcani in particolare per quanto riguarda la Bosnia Erzegovina ma anche la Serbia e il Montenegro e la Macedonia del Nord ormai da qualche anno la Russia molto attiva nei Balcani soprattutto nell'ambito della sicurezza
E non è quindi da escludere che Mosca cerchi di provocare il caos nei Balcani
Per questo secondo sanabile arco ci si aspetta che i Paesi occidentali agiscano in modo più deciso e che si impegnino più attivamente nei Balcani anche per scongiurare qualsiasi intervento russo in Bosnia Erzegovina
Ed è proprio lì che la situazione particolarmente preoccupante in tutti i Balcani preoccupante ma soprattutto in Bosnia Erzegovina
Dice sarebbe Isacco dove i recenti tentativi di raggiungere un accordo sulla riforma della legge elettorale sono andati a vuoto la sopravvivenza del Paese messi in discussione e dopodiché cioè Milorad odi che l'uomo forte della Repubblica se Scarlet Entità maggioranza serba della Bosnia Erzegovina e attuale componente uno dei tre componenti della presidenza tripartita Dodi che appunto persiste nel suo radicalismo e nel frattempo
Ma ricorda
Bis con la Croazia è tornata anche lei a insistere sulla necessità di migliorare la posizione dei croati in Bosnia Erzegovina non è da danni la la Croazia
Lo fa anche l'attuale l'attuale governo chiede la creazione di una terza entità Dragosei divisa in due entità quell'a maggioranza serba Repubblica la Repubblica sancisca e poi la federazione
Di Bosnia Erzegovina la Fédération a che unisce i croato bosniaci i bosgnacchi
Insomma si è ben lontani dal trovare un compromesso dice persone avviso arco
Che poi ha provato della Serbia ricorda come sia candidato ufficiale per l'adesione all'Unione europea ma il comportamento della leadership di Belgrado e la sua incapacità di intraprendere vere riforme lascia pensare che il Paese pian piano sta abbandonando la strada europea
Col tempo alla domanda se la serve si schiererà con l'Occidente con la Russia serbi Isarco
Risponde col tempo Belgrado sarà sottoposta a sempre maggiori pressioni affinché scelga da che parte stare il suo spazio di manovra si è stringerà sempre di più
Dunque non non credo che la Serbia sceglierà di schierarsi con l'Occidente non lo ha mai fatto nel corso della storia è poco probabile che la Serbia scelga definitivamente la strada europea
E l'intervista è molto più lunga la trovate pubblicata su www punto Baccani Caucaso punto orga l'abbiamo
Licata anche sulla pagina Facebook di passaggio su destra come da tutti gli articoli che
Citeremo in questo supplemento settimanale
E dunque i Balcani secondo se ne ha bisogno con l'invasione russa dell'Ucraina scatenerà il caos nei Balcani
Ma ma mi appunto quali sono poi i rischi e quelli che esamina esaminato Pietro Aleotti su vigevano al punto net in un articolo pubblicato domenica ventisette febbraio proprio su su quali rischi
Potrebbero determinare dei Balcani che potrà determinare la reazione la l'aggressione in Ucraina
Gli eventi drammatici che stanno sconvolgendo l'Ucraina hanno suscitato com'è naturale
Un'ondata di reazioni internazionali nella quasi unanime condanna dell'aggressione russa seppure con toni e modalità diverse quella piuttosto sfumato della Cina ad esempio e qualche significativa eccezione ovvia quel quella delle ex repubbliche sovietiche centro asiatiche
Col distinguo del Casazza che si è detto neutrale e quelle il presidente brasiliano già il Bolzonaro
Sfumature e gradazioni che si sono palesati anche a scala regionale nei Balcani conseguentemente alla differente situazione delle relazioni bilaterali esistenti storicamente molto intense quelle con Serbia Montenegro molto meno quelle con gli altri
E al diverso contesto e alle dinamiche
Tutte interne ai singoli Paesi
Dopo una breve rassegna delle reazioni di condanna Pietro Aleotti va a narra esaminare i possibili rischi che appunto potrebbe determinarsi per i Balcani soprattutto in Kosovo in Bosnia Erzegovina
è lì che la crisi e Ucraina rischia di riflettersi in modo più pesante in Kosovo la Presidente della Repubblica di oso smanie
Accompagnato le proprie parole di solidarietà al popolo ucraino con espressioni di profonda preoccupazione
Per le possibili ripercussioni interne del proprio Paese paventando l'ipotesi che i fatti ucraini possano incoraggiare Belgrado ad appoggiare anche militarmente un'escalation nel nord del Kosovo ovvero in quelle aree a maggioranza serba
E che da sempre vivono fortissime tensioni separatiste
Se tuttavia nota Aleotti uno scenario militare di questo tipo appare allo stato piuttosto improbabile è altresì vero che il presidente serbo Aleksandar Vučić ha e avrà gioco facile a far leva su questa retorica nazionalista
Nel pieno della campagna elettorale per la sua verosimile riconferma alla guida della Serbia perché ecco bisogna ricordare che abbiamo per già parlato va
Passaggio su desta
Il prossimo aprile il tre aprile ci saranno elezioni elezioni politiche anticipate elezioni amministrative probabilmente anche le presidenziali
Un'altra situazione potenzialmente deflagrante e per certi versi analoga è quella che si vive anche in Bosnia Erzegovina dove negli ultimi mesi anche qui appunto lo riassume lo ricorda Aleotti
Si sono registrate pulsioni marcatamente centripeta è con la recrudescenza delle spinte separatiste esercitate da un minore dopodiché membro serbo bosniaco della presidenza tripartita del Paese
Sempre più proiettato la disgregazione della Bosnia Erzegovina e la cognata riunificazione con la madrepatria ma la Serbia
Uno scenario di pericolosità non tanto peregrino come dimostrato dall'immediata contromisura dell'Unione Europea che ha deciso proprio in questi giorni di rafforzare a scopo prete precauzionale le fila di EUFOR
Il contingente che su mandato ONU vigila rispetta il trattati di Dayton
Inviando in Bosnia altri cinquecento militari visto che il deterioramento della situazione della sicurezza riverente nazionale ha il potenziale per diffondere l'instabilità in Bosnia Erzegovina
E poi i pezzi appunto la nel comunque ha più avanti ancora l'articolo poi prosegue
Ed è comunque segnala le ottiene anche arriviamo che qui ha la sedia perché comunque quella di voci dice
La poltrona senza dubbio più scomoda in questa fase costretto a trovare l'equilibrio impossibile tra la pluriennale ambizione di ingresso nell'Unione Europea univocamente ferma nella sua posizione di condanna Caputi
E la necessità di non dispiacere troppo al fondamentale alleato russo il presidente serbo atteso giorni prima di far sentire la propria voce dopo ore di fortissime pressioni a valle di una riunione del Consiglio per la Sicurezza nazionale di venerdì scorso
Voci ha così dato prova di cerchiobottismo
Dichiaratamente consapevole che avrebbe scontentato un po'tutti dicendosi favorevole alla pace e al rispetto della legge internazionale dell'integrità territoriale dell'Ucraina
Ma anche avverso alle sanzioni alla Russia in quanto contraria agli interessi nazionali insomma una sorta di improbabile neutralità ma anche una posizione insostenibile nel medio periodo
Eh insomma e poi appunto è una situazione resa ancora più scomoda al fuoco di fila dei media serbi che invece si sono schierati tranne quelli di opposizione a Anna ma entusiasticamente a favore dell'aggressione russa con titoli trionfali
E a appunto una posizione scomoda in vista anche della scadenza elettorale da qui a due mesi
Pietro Aleotti Balcani la reazione anche all'aggressione in Ucraina quali rischi l'articolo pubblicato il ventisette febbraio su il Giorno al punto netta la Serbia appunto e qui punte è importante capire perché punto Aleotti parlava del difficile il cerchiobottismo difficile equilibrismo padre di Serbia
Ha scritto Vuk mixano vince in un articolo pubblicato il ventiquattro febbraio da Abakan Insight anche qui Paper per combinazione proprio il giorno dello scatto del conflitto
Il governo serbo è riuscito sinora destreggiarsi con complicati equilibri rispetto al conflitto in Ucraina
Ma ora quanto sta accadendo rischia di sconvolgere la sua politica di e cui vicinanza Est-Ovest insomma
La Serbia rischia mentre divampa il conflitto in Ucraina questo il titolo dell'articolo che trovate in italiano tradotto su la carica o caso punto organo
Books anno vince ricorda che la prime crisi ucraina del due mila e quattordici
è stato una brutta notizia per Belgrado la Serbia sia trovato in quell'occasione in una posizione scomoda con l'Occidente e la Russia ai ferri corti sull'Ucraina nel due mila e quattordici la Serbia aveva appena iniziato i colloqui di adesione all'Unione Europea di era coinvolta già da due anni in colloqui
Di normalizzazione con il Kosovo mediati dall'Unione Europea la posizione serve era reso ulteriormente complessa dal fatto che la Russia ha invocato il precedente del riconoscimento accidentale del Kosovo quando annesso la Crimea togliendo la l'Ucraina
Questo ha reso evidente come la Russia fosse pronta ad utilizzare a proprio favore la questione del Kosovo nelle sue dispute territoriali nello spazio posso viatico come merce di scambio con l'Occidente la Serbia e note consideravo l'Ucraina un Paese amico
Anche quest'ultima non aveva riconosciuto il Kosovo e ciò ha reso la vita di Belgrado ancora più difficile la leadership serba aveva paura di allenarsi la Russia anche per ragioni interne non si trattava infatti solo della sensibilità pubblica
In Serbia sulla questione del Kosovo ma anche della popolarità che la Russia suo presidente Vladimir Putin godono tra i serbi inoltre le forze filorusse in Serbia
Hanno abilmente spostato la narrazione dal principio dell'integrità territoriale verso una narrazione storica la Crimea era stata tolta alla Russia e quindi la Russia aveva semplicemente corretto l'ingiustizia storica come la Serbia avrebbe fatto un giorno con il Kosovo
La prima risposta della sede è stato in quell'occasione quella di schivare non poteva riconoscere l'annessione usa la criniera causa della disputa sul Kosovo
E ha insistito sul rispetto dell'integrità territoriale dell'Ucraina tuttavia non poteva aderire alle sanzioni dell'Unione europea contro la Russia a causa della sua dipendenza dalla Russia per la fornitura di gas e sostegno della Russia nella disputa sul Kosovo
Insomma
La la la la posizione della Serbia molto complicata anche perché come fa notare Hooks hanno dice la Russa sempre per c'è più percepiti Balcani come il ventre molle dell'Europa
Un teatro dove poter a istigare crisi controllate per respingere l'Occidente a deviare l'attenzione accidentale Ucraina e dallo spazio posto che etico con le tensioni russo occidentali che corrono arte
Il governo della Serbia intravisto la possibilità di mettere la Russia e l'Occidente l'uno contro l'altro costruendo su un potere di contrattazione con l'Occidente sulla posizione della serve un'architettura di sicurezza occidentale e sulla disputa della Kosovo la Serbia credeva che giocare la carta russi avrebbe costretto l'Occidente a prenderla più seriamente
Ma insomma
Ma e quindi a differenza della maldestra risposta iniziale del due mila e quattordici
Nell'attuale fase del conflitto la diplomazia serva si è mostrata più abile tuttavia con Putin che invia truppe in Ucraina orientale sarà difficile per la Serbia ripete lo stesso giochetto dello stesso gioco scusate
Che ha fatto nel due mila quattordici
Nel novembre del due mila ventuno quindi pochi mesi fa la Russia offerto alla Serbia un prezzo vantaggioso del gas per sei mesi per affrontare la stagione invernale e fino alle elezioni politiche serve dell'aprile due mila ventidue inoltre la relazione della Serbia con la Russia e la Cina
E il suo sempre più manchevole rispetto per lo Stato di diritto sono ormai sotto esame da parte degli Stati Uniti dell'Unione Europea
Diversi collaboratori del presidente Vučić sono stati presi di mira dalle sanzioni statunitensi per corruzione e non c'è da meravigliarsi se Belgrado teme ora che la nuova chiamato Krajina lamenta ancora più sotterranea il radar occidentale
Ma a livello interno resta rischiosa farà arrabbiare la Russia data la sua popolarità fra gli elettori del partito proprio del progresso serbo attualmente al potere il partito del presidente Aleksandar Vučić
Insomma la Serbia non può ora cambiare la narrativa senza causare un contraccolpo interno a prescindere da quanto la Serbia ritenga che le ultime mosse di Putin mettano in pericolo Belgrado l'Ucraina e l'Occidente faranno pressione sulla Serbia per sostenere le loro politiche e la Russia farà lo stesso Belgrado non vuole questo in particolare nel contesto del Kosovo ma ne sta già avendo un assaggio
E la Serbia ugualmente a disagio di fronte al in perché si chiede a nel finale del dell'articolo si chiede pochi sanno vice come potrebbe reagire la Serbia alla richiesta di riconoscere le repubbliche Didoni Asca e Lugano ska
Non è una bella situazione in cui trovarsi e dunque la Belgrado è ugualmente a disagio di fronte alla prospettiva che la Russia cerchi di colpire l'Occidente nei Balcani in risposta a sostegno occidentale l'Ucraina attraverso le proprie politiche Intelligence s.a.s. Power perché questo trasformerebbe la Serbia in uno dei campi di battaglia Belgrado e anche in una pessima posizione rispetto ad un Occidente che rafforzi sul sistema di sicurezza nella regione in risposta alla crisi ucraina in passato sapeva come essere abbastanza vicino a Mosca per far leva sull'Occidente ma non abbastanza da tirare la sua ostilità continuare questo atto di bilanciamento è diventato più difficile e più pericoloso
E molto lungo l'articolo di Vuk Luxardo dice io ne ho letti alcuni passaggi ma che somma da danno credo che diano la misura
Della situazione complicata in cui si trova è difficile difficile equilibrismo che Belgrado cercherebbe che Vox si dice
Se cerca di
Di giocare a a a Belgrado sono sgombri grado dunque bussano vice un ricercatore presso il centro della politica di sicurezza di Belgrado e collaboratore di di assonnante intenti di politica estera della London School of Economics and Political Science ha pubblicato molte o a un molto sulle questioni di politica estera e di sicurezza
Un'altra analisi molto interessante che di consigliamo di leggere anche questa la trovate Licata sulla pagina teso qui di passaggio a sud-est è l'articolo di Giovanni vale pubblicato l'altro l'altro ieri sempre su balcanica o caso puntò nel sito internet Osservatorio Balcani Caucaso sale la preoccupazione nei Balcani occidentali per l'evolversi della quell'Ucraina e dunque i Balcani col fiato sospeso
Scriveva Giovanni vale ci sono molti motivi per cui i Balcani occidentali stanno guardando con particolare apprensione all'evolversi della guerra in Ucraina
Dalle ragioni geopolitiche con il tradizionale legame tra Russia e Serbia unico paese europeo con la Bielorussia non aver imposto sanzioni contro il Cremlino e con il separatismo rampante del Putignano Milorad Dodi che in base a seconda a quelle economiche
Come ad esempio l'imminente chiusura dalla banca russa Sberbank in Europa una banca presente in molti Paesi della regione
Fare un quadro della situazione non è facile perché ogni ora si registrano nuovi sviluppi sia dal punto di vista militare ti diplomatico ed economico ma insomma Giovanni vale cerca di mettere in fila a partire proprio dalla Bosnia Erzegovina che va verso una crisi
Da mesi scrive la Bosnia Erzegovina è sotto osservazione da parte della comunità internazionale ovvero da quando migliorato dopodiché il leader della Repubblica serba ska pentita maggioranza serve dalla base a Segovia che danni minaccia di fare secessione è passato dalle parole ai fatti con la creazione a Banja Luka
Che la la capitale della Repubblica serba di agenzie e istituzioni parallele a quelle che già esistono a livello nazionale
A Sarajevo
Non si tratta solo di retorica
Nel dicembre due mila ventuno il Parlamento della Repubblica sarà Scala trovato una legge che sancisce il ritiro dall'entità del sistema giudiziario
Dall'amministrazione fiscale dall'esercito bosniaco il Parlamento ha dato al governo di Banja Luka sei mesi di tempo per completare la transizione dunque fino a giugno
Del di quest'anno
In tanti hanno denunciato quella che è stata definita la più grande crisi esistenziale della Bosnia Erzegovina dalla fine dalla guerra per usare le parole dell'Alto rappresentante internazionale Christian ci mette ma l'ultimo intervento internazionale al riguardo dà un'idea più concreto del livello di preoccupazione dunque l'aumento e rafforzamento del contingente
Di militare è un fora Althea in Bosnia
Lei si teme che dopo di che approfitti della confusione generale per procedere con la secessione ma non è l'unico che potrebbe essere tentato di agire anche tra Canción vince il leader del partito nazionalista croato bosniaco
Spinge danesi per una revisione degli accordi di Dayton esso nella creazione di una terza entità
Zagabria non fa mistero di voler sostenere il Progetto
Sul lungo termine però Brussel e scrive commenta Giovanni vale dovrà risolvere il problema dialogando con Banja Luka e del grado così come sono con Zagabria con i nazionalisti croato bosniaci perché finché non ci sarà una riforma che permetta la Bosnia Erzegovina
Di diventare un Paese funzionale la crisi potrà essere solo rimandata e non scongiurata
BPI anche dopo la Bosnia la Serbia la Serbia rischia la fine del processo di integrazione europea non sono molti gli Stati in Europa che si che non si sono allineati con la posizione di Brussel di condanne di sanzioni alla Russia
Solo due mancherà la per la Bielorussia che decise di partecipare attivamente al conflitto e contro cui l'Unione europea ha già annunciato ma le sanzioni e appunto la Serbia
E l'appunto non solo scrive ricorda anche Giovanni vale la Russia ma alleato di lunga data di Belgrado ma anche un partner energetico diplomatico indispensabile dunque voltare le spalle a Mosca potrebbe avere un costo molto alto per la Serbia
Ma c'è anche un aspetto di politica interna il prossimo tre aprile appunto con già l'abbiamo detto
La Serbia chiamata alle urne per le elezioni presidenziali legislative e amministrative ed è ragionevole affermare che la maggioranza dei serbi siano contrari alle sanzioni dall'altro lato però abbandonare Brussel avrà delle ripercussioni
Un paio di eurodeputati hanno già espresso la loro indignazione per la scelta di voci dice
E un alto diplomatico europeo distanza Belgrado mi ha confidato al telefono che questo potrebbe essere la fine del processo di allargamento alla Serbia non tutti però la pensano così il politologo serbo sorgeranno ci FIGC
Ad esempio afferma che ci sono già state in passato delle situazioni in cui Bruxelles avrebbe potuto interrompere il processo di integrazione ma non lo ha fatto il la partita comunque aperti e tutto appare possibile
Anche alla velocità anche alla luce della velocità con cui l'Unione Europea sta cambiando le sue politiche decennali
E non c'è solo la questione dell'Unione europea ma anche della NATO
Cinque Paesi dei Balcani occidentali sono ad oggi membri della NATO la Slovenia dal due mila e quattro l'Albania e la Croazia due mila e nove il Montenegro dal due mila diciassette la Macedonia del del no dal due mila venti questi ultimi due ingressi Montenegro Macedonia
Sono stati accompagnati in particolare da polemiche nella regione da rimostranze da parte della Russia fuori dall'alleanza
Sono rimaste invece Serbia Bosnia Erzegovina e Kosovo
Dopo l'attacco russo l'Ucraina alleanza atlantica è tornata di gran moda anche nei Balcani in Kosovo ad esempio il Governo ha chiesto la creazione di una base permanente della NATO
E l'avvio di un processo di adesione accelerato però cinque paesi membri dell'Unione europea cioè Spagna Grecia Romania Slovacchia e Cipro i cui primi quattro fanno parte anche della NATO non riconoscono ad oggi l'indipendenza del Kosovo
E dunque è difficile pensare che la richiesta di Pristina sarà esaudita ma somma sono molti tabù che stanno crollando in questi giorni nota appunto fa notare giustamente Giovanni vale per quanto riguarda la Bosnia
Il Paese sta negoziando il suo ingresso ufficiale dal due mila otto nella NATO con l'ultimo aggiornamento registrato nel due mila diciotto quando l'alleanza approvato il membership action plan
La fase di monete venga avanzata che precede l'adesione Milorad odi che naturalmente contrario ma dall'altro lato il timore di un nuovo conflitto sostenuto dalla Russia potrebbe spingere unione europea e Stati Uniti ad accelerare la richiesta di adesione della vostra alla NATO
Detto questo le terzo aspetto che
Giustamente Giovanni vale nota in questa in questo ampio panoramica e la crisi economica e ci si aspetta una nuova crisi economica l'ultimo appunto dice
Inizia questa questo capitolo di un animale con un disclaimer contrariamente a quanto si possa pensare soprattutto se si legge la statua filorussa il peso economico della Russia nei Balcani non è enorme
Dato che i primi partner commerciali dei maggiori investitori nella regione sono i Paesi europei
La presenza russa interessa tuttavia alcuni settori in particolare
Come quello degli idrocarburi delle banche e gli Stati sono esposti in modo diverso
Se la sua cui si esercita un controllo diretto e indiretto su circa il dieci per cento dell'economia della Serbia principalmente in settori chiave come viaggi e banche in Montenegro gli investimenti diretti esteri russi rappresentano circa il trenta per cento del prodotto interno lordo
E per quanto riguarda l'esportazione dei dai Balcani verso la Russia queste raramente rappresentano più del due per cento in prodotto interno lordo nazionale mentre le importazioni sono costituite principalmente da idrocarburi in tutti i Paesi della regione ed è qui dei Balcani sono esposti a grandi rischi essendo altamente dipendenti dal gas russo
è un discorso che vale anche per molti paesi europei membri dell'unione europea ma nella regione le percentuali di dipendenza aumentano in modo per dirci vertiginoso
Se in media l'Unione Europea importa circa il quaranta per cento del suo gas dalla Russia la Macedonia del Nord della Bosnia Erzegovina dipendono completamente la Serbia si rifornisce per quasi il novanta per cento del suo fabbisogno quindi anche la Serbia è praticamente in mano la Russia la Croazia per i due terzi la slovena per metà
E inoltre il gigante energetico russo Gazprom non si limita a vendere gas ma controlla direttamente anche stazioni di servizio strutture di stoccaggio che raffinerie
Poi c'è il settore bancario
è quello in cui il conflitto sembra avere l'impatto più immediato e qui ci sono appunto le vicissitudini di varie banche insomma e scrive Giovanni vale
Senza menzionare gli interessi del mercato immobiliare particolarmente importanti Montenegro la Russia presente economicamente nei Balcani in alcuni settori strategici che rischiano di essere scossi nei prossimi giorni anzi il terremoto economico ha già in corso e insomma conclusione i Balcani sono col fiato sospeso i Balcani sono uno dei terreni in cui negli ultimi anni la Russia di Putin è intervenuta maggiormente in opposizione all'Unione europea gli Stati Uniti dalla creazione di un tra virgolette centro umanitario russo serbo anni esce nel due mila dodici un centro di addestramento di cui mi onoro abbia chiesto la chiusura al tentativo di colpo di stato denunciato dal Montenegro nel due mila e sedici
E in cui erano implicati due cittadini russi passando per le proteste Macedonia del Nord nel due mila e diciotto in quelle coinvolto come finanziatore un ex parlamentare russo negli ultimi anni non sono mancati i tentativi del Cremlino di modificare il quadro geopolitico dei Balcani
Le preoccupazioni per l'ulteriore ingerenza sono dunque comprensibili
Ma molto dipenderà dall'esito della guerra in Ucraina
Si andrà verso un ritiro delle truppe russe o al contrario verso la completa occupazione del Paese ci sarà un'escalation otto ci sarà un'escalation oppure Putin sarà estromesso dal Cremlino
Per il momento i Balcani possono solo guardare con apprensione a quanto avviene a poche centinaia di chilometri di distanza
Così Giovanni vale su
L'Osservatorio Balcani Caucaso www punto da carica o cosa appunto Org guerra in Ucraina i Balcani col fiato sospeso l'articolo lo trovate l'incarto anche sulla pagina Facebook di passaggio a sud-est i Balcani possono solo guardare con la pensano anche noi paesi europei possiamo guardare
Guardiamo con apprensione a quanto viene a qualche centinaio di chilometri di distanza in più rispetto ai ai Balcani guardare con la pressione a quanto succede
In in Ucraina insomma come vedete
All'inizio non non permetterci medagliette medagliette tutt'altro insomma ma nel nostro Biko abbiamo cercato in queste settimane di sottolineare come di la questione ucraina non riguardasse solo l'Ucraina
Ma avesse delle ripercussioni anche nei Balcani e finalmente questo se ne di questo se ne sono accorti anche i politici i politici europei che se ne sono accorti anche i i governi e non solo gli gli specialisti gli analisti di cui abbiamo letto appunto analisi e studi insomma su su cui sulle i risvolti sulle conseguenze contraccolpi che la guerra in Ucraina potrebbe avere nei nei Balcani
Una zona da tenere molto molto presente poi naturalmente c'è anche un'altra questione che è quella che riguarda la Turchia ma abbiamo il tempo di leggere la magari lo faremo in un altro supplemento di passaggio sud-est ma vi segnaliamo un articolo pubblicato sui disgelo al punto net pubblicato proprio ieri un articolo di Rebecca grossi la Turchia chiude gli stretti il paesi in bilico tra Ucraina e Russia
La Turchia sta giocando una partita serve più complicata in bilico appunto tra la Russia l'Ucraina e l'Alleanza atlantica questa anche questo articolo lo trovate l'incanto alla pagina
La pagina Facebook di passaggio sud-est e vi segnaliamo anche l'ampio dossier Ucraina la guerra in in Europa che trovate su balcanica o coso punto orga
Danni nell'Est dell'Ucraina si combatte un conflitto nel quale del dell'Europa in queste settimane la situazione
è divenuta più drammatica e non è semplice da interpretare e in questo dossier si trovano le voci di chi si attiva per evitare un nuovo conflitto che però purtroppo cioè almeno per ore in Ucraina per e per evitare insomma che si estenda anche al di fuori dell'Ucraina
Si trovano anche le analisi di chi non dimentica l'Ucraina che rischia di rimanere schiacciato dal nel gioco delle grandi potenze tra speculazione propaganda e gli sguardi anche dagli altri Paesi dell'area e poi l'attualità
Ucraina la guerra in Europa e l'ampio e utile dossier che trovate sul sito internet di Osservatorio Balcani reca occasione abbiamo anche costosi lo abbiamo
L'incanto sulla pagina Facebook di passaggio su destra un dossier che viene costantemente aggiornato
Insomma come vedete la partita che si sta giocando l'Ucraina va al di là Della questione del don bassa della Crimea dei confini della NATO i vai di là anche delle questioni strettamente politiche
Ma riguardano anche questioni storiche questioni e culturali che vanno sempre tenute presente per capire che cosa avviate capire la politica bisogna conoscere la storia e conoscere la geografia studiare la storia e studiare la geografia
E questo ci permette anche di cercare di capire le notizie vere distinguere dalle sei chiusa che purtroppo circolano in massicciamente e vengono usate anche come come armi come armi da guerra ci fermiamo qui con questo supplemento di passaggio a su testa del tre marzo del due mila e ventuno vi ricordiamo che tutti i nostri tutte le puntate di passaggio a sud est a tutti i nostri supplementi settimanali e gli speciali le trovate su radio radicale punto it nella sezione delle rubriche dove trovati appunto anche tutto quanto l'abbiamo prodotto nel corso degli anni
E
In onda lì naturalmente ci trovate su la nostra pagina Facebook passaggio superstrade radicale dove ancora oltre le ricordo trovate tutti gli articoli che abbiamo citato in questo supplemento e non deve ci sentiamo domenica domenica
Sei marzo come sempre alle ventuno per una nuova puntata che anche questa sarà dedicata
Alla placca la guerra in Ucraina e alle ripercussioni sui Balcani occidentali
Grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata all'ascolto di radio radicale