Carlo Smuraglia, la sicurezza e la salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro

Con la registrazione d'archivio che li ascolterete adesso vogliamo invece ricordare dal professor Carlo Smuraglia scomparsi in queste ore a novantatré anni è stato avvocato
Parlamentare DS per anni e presidente della commissione lavoro del senato e presidente presidente onorario dell'Associazione nazionale partigiani
In questa circostanza lo ricorderemo riproponendo un suo intervento data ventisei gennaio due mila e sette pronunciato a Napoli durante un convegno dal titolo sicurezza
Vita corso dal quale relaziono sulla materia che aveva affrontato per decenni la cultura della prevenzione della legalità nel mondo del lavoro il compito di introdurre
Due sessioni consecutive su due argomenti in qualche modo diversi ma attinenti sempre lo stesso tema non è facile cercherò di affrontarlo
Semplicemente svolgendo alcune riflessioni
Sui due temi e lasciando naturalmente alle sessioni e ai loro conduttori poi di sviluppare ulteriormente più approfonditamente i temi l'importante è che si sia avviato un confronto serio su questi temi
Non solo sul testo unico ma sulla normativa sulla cultura della sicurezza e io spero e mi auguro che il confronto avviato non si esaurisca nella conferenza che si sta svolgendo ma continui e si arricchisca del contributo di tutte le parti interessate degli esperti e della comunità scientifica perché questo è la cosa fondamentale
Senza questi apporti non si costruisce niente di veramente definitivo
Comincio da alcune considerazioni per quanto riguarda la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Io sono convinto che noi disponiamo di un sistema non solo complesso
Ma anche valido che ha resistito alle intemperie degli anni pensate che abbiamo continuato ad applicare ancora per anni decreti degli che provengono dal mille novecentocinquantacinque cinquantasei che da anni applichiamo il decreto legislativo sei due sei del novantaquattro qualcuno ha pensato di sostenere che se l'efficacia di questa normativa così complessa non è stata quella che noi avremmo voluto questo dipende dalla normativa che non va bene specialmente la precedente legislatura ci sono state critiche di questo genere a mio parere completamente errate anche da un punto di vista di considerazione logica
Decreto sei due sei è un decreto che attua nel nostro Paese otto direttive comunitarie come gli altri Paesi
Allora qualcuno che critica e ha criticato nel passato sei due sei mi dovrebbe spiegare perché
La stesse normative le stesse direttive nei Paesi del Nord Europa nei Paesi scandinavi hanno funzionato e noi invece continuiamo ad avere una serie di infortuni la causa deve essere evidentemente un'altra
E a me pare che la causa è stata anche chiaramente spiegata
Io non monitoraggio compiuto e depositato come relazione nel due mila tre dalle regioni italiane
Del quale spesso non si tiene conto ma che indicava i punti critici e fra questi anche quello relativo alla limitata osservanza della normativa almeno in alcuni settori
Del nostro paese e dell'imprenditoria del nostro paese quindi io credo che non ci sia bisogno di rivisitare completamente
Questo sistema
Sarebbe io credo un errore pensare di ricominciare da capo non tener conto delle esperienze che questo ci ha consentito di realizzare e creare una frase di confusione inattesa che si crei una nuova certezza e nuove convinzioni credo che il problema sia un altro e le esigenze e le riassumo molto riapra pienamente la prima esigenza è quella di ottenere una puntuale e convinta applicazione delle norme esistenti in tutti e settori
Delle imprese piccole e grandi perché qui secondo il monitoraggio delle regioni ci sono delle carenze ancora e delle criticità di notevole entità
Secondo aspetto è quello di stabilire quali sono i verbi che vogliamo usare per formulare un testo unico
Perché attenzione diverbi hanno un significato non sono casuali
Rivisitare o ristrutturare ha un significato usare il termine classico che si è sempre usato nel diritto del nostro Paese per indicare come si fa a un testo unico è un altro ed è coordinare e unificare che è cosa diversa
Che non esclude affatto le innovazioni
Ma comporta che coordinando e unificando il sistema precedente poi si conferisca una delega specifica
Al governo per apportare delle innovazioni specificamente indicate in modo che la delega non sia generica ma abbia un contenuto sul quale il Parlamento può lavorare a fondo e il sistema peraltro che è indicato dall'articolo settantasei della Costituzione
Quale desiderava buone pretende che quando si conferisce una delega per un testo unico per il coordinamento di norme si indichi precisamente l'oggetto e l'oggetto deve essere coordinamento e unificazione
E si conferisca una delega specifica sui punti delle innovazioni e dei miglioramenti perché altrimenti si rischia di esporre il Governo qualunque governo a una serie di pressioni
Che non è invece il caso di considerare utile perché quello che è utile il confronto non la pressione che si svolge nemmeno nel pieno del Parlamento ma negli ambienti chiusi
Delle lobbistiche pressioni che si possono svolgersi un governo una fase di elaborazione di un testo unico
Mentre è opportuno che il confronto continui quindi i principi e criteri direttivi precisi e chiari che indichino esattamente che cosa si intende fare tenendo conto prima di tutto dell'articolo centodiciassette della Costituzione che conferisce alle Regioni poteri concorrenti ma nell'ambito dei principi generali dello Stato ed entro i limiti della legislazione esclusiva dello Stato e di ciò che è imposto dall'appartenenza all'Unione europea
In secondo luogo indicando quali sono le innovazioni che debbono essere apportate io proverò per sommi capi per non rubare tempo è proprio modi titolo di rubrica a indicare quali sono gli elementi migliorativi che rispetto al coordinamento e all'unificazione dovrebbero essere apportati
Penso che il primo debba essere quello della semplificazione io sono d'accordo sulla semplificazione purché non mi si aggiunga la solita frase la semplificazione degli adempimenti puramente formali senza darmi una spiegazione
Perché voglio sapere e voglio sapere con chiarezza quali sono gli adempimenti formali perché se qualcuno mi dicesse
Che la valutazione del rischio ho il documento di valutazione del rischio è un adempimento formale che si può semplificare io sarei subito in dissenso allora bisogna essere chiari su questo punto semplificare certamente sì
Ma non incidendo su tutte quelle cose che hanno un rapporto diretto o indiretto con rischio e la pericolosità
Quindi adempimenti burocratici semplificarli al massimo ma quelli che burocraticamente sono e vanno alla sostanza del problema invece invece no
Secondo aspetto che mi pare importante di innovazione quella dell'estensione della garanzia della sicurezza a tutte le tipologie di lavori e qui occorre un'altra precisazione
Non basta quello che talvolta si è scritto ho detto estendere le normative la normativa precedente a tutti i lavori a tutte le porti Polo girato dall'attività produttive e questa è una buona intenzione
Ma estendere la normativa prevista per altri tipi di lavoro a dei lavori frammentati precari Zatti eccetera può anche non significare niente o significare poco
L'estensione può riguardare una base minima che deve essere comune per tutti
Ma poi bisogna che il Testo Unico individui norme precise
Per garantire la sicurezza coloro che lavorano non in ambienti stabili con un lavoro continuativo ma lavorano in modo separato spesso isolato e con frequenti interruzioni e qualche volta con addirittura con la precarietà
Mi pare che un terzo aspetto sia quello del potenziamento delle strutture della prevenzione e della vigilanza e su questo forse bisognerà anche dire una parola a Chiara ho sentito molto anche ieri
Parlare di potenziamento dei servizi ispettivi io vorrei che fosse sempre usato un termine lievemente diverso anni fa
Nella dottrina della scientifica su questo tema si usava un termine sorveglianza prevenzione Ale che a me pareva di grande importanza si alludeva soltanto non ha un'attività puramente repressiva
Ma un'attività che può anche arrivare ovviamente
Alla repressione contro gli inadempienti ma tenta in tutti i modi prima di prevenire e di accompagnare verso l'adempimento allora bisogna intendersi sul significato di queste espressioni considerare che non possono essere disgiunte del due espressioni la sorveglianza e la prevenzione vanno sempre insieme anche se c'è una prodotti può essere di carattere repressivo e tutto questo non può essere affidato soltanto a organismi tipici della repressione ho sentito ieri parlare anche dei carabinieri ci sono casi nei quali indubbiamente in situazioni particolari anche l'intervento dei carabinieri è necessario però ci sono moltissimi altri casi in cui occorrono competenze specifiche ai fini della prevenzione individuare i rischi capirli conoscerli occorrono professionalità diverse e allora bisogna tener conto di tutto questo insieme
E non soltanto di alcuni aspetti credo che debbano essere anche potenziate e rafforzate
Quelle che sono attualmente le funzioni e le competenze e le tutele dei rappresentanti e lavoratori per la sicurezza questo è un punto fondamentale del sistema
Perché si possono introdurre controlli vigilanza e prevenzione masse non sia l'apporto di chi ha direttamente sul luogo e sente direttamente con la sua percezione la rischiosità di un di un lavoro i pericoli che esso comporta anche quelli diversi da quelli appariscenti o tradizionali senza tutto questo difficilmente si raggiungono risultati effettivi e e concreti
E allora bisognerà qui andare un pochino oltre bisognerà dire chiaramente che occorre una struttura è una tutela particolare anche a livello interaziendale e anche a livello territoriale per le piccole imprese se i gli antichi accordi spesso hanno fu trovato difficoltà ad essere rispettati intervenga anche la legge il testo unico a dire come si può rafforzare anche la normativa contrattuale per fare in modo che non ci siano ostacoli su questo terreno e forse bisogna dare più garanzie nel senso che bisogna rendere esplicito
Che le consultazioni previste già nel decreto seicentoventisei non possono essere postume su documenti già predisposti ma devono essere fatte preventivamente nella fase di elaborazione di documenti nella fase di preparazione delle riunioni
E così via
E bisogna garantire contro il le contrarietà talvolta anche striscianti agli interventi dei rappresentanti dei lavoratori la sicurezza e in cambio di tutto questo bisogna anche che ci sia qualche cosa che io robusti Isca la formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che non possono essere soltanto dei rappresentanti di tipo sindacale ma debbono essere anche degli esperti come tutti coloro i quali operano nel settore della sicurezza che debbono essere dotati di tutte le necessarie professionalità
Occorrono ancora mi pare tra lei innovazioni indicare sistemi per individuare conoscere tempestivamente i rischi nuovi e le cosiddette patologie del futuro che spesso sono patologie già nel presente noi abbiamo a nostro carico
Ricordiamo spesso ho notato che si parla quasi sempre di infortuni sul lavoro si parla dei morti sul lavoro assai meno spazio e tempo viene dedicato alle malattie
Qualcuno un giorno dovrà fare il calcolo di quanti sono i morti di amianto
Dovrà fare il capo di quanti sono coloro che sono ammalati per mille ragioni diverse tra le quali oggi sappiamo che dobbiamo anche inserire fattori nuovi le cosiddette costretti vita lo stress
Le persecuzioni sul luogo del lavoro le molestie
Tutto questo messo insieme ha una grande rilevanza e va individuato per tempo per non trovarsi venti trent'anni dopo attrarre le fila di eventi che si sono già verificati e che non ci sono tempestivamente
Prevenuti e questo comporta anche le indicazione la creazione di un sistema di informazione di scambio di dati e di notizie di circolazione di confronti che consenta di individuare tempestivamente le nuove le nuove rischiosità
Vorrei anche che nel testo unico fosse inserito qualche cosa che riconoscesse finalmente che uno dei fattori principali di rischio
Sta nella organizzazione del lavoro e che su questo bisogna anche intervenire intendendo per organizzano del lavoro non solo l'organizzazione
Del lavoro
In termini di attività produttiva ma anche come oggi si riconosce in tutti gli altri Paesi anche la organizzazione del lavoro dal punto di vista delle relazioni interpersonali
E il tema nuovo è importante in cui si riconosce finalmente che erogazione del lavoro non è soltanto quella che produce monotonia e ripetitività come si dice da tanti anni ai tempi di Charlie Chaplin ma c'è anche qualche cosa di più oggi c'è anche il problema dei rapporti e delle relazioni
Di come si vive
Ed è la ragione nell'ambiente di lavoro ed è la ragione per cui nella Unione europea in un'agenzia di Bilbao non si vuole più parlare soltanto di salute ma si vuol parlare di benessere e questo nel testo unico deve essere indicato a chiare note perché è un passo avanti
Ed è un'indicazione di allargamento dell'intero quadro rilevante infine credo che nel testo unico debbano essere chiaramente indicati
Sistemi di incentivazione soprattutto prima ancora che delle norme di carattere premiali delle norme l'incentivazione per tutti coloro che vogliono mettersi insicurezza con un sistema chiaro definito che entri tempestivamente
In funzione e che aiuti veramente chi ne ha bisogno a mettersi in regola con le norme di sicurezza e infine che ci si chiama tra le innovazioni per le quali l'ha conferita una delega precisa anche un sistema che rafforzi o crei perché si potrebbe addirittura a dubitare che vi sia un problema di rafforzamento in un Paese come il nostro una vera cultura della prevenzione ecco queste sono soltanto alcune indicazioni che spero che il futuro Testo Unico contenga e che riguardano la parte sulla quale la delega
Al governo dovrebbe essere specifica con un'indicazione precisa in modo che il Parlamento sappia poi anche su che cosa esprimere il parere su che cosa lavorare i decreti legislativi abbiano un contenuto percepibile da tutti
Debbo aggiungere peraltro sempre interna di normativa che sento un pochino in giro una un'aria che mi preoccupa un po'sento parlare del testo unico come la panacea di tutti i mali il testo unico è importante
Deve essere ben chiaro che è di fondamentale importanza riordinare la materia unificarlo da portare delle innovazioni
Però vorrei anche che fosse chiaro a tutti e che non non più imbrogliare nessuno bisogna dire con chiarezza a tutti che per fare un testo unico ci vogliono mesi
E allora dobbiamo stabilire se in questi mesi
In cui prima bisognerà che compie il suo iter la legge delega al Parlamento e ci vorrà un po'di tempo poiché ci vorrà un po'di tempo
Per fare i decreti legislativi averi i pareri la Conferenza delle Regioni il Consiglio di Stato eccetera in questi mesi
Vorrei che non stessimo fermi se è vero quello che ieri è stato detto che siamo in presenza di una tragedia di carattere grande veramente insopportabile
è chiaro che non si può pensare che per fare un testo unico che è importante ma non è l'unica misura si possa aspettare un anno senza far niente stando fermi allora bisogna immaginare anche quali sono i settori nei quali intanto bisogna intervenire
Con raziocinio peraltro non in maniera di sparata ed estemporanea ma tenendo d'occhio la proiezione del testo unico cioè in modo che non ci sia un ulteriore scoordinamento ma intanto cominciando a introdurre alcune disposizioni il secondo me è da prendere atto con piacere che il il governo attuale si è messo su questa strada fin dall'inizio
Compiendo alcuni atti che hanno una loro importanza non solo quelli che sono dati citati ieri soprattutto per nel decreto legge poi ha approvato e pubblicato nei primi giorni nell'agosto del due mila sei ma anche per quelli successivi ci sono delle disposizioni
Magari difficilmente percepibili in mezzo alle migliaia di di commi della legge finanziaria che pure hanno una loro importanza e segnalano una linea direttrice di rilievo ecco bisogna continuare su quella linea adottando i provvedimenti che si impongono che sono necessari e credo che questi riguardino qui l'elenco sarà molto più breve perché io penso alcune cose che considero di particolare urgenza
Ma credo che non si possa tardare a introdurre delle norme per quanto riguarda quelli che abbiamo chiamato nel passato tra virgolette lavori atipici per dire insieme tutti quelli diversi dal lavoro tradizionale perché qui io credo che oggi come oggi una vera garanzia della sicurezza non ci sia non si può semplicemente a cercare di applicare la normativa esistente bisogna individuare settore per settore tipologia per tipologia quali sono le misure più efficaci per garantire la sicurezza anche a chi lavora da solo anche chi lavora in un call center anche a chi lavora
In condizioni diverse da quelle da quelle tradizionali
Credo che anche sui sistemi di informazione e di informazione bisogna intervenire fin da ora perché se è vero quello che ci dicono le statistiche e cioè che una buona parte degli infortuni oggi colpisce i giovani e gli stranieri vuol dire che c'è un difetto di informazione e di formazione e allora non si può aspettare da questo punto di vista bisogna intervenire indicando sistemi che consentano anche nei lavori diversi da quelli tradizionali una pronta informazione completa informazione e una formazione adeguata per affrontare affrontare i nuovi e i nuovi rischi
Credo che questo siano alcuni elementi importanti
Anche il rafforzamento del sistema che io continuo a chiamarli sorveglianza prevenzione alla mi pare che non posso aspettare e dico subito che intendo questo non soltanto con il preventivato aumento degli ispettori del lavoro ma penso infine a un rafforzamento ovvero dei dipartimenti di prevenzione che sono quelli
Che nella sistema di aziendalizzazione delle aziende sanitarie locali sono quelli che hanno avuto la peggio diciamoci francamente che nel quadro complessivo è finita che la parte della prevenzione è stata quella più sacrificata
Ed è quella nella quale dovrebbero esserci le maggiori professionalità specifiche le maggiori possibilità di intervento di carattere prevenzione male allora qui non si può tardare a imprimere un indirizzo diverso e il ministero della Salute dovrà fare tutto quello che è necessario per garantire questi interventi io infine ho una sarà una una fissazione ma o anche un'idea che non sono riuscito a capire in tutti questi anni perché mai quando si è deciso con la legge trecento del due mila di introdurre la responsabilità amministrativa delle impresa delle società per alcuni settori allora si parlava della corruzione di altri reati ma c'era anche inserita tutta la materia della sicurezza del del lavoro che avrebbe fra l'altro un sistema che avrebbe consentito di sciogliere anche alcuni nodi di carattere penalistico perché la responsabilità mista di delle imprese può andare più in profondità senza spaventare nessuno però può consentire interventi di carattere preventivo
Molto superiori a quelli che può fare il nostro sistema penale
Perché mai quella delega per la parte relativa alla sicurezza del lavoro fu lasciata scadere non l'ho trovato da nessuna parte non ho trovato una ragione è stata lasciata scadere e basta
Ecco essendo scaduta
Si tratta di riprendere i principi di quella legge ed
E di conferire un'altra delega
Seguendo le esperienze che in questi anni sono state realizzate per altri settori credo che questo sarebbe nell'interesse di tutti e chiarisco
Per chi non intendesse bene il senso di questo che non si tratti di raggiungere un nuovo onere per le imprese si tratta semmai di facilitare anche uno degli aspetti più gravi del processo penale che è quello dell'individuazione dei veri responsabili in sede amministrativa con la responsabilità amministrativa diventa tutto più facile e più semplice
Ma in molti casi questo consente anche con l'applicazione di tipo diverso di sanzioni quelle interdittive di intervenire soprattutto nella fase di di prevenzione
Mi pare che questo sia alcune indicazioni per quanto riguarda la normativa di cui spero che si possa discutere non pretendendo di avere la verità in mano ma pensando che siano temi che meritano almeno la discussione in confronto poche osservazioni voglio fare per quanto riguarda la seconda sessione di questa mattina e cioè per quanto riguarda le buone prassi e la cultura della prevenzione
C'è un orientamento generalmente positivo anche nella dottrina a favore delle buone prassi e c'è anche nel nella documentazione che ci proviene dall'Unione europea e della stessa agenzia di Bilbao però bisogna intendersi su chi pensa
Che le nuove prassi possono servire per sostituirsi agli antichi precetti in tutto o in parte compie un errore che non sarebbe accettabile nemmeno a livello europeo nel senso che l'Unione europea più volte ha parlato ha invitato a tener conto delle buone prassi a realizzarla incentivarle l'agenzia di Bilbao ha creato sistemi di raccolta delle buone delle buone pratiche ma sarebbe un passo indietro se questo che non può che essere un sistema volontario
Diventassero un sostitutivo di norme che invece hanno il carattere tipico del precetto del per di più del precetto rafforzato sistema delle buone prassi è un sistema che deve essere sussidiario e deve essere integrativo per migliorare il quadro complessivo non ha bisogno secondo me nemmeno di immaginare come qualcuno ha fatto in dottrina la possibilità di sanzionarli inosservanza c'è già l'articolo due mila ottantasette del Codice Civile che io spero rimanga la base di tutto il sistema sia indicato espressamente nel testo unico che deve essere quella la base complessiva del sistema
Allora ma che viene da lontano che è adattabile a tutte le necessità e a tutte le esperienze di indica chiaramente che devono essere adottate tutte le misure necessarie che non è sanzionata se non sul piano sul piano civilistico ecco tra quelle misure necessarie si possono individuare anche quelle recate dall'esperienza delle buone prassi delle buone pratiche restando fermo il sistema normativo che conosciamo e che sarà unificato e coordinato dal Testo unico insomma
La combinazione fra norme di legge
Linee guida che dovrebbero essere ancora i più intensamente indicate ed elaborate dalle regioni e le buone pratiche
Questa combinazione può essere estremamente importante dal punto di vista della prevenzione e della realizzazione dette risultati purché sia chiaro un punto essenziale che non si tratta di un complesso di fonti normative
Si tratta di un complesso sistema Inc integrato
A livelli diversi
Per cui c'è la norma c'è la buona pratica ci sono le norme tecniche ma non tutte hanno lo stesso valore e non possono essere considerate sullo stesso piano ma e devono essere considerati in funzione
Integrativa sussidiaria una rispetto all'altra quello che era un errore e un vizio clamoroso ed appariscente del testo unico che era stato la volta del Trullo che era stato presentato dal precedente governo stava proprio anche in questo punto con delle contraddizioni enormi perché quando si diceva per esempio
Che si abrogava no
In gran parte alle norme libiche di cinquantacinque cinquantasei
E perché ormai superate e obsolete poi ci diceva queste norme devono essere debbono rimanere come buone pratiche ci dice con la contraddizione colossale perché o era obsolete allora andavano messe in cantina
Oppure erano da mantenere in piedi e loro non andavano depenalizzato ma non mantenute lasciando poi che l'elaborazione di confronto dei soggetti delle esperienze portasse anche all'individuazione delle nuove pratiche una parola infine ecco sto per concludere sulla cultura della prevenzione
Un altro tema di cui si parla moltissimo in ogni occasione ma soprattutto se ne parla
E ed è certamente venuto il momento di smettere di parlarne e rivedere un po'che cosa deve essere la cultura della prevenzione
Che non è soltanto il fatto di essere convinti che la prevenzione è utile che non si deve morire o ammalarsi di lavoro e così via
Perché questa non è ancora la cultura della prevenzione acuto la relazione è qualche cosa che fa sentire ma vorrei dire prima di ogni altra cosa eticamente che le norme vanno rispettate che la sicurezza deve essere attuata integralmente che è impossibile anche solo immaginare un solo malato e non solo
Infortunato sui luoghi di lavoro e che si devono mettere in campo tutte le iniziative tutte le esperienze necessarie per evitare questi fatti avvengano quando tutto questo si coagula e diventa una convinzione diffusa di tutti quella è la cultura della prevenzione ma acuto da prevenzione debbo deve essere un patrimonio non solo degli abietti o di chi opera in questo campo deve essere di tutti giustamente è stato detto
E la cultura del prevenzione è qualche cosa che deve essere portata avanti
Forse prima di tutto dagli stessi organi d'informazione dagli stessi strumenti d'informazione perché in questo Paese
Si vede costantemente il fenomeno del infortunio che colpisce occupa per un giorno soprattutto se i morti sono più d'uno le pagine o una parte dei giornali e poi non se ne parla più
E questo è contrarissimo al quello che dovrebbe essere in un Paese che vuole avere una cultura della prevenzione perché chiaramente queste pause tra un infortunio e l'altro sono opere che dimostrano che il problema non è costantemente all'attenzione di tutti io voglio dire alcuni connotati che deve avere una vera cultura della prevenzione
E cioè
Ci deve essere prima di tutto una conoscenza completa di tutti i rischi da parte di tutti anche di quelli emergenti una conoscenza tempestiva
Ci deve essere una conoscenza reale dei rapporti tra i costi della riparazione del danno
E i costi della prevenzione
Questo è un punto su cui non mi stancherò mai d'insistere
Perché non è soltanto un calcolo economico a livello generale della collettività perde tante vite umane perde un patrimonio e per di più spende miliardi per indennizzare le vittime o le persone che si sono ammalate non è soltanto questo
C'è qualcosa di più anche a livello aziendale bisogna fare entrare nella cultura l'idea che la prevenzione a livello aziendale costa meno della riparazione del danno se non altro perché per la competitività per la miglior produttività c'è bisogno di un ambiente sereno e tranquillo e non è sereno e tranquillo l'ambiente in cui si muore o ci si ammala o si creano delle situazioni di tensione conseguenti
è un tema sul quale qualche anno fa ci fu una conferenza al internazionale all'aria in cui fu facile constatare che l'Italia era uno degli ultimi Paesi che si erano resi conto che avevano fatto calcoli di questo tipo di questo tipo e quindi questo dimostrava che c'era ancora della strada da percorrere un altro punto è lo sviluppo della piena conoscenza dei costi di quella che viene chiamata la mancanza di qualità
E nel ma mancanza di qualità c'è anche la mancanza di benessere di situazione stabile all'interno di un'azienda e questo incide anche sulla competitività è un altro punto sul quale bisogna avere convinzioni sicurezza
Un altro aspetto ancora della cultura alla prevenzione è quella dell'ordine la conoscenza piena e la convinzione dei rapporti tra la salute e la sicurezza del lavoro che sono due apparentemente due termini diversi ma debbono confluire in un unico risultato
Infine non ci può essere cultura della prevenzione se non c'è anche la cultura della legalità
Se non c'è la convinzione che le leggi devono essere rispettate
Non perché alla porta c'è il carabiniere o il pericolo della sanzione ma perché si pensa che è giusto rispettarle quello quello che ci viene soprattutto dai paesi scandinavi è il fatto che ci sono pochissime sanzioni ma le imprese rispettano rigorosamente le norme di sicurezza perché nella opinione sociale è un'impresa che non rispetta le norme di sicurezza è considerata male negativamente
è un giudizio di discredito ecco questa è la cultura della prevenzione allora che bisognerebbe introdurre in un Paese in cui ancora ci sono troppi furbi e furbetti anche in questo campo dove però non si mischiano patrimoni ma si rischiano vite e si rischia l'integrità fisica e un forte richiamo anche all'etica concludo
Ebbene che parliamo di
Un testo unico è bene che parliamo delle misure introdurre è bene prendere atto del fatto che c'è un governo che si è messo su una strada positiva con alcuni primi interventi che vanno nella direzione giusta
Si tratta di continuare su tutto questo
Perché alla fine quello che conta è essenzialmente in tutte le cose la volontà politica io ho sentito ricordare ieri
Le indagini
Le commissioni di inchiesta che si sono succedute
Guardate che la commissione Lanna
Nata da un disastro terribile tredici morti in una nave a Ravenna
In mezzo a un'emozione generale del Paese ritenne al termine della sua inchiesta di allegare otto disegni di legge
Chi è interessato a studiare questi problemi vanno a vedere quanti di quei disegni di legge furono attuati in quella e nelle successive legislature e avrà un'amara delusione
Successivamente vi sono state altre inchieste e altre indagini ricordate anche ieri nella tredicesima legislatura
Che si concludevano tutte compagini di indicazioni proposte e suggerimenti andate a vedere quanti ne sono stati accolti c'era stata una nella precedente legislatura che si è conclusa pure con una serie di indicazioni andiamo a vedere quanti ne sono stati accolti adesso si fa un'altra Commissione d'inchiesta benissimo perché più si conosce più si approfondisce e meglio è ma quello che conta è che poi quello che si indaga si conosce si fa venga concretamente attuato conta che la volontà politica
Conta che la volontà politica non si esaurisca in alcune anche lodevoli iniziative ma prosegua nel tempo ed abbia una sua continuità conta cioè che una volta introdotta nell'agenda della priorità
Il problema della sicurezza igiene del lavoro della salute di chi lavora questo problema non esca più dall'agenda delle priorità fino a che non lo abbiamo risolto ecco perché io angolo a questa conferenza di essere il primo passo di una serie ininterrotta di confronti di riflessioni e di iniziative che conduca finalmente a non dire più parole ma abbattere realmente un fenomeno di estrema gravità
E con questo intervento del professor Carlo Smuraglia scomparso in queste ore a novantatré anni pronunciato il ventisei gennaio due mila e sette a Napoli durante un convegno dal titolo
Sicurezze vita concludiamo qui quest'ulteriore spazio di informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio