Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì trenta marzo questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi ci concentreremo prevalentemente sulla guerra
I bravi nel Putin contro l'Ucraina ieri ci sono state discussioni tra i negoziatori russi ucraini a Istanbul
I rappresentanti di Mosca hanno parlato di trattative sostanziali
Hanno annunciato che ci sarà una riduzione dell'attività militare attorno a Kiev il ministro della difesa russo però precisato che l'offensiva si concentrerà sulla liberazione del don Bassano
La giornata è stata caratterizzata da un certo ottimismo quanto alla possibilità che si vada verso una soluzione diplomatica la serata però ha visto diversi responsabili politici occidentali
Dire aspettiamo vogliamo vedere i fatti non le parole nessun questi negoziati vi proporremo in particolare un editoriale dal Guardian di ieri la strategia di Zaleski dare alla guerra e alla pace una chance
Perché questo commento riguarda i negoziati perché secondo il Guardian l'Ucraina è una Democrazia in quanto tale e in grado di fare concessioni per la pace
La Russia invece guidata da un uomo solo al comando Vladimir Putin che non è pronto accedere nulla
Leggeremo anche diversi commenti sulle parole dette a Varsavia sabato dal presidente americano George by the proprio proposito
I ladini e per Putin e poi ci concentreremo su un'analisi di le monde firmata Friedrich Lemaitre
Sull'appuntamento di venerdì il vertice tra l'Unione europea e la Cina
Bruxelles e Pechino dovrebbero discutere anche della questione Ucraina il titolo di le Monde vertice delle incomprensioni Pechino non vede la guerra in Ucraina come il segnali di risveglio dell'Unione Europea ma come una prova supplementare del suo declino infine parleremo anche di un altro tema le elezioni presidenziali in Francia mancano meno di due settimane al primo turno i sondaggi danno nettamente in testa è una norma o attorno al ventotto per cento Marine le Pen però sta recuperando ter Reno leggeremo un editoriale dal Paris dal titolo elezioni in guerra
E poi vi segnaleremo una lunga analisi del Financial Times secondo il quale lo status di macro o favorito nasconde profonde fratture nella società francese
La guerra in Ucraina dato al presidente uscente una spinta ma i suoi rivali
All'estrema destra e l'estrema sinistra rimangono popolari
E le mondo che racconta come macro ossia in intrappolato dal suo doppio cappello quello di leader impegnato nelle trattative sulla guerra in Ucraina che però non riesce a farsi sentire a livello nazionale cominciò però da dal Guardian che ieri aveva un un editoriale utile a capire cosa sta accadendo nelle trattative che ci sono state ieri anche a Istanbul
La strategia di Zaleski dare alla guerra e alla pace una chance l'Ucraina è un democrazia in grado di fare concessioni per la pace
La Russia guidata da Vladimir Putin che non è pronto a cedere nulla
Scrive il Guardian una gaffe politica come ha scritto Michael Kinsley e quando un politico dice la verità una verità talmente ovvia che non dovrebbe dirla
Il Presidente americano Giuba interna che si è definito da solo una macchina di gaffe lo ha confermato nel fine settimana quando ha dichiarato che il leader russo Vladimir Putin non può rimanere al potere
Forse è un lapsus freudiano di un Presidente americano che già definito Putin un macellaio è un dittatore omicida
Ma il cambio di regime Russia non è la politica ufficiale degli Stati Uniti e non deve esserlo date le armi nucleari chimiche e biologiche che Putin possiede
Il clamore causato dalle parole di mai del a costretto la Casa Bianca a fare una retromarcia era la cosa giusta da fare by indenne ha pronunciato quelle sfortunate parole alla vigilia di colloqui tra Russia e Ucraina i progressi ci sono lenti ma le dichiarazioni
D by the ma rischiavano di bloccare i negoziati
Se quelle parole non fossero state ritirate i peggiori timori di Putin cioè che gli Stati Uniti vogliono che se ne vada sarebbero stati confermati il presidente russo e finora non ha mostrato alcuna moderazione non avrebbe avuto più alcun motivo di pensare a compromessi il Guardian poi città Cicerone
Che riteneva che lo scopo della guerra sia fare la pace l'esercito ucraino ha combattuto coraggiosamente le forze russe fino a fermare l'avanzata ma non può riprendere il terreno che ha perso la guerra lampo di Putin per rovesciare il governo di Kiev e fallita non c'è una fine in vista per il primo grande conflitto europeo di questo secolo
L'Ucraina sta combattendo una guerra giusta di autodifesa la Russia impegnata in una guerra ingiusta di aggressione
Cicerone credeva che una pace ingiusta sia meglio di una guerra giusta ma condizioni di pace troppo favorevoli alla Russia sarebbero semplicemente un incentivo per ulteriori aggressioni
Il presidente ucraino Volodymyr Zaleski adottato una strategia del doppio binario per trattare con Mosca
Sta ammorbidendo la sua posizione diplomatica ad alcuni giornalisti russi ha detto che l'Ucraina potrebbe accettare di essere neutrale
E fare compromessi sullo status della regione orientale del Donbass come parte di un accordo di pace
Nel frattempo però Zaleski rafforza la sua postura militare chiedendo più carri armati missili perfino oggetti da combattimento alla NATO
Se lei Ski vuole ottenere più sovranità e autonomia possibili merita tutto il sostegno Putin per contro non sembra prendere questi colloqui sul serio
E questo potrebbe spiegare la richiesta di Zaleski di un incontro faccia a faccia
Qual è qual è il punto il presidente russo non può permettersi di apparire come perdente Putin si era galvanizzato quando riuscito estendere la sua influenza sulle ex repubbliche sovietiche in Medioriente
Ma la sua guerra immorale illegale in Ucraina
A galvanizzato la NATO unito l'Unione europea alla fine Putin ha ottenuto ciò che teneva di più un'ucraina orgogliosamente distinta dalla Russia in cui liberali nazionalisti hanno trovato una causa
Comune morale e probabile che Kiev e Mosca alla fine debbano accontentarsi di meno di quello che che vogliono
E qual è il vantaggio ucraino l'Ucraina e una democrazia imperfetta ma in grado di negoziare concessioni senza violenza e nel rispetto dello Stato di diritto
Lo stesso non si può dire della Russia di Putin
Alla base della Gas di Baj indenne c'era una verità la verità secondo cui non ci si può fidare del presidente russo per onorare un accordo di pace e che la sua invasione criminale non può essere ricompensata
Tuttavia conclude il Guardian solo i russi possono rimuovere Putin la storia del loro Paese non è priva di rivolte civili provocate da guerre impopolari così tra l'altro il settimanale il il quotidiano
Britannico in questo editoriale di ieri o altri giornali sono tornati sempre ieri a commentare le parole di di Bari del per esempio Washington post by the non ha detto la verità su punti ma il cambio di regime non è un'opzione politica
Secondo questo quotidiano americano la cosa migliore che può fare l'Occidente e continuare a fare quello che fa sanzionare l'economia russa armare sostenere l'Ucraina in modo generosa rapido
Per assicurare il fallimento della Russia nel campo di battaglia questa politica sta funzionando la Russia già stata costretta a ridurre i suoi obiettivi pubblicamente dichiarati
è una tacita ammissione
Del fatto che Mosca non è in grado non ha le capacità di conquistare Kiev le altre grandi città
L'unico scenario che garantirebbe il mantenimento per sempre il potere di Putin è una chiara vittoria militare russa che sta diventando sempre meno probabile ogni giorno che passa gli opinion piccolo quotidiano liberale francese ieri avevo un editoriale dal titolo spesso è necessario trattare con il diavolo si può discutere con un macellaio si può negoziare con un criminale di guerra risposta purtroppo se se si vuole evitare che l'Ucraina venga completamente distrutta come la Siria bisognerà rassegnarsi a mettersi attorno a un tavolo con Putin e tentare di trovare colui un compromesso accettabile
Per tutte le parti la domanda allora però un'altra il presidente russo è pronto a sedersi al tavolo
Non è detto in ogni caso non per il momento e noi occidentali agli siamo pronti
Le dichiarazioni di Giuba e del in Polonia non sono un segnale positivo affermare che il presidente russo non può restare al potere e controproducente ha ragione la Francia come altri ha preso le distanze
La diplomazia non è parlare solo i propri Arrigucci si deve trattare anche cui il il diavolo insomma all'etica delle intenzioni dei moralisti e dei militanti i dirigenti politici devono preferire l'etica della responsabilità e in Ucraina questo significa affermare questa guerra assurda
O c'è un altro appuntamento importante
Questa settimana al di là delle trattative di ieri ai Istanbul poi vedremo naturalmente se i fatti seguiranno le parole nei prossimi giorni è il vertice bilaterale tra l'Unione europea la Cina che si terrà venerdì videoconferenza oltre a Ursula von der livenation Michel ci saranno anche il premier cinese Li Keqiang
E il presidente cinese CCP è ovviamente l'Ucraina è uno dei principali temi con l'Unione europea che dovrebbe chiedere a Pechino di prendere le distanze
Da Mosca
Sarà così
No a leggere
Un commento ma in un'analisi di Fredrik le mentre pubblicata oggi da le Hammond
Un vertice delle incomprensioni Pechino non vede la guerra in Ucraina come il segnale di risveglio dell'Unione europea ma con una prova supplementare del suo declino scrive le Monde
Il commercio dovrebbe avvicinare i popoli la Germania ha fatto di questo postulato un pilastro della sua politica estera eppure la Cina dimostra il contrario
Mai l'Impero di Mezzo commerciato così tanto con l'Occidente in particolare con l'Europa ma mai è apparso così lontano
Con la guerra in Ucraina sullo sfondo il vertice Cina Unione europea del primo aprile dovrebbe confermarlo per l'Occidente Vladimir Putin ha il solo responsabile della guerra
In Ucraina perché in base a uno Stato indipendente che non minacciava in alcun modo la Russia per la Cina sono gli Stati Uniti all'origine del conflitto non solo non hanno smantellato la NATO che non aveva più ragion d'essere dopo la dissoluzione del Patto di Varsavia
Ma l'anno allargata permettendo ai paesi limitrofi della Russia di entrare
A Ovest i popoli hanno il diritto di scegliere il loro destino
L'Ucraina di voler aderire all'Unione Europea la NATO per la Cina gli ucraini sono manipolati dagli Stati Uniti e non hanno il diritto a partecipare a un'eventuale dialogo sulla sicurezza in Europa
Che la Cina chiede ma per riportare su un piano di uguaglianza Stati Uniti nato
E Russia come se l'Unione europea non esistesse
Questo relativo disinteresse per l'Unione europea spiega anche diversi errori di giudizio della Cina scrive le Monde nel due mila e ventuno Pechino non aveva capito che imponendo sanzioni a deputati del Parlamento europeo
Avrebbe ucciso sul nascere la ratifica di un accordo sugli investimenti concluso alla fine di dicembre del due mila e venti a cui la Cina tiene moltissimo
I cinesi all'epoca spiegavano che la mozione del Parlamento europeo per congelare la ratifica era stata adottata su pressione degli Stati Uniti e che l'Unione alla fine avrebbe ratificato l'accordo nel primo semestre del due mila e venti sotto presidenza di turno della Francia
Evidentemente la Cina nona compreso tutte lo sottigliezze dell'equilibrio tra poteri in seno alle istituzioni dell'Unione europea
Più in generale poi prosegue nel mondo per gli europei la guerra in Ucraina sta provocando il risveglio dell'Unione Europea
Alla fine l'Unione Europea dovrebbe uscirne rafforzata
Per la Cina invece l'Unione europea uscirà indebolita da questa crisi ucraina in ragione delle sanzioni che peseranno sulla sua crescita e sulla sua e in ragione della sua dipendenza da Washington per la sicurezza
Per gli occidentali la Russia di Putin quale che sia l'esito dalla guerra già perso dato che la guerra lampo fallita e russi è diventata uno stato paria
La Cina dunque non ha nulla da guadagnare sostenendo moschee rischia di trovarsi isolata al fianco del perdente
Per la Cina invece la Russia è lungi dall'aver perso la guerra e non ritiene di essere isolata trentaquattro Paesi si sono astenuti come lei nel voto all'assemblea generale
Di condanna della guerra dove Pechino tenta di essere l'Assemblea generale dell'ONU tenta di essere il portavoce dei Paesi contro la guerra e contro le sanzioni
La Cina ha cercato di avvicinarsi all'India la cui estensione mette in difficoltà la strategia indo pacifica degli occidentali
Cosa più spettacolare non è escluso che ci Jinping
Vado in Arabia Saudita in maggio per concludere un accordo con Riad
Volto comprare petrolio in wine e non più in dollari
Sarebbe una vera rivoluzione sul mercato dell'oro nero che agli occhi di Pechino non farebbe che confermare la sua tesi del declino dell'Occidente a cominciare dall'unione europea così Fredrik Lemaitre su l'Hammond
Di oggi a proposito a proposito sempre del conflitto ucraino delle sue ripercussioni una rapidissima segnalazione dal dal sono Sean Times di di di oggi
C'è un un commenta o di Martin Wolf su un nuovo mondo di disordine valutario in vista sono questioni tecniche che però Wolf spiega come spesso gli accade
Il modo molto semplice in modo molto efficace
Noi però per chiudere vogliamo iniziare a parlare perché
Che
Da un po'di giorni come dire non lo facciamo lo abbiamo fatto poco negli ultimi anche negli ultimi mesi delle elezioni presidenziali in Francia
Si vota tra dieci giorni praticamente e
In un contesto quello di elezioni in guerra come titolava ieri El Pais il suo editoriale
Editoriale molto politico l'invasione russa dell'Ucraina rafforzato l'Unione europea e la NATO dovrebbe anche rafforzare le democrazie occidentali sottoposte da un decennio tensioni interne a causa delle forze populiste di destra e di sinistra
E oggi di fronte a una sfida esterna e incomparabilmente più grande è quella di un autocrate Vladimir Putin che bombarda i civili ucraini e brandisce l'arma nucleare davanti al mondo
Le elezioni presidenziali del dieci ventiquattro aprile in Francia permetteranno di valutare l'impatto della guerra
Di Putin
Nelle urne i sondaggi riflettono il cosiddetto effetto bandiera in tempi di crisi di solito ci si stringe attorno al leader l'attuale presidente del centrista ma dal Macro si è imposto come il favorito anche se ha perso qualche punto negli ultimi giorni rispetto al suo diretto inseguitore Marine le Pen storica leader dell'estrema destra
Cosa significativa
I il candidato più proprio pro russo e richiuse Murra
Ma è precipitato nei sondaggi
Le penne è stata costretta a moderare le sue posizioni così come anche un altro propulso storico uso un riccometro sogni leader della sinistra populista la guerra per El Pais si impone un momento di sobrietà e serietà
Forse segna l'inizio della fine di un decennio un populista in Occidente
In poco più di un mese di euro Paesi sonori armati militarmente istituzionalmente inviando armi in Ucraina imponendo massicce sanzioni alla Russia
Ma è anche tempo di un riarmo ideologico Putin vede nell'Unione europea l'incarnazione della decadenza occidentale del relativismo morale
Ma attaccando un Paese democratico che aspira a entrare nell'Unione europea come l'Ucraina ha avuto l'effetto di una scossa elettrica
Ci ha ricordato di non dare per scontato il pluralismo imperfetto delle nostre democrazie e la necessità di difenderle in questa lotta la Francia e capitale o andrà tutto come previsto
Non è detto dirigendo il Big Red del Financial Times sulla Francia al voto lo status di macro undici favorevoli o nasconde profonde fratture dentro la scelta mentre la guerra in Ucraina ha dato il al presidente uscente una spinta nei sondaggi il suo elevato agli sia all'estrema destra sia all'estrema sinistra rimangono molto popolari
E oggi nel mondo con con sua spesso racconta che il mastro e nella trappola del doppio cappello cioè molto attivo sulla scena internazionale
Però fatica a farsi sentire sulla scena nazionale sulle priorità come dire della gente il PUA lascia si chiama in Francia il potere d'acquisto e questo rischia di pesare
Nelle urne ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale