Incontro sul libro "I Cristiani e la pace" redatto da Emmanuel Mounier nel 1939

Buon pubblico buon pomeriggio a tutti benvenuti
Grazie della vostra presenza saluto anche gli amici che sono collegati dal canale facebook e il tubo dell'associazione Benigno Zaccagnini radio radicale radicalità rispetto di radio ascoltatori di radio radicale
E l'associazione Zaccagnini come sapete opera in questo territorio da
Non può dire anni da più di vent'anni
E
In questo tempo difficile
Bisogna trovare energie forza segni di speranza
Certamente Benigno Zaccagnini ha rappresentato per noi per tutti noi per questo territorio per il nostro Paese è un segno di di speranza una tristi è stato un testimone credibile
Medico partigiano ribelle per amore
Per lui la politiche era speranza per le cose possibile quindi la dignità e il valore la grandezza dalla politica e il suo limite riconoscimento delle sue fragilità e del suo ed è il suo limite
Poi due mesi fa pochi mesi fa la morte di David Maria Sassoli
Un altro amico
Un altro rappresentante di questo tradizioni di impegno politico dei cattolici democratici
Va morte improvvisa anche Luís
Vi ricordate l'antivigilia di Natale quando ci ha salutato morto dopo due settimane
In quel messaggio vicino al loro le luci di Natale era già ammalato cosa ha detto la speranza ci siamo noi siamo noi qui presenti siamo noi la speranza quando
Non chiudiamo gli occhi di fronte a chiedere a chi ha bisogno
Un altro uomo un'altra persona di speranza
E parlando oggi in questo tempo difficile di fronte
Alla guerra
La guerra in Europa
A guerra in Europa
Che già sorpresi tutti io ho letto nostro Presidente Sergio Mattarella l'altro giorno
Un retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato possibile in questo inizio di millennio
Non riusciamo a rinvenire lui una moto una motivazione razionale a questa guerra
Poi aggiungeva la pace
Però è sempre doverosa e possibile
Quindi di fronte a questa guerra che ci lascia dopo la pandemia che non ha esaurito purtroppo i suoi affetti
Ecco la la realtà della guerra quindi non dobbiamo comunque
Chiudere gli occhi di fronte a questa realtà fra l'altro una guerra a cui assistiamo un minuto per minuto indiretta praticamente sui shock sulle tv
Quelle immagini veramente
Strazianti
Per usare un'espressione di papa Francesco la follia
La follia della guerra
Fra l'altro questo Papa fin dall'inizio del suo pontificato aveva parlato di terza guerra mondiale frammentata
In corso ci sono ventisette le guerre centottantaquattro conflitti
Due più circoscritti quindi c'è effettivamente una situazione di conflitto di guerra
Per il mondo ecco di fronte a questo che fare
Come uscire da questo stordimento
Si parla di guerra
Guerra giusta di pace giusta
Addirittura
Guerra Sante che fa rabbrividire ma certe espressioni vanno addirittura in questa direzione
L'uso strumentale del Vangelo dalla Sacra Scrittura
La propaganda
Ecco quindi come come trovare
Come uscire da questo smarrimento quando come è nato questo incontro
Qui abbiamo Stefano Ceccanti costituzionalista insegna all'università di Roma
Oggi è anche parlamentare parlamentare capogruppo dalla Commissione affari costituzionali del Pd alla Camera
Ma Ceccanti lo conosciamo dapprima è stato presidente nazionale dalla foce la Federazione degli universitari cattolici è stato un rappresentante della lega democratiche di Scoppola
E stato nei cristiani sociali di
Gorrieri quindi ha tutto un uno suo storie come ciascuno di noi
Ha avuto questa intuizione ci ha fatto questo regalo
Dopo vi vi vi dirà lui
La ripubblicazione di questo testo che è a disposizione di tutti chiaramente
A una sorta di testo sacro no per questi cattolici democratici che hanno studiato sul Monia
E su Maritain
Che sono voi
Quelli che hanno fatto la nostra Costituzione la carta costituzionale della Repubblica il personalismo comunitario la centralità della persona dalla comunità i diritti e i doveri
Le libertà le responsabilità articolo due la Repubblica riconosce e garantisce i di i diritti inviolabili
Di ciascuno di noi della persone e richiede la dente in mento dei doveri inderogabili di solidarietà
Diritti inviolabili doveri inderogabili Repubblica carta costituzionale da Repubblica
In quella carta c'è anche questo pensiero
Di cui nascono quegli uomini e quelle idee per cui torniamo in qualche modo la fonte alle origini e Stefano Ceccanti ha curato la prefazione
Di questo testo la prima edizione è del mille novecentotrentanove
Vede la storia lo dicessimo Stefano non si ripete sempre uguale ma
Comunque bevanda imparare dobbiamo imparare tante cose delle similitudini ci le troviamo
Pochi mesi dopo l'invasione da parte di Hitler del territorio ceco la pubblicazione questo testo è arrivata in Italia tradotto la prima edizione mi pare nel mille novecentosettantacinque
Non si trovava più
E ed è stato ripubblicato direttore
Be Castelvecchi lo vogliamo citare editore prefazione di Stefano Ceccanti introduzione di Giancarlo Galeazzi
Ecco da questo testo prendiamo spunto
Per la riflessione per la riflessione di oggi per cercare di trovare un po'di luce per uscire da questa
Esercitare si diceva il discernimento
Vedere e giudicare agire discendere andare a vedere in profondità cosa sta succedendo oltre gli slogan oltre le semplificazioni oltre i fondamentalismi
Ma guardare in faccia la realtà
E cercare di capire come come essere oggi testimoni di pace ecco prima Distefano diamo la parola alla presidente
Del consiglio comunale di Cesena che ringrazio naturalmente per la presenza e anche per la disponibilità che s'è andato deluso dalla questa sala prestigiosa la sala del consiglio comunale
Nicoletta Dallara che ci porta un suo solo otto una sua riflessione poi avremo l'intervento di Ceccanti ne approfitto per presentarla ma vi conoscete Carlo Verona che nostro assessore alla cultura e alla pace di Cesena poi c'è chicca l'Abruzzo che poi se prego di sedersi qua con noi all'assessore ai servizi sociali
Che si occupa anche di tutto il tema come sappiamo anche dell'accoglienza dei profughi l'Ucraina quindi poi ovviamente andremo anche a vedere cosa sta succedendo nel nostro territorio no questa guerra che
Sconvolge gli equilibri mondiali no
E a delle ripercussioni a direttori nasce in Africa pensato un po'il problema alimentare no cosa sta succedendo al di là dei morti i feriti nei territori dove si combatte da ripercussioni di questo conflitto in tutto il mondo
A proposito di interconnessione nonché siamo tutti una grande comunista ecco prego atterra parole grazie ancora Nicoletta
Grazie presidente
Bene buona sera a tutti ben trovati vi dico subito che purtroppo vi devo lasciare dopo il mio intervento perché ho un'altra iniziativa allegata a questa città quindi dispiace molto non essere qui con voi fino alla fine della di questo bella momento
Voglio comunque ringraziare l'associazione pignola Zaccagnini perché ci offre continuamente degli spunti puntuali che riflessione
Ringrazio il presidente Damiano Zoffoli la vicepresidente Carmelina d'Abruzzo ringrazio Camillo c'era di assessore al bilancio della nostra città che sempre molto attivo su questo versante ringrazio
Carlo Verona anche qui vicino a me e dopo gran benvenuto al nostro professore Stefano Ceccanti
Lo ringrazio per essere venuto nella nostra città Taranto apportare riflessioni importanti su dei temi molto ma molto attuali
Bene considerato che in questa sera un parliamo di pace e di guerra permettetemi di esprimere una profonda vicinanza e solidarietà al popolo ucraino pene indicibili sofferenze a cui sono sottomessi per via di questo conflitto
La vicinanza va anche a tutti coloro che in Russia hanno il coraggio e la forza di esprimersi contro questa guerra cito una persona per tutti la giornalista o si chiami Cova
Questa sera siamo qui in occasione dell'uscita della nuova edizione di cristiani capaci nel testo del filosofo Emanuele Monia scritto ottant'anni fa
Questa nuova edizione continua prefazione di Stefano Ceccanti costituzionalista ed ex presidente della Fuci Federazione universitaria cattolica italiana e l'introduzione di Giancarlo dalle azioni
Una prefazione basata proprio sull'evoluzione della dottrina della Chiesa cattolica sulla guerra anti sull'influenza che il filosofo francese ebbe sui nostri padri costituenti
Alla luce di conflitto fra russa Russia e Ucraina oggi più che mai nonostante i suoi ottant'anni questo testo risulta essere attuale perché utile quotidianamente in ogni contesto ci si interroga molto sul senso della guerra e sul valore della pace
Sono immagini quelli che ci arrivano dai territori di Marie nullo
Di Odessa delle periferie di chi è vertici devastano che ci spaccano il cuore
Credo che davanti alle scene che i media ci fu fanno rizzare unisono ognuno di noi si chieda quale possa essere il modo per fermare questa guerra
Continue trattative che sfociano in un nulla di fatto e allora è lecito chiedersi se inviare armi sia una soluzione se sia una scelta etica e morale giusta in linea con quanto espresso nella nostra Costituzione e più che mai darti con l'undici che recita l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli diventa un pensi lo ricorrente ma lo è anche l'articolo cinquantadue che dice che la difesa della patria è un sacco un sacro dovere dei cittadini
Ecco che nella nostra quotidianità dopo la pandemia è arrivata con gran forza questa guerra con tutto il dolore e la distruzione e le atrocità
Una guerra così vicina che a differenza di altre guerre che ci sono ma che sentiamo lontane ci porta a profonde riflessioni ed anche lacerazioni
Ciò che giusto su quali siano le azioni illecite che possono fare interrompere il conflitto perché alla luce di ciò che sta accadendo pensare alla pace in quei territori mi sembra un obiettivo purtroppo troppo lontano
Le perplessità sono infinite il dibattito è acceso incalzante NATO Unione Europea Stati Uniti
Diritto internazionale Carta dell'ONU con il suo articolo cinquantuno che esprime il diritto naturale di autotutela individuale e collettiva nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un membro delle Nazioni Unite
Ecco poi c'è il popolo ucraino
Si difende senza rendersi proprio paese la democrazia e la libertà che quella libertà di tutti noi
La morte e la distruzione di un territorio di una comunità d'una cultura non sono mai e di con mai l'assoluzione la guerra è il più grande fallimento umano grazie
Diamo la parola Stefano Ceccanti
Anzi ancora e nutro
Ma
Nuove abilità
Adoro grazie a il rosso quello che forse senza grazie a tutti e grazie dell'invito è un grande onore essere chiamato anche a nome di un'associazione che stritola Benigno Zaccagnini che avevo conosciuto quando facevo il presidente della Fuci pericolo dove manca una un incontro in cui lui ieri sotto i no tutto alla bellezza di un discorso di Romolo Murri a San Marino
Se non sbaglio nel mille novecentoundici sul valore della libertà per il cristianesimo l'assunzione piena di parola libertà perché se nel contesto assolutamente straordinario per l'epoca anche diceva di aver respirato
A tengo a fare una breve esposizione iniziale poi penso che la cosa interessante se anche un po'scambiare idee domande perché questo è un tempo molto di domande di interrogativi più cretini certezze
Io avevo letto questo testo Emmanuel Mounier vari anni fa
E il terzo è appunto del mille novecentotrentanove ed è un testo scritto pochi mesi prima del mito e la seconda guerra mondiale
La guerra mondiale inizia con l'aggressione alla Polonia primo settembre trentanove
Ma Emmanuel Mounier aveva già scritto non solo in questo testo
Che è un teste qualche mese prima scritto dopo il l'accordo di Monaco in cui Francia Inghilterra in sostanza con la sua ragiona Hitler convinti che cedendo dei territori iter si sarebbe fermato ha già prima sulla guerra di Spagna
Moni è contrariamente la gran parte del mondo cattolico europeo si era schierato a capo del governo repubblicano in Spagna
Anzi sostenuto che Francia Inghilterra avrebbero dovuto sostenere militarmente il governo repubblicano
Dal dal franchismo
Cosa per cui era stato anche visto con un certo sospetto negli ambienti cattolici perché in Spagna la gran parte del mondo cattolico era o il franchismo
Escluso esclusi cattolici baschi e in parte i cattolici catalani
Moni aveva sostenuto già dalla guerra di Spagna ma in particolar modo agli accordi di Monaco
Che era necessario prepararsi allo scontro con Hitler perché Hitler aveva una volontà di potenza che non poteva essere ricondotta razionalità
Dovevamo prendere atto di questa per prima ne prendevamo atto meglio è questa la tesi ciò detto cioè a morire noi dobbiamo guardare sul lungo periodo e cercare di capire quali sono le soluzioni strutturali a questi problemi
Due in particolare si è lamentava anche della posizione scettica che era stata Chiesa cattolica verso la Società delle Nazioni primo embrione di quello che poi sarebbe stato l'ONU
Perché per lui l'elemento fondamentale che doveva caratterizzare un nuovo ordine internazionale e a vere era vero monopolio legittimare l'uso della forza
Per quelle aggressioni andavano represse non dei singoli Stati ma da una realtà internazionale dotata di maggiori poteri rispetto a quella che era stata la Società delle Nazioni che poi appunto sarebbe stata l'uomo
Questo dice in sostanza questo testo che è al tempo stesso realistico e profetico realistico perché dice guardate contro Hitler non c'è altro da fare se non combatterlo prima lo capiamo meglio è
Però è profetico perché dice questa però non è la soluzione è la cosa necessaria che doveva fare oggi la soluzione creare istituzioni sovranazionali da parte finale su questo che abbiano un monopolio legittimo dell'uso della forza
Parlato no invito tutti ci sono tre quattro pagine bellissime nel suo libro il personalismo
Sull'azione politica dove si dice qual è la dote migliore per un politico aderenze l'elemento del realismo e l'elemento da profezia che sono due elementi che tendono invece a divarica sì
Che noi abbiamo spesso persone che hanno solo la capacità profetica ma non do ragione sui mezzi imperfetti
Si rifiuta di ragionare sui mezzi imperfetti oppure abbiamo e politici realisti puri quasi cinici che non si pongono il problema del lungo periodo delle soluzioni opere ti rispondono solo sull'immediato
Noi invece dobbiamo cioè il politico che nel quello che cerca di mettere insieme queste due caratteristiche questo sta nel libretto sul personalismo che enuncia questa teoria polo politico il Polo profeti cos'è l'impegno politico
E questo testo di Emmanuel Mounier
Ci è utile sotto due profili il primo è quello di riflessione su quello che l'insegnamento della Chiesa
Perché munie costruisce questo suo ragionamento a partire da qual era lo stato della riflessione all'ora per dottrina cattolica sulla guerra giusta
E quindi enucleare cerca di fare un ragionamento che cerca di restringere un po'questi riferimenti quello che era il problema tradizionale guerra giusta
Anche alla fine abolendo paralizzare Massimo ogni volta che i cattolici a c'è una guerra veniva ritenuta giusta cioè alla fine tutti questi criteri si veniva un po'tirati ma alla fine la conclusione era un po'questa
Persino la guerra di Spagna che era insurrezione contro un potere legittimo aveva vinto le elezioni veniva sostenuto con la guerra giusta
Quindi il suo tentativo è quello di restringere criteri però per quanto ristretto di questi criteri non si può arrivare all'estremo di dire che la legittima difesa non è mai giusta
Cioè non si può partire una posizione per così dire sbracata per cui qualsiasi guerra se la faccio io giusta e mi faccio tornare i criteri
Ma non posso neanche accettare una mentalità di resa per cui mai io sono legittimato dipende mi perché questa è una mentalità di resa di fronte ai tre non ci si può arrendere
Pisoni usare le armi contrari
Questo è l'approccio che poi è un po'l'approccio che noi abbiamo avuto che ha precorso i testi del Concilio Vaticano secondo il teste concilio Vaticano secondo in particolar modo a Gardone spesso
Sono molto più cauti sulla guerra giusta tant'è che non usa l'espressione guerra giusta concilio Vaticano secondo usa solo l'espressione esige la difesa
Poi questa espressione è ritornata nel catechismo ritornata nel compendio dottrina sociale con i contenuti del Concilio è stata ricusata però forse è più corretto seguire
Il per chiave terminologica concilio Vaticano secondo che parla solo di legittima difesa enormi guerra giusta in questa volontà
Di tipo restrittivo anche perché poi concilio Vaticano secondo si è trovato di fronte un qualcosa che ai tempi di Monia non c'era che era l'arma atomica
Quindi è chiaro che rispetto all'arma atomica sono categorie che vanno impiegate con maggiore cautela
Ramon Subranni est e Francia
Che è stato uno dei principali collaboratori di Jacques Maritain
E in parte anche Emmanuel Mounier è stato fatto era un esule che era scappato a spanne perché non era contrario alla Franco era scappato
Ed è il nominato Paolo sesto con grande scandalo governo spagnolo uno degli uditori laici al concilio Vaticano secondo Ramon sudanese Francesco infranto scritto una bellissima
Autobiografia in dialogo con un monaco benedettino si chiama alla guerra santa considera al Concilio edito da Ubertino Italia dice che appunto lui intervenne in Concilio dicendo guardate che
L'arma atomica siccome noi ci teniamo all'idea di proporzionalità
Il bene che fai difendendo chi non deve essere superiore al male che arrechi è chiaro che l'uso dell'arma atomica ci porta a una visione restrittiva delegittima difesa perché non possiamo scatenare un conflitto atomico
E cioè che quando intervenne su questo persino il cardinale Ottaviani che rispetti che difendeva sempre le posizioni più tradizionaliste riserve in effetti questo argomento va tenuto in conto perché
Questo strumento cambia un po'i termini della questione non e per questo anche la gaudium et spes nel parere ottanta dice che dobbiamo per l'epoca tonica assume una mentalità completamente nuova rispetto a questi temi
Questo però non ci esime dal realismo papi lo stesso sudanese Francia che era intervenuto in Concilio per dire attenzione parliamo di legittima difesa non di guerra giusta
Premiamo conto del dell'arma nucleare
Tuttavia sempre scritto le sue memorie che avrebbe voluto che Francia Inghilterra avessero bombardato Franco
Perché se la sarebbe stato una legittima difesa le democrazie rispetto a un testo che nel terzo la seconda guerra mondiale e fu nettamente a favore dell'intervento militare dell'Occidente
Sulla Serbia col dice bene sono cioè io fui contento l'intervento in Serbia perché vidi quello che non era stato fatto per noi spagnoli dalla democrazia quindi vedete come complicato
Questo insieme di ragionamenti fatto già sull'insegnamento della Chiesa perché abbiamo avuto un restringimento dei criteri legittima difesa non guerra giusta però la possibilità di una di una difesa concretamente ci può essere ora possiamo escludere
E qui evidentemente diversa la posizione istituzionale
Del Papa rispetto ai cattolici impegnati in politica
Che il Papa una responsabilità anche nei riguardi
Per i cristiani che sono in Russia e anche una responsabilità diplomatica nel cercare di trovare uno spazio di mediazione in cui posso inserirsi anche la diplomazia della Santa Sede
Quindi non possiamo chiedere al Papa degli interventi in cui praticamente il Papa civica rimandare armi all'Ucraina
Vedo alcune critiche contro il Papa che non trovo ragionevoli
Papà non fa interventi veri rimandare le almeno crani parla fa degli interventi per cercare di dare contributi a Santa Sede una soluzione positiva negoziati contemporaneamente però noi non siamo il Papa
Noi dobbiamo decidere di mandare armi all'Ucraina perché questa è una forma di legittima difesa facciamo tutti e due uno stesso lavoro ma lo facciamo con responsabilità diverse
è sbagliato vi critica il Papa perché li vorrebbe far fare il cappellano canale un'europea ma sbaglia chi chiede a noi di assumere una posizione come se noi fossimo
E il segretario di Stato vaticano ne siamo dei parlamentari italiani che ha ragione nell'ambito decisioni comuni l'Unione europea della NATO quindi attenzione perché sono piani diversi di impegno che richiedono anche
Posizioni differenziate all'altro punto chiave qui l'ho ripercorso i lavori dell'articolo undici della Costituzione forato c'è un semplice cittadino
Che ha fatto un lavoro meritorio
Che ha messo on line sul soffitto nascita la costruzione
In formato html i lavori dell'Assemblea costituente
Spalmati per articolo qui se voi andate sul suo sito potete leggere solo il giorno in cui si è dibattuto l'articolo undici
Praticamente in onore a voi miraggio del tutto perché non siete costretti a leggere solito omini cartacei che si usavano prima per andare a cercare quella ed ho fatto un sito dal non fatto da un professore fatto un semplice cittadino
Per amore della costruzione fatto questo ora
Noi ci siamo trovati a fare la nostra Costituzione dopo quell'ora quarta Repubblica francese
E molte delle cose che alcuni credono che non ci sembra Italia soli in realtà
Poggiavano sui testi della Quarta Repubblica francese
In particolar modo se voi andate a prendere il preambolo per la costruzione della Quarta Repubblica francese
Voi trovate praticamente il nostro articolo undici più o meno con le stesse parole
Lo trovate però spacchettato in due periodi diversi un primo in cui c'è il ripudio la guerra sia pure con palesemente diverse e un secondo in cui si parla delle limitazioni di sovranità Affori realtà sovranazionali
Quando si andrà a discutere nostro articolo undici Dossetti praticamente aveva fatto ha preso questo testo come
Base però ci sono due interventi molto importanti del costituzionalista catanese
Calisti amico di Sturzo edito gli atti che arrivano corse meglio se noi invece di fare due periodi diversi come hanno fatto i francesi
Facciamo due pezzi ma di un unico periodo infatti l'articolo undici un articolo piuttosto curioso perché se voi chiede a qualcuno cosa c'è scritto in genere tutti vi riconosce ho scritto due cose i ripudia la guerra e le limitazioni di sovranità foglie organizzazioni sovranazionali invece quando andate a prendere
L'articolo vedete che non sono due come nemmeno due periodi questi due concetti sono distinti solo da un punto e virgola perché nel ragionamento che affermano Calisti a che Togliatti
In realtà noi ripuliamo la guerra perché vogliamo che le controversie internazionali siano risolte anche in termini militari dall'o no articolo undici era pensato per l'adesione dell'Italia all'ONU e la Carta dell'ONU si stava costruendo in modo tale che ci fosse l'monopolio legittimo l'uso della forza di cui parlavamo niente
Quindi delle una organismo politico il Consiglio di sicurezza a disposizione gli anni militari per cui se qualcuno avesse aggredito qualcun'altro fermo restando il diritto di autodifesa il Consiglio di sicurezza avrebbe dovuto prima o comunque il fatto di scrivere questa la Carta dell'ONU avrebbe rappresentato un deterrente nei confronti di coloro che fossero mossi da volontà di potenza tale da impedirglielo
Questo è lo schema articolo undici
Che lo schema ripudio della guerra ma non perché io sono neutralista ripulire la guerra perché c'è qualcuno che è in grado poi con un monopolio legittimo l'uso della forza di risolvere controversie internazionali
Questo è il senso profondo dell'articolo undici una scelta che lo chiamiamo di multilateralismo
Ovviamente sin da subito la divaricazione tra le potenze che avevano vinto la Seconda guerra mondiale hanno reso la struttura dell'ONU poco utilizzabile
Non solo la catena di comando militare che sarebbe prevista la Carta dell'ONU non ha mai avuto
Luogo per cui praticamente l'ONU quando deve fare i vari tipi di intervento chiede in prestito
Truppa degli stati quelli che sono in grado di fornirgli opinion sono esattamente Perduca che dipendono dallo sono dunque che di cui l'ONU si serve che appartengono ai vari paesi abbiamo vari contingenti
Secondo questo schema presentato in Libano che ha fatto che forse la missione che più risponde poi Cannone però anche l'organismo politico cioè il Consiglio di sicurezza
Fa fatica a funzionare perché e funzionerebbe se i Paesi fossero abbastanza omogenei ma cosa succede per esempio se una delle potenze vincitrici la seconda guerra mondiale che ha il diritto di veto in Consiglio di sicurezza e l'aggressore
Assemblea dell'ONU può votare a grandissima maggioranza il fatto che l'Ucraina gradita come ha fatto due volte ma il Consiglio di sicurezza l'intervento militare che si potrebbe fare sulla Vacatello ONU ha impedito al fatto che la Russia mette il veto
Allora però lo stesso statuto all'ONU se voi leggete bene l'articolo cinquantuno articolo cinquantadue dice sì la cosa ideale la decisione politica e Consiglio di sicurezza
Finché non interviene il Consiglio di sicurezza ogni Stato ha il diritto di legittima difesa e in ogni caso possono esistere a livello regionale delle realtà che possono funzionare secondo il principio di sussidiarietà e funzionare anche in assenza della capacità dell'ONU intervenire per nostra realtà regionali costruite sempre sulla base di quello che consente l'articolo undici la limitazione di sovranità stanno duravano l'Unione europea e la NATO
Nel conto quindi diciamo il sistema perfetto che corrisponde all'impianto articolo undici è decisione del Consiglio di sicurezza dell'ONU è dare una mano al nono implementare questa decisione di deterrenza
In varie forme Cogliati peacekeeping peace in forcing a seconda delle tipologie che sono richiesti
In assenza di queste condizioni ottimali in assenza del diritto perfetto è comunque meglio un diritto imperfetto che nessun diritto
E quindi concretamente ebbene che delle realtà regionali se il Consiglio di sicurezza dell'ONU non funzionano siano in grado di intervenire
Ora purtroppo anche qui le nostre realtà regionali sono imperfette perché
Accadde ricorderemo tra qualche giorno fa che settimana nel maggio mille novecentocinquantadue
In Europa in particolar modo Grazia Alcide Degasperi Altiero Spinelli era stato pensato di partire con il processo unità europea anche con una comunità europea di difesa
Con un esercito europeo effettivo questo fu il trattato che fu sottoscritto affine del maggio mille novecentocinquantadue
Anzi Degasperi Altiero Spinelli ebbero il merito di inserire in questo articolo
Fondamentale l'articolo trentotto per dire che tutto questo sforzo che m'ha fatto insieme andava poi insieme a una democratizzazione dell'Unione europea si parlava il Europa democratica che elegge un'assemblea costituente democratica costituisce un Parlamento bicamerale europee un governo questo stava scritto in tutta questa sua ampiezza nel trattato comunità europea di difesa
Che fu sottoscritto e madre cinquantadue che veniva sotto un altro choc
Che era stata la guerra di Corea perché come sempre succede respinti a limitare le sovranità nazionali vengono fuori dalla crisi non vengono qua perché gli Stati sono molto gelosi delle loro prerogative
E mondano alcuni queste prove a dire quando si dimostra che le prerogative concretamente non funziona
Allora la guerra di Corea aveva spinto a a pensare che l'Unione europea oltre che sul piano economico come comunità europea buone da Cerci dovesse anche essere un elemento chiave
Di tipo politico militare i francesi all'inizio l'avevano pensato solo in termini militari
Quindi costi un esercito
Europeo ora lo sintetizzo al massimo chi conosce queste cose magari non apprezzerà lo schematismo eccessivo ma la sostanza è questa Alcide De Gasperi Altiero Spinelli dissero no ma se ne faccia un esercito europeo questo esercito chi lo comanda lo comanda l'istruzione democratico ruppe
Non è che una cosa autoreferenziale o che si cercano compromesse singoli stati e quindi inserire una questo articolo trentotto purtroppo poi come descrive Altiero Spinelli
Concerto paradosso Stalin è morto troppo presto
E che il processo di ratifica era in corso e improvvisamente morì Stalin
Questo fece pensare al fatto che l'Unione Sovietica sarebbe stata meno prepotente e in particolar modo spinse i partiti francesi a quel punto a tornare a posizioni sopra liste ma in fondo se molto stabili l'Unione Sovietica
è meno preoccupante perché noi dobbiamo devolvere l'esercito
Non ai francesi al governo francese ma una realtà sovranazionale quindi l'Assemblea nazionale francese
Nell'agosto e cinquantaquattro bocciò la Comunità europea di difesa e fu uno dei crucci ultimi
Come ha scritto Maria Romana De Gasperi al padre che morì negli stessi giorni e vide con assoluto dispiacere questo evento perché l'Unione Europea nasceva più debole
E anche qui in questi giorni noi discutiamo le spese della difesa oltre però il punto chiave che l'Europa deve attrezzarsi anche su questo piano che è un piano politico e anche difeso al tempo stesso cioè la realtà sovranazionale capace di funzionare
Con politica esteri difesa cui si agganciano anche gli strumenti militari più che un problema di singoli Paesi quello che devono fare i singoli Paesi perché quello che possono fare singoli paesi europei rispetto alle sfide che ci che abbiamo di fronte relativamente scarso se non sono pensati una chiave sono nazionali
Quindi da questo punto di vista la conclusione del testo di Mounier
Facciamo le scelte che sono necessarie sul piano realistico ma contemporaneamente cerchiamo le soluzioni di lungo periodo che sono
Nella limitazione della sovranità statali resta con tutte le differenze del tempo comincia all'arma nucleare un testo assolutamente fondamentale per ricomprendere le sfide di fondo grazie
Grazie grazie tante naturalmente abbiamo poi spazio Sterpone d'accordo per quel per alcune domande adesso però la parola l'assessore per un suo saluto un suo intervento Carlo Perrone che l'assessore alla cultura e alla pace dice sugli immigrati
Grazie rinvenute a tutte e a tutti
Ringrazio l'associazione Zaccagnini per questo incontro ringrazio naturalmente Stefano Ceccanti per il suo intervento assolutamente chiaro e condivisibile
Non solo manifestazioni è giusto che in questo periodo ci ritroviamo oltre che a manifestare anche a discutere a parlare di pace parlare di diritti a parlare di Costituzione penso sia fondamentale non importante
Probabilmente salendo
Entrando nel nostro comune salendo lo scalone avrete notato sulla sinistra all'interno di una bacheca è appeso un drappo è un drappo composto di quarantanove tasselli di stoffa colorati
Con richiamata all'interno di ogni riquadro un nome e un cognome di una persona di una donna
I quarantanove tasselli sono stati realizzati cuciti e firmati da quarantanove donne cesenati che negli anni Cinquanta hanno realizzato quella che forse è una delle più antiche bandiere della pace presenti in Italia quindi il tema della pace anche a Cesena viene da lontano ed è un piacere dire che viene da lontano è un concetto che è comunque presente all'interno dei nostri concittadini
A Cesena è anche presente un centro pace che intitolato Ernesto Balducci di cui quest'anno celebriamo nel centenario della nascita il trentennale della morte avvenuta fra l'altro qui a Cesena
Cosa fanno al Centro Pace centro pazze gestito da giovani sono circa una trentina di ragazzi e ragazze
Si occupano naturalmente anche di pace anzi devo dire la cosa che mi ha colpito incontrandoli collaborando con loro promuovendo le iniziative che portano in campo
Mi ha fatto piacere capire notare che si parla di pace ma si parla di pace partendo dalla Costituzione
Partendo dai diritti si occupano del Treno della memoria e quando parlano del Treno della memoria non parlano solo di Shoah ma Parrano appunto come dicevo prima partendo prima di tutto dal concetto di diritti
Allora
Si rivolgono alle scuole e quindi fanno educazione fanno cultura e penso che debba essere questo uno dei punti di partenza quando parliamo appunto di educazione alla pace
Ho piacere anche di dirvi che stiamo organizzando come comune come Assessorato alla cultura e alla pace un coordinamento per il tredici di aprile quindi prossimamente un coordinamento alla luce della manifestazione che si è svolta il primo di marzo che ha visto a Cesena presenti un numero devo dire rilevante di cittadini e l'adesione di quasi sessanta associazioni ho ritenuto opportuno convocare queste associazioni perché penso sia importante non disperdere
Queste forze queste idee e creare un coordinamento un coordinamento che ci posso occupare anche
Il tempo a venire del tema della pace del tema dei diritti
Ricordo anche che quest'anno è stata indetta una marcia della pace straordinaria che avrà luogo il ventiquattro di aprile e che sarà proprio dedicata alla figura la persona di David Sassoli
Provo estremamente importante questo segnale che si vuole dare a livello nazionale
E dei assume anche questa Marzia straordinaria un'ulteriore significato nel momento in cui dal venticinque di aprile avremmo organizzata sempre
Dalla coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani la settimana ciclica altro momento devo dire di confronto con le scuole e con i giovani
Ripeto e lo ripeto ancora una volta eh penso proprio in questo senso che noi adulti dovremmo muoverci sul tema dell'educazione sul tema della formazione grazie
Grazie grazie ecco al
Con questi interventi siamo andati oltre gli slogan no che magari sentiamo tutti tutti i giorni
E io voglio introdurre adesso un po'di ci vuol fare delle domande a Stefano Ceccanti ecco leggo due cinque righe di questo testo no della prefazione di Stefano Ceccanti
Credo che la crisi Ucraina rilanci seriamente la riflessione di Mugnano
Con il rigetto sia del bellicismo sia di un astratto pacifismo e soprattutto ci aiuti a leggere bene l'articolo undici della Costituzione
Il salendo le culture fondamentali che l'hanno generata e all'esperienza della resistenza europea che ne è alla base
Ecco la giornalmente questo questo volume con la nuova ne approfitto un secondo prefazione finirà nelle biblioteche dall'Associazione Zaccagnini non tutti sanno che esiste questo
Patrimonio prezioso in via Arco Course invia sorsi corso shock settantaquattro dove c'è la sede dalla Zecca imminenti
C'è una biblioteca con oltre otto mila volumi che Ceccanti ha visitato e ha trovato anche dei volumi
Fra cui il primo scritto il primo libro scritto dal dal professor Ceccanti nel mille novecentonovantuno sa non vale che nella biblioteca la nostra biblioteca Zaccagnini
Assieme a testi di Mounier del mille novecentocinquantacinque se non vado errato che che Stefano voluto consultare e quindi ci sono otto mila volumi è possibile accedere a questo patrimonio prezioso attraverso la Rete di blocco ettari e di Romagna e San Marino che ha un catalogo che si può consultare ancora line tramite il portare scoprire rette quindi scoprirete quindi chiunque Attraverso il portare scoprirete può accedere a questa parete e a questi otto virgola otto mila volumi disponibili
E fra questi ottomila volumi c'è anche qui abbiamo si abbia lasciato una scheda quelli che riguardano il personalismo comunitario di cui si ci parlano no
Dalla prima edizione in avanti
Ecco quindi chi vuole adesso fare delle domande prego
Questa aggressione della Russia all'Ucraina sorge immediate ma ciò concretamente dei pensieri il primo che sembra ripetersi qualcosa che c'eravamo lasciati alle spalle
Sono delle somiglianze notevoli con l'aggressione del trentanove dirige alla Polonia
Il giustificato brutale che poi ha portato la seconda guerra mondiale con sessanta milioni di morti
E vedere le immagini immagini reali non non costruite del della guerra che seguiamo indiretta possiamo eseguire indiretta sui sociale cioè in televisione c'era l'idea di una volontà di devastazione di distruzione e di morte
Non la ricerca di valori utili garanzie di tutela e che pure vengono sbandierati
E un'altra sensazione quella del dell'impotenza del sistema
Internazionale
Quello che Moriero auspicava
è stato almeno istituzionalmente realizzato con nono con le strutture internazionali che dovrebbero assicurare la pace e difendere l'umanità ai singoli Paesi da possibilità di aggressione
Allora io vorrei chiedere cosa Seganti se ci può da violista
Attento alcuna queste problematiche
Aiutare a capire perché questo avviene per quale motivo la comunità internazionale e impotente
Di fronte a questa aggressione che secondo le norme che si è data dopo lago con costituzione delle Nazioni Unite avrebbe dovuto prevenire evitare o prevenire
Grazie come come si chiama solo così rimane nome cognome così rimane ecco l'incenso e dotarlo chiesto perché così anche chi ci segue on line sul canale Facebook you tube per l'associazione radio radicale che anche è in collegamento anche i radioascoltatori sanno che ha posto la domanda prego
Sì prima cosa dobbiamo ricordarci che in realtà l'inizio della guerra fu segnato non solo dall'aggressione nazista alla Polonia ma dal patto Molotov Ribbentrop
In cui prima che le truppe naziste ma adesso la Polonia con l'Unione Sovietica di Stalin c'era stato l'accordo
Per cui l'Unione Sovietica si sarebbe a sua volta sarebbe tornato nei confini dall'impero zarista si sarebbe presa l'altra metà della Pollone sarebbe prese Paesi baltici
Qui si capisce anche un certo allarme attuarsi ai Paesi baltici
Il problema è che la costruzione dell'ONU riposava su l'idea che i Paesi che avevano combattuto insieme perché poi il punto della sovietica dopo l'aggressione subita a sua volta ora batte i tre
Se era unito alla democrazia occidentale
Nella notte Lazio fascismo si pensava che questo assetto potesse in qualche modo sopravvivere questo era il senso l'intesa delle potenze che avevano sconfitto e Lazio ci sono ma questo si ruppe ben presto col ministro da guerra fredda
E di fatto c'è uno stretto legame anche tra assetti democratici interni e aggressività esterna
Perché le democrazie pur con tutti i loro limiti che noi conosciamo benissimo dall'interno tendono ad essere sistemi scarsamente capaci di aggressività
Perché hanno una serie di controlli interni a partire da quel d'opinione pubblica che non facilitano azioni belliche di lunga durata infatti due democrazie non si fanno guerra tra di loro
I regimi invece che non sono democratici hanno minori problemi
Anche quelli un po'di problemi sul lungo periodo specie se le operazioni belliche non vanno bene c'erano però hanno meno problemi
Meno limiti all'aggressività Esterna
E quindi a questo punto di vista è un po'difficile immaginare che le istituzioni democratiche in un periodo in cui la democratizzazione non si espande così come c'eravamo ospiti come avevamo auspicato con mille novecentottantanove facciano fatica funzionare che Sud richiederebbe soprattutto che i Paesi che hanno il diritto di veto il Consiglio di Sicurezza fossero tutti tendenzialmente democratici e quindi non aggressivi cosa che purtroppo non è
Da questo punto di vista la soluzione più immediata e che invece funzionino bene gli strumenti di cooperazione regionale quindi in particolar modo funzioni bene l'Unione europea quello per i guarda
La pace su contesto europeo e quindi che funzioni un'unione europea che in assenza di capacità del Consiglio di sicurezza dell'ONU sia comunque in grado di prendere lei delle decisioni
Per questo passaggio attuale non è il passaggio semplicemente se di fronte ai pericoli maggiori che emergono in questo periodo e al sostanziale fallimento del tentativo di trasformazione democratica ed europea della Russia
Si debba aumentare questo questa quella posta di spesa ma se l'unione europea come tale si da lei una sua capacità di difesa cioè la sua capacità di politica estera
Che riguarda appunto difesa sul piano per riguarda anche come si sta nell'ONU perché per esempio noi abbiamo in questo momento la Francia è l'unico paese europeo che ha la presenza fissa nel Consiglio di sicurezza dell'ONU la Francia lo potrebbe gestire magari con accordi europei per cui potrebbe parlare a nome dell'Unione Europea
Green postando con dei trattati europei con una vera politica comune di essere difesa perché in questo momento di fatto non apriamo quindi si tratta anzitutto di far fronte alle nostre responsabilità come l'Unione europea non è immaginabile che a breve termine funzioni per nel Consiglio di sicurezza dell'ONU ma noi siamo in grado di far funzionare meglio l'Unione europea
Prego altre domande
Nome cognome Alessandro Pilotti intanto volevo ringraziare il neo presidente Anna Canini Damiano Zoffoli questa
Per questo l'organizzazione di quest'incontro
E e ieri e ricordare appunto tutto il lavoro che ancora non c'è e alcune scene ha fatto in questi anni e veramente un lavoro per tutto il territorio cesenati importante quindi
La biblioteca Zaccagnini è un è veramente De Grada canine veramente un patrimonio per tutti noi anch'io spesso sono andato a sbirciare a a curiosare ho trovato lì perché non non si trovano veramente latitante tante biblioteche
La domanda che voglio porre a Stefano Ceccanti una domanda
Perché
In Italia non esistono riviste come Sprint cioè perché mentre nel dibattito francese ci sono ancora le riviste come negli anni trenta quaranta cinquanta sessanta del Novecento
In Italia purtroppo venisse sono tutte menomare sparite purtroppo il dibattito pubblico anche quell'intellettuale avviene prevalentemente in un talk show cioè chi segue e il dibattito francese e ogni mattina di Paesi europei
Il livello di livello scarso di dibattito che abbiamo noi sulle sulle vicende per esempio l'invasione Lusi in Ucraina non c'era nessuna campate ecco
Come mai abbiamo bene si è perso in Italia tutto questo questo lavoro
No in effetti aprendo ieri il sito di esplica un bellissimo numero su l'aggressione russa
Allora all'Ucraina numero monografico nel mese di aprile con l'alcol fanno consultare gratis tre articoli a cui mi sono subito precipitato leggete che mi sembrava più belli
C'è un po'uno scarto con no serie visto su perché questo accada francamente non lo so
Per carità non tutto è come tragico come talk show in cui tutto veramente ridotto a un po'una macchietta obiettivamente dunque l'esigenza di audience fa parlare persone che non sanno assolutamente niente di niente
Io questo problema di avere riviste specializzate anche geopolitica in grado di prevede insomma
Quelle poche che abbiamo nessuno aveva previsto in Italia la lussemburghese della RAI anzi affermava in maniera assolutamente assertiva che questo non sarebbe voluto succedere
Che un po'preoccupante dello stato del nostro fatto favore perché questo sia accaduto francamente io non lo so però indubbiamente si tratta di di porci piuttosto rimedio sarebbe il caso di farlo
Prego devo però devono infatti ricongiunta però invece il report o che per esempio fa Mariano Giustino su radio radicale che fa la rassegna stampa turca
E che copre un poco andare invece sono assolutamente originali meritano di essere seguiti
Mi riferisco alle alle note
Lette da ultimo dal presidente dell'associazione sul suo scritto la contrapposizione tra belli cisti
A pacifici alla signora e pacifisti cioè e pacifisti ma io
Io credo che la vera contrapposizione sia tra pacifisti astratti e pacifici ed è una differenza non solo linguistica
Al di lei ontologica
Per cui andrebbe approfondita pacifici facitori di pace va bene rientrano tra idea e delle beatitudini
A mio avviso mentre i i pacifisti si credono astratti si tenevano loro beati Marshall secondo il mio punto di vista sono soltanto mentre metta la battuta sono dei brocchi
Però la domanda è questa
Moon ieri col suo personalissimo va bene no a un cioè il personalismo di Mounier appunto risponde a questa cosa cioè questa discriminante tra il pacifista
E il Pacifico molti cattolici
In Italia sono pacifisti l'avvenire preventivo sentito il in un terreno tozzo il direttore dell'Avvenire che mi è sembrato pacifista
E questo mi ha veramente un pochettino non perturbato il partitici nel senso di facitori di pace perché quindi fanno qualcosa non parole fattive
Ma fatti eloquenti è una citazione di Shakespeare va bene questa la domanda il personalismo a mio avviso che è appunto la persona la persona
Che di per se stessa puntano fattore non impazziva ecco porta a mio avviso all'essere pacifici e non ad essere pacifisti
Sì dunque l'opposizione due termini realtà titolo originale del testo di Moni è che in Italia è sempre stato prodotti di Scanni e la pace ma il titolo originale era bellicistica o pacifisti dove Monieri unisce c'è Hitler che è un bellicista e che ha la volontà di potenza che cosa gli opponiamo
Non li possiamo opporre il pacifismo della resa
In questo senso dice Moni e quindi non possiamo accettare di scendere sullo stesso piano l'iter la volontà di potenza del bellicismo ma non possiamo neanche essere pacifisti nel senso della resa
Di arrendersi di rinunciare a priori a un'idea di legittima difesa quindi l'opposizione del termine alta la atta Luís
Da nel senso appunto che diceva lei
Cioè cerco di spiegare dal premesse del ragionamento immuni da premesse ragionamento immuni è che esista il male nel mondo cioè la consapevolezza dei cristiani che il male del mondo esiste che poi alla fine cioè il senso del dogma del peccato originale
Se esiste ma del mondo io non posso avere una posizione astratta di rinunciare a priori a vittima difesa in casi limite perché io mi trovo effettivamente di fronte al male
Cioè e peraltro se io mi arrendo iter oggi quello domani fa un'altra guerra ecco un'altra ancora e così via perché c'è una volontà di potenza
Però oltre a la consapevolezza che c'è il male del mondo ciò il cristiano comunque nel mondo siamo chiamati a credere effettivamente una possibilità di redenzione a partecipare a
Al dio incarnato che vuole redimere il mondo e quindi non è che ci dobbiamo semplicemente
Arrendere al male del mondo ma immaginare una via in cui il mare possano essere maggiormente limitato e questo è il ruolo delle istituzioni sovranazionali
Che supera una situazione in cui gli Stati come gli uomini prima della creazione di uno Stato sono omoni lupus che si fanno guerra tra di loro come si supera questo come democrazia gli Stati democratici hanno un monopolio legittimo l'uso della forza così
Ce lo deve avere la comunità internazionale o diciamo noi se la comunità internazionale non riesce a funzionare ci sono delle realtà sotto la comunità internazionale come le democrazie organizza hanno Assocasa Unione Europea che cercò di risolvere il problema quindi lui non è ne un pessimista radicale che crede che ci sarà la guerra c'è sempre stata facciamola punto e basta non ci poniamo problemi ma neanche un indigeno che dice non c'è un a priori sicché la difesa
Infatti qui balla di realismo cristiano che si basa su queste premesse
Altrove parla di ottimismo tragico che un po'alla maniera di spiegare questo concetto no quindi esiste il peccato originale esiste il male del mondo ma esiste anche la possibilità di redimere la storia ma ci dobbiamo muovere tenendo presente questa doppia verità
Altre domande riflessioni abbiamo ancora un po'di tempo approfittiamo
Vogliono fare una mi chiamo Graziella grazie agli azzurri
Ecco io volevo per fare una un intervento di questo tipo no leggo a pagina sessanta fette di questo libro su e Emmanuel Mounier
Quanto
E sta scritto
Contro questa forza brutale la Chiesa sempre insegnato che la scaletta eroica è l'arma propria del cristiano
Poco più avanti sempre scritto in corsivo ma è la sede perfetta che rivela che rivolta alle montagne non le professioni di fede
E alla carità che senta che sconvolge la porta non le inclinazioni caritatevoli
Ecco sono considerazioni che ovviamente servono a chi come me
Cerca di essere donna di fede
Contemporaneamente
Rifletto su quella che è stata l'evoluzione e le esortazioni di papa Francesco per quello che riguarda l'esercizio del potere nella Chiesa
E mi viene in mente che c'è davvero questa evoluzione nella esortazione di Francesco cioè dalla esercizio del potere di una di una persona sola quindi del Papa con la Curia
Alla collegialità dei vescovi all'arcinota Litta camminare insieme e infine alla fraternità
Ecco e io aggiungerei alla sorella da allora queste esortazioni mi chiedo come possiamo noi come credenti donne e uomini e portate avanti
Come popolo di Dio che viene riconosciuto e che viene in qualche modo delle esortazioni di Francesco visto come una testimonianza concreta nell'epoca grave tragica nella quale ci troviamo
Che necessità c'è io trovo che c'è una grande necessità di profezia
E considerando che il ventiquattro marzo è stato l'anniversario dell'assassinio di Oscar Romero
Il quale ha invitato i soldati hanno uccidere i propri fratelli
Mi sto chiedendo
Come popolo di Dio non potremmo chiedere al Papa di invitare i produttori di armi
A smettere questa produzione
Non potremmo invitare il Papa utilizzando la prospettiva del popolo di Dio fatto di donne e uomini che credono nell'intento della Profezia
A di invitare gli operai io mi rendo ben conto che ci sono dei problemi e niente mi misi indoor ben conto che l'invito gli operaia a di a smettere di produzione di armi è un discorso complesso ma quest'invito non potrebbe accelerare in qualche modo la qui il problema della riconversione
Che tipo di affetti potrebbe avere oggi questa profezia sarebbe inutile
Non so non avendo io in questa fase responsabilità ecclesiali non essendo tutto conoscenze come il dibattito sul sulla sino da ricca sul tema della signora Rita non ho risposte
Su questo piano su che cosa dovrebbe fare progressi queste cose potrebbero avere degli effetti la mia impressione che però che le armi siano un effetto di aggressività di una situazione di non Democrazia in vari Paesi
Cioè le armi sull'effetto che non la causa
I Paesi che usano le armi per aggredire sono paesi non democratici
I Paesi democratici non usano le armi per aggredire questo il problema
Il problema di fondo e d'altra parte non sappiamo che la democrazia non si esporta come si porta altre cose che dei processi democratizzazione in parte ci sono stati dopo almeno centosettantaquattro ma in parte non hanno funzionato tutti non abbiamo sperato che per esempio
Anche la Russia fosse coinvolgibili di uno sforzo di democratizzazione a purtroppo questo verifichiamo possibile che non è accaduto
Però secondo me il punto non sono le armi ma poi ci sono anche le armi però il punto sono la capacità di a vere
Nei vari ordinamenti ho rispetto dei diritti delle persone cui una separazione potere una garanzie e diritti perché fintanto noi avremo che noi avremo degli stati autocratici
Questi sono intrinsecamente violenti
Anche perché non sanno calcolare
Le conseguenze le orazioni che nei regimi autocratici nessuno dice al dittatore la verità
Tutti dicono dittatore quello che lui vorrebbe farsi sentire per questo molti nostri analisti occidentali
Avevano ragione ma avevano torto nel prevedere che Putin non avrebbe aggredito perché conoscendo i dati di fatto diceva ma non è in grado di aggredire tenendo un Paese quaranta milioni ma se tutti i suoi consiglieri raccontano che è in grado di farlo
Le nostre analisi fede saltano il punto che quello non è regime democratico ma regime tipo tocca quindi c'è un problema di questa natura e finché resta sul piano internazionale democrazie restano una minoranza
Il problema da un può essere facilmente saltato cioè i Paesi democratici non possono rinunciare le armi per difendersi
è questo il punto perché in termini deterrenza queste sono necessarie
E se la Francia che è l'unico Paese Unione Europea rinunciasse all'arma atomica noi saremmo soggetti a maggiore potenziale di ricatto delle altre potenze nucleari non democratiche
Quindi il punto fondamentale secondo me andare alle radici dell'aggressività da volontà di potenza che ho avuto un grandissimo professore di Storia contemporanea
Professor Giuseppe Are il quale ci faceva lezione mille novecentottantatré dicendoci che l'Unione Sovietica sarebbe crollata
Da lì a qualche anno ma che non è detto che quello che sarebbe venuto dopo sarebbe stato meglio perché la volontà di potenza collegata Unione Sovietica e una volontà di potenza razionale
Che l'Unione Sovietica credeva fermamente l'ideologia comunista e quelle dell'ideologia comunista avrebbe vinto
Quindi non aveva bisogno di essere eccessivamente violenta sul breve periodo perché pensava che prima o poi tutti sarebbero diventati comunisti
Viceversa le forme di nazionalismo russo
Che sarebbe probabilmente subentrare al comunismo diceva il professor Giuseppe nell'ottantatré sarebbero state potenzialmente più aggressive perché più irrazionali perché un'azione a vista non pensa necessariamente del mondo andrà nella sua direzione
Per cui lo diceva nota dell'ottantaquattro seguiamo l'idea di Altiero Spinelli di riprendere la scena d'e di avere l'esercito europeo con le armi europee
Bene questo seguono il problema e quindi su questo piano di tipo politico democratico di scontro democrazie autocrazie
Ovviamente se noi fossimo in grado di di spingere e creare un'opinione pubblica in quei Paesi contro l'uso delle armi in quei Paesi allora diventa fattibile anche l'eliminazione delle armi nei nostri Paesi
E ma finché noi abbiamo arsenali di Paesi non democratici che sono pronti a usarli
Non è che noi possiamo immaginare
Un meccanismo di rifiuto delle armi da noi che ci privi della vittima difeso questo in termini polipo i dopo un altro conto sul piano testimonianze individuali nel senso che e che ci possano essere dei singoli quadri rifiutino di produrre armi quale rifiutino di sparare indossare loro le armi questo fatto è un elemento di profezie individuale ma questo non c'entra col ruolo del non c'entra col chi debba prendere decisioni politiche
Cioè se voi mi dite ma tu saresti le armi no io non lo sei anni prima ma non sono in grado concettualmente di fanno non me la sentirei però
Se tu voti per mandare le ha nell'Ucraina sì io voto per mandare a nero carina perché loro ce lo chiedano un diritto d'esistenza devono esercitare sono due piani diversi di di responsabilità il Piave a testimonianza individuale che che in termini profetici anticipa anche un periodo nuovo dal piano le responsabilità che si confronta con realismo realismo del qui e ora
Diamo la parola chicca l'Abruzzo che l'assessore ai servizi sociale ringrazio Carlo Perrone per la proposta di riconvocare tutte le associazioni i gruppi che hanno partecipato al quel momento sulla pace del credo che sia la strada giusta per costruire qualcosa insieme grazie noi ci saremo come associazione Zaccagnini prego
Grazie Damiano buonasera tutte a tutti vorrei ringraziare il professor Stefano Ceccanti per la riflessione profonda di questa sera che ci distingue anche nel nelle categorie restituite è una un dialogo non semplice però con con grande chiarezza
Ci ha dato degli elementi per continuare il dibattito anche in questi giorni elementi che a volte non non ci vengono restituiti veniva detto prima non abbiamo ad esempio a disposizione riviste come L'esprit che possano anche arricchire lo studio la condivisione il dibattito lo ringrazio in particolare per due categorie che ha restituito nelle nostre mani soprattutto nelle mani di chi ha un impegno
Di responsabilità all'interno della nostra città qui ci sono tanti consiglieri comunali tante persone che in più a più riprese a diversi livelli hanno degli impegni nel nel territorio ci ha restituito le categorie riprese poi dal testo del personalismo di Mounier
Della realismo e della Profezia
Due categorie che a volte non non vengono non si prendono per mano no
E invece anche nella situazione attuale vanno tenute ben distinte beh ben presenti più che distinte ben presenti e che devono caratterizzare l'impegno che che ognuno di noi ha in particolare anche in cui istituisco la situazione attuale che vide questo territorio e che vivono probabilmente anche tutte le senza probabilmente tutte le città della della nostra nazione in questo momento a Cesena così come in tantissime altre città siamo impegnati come riflesso diretto toh di questo conflitto bellico nell'accoglienza
Dei cittadini e delle cittadine ucraine che escono scappano nei territori del conflitto bellico abbiamo in questo momento qui e ci sono anche delle persone che stanno gestendo in prima linea qui presenti stasera l'accoglienza abbiamo duecento quattrocentosedici persone questo è il dato a giovedì scorso di cui duecentoventi adulti e cento novantasei minori che sono scappati dalle loro case da lì dei loro sogni dalle loro aspettative di future sono arrivate qui c'è una rete che sta tenendo a fatica rispetta l'accoglienza che sta anche portando delle delle risposte nel territorio che sta proponendo azioni di accoglienza e che sta proponendo soprattutto anche i minori delle giornate una quotidianità diversa da quella che che nei primi giorni hanno vissuto come inserimento scolastico a più livelli ma non dobbiamo dimenticarci proprio nei termini di realismo che il nostro territorio interessato a un'accoglienza diffusa di tante altre persone che fuggono da quelli che erano i conflitti che citava
Il presidente Damiano Zoffoli ad inizio intervento nel mondo ci sono ventisette guerre centottantaquattro conflitti non si fermano gli sbarchi dal nord nato dal Nordafrica
Così come abbiamo in questo momento ancora sette famiglie africane inserite in maniera proprio integrata nel nostro territorio che sono arrivate quest'estate non dimentichiamo tutto questo perché a volte presi da ciò che ci viene riproposto nella quotidianità c'è un'urgenza data da quello che i media propongono
C'è anche una un'attenzione diversa a volte nel nell'accoglierà con lo dimentichiamo questo sempre nelle categorie del realismo e della profezia ma anche restituendo quello che ci stava dicendo prima professore il male nel mondo esiste continua ad esistere
E diventiamo attori protagonisti se ce ne rendiamo conto e ci collochiamo
Tra questi due poli di realismo e Profezia grazie
Grazie anche agli intervenuti sia qui in presenza che da casa on line e si agli ascoltatori di radio radicale grazie di cuore continuiamo comunque anche qui ci sono rappresentanti di diverse comunità di diversi gruppi a riportare nelle nostre realtà
Un dibattito vivo accesso e vero fuori da questo che viene dal dentro al rigetto sia del bellicismo che dell'astratto pacifismo insomma dentro a questa a questa grande categoria grazie
Ecco
Volevo ricordare che il libro è a disposizione la rete la ristampa chi lo vuole acquistare ce ne sono alcune altre coppie
Se d'ridò la parola Stefano Ceccanti per perché io ho delle diciamo questo incontro se non ci sono altre domande veloci
Mi veniva in mente solo dapprima o un attimo solo cioè la frase di Giovanni Paolo secondo nel messaggio della pace dopo le due Torri
L'undici settembre no non c'è pace senza giustizia non c'è giustizia senza perdono diceva Giovanni Paolo secondo ecco
Quale può essere la pace giusta adesso mi rivolgo al parlamentare alla alla ai tentativi diplomatici così
Nel chiudere torniamo un po'lo specifico anche di questa vicenda purtroppo drammatiche dalla quale quale può essere una pace giusta
Ma dunque se io devo rispondere per quel poco che io capisco
Noi non abbiamo soluzioni sul breve-medio periodo
Che corrispondono all'idea di gente di pace giusta
Che l'idea diventa di pace giusta alla fine potrebbe essere quella di mantenere l'integrità territoriale dell'Ucraina che non può essere violato naturalmente che in Ucraina si impegna e se non lo sarà dal punto di vista militare potendoli dall'Unione Europea
A questo tipo di impostazione che gli ucraini possono accettare
La Russia avendo conquistato e porzione di territorio non l'accetterà
Quindi noi la pace giusta sappiamo premente cose ma non la possiamo raggiungere in tempi ragionevoli perché Majorino prima o poi un cessate il fuoco che congelerà
La situazione militare sul campo questo per carità sempre meglio per il cessate il fuoco crea quello che protegge ma noi avremo per decenni una situazione tipo Correa
Anche perché immaginatevi che cosa penseranno le opinioni pubbliche saranno soprattutto con l'operaia sarà polarizzata
I rifugiati che noi accogliamo quando torneranno lì saranno molto più anti russi dicono all'inizio
Al loro punto di vista pure la Regione
Cioè
Saranno linea di frattura che non cita sceglieremo per decenni e quindi su quello che possiamo fare lì secondo me speriamo che ci sia quanto prima cessate il fuoco prevedere meno vittime però non avremo trattative diplomatiche in cui miracolosamente almeno finché c'è Putin si convertirà a una una pace giusta che si che gli restituisca i territori in parte conquista tenete a mente questo dobbiamo vedo dircelo
Oltre peggiorato sensibilmente la situazione delle opinioni pubbliche
Dei paesi confinanti che vivono con effettivo terrore che i polacchi e baltici pensavo che dopo tocca a loro che come patto Molotov Ribbentrop questo pensano i cittadini forza avranno torto però loro pensano questo quindi abbiamo inserito degli elementi di e tensione su tutta quell'area
Che sono attenzione fortissima noi dobbiamo riflettere
Sul lungo periodo anzitutto su va be'prima viene e meglio è su un rafforzamento delle prospettive di Unione europea
Ed è per questo che con invece l'editrice Morcelliana abbiamo fatto un'altra operazione per cui giovedì esce un altro classico personalista quasi introvabile così introvabile che non c'era neanche la biblioteca
L'assegnazione dell'ENI che un Libretti Jacques Maritain degli anni Cinquanta sono tre conferenze che fece in America
Sulla democrazia americana perché avete fuggì come esule durante il Governo di Vichy di cui non riconobbe la legittimità e si impegnò nella Resistenza
Se una generale del gol per tutto il periodo e in America soprattutto apprese
Un con tutti i difetti che hanno tutte le speranze democratiche però come una realtà originariamente riscatti molto diversi tra loro riesce a federarsi
Quindi è una specie di lezione su le virtù del federalismo come si fa essere uniti senza livellare senza rivelare eccessivamente differenze
Come cosa ci dice l'esperienza americana quali limiti ha però perché questa è un'ispirazione per l'Unione europea quindi con l'editrice Morcelliana abbiamo riedito questo testo ormai introvabile
Degli anni Cinquanta ma vorrei chiudere con un'altra citazione perché una persona che abitava non molto distante da qui dottor cioè Roberto Ruffilli
Mi consiglio negli anni ottanta di leggere un altro bel libro di un attore americano Michael whose perché latamente riflettere cose simili a questo è il personalismo che abbiamo riflettuto oggi Michael Wolseley ha scritto un libro che si chiama esodo sul libro dell'Esodo è una vettura riformista politica del rigore all'esodo
La semplifico resteremo dice Michael wholesale
Il Signore ci guida nella terra promessa
E vale la pena di andare nella serra promesse ci possiamo davvero andare nella terra promessa
Che è senz'altro meglio della situazione la schiavitù d'Egitto
Anche se nel percorso spesso quelli che fanno l'esodo nell'incertezza sono spesso
Tentati di preferire Haskell eredita una cosa che non conoscono bene
Però la terra promessa non è il paradiso terrestre è sempre un regime politico su questa terra
Cioè quando noi arriverà una terra promessa troveremo un posto ci sono delle contraddizioni non è che scompaiono contraddizione non è venerdì a noi non crediamo che sia possibile fare il Regno di Dio sulla terra
Perché viste predatoria quando arriveremo a terra promessa capiremo che è molto meglio la terra promessa dell'Egitto e quindi dobbiamo costruire un sistema di relazioni internazionali molti atenei l'Unione europea non è una cosa perfetta che avrà anche quelle però vale la pena di battersi per questo
Quindi questo testo di Michael borse è una specie di fondazione biblico teologica di quello che il riformismo
Non ci possiamo arrendere alle scelte anche necessari che dobbiamo fare oggi abbiamo farà sedici talquale qua ci dispiaccia profondamente perché non è che piace particolarmente andare armi un Paese non è che ci piace non ci piace per niente e noiose necessità contemporaneamente però dobbiamo lavorare per creare le premesse andare effettivamente la terra promessa avere un sistema di multilateralismo che funziona e poi avrà a sua volta delimitino difficoltà ecco che però questo riformismo è sempre una fatica di Sisifo cioè sogna sempre ricominciare trovare i traguardi
è un modo di ragionare di fare politica complicato
Non facilissima volta spaiati spiegazione strettoia molte più pare posizioni più secche più nette i buoni cattivi più semplice però
Anche Benigno Zaccagnini penso coloro che scelsero la Resistenza l'affrontano con
Se i dubbi problematiche
Dossetti ci pare la discussione con quelli che volevano fare solo i gruppi di resistenza non violenta e perché invece Luigi e teneva che fosse giusto qualche a valutare le accuse sono tutta una serie di di problemi
Che affrontiamo con sofferenza che dobbiamo affrontare con sofferenza e razionalità e a questo siamo in fondo chiamati e questi grandi autori personalistiche
Non ci danno ricette immediate perché molte delle cose che leggiamo sono distanti negli anni qui dobbiamo sempre fare un discernimento le cose meglio però ci danno un alcune chiavi di lettura che ci fanno davvero pensare altro giorno
Uno che mi ha intervistato che non viene dalla cultura cattolica non è che non conosceva pressoché nulla di Moni avete l'avete queste bellissime cose da perché non le tirate fuori l'unico conica tutti non perché siano delle ricette a perché fanno pensare e quindi dobbiamo questi grandi autori servono a farci pensare e questo la prima cosa che dobbiamo fare grazie
Grazie di cuore buona serata a tutti